Collezione PUNTO SULL ARTE 2016
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10 GIUGNO - 6 AGOSTO 2016 CATALOGO A CURA DI / CATALOGUE CURATED BY: SOFIA MACCHI E GIULIA STABILINI PROGETTO GRAFICO / GRAPHIC PROJECT: GRETA PALASTANGA IN COLLABORAZIONE CON / IN COLLABORATION WITH: Galleria d’Arte Nino Sindoni, Asiago (Ottorino De Lucchi, Matteo Massagrande, Nicola Nannini) Galleria Villa Del Arte, Barcellona (Tomàs Martínez Suñol) UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A / SPECIAL THANKS TO: TONY PARISH Copyright © PUNTO SULL’ARTE PUNTO SULL ARTE | VIALE SANT’ANTONIO 59/61 | 21100 VARESE (VA) ITALY | +39 0332 320990 | INFO@PUNTOSULLARTE.IT
C o l l e z i o n e P U N T O S U L L’ A R T E 2 0 1 6 ANNALÙ CLAUDIA GIRAUDO MATTHIAS BRANDES FEDERICO INFANTE MASSIMO CACCIA MATTEO MASSAGRANDE DANIELE CESTARI NICOLA NANNINI OTTORINO DE LUCCHI ALEX PINNA ILARIA DEL MONTE PAOLO QUARESIMA MARICA FASOLI TOMÀS MARTÍNEZ SUÑOL
ANNALÙ San Donà di Piave, 1976 For several years she has been developing a graphic / paint, sculpture and installation work. She belongs to that species of artists for whom dominating matter, chemical, physical substances, is part of a wider exploring process, which no doubt involves art, but also the less palpable dimensions of the soul. In her works is a feeling of metamorphosis, of transition and evolution. The Artist is a disciple of metamorphosis, intent on penetrating the mysteries of creation, able to assemble incongruous elements such as resins and paper, bark and glass wool, bitumen and sand, cement and roots, in order to create new realities, worlds suspended where alchemy is lightness. Porta avanti da anni un lavoro grafico / pittorico, scultoreo e di installazione. Appartiene a quel genere di artisti per i quali il dominio della materia, della chimica, delle sostanze fisiche, è parte integrante di un più ampio processo di esplorazione che coinvolge certamente l’arte, ma anche le dimensioni più impalpabili dello spirito. Nelle opere dell’Artista è presente un senso di metamorfosi, di passaggio: un’artista discepola della metamorfosi intenta a penetrare i misteri della creazione, capace di assemblare elementi incongruenti come resine e carta, cortecce e lana di vetro, bitume e sabbia, cemento e radici, per creare nuove realtà, mondi sospesi dove l’alchimia è la leggerezza. 10
LIVELLO DI ROMBO N.1 LIVELLO DI ROMBO N.2 2016 | Inchiostro su vetroresina | 15 x 15 cm 2016 | Inchiostro su vetroresina | 15 x 15 cm 11
SPAZIO ACUSTICO N.1 2016 | Inchiostro su vetroresina | 20 x 20 cm 12
SPAZIO ACUSTICO N.2 2016 | Inchiostro su vetroresina | 20 x 20 cm 13
MATTHIAS BRANDES Bochum (DE), 1950 Stony and rough landscapes, whose houses, trees, sea and sky seem to be carved in the same granite. Brandes perfectly describes the reaction produced by his paintings: an Paesaggi pietrosi, ruvidi, dove case, alberi, mare e cielo immediate sense of peace, caused by the sembrano costruiti a colpi di scalpello. L’effetto è ambiguo: precise and reassuring structures, followed by the fear hidden in the dense shadows, the blind un senso immediato di pace, davanti alle geometrie windows and the narrow doors which cannot be entered. A metaphysical world, filled with precise e rassicuranti, e poi l’inquietudine delle ombre Giotto’s reminiscences, for the turgid volumes, impenetrabili, delle finestre cieche e degli usci troppo Sironi’s echoes within the dark perspectives and Morandi’s suggestions for the static regality of stretti perché chiunque possa mai entrarvi. Un mondo altro the objects. German by birth, Italian – Venetian indeed – by choice, Brandes reworked the di sapore metafisico, intriso di reminiscenze giottesche Italian painting of the 20th century, turning it into nei volumi turgidi, di echi sironiani nelle prospettive buie, an instrument to interpret reality in a new way. His reality seems to be pacified, whereas it di suggestioni morandiane nella statica regalità degli is crossed by deep telluric movements, its balances suddenly fall creating landscapes oggetti. Tedesco di nascita, italiano – anzi veneziano – per characterized by