Collezione PUNTO SULL ARTE 2016

Pagina creata da Filippo Marchese
 
CONTINUA A LEGGERE
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
10 GIUGNO - 6 AGOSTO 2016

             CATALOGO A CURA DI / CATALOGUE CURATED BY: SOFIA MACCHI E GIULIA STABILINI
                       PROGETTO GRAFICO / GRAPHIC PROJECT: GRETA PALASTANGA
                            IN COLLABORAZIONE CON / IN COLLABORATION WITH:
           Galleria d’Arte Nino Sindoni, Asiago (Ottorino De Lucchi, Matteo Massagrande, Nicola Nannini)
                             Galleria Villa Del Arte, Barcellona (Tomàs Martínez Suñol)
                 UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A / SPECIAL THANKS TO: TONY PARISH
                                         Copyright © PUNTO SULL’ARTE

PUNTO SULL ARTE | VIALE SANT’ANTONIO 59/61 | 21100 VARESE (VA) ITALY | +39 0332 320990 | INFO@PUNTOSULLARTE.IT
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
C o l l e z i o n e P U N T O S U L L’ A R T E 2 0 1 6

        ANNALÙ                     CLAUDIA GIRAUDO

        MATTHIAS BRANDES           FEDERICO INFANTE

        MASSIMO CACCIA             MATTEO MASSAGRANDE

        DANIELE CESTARI            NICOLA NANNINI

        OTTORINO DE LUCCHI         ALEX PINNA

        ILARIA DEL MONTE           PAOLO QUARESIMA

        MARICA FASOLI              TOMÀS MARTÍNEZ SUÑOL
Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
ANNALÙ
     San Donà di Piave, 1976

                                                                     For several years she has been developing
                                                                     a graphic / paint, sculpture and installation
                                                                     work. She belongs to that species of artists for
                                                                     whom dominating matter, chemical, physical
                                                                     substances, is part of a wider exploring
                                                                     process, which no doubt involves art, but also
                                                                     the less palpable dimensions of the soul. In
                                                                     her works is a feeling of metamorphosis, of
                                                                     transition and evolution. The Artist is a disciple
                                                                     of metamorphosis, intent on penetrating
                                                                     the mysteries of creation, able to assemble
                                                                     incongruous elements such as resins and paper,
                                                                     bark and glass wool, bitumen and sand, cement
                                                                     and roots, in order to create new realities, worlds
                                                                     suspended where alchemy is lightness.

     Porta avanti da anni un lavoro grafico / pittorico, scultoreo
     e di installazione. Appartiene a quel genere di artisti per i
     quali il dominio della materia, della chimica, delle sostanze
     fisiche, è parte integrante di un più ampio processo
     di esplorazione che coinvolge certamente l’arte, ma
     anche le dimensioni più impalpabili dello spirito. Nelle
     opere dell’Artista è presente un senso di metamorfosi,
     di passaggio: un’artista discepola della metamorfosi
     intenta a penetrare i misteri della creazione, capace di
     assemblare elementi incongruenti come resine e carta,
     cortecce e lana di vetro, bitume e sabbia, cemento e
     radici, per creare nuove realtà, mondi sospesi dove
     l’alchimia è la leggerezza.

10
LIVELLO DI ROMBO N.1                                             LIVELLO DI ROMBO N.2
2016 | Inchiostro su vetroresina | 15 x 15 cm   2016 | Inchiostro su vetroresina | 15 x 15 cm

