I TERREMOTI, LA PREVENZIONE - E LE MODERNE TECNOLOGIE "Anti-Scossa"
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Chimetec s.a.s. v. Archimede 240 – Ragusa – tel 0932/686328 www.chimetec.com e-mail: info@chimetec.com La protezione sismica delle strutture I TERREMOTI, LA PREVENZIONE E LE MODERNE TECNOLOGIE “Anti-Scossa” A cura di Mauro Cilia – Ingegnere Rosario Cultrone – Dottorando XV Ciclo Pianificazione Urbana e Territoriale PALERMO Carmen Occhipinti – Presidente Ordine dei Chimici Ragusa (info@chimetec.com) (dicembre 2003)
Chimetec s.a.s. v. Archimede 240 – Ragusa – tel 0932/686328 www.chimetec.com e-mail: info@chimetec.com che la normativa antisismica possa solo puntare alla I TERREMOTI, LA PREVENZIONE, LE NUOVE ricostruzione non solo poiché contraria alla TECNOLOGIE prevenzione, in quanto agisce su evento già verificatosi, ma poiché è improbabile che un’area Il terremoto, si manifesta, quasi sempre, nei interessata da un evento sismico ne abbia un altro territori dove in passato ha causato sistematiche nell’arco temporale di una generazione. Occorre distruzioni con crolli e vittime. La sistematicità è una stabilire, quindi, dei criteri oggettivi per salvaguardare sua caratteristica peculiare che permette di definirlo tutte le aree soggette a terremoti di elevata intensità nel “ricorrente”, così ogni cento, duecento anni, nelle zone territorio nazionale. A tale scopo era necessario più a rischio, ne avviene uno di forte intensità che disporre di cataloghi dei terremoti che fornissero la determina disagi di ogni tipo alla popolazione. storia sismica di tutto il territorio italiano. Questa Prevenzione è la parola chiave delle politiche di attività di catalogazione era già stata iniziata da mitigazione del rischio. In tal senso l’azione di studiosi nell’800, sulla base dell’analisi delle cronache prevenzione non mira ad una azione ex post ma ex storiche. Tuttavia il criterio adottato per classificare in ante. Tuttavia la irregolarità con cui si verificano i zone sismiche il territorio italiano fu sostanzialmente terremoti non gioca a favore di una efficace basato sulla frequenza dei terremoti nel ‘900 (almeno prevenzione. Oggi per mettere in sicurezza i nostri fino al sisma del Friuli). Solo dopo questo evento centri storici occorre intervenire con azioni furono svolti studi sistematici e oggettivi, nell’ambito sistematiche preventive e con tecnologie reversibili e del Progetto Finalizzato Geodinamica del Consiglio compatibili con i materiali esistenti. Nel passato la Nazionale delle Ricerche, per arrivare ad un prevenzione era affidata, quasi esclusivamente, alla classificazione razionale del territorio italiano, che memoria storica dell’uomo, che tramandava di tenesse conto della storia sismica di parecchi secoli generazione in generazione le lezioni che il terremoto addietro, cosa indispensabile per cogliere i sismi più impartiva, attraverso i danni inferti alle costruzioni e le violenti ed avere un quadro completo della loro catastrofi sociali che ne conseguivano. Erano lezioni periodicità. Il disastroso terremoto che colpì la che riguardavano la migliore localizzazione delle Campania e la Basilicata il 23.12.1980 diede l’impulso costruzioni in base alla natura dei terreni, il modo di affinché gli esiti degli studi sulla pericolosità sismica costruirle, l’uso e la scelta dei materiali nonché del territorio italiano fossero accolti nella normativa, l’adozione di particolari accorgimenti costruttivi. allargando sensibilmente le aree classificate in zona Purtroppo, però, la memoria dei terremoti si affievoliva sismica, ossia quelle aree in cui chiunque volesse nel tempo e progressivamente si trascuravano le costruire deve rispettare le prescrizioni che rendono precauzioni nel costruire “a regola d’arte” finalizzate antisismica una costruzione. alla riduzione degli effetti dei terremoti. È per questo La composizione del patrimonio edilizio della che i centri storici italiani, costituiti tanto dalle grandi nostra nazione è, in prevalenza, di edifici in muratura architetture quanto dalle umili dimore in muratura, costruiti prima del 1945 ad elevata vulnerabilità. Gli sono particolarmente vulnerabili all’azione della forza edifici più recenti, generalmente costruiti in sismica, come