Anno 2019 Piano della Performance - APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO N.2 DEL 25 GENNAIO 2019 - Parco Naturale Regionale del Beigua

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Anno 2019 Piano della Performance - APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO N.2 DEL 25 GENNAIO 2019 - Parco Naturale Regionale del Beigua
Piano della Performance
                       anno 2019
        (redatto ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 27.10.2009, n .150)

APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO N.2 DEL 25 GENNAIO 2019
Anno 2019 Piano della Performance - APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO N.2 DEL 25 GENNAIO 2019 - Parco Naturale Regionale del Beigua
Piano della Performance
                                                                             Indice

           1.    PRESENTAZIONE DEL PIANO DELLA PERFORMANCE ...................................................... 3
           1.1. I riferimenti normativi inerenti la redazione del Piano della performance..............................................3
           1.2. Il Piano della Performance ed il Ciclo di Gestione della performance 2019 declinati nella realtà del Parco
           naturale regionale del Beigua..................................................................................................................3

           2.    SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER
                 ESTERNI.........................................................................................................................6
           2.1. Chi siamo.................................................................................................................................…….6
           2.2. Cosa facciamo................................................................................................................................ 9
           2.3. Come operiamo..............................................................................................................................14

           3.    IDENTITÀ...................................................................................................................... 17
           3.1. L’Amministrazione “Parco”..............................................................................................................17
           3.2. Mandato istituzionale, Missione e Visione…………………….…………………………………….……………………..….22
           3.3. Albero della performance................................................................................................................26

           4.    ANALISI DEL CONTESTO…………………………………………………………..………..………..….…………..27
           4.1. Analisi del contesto esterno…………………………….…………………………………………………………………………..27
           4.2. Analisi del contesto interno.............................................................................................................29

           5.    OBIETTIVI ASSEGNATI, PERFORMANCE ORGANIZZATIVA, PERFORMANCE
                 INDIVIDUALE…………….……………………………………………………………………………….…………………29
           5.1. La performance organizzativa ed individuale……………………….……………………………………………………...29
           5.2. Obiettivi assegnati al Direttore (di investimento, strategici, di performance di processo)………………...30

           6.    IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE
                 DELLE PERFORMANCE………………………………………………………………………………………….....……54
           6.1. Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano...............................................................54
           6.2. Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio...............................................54

           7.    ATTIVITA’ RIVOLTE AGLI STAKEHOLDER………………………………………………………....……......55
           7.1. Comunicazione………………………………………..…………………………………………………………………….….….....55
           7.2. Accreditamenti e certificazioni........................................................................................................56

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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Anno 2019 Piano della Performance - APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO N.2 DEL 25 GENNAIO 2019 - Parco Naturale Regionale del Beigua
1. PRESENTAZIONE DEL PIANO DELLA PERFORMANCE

           1.1. I riferimenti normativi inerenti la redazione del Piano della performance

           Il presente Piano della Performance è stato predisposto in attuazione delle disposizioni di cui all’art.10,
           comma 1, lettera a, del D.Lgs. 27.10.2009, n. 150 e con riferimento alle linee guida per la sua
           redazione esplicitate dalla Civit, ora ANAC, attraverso diverse deliberazioni, via via aggiornate (in
           particolare le deliberazioni 112/2010, 1/2012, 6/2013).

           Per la versione 2019 l’Ente Parco ha considerato anche le Linee guida per il Piano della performance
           approvate nel giugno 2017 dall’Ufficio per la valutazione della performance, Dipartimento della
           Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per fornire alle amministrazioni
           indicazioni utili alla sua predisposizione alla luce delle modifiche apportate al D.Lgs. 150/2009 dal
           recente D.Lgs. 74/2017. Ancorché tali le Linee guida abbiano attualmente valore per le sole
           amministrazioni centrali dello Stato (Ministeri), si è ritenuto di adottare le indicazioni di carattere
           generale, nelle more dell’adozione delle specifiche linea guida per gli enti locali e territoriali.
           In coerenza con le modifiche apportate al d.lgs. 150/2009 dal recente d.lgs.74/2017, sono stati
           individuati alcuni punti di attenzione:
           - il riallineamento temporale del ciclo della performance con il ciclo di programmazione economico-
           finanziaria e con quello di programmazione strategica;
           - una maggiore attenzione al livello “alto” della pianificazione e alla centralità della performance
           organizzativa;
           - la necessità di dare visibilità ai risultati conseguiti nell’anno/i precedente/i;
           - la flessibilità sul grado di copertura del Piano che dovrà essere concentrato sugli obiettivi
           dell’amministrazione (i cosiddetti “obiettivi specifici”) legati alla performance organizzativa.

           1.2. Il Piano della performance ed il Ciclo di gestione della performance 2019
           declinati nella realtà del Parco naturale regionale del Beigua

           Per quanto riguarda gli aspetti sostanziali la redazione del Piano della Performance del Parco del Beigua
           ha ovviamente tenuto conto dei documenti pianificatori/programmatici e dei provvedimenti approvati
           dal Consiglio dell’Ente Parco del Beigua, in particolare:
           - deliberazione del Consiglio Regionale n. 44 del 03.08.2001 di approvazione del “Piano del Parco”,
             adottato con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 13 del 15.03.2001;
           - deliberazione di Consiglio Regionale n. 1722 del 27.12.2002 di approvazione del “Piano Pluriennale
             Socio Economico”, adottato con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 37 del 26.07.2002;
           - deliberazione dell’Ente Parco n. 27 del 16.07.2015 con il quale è stato adottato il nuovo “Piano
             Integrato del Parco”;
           - deliberazione dell’Ente Parco n. 28 del 08.06.2017 con il quale è stata adottata la variante al “Piano
             Integrato del Parco” adottato nel 2015;
           - deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 14 del 24.03.2011 con la quale è stata approvata una
             nuova versione dello Statuto dell’Ente;
           - documento programmatico relativo al mandato amministrativo del Consiglio dell’Ente Parco
             2015/2019 ed approvato con deliberazione del Consiglio dell’Ente n. 43 del 17.11.2015;
           - deliberazione di Consiglio dell’Ente n. 12 del 24.02.2016 che ha approvato la revisione della Politica
             Ambientale nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001:2015;
           - deliberazione di Consiglio dell’Ente n. 48 del 14.12.2018 che ha approvato il “Bilancio Economico di
             Previsione 2019 e Bilancio Pluriennale 2019/2021”.

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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Il Piano della Performance, in sostanza, si integra con i documenti pianificatori e programmatici vigenti,
           ne traduce i contenuti in termini di obiettivi, consentendo dunque di misurare obiettivamente i risultati
           dell’azione amministrativa dell’Ente e quella dirigenziale per gli aspetti esecutivi e operativi.

