ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO IV 03 18 - BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION www.platform-optic.it

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ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO IV 03 18 - BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION www.platform-optic.it
In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio postale di Savona cpo per la restituzione al mittente che si impegnerà a pagare la relativa tassa - contiene I.P. - ISSN 2420-8795

BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION
                                                                                                                                                                                                                     ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO · IV 03 18

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ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO IV 03 18 - BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION www.platform-optic.it
EDITORIAL

#LIVETHEWONDER

Mido stupisce
ancora.
MIDO 2018 PROMOSSO A PIENI VOTI. UN'EDIZIONE CHE HA
SUPERATO SE STESSA CON +4,9% RISPETTO ALLA PRECEDENTE.

              PAOLA FERRARIO                                                                             www.platform-optic.it
              p.ferrario@publicomm.it                                                                   www.platform-blog.com

La 48a edizione di Mido ha chiuso con oltre 58mila               esaltare i prodotti e, complice il desiderio di tutti di
presenze di visitatori professionali da                          vedere le proposte di chi si affaccia al settore da neofita,
tutto il mondo, segnando un +4,9% rispetto                       ha registrato un tutto esaurito (in alcuni momenti
all'edizione precedente. Sono aumentati in                       era impossibile fermarsi negli stand per vedere con
modo significativo i visitatori stranieri, a testimonianza       calma le proposte a causa del sovraffollamento).
della vocazione internazionale dell’evento, e i colleghi         L'atmosfera che si respirava era decisamente positiva
italiani hanno confermato di volere “toccare con                 e gli espositori sono stati soddisfatti dell'affluenza.
mano” le novità della kermesse.                                  Un altro elemento degno di menzione è la piazza del
È cresciuto anche lo spazio espositivo                           Fashion District: l'enorme occhio trasparente, abbinato
(+5%) che ha visto la partecipazione di 1305 aziende.            a grandi pali che culminavano anch'essi in un occhio,
Numeri importanti, peraltro sia on- che off-line, che            hanno catturato l'attenzione. Elementi strutturali a
dimostrano l'indiscussa supremazia di un salone che              parte, anche l'offerta formativa è stata
rappresenta l'eccellenza per il nostro Paese.                    esaustiva        ed è culminata nell'Eye Awarness
E l'eccellenza Mido è riuscito a trasmetterla attraverso         Day, la prima giornata internazionale dedicata alla
un'offerta merceologica completa ed è stato eletto come          sensibilizzazione sulla salute visiva.
piattaforma per lanciare i nuovi prodotti, presentare            L'evento, voluto dall'organizzazione della fiera, ha visto
nuovi brand, sottoporre ai visitatori le ultime frontiere        come attori esperti, istituzioni e operatori che hanno
della tecnologia del nostro comparto... Ma non solo.             approfondito il tema e contestualmente individuato
Perché, la Meraviglia (come amano definirla gli                  azioni comuni sia sull'Italia - dove si è espressa la
organizzatori) ha saputo rinnovarsi a livello espositivo         volontà di creare un’anagrafe ministeriale di progetti
attraverso   nuove         scenografie          che non          di sensibilizzazione per non disperdere le risorse - sia
appartengono a nessuna fiera del settore. Pensiamo               a livello internazionale con un tavolo interassociativo
al Mido Lab, il laboratorio dedicato alle start up,              per proseguire il dialogo e declinare una campagna
che quest'anno ha cambiato look proponendo una                   congiunta. Un    Mido quindi promosso a
struttura in legno che evocava una foresta.                      pieni voti       che ha superato se stesso. Restiamo in
Il layout espositivo è stata la cornice perfetta per             attesa delle novità per il 2019!

                                                             3
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PLATFORM Optic   2018   Anno IV #3

        Mido Stupisce Ancora
                                    3     EDITORIAL

                     You Rock
                                    6     COVER STORY

         Eclettiche Evoluzioni
                                   10     FASHION

       Strange Loving Objects
                                   16     STYLE

               Pink Obsession
                                   18     ID DESIGN

          Emotional Shopping
                                   20     MY COACH

L'added value del Made in Italy
                                   22     CONTEMPORARY

