ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2018-2019 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5BC SERVIZI COMMERCIALI - "f.besta" treviso
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ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2018-2019
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5BC
SERVIZI COMMERCIALI
Cod meccanografico TVIS01600D Cod fiscale 80017380264
e-mail: tvis01600d@istruzione.it tvis01600d@pec.istruzione.it sito web:
www.bestatreviso.edu.it
Servizi Commerciali Borgo Cavour, 33 Treviso - tel. 0422410164INDICE
CONSIGLIO DI CLASSE ....................................................................................... 3
PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO DELLO STUDENTE
ALLA FINE DEL PERCORSO DI STUDI ................................................................. 4
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL QUINTO ANNO E CONTINUITÀ
DIDATTICA ........................................................................................................ 6
PROFILO DELLA CLASSE ..................................................................................... 7
PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO .................................................... 9
ATTIVITÀ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO SVOLTE NEL TRIENNIO ................... 11
PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE .............................................. 12
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI VOTI E DEL VOTO DI CONDOTTA ................... 15
OBIETTIVI GENERALI STABILITI DAL CONSIGLIO DI CLASSE ......................... 15
INFORMAZIONI RELATIVE ALLA SIMULAZIONE DELLE PROVE ......................... 16
INFORMAZIONI RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLE PROVE INVALSI.......... 16
TRACCE RELATIVE ALLE SIMULAZIONI DELLE PROVE ...................................... 17
PRIMA PROVA .................................................................................................. 17
SECONDA PROVA ............................................................................................. 29
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA A......................................................... 31
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA B......................................................... 32
GRIGLIA DI VALUAZIONE TIPOLOGIA C........................................................... 33
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI DELLA
SECONDA PROVA DELL’ESAME DI STATO ......................................................... 35
RELAZIONI PER MATERIA DELLE SINGOLE DISCIPLINE E PROGRAMMI SVOLTI36
ELENCO E FIRME DEI COMPONENTI DEL CDC IN TUTTE LE SUE PARTI: ............ 76
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE ...................................... 77
2
Pag.CONSIGLIO DI CLASSE
Materia Docente
Lingua e Letteratura italiana Claudia D’Agostini
Storia Claudia D’Agostini
Lingua Inglese Maria Giuseppa Citro
Maddalena Antonello
Matematica
Supplente: Alessandra Legovini
Seconda Lingua Straniera (Spagnolo) Marta Basso
Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali Isabella Lazzaroni
Scienze giuridico-economiche Paola Schembri
Tecniche di Comunicazione Patrizia Zardetto
Scienze Motorie Sportive Laura Mestriner
Laboratorio Tecniche professionali e
Domenico Sammartino
commerciali
Docente specializzato Santina Alfieri
Religione Cattolica Loreno Lorenzon
3
Pag.PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO DELLO STUDENTE
ALLA FINE DEL PERCORSO DI STUDI
L’indirizzo “Servizi Commerciali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del per-
corso quinquennale, competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente
le aziende sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell’attività di promo-
zione delle vendite; in tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione
dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazio-
ne, compresi quelli grafici e pubblicitari.
Le competenze sono declinate per consentire allo studente l’opportunità di operare con una vi-
sione organica e di sistema all’interno di un’azienda, affinando la professionalità di base con ap-
profondimenti in uno dei tre ambiti di riferimento che caratterizzano l’indirizzo di studi.
L’identità dell’indirizzo tiene conto, inoltre, delle differenti connotazioni che assumono oggi i ser-
vizi commerciali, sia per le dimensioni e le tipologie delle strutture aziendali, sia per le diverse
esigenze delle filiere di riferimento. L’indirizzo consente, poi, di sviluppare percorsi flessibili e fa-
vorire l’orientamento dei giovani rispetto alle personali vocazioni professionali.
