Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche

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Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
L’INFORMATORE
ENDODONTICO
Estratto dal Vol. 4 n° 3, 2001

                                 Il rapporto fra restauri
                                 post-endodontici ed il
                                 successo in Endodonzia:
                                 materiali e tecniche
                                 MICHAEL J. SCIANAMBLO, DDS

     IL   TRIDENTE
     EDIZIONI ODONTOIATRICHE
Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
Il rapporto fra restauri post-endo-
                                           dontici e il successo in Endodonzia:
                                           materiali e tecniche
Michael J. Scianamblo, D.D.S.

                                           Il successo della terapia endodontica      tico che dalla terapia endodontica stessa.
                                           dipende non solo dalla qualità della       La microinfiltrazione associata con i
                                           terapia stessa ma anche dalla qualità e    restauri dei denti vitali è stata studiata
                                           stabilità del restauro post-endodonti-     approfonditamente. D’altra parte, poco
                                           co.42,52,55                                si conosce riguardo alla microinfiltrazio-
                                           Ray e Trope36 hanno dimostrato che il      ne associata con i restauri dei denti non
                                           successo in Endodonzia dipende più         vitali e riguardo ai rapporti esistenti fra
                                           dalla qualità del restauro post-endodon-   restauri post-endodontici e la terapia
                                                                                      endodontica stessa.
                                                                                      Addirittura, l’infiltrazione associata con
                                                                                      i restauri post-endodontici sembra essere
                                                                                      estremamente più grande in quanto i
                                                                                      denti trattati endodonticamente sono
                                                                                      più porosi25 e presentano un maggior
                                                                                      numero di porte di entrata e di uscita per i
                                                                                      batteri e per le loro tossine.
                                                                                      Le porte di entrata e di uscita dello spazio
                                                                                      endodontico comprendono il forame apica-
                                                                                      le e i forami secondari (laterali, accessori
                                                                                      e della biforcazione) (Figg. 1-3), il
                                                                                      restauro coronale (Fig. 4), le fratture
                                                                                      coronali (Fig. 5) e, ugualmente impor-
                                                                                      tanti, i tubuli dentinali pervi o tratti
                                                                                      morti.42 Forse sono proprio questi ultimi
                                                                                      i meno capiti e i meno apprezzati (Figg.
1
                                                                                      6 e 7).
                                                                                      La principale causa dei fallimenti endo-

                             Figura 1
     Perfusione vascolare di un molare
  inferiore di un ratto che dimostra la
 presenza di canali secondari (laterali,
accessori e della biforcazione). Questi
   canali comunicano con il legamento
   parodontale e sono vie di passaggio
   per micro-infiltrazione e successivo
  fallimento endodontico (Scianamblo
   1977) (sezione non colorata di 100
 micron in gelatina utilizzando inchio-
     stro di china. Ingrandimento 25x).

                            Figura 2a
    Incisivo centrale superiore trattato
                     endodonticamente.

                           Figura 2b
 Molare inferiore trattato endodonti-
  camente. Le radiografie dimostrano
 una miriade di canali secondari (late-
       rali e accessori) (Scianamblo).     2a                                          2b

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Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
L’Informatore
Endodontico

Vol. 4, Nr. 3   2001

                                      Figura 3a
                                      Radiografia preoperatoria del primo
                                      molare inferiore con un importante
                                      difetto della biforcazione.

                                      Figura 3b
                                      La radiografia dimostra la presenza di
                                      un canale accessorio associato con il
                                      difetto.

                                      Figura 3c
                                      La radiografia di controllo dopo un
                                      anno dimostra la guarigione e la note-
                                      vole rigenerazione dell’osso
3a                     3b        3c   (Scianamblo).

                                      Figure 4a e 4b
                                      Molare inferiore trattato endodonti-
                                      camente e restaurato con composito.
                                      Le fotografie dimostrano l’infiltrazione
                                      e la carie nella dentina al davanti del
                                      restauro in composito. L’interfaccia
                                      composito-smalto, invece, appare
                                      essere completamente intatta
4a                          4b        (Scianamblo, ingrandimento 12x).

5a                          5b

                                      Figure 5a, b, c, d
                                      Secondo molare inferiore con com-
                                      promissione endodontica ed incrina-
                                      tura a livello della cresta marginale
                                      distale colorata con blu di metilene.
                                      Precedentemente era stato utilizzato
                                      un materiale adesivo al di sopra
                                      dell’incrinatura. Le radiografie e le
                                      foto cliniche dimostrano la presenza
                                      di una ricostruzione in amalgama ben
                                      adattata alla sagomatura della prepara-
                                      zione endodontica che crea una bar-
                                      riera corrosiva e supporto alla frattu-
5c                          5d        ra (Scianamblo, ingrandimento 12x).

