Presentazione - GPS Varese
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Presentazione Il progetto europeo INTERREG nasce dalla volontà di condivide- re, da parte dei Comuni comaschi, varesini e ticinesi, obiettivi di tutela e fruizione concreti del territorio, che superino i confini amministrativi guardando solo alle risorse, ai valori paesistici cul- turali e sociali in esso presenti. Un progetto che si rivolge ai cit- tadini dei nostri paesi, che vivono la quotidianità superando le barriere fisiche e politiche. Le comuni radici storiche trovano nel “Contado del Seprio” (regione storica, ma anche politico - economica - culturale nata nel VI secolo) l’elemento strutturan- te per redigere una progettazione coordinata al fine di valoriz- zare e promuovere i percorsi della memoria dei nostri territori. Mantenere viva la storia di un luogo, conservare la memoria della collettività attraverso tradizioni e monumenti, rappresenta uno dei primi obiettivi del progetto di programma europeo per que- sta realtà così significativa. Un modo per attraversare le fron- tiere del tempo e dello spazio, riappropriandosi del proprio pas- sato, costruendo un presente più attento ai legami con il terri- torio e le persone che lo abitano. La “Guida turistico-paesisti- ca” e il “Circuito di fruizione” sono gli elementi principali del progetto. Essi raccontano i valori naturali (fiumi, valli, zone umide, grotte) e storici (chiese, mulini, cascine, dipinti, sentie- ri) della nostra terra. Un viaggio che diventa momento di incon- tro tra le persone oltre che di conoscenza e salvaguardia atti- va del paesaggio. Solo camminando e pedalando sui sentieri del “circuito” si possono superare le parole per spiegare meglio la bellezza e la ricchezza dei nostri luoghi. Buon Viaggio! I comuni capofila del progetto Sindaco di Valmorea (CO) Sindaco di Carnago (VA) Sindaco di Stabio (TI)
Programma Europeo INTERREG IIIA ITALIA-SVIZZERA 2005/2007 “Naturalità e Comunicazione nel Contado del Seprio” Sommario Comune di Valmorea (Comune capofila - Italia) Comune di Stabio (Comune capofila - Svizzera) Comuni di: Bizzarone, Cagno, Carnago, Caronno Varesino, Castelseprio, Castiglione Olona, Coldrerio, Gazzada Schianno, Genestrerio, Gornate Olona, Lozza, Malnate, Morazzone, Novazzano, Rodero, Ronago, Solbiate Comasco, Uggiate Trevano Con il supporto di: Dipartimento del Territorio, Ufficio della Natura e del Paesaggio - Canton Ticino Amministrazione Provinciale di Como (Assessorato al Turismo, Agricoltura, Caccia e Pesca, Sport e Tempo Libero) Amministrazione Provinciale di Varese (Assessorati: Patrimonio e Beni Architettonici; Politiche Comunitarie) Il Contado del Seprio Protocollo d’Intesa Monte San Giorgio - Orsa - Pravello Le mappe 4 Redazione: “Consorzio Contado del Seprio” 1 La storia del Contado del Seprio 6 • Studio Architetto Gianfredo Mazzotta - Carugo - CO -ITA 2 Il territorio e il sistema dei parchi 8 • Studi Associati SA - Lugano - TI - CH (Silvia Lafranchi Pittet, Enrico Buri, Claudia Berti) • Sole di Vetro srl - Monza - MI - ITA 3 Le relazioni transfrontaliere 14 • Commissione Tecnica Comuni - UTC Valmorea - CO - ITA (Fabrizio Donadini) 4 I corsi d’acqua 18 Si ringraziano per la collaborazione: • Federica Armiraglio, Danilo Baratelli, Donato Belloni, Enrico Bernardi, Marco Bernasconi, Enrico Bianchi, Armando 5 La flora e la fauna 22 Bottelli, Marco Cantini, Sabrina Cappelletti, Lorenzo Carrieri, Silvia Dal Co’, Giorgio De Cesare, Marcus Felber, Walter 6 La geologia 32 Giudici, Ezio Merlo, Roberto Larderelli, Nicola Luraschi, Paolo Poggiati, Carlo Romanò, Chiara Scandolara, Gabriella e Giuseppe Solcà, Vittore Varsalona, Enrico Vizza. 7 La rete dei sentieri 38 • I sindaci e gli assessori all’ambiente e territorio dei Comuni aderenti al progetto. • Uffici Tecnici dei Comuni aderenti al progetto. 8 Le testimonianze storico-paesistiche 42 • Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Carnago. • Ufficio Politiche Comunitarie della Provincia di Varese. 9 Il Circuito del Contado 46 • Ufficio Turismo, Caccia e Pesca della Provincia di Como. • Ufficio Attività Economiche - Territorio- Viabilità della Provincia di Lecco • Dipartimento dell’Educazione, Cultura e Sport del Canton Ticino Le tappe • Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio • C.A.I. sezione di Bizzarone 1 Da Gazzada Schianno a Carnago 48 • C.A.I. sezione di Malnate • Museo della Civiltà Contadina del Mendrisiotto - Stabio - Canton Ticino 2 Da Carnago a Castiglione Olona 54 • Associazione Pro Val Mulini - Ronago 3 Da Castiglione Olona a Malnate 60 • Associazione Amici della Valmorea • Club San Gottardo - Mendrisio 4 Da Malnate a Valmorea 66 • Archivio Storico di Como • Archivio Storico di Varese 5 Da Valmorea a Novazzano 72 • PLIS Valle del Lanza • PLIS Rile-Tenore-Olona (RTO) 6 Da Novazzano a Stabio 78 • Parco della Motta 7 Da Stabio a Gazzada Schianno 86 • Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile Stampato nel mese di Settembre 2007 Numeri Utili 94 Pubblicazione fuori commercio realizzata nell’ambito del Programma Europeo INTERREG IIIA ITALIA-SVIZZERA 2005/2007 “Naturalità e Comunicazione nel Contado del Seprio”
In epoca bizantina il castello mantenne la propria importanza; con i Longobardi e i Carolingi la fortezza, insieme al vasto borgo che la circondava, divenne capitale ammi- nistrativa, giudiziaria e militare di un terri- torio vastissimo. A nord comprendeva le pievi di Lugano, a nord-ovest quelle di Can- nobio, a nord-est quelle di Fino Mornasco e di Appiano Gentile, e a sud quelle di Gal- larate e di Somma Lombardo: un’area che oggi si estenderebbe su ben tre province ita- liane (Varese, Como, Novara) e sul canto- ne svizzero del Ticino. La favorevole posizio- ne a controllo delle strade lo fece diventare un importante anche luogo di raduno e cen- tro di mercato agricolo. Villa Sassi a Valmorea Con l’avvento dei Carolingi, a Castelseprio fece capo un Comitatus retto da un conte, Durante le lotte di indipendenza di Milano mentre, a partire dal X secolo, i conti di dall’impero, il Seprio si schierò chiaramen- Seprio si trasmetteranno il titolo per via ere- te dalla parte imperiale. 