Presentazione - GPS Varese

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Presentazione - GPS Varese
Presentazione
Il progetto europeo INTERREG nasce dalla volontà di condivide-
re, da parte dei Comuni comaschi, varesini e ticinesi, obiettivi di
tutela e fruizione concreti del territorio, che superino i confini
amministrativi guardando solo alle risorse, ai valori paesistici cul-
turali e sociali in esso presenti. Un progetto che si rivolge ai cit-
tadini dei nostri paesi, che vivono la quotidianità superando le
barriere fisiche e politiche. Le comuni radici storiche trovano
nel “Contado del Seprio” (regione storica, ma anche politico -
economica - culturale nata nel VI secolo) l’elemento strutturan-
te per redigere una progettazione coordinata al fine di valoriz-
zare e promuovere i percorsi della memoria dei nostri territori.
Mantenere viva la storia di un luogo, conservare la memoria della
collettività attraverso tradizioni e monumenti, rappresenta uno
dei primi obiettivi del progetto di programma europeo per que-
sta realtà così significativa. Un modo per attraversare le fron-
tiere del tempo e dello spazio, riappropriandosi del proprio pas-
sato, costruendo un presente più attento ai legami con il terri-
torio e le persone che lo abitano. La “Guida turistico-paesisti-
ca” e il “Circuito di fruizione” sono gli elementi principali del
progetto. Essi raccontano i valori naturali (fiumi, valli, zone
umide, grotte) e storici (chiese, mulini, cascine, dipinti, sentie-
ri) della nostra terra. Un viaggio che diventa momento di incon-
tro tra le persone oltre che di conoscenza e salvaguardia atti-
va del paesaggio. Solo camminando e pedalando sui sentieri del
“circuito” si possono superare le parole per spiegare meglio la
bellezza e la ricchezza dei nostri luoghi.
Buon Viaggio!

I comuni capofila del progetto

Sindaco di Valmorea (CO)
Sindaco di Carnago (VA)
Sindaco di Stabio (TI)
Presentazione - GPS Varese
Programma Europeo INTERREG IIIA ITALIA-SVIZZERA 2005/2007
“Naturalità e Comunicazione nel Contado del Seprio”                                                                        Sommario
Comune di Valmorea (Comune capofila - Italia)
Comune di Stabio (Comune capofila - Svizzera)
Comuni di: Bizzarone, Cagno, Carnago, Caronno Varesino, Castelseprio, Castiglione Olona, Coldrerio, Gazzada Schianno,
Genestrerio, Gornate Olona, Lozza, Malnate, Morazzone, Novazzano, Rodero, Ronago, Solbiate Comasco, Uggiate Trevano

Con il supporto di:
Dipartimento del Territorio, Ufficio della Natura e del Paesaggio - Canton Ticino
Amministrazione Provinciale di Como (Assessorato al Turismo, Agricoltura, Caccia e Pesca, Sport e Tempo Libero)
Amministrazione Provinciale di Varese (Assessorati: Patrimonio e Beni Architettonici; Politiche Comunitarie)               Il Contado del Seprio
Protocollo d’Intesa Monte San Giorgio - Orsa - Pravello
                                                                                                                               Le mappe                                 4
Redazione:
“Consorzio Contado del Seprio”
                                                                                                                           1   La storia del Contado del Seprio         6
• Studio Architetto Gianfredo Mazzotta - Carugo - CO -ITA                                                                  2   Il territorio e il sistema dei parchi    8
• Studi Associati SA - Lugano - TI - CH (Silvia Lafranchi Pittet, Enrico Buri, Claudia Berti)
• Sole di Vetro srl - Monza - MI - ITA                                                                                     3   Le relazioni transfrontaliere           14
• Commissione Tecnica Comuni - UTC Valmorea - CO - ITA (Fabrizio Donadini)
                                                                                                                           4   I corsi d’acqua                         18
Si ringraziano per la collaborazione:
• Federica Armiraglio, Danilo Baratelli, Donato Belloni, Enrico Bernardi, Marco Bernasconi, Enrico Bianchi, Armando
                                                                                                                           5   La flora e la fauna                     22
Bottelli, Marco Cantini, Sabrina Cappelletti, Lorenzo Carrieri, Silvia Dal Co’, Giorgio De Cesare, Marcus Felber, Walter   6   La geologia                             32
Giudici, Ezio Merlo, Roberto Larderelli, Nicola Luraschi, Paolo Poggiati, Carlo Romanò, Chiara Scandolara, Gabriella
e Giuseppe Solcà, Vittore Varsalona, Enrico Vizza.                                                                         7   La rete dei sentieri                    38
• I sindaci e gli assessori all’ambiente e territorio dei Comuni aderenti al progetto.
• Uffici Tecnici dei Comuni aderenti al progetto.                                                                          8   Le testimonianze storico-paesistiche    42
• Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Carnago.
• Ufficio Politiche Comunitarie della Provincia di Varese.
                                                                                                                           9   Il Circuito del Contado                 46
• Ufficio Turismo, Caccia e Pesca della Provincia di Como.
• Ufficio Attività Economiche - Territorio- Viabilità della Provincia di Lecco
• Dipartimento dell’Educazione, Cultura e Sport del Canton Ticino                                                          Le tappe
• Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio
• C.A.I. sezione di Bizzarone                                                                                              1   Da Gazzada Schianno a Carnago           48
• C.A.I. sezione di Malnate
• Museo della Civiltà Contadina del Mendrisiotto - Stabio - Canton Ticino
                                                                                                                           2   Da Carnago a Castiglione Olona          54
• Associazione Pro Val Mulini - Ronago                                                                                     3   Da Castiglione Olona a Malnate          60
• Associazione Amici della Valmorea
• Club San Gottardo - Mendrisio                                                                                            4   Da Malnate a Valmorea                   66
• Archivio Storico di Como
• Archivio Storico di Varese                                                                                               5   Da Valmorea a Novazzano                 72
• PLIS Valle del Lanza
• PLIS Rile-Tenore-Olona (RTO)
                                                                                                                           6   Da Novazzano a Stabio                   78
• Parco della Motta                                                                                                        7   Da Stabio a Gazzada Schianno            86
• Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile

Stampato nel mese di Settembre 2007
                                                                                                                               Numeri Utili                            94
Pubblicazione fuori commercio realizzata nell’ambito del Programma Europeo INTERREG IIIA ITALIA-SVIZZERA 2005/2007
“Naturalità e Comunicazione nel Contado del Seprio”
Presentazione - GPS Varese
Il Circuito del Contado del Seprio   Parchi e Plis

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Presentazione - GPS Varese
In epoca bizantina il castello mantenne la
                                                                                                   propria importanza; con i Longobardi e i
                                                                                                   Carolingi la fortezza, insieme al vasto borgo
                                                                                                   che la circondava, divenne capitale ammi-
                                                                                                   nistrativa, giudiziaria e militare di un terri-
                                                                                                   torio vastissimo. A nord comprendeva le
                                                                                                   pievi di Lugano, a nord-ovest quelle di Can-
                                                                                                   nobio, a nord-est quelle di Fino Mornasco
                                                                                                   e di Appiano Gentile, e a sud quelle di Gal-
                                                                                                   larate e di Somma Lombardo: un’area che
                                                                                                   oggi si estenderebbe su ben tre province ita-
                                                                                                   liane (Varese, Como, Novara) e sul canto-
                                                                                                   ne svizzero del Ticino. La favorevole posizio-
                                                                                                   ne a controllo delle strade lo fece diventare
                                                                                                   un importante anche luogo di raduno e cen-
                                                                                                   tro di mercato agricolo.                           Villa Sassi a Valmorea
                                                                                                   Con l’avvento dei Carolingi, a Castelseprio
                                                                                                   fece capo un Comitatus retto da un conte,         Durante le lotte di indipendenza di Milano
                                                                                                   mentre, a partire dal X secolo, i conti di        dall’impero, il Seprio si schierò chiaramen-
                                                                                                   Seprio si trasmetteranno il titolo per via ere-   te dalla parte imperiale.
