MAGAZINE 2019 - Venezuelani a piedi Le operazioni in Yemen
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MAGAZINE 2019 Venezuelani Le operazioni National Voluntary a piedi in Yemen Award 2019 PAGINA 6 PAGINA 16 PAGINA 26
Lettera dalla nostra Direttrice Indice Lettera dalla nostra Direttrice 3 Nel 2019 MOAS ha tagliato l’im- tra i bambini. La distruzione delle infrastrutture portante traguardo del quinto e delle principali vie di collegamento ha con- MOAS in Bangladesh 4 anno di attività. tribuito a rendere ancora più difficile l’accesso Xchange: Venezuelani a piedi 6 a scuole e ospedali. Una devastazione che, In Bangladesh, dove le morti per insieme alla mancanza di cure mediche, ha La missione di soccorso Alan Kurdi 8 annegamento, soprattutto tra i portato alla diffusione di malattie come il co- Offrire compagnia e compassione: le visite bambini di età inferiore ai cinque lera e la difterite. ospedaliere ai migranti 10 anni, raggiungono ogni anno cifre elevate, abbiamo avviato il Con le nostre missioni SAR (Ricerca e Soc- La Giornata Internazionale delle Donne: corso “Water and Flood Safety”, corso) in mare dal 2014 al 2017 tra il Mediter- alle donne e al loro coraggio 12 destinato ai rifugiati Rohingya e raneo e l’Egeo abbiamo salvato oltre 40.000 alla comunità bengalese che li persone che fuggivano disperatamente da Le operazioni in Yemen 16 ospita, per fornire competenze guerre, persecuzioni e povertà estrema. La I nostri Super Supporters 20 relative alla sicurezza idrica e al lunga e silenziosa strage nel Mediterraneo primo soccorso. I partecipanti al continua ancora oggi a non avere tregua. Con Xchange: l’infanzia perduta 23 corso vengono formati per tras- il lancio della campagna #Vie Sicure e Legali Il salvataggio di Nayapara 26 ferire le loro conoscenze al resto proponiamo alle istituzioni nazionali, europee della comunità. Importante è e internazionali di incrementare il meccanismo National Voluntary Award 2019 28 stato il ruolo delle donne Rohin- sicuro e legale del ricongiungimento familiare, Le crisi prolungate 30 gya coinvolte, oggi preparate a della sponsorship, dei visti di lavoro e studio salvare se stesse e i propri figli in agevolati, dei corridoi umanitari e tanti altri La storia di Nabata 34 caso di necessità. Grande è stata strumenti ancora che esistono ma non ven- Giving Tuesday 35 l’emozione quando, nel campo gono utilizzati per permettere alle persone più di Teknaf, un ragazzo che stava vulnerabili di raggiungere in sicurezza i Paesi Il messaggio di Natale della nostra direttrice 35 per annegare è stato salvato dai di destinazione. Il lancio della nostra campagna “Vie Sicure e Legali” 36 volontari formati da noi. Il 2020 si apre con nuovi obiettivi e nuovi tra- Infografica 38 Siamo molto entusiasti anche guardi affinché si continui a mantenere accesa La tua donazione salva vite 40 della nuova operazione in Yemen la luce della speranza nelle persone meno dove siamo riusciti a distribuire fortunate. 50 tonnellate di aiuti nutrizionali e 120.000€ di forniture mediche Buona lettura! MOAS Contact Information: grazie alla collaborazione con Email: info@moas.eu / pr@moas.eu il fornitore Edesia e il nostro Sito: www.moas.eu partner locale ADRA. Il Paese sta vivendo una sanguinosa guer- MOAS opera dal 2014, è registrata a Malta, in Italia e in Gran Bretagna, ed è presente ra civile che sta comportando attraverso rappresentanze legali in Germania e negli Stati Uniti. MOAS è un’organizzazione conseguenze devastanti sulla umanitaria internazionale nata per alleviare la perdita di vite umane e la sofferenza delle popolazione locale. Un’ampia comunità più vulnerabili del mondo. parte di loro necessita di assis- Co-fondatrice e direttrice MOAS: Regina Egle Liotta Catrambone tenza umanitaria e presenta serie Foto: Chris McGrath (Getty), Dale Gillett, Darrin Zammit Lupi (Reuters), Giulio Piscitelli difficoltà alimentari, soprattutto (Contrasto), Giuseppe Carotenuto (UNHCR), Jashim Salam, Jason Florio, Mathieu Willcocks, Rehman Sobhan, Saad Bin Hossain, Zane Dedlow Magazine 2019 2 3
Il mancato riconoscimento della cittadinanza “Flood and Water Safety Training”. Ai Rohingya e ai in dei Rohingya da parte del Myanmar ha volontari della comunità ospitante vengono trasferite creato innumerevoli ostacoli per l’accesso competenze che gli permettono di agire come primi all’assistenza sanitaria, all’istruzione, soccorritori in caso di emergenze idriche e di gestire BANGLADESH alle opportunità di lavoro e alla libertà di gli effetti delle inondazioni. circolazione all’interno del Paese. I volontari selezionati, attraverso i corsi ‘train the Nel 2017 in Myanmar, a seguito di una dura trainer’, ricevono istruzioni aggiuntive che gli repressione, centinaia di migliaia di Rohingya permettono di trasferire quanto appreso ad altri hanno abbandonato le loro case per fuggire verso il gruppi di volontari. Tale approccio garantisce la Bangladesh tra omicidi, stupri, torture e orribili abusi. sostenibilità del progetto e la trasmissione delle Le testimonianze dei sopravvissuti hanno portato competenze all’interno delle comunità. le Nazioni Unite a descrivere la situazione in atto un Il nostro programma di formazione ha anche fornito vero e proprio “esempio di pulizia etnica”. preziose risorse alle donne della comunità Rohingya, alcune delle quali hanno a loro volta trasmesso le Quasi un milione di Rohingya hanno raggiunto competenze apprese assicurando la parità di genere. gli affollati campi di Cox’s Bazar. Si uniscono ai MOAS fornisce ai volontari attrezzature di soccorso 300.000 Rohingya sfollati dal Myanmar nei decenni di alta qualità, “throw bags” e “bottle rings” precedenti. Il 60% dei rifugiati presenti nei campi (realizzate con bottiglie di plastica riciclate), per sono bambini. mettere in pratica in modo efficace le competenze apprese. Quest’anno abbiamo supervisionato la Il Kutapalong Camp di Cox’s Bazar è il più grande produzione di 800 throw-bags, realizzate localmente campo profughi del mondo, con una popolazione di per il mantenimento di bassi costi di trasporto e per oltre 600.000 Rohingya. Molti dei campi della zona assicurare una preziosa fonte di reddito alle imprese sono a rischio di inondazioni, frane e maree e circa locali. 200.000 persone vivono in “aree ad alto rischio”. Nel 2019 MOAS ha formato 1.400 volontari. Grazie alla loro presenza i rischi idrici nei campi sono stati La nostra risposta ridotti con il monitoraggio delle fonti di acqua e con l’assistenza emergenziale in presenza di inondazioni. In risposta a questa emergenza umanitaria, MOAS è presente a Cox’s Bazar dal settembre 2017, dove inizialmente abbiamo fornito 40 tonnellate di aiuti umanitari a coloro che erano appena arrivati nel Paese. In seguito, nell’ottobre 2017, abbiamo iniziato a creare due centri medici nei campi di Shamlapur e Il mancato riconoscimento della Unchiprang, offrendo cure mediche di emergenza, cittadinanza dei Rohingya da oltre a un supporto per le donne in gravidanza e per i neonati rivolto ai residenti dei campi e ai membri parte del Myanmar ha creato della comunità locale. I nostri centri, alla fine del innumerevoli ostacoli per 2018, avevano curato oltre 90.000 persone. Quest’anno, in risposta a una call dell’Inter Sector l’accesso all’assistenza sanitaria, Coordination Group che evidenziava come all’istruzione, alle opportunità di all’interno dei campi profughi Rohingya “le risposte dei salvataggi di emergenza rimangono una lavoro e alla libertà di circolazione priorità urgente”, e riconoscendo i pericoli legati all’interno del Paese. alle inondazioni e alle tempeste monsoniche nella regione, MOAS ha cominciato a offrire il corso Magazine 2019 4 5