                                                                                                11
SPAZIO ACUSTICO N.1
     2016 | Inchiostro su vetroresina | 20 x 20 cm

12
SPAZIO ACUSTICO N.2
2016 | Inchiostro su vetroresina | 20 x 20 cm

                                                13
MATTHIAS BRANDES
     Bochum (DE), 1950

                                                                       Stony and rough landscapes, whose houses,
                                                                       trees, sea and sky seem to be carved in the
                                                                       same granite. Brandes perfectly describes
                                                                       the reaction produced by his paintings: an
     Paesaggi pietrosi, ruvidi, dove case, alberi, mare e cielo        immediate sense of peace, caused by the
     sembrano costruiti a colpi di scalpello. L’effetto è ambiguo:     precise and reassuring structures, followed by
                                                                       the fear hidden in the dense shadows, the blind
     un senso immediato di pace, davanti alle geometrie                windows and the narrow doors which cannot
                                                                       be entered. A metaphysical world, filled with
     precise e rassicuranti, e poi l’inquietudine delle ombre          Giotto’s reminiscences, for the turgid volumes,
     impenetrabili, delle finestre cieche e degli usci troppo          Sironi’s echoes within the dark perspectives and
                                                                       Morandi’s suggestions for the static regality of
     stretti perché chiunque possa mai entrarvi. Un mondo altro        the objects. German by birth, Italian – Venetian
                                                                       indeed – by choice, Brandes reworked the
     di sapore metafisico, intriso di reminiscenze giottesche          Italian painting of the 20th century, turning it into
     nei volumi turgidi, di echi sironiani nelle prospettive buie,     an instrument to interpret reality in a new way.
                                                                       His reality seems to be pacified, whereas it
     di suggestioni morandiane nella statica regalità degli            is crossed by deep telluric movements, its
                                                                       balances suddenly fall creating landscapes
     oggetti. Tedesco di nascita, italiano – anzi veneziano – per      characterized by slipping and inconsistent
     elezione, Brandes si è impadronito della grande pittura           perspectives, its houses seem to be thinking
                                                                       objects, gifted with will, alive matter which
     del nostro Novecento e l’ha rielaborata in strumento per          conglomerates into clusters, asphyxiating
                                                                       groupings which cannot be opened, its
     una personalissima lettura della realtà. La sua è una realtà      buildings, magically freed from their heavy
     solo apparentemente pacificata, dove la staticità si rivela       corporeality, fly high landing overturned.

     percorsa da potentissimi movimenti tellurici profondi,
     dove gli equilibri improvvisamente precipitano generando
     paesaggi dalle prospettive incongruenti e scivolanti, dove
     le case si rivelano esseri pensanti, dotati di volontà, materia
     viva che si agglomera in grappoli, in ammassi soffocanti
     dei quali non è possibile trovare la chiave, dove gli edifici,
     poi, magicamente affrancati dalla loro pesante fisicità, si
     librano in voli ampi per atterrare a testa in giù.

14
CAPRICCIO LAGUNARE                                                           CASONE
2016 | Olio e tempera su tela | 15 x 15 cm   2016 | Olio e tempera su tela | 15 x 15 cm

                                                                                          15
PICCOLA VILLA
     2016 | Olio e tempera su tela | 20 x 20 cm

16
PICCOLO PALAZZO
2016 | Olio e tempera su tela | 20 x 20 cm

                                             17
MASSIMO CACCIA
     Desio, 1970

                                                                      Stylization is Massimo Caccia’s code. His
                                                                      paintings portray animals in strange situations,
                                                                      set up with everyday objects against uniform and,
                                                                      often monochromatic backgrounds. His animals,
                                                                      defined by tidy, almost abstract, lines, spaced out
                                                                      by vividly coloured fields and built upon perfect
                                                                      balances, are more easily recognizable and their
                                                                      personal drama is more understandable.
                                                                      There are rabbits threatened by falling forks,
                                                                      dragonflies balancing upon a knife, fishes
                                                                      which are going to swallow the hook; living
                                                                      beings balancing between safety and a cruel,
                                                                      inevitable destiny.
     La stilizzazione allo stato puro è la cifra principale di
     Massimo Caccia. Protagonisti delle sue opere sono
     animali immortalati nelle più assurde situazioni, posti
     in relazione con oggetti quotidiani su fondali uniformi,
     spesso monocromatici. Definiti da linee pulitissime di
     eleganza quasi astratta, scanditi in campiture piane a
     colori accesi e costruiti su impeccabili equilibri spaziali,
     gli animali di Caccia sono vicinissimi e accessibili nella
     loro immediata riconoscibilità, ma soprattutto nel loro
     piccolo dramma personale.
     Sono conigli minacciati da forchette che stanno
     precipitando in verticale sulla loro schiena, libellule in
     equilibrio sulla lama affilata di un taglierino, pesci che tra
     un istante abboccheranno all’amo; sono esseri al bivio,
     in bilico tra la salvezza e un destino crudelmente beffardo
     sul quale non hanno alcun potere di intervenire.

18
SENZA TITOLO                                             SENZA TITOLO
2016 | Acrilico su tela | 15 x 15 cm   2016 | Acrilico su tela | 15 x 15 cm