1 La storia del Contado del Seprio                                                                 ditaria, mantenendolo sino al XII secolo.         Teatro di scontro nelle battaglie tra Torriani
                                                                                                                                                     e Visconti, dopo anni di assedi e assalti la
                                                                                                                                                     distruzione totale della rocca venne decre-
                                                                                                                                                     tata dall’arcivescovo e signore di Milano,
 Il “castrum” romano, la dominazione longobarda, la signoria viscontea:                                                                              Ottone Visconti, il 29 marzo 1287 e Ca-
 il Contado del Seprio dischiude lo scrigno dei suoi inestimabili tesori                                                                             stelseprio venne così rasa al suolo. Solo negli
 artistici e architettonici per raccontarci la sua storia millenaria.                                                                                anni Cinquanta del secolo scorso scavi e
                                                                                                                                                     ricerche archeologiche hanno portato alla
 Itinerari di memoria storica                      tegiche, fu occupata dalle milizie romane                                                         luce resti del castello e delle torri, parte della
 Il Contado del Seprio, nel medioevo, era un       che qui insediarono un punto di avvista-                                                          Basilica di San Giovanni Evangelista, un
 vasto territorio che comprendeva le attuali       mento e di segnalazione attorno al IV seco-                                                       piccolo battistero con due vasche battesima-
 province di Como e di Varese, oltre al basso      lo. Una strada militare lo collegava a Como                                                       li, una chiesa dedicata a San Paolo e i resti
 Canton Ticino. In particolare, il Contado         e al basso Verbano attraverso la Valle                                                            di un convento tardomedievale.
 si estendeva dal Lago di Como all’alto            dell’Olona. Poco lontano, presso Malnate,                                                         Fino alla caduta del Contado l’area oggi
 Milanese, dalle valli ticinesi al Verbano,        questa strada ne incrociava un’altra che,                                                         compresa dai confini dell’odierno basso
 dalla Valle dell’Olona fino alle porte di         scendendo dai passi alpini per Bellinzona e                                                       Ticino (Mendrisiotto) seguirono le sorti del
 Novara. Aveva come capoluogo Castelse-            il Monte Ceneri, si divideva in due rami,                                                         territorio del Seprio. Il dominio venne a
 prio, reso importante dai dominatori Longo-       uno per Novara e uno per Milano.                                                                  poco a poco smembrato e già nel X secolo
 bardi, ma prima ancora dai Romani. Essi           Nacque così un borgo che assunse una note-                                                        le sole località del distretto, ora ticinese, che
 avevano infatti costruito un “castrum”,           vole importanza, tanto da annoverare nel V                                                        ancora risultavano aggregate a Castelseprio
 Castro Seprio, sul pianoro che si affaccia a      secolo una basilica, un battistero, una casa-                                                     erano Mendrisio, Balerna e Rancate. Gli
 strapiombo sulla Valle dell’Olona. La posi-       forte e una munita cinta di mura che si spin-                                                     altri territori diventarono singole signorie
 zione, particolarmente adatta a un impian-        gerà successivamente a nord-est, fino all’a-                                                      rette dagli invasori del Nord Europa, indi-
                                                                                                    La memoria storica dei vigneti a Coldrerio
 to fortificato per le sue caratteristiche stra-   vamposto dominato dal torrione di Torba.                                                          pendenti dal dominio del Seprio.
  6                                                                                                                                                                                                  7
Presentazione - GPS Varese
• la piana coltivata e irrigua di Santa            del Contado del Seprio) come ulteriore fat-
                                                                                                         Margherita, nel territorio di Stabio, che col-     tore di affinità e connessione. Il cordone col-
                                                                                                         lega la Valle del Lanza (Gaggiolo) con il          linare che delimita l’area che va da Stabio
                                                                                                         Laveggio e gli ambiti naturali del Monte San       (a ovest) sino a Ronago (a est) rappresenta
                                                                                                         Giorgio                                            l’ultimo contrafforte a cavallo tra la Svizzera
                                                                                                         • le aree agricole e boschive del pianalto di      e l’Italia, prima di giungere nella pianura
                                                                                                         Solbiate, tra le province di Como e Varese         lombarda. La morfologia del Contado è
                                                                                                         • l’ambiente fluviale dell’Olona, nella zona       caratterizzata, nella parte nord, da colline
                                                                                                         dei Mulini di Gurone (Malnate), Lozza e            moreniche che superano di poco i 500 metri,
                                                                                                         Castiglione Olona                                  con una significativa presenza di boschi di
                                                                                                         • gli ambiti boscati che si estendono lungo        latifoglie (castagni, faggi, carpini, querce...)
                                                                                                         i corsi d’acqua del Rile e del Tenore, che         che, insieme a quelli posti a sud dell’abita-
                                                                                                         uniscono, grazie anche agli innumerevoli           to di Cagno, si estendono naturalmente
                                                                                                         sentieri, i nuclei abitati di Morazzone,           lungo la statale briantea 342 (Solbiate-
                                                                                                         Gazzada Schianno, Caronno, Gornate,                Malnate), rappresentando il “polmone
                                                                                                         Castelseprio e Carnago.                            verde”, di elevata qualità ambientale, del-
                                                                                                                                                            l’area ovest della provincia di Como.
                                                                                                         Il territorio si connota per la varietà dei pae-   Verso la provincia di Varese, invece, la zona
                                                                                                         saggi e trova nei fitti boschi, nelle radure       boscata si collega con un’altra importantissi-
                                                                                                         agricole e nelle valli fluviali una propria        ma area verde posta lungo il pianalto e il
2 Il territorio e il sistema dei parchi                                                                  identità. Componenti fisiche di continuità
                                                                                                         che si sposano con la storia antica (quella
                                                                                                                                                            solco vallivo del fiume Olona, che costitui-
                                                                                                                                                            scono di fatto la fascia di transizione tra la

  Tra il Mendrisiotto e le province di Como e Varese, il progetto INTERREG
  IIIA promuove conoscenza e fruibilità del territorio attraverso
  la rete dei parchi e una valorizzazione della viabilità ciclo-pedonale.

  L’ambito territoriale oggetto                       • il Parco Locale d’Interesse Sovracomunale
  di cooperazione                                     (PLIS) della Valle del Lanza
  Il territorio interessato dal progetto INTER-       • il Parco Locale d’Interesse Sovracomunale
  REG è identificabile come la fascia transfron-      (PLIS) Rile-Tenore-Olona, nella provincia
  taliera che, dall’area a sud-ovest del Mendri-      di Varese
  siotto, segue il corso dei torrenti Laveggio e      • la zona collinare transfrontaliera del Colle
  Roncaglia (Canton Ticino), si estende verso         di San Maffeo, tra i comuni di Stabio e
  la provincia di Como seguendo i torrenti            Rodero
  Lanza e Faloppia e termina, verso sud, in pro-      • la zona collinare boschiva transfrontalie-
  vincia di Varese, lungo la Valle dell’Olona e       ra del Colle di Somazzo e del Monte Prato,
  del pianalto limitrofo. Più in dettaglio, il ter-   le zone umide della Val Mulini tra i comuni
  ritorio del Contado del Seprio, costellato          di Uggiate Trevano, Ronago e Novazzano
  di aree protette, comprende:                        (importanti elementi di raccordo con il
  • il Parco della Motta e il corso iniziale del      Parco Regionale della Spina Verde di Como)
  torrente Laveggio, in territorio elvetico (Men-     • la collina dei vigneti e dei terrazzi coltiva-
                                                                                                          Le prime luci del giorno in località Pre Tappe
  drisiotto)                                          ti di Coldrerio (Mendrisiotto)
  8                                                                                                                                                                                                       9
Presentazione - GPS Varese
pianura e le Alpi. Gli ambiti boscati, la tes-     Accessibilità all’area                            SS233 varesina e dalle strade cantonali
situra agricola dei campi e il sistema ramifi-     La viabilità di livello sovracomunale che         Chiasso-Mendrisio-Lugano e Mendrisio-
cato delle valli fluviali hanno di fatto strut-    interessa l’area del Contado coincide con         Stabio, che svolgono un ruolo fondamen-
turato lo sviluppo urbano. Anche in que-           quella che riguarda l’intero territorio metro-    tale per i collegamenti est-ovest e nord-sud
st’area varesina, come nelle precedenti, si        politano sud-ovest comasco-varesino e il          interni al Contado, ma soprattutto fra i
riscontrano importanti zone di naturalità          Canton Ticino (Mendrisiotto): da una parte,       poli pedemontani (Varese-Como-Men-
anche se la struttura del reticolo idrografico     infatti, troviamo le autostrade A8 Milano-        drisio-Lugano). In connessione con esse,
è diversa e più complessa (vedi capitolo 4). Da    Varese e A9 Milano-Como-Chiasso che,              anche le numerose strade provinciali e
un punto di vista storico-architettonico l’area    tangenti al contesto di progetto, permetto-       comunali svizzere (si pensi alla SP23
è disseminata di antiche cascine, fienili, chie-   no collegamenti rapidi a livello regionale.       Lomazzo-Bizzarone o la SP varesina), per-
se, mulini per la trasformazione dei prodotti      Per quanto riguarda invece il territorio elve-    mettono un elevato grado di accessibilità
agricoli e ville (ex dimore di campagna di         tico, l’autostrada A9 (denominata N2) rap-        al territorio. Altre due importanti infrastrut-
nobili lombardi). Inoltre, la presenza di          presenta una tangenziale di collegamento          ture viarie di livello internazionale attraver-
numerose torri - la più famosa è sul Colle di      veloce con tutti i principali centri urbani del   sano l’area: la linea ferroviaria FS Chiasso-
San Maffeo - e di nuclei urbani storici di         Ticino: utilizzando le uscite di Chiasso e        Como-Milano e la linea ferroviaria FNM
importanza nazionale (Castelseprio e Casti-        Mendrisio, la connessione con le zone di          Milano-Varese. Per quanto riguarda l’acces-        Scorcio nel Parco Valle del Lanza
glione Olona, per citare due esempi signifi-       progetto (Valle della Motta, Val Mulini,          sibilità di livello comunale, la zona è rag-
cativi) sono la testimonianza della presenza       Valle del Lanza e del Lura) è notevolmente        giungibile comodamente da tutti i centri          Il sistema dei parchi
romana nella zona posta a guardia/confine          facilitata e rapida.                              urbani attraverso numerose strade (come           Il progetto INTERREG IIIA “Contado del
lungo le più importanti vie di comunicazio-        Le altre arterie strategiche sono rappresen-      vedremo nei capitoli successivi) e anche da       Seprio” si colloca in un sistema già operati-
ne da e per le vicine vallate alpine.              tate dalle strade statali SS342 briantea, e       antiche vie campestri e sentieri.                 vo di aree protette, sia a livello locale (PLIS-
                                                                                                                                                       Parchi Locali d’Interesse Sovracomunale)
                                                                                                                                                       sia a livello regionale e cantonale (Parchi
                                                                                                                                                       Regionali Lombardi). Più della metà del ter-
                                                                                                                                                       ritorio è incluso nei PLIS Valle del Lanza
                                                                                                                                                       (province di Como e Varese) e Rile-Tenore-
                                                                                                                                                       Olona RTO (provincia di Varese), nel Parco
                                                                                                                                                       delle Sorgenti del Torrente Lura (provincia
                                                                                                                                                       di Como, zona del comune di Uggiate Tre-
                                                                                                                                                       vano) e nel Parco della Valle della Motta
                                                                                                                                                       (Canton Ticino).
