Anno 2019 Piano della Performance - APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO N.2 DEL 25 GENNAIO 2019 - Parco Naturale Regionale del Beigua
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Piano della Performance anno 2019 (redatto ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 27.10.2009, n .150) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO N.2 DEL 25 GENNAIO 2019
Piano della Performance Indice 1. PRESENTAZIONE DEL PIANO DELLA PERFORMANCE ...................................................... 3 1.1. I riferimenti normativi inerenti la redazione del Piano della performance..............................................3 1.2. Il Piano della Performance ed il Ciclo di Gestione della performance 2019 declinati nella realtà del Parco naturale regionale del Beigua..................................................................................................................3 2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI.........................................................................................................................6 2.1. Chi siamo.................................................................................................................................…….6 2.2. Cosa facciamo................................................................................................................................ 9 2.3. Come operiamo..............................................................................................................................14 3. IDENTITÀ...................................................................................................................... 17 3.1. L’Amministrazione “Parco”..............................................................................................................17 3.2. Mandato istituzionale, Missione e Visione…………………….…………………………………….……………………..….22 3.3. Albero della performance................................................................................................................26 4. ANALISI DEL CONTESTO…………………………………………………………..………..………..….…………..27 4.1. Analisi del contesto esterno…………………………….…………………………………………………………………………..27 4.2. Analisi del contesto interno.............................................................................................................29 5. OBIETTIVI ASSEGNATI, PERFORMANCE ORGANIZZATIVA, PERFORMANCE INDIVIDUALE…………….……………………………………………………………………………….…………………29 5.1. La performance organizzativa ed individuale……………………….……………………………………………………...29 5.2. Obiettivi assegnati al Direttore (di investimento, strategici, di performance di processo)………………...30 6. IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLE PERFORMANCE………………………………………………………………………………………….....……54 6.1. Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano...............................................................54 6.2. Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio...............................................54 7. ATTIVITA’ RIVOLTE AGLI STAKEHOLDER………………………………………………………....……......55 7.1. Comunicazione………………………………………..…………………………………………………………………….….….....55 7.2. Accreditamenti e certificazioni........................................................................................................56 _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 2/57
1. PRESENTAZIONE DEL PIANO DELLA PERFORMANCE 1.1. I riferimenti normativi inerenti la redazione del Piano della performance Il presente Piano della Performance è stato predisposto in attuazione delle disposizioni di cui all’art.10, comma 1, lettera a, del D.Lgs. 27.10.2009, n. 150 e con riferimento alle linee guida per la sua redazione esplicitate dalla Civit, ora ANAC, attraverso diverse deliberazioni, via via aggiornate (in particolare le deliberazioni 112/2010, 1/2012, 6/2013). Per la versione 2019 l’Ente Parco ha considerato anche le Linee guida per il Piano della performance approvate nel giugno 2017 dall’Ufficio per la valutazione della performance, Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per fornire alle amministrazioni indicazioni utili alla sua predisposizione alla luce delle modifiche apportate al D.Lgs. 150/2009 dal recente D.Lgs. 74/2017. Ancorché tali le Linee guida abbiano attualmente valore per le sole amministrazioni centrali dello Stato (Ministeri), si è ritenuto di adottare le indicazioni di carattere generale, nelle more dell’adozione delle specifiche linea guida per gli enti locali e territoriali. In coerenza con le modifiche apportate al d.lgs. 150/2009 dal recente d.lgs.74/2017, sono stati individuati alcuni punti di attenzione: - il riallineamento temporale del ciclo della performance con il ciclo di programmazione economico- finanziaria e con quello di programmazione strategica; - una maggiore attenzione al livello “alto” della pianificazione e alla centralità della performance organizzativa; - la necessità di dare visibilità ai risultati conseguiti nell’anno/i precedente/i; - la flessibilità sul grado di copertura del Piano che dovrà essere concentrato sugli obiettivi dell’amministrazione (i cosiddetti “obiettivi specifici”) legati alla performance organizzativa. 1.2. Il Piano della performance ed il Ciclo di gestione della performance 2019 declinati nella realtà del Parco naturale regionale del Beigua Per quanto riguarda gli aspetti sostanziali la redazione del Piano della Performance del Parco del Beigua ha ovviamente tenuto conto dei documenti pianificatori/programmatici e dei provvedimenti approvati dal Consiglio dell’Ente Parco del Beigua, in particolare: - deliberazione del Consiglio Regionale n. 44 del 03.08.2001 di approvazione del “Piano del Parco”, adottato con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 13 del 15.03.2001; - deliberazione di Consiglio Regionale n. 1722 del 27.12.2002 di approvazione del “Piano Pluriennale Socio Economico”, adottato con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 37 del 26.07.2002; - deliberazione dell’Ente Parco n. 27 del 16.07.2015 con il quale è stato adottato il nuovo “Piano Integrato del Parco”; - deliberazione dell’Ente Parco n. 28 del 08.06.2017 con il quale è stata adottata la variante al “Piano Integrato del Parco” adottato nel 2015; - deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 14 del 24.03.2011 con la quale è stata approvata una nuova versione dello Statuto dell’Ente; - documento programmatico relativo al mandato amministrativo del Consiglio dell’Ente Parco 2015/2019 ed approvato con deliberazione del Consiglio dell’Ente n. 43 del 17.11.2015; - deliberazione di Consiglio dell’Ente n. 12 del 24.02.2016 che ha approvato la revisione della Politica Ambientale nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001:2015; - deliberazione di Consiglio dell’Ente n. 48 del 14.12.2018 che ha approvato il “Bilancio Economico di Previsione 2019 e Bilancio Pluriennale 2019/2021”. _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 3/57