ci hanno, purtroppo, mostrato i terremoti calcestruzzo armato (c.a.), ricadono, spesso, in zone italiani degli ultimi 20-30 anni (Friuli ’76, Irpinia ’80, classificate sismiche solo successivamente alla loro Abruzzo ’84, Basilicata ’90, Umbria-Marche ’97, costruzione e, dunque, non progettati con criteri Pollino ’98, Sicilia 2002, Molise 2002). antisismici. Per tradurre in termini quantitativi più esatti le Sebbene i Romani avessero individuato considerazioni fin qui svolte, torna utile il censimento nell’ambitus un’attenzione costruttiva con finalità ISTAT del ’91 relativo alle abitazioni, nel quale antisismica e Rondelet codificato, in tale direzione, vennero raccolte importanti informazioni sullo stato di alcuni accorgimenti costruttivi è solo nel secolo scorso consistenza del patrimonio edilizio nazionale, quali le che si è cominciato ad affrontare il problema in tipologie strutturali (muratura, c.a. o altro) e le epoche maniera sistematica e scientifica, e con approcci atti a di costruzione delle abitazioni di ciascun Comune mitigare la vulnerabilità degli edifici. Nella d’Italia. prevenzione si è individuata la parola chiave di un Tra le abitazioni in c.a. quelle ricadenti nelle corretto impegno nella lotta contro i rischi. Il primo zone dichiarate sismiche sono circa 5 milioni delle passo sostanziale è consistito nel migliorare la qualità quali il 60% (e dunque circa 3 milioni) costruite senza “antisismica” delle costruzioni attraverso precise alcun criterio antisismico. normative scaturite dall’osservazione dei danni causati Dei 10 milioni di abitazioni in muratura circa 4 dalle forze sismiche sul costruito. La prima normativa milioni sono fortemente vulnerabili in zone attualmente antisismica al mondo fu emanata in Italia nel 1909, a dichiarate sismiche. seguito degli effetti catastrofici del terremoto di Inoltre circa 8.5 milioni di abitazioni in c.a., pari Messina del 1908, ed è applicata al piano di a circa il 60% del totale, risultano costruite ai sensi di ricostruzione della città redatto dall’ing. Borzì. Ma la una normativa che risale al 1939, e quindi con ricostruzione a seguito d’evento sismico non può essere procedure e mezzi di calcolo inadeguati e, molto mai immediata poiché spesso il rilascio d’energia spesso, con materiali di scarsa qualità e fortemente sismica avviene spesso a più riprese e quindi con uno degradati. Ovviamente i numeri crescono sensibilmente sciame di una certa durata. Ma è errato anche pensare non appena si considera la nuova normativa: 2
Chimetec s.a.s. v. Archimede 240 – Ragusa – tel 0932/686328 www.chimetec.com e-mail: info@chimetec.com l’Ordinanza 3274/2003 che impone una nuova mappa terremoto arriva a coinvolgere una decina di milioni di della classificazione sismica. abitazioni tra quelle in muratura e in c.a.. La mappa della classificazione, prima dell’entrata in vigore della nuova normativa sismica, Ma quali sono, i requisiti attuali di sicurezza prevedeva, di fatto, una quarta categoria (comuni non di una costruzione antisismica o realizzata con classificati), nella quale non vigeva nessuna normativa criteri antisismici? antisismica. I comuni non classificati sono oggi 5135, a Tralasciando il ruolo delle tecnologie innovative titolo d’esempio, il comune di San Giuliano di Puglia e di cui si parlerà più avanti, secondo i canoni della altri comuni limitrofi non sono classificati; in essi si moderna ingegneria antisismica è pressoché concentra oggi una buona parte del deficit nazionale di impossibile costruire edifici con struttura tradizionale protezione. La mappa delle zone sismiche era che possano resistere, senza riportare danni, a terremoti aggiornata al 1984, pertanto essa non raccoglie i dati al di qualunque intensità. Da un lato perché non è facile 1996, né, tanto meno, quelli abbastanza consistenti, definire l’intensità massima dei terremoti attesi, maturati dopo il 1996. dall’altro perché, pur ammettendo nota tale intensità il L’ingegneria sismica, intesa come branca di costo di una costruzione tradizionale in grado di studio finalizzata al miglioramento della risposta resistere ad esso risulterebbe troppo elevato. sismica delle costruzioni ha fatto passi da gigante negli Occorre, quindi, trovare una soluzione ottimale, ultimi