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Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
PROFILO DELL’AUTORE. Il Dr. Scianamblo si è laureato in Odontoiatria presso la Ohio State
                                              University School of Dentistry nel 1973 e si è specializzato in Endodonzia presso la
                                              Harward University School of Dental Medicine nel 1977. E’ Professore Associato di
                                              Endodonzia presso la University of California School of Dentistry a San Francisco ed esercita
                                              la professione limitatamente all’Endodonzia nel suo studio privato in Marin County,
                                              California. Autore di numerosi articoli scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste del

                                              dontici è stata attribuita ad un’inade-           una terapia non corretta o a infiltrazione
                                              guata detersione e ad un’incompleta               radicolare viene definito come fallimento
                                              otturazione dello spazio endodontico.             primario o infiltrazione primaria (Figg. 8
                                              Per avere il successo in Endodonzia, è di         e 9).
                                              importanza fondamentale l’eliminazione            Più recentemente è stata riconosciuta
                                              dei batteri e delle loro endotossine dal          un’altra importante causa di fallimento
                                              sistema canalare e la prevenzione del             che è stata attribuita all’infiltrazione dei
                                              loro rientro successivo.                          restauri post-endodontici o infiltrazione
                                              Questo ha suscitato un ampio interesse            coronale.
                                              nella metodologia endodontica che                 Questa è facilmente comprensibile, se si
                                              riguarda l’intero sistema canalare, com-          tiene in considerazione la grande riserva
                                              presi i canali secondari.40,44,45,58              di batteri che esiste nella cavità orale,
                                              Il fallimento endodontico associato ad            paragonata a quella che si può trovare

                             Figura 6
  Foto al SEM di tubuli dentinali aperti
  dopo una preparazione endodontica
 (Berutti 1997, ingrandimento 2000x).

                               Figura 7
  La sezione istologica a 400 ingrandi-
  menti (colorazione Brown e Breen)
 mostra la presenza di colonie batteri-
che multiple all’interno di tubuli denti-
      nali pervi infettati con S. Faecalis
                          (Berutti 1997).     6                                                  7

                        Figura 8a e 8b
        Primo molare superiore trattato
   endodonticamente. Il paziente lamen-
  tava fastidio dopo la terapia endodon-
        tica. La radiografia preoperatoria
       mostra la presenza di una lesione
 sull’aspetto mesiale dell’apice radicola-
  re della radice palatina. Dopo il ritrat-
     tamento endodontico la radiografia
  mostra numerosi canali secondari che
   erano stati dimenticati durante il pre-
      cedente trattamento (Scianamblo).       8a                                                 8b

                       Figura 9a e 9b
  Molare inferiore trattato endodonti-
   camente con una fistola alla base del
    difetto intraosseo. Dopo il ritratta-
     mento endodontico, la radiografia
  postoperatoria mostra la presenza di
  un grosso canale laterale sopraosseo
        associato al difetto parodontale
                            (Scianamblo).     9a                                                 9b

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Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
settore, conferenziere di fama internazionale, ha tenuto corsi di aggiornamento e relazioni con-
gressuali anche in Italia, nell’ambito della Società Italiana di Endodonzia. E’ stato
Presidente della Northern California Academy of Endodontists e della California State
Association of Endodontists. Autore del capitolo “La preparazione della cavità endodontica”
nel testo Endodonzia del Dr. Castellucci, ha contribuito insieme al Dr. Ruddle alla diffusione
in Italia e nel mondo della tecnica di preparazione canalare “crown-down”.
                                                                                                   L’Informatore
                                                                                                   Endodontico

                                                                                                   Vol. 4, Nr. 3   2001

nel circolo sistemico o intorno alla radi-       uno strato di cemento a livello della
ce. Quest’infiltrazione è anche chiamata         radice, impervio all’invasione batterica.
infiltrazione secondaria (Fig. 10).              Inoltre, la polpa vitale manda verso
C’è una terza sorgente d’infiltrazione,          l’esterno centinaia di migliaia di proces-
che può giocare un ruolo significativo           si odontoblastici che occludono i tubuli
nei fallimenti endodontici e che è solo          dentinali. Se la polpa va incontro ad
difficilmente e raramente presa in consi-        atrofia o se viene eseguita una terapia
derazione. Si tratta dell’infiltrazione cervi-   endodontica, questi processi odontobla-
cale, che avviene attraverso i tubuli den-       stici periscono, lasciando dei tratti morti
tinali pervi, esistenti a livello del solco      o tubuli dentinali aperti, che sono alta-
parodontale.                                     mente suscettibili di subire invasione e
Il dente umano sano è circondato da uno          penetrazione batterica.5,11,28,31
strato di smalto duro coronalmente e da          La presenza di questi tratti morti è priva

 10a                                              10b

 10c                                              10d
                                                                                                   Figure 10 a, b, c, d, e, f
                                                                                                   Primo molare superiore con compro-
                                                                                                   missione endodontica. Il dente ha un
                                                                                                   restauro in amalgama distale ed uno in
                                                                                                   composito mesiale. Le radiografie e le
                                                                                                   foto eseguite al microscopio mostra-
                                                                                                   no l’infiltrazione e la presenza di carie
                                                                                                   al di sotto del restauro in composito.
                                                                                                   Al di sotto del restauro distale in
                                                                                                   amalgama al contrario non è presente
                                                                                                   alcuna carie (Scianamblo).
                                                                                                   La radiografia postoperatoria dimo-
                                                                                                   stra il completamento della terapia
                                                                                                   endodontica ed il restauro post-endo-
 10e                                              10f                                              dontico eseguito in amalgama.