Il Piano della Performance, in sostanza, si integra con i documenti pianificatori e programmatici vigenti, ne traduce i contenuti in termini di obiettivi, consentendo dunque di misurare obiettivamente i risultati dell’azione amministrativa dell’Ente e quella dirigenziale per gli aspetti esecutivi e operativi. Dal 2014, inoltre, l’Ente Parco ha affrontato l’elaborazione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità che costituisce uno degli elementi fondamentali nella rinnovata visione legislativa del ruolo delle amministrazioni pubbliche, fortemente ancorata al concetto di performance e di prevenzione della corruzione. Le amministrazioni devono dichiarare e pubblicizzare i propri obiettivi, costruiti in relazione alle effettive esigenze dei cittadini, i quali, a loro volta, devono essere messi in grado di valutare se, come, quando e con quali risorse quegli stessi obiettivi vengono raggiunti. La pubblicizzazione dei dati relativi alle performance sui siti delle amministrazioni rende poi comparabili i risultati raggiunti, avviando un processo virtuoso di confronto e crescita. È quindi il concetto stesso di performance che richiede l’implementazione di un sistema volto a garantire effettiva conoscibilità e comparabilità dell’agire delle amministrazioni. Le misure del Programma Triennale sono collegate, sotto l'indirizzo del responsabile, con le misure e gli interventi previsti dal Piano di Prevenzione della Corruzione. A tal fine, il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità costituisce una sezione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione. Gli obiettivi indicati nel Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità sono formulati in collegamento con la programmazione strategica e operativa dell'amministrazione, definita in via generale nel Piano delle Performance e negli analoghi strumenti di programmazione previsti dall’Ente Parco del Beigua. La promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un'area strategica di ogni amministrazione, che deve tradursi nella definizione di obiettivi organizzativi e individuali. Le attività previste all’interno del presente Piano sono calibrate sulla base degli obiettivi dell’Ente Parco fissati per l’anno 2019 e stabiliti con il Bilancio di Previsione 2019, approvato con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 48 del 14.12.2018. Gli obiettivi indicati per l’anno in corso a loro volta sono elementi di una programmazione strategica che è stata prefigurata in via presuntiva e che sarà monitorata in relazione al mutare delle condizioni di contesto esterno ed interno. La situazione di analisi di contesto rappresenta una componente da esaminare per la redazione del Piano; in particolare, il riferimento al contesto esterno è d’obbligo per la natura stessa degli Enti Parco Regionali. Sono soggetti pubblici autonomi, ma al tempo stesso subalterni alla Regione Liguria, non avendo una autonomia finanziaria derivante da entrate proprie, e ciò costituisce una condizione di marcata aleatorietà. La certezza del contributo annuale alle spese di gestione è infatti fortemente dipendente dalla disponibilità di risorse attribuite dal Bilancio della Regione Liguria. Ciò premesso, si ribadisce ancora una volta, la penuria delle risorse messe a disposizione dalla Regione Liguria, riportata nei tre seguenti grafici relativi al riparto (in spese correnti, in conto capitale e in totale. Da tali grafici è evidente la penalizzante situazione finanziaria in cui si trovano ad agire gli Enti Parco regionali della Liguria. _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 4/57
Risorse ripartite dalla Regione Liguria agli enti di gestione delle aree protette per le spese correnti anno EURO 1996 671.393,97 Fig. 1 – Andamento delle spese correnti 1997 1.291.142,25 1998 1.601.016,39 1999 1.601.016,39 2000 1.923.801,95 € 3.000.000,00 2001 1.941.877,94 2002 1.950.000,00 € 2.500.000,00 2003 2.000.000,00 2004 1.900.000,00 € 2.000.000,00 2005 2.000.000,00 2006 2.100.000,00 € 1.500.000,00 2007 2.260.000,00 2008 2.360.000,00 € 1.000.000,00 2009 2.475.000,00 2010 2.450.000,00 € 500.000,00 2011 2.200.000,00 2012 2.200.000,00 € 0,00 2013 2.500.000,00 1996 1998 2002 2006 2010 2000 2004 2008 2012 2014 2016 2018 2014 2.450.000,00 2015 2.450.000,00 2016 2.000.000,00 2017 2.460.000,00 2018 2.800.000,00 Risorse ripartite dalla Regione Liguria agli enti di gestione delle aree protette per il conto capitale anno EURO 1996 516.456,90 Fig. 2 – Andamento delle spese in conto capitale 1997 671.393,97 1998 697.216,81 1999 1.575.193,54 2000 1.575.193,54 2001 1.626.839,23 € 3.000.000,00 2002 2.000.000,00 2003 2.200.000,00 € 2.500.000,00 2004 2.050.000,00 2005 2.300.000,00 € 2.000.000,00 2006 2.500.000,00 2007 2.575.000,00 € 1.500.000,00 2008 2.660.000,00 € 1.000.000,00 2009 2.725.000,00 2010 1.550.000,00 € 500.000,00 2011 700.000,00 2012 700.000,00 € 0,00 1998 2000 2008 2010 2012 2018 2013 1.000.000,00 1996 2002 2004 2006 2014 2016 2014 850.000,00 2015 800.000,00 2016 800.000,00 2017 340.000,00 2018 0,00 _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 5/57
