Febbraio 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 354 - NET
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Il Faro - Anno XXXIV - Numero 354- Febbraio 2021 - POSTE ITALIANE S. p. A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. In L.27/01/2004 n.46) art. 1 comma 2, DCB Lecco Bollettino informativo della Febbraio 2021 ilfaro.civate@gmail.com parrocchia dei santi Vito e Modesto N° 354
Calendario Febbraio La copertina: il mese della “fragilità” La parola che ci accompagna nascente. valore e la fragilità della natura, L 1 7.40 Rosario e Lodi M 17 LE CENERI: inizio Quaresima Romana 8.30 santa Messa (int Castelnovo Mario e fam) 7.40 Rosario e Lodi questo mese è FRAGILITA’. La seconda venne istituita da San e allo stesso tempo le capacità che 15.00-18.00 e 20.30-21.45 Adorazione 8.30 santa messa (intenzione def Tocchetti A Febbraio si celebrano due gior- Giovanni Paolo II nel 1992 e si il Creatore ci ha dato, questo ci Eucaristica Angelo, Dante, Renata)con imposizione delle nate significative: la Giornata per celebra l’11 febbraio (giorno del- permette oggi di porre fine al mito M 2 7.40 Rosario e Lodi ceneri la Vita e la Giornata Mondiale la memoria liturgica della Beata 16.30 celebrazione penitenziale dei ragazzi moderno del progresso materiale 8.30 santa Messa (int Giuseppina e Francesco del Malato. Maria Vergine di Lourdes). 20.30 celebrazione penitenziale e ceneri illimitato. Un mondo fragile, con Castelnovo) La prima ricorre ogni anno la adulti e giovani e adolescenti Oltre alla fragilità della condi- un essere umano al quale Dio ne 21.00 catechesi adolescenti e 18enni G 18 7.40 Rosario e Lodi prima domenica di febbraio e zione umana, non dobbiamo affida la cura, interpella la nostra M 3 7.40 Rosario e Lodi 8.30 santa Messa (int Suor Pierlidia) 8.30 santa Messa (int Ambrogio e Adele) nacque dal consiglio permanente dimenticarci della fragilità della intelligenza per riconoscere come 15.00 confessioni ragazzi e dalle 16.00 anzia- della CEI nel 1978 con la fina- natura. Papa Francesco nell’En- dovremmo orientare, coltivare e 2 G 4 7.40 Rosario e Lodi 8.30 santa Messa (int Giuseppe Valsecchi e ni e casalinghe 20.30 confessioni adolescenti, giovani, lità di promuovere l’accoglienza della vita, in particolare della vita ciclica Laudato Sì (L.S. 78) ci limitare il nostro potere”. 3 Sozzi Petronilla) adulti ricorda che “Se riconosciamo il Foto di Giuditta Scola Pomeriggio catechesi ragazzi 21.00 COMMISSIONE CARITAS V 19 7.40 Rosario e Lodi A pochi metri da qui... 8.30 santa messa (int Sironi Edoardo e fam) mine seconda guerra mondiale V 5 7.30 adorazione 16.30 confessioni ragazzi A Tozio e precisamene nella corte 8.30 santa messa (int Gianvalerio e Giuseppe 20.45 Via Crucis adolescenti, giovani e adulti dei Muret era tornato dal fronte e nel ricordo di Maria) Pomeriggio catechesi ragazzi S 20 18.00 santa messa prefestiva (int Cupane di Elisa Mauri il soldato Felice Maggi…una fe- Rosario e Orlando Francesca) sta per accoglierlo tutte le famiglie S 6 18.00 santa messa prefestiva (int Castelnovo Pietro e Orsola) D 21 DOMENICA DELLA COMUNITA’ ..a pochi metri da qui... è cosi’ che accostare il termine fragilità alla della corte erano in festa …ad un 8.00, 10.00 sante messe festive - sospesa il nostro Papa, ha detto all’Ange- vita umana, dal suo sorgere al D 7 FESTA DELLA VITA certo punto si accorgono di una quella delle 18.00 (ricordo dei bambini battezzati lo scorso 17.00 incontro della comunità lus del 24 gennaio ultimo scor- suo naturale tramonto (in questi assenza..mancava la Mamma del anno) so annunciando con profonda giorni in Portogallo è stata vota- soldato ritornato tutti si chiedeva- 8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive mestizia la notizia della morte di ta e approvata la legge sull’euta- SETTIMANA DI no dove poteva essere. Dopo un po’ 15.00 Battesimi comunitari ESERCIZI SPIRITUALI PARROCCHIALI: Edwuin un senzatetto nigeria- nasia), perché la vita va cullata, compare dal portone la mamma, L 8 7.40 Rosario e Lodi 8.30 santa messa (int Maggi Giuseppina e “Gesù è vicino a noi nel tempo della prova” no di 46 anni. “...preghiamo per custodita tutelata. Esempi e testi- una sua amica le corse incontro di- Castelnovo Francesco) 8.30 santa messa e riflessione quest’uomo, pensiamo a lui cosa monianze di fragilità ci sono sta- cendo: “Ma perché te ne sei anda- 15.00-18.00 e 20.30-21.45 Adorazione 18.15 vesperi ha sentito nel freddo abbandona- te proposte in questi giorni dai ta? Eravamo qui a far festa!” Con 20.45 meditazione Eucaristica to da tutti”. E’con la tenerezza di tanti documentari sulla giornata tanta semplicità rispose: “Sono M 9 7.40 Rosario e Lodi Papa Francesco che voglio aprire della memoria: fragilità di tanti andata a ringraziare la nostra Ad- 8.30 santa Messa (int Castelnovo Angelo) L 22 7.40 Rosario e Lodi questa mia riflessione per il Faro bambini, giovani, uomini e don- dolorata che me lo ha riportato a 21.00 catechesi adolescenti e 18enni 8.30 santa messa (int Sozzi Pierino) sul tema della fragilità. Quando ne a pochi chilometri da noi ab- casa! L’ho pregata tanto in questi M 10 7.40 Rosario e Lodi 15.00-18.00 e 20.30-21.45 Adorazione Eucaristica penso al termine fragilità, penso bandonati a loro stessi nell’incu- anni, mi ha esaudito”. Fragilità 8.30 santa Messa (int Mario e Ernestina) 20.45 Redazione Faro M 23 7.40 Rosario e Lodi a quegli imballaggi che conten- bo infernale di un lager. Fragilità allora, diventa un sapersi affidare G 11 7.40 Rosario e Lodi 8.30 santa Messa (int Carlo Valsecchi) gono oggetti fragili e complicati, mi fa pensare ai vari hospice che nei nostri momenti di fatica alla 8.30 santa Messa (int Giovanni Rusconi) 21.00 catechesi adolescenti e 18enni usati di solito dalla nota fabbri- accolgono la vita al tramonto per nostra Addolorata, perché lei ha Pomeriggio catechesi ragazzi M 24 7.40 Rosario e Lodi ca svedese per i suoi prodotti, donarle tutto l’affetto possibile, e sperimentato la fragilità di un V 12 7.40 Rosario e Lodi 8.30 santa Messa (int Rusconi Luigi) imballaggi che ti guidano passo purtroppo a causa della pande- Figlio che per noi si è fatto carne 8.30 santa messa (int Alfio, Gabriella, Elia) G 25 7.40 Rosario e Lodi dopo passo all’apertura….oppu- mia i vari hospice sono rimasti morendo addirittura sulla croce. Pomeriggio catechesi ragazzi 8.30 santa Messa (int Silvano e Ivan) re gli imballaggi di preziosi og- senza il supporto dei tanti volon- Fragilità possono essere le nostre S 13 18.00 santa messa prefestiva (int Roberta e Pomeriggio catechesi ragazzi getti artistici in vetro ad esempio tari. Fragilità è andare ad un fat- parole, cioè parole fragili che ricordo di Sozzi Bianca) V 26 7.40 Rosario e Lodi un lampadario. Fragilità, maneg- to lontano capitato proprio nella sanno porsi accanto all’altro per D 14 8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive 8.30 santa messa (int ...) Pomeriggio catechesi ragazzi giare con cura per evitare spiace- nostra comunità, che ho già avu- offrire con tanta umiltà ascolto. L 15 7.40 Rosario e Lodi 18.15 Via Crucis adolescenti, giovani e adulti voli rotture. Questi due esempi, to modo di scrivere sul Faro, ma Fragilità è accorgersi delle perso- 8.30 santa messa (int Cesana Giuseppe) 20.45 Meditazione Esercizi seppure banali, mi aiutano ad volentieri lo riscrivo: 1945 ter- ne “ a pochi metri da qui”. 