1 La storia del Contado del Seprio ditaria, mantenendolo sino al XII secolo. Teatro di scontro nelle battaglie tra Torriani e Visconti, dopo anni di assedi e assalti la distruzione totale della rocca venne decre- tata dall’arcivescovo e signore di Milano, Il “castrum” romano, la dominazione longobarda, la signoria viscontea: Ottone Visconti, il 29 marzo 1287 e Ca- il Contado del Seprio dischiude lo scrigno dei suoi inestimabili tesori stelseprio venne così rasa al suolo. Solo negli artistici e architettonici per raccontarci la sua storia millenaria. anni Cinquanta del secolo scorso scavi e ricerche archeologiche hanno portato alla Itinerari di memoria storica tegiche, fu occupata dalle milizie romane luce resti del castello e delle torri, parte della Il Contado del Seprio, nel medioevo, era un che qui insediarono un punto di avvista- Basilica di San Giovanni Evangelista, un vasto territorio che comprendeva le attuali mento e di segnalazione attorno al IV seco- piccolo battistero con due vasche battesima- province di Como e di Varese, oltre al basso lo. Una strada militare lo collegava a Como li, una chiesa dedicata a San Paolo e i resti Canton Ticino. In particolare, il Contado e al basso Verbano attraverso la Valle di un convento tardomedievale. si estendeva dal Lago di Como all’alto dell’Olona. Poco lontano, presso Malnate, Fino alla caduta del Contado l’area oggi Milanese, dalle valli ticinesi al Verbano, questa strada ne incrociava un’altra che, compresa dai confini dell’odierno basso dalla Valle dell’Olona fino alle porte di scendendo dai passi alpini per Bellinzona e Ticino (Mendrisiotto) seguirono le sorti del Novara. Aveva come capoluogo Castelse- il Monte Ceneri, si divideva in due rami, territorio del Seprio. Il dominio venne a prio, reso importante dai dominatori Longo- uno per Novara e uno per Milano. poco a poco smembrato e già nel X secolo bardi, ma prima ancora dai Romani. Essi Nacque così un borgo che assunse una note- le sole località del distretto, ora ticinese, che avevano infatti costruito un “castrum”, vole importanza, tanto da annoverare nel V ancora risultavano aggregate a Castelseprio Castro Seprio, sul pianoro che si affaccia a secolo una basilica, un battistero, una casa- erano Mendrisio, Balerna e Rancate. Gli strapiombo sulla Valle dell’Olona. La posi- forte e una munita cinta di mura che si spin- altri territori diventarono singole signorie zione, particolarmente adatta a un impian- gerà successivamente a nord-est, fino all’a- rette dagli invasori del Nord Europa, indi- La memoria storica dei vigneti a Coldrerio to fortificato per le sue caratteristiche stra- vamposto dominato dal torrione di Torba. pendenti dal dominio del Seprio. 6 7
• la piana coltivata e irrigua di Santa del Contado del Seprio) come ulteriore fat- Margherita, nel territorio di Stabio, che col- tore di affinità e connessione. Il cordone col- lega la Valle del Lanza (Gaggiolo) con il linare che delimita l’area che va da Stabio Laveggio e gli ambiti naturali del Monte San (a ovest) sino a Ronago (a est) rappresenta Giorgio l’ultimo contrafforte a cavallo tra la Svizzera • le aree agricole e boschive del pianalto di e l’Italia, prima di giungere nella pianura Solbiate, tra le province di Como e Varese lombarda. La morfologia del Contado è • l’ambiente fluviale dell’Olona, nella zona caratterizzata, nella parte nord, da colline dei Mulini di Gurone (Malnate), Lozza e moreniche che superano di poco i 500 metri, Castiglione Olona con una significativa presenza di boschi di • gli ambiti boscati che si estendono lungo latifoglie (castagni, faggi, carpini, querce...) i corsi d’acqua del Rile e del Tenore, che che, insieme a quelli posti a sud dell’abita- uniscono, grazie anche agli innumerevoli to di Cagno, si estendono naturalmente sentieri, i nuclei abitati di Morazzone, lungo la statale briantea 342 (Solbiate- Gazzada Schianno, Caronno, Gornate, Malnate), rappresentando il “polmone Castelseprio e Carnago. verde”, di elevata qualità ambientale, del- l’area ovest della provincia di Como. Il territorio si connota per la varietà dei pae- Verso la provincia di Varese, invece, la zona saggi e trova nei fitti boschi, nelle radure boscata si collega con un’altra importantissi- agricole e nelle valli fluviali una propria ma area verde posta lungo il pianalto e il 2 Il territorio e il sistema dei parchi identità. Componenti fisiche di continuità che si sposano con la storia antica (quella solco vallivo del fiume Olona, che costitui- scono di fatto la fascia di transizione tra la Tra il Mendrisiotto e le province di Como e Varese, il progetto INTERREG IIIA promuove conoscenza e fruibilità del territorio attraverso la rete dei parchi e una valorizzazione della viabilità ciclo-pedonale. L’ambito territoriale oggetto • il Parco Locale d’Interesse Sovracomunale di cooperazione (PLIS) della Valle del Lanza Il territorio interessato dal progetto INTER- • il Parco Locale d’Interesse Sovracomunale REG è identificabile come la fascia transfron- (PLIS) Rile-Tenore-Olona, nella provincia taliera che, dall’area a sud-ovest del Mendri- di Varese siotto, segue il corso dei torrenti Laveggio e • la zona collinare transfrontaliera del Colle Roncaglia (Canton Ticino), si estende verso di San Maffeo, tra i comuni di Stabio e la provincia di Como seguendo i torrenti Rodero Lanza e Faloppia e termina, verso sud, in pro- • la zona collinare boschiva transfrontalie- vincia di Varese, lungo la Valle dell’Olona e ra del Colle di Somazzo e del Monte Prato, del pianalto limitrofo. Più in dettaglio, il ter- le zone umide della Val Mulini tra i comuni ritorio del Contado del Seprio, costellato di Uggiate Trevano, Ronago e Novazzano di aree protette, comprende: (importanti elementi di raccordo con il • il Parco della Motta e il corso iniziale del Parco Regionale della Spina Verde di Como) torrente Laveggio, in territorio elvetico (Men- • la collina dei vigneti e dei terrazzi coltiva- Le prime luci del giorno in località Pre Tappe drisiotto) ti di Coldrerio (Mendrisiotto) 8 9
pianura e le Alpi. Gli ambiti boscati, la tes- Accessibilità all’area SS233 varesina e dalle strade cantonali situra agricola dei campi e il sistema ramifi- La viabilità di livello sovracomunale che Chiasso-Mendrisio-Lugano e Mendrisio- cato delle valli fluviali hanno di fatto strut- interessa l’area del Contado coincide con Stabio, che svolgono un ruolo fondamen- turato lo sviluppo urbano. Anche in que- quella che riguarda l’intero territorio metro- tale per i collegamenti est-ovest e nord-sud st’area varesina, come nelle precedenti, si politano sud-ovest comasco-varesino e il interni al Contado, ma soprattutto fra i riscontrano importanti zone di naturalità Canton Ticino (Mendrisiotto): da una parte, poli pedemontani (Varese-Como-Men- anche se la struttura del reticolo idrografico infatti, troviamo le autostrade A8 Milano- drisio-Lugano). In connessione con esse, è diversa e più complessa (vedi capitolo 4). Da Varese e A9 Milano-Como-Chiasso che, anche le numerose strade provinciali e un punto di vista storico-architettonico l’area tangenti al contesto di progetto, permetto- comunali svizzere (si pensi alla SP23 è disseminata di antiche cascine, fienili, chie- no collegamenti rapidi a livello regionale. Lomazzo-Bizzarone o la SP varesina), per- se, mulini per la trasformazione dei prodotti Per quanto riguarda invece il territorio elve- mettono un elevato grado di accessibilità agricoli e ville (ex dimore di campagna di tico, l’autostrada A9 (denominata N2) rap- al