Risorse complessive ripartite dalla Regione Liguria agli enti di gestione delle aree protette dal 1996 al 2018 (totale dato dalla somma delle spese correnti e delle spese in conto capitale) anno EURO 1996 1.187.850,87 Fig. 3 – Andamento riparto regionale complessivo 1997 1.962.536,22 1998 2.298.233,20 1999 3.176.209,93 € 6.000.000,00 2000 3.498.995,49 2001 3.568.717,17 € 5.000.000,00 2002 3.950.000,00 € 4.000.000,00 2003 4.200.000,00 2004 3.950.000,00 € 3.000.000,00 2005 4.300.000,00 € 2.000.000,00 2006 4.600.000,00 2007 4.835.000,00 € 1.000.000,00 2008 5.020.000,00 € 0,00 2009 5.200.000,00 2000 2002 2004 2012 2014 2016 2018 1996 1998 2006 2008 2010 2010 4.000.000,00 2011 2.900.000,00 2012 2.900.000,00 2013 3.500.000,00 2014 3.300.000,00 2015 3.250.000,00 2016 2.800.000,00 2017 2.800.000,00 2018 2.800.000,00 2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI 2.1. Chi siamo Il Parco Naturale Regionale del Beigua si sviluppa tra le Province di Genova e Savona, interessando un’area protetta avente le seguenti caratteristiche territoriali: Superficie a terra (ha): 8.715,03 Regioni: Liguria Province: Genova, Savona Comuni: Arenzano, Campo Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto, Varazze Provvedimenti istitutivi: L.R. n. 16 del 09/04/1985 – L.R. n. 12 del 22/02/1995 Elenco Ufficiale AP: EUAP0452 2.1.1. Il percorso legislativo dell’Ente Parco del Beigua La lunga vicenda che ha portato all’attuale profilo istituzionale del Parco del Beigua trova le sue origini nella legge regionale 12 settembre 1977 n. 40 che stabilisce le norme per la salvaguardia dei valori naturali per la promozione di parchi e riserve naturali in Liguria ed individua parti del territorio regionale aventi preminente interesse ambientale, da tutelare e valorizzare anche attraverso l’istituzione di parchi e riserve naturali regionali con gestione affidata alle Comunità Montane, ai Comuni ed ai Consorzi di Enti Locali. _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 6/57
Successivamente, in attuazione della citata legge regionale n. 40/1977, la Regione Liguria ha individuato e disciplinato - con legge regionale 9 aprile 1985 n. 16 - il “Sistema di interesse naturalistico-ambientale del Monte Beigua” che coinvolge parte dei territori dei Comuni di Arenzano, Campo Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Tiglieto, Sassello, Stella, Urbe e Varazze. La gestione del sistema individuato venne affidata ad un Comitato di Coordinamento composto dai Presidenti delle Province di Genova e Savona (o loro delegati), dai Presidenti delle Comunità Montane e del Consorzio per l’esercizio delle deleghe in agricoltura (o loro delegati) e dai Sindaci dei Comuni interessati (o loro delegati). Dieci anni più tardi, con l’approvazione della legge regionale 22 febbraio 1995 n. 12 “Riordino delle aree protette”, la Regione Liguria (nel rispetto dei principi fondamentali dettati dalla legge quadro nazionale 6 dicembre 1991 n. 394) ha stabilito che il Sistema di aree di interesse naturalistico- ambientale del Monte Beigua assumesse la denominazione e la classificazione di Parco naturale regionale del Beigua, con gestione affidata ad un ente dotato di autonomia amministrativa e funzionale e di personalità giuridica di diritto pubblico. Il primo Consiglio dell’Ente Parco è stato costituito con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 179 del 26.03.1996. Con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 54 del 16 ottobre 1997 è stata approvata la prima versione dello Statuto dell’Ente, successivamente modificata ed integrata con deliberazioni del Consiglio dell’Ente Parco n. 33 del 12.07.2002 e n. 38 del 23.07.2007. Con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 14 del 24.03.2011 è stata approvata una nuova versione dello Statuto dell’Ente, in applicazione della deliberazione della Giunta regionale n. 66 del 28.01.2011 di approvazione dello schema di statuto tipo in considerazione di quanto previsto dalla legge regionale 9 novembre 2010, n. 16 “Prime disposizioni di adeguamento della normativa regionale al decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122”, regolarmente pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria - Parte III - n. 5 del 25.05.2011. 2.1.2. Il territorio Il territorio dell’area protetta si articola lungo ventisei chilometri di crinali montuosi, a due passi dalla Riviera Ligure, che si sviluppano dal Colle del Giovo al Passo del Turchino con andamento parallelo alla costa, passando per le vette del M. Beigua (1287 m), della Cima Frattin (1145 m), del M. Rama (1148 m) del M. Argentea (1082 m) e del M. Reixa (1183 m) e che racchiudono praterie e preziose zone umide, fitte foreste di faggi, roveri e castagni, rupi scoscese e affioramenti rocciosi, pinete a Pino Marittimo e lembi di vegetazione mediterranea. Un mosaico di ambienti in ragione del quale il gruppo montuoso del Beigua viene considerato una delle zone più ricche di biodiversità della Liguria: in funzione di tale ricchezza nel comprensorio del Parco sono stati proposti ben 3 Siti di Importanza Comunitaria (di seguito formalizzati come Zone Speciali di Conservazione. La Comunità Europea, attraverso la proposta della Regione Liguria e del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, ha ulteriormente riconosciuto lo straordinario valore naturalistico del Parco del Beigua istituendo una Zona di Protezione Speciale che riveste una particolare importanza per gli uccelli migratori (l'area è riconosciuta come "Area Importante per l'Avifauna" secondo la classificazione del Bird Life International). Sono presenti oltre 80 specie nidificanti talune di grandissimo pregio come l'Aquila reale, il Biancone, il Codirossone, il Succiacapre e l'Averla piccola. Lungo i suoi percorsi più impervi del Parco e nascosti alla vista dell'uomo transita regolarmente il lupo e dai suoi contrafforti affacciati sul mare non è inusuale scorgere le affusolate sagome delle balene transitare nello specchio acqueo di fronte a Varazze, Cogoleto e Arenzano. Un comprensorio in cui nel giro di pochi chilometri si possono apprezzare fioriture tipiche della macchia mediterranea o imbattersi in singolari torbiere di alta quota, testimoni di epoche lontane in cui ghiaccio e rocce combattevano la loro battaglia quotidiana per modellare la superficie terrestre. Un parco in cui è possibile scovare variopinte specie floristiche endemiche (Viola Bertolonii, Cerastium utriense, Asplenium cuneifolium, Daphne cneorum, Cheilantes marantae) e alcuni singolari inquilini appartenenti _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 7/57