15.00-18.00 e 20.30-21.45 Adorazione S 27 18.00 santa messa prefestiva (int Luigi e Eucaristica Giacomo) M 16 7.40 Rosario e Lodi D 28 8.00, 10.00 e 18.00 sante messe festive Editore: parrocchia santi Vito e Modesto - P. zza della chiesa, 7 - 23862 Civate (LC) 8.30 santa messa (int Gerosa Valentino) 21.00 catechesi adolescenti e 18enni Direttore Responsabile: Dr. Filippo Buraschi Tipografia: Tipolitografica Mauri s.n.c. - Via delle Industrie, 3 - 23862 Civate (LC) Registrazione Tribunale di Lecco n. 9/88 del 5/7/1988
nell’affermare che questi mesi ci io ne prenda le distanze (in tutti ... declinato in tutti i campi: non hanno fatto toccare con mano i sensi). è il momento dei particolarismi, quello che mai avremmo voluto Continua Mons. Derio: “La fra- di sottolineare i propri punti di ammettere di noi stessi e soprat- gilità - dice in una intervista il vista, ma di lavorare insieme per tutto del nostro “mondo” civiliz- sociologo Mauro Magatti - è una la crescita del bene comune! Già, zato, così osannato ed esaltato da dimensione ineliminabile della ma cos’è il bene comune? tutta quella cultura che ci porta a condizione umana con la quale è E’ questo il tempo in cui come sottolineare solo quello che po- necessario fare seriamente i con- cristiani dobbiamo alzare la tremmo “avere di più” e non ci ti. Ciò vuol dire che la Sanità va voce ed avere il coraggio di una aiuta a “tenere i piedi per terra”. ripensata per far fronte alle nuove testimonianza schietta nei luo- Ci ricordava già Papa Francesco esigenze della popolazione. Certa- ghi pubblici e dire per primi: nella stupenda preghiera solitaria mente servono ospedali di eccellenza NOI prima di IO… sia per i in piazza san Pietro di quel famo- per curare le situazioni “acute”. Ma, vaccini, sia per il lavoro, sia per la 4 so 27 marzo: “In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi, come risulta evidente dai dati, oltre a quanto ci ha insegnato l’emergen- scuola, sia per le situazioni di disa- gio e povertà, sia per i trasporti… 5 siamo andati avanti a tutta velo- za Covid, specie in Lombardia -, è dobbiamo declinarlo in tutte le cità, sentendoci forti e capaci in urgente attrezzare ovunque una ‘sa- situazioni concrete ed avere il tutto. Avidi di guadagno, ci siamo nità di territorio’ che sappia inter- coraggio di chiederci se quello lasciati assorbire dalle cose e fra- venire in modo rapido e diffuso. E che stiamo scegliendo fa crescere stornare dalla fretta. Non ci siamo che sia capace di unire la necessaria il NOI oppure mette a posto solo fermati davanti ai tuoi richiami, assistenza medica con un accompa- l’IO di qualcuno (nostro innanzi- non ci siamo ridestati di fronte gnamento umano e sociale. tutto). a guerre e ingiustizie planetarie, C’è un ultimo aspetto da tener pre- Nei mesi che ci aspettano dovre- non abbiamo ascoltato il grido dei sente. La fragilità, scrive Magatti, mo “convivere col virus”. Dobbia- poveri, e del nostro pianeta gra- va protetta, ma va anche riconosciu- mo cioè avventurarci nei giorni vemente malato. Abbiamo prose- ta e accettata. Per quello che è: segno che vengono con tutta la pruden- guito imperterriti, pensando di ri- della nostra costitutiva precarietà. za e l’attenzione del caso. Senza manere sempre sani in un mondo In una società avanzata - e perciò, però farci prendete dal panico, malato”. come si è visto, fragile - occorre tro- con la serena consapevolezza di Purtroppo, sembra che quelle si- vare il modo di proteggere chi è più essere mortali. Una consapevo- ano rimaste solo “parole”… una esposto, anziché immaginare di po- lezza difficile, certo, ma che ci fa accorata, profonda, umile sup- tere correre sempre al massimo. Ma pienamente umani: provocandoci “Fragilità” plica che ha toccato sicuramente il cuore di Dio ma che non ha fermato la frenesia e le ingordigie occorre altresì creare le condizioni perché chi è in salute - e cioè soprat- tutto i giovani - abbia la possibilità il gusto della solidarietà (apertura all’altro) e umilmente bisognosi di preghiera (apertura all’Alto), cioè delle nostre coscienze. di esprimere la propria creatività e desiderosi di “salvezza” e non solo Di fronte alla fragilità, aneliamo capacità di iniziativa”. di “incolumità”. Questo è davvero di don Gianni sempre più di ripartire; la fragi- Forse davvero questo “segno dei il tempo dei “costruttori” di una lità che stiamo sperimentando tempi” ci chiede la saggezza di possibile “nuova umanità”! “Attorno a noi, tra noi e dentro noi gili anche se non ci è successo nulla da Caino? Perché abbiamo paura! alimenta sempre di più il nostro ripensare i “criteri” della nostra Lo celebreremo con la festa della ci sono tante fragilità, il 2020 ci ha di tutto quello detto prima ma la Ecco perché è importante, crescendo, isolarci piuttosto che farci cerca- socialità a partire da ben altri Vita, con la giornata del Malato, brutalmente costretto ad aprire gli paura ci ha lo stesso paralizzato per imparare a elaborare un senso in- re vie di comunione e di solida- punti di vista che non il possibi- ma soprattutto con il mercoledì occhi sul nostro limite e sul limite. giorni, settimane, mesi. terno che ci mette nelle condizioni rietà; la fragilità che ci fa sentire lismo tecnologico (si può proget- delle Ceneri che ci porterà in qua- Ci siamo sentiti fragili se ci siamo Ci sentivamo fragili e abbiamo spe- di proteggere noi stessi proteggendo il freddo della paura ci rende tare, pensare e per questo si può resima: siamo cenere se puntiamo ammalati. Ci siamo sentiti fragili rimentato la fragilità eppure nelle l’altro da ciò che di male gli potrem- sempre più “guardinghi” nei fare) o peggio il liberismo econo- sulle nostre capacità…. Ma siamo se si è ammalato un nostro caro e aree più arcaiche della nostra mente mo fare. confronti dell’altro “uccidendo” mico (chi più può investire più plasmati da Dio e trasformati dal non abbiamo potuto stargli vicino. dominano l’aggressività, il bisogno Pur non negando la brutalità che l’esperienza essenziale dell’u- guadagna e vale). suo “soffio vitale” se con umiltà ri- Ci siamo sentiti schiantati se un di accaparrarci alle spalle dell’altro alberga nelle pieghe della natura manità: la fraternità! L’altro sta In una recente intervista su ‘Ca- conosciamo la sorgente di questo congiunto o un amico è morto senza quanto più possiamo. Senza pensare umana, è possibile fare un passo ol- sempre più diventando solo: “al- nale 5’ Papa Francesco ha conti- Spirito. potergli stringere la mano o dargli alle conseguenze dei nostri atti pre- tre, verso un orizzonte di speranza”. tro” da me, di cui non ne sono re- nuamente ricordato che “questo è Buon cammino! l’ultimo saluto. Ci siamo sentiti fra- datori. Perché questo atteggiamento Mons. Derio è molto “chiaro” sponsabile, anzi da cui è bene che il tempo del NOI e non dell’IO”