                                                                

           Dal 2014, inoltre, l’Ente Parco ha affrontato l’elaborazione del Programma Triennale per la Trasparenza
           e l’Integrità che costituisce uno degli elementi fondamentali nella rinnovata visione legislativa del ruolo
           delle amministrazioni pubbliche, fortemente ancorata al concetto di performance e di prevenzione della
           corruzione.
           Le amministrazioni devono dichiarare e pubblicizzare i propri obiettivi, costruiti in relazione alle effettive
           esigenze dei cittadini, i quali, a loro volta, devono essere messi in grado di valutare se, come, quando e
           con quali risorse quegli stessi obiettivi vengono raggiunti.
           La pubblicizzazione dei dati relativi alle performance sui siti delle amministrazioni rende poi comparabili
           i risultati raggiunti, avviando un processo virtuoso di confronto e crescita.
           È quindi il concetto stesso di performance che richiede l’implementazione di un sistema volto a
           garantire effettiva conoscibilità e comparabilità dell’agire delle amministrazioni.
           Le misure del Programma Triennale sono collegate, sotto l'indirizzo del responsabile, con le misure e gli
           interventi previsti dal Piano di Prevenzione della Corruzione.
           A tal fine, il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità costituisce una sezione del Piano
           Triennale di Prevenzione della Corruzione.
           Gli obiettivi indicati nel Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità sono formulati in
           collegamento con la programmazione strategica e operativa dell'amministrazione, definita in via
           generale nel Piano delle Performance e negli analoghi strumenti di programmazione previsti dall’Ente
           Parco del Beigua.
           La promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un'area strategica di ogni amministrazione,
           che deve tradursi nella definizione di obiettivi organizzativi e individuali.

           Le attività previste all’interno del presente Piano sono calibrate sulla base degli obiettivi dell’Ente Parco
           fissati per l’anno 2019 e stabiliti con il Bilancio di Previsione 2019, approvato con deliberazione del
           Consiglio dell’Ente Parco n. 48 del 14.12.2018.
           Gli obiettivi indicati per l’anno in corso a loro volta sono elementi di una programmazione strategica che
           è stata prefigurata in via presuntiva e che sarà monitorata in relazione al mutare delle condizioni di
           contesto esterno ed interno.
           La situazione di analisi di contesto rappresenta una componente da esaminare per la redazione del
           Piano; in particolare, il riferimento al contesto esterno è d’obbligo per la natura stessa degli Enti Parco
           Regionali. Sono soggetti pubblici autonomi, ma al tempo stesso subalterni alla Regione Liguria, non
           avendo una autonomia finanziaria derivante da entrate proprie, e ciò costituisce una condizione di
           marcata aleatorietà.
           La certezza del contributo annuale alle spese di gestione è infatti fortemente dipendente dalla
           disponibilità di risorse attribuite dal Bilancio della Regione Liguria.

           Ciò premesso, si ribadisce ancora una volta, la penuria delle risorse messe a disposizione dalla Regione
           Liguria, riportata nei tre seguenti grafici relativi al riparto (in spese correnti, in conto capitale e in
           totale. Da tali grafici è evidente la penalizzante situazione finanziaria in cui si trovano ad agire gli Enti
           Parco regionali della Liguria.

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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Risorse ripartite dalla Regione Liguria agli enti di gestione delle aree protette per le spese correnti

           anno            EURO
           1996       671.393,97                Fig. 1 – Andamento delle spese correnti
           1997     1.291.142,25
           1998     1.601.016,39
           1999     1.601.016,39
           2000     1.923.801,95           € 3.000.000,00
           2001    1.941.877,94
           2002     1.950.000,00           € 2.500.000,00
           2003     2.000.000,00
           2004     1.900.000,00           € 2.000.000,00
           2005     2.000.000,00
           2006     2.100.000,00           € 1.500.000,00
           2007     2.260.000,00
           2008     2.360.000,00           € 1.000.000,00
           2009     2.475.000,00
           2010     2.450.000,00             € 500.000,00
           2011     2.200.000,00
           2012     2.200.000,00                    € 0,00
           2013     2.500.000,00
                                                             1996
                                                                    1998

                                                                                     2002

                                                                                                     2006

                                                                                                                    2010
                                                                            2000

                                                                                            2004

                                                                                                             2008

                                                                                                                           2012
                                                                                                                                  2014
                                                                                                                                          2016
                                                                                                                                                   2018
           2014     2.450.000,00
           2015     2.450.000,00
           2016     2.000.000,00
           2017     2.460.000,00
           2018     2.800.000,00

           Risorse ripartite dalla Regione Liguria agli enti di gestione delle aree protette per il conto capitale

           anno             EURO
           1996        516.456,90               Fig. 2 – Andamento delle spese in conto capitale
           1997        671.393,97
           1998        697.216,81
           1999      1.575.193,54
           2000      1.575.193,54
           2001      1.626.839,23
                                           € 3.000.000,00
           2002      2.000.000,00
           2003      2.200.000,00          € 2.500.000,00
           2004      2.050.000,00
           2005      2.300.000,00          € 2.000.000,00
           2006      2.500.000,00
           2007      2.575.000,00          € 1.500.000,00
           2008      2.660.000,00
                                           € 1.000.000,00
           2009      2.725.000,00
           2010      1.550.000,00            € 500.000,00
           2011        700.000,00
           2012        700.000,00                   € 0,00
                                                                     1998

                                                                              2000

                                                                                                                    2008

                                                                                                                           2010

                                                                                                                                   2012

                                                                                                                                                            2018

           2013      1.000.000,00
                                                             1996

                                                                                        2002

                                                                                                   2004

                                                                                                            2006

                                                                                                                                            2014

                                                                                                                                                     2016

           2014        850.000,00
           2015        800.000,00
           2016        800.000,00
           2017        340.000,00
           2018              0,00

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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Risorse complessive ripartite dalla Regione Liguria agli enti di gestione delle aree protette dal 1996 al
           2018 (totale dato dalla somma delle spese correnti e delle spese in conto capitale)

            anno            EURO
            1996    1.187.850,87            Fig. 3 – Andamento riparto regionale complessivo
            1997    1.962.536,22
            1998    2.298.233,20
            1999    3.176.209,93
                                          € 6.000.000,00
            2000    3.498.995,49
            2001    3.568.717,17          € 5.000.000,00
            2002    3.950.000,00
                                          € 4.000.000,00
            2003    4.200.000,00
            2004    3.950.000,00          € 3.000.000,00
            2005    4.300.000,00
                                          € 2.000.000,00
            2006    4.600.000,00
            2007    4.835.000,00          € 1.000.000,00
            2008    5.020.000,00
                                                   € 0,00
            2009    5.200.000,00

                                                                          2000
                                                                                 2002
                                                                                        2004

                                                                                                                    2012
                                                                                                                           2014
                                                                                                                                  2016
                                                                                                                                         2018
                                                            1996
                                                                   1998