                                                                                                                                                       La creazione di aree protette in Lombardia,
                                                                                                                                                       che ha avuto inizio nel 1975, è sostenuta oggi
                                                                                                                                                       - in particolare nell’area comasca - sia dalla
                                                                                                                                                       volontà di tutelare ambiti di grande interes-
                                                                                                                                                       se naturale nel variegato paesaggio della pro-
                                                                                                                                                       vincia (dagli ambienti di montagna e lacu-
                                                                                                                                                       stri alle colline della Brianza e delle Prealpi),
                                                                                                                                                       sia dalla necessità sempre crescente di “sot-
                                                                                                                                                       trarre” territorio all’incessante avanzata degli
                                                                                                                                                       insediamenti e delle infrastrutture, soprattut-
                                                                                                                                                       to attraverso “sistemi verdi protetti” condi-
                                                                                                                                                       visi dalla popolazione locale e sostenuti prin-
 Panoramica sul pianalto di Caronno Corbellaro
                                                                                                                                                       cipalmente dai Comuni.
10                                                                                                                                                                                                   11
Presentazione - GPS Varese
I PLIS, Parchi Locali d’Interesse Sovra-          cie floro-faunistiche. Una rete ecologica è
comunale (LR 83/86, LR 1/2000, DGR                tale, inoltre, se costituita dalle seguenti
n.7/6296 del 2001), istituiti dai Comuni e        componenti:
riconosciuti dalla Provincia, hanno come          • nodi, che rappresentano i principali tipi
caratteristica il fatto di individuare e sal-     di habitat, assicurandone la conservazione;
vaguardare i valori paesistico-ambientali-        • corridoi e aree di sosta, che permettono
fruitivi d’interesse sovracomunale in un          alle specie di disperdersi e di migrare tra dif-
contesto altrimenti molto urbanizzato. Essi       ferenti nodi, riducendo così l’isolamento e
nascono “dal basso”, dalla volontà espli-         migliorando la coesione del sistema natura-
cita dei Comuni, che ne sono i primi pro-         le;
motori e sostenitori.                             • zone tampone, che proteggono la rete da
In Svizzera, invece, fatica ad affermarsi il      influenze esterne potenzialmente negative
concetto di parco così come si è diffuso in       come l’inquinamento.
Italia negli ultimi trent’anni, ossia strumen-    Nel nostro ambito il progetto di “rete eco-
to di tutela e conservazione delle risorse        logica” è stato sviluppato principalmente
ambientali nonché, di gestione, controllo         dalle Province di Como e di Varese all’in-
e promozione che integri lo sviluppo del          terno dei propri piani territoriali.
territorio. In questo modo la salvaguardia        Per l’ambito comasco la rete individua il
del paesaggio è interpretata in maniera           PLIS Valle del Lanza come “area sorgente
estesa, per tutto il territorio urbanizzato e     di biodiversità di primo livello”, in collega-
naturale; solo in tempi recenti, nel Canton       mento con gli altri ambiti sorgenti indivi-
Ticino, questa concezione “italiana” ha tro-      duati nei territori del Colle di Somazzo e
vato una sua prima concretizzazione nel           della Val Mulini. La rete poi prosegue verso
Parco delle Gole della Breggia e nel Parco        sud, in territorio varesino, lungo il “corrido-
della Valle della Motta.                          io” della Valle dell’Olona per giungere nella
                                                  zona di biodiversità del PLIS RTO. Nel ter-
La rete ecologica                                 ritorio del Mendrisiotto il Piano Direttore
Il “sistema verde” in cui si colloca il pro-      Cantonale, in fase di revisione, prevede
gramma INTERREG appartiene a una più              anch’esso la salvaguardia e la promozione
ampia rete di collegamenti fisici individua-      della biodiversità e il sostegno alla creazio-
ti a scala provinciale, cantonale e regiona-      ne di aree di quiete per la fauna.
le, denominata “rete ecologica”.
Un concetto che nasce negli anni Settanta
come nuovo e alternativo approccio alla
tutela dell’ambiente, prevedendo che i prog-
grammi di protezione non si limitino sola-
mente ai siti ecologicamente rilevanti di
tipo regionale o nazionale, ma vengano
“allargati” anche alle aree protette locali o
a zone comunali ambientalmente sensibili.
Questo mediante la riqualificazione di habi-
tat che dovranno collegarsi tra loro tramite
la creazione di corridoi “verdi”e aree di sosta
                                                   La cascata della Roggia Scivescia                 La rete ecologica
per la dispersione e la migrazione delle spe-
12                                                                                                                       13
Presentazione - GPS Varese
Si passa infatti da valori vicini al 10-30%
                                                                                                  di frontalieri per i comuni compresi nel-       Saperne di più
                                                                                                  l’area a nord della statale Como-Varese, a
                                                                                                  valori anche inferiori alla media sopra cita-   LA REGIO INSUBRIA
                                                                                                  ta per gli altri comuni. Ma l’osservazione      La Comunità di lavoro Regio Insubrica è stata
                                                                                                  delle relazioni transfrontaliere non può        costituita nel 1995 a Varese, dal Cantone
                                                                                                  contemplare esclusivamente lo spostamen-        Ticino (Svizzera) e dalle Province di Como, di
                                                                                                  to della forza lavoro. I legami tra una comu-   Varese e del Verbano-Cusio-Ossola (Italia).
                                                                                                  nità e l’altra sono fondati su relazioni che    Obiettivo della Comunità è promuovere la
                                                                                                  abbracciano anche altri campi, quali a          cooperazione tranfrontaliera nella regione
                                                                                                  esempio la cultura, l’arte, lo sport, le tra-   italo-svizzera dei Tre Laghi Prealpini e di favo-
                                                                                                  dizioni. Il movimento di maestranze qua-        rire la presa di coscienza dell’appartenenza
                                                                                                                                                  a un territorio che è accomunato, al di là dei
                                                                                                  lificate era abituale un tempo ed era molto
                                                                                                                                                  confini istituzionali, nella geografia, nella sto-
                                                                                                  presente soprattutto prima della creazione
                                                                                                                                                  ria, nella cultura e nella lingua.