Xchange Foundation è l’organizzazione partner di MOAS che si occupa di dati e ricerche sulle migrazioni. Venezuelani a piedi Nel luglio 2019 Xchange ha riportato l’esperienza dei migranti venezuelani in movimento attraverso interviste Un altro grande pericolo identificato lungo il percorso approfondite a coloro i quali avevano affrontato il viaggio è stato quello degli Inchas, bande criminali che predano gruppi di migranti rubando oggetti di valore, dal Venezuela e che si trovavano in Colombia. minacciando le persone e persino violentando le donne. La maggior parte delle persone intervistate da Xchange aveva avuto a che fare con questi Dal 2002 ci sono state tre grandi ondate migratorie stagnanti hanno portato oltre 4 milioni di persone gruppi nel corso del viaggio. dal Venezuela, ma quella su cui si concentra il a lasciare il Venezuela dal 2015. La ricerca di Problemi durante il rapporto di Xchange è la più recente e più ampia. Xchange ha scoperto che il fattore principale viaggio Questa terza ondata è prevalentemente composta che ha spinto i venezuelani a lasciare il Paese è Le interviste hanno rivelato che il viaggio La vita in Colombia dai gruppi più vulnerabili della società, famiglie, l’insicurezza alimentare causata dall’inflazione. ha presentato numerose sfide, una tra le Nonostante le difficoltà del viaggio nessun donne con bambini, anziani, disabili e malati cronici, più difficili quella relativa alle condizioni intervistato si rammaricava della decisione di popolazioni indigene e famiglie povere. ‘Venezuelan atmosferiche quando si attraversa spostarsi in Colombia, soprattutto a causa della Walkers’, venezuelani che devono affrontare a piedi, “Con il mio stipendio [mensile], los Paramos, un altopiano delle Ande disponibilità di cibo e cure mediche, e tutti i a causa delle limitate risorse finanziarie, il viaggio tutto ciò che sarei in grado di colombiane. Tutti i partecipanti intervistati partecipanti hanno detto di aver ricevuto aiuto da per una vita migliore. Il rapporto mette in evidenza acquistare sarebbero 2 chili di riso da Xchange avevano sentito parlare, o altri venezuelani e colombiani, sia durante il viaggio i motivi principali che hanno spinto i migranti e 1 chilo di farina di mais.” loro stessi avevano assistito, di persone che all’arrivo in Colombia. ” venezuelani a lasciare la propria casa, i problemi che che non erano sopravvissute all’ipotermia. hanno affrontato durante il viaggio e la loro vita in Tuttavia, tutti i partecipanti hanno dichiarato di Colombia. sentirsi discriminati in Colombia . Molti intervistati Un altro motivo è stato identificato nella mancanza hanno raccontato di aver assistito a violenze verbali di cure mediche disponibili. Quando le persone si e fisiche. Cause della migrazione ammalano la maggior parte non può permettersi “Ho visto altri venezuelani La causa della migrazione dal Venezuela è insolita cure o medicinali e, pur potendo acquistarli, le che sono stati uccisi [da Le difficoltà dei cittadini venezuelani continueranno a in quanto non è un conflitto violento che costringe carenze croniche di approvvigionamento degli Los Paramos] soffrendo... persistere se non si porrà fine alla crisi economica in le persone a lasciare le loro case, ma un disastro ospedali e delle cliniche del Paese hanno esaurito congelati... perché al giungere Venezuela. Mantenere la voce dei migranti al centro socio-economico prolungato, su una scala mai vista le forniture e i farmaci di base. Tutti i partecipanti della notte volevano continuare della ricerca è di fondamentale importanza per prima in America Latina. I più alti livelli di inflazione intervistati da Xchange hanno dichiarato che a camminare.” aumentare la consapevolezza, identificare i gaps e ” al mondo, la carenza di cibo e medicine, i tagli i venezuelani stavano morendo a causa della sostenere la realizzazione di politiche sostenibili. all’energia elettrica e le prospettive occupazionali mancanza di medicine e cure mediche disponibili. Magazine 2019 6 7
LA MISSIONE DI SOCCORSO ALAN KURDI MOAS crede nel diritto a un porto sicuro per Il 9 aprile del 2019 MOAS ha i migranti vulnerabili in fuga dalla povertà, lanciato una missione di soccorso dalle persecuzioni e dai conflitti. Ascoltando la dichiarazione rilasciata da Sea-Eye, e in linea con i consegnando rifornimenti alla nave principi guida del MOAS, ci siamo sentiti in dovere Alan Kurdi appartenente alla ONG di agire. Di conseguenza, il martedì sera abbiamo tedesca Sea Eye. La nave è rimasta consegnato scorte alimentari di emergenza, acqua, bloccata per oltre sei giorni in medicine, vestiti e coperte ai rimanenti 63 migranti acque internazionali dopo aver visto a bordo della Alan Kurdi nella speranza di essere di rifiutata la concessione di un porto supporto fino all’individuazione di una soluzione di “MOAS è una ONG lungo termine. internazionale che si sicuro e necessitava di cibo, acqua occupa di ridurre la e altri approvvigionamenti. La maggior parte di coloro che si trovavano a bordo sofferenza umana. aveva già vissuto atrocità inimmaginabili in Libia Il nostro obiettivo è e siamo stati quindi profondamente rattristati dal servire le comunità in fatto che la nave sia rimasta bloccata per così tanto crisi, come quella a tempo, specialmente dato che tra i migranti a bordo bordo della nave Alan vi erano un neonato e un bambino che hanno dovuto Kurdi, fornendo aiuti affrontare condizioni metereologiche avverse con e assistenza. Siamo approvvigionamenti limitati. MOAS non può ignorare un’organizzazione il dramma e la sofferenza di coloro che si trovano alle apolitica che ha come porte dell’Europa. La recrudescenza della violenza unico obiettivo quello di in Libia non fa che aumentare la necessità di creare aiutare chi ha bisogno ” ” canali di ingresso sicuri e legali per le persone Regina Catrambone, vulnerabili che hanno disperatamente bisogno di direttrice del MOAS protezione. La speranza del MOAS è che, alla luce delle continue traversate del Mediterraneo, la comunità internazionale possa occuparsi, dando prova di solidarietà e compassione, delle navi SAR, come l’Alan Kurdi, alle quali dovrebbe essere sempre concesso un porto sicuro in Europa nel più breve tempo possibile. La Alan Kurdi ha salvato 64 migranti, tra i quali donne e bambini. La mattina del 9 aprile una donna di 24 anni che aveva perso i sensi è stata evacuata a Malta dalle forze armate maltesi per assicurarle assistenza medica. Magazine 2019 8 9