                                                                                               2006
                                                                                                      2008
                                                                                                             2010
            2010    4.000.000,00
            2011    2.900.000,00
            2012    2.900.000,00
            2013    3.500.000,00
            2014    3.300.000,00
            2015    3.250.000,00
            2016    2.800.000,00
            2017    2.800.000,00
            2018    2.800.000,00

           2. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI
              STAKEHOLDER ESTERNI

           2.1. Chi siamo

           Il Parco Naturale Regionale del Beigua si sviluppa tra le Province di Genova e Savona, interessando
           un’area protetta avente le seguenti caratteristiche territoriali:
                Superficie a terra (ha): 8.715,03
                Regioni: Liguria
                Province: Genova, Savona
                Comuni: Arenzano, Campo Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella,
                   Tiglieto, Varazze
                Provvedimenti istitutivi: L.R. n. 16 del 09/04/1985 – L.R. n. 12 del 22/02/1995
                Elenco Ufficiale AP: EUAP0452

           2.1.1. Il percorso legislativo dell’Ente Parco del Beigua

           La lunga vicenda che ha portato all’attuale profilo istituzionale del Parco del Beigua trova le sue origini
           nella legge regionale 12 settembre 1977 n. 40 che stabilisce le norme per la salvaguardia dei
           valori naturali per la promozione di parchi e riserve naturali in Liguria ed individua parti del territorio
           regionale aventi preminente interesse ambientale, da tutelare e valorizzare anche attraverso l’istituzione
           di parchi e riserve naturali regionali con gestione affidata alle Comunità Montane, ai Comuni ed ai
           Consorzi di Enti Locali.
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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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Successivamente, in attuazione della citata legge regionale n. 40/1977, la Regione Liguria ha
           individuato e disciplinato - con legge regionale 9 aprile 1985 n. 16 - il “Sistema di interesse
           naturalistico-ambientale del Monte Beigua” che coinvolge parte dei territori dei Comuni di
           Arenzano, Campo Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Tiglieto, Sassello, Stella, Urbe e
           Varazze. La gestione del sistema individuato venne affidata ad un Comitato di Coordinamento composto
           dai Presidenti delle Province di Genova e Savona (o loro delegati), dai Presidenti delle Comunità
           Montane e del Consorzio per l’esercizio delle deleghe in agricoltura (o loro delegati) e dai Sindaci dei
           Comuni interessati (o loro delegati).
           Dieci anni più tardi, con l’approvazione della legge regionale 22 febbraio 1995 n. 12 “Riordino
           delle aree protette”, la Regione Liguria (nel rispetto dei principi fondamentali dettati dalla legge
           quadro nazionale 6 dicembre 1991 n. 394) ha stabilito che il Sistema di aree di interesse naturalistico-
           ambientale del Monte Beigua assumesse la denominazione e la classificazione di Parco naturale
           regionale del Beigua, con gestione affidata ad un ente dotato di autonomia amministrativa e
           funzionale e di personalità giuridica di diritto pubblico.
           Il primo Consiglio dell’Ente Parco è stato costituito con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.
           179 del 26.03.1996.
           Con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 54 del 16 ottobre 1997 è stata approvata la prima
           versione dello Statuto dell’Ente, successivamente modificata ed integrata con deliberazioni del
           Consiglio dell’Ente Parco n. 33 del 12.07.2002 e n. 38 del 23.07.2007.
           Con deliberazione del Consiglio dell’Ente Parco n. 14 del 24.03.2011 è stata approvata una nuova
           versione dello Statuto dell’Ente, in applicazione della deliberazione della Giunta regionale n. 66 del
           28.01.2011 di approvazione dello schema di statuto tipo in considerazione di quanto previsto dalla
           legge regionale 9 novembre 2010, n. 16 “Prime disposizioni di adeguamento della normativa regionale
           al decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti di stabilizzazione finanziaria e di competitività
           economica), convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122”, regolarmente pubblicata sul Bollettino
           Ufficiale della Regione Liguria - Parte III - n. 5 del 25.05.2011.

           2.1.2. Il territorio

           Il territorio dell’area protetta si articola lungo ventisei chilometri di crinali montuosi, a due passi dalla
           Riviera Ligure, che si sviluppano dal Colle del Giovo al Passo del Turchino con andamento parallelo alla
           costa, passando per le vette del M. Beigua (1287 m), della Cima Frattin (1145 m), del M. Rama (1148
           m) del M. Argentea (1082 m) e del M. Reixa (1183 m) e che racchiudono praterie e preziose zone
           umide, fitte foreste di faggi, roveri e castagni, rupi scoscese e affioramenti rocciosi, pinete a Pino
           Marittimo e lembi di vegetazione mediterranea.
           Un mosaico di ambienti in ragione del quale il gruppo montuoso del Beigua viene considerato una delle
           zone più ricche di biodiversità della Liguria: in funzione di tale ricchezza nel comprensorio del Parco
           sono stati proposti ben 3 Siti di Importanza Comunitaria (di seguito formalizzati come Zone Speciali di
           Conservazione. La Comunità Europea, attraverso la proposta della Regione Liguria e del Ministero
           dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, ha ulteriormente riconosciuto lo straordinario valore
           naturalistico del Parco del Beigua istituendo una Zona di Protezione Speciale che riveste una particolare
           importanza per gli uccelli migratori (l'area è riconosciuta come "Area Importante per l'Avifauna"
           secondo la classificazione del Bird Life International). Sono presenti oltre 80 specie nidificanti talune di
           grandissimo pregio come l'Aquila reale, il Biancone, il Codirossone, il Succiacapre e l'Averla piccola.
           Lungo i suoi percorsi più impervi del Parco e nascosti alla vista dell'uomo transita regolarmente il lupo e
           dai suoi contrafforti affacciati sul mare non è inusuale scorgere le affusolate sagome delle balene
           transitare nello specchio acqueo di fronte a Varazze, Cogoleto e Arenzano.
           Un comprensorio in cui nel giro di pochi chilometri si possono apprezzare fioriture tipiche della macchia
           mediterranea o imbattersi in singolari torbiere di alta quota, testimoni di epoche lontane in cui ghiaccio
           e rocce combattevano la loro battaglia quotidiana per modellare la superficie terrestre. Un parco in cui
           è possibile scovare variopinte specie floristiche endemiche (Viola Bertolonii, Cerastium utriense,
           Asplenium cuneifolium, Daphne cneorum, Cheilantes marantae) e alcuni singolari inquilini appartenenti