                                                                                                   Pag. - 39
Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
Il rapporto fra restauri post-endodontici
                                              e il successo in Endodonzia:
                                              materiali e tecniche

                                              di conseguenze quando il cemento e lo         ne endodontica possono accelerare e
                                              smalto sono intatti. Tuttavia, il cemento     precipitare la necrosi ed il completo
                                              nella zona cervicale della dentatura di       riassorbimento dello strato protettivo di
                                              pazienti adulti viene spesso ad essere        cemento.10
                                              rimosso per abrasione da spazzolamento,       Il solco viene quindi riempito con delle
                                              per dieta acida o meccanicamente              colonie miste di batteri, che possono
                                              dall’igienista dentale durante le routina-    invadere e colonizzare i tubuli dentinali
                                              rie manovre di scaling e igiene orale.        direttamente, o fornire tossine batteri-
                                              Una volta distrutto lo strato protettivo      che che sono ugualmente deleterie.
                                              di cemento, i tubuli dentinali diventano      Berutti4 ha dimostrato che batteri e blu
                                              esposti e vulnerabili all’invasione batte-    di Metilene possono penetrare in tratti
                                              rica. Inoltre, la necrosi pulpare, gli        morti a livello del solco gengivale dei
                                              ascessi, gli stessi materiali da otturazio-   denti trattati endodonticamente in
                                                                                            meno di 20 giorni e la cavità endodonti-
                                                                                            ca e la guttaperca che riempie lo spazio
                                                                                            possono essere completamente contami-
                                                                                            nati in meno di 80 giorni.
                                                                                            Questo conferma ciò che molti endodon-
                                                                                            tisti di oggi sostengono e cioè che la
                                                                                            camera pulpare deve essere restaurata
                                                                                            immediatamente dopo la terapia endo-
                                                                                            dontica e preferibilmente nella stessa
                                                                                            seduta (Figg. 11 e 12).
                                                                                            Riassumendo, le tre sorgenti di microin-

                           Figura 11
   Premolare inferiore trattato endo-
donticamente sottoposto a diafanizza-
zione e colorazione con blu di metile-
ne dopo la rimozione dello strato cer-
 vicale di cemento ed esposizione alla         11
           saliva umana (Berutti 1996).

                            Figura 12
Sezione istologica a 400 ingrandimen-
ti, colorata con colorazione tricromi-
    ca. La foto mostra la penetrazione
batterica all’interno di tubuli dentinali
     pervi dopo l’esposizione alla saliva
                     (Stanley H. 1962).

                               Figura 13
      Illustrazione grafica dei tre tipi di
    infiltrazione: radicolare (primaria),
     coronale (secondaria) e cervicale
                                               12                                           13
                 (terziaria) (Scianamblo).

                               Pag. - 40
Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
L’Informatore
                                                                                                      Endodontico

                                                                                                      Vol. 4, Nr. 3   2001

filtrazione associate con i fallimenti
endodontici sono radicolare (primaria),                      TA B E L L A I
coronale (secondaria) e cervicale (terzia-
ria). Come sorgente di infiltrazione coro-
nale, verrà presa in considerazione anche                  M ODULI DI ELASTICITÀ
                                                           DEI MATERIALI DENTALI
un’altra via che può essere una delle più
grandi sorgenti di batteri causa di falli-      Materiali                      Moduli di elasticità
menti endodontici, e cioè l’infiltrazione                                       lbs/in2 (1.000s)
che avviene attraverso le fratture corona-      Resina composita                     2.000*
li incomplete.                                  Amalgama                                  4.000
Pertanto, la scelta di materiali e metodi
usati nei restauri post-endodontici di-         Oro                                  12.000*
venta una parte integrante della terapia        Vetroionomero                              800
endodontica e del piano di trattamento          Acciaio inossidabile                 28.000*
(Fig. 13).
                                                Ni-Cr-Co                             30.000*
Revisione dei materiali restaurativi            Smalto                                   12.000
Il successo di tutti i materiali restaurati-    Dentina                                   2.700
vi dipende dalle proprietà fisiche e chi-       Standlee e Caputo, 1988* - Craig, 1997
miche del materiale e da come si adatta
alla struttura dentale.
In generale, i materiali che hanno più         che è quasi identico a quello dello smal-
successo sono quelli che hanno le pro-         to umano. Inoltre, può essere adattato e
prietà che più si avvicinano a quelle          brunito nei margini della cavità ed è
della struttura dentale. Queste proprietà      completamente inerte (Tabelle 1 e 3).
comprendono la durezza, la densità, la         I materiali più comunemente usati nei
conduttività termica, il modulo di ela-        restauri post-endodontici sono i perni
sticità o durezza, i coefficienti di espan-    fusi o prefabbricati, l’amalgama, le resi-
sione termica e contrazione e la permea-       ne composite, le resine composite ibride
bilità.8 Inoltre, questi materiali devono      e i cementi vetroionomerici.
anche essere ben adattabili e aderire alla     Numerosi studi hanno dimostrato che i
preparazione cavitaria.                        perni non rinforzano i denti. L’evidenza
I denti posteriori che sono stati trattati     clinica e scientifica indica anche che i
endodonticamente devono ricevere la            perni sono la maggior causa predispo-
copertura occlusale immediatamente             nente della frattura radicolare.13,15,27,48,54
dopo la terapia.51 Questi restauri rico-       Pertanto, ogni volta che sia possibile,
struiscono il montante occlusale che è stato   l’uso dei perni deve essere evitato quan-
rimosso durante la preparazione della          do si esegue il restauro dei denti trattati
cavità d’accesso endodontica e impedi-         endodonticamente.
scono che le pareti laterali della corona
collassino o si fratturino.                    Materiali per la ricostruzione post-
L’oro fuso, ad esempio, ha delle pro-          endodontica del moncone
prietà fisiche che lo rendono il materiale     L’amalgama rimane ancora oggi il mate-
ideale per la ricopertura occlusale. Ha        riale più usato al mondo per i restauri
un modulo di elasticità ed un coefficien-      dentali.
te di espansione e contrazione termica         Nonostante il suo successo senza prece-