alla fauna minore (quali il colubro lacertino, il tritone alpestre, il tritone crestato, la rana temporaria, ecc.). Un parco che annovera al suo interno tre importanti Foreste Demaniali Regionali ("Deiva" in Comune di Sassello, "Lerone" nei Comuni di Arenzano e Cogoleto, "Tiglieto" nei Comuni di Tiglieto, Masone e Campo Ligure) in cui vivono i tipici ungulati dell'Appennino ligure quali cinghiali, caprioli e daini. Dal Marzo 2005 il comprensorio del Parco del Begua è riconosciuto come "Geoparco" internazionale nell'ambito della Rete Europea dei Geoparchi e della Rete Globale dei Geoparchi dell'UNESCO. Successivamente, nel novembre 2015, lo stesso territorio è stato riconosciuto a tutti gli effetti come sito UNESCO ed inserito nella prestigiosa lista dei Geoparchi Globali (UNESCO Global Geoparks). Il Geoparco del Beigua comprende l'intera superficie classificata come "Parco naturale regionale del Beigua" oltre ad una vasta porzione di territorio funzionalmente connessa al medesimo Parco. Si sviluppa per un'estensione complessiva di 39.230 ettari coinvolgendo i Comuni di Arenzano, Campo Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto e Varazze. Questo territorio custodisce la storia geologica della Liguria raccontata attraverso affioramenti rocciosi, mineralizzazioni, giacimenti fossiliferi, spettacolari forme modellate senza sosta per effetto degli agenti esogeni. Tormentati momenti evolutivi hanno forgiato il cuore del parco, costituito in prevalenza da rocce metamorfiche, dette "ofioliti" o "rocce verdi", che derivano da mutamenti chimico - fisici intervenuti su originarie rocce ignee formatesi in ambiente di fondo oceanico. Si tratta in prevalenza di serpentiniti e serpentinoscisti, cui si associano eclogiti metagabbri e prasiniti; vi sono poi le relative sequenze sedimentarie completamente trasformate, sempre in ragione dei processi di metamorfismo e complessivamente denominate calcescisti pur comprendendo al loro interno anche rocce di diversa natura (argilloscisti, calcari cristallini quarzoscisti, ecc.). Il quadro geologico è completato da formazioni sedimentarie di origine marina che comprendono conglomerati e brecce grossolane, talora alternate a marne e ad arenarie, che affiorano nell'area Sassellese, nel Varazzino e in Val Gargassa. Nel vasto comprensorio del Geoparco si registrano particolari caratteristiche geomorfologiche, forme e testimonianze legate, in alcuni casi, a processi morfogenetici scomparsi, che conferiscono al territorio caratteri tali da farne un unicum nel quadro ligure: dai depositi periglaciali presenti nella porzione sommitale del massiccio del Beigua, alle forme e processi che testimoniano l'attuale modellamento fluviale (forre e meandri incassati) e gravitativo (frane di crollo e depositi clastici) nei settori di versante, fino ai terrazzi marini che registrano le variazioni del livello marino presenti nella fascia costiera tra Arenzano e Varazze. Il comprensorio è altresì caratterizzato da interessanti aree paleontologiche, spesso caratterizzate da un contenuto fossilifero abbondante ed in buono stato di conservazione, nonché da siti di interesse mineralogico, famosi soprattutto per la presenza di spettacolari granati, che hanno arricchito le collezioni di tutto il mondo. Da non sottovalutare, infine, la ricchezza delle risorse idriche, che si manifestano in forme superficiali e sotterranee e che alimentano acquiferi significativi in termini quantitativi e qualitativi. Il Parco del Beigua è caratterizzato da un prezioso patrimonio di testimonianze storico-culturali, presenti sul territorio o conservate nei musei, che raccontano l'evoluzione degli insediamenti umani dell'area del parco e le importanti vie di commercio tra costa e pianura padana che la attraversavano. Una così preziosa risorsa da tramandare alle future generazioni rende il parco un territorio speciale non solo per la conservazione della sua biodiversità, ma anche per la tutela e la valorizzazione dell'identità culturale di ciascuna comunità presente al suo interno, nonché un laboratorio per la sperimentazione e lo sviluppo di attività socio-economiche sostenibili. Fin dall’antichità il comprensorio del Parco del Beigua ha registrato una presenza significativa, condizionante e rassicurante dell'uomo a presidio delle risorse ambientali presenti in questa porzione del territorio ligure. A partire dai reperti paletnologici (incisioni rupestri) che testimoniano come le selve del Beigua fossero frequentate già in epoca preistorica da cacciatori e pastori, passando al ruolo sempre più importante che la zona assunse quale crocevia di importanti vie di commercio tra la costa e la pianura padana, con il notevole impulso fornito nel territorio della Valle dell’Orba dall'insediamento dei Monaci Cistercensi presso la Badia di Tiglieto (fondata nel 1120), fino alle tradizionali attività agricole e di gestione del bosco che hanno definito l'uso del territorio negli ultimi secoli. Di particolare interesse anche le diverse attività produttive ed agro-alimentari che hanno contraddistinto il territorio del parco e che in alcuni casi costituiscono, tuttora, motivo di attrazione per turisti : tra le prime ricordiamo l’industria cartaria, concentrata soprattutto nelle valli di Arenzano (Cantarena e Lerone); le ferriere che ebbero il loro massimo sviluppo nel Sassellese e nelle valli Stura e Orba; le vetrerie diffuse _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 8/57
dapprima in Valle Stura, quindi anche nella Valle dell’Orba; la filigrana fiorente e caratteristica attività che ha fatto di Campo Ligure un centro artigianale conosciuto a livello internazionale; per non parlare delle produzioni legate alla forestazione ed alla lavorazione del legno (con i tradizionali mestieri dei taglialegna, dei segantini, dei cestai, dei bottai). Il comprensorio del Beigua è conosciuto non solo per le sue straordinarie bellezze ambientali, ma anche per le prelibatezze gastronomiche testimoni della cultura rurale e per le diverse forme di ospitalità diffusa offerte ai visitatori. Per quanto riguarda le locali produzioni agro-alimentari è d’obbligo ricordare il ruolo del castagno, con tutti i piatti che derivano dai suoi copiosi frutti. Di grande rilevanza l’antichissima tradizione dell’industria dolciaria: dagli amaretti di Sassello, ormai esportati in tutto il mondo, agli squisiti crumiri di Masone, fino ai canestrelli di Sambuco. Completano il quadro l’ampia gamma di prodotti caseari, le diverse lavorazioni delle carni bovine e ovine, i colorati e saporiti frutti di bosco, l’ambita raccolta e conservazione dei funghi, nonché i deliziosi mieli, preziosi indicatori ambientali delle vallate del Parco. Ma anche prodotti da forno, farine, conserve di frutta, pasta, zafferano e tanto altro ancora. Tanti prodotti tipici da gustare nelle diverse stagioni dell’anno e nelle numerose locande, ristoranti ed aziende agrituristiche, in cui possono essere riscoperte ed apprezzate ricette antiche e tradizionali. L’area protetta ed il comprensorio del Beigua offrono appuntamenti e motivi di interesse in tutte le stagioni dell'anno e consentono al visitatore di scegliere il periodo più adatto e le diverse opportunità di soggiorno (come ad esempio alcune strutture consigliate dal Parco sulla base di uno speciale disciplinare di qualità promosso dall’Ente Parco): dalle aziende agrituristiche agli alberghi-rifugi collocati nel cuore dell'area protetta; dalle numerose locande e bed&breakfast frequenti nell'entroterra alle più lussuose strutture ricettive nei Comuni rivieraschi. 