Offrire compagnia e compassione: le visite ospedaliere #TeniamoAccesaLaSperanza ai migranti momento. Nel corso dell’anno abbiamo prestato il nostro A seguito della missione Alan servizio in ospedale una dozzina di volte, assistendo da singoli sopravvissuti a intere famiglie con bambini. Siamo stati presenti Kurdi, nel mese di aprile, il team anche quando una donna, dopo essere stata trasportata in MOAS ha visitato due delle donne aereo da una nave SAR che si trovava al largo della costa di che erano state evacuate a Malta, Malta, ha dato alla luce un bambino. Abbiamo cercato di aiutare fornendo supporto mentre si questa nuova famiglia che si trovava in una terra straniera con un bambino appena nato. adattavano al nuovo ambiente Da quel momento abbiamo lanciato un nuovo La maggior parte di coloro che abbiamo visitato erano insicuri e offrendo la nostra compagnia progetto di visite ospedaliere per i migranti che, a in merito al loro futuro a Malta e in Europa, spesso erano stati mentre erano sole in ospedale. causa di condizioni mediche di emergenza, vengono separati dai propri cari a causa delle condizioni mediche. Per evacuati dalle navi di ricerca e soccorso (SAR) nel molti la separazione è durata settimane o addirittura mesi, come Mediterraneo e ricoverati presso l’ospedale Mater nel caso di una famiglia che abbiamo regolarmente incontrato Dei di Malta. Il nostro obiettivo è avere una presenza durante quest’anno. Una giovane ragazza, che si trovava in più attiva sull’isola e, poiché MOAS non ha accesso critiche condizioni di salute causate dalle difficoltà del viaggio, ai centri dove risiedono molti dei migranti, abbiamo è stata trasportata in ospedale con la madre mentre il marito e i voluto continuare a mostrare sostegno e colmare le bambini sono stati portati in un centro. lacune come potevamo. È stato triste assistere alle conseguenze della separazione sulla Nel corso delle numerose missioni SAR nel famiglia e vederli costretti a rimanere in ospedale a lungo a causa Mediterraneo, MOAS ha ascoltato in prima persona della gravità delle condizioni mediche della figlia. Una situazione, le testimonianze, spesso traumatiche, di persone già indubbiamente triste per chiunque, che peggiorava lo stato costrette ad abbandonare il proprio Paese a causa d’animo di una famiglia che aveva faticosamente attraversato il di disordini, povertà e conflitti. Conosciamo la Mediterraneo per raggiungere la salvezza. solitudine e lo smarrimento che provano al loro La speranza che nutriamo per questo nuovo progetto è quella arrivo in un Paese sconosciuto con una nuova prendercene cura. di offrire conforto e sostegno alle persone migranti durante il lingua e una cultura diversa e sappiamo quanto Durante le visite il nostro team ha portato primo periodo di integrazione e mostrare la nostra solidarietà e sia di fondamentale importanza un’accoglienza vestiti di ricambio e beni di prima necessità la nostra compassione verso coloro i quali hanno già dovuto di sostegno e amichevole che possa trasmettere e ha prestato ascolto alle parole di coloro i sopportato così tanto per raggiungere la salvezza. empatia e rafforzare il nostro desiderio di quali si trovavano ad affrontare questo difficile Magazine 2019 10 11
Una riflessione della Direttrice MOAS Alle donne La Giornata Internazionale delle Donne: e al loro Da anni ormai la Giornata Internazionale delle Donne ha per me un significato diverso. Se prima era un momento per ritrovare le coraggio amiche che non vedevo da un po’ o concedermi un momento di stacco, adesso vivo questo giorno in modo del tutto differente. Da quando ho toccato con mano la drammatica realtà della migrazione forzata il mio sguardo sul mondo è mutato e con esso il significato di molte giornate di festa. Magazine 2019 12 13
In Yemen, i bambini sono le prime vittime di o le emergenze umanitarie non riguardino un conflitto che non accenna a finire e viola l’umanità intera, soprattutto quando viene colpito costantemente le fondamenta del Diritto il suo stesso futuro attaccando i bambini. Internazionale. Scuole bombardate, ospedali presi di mira, granai incendiati, aiuti alimentari e non Spero che le donne siano maggiormente coinvolte lasciati marcire con assurdi vincoli imposti a chi vuol nei processi di pace, nei negoziati per risolvere portare aiuto. Amal, la bambina yemenita morta gravi crisi umanitarie e accedano finalmente a ruoli per malnutrizione, la ricordiamo tutti. La sua foto ha di responsabilità a qualsiasi livello istituzionale e commosso il mondo per qualche secondo, prima di aziendale. Spero che la nostra capacità di fare ritornare a occuparsi di altro. rete superi qualsiasi divisione o barriera e che una nuova diplomazia al femminile si adoperi per La sua pelle sottile sulle ossa sporgenti, i suoi occhi costruire un mondo nuovo. spalancati nell’incredulità di una situazione assurda e la sua morte ingiusta li ricordiamo tutti. E il resto Pertanto, oggi voglio dedicare questa giornata a della sua famiglia chi la ricorda? E tutte le ragazze ogni donna e ragazza incontrata durante le missioni private di una istruzione o date via in sposa poco più MOAS in terra e in mare. La dedico alle donne che bambine? del team MOAS che si impegnano ogni giorno a sostenere le nostre missioni e a ogni bambina Chi pensa ai genitori che ogni giorno affrontano la o adolescente che sogna di studiare dentro un perdita insensata dei propri figli a causa di guerre o accampamento dimenticato da tutti. Vorrei che povertà estrema? Chi pensa a chi vive nell’angoscia ciascuna di loro sapesse che non è sola, ma che di non potersi nutrire, scaldare o curare? Chi pensa altre ragazze e altre donne le sostengono ogni a come ci si possa sentire con in braccio un figlio giorno da lontano. sempre più deperito che non ha le forze nemmeno per giocare mentre altrove spesso il cibo si spreca? Oggi è diventato così difficile anche aiutare chi è in difficoltà. I frutti avvelenati di campagne di odio e fake news li raccogliamo nella vita quotidiana dove montano rancore e indifferenza. Il nostro orizzonte è ridotto a noi stessi: se io e i miei cari sono salvi, non importa