slipping and inconsistent elezione, Brandes si è impadronito della grande pittura perspectives, its houses seem to be thinking objects, gifted with will, alive matter which del nostro Novecento e l’ha rielaborata in strumento per conglomerates into clusters, asphyxiating groupings which cannot be opened, its una personalissima lettura della realtà. La sua è una realtà buildings, magically freed from their heavy solo apparentemente pacificata, dove la staticità si rivela corporeality, fly high landing overturned. percorsa da potentissimi movimenti tellurici profondi, dove gli equilibri improvvisamente precipitano generando paesaggi dalle prospettive incongruenti e scivolanti, dove le case si rivelano esseri pensanti, dotati di volontà, materia viva che si agglomera in grappoli, in ammassi soffocanti dei quali non è possibile trovare la chiave, dove gli edifici, poi, magicamente affrancati dalla loro pesante fisicità, si librano in voli ampi per atterrare a testa in giù. 14
CAPRICCIO LAGUNARE CASONE 2016 | Olio e tempera su tela | 15 x 15 cm 2016 | Olio e tempera su tela | 15 x 15 cm 15
PICCOLA VILLA 2016 | Olio e tempera su tela | 20 x 20 cm 16
PICCOLO PALAZZO 2016 | Olio e tempera su tela | 20 x 20 cm 17
MASSIMO CACCIA Desio, 1970 Stylization is Massimo Caccia’s code. His paintings portray animals in strange situations, set up with everyday objects against uniform and, often monochromatic backgrounds. His animals, defined by tidy, almost abstract, lines, spaced out by vividly coloured fields and built upon perfect balances, are more easily recognizable and their personal drama is more understandable. There are rabbits threatened by falling forks, dragonflies balancing upon a knife, fishes which are going to swallow the hook; living beings balancing between safety and a cruel, inevitable destiny. La stilizzazione allo stato puro è la cifra principale di Massimo Caccia. Protagonisti delle sue opere sono animali immortalati nelle più assurde situazioni, posti in relazione con oggetti quotidiani su fondali uniformi, spesso monocromatici. Definiti da linee pulitissime di eleganza quasi astratta, scanditi in campiture piane a colori accesi e costruiti su impeccabili equilibri spaziali, gli animali di Caccia sono vicinissimi e accessibili nella loro immediata riconoscibilità, ma soprattutto nel loro piccolo dramma personale. Sono conigli minacciati da forchette che stanno precipitando in verticale sulla loro schiena, libellule in equilibrio sulla lama affilata di un taglierino, pesci che tra un istante abboccheranno all’amo; sono esseri al bivio, in bilico tra la salvezza e un destino crudelmente beffardo sul quale non hanno alcun potere di intervenire. 18
SENZA TITOLO SENZA TITOLO 2016 | Acrilico su tela | 15 x 15 cm 2016 | Acrilico su tela | 15 x 15 cm 19
SENZA TITOLO 2016 | Acrilico su tela | 20 x 20 cm 20
SENZA TITOLO 2016 | Acrilico su tela | 20 x 20 cm 21
DANIELE CESTARI Ferrara, 1983 Daniele Cestari is a painter, an architect and a photographer. His education as an architect is one of the key elements to understand why he is so charmed by the city. He creates archetype cities, whose identity plays a secondary role. Since the location is not important, we can focus upon our feelings, the urban swarm, the background buzz which never stops, not even at night, even though we are by now used to it. This is Cestari’s city: an amazing Daniele Cestari è un pittore, un architetto, un fotografo. game of formal balances, played upon a limited palette centred upon greys, blacks La sua formazione di architetto è fondamentale per and browns, telling their story through fast brushstrokes, as if they had to seize something capire quale fascinazione eserciti su di lui la città. È una which would otherwise vanish. Spots, pouring, metropoli archetipica, la sua, dove la riconoscibilità gioca scratches, shadows, sudden coloured stripes apparently incongruous but still essential, scan un ruolo secondario. Perché in realtà non è importante these charming canvas, constantly balancing between intellect and pure emotion. dove siamo ma quello che sentiamo, quel formicolio