Consiglio Pastorale La domenica della Comunità di Claudia Scola a cura di Chiara Valsecchi Incontro con don Luigi Maria Incontrare Gesù significa pas- Il Consiglio Pastorale si è riunito poso, oltre che quella in parroc- tervento fatto pervenire da Elisa, Epicoco sare dalla logica dell’apparenza in data 15 gennaio 2021 alle ore chia, in questo momento non è con le sue riflessioni sull’anno Domenica 24 gennaio con slancio alla logica del verbo essere, dalla 20.45 in modalità Zoom ed in possibile entrare nelle case radu- della famiglia e su un maggior sono ripresi gli incontri della “Do- logica della maschera alla logi- presenza in Oasi David. nando tutti gli ospiti. coinvolgimento delle vedove e menica della comunità” e proprio ca dell’autenticità. E’ bagnar- Apre il consiglio don Gianni con dei vedovi. don Luigi Epicoco ci ha accompa- si attraverso l’esperienza della una preghiera presa da un libret- 3.Giornata della vita 07/02/21. Il Parroco prosegue poi l’intro- gnato in questo nuovo inizio, dopo misericordia e sapere che più ci to prenotato presso il servizio La S. Messa delle 10.00 coinvol- duzione sull’anno della Famiglia 6 della famiglia diocesano e che gerà i catechisti di terza elemen- indetto da Papa Francesco a 5 la pausa dei mesi scorsi. Ci ha offerto un piccolo ma inten- avviciniamo a Cristo più Cristo rivela noi a noi stessi, più Cristo 7 sarà regalato alle famiglie presen- tare, con la consegna del fiore e anni dall’Amoris Laetitia e ne so itinerario a partire dal grande ci riconcilia con ciò che siamo ti alla S. Messa per la festa della si pregherà per ricordare di essere legge gli obiettivi. tema della testimonianza: il cuore anche con la nostra miseria, con famiglia (domenica 31 gennaio), venuti alla vita nuova in Cristo Il primo passo sarà il Forum che del vangelo e della vita cristiana. i nostri limiti, con la nostra uni- per aiutare a vivere un momento (7 bambini battezzati l’anno pre- si terrà dal 9 al 12 giugno. Testimonianza è una sorta di tra- cità, con il nostro buio. Ma non di preghiera in famiglia. cedente). Inviteremo le famiglie Dal 19 marzo per un anno ver- smissione della vita, non è una basta questo, Gesù non serve Vorremmo così aiutare le fami- dei bambini battezzati alla messa. ranno rilasciati dieci video del performance. Noi, tante volte semplicemente a rispondere alla glie a ritrovare il gusto di “cele- Si passa, poi, alla lettura del Papa, dodici proposte per le fa- come cristiani, siamo sempre mol- domanda: chi siamo davvero. brare” in casa il ritmo della vita, progetto educativo dell’orato- miglie che serviranno, come nostra vita è farci sentire soli. to preoccupati della testimonianza Già questo è pazzesco, nel senso Cristo viene al mondo per gua- e perché la spiritualità (un mo- rio “Pane e grembiule”: prende suggerisce don Gianni, alla com- perchè siamo preoccupati di come che già questo crea testimonian- mento di preghiera fatto di pre- spunto dall’ICONA evangelica missione famiglia e cultura come rirci da questa radicale solitudine gli altri ci vedono e vorremmo dare za. Quali sono le persone auten- che tutti ci portiamo nel cuore. Il ghiere, riti e gesti) diventi uno di Gv 13, 3-5: la lavanda dei pie- fondamento per il percorso for- di noi un’ immagine credibile, vera, ticamente affascinanti? Sono le “stile quotidiano” delle famiglie. di. mativo dell’anno prossimo per le problema della fede non è crede- avvincente, affascinante; ma la persone che sono riconciliate re o no in Dio, il problema gran- Il libretto che sarà consegnato Viene letto e commentato il do- domeniche della comunità. preoccupazione più sbagliata che con se stesse. Sono le persone, presenta diversi momenti del cumento steso dalla Commissio- Vengono fissati gli appuntamenti de della fede è credere che Dio è possiamo avere è decisamente que- si usa molto in questo periodo nostro Padre. Questa è la fede. vivere famigliare: ad esempio il ne Oratorio. Ci si sofferma sul delle commissioni. sta: preoccuparci di come siamo dire, sono le persone risolte, non saluto della buona giornata, di- punto degli obiettivi concreti da Il consiglio pastorale termina Una persona ha la fede quando percepiti. Ma la vera domanda è: risorte. Questo sarà alla fine del sente che Dio è suo padre, cioè cendoci “buongiorno” cosa vor- individuare per i prossimi anni. con una preghiera alle 22.00. ma chi siamo veramente? Noi sia- nostro cammino, sono le persone remmo augurarci per la giornata? Vengono raccolti i contributi dei quando si sente figlio. Questa è mo cristiani perchè Gesù è l’unico risolte, cioè che hanno fatto pace una domanda di appartenenza. Ma poi anche tante altre situa- presenti. che ci fa questa domanda: Chi sei con sè. Ecco allora che il Signore zioni che si vivono in casa: il la- Don Gianni dà lettura dell’in- Terza domanda a cui rispon- tu? E sa rispondere lui a questa do- Gesù ci porta a un secondo li- de Gesù e che dovrebbe essere voro, il partire, il lasciare andare, manda perchè l’unico che conosce vello che rafforza il nostro essere il confrontarsi, il perdonarsi … un po’ l’identikit del testimone: il nostro verbo essere. testimoni, il nostro mostrare una PER CHI SIAMO? Introduce poi i seguenti punti: Questo è il primo nostro step di vita diversa. Se la nostra prima 1.Giornata della candelora mar- Quando tu dici che ti trovi in conversione; cioè che cosa è che ci domanda è: Chi siamo? questa logica? Quando vivi per tedì 2/2/21. rende testimoni? La testimonian- La seconda domanda a cui ri- L’Arcivescovo inviata a pregare i tuoi figli, quando vivi per un za cristiana nasce dal fatto che a sponde Gesù è questa: DI CHI ideale grande, quando vivi per la per la vita consacrata, in parroc- un certo punto si fa spazio dentro SIAMO? chia, con una celebrazione che tua comunità, quando tu vivi per di noi, in mezzo alla grande logica Cioè la domanda di appartenen- qualcosa che è diverso dal tuo io, noi effettueremo alla sera, se pos- dell’apparenza e delle maschere, la za. Di chi sei tu? sibile partendo dal chiostro della doni la tua vita. Ma la doni fino grande domanda: CHI SIAMO? Questa è una domanda di appar- al punto in cui sei felice di ritro- Casa del Cieco. Nella vita spirituale accade esatta- tenenza. Noi siamo cristiani per- varla. mente questo: una persona più vive chè non siamo più orfani, perchè (dalla trascrizione non rivista dal 2.Giornata del malato 11/2/21. intensamente la propria vita spiri- ci sentiamo di qualcuno. Se tu Vedremo con la commissione relatore) tuale, cioè più si avvicina a Cristo, sei di qualcuno tu puoi tutto; se Link per rivedere l’incontro: liturgica come organizzare tale più lui riesce a capire qualcosa di se tu sei solo sei perso. Tanto è vero giornata. Di solito si pregava con https://www.youtube.com/wa- stesso, riesce a rispondere alla do- che una delle strategie più forti tch?v=uskWkbCQ9ho&t=686s la S. Messa presso le due case ri- manda su se stesso. che il male usa per bloccare la