                                                                              19
SENZA TITOLO
     2016 | Acrilico su tela | 20 x 20 cm

20
SENZA TITOLO
2016 | Acrilico su tela | 20 x 20 cm

                                       21
DANIELE CESTARI
     Ferrara, 1983

                                                                     Daniele Cestari is a painter, an architect and a
                                                                     photographer. His education as an architect is
                                                                     one of the key elements to understand why he
                                                                     is so charmed by the city. He creates archetype
                                                                     cities, whose identity plays a secondary role.
                                                                     Since the location is not important, we can
                                                                     focus upon our feelings, the urban swarm,
                                                                     the background buzz which never stops, not
                                                                     even at night, even though we are by now
                                                                     used to it. This is Cestari’s city: an amazing
     Daniele Cestari è un pittore, un architetto, un fotografo.      game of formal balances, played upon a
                                                                     limited palette centred upon greys, blacks
     La sua formazione di architetto è fondamentale per              and browns, telling their story through fast
                                                                     brushstrokes, as if they had to seize something
     capire quale fascinazione eserciti su di lui la città. È una    which would otherwise vanish. Spots, pouring,
     metropoli archetipica, la sua, dove la riconoscibilità gioca    scratches, shadows, sudden coloured stripes
                                                                     apparently incongruous but still essential, scan
     un ruolo secondario. Perché in realtà non è importante          these charming canvas, constantly balancing
                                                                     between intellect and pure emotion.
     dove siamo ma quello che sentiamo, quel formicolio
     tipico della città, il brusio di sottofondo che non si spegne
     mai, neppure di notte, ma di cui oramai nemmeno
     ci accorgiamo. È questo, la città di Cestari, e anche
     qualcosa di più: è un mirabile gioco di equilibri formali,
     declinato su una scala ridottissima di cromie che sono
     spesso grigie, nere, brune, e raccontano la loro storia in
     pennellate veloci, come se la sensazione fosse qualcosa
     di così fuggevole che se non si prende al volo scomparirà
     per sempre. Macchie, colature, graffi, ombre, improvvise
     strisce di colore apparentemente incongruenti eppure
     così necessarie, scandiscono queste tele seducenti,
     perennemente in bilico tra ragione e pura emozione.

22
NEL CIELO                                                                                  LONTANO
2016 | Chine, olio e acrilico su tela | 15 x 15 cm   2016 | Chine, olio e acrilico su tela | 15 x 15 cm

                                                                                                          23
CIELO DI GESSO
     2016 | Chine, olio e acrilico su tela | 20 x 20 cm

24
PARIGI PIENA DI MISTERI
2016 | Chine, olio e acrilico su tela | 20 x 20 cm

                                                     25
OTTORINO DE LUCCHI
     Ferrara, 1951

                                                                       Throughout his life he has always carried out his
                                                                       artistic activity interposing it with his career of
                                                                       academic chemist, especially during his years
                                                                       abroad. During his stay in the United States he
     Ha sempre svolto attività artistica intercalandola con la         could closely observe the works by A. Wyeth,
     professione di chimico universitario soprattutto durante i        getting excited about the technique and virtuosity
                                                                       of his “dry brush” paintings. Without any further
     lunghi periodi all’estero. Durante la permanenza negli Stati      detail, he started a series of experimentations
                                                                       which led to the independent development of an
     Uniti ha potuto visitare e osservare da vicino l’opera di         original technique with regards to the execution
     A. Wyeth, appassionandosi alla tecnica e al virtuosismo           and the chosen subjects. This technique is
                                                                       based upon watercolour painting, where the
     dei suoi dipinti definiti come “dry brush”. Senza ulteriori       relationship pigment-binder is optimal both for the
                                                                       transparency and the vividness and brightness of
     informazioni, ha iniziato una serie di sperimentazioni che        the colours. The pictorial weft obtained by using
     hanno portato allo sviluppo indipendente di una tecnica           paintbrushes, paper and fabric is particularly fit
                                                                       to describe the surface of still lives, figures and
     del tutto originale sia nell’esecuzione che nei soggetti. La      landscapes. The transparencies and glazes,
                                                                       obtained both directly and through careful
     tecnica prevede l’uso della pittura ad acquerello, dove           removals of colour, could not be reached by using
     il rapporto pigmento-legante è ottimale sia per quanto            other painting techniques. The results regarding
                                                                       contrast and brightness are so relevant that he
     riguarda la trasparenza che la vivacità e la luminosità           has been often invited to describe his technique
                                                                       in various academies and Art Institutes.
     dei colori. La tramatura pittorica ottenuta utilizzando
     indistintamente pennelli, carta e tessuti è particolarmente
     adatta a descrivere la superficie di nature morte, figure e
     paesaggi. Le velature e le applicazioni di colore ottenute
     sia direttamente che attraverso attente rimozioni di colore
     permettono risultati non ottenibili con altre tecniche
     pittoriche. I risultati particolarmente rilevanti per contrasto
     e luminosità hanno sorpreso molti cultori sia italiani che
     stranieri tanto che è stato più volte invitato a illustrare la
     tecnica in accademie e in istituti d’arte.