                                                                                                  dello stato elvetico così come oggi ci appa-
                                                                                                  re. Si trovano sovente citazioni di maestri     La Regio Insubrica conta oltre 160 membri.
                                                                                                  ticinesi o comaschi nelle fabbriche più         Tra essi, oltre alle tre province italiane e al
                                                                                                  importanti, come l’architetto Solari di         Canton Ticino, figurano numerosi comuni
                                                                                                  Carona (TI) che si occupò dellla costru-        della regione, associazioni economiche e cul-
                                                                                                  zione della Collegiata di Castiglione           turali, istituti a livello universitario, regioni di
3 Le relazioni transfrontaliere                                                                   Olona. I pellegrinaggi e la partecipazione
                                                                                                  transfrontaliera a sagre religiose popolari
                                                                                                                                                  montagna del Canton Ticino e delle provin-
                                                                                                                                                  ce italiane, singole persone fisiche e giuridi-
                                                                                                  era frequente, come testimonia il legame        che. Dal 1997, nell’ambito della Regio
                                                                                                  che lega le genti di Riva San Vitale (TI)       Insubrica, è attivo anche un accordo di colla-
 Una breve carrellata di cifre per inquadrare l’attuale andamento                                 al Santuario di San Giuseppe di Uggiate         borazione con le Province di Lecco e Novara.
 del frontieraliato tra Italia e Svizzera: un fenomeno decennale                                  Trevano (I). Come non citare, quale mira-
 che ha motivazioni non solo occupazionali, ma anche culturali.                                   bile esempio di collaborazione transfronta-     La Regio Insubrica ha come obiettivi quelli
                                                                                                  liera, la rinascita della Ferrovia della        di sostenere lo scambio di informazioni fra gli
                                                                                                                                                  attori chiave del territorio insubrico, affinché
 Il territorio del Contado del Seprio è forte-    menti interni sia decisamente minima:           Valmorea, alla quale Italiani e Svizzeri han-
                                                                                                                                                  possano integrare le rispettive forze e risor-
 mente connotato da intensi rapporti,             • in provincia di Varese, ad esempio, su
                                                                                                                                                  se, proporre progettualità comuni o coordi-
 soprattutto economici, tra le diverse regio-     300.138 pendolari solo 13.881 si spostano
                                                                                                                                                  vise, diffondere una mentalità transfrontalie-
 ni. In particolare, soffermandosi sull’ana-      verso l’estero (4,6%);                                                                          ra moderna e aperta, che induca associazio-
 lisi del frontalierato, si nota che negli anni   • in provincia di Como, su 200.548 pendo-                                                       ni e singole persone sui due versanti del con-
 tra il 1998 e il 2004 si è assistito a un        lari i frontalieri sono solo 11.750 (5%);                                                       fine a individuare opportunità comuni e ini-
 costante incremento della forza lavoro che       • in Canton Ticino, su 122.803 pendolari                                                        ziative concrete bilaterali.
 dall’Italia è entrata nel Canton Ticino.         solo 429 (0,34%) sono diretti in Italia.
 In tutta la regione insubrica - che compren-     (dati riferiti agli anni 2000/2001)                                                             Informazioni e notizie:
 de le province di Como, Varese, Lecco,           Se si estende l’analisi solamente ai comu-                                                      La sede della Comunità di lavoro è situata in
 Sondrio e il Verbano Cusio Ossola - i            ni interessati dal progetto INTERREG,                                                           Via San Gottardo - Mezzana, Balerna (CH).
 26.824 frontalieri del 1998 sono diventati       questi dati cambiano notevolmente, soprat-                                                      Sito: http://www.regioinsubrica.org/
 ben 34.840 del 2004.                             tutto per i quelli italiani, andando a decre-
 Nonostante questo incremento, analizzan-         scere da nord a sud, mentre rimane per lo
 do ora il pendolarismo si vede come l’inci-      più inalterata la proporzione per quanto
                                                                                                   Il confine italo-svizzero a Bizzarone-Stabio
 denza del frontalierato rispetto ai movi-        riguarda i movimenti in territorio elvetico.
  14                                                                                                                                                                                                 15
Presentazione - GPS Varese
no insieme dapprima creduto e successiva-                lieri tra il Cantone Ticino e le province di
mente “sudato”, per la realizzazione di quel-            Como, Varese, Lecco, Verbano Cusio Os-          Saperne di più
la che è una preziosa perla per tutto il                 sola e Novara sono destinati ad aumentare
nostro territorio e un’incredibile risorsa per
la promozione dello stesso. La formazione
                                                         ulteriormente. Non bisogna tuttavia nega-
                                                         re che la frontiera può ancora essere “bar-
                                                                                                         IL PROGETTO INTERREG
e il riconoscimento politico ufficiale della             riera”, ostacolo alla diffusione d’informa-     DEL MONTE SAN GIORGIO
Comunità di lavoro Regio Insubrica, costi-               zione, di conoscenza e di strategia d’azione.
tuita nel 1995 a Varese dal Cantone Ticino               In alcuni settori, quali ad esempio la piani-   Il Monte San Giorgio, con i suoi 1.097 metri, si erge dalla riva del Ceresio, luogo particolare dove
(Svizzera) e dalle Province di Como, Varese              ficazione urbanistica e i trasporti, molto      si fondono tra loro panorami sorprendenti, boschi di castagno millenari, vigneti e una rete di
e del Verbano-Cusio-Ossola (Italia), allo                può e deve ancora essere migliorato.            sentieri molto vasta che abbraccia l’intero promontorio. Il monte è conosciuto nel mondo soprat-
scopo di promuovere la cooperazione tran-                I progetti INTERREG sono un’ottima              tutto per i particolari ritrovamenti fossili (pesci, invertebrati e rettili marini di alcune specie rare
frontaliera nella regione italo-svizzera dei             risorsa da sfruttare in tal senso poiché per-   se non uniche risalenti al periodo del Triassico Medio, vale a dire a 230 milioni di anni fa) conser-
                                                                                                         vati nel Museo dei fossili di Meride.
Tre Laghi Prealpini, è un altro fondamen-                mettono di tessere quei rapporti che posso-
                                                                                                         Il 2 luglio 2003 il Monte San Giorgio è stato incluso dall’UNESCO fra i beni che compongono il
tale tassello per la ricostruzione e la valo-            no condurre a una maggior consapevolez-
                                                                                                         Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
rizzazione dei rapporti transfrontalieri e               za e a una visione più allargata, al fine di
                                                                                                         Il progetto INTERREG IIIA ha come obiettivo il coordinamento transfrontaliero durevole e soste-
soprattutto per il recupero di quell’unità               ottimizzare le scelte politiche anche a pic-    nibile delle azioni sul patrimonio storico-ambientale della zona.
socio-culturale che storicamente trova già               cola scala. Oggi, grazie a questi intenti, i    Alcuni progetti specifici garantiscono la messa in rete di informazioni delle componenti del Monte
compimento, nel territorio da noi analizza-              legami esistenti si rafforzano sempre di più    San Giorgio-Orsa-Pravello: lo sviluppo di sentieri tematici, il recupero di testimonianze monumen-
to, in quanto appartenente al Contado del                e altri se ne creano consentendo l’apertu-      tali e di archeologia industriale, la stampa di pubblicazioni e di guide, la formazione di personale
Seprio. Con l’entrata in vigore dei trattati             ra, per ognuno, di una nuova, importante        qualificato per la conduzione didattica e turistica di scuole e di gruppi di escursionisti, le visite gui-
bilaterali tra l’Unione Europea e la Svizzera            finestra su di un territorio, vicino, ma        date agli scavi sia paleontologici che archeologici, il coordinamento delle attività (conferenze, escur-
i tradizionali e intensi rapporti transfronta-           ancora in gran parte sconosciuto.               sioni, manifestazioni popolari, esposizioni, mostre ecc.) e la promozione a livello internazionale del-
                                                                                                         l’immagine del Monte San Giorgio.