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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alla fauna minore (quali il colubro lacertino, il tritone alpestre, il tritone crestato, la rana temporaria,
           ecc.).
           Un parco che annovera al suo interno tre importanti Foreste Demaniali Regionali ("Deiva" in Comune di
           Sassello, "Lerone" nei Comuni di Arenzano e Cogoleto, "Tiglieto" nei Comuni di Tiglieto, Masone e
           Campo Ligure) in cui vivono i tipici ungulati dell'Appennino ligure quali cinghiali, caprioli e daini.
           Dal Marzo 2005 il comprensorio del Parco del Begua è riconosciuto come "Geoparco" internazionale
           nell'ambito della Rete Europea dei Geoparchi e della Rete Globale dei Geoparchi dell'UNESCO.
           Successivamente, nel novembre 2015, lo stesso territorio è stato riconosciuto a tutti gli effetti come sito
           UNESCO ed inserito nella prestigiosa lista dei Geoparchi Globali (UNESCO Global Geoparks).
           Il Geoparco del Beigua comprende l'intera superficie classificata come "Parco naturale regionale del
           Beigua" oltre ad una vasta porzione di territorio funzionalmente connessa al medesimo Parco. Si
           sviluppa per un'estensione complessiva di 39.230 ettari coinvolgendo i Comuni di Arenzano, Campo
           Ligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Sassello, Stella, Tiglieto e Varazze. Questo territorio
           custodisce la storia geologica della Liguria raccontata attraverso affioramenti rocciosi, mineralizzazioni,
           giacimenti fossiliferi, spettacolari forme modellate senza sosta per effetto degli agenti esogeni.
           Tormentati momenti evolutivi hanno forgiato il cuore del parco, costituito in prevalenza da rocce
           metamorfiche, dette "ofioliti" o "rocce verdi", che derivano da mutamenti chimico - fisici intervenuti su
           originarie rocce ignee formatesi in ambiente di fondo oceanico. Si tratta in prevalenza di serpentiniti e
           serpentinoscisti, cui si associano eclogiti metagabbri e prasiniti; vi sono poi le relative sequenze
           sedimentarie completamente trasformate, sempre in ragione dei processi di metamorfismo e
           complessivamente denominate calcescisti pur comprendendo al loro interno anche rocce di diversa
           natura (argilloscisti, calcari cristallini quarzoscisti, ecc.). Il quadro geologico è completato da formazioni
           sedimentarie di origine marina che comprendono conglomerati e brecce grossolane, talora alternate a
           marne e ad arenarie, che affiorano nell'area Sassellese, nel Varazzino e in Val Gargassa.
           Nel vasto comprensorio del Geoparco si registrano particolari caratteristiche geomorfologiche, forme e
           testimonianze legate, in alcuni casi, a processi morfogenetici scomparsi, che conferiscono al territorio
           caratteri tali da farne un unicum nel quadro ligure: dai depositi periglaciali presenti nella porzione
           sommitale del massiccio del Beigua, alle forme e processi che testimoniano l'attuale modellamento
           fluviale (forre e meandri incassati) e gravitativo (frane di crollo e depositi clastici) nei settori di
           versante, fino ai terrazzi marini che registrano le variazioni del livello marino presenti nella fascia
           costiera tra Arenzano e Varazze.
           Il comprensorio è altresì caratterizzato da interessanti aree paleontologiche, spesso caratterizzate da un
           contenuto fossilifero abbondante ed in buono stato di conservazione, nonché da siti di interesse
           mineralogico, famosi soprattutto per la presenza di spettacolari granati, che hanno arricchito le
           collezioni di tutto il mondo. Da non sottovalutare, infine, la ricchezza delle risorse idriche, che si
           manifestano in forme superficiali e sotterranee e che alimentano acquiferi significativi in termini
           quantitativi e qualitativi.
           Il Parco del Beigua è caratterizzato da un prezioso patrimonio di testimonianze storico-culturali, presenti
           sul territorio o conservate nei musei, che raccontano l'evoluzione degli insediamenti umani dell'area del
           parco e le importanti vie di commercio tra costa e pianura padana che la attraversavano.
           Una così preziosa risorsa da tramandare alle future generazioni rende il parco un territorio speciale non
           solo per la conservazione della sua biodiversità, ma anche per la tutela e la valorizzazione dell'identità
           culturale di ciascuna comunità presente al suo interno, nonché un laboratorio per la sperimentazione e
           lo sviluppo di attività socio-economiche sostenibili.
           Fin dall’antichità il comprensorio del Parco del Beigua ha registrato una presenza significativa,
           condizionante e rassicurante dell'uomo a presidio delle risorse ambientali presenti in questa porzione
           del territorio ligure. A partire dai reperti paletnologici (incisioni rupestri) che testimoniano come le selve
           del Beigua fossero frequentate già in epoca preistorica da cacciatori e pastori, passando al ruolo
           sempre più importante che la zona assunse quale crocevia di importanti vie di commercio tra la costa e
           la pianura padana, con il notevole impulso fornito nel territorio della Valle dell’Orba dall'insediamento
           dei Monaci Cistercensi presso la Badia di Tiglieto (fondata nel 1120), fino alle tradizionali attività
           agricole e di gestione del bosco che hanno definito l'uso del territorio negli ultimi secoli. Di particolare
           interesse anche le diverse attività produttive ed agro-alimentari che hanno contraddistinto il territorio
           del parco e che in alcuni casi costituiscono, tuttora, motivo di attrazione per turisti : tra le prime
           ricordiamo l’industria cartaria, concentrata soprattutto nelle valli di Arenzano (Cantarena e Lerone); le
           ferriere che ebbero il loro massimo sviluppo nel Sassellese e nelle valli Stura e Orba; le vetrerie diffuse
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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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dapprima in Valle Stura, quindi anche nella Valle dell’Orba; la filigrana fiorente e caratteristica attività
           che ha fatto di Campo Ligure un centro artigianale conosciuto a livello internazionale; per non parlare
           delle produzioni legate alla forestazione ed alla lavorazione del legno (con i tradizionali mestieri dei
           taglialegna, dei segantini, dei cestai, dei bottai).
           Il comprensorio del Beigua è conosciuto non solo per le sue straordinarie bellezze ambientali, ma anche
           per le prelibatezze gastronomiche testimoni della cultura rurale e per le diverse forme di ospitalità
           diffusa offerte ai visitatori.
           Per quanto riguarda le locali produzioni agro-alimentari è d’obbligo ricordare il ruolo del castagno, con
           tutti i piatti che derivano dai suoi copiosi frutti. Di grande rilevanza l’antichissima tradizione
           dell’industria dolciaria: dagli amaretti di Sassello, ormai esportati in tutto il mondo, agli squisiti crumiri
           di Masone, fino ai canestrelli di Sambuco. Completano il quadro l’ampia gamma di prodotti caseari, le
           diverse lavorazioni delle carni bovine e ovine, i colorati e saporiti frutti di bosco, l’ambita raccolta e
           conservazione dei funghi, nonché i deliziosi mieli, preziosi indicatori ambientali delle vallate del Parco.
           Ma anche prodotti da forno, farine, conserve di frutta, pasta, zafferano e tanto altro ancora. Tanti
           prodotti tipici da gustare nelle diverse stagioni dell’anno e nelle numerose locande, ristoranti ed aziende
           agrituristiche, in cui possono essere riscoperte ed apprezzate ricette antiche e tradizionali.
           L’area protetta ed il comprensorio del Beigua offrono appuntamenti e motivi di interesse in tutte le
           stagioni dell'anno e consentono al visitatore di scegliere il periodo più adatto e le diverse opportunità di
           soggiorno (come ad esempio alcune strutture consigliate dal Parco sulla base di uno speciale
           disciplinare di qualità promosso dall’Ente Parco): dalle aziende agrituristiche agli alberghi-rifugi collocati
           nel cuore dell'area protetta; dalle numerose locande e bed&breakfast frequenti nell'entroterra alle più
           lussuose strutture ricettive nei Comuni rivieraschi.