Le competenze acquisite si riferiscono, pertanto, ad una base comune relativa al sistema azien-
dale e ad approfondimenti orientati a professionalità specifiche in uno dei tre ambiti di riferimen-
to: servizi commerciali, servizi turistici, servizi della comunicazione. In questa ottica le discipli-
ne, sia dell’area di istruzione generale sia di indirizzo, possono assumere caratteristiche funzio-
nali alle scelte dell’ambito di riferimento operate dalle singole istituzioni scolastiche, che, inoltre,
possono utilizzare gli spazi di flessibilità previsti per adeguare l’offerta formativa alle esigenze
del territorio sulla base delle esperienze maturate e delle risorse professionali disponibili.
Ambito Commerciale
All’interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze
che orientano lo studente nel contesto economico sociale generale e territoriale, declinate per
operare con una visione organica e di sistema all’interno dell’azienda, di sviluppare una profes-
sionalità di base ben strutturata e flessibile nell’area economico aziendale, con la possibilità di
attivare approfondimenti in relazione alla tipologia del territorio ed alla richiesta delle aziende.
4
Pag.STRUTTURA DEL PIANO DI STUDIO DEL 5^ ANNO
MATERIE Classe V
AREA COMUNE ore
RELIGIONE (RC) 1
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4
STORIA 2
LINGUA STRANIERA (INGLESE) 3
MATEMATICA 3
SCIENZE MOTORIE SPORTIVE 2
AREA D’INDIRIZZO
SECONDA LINGUA STRANIERA 3
TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMER- 8(2)
CIALI (LABORATORIO)
SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE 4
TECNICHE DI COMUNICAZIONE 2
Totale 32
Tra parentesi le ore di compresenza
5
Pag.COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL QUINTO ANNO E CONTINUITÀ
DIDATTICA
Materia Classe terza* Classe quarta Classe quinta
Lingua e Lett. Italiana Claudia D’Agostini Claudia D’Agostini
Storia Claudia D’Agostini Claudia D’Agostini
Lingua Inglese Maria Giuseppa Citro Maria Giuseppa Citro
Matematica Maddalena Antonello Alessandra Legovini
Seconda Lingua:
Mizzoni Emanuela Marta Basso
SPAGNOLO
Tecniche Professionali
Isabella Lazzaroni Isabella Lazzaroni
Servizi Commerciali
Scienze giuridico-
Emilia Imbrenda Paola Schembri
economiche
Tecniche di
Patrizia Zardetto Patrizia Zardetto
Comunicazione
Scienze Motorie e
Laura Mestriner Laura Mestriner
sportive
Lab. Tec. Prof. e Concetta Nicolina Domenico
commerciali Zarrella Sammartino
Docente specializzato Santina Alfieri Santina Alfieri Santina Alfieri
Religione Cattolica Loreno Lorenzon Loreno Lorenzon
*Nell’a.s. 2016/17 gli alunni della attuale 5BC erano suddivisi in due classi terze differenti (3BC
e 3EC). La classe 3EC è confluita poi nella classe 4BC nell’a.s. 2017/18. Si ritiene perciò
opportuno segnalare solo la continuità didattica tra quarto e quinto anno.
6
Pag.PROFILO DELLA CLASSE
Andamento didattico-disciplinare
La classe all’inizio dell’anno scolastico era formata da 29 alunni, 17 femmine e 12 maschi. Di
questi, tre sono ripetenti, una alunna si è trasferita all’estero nel corso del primo trimestre, un
alunno segue una programmazione educativa differenziata (PEI) e per due allievi è stato redatto
un Piano Didattico Personalizzato (DSA e BES).
La classe ha acquisito la sua attuale fisionomia all’inizio del quarto anno perché nasce dalla
confluenza della 3^EC nella 3^BC e nell’ultimo biennio ha goduto di una sostanziale continuità
didattica. Un piccolo gruppo di studenti è di recente immigrazione e, pur avendo compiuto molti
progressi, non ha ancora raggiunto la piena padronanza della lingua italiana per lo studio.
