ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5BC SERVIZI COMMERCIALI - "f.besta" treviso

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ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5BC SERVIZI COMMERCIALI - "f.besta" treviso
ESAME DI STATO

                ANNO SCOLASTICO 2018-2019

       DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

                                           5BC

                        SERVIZI COMMERCIALI

Cod meccanografico TVIS01600D                                         Cod fiscale 80017380264
e-mail: tvis01600d@istruzione.it tvis01600d@pec.istruzione.it sito web:
www.bestatreviso.edu.it
                Servizi Commerciali Borgo Cavour, 33 Treviso - tel. 0422410164
INDICE

CONSIGLIO DI CLASSE ....................................................................................... 3
PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO DELLO STUDENTE
ALLA FINE DEL PERCORSO DI STUDI ................................................................. 4
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL QUINTO ANNO E CONTINUITÀ
DIDATTICA ........................................................................................................ 6
PROFILO DELLA CLASSE ..................................................................................... 7
PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO .................................................... 9
ATTIVITÀ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO SVOLTE NEL TRIENNIO ................... 11
PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE .............................................. 12
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI VOTI E DEL VOTO DI CONDOTTA ................... 15
OBIETTIVI GENERALI STABILITI DAL CONSIGLIO DI CLASSE ......................... 15
INFORMAZIONI RELATIVE ALLA SIMULAZIONE DELLE PROVE ......................... 16
INFORMAZIONI RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLE PROVE INVALSI.......... 16
TRACCE RELATIVE ALLE SIMULAZIONI DELLE PROVE ...................................... 17
PRIMA PROVA .................................................................................................. 17
SECONDA PROVA ............................................................................................. 29
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA A......................................................... 31
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA B......................................................... 32
GRIGLIA DI VALUAZIONE TIPOLOGIA C........................................................... 33
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI DELLA
SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO ......................................................... 35
RELAZIONI PER MATERIA DELLE SINGOLE DISCIPLINE E PROGRAMMI SVOLTI36
ELENCO E FIRME DEI COMPONENTI DEL CDC IN TUTTE LE SUE PARTI: ............ 76
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE ...................................... 77

                                                                                                                       2
                                                                                                                       Pag.
CONSIGLIO DI CLASSE

Materia                                        Docente

Lingua e Letteratura italiana                  Claudia D’Agostini

Storia                                         Claudia D’Agostini

Lingua Inglese                                 Maria Giuseppa Citro

                                               Maddalena Antonello
Matematica
                                               Supplente: Alessandra Legovini

Seconda Lingua Straniera (Spagnolo)            Marta Basso

Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali Isabella Lazzaroni

Scienze giuridico-economiche                   Paola Schembri

Tecniche di Comunicazione                      Patrizia Zardetto

Scienze Motorie Sportive                       Laura Mestriner

Laboratorio Tecniche professionali e
                                               Domenico Sammartino
commerciali

Docente specializzato                          Santina Alfieri

Religione Cattolica                            Loreno Lorenzon
                                                                                3
                                                                                Pag.
PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO DELLO STUDENTE
                 ALLA FINE DEL PERCORSO DI STUDI

L’indirizzo “Servizi Commerciali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del per-
corso quinquennale, competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente
le aziende sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di promo-
zione delle vendite; in tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione
dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazio-
ne, compresi quelli grafici e pubblicitari.
Le competenze sono declinate per consentire allo studente l’opportunità di operare con una vi-
sione organica e di sistema all’interno di un’azienda, affinando la professionalità di base con ap-
profondimenti in uno dei tre ambiti di riferimento che caratterizzano l’indirizzo di studi.
L’identità dell’indirizzo tiene conto, inoltre, delle differenti connotazioni che assumono oggi i ser-
vizi commerciali, sia per le dimensioni e le tipologie delle strutture aziendali, sia per le diverse
esigenze delle filiere di riferimento. L’indirizzo consente, poi, di sviluppare percorsi flessibili e fa-
vorire l’orientamento dei giovani rispetto alle personali vocazioni professionali.
Le competenze acquisite si riferiscono, pertanto, ad una base comune relativa al sistema azien-
dale e ad approfondimenti orientati a professionalità specifiche in uno dei tre ambiti di riferimen-
to: servizi commerciali, servizi turistici, servizi della comunicazione. In questa ottica le discipli-
ne, sia dell’area di istruzione generale sia di indirizzo, possono assumere caratteristiche funzio-
nali alle scelte dell’ambito di riferimento operate dalle singole istituzioni scolastiche, che, inoltre,
possono utilizzare gli spazi di flessibilità previsti per adeguare l’offerta formativa alle esigenze
del territorio sulla base delle esperienze maturate e delle risorse professionali disponibili.