2.1.3. La rete degli stakeholder del Parco Il termine stakeholder significa “possedere un interesse”, ovvero un titolo inteso nel senso di “diritto”. Gli stakeholder sono quindi tutti quei soggetti (persone, associazioni o gruppi) che ritengono di detenere un “titolo “ per entrare in relazione con una determinata organizzazione: le loro opinioni o decisioni, i loro atteggiamenti o comportamenti possono in qualche modo favorire ma anche ostacolare il raggiungimento di uno specifico obiettivo da parte dell’organizzazione stessa. Chi sono gli stakeholder di un Parco? Il Parco è un’organizzazione e, più precisamente, un ente che gestisce, insieme ad altri soggetti istituzionali, una determinata parte di territorio su cui vivono, operano ed interagiscono diverse categorie di soggetti (singoli o associati) che sono portatori di un qualche interesse o aspettativa nei confronti del Parco stesso. Ogni singola scelta, azione o politica intrapresa dal Parco genera ricadute, positive o negative, su tali categorie di soggetti che sono i suoi interlocutori principali, ai quali il Parco deve necessariamente render conto in merito al proprio operato e ai risultati conseguiti. Con tali soggetti il Parco deve quindi costruire e portare avanti un dialogo e un confronto continuo nell’ ottica di una “gestione partecipata” del territorio. La rete degli stakeholder del Parco è riconducibile a tre grandi gruppi: a) il “mondo organizzativo” ovvero l’insieme degli organi di programmazione e gestione dell’ente, i dipendenti e i collaboratori, i fornitori; b) la propria “rete istituzionale” ed informale ovvero il sistema turistico locale, la ricerca e, più in generale, tutte le reti create da progetti specifici di gestione e partecipazione; c) il proprio “territorio” inteso come l’insieme di tutti quei soggetti che, singolarmente o in forma associata, agiscono all’interno dei confini del Parco e/o nelle aree ad esso funzionalmente connesse. Esistono delle correlazioni tra questi tre gruppi così individuati;alcuni portatori di interesse, infatti, possono appartenere contemporaneamente o funzionalmente a una o più gruppi. 2.2. Cosa facciamo La legge regionale 12/1995 enuncia all’articolo 1 quali sono le finalità istitutive delle aree protette in Liguria, ovvero “promuovere la conservazione la valorizzazione del patrimonio naturale ambientale e paesaggistico della Liguria e di favorire un coerente sviluppo sociale ed economico delle comunità interessate”. _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 9/57
Il Parco del Beigua ha declinato questa missione nelle seguenti finalità prioritarie (L.R. 16/1985, art. 2): a) garantire la tutela e la riqualificazione dell’ambiente naturale e dei valori storico – culturali e paesaggistici del territorio interessato (principio di conservazione); b) promuovere la conoscenza e la fruizione pubblica e sociale dei beni ambientali e culturali in forme compatibili con la loro tutela per contribuire a migliorare la qualità della vita della collettività e a diffondere modelli di impiego del tempo libero improntati ad un equilibrato rapporto con l’ambiente naturale e antropico (principio di equità sociale); c) concorrere allo sviluppo sociale ed economico delle popolazioni lo cali, promuovendo e favorendo, in armonia con i piani e programmi di sviluppo inerenti le zone interessate e nel rispetto delle stesse risorse ambientali e territoriali, iniziative agricole, turistiche, artigianali, nonché di miglioramento dell’assetto del suolo e del livello dei servizi (principio di efficienza economica). Poco più di venti anni di progetti e di iniziative che hanno coinvolto le amministrazioni comunali, l’associazionismo, il mondo della scuola e della ricerca scientifica, le imprese che operano nel campo del turismo, gli operatori agro-silvo-pastorali. Oltre venti anni di attività che hanno stimolato la nascita di nuove professionalità e quindi nuovi posti di lavoro come guide ambientali ed escursionistiche, cooperative di servizi impegnate nella manutenzione del territorio, fotografi naturalisti apprezzati a livello nazionale, autori di pubblicazioni e video-filmati, grafici e disegnatori naturalistici, divulgatori ed educatori ambientali, specialisti in animazione locale ed educatori, biologi e progettisti esperti in interventi di ingegneria ambientale o di bio-architettura. In questo importante periodo – pur dovendo contare su una struttura minimale, solo negli ultimi anni assestatasi con quattro dipendenti (segreteria, area finanziaria-contabile, area tecnica, area tutela della biodiversità) più il direttore, senza guardiaparco e quindi ben al disotto della pianta organica di cui alla L.R. 12/1995 che prevede una dozzina di dipendenti – si è via via affermato il ruolo catalizzatore e coordinatore che l’Ente Parco ha svolto a livello comprensoriale nell’attuazione di politiche di gestione del territorio innovative e partecipate, discusse ed interpretate in funzione di una "leale collaborazione" con gli Enti locali e con le diverse organizzazioni di settore che nel territorio del parco vivono, producono e/o perseguono obiettivi di carattere sociale, culturale e ricreativo. Ovviamente l’Ente Parco ha svolto con cura il proprio mandato istituzionale, in attuazione della citata L.R. 12/1995, ma non ha avuto timore di caricarsi negli ultimi anni, tenendo anche conto del modificato contesto