territorio. Altre due importanti infrastrut- nobili lombardi). Inoltre, la presenza di presenta una tangenziale di collegamento ture viarie di livello internazionale attraver- numerose torri - la più famosa è sul Colle di veloce con tutti i principali centri urbani del sano l’area: la linea ferroviaria FS Chiasso- San Maffeo - e di nuclei urbani storici di Ticino: utilizzando le uscite di Chiasso e Como-Milano e la linea ferroviaria FNM importanza nazionale (Castelseprio e Casti- Mendrisio, la connessione con le zone di Milano-Varese. Per quanto riguarda l’acces- Scorcio nel Parco Valle del Lanza glione Olona, per citare due esempi signifi- progetto (Valle della Motta, Val Mulini, sibilità di livello comunale, la zona è rag- cativi) sono la testimonianza della presenza Valle del Lanza e del Lura) è notevolmente giungibile comodamente da tutti i centri Il sistema dei parchi romana nella zona posta a guardia/confine facilitata e rapida. urbani attraverso numerose strade (come Il progetto INTERREG IIIA “Contado del lungo le più importanti vie di comunicazio- Le altre arterie strategiche sono rappresen- vedremo nei capitoli successivi) e anche da Seprio” si colloca in un sistema già operati- ne da e per le vicine vallate alpine. tate dalle strade statali SS342 briantea, e antiche vie campestri e sentieri. vo di aree protette, sia a livello locale (PLIS- Parchi Locali d’Interesse Sovracomunale) sia a livello regionale e cantonale (Parchi Regionali Lombardi). Più della metà del ter- ritorio è incluso nei PLIS Valle del Lanza (province di Como e Varese) e Rile-Tenore- Olona RTO (provincia di Varese), nel Parco delle Sorgenti del Torrente Lura (provincia di Como, zona del comune di Uggiate Tre- vano) e nel Parco della Valle della Motta (Canton Ticino). La creazione di aree protette in Lombardia, che ha avuto inizio nel 1975, è sostenuta oggi - in particolare nell’area comasca - sia dalla volontà di tutelare ambiti di grande interes- se naturale nel variegato paesaggio della pro- vincia (dagli ambienti di montagna e lacu- stri alle colline della Brianza e delle Prealpi), sia dalla necessità sempre crescente di “sot- trarre” territorio all’incessante avanzata degli insediamenti e delle infrastrutture, soprattut- to attraverso “sistemi verdi protetti” condi- visi dalla popolazione locale e sostenuti prin- Panoramica sul pianalto di Caronno Corbellaro cipalmente dai Comuni. 10 11
I PLIS, Parchi Locali d’Interesse Sovra- cie floro-faunistiche. Una rete ecologica è comunale (LR 83/86, LR 1/2000, DGR tale, inoltre, se costituita dalle seguenti n.7/6296 del 2001), istituiti dai Comuni e componenti: riconosciuti dalla Provincia, hanno come • nodi, che rappresentano i principali tipi caratteristica il fatto di individuare e sal- di habitat, assicurandone la conservazione; vaguardare i valori paesistico-ambientali- • corridoi e aree di sosta, che permettono fruitivi d’interesse sovracomunale in un alle specie di disperdersi e di migrare tra dif- contesto altrimenti molto urbanizzato. Essi ferenti nodi, riducendo così l’isolamento e nascono “dal basso”, dalla volontà espli- migliorando la coesione del sistema natura- cita dei Comuni, che ne sono i primi pro- le; motori e sostenitori. • zone tampone, che proteggono la rete da In Svizzera, invece, fatica ad affermarsi il influenze esterne potenzialmente negative concetto di parco così come si è diffuso in come l’inquinamento. Italia negli ultimi trent’anni, ossia strumen- Nel nostro ambito il progetto di “rete eco- to di tutela e conservazione delle risorse logica” è stato sviluppato principalmente ambientali nonché, di gestione, controllo dalle Province di Como e di Varese all’in- e promozione che integri lo sviluppo del terno dei propri piani territoriali. territorio. In questo modo la salvaguardia Per l’ambito comasco la rete individua il del paesaggio è interpretata in maniera PLIS Valle del Lanza come “area sorgente estesa, per tutto il territorio urbanizzato e di biodiversità di primo livello”, in collega- naturale; solo in tempi recenti, nel Canton mento con gli altri ambiti sorgenti indivi- Ticino, questa concezione “italiana” ha tro- duati nei territori del Colle di Somazzo e vato una sua prima concretizzazione nel della Val Mulini. La rete poi prosegue verso Parco delle Gole della Breggia e nel Parco sud, in territorio varesino, lungo il “corrido- della Valle della Motta. io” della Valle dell’Olona per giungere nella zona di biodiversità del PLIS RTO. Nel ter- La rete ecologica ritorio del Mendrisiotto il Piano Direttore Il “sistema verde” in cui si colloca il pro- Cantonale, in fase di revisione, prevede gramma INTERREG appartiene a una più anch’esso la salvaguardia e la promozione ampia rete di collegamenti fisici individua- della biodiversità e il sostegno alla creazio- ti a scala provinciale, cantonale e regiona- ne di aree di quiete per la fauna. le, denominata “rete ecologica”. Un concetto che nasce negli anni Settanta come nuovo e alternativo approccio alla tutela dell’ambiente, prevedendo che i prog- grammi di protezione non si limitino sola- mente ai siti ecologicamente rilevanti di tipo regionale o nazionale, ma vengano “allargati” anche alle aree protette locali o a zone comunali ambientalmente sensibili. Questo mediante la riqualificazione di habi- tat che dovranno collegarsi tra loro tramite la creazione di corridoi “verdi”e aree di sosta La cascata della Roggia Scivescia La rete ecologica per la dispersione e la migrazione delle spe- 12 13
Si passa infatti da valori vicini al 10-30% di frontalieri per i comuni compresi nel- Saperne di più l’area a nord della statale Como-Varese, a valori anche inferiori alla media sopra cita- LA REGIO INSUBRIA ta per gli altri comuni. Ma l’osservazione La Comunità di lavoro Regio Insubrica è stata delle relazioni transfrontaliere non può costituita nel 1995 a Varese, dal Cantone contemplare esclusivamente lo spostamen- Ticino (Svizzera) e dalle Province di Como, di to della forza lavoro. I legami tra una comu- Varese e del Verbano-Cusio-Ossola (Italia). nità e l’altra sono fondati su relazioni che Obiettivo della Comunità è promuovere la abbracciano anche altri campi, quali a cooperazione tranfrontaliera nella regione esempio la cultura, l’arte, lo sport, le tra- italo-svizzera dei Tre Laghi Prealpini e di favo- dizioni. Il movimento di maestranze qua- rire la presa di coscienza dell’appartenenza a un territorio che è accomunato, al di là dei lificate era abituale un tempo ed era molto confini istituzionali, nella geografia, nella sto- presente soprattutto prima della creazione ria, nella cultura e nella lingua. dello stato elvetico così come oggi ci appa- re. Si trovano sovente citazioni di maestri La Regio Insubrica conta oltre 160 membri. ticinesi o comaschi nelle fabbriche più Tra essi, oltre alle tre province italiane e al importanti, come