ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO IV 03 18 - BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION www.platform-optic.it
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio postale di Savona cpo per la restituzione al mittente che si impegnerà a pagare la relativa tassa - contiene I.P. - ISSN 2420-8795 BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO · IV 03 18 www.platform-optic.it
Disponibile in RX. MODELLO MOSTRATO: SWEPT AWAY Adesso la vista è perfetta. Le nostre lenti PolarizedPlus2® sono leggere e flessibili come voi, si adattano a diverse condizioni di luce, eliminando la luce abbagliante e aumentando il colore.Scegliene un paio e prova tu stesso. Colore.Nitidezza.Dettaglio. ©2018 Maui Jim, Inc.
EDITORIAL #LIVETHEWONDER Mido stupisce ancora. MIDO 2018 PROMOSSO A PIENI VOTI. UN'EDIZIONE CHE HA SUPERATO SE STESSA CON +4,9% RISPETTO ALLA PRECEDENTE. PAOLA FERRARIO www.platform-optic.it p.ferrario@publicomm.it www.platform-blog.com La 48a edizione di Mido ha chiuso con oltre 58mila esaltare i prodotti e, complice il desiderio di tutti di presenze di visitatori professionali da vedere le proposte di chi si affaccia al settore da neofita, tutto il mondo, segnando un +4,9% rispetto ha registrato un tutto esaurito (in alcuni momenti all'edizione precedente. Sono aumentati in era impossibile fermarsi negli stand per vedere con modo significativo i visitatori stranieri, a testimonianza calma le proposte a causa del sovraffollamento). della vocazione internazionale dell’evento, e i colleghi L'atmosfera che si respirava era decisamente positiva italiani hanno confermato di volere “toccare con e gli espositori sono stati soddisfatti dell'affluenza. mano” le novità della kermesse. Un altro elemento degno di menzione è la piazza del È cresciuto anche lo spazio espositivo Fashion District: l'enorme occhio trasparente, abbinato (+5%) che ha visto la partecipazione di 1305 aziende. a grandi pali che culminavano anch'essi in un occhio, Numeri importanti, peraltro sia on- che off-line, che hanno catturato l'attenzione. Elementi strutturali a dimostrano l'indiscussa supremazia di un salone che parte, anche l'offerta formativa è stata rappresenta l'eccellenza per il nostro Paese. esaustiva ed è culminata nell'Eye Awarness E l'eccellenza Mido è riuscito a trasmetterla attraverso Day, la prima giornata internazionale dedicata alla un'offerta merceologica completa ed è stato eletto come sensibilizzazione sulla salute visiva. piattaforma per lanciare i nuovi prodotti, presentare L'evento, voluto dall'organizzazione della fiera, ha visto nuovi brand, sottoporre ai visitatori le ultime frontiere come attori esperti, istituzioni e operatori che hanno della tecnologia del nostro comparto... Ma non solo. approfondito il tema e contestualmente individuato Perché, la Meraviglia (come amano definirla gli azioni comuni sia sull'Italia - dove si è espressa la organizzatori) ha saputo rinnovarsi a livello espositivo volontà di creare un’anagrafe ministeriale di progetti attraverso nuove scenografie che non di sensibilizzazione per non disperdere le risorse - sia appartengono a nessuna fiera del settore. Pensiamo a livello internazionale con un tavolo interassociativo al Mido Lab, il laboratorio dedicato alle start up, per proseguire il dialogo e declinare una campagna che quest'anno ha cambiato look proponendo una congiunta. Un Mido quindi promosso a struttura in legno che evocava una foresta. pieni voti che ha superato se stesso. Restiamo in Il layout espositivo è stata la cornice perfetta per attesa delle novità per il 2019! 3
PLATFORM Optic 2018 Anno IV #3 Mido Stupisce Ancora 3 EDITORIAL You Rock 6 COVER STORY Eclettiche Evoluzioni 10 FASHION Strange Loving Objects 16 STYLE Pink Obsession 18 ID DESIGN Emotional Shopping 20 MY COACH L'added value del Made in Italy 22 CONTEMPORARY My Dream Wedding 26 RETAIL Tra Grano e Cielo 30 ART Evoluzioni Made in Japan 32 BEST REPORT Special 2018 35 CONTACT LENS Dossier 48 PROFESSIONAL Best of 54 INTERIOR DESIGN What's on 58 TRENDS Focus 64 REVIEW table of contents