Ambito Commerciale

All’interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze
che orientano lo studente nel contesto economico sociale generale e territoriale, declinate per
operare con una visione organica e di sistema all’interno dell’azienda, di sviluppare una profes-
sionalità di base ben strutturata e flessibile nell’area economico aziendale, con la possibilità di
attivare approfondimenti in relazione alla tipologia del territorio ed alla richiesta delle aziende.

                                                                                                            4
                                                                                                            Pag.
STRUTTURA DEL PIANO DI STUDIO DEL 5^ ANNO

                   MATERIE                         Classe V
                 AREA COMUNE                          ore
RELIGIONE (RC)                                        1
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA                         4
STORIA                                                2
LINGUA STRANIERA (INGLESE)                            3
MATEMATICA                                            3
SCIENZE MOTORIE SPORTIVE                              2
             AREA D’INDIRIZZO
SECONDA LINGUA STRANIERA                              3
TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMER-           8(2)
CIALI (LABORATORIO)
SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE                          4
TECNICHE DI COMUNICAZIONE                             2
Totale                                                32

             Tra parentesi le ore di compresenza

                                                              5
                                                              Pag.
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL QUINTO ANNO E CONTINUITÀ
                           DIDATTICA

Materia                       Classe terza*          Classe quarta           Classe quinta

Lingua e Lett. Italiana                             Claudia D’Agostini     Claudia D’Agostini

Storia                                              Claudia D’Agostini     Claudia D’Agostini

Lingua Inglese                                    Maria Giuseppa Citro Maria Giuseppa Citro

Matematica                                         Maddalena Antonello    Alessandra Legovini

Seconda Lingua:
                                                  Mizzoni Emanuela            Marta Basso
SPAGNOLO

Tecniche Professionali
                                                    Isabella Lazzaroni     Isabella Lazzaroni
Servizi Commerciali

Scienze giuridico-
                                                     Emilia Imbrenda        Paola Schembri
economiche

Tecniche di
                                                     Patrizia Zardetto      Patrizia Zardetto
Comunicazione

Scienze Motorie e
                                                     Laura Mestriner        Laura Mestriner
sportive

Lab. Tec. Prof. e                                   Concetta Nicolina          Domenico
commerciali                                             Zarrella              Sammartino

Docente specializzato          Santina Alfieri        Santina Alfieri        Santina Alfieri

Religione Cattolica                                  Loreno Lorenzon        Loreno Lorenzon

*Nell’a.s. 2016/17 gli alunni della attuale 5BC erano suddivisi in due classi terze differenti (3BC
e 3EC). La classe 3EC è confluita poi nella classe 4BC nell’a.s. 2017/18. Si ritiene perciò
opportuno segnalare solo la continuità didattica tra quarto e quinto anno.
                                                                                                      6
                                                                                                      Pag.
PROFILO DELLA CLASSE