                                                                                                      Pag. - 41
Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
Il rapporto fra restauri post-endodontici
                                              e il successo in Endodonzia:
                                              materiali e tecniche

                                              denti, ha tuttavia perso un po’ della sua        Il fallimento clinico che si osserva avvie-
                                              popolarità se paragonato alle resine compo-      ne nelle interfacce fra composito e smal-
                                              site o ai cementi vetroionomerici. L’obiezione   to e fra composito e dentina. Queste
                                              più comunemente fatta a questo mate-             zone dipendono, in gran parte, dagli
                                              riale è che non è estetico. Inoltre, il          agenti leganti, adesivi, che incollano il
                                              materiale può essere difficile da posizio-       restauro alla struttura dentale. Sfortu-
                                              nare in zone con ritenzione minima ed            natamente, gli stessi materiali leganti
                                              ha un tempo d’indurimento lungo che              sono intrinsecamente deboli.
                                              può richiedere un appuntamento addi-             La resistenza alla compressione della
                                              zionale.                                         maggior parte degli agenti leganti (Ta-
                                              L’uso delle resine composite e dei ce-           bella 2) è minore della forza generata in
                                              menti vetroionomerici nelle zone esteti-         un contatto cuspide-fossa dei denti
                                              che o anteriori della bocca ha goduto di         umani, che può addirittura superare i
                                              vasta popolarità per decenni. Con l’arri-        5000 psi.24,47
                                              vo degli adesivi dentinali, l’uso di questi      La stabilità dimensionale della resina
                                              materiali si è diffuso ulteriormente.            composita, inoltre, dipende soprattutto
                                              Tantissime sono le ricerche che confer-          dalla sua predisposizione ad assorbire
                                              mano la robustezza e l’adesività di que-         acqua e dalla sua espansione lineare.
                                              sti materiali ed ora è diffuso trovarli uti-     Molte resine composite subiscono una
                                              lizzati nei denti posteriori e nei restauri      retrazione oscillante dall’1% al 3% 8
                                              post-endodontici.                                dopo la polimerizzazione. Il materiale,
                                              Tuttavia, ci sono studi scientifici che          quindi, subisce un’espansione come risul-
                                              indicano che questi materiali predispon-         tato dell’assorbimento di acqua dopo che
                                              gono al fallimento sia restaurativo che          è stato posizionato nella cavità orale.
                                              endodontico, specialmente nei settori            L’espansione igroscopica di questi materiali
                                              posteriori della bocca. 1,7,18,19,22 Inoltre,    può andare da 0,3 a 2,2 mg/cm 2. 8 A
                                              l’utilizzo del microscopio operatorio e          causa della natura igroscopica di questo
                                              della macrofotografia intraradicolare in         materiale, l’autore pensa che sui tubuli
                                              Endodonzia ci ha consentito di docu-             dentinali pervi esistenti sulle pareti pul-
                                              mentare clinicamente questi fallimenti           pari, dopo il posizionamento in camera
                                              (Figg. 14 e 15).                                 pulpare, viene a crearsi un gradiente di
                                              Una revisione delle proprietà chimiche e         pressione idrostatica che accelera l’in-
                                              fisiche dei cementi vetroionomerici e            gresso dei batteri e delle loro endotossi-
                                              delle resine composite ci permette di            ne all’interno dei tubuli stessi.
                                              comprendere meglio questi fallimenti.            Esistono oggi almeno cinque generazio-
                                                                                               ni di resine composite prodotte dalle
                                                                                               varie case costruttrici. Nonostante la
                                                                                               complessità della loro struttura chimica
                               Figura 14                                                       che caratterizza questi materiali, essi
 Foto eseguita al microscopio (ingran-                                                         sono tutti derivati del metilmetacrilato,
     dimento 8x) di un incisivo laterale
superiore trattato endodonticamente.
                                                                                               un materiale ben noto per la sua capacità
      Il moncone costituito di cemento                                                         di assorbire acqua.
  vetroionomerico attorno al perno è                                                           In uno dei primi studi che valutavano
  fallito. Attorno al perno sono visibili
     delle fratture radiali all’interno del
                                                                                               questo fenomeno nei compositi, Oliva e
      cemento vetroionomerico, che si
                                               14
                                                                                               Lowe32 hanno dimostrato che i compositi
         estendono in direzione laterale.                                                      iniziano ad espandersi immediatamente