cover PLATFORM OPTIC Mensile_numero 3_anno IV_2018 EDITORE | PUBLICOMM Sede Legale 20121 Milano - Piazzetta Brera 24/2 Autorizzazione Tribunale di Milano n. 304 del 18/09/2014 Iscrizione al R.O.C. n. 21349 Sede operativa 17100 Savona - Piazza Guido Rossa 8R Tel. +39 019 838411 Fax + 39 019 8384141 DIRETTORE RESPONSABILE Simona Finessi s.finessi@publicomm.it DIRETTORE EDITORIALE Paola Ferrario Glasses p.ferrario@publicomm.it AVANGLION Designer DIRETTORE CREATIVO BRUNO PALMEGIANI Angelo Dadda Photo a.dadda@publicomm.it MATTEO DI PIPPO RESPONSABILE DI REDAZIONE Liviana Enrile l.enrile@publicomm.it REDAZIONE Cristina Bigliatti c.bigliatti@publicomm.it Annalisa Guerisoli a.guerisoli@publicomm.it WEB E SOCIAL MEDIA Lara Castagnino l.castagnino@publicomm.it ADVERTISING Gloria Della Ciana g.dellaciana@publicomm.it Barbara Hartwig b.hartwig_ext@publicomm.it La Redazione si riserva la facoltà di selezionare il materiale pervenuto, nonché di modificarlo in parte senza snaturarne PROGETTO GRAFICO il significato, al fine di adeguarlo alle disposizioni di Angelo Dadda, Paolo Veirana stampa. Il materiale inviato e pervenuto in redazione anche se non pubblicato, non verrà restituito. IMPAGINAZIONE È vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto Sara Pizzorno contenuto nella presente rivista senza preventiva s.pizzorno@publicomm.it autorizzazione da richiedersi per iscritto alla Redazione. INFORMATIVA PRIVACY · Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. ABBONAMENTO ANNUALE 196/2003, la informiamo che l’utilizzo dei suoi dati, trattati Italia euro 50,00 - Estero: euro 140,00 in forma scritta e/o co n l’ausilio di strumenti informatici, è esclusivamente finalizzato all’invio della presente SERVIZIO ABBONAMENTI rivista. Titolare e responsabile del trattamento dei dati è Publicomm con sede a Milano, piazzetta Brera 24/2. Tel. +39.019.838411 abbonamenti@publicomm.it Per informazioni e segnalazioni info@publicomm.it La informiamo inoltre che lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del citato decreto e che quindi in ogni STAMPA momento potrà avere gratuitamente accesso ai propri dati e potrà richiederne l’aggiornamento, la rettifica, Erredi Grafiche Editoriali l’integrazione o la cancellazione se non desidera più Via Trensasco, 11, 16138 Genova ricevere la presente rivista. info@erredigrafiche.it colophon
COVER STORY Il celebre designer Bruno Palmegiani firma una nuova linea all'insegna della leggerezza e del minimalismo. Avanglion è un marchio nato da un gioco tra bambini quando Benny Angel e il suo amico progettano di aprire una società, e non sapendo come chiamarla, iniziano a scegliere una lettera a testa: A V A N G L I O N. Anni dopo, quando nel 1991, Benny fonda davvero un’azienda affermatasi ormai a livello internazionale nel settore dell’ottica (Federetion Einar), si ricorda quel sogno da bambino e decide di chiamare così una delle linee del gruppo. PURE FORME - MINIMAL STREET Dall’incontro con Bruno Palmegiani, storico designer di Police ma anche creative director di marchi come Versace, Krizia, Givenchy, Marc Jacobs, Zegna e altri, nasce nel 2017 l’idea di rinnovare completamente la linea Avanglion sole e vista, dopo il consenso già ottenuto con il restyling della linea donna di Sovér. 6
COVER STORY Photo: ©davidedalmas.com Leggerezza e minimalismo sono il must di questa collezione che abbina la massima funzionalità, grazie ai contenuti tecnici di alto livello, con un design lineare ma di carattere. In un momento socio culturale in cui si punta maggiormente all’essenza delle cose Palmegiani riporta questa tendenza nella nuova collezione Avanglion. Un occhiale pulito dove tutto ciò che è superfluo sparisce, si lavora solo sulle linee che diventano forme pure. Unico vezzo resta il decoro metallico “A” sulle astine e nel frontale, life motiv del marchio. Le lenti polarizzate sono il punto di forza della linea perché oltre a proteggere dai raggi UV, schermano il riverbero del sole garantendo una visione molto riposante all’occhio che non è più costretto ad adattarsi costantemente alle diverse condizioni di luce. I nuovi modelli sono dei combinati tra un acciaio leggerissimo (0,8 mm), acetati di cellulosa e plastiche super sottili grazie alle proprietà del materiale TR90: un mix vincente di elasticità e resistenza agli urti. Photo: ©davidedalmas.com 9
