Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2016

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Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2016
Dietro         Gottardo:       Intervista a
al microfono   un nuovo        Renato Berta

                    cult
Di fronte      appuntamento
al pubblico    con la storia

                                              Il mensile culturale RSI
                                              Maggio 2016
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2016
Dietro al microfono
Di fronte al pubblico
                                   Maria Grazia Rabiolo
                                   Responsabile Attualità
                                                                                                                        SGUARDI
                                                                                                                                                             18
                                                                                                                                                             Le nevi della seta.
                                   Culturale RSI                                                                        4                                    Due documentari alla
                                                                                                                        Gottardo:
                                                                                                                                                             scoperta di un mondo
                                                                                                                        un nuovo
                                                                                                                                                             sconosciuto
La Radio è uno strumento affascinante. Perché arriva ovunque, con                                                       appuntamento
discrezione, ma anche con puntualità: trasmette informazioni, offre                                                     con la storia
approfondimenti, dà spazio alla musica e alla prosa, intrattiene.
Questo è il nostro oggi, che giunge dopo un passato ricco, intenso,
                                                                                                                                                             20
                                                                                                                                                             La multiforme
meditato, in cui protagonisti a tutti gli effetti sono stati i numerosi                                                 ONAIR
                                                                                                                                                             cultura gitana
intellettuali italiani che vi hanno preso parte.
                                                                                                                                                             tra diffidenza
È il principio attorno al quale ruota il recente volume di Nelly Valsan-                                                8                                    e fascinazione
giacomo, Dietro al microfono. Intellettuali italiani alla Radio svizzera                                                Noi e le utopie
(1930–1980), Edizioni Casagrande. Frutto di una lunga frequentazio-
ne degli archivi radiofonici e cartacei, il lavoro di Nelly Valsangiacomo
fa comprendere la specificità di questa emittente nazionale di servizio                                                 10                                   DUETTO

pubblico rivolta a una minoranza linguistica, che fin dagli esordi ha
sempre tenuto saldo il legame con l’Italia. Tanti i nomi che affiorano,
                                                                                                                        Scrittori, poeti e
                                                                                                                        giornalisti ai microfoni
                                                                                                                                                             22
                                                                                                                                                             Intervista a
da Delio Tessa (che nel 1936 aveva condotto a Lugano Benedetto Croce)                                                   di Rete Due per
                                                                                                                                                             Renato Berta
a Massimo Bontempelli, per restare ai primi anni; a Giansiro Ferrata,                                                   indagare il confine
Aldo Borlenghi nell’immediato dopoguerra; da Vito Pandolfi a Vittorio                                                   tra finzione e realtà
Sereni, Indro Montanelli nei dorati anni Cinquanta e Sessanta, a Guido
                                                                                                                                                             RENDEZ-VOUS
Piovene, Giorgio Bocca, Umberto Eco, nei cosiddetti anni di piombo.
Ma soprattutto affiora evidente il cambiamento del loro ruolo:                                                          12                                   28
da esperti chiamati a tenere delle conferenze a specialisti chiamati                                                    Elogio della Follia
                                                                                                                                                             L’agenda
a dare un’opinione o a fornire una testimonianza. Tutto questo paral-                                                   Sette incontri pubblici
                                                                                                                                                             di maggio
lelamente all’evoluzione dello stesso mezzo, che con il tempo si è fatto                                                tra letteratura e
più raffinato e più attento alle esigenze degli ascoltatori.                                                            musica
È una storia appassionante quella della Radio svizzera di lingua italiana,
                                                                                                                                                             NOTA BENE
sempre alla ricerca delle soluzioni giuste per mantenere fede alla pro-
pria vocazione di “radio di frontiera, a cavallo tra il mondo culturale                                                 14                                   30
italiano e quello politico svizzero”, per usare una definizione della stessa                                            La Via Lattea 12
                                                                                                                                                             Recensioni
Valsangiacomo. Una scommessa riuscita allora grazie alla sensibilità                                                    Radiosuite
e alla lungimiranza dei dirigenti e dei capi servizio, che avevano saputo                                               Pellegrinaggio
chiamare a raccolta i nomi più significativi tra gli intellettuali italiani.
E oggi? Di certo un modello sul quale riflettere ancora, nella consapevo-
                                                                                                                        radiofonico
                                                                                                                        in tre puntate
                                                                                                                                                             31
                                                                                                                                                             Proposte Club
lezza dell’importanza che comunque il mezzo continua e continuerà
ad avere per tutti.
Un’occasione concreta in questo senso è l’incontro che si terrà merco-
ledì 11 maggio, allo Studio 2 della RSI a Lugano Besso con l’autrice
e con Franco Contorbia dell’Università di Genova e il critico televisivo
Aldo Grasso, grande esperto anche di storia della radio.
Come dire? La tradizione continua.
                                                                               In copertina: dal tempo della sua invenzione, la radio con i suoi microfoni
                                                                               ha sempre dato risalto a una pluralità di voci e di opinioni.
ACCENTO
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2016
Gottardo:
                                                                LA 2 / Serata Evento - Alptransit
                                                                con la proiezione di
                                                                Alptransit - Gli uomini del tunnel
                                                                un documentario di Mario Casella

un nuovo
                                                                e Paul Nicol
                                                                martedì 31 maggio alle ore 21.05
                                                                rsi.ch/serateevento