26
PRIMI DI OTTOBRE                                                               PRIMI DI OTTOBRE
2016 | Watercolor drybrush su tavola | 15 x 15 cm   2016 | Watercolor drybrush su tavola | 15 x 15 cm

                                                                                                        27
MESE DI APRILE
     2016 | Watercolor drybrush su tavola | 20 x 20 cm

28
TEMPO DI VENDEMMIA
2016 | Watercolor drybrush su tavola | 20 x 20 cm

                                                    29
ILARIA DEL MONTE
     Taranto, 1985

                                                                         Ilaria Del Monte is a contemporary story teller, a
                                                                         sorceress who creates fairy tales filled with spells
                                                                         and enchanted characters. Although very young,
                                                                         she masters a powerful and intense painting,
                                                                         deeply inspired by the Italian painting of the XX
                                                                         century. Her works recall De Chirico, Carrà,
                                                                         Casorati and Balthus, as well as suggestions
                                                                         from XV century art. She gracefully reworks
                                                                         their lessons through her flowered, delightfully
     Ilaria Del Monte è una cantastorie contemporanea, una               weird, interiors where feminine figures entertain
     maga inventrice di favole intrise di incantesimi e abitate da       with plants or chat with talking animals, like
                                                                         wonderful witches. Her virtuosity and precise
     personaggi fatati. Giovanissima, padroneggia una pittura            brush strokes give birth to soft and bright skin,
                                                                         voluminous hair, huge blooms and tropical plants
     potente e intensa, figlia del grande Novecento italiano.            which seem to rise from the carpets. Within her
     Nelle sue tele si respirano echi di De Chirico e Carrà, di          perfectly structured rooms mysterious dialogues
                                                                         develop, feminine whispers can be perceived, as
     Casorati e del più vicino Balthus, ma anche suggestioni             well as enchanting gestures and dances, while
                                                                         iconographical symbols fill the painting.
     che possiamo far risalire fino al nostro Quattrocento.
     Con grazia, senza alcuna pesantezza, l’artista rielabora
     queste lezioni preziose e ce le restituisce in punta di
     pennello attraverso i suoi interni fioriti, deliziosamente folli,
     dove figure femminili leggiadre si intrattengono con piante
     sottilmente invasive o chiacchierano con animali parlanti,
     come giovani bellissime streghe. Nell’architettura perfetta
     di queste stanze si svolgono dialoghi misteriosi, si
     odono sussurri squisitamente femminili, si colgono gesti
     e danze di cui a volte sfugge il senso ma che lasciano
     incantati e ipnotizzati, mentre decifriamo qualche traccia
     leggibile nei simboli dell’iconografia classica che l’artista
     ha disseminato nel dipinto per noi.

30
LA PROFEZIA
2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm

                                   31
LA TRAPPOLA
     2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm

32
LA PRIMA SERA
2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm

                                   33
MARICA FASOLI
     Bussolengo, 1977

                                                                     A spontaneous artist yet gifted with an outstanding
                                                                     maturity, an experience as a restorer which
                                                                     provided her with attention and patience, Marica
                                                                     Fasoli is an atypical personality within the current
                                                                     Italian panorama. The first impression raised
                                                                     by her works, characterized by a spasmodic
                                                                     attention for details, recalls hyperrealism, if not
                                                                     even trompe-l’oeil. However, at a closer look,
                                                                     the artist chooses a different path. She doesn’t
                                                                     want to accurately reproduce reality, but rather
                                                                     represent its “revised” version. Her images are
                                                                     filled with a light which seems to come from
     Artista freschissima e tuttavia con una maturità da             their inside, carrying a playful and contagious
                                                                     joy, conveyed by a sugary and polished palette
     fuoriclasse, un passato nel restauro che le ha insegnato        which recalls meringues and glaze. Getting to
     l’attenzione e la pazienza, Marica Fasoli è un personaggio      know her paintings is like approaching a pastry-
                                                                     tray: urged by the desire to touch and smell
     sui generis nel panorama attuale italiano. Il primo pensiero    them, as if completely seized by them.
     che viene alla mente davanti ai suoi lavori, condotti con
     un’attenzione spasmodica al dettaglio infinitesimale, è
     probabilmente iperrealismo, se non addirittura trompe-
     l’oeil. Ma poi, a ben guardare, la strada che prende
     l’artista è diversa. Non le interessa rendere il mondo nella
     sua esattezza, quanto piuttosto offrircene una versione
     che si potrebbe definire “riveduta e corretta”. Le sue
     sono immagini intrise di una luce che pare provenire
     dall’interno, portatrici di una gioia giocosa, contagiosa,
     veicolata da una scelta di colori zuccherini e smaltati che
     fanno pensare alle meringhe e alla glassa. E come a un
     vassoio di pasticcini ci si avvicina alla sua pittura: con il
     desiderio di toccarla, di annusarla, di farsene catturare.