FASHION Si è appena concluso Mido 2018 e le tendenze svelate in anteprima durante la kermesse milanese hanno confermato il desiderio PAOLA FERRARIO dei designer di inseguire Giornalista, viaggiatrice appassionata di lettura e nuoto. “il nuovo”, coinvolgendo forma e sostanza. Partendo da un'importante ricerca delle forme, l'eyewear si fa ispirare a mondi attigui quali moda, design e architettura. Grande attenzione anche alle lenti che si sono sbizzarrite con tonalità audaci e si sono ritagliate un ruolo importante. I dualismi sbancano come pure l'attenzione ai dettagli ottenuti spesso attraverso soluzioni L'occhiale tecnologiche all'avanguardia. Non mancano le limited edition si è raccontato e il desiderio di personalizzazione a Mido 2018. perché l'occhiale non è un semplice accessorio. È l'accessorio par excellence. FLEYE Il modello Roux è il protagonista della campagna pubblicitaria. L'acetato dei cerchi contrasta piacevolmente con la barra metallica che attraversa tutto il ciliare. Eclettiche evoluzioni 10
FASHION BARBERINI EYEWEAR Il modello Saturno racchiude le lenti specchiate verde sfumato zaffiro Polarized Platinum in una preziosa cornice di acetato blu notte e metallo oro chiaro, con tutto il comfort della cerniera flex integrata. CATUMA Il ruolo della luce contrapposta all’oscurità torna protagonista anche nella collezione “Shadows”. DOLCE & GABBANA Il frontale dell’occhiale da sole oversize DG Crystal richiama le iniziali del brand: le lettere DG risplendono con un doppio profilo di cristalli bianchi e luminosi, e con lenti specchiate color oro. ETÉ LUNETTES Tutte le montature sono realizzate in limited edition, testimoniata dal numero seriale inciso su ogni terminale d’asta. 11
FASHION KOMONO La linea Elementary ritorna con un design pulito e nuove colorazioni che ridefiniscono montature estremamente leggere. 12
FASHION GIORGIO ARMANI Evoluzione della classica forma rotonda, gli occhiali da sole in metallo ultraleggero Giorgio Armani D’Artiste, hanno un design essenziale e geometrico che contrasta con il tocco eccentrico del motivo floreale sulle lenti oversize a specchio. G-SPECTACLES Ampio spazio per le lenti rotonde e le montature curve, reinventate in chiave futurista. Ogni modello è personalizzabile, accoppiando alle montature il tipo ed il colore di lenti preferito. KYME A partire dalla Minimal Art collection, Kyme evolve in un rebranding con cui cambia volto alla sua immagine siglando la sua “impronta” e marcando il suo stile. MOMO DESIGN Ispirandosi alla mascherina in fibra di carbonio dei primi anni '80, il modello Icon si alleggerisce e assottiglia, per essere indossato anche con il casco da moto, da bici o da sci. 13
FASHION SILHOUETTE Grazie alla nuova Integrated Glazing Technology, il marchio ha creato un esclusivo sistema che, senza viti o perni, permette di innestare aste e ponte direttamente nelle lenti del suo modello rimless più iconico. STING Le sue mascherine intercambiabili lo trasformano in un occhiale particolare: grazie a tre modelli differenti di frontali magnetici (aviator, butterfly, squadrato). TRANSITIONS + VANNI Le nuovissime montature in acetato pixel di Vanni sono abbinate alle tecnologiche lenti Transitions Signature VII - chiare in interno e scure alla luce del sole. VUARNET Il noto brand francese “si butta” nella vista con una collezione dotata di clip-on. 14