                                                                                                         L’ORGANIZZAZIONE
                                                                                                         Capofila svizzero:
                                                                                                         Comune di Meride, CH-6866 Meride
                                                                                                         Capofila italiano:
                                                                                                         Comune di Besano, I-21050 Besano

                                                                                                         COMUNI COINVOLTI:
                                                                                                         Svizzera:
                                                                                                         Arzo, Besazio, Brusino Arsizio,
                                                                                                         Ligornetto, Meride, Rancate,
                                                                                                         Riva San Vitale, Stabio, Tremona
                                                                                                         Italia:
                                                                                                         Besano, Clivio, Porto Ceresio,
                                                                                                         Saltrio, Viggiù

                                                                                                         INFORMAZIONI E NOTIZIE:
                                                                                                         www.montesangiorgio.ch

Il Sentiero Italia nei pressi della località Pauzzella

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Presentazione - GPS Varese
che non scendono mai sotto la soglia dei 3            ca e funzionale permanente, mentre una
                                                                                                         mc/sec (senza tenere conto delle captazioni a         nuova rete stradale più flessibile e comples-
                                                                                                         uso antropico idropotabile e industriale).            sa si sostituì ai tracciati rettifilanti delle stra-
                                                                                                         Per quanto riguarda la qualità dei sistemi flu-       de romane, pur mantenendone le direttrici
                                                                                                         viali, i fattori di criticità più evidenti risiedo-   principali. Importante è anche ricordare
                                                                                                         no prevalentemente nella bassa qualità delle          come i corsi d’acqua e i diversi caratteri geo-
                                                                                                         acque e nella destrutturazione ecosistemica           morfologici delle valli fluviali determinaro-
                                                                                                         dell’alveo e dell’ambito fluviale, anche se           no la creazione dei primi percorsi di colle-
                                                                                                         non mancano zone di eccellenza come le aree           gamento tra i centri abitati di livello regio-
                                                                                                         umide poste in frangia al torrente Lanza              nale e ordinarono i diversi sistemi di suddi-
                                                                                                         (zona di Rodero-Valmorea), al torrente                visione del territorio in centurie costituendo
                                                                                                         Roncaglia (zona del Mulino del Daniello) e            l’orditura primaria per la struttura insediati-
                                                                                                         al fiume Olona (zona dei Mulini di Gurone).           va di epoca romana.
                                                                                                         I corsi d’acqua presenti nel Contado sono da
                                                                                                         sempre elementi di riferimento, sia dal punto         Caratteristiche generali
                                                                                                         di vista ambientale sia dal punto di vista poli-      dei principali corsi d’acqua
                                                                                                         tico-economico. In età longobarda, ad esem-           Il fiume Olona
                                                                                                         pio, e successivamente sotto il Ducato di             Si estende per circa 104 chilometri con un
                                                                                                         Milano, il fiume Olona diviene l’elemento             bacino idrografico stimato in 475 chilome-
                                                                                                         principale di un vasto e articolato sistema           tri quadrati. Nasce alle pendici dei monti a
4 I corsi d’acqua                                                                                        integrato policentrico su scala regionale,
                                                                                                         testimoniato dalla fitta maglia di fortilizi e di
                                                                                                                                                               nord di Varese presso la Rasa, ai piedi della
                                                                                                                                                               Madonna del Monte, a circa 1000 metri di
                                                                                                         castelli posti a presidio del territorio. Nella       quota e, durante il suo tragitto, attraversata
                                                                                                         Valle dell’Olona, ma anche lungo la Valle del         la città di Varese, riceve da sinistra il contri-
 Il viaggio di scoperta ai principali corsi d’acqua del bacino                                           Lanza, si costruì un importante sistema di            buto del torrente Bevera e a destra le acque
 dell’Olona-Bozzente-Lura segue l’idrografia dei fiumi e dei torrenti                                    mulini che ne divenne la matrice morfologi-           del rio Velone, mentre a sud, in località
 delle aree pedemontane del Contado del Seprio.                                                                                                                Valle Folla, raccoglie le acque del Lanza. Nel
                                                                                                                                                               suo percorso l’Olona attraversa il comune di
 Idrografia                                           e il fiume Olona. I primi sono caratterizzati,                                                           Varese e i comuni appartenenti al PLIS Rile-
 L’area è attraversata e caratterizzata da nume-      rispetto ai fiumi, da una scarsa alimentazio-                                                            Tenore-Olona, per poi arrivare a Gallarate
 rosi corsi d’acqua, di diversa estensione e por-     ne da sorgenti regolari, da una notevole pen-                                                            e Busto Arsizio. Entrando in provincia di
 tata, che ne definiscono la conformazione            denza dell’alveo a monte e da un’alternanza                                                              Milano, oltre ai cavi e ai riali, il fiume rice-
 morfologica e gli aspetti naturalistici e pae-       fra le magre estive e le piene autunnali e pri-                                                          ve le acque dei torrenti Lura e Bozzente arri-
 sistici. I principali sono il fiume Olona e i tor-   maverili, dettata prevalentemente dalle pre-                                                             vando nel territorio a nord-ovest di Milano
 renti Laveggio, Roncaglia, Lanza, Lura, Fa-          cipitazioni atmosferiche.                                                                                dopo un percorso di 71 chilometri. La Dar-
 loppia, Tenore, Rile e Quadronna.                    A causa della loro forte azione erosiva e delle                                                          sena di Porta Ticinese riceve le sue acque,
 Dal punto di vista del sistema idrografico, i        piene improvvise possono provocare danni                                                                 che sono a volte impetuose e abbondanti e
 corsi d’acqua del Contado si collocano sullo         ai centri abitati che si affacciano su di essi e                                                         che confluiscono dapprima nel Naviglio
 spartiacque tra i bacini dell’Olona-Bozzente-        alle vie di comunicazione, ai sentieri e alle                                                            Grande e nel Canale Martesana, quindi,
 Lura, dell’Adda e del Ticino nonché a caval-         valli in cui scorrono.                                                                                   subito dopo San Zenone, nel Po.
 lo tra la zona montana e collinare delle pro-        L’unico corso d’acqua presente nell’area che
 vince di Varese e di Como e la zona dell’al-         prende la denominazione di fiume è l’Olona.                                                              Il torrente Gaggiolo/Lanza
 ta pianura della provincia di Milano. Si pos-        Esso è considerato tale a causa del suo carat-                                                           Le sue sorgenti sono situate sul versante meri-
                                                                                                          La roggia dei Mulini a Vlamorea
 sono suddividere in due categorie: i torrenti        tere perenne, con portate minime naturali                                                                dionale del Monte San Giorgio, in Val Pori-
  18                                                                                                                                                                                                            19
na, a un’altitudine di circa 800 metri. Da qui,     ramo sorgentizio principale del Faloppia, che
con il nome di torrente Gaggiolo, scende            invece ripiega a nord. Quest’ultimo è il corso                                                        Saperne di più
lungo la Valle di Meride, quindi oltrepassa il      d’acqua di maggior importanza della valle,
confine con l’Italia e, dopo aver assunto il        che attraversa per tutta la sua lunghezza fino                                                        LE ZONE UMIDE
nome di torrente Clivio, omonimo del paese          ad arrivare ai piedi della Collina del Penz                                                           Nell’area del Contado del Seprio non si trova-
che attraversa, si snoda nella piana di Viggiù,     (comune di Chiasso-Canton Ticino) per                                                                 no zone umide di grande rilievo, alla stregua,
proseguendo fino al valico del Gaggiolo, da cui     affluire a Chiasso nella Breggia, e quindi nel                                                        per esempio, della palude Brabbia (VA); vi sono
prende il nome. Supera nuovamente il confi-         Lago di Como. Il sistema idrologico si carat-                                                         tuttavia alcune micro-aree umide degne di
ne e scorre ancora in territorio elvetico fino al   terizza per la particolare direzione di scorri-                                                       nota per la peculiare vegetazione igrofila e le
valico di Santa Margherita (Stabio), dove           mento delle acque verso est.                                                                          specie animali protette che ospitano. Lungo il
                                                                                                                                                          Lanza, ad esempio, si incontrano boschi umidi
piega verso sud e rientra definitivamente in
                                                                                                                                                          caratterizzati dalla presenza dell’ontano nero
Italia, in provincia di Como, ai piedi del colle    Torrente Laveggio                                    Zona umida lungo il Lanza (Valmorea-Rodero)
                                                                                                                                                          (Alnus glutinosa) o prati umidi con pozze d’ac-
di San Maffeo. Preso il nome di torrente            Nasce nella pianura di Stabio alimentato dalla
                                                                                                                                                          qua puntuali in cui cresce la cannuccia di palu-
Lanza, giunge nel territorio pianeggiante di        falda freatica e dagli apporti collinari di Biz-    scono fra le località Boscherina e Fornaci) e     de (Phragmites australis) e, dove l’interramen-
Malnate e si congiunge definitivamente con          zarone e di Stabio, si snoda lungo la piana agri-   si snoda lungo una valle boscosa e articola-      to è maggiore, una tipica vegetazione domi-
il fiume Olona. Complessivamente il Gaggio-         cola in direzione di Mendrisio, per sfociare poi    ta, per poi incanalarsi nella piana agricola di   nata da grandi carici. Anche se di dimensioni
lo/Lanza si snoda per circa 22 chilometri, attra-   nel Lago di Lugano, nel comune di Riva San          Novazzano e congiungersi al torrente Fa-          ridotte, queste zone rappresentano luoghi pri-
versando due stati e tre province/cantoni.          Vitale. Proprio tra Stabio e Genestrerio si         loppia, ai piedi della Collina del Penz.          vilegiati per la riproduzione di anfibi, tra cui la
                                                    trova uno dei suoi rari tratti rimasti naturali,                                                      Rana di Lataste. Le principali zone umide del
Torrente Faloppia                                   dove ancora si riproducono la lampreda di           Torrente Rile                                     Contado del Seprio:
Dall’altopiano di Uggiate defluiscono i rami        ruscello e il gambero dai piedi bianchi.            Nasce nella zona collinare di Caronno Vare-
                                                                                                                                                          Nome                               Località
sorgentizi del Lura (la cui sorgente principa-                                                          sino e il solco vallivo nel quale scorre è ca-    • Palude d’importanza              Novazzano
le si trova sulla collina di Somazzo, posta fra     Torrente Roncaglia                                  ratterizzato dalla presenza di numerosi ambi-       nazionale Pra Coltello
i comuni di Ronago e Uggiate), che si inal-         Rappresenta il principale corso d’acqua della       ti boscati. Collettore delle acque meteoriche     • Palude d’importanza              Genestrerio
veano in un solco intermorenico per aprirsi         Valle della Motta. Nasce nel territorio del-        del pianalto, dal suo letto emerge il substra-      nazionale Molino
un varco verso sud, da cui diparte anche il         l’omonimo parco (le sue sorgenti si distribui-      to di Gonfolite quaternaria presente nella        • Palude d’importanza              Genestrerio,
                                                                                                                                                            nazionale Colombera              Stabio
                                                                                                        zona del PLIS varesino.
