Foto di Stefania Semplice
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Mensile gratuito della Pro-Loco di Cese dei Marsi Anno VII Numero 69 – 26 febbraio 2012 Foto di Stefania Semplice Prologo obbligato visto l’eccezionale evento atmosferico che ha colpito la nostra Marsica, quanto o più rispetto ad altre zone della penisola. L’abbondante nevicata ha messo in ginocchio anche Cese, soprattutto perché ha reso impraticabili le vie di collegamento alle sedi dei servizi di prima necessità più prossimi al nostro paese. La situazione non sarebbe stata insostenibile se solo tali collegamenti fossero stati ripristinati con la stessa celerità con cui si è intervenuti su altre zone. Significativo ciò che è successo per la strada che ci collega alla Tiburtina, resa percorribile, dopo tre o quattro giorni, nel tratto tra Cappelle e “jo casalo ruscio” e rimasta un ammasso nevoso deforme da lì fino a Cese. Per quanto riguarda le vie interne, fortunatamente, la maggior parte dei paesani si è data da fare per collaborare nella pulizia di strade e spazi pubblici, adoperandosi con i propri mezzi, e le proprie possibilità, per tentare di liberare non solo le aree davanti alle proprie abitazioni. Purtroppo però, come leggerete nell’articolo che segue, non tutti hanno avuto un comportamento adeguato alla situazione. Eugenio Osvaldo Cipollone DOPO LA NEVICATA E I COMPRENSIBILI DISAGI, I CESENSI SONO APPARSI PAZIENTI, MA NON CIECHI… La fortuna ci ha risparmiato i problemi correlati alla mancanza di energia elettrica, ma la malasorte - oltre alla bufera - ha evidenziato un “piano neve” inadeguato e gestito in modo maldestro. Isolati dal resto del mondo, come fossimo arroccati su alte montagne, abbiamo conosciuto ancora una volta l’impraticabilità della “provinciale”, delle vie comunali ed interpoderali. Non è stato certamente il monte Salviano a separarci dalla Tiburtina e dalla SS 82, ma un’atavica indifferenza dimostrata nei nostri confronti da parte del comune di Avezzano, incapace di affrontare i disagi della frazione; impegnativi, ma prevedibili. (Continua a pag.2)
(…Continua da pag.1) Dopo le note previsioni meteorologiche, anche i mezzi della Provincia dovevano essere più tempestivi; chi ci amministra, soprattutto in tempo di crisi economica, avrebbe dovuto finalizzare i pochi fondi in bilancio per la prevenzione e la sicurezza, potenziando la propria struttura di mezzi idonei. Ad Avezzano, comunque, le strade sono risultate percorribili dopo un paio di giorni; da noi, il 17 di febbraio restava ancora la “montagna di neve” sulle scalette della chiesa, nelle piazzette e su tante strade: Via Serao, Via Petrarca, Via Dell’Arco, Via Mandre, Via San Bonaventura, Via General Cantore, Via Alighieri, Via Alfieri e Via Ariosto. “La neve è tanta, ci vuole tempo…”, si giustificavano gli addetti. Ma quanto tempo si è perso per sgomberare proprietà private, spazi non pubblici ed interni? E perché si è pulito qua e là se si offrivano pranzi o combustibile? E quanta priorità è stata data ad abitazioni lontane dal punto operativo di lavoro? Chi non condivide queste osservazioni molto probabilmente ha usufruito di qualche favore, soprattutto a spese di chi non possedeva nemmeno una pala. Un episodio su tutti: dopo varie richieste, un nostro compaesano si è visto negare l’accesso al garage (situato in una piazzetta pubblica) nonostante proprio nello stesso luogo ne venissero liberati tre attigui. «Non abbiamo tempo!». «Ci è finita la nafta!». «Ce ne siamo dimenticati!»