Gli studenti hanno partecipato con interesse e curiosità al dialogo culturale, sebbene in
modo più ricettivo che propositivo, alternando spesso momenti di sufficiente attenzione a
momenti di minore interesse e impegno, e, pur mantenendo in classe un comportamento
sostanzialmente educato e partecipe, solo un piccolo gruppo di alunni dimostra costanza nello
studio domestico e desiderio di approfondimento, tanto che la puntualità nello svolgimento dei
compiti e nello studio è generalmente carente, tranne poche eccezioni, per cui è stato
necessario motivare e richiamare gli alunni ad agire in maniera più matura durante l’intero anno
scolastico.
L’impegno e lo studio personale, complessivamente non adeguati -fatte salve le poche
eccezioni-, hanno fatto sì che le carenze rilevate al termine del primo trimestre, molto diffuse
per un alto numero di alunni, siano state colmate solo in parte; per questo gli studenti sono stati
più volte richiamati al loro dovere, anche in occasione delle riunioni del consiglio di classe e tra-
mite i loro rappresentanti, ma ciò finora non ha prodotto i risultati attesi perché la maggioranza
degli studenti della classe non si è dimostrata sempre disponibile nel rispondere al crescente im-
pegno di cui lo studio necessita per il pieno raggiungimento degli obiettivi di apprendimento pre-
fissati per il profilo culturale e professionale dei Servizi Commerciali. Dal punto di vista del pro-
fitto/apprendimento la classe mostra di aver raggiunto livelli di formazione diversificati. In gene-
rale si registrano difficoltà tanto nella produzione orale quanto in quella scritta in quasi tutte le
materie, pertanto i risultati si dimostrano disomogenei ma comunque modesti.
Allo stato attuale la classe risulta costituita da un esiguo numero di studenti che ha acquisito un
buon metodo di lavoro, sa organizzare e applicare correttamente le conoscenze raggiungendo un
profitto complessivamente discreto; altri, pur incontrando difficoltà, hanno raggiunto una
sufficiente conoscenza dei contenuti fondamentali. Infine un ristretto numero di studenti non ha
pienamente raggiunto gli obiettivi di apprendimento in più discipline.
La frequenza alle lezioni per alcuni alunni è stata piuttosto irregolare: si sono registrati
frequenti e diffusi ritardi nella prima ora di lezione, assenze strategiche e uscite anticipate; ciò
ha contribuito a compromettere il raggiungimento di una solida preparazione. Spesso in occa-
sione delle verifiche si sono avute defezioni o richieste di rimandare ad altra data, cosa che ha
prodotto effetti negativi sull’intero gruppo classe.
7
Pag.I rapporti con le famiglie sono stati caratterizzati da un’informazione costante da parte della
scuola sul profitto e sul comportamento degli alunni, soprattutto in occasione delle scadenze
determinate dai periodi didattici.
Metodologie didattiche
Pur nelle diversità necessariamente connesse con le specificità disciplinari e con le
professionalità dei docenti, il Consiglio di classe si è attenuto ai seguenti criteri metodologici:
valorizzazione e sollecitazione alla partecipazione della classe e dei singoli allievi al dialogo
educativo.
alternanza delle modalità di approccio ai problemi trattati (lezioni frontali, lezioni dialogate,
indicazioni per l’approfondimento personale, sintesi, schemi, laboratorio, audiovisivi), anche
in relazione ai diversi stili di apprendimento.
alternanza di momenti a prevalente carattere teorico con attività di tipo applicativo e
laboratoriale.
In generale ciascun insegnante ha cercato di applicare i criteri di interdisciplinarietà con le
materie affini, per facilitare l’acquisizione degli argomenti comuni in un ampio discorso educativo.
Criteri di verifica e di valutazione
Le prove di verifica sono state concepite dai docenti come strumento con cui l’allievo prende
consapevolezza delle conoscenze e delle competenze acquisite, ma anche delle eventuali
difficoltà in ordine al percorso scolastico e come strumento con cui il docente identifica gli esiti
del suo insegnamento, in vista di una continua messa a punto delle metodologie didattiche e
degli obiettivi per favorire il successo formativo degli allievi. Alla valutazione sia periodica che
finale concorrono le prove di verifica sommativa, il rispetto delle consegne, la partecipazione in
classe, l’eventuale impreparazione ripetuta.