Messaggi per la Giornata per la vita e per la Giornata del Malato a cura di Claudio Butti La Giornata per la Vita 2021 vuol essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’au- tentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio del- la vita: la libertà non è il fine, ma 8 lo “strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene strettamente interconnesso. Il bi- nomio “libertà e vita” è inscindibi- le. Costituisce un’alleanza feconda la malattia e nel dolore. Ecco un Mt 6,27). [...] Un cammino da vivere la Domenica a e lieta, che Dio ha impresso nell’a- nimo umano per consentirgli di essere davvero felice. Senza il dono della libertà l’umanità non sarebbe estratto del suo messaggio in occa- sione della XXIX Giornata Mon- diale del Malato Cari fratelli e sorelle! La malattia ha sempre un volto, e non uno solo: ha il volto di ogni malato e malata, anche di quelli che si sentono ignorati, esclusi, vittime Quale gioia star Messa insieme alla comunità e tutte le sere come FAMIGLIA, per accorda- re la nostra voce al canto armonioso di tutta la Creazione che loda il Signore. con Te, Gesu’ se stessa, né potrebbe dirsi auten- La celebrazione della XXIX Gior- di ingiustizie sociali che negano Solo INSIEME, bambini, ragazzi, genitori ticamente legata a Colui che l’ha nata Mondiale del Malato, è mo- loro diritti essenziali (cfr Enc. Fra- ed educatori, la comunità intera, potremo creata; senza il dono della vita non mento propizio per riservare una telli tutti, 22). L’attuale pandemia suonare la melodia della Gioia del Risorto: avremmo la possibilità di lasciare speciale attenzione alle persone ha fatto emergere tante inadegua- Lui, Gesù è il nostro direttore d’orchestra. una traccia di bellezza in questo malate e a coloro che le assistono, tezze dei sistemi sanitari e carenze mondo, di cambiare l’esistente, di Mercoledì 17 febbraio celebriamo le Cene- sia nei luoghi deputati alla cura sia nell’assistenza alle persone malate. ri e diamo inizio alla Quaresima, 40 giorni La domenica in comunità, migliorare la situazione in cui si in seno alle famiglie e alle comu- Nello stesso tempo, la pandemia ha di attesa e preparazione alla Pasqua del Si- la preghiera in famiglia nasce e cresce. L’asse che unisce la nità. Il pensiero va in particolare messo in risalto anche la dedizione libertà e la vita è la responsabilità. gnore! Quest’anno abbiamo pensato ad un a quanti, in tutto il mondo, pati- e la generosità di operatori sanitari, Essa è la misura, anzi il laborato- percorso per i ragazzi in cui ogni settimana Sono due i momenti su cui focalizzare l’at- scono gli effetti della pandemia del volontari, lavoratori e lavoratrici, rio che fonde insieme le virtù del- ci facciamo guidare da una nota musicale tenzione: la domenica con la Messa co- coronavirus. A tutti, specialmente sacerdoti, religiosi e religiose, che la giustizia e della prudenza, della per riscoprire la GIOIA di stare con Gesù. munitaria, in questo tempo verranno con- ai più poveri ed emarginati, espri- con professionalità, abnegazione, fortezza e della temperanza. Ogni mo la mia spirituale vicinanza, as- senso di responsabilità e amore per segnati a bambini e ragazzi dei segni, dei essere umano possiede, fin dal con- sicurando la sollecitudine e l’affetto il prossimo hanno aiutato, curato, Il tema di fondo piccoli oggetti o provocazioni che li aiutino cepimento, un potenziale di bene e della Chiesa. confortato e servito tanti malati e i a ricordare l’impegno per la domenica suc- di bello che aspetta di essere espres- L’esperienza della malattia ci fa loro familiari. cessiva. Il secondo momento è la preghiera so e trasformato in atto concreto; sentire la nostra vulnerabilità e, Cari fratelli e sorelle, il comanda- Carissimi ragazzi, cari genitori, in famiglia, guidata e accompagnata da un un potenziale unico e irripetibi- nel contempo, il bisogno innato mento dell’amore, che Gesù ha in questa grande orchestra che è il mon- sussidio pensato appositamente per que- le, non cedibile. [..] Gli uomini e dell’altro. La condizione di crea- lasciato ai suoi discepoli, trova una do, la nostra vita è come un PENTA- sta Quaresima, un piccolo gesto quotidia- le donne veramente liberi fanno turalità diventa ancora più niti- concreta realizzazione anche nella GRAMMA: ci sono donati righi e spazi no che possa aiutare le famiglie civatesi a proprio l’invito del Magistero: “Ri- da e sperimentiamo in maniera relazione con i malati. Una società su cui scrivere gesti, parole, preghiere. ritrovare il gusto di riunirsi in nome di Gesù, spetta, difendi, ama e servi la vita, evidente la nostra dipendenza da è tanto più umana quanto più sa C’è una melodia di fondo, quella della GIO- a riscoprire appunto la gioia dell’essere cri- ogni vita, ogni vita umana! Solo su Dio. Quando siamo malati, infat- prendersi cura dei suoi membri fra- IA, che sarà la nostra CHIAVE DI VIOLINO, stiani! I temi che ci accompagneranno sono: questa strada troverai giustizia, svi- ti, l’incertezza, il timore, a volte lo gili e sofferenti, e sa farlo con effi- l’orizzonte dentro il quale abitare e tenere la gioia per il cammino di conversione, la luppo, libertà, pace e felicità!”. sgomento pervadono la mente e il cienza animata da amore fraterno. lungo questo cammino, un TEMPO, (i 40 gioia per l’annuncio del Regno, la gioia per cuore; ci troviamo in una situazio- Tendiamo a questa meta e faccia- giorni della quaresima), e una NOTA (la un’esperienza eccezionale, la gioia per rida- Anche il Santo Padre ci ricorda che ne di impotenza, perché la nostra mo in modo che nessuno resti da Parola di Dio della domenica), a cui accor- re a Dio il primo posto, la gioia perchè Gesù occorre essere vicini e tutelare chi salute non dipende dalle nostre ca- solo, che nessuno si senta escluso e dare il cuore e la vita con l’aiuto di un SE- è luce del mondo, la gioia per il seme che vive le situazioni di fragilità nel- pacità o dal nostro “affannarci” (cfr abbandonato. GNO, un IMPEGNO e una PREGHIERA. muore e porta frutto, la gioia per la croce segno di pace e amore, la gioia del Risorto.