trent’anni. Le normative, e soprattutto gli che riduca il rischio sismico entro limiti e costi strumenti progettuali, si sono evoluti in maniera accettabili. Il compromesso risiede nel realizzare significativa, con la conseguenza che gli edifici costruzioni che soddisfino due requisiti fondamentali: costruiti con i vecchi criteri non risultano più sufficientemente sicuri. Considerando, quindi, i tanti aspetti presentati il D istribuz ione delle tipologie strutturali nelle problema della sicurezza degli edifici nei confronti del abitaz ioni sul territorio italiano 14 000 000 12 000 000 Num ero e percentuali abitazioni in zona sism ica costruite con e senza norm e sism iche per regione 10 000 000 S ARD EGNA 8 000 000 S IC ILIA 6 000 000 C A LA B RIA 4 000 000 B A S ILIC A TA P UGLIA 2 000 000 C A MP A NIA 0 MOLIS E abit. c.a. abit. mur. abit. altro A B RUZZO Nel diagramma viene fornito il numero di LA ZIO abitazioni con struttura in c.a., in muratura o altro in MA RC HE S enza no rme sismiche Italia. Si vede come il numero di edifici in c.a. sia UMB RIA Co n no rme sismiche preponderante, ma non molto inferiore è quello della TOS C A NA abitazioni in muratura, tipicamente molto più E MILIA ROMAGNA vulnerabili delle prime. LIGURIA T O TA LE NA Z IO NALE 3 500 000 FRIULI V ENE ZIA GIULIA 3 000 000 60% 2 500 000 50% V E NE TO 2 000 000 40% 1) non deve esserci crollo sotto terremoti violenti 30% TRE NTINO A LTO A D IGE 1 1 500 000 000 000 20% (tenuto conto delle caratteristiche di sismicità della LOMB A RD IA 500 000 0 10% 0% zona in cui tale costruzione sorge), che si traduce VA LLE D 'A OS TA C on norm e S enza norm e nella salvaguardia della vita; P IE MONTE sism ic he sism ic he 2) non si devono subire danni significativi per effetto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 di terremoti di bassa-media intensità, definiti come 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00 10 20 30 40 50 60 70 80 90 1 terremoti frequenti. Nei diagrammi viene fornito il quadro regionale e nazionale dei circa 5 milioni abitazioni in c.a. che ricadono Tali requisiti si fondano su valutazioni in zone attualmente dichiarate sismiche, progettate, in probabilistiche. relazione all’anno di costruzione, con o senza norme Così il primo, facendo riferimento alla vita utile antisismiche. Risulta che circa 3 milioni di abitazioni in zone della struttura, valutata convenzionalmente in 50 anni, riconosciute sismiche sono costruite senza alcun criterio ammette che un terremoto con un periodo di ritorno di antisismico. Tenuto conto, poi, che la normativa sismica 500 anni (quindi considerato violento) possa investire italiana era in gran misura inadeguata a garantire i livelli di l’edificio al più una volta. In questa sciagurata sicurezza oggi richiesti rispetto al danno e al collasso, e che evenienza ci si accontenta che il livello di resistenza la sismicità del territorio italiano è per molte sue parti non sia, per lo meno, tale da evitare il crollo. riconosciuta ancora dalla classificazione ufficiale, appare evidente come il problema della sicurezza degli edifici in Il secondo requisito è di fondamentale c.a. coinvolge ben più dei tre milioni di abitazioni che importanza in termini economici, perché serve ad scaturiscono dall’analisi dei dati ISTAT. eliminare o limitare i costi di riparazione, per quei terremoti che, quasi certamente, colpiranno la 3
Chimetec s.a.s. v. Archimede 240 – Ragusa – tel 0932/686328 www.chimetec.com e-mail: info@chimetec.com costruzione durante la sua vita utile. È necessario, in Quali scenari si realizzerebbero quindi per questo caso, che essi non producano danni tali da effetto di un terremoto, se le costruzioni incidere significativamente sul ciclo dell’economia rispettassero i moderni criteri antisismici, appena locale. descritti? È su questa scommessa che si basa il criterio Se si verificasse un terremoto di piccola-media fondamentale dell’ingegneria sismica moderna. intensità, dunque un terremoto piuttosto frequente, non Una efficace prevenzione in un paese come si avrebbero, sicuramente, vittime né significative l’Italia nel quale il patrimonio edilizio per ragioni ripercussioni di tipo economico, dirette o indirette. Al diverse, non è soggetto a rinnovamento mediante