                               Pag. - 42
Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
L’Informatore
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                                                                                             Vol. 4, Nr. 3   2001

dopo il loro posizionamento nella cavità     te dalla tecnica utilizzata o dalla bravura
orale ed hanno trovato che la discrepan-     dell’operatore.12,39,57
za marginale di oltre 200 micron era un      Inoltre, la resina composita è un mate-
reperto frequente. I batteri, in media,      riale sensibile alla tecnica che non può
hanno un diametro minore di 2 micron.        essere efficacemente condensato. La poro-
Ciò deve dare a molti clinici, e soprat-     sità e le bolle o spazi morti all’interno del
tutto agli endodontisti, un motivo di        materiale, causate dall’intrappolamento
riflessione.                                 dell’aria durante la condensazione e il
Studi più recenti sui sistemi adesivi        concomitante strato d’inibizione che si
indicano che questi materiali costante-      forma, sono una riserva per ulteriore
mente falliscono nel prevenire l’infiltra-   accumulo di batteri e per la loro crescita.
zione nelle interfacce composito-smalto      La critica più importante che può essere
e composito-dentina, indipendentemen-        fatta alle resine composite, soprattutto

 15a                                          15b

                                                                                             Figura 15 a, b, c, d, e, f
                                                                                             Primo premolare inferiore trattato
                                                                                             endodonticamente e restaurato con
 15c                                          15d                                            un perno, una ricostruzione in com-
                                                                                             posito e una corona fusa.
                                                                                             Le radiografie e le foto al microscopio
                                                                                             (ingrandimento 12x) dimostrano il fal-
                                                                                             limento endodontico, la carie al di
                                                                                             sotto della ricostruzione in composito
                                                                                             e grossi residui associati con il perno.
                                                                                             Interessante notare che i margini della
                                                                                             corona erano intatti, ad indicare che
                                                                                             l’infiltrazione era stata radicolare e/o
                                                                                             cervicale. Il dente è stato ritrattato e
                                                                                             ricostruito con un perno moncone in
                                                                                             amalgama, utilizzando un anellino di
                                                                                             rame come matrice. La radiografia di
                                                                                             controllo dopo un anno mostra la
 15e                                          15f                                            completa guarigione (Scianamblo).

                                                                                             Pag. - 43
Il rapporto fra restauri post-endodontici ed il successo in Endodonzia: materiali e tecniche
Il rapporto fra restauri post-endodontici
                                            e il successo in Endodonzia:
                                            materiali e tecniche

                                            per quanto riguarda i restauri post-         infiltrazione e putrescenza, che sono un
                                            endodontici, sta nella loro incompatibi-     comune reperto nei fallimenti endodon-
                                            lità con i materiali da otturazione endo-    tici, possono essere attribuite soprattut-
                                            dontica.                                     to all’inadeguatezza intrinseca dei mate-
                                            Gli endodontisti oggi, quasi universal-      riali da restauro post-endodontico, so-
                                            mente, utilizzano cementi contenenti         prattutto le resine composite (Fig.16).
                                            ossido di zinco ed eugenolo. L’eugenolo,     Altra cosa interessante da notare, le zone
                                            che è una parte integrante del cemento       d’inibizione che sono associate con la
                                            endodontico, non può essere rimosso in       porosità e gli spazi morti lasciati al-
                                            maniera prevedibile dai tubuli dentinali     l’interno della resina composita e la resi-
                                            esposti.                                     na non polimerizzata che è stata esposta
                                            Dopo avere eseguito una detersione e         all’eugenolo, sono anche una sorgente di
                                            sagomatura con ipoclorito di sodio ed        residui di formaldeide.17,33,34,56
                                            EDTA, centinaia di migliaia di tubuli        La formaldeide è un antigene e può
                                            dentinali ben mordenzati assorbono           anch’essa causare distruzione del cemen-
                                            questi cementi e l’eugenolo libero che si    to e del parodonto o dell’apparato di
                                            trova all’interno dei canali radicolari.     sostegno, e anche questo può contribuire
                                            L’eugenolo lasciato lì può inibire l’indu-   al fallimento endodontico. 23,30 Questo
                                            rimento del composito, lasciando della       può spiegare l’infiammazione cronica
                                            resina non indurita, non polimerizzata,      che spesso avviene nel solco gengivale in
                                            all’interfaccia composito-dentina. Anche     corrispondenza di ricostruzioni composi-
                                            questo, naturalmente, rappresenta un         te profonde.
                                            nido per la proliferazione batterica.
                                            Pertanto, le manifestazioni cliniche di      Perni
                                                                                         Quando rimane una scarsa quantità di
                                                                                         struttura dentale per sorreggere il re-
                                                                                         stauro finale, in questi casi può essere
                                                                                         richiesto l’utilizzo di un perno.
                                                                                         I materiali che vengono scelti dovrebbe-
                                                                                         ro avere le stesse caratteristiche di quelli
                                                                                         scelti per ricostruire i monconi, cioè
                                                                                         devono anch’essi avere proprietà fisiche
                                                                                         simili a quelle della struttura dentale,
                                             16a
                                                                                         devono essere ben adattabili ed inerti.
                                                                                         I perni devono avere un’adeguata rigi-
                                                                                         dità o modulo d’elasticità e resistenza
                                                                                         alla compressione.
                                                                                         Una rigidità insufficiente ed un’insuffi-
                                                                                         ciente robustezza possono causare la
                                                                                         deformazione del perno e la localizzazio-
                        Figura 16 a, b
                                                                                         ne di forze che possono portare alla frat-
  Foto di molari inferiori con compro-                                                   tura radicolare. D’altra parte, anche
 missione endodontica. Le foto esegui-
 te al microscopio dimostrano restauri
                                                                                         un’eccessiva rigidità può causare la frat-
in composito con presenza di vuoti sia
                                                                                         tura radicolare.16,49,54
    sulla parete assiale che sulla parete                                                Un perno fuso in oro ha un modulo di ela-
                 gengivale (Scianamblo).     16b
                                                                                         sticità e una resistenza alla compressione