STYLE VERONIKA WILDGRUBER STRANGE LOVING OBJECTS. INCONTRIAMO UNA DELLE VOCI EMERGENTI PIÙ SIGNIFICATIVE NEL MONDO DELL'OCCHIALE. PAOLA FERRARIO L'ESTRO ARTISTICO DELLA WILDGRUBER È IL RISULTATO DI UN PERCORSO CHE LA VEDE IMPEGNATA CON ATTIVITÀ SIA NEL MONDO DEL DESIGN PURO CHE DEL FASHION (È UNA DEI COLLABORATORI DELLA MAISON HERMÈS PARIS). CON GLI ANNI È RIUSCITA A FARE AFFLUIRE QUESTA SUA POLIEDRICITÀ ESPRESSIVA NELLA SUA LINEA OMONIMA, CARATTERIZZATA DA DUALISMI DI MATERIALI E DI COLORI. IL RISULTATO È UN APPROCCIO FRESCO E INNOVATIVO ALL'OCCHIALE, TANTO DA AVERLE FATTO OTTENERE IL SILMO D'OR NEL 2017. Ci racconteresti il tuo background formativo come designer? Ho studiato Industrial Design alla Libera Università di Bolzano. Poi, per 4 anni, ho lavorato come Assistant Designer a Parigi in diversi studi di design prima di mettermi in proprio. Lavoro principalmente nel campo del design per la casa, collaborando con aziende come Ligne Roset e Authentics. Per il marchio di alta moda Hermès Paris invece disegno patterns per articoli in seta, come cravatte o foulards. Perché hai deciso di disegnare occhiali? È un po’ capitato per caso. Ho incontrato Jacques Durand a Parigi - quando lavorava ancora con Alain Mikli - il quale mi ha chiesto di progettare una montatura: era curioso di vedere l’approccio di un designer che non aveva mai progettato occhiali. Il primo modello che ho prototipato – con del cartone tagliato e piegato – l’abbiamo quindi realizzato insieme nel 2010 e ha vinto subito il Silmo d’Or. Questa sorpresa mi ha spinto a pensare seriamente di disegnare una collezione di occhiali. 16
STYLE Ti aspettavi di vincere il Silmo D'Or? Nel 2010 sicuramente no, all’epoca non sapevo nemmeno cosa significasse! Nel 2017 avevo certamente una speranza, però non immaginavo l’avrebbero dato a me, considerata la concorrenza. Quasi ogni marchio invia un occhiale… Quali sono le tue fonti di ispirazione? L'architettura, l'arte e la vita urbana. Qual è il Leit Motiv delle tue collezioni? Mi piace lavorare sulla fusione di due forme, dando così vita ad una terza nuova configuarzione. Possono essere due sagome che si sovrappongono o s'intersecano, spessori o materiali diversi che vengono composti per creare un nuovo linguaggio formale sconoscuto ma armonico. A quale pubblico ti rivolgi? A persone dotate di una certa sensibilità estetica che ricercano e scelgono con cura gli oggetti che che li circondano e gli articoli che indossano. Ci racconteresti la tua ultima collezione? La mia ultima collezione è composta da montature dotate di un basso rilievo. Due livelli con un trattamento di superficie diverso, la parte più in avanti è lucida, mentre quella bassa è satinata per sottolineare lo stacco delle due forme. Per la prima volta ho anche utilizzato colori cangianti e con un effetto metallico. 17
ID DESIGN Pink obsession. PAULINE R. Giornalista, fotografa appassionata di occhiali. Il rosa non smette di sedurre. 18
ID DESIGN Nel passato, addirittura nel lontano Poi la situazione si è ribaltata negli anni ’40 e 1700, il colore rosa non era appannaggio da allora il costume si è radicato nella società dell'universo femminile ma veniva occidentale creando l'associazione rosa-femmina. indossato anche dagli uomini. Con l'avvento del fenomeno agender nella moda questo connubio colore-genere è andato Questa tendenza è proseguita anche nel secolo scomparendo, anche se il rosa “tinge” ancora molti scorso: pensiamo ad esempio a Jay Gatsby che accessori e abiti per la donna moderna. ne “Il grande Gatsby”, il capolavoro di F. Scott Ne sono un esempio l'occhiale Edna di Xavier Fitzgerald del 1925, sfoggiava un abito rosa. Garcia e gli orecchini di Mikiko. Mikiko Nato a Vicenza nel 1991 nella città patria d’eccellenza di maestri orafi, il marchio di gioielleria Mikiko propone creazioni Xavier Garcia Barcelona raffinate dove la perla Il brand catalano propone fin dalla sua nascita viene reinterpretata collezioni di carattere e anticonformiste. e unita ai materiali L’ispirazione creativa nasce sempre più preziosi. dalle radici, dalle fondamenta racchiuse Gli orecchini qui nel carattere per arrivare alla rivisitazione di raffigurati combinano forme iconiche e simboli dell’occhialeria. argento rosè con perle Il modello Edna sceglie l'acetato fresh water multicolor e e sfoggia un design rettangolare zirconi rosa a cuore. dai volumi scolpiti con un tocco retrò. 19