Pane e SERVIZIO momenti di condivisione delle esperienze I risultati e i cambiamenti attesi Il desiderio è che vivendo la dimensione vissute. del servizio possiamo crescere insieme ed invitare l’altro a condividere questa stessa Ci attendiamo che cambi il modo in cui gli I punti in comune educatori vivono l’esperienza dell’oratorio: Grembiule dimensione, anche il più piccolo dei bam- bini. Indossare un grembiule per mettersi a essere più consapevoli dell’importanza di servizio dell’altro. Educhiamoci, adulti e ra- Punti principali di comunione educativa uno stile di vita personale e comunitaria se- gazzi, ad assumere uno stile di attenzione e sono: il RISPETTO delle persone, degli am- condo il Vangelo. disponibilità al bisogno del fratello. Comu- bienti, della natura; l’ASCOLTO libero da Presentiamo UNA SINTESI del progetto nichiamo la bellezza di un servizio gioioso pregiudizi e preconcetti; la GRATITUDINE educativo oratoriano al quale ha lavorato la e gratuito e l’accoglienza dell’altro come che ci fa riconoscere ogni cosa come un Il sogno dell’oratorio Commissione Oratorio, interpelando le va- occasione di crescita e confronto. dono e un’opportunità per cui essere grati rie realtà educanti della nostra parrocchia e APERTURA e l’UNITÀ per passare dalla rivendicazione delineando uno stile da intraprendere per Il desiderio è quello di vivere l’apertura del proprio io al coraggio di lavorare insie- Abbiamo sognato un oratorio più LIBERO, gli anni a venire. come orizzonte della fraternità e di un ser- me per costruire un “noi”. da critiche e pregiudizi, libero di essere visi- vizio gratuito, che sa andare oltre il render- tato anche da chi non lo frequenta da tem- si disponibili solo quando si è interpellati: Come si intende realizzare gli obiettivi po sentendosi sempre accolto come in una Icona biblica di riferimento avere il coraggio di proporsi, di fare il pri- casa. mo passo, saper ascoltare chi ci sta di fron- Un oratorio più PARTECIPATO, in cui impa- “Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato te, far sentire come a casa propria chi acco- Il primo passo è la formazione di un con- riamo a vivere la fedeltà rispetto agli impe- tutto nelle mani e che era venuto da Dio e gliamo. siglio dell’oratorio: una regia condivisa da gni presi, ma anche la fedeltà a una dimen- a Dio ritornava, sia alzò da tavola, depose TESTIMONIANZA tutti gli educatori. sione comunitaria. le vesti, prese un asciugatoio e se lo cinse Il desiderio espresso è quello di essere te- Un oratorio più PARTECIPATIVO che, pro- attorno alla vita. Poi versò l’acqua in un cati- stimoni sempre di quella bellezza cono- Come si intende realizzare gli obiettivi prio perché partecipato, genera sempre no e cominciò a lavare i piedi dei discepoli”. sciuta, vissuta e condivisa, sia in oratorio nuovi legami e progetti. (Gv 13, 3-5) che nel “mondo fuori”, quello dell’universi- Un oratorio più CONCRETO che fa suo lo tà, del lavoro, dell’associazionismo e degli Ad intra, per condividere un unico “sguar- stile del mettersi un grembiule e condivide- amici, secondo lo stile cristiano condiviso in do e linguaggio” da trasmettere ai ragazzi re il pane. Gli aspetti irrinunciabili oratorio. attraverso tre momenti: settembre, gennaio Un oratorio più RISCOPERTO in quella che e dopo Pasqua. A momenti di formazione è la sua essenza che non sta nelle cose che comunitaria si aggiungerenno percorsi ad si fanno, ma nel fatto di essere luogo Vogliamo vivere l’oratorio come luogo cu- Gli obiettivi del progetto hoc in modo che possa nascere un unico dove si educa e ci si edu- rato che dica l’accoglienza della casa, come sguardo di presa in “cura” che unifichi le at- ca. tempo perchè ciò che si vive al suo interno tenzioni e l’accompagnamento della cresci- possa essere riconosciuto come momen- La proposta di fraternità per gli educatori ta dei piccoli. to di crescita. Un oratorio così necessita di sarà un momento annuale di conoscenza persone che abbiano il gusto di costruire reciproca e condivisione del tema educati- relazioni educative alla luce del Vangelo. vo diocesano, mentre per ragazzi e famiglie si tradurrà nell’Open Day dell’oratorio in cui verranno presentate tutte le attività parroc- I bisogni educativi principali dell’oratorio chiali. A questi momenti si aggiunge la tra- dizionale consegna del patto educativo nel- la festa dell’oratorio. Nello spirito di servizio FRATERNITÀ ci riproponiamo di spronare i ragazzi ad abbiamo il desiderio condiviso di costruire assumersi un impegno con la responsabi- una fraternità più grande, comunitaria, non lità della cura degli spazi utilizzati. Cerche- solo tra tutti i gruppi all’interno dell’oratorio remo di vivere l’apertura tessendo amicizie ma anche nei confronti di tutta la Comunità aperte e vere con tutti, accogliendo l’altro Cristiana, che ci aiuti a vivere e far vivere il anche nella sua diversità di origine, cultura; nostro oratorio come “casa” da abitare in- pensando ad una serie di proposte per gli sieme, dove vivere la fraternità anche attra- adolescenti e giovani oltre al tempo estivo. verso un pezzo di pane. L’ascolto e la con- Infine, pensiamo di vivere le testimonianza divisione sono i due aspetti che rendono tra famiglie rieducandoci al gesto del saluto percorribile la via della fraternità. e, negli adolescenti e giovani creando dei
Un servizio fatto Prendersi cura di qualcuno è sempre faticoso? Quali sono i momenti più prezio- si che conservi? Villa Sacro Cuore informa di persone: Secondo me prendersi cura di una perso- na in una fase “delicata” della propria vita si può fare solo per vocazione e con gran- A CASA MIA IL BURRO NON SI COMPRAVA... prendersi cura de responsabilità. Ogni persona che ho di fronte so che è un patrimonio di esperienza di vita, testimone della sua storia vissuta in modo diverso dal mio, sicuramente con fa- “Il burro, quando ero piccola io, era conside- rato il condimento principale per cucinare; l’olio di oliva era raro e molto costoso e solo in tica e sacrifici. Tra un servizio e l’altro, cioè pochi potevano permetterselo. Una volta alla Continua la nostra rubrica alla scoperta dei aiutandoli a lavarsi, vestirsi, mangiare, muo- settimana andavo da mia nonna, che aveva le servizi che rendono bello il nosto essere co- versi ognuno secondo le proprie possibilità, mucche, per farlo in casa insieme a lei. munità. In questo mese dedicato alla fragili- c’è sempre spazio per una parola, una con- Come prima cosa, ovviamente, bisognava tà, abbiamo pensato di intervistare una gio- fidenza, un ricordo con nostalgia. Questo mungere le mucche, di questo si occupava vane civatese che lavora quotidianamente scambio di affetto li fa star bene e dà una mio nonno; il latte doveva riposare un paio di con persone fragili e se ne prende cura. Lei carica anche a me. Ricordo