Gli strumenti utilizzati da ciascun insegnante sono costituiti da verifiche scritte, orali e pratiche
in un numero adeguato ad esprimere una serena valutazione e in proporzione al numero di ore
previste nel curricolo di ciascuna disciplina conformemente a quanto stabilito da ogni
dipartimento.
In fase di attribuzione di voto, si è operato sulla base della scala di valutazione adottata dal
Collegio Docenti e inserita nel PTOF.
I crediti formativi e scolastici sono stati assegnati nel rispetto della legislazione vigente e a
seguito di competenze specifiche maturate e certificate.
Individuazione dei Commissari interni
I commissari interni individuati per la prova d’esame sono i docenti delle discipline: Tecniche
professionali dei servizi commerciali, Matematica e Tecniche della comunicazione e relazione.
Membro aggregato della Commissione è l’insegnante specializzato, prof.ssa Santina Alfieri.
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Pag.PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Articolazione del percorso Alternanza Scuola lavoro - PCTO
Classe Esperienza presso Attività d’aula Totale ore
aziende ospitanti ore
ore
Terza (1) 120 30 150
Quarta (2) 200 30 230
Quinta - 20 20
Totale 320 80 400
1) Dal 06/02/2017 al 25/02/2017
2) Dal 28/05/2018 al 30/06/2018
OBIETTIVI ASL CLASSE TERZA, QUARTA E QUINTA
Favorire e sollecitare la motivazione allo studio;
Avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa concepiti come attori di un unico processo che
favorisca la crescita e lo sviluppo della personalità e del bagaglio culturale e professionale dei
giovani;
Socializzare e sviluppare caratteristiche e dinamiche alla base del lavoro in azienda (lavoro di
squadra, relazioni interpersonali, rispetto di ruoli e gerarchie, strategie aziendali e valori
distintivi ecc.);
Rendere consapevoli i giovani del profondo legame tra la propria realizzazione futura come
persone e come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica;
Acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro;
Migliorare la comunicazione a tutti i suoi livelli e abituare i giovani all’ascolto attivo;
Sollecitare capacità critica;
Acquisire la capacità di essere flessibili nel comportamento e nella gestione delle relazioni.
Avvicinare al mondo del lavoro per favorire l’orientamento, scoprire le strategie di mercato e
sviluppare idee imprenditoriali.
COMPETENZE GENERALI
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento
alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti sociali, culturali.
9
Pag.COMPETENZE DI INDIRIZZO
Indirizzo Commerciale
Classe Terza interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli
di strutture organizzative aziendali.
svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni
aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software
applicativi di settore.
interagire nell’area della gestione commerciale per le attività
relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della
customer satisfaction
interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso
l’uso di strumenti informatici e telematici
Classe Quarta svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni
e Quinta aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software
applicativi di settore
interagire nell’area della logistica e della gestione del
magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità.
contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse
umane con riferimento alla gestione delle paghe, al
trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti
previsti dalla normativa vigente.
interagire nell’area della gestione commerciale per le attività
relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della
customer satisfaction.
MODALITA’ DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE ACQUISITE
Relazione di stage
Diario di bordo
Scheda di valutazione dello stage
Autovalutazione dello studente
Relazione su incontri
Relazione sull’uscita
Analisi delle schede di osservazione
Stesura report
Problem solving
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Pag.ATTIVITÀ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO SVOLTE NEL TRIENNIO
INDIRIZZO COMMERCIALE
Data Attività Classi coinvolte
7 ottobre 2017 Giornata della Legalità e della Solidarietà ”Manifestazio- 4^BC
ne di volontà: aspetti legali e medici della scelta. Il be-
nessere nasce anche dal rispetto delle leggi”. (a.s.2017/18)
8 e 9 novembre Visita Fiera del lavoro, della formazione e 4^ BC
2017 dell’Orientamento PordenoneOrienta
(a.s. 2017/18)
28 e 30 no- Seminario su Project management 4^BC
vembre 2017
a cura di Nuove Strade Srl – con il patrocinio ISPM – (a.s. 2017/18)
Istituto Italiano di Project Management
Febbraio 2017 PROGETTO PILOTA SU BASE NAZIONALE
Novembre 2018 Corso Amministratore di condominio, in collaborazione 19 allievi della
con Confassociazioni (80 ore) classe 4BC
(a.s.2017/18 e
Prima parte dal 2 febbraio al 21 maggio (40 ore) a.s. 2018/19)
Tirocinio presso Amministratori di condominio.