(sic!!!). Dopo questa affermazione (del 17 febbraio), lo sfortunato si è visto costretto ad ore di fatica, quando sarebbero bastati tre minuti di “paletta”… o le giuste amicizie... Per questo e per altri motivi, si può ben ritenere che la gestione dei lavori in alcuni c asi sia stata di tipo clientelare, ed abbia seguito logiche di dubbia obiettività. Lo studio della dottoressa Livia, ad esempio, così come le abitazioni di medici e paramedici, ha atteso giorni per essere ripulito, quando invece avrebbe potuto rivendicare priorità. Un’Amministrazione all’altezza della situazione, fra l’altro, di fronte a queste emergenze avrebbe Dovuto avvalersi di un funzionario e di un vigile, coadiuvati magari da una persona del posto che segnalasse le abitazioni occupate e quelle libere. Ha affidato, invece, lo stesso arduo impegno a chi saprà far bene altre cose, ma non possiede capacità organizzative e doti di imparzialità. Per fortuna, ad alcune evidenti difficoltà, a carenze strutturali e a disservizi eclatanti hanno sopperito alcuni ragazzi volenterosi, muniti di pale e di un piccolo mezzo. È forse questo l’aspetto più bello all’interno di un disservizio generalizzato; è questa la bella eccezione che ha fatto la differenza con alcuni egoismi... Per quanto riguarda, poi, il problema della nettezza urbana, il comune avrebbe dovuto suggerire alla società che gestisce il servizio la dotazione di un mezzo idoneo, oppure pale, mascherine e guanti da utilizzare per spostare i cassonetti ghiacciati. I sacchetti traboccanti dai secchioni sono stati infatti rimossi solo il 16. In questo caso, oltre all’incoscienza di alcuni automobilisti, si è registrata purtroppo anche qualche negligenza da parte di pochi abitanti; l’inerzia di chi ci amministra, però, ci induce a protestare fermamente. Di fronte a noi non abbiamo un interlocutore attento, ma riscontriamo solo incomprensione ed il muro della sordità mentale. L’elenco (negativo) delle cose promesse e non realizzate è lungo; lo risparmiamo al lettore per lasciare spazio ad altri articoli e foto documentali. Ricordiamo, comunque, all’Amministrazione, ai candidati sindaci e a chi si presenterà alla prossima consultazione amministrativa, che la maggior parte degli abitanti di Cese paga le tasse e tornerà a votare, nonostante tutto... Per ultimo rammentiamo che nel 1962 i cesensi, dopo lunga prova di sopportazione, sottoscrissero una protesta (già riportata in altro contesto), indirizzata al Prefetto dell’Aquila che recitava così: «I sottoscritti abitanti di Cese, frazione di Avezzano, stanchi del modo in cui sono stati sempre trattati e stanchi dell’abbandono più completo in cui si trova questo loro paese, rivolgono istanza all’Eccellenza Vostra affinché intervenga in loro favore per potersi staccare dal Comune di Avezzano e passare sotto il Comune di Scurcola Marsicana. Fiduciosi del Suo Intervento ringraziano e si sottoscrivono ». Seguivano 150 firme. Ora, più di ieri, è il caso di meditare. 2
Roberto Cipollone Intervista a Italo Cipollone, nuovo candidato sindaco È di questi giorni la notizia della candidatura a sindaco di Avezzano del Dottor Italo Cipollone, stimato primario del reparto di Pediatria dell'ospedale cittadino, con lo schieramento di Centrodestra, che in una prima fase sembrava puntare sull’avvocato Antonio Milo. Abbiamo raggiunto telefonicamente il dottor Cipollone per una breve intervista. Dottor Cipollone, la sua è una candidatura a sorpresa o un aggiustamento in corsa, dopo il forfait di Milo? La mia è una candidatura della società civile; già in una prima fase c’era stato un avvicinamento a cui non mi ero sentito di rispondere positivamente, poi qualcosa è stato rivisto e ho deciso di dare la mia disponibilità. Possiamo dunque parlare di