          My Dream Wedding
                                   26     RETAIL

            Tra Grano e Cielo
                                   30     ART

     Evoluzioni Made in Japan
                                   32     BEST REPORT

                  Special 2018
                                   35     CONTACT LENS

                       Dossier
                                   48     PROFESSIONAL

                        Best of
                                   54     INTERIOR DESIGN

                    What's on
                                   58     TRENDS

                         Focus
                                   64     REVIEW

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ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO IV 03 18 - BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION www.platform-optic.it
cover                                                                                               PLATFORM OPTIC
                                                                                        Mensile_numero 3_anno IV_2018
                                                                                                 EDITORE | PUBLICOMM
                                                                                                             Sede Legale
                                                                                     20121 Milano - Piazzetta Brera 24/2
                                                                 Autorizzazione Tribunale di Milano n. 304 del 18/09/2014
                                                                                              Iscrizione al R.O.C. n. 21349
                                                                                                            Sede operativa
                                                                                   17100 Savona - Piazza Guido Rossa 8R
                                                                                                      Tel. +39 019 838411
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                                                                                           DIRETTORE RESPONSABILE
                                                                                                         Simona Finessi
                                                                                                s.finessi@publicomm.it
                                                                                               DIRETTORE EDITORIALE
                                                                                                            Paola Ferrario
Glasses                                                                                          p.ferrario@publicomm.it
AVANGLION
Designer                                                                                          DIRETTORE CREATIVO
BRUNO PALMEGIANI                                                                                           Angelo Dadda
Photo                                                                                              a.dadda@publicomm.it
MATTEO DI PIPPO
                                                                                        RESPONSABILE DI REDAZIONE
                                                                                                         Liviana Enrile
                                                                                                l.enrile@publicomm.it
                                                                                                              REDAZIONE
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                                                                                                 c.bigliatti@publicomm.it
                                                                                                         Annalisa Guerisoli
                                                                                                a.guerisoli@publicomm.it
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                                                                                              l.castagnino@publicomm.it
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                                                                                                         Gloria Della Ciana
                                                                                               g.dellaciana@publicomm.it
                                                                                                          Barbara Hartwig
                                                                                             b.hartwig_ext@publicomm.it
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ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO IV 03 18 - BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION www.platform-optic.it
COVER STORY

Il celebre designer
Bruno Palmegiani
firma una nuova linea
all'insegna
della leggerezza
e del minimalismo.

Avanglion è un marchio nato da un
gioco tra bambini quando Benny
Angel e il suo amico progettano
di aprire una società, e non
sapendo come chiamarla, iniziano
a scegliere una lettera a testa:
A V A N G L I O N.
Anni dopo, quando nel 1991,
Benny fonda davvero un’azienda
affermatasi ormai a livello
internazionale nel settore dell’ottica
(Federetion Einar), si ricorda
quel sogno da bambino e decide di
chiamare così una delle linee del
gruppo.

PURE FORME - MINIMAL STREET
Dall’incontro con Bruno Palmegiani,
storico designer di Police ma
anche creative director di marchi
come Versace, Krizia, Givenchy,
Marc Jacobs, Zegna e altri,
nasce nel 2017 l’idea di rinnovare
completamente la linea Avanglion
sole e vista, dopo il consenso già
ottenuto con il restyling della linea
donna di Sovér.

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ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO IV 03 18 - BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION www.platform-optic.it
COVER STORY

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                                            ROCK

Un ringraziamento speciale a Noah Guitar.                  Photo: Matteo Di Pippo

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ANNO QUARTO NUMERO TRE DUEMILADICIOTTO IV 03 18 - BRUNO PALMEGIANI - AVANGLION www.platform-optic.it
COVER STORY

Photo: Roberto Rapetti

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COVER STORY

                                                       Photo: ©davidedalmas.com

Leggerezza e minimalismo sono il
must di questa collezione che abbina
la massima funzionalità, grazie ai
contenuti tecnici di alto livello, con
un design lineare ma di carattere.
In un momento socio culturale in cui
si punta maggiormente all’essenza
delle cose Palmegiani riporta questa
tendenza nella nuova collezione
Avanglion. Un occhiale pulito dove
tutto ciò che è superfluo sparisce, si
lavora solo sulle linee che diventano
forme pure. Unico vezzo resta il
decoro metallico “A” sulle astine e
nel frontale, life motiv del marchio.
Le lenti polarizzate sono il punto
di forza della linea perché oltre a
proteggere dai raggi UV, schermano
il riverbero del sole garantendo
una visione molto riposante
all’occhio che non è più costretto ad
adattarsi costantemente alle diverse
condizioni di luce.
I nuovi modelli sono dei combinati
tra un acciaio leggerissimo (0,8 mm),
acetati di cellulosa e plastiche super
sottili grazie alle proprietà del
materiale TR90: un mix vincente di
elasticità e resistenza agli urti.                     Photo: ©davidedalmas.com