di là dell’inevitabile paura che qualsiasi terremoto demolizione e ricostruzione, ma piuttosto a induce nella persona comune e dei provvedimenti conservazione e manutenzione, deve prendere in prudenziali di evacuazione di breve periodo (qualche considerazione anche la necessità di rendere ora o qualche giorno), la vita proseguirebbe antisismico l’esistente attraverso interventi di normalmente, senza alcuna conseguenza né economica, miglioramento e adeguamento sismico. né sociale. Questa problematica è sicuramente più Se, invece, si verificasse un terremoto violento, complessa, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto ad esempio simile a quello del Friuli del ‘76 e della di vista di gestione politico-economica. Domande Campania-Basilicata del 1980, non si avrebbero riferite alle problematiche politico-economiche sono ad vittime, ma forti ripercussioni di tipo economico e esempio: quando occorre fare e chi deve pagare sociale. l’intervento di adeguamento sismico di una costruzione In questo caso si sono già sperimentati i privata? Si può obbligare il privato a rafforzare la provvedimenti di evacuazione di lungo periodo (mesi o propria costruzione? Quanto deve investire anni), la messa in campo di alloggi provvisori l’amministrazione pubblica per rafforzare gli edifici (container o prefabbricati), con conseguenze dirette e pubblici (scuole, ospedali, caserme, uffici, etc.)? indirette comunque gravi, conseguenti all’arresto delle Quanto è conveniente investire nella prevenzione? attività produttive (fabbriche, uffici, esercizi Tali problematiche investono competenze di commerciali) e sociali (scuole, etc.) con tutte le energie strategia politica, amministrativa e personale aprendo rivolte a fronteggiare l’emergenza. L’esperienza dei un panorama troppo ampio per fornire delle risposte terremoti, anche di quelli più recenti, evidenzia “tempi esaurienti in questa sede. È però opportuno osservare di recupero” di anni e anni, con un costo indiretto assai come in Italia la prevenzione sull’esistente sia stata maggiore e più pesante di quello diretto. fatta solamente nelle zone colpite dai terremoti, con Dunque, il moderno approccio antisismico finanziamenti pressoché a carico esclusivo dello Stato e condurrebbe a significativi progressi nella lotta ai tutto ciò a partire dal terremoto del Friuli (‘76). terremoti, limitando le conseguenze più gravi solo agli Ci si ritrova così nella situazione, paradossale, eventi veramente violenti e solo per le costruzioni seppur comprensibile, per la quale le uniche parti del ‘recenti’. territorio nazionale su cui si è svolta un’azione preventiva sul patrimonio edilizio esistente sono quelle Ora la domanda è: esiste una via per ottenere appena colpite da terremoti e quindi, a breve, le meno una reale vittoria sul sisma? esposte ad un ulteriore evento significativo. La risposta è sostanzialmente affermativa ed è Dal punto di vista economico, occorre poi affidata alle nuove strategie di protezione sismica. rilevare che i costi per realizzare un efficace Da quanto precedentemente detto, si comprende miglioramento o adeguamento sismico siano di molto perché l’attenzione di molti ricercatori e dell’industria superiori al costo aggiuntivo necessario a rendere si sia concentrata negli ultimi venti – trenta anni sulla antisismica una costruzione nuova. Infatti, mentre la messa a punto di tecnologie tese, da un lato, a ridurre i differenza di costo tra un edificio nuovo antisismico ed danni a fronte degli eventi più gravosi, dall’altro di uno simile non antisismico è dell’ordine di qualche rendere più semplici ed efficaci, nonché più economici, punto percentuale (in generale non superiore al 10%), il gli interventi di miglioramento sismico delle strutture costo di un intervento di adeguamento sismico su una esistenti. costruzione esistente, sia essa in calcestruzzo armato Queste tecnologie sono tendenzialmente che in muratura, si avvicina molto a quello della orientate a rendere le costruzioni ‘meno sensibili’ al costruzione nuova. D’altra parte per conseguire i tipo d’azione che il terremoto induce. Come già necessari requisiti prestazionali in una struttura anticipato, non potendo contrastare il terremoto con esistente, occorre effettuare interventi