l’architetto Solari di Canton Ticino, figurano numerosi comuni Carona (TI) che si occupò dellla costru- della regione, associazioni economiche e cul- zione della Collegiata di Castiglione turali, istituti a livello universitario, regioni di 3 Le relazioni transfrontaliere Olona. I pellegrinaggi e la partecipazione transfrontaliera a sagre religiose popolari montagna del Canton Ticino e delle provin- ce italiane, singole persone fisiche e giuridi- era frequente, come testimonia il legame che. Dal 1997, nell’ambito della Regio che lega le genti di Riva San Vitale (TI) Insubrica, è attivo anche un accordo di colla- Una breve carrellata di cifre per inquadrare l’attuale andamento al Santuario di San Giuseppe di Uggiate borazione con le Province di Lecco e Novara. del frontieraliato tra Italia e Svizzera: un fenomeno decennale Trevano (I). Come non citare, quale mira- che ha motivazioni non solo occupazionali, ma anche culturali. bile esempio di collaborazione transfronta- La Regio Insubrica ha come obiettivi quelli liera, la rinascita della Ferrovia della di sostenere lo scambio di informazioni fra gli attori chiave del territorio insubrico, affinché Il territorio del Contado del Seprio è forte- menti interni sia decisamente minima: Valmorea, alla quale Italiani e Svizzeri han- possano integrare le rispettive forze e risor- mente connotato da intensi rapporti, • in provincia di Varese, ad esempio, su se, proporre progettualità comuni o coordi- soprattutto economici, tra le diverse regio- 300.138 pendolari solo 13.881 si spostano vise, diffondere una mentalità transfrontalie- ni. In particolare, soffermandosi sull’ana- verso l’estero (4,6%); ra moderna e aperta, che induca associazio- lisi del frontalierato, si nota che negli anni • in provincia di Como, su 200.548 pendo- ni e singole persone sui due versanti del con- tra il 1998 e il 2004 si è assistito a un lari i frontalieri sono solo 11.750 (5%); fine a individuare opportunità comuni e ini- costante incremento della forza lavoro che • in Canton Ticino, su 122.803 pendolari ziative concrete bilaterali. dall’Italia è entrata nel Canton Ticino. solo 429 (0,34%) sono diretti in Italia. In tutta la regione insubrica - che compren- (dati riferiti agli anni 2000/2001) Informazioni e notizie: de le province di Como, Varese, Lecco, Se si estende l’analisi solamente ai comu- La sede della Comunità di lavoro è situata in Sondrio e il Verbano Cusio Ossola - i ni interessati dal progetto INTERREG, Via San Gottardo - Mezzana, Balerna (CH). 26.824 frontalieri del 1998 sono diventati questi dati cambiano notevolmente, soprat- Sito: http://www.regioinsubrica.org/ ben 34.840 del 2004. tutto per i quelli italiani, andando a decre- Nonostante questo incremento, analizzan- scere da nord a sud, mentre rimane per lo do ora il pendolarismo si vede come l’inci- più inalterata la proporzione per quanto Il confine italo-svizzero a Bizzarone-Stabio denza del frontalierato rispetto ai movi- riguarda i movimenti in territorio elvetico. 14 15
no insieme dapprima creduto e successiva- lieri tra il Cantone Ticino e le province di mente “sudato”, per la realizzazione di quel- Como, Varese, Lecco, Verbano Cusio Os- Saperne di più la che è una preziosa perla per tutto il sola e Novara sono destinati ad aumentare nostro territorio e un’incredibile risorsa per la promozione dello stesso. La formazione ulteriormente. Non bisogna tuttavia nega- re che la frontiera può ancora essere “bar- IL PROGETTO INTERREG e il riconoscimento politico ufficiale della riera”, ostacolo alla diffusione d’informa- DEL MONTE SAN GIORGIO Comunità di lavoro Regio Insubrica, costi- zione, di conoscenza e di strategia d’azione. tuita nel 1995 a Varese dal Cantone Ticino In alcuni settori, quali ad esempio la piani- Il Monte San Giorgio, con i suoi 1.097 metri, si erge dalla riva del Ceresio, luogo particolare dove (Svizzera) e dalle Province di Como, Varese ficazione urbanistica e i trasporti, molto si fondono tra loro panorami sorprendenti, boschi di castagno millenari, vigneti e una rete di e del Verbano-Cusio-Ossola (Italia), allo può e deve ancora essere migliorato. sentieri molto vasta che abbraccia l’intero promontorio. Il monte è conosciuto nel mondo soprat- scopo di promuovere la cooperazione tran- I progetti INTERREG sono un’ottima tutto per i particolari ritrovamenti fossili (pesci, invertebrati e rettili marini di alcune specie rare frontaliera nella regione italo-svizzera dei risorsa da sfruttare in tal senso poiché per- se non uniche risalenti al periodo del Triassico Medio, vale a dire a 230 milioni di anni fa) conser- vati nel Museo dei fossili di Meride. Tre Laghi Prealpini, è un altro fondamen- mettono di tessere quei rapporti che posso- Il 2 luglio 2003 il Monte San Giorgio è stato incluso dall’UNESCO fra i beni che compongono il tale tassello per la ricostruzione e la valo- no condurre a una maggior consapevolez- Patrimonio Mondiale dell’Umanità. rizzazione dei rapporti transfrontalieri e za e a una visione più allargata, al fine di Il progetto INTERREG IIIA ha come obiettivo il coordinamento transfrontaliero durevole e soste- soprattutto per il recupero di quell’unità ottimizzare le scelte politiche anche a pic- nibile delle azioni sul patrimonio storico-ambientale della zona. socio-culturale che storicamente trova già cola scala. Oggi, grazie a questi intenti, i Alcuni progetti specifici garantiscono la messa in rete di informazioni delle componenti del Monte compimento, nel territorio da noi analizza- legami esistenti si rafforzano sempre di più San Giorgio-Orsa-Pravello: lo sviluppo di sentieri tematici, il recupero di testimonianze monumen- to, in quanto appartenente al Contado del e altri se ne creano consentendo l’apertu- tali e di archeologia industriale, la stampa di pubblicazioni e di guide, la formazione di personale Seprio. Con l’entrata in vigore dei trattati ra, per ognuno, di una nuova, importante qualificato per la conduzione didattica e turistica di scuole e di gruppi di escursionisti, le visite gui- bilaterali tra l’Unione Europea e la Svizzera finestra su di un territorio, vicino, ma date agli scavi sia paleontologici che archeologici, il coordinamento delle attività (conferenze, escur- i tradizionali e intensi rapporti transfronta- ancora in gran parte sconosciuto. sioni, manifestazioni popolari, esposizioni, mostre ecc.) e la promozione a livello internazionale del- l’immagine del Monte San Giorgio. L’ORGANIZZAZIONE Capofila svizzero: Comune di Meride, CH-6866 Meride Capofila italiano: Comune di Besano, I-21050 Besano COMUNI COINVOLTI: Svizzera: Arzo, Besazio, Brusino Arsizio, Ligornetto, Meride, Rancate, Riva San Vitale, Stabio, Tremona Italia: Besano, Clivio, Porto Ceresio, Saltrio, Viggiù INFORMAZIONI E NOTIZIE: www.montesangiorgio.ch Il Sentiero Italia nei pressi della località Pauzzella 16 17