tipico della città, il brusio di sottofondo che non si spegne mai, neppure di notte, ma di cui oramai nemmeno ci accorgiamo. È questo, la città di Cestari, e anche qualcosa di più: è un mirabile gioco di equilibri formali, declinato su una scala ridottissima di cromie che sono spesso grigie, nere, brune, e raccontano la loro storia in pennellate veloci, come se la sensazione fosse qualcosa di così fuggevole che se non si prende al volo scomparirà per sempre. Macchie, colature, graffi, ombre, improvvise strisce di colore apparentemente incongruenti eppure così necessarie, scandiscono queste tele seducenti, perennemente in bilico tra ragione e pura emozione. 22
NEL CIELO LONTANO 2016 | Chine, olio e acrilico su tela | 15 x 15 cm 2016 | Chine, olio e acrilico su tela | 15 x 15 cm 23
CIELO DI GESSO 2016 | Chine, olio e acrilico su tela | 20 x 20 cm 24
PARIGI PIENA DI MISTERI 2016 | Chine, olio e acrilico su tela | 20 x 20 cm 25
OTTORINO DE LUCCHI Ferrara, 1951 Throughout his life he has always carried out his artistic activity interposing it with his career of academic chemist, especially during his years abroad. During his stay in the United States he Ha sempre svolto attività artistica intercalandola con la could closely observe the works by A. Wyeth, professione di chimico universitario soprattutto durante i getting excited about the technique and virtuosity of his “dry brush” paintings. Without any further lunghi periodi all’estero. Durante la permanenza negli Stati detail, he started a series of experimentations which led to the independent development of an Uniti ha potuto visitare e osservare da vicino l’opera di original technique with regards to the execution A. Wyeth, appassionandosi alla tecnica e al virtuosismo and the chosen subjects. This technique is based upon watercolour painting, where the dei suoi dipinti definiti come “dry brush”. Senza ulteriori relationship pigment-binder is optimal both for the transparency and the vividness and brightness of informazioni, ha iniziato una serie di sperimentazioni che the colours. The pictorial weft obtained by using hanno portato allo sviluppo indipendente di una tecnica paintbrushes, paper and fabric is particularly fit to describe the surface of still lives, figures and del tutto originale sia nell’esecuzione che nei soggetti. La landscapes. The transparencies and glazes, obtained both directly and through careful tecnica prevede l’uso della pittura ad acquerello, dove removals of colour, could not be reached by using il rapporto pigmento-legante è ottimale sia per quanto other painting techniques. The results regarding contrast and brightness are so relevant that he riguarda la trasparenza che la vivacità e la luminosità has been often invited to describe his technique in various academies and Art Institutes. dei colori. La tramatura pittorica ottenuta utilizzando indistintamente pennelli, carta e tessuti è particolarmente adatta a descrivere la superficie di nature morte, figure e paesaggi. Le velature e le applicazioni di colore ottenute sia direttamente che attraverso attente rimozioni di colore permettono risultati non ottenibili con altre tecniche pittoriche. I risultati particolarmente rilevanti per contrasto e luminosità hanno sorpreso molti cultori sia italiani che stranieri tanto che è stato più volte invitato a illustrare la tecnica in accademie e in istituti d’arte. 26
PRIMI DI OTTOBRE PRIMI DI OTTOBRE 2016 | Watercolor drybrush su tavola | 15 x 15 cm 2016 | Watercolor drybrush su tavola | 15 x 15 cm 27
MESE DI APRILE 2016 | Watercolor drybrush su tavola | 20 x 20 cm 28
TEMPO DI VENDEMMIA 2016 | Watercolor drybrush su tavola | 20 x 20 cm 29