                              Pag. - 44
L’Informatore
                                                                                                  Endodontico

                                                                                                  Vol. 4, Nr. 3   2001

ideale (Tabelle 1 e 2), può essere fuso per
adattarsi allo spazio endodontico in                       TA B E L L A I I
maniera precisa e, infine, è inerte.
Anche i perni prefabbricati hanno dimo-
strato di dare risultati soddisfacenti e in       R ESISTENZA    ALLA COMPRESSIONE
                                                          DEI MATERIALI DENTALI
più possono essere più rapidi da usare ed
economici.53                                   Materiali           Resistenza alla compressione
Anche i perni prefabbricati combinati                                         lbs/in2
con l’amalgama hanno dimostrato di             Scotch Bond                      500-600
essere superiori ai perni usati con ce-        Gluma                       1.500-1.800
menti vetroionomerici o ai perni associa-
ti con le resine composite. In esperimen-      Tenure                      1.500-1.800
ti che duplicano gli sforzi masticatori,       Vetroionomero               8.000-9.000
Kavarik e coll.18 hanno dimostrato che i       Amalgama                  60.000-70.000
perni combinati con amalgama richiedo-
no più di un milione di cicli masticatori      Oro                       32.000-89.000
prima che si possa notare un fallimento,
mentre i restauri fatti con perni e com-
positi falliscono nell’83% delle volte         Standlee e Caputo, 1988
                                               Leinfelder, 1983
nello stesso periodo.
Tutti i restauri post-endodontici esegui-
ti con perni e cementi vetroionomerici        manipolare ed ha una lunga storia di
rinforzati per ricostruire il moncone         successi clinici.41
sono falliti.                                 Inoltre, è anche compatibile con l’ossido
                                              di zinco e l’eugenolo. In più, il legame
Cementi                                       meccanico che si crea utilizzando il
I cementi più diffusi oggi sono i cemen-      cemento all’ossifosfato di zinco può esse-
ti all’ossifosfato di zinco, il cemento       re interrotto senza predisporre il dente
policarbossilato, i cementi vetroionome-      alla frattura radicolare.26
rici, i cementi a base di resina composita
e i cementi compositi ibridi.                 Analisi, strategia di
Le resine composite e i cementi vetroio-      trattamento e disegno
nomerici predispongono al fallimento          Il restauro post-endodontico, quindi,
nei denti trattati endodonticamente e         deve essere completamente compatibile
sono incompatibili con i materiali da         con la struttura dentale, dimensional-
otturazione endodontica. Inoltre, non         mente stabile, realmente adesivo e bio-
sempre l’Endodonzia va incontro al suc-       logicamente inerte.
cesso e spesso è richiesto il ritrattamento   La revisione clinica e scientifica di que-
endodontico.                                  sti materiali indica che i cementi vetro-
Nonostante il fatto che questi materiali      ionomerici sono solubili ed hanno una
si lascino infiltrare, non sono facili da     scarsa resistenza alla compressione.
rimuovere senza correre il rischio di cau-    Gli adesivi dentinali hanno anch’essi
sare una frattura radicolare.26               una scarsa resistenza alla compressione,
Il cemento all’ossifosfato di zinco rimane    sono igroscopici e incompatibili con
l’unico e il più diffusamente usato come      l’ossido di zinco ed eugenolo.
adesivo dentale, in quanto è facile da        Pertanto, questi materiali devono essere

                                                                                                  Pag. - 45
Il rapporto fra restauri post-endodontici
                                             e il successo in Endodonzia:
                                             materiali e tecniche