34
KOJ FISH                                     SUMO WRESTLER
2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm   2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm

                                                                      35
BUTTERFLY
     2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm

36
CRANE
2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm

                                   37
CLAUDIA GIRAUDO
     Torino, 1974

                                                                     The artist aims at creating an imaginary bridge
                                                                     between the past, through memories, and
                                                                     the present, through characters who seem to
                                                                     belong to our reality although being placed within
                                                                     oneiric space and time. May it be represented
                                                                     as a tribute to poetic production and creation
                                                                     or materialized within a circus world, especially
     L’artista si propone al pubblico con l’ambizione di             the wirewalkers, the common trait of Claudia
                                                                     Giraudo’s production is the will of poetizing life
     creare un ponte immaginifico tra il passato, attraverso         as it were the connection between imagination
     la memoria, e il presente, attraverso personaggi                and existence, desire and object, following each
                                                                     of its visionary aspects. Her worlds are inhabited
     verosimilmente appartenenti a questo mondo ma                   by different figures, tied by strings defining their
                                                                     connections, or their balance between lightness
     collocati in uno spazio e in un tempo onirici. Che venga        and heaviness, or their belonging to a circus
     declinata in un omaggio simbolico alla produzione e alla        that represents the illusion of life: figures whose
                                                                     gestures are slight, even though permeated by
     creazione del poeta o che si materializzi nel mondo del         a deep symbolic power, and “staged” within a
                                                                     suspended time. They are nothing more than
     circo e in particolare nella figura del funambolo, quello       elegies, fascinating paradigms of humanity and
     che lega tutta la produzione della Giraudo è la volontà         Art’s conditions.

     di poetizzare la vita come forma di coincidenza tra
     l’immaginario e l’esistenziale, tra il desiderio e l’oggetto,
     seguendone ogni suo aspetto visionario. Nei suoi mondi
     si muovono figure diverse, legate da fili che ne segnano
     le connessioni, o in equilibrio in impossibili contrasti fra
     leggerezza e pesantezza, o appartenenti a un mondo
     circense inteso come metafora dell’illusione della vita:
     figure dai gesti minimi permeati da una profonda forza
     simbolica, “messe in scena” in un tempo sospeso, che
     non sono altro che delicate elegie, affascinanti paradigmi
     della condizione dell’uomo e dell’Arte.

38
ANGELICA / SOUVENIR III
2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm

                                   39
SALTIMBANCO TURCHINO / SOUVENIR II
     2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm

40
FAUNO / SOUVENIR I
2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm

                                   41
FEDERICO INFANTE
     Santiago (CL), 1982

                                                                    Young Chilean artist, Federico Infante can be
                                                                    included among the most promising artists of the
                                                                    international panorama. His creativity balances
                                                                    between traditional language and the subtle and
                                                                    insidious anxieties of contemporary. Although
                                                                    Federico Infante’s paintings require a slow and
                                                                    reasoned analysis, they immediately reach our
                                                                    inner chords, leading us through paths of free
                                                                    associations which start from the subconscious
                                                                    of the artist to arrive at the heart of the audience.
                                                                    Young and enthusiast, Federico Infante is such
                                                                    a mature artist to have identified, with surgical
     Giovane artista cileno, Federico Infante si può annoverare     precision, what is, according to him, the absolute
                                                                    aim of Art: authenticity. In order to reach it, he
     tra gli artisti più promettenti del panorama internazionale.   moves through a complex and accurate process
     La sua creatività si esprime in perfetto equilibrio tra il     which, starting from instinct and chaos, finds
                                                                    reason and order, thus giving a meaning to
     linguaggio della tradizione e le inquietudini più sottili e    our lives.
     insidiose della contemporaneità. Quelli di Federico Infante
     sono dipinti che richiedono una lettura lenta e meditata
     e tuttavia capaci di toccare immediatamente le nostre
     corde più profonde, conducendoci attraverso percorsi di
     libere associazioni che partono dal subconscio dell’artista
     e arrivano dritte al cuore dello spettatore. Giovane ed
     entusiasta, Federico Infante è già un artista così maturo
     da aver individuato, con precisione chirurgica, quello che
     per lui è lo scopo assoluto dell’arte: l’autenticità. E per
     raggiungerla si muove attraverso un processo complesso
     e precisissimo che partendo dall’istinto e dal caos arriva
     a rintracciare una ragione e un ordine che diano senso
     alla nostra esistenza.