degli altri. Dalla prima missione in mare con MOAS temi come incoraggiarla e sostenerla nel suo cammino di giovane pari opportunità, violenza di genere, tratta di esseri donna. Pensavo a come sia diverso l’abbraccio di chi umani o schiavitù sessuale hanno smesso di essere deve inventare una sicurezza nonostante il terrore che spunti teorici per diventare esperienze devastanti prova. Come spieghi a tua figlia che andrà tutto raccontate dalle protagoniste. Non posso negare bene dopo essere stata torturata in una prigione la dolorosa immedesimazione con le tante libica, all’interno di un Paese in mano a bande di donne che salivano a bordo delle navi MOAS. criminali armati? In ogni ragazza rivedevo me stessa adolescente, In Bangladesh, dopo l’esodo Rohingya, le persone immaginavo mia figlia sporca e terrorizzata su un ringraziavano perché potevano essere curate. Donne, gommone quasi affondato dopo mesi di soprusi e il uomini e bambini aspettavano con pazienza il proprio contrasto era terribile. Noi, piene di sogni, al sicuro turno di ricevere assistenza: un gesto normale per nelle nostre case, protette dall’amore delle nostre molti di noi, ma straordinario per loro che fuggivano E se qualcuno vuole aiutare ha sicuramente famiglie, occupate a costruire il nostro futuro e a dal Myanmar dopo una vita di persecuzioni e loschi interessi da nascondere. Abbiamo perso la gestire i primi amori. Loro in fuga da realtà per marginalizzazione. misericordia e il sentimento di fraternità che deve noi inimmaginabili, spaventate, abusate, ma unirci gli uni agli altri in quanto membri della stessa determinate a inseguire i propri sogni. Mentre ascoltavo Jharu raccontarmi di suo marito, famiglia umana. È così facile cambiare articolo, barbaramente ucciso davanti ai suoi occhi, spegnere il cellulare, girare pagina del giornale e Ma era negli abbracci delle madri che mi immaginavo le difficoltà di gestire una famiglia dimenticare cosa succede “a casa loro”. È così facile rispecchiavo maggiormente: un cerchio perfetto completamente sola. “Come faccio a proteggere le soprattutto assolversi pensando che non c’entriamo capace di contenere tutto l’amore possibile, tutto il mie figlie in un campo sovraffollato dove chiunque nulla. desiderio di protezione e le speranze per un futuro può arrivare e portarle via o far loro del male?”, mi di pace. Pensavo spesso a come fossero diversi gli domandava. E sorridevo con amarezza per tutte le Ma non è così. E MOAS ricorda da anni che abbracci che davo e ancora ora do a mia figlia per volte che io ero stata in pensiero per mia figlia che è illusorio pensare che la migrazione non ci Alle donne e al loro coraggio! giocava sotto casa. riguardi tutti. È stupido pensare che le crisi Magazine 2019 14 15
Dalla fine del 2014 lo Yemen sta A quattro anni dall’inizio del conflitto la situazione LE OPERAZIONI IN in Yemen può essere definita la peggiore crisi vivendo una sanguinosa guerra YEMEN umanitaria del mondo a causa dell’impatto che il civile che sta comportando conflitto ha avuto sui civili con oltre 20 milioni di conseguenze devastanti sulla persone con serie difficoltà alimentari. popolazione locale. Migliaia di civili La distruzione delle infrastrutture e delle principali sono stati uccisi e feriti durante i vie di collegamento ha contribuito a rendere combattimenti e circa 24 milioni ancora più difficile, nell’intero Paese, l’accesso a di persone, più dell’80% della scuole e ospedali. Una devastazione che, insieme popolazione, necessitano di alla mancanza di cure mediche, ha portato alla diffusione di malattie come il colera e la difterite; assistenza umanitaria. sono più di 10.000 i casi sospetti di colera segnalati settimanalmente nei cinque governatorati più colpiti. Magazine 2019 16 17
decessi per ogni 100.000 bambini nati vivi. Sono Dal 2015 3,65 milioni di persone sono state A causa delle tensioni politiche e delle restrizioni stati inoltre distribuiti integratori di ferro e di vitamine costrette ad abbandonare le proprie case in cerca in atto è difficile fornire aiuti in Yemen, ma grazie per contribuire a soddisfare le necessità di circa di un posto sicuro al di fuori dello Yemen in aggiunta al sostegno di un partner locale, ADRA, siamo sette milioni di yemeniti che soffrono di anemia da ai 326.620 sfollati interni da gennaio di quest’anno stati in grado di consegnare 27 tonnellate di carenza di ferro a causa della malnutrizione. ad oggi. Per queste famiglie la distruzione prodotti nutrizionali e 120.000 euro di forniture delle infrastrutture è stata ancor più disastrosa, mediche presso il porto di Aden. ADRA ne ha Nei soli primi cinque mesi di quest’anno lo Yemen esponendo migliaia di persone al rischio di infezioni successivamente coordinato la distribuzione tra i ha registrato un numero più elevato di casi sospetti trasmesse attraverso l’acqua a causa delle scarse governatorati. di colera rispetto a quelli dell’intero 2018 e di strutture fognarie e al rischio di malnutrizione dovuto conseguenza, nell’ambito di questa operazione, all’instabilità economica e alla mancanza di accesso sono stati distribuiti trattamenti terapeutici per all’assistenza medica. contribuire ad affrontare la peggiore epidemia di “Con la diffusione delle malattie e della colera della storia del Paese. malnutrizione nello Yemen, fornire Le operazioni MOAS medicine di buona qualità e alimenti ad Le forniture sono state distribuite dai nostri partner attraverso il cluster sanitario e le reti alimentari, una alto contenuto nutrizionale è oggi di vitale Alla fine del 2018, in risposta alla crisi dello Yemen, consegna che non sarebbe stata possibile senza la importanza. Quando MOAS ha accettato MOAS ha deciso di estendere le proprie operazioni generosità di Action Medeor, Aktion Pro Humanität di collaborare con ADRA per sostenere in questa regione nel tentativo di prestare aiuto alle e la fondazione della famiglia Seibt, che ringraziamo le nostre attività relative alla salute e alla comunità yemenite vittime del conflitto e dei disordini per aver aiutato MOAS a mantenere viva la speranza politici in corso. nutrizione ne siamo stati entusiasti perché dove più ce n’è bisogno. consapevoli che questa partnership strategica avrebbe comportato il miglioramento della qualità dei nostri Le prime forniture alimentari sono state fornite servizi per le comunità raggiunte” dal nostro partner Edesia, azienda statunitense ” specializzata nel settore della nutrizione che produce “Parlare con le nostre organizzazioni Don Magbanua per ADRA, Yemen bustine ad alto contenuto calorico specificatamente partner nello Yemen ci ricorda cos- formulate per contrastare la malnutrizione infantile. tantemente quanto sia importante Mostriamo la nostra gratitudine nei confronti di Ed continuare