una professionalità prestata alla politica? Assolutamente sì: sono una persona al di fuori e al di sopra della politica. Se per Milo si poteva parlare di reale schieramento politico, per la mia candidatura si deve far riferimento alla base, alla società civile come dicevo, perché è da lì che arriva. Il Gruppo di Centrodestra ha voluto puntare su di me anche per questo. D’altra parte, se si vuole costruire un programma valido con un’ampia base di consenso è necessario avere alle spalle una struttura solida. Con quale spirito affronta questo impegno e quest’avventura? Con entusiasmo, con lo spirito di chi, giunto pressappoco al termine della propria carriera professionale, sente di poter dare ancora molto, in termini di impegno e di professionalità generica (quella politica arriverà certamente in corso d’opera), alla propria comunità ed ai propri concittadini. D’altra parte la politica è questo: mettersi al servizio di tutti. Ha già individuato quelle che potrebbero essere le priorità per il territorio di Avezzano? La prossima settimana inizieremo a lavorare sul programma vero e proprio, ma qualche idea c’è già. Oltre all’aspetto legato alla vivibilità della città e delle frazioni, sarà sicuramente necessario mettere a punto alcune cose che sono già in cantiere, come la ristrutturazione e messa in sicurezza delle scuole e la tutela delle strutture sanitarie cittadine, tema quest’ultimo che occorrerà ovviamente condividere con la Regione in relazione ai finanziamenti disponibili. Tuttavia, la priorità che vorrei affrontare con maggior urgenza è quella dei giovani, che ad oggi ricevono meno rispetto agli altri e rappresentano la fascia di popolazione più maltrattata. È ora di impostare delle politiche a loro dedicate. Il potenziale candidato di Centrosinistra e Terzo polo, Di Pangrazio, non è ancora uscito allo scoperto… Di Pangrazio è in ogni caso una persona validissima e conosce bene le dinamiche della politica; rispetto a me è un candidato schierato. Sono assolutamente sicuro che il nostro sarà uno “scontro” del tutto civile. Per chiudere, come riassumerebbe il suo impegno politico? Futuro e giovani, senza retorica né facile populismo, solo concretezza. Manuela Cipollone Gli angeli del pane… Se la Protezione Civile siamo noi! Tanta neve così non l’ho mai vista in vita mia. Me lo hanno ripetuto in tantissimi alla fine della scorsa settimana, quando alla fine sono riuscita a tornare a Cese dopo lo stop forzato causa-neve. Autostrada chiusa (anche se la Strada dei Parchi è classificata come autostrada di montagna e costa di più delle altre perché in teoria la sua manutenzione è più impegnativa; in teoria, perché alla fine la A24 e la A25 sono stati gli unici due tratti a chiudere in tutta Italia) e strade locali impraticabili – e non devo raccontarlo a chi era qui – mi hanno trattenuto a Roma, ma le notizie sono arrivate, così come le foto del paese sommerso e bloccato dalla neve. Per questo, è stato con gratitudine e tanto orgoglio che ho letto sui giornali marsicani online della iniziativa della Pro Loco di Cese, che nei giorni dell’emergenza ha comprato e distribuito il pane ai cittadini. A dimostrazione che la prima, più efficace "protezione civile" siamo noi, i membri di una comunità, ogni volta che si pensa al bene e ai bisogni della comunità. Che forse con una pagnotta fresca in casa si è sentita meno isolata, un po’ coccolata, sicuramente considerata. Ai consiglieri e ai soci che l’hanno pensato, ma soprattutto che l’hanno fatto: grazie! 3