42
STUDY OF FLOWERS                                 STUDY OF FLOWERS
2016 | Acrilico su tela | 15 x 15 cm   2016 | Acrilico su tela | 15 x 15 cm

                                                                              43
STUDY OF FLOWERS
     2016 | Acrilico su tela | 20 x 20 cm

44
STUDY OF FLOWERS
2016 | Acrilico su tela | 20 x 20 cm

                                       45
MATTEO MASSAGRANDE
     Padova, 1959

                                                                     The rooms by Matteo Massagrande are
                                                                     enchanted spaces which urge to get lost. Empty
                                                                     chambers, deprived of any human presence and
                                                                     furniture. Nonetheless, their physical void is barely
                                                                     perceived, since it is filled by the deep echoes
                                                                     ringing among scraped walls and old tiles, by the
                                                                     soft and dusty light, by the invisible but powerful
                                                                     lives which crossed them. Rough walls, fixtures
                                                                     whose past is carved upon them, floors worn out
     Le stanze di Matteo Massagrande sono ambienti                   by lost paces. These are Matteo Massagrande’s
     dall’incanto ipnotico in cui viene voglia di perdersi. Vuote,   rooms, abandoned places crossed by one and
                                                                     only protagonist: light. Sometimes explicitly
     sì, in quanto non solo disabitate, ma prive addirittura         entering from the huge windows placed in front
                                                                     of vernal gardens, other times sneaking delicately
     di arredi, di qualsiasi lascito. Eppure l’effettivo vuoto       through the cracks. It lives in those chambers,
     fisico è a malapena avvertito, subito emendato dalla            turning their void into intense and vivid presence.

     profondità degli echi che risuonano tra i muri scrostati
     e le piastrelle consumate dal tempo, dai raffinatissimi
     giochi della luce morbida e pulviscolare, dal senso di
     un vissuto che si avverte ancora lì, presenza invisibile
     ma potente. Muri scabri, infissi che portano inciso il
     proprio vissuto, pavimenti consumati da passi perduti.
     Così sono le stanze di Matteo Massagrande, luoghi
     abbandonati con un’unica protagonista: la luce. A volte
     esplicitamente invitata ad entrare dalle grandi finestre che
     si spalancano su giardini fissati in un’eterna primavera,
     altre volte discreta, come se fosse riuscita a insinuarsi
     quasi in punta di piedi tra le fessure. Ma è lei ad abitare
     quelle stanze, a emendare la suggestione del vuoto fisico
     trasformandolo in presenza intensa e vivida.

46
AUTUNNO                                                                    PRIMAVERA
2016 | Tecnica mista su tavola | 15 x 15 cm   2016 | Tecnica mista su tavola | 15 x 15 cm

                                                                                            47
LA STANZA D’ANGOLO
     2016 | Tecnica mista su tavola | 20 x 20 cm

48
LA PORTA DEL GIARDINO
2016 | Tecnica mista su tavola | 20 x 20 cm

                                              49
NICOLA NANNINI
     Bologna, 1972

                                                                      Nannini’s style of painting is harmonic and detailed;
                                                                      oblique prospective seen from above or from
                                                                      below with dominating blue colours that blur into
                                                                      the distance. A new world is evolving, heralding a
                                                                      thousand stories, one after the other but so real
     Armonie d’insieme e letteratura del dettaglio; prospettive       and human. Nannini’s works talk about man and
                                                                      his environment about his most intimate feelings.
     sghembe, sguardi a volo d’uccello, dai “marciapiedi” in          Nannini’s works portray man and his environment
                                                                      from his intimate self to his worldly looks. He is
     primo piano agli azzurri sfuocati di un lontano infinito. Un     concerned with the classical themes of western
     mondo in divenire, foriero di mille storie, una nell’altra,      paintings even if the landscapes and figures are
                                                                      represented in a very original manner. His works
     quotidiane e così umane, di terra e di cielo. La pittura di      lend to a reinterpretation of space, which becomes
                                                                      more conceptual than real but is nevertheless
     Nannini narra dell’uomo e del suo ambiente, dell’uomo            reality seen through different filters. The effect is
     dentro e dell’uomo fuori. Le sue opere affrontano                to create a picture, which is more conceptual than
                                                                      real but the truth remains. One can see the fires
     fondamentalmente i temi classici della pittura occidentale,      of Flemish inspiration with astonishing details,
                                                                      areas free of movement, and others that may
     la figura e il paesaggio e tuttavia in maniera inedita, poiché   pass unobserved and are thus unfinished. The
     l’impostazione dell’immagine apre ad un ripensamento             artist alters small “touches” with vigorous brushes.
                                                                      The subject is always alive, vivid, hardly ever quiet
     dello spazio pittorico più concettuale che reale, mai            thanks to sublime brushstrokes sometimes light or
                                                                      at other times more daring filtering on the hinges
     rinunciando alla verità, in bilico tra “metalinguaggio” e        of the painting’s background. The main figures are
     “figurazione”. Il suo stile si anima di fuochi fiamminghi di     always alive, never calm whether they be visible
                                                                      or invisible. “The painting becomes firm when the
     iper-focalizzazione, zone ibride di movimento, e territori       flesh is flesh and colour is colour”.
     che non interessano né allo sguardo né alla memoria, e
     che quindi rimangono non-finiti. Dal più piccolo “tocco” al
     gesto più azzardato, dalla colatura alle larghe campiture,
     dalla materia in rilievo all’iper-vero, il soggetto è sempre
     “vivo” e mai “quieto”, visibile o invisibile, solido, ma
     leggero. “La pittura si ferma quando la carne è carne e il
     colore è colore”.