MY COACH Emotional shopping. SECONDA PARTE ROBERTO PREGLIASCO Business Retail Coach. LA MAGGIORE PARTE di vendita della lente e della montatura. ad esempio dalla capacità del consulente DELLE DECISIONI D’ACQUISTO Educazione significa evidenziare il alla vendita, dal tempo a disposizione del VIENE PRESA A LIVELLO valore e l’importanza del benessere visivo cliente, dall’acquisto precedente. INCONSCIO, SPERARE in termini di correzione, ma anche di Analizzando l'attività delle aree cerebrali prevenzione. durante lo shopping i ricercatori DI VENDERE IN UN CENTRO Coinvolgere significa mettere il cliente hanno evidenziato che ogni azione è OTTICO SENZA CONOSCERE al centro, prenderlo per mano per preceduta/accompagnata dall’attivazione E “GUIDARE” LA PARTE guidarlo con coerenza verso la scelta di circuiti neuronali nella corteccia EMOZIONALE DEL CLIENTE di una soluzione visiva adeguata ai suoi dell’orbita frontale e hanno confermato DIVENTA DIFFICILE bisogni. Un percorso che il consulente alla il comportamento a-razionale (emotivo) vendita deve sempre pensare, provare e dell’acquirente (Lugli 2011). Mi capita spesso di ascoltare la proposta strutturare con coerenza. Incredibile, ma vero, le emozioni sono di acquisto di una soluzione visiva da Ecco è arrivato il momento di prendere strumenti fondamentali per ogni decisione parte del consulente alla vendita e solo in un foglio e la penna e scrivere come della nostra mente. Infatti Gerald Zaltman, pochi casi ho sentito raccontare una bella promemoria i quattro concetti che docente di marketing presso la Harvard storia per accompagnare il cliente nella potreste utilizzare per soddisfare le tre Business School, ha valutato che la scelta. Ho spesso sentito invece spendere parole chiave. componente razionale delle decisioni di tante parole sul nome della griffe senza Il primo concetto è che le emozioni acquisto conta davvero poco, in una scala la capacità di parlare dei vantaggi guidano le decisioni dei consumatori. da uno a cento, circa il 5 per cento. derivanti dall’acquisto, ad esempio, di una Alla base di una qualsiasi decisione, Questo significa che il 95% delle nostre determinata montatura. dall'acquisto di una soluzione scelte prendono forma nella dimensione Nei corsi uso spesso tre parole chiave: visiva (montatura e/o lenti) a scelte inconscia e l'apporto della componente innovazione, educazione, coinvolgimento. più complesse, si attiva una fitta razionale influisce solo in una minima Innovazione di servizio: occorre rete neuronale che dà luogo ad un parte. Anche quando la scelta ci sembra trovare il coraggio di ripensare alla nostra processamento delle informazioni che avvenga in maniera razionale in realtà professione innovando anche il processo influenzabile da numerose variabili, come attinge al nostro individuale database 20
MY COACH di memoria che archivia gli eventi di una nuova montatura scorciatoie per risparmiare fatica e si classificandoli in base alla loro rilevanza • È coinvolto e si “visualizza” con una basa su impressioni emotive guidate emotiva. Prendiamo in considerazione il nuova montatura anche dall’intuito. processo di acquisto di una montatura da • agisce e si reca dall’ottico di fiducia In sostanza il cervello recupera e passa parte del cliente. (se esiste) in rassegna fatti ed emozioni, entra nella La teoria classica prevedeva che il cliente • acquista la montatura se trova un sua “biblioteca” per elaborare ricordi, fosse coinvolto in una cronologia del tipo: Professionista capace di emozionarlo esperienze e convinzioni che determinano • decide razionalmente di avere bisogno • razionalizza l’acquisto della montatura la decisione finale di acquisto. di una nuova