                                                                                             essere spesso utilizzato come unico ma-
                                                        TA B E L L A I I I                   teriale per il restauro post-endodontico,
                                                                                             eliminando così la necessità di ricorrere
                                                                                             a lunghi perni, che possono essi stessi
                                                             C OEFFICIENTI                   predisporre il dente alla frattura radico-
                                                        DI ESPANSIONE TERMICA
                                                                                             lare.29 Il materiale non è poroso, è inso-
                                              Materiali         Coefficienti di espansione   lubile ed è uno dei pochi materiali im-
                                                                   termica (x10-6/°C)        penetrabili, formando un sigillo corrosi-
                                              Smalto                        10               vo che migliora con il tempo.
                                              Dentina                      12
                                                                                             Il perno moncone in amalgama può essere
                                                                                             adattato con una matrice o un anellino
                                              Oro                          11                di rame e posizionato immediatamente
                                              Resina acrilica           50-75                dopo il trattamento per assicurare un
                                                                                             sigillo completo e finale allo spazio
                                                                                             endodontico.
                                             eliminati dai restauri post-endodontici.        La profondità dell’amalgama nella zona
                                             Al contrario, l’amalgama ha un modulo           dell’orifizio canalare deve essere al di
                                             di elasticità che si avvicina a quello dello    sotto del livello dell’attacco gengivale
                                             smalto e della dentina umani, con una           per eliminare l’infiltrazione cervicale,
                                             resistenza alla compressione superiore ai       ma non deve andare in profondità al-
                                             60.000 psi ed un coefficiente di espan-         l’interno del canale, ancora una volta,
                                             sione e contrazione termica anch’esso           per metterci al riparo delle fratture radi-
                                             paragonabile (Tabella 3). Si adatta com-        colari.
                                             pletamente alla cavità d’accesso e può          La cavità deve essere detersa con il sol-
                                                                                             vente per rimuovere ogni traccia di
                                                                                             cemento e residui. La Copalite 37 può
                                                                                             anch’essa essere utilizzata per migliorare
                                                                                             la detersione della camera ed aumentare
                                                                                             il sigillo coronale, fino a tanto che non si
                                                                                             è sviluppata la barriera da corrosione
                                                                                             (Fig. 17).
                                                                                             Come abbiamo detto in precedenza, i
                                                                                             perni non rinforzano i denti ma possono,
                                                                                             al contrario, predisporre alla frattura;
                                                                                             pertanto, devono sempre essere evitati.
                                                                                             Quando ad esempio rimangono due mil-
                                                                                             limetri di struttura coronale sana, il
                                                                                             perno non è richiesto.3
                                                                                             Numerosi studi dimostrano che la quan-
                                                                                             tità di struttura dentale residua è più
                              Figura 17
                                                                                             importante per la ritenzione o la preven-
    Illustrazione grafica di un restauro                                                     zione della frattura radicolare piuttosto
   eseguito con un perno moncone in                                                          che il disegno stesso del perno3,16,48 e che
 amalgama ben posizionato. Il posizio-
     namento al di sotto del livello del
                                                                                             una ferula di un millimetro nella strut-
solco e dell’attacco parodontale impe-
                                              17
                                                                                             tura coronale riduce fortemente la possi-
        discono l’infiltrazione cervicale.                                                   bilità di fallimento.

                               Pag. - 46
L’Informatore
                                                                                               Endodontico

                                                                                               Vol. 4, Nr. 3   2001

                                                 della radice indebolivano fortemente il
            TA B E L L A I V                     sigillo apicale. Inoltre, aumentare il dia-
                                                 metro del perno non fornisce un signifi-
                                                 cativo aumento di ritenzione ma può
       D ISEGNO   IDEALE DEL PERNO               aumentare la sua rigidità e predisporre
                                                 alla frattura radicolare.16,49,54
 Parametro                   Disegno             Una volta messi insieme questi concetti,
 Forma                        Conica             ne deriva automaticamente il disegno da
                      (o corrispondente alla     dare al perno (Tabella 4).
                      morfologia canalare)       Le moderne cavità d’accesso eseguite per i
 Diametro                     Sottile            trattamenti endodontici, di natura inde-
                      (o corrispondente alla     boliscono l’esistente struttura dentale. La
                      morfologia canalare)       rimozione di ulteriore struttura dentale,
 Lunghezza                    Lungo              dopo l’endodonzia, per poter introdurre
                        (fino a 2/3 della        un perno è controproducente o distrutti-
                     lunghezza della radice)     va. Pertanto, il perno deve essere
                                                 costruito specificatamente per quel
Gli interventi di allungamento di corona         canale, utilizzando oro fuso del tipo III o
clinica devono pertanto essere presi in          del tipo IV, mentre, se vogliamo utiliz-
considerazione in tutti quei denti che           zare un perno preformato, questo deve
hanno una minima quantità di struttura           essere tagliato o reso conico per adattarsi
dentale residua, mentre devono essere            all’esistente cavità endodontica che
abbandonati tutti quei procedimenti che          rimane.
eliminano ulteriormente la struttura             Questo di solito può essere ottenuto uti-
dentale per creare spazio per i perni pre-       lizzando una pinza da protesi per tenere
fabbricati.                                      il perno di adeguata lunghezza e misura
Standlee e coll.49 hanno dimostrato che          e con una fresa diamantata conica per
più il perno è posizionato in profondità,        limarlo (Fig. 18). Infine, il perno deve
più diventa ritentivo. Hunter e coll. 16         essere cementato con cemento all’ossifo-
hanno tuttavia dimostrato che il perno           sfato di zinco, che è compatibile con i
non aumenta la ritenzione quando è po-           cementi endodontici e rimovibile se è
                                                                                               Figura 18 a, b, c,
                                                                                               Le foto dimostrano come personaliz-
sizionato oltre i due terzi della lunghez-       richiesto un ritrattamento endodontico.
za della radice. In più, i perni che erano       Dopo il posizionamento del perno, il          zare un perno preformato con una
più lunghi di due terzi della lunghezza          moncone può essere ricostruito utiliz-        fresa diamantata.