diffusi, volti ad una resistenza delle costruzioni pari alla sua forza aumentare le dimensioni degli elementi strutturali, ad dirompente, per l’impraticabilità economica e aggiungerne di nuovi, a rafforzare le fondazioni, etc. I funzionale di tale approccio, ecco che si è intervenuti costi conseguenti, aggiunti alle difficoltà di operare in aggirando l’ostacolo, sfruttando, cioè, la possibilità di una situazione di cantiere sicuramente più complessa di modificare opportunamente il ‘comportamento’ delle quella relativa ad un edificio nuovo, giustificano strutture. ampiamente l’elevata onerosità degli interventi di Si è proceduto dalla considerazione che il adeguamento sulle strutture esistenti. terremoto non è solo forza, ma anche movimento e che le costruzioni sono fortemente sensibili, oltre che alle 4
Chimetec s.a.s. v. Archimede 240 – Ragusa – tel 0932/686328 www.chimetec.com e-mail: info@chimetec.com forze, anche a come queste vengono applicate, ovvero terremoto, la base superiore, dove è poggiata la al modo con cui variano nel tempo: ‘oscillano’. struttura, si muove molto più dolcemente, con moto Ora un’azione come quella del sisma, che agisce rallentato, magari ampio (se la forza trasmessa dal oscillando, tende a trascinare nella sua drammatica sisma è alta), ma comunque con sufficiente lentezza da danza tutto ciò che incontra. Le tecnologie più consentire all’edificio di non subire traumi. intelligenti provvedono a far sì che le strutture, Nel secondo caso, sfruttando artifici tecnologici piuttosto che oscillare al forsennato moto imposto dal relativamente semplici si riesce ad operare un controllo terremoto, si lascino coinvolgere andando fuori ritmo. sull’entità della forza che il terreno altrimenti Così facendo, anche con capacità resistenti assai trasmetterebbe alla struttura. Un po’ come i fusibili che ridotte, è possibile che non subiscano danni. Quindi non solo si evita il collasso ma si conserva a pieno l’integrità e la funzionalità delle parti della città. Tanto è successo a Northridge, Los Angeles, durante il sisma del ’94, dove un ospedale protetto con tecnologie innovative ha continuato ad operare ‘durante’ il sisma, rimanendo pienamente efficiente anche dopo. Un altro, a poca distanza, costruito con il criterio della ‘resistenza’, ha resistito al crollo, ma ha subito una tale quantità di danni da essere messo fuori uso (e non rientra certo nella migliore strategia il dover affrontare un post sisma con un’importante struttura di primo soccorso fuori uso!). Quindi l’impiego delle tecnologie ‘intelligenti’ Simulazione dello spostamento sismico su un isolatore in è immediato per le costruzioni ‘nuove’ in quanto gomma a scala reale consentono di prevedere l’inserimento di tali accorgimenti tecnologici in sede progettuale. Ben più proteggono l’impianto elettrico dagli eccessi di articolato è, invece, il discorso di adattamento o tensione. Quando tra il terreno che vuole spostarsi e la inserimento di tali tecnologie nelle costruzioni costruzione, che con la sua inerzia tende a restare esistenti. ferma, si crea un livello di sollecitazione eccessivo, il dispositivo, mantenendo la forza pressoché costante, consente uno spostamento, che sarà più o meno grande in relazione alle caratteristiche del dispositivo stesso ed all’intensità del sisma. La costruzione, però, non sperimenterà altra sollecitazione che quella massima prevista a progetto e, pertanto, rimarrà integra. In entrambi i casi gli spostamenti attesi vengono valutati in sede di progetto ed ottimizzati in funzione delle compatibilità con il sistema di contorno e di valutazioni economiche. La struttura, quindi, deve essere isolata anche dal sistema circostante, prevedendo uno spazio adeguato tutt’intorno, ed i collegamenti delle tubazioni vanno resi flessibili nella zona di separazione in modo da rimanere efficienti anche a valle dell’evento sismico. E’ bene precisare Rampolla (Melfi): predisposizione del Piano di isolamento in che l’ordine di grandezza di tali spostamenti è fondazione con isolatori in gomma (TIS S.p.A.) contenuto nei 10-20 cm. Partendo dalle nuove costruzioni, il principio Dal termine ‘isolare’ deriva proprio la ispiratore è quello di sconnettere l’edificio dal suolo, definizione di tale strategia, cosiddetta