           2.1.3. La rete degli stakeholder del Parco

           Il termine stakeholder significa “possedere un interesse”, ovvero un titolo inteso nel senso di “diritto”.
           Gli stakeholder sono quindi tutti quei soggetti (persone, associazioni o gruppi) che ritengono di
           detenere un “titolo “ per entrare in relazione con una determinata organizzazione: le loro opinioni o
           decisioni, i loro atteggiamenti o comportamenti possono in qualche modo favorire ma anche ostacolare
           il raggiungimento di uno specifico obiettivo da parte dell’organizzazione stessa.
           Chi sono gli stakeholder di un Parco? Il Parco è un’organizzazione e, più precisamente, un ente che
           gestisce, insieme ad altri soggetti istituzionali, una determinata parte di territorio su cui vivono, operano
           ed interagiscono diverse categorie di soggetti (singoli o associati) che sono portatori di un qualche
           interesse o aspettativa nei confronti del Parco stesso. Ogni singola scelta, azione o politica intrapresa
           dal Parco genera ricadute, positive o negative, su tali categorie di soggetti che sono i suoi interlocutori
           principali, ai quali il Parco deve necessariamente render conto in merito al proprio operato e ai risultati
           conseguiti. Con tali soggetti il Parco deve quindi costruire e portare avanti un dialogo e un confronto
           continuo nell’ ottica di una “gestione partecipata” del territorio.
           La rete degli stakeholder del Parco è riconducibile a tre grandi gruppi:
           a) il “mondo organizzativo” ovvero l’insieme degli organi di programmazione e gestione dell’ente, i
           dipendenti e i collaboratori, i fornitori;
           b) la propria “rete istituzionale” ed informale ovvero il sistema turistico locale, la ricerca e, più in
           generale, tutte le reti create da progetti specifici di gestione e partecipazione;
           c) il proprio “territorio” inteso come l’insieme di tutti quei soggetti che, singolarmente o in forma
           associata, agiscono all’interno dei confini del Parco e/o nelle aree ad esso funzionalmente connesse.
           Esistono delle correlazioni tra questi tre gruppi così individuati;alcuni portatori di interesse, infatti,
           possono appartenere contemporaneamente o funzionalmente a una o più gruppi.

           2.2. Cosa facciamo

           La legge regionale 12/1995 enuncia all’articolo 1 quali sono le finalità istitutive delle aree protette in
           Liguria, ovvero “promuovere la conservazione la valorizzazione del patrimonio naturale ambientale e
           paesaggistico della Liguria e di favorire un coerente sviluppo sociale ed economico delle comunità
           interessate”.

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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Il Parco del Beigua ha declinato questa missione nelle seguenti finalità prioritarie (L.R. 16/1985, art. 2):
           a) garantire la tutela e la riqualificazione dell’ambiente naturale e dei valori storico – culturali e
              paesaggistici del territorio interessato (principio di conservazione);
           b) promuovere la conoscenza e la fruizione pubblica e sociale dei beni ambientali e culturali in forme
              compatibili con la loro tutela per contribuire a migliorare la qualità della vita della collettività e a
              diffondere modelli di impiego del tempo libero improntati ad un equilibrato rapporto con l’ambiente
              naturale e antropico (principio di equità sociale);
           c) concorrere allo sviluppo sociale ed economico delle popolazioni lo cali, promuovendo e favorendo, in
              armonia con i piani e programmi di sviluppo inerenti le zone interessate e nel rispetto delle stesse
              risorse ambientali e territoriali, iniziative agricole, turistiche, artigianali, nonché di miglioramento
              dell’assetto del suolo e del livello dei servizi (principio di efficienza economica).

           Poco più di venti anni di progetti e di iniziative che hanno coinvolto le amministrazioni comunali,
           l’associazionismo, il mondo della scuola e della ricerca scientifica, le imprese che operano nel campo del
           turismo, gli operatori agro-silvo-pastorali. Oltre venti anni di attività che hanno stimolato la nascita di
           nuove professionalità e quindi nuovi posti di lavoro come guide ambientali ed escursionistiche,
           cooperative di servizi impegnate nella manutenzione del territorio, fotografi naturalisti apprezzati a
           livello nazionale, autori di pubblicazioni e video-filmati, grafici e disegnatori naturalistici, divulgatori ed
           educatori ambientali, specialisti in animazione locale ed educatori, biologi e progettisti esperti in
           interventi di ingegneria ambientale o di bio-architettura.
           In questo importante periodo – pur dovendo contare su una struttura minimale, solo negli ultimi anni
           assestatasi con quattro dipendenti (segreteria, area finanziaria-contabile, area tecnica, area tutela della
           biodiversità) più il direttore, senza guardiaparco e quindi ben al disotto della pianta organica di cui alla
           L.R. 12/1995 che prevede una dozzina di dipendenti – si è via via affermato il ruolo catalizzatore e
           coordinatore che l’Ente Parco ha svolto a livello comprensoriale nell’attuazione di politiche di gestione
           del territorio innovative e partecipate, discusse ed interpretate in funzione di una "leale collaborazione"
           con gli Enti locali e con le diverse organizzazioni di settore che nel territorio del parco vivono,
           producono e/o perseguono obiettivi di carattere sociale, culturale e ricreativo.
           Ovviamente l’Ente Parco ha svolto con cura il proprio mandato istituzionale, in attuazione della citata
           L.R. 12/1995, ma non ha avuto timore di caricarsi negli ultimi anni, tenendo anche conto del modificato
           contesto amministrativo, di alcune nuove funzioni cui hanno corrisposto ulteriori impegnativi compiti
           che derivano direttamente sia da nuovi provvedimenti legislativi di carattere nazionale e regionale, sia
           da processi e strumenti volontari che il medesimo Ente Parco ha ritenuto di adottare nell’ottica di un
           miglioramento e di una maggiore efficacia di azione.
           Ci si riferisce, in particolare al ruolo di :
           - ente gestore dei Siti della Rete Natura 2000 che interessano il comprensorio del Beigua
           (quattro Zone Speciali di Conservazione, di cui uno il più vasto della Liguria, ed una Zona di
           Protezione Speciale, la più estesa della Liguria)
           - ente gestore di due delle tre Foreste Demaniali Regionali che ricadono all’interno del
           perimetro dell’area naturale protetta (Foresta “Deiva” e Foresta “Lerone”)
           - ente gestore del Centro di Esperienza (che fa parte del Sistema Regionale per l’Educazione
           Ambientale e del Sistema Nazionale IN.F.E.A.)
           - ente gestore di oltre 400 km di sentieri di cui 284,30 km formalmente riconosciuti
           nell’ambito della Carta Inventario dei percorsi della Rete Escursionistica della Liguria,
           (approvato con D.G.R. n.1553 del 12 dicembre 2014); si tratta del comprensorio con la maggiore
           estensione di sentieri inseriti a livello regionale, che coinvolgono 3 tappe dell’Alta Via dei Monti
           Liguri e 3 tratti del Sentiero Liguria.