che non scendono mai sotto la soglia dei 3 ca e funzionale permanente, mentre una mc/sec (senza tenere conto delle captazioni a nuova rete stradale più flessibile e comples- uso antropico idropotabile e industriale). sa si sostituì ai tracciati rettifilanti delle stra- Per quanto riguarda la qualità dei sistemi flu- de romane, pur mantenendone le direttrici viali, i fattori di criticità più evidenti risiedo- principali. Importante è anche ricordare no prevalentemente nella bassa qualità delle come i corsi d’acqua e i diversi caratteri geo- acque e nella destrutturazione ecosistemica morfologici delle valli fluviali determinaro- dell’alveo e dell’ambito fluviale, anche se no la creazione dei primi percorsi di colle- non mancano zone di eccellenza come le aree gamento tra i centri abitati di livello regio- umide poste in frangia al torrente Lanza nale e ordinarono i diversi sistemi di suddi- (zona di Rodero-Valmorea), al torrente visione del territorio in centurie costituendo Roncaglia (zona del Mulino del Daniello) e l’orditura primaria per la struttura insediati- al fiume Olona (zona dei Mulini di Gurone). va di epoca romana. I corsi d’acqua presenti nel Contado sono da sempre elementi di riferimento, sia dal punto Caratteristiche generali di vista ambientale sia dal punto di vista poli- dei principali corsi d’acqua tico-economico. In età longobarda, ad esem- Il fiume Olona pio, e successivamente sotto il Ducato di Si estende per circa 104 chilometri con un Milano, il fiume Olona diviene l’elemento bacino idrografico stimato in 475 chilome- principale di un vasto e articolato sistema tri quadrati. Nasce alle pendici dei monti a 4 I corsi d’acqua integrato policentrico su scala regionale, testimoniato dalla fitta maglia di fortilizi e di nord di Varese presso la Rasa, ai piedi della Madonna del Monte, a circa 1000 metri di castelli posti a presidio del territorio. Nella quota e, durante il suo tragitto, attraversata Valle dell’Olona, ma anche lungo la Valle del la città di Varese, riceve da sinistra il contri- Il viaggio di scoperta ai principali corsi d’acqua del bacino Lanza, si costruì un importante sistema di buto del torrente Bevera e a destra le acque dell’Olona-Bozzente-Lura segue l’idrografia dei fiumi e dei torrenti mulini che ne divenne la matrice morfologi- del rio Velone, mentre a sud, in località delle aree pedemontane del Contado del Seprio. Valle Folla, raccoglie le acque del Lanza. Nel suo percorso l’Olona attraversa il comune di Idrografia e il fiume Olona. I primi sono caratterizzati, Varese e i comuni appartenenti al PLIS Rile- L’area è attraversata e caratterizzata da nume- rispetto ai fiumi, da una scarsa alimentazio- Tenore-Olona, per poi arrivare a Gallarate rosi corsi d’acqua, di diversa estensione e por- ne da sorgenti regolari, da una notevole pen- e Busto Arsizio. Entrando in provincia di tata, che ne definiscono la conformazione denza dell’alveo a monte e da un’alternanza Milano, oltre ai cavi e ai riali, il fiume rice- morfologica e gli aspetti naturalistici e pae- fra le magre estive e le piene autunnali e pri- ve le acque dei torrenti Lura e Bozzente arri- sistici. I principali sono il fiume Olona e i tor- maverili, dettata prevalentemente dalle pre- vando nel territorio a nord-ovest di Milano renti Laveggio, Roncaglia, Lanza, Lura, Fa- cipitazioni atmosferiche. dopo un percorso di 71 chilometri. La Dar- loppia, Tenore, Rile e Quadronna. A causa della loro forte azione erosiva e delle sena di Porta Ticinese riceve le sue acque, Dal punto di vista del sistema idrografico, i piene improvvise possono provocare danni che sono a volte impetuose e abbondanti e corsi d’acqua del Contado si collocano sullo ai centri abitati che si affacciano su di essi e che confluiscono dapprima nel Naviglio spartiacque tra i bacini dell’Olona-Bozzente- alle vie di comunicazione, ai sentieri e alle Grande e nel Canale Martesana, quindi, Lura, dell’Adda e del Ticino nonché a caval- valli in cui scorrono. subito dopo San Zenone, nel Po. lo tra la zona montana e collinare delle pro- L’unico corso d’acqua presente nell’area che vince di Varese e di Como e la zona dell’al- prende la denominazione di fiume è l’Olona. Il torrente Gaggiolo/Lanza ta pianura della provincia di Milano. Si pos- Esso è considerato tale a causa del suo carat- Le sue sorgenti sono situate sul versante meri- La roggia dei Mulini a Vlamorea sono suddividere in due categorie: i torrenti tere perenne, con portate minime naturali dionale del Monte San Giorgio, in Val Pori- 18 19
na, a un’altitudine di circa 800 metri. Da qui, ramo sorgentizio principale del Faloppia, che con il nome di torrente Gaggiolo, scende invece ripiega a nord. Quest’ultimo è il corso Saperne di più lungo la Valle di Meride, quindi oltrepassa il d’acqua di maggior importanza della valle, confine con l’Italia e, dopo aver assunto il che attraversa per tutta la sua lunghezza fino LE ZONE UMIDE nome di torrente Clivio, omonimo del paese ad arrivare ai piedi della Collina del Penz Nell’area del Contado del Seprio non si trova- che attraversa, si snoda nella piana di Viggiù, (comune di Chiasso-Canton Ticino) per no zone umide di grande rilievo, alla stregua, proseguendo fino al valico del Gaggiolo, da cui affluire a Chiasso nella Breggia, e quindi nel per esempio, della palude Brabbia (VA); vi sono prende il nome. Supera nuovamente il confi- Lago di Como. Il sistema idrologico si carat- tuttavia alcune micro-aree umide degne di ne e scorre ancora in territorio elvetico fino al terizza per la particolare direzione di scorri- nota per la peculiare vegetazione igrofila e le valico di Santa Margherita (Stabio), dove mento delle acque verso est. specie animali protette che ospitano. Lungo il Lanza, ad esempio, si incontrano boschi umidi piega verso sud e rientra definitivamente in caratterizzati dalla presenza dell’ontano nero Italia, in provincia di Como, ai piedi del colle Torrente Laveggio Zona umida lungo il Lanza (Valmorea-Rodero) (Alnus glutinosa) o prati umidi con pozze d’ac- di San Maffeo. Preso il nome di torrente Nasce nella pianura di Stabio alimentato dalla qua puntuali in cui cresce la cannuccia di palu- Lanza, giunge nel territorio pianeggiante di falda freatica e dagli apporti collinari di Biz- scono fra le località Boscherina e Fornaci) e de (Phragmites australis) e, dove l’interramen- Malnate e si congiunge definitivamente con zarone e di Stabio, si snoda lungo la piana agri- si snoda lungo una valle boscosa e articola- to è maggiore, una tipica vegetazione domi- il fiume Olona. Complessivamente il Gaggio- cola in direzione di Mendrisio, per sfociare poi ta, per poi incanalarsi nella piana agricola di nata da grandi carici. Anche se di dimensioni lo/Lanza si snoda per circa 22 chilometri, attra- nel Lago di Lugano, nel comune di Riva San Novazzano e congiungersi al