Andamento didattico-disciplinare
La classe all’inizio dell’anno scolastico era formata da 29 alunni, 17 femmine e 12 maschi. Di
questi, tre sono ripetenti, una alunna si è trasferita all’estero nel corso del primo trimestre, un
alunno segue una programmazione educativa differenziata (PEI) e per due allievi è stato redatto
un Piano Didattico Personalizzato (DSA e BES).
La classe ha acquisito la sua attuale fisionomia all’inizio del quarto anno perché nasce dalla
confluenza della 3^EC nella 3^BC e nell’ultimo biennio ha goduto di una sostanziale continuità
didattica. Un piccolo gruppo di studenti è di recente immigrazione e, pur avendo compiuto molti
progressi, non ha ancora raggiunto la piena padronanza della lingua italiana per lo studio.
       Gli studenti hanno partecipato con interesse e curiosità al dialogo culturale, sebbene in
modo più ricettivo che propositivo, alternando spesso momenti di sufficiente attenzione a
momenti di minore interesse e impegno, e, pur mantenendo in classe un comportamento
sostanzialmente educato e partecipe, solo un piccolo gruppo di alunni dimostra costanza nello
studio domestico e desiderio di approfondimento, tanto che la puntualità nello svolgimento dei
compiti e nello studio è generalmente carente, tranne poche eccezioni, per cui è stato
necessario motivare e richiamare gli alunni ad agire in maniera più matura durante l’intero anno
scolastico.
       L’impegno e lo studio personale, complessivamente non adeguati -fatte salve le poche
eccezioni-, hanno fatto sì che le carenze rilevate al termine del primo trimestre, molto diffuse
per un alto numero di alunni, siano state colmate solo in parte; per questo gli studenti sono stati
più volte richiamati al loro dovere, anche in occasione delle riunioni del consiglio di classe e tra-
mite i loro rappresentanti, ma ciò finora non ha prodotto i risultati attesi perché la maggioranza
degli studenti della classe non si è dimostrata sempre disponibile nel rispondere al crescente im-
pegno di cui lo studio necessita per il pieno raggiungimento degli obiettivi di apprendimento pre-
fissati per il profilo culturale e professionale dei Servizi Commerciali. Dal punto di vista del pro-
fitto/apprendimento la classe mostra di aver raggiunto livelli di formazione diversificati. In gene-
rale si registrano difficoltà tanto nella produzione orale quanto in quella scritta in quasi tutte le
materie, pertanto i risultati si dimostrano disomogenei ma comunque modesti.
Allo stato attuale la classe risulta costituita da un esiguo numero di studenti che ha acquisito un
buon metodo di lavoro, sa organizzare e applicare correttamente le conoscenze raggiungendo un
profitto complessivamente discreto; altri, pur incontrando difficoltà, hanno raggiunto una
sufficiente conoscenza dei contenuti fondamentali. Infine un ristretto numero di studenti non ha
pienamente raggiunto gli obiettivi di apprendimento in più discipline.
       La frequenza alle lezioni per alcuni alunni è stata piuttosto irregolare: si sono registrati
frequenti e diffusi ritardi nella prima ora di lezione, assenze strategiche e uscite anticipate; ciò
ha contribuito a compromettere il raggiungimento di una solida preparazione. Spesso in occa-
sione delle verifiche si sono avute defezioni o richieste di rimandare ad altra data, cosa che ha
prodotto effetti negativi sull’intero gruppo classe.
                                                                                                        7
                                                                                                        Pag.
I rapporti con le famiglie sono stati caratterizzati da un’informazione costante da parte della
scuola sul profitto e sul comportamento degli alunni, soprattutto in occasione delle scadenze
determinate dai periodi didattici.
Metodologie didattiche
Pur    nelle   diversità   necessariamente    connesse   con   le   specificità   disciplinari   e   con   le
professionalità dei docenti, il Consiglio di classe si è attenuto ai seguenti criteri metodologici:
     valorizzazione e sollecitazione alla partecipazione della classe e dei singoli allievi al dialogo
      educativo.
     alternanza delle modalità di approccio ai problemi trattati (lezioni frontali, lezioni dialogate,
      indicazioni per l’approfondimento personale, sintesi, schemi, laboratorio, audiovisivi), anche
      in relazione ai diversi stili di apprendimento.
     alternanza di momenti a prevalente carattere teorico con attività di tipo applicativo e
      laboratoriale.
In generale ciascun insegnante ha cercato di applicare i criteri di interdisciplinarietà con le
materie affini, per facilitare l’acquisizione degli argomenti comuni in un ampio discorso educativo.
Criteri di verifica e di valutazione
Le prove di verifica sono state concepite dai docenti come strumento con cui l’allievo prende
consapevolezza delle conoscenze e delle competenze acquisite, ma anche delle eventuali
difficoltà in ordine al percorso scolastico e come strumento con cui il docente identifica gli esiti
del suo insegnamento, in vista di una continua messa a punto delle metodologie didattiche e
degli obiettivi per favorire il successo formativo degli allievi. Alla valutazione sia periodica che
finale concorrono le prove di verifica sommativa, il rispetto delle consegne, la partecipazione in
classe, l’eventuale impreparazione ripetuta.
Gli strumenti utilizzati da ciascun insegnante sono costituiti da verifiche scritte, orali e pratiche
in un numero adeguato ad esprimere una serena valutazione e in proporzione al numero di ore
previste nel curricolo di ciascuna disciplina conformemente a quanto stabilito da ogni
dipartimento.
In fase di attribuzione di voto, si è operato sulla base della scala di valutazione adottata dal
Collegio Docenti e inserita nel PTOF.
I crediti formativi e scolastici sono stati assegnati nel rispetto della legislazione vigente e a
seguito di competenze specifiche maturate e certificate.