montatura cercando giustificazioni per motivare il L’ametrope interpreta l’occhiale • agisce e si reca dall’ottico di fiducia prezzo investito. selezionato in base alle modalità (se esiste) Il nostro sistema neurale classifica di presentazione, alla capacità del • analizza le proposte ponderando tutti i immediatamente la montatura oggetto professionista di raccontare la sua storia, vantaggi e svantaggi legati all’acquisto di osservazione come piacevole o alle proprie esperienze passate e gli • acquista la montatura per soddisfare non piacevole e produce una risposta attribuisce un determinato significato. un suo bisogno fisiologica appropriata: può aumentare L’emozione quindi guida l’acquisto. • “sente” a livello emotivo quella il battito cardiaco, la frequenza di Mi piace pensare al consulente in ottica determinata montatura. respirazione, la produzione di alcuni come ad un “generatore di emozioni” Oggi le neuroscienze hanno evidenziato mediatori chimici. capace di creare ponti immaginari tra che il processo in realtà è inverso: Il processo decisionale non è un processo le montature presentate ed i benefici • “sente” a livello emozionale il desiderio perfetto, agisce in velocità, segue derivanti. 21
CONTEMPORARY L'added value del Made in Italy. LAVORO: “TRONISTA”? MEGLIO IL DESIGNER DI OCCHIALI ADDIO AL SUCCESSO FACILE, I GIOVANI RISCOPRONO LE PROFESSIONI DEL ‘MADE IN ITALY’. Ormai solo cinque ragazzi su cento sognano di fare occasione della realizzazione di un documentario i “tronisti” o di partecipare all’Isola dei Famosi. sul “Made in” (https://youtu.be/EFJ3e7hYFG4), Invece un corposo 56% opta per professioni più ha intervistato big della nostra occhialeria come concrete legate al Made in Italy. Il mondo dello Giorgio Valmassoi (Thema Optical), Barbara spettacolo e del successo facile appare ‘illusorio’, De Rigo (De Rigo), Giovanni Carlino (Italia ingannevole e fittizio. Mentre oggi si cerca un lavoro Independent) e Jacopo Romano (AVM 1959). che possa avere anche uno sbocco internazionale. Le scorciatoie verso il successo appaiono sbocchi Lo studio è stato svolto dall’agenzia di sempre meno probabili, forse anche perché comunicazione Klaus Davi and company, su un nonostante centinaia di reality, chi ha avuto Vanni campione di 500 giovani tra i 18 e 30 anni, che, in successo sono veramente in pochissimi. 22
CONTEMPORARY Missoni 99 John Street Studio LE PROFESSIONI PIÙ AMBITE Ancora occhialeria, con gli addetti al controllo Tra i mestieri del “Made in” più ambiti resta della qualità e tecnici delle lenti a contatto in testa quello dello stilista (41%): la figura del (18%): queste figure all’interno della filiera sono creatore di abiti, meglio se per una prestigiosa importanti e un posto così attira naturalmente un griffe, continua ad attirare sempre più ragazzi, sia ragazzo in cerca di lavoro. per la fama che per la grande tradizione tricolore. Nona piazza per il viticoltore (17%): il vino Segue il designer di occhiali (36%), il cosiddetto rappresenta uno sbocco di grande impatto, “sarto delle lenti”, colui che materialmente veste considerati i successi che la produzione italiana gli occhiali, fiore all’occhiello del Made in Italy, continua a macinare all’estero grazie ai suoi la cui esportazione di prodotti all’estero vale 3,7 pregevoli prodotti. miliardi di euro. Chiude questa speciale top ten, un po’ a sorpresa, Terzo posto per il sarto (34%), quello che cuce il ceramista (15%), mestiere dall’antichissima vestiti su misura: considerato un mestiere tradizione nel nostro Paese e ancora molto medievale, ora anche grazie alle tecnologie ha richiesto all’estero, soprattutto in Russia e guadagnato in termini di fascino e reputazione. In nell’Est Europeo. quarta posizione troviamo l’orafo (30%), arte che attira sempre più ragazzi grazie allo sviluppo di scuole orafe che permettono di dare lavoro a tante nuove future star del gioiello italiano. Fedon A seguire abbiamo il calzolaio (27%): anche il settore calzaturiero