Dal 28/05/2018 al 30 /06/2018
Seconda parte: settembre – ottobre 2018
Esame finale per il conseguimento del titolo abilitante
alla professione - luglio 2019
Per le attività di Alternanza Scuola Lavoro, di carattere individuale, svolte nel triennio si fa
rifermento al fascicolo di ogni singolo studente.
Alla classe 4^BC nel corso dell’a.s. 2017/18 è stato proposto di partecipare ad un progetto
pilota di ASL denominato Corso per Amministratori di condominio. Diciannove studenti si sono
iscritti e hanno frequentato il corso in parallelo allo svolgimento delle lezioni curricolari. Hanno
poi svolto il tirocinio presso studi professionali di Amministrazione di condominio. Questi studenti
sosterranno, dopo l’esame di stato, un esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio
della professione con valore nazionale.
Tale progetto pilota è ora diventato, nell’ambito della Riforma dell’Istruzione professionale, un
percorso validato dal MIUR, per il quale sono state declinate le competenze professionali e
culturali valide per tutto il territorio nazionale per gli Istituti che attiveranno questo percorso.
11
Pag.PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Il Consiglio di Classe, in vista dell’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la partecipazione a
questi incontri / progetti:
PERCORSI di CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Titolo del percorso Discipline coinvolte
Phishing e truffe on line Tecniche professionali dei servizi
commerciali
Seminario di formazione a cura della Scuola di Discipline giuridico-economiche
Giurisprudenza, Dipartimento di Diritto pubblico,
internazionale e comunitario e dall’Ufficio Ambito
Territoriale di Treviso.
Visita guidata alla mostra Fate il Nostro gioco Matematica
Tecniche della comunicazione e relazione
Il gioco d’azzardo si realizza nel lungo periodo e
il caso ha ben poco a che vedere con quello che
succederà. Durante una visita guidata di 90
minuti sono stati presentati agli studenti gli
aspetti matematici ed emotivi che governano il
mondo dell’azzardo fornendo una visione
consapevole del fenomeno.
Voci di fuori/Voci di dentro Discipline giuridico-economiche
Italiano
La classe ha partecipato nel corso Tecniche della comunicazione e relazione
dell’a.s.2017/18 all’esperienza formativa attiva
basata sul confronto tra studenti delle scuole
superiori della provincia e ragazzi detenuti
all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Treviso.
Il cuore del percorso sta nell’“incontro faccia a
faccia tra mondi di vita differenti”, che permette
lo scambio di pensieri e riflessioni intorno a
tematiche comuni.
La tematica affrontata dagli studenti è stata lo
“hate speech” nei media.
12
Pag.ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA SVOLTE NELL’ANNO
SCOLASTICO
TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO DURATA
Donne e sport nella storia Palazzo dei 9/11/2018
d’Italia Trecento,
Convegno organizzato dalla Treviso
Società italiana di Storia dello
Sport.
Interventi di:
Dott.ssa Stelitano: “Donne
e sport tra diritti e pari
opportunità: la leadership
femminile nello sport”
Andrea Vidotti: “donne e
sport nella mia esperienza
di manager: da Tomba a
Sofia Goggia”
Claudio Mancuso: “ Le
donne e lo sport in Sicilia
dall’Unità al Fascismo”.
Lettere in classe. Verso la Aula magna 21/01/2019
prima prova. Università,
Seminario di studio per docenti e P.zza San
studenti in preparazione alla Leonardo,
nuova prima prova dell’esame di Treviso.
stato.