ILARIA DEL MONTE Taranto, 1985 Ilaria Del Monte is a contemporary story teller, a sorceress who creates fairy tales filled with spells and enchanted characters. Although very young, she masters a powerful and intense painting, deeply inspired by the Italian painting of the XX century. Her works recall De Chirico, Carrà, Casorati and Balthus, as well as suggestions from XV century art. She gracefully reworks their lessons through her flowered, delightfully Ilaria Del Monte è una cantastorie contemporanea, una weird, interiors where feminine figures entertain maga inventrice di favole intrise di incantesimi e abitate da with plants or chat with talking animals, like wonderful witches. Her virtuosity and precise personaggi fatati. Giovanissima, padroneggia una pittura brush strokes give birth to soft and bright skin, voluminous hair, huge blooms and tropical plants potente e intensa, figlia del grande Novecento italiano. which seem to rise from the carpets. Within her Nelle sue tele si respirano echi di De Chirico e Carrà, di perfectly structured rooms mysterious dialogues develop, feminine whispers can be perceived, as Casorati e del più vicino Balthus, ma anche suggestioni well as enchanting gestures and dances, while iconographical symbols fill the painting. che possiamo far risalire fino al nostro Quattrocento. Con grazia, senza alcuna pesantezza, l’artista rielabora queste lezioni preziose e ce le restituisce in punta di pennello attraverso i suoi interni fioriti, deliziosamente folli, dove figure femminili leggiadre si intrattengono con piante sottilmente invasive o chiacchierano con animali parlanti, come giovani bellissime streghe. Nell’architettura perfetta di queste stanze si svolgono dialoghi misteriosi, si odono sussurri squisitamente femminili, si colgono gesti e danze di cui a volte sfugge il senso ma che lasciano incantati e ipnotizzati, mentre decifriamo qualche traccia leggibile nei simboli dell’iconografia classica che l’artista ha disseminato nel dipinto per noi. 30
LA PROFEZIA 2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm 31
LA TRAPPOLA 2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm 32
LA PRIMA SERA 2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm 33
MARICA FASOLI Bussolengo, 1977 A spontaneous artist yet gifted with an outstanding maturity, an experience as a restorer which provided her with attention and patience, Marica Fasoli is an atypical personality within the current Italian panorama. The first impression raised by her works, characterized by a spasmodic attention for details, recalls hyperrealism, if not even trompe-l’oeil. However, at a closer look, the artist chooses a different path. She doesn’t want to accurately reproduce reality, but rather represent its “revised” version. Her images are filled with a light which seems to come from Artista freschissima e tuttavia con una maturità da their inside, carrying a playful and contagious joy, conveyed by a sugary and polished palette fuoriclasse, un passato nel restauro che le ha insegnato which recalls meringues and glaze. Getting to l’attenzione e la pazienza, Marica Fasoli è un personaggio know her paintings is like approaching a pastry- tray: urged by the desire to touch and smell sui generis nel panorama attuale italiano. Il primo pensiero them, as if completely seized by them. che viene alla mente davanti ai suoi lavori, condotti con un’attenzione spasmodica al dettaglio infinitesimale, è probabilmente iperrealismo, se non addirittura trompe- l’oeil. Ma poi, a ben guardare, la strada che prende l’artista è diversa. Non le interessa rendere il mondo nella sua esattezza, quanto piuttosto offrircene una versione che si potrebbe definire “riveduta e corretta”. Le sue sono immagini intrise di una luce che pare provenire dall’interno, portatrici di una gioia giocosa, contagiosa, veicolata da una scelta di colori zuccherini e smaltati che fanno pensare alle meringhe e alla glassa. E come a un vassoio di pasticcini ci si avvicina alla sua pittura: con il desiderio di toccarla, di annusarla, di farsene catturare. 34
KOJ FISH SUMO WRESTLER 2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm 2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm 35
BUTTERFLY 2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm 36
CRANE 2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm 37