a sostenere la popolazi- e Barbara Shapiro e del Ruth and Hal Launders one locale. Insieme alle ONG come Charitable Trust per aver generosamente finanziato MOAS siamo in grado di portare questa spedizione. e distribuire farmaci necessari tra coloro che ne hanno bisogno. Sia- Gli integratori forniti da Edesia, i Nutriset’s Plumpy mo molto grati per la cooperazione Doz, sono specificamente creati per i bambini a con MOAS, perché il nostro obi- partire dai sei mesi di età a rischio di malnutrizione ettivo comune è quello di aiutare i acuta e forniscono tutti i nutrienti essenziali necessari bisognosi con farmaci e attrezzature per prevenire la malnutrizione nei bambini le cui mediche urgentemente necessari.” ” diete sono gravemente carenti. Questo supporto Ute Hoffmann di Action Medeor, responsabile del coordinamento nutrizionale contribuirà a promuovere uno sviluppo delle spedizioni mediche in Yemen sano dei bambini, consentendo al contempo ai genitori di sostenere la riabilitazione dei loro figli a casa, piuttosto che in ospedali o cliniche alle quali è MOAS è lieta del successo delle consegne di sempre più difficile accedere. quest’anno e non vediamo l’ora di continuare a lavorare in collaborazione con i nostri partner Con la seconda spedizione abbiamo consegnato anche nel 2020 per fornire più aiuti e assistenza farmaci e supporti sanitari per combattere le morti medica alle comunità più vulnerabili in questa per gravidanza: lo Yemen, infatti, registra attualmente regione devastata dalla guerra. un elevatissimo tasso di mortalità materna, di 385 Magazine 2019 18 19
MOAS continua a ricevere la maggior s t r i parte delle donazioni da privati, fondazioni e aziende ed è questa I n o incredibile community a renderci forti. Sebbene ci siano centinaia di fantastici s donatori e supporters, nel ringraziarli r vogliamo parlare di due ‘Super te Supporters’: p or Quest’anno ci ha stupito il lavoro e l’impegno di due gemelle del Sud Africa, Aliya e Samiya, le quali per il loro sedicesimo p compleanno hanno deciso di lanciare un’ambiziosa u campagna di raccolta fondi per MOAS. Il risultato? S Raggiungere la quota di 1600 euro per il loro sedicesimo anno di età! “Per il nostro sedicesimo compleanno volevamo fare qualcosa che avrebbe potuto contribuire all’urgente questione globale della crisi dei rifugiati. MOAS si è distinta Abbiamo seguito con interesse l’avventura per la storia ispiratrice che li ha condotti ad aiutare rifugiati e migranti in giro per delle gemelle, dalle vendite di torte creative alla Auguriamo alle gemelle il il mondo, incluso il Bangladesh, il Mediterraneo e lo Yemen. Siamo profondamente sensibilizzazione appassionata sui problemi che commosse e motivate nell’aiutare un’organizzazione che sta facendo cose incredibili devono affrontare le comunità di sfollati in tutto meglio per i loro sforzi nella per le persone. Sappiamo che la raccolta fondi per MOAS avrà un impatto diretto sui il mondo. Un attivismo che è un importante raccolta fondi! rifugiati nel mondo.” promemoria del potere della voce di questa giovane generazione nel produrre il cambiamento. Magazine 2019 20 21
Xchange Foundation è l’organizzazione partner di MOAS che si occupa di dati e ricerche sulle migrazioni. X Change: EUROPEAN SOLIDARITY L’infazia CORPS & I VOLONTARI PERDUTA MOAS Nell’aprile di quest’anno Xchange si è occupata della separazione genitore-figlio Rohingya in Bangladesh a seguito del nostro Rohingya Survey, dove 9 intervistati su 10 hanno dichiarato di ritenere che ci fossero famiglie nei campi profughi MOAS ringrazia per la dedizione coloro che che avevano subito la scomparsa di un figlio. Il hanno offerto il loro tempo sostenendo la nostra missione sia in ufficio che sul campo video report ha esplorato le esperienze dei e siamo lieti di accogliere altri volontari per genitori Rohingya i cui figli non vivevano il prossimo anno. In particolare, vogliamo più con loro a causa di adozioni, parlare del nostro programma ESC. lavoro minorile o della scomparsa. Quest’anno abbiamo ospitato un gruppo di volontarie dello European Solidarity Corps (ESC) per un periodo di dodici mesi presso il nostro ufficio centrale a La Valletta, Malta. L’esperienza EVS è un’opportunità unica e preziosa per i giovani tra i 18 e i I motivi della di sostenere se stesse e la loro famiglia. Questa Tra i genitori intervistati da Xchange era forte la 30 anni che desiderano acquisire un’esperienza internazionale separazione instabilità finanziaria è ulteriormente aggravata dalle speranza che i figli avrebbero potuto avere più lavorando per una causa a cui sono appassionati. restrizioni in vigore per il lavoro dei rifugiati Rohingya opportunità al di fuori della propria famiglia: A causa delle difficoltà che le famiglie che hanno portato molti a prendere decisioni Per le quattro volontarie accolte da MOAS il 2019 è stato Rohingya devono affrontare in drastiche per mantenere in vita le loro famiglie: un’occasione per acquisire un’esperienza professionale Bangladesh, il lavoro minorile e le lavorando per una ONG internazionale e vivendo in un nuovo adozioni irregolari sono diventate sempre Paese. Le volontarie hanno sviluppato una visione delle più frequenti per coloro che vivono nei “Se fossi stata finanziariamente in Pensavo che con me avrebbe sofferto e operazioni quotidiane di un’organizzazione umanitaria, hanno campi profughi. Molti Rohingya hanno grado di mantenerci non avrei mandato che sarebbe stata felice se l’avessi data appreso nuove competenze e osservato il lavoro del nostro situazioni familiari difficili, come la perdita mio figlio a lavorare. Soltanto le a genitori senza figli e così ho fatto. [...] team di professionisti nel fornire aiuto e assistenza alle comunità di persone care, spesso uomini che persone che non hanno soldi possono Ho pensato che avrebbe potuto avere vulnerabili in tutto il mondo. sono tradizionalmente i capofamiglia mandare i loro figli a lavorare. Qualcuno una vita migliore...” delle famiglie Rohingya, e le cui mogli vorrebbe che il proprio bambino lavorasse?” ” ” si trovano ora come genitori single responsabili di più figli con reddito limitato Jamila Baanu o assente e non sono quindi in grado Magazine 2019 22 23