LoRenzo Cipollone CIÒ CHE VORREMMO FARE NEL MESE DI MARZO 2012 24 marzo, sabato ore 20,30 – CELEBRAZIONE PENITENZIALE – Organizzata dalla Confraternita della SS Trinità, la celebrazione è aperta a tutta la comunità parrocchiale. Saranno presenti tre confessori. Durante la celebrazione sarà cantata “Compieta” Cerchiamo di essere presenti tutti. 25 marzo, Domenica - FESTA DEGLI ANZIANI L’Azione Cattolica di Cese e la Pro Loco di Cese sono orgogliose di organizzare l’annuale Festa degli Anziani. Sono invitate tutte le persone di Cese che hanno compiuto 60 anni. Quando si dice TUTTE si intende dire TUTTE. Escludendo le persone che purtroppo non possono proprio muoversi, per le quali riserviamo le nostre preghiere, vorremmo che tutte le altre fossero presenti. In questo chiediamo la collaborazione dei giovani di famiglia per un’opera di convinzione. Ore 11,30 CELEBRAZIONE EUCARISTICA Ore 12,30 PRANZO NEI LOCALI DELLA CHIESA VECCHIA 30 marzo, venerdì -PROCESSIONE DELLA MADONNA ADDOLORATA 31 marzo, sabato -VIA CRUCIS PER IL PAESE SALVO ERRORI OD OMISSIONI E SEMPRE “SE DIO VUOLE” Antonietta Faonio Dalla riunione del Consiglio della Pro-loco: elezione del nuovo Presidente Lo scorso 27 Gennaio il nuovo Consiglio della Pro Loco, approvato all'unanimità dall'assemblea dei soci riunitasi il 6 Gennaio, ha eletto come suo nuovo presidente il giovane e talentuoso Francesco Bonari. La carica di vice presidenti è assegnata a Giuseppe Cipollone e a Elisa Cipollone. Il nuovo presidente ha poi nominato come sua segretaria Antonietta Faonio. Questo nuovo Consiglio, caratterizzato dalla presenza di molti giovani e di molte più quote rosa, certamente si impegnerà a fare del suo meglio per il prossimo biennio anche grazie alla collaborazione di tutti i suoi soci. Un ringraziamento particolare va sicuramente al presidente uscente Giuseppe Cipollone che con la sua disponibilità e gentilezza è riuscito a mettere d'accordo giovanissimi e non, avvicinandoli all'associazione dimostrando loro quanto può essere gratificante fare qualcosa per il paese. Con la certezza che anche Francesco saprà fare altrettanto gli facciamo un grande in bocca al lupo! Detto questo... diamoci da fare!! Notizie dal Comune… Servizio di trasporto gratuito per gli ultrasessantacinquenni sotto un certo reddito Dal primo marzo verrà attivato il servizio di Anteas con il patrocinio del Comune per i residenti delle frazioni di Avezzano entro dei limiti di reddito. Avezzano - Comune e Anteas al fianco degli anziani delle frazioni. Dal 1 marzo sarà attivato il servizio di trasporto gratuito a chiamata (tel. 366/5405058) riservato agli ultrasessantacinquenni autosufficienti residenti nelle frazioni del comune di Avezzano (Antrosano, Borgo Incile, Borgo via Nuova, Castelnuovo, Cese, Paterno e San Pelino) che si trovano in situazione di disagio (reddito Isee inferiore a 7.500 euro annuali). Il servizio a sfondo sociale, assicurato dall’associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà con il patrocinio dell’amministrazione Floris, è co-finanziato con i fondi del 5 per mille. “L’iniziativa di Anteas mirata ad alleviare le difficoltà di spostamento degli anziani delle frazioni”, affermano il sindaco Antonio Floris e l’assessore alle frazioni Vincenzo “Pissino” Gallese, “rappresenta una testimonianza concreta di aiuto verso i rappresentanti della terza età che hanno difficoltà negli spostamenti, soprattutto per le necessità di natura sanitaria”. I volontari dell’associazione Anteas, infatti, su prenotazione alla centrale operativa, saranno a disposizione degli anziani per: accompagnamento alle visite o agli esami medici in ospedale o nei centri di cura e di riabilitazione; ritiro e consegna di analisi cliniche a domicilio; acquisto e consegna