CLAUDIA GIRAUDO Torino, 1974 The artist aims at creating an imaginary bridge between the past, through memories, and the present, through characters who seem to belong to our reality although being placed within oneiric space and time. May it be represented as a tribute to poetic production and creation or materialized within a circus world, especially L’artista si propone al pubblico con l’ambizione di the wirewalkers, the common trait of Claudia Giraudo’s production is the will of poetizing life creare un ponte immaginifico tra il passato, attraverso as it were the connection between imagination la memoria, e il presente, attraverso personaggi and existence, desire and object, following each of its visionary aspects. Her worlds are inhabited verosimilmente appartenenti a questo mondo ma by different figures, tied by strings defining their connections, or their balance between lightness collocati in uno spazio e in un tempo onirici. Che venga and heaviness, or their belonging to a circus declinata in un omaggio simbolico alla produzione e alla that represents the illusion of life: figures whose gestures are slight, even though permeated by creazione del poeta o che si materializzi nel mondo del a deep symbolic power, and “staged” within a suspended time. They are nothing more than circo e in particolare nella figura del funambolo, quello elegies, fascinating paradigms of humanity and che lega tutta la produzione della Giraudo è la volontà Art’s conditions. di poetizzare la vita come forma di coincidenza tra l’immaginario e l’esistenziale, tra il desiderio e l’oggetto, seguendone ogni suo aspetto visionario. Nei suoi mondi si muovono figure diverse, legate da fili che ne segnano le connessioni, o in equilibrio in impossibili contrasti fra leggerezza e pesantezza, o appartenenti a un mondo circense inteso come metafora dell’illusione della vita: figure dai gesti minimi permeati da una profonda forza simbolica, “messe in scena” in un tempo sospeso, che non sono altro che delicate elegie, affascinanti paradigmi della condizione dell’uomo e dell’Arte. 38
ANGELICA / SOUVENIR III 2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm 39
SALTIMBANCO TURCHINO / SOUVENIR II 2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm 40
FAUNO / SOUVENIR I 2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm 41
FEDERICO INFANTE Santiago (CL), 1982 Young Chilean artist, Federico Infante can be included among the most promising artists of the international panorama. His creativity balances between traditional language and the subtle and insidious anxieties of contemporary. Although Federico Infante’s paintings require a slow and reasoned analysis, they immediately reach our inner chords, leading us through paths of free associations which start from the subconscious of the artist to arrive at the heart of the audience. Young and enthusiast, Federico Infante is such a mature artist to have identified, with surgical Giovane artista cileno, Federico Infante si può annoverare precision, what is, according to him, the absolute aim of Art: authenticity. In order to reach it, he tra gli artisti più promettenti del panorama internazionale. moves through a complex and accurate process La sua creatività si esprime in perfetto equilibrio tra il which, starting from instinct and chaos, finds reason and order, thus giving a meaning to linguaggio della tradizione e le inquietudini più sottili e our lives. insidiose della contemporaneità. Quelli di Federico Infante sono dipinti che richiedono una lettura lenta e meditata e tuttavia capaci di toccare immediatamente le nostre corde più profonde, conducendoci attraverso percorsi di libere associazioni che partono dal subconscio dell’artista e arrivano dritte al cuore dello spettatore. Giovane ed entusiasta, Federico Infante è già un artista così maturo da aver individuato, con precisione chirurgica, quello che per lui è lo scopo assoluto dell’arte: l’autenticità. E per raggiungerla si muove attraverso un processo complesso e precisissimo che partendo dall’istinto e dal caos arriva a rintracciare una ragione e un ordine che diano senso alla nostra esistenza. 42
STUDY OF FLOWERS STUDY OF FLOWERS 2016 | Acrilico su tela | 15 x 15 cm 2016 | Acrilico su tela | 15 x 15 cm 43
STUDY OF FLOWERS 2016 | Acrilico su tela | 20 x 20 cm 44