Individuazione dei Commissari interni
I commissari interni individuati per la prova d’esame sono i docenti delle discipline: Tecniche
professionali dei servizi commerciali, Matematica e Tecniche della comunicazione e relazione.
Membro aggregato della Commissione è l’insegnante specializzato, prof.ssa Santina Alfieri.
                                                                                                                8
                                                                                                                Pag.
PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

                 Articolazione del percorso Alternanza Scuola lavoro - PCTO

           Classe       Esperienza presso          Attività d’aula           Totale ore
                        aziende ospitanti                ore
                               ore

       Terza (1)                120                      30                      150

       Quarta (2)               200                      30                      230

       Quinta                     -                      20                       20

       Totale                   320                      80                      400

1)       Dal 06/02/2017 al 25/02/2017
2)       Dal 28/05/2018 al 30/06/2018

     OBIETTIVI ASL CLASSE TERZA, QUARTA E QUINTA

 Favorire e sollecitare la motivazione allo studio;
 Avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa concepiti come attori di un unico processo che
  favorisca la crescita e lo sviluppo della personalità e del bagaglio culturale e professionale dei
  giovani;
 Socializzare e sviluppare caratteristiche e dinamiche alla base del lavoro in azienda (lavoro di
  squadra, relazioni interpersonali, rispetto di ruoli e gerarchie, strategie aziendali e valori
  distintivi ecc.);
 Rendere consapevoli i giovani del profondo legame tra la propria realizzazione futura come
  persone e come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica;
 Acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro;
 Migliorare la comunicazione a tutti i suoi livelli e abituare i giovani all’ascolto attivo;
 Sollecitare capacità critica;
 Acquisire la capacità di essere flessibili nel comportamento e nella gestione delle relazioni.
 Avvicinare al mondo del lavoro per favorire l’orientamento, scoprire le strategie di mercato e
  sviluppare idee imprenditoriali.

     COMPETENZE GENERALI

    Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
     situazioni professionali.
    Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
     intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
    Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento
     alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
    Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
     comunicative nei vari contesti sociali, culturali.
                                                                                                       9
                                                                                                       Pag.
COMPETENZE DI INDIRIZZO

                                    Indirizzo Commerciale

Classe Terza                     interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli
                                  di strutture organizzative aziendali.
                                 svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni
                                  aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software
                                  applicativi di settore.
                                 interagire nell’area della gestione commerciale per le attività
                                  relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della
                                  customer satisfaction
                                 interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso
                                  l’uso di strumenti informatici e telematici

Classe Quarta                    svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni
e Quinta                          aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software
                                  applicativi di settore
                                 interagire nell’area della logistica e della gestione del
                                  magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità.
                                 contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse
                                  umane con riferimento alla gestione delle paghe, al
                                  trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti
                                  previsti dalla normativa vigente.
                                 interagire nell’area della gestione commerciale per le attività
                                  relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della
                                  customer satisfaction.

    MODALITA’ DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE ACQUISITE

   Relazione di stage
   Diario di bordo
   Scheda di valutazione dello stage
   Autovalutazione dello studente
   Relazione su incontri
   Relazione sull’uscita
   Analisi delle schede di osservazione
   Stesura report
   Problem solving

                                                                                                      10
                                                                                                      Pag.
ATTIVITÀ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO SVOLTE NEL TRIENNIO

                                    INDIRIZZO COMMERCIALE

Data                Attività                                                      Classi coinvolte

7 ottobre 2017      Giornata della Legalità e della Solidarietà ”Manifestazio-         4^BC
                    ne di volontà: aspetti legali e medici della scelta. Il be-
                    nessere nasce anche dal rispetto delle leggi”.                (a.s.2017/18)

8 e 9 novembre      Visita Fiera del lavoro, della formazione e                       4^ BC
2017                dell’Orientamento PordenoneOrienta
                                                                                  (a.s. 2017/18)

28 e 30 no-         Seminario su Project management                                    4^BC
vembre 2017
                     a cura di Nuove Strade Srl – con il patrocinio ISPM –        (a.s. 2017/18)
                    Istituto Italiano di Project Management

Febbraio 2017       PROGETTO PILOTA SU BASE NAZIONALE

Novembre 2018       Corso Amministratore di condominio, in collaborazione         19 allievi della
                    con Confassociazioni (80 ore)                                   classe 4BC
                                                                                  (a.s.2017/18 e
                   Prima parte dal 2 febbraio al 21 maggio (40 ore)               a.s. 2018/19)
                   Tirocinio presso Amministratori di condominio.
                        Dal 28/05/2018 al 30 /06/2018
                   Seconda parte: settembre – ottobre 2018
                   Esame finale per il conseguimento del titolo abilitante
                    alla professione - luglio 2019

Per le attività di Alternanza Scuola Lavoro, di carattere individuale, svolte nel triennio si fa
rifermento al fascicolo di ogni singolo studente.