di isolamento interponendo un dispositivo di filtraggio. I sistemi più delle strutture ed i dispositivi utilizzati vengono diffusi sono raggruppabili secondo due categorie conseguentemente chiamati isolatori. L’efficacia dei diverse. La struttura in elevazione viene poggiata non sistemi appena descritti dipende anche dalla capacità direttamente al suolo ma appena sopra il livello delle che essi hanno di consumare energia durante gli fondazioni, o su elementi elastici opportunamente spostamenti cui sono soggetti. Questa è una deformabili o su dispositivi in grado di controllare il caratteristica molto importante. livello di forza che agisce sulla struttura soprastante. Nel primo caso si ricorre, solitamente, a dei grossi appoggi in gomma, del tutto simili a grandi “forme di parmigiano”. Quando il terremoto arriva con il suo impeto forsennato, questi rispondono con pigra indolenza. Così, mentre la base inferiore è scossa dal 5
Chimetec s.a.s. v. Archimede 240 – Ragusa – tel 0932/686328 www.chimetec.com e-mail: info@chimetec.com dell’inserimento dei controventi dissipativi (in grado di dissipare forti quantità di energia con spostamenti molto piccoli) per le strutture intelaiate in cemento armato e di rinforzi delle murature secondo tecniche di diverso tipo per gli edifici in muratura. Nel caso delle murature sta riscuotendo un grande interesse il nuovo sistema messo a punto dalla TIS SpA di Roma, società tra le più importanti e vivaci nel settore, che prevede la realizzazione di una maglia di cucitura con nastro in acciaio inossidabile, attraverso l’impiego di altri elementi di completamento, solitamente secondo un doppia orditura verticale ed orizzontale. In questo modo si ottiene un livello di Un dispositivo a controllo di forza (TIS Sp.A) compattazione e quindi di consolidamento di maggiore resistenza del corpo murario, assai elevato. Ogni singola maglia di cucitura è chiusa su se stessa previa Il terremoto, infatti, altro non è che rilascio di energia un’azione di tesatura nel nastro metallico, che si proveniente dal sottosuolo e che investe quanto trova in traduce in uno stato di maggiore aggregazione sulla crosta terrestre. Le strutture interessate o hanno dell’apparecchio murario. capacità intrinseche di consumare l’energia che le Il sistema è stato per l’appunto denominato travolge o arrivano alla rottura e quindi al crollo. I CAM, che sta per Cucitura Attiva delle Murature, ed è dispositivi di cui sopra sono strutturati per assorbire già stato posto in opera in varie situazioni, di cui grandi quantità di energia ed anche a questo è legata la un’importante applicazione in Umbria è stata condotta loro efficacia. I costi di una struttura isolata si su un edificio danneggiato dall’ultimo terremoto in discostano di pochi percento da una struttura località Sigillo e in Molise per l’adeguamento sismico tradizionale, ma è immediato constatare quale ritorno di una scuola materna a Petrella Tifernina.. economico sia rappresentato dalla conservazione dell’integrità di una struttura a valle di un sisma. Non solo come economia diretta sul danno evitato, ma Ma quali sono i materiali che sono utilizzati anche, ed è ben più rilevante, come economia indiretta per la realizzazione di quesiti dispositivi? sul danno sociale, inteso come interruzione di servizi, Nulla di particolarmente inconsueto. Più che di attività economiche, di esigenza di strutture nella ricerca di materiali ‘particolari’, la tecnologia si è temporanee di ricovero, di tessuto sociale frantumato. sviluppata nell’uso ‘particolare’ di materiali la cui conoscenza è nota e consolidata. Ciò anche perché, in E per le costruzioni esistente? applicazioni di questo genere, dove un dispositivo è Tralasciando la possibilità di tagliare la struttura probabile ‘lavori’ una sola volta nella sua vita, alla base, per inserire dispositivi del tipo di quelli l’importante è garantire l’affidabilità nel tempo. Così si appena descritti (cosa che in America è stata fatta per usano principalmente la gomma e l’acciaio, alcuni edifici ritenuti di particolare pregio: Municipio preferibilmente inossidabile. Materiali di recente di Oakland City e di San Francisco), nelle costruzioni entratura nel campo dell’ingegneria civile, quali le esistenti si può intervenire con accorgimenti più Potenza – Adeguamento sismico della Scuola D. Viola con inserimento di controventi dissipativi (TIS Sp.A) Vittoria (RG) – Particolari dell’intervento di consolidamento di un edifico in muratura con impiego del sistema CAM (Cucitura Attiva delle Murature) con elaborati. Gli interventi sono più costosi e richiedono nastro in acciaio inossidabile. spesso lo sgombero delle strutture. L’efficacia dell’adeguamento è paragonabile a quella Leghe a Memoria di Forma, hanno dimostrato ottime dell’isolamento. Si parla, in questo caso, caratteristiche di comportamento per la soluzione dei 6