STUDY OF FLOWERS 2016 | Acrilico su tela | 20 x 20 cm 45
MATTEO MASSAGRANDE Padova, 1959 The rooms by Matteo Massagrande are enchanted spaces which urge to get lost. Empty chambers, deprived of any human presence and furniture. Nonetheless, their physical void is barely perceived, since it is filled by the deep echoes ringing among scraped walls and old tiles, by the soft and dusty light, by the invisible but powerful lives which crossed them. Rough walls, fixtures whose past is carved upon them, floors worn out Le stanze di Matteo Massagrande sono ambienti by lost paces. These are Matteo Massagrande’s dall’incanto ipnotico in cui viene voglia di perdersi. Vuote, rooms, abandoned places crossed by one and only protagonist: light. Sometimes explicitly sì, in quanto non solo disabitate, ma prive addirittura entering from the huge windows placed in front of vernal gardens, other times sneaking delicately di arredi, di qualsiasi lascito. Eppure l’effettivo vuoto through the cracks. It lives in those chambers, fisico è a malapena avvertito, subito emendato dalla turning their void into intense and vivid presence. profondità degli echi che risuonano tra i muri scrostati e le piastrelle consumate dal tempo, dai raffinatissimi giochi della luce morbida e pulviscolare, dal senso di un vissuto che si avverte ancora lì, presenza invisibile ma potente. Muri scabri, infissi che portano inciso il proprio vissuto, pavimenti consumati da passi perduti. Così sono le stanze di Matteo Massagrande, luoghi abbandonati con un’unica protagonista: la luce. A volte esplicitamente invitata ad entrare dalle grandi finestre che si spalancano su giardini fissati in un’eterna primavera, altre volte discreta, come se fosse riuscita a insinuarsi quasi in punta di piedi tra le fessure. Ma è lei ad abitare quelle stanze, a emendare la suggestione del vuoto fisico trasformandolo in presenza intensa e vivida. 46
AUTUNNO PRIMAVERA 2016 | Tecnica mista su tavola | 15 x 15 cm 2016 | Tecnica mista su tavola | 15 x 15 cm 47
LA STANZA D’ANGOLO 2016 | Tecnica mista su tavola | 20 x 20 cm 48
LA PORTA DEL GIARDINO 2016 | Tecnica mista su tavola | 20 x 20 cm 49
NICOLA NANNINI Bologna, 1972 Nannini’s style of painting is harmonic and detailed; oblique prospective seen from above or from below with dominating blue colours that blur into the distance. A new world is evolving, heralding a thousand stories, one after the other but so real Armonie d’insieme e letteratura del dettaglio; prospettive and human. Nannini’s works talk about man and his environment about his most intimate feelings. sghembe, sguardi a volo d’uccello, dai “marciapiedi” in Nannini’s works portray man and his environment from his intimate self to his worldly looks. He is primo piano agli azzurri sfuocati di un lontano infinito. Un concerned with the classical themes of western mondo in divenire, foriero di mille storie, una nell’altra, paintings even if the landscapes and figures are represented in a very original manner. His works quotidiane e così umane, di terra e di cielo. La pittura di lend to a reinterpretation of space, which becomes more conceptual than real but is nevertheless Nannini narra dell’uomo e del suo ambiente, dell’uomo reality seen through different filters. The effect is dentro e dell’uomo fuori. Le sue opere affrontano to create a picture, which is more conceptual than real but the truth remains. One can see the fires fondamentalmente i temi classici della pittura occidentale, of Flemish inspiration with astonishing details, areas free of movement, and others that may la figura e il paesaggio e tuttavia in maniera inedita, poiché pass unobserved and are thus unfinished. The l’impostazione dell’immagine apre ad un ripensamento artist alters small “touches” with vigorous brushes. The subject is always alive, vivid, hardly ever quiet dello spazio pittorico più concettuale che reale, mai thanks to sublime brushstrokes sometimes light or at other times more daring filtering on the hinges rinunciando alla verità, in bilico tra “metalinguaggio” e of the painting’s background. The main figures are “figurazione”. Il suo stile si anima di fuochi fiamminghi di always alive, never calm whether they be visible or invisible. “The painting becomes firm when the iper-focalizzazione, zone ibride di movimento, e territori flesh is flesh and colour is colour”. che non interessano né allo sguardo né alla memoria, e che quindi rimangono non-finiti. Dal più piccolo “tocco” al gesto più azzardato, dalla colatura alle larghe campiture, dalla materia in rilievo all’iper-vero, il soggetto è sempre “vivo” e mai “quieto”, visibile o invisibile, solido, ma leggero. “La pittura si ferma quando la carne è carne e il colore è colore”. 50