di farmaci a domicilio. Il servizio di trasporto a chiamata (le prenotazioni si possono effettuare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30), grazie ai fondi affluiti nelle casse di Anteas derivanti dalla dichiarazione dei redditi dei cittadini, in questa prima fase, funzionerà fino alla fine dell’anno 2012. “Per aiutare i più deboli basta un semplice gesto di solidarietà”, afferma il presidente dell’associazione, Mario Gatti, “destinando la quota del 5 per mille della dichiarazione dei redditi del 2012 ad Anteas, codice 90030360664. Fondi che potranno consentire all’associazione di proseguire il servizio di trasporto gratuito agli anziani anche per il futuro”. 4
Cristina Cipollone La Biblioteca de “La Voce delle Cese” Voltaire, ‘Candido’ Sebbene, nel giorno in cui scrivo, l’accesso all’asilo, ove è custodita la nostra biblioteca, sia ancora bloccato dalla neve, consiglio a chiunque mi legga, di iniziare a richiedere in prestito il libro che raccontiamo questo mese, perché davvero merita. Breve, almeno nel numero di pagine, ma ricco di racconto. Ogni pagina è intensa di avvenimenti. In Westfalia, nel castello del barone di Thunder-ten-tronckh, vivono felici e ingenui Candido, figlio della sorella del barone, madamigella Cunegonda, sua figlia e Pangloss, insegnante di "metafisico- teologo-cosmoscemologia" e convinto dall'inizio alla fine che tutto sia BENE in questo mondo. Un giorno Cunegonda, scopre Pangloss tra i cespugli con la cameriera e ne imita subito l'esperienza abbracciando Candido dietro un paravento. Sorpresi dal signor Barone, Candido é cacciato a pedate dal castello. Candido, così, si scontra subito con l'atrocità del mondo. Morto di fame e di stanchezza, é arruolato a forza tra i Bulgari e costretto a suon di bastonate a fare gli esercizi militari della celebre armata di Federico II di Svevia. Dopo una rovinosa battaglia fugge e si rifugia in Olanda, ed inizia a mendicare. Viene raccolto da un pietoso anabattista, Giacomo, e a casa di questi incontra Pangloss reso irriconoscibile dalla sifilide. Pangloss gli racconta che il castello dove era cresciuto era stato distrutto dai nemici e Cunegonda violentata e uccisa. I tre si imbarcano per Lisbona ma durante il viaggio una tempesta fa naufragare la nave e Giacomo perde la vita. A Lisbona avviene un terribile terremoto che miete 30.000 vittime. Una volta arrivati in città Candido e Pangloss vengono arrestati poiché ritenuti eretici e condannati a morte: Pangloss viene impiccato mentre Candido se la cava con una fustigazione. Lo stesso giorno, la terra trema di nuovo. A Candido si avvicina misteriosamente una vecchia. La vecchia conduce Candido da Cunegonda. Questa, violentata e rovinata dai Bulgari, che avevano messo a ferro e a fuoco il castello, non era morta, come invece aveva raccontato Pangloss, ma venduta ad un giudeo che ne divideva i favori con il Grande Inquisitore. Candido uccide i due uomini e fugge con la vecchia e Cunegonda a Buenos Aires. Arrivati a Buenos Aires, Cunegonda é accolta dal governatore, di cui diventa la favorita, ma Candido, perseguitato dalla giustizia, é costretto a fuggire in Paraguay. Ritrova qui il fratello di Cunegonda al quale rivela l’intenzione di sposarla. Il giovane gli sputa in faccia la diversità del ceto sociale così Candido lo uccide, ne indossa gli abiti e fugge. Dopo varie peripezie giunge in Eldorado. E' il regno della felicità, dove non esistono denaro, né violenza, né tribunali, né preti. Dopo un periodo di tranquillità decide di tornare alla ricerca di Cunegonda; manda un suo compagno a riscattarla, confidando di rincontrarli entrambi in