I contatti dopo la separazione Xchange Foundation è l’organizzazione partner di MOAS che si occupa di dati e ricerche sulle migrazioni. La promessa di una comunicazione regolare con i figli ha portato molti genitori Rohingya ad accettarne la separazione. Tuttavia, nessun genitore intervistato aveva alcuna conoscenza né dei genitori adottivi prima della separazione né della situazione attuale dei loro figli, avendo smarrito ogni contatto dopo l’adozione contrariamente a quanto era stato assicurato. “Quando sono venuti a prendere mio figlio mi hanno rassicurata dicendomi che saremmo rimasti in contatto come dei parenti, ma dopo aver lasciato la mia casa non c’è stata alcuna comunicazione.” ” Sameera Attualmente circa 500.000 bambini vivono nei campi profughi di Cox’s Bazaar e il lavoro minorile continua ad essere un problema rilevante sia per popolazione locale che per i rifugiati Rohingya. I genitori intervistati erano a conoscenza della collocazione dei bambini e affermavano che i figli fossero impegnati prevalentemente nel lavoro manuale. Tuttavia, sebbene la frequenza nella comunicazione con i figli differisse di caso in caso, in 6 casi su 8 i bambini lavoratori ricevevano uno stipendio che aveva un disperata in cui si trovavano a seguito della fuga dal impatto positivo sulla situazione delle loro famiglie. Myanmar: Per i genitori i cui figli sono stati dati in adozione il ritorno economico non è stato indicato come un incentivo per la separazione, e purtroppo anche “Quando incrocio bambini della stessa nei casi in cui era stato promesso un sostegno età di mio figlio sento molto la sua monetario le promesse non sono state mantenute. mancanza. Quando ricordo [quel giorno] ho voglia di piangere e non riesco a mangiare” ” Riflettendo sulla decisione Rumana presa Tutti gli intervistati sono apparsi comprensibilmente Molti Rohingya hanno invocano l’urgente necessità emozionati quando hanno raccontato della di un maggiore sostegno esterno per evitare che in separazione dai loro figli. Molti hanno espresso futuro si verifichino ancora scelte così drammatiche, sentimenti di rammarico nonostante la situazione nessun genitore dovrebbe mai trovarsi in una situazione così disperata. Magazine 2019 24 25
Il ragazzo salvato dai volontari, il quattordicenne Mohammed Nur, stava giocando a calcio con i Il campo profughi di Nayapara, come suoi amici e si era tuffato in acqua per pulirsi dal tutti i campi di Cox’s Bazar, è stato fango. L’acqua era più profonda di quanto potesse inondato da tempeste monsoniche immaginare e, incapace di nuotare, Mohammed era per l’intero mese di luglio di stato sul punto di annegare. Grazie all’intervento quest’anno. del team, una volta al sicuro sulla riva, dopo essersi ripreso, è stato accompagnato dalla madre e portato in un centro medico per un controllo. Le forti piogge causano l’aumento del livello dell’acqua nei torrenti e nei bacini idrici. Nei campi, Quel giorno le competenze fornite dal corso MOAS a causa della quasi totale assenza di luoghi sicuri in ai volontari Rohingya hanno fatto la differenza tra la cui giocare e dell’irresistibile attrazione dell’acqua in vita e la morte. Senza la loro presenza si sarebbe presenza di un clima caldo e umido i bambini sono consumata un’altra tragedia nei campi, un’altra particolarmente a rischio. morte prevenibile. Siamo estremamente grati a tutti i volontari Rohingya e a quelli della comunità ospitante Il “Flood and Water safety training” condotto per il loro impegno nel sostenere le comunità locali e durante tutto l’anno dal team MOAS e rivolto ai nel garantire la loro sicurezza durante la stagione dei Rohingya provenienti dai campi ha costruito una monsoni. forte rete di volontari formati per la sicurezza della comunità con capacità di primo soccorso in caso di emergenze idriche e alluvionali. Dato che i bambini giocano costantemente in acqua e che la maggior parte di loro non sono in grado di nuotare, MOAS ha suggerito di adottare un approccio proattivo invitando i volontari a pattugliare le aree popolari in cui si trovano vasche e corsi d’acqua. IL Il 6 luglio, dopo un periodo di piogge eccezionalmente intense, un team di volontari per la sicurezza guidato da Oar Faruk e composto da Mojibur Rahman, Hossain Mubarok, Mohammed Rofique e Emdad Ullah, si è diretto per i controlli SALVATAGGIO nell’area del bacino di Mosonir Di nel campo di Nayapara. Giunti sul luogo Mohammed Rofique ha notato un ragazzo a circa 25 metri di distanza, lontano DI NAYAPARA dagli altri bambini che gridavano e giocavano nelle secche. Sembrava essere in difficoltà e teneva a stento la testa fuori dall’acqua. Rofique ha lanciato l’allarme e con l’aiuto degli altri volontari, ha lanciato una throw bag MOAS che, al primo tentativo, ha raggiunto il ragazzo tirato rapidamente fuori dall’acqua dal team con un mezzo di galleggiamento improvvisato. Magazine 2019 26 27
National Voluntary Award 2019 MOAS è onorata della nomination per il National Voluntary Organisation of MOAS ha accolto con molto entusiasmo il premio come organizzazione vincitrice per il 2019, e siamo estremamente grati per tutto il sostegno e la generosità da parte dei nostri donatori e sostenitori e per l’instancabile lavoro dei nostri volontari grazie ai quali possiamo continuare a proseguire la nostra 2019 Award - Malta. missione fornendo aiuto e assistenza ad alcune delle comunità più vulnerabili del mondo. Il premio è attribuito a un’organizzazione di volontariato che si è distinta nel settore in cui opera grazie a un approccio e a servizi innovativi all’interno della comunità e nel reclutamento e supporto dei volontari. L’obiettivo del premio è quello di riconoscere i contributi di volontari e organizzazioni e di aumentare la consapevolezza del lavoro esemplare svolto da varie organizzazioni di volontariato a Malta. Magazine 2019 28 29
Le crisi prolungate Le crisi dei rifugiati sono spesso trattate come emergenze umanitarie, ma immediate per l’attuazione di soluzioni durevoli” comporta una serie di difficoltà, dalla mancanza in realtà queste crisi possono estendersi per decenni. Secondo le stime (UNHCR 2009). di accesso all’assistenza sanitaria locale, al dell’UNHCR circa due terzi dei 25,9 milioni di rifugiati registrati in tutto il libero mercato del lavoro e ai servizi educativi. Quando le crisi dei rifugiati si protraggono, sorgono In Bangladesh, l’impossibilità di accesso per i mondo si trovano in una situazione di sfollamento prolungato che, nella spesso ulteriori ostacoli a scapito dei diritti umani Rohingya al sistema scolastico locale sta creando maggior parte dei casi, dura da più di 20 anni. fondamentali di queste comunità. La maggior parte una generazione di giovani Rohingya senza alcuna dei rifugiati, circa l’80%, sono ospitati nel Sud del istruzione di base e senza alcuna formazione mondo, dove i Paesi ospitanti hanno numerosi professionale. Allo stesso modo, la mancanza di problemi interni da gestire, dalla povertà alla accesso al libero mercato del lavoro tra gli adulti Il fenomeno dello sfollamento prolungato è in L’UNHCR definisce le Protracted Refugee Situations mancanza di occupazione, rendendo l’esperienza rifugiati nel corso del tempo si traduce anche in uno aumento e le soluzioni a queste crisi sono più che (PRS) come un “lungo e irrisolvibile limbo dove i degli sfollamenti prolungati ancora più problematica. spreco di competenze che deve essere affrontato mai necessarie. rifugiati sono stati in esilio per 5 anni o più dopo con il sostegno della comunità internazionale e il loro spostamento iniziale, senza prospettive La vita in condizioni estremamente precarie di un non lasciato alla sola responsabilità della nazione campo profughi per un lungo periodo di tempo ospitante. Magazine 2019 30 31