                                              9
FASHION

                                                    Si è appena concluso Mido 2018
                                                e le tendenze svelate in anteprima
                                                     durante la kermesse milanese
                                                     hanno confermato il desiderio
PAOLA FERRARIO                                              dei designer di inseguire
Giornalista, viaggiatrice
appassionata di lettura e nuoto.                            “il nuovo”, coinvolgendo
                                                                    forma e sostanza.
                                                         Partendo da un'importante
                                                                  ricerca delle forme,
                                                              l'eyewear si fa ispirare
                                                        a mondi attigui quali moda,
                                                               design e architettura.
                                                       Grande attenzione anche alle
                                                         lenti che si sono sbizzarrite
                                                        con tonalità audaci e si sono
                                                    ritagliate un ruolo importante.
                                                                 I dualismi sbancano
                                                 come pure l'attenzione ai dettagli
                                              ottenuti spesso attraverso soluzioni
L'occhiale                                            tecnologiche all'avanguardia.
                                                   Non mancano le limited edition
si è raccontato                                 e il desiderio di personalizzazione
a Mido 2018.                                                         perché l'occhiale
                                                      non è un semplice accessorio.
                                                       È l'accessorio par excellence.

                                                                             FLEYE
                                                 Il modello Roux è il protagonista
                                                    della campagna pubblicitaria.
                                                    L'acetato dei cerchi contrasta
                                             piacevolmente con la barra metallica
                                                     che attraversa tutto il ciliare.

                               Eclettiche
                               evoluzioni
                                     10
FASHION

                                                              BARBERINI EYEWEAR
                                                              Il modello Saturno racchiude le lenti specchiate verde
                                                              sfumato zaffiro Polarized Platinum in una preziosa
                                                              cornice di acetato blu notte e metallo oro chiaro,
                                                              con tutto il comfort della cerniera flex integrata.

                                          CATUMA
   Il ruolo della luce contrapposta all’oscurità torna
     protagonista anche nella collezione “Shadows”.

                                                              DOLCE & GABBANA
                                                              Il frontale dell’occhiale da sole oversize DG Crystal
                                                              richiama le iniziali del brand: le lettere DG risplendono
                                                              con un doppio profilo di cristalli bianchi e luminosi,
                                                              e con lenti specchiate color oro.

                                  ETÉ LUNETTES
Tutte le montature sono realizzate in limited edition,
              testimoniata dal numero seriale inciso
                           su ogni terminale d’asta.

                                                         11
FASHION

KOMONO
La linea Elementary
ritorna con un design pulito
e nuove colorazioni
che ridefiniscono
montature estremamente
leggere.

                                 12
FASHION

                                                               GIORGIO ARMANI
                                                               Evoluzione della classica forma rotonda,
                                                               gli occhiali da sole in metallo ultraleggero
                                                               Giorgio Armani D’Artiste, hanno un design essenziale
                                                               e geometrico che contrasta con il tocco eccentrico
                                                               del motivo floreale sulle lenti oversize a specchio.

                                G-SPECTACLES
 Ampio spazio per le lenti rotonde e le montature
           curve, reinventate in chiave futurista.
Ogni modello è personalizzabile, accoppiando alle
   montature il tipo ed il colore di lenti preferito.

                                                               KYME
                                                               A partire dalla Minimal Art collection,
                                                               Kyme evolve in un rebranding con cui cambia volto
                                                               alla sua immagine siglando la sua “impronta”
                                                               e marcando il suo stile.

                                  MOMO DESIGN
Ispirandosi alla mascherina in fibra di carbonio dei
      primi anni '80, il modello Icon si alleggerisce
                 e assottiglia, per essere indossato
      anche con il casco da moto, da bici o da sci.

                                                          13
FASHION

                                                               SILHOUETTE
                                                               Grazie alla nuova Integrated Glazing Technology,
                                                               il marchio ha creato un esclusivo sistema che,
                                                               senza viti o perni, permette di innestare
                                                               aste e ponte direttamente nelle lenti
                                                               del suo modello rimless più iconico.

                                            STING
                 Le sue mascherine intercambiabili
         lo trasformano in un occhiale particolare:
grazie a tre modelli differenti di frontali magnetici
                     (aviator, butterfly, squadrato).

                                                           TRANSITIONS + VANNI
                                                           Le nuovissime montature in acetato pixel di Vanni
                                                           sono abbinate alle tecnologiche lenti
                                                           Transitions Signature VII - chiare in interno
                                                           e scure alla luce del sole.

                                         VUARNET
       Il noto brand francese “si butta” nella vista
               con una collezione dotata di clip-on.