Alla classe 4^BC nel corso dell’a.s. 2017/18 è stato proposto di partecipare ad un progetto
pilota di ASL denominato Corso per Amministratori di condominio. Diciannove studenti si sono
iscritti e hanno frequentato il corso in parallelo allo svolgimento delle lezioni curricolari. Hanno
poi svolto il tirocinio presso studi professionali di Amministrazione di condominio. Questi studenti
sosterranno, dopo l’esame di stato, un esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio
della professione con valore nazionale.
Tale progetto pilota è ora diventato, nell’ambito della Riforma dell’Istruzione professionale, un
percorso validato dal MIUR, per il quale sono state declinate le competenze professionali e
culturali valide per tutto il territorio nazionale per gli Istituti che attiveranno questo percorso.
                                                                                                       11
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PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la partecipazione a
questi incontri / progetti:

                 PERCORSI di CITTADINANZA E COSTITUZIONE
             Titolo del percorso             Discipline coinvolte

Phishing e truffe on line                               Tecniche professionali dei servizi
                                                        commerciali
Seminario di formazione a cura della Scuola di          Discipline giuridico-economiche
Giurisprudenza, Dipartimento di Diritto pubblico,
internazionale e comunitario e dall’Ufficio Ambito
Territoriale di Treviso.

Visita guidata alla mostra Fate il Nostro gioco         Matematica
                                                        Tecniche della comunicazione e relazione
Il gioco d’azzardo si realizza nel lungo periodo e
il caso ha ben poco a che vedere con quello che
succederà. Durante una visita guidata di 90
minuti sono stati presentati agli studenti gli
aspetti matematici ed emotivi che governano il
mondo dell’azzardo fornendo una visione
consapevole del fenomeno.

Voci di fuori/Voci di dentro                            Discipline giuridico-economiche
                                                        Italiano
La      classe     ha     partecipato    nel    corso   Tecniche della comunicazione e relazione
dell’a.s.2017/18 all’esperienza formativa attiva
basata sul confronto tra studenti delle scuole
superiori della provincia e ragazzi detenuti
all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Treviso.
Il cuore del percorso sta nell’“incontro faccia a
faccia tra mondi di vita differenti”, che permette
lo scambio di pensieri e riflessioni intorno a
tematiche comuni.
La tematica affrontata dagli studenti è stata lo
“hate speech” nei media.

                                                                                                      12
                                                                                                      Pag.
ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA SVOLTE NELL’ANNO
                               SCOLASTICO

TIPOLOGIA           OGGETTO                                LUOGO            DURATA

                        Donne e sport nella storia     Palazzo dei          9/11/2018
                                    d’Italia           Trecento,
                     Convegno organizzato dalla        Treviso
                      Società italiana di Storia dello
                      Sport.
                    Interventi di:
                         Dott.ssa Stelitano: “Donne
                           e sport tra diritti e pari
                           opportunità: la leadership
                           femminile nello sport”
                         Andrea Vidotti: “donne e
                           sport nella mia esperienza
                           di manager: da Tomba a
                           Sofia Goggia”
                         Claudio Mancuso: “ Le
                           donne e lo sport in Sicilia
                           dall’Unità al Fascismo”.
                        Lettere in classe. Verso la        Aula magna       21/01/2019
                               prima prova.                Università,
                     Seminario di studio per docenti e     P.zza San
                     studenti in preparazione alla         Leonardo,
                     nuova prima prova dell’esame di       Treviso.
                     stato.
                          Giornata della memoria                      25 gennaio 2019
Uscite didattiche    Lezione-conferenza sulla vicenda Auditorium
                     di Gerda Pressburger alla luce dei Campus Fermi,
                     provvedimenti delle Leggi razziali Treviso
                     in Italia. Tenuta dal prof. Amerigo
                     Manesso, presidente dell'Istituto
                     ISTRESCO di Treviso.
                     Visione dello spettacolo teatrale     Aula magna       16 febbraio 2019
                     “La madre” di G. Deledda              Liceo Duca
                                                           degli Abruzzi,
                                                           Treviso
                     Visita guidata al Museo nazionale     Museo            1 marzo 2019
                     Collezione Salce per la mostra:       nazionale
                     Illustri persuasioni.                 Collezione
                     Capolavori pubblicitari dalla         Salce, via
                     Collezione Salce - Verso il           Carlo Alberto,
                     boom 1950 – 1962                      31- Treviso
                     Mostra a cura di Marta Mazza.