Giornata della memoria 25 gennaio 2019
Uscite didattiche Lezione-conferenza sulla vicenda Auditorium
di Gerda Pressburger alla luce dei Campus Fermi,
provvedimenti delle Leggi razziali Treviso
in Italia. Tenuta dal prof. Amerigo
Manesso, presidente dell'Istituto
ISTRESCO di Treviso.
Visione dello spettacolo teatrale Aula magna 16 febbraio 2019
“La madre” di G. Deledda Liceo Duca
degli Abruzzi,
Treviso
Visita guidata al Museo nazionale Museo 1 marzo 2019
Collezione Salce per la mostra: nazionale
Illustri persuasioni. Collezione
Capolavori pubblicitari dalla Salce, via
Collezione Salce - Verso il Carlo Alberto,
boom 1950 – 1962 31- Treviso
Mostra a cura di Marta Mazza.
Phishing e truffe on line Palazzo della 8 marzo 2019
Seminario di formazione a cura Dogana,
della Scuola di Giurisprudenza, Riviera
Dipartimento di Diritto pubblico, Garibaldi
internazionale e comunitario e n.13/E, Aula
dall’Ufficio Ambito Territoriale di Magna.
13
Treviso.
Pag.Visita guidata alla mostra Fate il Treviso c/o 2 aprile 2019
Nostro gioco, finalizzata a Fondazione
conoscere gli aspetti matematici Benetton
ed emotivi che governano il
mondo dell’azzardo fornendo una
visione consapevole del
fenomeno.
Tornei Sportivi della Consulta Treviso periodo: Aprile
Progetti e (partecipazione di alcuni alunni al 2019
Manifestazioni Torneo Provinciale di Calcetto)
culturali
Giornate dell’Università e dell’ITS Treviso Marzo 2019
(Attività ad adesione personale)
Orientamento Incontro con:
Cultural Care Au Pair, agenzia EF, Treviso 8 febbraio 2019
per ragazzi/e alla pari negli Stati
Uniti
(Attività ad adesione personale)
14
Pag.CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI VOTI E DEL VOTO DI CONDOTTA
Criteri di valutazione ed attribuzione dei voti Il Consiglio di classe ha fatto riferimento ai
stabiliti dal Consiglio di classe criteri riportati nel PTOF in vigore.
Criteri per l’attribuzione del voto di condotta Il voto di condotta è stato assegnato secondo i
criteri riportati nel PTOF in vigore.
OBIETTIVI GENERALI STABILITI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE:
Ogni docente, nell’ambito della propria autonomia e nel rispetto del regolamento di Istituto, si è
impegnato ad informare gli alunni sulle modalità di attuazione del processo di
insegnamento/apprendimento, illustrando le varie fasi delle attività didattiche e gli obiettivi da
raggiungere. Li ha informati anche sul controllo dei compiti assegnati a casa, sui tempi di
consegna degli elaborati scritti, e sui criteri di valutazione delle prove.
Utilizzo del cellulare: è stato utilizzato su indicazione del docente per scopi didattici, altrimenti è
stato riposto in una scatola all’inizio delle lezioni e ripreso durante l’intervallo e al termine delle
lezioni.
OBIETTIVI EDUCATIVI:
Adottare un comportamento rispettoso dei compagni, dei docenti e di tutti coloro che
operano nella scuola
Maturare senso di responsabilità e lealtà nei rapporti con gli altri
Essere puntuali negli orari e nelle consegne
Improntare il dialogo alla sincerità, al confronto e al rispetto delle diversità
Maturare l’autocontrollo e comunicare in modo corretto
Assumere atteggiamenti attivi e propositivi nelle relazioni interpersonali e nella realizzazione
delle attività didattiche
Socializzare in modo consapevole e adeguato
Acquisire sempre maggiore capacità di autovalutazione
OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI:
Saper esporre in modo chiaro, consapevole e corretto
Saper ascoltare, intervenire e confrontare idee ed esperienze
Saper utilizzare il linguaggio specifico di ciascuna disciplina
Saper prendere appunti e sintetizzare nozioni complesse
Saper applicare le conoscenze acquisite in ambiti diversi.