un giorno che giorni in modo che affiorasse la panna; questa è riuscita a trasformare questo servizio nel lavoravo di mattino ed ero un po’ stanca, poi, veniva messo nella pènagia, ovvero una suo lavoro: ringraziamo Silvia per la sua di- perché comunque c’è sempre tanto da fare zangola (era fatta come un secchio di legno sponibilità e il suo prezioso lavoro! e una nonnina mi ha detto: “Oggi pomerig- stretto e alto dotata di uno stantuffo): si fa- gio ti aspetto a mangiare la torta del mio ceva andare su e giù per una buona mezz’ora Puoi spiegarci di cosa ti occupi? Dove è compleanno e non puoi mancare”. Mi ha finché la panna non diventava solida. A que- nato il tuo desiderio per il lavoro che svolgi? fatto così tanto piacere che dimenticando la sto punto la panna era diventata burro, che stanchezza ho detto subito di sì, come pote- veniva tirato fuori dalla pènagia, adagiato su Per il mese di FEBBRAIO vo deludere un invito così affettuoso? Altre un piatto e riposto nella credenza, in quanto facciamo gli auguri a Maria Sandionigi 13 occasioni mi hanno lasciato bei ricordi e tan- il frigo non c’era ancora. Qualche volta mia martedì 2, a Lidia Bellotti domenica 7 e Avevo 15 anni e durane le vacanze estive ti nonnini rimarranno sempre nel mio cuore. nonna mi chiedeva di decorare il panetto di ad Adele Perego mercoledì 13. con il gruppo adolescenti della Consolata di Purtroppo, in questo brutto periodo a causa burro ottenuto con la punta di un cucchiaio, Bevera abbiamo raggiunto una casa di ripo- del virus baci ed abbracci sono sconsigliati era un piacevole passatempo creare decorazio- LABORATORIO D’ARTE so della Carità in Emilia dove ci aspettavano anche se sarebbero ancora più necessari vi- ni con la mia fantasia. In fondo alla pènagia tanti “nonnini”, come a me piace chiamare sta l’impossibilità delle visite dei parenti. Per rimaneva un latte di scarto, chiamato laccet- Lasciare andare sul foglio attraverso i colori le persone anziane che aiuto. È stata per me questo con le mie colleghe facciamo il pos- to, che non veniva buttato via, ma utilizzato il proprio vissuto e le proprie emozioni, il un’esperienza bellissima in armonia festosa: sibile per ascoltare e parlare con loro più di come bevanda a merenda insieme ad una bella poter esprimere se stessi nel qui ed ora, il canti, musica, giochi alternati a qualche ser- prima e i nostri sguardi sorridenti non man- fetta di pane con il burro appena fatto e un po’ condividere uno spazio e il tempo insieme vizio alle persone che ne avevano bisogno. I cano mai perché prendersi cura di qualcu- di zucchero, come premio per aver aiutato la ad altre persone senza giudizio, liberamen- saluti finali sono stati un arrivederci all’anno no fa trasmettere la gioia di poterlo fare. nonna.” te, senza preoccuparsi di non essere “bravi”, seguente e così sono tornata per altre due lo sperimentare materiali e proposte nuovi, vacanze. Sono seguite altre esperienze di il giocare e sospendere la razionalità: ecco volontariato e il servizio civile nel nostro co- il potere dell’arteterapia che mai come in mune aderendo al progetto “Sorgente del- questo periodo ci sta aiutando ad affrontare la memoria” sempre con la vicinanza a fragi- questa lunga chiusura al mondo e le inquie- lità di età diverse, dalla scuola dell’infanzia tudini per il futuro e per questa situazione alla primaria ma anche nell’aiuto a una per- di cui non si riesce a vedere ancora la fine. sona anziana. Su questa strada si definiva Un modo per occupare il pomeriggio, alter- anche la mia decisione di far diventare que- nativo alla tv che entra anche nella nostra sto tipo di servizio il mio lavoro. Durante il Casa aumentando le nostre ansie. Date spa- corso di O.S.S. ho trascorso il tirocinio alla zio alla creatività. Provare per credere! casa di cura Talamoni ed alla nostra Casa del Cieco dove ho imparato tanto; in segui- to, sono stata assunta presso la nostra casa Brambilla-Nava dove lavoro da otto anni.
Essere viaggiatori nella fragilità Notizie dalla Casa del Cieco a cura di Pinuccia Castelnuovo Vi proponiamo uno stralcio del- Stare lì con un piccolo delirio di del legame profondo tra capacità e Esprimi un desiderio per l’anno 2021: che ancora non si sa si ha paura di sapere. la rivista “L’INCONTRO”, un onnipotenza: “salvare gli altri”, fragilità, tra potere e impotenza, tra abbracciare in propri cari! Ma il più delle volte un abbraccio periodico di una realtà di Torre scoprire la propria bontà? Mentre nascita e limite costituisce la svolta è staccare un pezzettino di sé dè Roveri (BG), fondata da don incontravi continuamente le fati- antropologica che vivranno alcu- Questo è il desiderio comune che l’anziano per donarlo all’altro Emilio Brozzoni (che ci ha fatto che, le separazioni, qualche presa di ne generazioni. È il tempo che ci è ha espresso durante le conversazioni o nelle affinché possa continuare conoscere il pittore Arcabas), che distanza anche sofferta. E poi i tan- dato di vivere oggi, tempo che vede attività di animazione di piccolo gruppo. il proprio cammino meno solo”. si esprime in tante azioni di soli- ti fallimenti, le disillusioni... Non svilupparsi il cammino dei “viag- Un semplice gesto, naturale e spontaneo Pablo Neruda darietà sociale. Una di queste è la erano molti quelli che riuscivi ad giatori leggeri”. Quelli che, come un che racchiude affetto e calore, che migliora l’umore e rende le giornate più celesti. Un abbraccio, un bacio e una carez- Cooperativa AEPER. L’articolo è di nove anni fa, a firma di Ivo Liz- accompagnare. Molti ricadevano e ci si chiedeva perché. I marginali bambino, si riscoprono in un signi- ficato nuovo. Nella storia dell’Aeper 15 za possono regalarci un sorriso e una zola della Redazione, e raccon- non erano (e non sono) più buoni è centrale proprio questa attenzione Ma che cos’è un abbraccio? speranza…che speriamo si avveri al più tando l’esperienza dei primi 25 o più belli degli altri. A volte sono alla piccolezza, alla quotidianità, presto per l’anno 2021. anni di AEPER, percorre il tema inaffidabili, rancorosi. Abbiamo alla ferialità, questa incredibile “Quanti significati sono celati dietro un della fragilità, come è cambiato maturato che era importante essere capacità di volgersi e rivolgersi alle abbraccio? E in attesa che tutto ciò avvenga nel più nel tempo. Ci è sembrato ancora lì con loro perché lì si doveva essere. famiglie (alle famiglie normali non Che cos’è un abbraccio se non comunicare, breve tempo possibile, le animatrici prose- profondamente attuale. Perché era un luogo di disvelamen- quelle particolarmente eroiche nelle condividere guono nei vari reparti le attività di anima- to, tutto particolare, e quindi un scelte) alle persone normali piene di e infondere qualcosa di sé ad un’altra persona? zione di piccolo gruppo. Il viaggio compiuto da Aeper è stato luogo di verità’. Faticosa verità, non debolezze e fragilità eppure incredi- Un abbraccio è esprimere la propria esistenza un viaggio nella fragilità, dal mar- luminosa verità. ella presente sta- bilmente capaci di tessere relazioni a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada, Nel mese di gennaio hanno iniziato un gine al centro. Proverò a spiegarlo gione scegliere di vivere vicino alla vitali tra loro, una specie di “luogo nella gioia e nel dolore. laboratorio di Carnevale per creare delle 14 Esistono molti tipi di abbracci, maschere colorate da appendere in veranda, brevemente. 