                                                          14
STYLE

VERONIKA WILDGRUBER

STRANGE LOVING
OBJECTS.
INCONTRIAMO UNA DELLE VOCI EMERGENTI
PIÙ SIGNIFICATIVE NEL MONDO DELL'OCCHIALE.
 PAOLA FERRARIO

 L'ESTRO ARTISTICO DELLA WILDGRUBER È
 IL RISULTATO DI UN PERCORSO CHE LA VEDE
 IMPEGNATA CON ATTIVITÀ SIA NEL MONDO DEL
 DESIGN PURO CHE DEL FASHION (È UNA DEI
 COLLABORATORI DELLA MAISON HERMÈS PARIS).
 CON GLI ANNI È RIUSCITA A FARE AFFLUIRE
 QUESTA SUA POLIEDRICITÀ ESPRESSIVA NELLA
 SUA LINEA OMONIMA, CARATTERIZZATA DA
 DUALISMI DI MATERIALI E DI COLORI. IL RISULTATO
 È UN APPROCCIO FRESCO E INNOVATIVO
 ALL'OCCHIALE, TANTO DA AVERLE FATTO
 OTTENERE IL SILMO D'OR NEL 2017.

                                                        Ci racconteresti il tuo background formativo come designer?
                                                           Ho studiato Industrial Design alla Libera Università
                                                           di Bolzano. Poi, per 4 anni, ho lavorato come Assistant
                                                           Designer a Parigi in diversi studi di design prima di
                                                           mettermi in proprio.
                                                           Lavoro principalmente nel campo del design per la casa,
                                                           collaborando con aziende come Ligne Roset e Authentics.
                                                           Per il marchio di alta moda Hermès Paris invece disegno
                                                           patterns per articoli in seta, come cravatte o foulards.
                                                        Perché hai deciso di disegnare occhiali?
                                                           È un po’ capitato per caso. Ho incontrato Jacques Durand
                                                           a Parigi - quando lavorava ancora con Alain Mikli - il quale
                                                           mi ha chiesto di progettare una montatura: era curioso
                                                           di vedere l’approccio di un designer che non aveva mai
                                                           progettato occhiali.
                                                           Il primo modello che ho prototipato – con del cartone
                                                           tagliato e piegato – l’abbiamo quindi realizzato insieme nel
                                                           2010 e ha vinto subito il Silmo d’Or. Questa sorpresa mi ha
                                                           spinto a pensare seriamente di disegnare una collezione di
                                                           occhiali.

                                                   16
STYLE

Ti aspettavi di vincere il Silmo D'Or?
   Nel 2010 sicuramente no, all’epoca non sapevo nemmeno
   cosa significasse! Nel 2017 avevo certamente una
   speranza, però non immaginavo l’avrebbero dato a me,
   considerata la concorrenza. Quasi ogni marchio invia un
   occhiale…
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
   L'architettura, l'arte e la vita urbana.
Qual è il Leit Motiv delle tue collezioni?
   Mi piace lavorare sulla fusione di due forme, dando così
   vita ad una terza nuova configuarzione.
   Possono essere due sagome che si sovrappongono o
   s'intersecano, spessori o materiali diversi che vengono
   composti per creare un nuovo linguaggio formale
   sconoscuto ma armonico.
A quale pubblico ti rivolgi?
   A persone dotate di una certa sensibilità estetica che
   ricercano e scelgono con cura gli oggetti che che li
   circondano e gli articoli che indossano.
Ci racconteresti la tua ultima collezione?
   La mia ultima collezione è composta da
   montature dotate di un basso rilievo.
   Due livelli con un trattamento di
   superficie diverso, la parte più
   in avanti è lucida, mentre
   quella bassa è satinata
   per sottolineare lo
   stacco delle due
   forme.
   Per la prima
   volta ho anche
   utilizzato
   colori
   cangianti
   e con un
   effetto
   metallico.

                                                               17
ID DESIGN

  Pink
obsession.
                       PAULINE R.
      Giornalista, fotografa appassionata di occhiali.

  Il rosa non smette
      di sedurre.
                              18
ID DESIGN

Nel passato, addirittura nel lontano                       Poi la situazione si è ribaltata negli anni ’40 e
1700, il colore rosa non era appannaggio                   da allora il costume si è radicato nella società
dell'universo femminile ma veniva                          occidentale creando l'associazione rosa-femmina.
indossato anche dagli uomini.                              Con l'avvento del fenomeno agender nella
                                                           moda questo connubio colore-genere è andato
Questa tendenza è proseguita anche nel secolo              scomparendo, anche se il rosa “tinge” ancora molti
scorso: pensiamo ad esempio a Jay Gatsby che               accessori e abiti per la donna moderna.
ne “Il grande Gatsby”, il capolavoro di F. Scott           Ne sono un esempio l'occhiale Edna di Xavier
Fitzgerald del 1925, sfoggiava un abito rosa.              Garcia e gli orecchini di Mikiko.