           Dal marzo 2005 il comprensorio del Parco del Beigua è riconosciuto come “Geoparco” internazionale
           nell’ambito della Rete Europea dei Geoparchi e della Rete Mondiale dei Geoparchi sotto l’egida
           dell’UNESCO.

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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Successivamente, nel novembre 2015, lo stesso territorio è stato riconosciuto a tutti gli effetti come
           sito UNESCO ed inserito nella prestigiosa lista dei Geoparchi Globali (UNESCO Global
           Geoparks).
           Ad oggi il Geoparco del Beigua fa parte di una straordinaria lista in ambito UNESCO che conta 127
           territori riconosciuti a livello internazionale con il coinvolgimento di 38 nazioni nel Mondo, di cui 70 in
           Europa e 10 in Italia.

           Il Parco del Beigua si è impegnato a svolgere un’importante funzione che fa riferimento alla necessità di
           consolidare la leale ed efficace collaborazione tra l’Ente di gestione ed i Comuni del Parco affinchè –
           anche per effetto delle difficoltà intervenute a seguito delle soppressione delle Comunità Montane – sia
           incentivato l’esercizio congiunto di servizi e funzioni, promuovendo l’integrazione dell’azione
           amministrativa tra le Pubbliche Amministrazioni del comprensorio, garantendo un coordinamento delle
           politiche di programma e di sviluppo del territorio, favorendo nello stesso tempo economie di scala,
           come è stato ben sperimentato attraverso l’attivazione ed il coordinamento della Segreteria
           Tecnica comprensoriale a supporto dei processi di certificazione ambientale che ad oggi
           coinvolge ben 12 Comuni, di cui 4 fuori dal territorio del Parco (Albisola Superiore, Albissola Marina,
           Celle Ligure, Mele).

           Nella stessa direzione va lo sforzo profuso in materia di promozione turistica dove l'Ente Parco del
           Beigua ed i Comuni di Albissola Marina, Albisola Superiore, Arenzano, Campo Ligure, Celle Ligure,
           Cogoleto, Mioglia, Masone, Mele, Rossiglione, Stella, Sassello, Tiglieto, Urbe, Varazze (9 Comuni del
           Parco e 6 sei Comuni che non fanno parte del Parco) hanno siglato nel 2015 un Protocollo
           d'Intesa nell’ambito del quale l’Ente Parco medesimo viene individuato quale soggetto di
           coordinamento e di rappresentanza del distretto turistico denominato “Riviera e Parco del
           Beigua”, destinato ad attuare direttamente e/o a coordinare azioni e progetti specifici concordati a
           livello di distretto turistico, nonché mettere a punto iniziative comuni di progettazione finalizzate alla
           valorizzazione ed alla promozione turistica del comprensorio, ricercando fondi di cui alle diverse misure
           e strumenti di finanziamento comunitari, nazionali, regionali e locali, con esplicito riferimento al turismo
           sportivo ed alle attività outdoor.

           l’Ente Parco gestisce l’Ufficio IAT di Sassello (nell’ambito del Centro Visite di Palazzo
           Gervino) e a seguito di appositi protocolli di intesa con i Comuni di Stella, Urbe, Masone,
           Rossiglione, Tiglieto e Mele svolge anche per costoro le funzioni dell’Ufficio IAT sempre
           all'interno di Palazzo Gervino in Sassello (SV).
           Inoltre gestisce l'Ufficio IAT di Varazze per conto del Comune di Varazze.
           L’Ufficio IAT/Centro Visite di Sassello ospita anche – una volta alla settimana – lo sportello
           per il pubblico dell’Ispettorato Agrario di Savona di competenza regionale.

           Vanno ulteriormente a rinforzare questo ruolo di coordinamento comprensoriale le azioni realizzate a
           supporto delle attività economiche locali:
           - il riconoscimento di una ventina di strutture ricettive indicate come esercizi consigliati dal Parco
             “Ospitali per Natura” (quali Bed&Breafast, Aziende Agrituristiche, Rifugi e Alberghi dell’entroterra)
             sulla base di un disciplinare condiviso
           - l’adesione al Consorzio Ospitalità Diffusa “Valli del Beigua”, che coinvolge una trentina di
             operatori turistici
           - la concessione di un marchio territoriale per i “Mieli del Parco del Beigua” (sei apicoltori coinvolti)
           - la creazione di una “Rete del Mercato Locale” con il coinvolgimento di venticinque produttori agro-
             alimentari ed esercizi commerciali con la messa a punto di un disciplinare dedicato “Gustosi per
             Natura”.

           Dalla sua istituzione l’Ente Parco del Beigua è stato protagonista di un’intensa attività progettuale,
           diventando strumento formidabile per attrarre risorse straordinarie (a livello locale, nazionale e
           comunitario) ed affermandosi come soggetto trainante e di coordinamento territoriale nella ideazione e
           sviluppo di programmi complessi, con la partecipazione di soggetti pubblici e privati.