                                                                                                                                                          • Palude d’importanza              Stabio
                                                                                                                                                            cantonale Palazzetta
                                                                                                        Torrente Tenore                                   • Palude d’importanza              Stabio
                                                                                                        Il suo corso si forma fra la zona collinare         cantonale Brusata
                                                                                                        nord di Caronno Varesino e la piana bosca-        • Zona umida Buzun *               Valmorea, Rodero
                                                                                                        ta sud di Morazzone. Attraversa un fondo-         • Zona umida Pretappe *            Valmorea
                                                                                                        valle ricco di aree boschive in cui conflui-      • Stagno loc. Casello *            Rodero
                                                                                                        scono le acque meteoriche del pianalto. Nel       • Zona umida Mulini                Malnate
                                                                                                                                                            di Gurone *
                                                                                                        suo letto di scorrimento si evidenzia, così       • Zona umida cave di               Malnate
                                                                                                        come accade per il torrente Rile, il substra-       Molera, loc. Bagoderi *
                                                                                                        to di Gonfolite quaternaria presente nella        • Laghetto Pollo                   Caronno Varesino
                                                                                                        zona del PLIS varesino.                           • Laghetto Madonnetta              Gornate Olona
                                                                                                                                                          • Laghetto Torba                   Gornate Olona
                                                                                                        Torrente Quadronna                                • Laghetto Gerbo                   Morazzone
                                                                                                        Nasce sulle pendici orientali del Monte Mo-       * nelle zone segnate con un asterisco è stata segnalata la
                                                                                                        rone, e scende dal pianalto tra Malnate e         presenza della Rana di Lataste.
                                                                                                                                                          Uno studio transfrontaliero approfondito sui biotopi umidi
                                                                                                        Cagno, incidendo una valle molto stretta          della zona sarà disponibile a partire dal 2008.
La confluenza tra Olona e Lanza a Malnate
                                                                                                        che segna marcatamente il territorio.
20                                                                                                                                                                                                                 21
solo in territorio svizzero, le macroaree
                                                                                                   verdi del Contado del Seprio presentano
                                                                                                   indubbio valore socio-ecologico più che
                                                                                                   naturalistico in senso stretto: le zone bo-
                                                                                                   scose in particolare, ma anche alcuni mar-
                                                                                                   gini forestali o agricoli, settori arginali e
                                                                                                   superfici erbose, rivestono infatti un ruolo
                                                                                                   fondamentale in quanto luoghi di disten-
                                                                                                   sione, svago e relazionamento con l’am-
                                                                                                   biente naturale per la popolazione di un
                                                                                                   territorio altrimenti molto urbanizzato.
                                                                                                   Nella parte sud del comparto si assiste pur-
                                                                                                   troppo a un maggiore degrado delle zone
                                                                                                   verdi, compresse tra un’urbanizzazione
                                                                                                   incalzante e l’inciviltà di chi abbandona
                                                                                                   rifiuti ingombranti nella natura.
                                                                                                   Il territorio del contado, la cui punta mas-
                                                                                                   sima raggiunge 535 metri di altitudine
                                                                                                   (Monte Prato sopra Uggiate Trevano), è si-       Listeria Ovata nei prati del Contado
                                                                                                   tuato a quote proprie dell’ambiente sub-
5 La flora e la fauna                                                                              montano dove, a differenza delle faggete        diffuse nel successivo orizzonte montano
                                                                                                                                                   inferiore, si accavallano più specie arboree
                                                                                                                                                   eliofile. Il ruolo più importante lo svolgo-
                                                                                                                                                   no le querce: rovere, roverella, cerro e far-
  Vegetazione naturale e popolamento faunistico rappresentano le risorse                                                                           nia. Tuttavia, nella realtà del territorio del
  irrinunciabili di un territorio urbanizzato, ma ancora profondamente                                                                             Contado solo raramente si trovano boschi
  caratterizzato da una componente naturalistica di grande interesse.                                                                              in cui le querce sono veramente dominan-
                                                                                                                                                   ti: generalmente esse lasciano spazio al car-
   La vegetazione                                   tado, notevolmente influenzata dalla pre-                                                      pino nero e al frassinello su suoli calcarei
  del Contado del Seprio                            senza e dall’attività umana. La vegetazio-                                                     e al castagno su suoli acidi. Nelle zone più
  Le diverse caratteristiche geomorfologiche,       ne spontanea è andata via via modifican-                                                       aride e soleggiate si sviluppano quindi
  geologiche e litologiche permettono di sud-       dosi, dapprima sotto l’influsso delle atti-                                                    querceti a roverella e ostrieti (a Ostrya car-
  dividere questo territorio di origine alluvio-    vità agro-silvopastorali tradizionali, e in                                                    pinifolia e Fraxinus ornus), mentre in zone
  nale detto “dell’alta pianura” (ossia di tran-    seguito plagiata dall’agricoltura intensiva                                                    più umide e in presenza di suoli più profon-
  sizione tra le Prealpi e la pianura vera e pro-   e dalla diffusione dell’urbanizzazione e                                                       di e humiferi dominano i querceti misti. I
  pria) in due fasce principali disposte in suc-    delle attività industriali e artigianali, a                                                    boschi di castagno costituiscono la forma-
  cessione che va da nord verso sud: una fa-        discapito della biodiversità. Ciò nonostan-                                                    zione floristicamente più ricca. Dove il
  scia collinare e una fascia di pianura.           te si trovano puntualmente, sparsi sul ter-                                                    castagno è dominante si accompagna a
  La vegetazione naturale di questa zona di         ritorio, alcuni ambienti di alto valore eco-                                                   rovere, roverella, farnia, betulla, carpino
  media e bassa quota a clima temperato, in-        logico in quanto divenuti rari e ospitanti                                                     bianco, tasso, tiglio, frassino e acero. Le
  timamente legata a fattori quali clima, mi-       specie minacciate d’estinzione, in modo                                                        rare selve castanili ancora esistenti, carat-
  croclima, suolo e idrologia e caratterizzata      particolare biotopi umidi.                                                                     terizzate dalla presenza del solo castagno
  da boschi di latifoglie decidue, appare, sul      Oltre ai rari punti di pregio naturalistico,                                                   quale specie arborea e piantate dall’uomo
                                                                                                    I boschi di Solbiate Comasco
  territorio fortemente urbanizzato del Con-        per altro inventariati in modo sistematico                                                     a scopo alimentare, per lo più abbandona-
  22                                                                                                                                                                                          23
te in tempi recenti, formano un ambiente       I punti di pregio naturalistico                 parsi soprattutto negli ultimi cinquant’an-
molto particolare impregnato di storia con-    (biotopi) principali                            ni, e molte specie che dipendono da essi
tadina. A tratti il bosco si presenta come     Le zone umide                                   per la sopravvivenza sono oggi minaccia-
un betulleto quasi puro, ma si tratta allora   Caratterizzate da un’altissima biodiversità e   te d’estinzione.