Mikiko
Nato a Vicenza nel 1991
nella città patria
d’eccellenza di maestri
orafi, il marchio di
gioielleria Mikiko
propone creazioni                                               Xavier Garcia Barcelona
raffinate dove la perla                             Il brand catalano propone fin dalla sua nascita
viene reinterpretata                                    collezioni di carattere e anticonformiste.
e unita ai materiali                                       L’ispirazione creativa nasce sempre
più preziosi.                                            dalle radici, dalle fondamenta racchiuse
Gli orecchini qui                                    nel carattere per arrivare alla rivisitazione di
raffigurati combinano                                   forme iconiche e simboli dell’occhialeria.
argento rosè con perle                                       Il modello Edna sceglie l'acetato
fresh water multicolor e                                     e sfoggia un design rettangolare
zirconi rosa a cuore.                                     dai volumi scolpiti con un tocco retrò.

                                                      19
MY COACH

Emotional
shopping.
SECONDA PARTE

               ROBERTO PREGLIASCO
               Business Retail Coach.

LA MAGGIORE PARTE                              di vendita della lente e della montatura.     ad esempio dalla capacità del consulente
DELLE DECISIONI D’ACQUISTO                     Educazione significa evidenziare il           alla vendita, dal tempo a disposizione del
VIENE PRESA A LIVELLO                          valore e l’importanza del benessere visivo    cliente, dall’acquisto precedente.
INCONSCIO, SPERARE                             in termini di correzione, ma anche di         Analizzando l'attività delle aree cerebrali
                                               prevenzione.                                  durante lo shopping i ricercatori
DI VENDERE IN UN CENTRO
                                               Coinvolgere significa mettere il cliente      hanno evidenziato che ogni azione è
OTTICO SENZA CONOSCERE                         al centro, prenderlo per mano per             preceduta/accompagnata dall’attivazione
E “GUIDARE” LA PARTE                           guidarlo con coerenza verso la scelta         di circuiti neuronali nella corteccia
EMOZIONALE DEL CLIENTE                         di una soluzione visiva adeguata ai suoi      dell’orbita frontale e hanno confermato
DIVENTA DIFFICILE                              bisogni. Un percorso che il consulente alla   il comportamento a-razionale (emotivo)
                                               vendita deve sempre pensare, provare e        dell’acquirente (Lugli 2011).
Mi capita spesso di ascoltare la proposta      strutturare con coerenza.                     Incredibile, ma vero, le emozioni sono
di acquisto di una soluzione visiva da         Ecco è arrivato il momento di prendere        strumenti fondamentali per ogni decisione
parte del consulente alla vendita e solo in    un foglio e la penna e scrivere come          della nostra mente. Infatti Gerald Zaltman,
pochi casi ho sentito raccontare una bella     promemoria i quattro concetti che             docente di marketing presso la Harvard
storia per accompagnare il cliente nella       potreste utilizzare per soddisfare le tre     Business School, ha valutato che la
scelta. Ho spesso sentito invece spendere      parole chiave.                                componente razionale delle decisioni di
tante parole sul nome della griffe senza       Il primo concetto è che le emozioni           acquisto conta davvero poco, in una scala
la capacità di parlare dei vantaggi            guidano le decisioni dei consumatori.         da uno a cento, circa il 5 per cento.
derivanti dall’acquisto, ad esempio, di una    Alla base di una qualsiasi decisione,         Questo significa che il 95% delle nostre
determinata montatura.                         dall'acquisto di una soluzione                scelte prendono forma nella dimensione
Nei corsi uso spesso tre parole chiave:        visiva (montatura e/o lenti) a scelte         inconscia e l'apporto della componente
innovazione, educazione, coinvolgimento.       più complesse, si attiva una fitta            razionale influisce solo in una minima
Innovazione di servizio: occorre               rete neuronale che dà luogo ad un             parte. Anche quando la scelta ci sembra
trovare il coraggio di ripensare alla nostra   processamento delle informazioni              che avvenga in maniera razionale in realtà
professione innovando anche il processo        influenzabile da numerose variabili, come     attinge al nostro individuale database