50
FARI NELLA NOTTE                         NOTTE IN CAMPAGNA
2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm   2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm

                                                                      51
CASE SUL FIUME
     2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm

52
PICCOLA CITTÀ
2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm

                                   53
ALEX PINNA
     Imperia, 1967

                                                                           Pinna’s sculptures, characterized by thin bodies
                                                                           and long legs, certainly derive from Giacometti’s
                                                                           poetics, though unburdened from their gloomy
                                                                           gravitas and gifted with a melancholy smile and
                                                                           a naïve and disenchanted glance upon reality.
     Caratterizzati dal fisico esile e dalle gambe lunghissime, i          The artist, deeply in love with comics and any
                                                                           language which can easily reach people’s
     personaggi protagonisti dei lavori di Pinna sono senz’altro           heart, manages to convey emotions, feelings
                                                                           and mental features without availing himself of
     figli della poetica di Giacometti, alleggerita però della sua         facial expressions (his characters’ faces are
     cupa drammaticità per acquisire una sorta di malinconico              composed by few traits: forehead and nose),
                                                                           but only of the thoughtful bending of a spine or
     sorriso, uno sguardo tra l’ingenuo e il disincantato sulla            the imbalanced tilting of a body, communicating
                                                                           a sensation of existential instability. Alex Pinna
     realtà. Innamorato dei fumetti e di tutti i linguaggi capaci di       represents one of the coolest and most
     parlare immediatamente al cuore della gente, l’artista riesce         interesting voices of Italian sculptor. He enjoys
                                                                           experimenting, changing, continual renewal,
     nella difficile impresa di comunicare emozioni, sentimenti,           and that is what he has been doing over the
                                                                           past years but always maintaining his own style.
     tratti psicologici senza il bisogno delle espressioni del volto       He uses different kind of materials: bronze, iron,
     (i visi dei suoi personaggi sono risolti in pochi tratti: la fronte   steel and glass, to create restless characters,
                                                                           which look as if they have come straight out of
     e la linea del naso) ma con il solo incurvarsi pensoso di una         the same light and profound fairy tale.
     schiena, o con l’inclinarsi del corpo in precarie situazioni
     di disequilibrio, lasciando nello spettatore un sottile senso
     di instabilità esistenziale. Alex Pinna è una delle voci più
     fresche e interessanti della scultura italiana. Gli piace
     sperimentare, cambiare, rinnovarsi sempre, e questo ha
     fatto, negli anni, pur rimanendo assolutamente coerente
     a se stesso. Utilizza diversi materiali: bronzo, corda, ferro,
     acciaio e vetro, per dare vita a una serie di personaggi
     inquieti, che sembrano uscire tutti dalla stessa fiaba,
     leggera e profondissima.

54
SENZA TITOLO                                        SENZA TITOLO
2016 | Corda su tela | 15 x 15 cm   2016 | Corda su tela | 20 x 20 cm