 18a                                           18b                                     18c

                                                                                               Pag. - 47
Il rapporto fra restauri post-endodontici
                                             e il successo in Endodonzia:
                                             materiali e tecniche

 19a

                           Figura 19a
     Radiografia di un incisivo centrale
 superiore con una perforazione al di
sopra della camera pulpare. Il posizio-                                                   19b
   namento di un perno fuso avrebbe
     predisposto al fallimento, mentre
   l’amalgama serve sia per sigillare la                                                 Rimangono alcune considerazioni da
perforazione che a costruire il restau-
                 ro post-endodontico.
                                                                                         fare che mettono in dubbio la sicurezza
                                                                                         dell’amalgama. Centinaia di studi ben
                            Figura 19b                                                   condotti confermano la sicurezza e l’effi-
Radiografia preoperatoria di un mola-
 re inferiore con un grosso riassorbi-       19c
                                                                                         cacia di questo materiale.
mento esterno al livello della giunzio-                                                  Una revisione della letteratura fisica e
                    ne smalto-cemento.                                                   biochimica indica che l’amalgamato
La ricostruzione in amalgama fornisce
    un’adeguata ritenzione coronale e
                                             zando amalgama nel caso del perno pre-      d’argento è un materiale non-dissociabile
     sigilla la zona del riassorbimento.     costruito.                                  dopo ventiquattro ore dall’indurimen-
                                             Vi sono alcune situazioni cliniche in cui   to. Inoltre, la quantità di mercurio
                             Figura 19c
    Primo premolare superiore con tre
                                             c’è una minima quantità di struttura        libero misurabile durante l’indurimen-
    radici molto divergenti tra loro che     coronale residua, ma il perno fuso in       to è un terzo del livello di mercurio
rendono impossibile l’uso di un perno        metallo o i restauri con perni metallici    residuo consumato in una dieta giorna-
                                     fuso.
 Il perno moncone in amalgama ben si
                                             prefabbricati non sono pratici, non sono    liera.8
 adatta all’anatomia, sigilla la camera in   desiderabili e un materiale dimensional-    Uno dei migliori studi che dimostrano
       tre dimensioni, elimina possibilità   mente stabile ed omogeneo come l’amal-      la sicurezza di questo materiale è stato
dell’infiltrazione coronale e cervicale e
     fornisce un’adeguata resistenza alla
                                             gama rimane insostituibile.                 condotto da Ahlqwist e coll.2
                       frattura coronale.    Sono i casi dei denti che sono compro-      E’ stata studiata una larga popolazione
                                             messi da un punto di vista restaurativo e   femminile nell’Europa occidentale per
                                             predispongono a carie secondaria, cioè i    un periodo di oltre 20 anni. I due auto-
                                             denti che sono profondamente cariati,       ri hanno concluso che le donne con il
                                             perforati, riassorbiti o radici che sono    più basso numero di restauri in amalgama
                                             molto curve o divergenti (Fig. 19).         avevano le più alte incidenze di malat-

                               Pag. - 48
L’Informatore
                                                                                                        Endodontico

                                                                                                        Vol. 4, Nr. 3   2001

tie cardiovascolari, diabete, cancro e               stanzialmente ridotte o assenti nelle
morte precoce.                                       regioni anteriori. Inoltre, anche se la
Anche se sappiamo che niente può essere              natura igroscopica delle resine composi-
pubblicizzato come completamente                     te può precipitare la percolazione e
sicuro, tuttavia l’amalgama è stata e                quindi il fallimento endodontico, l’inci-
rimane un materiale sicuro, efficace e               denza è più bassa.
duraturo per i restauri dentali umani. Se            Posizionare infine il materiale a livello
rimane ancora qualsiasi dubbio, basti                del solco o al di sopra di esso, può impe-
pensare che questi restauri sono incapsu-            dire l’infiltrazione terziaria o cervicale.
lati da dei restauri metallici fusi che
sono cementati dopo il restauro post-                Conclusioni
endodontico.                                         L’uso di materiali igroscopici come le
Infine, le richieste di un’odontoiatria              resine composite nei restauri post-endo-
estetica possono ancora essere conciliate            dontici, soprattutto nei denti posteriori,
con queste strategie. Per i denti anterio-           può essere controindicato per l’aumenta-
ri che richiedono un perno moncone,                  ta porosità dei denti trattati endodonti-
l’oro fuso rimane il materiale di scelta.            camente e il concomitante assorbimento
Diversamente dai perni metallici non                 di batteri e di tossine batteriche. Inoltre,
preziosi, il colore dell’oro tipo III o IV           le proprietà chimiche e fisiche delle resi-
mima la polpa dentale e fornisce uno                 ne composite appaiono incompatibili
sfondo più naturale alle corone anteriori.           con quelle che dovrebbe avere il mate-
Inoltre, l’oro è un materiale inerte che             riale ideale per il restauro dei denti trat-
non va incontro ad ossidazione o corro-              tati endodonticamente.
sione.20                                             L’utilità dell’amalgama e dell’oro fuso
In quei denti che non richiedono perni o             per i restauri post-endodontici è invece
corone, i restauri con resine composite              da tempo ben nota. La ricerca deve
possono ovviamente essere presi in con-              comunque continuare a valutare i nuovi
siderazione.                                         materiali, che siano dimensionalmente
Le forze generate nel rapporto cuspide-              stabili, veramente adesivi e biologica-
fossa nelle regioni posteriori sono so-              mente compatibili.

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Il rapporto fra restauri post-endodontici
            e il successo in Endodonzia:
            materiali e tecniche

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                                                                                                          Vol. 4, Nr. 3   2001

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