                                                                   20
MY COACH

di memoria che archivia gli eventi                di una nuova montatura                     scorciatoie per risparmiare fatica e si
classificandoli in base alla loro rilevanza   • È coinvolto e si “visualizza” con una        basa su impressioni emotive guidate
emotiva. Prendiamo in considerazione il           nuova montatura                            anche dall’intuito.
processo di acquisto di una montatura da      • agisce e si reca dall’ottico di fiducia      In sostanza il cervello recupera e passa
parte del cliente.                                (se esiste)                                in rassegna fatti ed emozioni, entra nella
La teoria classica prevedeva che il cliente   • acquista la montatura se trova un            sua “biblioteca” per elaborare ricordi,
fosse coinvolto in una cronologia del tipo:       Professionista capace di emozionarlo       esperienze e convinzioni che determinano
• decide razionalmente di avere bisogno       • razionalizza l’acquisto della montatura      la decisione finale di acquisto.
   di una nuova montatura                         cercando giustificazioni per motivare il   L’ametrope interpreta l’occhiale
• agisce e si reca dall’ottico di fiducia         prezzo investito.                          selezionato in base alle modalità
   (se esiste)                                Il nostro sistema neurale classifica           di presentazione, alla capacità del
• analizza le proposte ponderando tutti i     immediatamente la montatura oggetto            professionista di raccontare la sua storia,
   vantaggi e svantaggi legati all’acquisto   di osservazione come piacevole o               alle proprie esperienze passate e gli
• acquista la montatura per soddisfare        non piacevole e produce una risposta           attribuisce un determinato significato.
   un suo bisogno                             fisiologica appropriata: può aumentare         L’emozione quindi guida l’acquisto.
• “sente” a livello emotivo quella            il battito cardiaco, la frequenza di           Mi piace pensare al consulente in ottica
   determinata montatura.                     respirazione, la produzione di alcuni          come ad un “generatore di emozioni”
Oggi le neuroscienze hanno evidenziato        mediatori chimici.                             capace di creare ponti immaginari tra
che il processo in realtà è inverso:          Il processo decisionale non è un processo      le montature presentate ed i benefici
• “sente” a livello emozionale il desiderio   perfetto, agisce in velocità, segue            derivanti.

                                                                   21
CONTEMPORARY

       L'added value
del Made in Italy.

                                                                                   LAVORO: “TRONISTA”?
                                                                         MEGLIO IL DESIGNER DI OCCHIALI
                                                                            ADDIO AL SUCCESSO FACILE,
                                                                                  I GIOVANI RISCOPRONO
                                                                                         LE PROFESSIONI
                                                                                     DEL ‘MADE IN ITALY’.
 Ormai solo cinque ragazzi su cento sognano di fare            occasione della realizzazione di un documentario
 i “tronisti” o di partecipare all’Isola dei Famosi.           sul “Made in” (https://youtu.be/EFJ3e7hYFG4),
 Invece un corposo 56% opta per professioni più                ha intervistato big della nostra occhialeria come
 concrete legate al Made in Italy. Il mondo dello              Giorgio Valmassoi (Thema Optical), Barbara
 spettacolo e del successo facile appare ‘illusorio’,          De Rigo (De Rigo), Giovanni Carlino (Italia
 ingannevole e fittizio. Mentre oggi si cerca un lavoro        Independent) e Jacopo Romano (AVM 1959).
 che possa avere anche uno sbocco internazionale.              Le scorciatoie verso il successo appaiono sbocchi
 Lo studio è stato svolto dall’agenzia di                      sempre meno probabili, forse anche perché
 comunicazione Klaus Davi and company, su un                   nonostante centinaia di reality, chi ha avuto
                                                                                                                   Vanni

 campione di 500 giovani tra i 18 e 30 anni, che, in           successo sono veramente in pochissimi.

                                                          22
CONTEMPORARY

                                      Missoni                                                 99 John Street Studio

LE PROFESSIONI PIÙ AMBITE                                   Ancora occhialeria, con gli addetti al controllo
Tra i mestieri del “Made in” più ambiti resta               della qualità e tecnici delle lenti a contatto
in testa quello dello stilista (41%): la figura del         (18%): queste figure all’interno della filiera sono
creatore di abiti, meglio se per una prestigiosa            importanti e un posto così attira naturalmente un
griffe, continua ad attirare sempre più ragazzi, sia        ragazzo in cerca di lavoro.
per la fama che per la grande tradizione tricolore.         Nona piazza per il viticoltore (17%): il vino
Segue il designer di occhiali (36%), il cosiddetto          rappresenta uno sbocco di grande impatto,
“sarto delle lenti”, colui che materialmente veste          considerati i successi che la produzione italiana
gli occhiali, fiore all’occhiello del Made in Italy,        continua a macinare all’estero grazie ai suoi
la cui esportazione di prodotti all’estero vale 3,7         pregevoli prodotti.
miliardi di euro.                                           Chiude questa speciale top ten, un po’ a sorpresa,
Terzo posto per il sarto (34%), quello che cuce             il ceramista (15%), mestiere dall’antichissima
vestiti su misura: considerato un mestiere                  tradizione nel nostro Paese e ancora molto
medievale, ora anche grazie alle tecnologie ha              richiesto all’estero, soprattutto in Russia e
guadagnato in termini di fascino e reputazione. In          nell’Est Europeo.
quarta posizione troviamo l’orafo (30%), arte che
attira sempre più ragazzi grazie allo sviluppo di
scuole orafe che permettono di dare lavoro a tante
nuove future star del gioiello italiano.                                                                    Fedon
A seguire abbiamo il calzolaio (27%): anche il
settore calzaturiero sta tornando in auge tramite
numerose iniziative che fanno riscoprire questi
lavori artigianali.
Non può mancare l’arredamento italiano:
l’arredatore o designer d’interni si sta ritagliando
un nuovo ruolo da protagonista e ottiene il 24%
delle preferenze.
Le nuove professioni del “Made in” legate al
marketing e alla tecnologia si stanno facendo
sempre più spazio: non stupisce quindi che i
“millennials” o comunque i più giovani siano                PERCHÉ SI PREFERISCONO LE PROFESSIONI
attirati da figure dell’ambito digitale come il             DEL “MADE IN”?
project manager o ingegneri di software (22%),              Alla domanda la maggior parte ha risposto “siamo
specialmente nel fashion o per quanto riguarda la           i primi al mondo” (45%), con “dà l’opportunità di
progettazione di occhiali.                                  un impiego più duraturo” (36%) a seguire; poi
                                                            “offre possibili sbocchi internazionali” (31%),
                                                            “permette di sfogare la propria creatività” (27%),
                                                            “ha una tradizione e un fascino indiscutibili”
                                                            (24%), “è sinonimo di qualità e passione” (20%),
                                                            “sfrutta a meraviglia le nuove tecnologie e
                                                            l’innovazione” (18%), “rappresenta la grande
                                                            bellezza italiana” (16%), “è un fenomeno innato
                                                            nella nostra cultura” (12%) e “mi permette di
                                                            conoscere tante persone in gamba” (8%).
Furla