sta tornando in auge tramite numerose iniziative che fanno riscoprire questi lavori artigianali. Non può mancare l’arredamento italiano: l’arredatore o designer d’interni si sta ritagliando un nuovo ruolo da protagonista e ottiene il 24% delle preferenze. Le nuove professioni del “Made in” legate al marketing e alla tecnologia si stanno facendo sempre più spazio: non stupisce quindi che i “millennials” o comunque i più giovani siano PERCHÉ SI PREFERISCONO LE PROFESSIONI attirati da figure dell’ambito digitale come il DEL “MADE IN”? project manager o ingegneri di software (22%), Alla domanda la maggior parte ha risposto “siamo specialmente nel fashion o per quanto riguarda la i primi al mondo” (45%), con “dà l’opportunità di progettazione di occhiali. un impiego più duraturo” (36%) a seguire; poi “offre possibili sbocchi internazionali” (31%), “permette di sfogare la propria creatività” (27%), “ha una tradizione e un fascino indiscutibili” (24%), “è sinonimo di qualità e passione” (20%), “sfrutta a meraviglia le nuove tecnologie e l’innovazione” (18%), “rappresenta la grande bellezza italiana” (16%), “è un fenomeno innato nella nostra cultura” (12%) e “mi permette di conoscere tante persone in gamba” (8%). Furla 23
CONTEMPORARY Blackfin I BIG DEL DESIGN MADE IN ITALY Quali sono gli idoli da emulare? Lo stilista Riccardo Tisci (22%) è in testa nelle preferenze: il tarantino, ex direttore creativo di Givenchy e disegnatore di star del calibro di Madonna, è diventato da pochissimi giorni nuovo Chief Creative Officer della prestigiosissima Burberry ed è sicuramente tra i migliori al mondo nel suo settore. Lo seguono Matteo Thun (18%), star dell’arredo italiano; Lapo Elkann (16%), imprenditore di successo e fondatore del brand di occhiali Italia Independent; Rocco Iannone (13%), 34enne catanzarese astro nascente della moda italiana e direttore creativo di Pal Zileri dal luglio 2017; per LA PAROLA AI PROTAGONISTI DELL'EYEWEAR chiudere col giovanissimo Massimiliano Mastrangelo Non si stupiscono i produttori di tanto interesse per il (10%), romano, che disegna borse di lusso per il suo “Made in” da parte delle giovani generazioni. marchio Lisianthus. Nicola del Din, anima del brand Blackfin, osserva: “Il Made in Italy è una perfetta sintesi fra tecnologia e cultura artigianale. Noi produciamo tutto orgogliosamente in Italia. Uniamo la straordinaria qualità dei prodotti a una cultura dei servizi all’avanguardia”. Gli fa eco Jacopo Romano, AD di AVM 1959: “Non lo dico per autoincensarmi ma siamo di gran lunga i più bravi quando si tratta di cultura del bello. Abbiamo nel nostro DNA cultura ed educazione al bello che gli altri non hanno e i giovani lo hanno capito”. Per Giorgio Valmassoi, numero uno di Thema Optical, ”solo un’azienda come la nostra può proporre occhiali in 3D che elaborano una scansione del viso e in teoria ognuno può farsi gli occhiali che vuole unendo massima creatività e tecniche futuristiche”. Barbara De Rigo, Direttore Marketing di De Rigo, osserva: “A volte i giovani non si trovano. Dipende dai ruoli. Siamo penalizzati anche dalla zona in cui operiamo perche i giovani tendono ad andare nelle zone metropolitane”. Non ha dubbi Maurizio Schiavo, karl Lagerfeld AD del gruppo Fedon: ”Paga l’attenzione all’ecologia e all’eco-sostenibilità, un tema a cui le giovani generazioni sono sensibilissime”. “Penso che il ‘Made in’ attragga per la forte spinta all’innovazione” sottolinea Giovanni Carlino, CEO di Italia Independent. E non potrebbe essere diversamente, spiega Alessandra Girardi, alla guida di Nico-Design: ”La crisi economica ha inciso anche sui giovani che si sono resi conto che le scorciatoie non pagano e intravvedono in questi percorsi enormi potenzialità”. Chiude Gabriele Bonapersona, Vice Presidente International Brands di Marchon Eyewear: “Il nostro è ancora il Paese che detiene la tradizione Italia Independent più importante dal punto di vista produttivo quindi per noi è assolutamente strategico mantenere una forte presenza in Italia”. 24