                         Phishing e truffe on line         Palazzo della    8 marzo 2019
                     Seminario di formazione a cura        Dogana,
                     della Scuola di Giurisprudenza,       Riviera
                     Dipartimento di Diritto pubblico,     Garibaldi
                     internazionale e comunitario e        n.13/E, Aula
                     dall’Ufficio Ambito Territoriale di   Magna.
                                                                                               13

                     Treviso.
                                                                                               Pag.
Visita guidata alla mostra Fate il Treviso c/o   2 aprile 2019
                 Nostro gioco, finalizzata a        Fondazione
                 conoscere gli aspetti matematici Benetton
                 ed emotivi che governano il
                 mondo dell’azzardo fornendo una
                 visione consapevole del
                 fenomeno.
                 Tornei Sportivi della Consulta        Treviso     periodo: Aprile
Progetti e       (partecipazione di alcuni alunni al               2019
Manifestazioni   Torneo Provinciale di Calcetto)
culturali

                 Giornate dell’Università e dell’ITS   Treviso     Marzo 2019

                 (Attività ad adesione personale)

Orientamento     Incontro con:
                 Cultural Care Au Pair, agenzia EF,    Treviso     8 febbraio 2019
                 per ragazzi/e alla pari negli Stati
                 Uniti
                 (Attività ad adesione personale)

                                                                                     14
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CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI VOTI E DEL VOTO DI CONDOTTA

Criteri di valutazione ed attribuzione dei voti     Il Consiglio di classe ha fatto riferimento ai
stabiliti dal Consiglio di classe                   criteri riportati nel PTOF in vigore.

Criteri per l’attribuzione del voto di condotta     Il voto di condotta è stato assegnato secondo i
                                                    criteri riportati nel PTOF in vigore.

        OBIETTIVI GENERALI STABILITI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE:

Ogni docente, nell’ambito della propria autonomia e nel rispetto del regolamento di Istituto, si è
impegnato ad informare gli alunni sulle modalità di attuazione del processo di
insegnamento/apprendimento, illustrando le varie fasi delle attività didattiche e gli obiettivi da
raggiungere. Li ha informati anche sul controllo dei compiti assegnati a casa, sui tempi di
consegna degli elaborati scritti, e sui criteri di valutazione delle prove.
Utilizzo del cellulare: è stato utilizzato su indicazione del docente per scopi didattici, altrimenti è
stato riposto in una scatola all’inizio delle lezioni e ripreso durante l’intervallo e al termine delle
lezioni.

    OBIETTIVI EDUCATIVI:
   Adottare un comportamento rispettoso dei compagni, dei docenti e di tutti coloro che
    operano nella scuola
   Maturare senso di responsabilità e lealtà nei rapporti con gli altri
   Essere puntuali negli orari e nelle consegne
   Improntare il dialogo alla sincerità, al confronto e al rispetto delle diversità
   Maturare l’autocontrollo e comunicare in modo corretto
   Assumere atteggiamenti attivi e propositivi nelle relazioni interpersonali e nella realizzazione
    delle attività didattiche
   Socializzare in modo consapevole e adeguato
   Acquisire sempre maggiore capacità di autovalutazione

    OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI:
   Saper esporre in modo chiaro, consapevole e corretto
   Saper ascoltare, intervenire e confrontare idee ed esperienze
   Saper utilizzare il linguaggio specifico di ciascuna disciplina
   Saper prendere appunti e sintetizzare nozioni complesse
   Saper applicare le conoscenze acquisite in ambiti diversi.
   Acquisire/perfezionare un metodo di studio efficace, personale e autonomo
   Comprendere il significato delle consegne e dei doveri disciplinari
   Partecipare all’attività didattica rispettando il calendario e l’orario scolastico con costanza e
    con atteggiamento di disponibilità di fronte al metodo dell’insegnante e positivo nei confronti
    delle difficoltà che emergono.
                                                                                                          15
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INFORMAZIONI RELATIVE ALLA SIMULAZIONE DELLE PROVE

                                                                    TEMPO
                                           TIPOLOGIA DI
   PROVA              MATERIE                                     ASSEGNATO              DATA
                                              PROVA
                                                                     (ore)
   PRIMA                                  Tipologia A, B, C                          19/02/2019
                       ITALIANO                                         6
   PROVA                                  proposte dal MIUR
                      TECNICHE
 SECONDA         PROFESSIONALI DEI
                                          Proposta dal MIUR             4             28/02/2019
   PROVA               SERVIZI
                    COMMERCIALI

La seconda prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è
stata predisposta dal MIUR. La seconda parte, che non è stata oggetto di simulazione, verrà
predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta for-
mativa dell’istituzione scolastica e si propone che abbia la durata di 2 ore.