25 anni fa lavorare nelle fragilità voleva dire collocarsi fragilità, e dentro, profondamente dentro, al cuore della fragilità, non rivelatore di una speranza possibi- le”. enza fare grandi scelte: trovan- ma i più veri ed i più profondi tutto ciò per rendere l’ambiente più gioioso in un margine, anzi nell’emargi- è più vivere dentro una parte ma dosi “lì”, accettando un invito, in sono quelli che trasmettono per i nostri ospiti, valorizzando comunque nazione. Era scegliere una parte. E è vivere al cuore della nostra con- una sorta di affidamento reciproco, i nostri sentimenti. questo momento di allegria. sceglierla consapevolmente. Scegliere vivenza. Alle avversità, all’anda- non particolarmente clamoroso. A volte un abbraccio, una parte che era nell’ombra: quella mento della crisi, all’iniziativa di Una tessitura di resistenza dentro quando il respiro e il battito parte rifiutata, quella parte che era altri... La zona grigia della difficol- alla vita, che piano piano si trasfor- del cuore diventano tutt’uno, avvertita dai più come pericolosa. tà a vivere, della fatica, del disagio, ma in capacità di nuova esistenza. fissa quell’istante magico nell’eterno. I volontari che entravano a lavorare del senso di esposizione si è ampliata È la vita delle persone, di tante Altre volte ancora un abbraccio, nel campo della tossicodipendenza tantissimo. Riguarda i più. Quella famiglie a produrre una frontiera se silenzioso, fa vibrare l’anima e rivela ciò e della marginalità grave sapevano fragilità che li fa sentire soli e impo- rispetto all’abbandono e alla solitu- che sarebbero stati considerati dal- tenti: una fragilità profonda. Che è dine e a generare senso, significato, la cultura corrente marginali loro anche quella che può essere l’origine evidenza del valore di quel che c’è, stessi. Era difficile tornare a far ri- dei legami più profondi e duraturi, di quel che vale la pena di vivere. conoscere come cittadini, come figli, segnati da dedizione. La riscoperta come generazione giovane da cura- re, le persone di cui ti prendevi cura e che provavi a non lasciare abban- donata. Da subito schierarsi dentro quest’area dell’emarginazione vole- va dire fare i conti con la propria fragilità, essere un po’ messi a nudo, essere chiamati a resistere, tornare a scegliere continuamente lo stare lì. E sentire dentro di sé le ambivalenze, le contraddizioni...
Il lembo del mantello Attraverso i “loro” occhi: di don Erminio l’arte dello scatto 8 marzo 2020. Un DPCM in- ponderando eccessivamente i a cura di Franca Albini giunge pesanti limitazioni al no- pro e i contro portano spesso a stro modo di vivere e conferma scelte non soddisfacenti. Meglio che non è arrivata una normale affidarsi all’intuito e buttarsi”). E influenza ma un contagio brutal- così evitavamo di allacciare con mente aggressivo. D’improvviso gli altri relazioni impegnative, tutto intorno a noi si manifesta legami di responsabilità (Prima 16 precario: l’economia, la scuo- noi = prima io). Sfruttavamo le 17 la, la sanità lombarda che era risorse della terra per appagare i proclamata ‘eccellente’… In au- nostri ‘bisogni’ senza valutarne i tunno la pandemia si ripropone limiti e chiederci se altri ne veni- pesantemente. Sperimentiamo vano privati ... disorientamento e depressione. E La nostra fragilità e i nostri limiti dobbiamo celebrare il Natale in ci appaiono ora in tutta la loro modo assolutamente insolito. realtà: li dobbiamo ammettere. venga fatto”. (P.A Sequeri, Il ti- Don Gianni ci invita a valorizza- Ma come non esserne angoscia- mor di Dio, pag. 86). Ai piedi re il rimanere a casa e l’isolamen- ti? Una risposta approfondita ri- della Croce, i soldati pagani, che to riscoprendo la dimensione chiederebbe di ripercorrere tutta non sanno nulla di Gesù, veden- della interiorità: “Attraversiamo la Rivelazione Biblica, ad iniziare do come muore quell’uomo in- questi “tempi” con le nostre do- da Genesi 3 (La malattia della tuiscono: qui c’è di mezzo Dio. mande, con l’attenzione a cercare libertà e la cognizione del dolo- (Matteo 27, 54) il senso e il criterio della vita or- re), passando per Giobbe (Quale “La gente del luogo, riconosciuto dinaria, delle sue pratiche, delle Dio?), per i profeti (“Vi darò un Gesù, diffuse la notizia in tutta possibilità di bene e delle tenta- cuore di carne”) fino a sostare ai la regione; gli portarono tutti zioni del male. ... La sapienza che piedi della Croce: il percorso di i malati e lo pregavano di po- ©Sante Castignani viene dall’alto è quella attitudine una fede adulta, l’anima della ter toccare almeno il lembo del NORCIA: Benedettini dinanzi alle macerie della Basilica di San Benedetto ad affrontare il prevedibile e l’im- provvisorietà nel pellegrinaggio suo mantello. E quanti lo toc- previsto, la sorpresa meravigliosa terreno alla ricerca del Volto di carono furono guariti.” (Matteo o l’irrompere dello spavento con Dio. 14,35-36) Gesù offre il coraggio l’animo del credente, con la con- Ma una esperienza recente ci può L’immagine scelta per questo da violente calamità naturali che che non può e non deve inter- di accettare la fragilità della con- divisione della visione cristiana dare luce. mese dedicato alla fragilità è del stanno mettendo a dura prova rompersi”. dizione umana, che la malattia della vita che ci rende popolo, La dedizione del personale medi- fotografo umbro Sante Casti- la tenuta economica, culturale e pone in drammatica evidenza. La dentro una storia, in cammino co che si fa carico dei contagiati gnani che, dopo il terremoto del sociale delle zone maggiormente Un grazie particolare a Sante Ca- ‘compassione’, il ‘compatire’ del verso il compimento del Regno.” dal Covid – rischiando la propria 30 ottobre 2016, “ha affrontato colpite. stignani per averci permesso di Figlio di Dio, che si è fatto uomo (Il Faro, ottobre 2020) vita – viene esaltata come eroi- un’esplorazione ‘lenta’ della ter- Castignani, insieme ad altri fo- pubblicare l’immagine di questi per lasciarsi ‘toccare’ dalla nostra Riflettendo, ci accorgiamo che ci smo. Guardando più in profon- ra di San Benedetto, per pren- tografi italiani, ha aderito al pro- luoghi a lui particolarmente cari. sofferenza, offre