Nel lungo termine la mancanza di opportunità La privazione della libertà di circolazione, educative e occupazionali ha reso molte comunità costringendo i rifugiati a restare bloccati all’interno sfollate ancora più dipendenti dall’assistenza di un campo per un lungo periodo di tempo, esterna, impedendo l’autosufficienza dei rifugiati. blocca qualsiasi sviluppo professionale, educativo, Una situazione particolarmente problematica per personale o creativo. i rifugiati sfollati da decenni, mentre l’attenzione internazionale è debole e le comunità vengono Nelle situazioni prolungate si aggiunge il problema lasciate da sole con una un’assistenza esterna della seconda o della terza generazione di rifugiati. sempre meno presente in una situazione di difficile Nel 2018 nei campi profughi del Bangladesh sono risoluzione. La vulnerabilità dei rifugiati è in genere nati circa 60 bambini Rohingya al giorno privi di accentuata in situazioni prolungate a causa della una cittadinanza legale. Chi nasce in una situazione mancanza di protezione a lungo termine. Ciò è di sfollamento ha poche opportunità: alla fine del particolarmente visibile nell’aumento dei casi di mese di dicembre 2019 erano 400.000 i bambini ai violenza fisica e sessuale, di sfruttamento e di tratta quali non è garantito l’accesso all’istruzione e il loro di esseri umani troppo spesso invisibili a causa della sviluppo e il loro futuro sarà limitato a causa della mancanza di documenti o della cittadinanza. loro condizione di apolidia. Ma il rischio maggiore per le situazioni prolungate è che vengano trattate come le emergenti crisi umanitarie, senza specifici programmi per lo sviluppo nella disattenzione della comunità internazionale. È quindi fondamentale che l’attenzione dei media continui a portare alla luce queste situazioni, a condividere le esperienze di coloro che vivono da rifugiati per decenni e a chiedere soluzioni più sostenibili e a lungo termine. L’esperienza dei bambini nati da rifugiati ci ricorda come la casualità del luogo di nascita possa influenzare le opportunità di ciascuno, una condizione che, però, non deve permettere di dettare il futuro di un’intera nuova generazione di Rohingya. Come quelli che sono venuti prima di loro, i bambini Rohingya sperano e aspirano a una vita libera e dignitosa ed è nostro dovere aiutarli per renderlo possibile. Magazine 2019 32 33
Con la campagna MOAS partecipa da cinque anni alla campagna annuale Giving Tuesday e continuiamo a rinnovare la nostra Giving Tuesday di estrema gratitudine per la generosità dei donatori in quest’anno MOAS questo particolare periodo dell’anno. ha raccolto fondi per Anche quest’anno siamo rimasti, ancora una volta, senza continuare le nostre parole per il vostro sostegno. operazioni di fornitura di Grazie al vostro aiuto e alle donazioni ricevute abbiamo aiuti alimentari per i bambini potuto inviare un’altra spedizione di aiuti alimentari in dello Yemen come Nabata. Yemen poco prima di Natale. d i N a t a l e LA STORIA DI Il m e s s aggio de lla nostr a d i r e t t r i c e Con l’arrivo del Santo Natale rinnoviamo la nascita di Gesù Bambino ed il messaggio di amore, NABAAT speranza, fratellanza e accoglienza che porta all’intera umanità. Un Bambino nato in un rifugio di fortuna perché non accolto in nessuna casa. La storia si ripete oggi in ogni bambino costretto a fuggire dalla propria terra, in ogni bambino che non viene accolto, in ogni bambino salvato in mezzo al mare, Questa è la storia di Nabata, una bambina di in ogni bambino che patisce la fame perché si fa la guerra, in ogni bambino che vive tra 2 anni. Nonostante ogni sforzo da parte della le baracche di un campo profughi, in ogni madre, Nabata non riusciva a mantenere il bambino invisibile perché apolide. proprio peso corporeo ed era diventata svogliata Il messaggio di Natale che ci ricorda di non e senza energie. perdere la speranza e che risveglia l’umanità assopita mi spinge a chiedere a tutti voi di far si che sia Natale anche per chi è meno La mancanza di accesso a In una clinica poco lontana da casa Nabata è stata fortunato. considerata ad alto rischio di grave malnutrizione acuta ed una nutrizione regolare e gli è stata immediatamente sottoposta alle cure necessarie. Le Nel ringraziare i donatori, il team MOAS effetti della malattia avevano sono state somministrate due bustine al giorno di integratori e tutti coloro che ci hanno aiutato ad cancellato ogni interesse per nutrizionali contro la carestia donati da MOAS attraverso il aiutare sostenendo le nostre missioni il gioco e per tutti coloro che partner locale ADRA. nel mondo auguro a tutti voi un sereno si trovavano intorno a lei. Grazie al trattamento ricevuto, in appena un mese, Nabata ha Natale e un felice anno nuovo! guadagnato peso ed è tornata attiva e sveglia come sempre. Regina Catrambone Magazine 2019 34 35
Il “contavite” che aggiornavamo ogni volta che dell’emergenza solo alle Ong che effettuano – riuscivamo a trarre in salvo un bambino, una donna meritoriamente – i salvataggi in mare. Rispetto Il lancio della nostra o un uomo alla fine dell’ultima missione segnava il al 2013, oggi di questi flussi conosciamo molto: numero 40.000. Tante sono le persone che abbiamo da dove partono, cosa rischiano, quali rotte avuto l’onore di salvare dopo che avevano rischiato attraversano, dove vengono detenuti. tutto per sfuggire da guerre, persecuzioni e povertà campagna estrema. È arrivato il momento delle risposte coraggiose! La strage nel Mediterraneo va fermata, è Vie necessario dare alle persone disperate la possibilità Dobbiamo creare un meccanismo per sottrarre i più di raggiungere la salvezza in Europa e nel mondo in vulnerabili dagli ingranaggi spietati dei trafficanti di maniera regolare e sicura. esseri umani, evitare i viaggi della morte, rispettare gli obblighi internazionali sul diritto di asilo, gestire Nell’agosto 2017, dopo gli accordi con la Libia, i flussi in modo da garantire anche la sicurezza per Sicure e Legali abbiamo sospeso le nostre missioni: temevamo i Paesi di destinazione. Questa è la risposta che ci di diventare parte di un meccanismo indiretto aspettiamo da parte della comunità internazionale. di respingimenti in Libia. Questo Paese, spesso Implementare i “voli della speranza” in diversi indicato come luogo dove riportare le persone Stati