amministrativo, di alcune nuove funzioni cui hanno corrisposto ulteriori impegnativi compiti che derivano direttamente sia da nuovi provvedimenti legislativi di carattere nazionale e regionale, sia da processi e strumenti volontari che il medesimo Ente Parco ha ritenuto di adottare nell’ottica di un miglioramento e di una maggiore efficacia di azione. Ci si riferisce, in particolare al ruolo di : - ente gestore dei Siti della Rete Natura 2000 che interessano il comprensorio del Beigua (quattro Zone Speciali di Conservazione, di cui uno il più vasto della Liguria, ed una Zona di Protezione Speciale, la più estesa della Liguria) - ente gestore di due delle tre Foreste Demaniali Regionali che ricadono all’interno del perimetro dell’area naturale protetta (Foresta “Deiva” e Foresta “Lerone”) - ente gestore del Centro di Esperienza (che fa parte del Sistema Regionale per l’Educazione Ambientale e del Sistema Nazionale IN.F.E.A.) - ente gestore di oltre 400 km di sentieri di cui 284,30 km formalmente riconosciuti nell’ambito della Carta Inventario dei percorsi della Rete Escursionistica della Liguria, (approvato con D.G.R. n.1553 del 12 dicembre 2014); si tratta del comprensorio con la maggiore estensione di sentieri inseriti a livello regionale, che coinvolgono 3 tappe dell’Alta Via dei Monti Liguri e 3 tratti del Sentiero Liguria. Dal marzo 2005 il comprensorio del Parco del Beigua è riconosciuto come “Geoparco” internazionale nell’ambito della Rete Europea dei Geoparchi e della Rete Mondiale dei Geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO. _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 10/57
Successivamente, nel novembre 2015, lo stesso territorio è stato riconosciuto a tutti gli effetti come sito UNESCO ed inserito nella prestigiosa lista dei Geoparchi Globali (UNESCO Global Geoparks). Ad oggi il Geoparco del Beigua fa parte di una straordinaria lista in ambito UNESCO che conta 127 territori riconosciuti a livello internazionale con il coinvolgimento di 38 nazioni nel Mondo, di cui 70 in Europa e 10 in Italia. Il Parco del Beigua si è impegnato a svolgere un’importante funzione che fa riferimento alla necessità di consolidare la leale ed efficace collaborazione tra l’Ente di gestione ed i Comuni del Parco affinchè – anche per effetto delle difficoltà intervenute a seguito delle soppressione delle Comunità Montane – sia incentivato l’esercizio congiunto di servizi e funzioni, promuovendo l’integrazione dell’azione amministrativa tra le Pubbliche Amministrazioni del comprensorio, garantendo un coordinamento delle politiche di programma e di sviluppo del territorio, favorendo nello stesso tempo economie di scala, come è stato ben sperimentato attraverso l’attivazione ed il coordinamento della Segreteria Tecnica comprensoriale a supporto dei processi di certificazione ambientale che ad oggi coinvolge ben 12 Comuni, di cui 4 fuori dal territorio del Parco (Albisola Superiore, Albissola Marina, Celle Ligure, Mele). Nella stessa direzione va lo sforzo profuso in materia di promozione turistica dove l'Ente Parco del Beigua ed i Comuni di Albissola Marina, Albisola Superiore, Arenzano, Campo Ligure, Celle Ligure, Cogoleto, Mioglia, Masone, Mele, Rossiglione, Stella, Sassello, Tiglieto, Urbe, Varazze (9 Comuni del Parco e 6 sei Comuni che non fanno parte del Parco) hanno siglato nel 2015 un Protocollo d'Intesa nell’ambito del quale l’Ente Parco medesimo viene individuato quale soggetto di coordinamento e di rappresentanza del distretto turistico denominato “Riviera e Parco del Beigua”, destinato ad attuare direttamente e/o a coordinare azioni e progetti specifici concordati a livello di distretto turistico, nonché mettere a punto iniziative comuni di progettazione finalizzate alla valorizzazione ed alla promozione turistica del comprensorio, ricercando fondi di cui alle diverse misure e strumenti di finanziamento comunitari, nazionali, regionali e locali, con esplicito riferimento al turismo sportivo ed alle attività outdoor. l’Ente Parco gestisce l’Ufficio IAT di Sassello (nell’ambito del Centro Visite di Palazzo Gervino) e a seguito di appositi protocolli di intesa con i Comuni di Stella, Urbe, Masone, Rossiglione, Tiglieto e Mele svolge anche per costoro le funzioni dell’Ufficio IAT sempre all'interno di Palazzo Gervino in Sassello (SV). Inoltre gestisce l'Ufficio IAT di Varazze per conto del Comune di Varazze. L’Ufficio IAT/Centro Visite di Sassello ospita anche – una volta alla settimana – lo sportello per il pubblico dell’Ispettorato Agrario di Savona di competenza regionale. Vanno ulteriormente a rinforzare questo ruolo di coordinamento comprensoriale le azioni realizzate a supporto delle attività economiche locali: - il riconoscimento di una ventina di strutture ricettive indicate come esercizi consigliati dal Parco “Ospitali per Natura” (quali Bed&Breafast, Aziende Agrituristiche, Rifugi e Alberghi dell’entroterra) sulla base di un disciplinare condiviso - l’adesione al Consorzio Ospitalità Diffusa “Valli del Beigua”, che coinvolge una trentina di operatori turistici - la concessione di un marchio territoriale per i “Mieli del Parco del Beigua” (sei apicoltori coinvolti) - la creazione di una “Rete del Mercato Locale” con il coinvolgimento di venticinque produttori agro- alimentari ed esercizi commerciali con la messa a punto di un disciplinare dedicato “Gustosi per Natura”. Dalla sua istituzione l’Ente Parco del Beigua è stato protagonista di un’intensa attività progettuale, diventando strumento formidabile per attrarre risorse straordinarie (a livello locale, nazionale e comunitario) ed affermandosi come soggetto trainante e di coordinamento territoriale nella ideazione e sviluppo di programmi complessi, con la partecipazione di soggetti pubblici e privati. _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 11/57