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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Numerosi sono stati i progetti comunitari in cui l’Ente Parco è stato ed è tuttora protagonista,
           realizzando interventi di particolare rilevanza sul territorio ed attingendo dai diversi programmi
           finanziati: LIFE, fondi DOCUP Obiettivo 2 e Obiettivo 3, LEADER e LEADER+, Interreg IIIB (MEDOCC,
           Metropole Nature), Interreg IIIC (Robinwood), Interreg Marittimo Italia – Francia (Co.R.E.M., RESMAR),
           Programma Leonardo Da Vinci, Programma ECHO CE, ecc.
           Utilizzati anche diversi altri programmi di finanziamento, di provenienza mista (regionale, statale e
           comunitaria), come ad esempio il Piano di Sviluppo Rurale attivati per i parchi regionali e per la rete di
           fruizione con gli indirizzi, il coordinamento ed il supporto della Regione Liguria.
           In taluni casi l'Ente Parco è stato in grado di acquisire anche finanziamenti e/o cofinanziamenti da parte
           di privati. Si citano ad esempio:
           - interventi di restauro e risanamento conservativo realizzati presso il Complesso cistercense della Badia
           di Tiglieto (restauro prospetti ex-area chiostro, di cui ai fondi PAR/FAS 2007-2013. Linea di Azione B2 –
           Progetto 6 – Area tematica “Complessi Monumentali” (anni 2015-2016) finanziamento Regione Liguria €
           532.966,98 € ; cofinanziamento Marchesa Camilla Salvago Raggi € 160.000,00.
           - intervento miglioramento ambientale nell'ambito della Foresta demaniale regionale Lerone (anni
           2016/2017) finanziamento da parte di Helvetia Compagnia Svizzera d'Assicurazioni € 50.000,00.

           2.2.1. Le sedi dell'Ente Parco del Beigua

           Dalla sua istituzione (nel 1996) fino al 30 giugno 1997 la sede provvisoria del l’Ente Parco del Beigua è
           stata ospitata negli uffici della Provincia di Savona, in Via Sormano 12, a Savona. Dal 1 luglio 1997 al
           31 dicembre 1998 gli uffici tecnici ed amministrativi sono stati trasferiti in Via Urbano Rella 3/6, a
           Savona, presso i locali della Comunità Montana del Giovo; nel frattempo, a seguito dell’approvazione
           dello Statuto, formalizzata con deliberazione del Consiglio dell’Ente n. 54 del 16 ottobre 1997, l’Ente
           Parco stabiliva la propria sede legale presso Palazzo Gervino, a Sassello (SV). Dal 1 gennaio 1998 al 2
           aprile 2006 gli uffici tecnici ed amministrativi hanno mantenuto la loro sede a Savona, ma presso i
           nuovi uffici della Comunità Montana del Giovo in Corso Italia 3.
           Con deliberazione del Consiglio n. 9 del 22 marzo 2006, l’Ente Parco ha provveduto alla
           riorganizzazione delle proprie sedi secondo lo schema attualmente vigente :

           Sede Amministrativa:              Viale Marconi, 165 ad Arenzano – 16011 Arenzano (GE)

           Sede Legale:                      Palazzo Gervino, Via G.B. Badano 45 – 17046 Sassello (SV)

           Sede Comunità del Parco:          Villa Bagnara, Via Montegrappa 2 – 16010 Masone (GE)

               Sede amministrativa Arenzano             Sede legale Sassello   Sede Comunità del Parco Masone

           Recapiti:

           tel. 010 8590300          fax 010 8590064 (Sede Amministrativa)
           e-mail:                  info@parcobeigua.it
           e-mail certificata       segreteria@pec.parcobeigua.it
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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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sito internet:           www.parcobeigua.it

           Con Delibera del Consiglio del Parco n. 35 del 18.07.2018 è stata approvata la bozza di convenzione tra
           Comune di Varazze, Ente Parco e associazioni di categoria (albergatori, commercianti, confartigianato,
           bagni marini e consorzio oltremare), sottoscritta il 28 Novembre 2018, per la gestione degli spazi
           all’interno del Palazzo Beato Jacopo a Varazze. Nei primi mesi del 2019 è previsto pertanto il
           trasferimento presso la nuova sede amministrativa del Parco e la creazione di un ufficio IAT a gestione
           congiunta tra i vari soggetti.

           2.2.2. I Centri Visita ed i Punti Informativi

           Oltre alla sede amministrativa – presso la quale è attivo uno sportello per le informazioni generali e per
           quelle di carattere tecnico-amministrativo - sono presenti sul territorio altri punti di riferimento per i
           visitatori e per chiunque abbia necessità di avere notizie e materiale divulgativo inerente l'area protetta.
           Un valido sostegno all'attività divulgativa e di studio della vita nella vallate del Parco è offerto dai musei
           ad essa dedicati presenti sul territorio dei diversi comuni del comprensorio.

           Centro Visite di Palazzo Gervino

           Via G.B. Badano, 45 - 17046 Sassello (SV)
           Tel/Fax 019/724020
           E-mail: sassello@inforiviera.it
           Il Centro Visite di Palazzo Gervino, ospitato nella splendida cornice di Palazzo Gervino nel nucleo storico
           di Sassello, è interamente dedicato al tema della geologia e della geomorfologia. Attraverso moderni
           allestimenti multimediali il Centro Visite fornisce informazioni sia sulle caratteristiche del Geoparco del
           Beigua, sia sulle reti internazionali dei Geoparchi (la Rete Europea dei Geoparchi e la Rete Globale dei
           Geoparchi supportata dall'UNESCO). Inoltre il Centro Visite - grazie alla collaborazione con l'Assessorato
           alla Cultura del Comune di Savona - offre la possibilità di osservare un'esposizione di rari reperti fossili
           di Anthracotherium, un mammifero Artiodattilo suiforme, diffuso in Europa, Asia e probabilmente Africa,
           vissuto tra Eocene e Oligocene (50-23 milioni di anni fa). Si trattava di un animale di grandi dimensioni
           (lungo circa 2 m. e alto alla spalla 1,5 m.) che viveva in zone a clima subtropicale in habitat paludosi, di
           laguna o di estuario.
           Presso il Centro Visite – dove è possibile acquistare materiale divulgativo (cartine, e volumi) del Parco
           del Beigua – è presente un locale che funziona anche come Ufficio di Informazioni e Accoglienza
           Turistica, nonché come sede locale del Centro Servizi Territoriali dell’Alta Via dei Monti Liguri.

           Centro Visite di Villa Bagnara

           Via Montegrappa, 2 - 16010 Masone (GE)
           Il Centro Visite affronta il tema delle attività tradizionali e dei prodotti tipici del Parco del Beigua con
           l'ausilio delle più moderne attrezzature informatiche multimediali che consentono al visitatore di entrare
           attraverso i sensi in un universo di suoni, profumi e gusti, nella realtà della tradizione della cultura
           rurale delle vallate del Parco. Presso il Centro Visite è possibile acquistare materiale divulgativo (cartine,
           e volumi) del Parco del Beigua.