europei sarebbe un segno di grande umanità salvate, non era e non è un posto sicuro. e di responsabilità politica, un modello adeguato Dopo tutto questo tempo crediamo che non si a garantire che le persone arrivino in Europa possa continuare ad affidare l’intera gestione dai Paesi di transito in sicurezza e ricevano un adeguato supporto psicologico, la necessaria assistenza legale e un valido sistema di integrazione. E nella stessa direzione va la proposta di iniziativa Di Regina Catrambone, Direttrice MOAS popolare “Ero straniero – l’umanità che fa bene”, ora all’attenzione del Parlamento. La migrazione globale è la sfida del nostro secolo, Le notizie di naufragi e salvataggi nel è un fenomeno difficile e controverso che può Mediterraneo in questi anni non si sono mai essere gestito soltanto andando oltre le barriere della mente e le ideologie politiche di qualsiasi fermate. Sono diventate cronaca a cui ci si è colore. Non voltiamo le spalle alla nostra tristemente assuefatti e terreno fertile per la umanità. retorica dell’emergenza, la narrativa della paura Puoi usare l’hashtag #VieSicureELegali e firmare e il cinismo di una certa politica. il nostro appello online al link www.moas.eu/it/ viesicureelegali unendoti a noi per la richiesta di Le vie sicure e legali sono una soluzione vie migratorie alternative per le persone migranti più concreta per mettere fine a questa vulnerabili. ecatombe. Dalla prima missione del Moas (Migrant Offshore Aid Station), la ONG I proventi degli acquisti effettuati sul nostro fondata dalla mia famiglia nel 2014, siamo diventati testimoni diretti delle vite smarrite nel nostro mare, attraverso le operazioni di ricerca e soccorso store online contribuiranno alla campagna per svolte per la prima volta da un’organizzazione umanitaria nel Mediterraneo. le vie sicure e legali e per le nostre missioni in Sapevamo che il nostro contributo non avrebbe potuto essere l’unica Yemen e in Bangladesh! soluzione per un problema così complesso, ma sentivamo il dovere di fare la nostra parte per attenuare le conseguenze disastrose. Dal 2014 al 2017 tra il Mediterraneo e l’Egeo abbiamo salvato la nostra umanità, facendo del www.worthwearing.org nostro meglio per evitare il peggio. Magazine 2019 36 37
Il riepilogo YEMEN Dopo quasi cinque anni di guerra in Yemen e in DI QUEST’ANNO presenza delle pesanti difficoltà che la popolazione civile è costretta a subire MOAS risponde consegnando forniture mediche e aiuti nutrizionali d’emergenza per sostenere i più bisognosi. Nonostante le tensioni e le restrizioni politiche in tutta la regione siamo riusciti a consegnare oltre 50 tonnellate di aiuti nutrizionali e 120.000 euro di forniture mediche al porto di Aden, grazie al supporto dei nostri partner Edesia e ADRA. ADRA ha coordinato la distribuzione delle nostre spedizioni. La carestia nello Yemen ha causato la ottobre di quest’anno, oltre 12.000 bambini hanno morte di almeno 85.000 bambini negli ultimi tre anni potuto usufruire degli integratori nutrizionali. Nel Il 2019 è stato un anno e gli integratori nutrizionali forniti da MOAS sono 2020 continueremo a fornire alla popolazione dello formulati specificamente per ridurre i rischi o trattare Yemen aiuti farmaceutici e nutrizionali. entusiasmante con l’avvio delle la malnutrizione nei bambini delle aree più colpite nostre operazioni nello Yemen identificare aree specifiche a rischio di inondazioni, dello Yemen. IN MARE e con i nuovi programmi di per muoversi in modo sicuro all’interno di ambienti allagati e per eseguire salvataggi sulla terraferma e in Le forniture mediche sono state inviate in Nell’aprile di quest’anno, MOAS ha lanciato una formazione in Bangladesh. Leggi acqua attraverso l’uso delle throw bags. collaborazione con i partner MEDEOR e Aktion Pro missione di soccorso per sostenere la nave di il nostro riepilogo per saperne di Humanitat e la fondazione della famiglia Seibt. soccorso Alan Kurdi, appartenente alla ONG più su ciò che abbiamo. MOAS continua a prestare ascolto alle esigenze Forniture disperatamente necessarie per i più tedesca Sea Eye, che era rimasta bloccata per della popolazione Rohingya in stato di sfollamento vulnerabili e per combattere le malattie trasmissibili. oltre una settimana nelle acque internazionali del prolungato ed è lieta di proseguire questi programmi Mediterraneo dopo la negazione di un porto sicuro in di formazione innovativi e importanti con l’aiuto dei Le nostre consegne hanno raggiunto migliaia di cui attraccare. MOAS ha risposto al messaggio della nostri partner anche nel nuovo anno. yemeniti bisognosi di assistenza. Entro il mese di Alan Kurdi consegnando cibo, acqua, medicine, BANGLADESH indumenti e coperte, assicurando la dignità delle persone a bordo in attesa delle istruzioni per lo Quest’anno MOAS ha rinnovato il proprio sostegno sbarco. ai rifugiati Rohingya che vivono a Cox’s Bazar, con l’avvio del “Flood and Water Safety Training” in 18 MALTA campi e all’interno delle comunità ospitanti in tutta la regione. Quest’anno è stato avviato anche il nostro programma ospedaliero. Abbiamo visitato i migranti I vasti campi profughi e i villaggi della comunità di evacuati dalle navi SAR all’ospedale di Malta per accoglienza sono a rischio di cicloni, inondazioni le cure di emergenza e consegnato forniture, e mareggiate – specialmente durante la stagione informazioni e supporto a coloro che arrivano dei monsoni – e l’annegamento in acqua è stato inaspettatamente sull’isola e devono ancora essere identificato come uno dei principali rischi. inseriti nel sistema di accoglienza locale. Quest’anno il corso, che ha coinvolto 1.400 Attraverso questa iniziativa abbiamo seguito più di persone, ha permesso a gruppi di volontari una dozzina di famiglie, abbiamo assistito a una Rohingya di sviluppare competenze sulla sicurezza nascita, sostenuto le famiglie affette da malattie idrica e sul primo soccorso in caso di emergenze croniche e visitato gli unici sopravvissuti di navi che legate all’acqua aiutando le comunità a diventare hanno attraversato la rotta migratoria più letale del più resilienti. I partecipanti sono stati formati per mondo, il Mediterraneo. Magazine 2019 38 39
BANGLADESH YEMEN 1400 50 volontari Rohingya e della tonnellate di aiuti comunità ospitante hanno nutrizionali preso parte al Water Safety & Flood/Cyclone training 1400 €120.000 throw bags prodotte di forniture mediche NEL ALAN KURDI Cibo di emergenza, acqua, MONDO VISITE OSPEDALIERE dozzina medicine, indumenti e coperte consegnati a 63 In una di casi visite e fornitura di beni di prima necessità per i migranti che migranti a bordo della Alan sono stati trasportati da navi SAR Kurdi all’ospedale di Malta Magazine 2019 40 41
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