torrente Fa- ridotte, queste zone rappresentano luoghi pri- versando due stati e tre province/cantoni. Vitale. Proprio tra Stabio e Genestrerio si loppia, ai piedi della Collina del Penz. vilegiati per la riproduzione di anfibi, tra cui la trova uno dei suoi rari tratti rimasti naturali, Rana di Lataste. Le principali zone umide del Torrente Faloppia dove ancora si riproducono la lampreda di Torrente Rile Contado del Seprio: Dall’altopiano di Uggiate defluiscono i rami ruscello e il gambero dai piedi bianchi. Nasce nella zona collinare di Caronno Vare- Nome Località sorgentizi del Lura (la cui sorgente principa- sino e il solco vallivo nel quale scorre è ca- • Palude d’importanza Novazzano le si trova sulla collina di Somazzo, posta fra Torrente Roncaglia ratterizzato dalla presenza di numerosi ambi- nazionale Pra Coltello i comuni di Ronago e Uggiate), che si inal- Rappresenta il principale corso d’acqua della ti boscati. Collettore delle acque meteoriche • Palude d’importanza Genestrerio veano in un solco intermorenico per aprirsi Valle della Motta. Nasce nel territorio del- del pianalto, dal suo letto emerge il substra- nazionale Molino un varco verso sud, da cui diparte anche il l’omonimo parco (le sue sorgenti si distribui- to di Gonfolite quaternaria presente nella • Palude d’importanza Genestrerio, nazionale Colombera Stabio zona del PLIS varesino. • Palude d’importanza Stabio cantonale Palazzetta Torrente Tenore • Palude d’importanza Stabio Il suo corso si forma fra la zona collinare cantonale Brusata nord di Caronno Varesino e la piana bosca- • Zona umida Buzun * Valmorea, Rodero ta sud di Morazzone. Attraversa un fondo- • Zona umida Pretappe * Valmorea valle ricco di aree boschive in cui conflui- • Stagno loc. Casello * Rodero scono le acque meteoriche del pianalto. Nel • Zona umida Mulini Malnate di Gurone * suo letto di scorrimento si evidenzia, così • Zona umida cave di Malnate come accade per il torrente Rile, il substra- Molera, loc. Bagoderi * to di Gonfolite quaternaria presente nella • Laghetto Pollo Caronno Varesino zona del PLIS varesino. • Laghetto Madonnetta Gornate Olona • Laghetto Torba Gornate Olona Torrente Quadronna • Laghetto Gerbo Morazzone Nasce sulle pendici orientali del Monte Mo- * nelle zone segnate con un asterisco è stata segnalata la rone, e scende dal pianalto tra Malnate e presenza della Rana di Lataste. Uno studio transfrontaliero approfondito sui biotopi umidi Cagno, incidendo una valle molto stretta della zona sarà disponibile a partire dal 2008. La confluenza tra Olona e Lanza a Malnate che segna marcatamente il territorio. 20 21
solo in territorio svizzero, le macroaree verdi del Contado del Seprio presentano indubbio valore socio-ecologico più che naturalistico in senso stretto: le zone bo- scose in particolare, ma anche alcuni mar- gini forestali o agricoli, settori arginali e superfici erbose, rivestono infatti un ruolo fondamentale in quanto luoghi di disten- sione, svago e relazionamento con l’am- biente naturale per la popolazione di un territorio altrimenti molto urbanizzato. Nella parte sud del comparto si assiste pur- troppo a un maggiore degrado delle zone verdi, compresse tra un’urbanizzazione incalzante e l’inciviltà di chi abbandona rifiuti ingombranti nella natura. Il territorio del contado, la cui punta mas- sima raggiunge 535 metri di altitudine (Monte Prato sopra Uggiate Trevano), è si- Listeria Ovata nei prati del Contado tuato a quote proprie dell’ambiente sub- 5 La flora e la fauna montano dove, a differenza delle faggete diffuse nel successivo orizzonte montano inferiore, si accavallano più specie arboree eliofile. Il ruolo più importante lo svolgo- no le querce: rovere, roverella, cerro e far- Vegetazione naturale e popolamento faunistico rappresentano le risorse nia. Tuttavia, nella realtà del territorio del irrinunciabili di un territorio urbanizzato, ma ancora profondamente Contado solo raramente si trovano boschi caratterizzato da una componente naturalistica di grande interesse. in cui le querce sono veramente dominan- ti: generalmente esse lasciano spazio al car- La vegetazione tado, notevolmente influenzata dalla pre- pino nero e al frassinello su suoli calcarei del Contado del Seprio senza e dall’attività umana. La vegetazio- e al castagno su suoli acidi. Nelle zone più Le diverse caratteristiche geomorfologiche, ne spontanea è andata via via modifican- aride e soleggiate si sviluppano quindi geologiche e litologiche permettono di sud- dosi, dapprima sotto l’influsso delle atti- querceti a roverella e ostrieti (a Ostrya car- dividere questo territorio di origine alluvio- vità agro-silvopastorali tradizionali, e in pinifolia e Fraxinus ornus), mentre in zone nale detto “dell’alta pianura” (ossia di tran- seguito plagiata dall’agricoltura intensiva più umide e in presenza di suoli più profon- sizione tra le Prealpi e la pianura vera e pro- e dalla diffusione dell’urbanizzazione e di e humiferi dominano i querceti misti. I pria) in due fasce principali disposte in suc- delle attività industriali e artigianali, a boschi di castagno costituiscono la forma- cessione che va da nord verso sud: una fa- discapito della biodiversità. Ciò nonostan- zione floristicamente più ricca. Dove il scia collinare e una fascia di pianura. te si trovano puntualmente, sparsi sul ter- castagno è dominante si accompagna a La vegetazione naturale di questa zona di ritorio, alcuni ambienti di alto valore eco- rovere, roverella, farnia, betulla, carpino media e bassa quota a clima temperato, in- logico in quanto divenuti rari e ospitanti bianco, tasso, tiglio, frassino e acero. Le timamente legata a fattori quali clima, mi- specie minacciate d’estinzione, in modo rare selve castanili ancora esistenti, carat- croclima, suolo e idrologia e caratterizzata particolare biotopi umidi. terizzate dalla presenza del solo castagno da boschi di latifoglie decidue, appare, sul Oltre ai rari punti di pregio naturalistico, quale specie arborea e piantate dall’uomo I boschi di Solbiate Comasco territorio fortemente urbanizzato del Con- per altro inventariati in modo sistematico a scopo alimentare, per lo più abbandona- 22 23