                                                       23
CONTEMPORARY

Blackfin                                                                   I BIG DEL DESIGN MADE IN ITALY
                                                                           Quali sono gli idoli da emulare? Lo stilista Riccardo
                                                                           Tisci (22%) è in testa nelle preferenze: il tarantino, ex
                                                                           direttore creativo di Givenchy e disegnatore di star del
                                                                           calibro di Madonna, è diventato da pochissimi giorni
                                                                           nuovo Chief Creative Officer della prestigiosissima
                                                                           Burberry ed è sicuramente tra i migliori al mondo
                                                                           nel suo settore. Lo seguono Matteo Thun (18%), star
                                                                           dell’arredo italiano; Lapo Elkann (16%), imprenditore
                                                                           di successo e fondatore del brand di occhiali
                                                                           Italia Independent; Rocco Iannone (13%), 34enne
                                                                           catanzarese astro nascente della moda italiana e
                                                                           direttore creativo di Pal Zileri dal luglio 2017; per
           LA PAROLA AI PROTAGONISTI DELL'EYEWEAR                          chiudere col giovanissimo Massimiliano Mastrangelo
           Non si stupiscono i produttori di tanto interesse per il        (10%), romano, che disegna borse di lusso per il suo
           “Made in” da parte delle giovani generazioni.                   marchio Lisianthus.
           Nicola del Din, anima del brand Blackfin, osserva:
           “Il Made in Italy è una perfetta sintesi fra tecnologia
           e cultura artigianale. Noi produciamo tutto
           orgogliosamente in Italia. Uniamo la straordinaria
           qualità dei prodotti a una cultura dei servizi
           all’avanguardia”.
           Gli fa eco Jacopo Romano, AD di AVM 1959: “Non lo
           dico per autoincensarmi ma siamo di gran lunga i più
           bravi quando si tratta di cultura del bello.
           Abbiamo nel nostro DNA cultura ed educazione
           al bello che gli altri non hanno e i giovani lo hanno
           capito”. Per Giorgio Valmassoi, numero uno di Thema
           Optical, ”solo un’azienda come la nostra può proporre
           occhiali in 3D che elaborano una scansione del viso
           e in teoria ognuno può farsi gli occhiali che vuole
           unendo massima creatività e tecniche futuristiche”.
           Barbara De Rigo, Direttore Marketing di De Rigo,
           osserva: “A volte i giovani non si trovano. Dipende
           dai ruoli. Siamo penalizzati anche dalla zona in cui
           operiamo perche i giovani tendono ad andare nelle
           zone metropolitane”. Non ha dubbi Maurizio Schiavo,
                                                                                                                                       karl Lagerfeld

           AD del gruppo Fedon: ”Paga l’attenzione all’ecologia
           e all’eco-sostenibilità, un tema a cui le giovani
           generazioni sono sensibilissime”.
           “Penso che il ‘Made in’ attragga per la forte spinta
           all’innovazione”     sottolinea   Giovanni     Carlino,
           CEO di Italia Independent. E non potrebbe essere
           diversamente, spiega Alessandra Girardi, alla guida
           di Nico-Design: ”La crisi economica ha inciso anche
           sui giovani che si sono resi conto che le scorciatoie
           non pagano e intravvedono in questi percorsi enormi
           potenzialità”. Chiude Gabriele Bonapersona, Vice
           Presidente International Brands di Marchon Eyewear:
           “Il nostro è ancora il Paese che detiene la tradizione
                                                                                                                                       Italia Independent

           più importante dal punto di vista produttivo quindi
           per noi è assolutamente strategico mantenere una
           forte presenza in Italia”.