Numerosi sono stati i progetti comunitari in cui l’Ente Parco è stato ed è tuttora protagonista, realizzando interventi di particolare rilevanza sul territorio ed attingendo dai diversi programmi finanziati: LIFE, fondi DOCUP Obiettivo 2 e Obiettivo 3, LEADER e LEADER+, Interreg IIIB (MEDOCC, Metropole Nature), Interreg IIIC (Robinwood), Interreg Marittimo Italia – Francia (Co.R.E.M., RESMAR), Programma Leonardo Da Vinci, Programma ECHO CE, ecc. Utilizzati anche diversi altri programmi di finanziamento, di provenienza mista (regionale, statale e comunitaria), come ad esempio il Piano di Sviluppo Rurale attivati per i parchi regionali e per la rete di fruizione con gli indirizzi, il coordinamento ed il supporto della Regione Liguria. In taluni casi l'Ente Parco è stato in grado di acquisire anche finanziamenti e/o cofinanziamenti da parte di privati. Si citano ad esempio: - interventi di restauro e risanamento conservativo realizzati presso il Complesso cistercense della Badia di Tiglieto (restauro prospetti ex-area chiostro, di cui ai fondi PAR/FAS 2007-2013. Linea di Azione B2 – Progetto 6 – Area tematica “Complessi Monumentali” (anni 2015-2016) finanziamento Regione Liguria € 532.966,98 € ; cofinanziamento Marchesa Camilla Salvago Raggi € 160.000,00. - intervento miglioramento ambientale nell'ambito della Foresta demaniale regionale Lerone (anni 2016/2017) finanziamento da parte di Helvetia Compagnia Svizzera d'Assicurazioni € 50.000,00. 2.2.1. Le sedi dell'Ente Parco del Beigua Dalla sua istituzione (nel 1996) fino al 30 giugno 1997 la sede provvisoria del l’Ente Parco del Beigua è stata ospitata negli uffici della Provincia di Savona, in Via Sormano 12, a Savona. Dal 1 luglio 1997 al 31 dicembre 1998 gli uffici tecnici ed amministrativi sono stati trasferiti in Via Urbano Rella 3/6, a Savona, presso i locali della Comunità Montana del Giovo; nel frattempo, a seguito dell’approvazione dello Statuto, formalizzata con deliberazione del Consiglio dell’Ente n. 54 del 16 ottobre 1997, l’Ente Parco stabiliva la propria sede legale presso Palazzo Gervino, a Sassello (SV). Dal 1 gennaio 1998 al 2 aprile 2006 gli uffici tecnici ed amministrativi hanno mantenuto la loro sede a Savona, ma presso i nuovi uffici della Comunità Montana del Giovo in Corso Italia 3. Con deliberazione del Consiglio n. 9 del 22 marzo 2006, l’Ente Parco ha provveduto alla riorganizzazione delle proprie sedi secondo lo schema attualmente vigente : Sede Amministrativa: Viale Marconi, 165 ad Arenzano – 16011 Arenzano (GE) Sede Legale: Palazzo Gervino, Via G.B. Badano 45 – 17046 Sassello (SV) Sede Comunità del Parco: Villa Bagnara, Via Montegrappa 2 – 16010 Masone (GE) Sede amministrativa Arenzano Sede legale Sassello Sede Comunità del Parco Masone Recapiti: tel. 010 8590300 fax 010 8590064 (Sede Amministrativa) e-mail: info@parcobeigua.it e-mail certificata segreteria@pec.parcobeigua.it _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 12/57
sito internet: www.parcobeigua.it Con Delibera del Consiglio del Parco n. 35 del 18.07.2018 è stata approvata la bozza di convenzione tra Comune di Varazze, Ente Parco e associazioni di categoria (albergatori, commercianti, confartigianato, bagni marini e consorzio oltremare), sottoscritta il 28 Novembre 2018, per la gestione degli spazi all’interno del Palazzo Beato Jacopo a Varazze. Nei primi mesi del 2019 è previsto pertanto il trasferimento presso la nuova sede amministrativa del Parco e la creazione di un ufficio IAT a gestione congiunta tra i vari soggetti. 2.2.2. I Centri Visita ed i Punti Informativi Oltre alla sede amministrativa – presso la quale è attivo uno sportello per le informazioni generali e per quelle di carattere tecnico-amministrativo - sono presenti sul territorio altri punti di riferimento per i visitatori e per chiunque abbia necessità di avere notizie e materiale divulgativo inerente l'area protetta. Un valido sostegno all'attività divulgativa e di studio della vita nella vallate del Parco è offerto dai musei ad essa dedicati presenti sul territorio dei diversi comuni del comprensorio. Centro Visite di Palazzo Gervino Via G.B. Badano, 45 - 17046 Sassello (SV) Tel/Fax 019/724020 E-mail: sassello@inforiviera.it Il Centro Visite di Palazzo Gervino, ospitato nella splendida cornice di Palazzo Gervino nel nucleo storico di Sassello, è interamente dedicato al tema della geologia e della geomorfologia. Attraverso moderni allestimenti multimediali il Centro Visite fornisce informazioni sia sulle caratteristiche del Geoparco del Beigua, sia sulle reti internazionali dei Geoparchi (la Rete Europea dei Geoparchi e la Rete Globale dei Geoparchi supportata dall'UNESCO). Inoltre il Centro Visite - grazie alla collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Savona - offre la possibilità di osservare un'esposizione di rari reperti fossili di Anthracotherium, un mammifero Artiodattilo suiforme, diffuso in Europa, Asia e probabilmente Africa, vissuto tra Eocene e Oligocene (50-23 milioni di anni fa). Si trattava di un animale di grandi dimensioni (lungo circa 2 m. e alto alla spalla 1,5 m.) che viveva in zone a clima subtropicale in habitat paludosi, di laguna o di estuario. Presso il Centro Visite – dove è possibile acquistare materiale divulgativo (cartine, e volumi) del Parco del Beigua – è presente un locale che funziona anche come Ufficio di Informazioni e Accoglienza Turistica, nonché come sede locale del Centro Servizi Territoriali dell’Alta Via dei Monti Liguri. Centro Visite di Villa Bagnara Via Montegrappa, 2 - 16010 Masone (GE) Il Centro Visite affronta il tema delle attività tradizionali e dei prodotti tipici del Parco del Beigua con l'ausilio delle più moderne attrezzature informatiche multimediali che consentono al visitatore di entrare attraverso i sensi in un universo di suoni, profumi e gusti, nella realtà della tradizione della cultura rurale delle vallate del Parco. Presso il Centro Visite è possibile acquistare materiale divulgativo (cartine, e volumi) del Parco del Beigua. Centro Ornitologico e di Educazione Ambientale del Vaccà Loc. Vaccà - 16011 Arenzano (GE) La struttura che si colloca all'interno della Foresta Regionale del "Lerone" e nella Zona di Protezione Speciale "Beigua - Turchino", in una delle zone più interessanti per quanto concerne la migrazione dei Rapaci, è dedicata al tema dell'avifauna. Il Centro è dotato di sistemi multimediali che consentono, oltre la visione di documentari, di interagire in maniera interattiva con lo straordinario mondo degli uccelli. Presso il Centro Visite è possibile acquistare materiale divulgativo (cartine, e volumi) del Parco del Beigua. _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 13/57