Europa. Disperato per la malvagità umana, cerca come compagno di viaggio il più infelice uomo della regione. Entra così in scena Martin, il filosofo pessimista, tutto l'opposto di Pangloss. Martin, durante il viaggio verso l'Europa, espone a Candido il suo pessimismo, secondo cui esistono due princìpi , il bene e il male, Dio e il Diavolo che si contendono l'universo. A Venezia, dove sperava di ritrovare Cunegonda, Candido incontra Paquette, la vecchia amante di Pangloss, divenuta prostituta. Viene a sapere che Cunegonda si trova a Costantinopoli, dove è divenuta schiava di un avventuriero. Sulla nave, diretto alla ricerca dell’amata, Candido riconosce nei due forzati incatenati ai remi il filosofo Pangloss, sopravvissuto all’impiccagione, e il fratello di Cunegonda, curato dalla ferita mortale inflittagli da Candido. Li riscatta entrambi e tutti quanti giungono in Turchia. A Costantinopoli Candido spende le sue ultime ricchezze per liberare Cunegonda, invecchiata e diventata orrendamente brutta e noiosa. La sposa e si stabilisce in una piccola fattoria insieme a tutti gli altri. Il lavoro di tutti fa fruttare il terreno poiché ciascuno esercita i propri talenti, filosofando e ragionando il meno possibile. Se vuoi leggere per esteso questa storia, contatta Manuela o Arianna, oppure scrivi a lavocedellecese@tiscali.it. L’elenco completo dei titoli disponibili in biblioteca è consultabile dal link: http://www.lavocedellecese.it/modificabili/elenco_libri.pdf 5
Arianna Cipollone Ridere, piangere o… La tassa sull’ombra?????? Congelata, ancora una volta, dall’ennesima notizia al tg, mi domando se sia ancora un’iperbole pour parler dire che prima o poi “ci faranno pagare anche l’aria” o se ci stiamo davvero arrivando, all’assurdo che diventa realtà dico. Insomma dopo aver sentito della tassa sull’ombra che le insegne dei negozi proiettano sui marciapiedi o quella delle tende che finiscono con “l’occupare il suolo pubblico”, un veloce giro sul web ed eccole: le tasse più ridicole che abbiamo in Italia. Sfuggirà infatti ad alcuni, almeno ai più giovani, io ne ignoravo diverse, che nel nostro Belpaese paghiamo imposte tipo: Tassa sui gradini: la devono pagare tutti coloro che sono proprietari di case che hanno i gradini d’ingresso su una strada pubblica. La tassa sui ballatoi: riesumata dal Comune di Agrigento nel 2008 va pagata dai condomini che abbiano ballatoi rivolti sulla strada pubblica. Tassa sui funghi: c’è un’imposta di bollo sui permessi per raccogliere i funghi. Tassa sul tricolore: anche per esporre la bandiera italiana si rischia di dover pagare una tassa sulla pubblicità. E’ recente il caso di un signore di Desio che si è visto richiedere un importo di 280 euro per avere esposto fuori dal suo albergo la bandiera dell’Unione europea e quella italiana. Tassa sui cani: alcuni Enti locali hanno o sono in procinto di istituire nuovamente la tassa sul possesso dei cani (divenne obbligatoria definitivamente nel 1931). La tassa consiste nel pagamento di un corrispettivo annuale per il possesso di ogni singolo cane custodito che varia dai 20 euro ai 50 euro per ogni cane di proprietà a seconda della taglia dell’animale. Tassa sugli sposi: alcuni enti locali per consentire il matrimonio in Comune hanno previsto il pagamento di un corrispettivo. A Roma, ad esempio, per sposarsi in Campidoglio nel week-end bisogna pagare 200 euro; 150 euro se ci si sposa nei giorni feriali. Dalla tassa sugli sposi il Comune di Sorrento incassa, addirittura, 6 milioni di euro all’anno. Tra parentesi -ma per onor di cronaca va detto- anche in diverse parrocchie -non nella nostra Deo gratias- si