FARI NELLA NOTTE NOTTE IN CAMPAGNA 2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm 2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm 51
CASE SUL FIUME 2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm 52
PICCOLA CITTÀ 2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm 53
ALEX PINNA Imperia, 1967 Pinna’s sculptures, characterized by thin bodies and long legs, certainly derive from Giacometti’s poetics, though unburdened from their gloomy gravitas and gifted with a melancholy smile and a naïve and disenchanted glance upon reality. Caratterizzati dal fisico esile e dalle gambe lunghissime, i The artist, deeply in love with comics and any language which can easily reach people’s personaggi protagonisti dei lavori di Pinna sono senz’altro heart, manages to convey emotions, feelings and mental features without availing himself of figli della poetica di Giacometti, alleggerita però della sua facial expressions (his characters’ faces are cupa drammaticità per acquisire una sorta di malinconico composed by few traits: forehead and nose), but only of the thoughtful bending of a spine or sorriso, uno sguardo tra l’ingenuo e il disincantato sulla the imbalanced tilting of a body, communicating a sensation of existential instability. Alex Pinna realtà. Innamorato dei fumetti e di tutti i linguaggi capaci di represents one of the coolest and most parlare immediatamente al cuore della gente, l’artista riesce interesting voices of Italian sculptor. He enjoys experimenting, changing, continual renewal, nella difficile impresa di comunicare emozioni, sentimenti, and that is what he has been doing over the past years but always maintaining his own style. tratti psicologici senza il bisogno delle espressioni del volto He uses different kind of materials: bronze, iron, (i visi dei suoi personaggi sono risolti in pochi tratti: la fronte steel and glass, to create restless characters, which look as if they have come straight out of e la linea del naso) ma con il solo incurvarsi pensoso di una the same light and profound fairy tale. schiena, o con l’inclinarsi del corpo in precarie situazioni di disequilibrio, lasciando nello spettatore un sottile senso di instabilità esistenziale. Alex Pinna è una delle voci più fresche e interessanti della scultura italiana. Gli piace sperimentare, cambiare, rinnovarsi sempre, e questo ha fatto, negli anni, pur rimanendo assolutamente coerente a se stesso. Utilizza diversi materiali: bronzo, corda, ferro, acciaio e vetro, per dare vita a una serie di personaggi inquieti, che sembrano uscire tutti dalla stessa fiaba, leggera e profondissima. 54
SENZA TITOLO SENZA TITOLO 2016 | Corda su tela | 15 x 15 cm 2016 | Corda su tela | 20 x 20 cm 55
PAOLO QUARESIMA Merano, 1962 Incomparable cantor of the little details of everyday life, Paolo Quaresima seizes daily objects and materials with the ability of a magician. Shiny metal, chipped porcelain, scraped painting upon a wooden shutter, plaster, glimmering glares upon a stretch of water, folds of a tablecloth, rough grain of a wallpaper leap out the canvas Impareggiabile cantore delle piccole cose della more real than reality itself, awakening unknown perceptions. His subjects resemble icons carved quotidianità, Paolo Quaresima fa propri gli oggetti e i by a cutting and implacable light. Banned from materiali del quotidiano con l’abilità di un prestigiatore. Il the framing, man becomes present absence and undisputed protagonist described through metallo lucido, la