           Centro Ornitologico e di Educazione Ambientale del Vaccà

           Loc. Vaccà - 16011 Arenzano (GE)
           La struttura che si colloca all'interno della Foresta Regionale del "Lerone" e nella Zona di Protezione
           Speciale "Beigua - Turchino", in una delle zone più interessanti per quanto concerne la migrazione dei
           Rapaci, è dedicata al tema dell'avifauna. Il Centro è dotato di sistemi multimediali che consentono, oltre
           la visione di documentari, di interagire in maniera interattiva con lo straordinario mondo degli uccelli.
           Presso il Centro Visite è possibile acquistare materiale divulgativo (cartine, e volumi) del Parco del
           Beigua.
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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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Casa del Parco - Foresta della Deiva

           Loc. Foresta della Deiva – 17046 Sassello (SV)
           Spazio polivalente che rappresenta la struttura di accoglienza dei turisti in visita alla Foresta demaniale
           regionale della Deiva. All’interno della sala è possibile ospitare attività didattiche, seminari e workshop,
           nonché eventi di animazione locale.

           Punto Informativo Bruno Bacoccoli

           Località Prariondo - 16016 Cogoleto (GE)
           Punto Informativo "Bruno Bacoccoli", in località Prariondo (Cogoleto) è situato a 1.100 mt s.l.m. nel
           cuore del Parco, aperto il sabato e la domenica durante il periodo estivo (da giugno a settembre) e a
           richiesta di gruppi o scuole. La struttura, oltre a fornire informazioni turistiche relative al comprensorio
           del Beigua, illustra la geologia del Parco, con pannelli esplicativi che raccontano l'evoluzione geologica
           del Beigua e un piano espositivo in cui sono esposti i diversi tipi di roccia che affiorano nell'area del
           Geoparco del Beigua.

           Punto informativo Banilla

           Viale Rimembranze, Loc. Banilla - 16010 Tiglieto (GE)
           Il Punto Informativo "Banilla" ospita attività di animazione locale e comunica le diverse opportunità di
           fruizione turistica del comprensorio del Parco e dell'Alta Valle Orba in particolare. E' dedicato al bosco e
           alle sue caratteristiche multifunzionali, fondamentale sia per la conservazione della biodiversità
           forestale, sia per lo sviluppo sostenibile delle popolazioni locali.

           Musei e Strutture Divulgative

            Esposizione Archeologica Permanente                  Varazze (SV)
            Museo “Perrando”                                     Sassello (SV)
            Museo “Casa di Sando Pertini”                        Stella (SV)
            Museo Civico del Ferro “Andrea Tubino                Masone (GE)
            Museo della Filigrana                                Campo Ligure (GE)
            Museo del Passatempo                                 Rossiglione (GE)
            MUVITA Science Center                                Arenzano (GE)
            Orto Botanico “Villa Beuca                           Cogoleto (GE)
            Giardino Botanico Montano Pratorondanino             Campo Ligure (GE)

           2.3. Come operiamo

           La legge regionale di riordino delle aree protette (L.R. 22 febbraio 1995 n. 12) - in attuazione della
           legge quadro nazionale sulle aree protette (L. 6 dicembre 1991 n. 394) - individua gli organi istituzionali
           e gli strumenti di programmazione e di gestione del Parco per perseguire le finalità istitutive del Parco
           medesimo ed i più generali obiettivi di conservazione e di sviluppo sostenibile.
           L’Ente Parco del Beigua – istituito ai sensi dell’art. 15 comma 1, lettera f) della L.R. 12/1995 e dotato
           di autonomia amministrativa e funzionale e di personalità giuridica di diritto pubblico – trova dunque
           nelle normative nazionali (L. 394/1991) e regionali (L.R. 12/1995) in materia di aree protette, nonché

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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nel proprio Statuto (approvato nella sua ultima versione, attualmente vigente, con deliberazione del
           Consiglio n. 14 del 24.03.2011), i fondamenti per la propria organizzazione interna.

           2.3.1. Gli organi istituzionali

           Gli organi istituzionali del Parco del Beigua sono:
           - il Presidente
           - il Consiglio
           - la Comunità del Parco
           - il Collegio dei Revisori dei Conti.

           Il Presidente - che resta in carica quattro anni, può essere rieletto ed è affiancato nelle sue funzioni
           da un Vicepresidente - è nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale tra i componenti
           del Consiglio, all’atto della relativa nomina, sentita la Comunità del Parco.

           Il Consiglio del Parco è costituito con decreto del Presidente della Giunta, esprime una equilibrata
           rappresentanza delle comunità locali e degli interessi generali ed è così composto:
           a) quattro rappresentanti designati dalla Comunità del Parco, dei quali tre su indicazione degli enti locali
           i cui territori siano interessati dal Parco naturale ed almeno uno in rappresentanza di interessi generali;
           b) un rappresentante della Regione Liguria.

           La Comunità del Parco è costituita dai rappresentanti degli Enti Locali interessati dal Parco (il
           Presidente della Provincia di Savona o suoi assessori o consiglieri delegati, il Sindaco della Città
           Metropolitana o suoi assessori o consiglieri delegati, i Sindaci dei Comuni del Parco o loro assessori o
           consiglieri delegati); da un rappresentante delle associazioni di agricoltori designato di concerto dalle
           associazioni maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante designato dal
           Rettore dell’Università degli Studi di Genova, tra coloro i quali risultino esperti in materie naturalistiche
           o in materie di pianificazione del paesaggio o storia del territorio e delle culture materiali o turismo
           sostenibile o sociologia ed economia ambientale; da un rappresentante del mondo della scuola e della
           didattica, designato dall’Ufficio Scolastico Regionale tra i responsabili delle Direzioni Scolastiche o
           Istituti Comprensivi che operano nei Comuni del Parco; da un rappresentante degli Ambiti Territoriali di
           Caccia liguri confinanti con l’area naturale protetta, designato di concerto dai Presidenti di tali ATC; da
           un rappresentante designato di concerto dalle associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero
           dell’Ambiente ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, maggiormente rappresentative a
           livello regionale; da un rappresentante designato di concerto dalle associazioni escursionistiche
           maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante designato di concerto dalle
           associazioni degli albergatori maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante
           designato di concerto dalle associazioni delle aziende agrituristiche maggiormente rappresentative a
           livello regionale; da un rappresentante degli operatori forestali designato di concerto dalle associazioni
           di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale; da un rappresentante designato di
           concerto dalle associazioni di allevatori maggiormente rappresentative a livello regionale; da un
           rappresentante designato di concerto dalle associazioni degli artigiani maggiormente rappresentative a
           livello regionale.
           Ai sensi dell’art. 12 della L.R. 12/1995, per gli Enti Parco della Liguria opera un Revisore Unico – che
           resta in carica quattro anni – nominato dalla Giunta Regionale e scelto tra i revisori legali iscritti nel
           registro previsto dall’articolo 1 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.

           Competenze e ruoli

           Il Presidente, che rappresenta l’Ente ad ogni effetto verso terzi, convoca e presiede il Consiglio,
           promuove ed assume iniziative atte ad indirizzare l’attività gestionale dell’Ente secondo gli obiettivi del
           Consiglio.

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           Ente Parco del Beigua – Piano della Performance 2019
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