I criteri seguiti per la progettazione, la simulazione e la valutazione della prima e seconda prova
per gli alunni DSA sono riportate nei rispettivi fascicoli allegati.

     INFORMAZIONI RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLE PROVE INVALSI

PROVA                                               DATA
ITALIANO                                            20/03/2019
MATEMATICA                                          21/03/2019
LISTENING INGLESE                                   22/03/2019
READING INGLESE                                     23/03/2019

Tutti gli studenti hanno svolto le prove INVALSI.

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TRACCE RELATIVE ALLE SIMULAZIONI DELLE PROVE

                                                  PRIMA PROVA

    Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
         ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

                  PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Giovanni Pascoli, Patria

Sogno d'un dí d'estate.

Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.

Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse1:
due bianche spennellate

in tutto il ciel turchino.

Siepi di melograno,
fratte di tamerice2,
il palpito lontano
d'una trebbïatrice,
l'angelus argentino3...

dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane

1
  corrose
                                                                                                                            17

2
  cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice)
3
  il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto
                                                                                                                            Pag.

dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).
latrava al forestiero,
     che andava a capo chino.
     Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione
     di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo
     sempre rimpianto dal poeta.

     Comprensione e analisi
1.   Individua brevemente i temi della poesia.
2.   In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi
     riassuntivi dell'intero componimento?
3.   La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali soluzioni
     metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa specchio del
     suo sentire.
4.   Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5.   Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.
     Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una parola
     densa di significato.
     Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
     domande proposte.

     Interpretazione
     Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio
     esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti testi
     della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita,
     dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella
     realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero".
     Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.

     ___________________________
     Durata massima della prova: 6 ore.
     È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
     provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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                  PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).

La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici in
ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".

Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano
Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci,
quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra
metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani” 4. E in quel momento l’aria
fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava
d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto
qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5
[…].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso,
come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo, essa
cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo
carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde, arancione e
rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che
sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo
febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la sporta
vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in faccia, di
sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse,
“Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta
nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo che
aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe
saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze
in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8
che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si

4
  Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.
5
  in collo: in braccio.
                                                                                                              19

6
  incolume: non ferito.
7
  accosto: accanto.
                                                                                                              Pag.

8
  pulverulenta: piena di polvere.
vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento
     semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte 9, fra il solito polverone di rovina, Ida
     ravvisò10, intatto, il casamento11 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui
     Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in
     terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
     “Bii! Biii! Biiii!” 12
     Il loro caseggiato era distrutto […]
     Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili
     sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano
     essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano
     frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da recuperare.
     E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
     “Bii! Biii! Biiii!”

     Comprensione e analisi
1.   L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
     madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle reazioni dei
     personaggi.
2.   «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
     descrizione sonora? Quale effetto produce?
3.   Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo sguardo
     innocente del bambino?
4.   Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi di una
     memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni, ipotizzandone il
     significato simbolico.
     Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
     domande proposte.

     Interpretazione
     Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere
     di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando
     diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e
     infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste
     piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel
     percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e
     contemporaneo.

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     Durata massima della prova: 6 ore.
     È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
     provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

     9
       divelte: strappate via.
                                                                                                                 20

     10
        ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
     11
        il casamento: il palazzo, il caseggiato.
                                                                                                                 Pag.

     12
        Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
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                   PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico
l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi
riguardanti l’umanità 13 . È una definizione che implica uno stretto legame fra presente e
passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente e
passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con i genitori
e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggono all’immediato
antagonismo fra le generazioni14. In questo ambito prevalgono molte volte la nostalgia della
vecchia generazione verso il tempo della giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la
propria memoria fornendo così di senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa
strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma
anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel
passato. E possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente
l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e
meglio il passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle
prospettive che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle
parole di due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis
(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora mirari,
presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)15.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità
particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si può
volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e
l’erba che coprono corti e palagi16; ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che
ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma
anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporanea prevalga la seconda
motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire
possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo
perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo
legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé
un legame con Cartagine17.

     Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4

13
   A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.
14
   M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire
ou métier d’historien, Colin, Paris 1949).
15
   Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio Taci-
to, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano 1991, p.
XLVIII.
16
   Corti e palagi: cortili e palazzi.
                                                                                                                                  21

17
   «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin
nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi, To-
                                                                                                                                  Pag.

rino 1962, p. 75.
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.
   Comprensione e analisi

1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908-
   1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?

3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e
   Tacito?

4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei
   giovani vero la storia?

5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messag-
   gio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.

   Produzione

   A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si può
   volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e
   l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo,
   illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti su cosa
   significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in particolare.
   Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle tue conoscenze e
   scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso che
   puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.

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   Durata massima della prova: 6 ore.
   È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese
   di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che si
oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative
soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone
innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli
uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti umani
stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in mente
che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus.
Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è più falso
dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla
natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato, l’uomo come essere biologico è
portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più
lontano da lui dell’altruismo e dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo
per l’individuo, l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se
«l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere
la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria
dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare
l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è al
contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla
tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non
prevalga sull’io sociale.
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né in
un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela internazionale
dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i
mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo che sfuggono
alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di generazioni. Pure i diritti umani
operano assai lentamente, anche se – a differenza dei fenomeni naturali – non si dispiegano da
sé, ma solo con il concorso di migliaia di persone, di Organizzazioni non governative e di
Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da
ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto
lottato per la libertà, ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina
ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare».

           Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp, 230-231

Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.
                                                                                                               23
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Comprensione e analisi

1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.

3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hambur-
   ger?

4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani
   e i fenomeni naturali impercettibili.

5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?

   Produzione

   Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani, recentemente
   ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti
   siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo ritieni utile, suddividere in
   paragrafi.

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   Durata massima della prova: 6 ore.
   È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese
   di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
        ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

                PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa degli anni
a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio Globale. […] Il parallelo
darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronali e più in generale nei sistemi bio-
logici, l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se
limitassimo il raggio di interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della so-
cietà rurale della fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di
allora. L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un ele-
mento essenziale nella catalisi della produttività.
La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scala plane-
taria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso. L'internaziona-
lizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che le leggi della Natura sono
evidentemente universali ed espresse spesso con il linguaggio comune della matematica. È pro-
prio a causa di questa semplicità che tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.
Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile tappa
nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo
processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha
amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che
essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all'interno del quale la competizione
estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale
essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati
dell'insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti
negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le
cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto della glo-
balizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà ra-
pidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il
pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un uni-
co “cervello planetario”.
A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però solo di
una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni
di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli indivi-
dui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tra-
dizioni al fine di aumentare la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizza-
zione globale. Direi addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità cultu-
rale è sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un po-
tente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il
diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e
conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può creare la noia,
la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è senza dubbio un valido
esempio.
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Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro che non
   tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da tecnologie nuove.
   Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo processo, una nuova genera-
   zione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inu-
   tili e ciò aggraverà il problema dell'emarginazione.
   Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità. Dobbiamo
   agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle indicazioni che ci
   sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo contare maggiormente sulle nuo-
   ve generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto
   di ciò che avviene nella società classica, nella quale la competenza è attribuita principalmente e
   automaticamente ai personaggi più importanti per il loro status o per la loro influenza politica.
   L'autorità dovrebbe invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza
   e non dal potere accumulato nel tempo. […]

   (dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno accade-
   mico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)

   Comprensione e analisi

1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di
   fondo e lo sviluppo argomentativo.
2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione”
   e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il melting pot, è quindi un ele-
   mento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a sostegno
   di questa affermazione?
3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della comunità
   scientifica?
4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?

   Produzione
   La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei nostri
   tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello culturale. Sulla
   base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo, esprimi le tue considerazioni
   sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità.

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        ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

                PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI                   CARATTERE           ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO                    SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’

«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità,
una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano viver
quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in godimento, di
trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente, senza aver mai
detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo immaginare che vita sia
quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma
molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli come gran beni a forza di
assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso
de’ beni in tal modo.»

                      G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,
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La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo
Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo possano
renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita” fatta solo
di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità giovanile di
oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

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