Acquisire/perfezionare un metodo di studio efficace, personale e autonomo
Comprendere il significato delle consegne e dei doveri disciplinari
Partecipare all’attività didattica rispettando il calendario e l’orario scolastico con costanza e
con atteggiamento di disponibilità di fronte al metodo dell’insegnante e positivo nei confronti
delle difficoltà che emergono.
15
Pag.INFORMAZIONI RELATIVE ALLA SIMULAZIONE DELLE PROVE
TEMPO
TIPOLOGIA DI
PROVA MATERIE ASSEGNATO DATA
PROVA
(ore)
PRIMA Tipologia A, B, C 19/02/2019
ITALIANO 6
PROVA proposte dal MIUR
TECNICHE
SECONDA PROFESSIONALI DEI
Proposta dal MIUR 4 28/02/2019
PROVA SERVIZI
COMMERCIALI
La seconda prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è
stata predisposta dal MIUR. La seconda parte, che non è stata oggetto di simulazione, verrà
predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta for-
mativa dell’istituzione scolastica e si propone che abbia la durata di 2 ore.
I criteri seguiti per la progettazione, la simulazione e la valutazione della prima e seconda prova
per gli alunni DSA sono riportate nei rispettivi fascicoli allegati.
INFORMAZIONI RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLE PROVE INVALSI
PROVA DATA
ITALIANO 20/03/2019
MATEMATICA 21/03/2019
LISTENING INGLESE 22/03/2019
READING INGLESE 23/03/2019
Tutti gli studenti hanno svolto le prove INVALSI.
16
Pag.TRACCE RELATIVE ALLE SIMULAZIONI DELLE PROVE
PRIMA PROVA
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli, Patria
Sogno d'un dí d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse1:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice2,
il palpito lontano
d'una trebbïatrice,
l'angelus argentino3...
dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
1
corrose
17
2
cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice)
3
il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto
Pag.
dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).latrava al forestiero,
che andava a capo chino.
Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione
di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo
sempre rimpianto dal poeta.
Comprensione e analisi
1. Individua brevemente i temi della poesia.
2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi
riassuntivi dell'intero componimento?
3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali soluzioni
metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa specchio del
suo sentire.
4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.
Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una parola
densa di significato.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio
esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti testi
della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita,
dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella
realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero".
Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
18
Pag.Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici in
ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano
Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci,
quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra
metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani” 4. E in quel momento l’aria
fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava
d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto
qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5
[…].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso,
come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo, essa
cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo
carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde, arancione e
rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che
sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo
febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la sporta
vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in faccia, di
sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse,
“Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta
nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo che
aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe
saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze
in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8
che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si
4
Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.
5
in collo: in braccio.
19
6
incolume: non ferito.
7
accosto: accanto.
Pag.
8
pulverulenta: piena di polvere.vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento
semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte 9, fra il solito polverone di rovina, Ida
ravvisò10, intatto, il casamento11 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui
Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in
terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 12
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili
sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano
essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano
frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da recuperare.
E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle reazioni dei
personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo sguardo
innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi di una
memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni, ipotizzandone il
significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere
di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando
diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e
infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste
piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel
percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e
contemporaneo.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
9
divelte: strappate via.
20
10
ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
11
il casamento: il palazzo, il caseggiato.
Pag.
12
Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico
l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi
riguardanti l’umanità 13 . È una definizione che implica uno stretto legame fra presente e
passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente e
passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con i genitori
e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggono all’immediato
antagonismo fra le generazioni14. In questo ambito prevalgono molte volte la nostalgia della
vecchia generazione verso il tempo della giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la
propria memoria fornendo così di senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa
strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma
anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel
passato. E possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente
l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e
meglio il passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle
prospettive che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle
parole di due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis
(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora mirari,
presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)15.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità
particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si può
volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e
l’erba che coprono corti e palagi16; ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che
ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma
anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporanea prevalga la seconda
motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire
possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo
perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo
legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé
un legame con Cartagine17.
Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4
13
A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.
14
M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire
ou métier d’historien, Colin, Paris 1949).
15
Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio Taci-
to, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano 1991, p.
XLVIII.
16
Corti e palagi: cortili e palazzi.
21
17
«Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin
nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi, To-
Pag.
rino 1962, p. 75.Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908-
1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?
3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e
Tacito?
4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei
giovani vero la storia?
5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messag-
gio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.
Produzione
A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si può
volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e
l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo,
illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti su cosa
significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in particolare.
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle tue conoscenze e
scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso che
puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese
di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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Pag.Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
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ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che si
oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative
soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone
innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli
uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti umani
stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in mente
che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus.
Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è più falso
dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla
natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato, l’uomo come essere biologico è
portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più
lontano da lui dell’altruismo e dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo
per l’individuo, l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se
«l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere
la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria
dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare
l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è al
contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla
tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non
prevalga sull’io sociale.
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né in
un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela internazionale
dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i
mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo che sfuggono
alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di generazioni. Pure i diritti umani
operano assai lentamente, anche se – a differenza dei fenomeni naturali – non si dispiegano da
sé, ma solo con il concorso di migliaia di persone, di Organizzazioni non governative e di
Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da
ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto
lottato per la libertà, ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina
ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare».
Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp, 230-231
Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.
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Pag.Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.
3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hambur-
ger?
4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani
e i fenomeni naturali impercettibili.
5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?
Produzione
Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani, recentemente
ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti
siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo ritieni utile, suddividere in
paragrafi.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese
di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa degli anni
a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio Globale. […] Il parallelo
darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronali e più in generale nei sistemi bio-
logici, l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se
limitassimo il raggio di interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della so-
cietà rurale della fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di
allora. L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un ele-
mento essenziale nella catalisi della produttività.
La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scala plane-
taria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso. L'internaziona-
lizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che le leggi della Natura sono
evidentemente universali ed espresse spesso con il linguaggio comune della matematica. È pro-
prio a causa di questa semplicità che tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.
Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile tappa
nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo
processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha
amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che
essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all'interno del quale la competizione
estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale
essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati
dell'insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti
negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le
cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto della glo-
balizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà ra-
pidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il
pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un uni-
co “cervello planetario”.
A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però solo di
una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni
di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli indivi-
dui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tra-
dizioni al fine di aumentare la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizza-
zione globale. Direi addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità cultu-
rale è sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un po-
tente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il
diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e
conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può creare la noia,
la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è senza dubbio un valido
esempio.
25
Pag.Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro che non
tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da tecnologie nuove.
Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo processo, una nuova genera-
zione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inu-
tili e ciò aggraverà il problema dell'emarginazione.
Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità. Dobbiamo
agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle indicazioni che ci
sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo contare maggiormente sulle nuo-
ve generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto
di ciò che avviene nella società classica, nella quale la competenza è attribuita principalmente e
automaticamente ai personaggi più importanti per il loro status o per la loro influenza politica.
L'autorità dovrebbe invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza
e non dal potere accumulato nel tempo. […]
(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno accade-
mico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)
Comprensione e analisi
1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di
fondo e lo sviluppo argomentativo.
2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione”
e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il melting pot, è quindi un ele-
mento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a sostegno
di questa affermazione?
3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della comunità
scientifica?
4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?
Produzione
La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei nostri
tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello culturale. Sulla
base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo, esprimi le tue considerazioni
sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità.
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Pag.Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità,
una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano viver
quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in godimento, di
trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente, senza aver mai
detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo immaginare che vita sia
quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma
molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli come gran beni a forza di
assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso
de’ beni in tal modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,
Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo
Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo possano
renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita” fatta solo
di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità giovanile di
oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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