te in tempi recenti, formano un ambiente I punti di pregio naturalistico parsi soprattutto negli ultimi cinquant’an- molto particolare impregnato di storia con- (biotopi) principali ni, e molte specie che dipendono da essi tadina. A tratti il bosco si presenta come Le zone umide per la sopravvivenza sono oggi minaccia- un betulleto quasi puro, ma si tratta allora Caratterizzate da un’altissima biodiversità e te d’estinzione. di uno stadio dinamico transitorio destina- da una notevole produttività ecologica, le Lo stagno della Colombera, tra Stabio e to a evolversi a castagneto o querceto. zone umide sono anche importanti regola- Genestrerio, è l’acquitrino più importante Accanto alle specie tipiche dell’orizzonte tori dei fenomeni naturali di piena e magra, del Contado e, con i meandri del torrente submontano si trovano anche, puntual- fungono da serbatoio per le falde acquifere Laveggio situati nelle vicinanze, uno degli mente, specie proprie dell’ambiente mon- e, creando le condizioni favorevoli per la ultimi ambienti umidi naturali del Men- tano inferiore, come faggi e pini. Nei decomposizione del materiale organico, fun- drisiotto. L’intera zona è stata proposta per boschi dell’alta pianura il pino silvestre gono da trappole per nutrienti e da depu- la “rete Smeraldo” (l’equivalente di “Na- spesso affianca e supera la betulla nel suo ratori naturali. tura 2000” per la protezione di specie a ruolo di specie frugale ed eliofila. I diffusi interventi di drenaggio e bonifica ambienti minacciati a livello europeo) poi- Tra le numerose specie introdotte vanno del ventesimo secolo, l’incanalamento dei ché si contraddistingue per la ricchezza in ricordate: la robinia, un’invasiva immessa fiumi, l’inquinamento chimico derivato specie e ambienti “smeraldo” appunto, nel secolo XVII, la quercia rossa e il pino dall’agricoltura intensiva e dall’industria, minacciati d’estinzione. Vi si trovano pra- strobo, originari degli Stati Uniti nord- l’avanzare dell’urbanizzazione e lo sfrutta- terie medioeuropee semiaride a forasacco, orientali, e naturalmente il castagno, ori- mento delle risorse idriche hanno però reso frassineti umidi, saliceti alluvionali a sali- ginario dell’Europa meridionale e introdot- le zone umide sempre più rare. Due terzi ce comune e praterie umide a gramigna e to a partire dal periodo romano. degli habitat umidi d’Europa sono scom- romice, nonché la lampreda di ruscello, il gambero dai piedi bianchi (o gambero di fiume) e la Rana di Lataste. Castagno lungo il percorso del Contado Le zone umide rivestono oggi anche un im- portante ruolo fruitivo ed educativo, offren- te particolare dove si alternano strati erbosi do la possibilità di osservare molte specie e arbusti. Interessante da osservare è, ad animali e vegetali introvabili altrove. esempio, come lo zigolo nero sia intimamen- te legato ad esso: specie peculiare di terraz- I vigneti zamenti coltivati termofili con varietà di Per secoli la vigna è stata coltivata sul ter- strutture, nidifica infatti volentieri nelle ritorio del Contado, non in forma di mono- vicinanze dei vigneti ticinesi. coltura o coltura preponderante bensì tradi- zionalmente associata alla campicoltura di Le selve castanili sussistenza. È solo in tempi recenti che la Sembra che il castagno abbia fatto la sua viticoltura si è sviluppata come settore agri- apparizione in queste regioni da oltre due- colo e i vigneti hanno assunto la forma at- mila anni e che, nei primi secoli dopo Cri- tuale: questo limitatamente al Canton Ti- sto, si sia diffuso rapidamente con l’espan- cino, che ha sviluppato una cultura viti-vini- sione della cultura romana. In ogni caso, cola di un certo successo, mentre nella parte dall’alto medioevo e fino a pochi decenni italiana del Contado gli antichi campi- fa, la castagna è stata un prezioso alimen- vigneti sono stati abbandonati, in parte to per la popolazione ticinese e altolom- sostituiti con monocolture d’altro tipo, in barda: i nostri avi l’hanno selezionata e parte sacrificati, come gran parte del territo- coltivata, creando così degli ambienti rio, a favore dell’urbanizzazione. molto interessanti sia paesaggisticamente Scorcio naturalistico della Valmorea Il biotopo che il vigneto offre è un ambien- sia naturalisticamente: le selve castanili. 24 25
Esse sono caratterizzate da una bassa den- abitano il suolo. In questa guida, tuttavia, tone (mentre prima l’unica specie esotica sità di alberi di notevoli dimensioni, pra- Saperne di più per ragioni di spazio e di contesto ci limitia- era la carpa), ossia quasi la metà dei pesci ticamente senza sottobosco, e da un ricco mo ad alcune considerazioni generali riguar- complessivamente presenti, mentre alcu- mosaico di nicchie ecologiche grazie anche LA RANA DI LATASTE danti pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammi- ne specie indigene sono minacciate d’e- alla disponibilità di alberi cavi e legna Appartenente al gruppo delle rane rosse, la feri, senza per altro voler essere esaustivi. stinzione, come il temolo, la lasca e il pigo. morta. Purtroppo, essendo le castagne non Rana di Lataste è stata scoperta solo nel più essenziali al sostentamento della popo- 1879, nei pressi di Milano; il suo areale di I pesci Gli anfibi lazione umana delle nostre regioni, le selve diffusione è limitato alla Pianura padana e a I corsi d’acqua di un territorio antropizzato Nel territorio del Contado sono state censi- sono oggi spesso abbandonate o comunque poche zone limitrofe. come quello del Contado del Seprio sono te diverse specie di anfibi, sia urodeli che non gestite in modo adeguato: la loro pro- Vive in boschi radi con presenza di corsi sottoposti a una forte pressione che depau- anuri; nell’ambiente boschivo i più diffusi, e duttività cala, come pure la peculiarità d’acqua, stagni e fossi, è attiva di giorno ma pera, e a volte distrugge, l’habitat acquati- allo stesso tempo poco conosciuti, sono le si nasconde quando il clima è troppo caldo; ecologica. La reazione di alcuni gruppi co, con un conseguente impoverimento rane rosse, piccoli batraci che vivono quasi non si allontana mai troppo dall’acqua, dove d’interesse ha fatto si che oggi, localmen- generale dell’ittiofauna. tutta la loro vita nella lettiera di foglie e rami torna a rifugiarsi al minimo pericolo. te, nascono e si sviluppano progetti volti a Disturbi fisici (alterazioni dell’alveo e delle caduti alla base delle piante. Dalla colorazione rossastra simile alla rana recuperare alcuni castagneti per il loro agile, si differenzia da quest’ultima anche sponde mediante canalizzazioni e argina- Due sono comunque le specie presenti sul valore biologico nonché storico-culturale. per la striscia longitudinale del labbro supe- ture, sbarramenti, derivazioni a scopo indu- territorio particolarmente degne di nota: la riore che s’interrompe bruscamente sotto striale e agricolo) si accompagnano all’in- La fauna del Contado del Seprio l’occhio. Si muove saltando rapidamente e quinamento chimico delle acque derivato Saperne di più Il bosco e i corsi o gli specchi d’acqua costi- arrampicandosi abilmente sulla vegetazione dall’attività agricola intensiva e dagli sca- tuiscono gli habitat principali delle nume- bassa. La riproduzione avviene in marzo e richi industriali e urbani, concorrendo a IL PELOBATE BRUNO rose specie animali che popolano il territo- le uova, più piccole di quelle della rana agile, creare una situazione di degrado più o INSUBRICO rio. Le più conosciute sono i vertebrati, ma vengono deposte in stagni e ruscelli