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RETAIL

SHANGHAI

MY DREAM
WEDDING                                           GIULIA GEROSA
                                 Ricercatore in design degli interni
                                              Politecnico di Milano

A SHANGHAI, IN WEST JIANGUO ROAD,
NELLA ZONA CHE FU CONCESSIONE FRANCESE,
LO STUDIO NONG HA PROGETTATO UNO SPAZIO
DEDICATO AGLI ABITI DA SPOSA IN CUI ORIENTE
E OCCIDENTE SI FONDONO IN UNO LUOGO ONIRICO.

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RETAIL

Il 6 aprile 1849 venne istituita a Shanghai           residenziale di prim’ordine a Shanghai.
la Concessione Francese, grazie al Console            Nel 1943, durante la Seconda Guerra
Charles de Montigny che ottenne tale area             Mondiale, il governo di Vichy annunciò
della città attraverso un proclama dell’allora        che avrebbe rinunciato alle sue concessioni
governatore di Shanghai. I suoi confini sono          in Cina: le concessioni francesi a Tianjin,
stati ampliati per due volte, nel 1900 e nel          Hankou e Guangzhou furono così
1914, diventando negli anni ’20 una zona              riconsegnate al governo di Jingwei Wang.

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RETAIL

Al termine della guerra, né Vichy, né il governo
nazionalista di Wang furono riconosciuti come
legittimi, ma il nuovo governo post-bellico
della Francia riconobbe che il passaggio
era stato legale e un nuovo accordo venne
firmato nel 1946 da Chiang Kai-shek, in base al
quale le truppe cinesi sarebbero state ritirate
dall’Indocina Francese, in cambio della
rinuncia della Francia a tutte le sue concessioni
nelle città cinesi. È all’interno di tale contesto,
legato ad un immaginario fortemente europeo
dell’abitare, che prende vita il flagship store
My Dream Wedding Boutique, un giovane
marchio coreano di abiti da sposa, situato
nella No.386 West Jianguo Rd, un tempo
zona francese caratterizzata dalla presenza
di numerose boutique, caffetterie e ristoranti
di alto livello, crocevia stilisti ed acquirenti
sensibili al tema della moda. “Quando
arrivammo per la prima volta nella casa in stile
occidentale, situata nella concessione francese
di Shanghai, il proprietario ci descrisse
come una ragazza non sposata qui si ribellò,
affrontò un percorso di metamorfosi e alla
fine trovò il suo vero amore” raccontano dallo
studio Nong. “Abbiamo quindi pensato ad un

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giardino proibito in cui Mary avesse fatto irruzione e lì Mary       sembra fluttuare. Le pareti interne sono in mattoni pieni
e Collin avessero trovato la chiave della felicità, vivendo una      tinteggiati di bianco e, insieme al pavimento in listoni di
poetica resurrezione attraverso il giardino. Pertanto, abbiamo       legno bisellati, raccontano di un tempo che sembra essersi
progettato una sorta di "giardino segreto" affinché il negozio       fermato. Gli espositori in ottone rimandano alla preziosità
di abiti da sposa diventasse il luogo in cui i sogni delle ragazze   ed all’unicità del prodotto esposto, mentre archi rivestiti in
potessero essere custoditi”. Lo spazio si articola su tre piani      marmo sottolineano le soglie tra un ambiente ed il successivo
mantenendo come fil rouge l’idea di entrare in un luogo onirico      come a ritmare un percorso di metamorfosi. “Il camerino è
in cui tempo e spazio assumono una dimensione differente dal         la chiave della felicità come nella storia” racconta Chasing
contesto esterno. I materiali di interno ed esterno vengono          Wang, fondatore dello studio con una formazione tra Oriente e
invertiti, utilizzando mattoni in vetro per la parete esterna,       Occidente caratterizzata dalla doppia laurea conseguita grazie
una sorta di diaframma che introduce al mondo senza tempo            ad un accordo tra Tongji University di Shanghai e Politecnico
che caratterizza gli interni. Superata la soglia uno spazio          di Milano “Usiamo il sipario bianco per attutire tutti i disturbi
aperto con pavimentazione in seminato verde e bianco porta           e lasciare che le ragazze si trovino in uno spazio simile a uno
al vero e proprio interno, raggiungibile superando un gradino        specchio magico circondato da superfici riflettenti su tre lati,
sovradimensionato che, grazie alla luce del basamento,               completando così una risurrezione poetica”.
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