Casa del Parco - Foresta della Deiva Loc. Foresta della Deiva – 17046 Sassello (SV) Spazio polivalente che rappresenta la struttura di accoglienza dei turisti in visita alla Foresta demaniale regionale della Deiva. All’interno della sala è possibile ospitare attività didattiche, seminari e workshop, nonché eventi di animazione locale. Punto Informativo Bruno Bacoccoli Località Prariondo - 16016 Cogoleto (GE) Punto Informativo "Bruno Bacoccoli", in località Prariondo (Cogoleto) è situato a 1.100 mt s.l.m. nel cuore del Parco, aperto il sabato e la domenica durante il periodo estivo (da giugno a settembre) e a richiesta di gruppi o scuole. La struttura, oltre a fornire informazioni turistiche relative al comprensorio del Beigua, illustra la geologia del Parco, con pannelli esplicativi che raccontano l'evoluzione geologica del Beigua e un piano espositivo in cui sono esposti i diversi tipi di roccia che affiorano nell'area del Geoparco del Beigua. Punto informativo Banilla Viale Rimembranze, Loc. Banilla - 16010 Tiglieto (GE) Il Punto Informativo "Banilla" ospita attività di animazione locale e comunica le diverse opportunità di fruizione turistica del comprensorio del Parco e dell'Alta Valle Orba in particolare. E' dedicato al bosco e alle sue caratteristiche multifunzionali, fondamentale sia per la conservazione della biodiversità forestale, sia per lo sviluppo sostenibile delle popolazioni locali. Musei e Strutture Divulgative Esposizione Archeologica Permanente Varazze (SV) Museo “Perrando” Sassello (SV) Museo “Casa di Sando Pertini” Stella (SV) Museo Civico del Ferro “Andrea Tubino Masone (GE) Museo della Filigrana Campo Ligure (GE) Museo del Passatempo Rossiglione (GE) MUVITA Science Center Arenzano (GE) Orto Botanico “Villa Beuca Cogoleto (GE) Giardino Botanico Montano Pratorondanino Campo Ligure (GE) 2.3. Come operiamo La legge regionale di riordino delle aree protette (L.R. 22 febbraio 1995 n. 12) - in attuazione della legge quadro nazionale sulle aree protette (L. 6 dicembre 1991 n. 394) - individua gli organi istituzionali e gli strumenti di programmazione e di gestione del Parco per perseguire le finalità istitutive del Parco medesimo ed i più generali obiettivi di conservazione e di sviluppo sostenibile. L’Ente Parco del Beigua – istituito ai sensi dell’art. 15 comma 1, lettera f) della L.R. 12/1995 e dotato di autonomia amministrativa e funzionale e di personalità giuridica di diritto pubblico – trova dunque nelle normative nazionali (L. 394/1991) e regionali (L.R. 12/1995) in materia di aree protette, nonché _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 14/57
nel proprio Statuto (approvato nella sua ultima versione, attualmente vigente, con deliberazione del Consiglio n. 14 del 24.03.2011), i fondamenti per la propria organizzazione interna. 2.3.1. Gli organi istituzionali Gli organi istituzionali del Parco del Beigua sono: - il Presidente - il Consiglio - la Comunità del Parco - il Collegio dei Revisori dei Conti. Il Presidente - che resta in carica quattro anni, può essere rieletto ed è affiancato nelle sue funzioni da un Vicepresidente - è nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale tra i componenti del Consiglio, all’atto della relativa nomina, sentita la Comunità del Parco. Il Consiglio del Parco è costituito con decreto del Presidente della Giunta, esprime una equilibrata rappresentanza delle comunità locali e degli interessi generali ed è così composto: a) quattro rappresentanti designati dalla Comunità del Parco, dei quali tre su indicazione degli enti locali i cui territori siano interessati dal Parco naturale ed almeno uno in rappresentanza di interessi generali; b) un rappresentante della Regione Liguria. La Comunità del Parco è costituita dai rappresentanti degli Enti Locali interessati dal Parco (il Presidente della Provincia di Savona o suoi assessori o consiglieri delegati, il Sindaco della Città Metropolitana o suoi assessori o consiglieri delegati, i Sindaci dei Comuni del Parco o loro assessori o consiglieri delegati); da un rappresentante delle associazioni di agricoltori designato di concerto dalle associazioni maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante designato dal Rettore dell’Università degli Studi di Genova, tra coloro i quali risultino esperti in materie naturalistiche o in materie di pianificazione del paesaggio o storia del territorio e delle culture materiali o turismo sostenibile o sociologia ed economia ambientale; da un rappresentante del mondo della scuola e della didattica, designato dall’Ufficio Scolastico Regionale tra i responsabili delle Direzioni Scolastiche o Istituti Comprensivi che operano nei Comuni del Parco; da un rappresentante degli Ambiti Territoriali di Caccia liguri confinanti con l’area naturale protetta, designato di concerto dai Presidenti di tali ATC; da un rappresentante designato di concerto dalle associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante designato di concerto dalle associazioni escursionistiche maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante designato di concerto dalle associazioni degli albergatori maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante designato di concerto dalle associazioni delle aziende agrituristiche maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante degli operatori forestali designato di concerto dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante designato di concerto dalle associazioni di allevatori maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante designato di concerto dalle associazioni degli artigiani maggiormente rappresentative a livello regionale. Ai sensi dell’art. 12 della L.R. 12/1995, per gli Enti Parco della Liguria opera un Revisore Unico – che resta in carica quattro anni – nominato dalla Giunta Regionale e scelto tra i revisori legali iscritti nel registro previsto dall’articolo 1 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39. Competenze e ruoli Il Presidente, che rappresenta l’Ente ad ogni effetto verso terzi, convoca e presiede il Consiglio, promuove ed assume iniziative atte ad indirizzare l’attività gestionale dell’Ente secondo gli obiettivi del Consiglio. _________________________________________________________________________________________________________________________ Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019 15/57
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