                                                                        55
PAOLO QUARESIMA
     Merano, 1962

                                                                         Incomparable cantor of the little details of everyday
                                                                         life, Paolo Quaresima seizes daily objects and
                                                                         materials with the ability of a magician. Shiny
                                                                         metal, chipped porcelain, scraped painting upon
                                                                         a wooden shutter, plaster, glimmering glares
                                                                         upon a stretch of water, folds of a tablecloth,
                                                                         rough grain of a wallpaper leap out the canvas
     Impareggiabile cantore delle piccole cose della                     more real than reality itself, awakening unknown
                                                                         perceptions. His subjects resemble icons carved
     quotidianità, Paolo Quaresima fa propri gli oggetti e i             by a cutting and implacable light. Banned from
     materiali del quotidiano con l’abilità di un prestigiatore. Il      the framing, man becomes present absence
                                                                         and undisputed protagonist described through
     metallo lucido, la porcellana appena sbeccata, la pittura           the trace of his daily gestures. A scratch upon
                                                                         the edge of a pitcher confirms it has been used,
     parzialmente scrostata su una vecchia persiana di legno,            as the barbed fold of the tablecloth declares the
     l’intonaco del muro, i riflessi baluginanti di uno specchio         strain of who has ironed it. The artist defines these
                                                                         traces as “memories of ordinary and unique lives;
     d’acqua, la piega di una tovaglia, la grana ruvida di una           mute witnesses of emotions, feelings, anxieties
                                                                         and hopes”.
     tappezzeria balzano fuori dalle sue tavole ancora più
     veri del vero, toccando corde percettive che nemmeno
     credevamo di possedere. E restano lì, icone scolpite da
     una luce tagliente e implacabile. Bandito dall’inquadratura,
     l’uomo è qui assenza presente, indiscusso protagonista
     raccontato nei piccoli riti quotidiani attraverso l’impronta
     che di lui rimane sul mondo con il quale è venuto a
     contatto. Basta una piccola scalfittura al bordo della
     caraffa per affermarne l’uso, così come la piega acuminata
     della tovaglia dichiara la fatica di chi l’ha stirata. L’artista,
     poeticamente, definisce questi piccoli segni “memorie
     di vite ordinarie e irripetibili; testimoni muti di emozioni,
     sentimenti, ansie e speranze”.

56
GIALLOCAFFÈ                                              THE ROSSO
2016 | Olio su tavola | 15 x 15 cm   2016 | Olio su tavola | 15 x 15 cm

                                                                          57
CASSETTA COLAZIONE
     2016 | Olio su tavola | 20 x 20 cm

58
THE O CAFFÈ?
2016 | Olio su tavola | 20 x 20 cm

                                     59
TOMÀS MARTÍNEZ SUÑOL
     Dieulefit (FR), 1964

                                                                         Deserted and bare views, wrapped within a
                                                                         dusty silence; corners of alleys enlightened by
                                                                         traces of a pale sun, mainly perceived through
                                                                         the suffocating mugginess. The consistency of
                                                                         the silence and smells lies within the thick and
     Scorci disabitati, spogli, immersi in un silenzio polveroso;        tactile paintbrushes, which articulate the canvas
                                                                         into coloured fields. The artist represents his
     angoli incuneati tra i vicoli dove il sole lascia solo qualche      native landscapes to recall his ripped roots since,
                                                                         although belonging to a Catalan family, he had to
     traccia, ma poi sparisce, ricordato da un’afa vagamente             born in France for political reasons. He got back
     soffocante. E questo silenzio, questi odori, quest’afa              in Badalona, his parents’ natal house, as soon as
                                                                         he could and he started to paint it. Earthy greys
     trovano consistenza nelle strisce di colore denso e                 mottled with reds and browns, full and scorching
                                                                         yellows, dusty blues upon which Badalona
     materico che scandiscono la tela in campiture. Quelli               looks like a ghost town, built through thin marks
     che l’artista racconta sono i paesaggi delle sue radici,            and little ruts indicating doors and windows (so
                                                                         narrow that they can hardly resemble a passage)
     radici strappate, però, perché lui, catalano per eredità            or endless escape routes. The bewilderment
                                                                         caused by not belonging to his native place
     famigliare, è stato costretto per motivi politici a nascere         is perfectly conveyed by the coarse material,
     in Francia. Ci torna non appena può, in quella Badalona             hanging the works in a balance between faint
                                                                         depiction and strong abstraction.
     che era stata la casa natale dei suoi genitori, e allora
     comincia a dipingerla. Sono grigi terrosi screziati di rossi
     e di bruni, gialli pieni e roventi, blu polverosi su cui la città
     di Badalona appare come una presenza fantasmatica,
     definita da segni sottilissimi e piccoli solchi a indicare porte
     e finestre (ma così strette da non riuscire ad immaginarvi
     un passaggio) o a suggerire infinite fughe di vicoli. Il
     senso di smarrimento davanti a un luogo profondamente
     proprio e purtuttavia mai afferrato completamente è tutto
     lì, in quella materia ruvida che pone le opere sempre in
     bilico tra una figurazione leggera e un’astrazione potente.

60
ROIG                                                       TARDA
2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm   2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm

                                                                      61
CALOR
     2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm

62
RATLLA I PUNT
2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm

                                   63
di SOFIA MACCHI

VIALE SANT’ANTONIO 59/61
21100 VARESE (VA) ITALY
+39 0332 32 09 90

INFO@PUNTOSULLARTE.IT
Puoi anche leggere