chiede ai futuri sposi una quota fissa (non un’offerta libera!!) per poter celebrare il matrimonio in Chiesa. Tassa sulle centrali fantasma: in bolletta elettrica i consumatori pagano un fondo per un premio ai Comuni che ospitano centrali nucleari. Si paga un euro ogni 5000 kWh. Probabilmente non ci saranno centrali almeno per i prossimi 10 anni, ma intanto la bolletta continua ad addebitare questo costo. Tassa sul morto: se uno muore, va pagata una tassa per il rilascio del certificato di constatazione di decesso rilasciato dall’ufficiale sanitario dell’Asl, 35 euro più un euro di bollettino postale. (fonte: www.borsaitaliana.it) -------------------------------------------------------------------------------------- Imposta sull’uscita di casa: E’ la tassa sui passi carrai che ricorda le imposte medievali ma nasce nel 1997. Tassa sulle paludi: Nasce nel 1904 da un regio decreto che prevedeva il pagamento di un contributo per la bonifica delle paludi che diventavano terre coltivabili. Intanto si continua a pagare. Tassa sulla disoccupazione: Si tratta della nota tassa per la partecipazione nei concorsi pubblici. Da un decennio si riscontra sempre più spesso nei bandi di concorsi pubblici la c.d. tassa di concorso, che in mancanza di pagamento ed esibizione di avvenuto pagamento, diventa condizione di esclusione dalla procedura concorsuale Tassa per guidare: Anche il rilascio di patenti per l’autorizzazione alla guida dei veicoli è soggetta a tassa. Tassa sul frigorifero: E’ soggetta a tassa sulle concessioni governative l’autorizzazione a detenere macchine frigorifere Tassa sullo studente: lo studente universitario è tenuto ha pagare un’imposta regionale per il diritto allo studio universitario. (fonte: www.abindustria.it) A me personalmente è capitato di dover pagare una sorta di tassa all’Università de L’Aquila pari a 50 € per richiedere il riconoscimento dei crediti degli esami della laurea e, qualora essi mi fossero stati globalmente o anche parzialmente riconosciuti ed io avessi “accettato” la legittimità di tale riconoscimento, avrei dovuto ancora pagare un supplemento di tassa di 150€, bah… -------------------------------------------------------------------------------------- …e tralascio, perché già comparsa sulle pagine di questo giornale (cfr. La Voce delle Cese, Nr 14), la disamina delle accise….alimenterebbe solo il nostro già ingombrante fastidio. Insomma non mi pare di essere tanto lontani da quando lo zar Pietro il Grande introdusse la tassa sull’anima (credenti o non credenti non faceva differenza, www.qnm.it); era il 1718. Ed era il 1° secolo d.C. quando Vespasiano impose quella sulle urine (da qui il detto “pecunia non olet”). 6
Altre istantanee delle Cese innevata… (foto prese dai Cesaroli su Facebook) La piazza del monumento ai caduti (Roberto) La casa del parroco (Roberto) Il corso (Roberto) Jo Burghitto (verso la Pro-Loco) (Roberto) Via San Sebastiano (Mirko) Le scalette della Chiesa (Mirko) Piccoli Cesaroli crescono… (Eugenio) Via Madonna delle Grazie (Roberto) 7
Dallo scorso numero… Giacomo Torge Antonio Casale e Enzo Natale Articoli e rubriche curati da Arianna, Cristina, Eugenio, Lorenzo, Manuela, Osvaldo e Roberto Cipollone; Antonietta Faonio. Grazie ad Adele, Alfredo, Osvaldo e Roberto Cipollone per le foto ed ai “consulenti” per il prezioso supporto. Per informazioni, proposte, commenti e suggerimenti scrivete a: Redazione “La Voce delle Cese”, Pro Loco Cese dei Marsi, Via C.Cattaneo 2, 67050 Cese di Avezzano (AQ) oppure a: lavocedellecese@tiscali.it . Sito web: www.lavocedellecese.it .
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