di uno stadio dinamico transitorio destina-    da una notevole produttività ecologica, le      Lo stagno della Colombera, tra Stabio e
to a evolversi a castagneto o querceto.        zone umide sono anche importanti regola-        Genestrerio, è l’acquitrino più importante
Accanto alle specie tipiche dell’orizzonte     tori dei fenomeni naturali di piena e magra,    del Contado e, con i meandri del torrente
submontano si trovano anche, puntual-          fungono da serbatoio per le falde acquifere     Laveggio situati nelle vicinanze, uno degli
mente, specie proprie dell’ambiente mon-       e, creando le condizioni favorevoli per la      ultimi ambienti umidi naturali del Men-
tano inferiore, come faggi e pini. Nei         decomposizione del materiale organico, fun-     drisiotto. L’intera zona è stata proposta per
boschi dell’alta pianura il pino silvestre     gono da trappole per nutrienti e da depu-       la “rete Smeraldo” (l’equivalente di “Na-
spesso affianca e supera la betulla nel suo    ratori naturali.                                tura 2000” per la protezione di specie a
ruolo di specie frugale ed eliofila.           I diffusi interventi di drenaggio e bonifica    ambienti minacciati a livello europeo) poi-
Tra le numerose specie introdotte vanno        del ventesimo secolo, l’incanalamento dei       ché si contraddistingue per la ricchezza in
ricordate: la robinia, un’invasiva immessa     fiumi, l’inquinamento chimico derivato          specie e ambienti “smeraldo” appunto,
nel secolo XVII, la quercia rossa e il pino    dall’agricoltura intensiva e dall’industria,    minacciati d’estinzione. Vi si trovano pra-
strobo, originari degli Stati Uniti nord-      l’avanzare dell’urbanizzazione e lo sfrutta-    terie medioeuropee semiaride a forasacco,
orientali, e naturalmente il castagno, ori-    mento delle risorse idriche hanno però reso     frassineti umidi, saliceti alluvionali a sali-
ginario dell’Europa meridionale e introdot-    le zone umide sempre più rare. Due terzi        ce comune e praterie umide a gramigna e
to a partire dal periodo romano.               degli habitat umidi d’Europa sono scom-         romice, nonché la lampreda di ruscello, il
                                                                                               gambero dai piedi bianchi (o gambero di
                                                                                               fiume) e la Rana di Lataste.
                                                                                                                                                  Castagno lungo il percorso del Contado
                                                                                               Le zone umide rivestono oggi anche un im-
                                                                                               portante ruolo fruitivo ed educativo, offren-     te particolare dove si alternano strati erbosi
                                                                                               do la possibilità di osservare molte specie       e arbusti. Interessante da osservare è, ad
                                                                                               animali e vegetali introvabili altrove.           esempio, come lo zigolo nero sia intimamen-
                                                                                                                                                 te legato ad esso: specie peculiare di terraz-
                                                                                               I vigneti                                         zamenti coltivati termofili con varietà di
                                                                                               Per secoli la vigna è stata coltivata sul ter-    strutture, nidifica infatti volentieri nelle
                                                                                               ritorio del Contado, non in forma di mono-        vicinanze dei vigneti ticinesi.
                                                                                               coltura o coltura preponderante bensì tradi-
                                                                                               zionalmente associata alla campicoltura di        Le selve castanili
                                                                                               sussistenza. È solo in tempi recenti che la       Sembra che il castagno abbia fatto la sua
                                                                                               viticoltura si è sviluppata come settore agri-    apparizione in queste regioni da oltre due-
                                                                                               colo e i vigneti hanno assunto la forma at-       mila anni e che, nei primi secoli dopo Cri-
                                                                                               tuale: questo limitatamente al Canton Ti-         sto, si sia diffuso rapidamente con l’espan-
                                                                                               cino, che ha sviluppato una cultura viti-vini-    sione della cultura romana. In ogni caso,
                                                                                               cola di un certo successo, mentre nella parte     dall’alto medioevo e fino a pochi decenni
                                                                                               italiana del Contado gli antichi campi-           fa, la castagna è stata un prezioso alimen-
                                                                                               vigneti sono stati abbandonati, in parte          to per la popolazione ticinese e altolom-
                                                                                               sostituiti con monocolture d’altro tipo, in       barda: i nostri avi l’hanno selezionata e
                                                                                               parte sacrificati, come gran parte del territo-   coltivata, creando così degli ambienti
                                                                                               rio, a favore dell’urbanizzazione.                molto interessanti sia paesaggisticamente
 Scorcio naturalistico della Valmorea
                                                                                               Il biotopo che il vigneto offre è un ambien-      sia naturalisticamente: le selve castanili.
24                                                                                                                                                                                          25
Esse sono caratterizzate da una bassa den-                                                           abitano il suolo. In questa guida, tuttavia,      tone (mentre prima l’unica specie esotica
sità di alberi di notevoli dimensioni, pra-       Saperne di più                                     per ragioni di spazio e di contesto ci limitia-   era la carpa), ossia quasi la metà dei pesci
ticamente senza sottobosco, e da un ricco                                                            mo ad alcune considerazioni generali riguar-      complessivamente presenti, mentre alcu-
mosaico di nicchie ecologiche grazie anche        LA RANA DI LATASTE                                 danti pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammi-    ne specie indigene sono minacciate d’e-
alla disponibilità di alberi cavi e legna         Appartenente al gruppo delle rane rosse, la        feri, senza per altro voler essere esaustivi.     stinzione, come il temolo, la lasca e il pigo.
morta. Purtroppo, essendo le castagne non         Rana di Lataste è stata scoperta solo nel
più essenziali al sostentamento della popo-       1879, nei pressi di Milano; il suo areale di       I pesci                                           Gli anfibi
lazione umana delle nostre regioni, le selve      diffusione è limitato alla Pianura padana e a      I corsi d’acqua di un territorio antropizzato     Nel territorio del Contado sono state censi-
sono oggi spesso abbandonate o comunque           poche zone limitrofe.                              come quello del Contado del Seprio sono           te diverse specie di anfibi, sia urodeli che
non gestite in modo adeguato: la loro pro-        Vive in boschi radi con presenza di corsi          sottoposti a una forte pressione che depau-       anuri; nell’ambiente boschivo i più diffusi, e
duttività cala, come pure la peculiarità          d’acqua, stagni e fossi, è attiva di giorno ma     pera, e a volte distrugge, l’habitat acquati-     allo stesso tempo poco conosciuti, sono le
                                                  si nasconde quando il clima è troppo caldo;
ecologica. La reazione di alcuni gruppi                                                              co, con un conseguente impoverimento              rane rosse, piccoli batraci che vivono quasi
                                                  non si allontana mai troppo dall’acqua, dove
d’interesse ha fatto si che oggi, localmen-                                                          generale dell’ittiofauna.                         tutta la loro vita nella lettiera di foglie e rami
                                                  torna a rifugiarsi al minimo pericolo.
te, nascono e si sviluppano progetti volti a                                                         Disturbi fisici (alterazioni dell’alveo e delle   caduti alla base delle piante.
                                                  Dalla colorazione rossastra simile alla rana
recuperare alcuni castagneti per il loro          agile, si differenzia da quest’ultima anche
                                                                                                     sponde mediante canalizzazioni e argina-          Due sono comunque le specie presenti sul
valore biologico nonché storico-culturale.        per la striscia longitudinale del labbro supe-     ture, sbarramenti, derivazioni a scopo indu-      territorio particolarmente degne di nota: la
                                                  riore che s’interrompe bruscamente sotto           striale e agricolo) si accompagnano all’in-
La fauna del Contado del Seprio                   l’occhio. Si muove saltando rapidamente e          quinamento chimico delle acque derivato             Saperne di più
Il bosco e i corsi o gli specchi d’acqua costi-   arrampicandosi abilmente sulla vegetazione         dall’attività agricola intensiva e dagli sca-
tuiscono gli habitat principali delle nume-       bassa. La riproduzione avviene in marzo e          richi industriali e urbani, concorrendo a           IL PELOBATE BRUNO
rose specie animali che popolano il territo-      le uova, più piccole di quelle della rana agile,   creare una situazione di degrado più o
                                                                                                                                                         INSUBRICO
rio. Le più conosciute sono i vertebrati, ma      vengono deposte in stagni e ruscelli a corso       meno marcata.