a tutti la testi- eravamo illusi di rimuovere la no- dità, la cura del malato appare dere consapevolezza degli effetti getto non profit “Lo stato delle monianza che Dio è Padre, ed ha stra fragilità lasciandoci guidare occasione perché si realizzi la più impietosi del sisma in quelli che cose. Geografie e storie del do- Per approfondire e conoscere me- a cuore la salvezza dei suoi figli. non dalla sapienza, ma dall’istin- profonda capacità di dedizione sono per l’autore luoghi dell’ani- posisma” che ha come obiettivo glio questo “osservatorio perma- Ci ammaleremo ancora. Prima to (Dallo shampoo all’auto, chi di cui l’essere umano è capace. ma”. principale quello di non spegnere nente di fotografia sociale e docu- o poi lasceremo questa vita. Ma sceglie d’istinto sceglie meglio - Fare dono della vita è la supre- Siamo ormai tutti consapevoli mai l’attenzione su L’Aquila e l’I- mentaria” è possibile consultare il non siamo più soli: abbiamo dice uno studio condotto da un ma verità dell’amore. “E dove della fragilità del nostro Paese. talia colpite dal sisma “nella cer- sito www.lostatodellecose.com. sfiorato il lembo del mantello. pool di ricercatori dell’Università avviene, è sempre manifestazio- Un territorio soggetto al disse- tezza che documentare attraverso di Amsterdam. Che conclude: ne dell’amore paterno di Dio: sto idrogeologico e segnato, so- la fotografia sia un prendersi cura “le decisioni importanti prese chiunque lo faccia. Per chiunque prattutto negli ultimi decenni, dei luoghi e dunque un esercizio
Quando la Storie della Città Cosa sarà Lourdes montagna buona notte d’argento regia di Francesco Bruni regia di Thierry Demaizière, Alban Teurlai era nostra di Elena Favilli di Marco Erba di Fioly Bocca 18 19 Lena conosce ogni cima, ogni Il nuovo volume della serie be- A Srebrenica, nel 1995, viene sentiero, il punto esatto in cui il stseller internazionale racchiu- scritta una delle pagine più nere fitto del bosco dirada per diventa- de cento biografie di donne che della storia europea degli ultimi re dorso pietroso o alpeggio. Co- hanno lasciato il loro paese d’o- settant’anni. Ma Greta non ne sa nosce a memoria ogni anfratto di rigine per una moltitudine di quasi nulla: lei, nata a Milano, è Bruno è un misconosciuto regista cinematogra- A Lourdes convergono tutte le fragilità, tutte le quel paese e delle montagne che ragioni diverse: chi per trovare concentrata sulla scuola e sulla fico, che sta attraversando un periodo di crisi. Il povertà: ogni anno milioni di pellegrini giungo- lo circondano. Lì si sente a casa. nuove e migliori opportunità, sua passione, il nuoto. Non è mai suo ultimo progetto fatica a decollare e anche in no da tutto il mondo e si accostano alla Grotta Lì è dove è cresciuta, con una chi per il bisogno di sfuggire a stata in Bosnia, anche se metà famiglia le cose non vanno benissimo: è separato dell’apparizione, portando ciascuno il proprio ba- madre che le è sempre sembrata situazioni difficili. della sua famiglia viene da lì. dalla moglie Anna e con i figli, Adele e Tito, ha un gaglio di speranze, aspettative, dolori.… distante e un padre che, invece, le I lettori scopriranno le vite di Jo- Non sa nulla dell’infanzia di suo rapporto altalenante. In modo del tutto casuale, Attraverso uno sguardo limpido e scevro da sugge- ha dato tutto l’affetto di cui aveva sephine Baker, ballerina e attivi- padre Edin, delle intere giornate a seguito di un piccolo incidente, scopre di esse- stioni, i due registi del documentario, Thierry De- bisogno. Lì è dove, negli anni, ha sta, di Asma Khan, rinomata chef che ha passato, lui musulmano, re affetto da mielodisplasia, una forma di leuce- maiziere e Alban Teurlai, non credenti, tratteggia- accumulato tutti i suoi ricordi, sia e di Alice Guy, la prima regista a giocare nei boschi con Goran, mia. Travolto dalla diagnosi della malattia, l’uomo no il luogo e i vari momenti della giornata, senza quelli che sono una carezza lieve della storia, e ancora la cantan- l’inseparabile amico serbo. Dal prova a reagire come riesce, attraversando tutte le mai dimenticare la necessità di rispettare la dignità sul cuore sia quelli che pesano te Carmen Miranda, l’eclettica passato, però, non si può fuggi- fasi drammatiche del percorso: il difficile dialogo dei meno fortunati e dei sofferenti. come un macigno. Proprio lei che Rihanna, la fumettista Marjiane re, e così Greta si ritrova a scava- con il medico, le tante domande che frullano nella «Lourdes è un luogo – spiegano i registi – dove si ha messo in pausa la sua vita in Satrapi e tante altre. re nella storia della sua famiglia, mente, le parole giuste per comunicare la notizia ai possono mettere da parte le proprie convinzioni una solitudine sempre uguale, av- Informatiche, chirurghe, mu- tornando laggiù dove tutto è propri cari, ma, soprattutto, come chiudere aiuto private per individuare un “qualcosa” di straordi- verte ora uno smottamento, come siciste, politiche, campionesse cominciato. Un romanzo che ci e da che parte cominciare. Coinvolti nella visio- nario. Si può definire un crogiolo di umanità dove una piccola frana che fa sentire la di judo e scacchi: queste figure riporta a vicende dei Balcani di ne del film non sperimentiamo solo le sensazioni accade “qualcosa” di eccezionale sulla condizione sua eco fino a valle. Perché Corra- fuori dal comune ispireranno le ieri e che ci insegna tanto anche di “debolezza e fragilità” che la malattia mette in umana, “qualcosa” che supera persino la fede e che do è tornato. Corrado che, mol- bambine - e i bambini - di tutto sull’oggi, mettendoci in guardia evidenza, ma scopriamo, insieme al protagonista, ci porta ad interrogarci sul nostro rapporto con la ti anni prima, è andato via senza il mondo a inseguire i propri so- dal fatto che la paura può diven- anche il senso dell’esistenza. La malattia è una sofferenza e la morte». dire addio. E quando Corrado gni, oltre ogni confine. tare odio e persino guerra. E che scossa profonda che induce a mettere a fuoco ciò Destinato inizialmente all’uscita nei cinema italia- vorrebbe spiegare le ragioni della ci restituisce con tocco lieve e che conta, o meglio, chi conta. “Cosa sarà”, è un ni in collaborazione con le Sale della Comunità, sua scelta, Lena non sa se ha la Per non smettere di sognare: da potente insieme un ritratto di ra- intenso viaggio nella fragilità ma soprattutto nelle il documentario ha trovato diffusione grazie alla forza di sostenere il peso di quegli qualsiasi posto veniamo, ovunque gazzi stupendi, capaci di riparti- pieghe della vita, un percorso di smarrimento e ri- piattaforma Vativision.com eventi taciuti. andiamo. re, di sognare un futuro diverso. centramento, una piccola parabola sul bisogno di (af )fidarsi.
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