a corso meno marcata. Scoperto anch’esso tardi, nel 1873, si diffe- non bisogna dimenticare le moltitudini di lento, ancorate a piante o rami sommersi. A questa realtà si aggiunge la competizio- renzia dal Pelobate bruno presente a nord vermi, ragni, insetti e i microrganismi che ne biologica di specie alloctone, frutto di delle Alpi per la forma un po’ più piccola e immissioni volontarie e illegali da parte di più colorata, ma soprattutto per l’ossatura privati cittadini allo scopo di favorire la di proporzioni diverse, con il cranio più pratica della pesca sportiva. largo. Il Pelobate, dalla colorazione marrone Il valore ecologico dell’ittiofauna risulta chiara a macchie brune-rossastre (più mar- quindi relativamente basso, in considera- cate nelle femmine) si distingue dagli altri zione della competizione di nicchia non- anfibi anche per il tubercolo metatarsiale, ché della pressione predatoria esercitata su a forma di coltello, posto all’interno della uova e avannotti di pesci indigeni (come zampa posteriore. Grazie ad esso può sca- pure su uova e larve di anfibi) da parte di vare agevolmente nel terreno, dove si specie esotiche quali sono, ad esempio, il nasconde di giorno in suoli porosi e sabbio- siluro e il rutilo. Basti pensare che il “Pro- si, scomparendo lentamente e verticalmen- gramma regionale per gli interventi di con- te senza lasciare tracce in superficie. Ad servazione e gestione della fauna nelle aree eccezione che durante stagione riprodutti- protette” ha persino definito il siluro “spe- va, è un animale notturno. Depone le uova in stagni e acquitrini piuttosto profondi. Se cie da eliminare” in Lombardia. catturato emana odore di porro e di fronte Anche l’introduzione della trota fario e al pericolo può gracidare o addirittura attac- della trota iridea ha messo seriamente in care. È la specie d’anfibi più rara d’Europa; difficoltà l’autoctona trota marmorata. sospettata d’estinzione alcuni decenni fa, Negli ultimi cento anni in Lombardia sono necessita di essere assolutamente protetta. La rana di Lataste state documentate 27 specie ittiche alloc- 26 27
ritorio del Contado possiede una ricca avi- fauna tra uccelli nidificanti, migratori e svernanti. Delle 70 specie di uccelli nidifi- canti sul territorio del Contado del Seprio, in base ai criteri adottati per la strategia del cantone Ticino, 11 sono considerate prio- ritarie per la conservazione. Nello specifi- co si tratta di: gheppio, cuculo, civetta, ron- done, martin pescatore, torcicollo, usigno- lo, codirosso, sterpazzola, luì verde e zigo- lo nero. Accanto ad essi, le specie conside- rate importanti per la conservazione e che necessitano di interventi di tutela sono: nibbio bruno, astore, sparviere, picchio verde, picchio nero, allodola, saltimpalo, usignolo di fiume e canapino. Nei vigneti assolati del Ticino nidificano anche lo zigolo nero, il saltimpalo e l’aver- la piccola, mentre alla Colombera vicino a Stabio, palude d’importanza nazionale, si Un giovane esemplare di Astore Libellula sulle sponde del Torrente Laveggio trovano, tra gli altri, il martin pescatore, il torcicollo e la cannaiola verdognola. Vi si Rana di Lataste e il Pelobate bruno insubri- soprattutto in stadi giovanili oppure di pic- pagni domestici. Un rettile di un certo valo- osserva inoltre un’alta densità di usignoli, co, entrambe endemiche e altamente pro- cole dimensioni. Le specie più eliofile e ter- re è invece la tartaruga palustre: minaccia- una delle più alte del Ticino, mentre nella tette perché minacciate d’estinzione, vista mofile, come la lucertola muraiola, il ra- ta d’estinzione e definita “animale di inte- campagna di Stabio si trova l’ultima cop- l’esiguità del loro territorio e le poche zone marro e il biacco, sono confinate nelle zone resse comunitario”, si trova esclusivamen- pia residua di civetta del Mendrisiotto. umide ancora presenti. aperte, poste soprattutto nelle porzioni te nei pressi di specchi e corsi d’acqua. È Durante l’inverno alcuni migratori a corto periferiche e, complessivamente, appaiono attiva di giorno a partire da aprile, dopo un raggio utilizzano il territorio del Contado I rettili piuttosto in difficoltà nel territorio del letargo che comincia a fine ottobre, trascor- come area di alimentazione o dormitorio: è Nel territorio sono presenti diverse specie di Contado a causa della notevole copertura so in cavità scavate a 20-40 centimetri di il caso del regolo, il passeriforme più picco- rettili tra le quali risultano avvantaggiate arborea dell’area non urbanizzata e non uti- profondità nel terreno o nella melma del lo d’Europa (5 grammi di peso per 8 centi- quelle maggiormente legate agli ambienti lizzata per agricoltura intensiva. fondo di ruscelli e stagni. La tartaruga palu- metri di lunghezza) proveniente dalla boschivi, come il saettone che, grazie alla sua L’orbettino e il colubro liscio sono pure pre- stre trascorre molte ore al giorno al sole, ma Russia, della peppola e del fringuello, che abilità nell’arrampicarsi sui tronchi in cerca senti ma, essendo specie piuttosto elusive se la temperatura supera i 32 gradi si ritira arrivano invece da diverse zone dell’Europa di prede (piccoli mammiferi e uccelli), appa- e, spesso, crepuscolari o notturne, la loro all’ombra. Si nutre quasi esclusivamente di settentrionale. re molto a suo agio all’interno del territorio. osservazione risulta difficile e la loro pre- animaletti acquatici. Dopo un paio di mesi Tra febbraio e marzo si osservano, insieme La vipera comune frequenta ambienti più senza probabilmente sottostimata. di gestazione, depone una decina di uova in a queste specie, gruppi numerosi di luche- aperti e assolati, ma trova siti idonei pure Sul territorio vive anche un rettile allocto- buche scavate nel suolo, ricoperte di terra rini che, prima di valicare le Alpi, si radu- nelle radure dei boschi, grazie anche al no, la testuggine dalle orecchie rosse: prove- e camuffate in modo da non lasciare trac- nano per fare scorte di grasso tra campi e minore disturbo antropico cui è molto sen- niente dal Nord America è da lungo tempo ce. Può vivere oltre 100 anni. boschi. In periodi di migrazione la zona sibile. È presente anche la natrice dal col- oggetto di commercio e un gran numero di della Colombera ospita, tra gli altri, l’airo- lare che vive soprattutto vicino alle zone individui è stato abbandonato in ambienti Gli uccelli ne rosso, il tuffetto, la nitticora, la garzet- umide, anche all’interno dei boschi, dove naturali da persone che desideravano libe- Anche se non vi sono specie “di spicco” dal ta, la pantana e il piro-piro piccolo. In au- trova le sue prede abituali: anfibi e pesci, rarsene dopo averle avute come piccoli com- punto di vista del pregio naturalistico, il ter- tunno la migrazione avviene da nord-est 28 29
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