                                                                                                                                                         Scoperto anch’esso tardi, nel 1873, si diffe-
non bisogna dimenticare le moltitudini di         lento, ancorate a piante o rami sommersi.          A questa realtà si aggiunge la competizio-
                                                                                                                                                         renzia dal Pelobate bruno presente a nord
vermi, ragni, insetti e i microrganismi che                                                          ne biologica di specie alloctone, frutto di
                                                                                                                                                         delle Alpi per la forma un po’ più piccola e
                                                                                                     immissioni volontarie e illegali da parte di        più colorata, ma soprattutto per l’ossatura
                                                                                                     privati cittadini allo scopo di favorire la         di proporzioni diverse, con il cranio più
                                                                                                     pratica della pesca sportiva.                       largo. Il Pelobate, dalla colorazione marrone
                                                                                                     Il valore ecologico dell’ittiofauna risulta         chiara a macchie brune-rossastre (più mar-
                                                                                                     quindi relativamente basso, in considera-           cate nelle femmine) si distingue dagli altri
                                                                                                     zione della competizione di nicchia non-            anfibi anche per il tubercolo metatarsiale,
                                                                                                     ché della pressione predatoria esercitata su        a forma di coltello, posto all’interno della
                                                                                                     uova e avannotti di pesci indigeni (come            zampa posteriore. Grazie ad esso può sca-
                                                                                                     pure su uova e larve di anfibi) da parte di         vare agevolmente nel terreno, dove si
                                                                                                     specie esotiche quali sono, ad esempio, il          nasconde di giorno in suoli porosi e sabbio-
                                                                                                     siluro e il rutilo. Basti pensare che il “Pro-      si, scomparendo lentamente e verticalmen-
                                                                                                     gramma regionale per gli interventi di con-         te senza lasciare tracce in superficie. Ad
                                                                                                     servazione e gestione della fauna nelle aree        eccezione che durante stagione riprodutti-
                                                                                                     protette” ha persino definito il siluro “spe-       va, è un animale notturno. Depone le uova
                                                                                                                                                         in stagni e acquitrini piuttosto profondi. Se
                                                                                                     cie da eliminare” in Lombardia.
                                                                                                                                                         catturato emana odore di porro e di fronte
                                                                                                     Anche l’introduzione della trota fario e
                                                                                                                                                         al pericolo può gracidare o addirittura attac-
                                                                                                     della trota iridea ha messo seriamente in           care. È la specie d’anfibi più rara d’Europa;
                                                                                                     difficoltà l’autoctona trota marmorata.             sospettata d’estinzione alcuni decenni fa,
                                                                                                     Negli ultimi cento anni in Lombardia sono           necessita di essere assolutamente protetta.
 La rana di Lataste
                                                                                                     state documentate 27 specie ittiche alloc-
26                                                                                                                                                                                                    27
ritorio del Contado possiede una ricca avi-
                                                                                                                                                      fauna tra uccelli nidificanti, migratori e
                                                                                                                                                      svernanti. Delle 70 specie di uccelli nidifi-
                                                                                                                                                      canti sul territorio del Contado del Seprio,
                                                                                                                                                      in base ai criteri adottati per la strategia del
                                                                                                                                                      cantone Ticino, 11 sono considerate prio-
                                                                                                                                                      ritarie per la conservazione. Nello specifi-
                                                                                                                                                      co si tratta di: gheppio, cuculo, civetta, ron-
                                                                                                                                                      done, martin pescatore, torcicollo, usigno-
                                                                                                                                                      lo, codirosso, sterpazzola, luì verde e zigo-
                                                                                                                                                      lo nero. Accanto ad essi, le specie conside-
                                                                                                                                                      rate importanti per la conservazione e che
                                                                                                                                                      necessitano di interventi di tutela sono:
                                                                                                                                                      nibbio bruno, astore, sparviere, picchio
                                                                                                                                                      verde, picchio nero, allodola, saltimpalo,
                                                                                                                                                      usignolo di fiume e canapino.
                                                                                                                                                      Nei vigneti assolati del Ticino nidificano
                                                                                                                                                      anche lo zigolo nero, il saltimpalo e l’aver-
                                                                                                                                                      la piccola, mentre alla Colombera vicino a
                                                                                                                                                      Stabio, palude d’importanza nazionale, si
  Un giovane esemplare di Astore                                                                    Libellula sulle sponde del Torrente Laveggio      trovano, tra gli altri, il martin pescatore, il
                                                                                                                                                      torcicollo e la cannaiola verdognola. Vi si
Rana di Lataste e il Pelobate bruno insubri-      soprattutto in stadi giovanili oppure di pic-    pagni domestici. Un rettile di un certo valo-      osserva inoltre un’alta densità di usignoli,
co, entrambe endemiche e altamente pro-           cole dimensioni. Le specie più eliofile e ter-   re è invece la tartaruga palustre: minaccia-       una delle più alte del Ticino, mentre nella
tette perché minacciate d’estinzione, vista       mofile, come la lucertola muraiola, il ra-       ta d’estinzione e definita “animale di inte-       campagna di Stabio si trova l’ultima cop-
l’esiguità del loro territorio e le poche zone    marro e il biacco, sono confinate nelle zone     resse comunitario”, si trova esclusivamen-         pia residua di civetta del Mendrisiotto.
umide ancora presenti.                            aperte, poste soprattutto nelle porzioni         te nei pressi di specchi e corsi d’acqua. È        Durante l’inverno alcuni migratori a corto
                                                  periferiche e, complessivamente, appaiono        attiva di giorno a partire da aprile, dopo un      raggio utilizzano il territorio del Contado
I rettili                                         piuttosto in difficoltà nel territorio del       letargo che comincia a fine ottobre, trascor-      come area di alimentazione o dormitorio: è
Nel territorio sono presenti diverse specie di    Contado a causa della notevole copertura         so in cavità scavate a 20-40 centimetri di         il caso del regolo, il passeriforme più picco-
rettili tra le quali risultano avvantaggiate      arborea dell’area non urbanizzata e non uti-     profondità nel terreno o nella melma del           lo d’Europa (5 grammi di peso per 8 centi-
quelle maggiormente legate agli ambienti          lizzata per agricoltura intensiva.               fondo di ruscelli e stagni. La tartaruga palu-     metri di lunghezza) proveniente dalla
boschivi, come il saettone che, grazie alla sua   L’orbettino e il colubro liscio sono pure pre-   stre trascorre molte ore al giorno al sole, ma     Russia, della peppola e del fringuello, che
abilità nell’arrampicarsi sui tronchi in cerca    senti ma, essendo specie piuttosto elusive       se la temperatura supera i 32 gradi si ritira      arrivano invece da diverse zone dell’Europa
di prede (piccoli mammiferi e uccelli), appa-     e, spesso, crepuscolari o notturne, la loro      all’ombra. Si nutre quasi esclusivamente di        settentrionale.
re molto a suo agio all’interno del territorio.   osservazione risulta difficile e la loro pre-    animaletti acquatici. Dopo un paio di mesi         Tra febbraio e marzo si osservano, insieme
La vipera comune frequenta ambienti più           senza probabilmente sottostimata.                di gestazione, depone una decina di uova in        a queste specie, gruppi numerosi di luche-
aperti e assolati, ma trova siti idonei pure      Sul territorio vive anche un rettile allocto-    buche scavate nel suolo, ricoperte di terra        rini che, prima di valicare le Alpi, si radu-
nelle radure dei boschi, grazie anche al          no, la testuggine dalle orecchie rosse: prove-   e camuffate in modo da non lasciare trac-          nano per fare scorte di grasso tra campi e
minore disturbo antropico cui è molto sen-        niente dal Nord America è da lungo tempo         ce. Può vivere oltre 100 anni.                     boschi. In periodi di migrazione la zona
sibile. È presente anche la natrice dal col-      oggetto di commercio e un gran numero di                                                            della Colombera ospita, tra gli altri, l’airo-
lare che vive soprattutto vicino alle zone        individui è stato abbandonato in ambienti        Gli uccelli                                        ne rosso, il tuffetto, la nitticora, la garzet-
umide, anche all’interno dei boschi, dove         naturali da persone che desideravano libe-       Anche se non vi sono specie “di spicco” dal        ta, la pantana e il piro-piro piccolo. In au-
trova le sue prede abituali: anfibi e pesci,      rarsene dopo averle avute come piccoli com-      punto di vista del pregio naturalistico, il ter-   tunno la migrazione avviene da nord-est
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