porcellana appena sbeccata, la pittura the trace of his daily gestures. A scratch upon the edge of a pitcher confirms it has been used, parzialmente scrostata su una vecchia persiana di legno, as the barbed fold of the tablecloth declares the l’intonaco del muro, i riflessi baluginanti di uno specchio strain of who has ironed it. The artist defines these traces as “memories of ordinary and unique lives; d’acqua, la piega di una tovaglia, la grana ruvida di una mute witnesses of emotions, feelings, anxieties and hopes”. tappezzeria balzano fuori dalle sue tavole ancora più veri del vero, toccando corde percettive che nemmeno credevamo di possedere. E restano lì, icone scolpite da una luce tagliente e implacabile. Bandito dall’inquadratura, l’uomo è qui assenza presente, indiscusso protagonista raccontato nei piccoli riti quotidiani attraverso l’impronta che di lui rimane sul mondo con il quale è venuto a contatto. Basta una piccola scalfittura al bordo della caraffa per affermarne l’uso, così come la piega acuminata della tovaglia dichiara la fatica di chi l’ha stirata. L’artista, poeticamente, definisce questi piccoli segni “memorie di vite ordinarie e irripetibili; testimoni muti di emozioni, sentimenti, ansie e speranze”. 56
GIALLOCAFFÈ THE ROSSO 2016 | Olio su tavola | 15 x 15 cm 2016 | Olio su tavola | 15 x 15 cm 57
CASSETTA COLAZIONE 2016 | Olio su tavola | 20 x 20 cm 58
THE O CAFFÈ? 2016 | Olio su tavola | 20 x 20 cm 59
TOMÀS MARTÍNEZ SUÑOL Dieulefit (FR), 1964 Deserted and bare views, wrapped within a dusty silence; corners of alleys enlightened by traces of a pale sun, mainly perceived through the suffocating mugginess. The consistency of the silence and smells lies within the thick and Scorci disabitati, spogli, immersi in un silenzio polveroso; tactile paintbrushes, which articulate the canvas into coloured fields. The artist represents his angoli incuneati tra i vicoli dove il sole lascia solo qualche native landscapes to recall his ripped roots since, although belonging to a Catalan family, he had to traccia, ma poi sparisce, ricordato da un’afa vagamente born in France for political reasons. He got back soffocante. E questo silenzio, questi odori, quest’afa in Badalona, his parents’ natal house, as soon as he could and he started to paint it. Earthy greys trovano consistenza nelle strisce di colore denso e mottled with reds and browns, full and scorching yellows, dusty blues upon which Badalona materico che scandiscono la tela in campiture. Quelli looks like a ghost town, built through thin marks che l’artista racconta sono i paesaggi delle sue radici, and little ruts indicating doors and windows (so narrow that they can hardly resemble a passage) radici strappate, però, perché lui, catalano per eredità or endless escape routes. The bewilderment caused by not belonging to his native place famigliare, è stato costretto per motivi politici a nascere is perfectly conveyed by the coarse material, in Francia. Ci torna non appena può, in quella Badalona hanging the works in a balance between faint depiction and strong abstraction. che era stata la casa natale dei suoi genitori, e allora comincia a dipingerla. Sono grigi terrosi screziati di rossi e di bruni, gialli pieni e roventi, blu polverosi su cui la città di Badalona appare come una presenza fantasmatica, definita da segni sottilissimi e piccoli solchi a indicare porte e finestre (ma così strette da non riuscire ad immaginarvi un passaggio) o a suggerire infinite fughe di vicoli. Il senso di smarrimento davanti a un luogo profondamente proprio e purtuttavia mai afferrato completamente è tutto lì, in quella materia ruvida che pone le opere sempre in bilico tra una figurazione leggera e un’astrazione potente. 60
ROIG TARDA 2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm 2016 | Olio su tela | 15 x 15 cm 61
CALOR 2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm 62
RATLLA I PUNT 2016 | Olio su tela | 20 x 20 cm 63
di SOFIA MACCHI VIALE SANT’ANTONIO 59/61 21100 VARESE (VA) ITALY +39 0332 32 09 90 INFO@PUNTOSULLARTE.IT
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