Chimetec s.a.s. v. Archimede 240 – Ragusa – tel 0932/686328 www.chimetec.com e-mail: info@chimetec.com problemi di riduzione della risposta sismica ed il loro delle competenze professionali e di banalizzazione uso comincia ad affacciarsi in applicazioni pilota. delle attività progettuali, a scapito della società, che Un’importante ricerca a livello internazionale, condotta paga in prima persona, con milioni di euro l’anno, gli sotto il coordinamento del Servizio Sismico Nazionale, interventi di riparazione post sisma, spesso antiestetici, ha condotto ad eccellenti risultati e ha permesso alla poco efficaci, e realizzati dopo anni di attesa nei campi TIS SpA di sviluppare e brevettate promettenti container da parte di chi ha subito la violenza naturale tecnologie. e le negligenze sociali. Detto quanto sopra, sembrerebbe assurdo che non si sia ancora arrivati ad un’applicazione estensiva di queste metodologie. E’ naturale domandarsi pertanto perché ciò non sia avvenuto. L’affidabilità di tali tecnologie è stata convalidata da numerosissime sperimentazioni, che, riproducendo con assoluta veridicità le situazioni più gravose con modelli in scala, e condotte su edifici reali, hanno dimostrato che con terremoti due ed anche tre volte superiori a quelli del Friuli del ’76 o dell’Irpinia dell ’80 non si avrebbero danni (da notare danni e non crolli!). Vale la pena soffermarsi a considerare che in Giappone, dopo il terremoto di Kobe, che produsse danni diretti stimati in 100.000 Mld e indiretti di 800.000 Mld, la concessione di licenze per le costruzioni isolate sono passate dalle poche unità annue alle centinaia. Questo perché due edifici isolati, interessati dallo stesso sisma, non hanno subito alcun danno. In Italia, in mancanza di una normativa di riferimento fino alla pubblicazione dell’ordinanza 3274 del 20 marzo 2003 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territoriale nazionale e di normative tecniche per la costruzione in zona sismica”, i progetti delle costruzioni isolate o che comunque prevedono l’uso di tecnologie non convenzionali per la riduzione della risposta sismica, dovevano essere valutati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con il giusto intento di tutelare l’utilizzatore finale, che è la società, dall’uso incauto o improprio dovuto ad errate progettazioni. Spesso, però, il meglio è nemico del bene! E le buone intenzioni del Consiglio Superiore, a causa dell’allungamento dei tempi di progettazione, si sono così tradotte in un freno alla diffusione di strategie che sono provvidenziali in un paese a forte ‘tradizione’ sismica qual’è il nostro. Sta di fatto che in Italia, paese che con l’attuale aggiornamento della mappa di sismicità ha visto il 100% del territorio classificato sismico, è necessario promuovere divulgazioni tese a rendere consapevole i potenziali utenti delle tecnologie di cui potrebbero disporre. E’ nostra convinzione infatti che se si creassero le giuste sinergie tra utente finale e industria, gli Enti normatori ed i professionisti si troverebbero fortemente sollecitati a predisporre e a munirsi degli adeguati strumenti per l’impiego di queste tecnologie che sono a tutto vantaggio della sicurezza del Paese. La situazione appare quindi in tutta la sua complessità: da una parte la tecnologia italiana per la protezione sismica delle strutture che viene utilizzata in tutto il mondo, dall’altra un paese, l’Italia, dove un accentramento eccessivo delle procedure di valutazione di progetti innovativi ne ha frenato di fatto l’applicazione. Il tutto in uno scenario di svilimento 7
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