RETAIL SHANGHAI MY DREAM WEDDING GIULIA GEROSA Ricercatore in design degli interni Politecnico di Milano A SHANGHAI, IN WEST JIANGUO ROAD, NELLA ZONA CHE FU CONCESSIONE FRANCESE, LO STUDIO NONG HA PROGETTATO UNO SPAZIO DEDICATO AGLI ABITI DA SPOSA IN CUI ORIENTE E OCCIDENTE SI FONDONO IN UNO LUOGO ONIRICO. 26
RETAIL Il 6 aprile 1849 venne istituita a Shanghai residenziale di prim’ordine a Shanghai. la Concessione Francese, grazie al Console Nel 1943, durante la Seconda Guerra Charles de Montigny che ottenne tale area Mondiale, il governo di Vichy annunciò della città attraverso un proclama dell’allora che avrebbe rinunciato alle sue concessioni governatore di Shanghai. I suoi confini sono in Cina: le concessioni francesi a Tianjin, stati ampliati per due volte, nel 1900 e nel Hankou e Guangzhou furono così 1914, diventando negli anni ’20 una zona riconsegnate al governo di Jingwei Wang. 27
RETAIL Al termine della guerra, né Vichy, né il governo nazionalista di Wang furono riconosciuti come legittimi, ma il nuovo governo post-bellico della Francia riconobbe che il passaggio era stato legale e un nuovo accordo venne firmato nel 1946 da Chiang Kai-shek, in base al quale le truppe cinesi sarebbero state ritirate dall’Indocina Francese, in cambio della rinuncia della Francia a tutte le sue concessioni nelle città cinesi. È all’interno di tale contesto, legato ad un immaginario fortemente europeo dell’abitare, che prende vita il flagship store My Dream Wedding Boutique, un giovane marchio coreano di abiti da sposa, situato nella No.386 West Jianguo Rd, un tempo zona francese caratterizzata dalla presenza di numerose boutique, caffetterie e ristoranti di alto livello, crocevia stilisti ed acquirenti sensibili al tema della moda. “Quando arrivammo per la prima volta nella casa in stile occidentale, situata nella concessione francese di Shanghai, il proprietario ci descrisse come una ragazza non sposata qui si ribellò, affrontò un percorso di metamorfosi e alla fine trovò il suo vero amore” raccontano dallo studio Nong. “Abbiamo quindi pensato ad un 28
giardino proibito in cui Mary avesse fatto irruzione e lì Mary sembra fluttuare. Le pareti interne sono in mattoni pieni e Collin avessero trovato la chiave della felicità, vivendo una tinteggiati di bianco e, insieme al pavimento in listoni di poetica resurrezione attraverso il giardino. Pertanto, abbiamo legno bisellati, raccontano di un tempo che sembra essersi progettato una sorta di "giardino segreto" affinché il negozio fermato. Gli espositori in ottone rimandano alla preziosità di abiti da sposa diventasse il luogo in cui i sogni delle ragazze ed all’unicità del prodotto esposto, mentre archi rivestiti in potessero essere custoditi”. Lo spazio si articola su tre piani marmo sottolineano le soglie tra un ambiente ed il successivo mantenendo come fil rouge l’idea di entrare in un luogo onirico come a ritmare un percorso di metamorfosi. “Il camerino è in cui tempo e spazio assumono una dimensione differente dal la chiave della felicità come nella storia” racconta Chasing contesto esterno. I materiali di interno ed esterno vengono Wang, fondatore dello studio con una formazione tra Oriente e invertiti, utilizzando mattoni in vetro per la parete esterna, Occidente caratterizzata dalla doppia laurea conseguita grazie una sorta di diaframma che introduce al mondo senza tempo ad un accordo tra Tongji University di Shanghai e Politecnico che caratterizza gli interni. Superata la soglia uno spazio di Milano “Usiamo il sipario bianco per attutire tutti i disturbi aperto con pavimentazione in seminato verde e bianco porta e lasciare che le ragazze si trovino in uno spazio simile a uno al vero e proprio interno, raggiungibile superando un gradino specchio magico circondato da superfici riflettenti su tre lati, sovradimensionato che, grazie alla luce del basamento, completando così una risurrezione poetica”.
Puoi anche leggere