appuntamento
con la storia
Mario Casella
                                                                Alla vigilia della non-stop radiotelevisiva
                                                                che seguirà la giornata d’inaugurazione
                                                                                                               loro gioie e assistito purtroppo anche ad
                                                                                                               alcune tragedie.
                                                                della nuova galleria, RSI LA 2 propone una           Come influisce un “cantiere del seco-
                                                                serata Eventi sulle vite di alcuni minatori    lo” sulla vita di un minatore? Alla vigilia
                                                                attivi su questo ciclopico cantiere.           dei festeggiamenti ufficiali abbiamo vo-
                                                                      All’alba del nuovo millennio sui due     luto incontrare ancora i protagonisti dei
                A inizio giugno, in Svizzera, tutti i media,    versanti del San Gottardo e nella regione      documentari realizzati dal 2000 ad oggi
                                                                di Sedrun centinaia di minatori iniziava-      per dare una risposta a questo interrogati-
                il mondo politico, economico e non solo,        no a scavare ancora una volta nelle viscere    vo. Una galleria come Alptransit cambia il
                parleranno dell’inaugurazione della galleria    della montagna. Con il regista Paul Nicol      territorio e l’economia di una regione ma
                                                                cominciammo a seguire, dapprima per il         marca in modo ancora più radicale il desti-
                ferroviaria più lunga al mondo.                 settimanale Falò e poi per altri program-      no di chi la scava. Questo documentario,
                L’apertura di questo nuovo traforo sotto il     mi, l’avanzamento dei lavori concentran-       facendo ricorso a tre lunghi reportages
                                                                doci soprattutto sul portale sud della         realizzati dagli autori a partire dai primi
                San Gottardo sarà l’occasione per snocciolare   nuova opera. Tra il boato dei primi brilla-    brillamenti di esplosivo a Bodio, raccon-
                una lunga serie di cifre da primato: dai        menti di esplosivo a Bodio e il progressivo    terà la vita, i sacrifici e le soddisfazioni di
                                                                smantellamento dei cantieri di Pollegio e      6 operai impegnati fino dai primi mesi
                chilometri di lunghezza ai costi miliardari     Faido nacquero così tre documentari che        sull’enorme cantiere. Il pubblico avrà così
                dell’opera, dalla velocità dei nuovi treni      raccontavano il lavoro e le vite dei mina-     modo di scoprire come quest’opera gigan-
                                                                tori. La realizzazione di questi racconti ci   tesca abbia influenzato la loro vita (pur-
                alla durata dei lavori e così via.              ha permesso di conoscere alcuni di questi      troppo in un caso provocandone anche la
                Il rischio è che in questa fiumana di numeri    operai scoprendo le loro vite dentro e fuo-    morte in galleria).
                                                                ri dal tunnel. È stata per noi un’esperien-
                vada a disperdersi il sudore degli uomini       za professionale e umana intensa. Oggi,                        I siciliani
                                                                quasi senza accorgercene, ci rendiamo
                che nel corso di un quindicennio di anni        conto di aver accompagnato per quasi un        Nel 2002 un gruppo di minatori siciliani
                hanno scavato la montagna.                      quindicennio questi uomini con le nostre       terminava lo scavo della metropolitana di
                                                                riprese: abbiamo visto le loro fatiche, le     Genova. La loro specialità: il lavoro con

                                                                                                                                                             5
SGUARDI                                                                                                                                                  4
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2016
Francesco              Salvatore                Giuseppe                Ilario                   Mario                  Ezio                     Orlando                Thérèse

le grandi fresatrici. Pochi giorni dopo la            Giuseppe: la sua è la storia più dram-     di valtellinesi impegnati in questo difficile   un breve periodo di disoccupazione ha ri-
chiusura del cantiere ligure sbarcavano a       matica del documentario. Beppe ha infatti        lavoro viene dal piccolo villaggio di Fron-     trovato subito un impiego quale muratore
Bodio per l’inizio dei lavori di Alptransit.    tragicamente perso la vita a poche setti-        tale dove abbiamo incontrato a cadenze          presso un’impresa della Riviera. Nel corso
Dopo averli filmati sul cantiere genovese,      mane dalla chiusura del cantiere di Faido,       regolari soprattutto alcuni tra i più attivi    degli anni ha formato una famiglia e si è
li accompagnammo nel loro viaggio verso         cadendo da una piattaforma nel corso dei         del gruppo.                                     costruito una casa d’abitazione a Osogna,
la Leventina. Fu l’inizio di un progetto do-    lavori di smantellamento di un’impalcatu-              Ilario: pensionato da pochi mesi, fu      dove vedrà sfrecciare tra poco i primi con-
cumentaristico prolungatosi per una doz-        ra. Lo avevamo accompagnato da Genova            tra i minatori che fecero brillare le prime     vogli che imboccheranno la nuova galleria.
zina d’anni e che ruota attorno ad alcune       a Bodio e da Bodio a Faido. Avevamo co-          cariche di esplosivo al portale sud di Bo-
figure centrali.                                nosciuto la sua famiglia in Sicilia e ci aveva   dio davanti alla nostra telecamera. Uomo                       La donna
      Francesco: dopo aver iniziato a Bodio,    raccontato le difficoltà legate al lavoro e      all’apparenza burbero e scontroso si è ri-
si trasferì sul cantiere di Faido e continua    alla distanza da casa. Oggi suo figlio Mat-      velato uno dei minatori più entusiasti e        Thérèse: è lei ad aver accolto fin dal primo
tuttora a lavorare per la realizzazione di      teo sta terminando gli studi di geometra e       orgogliosi della gigantesca opera cui ha        giorno i minatori che arrivavano sul can-
Alptransit al Ceneri. La sua partenza dalla     ha una passione smisurata per le gallerie        lavorato passando dai cantieri di Bodio,        tiere Alptransit di Bodio e Faido. Incari-
Sicilia ha rivoluzionato anche la sua vita      che è fiero d’aver ereditato da suo papà.        Sedrun e Sigirino.                              cata di gestire i rapporti con il personale
privata con la separazione dalla moglie,                                                               Mario e Ezio: anche loro vengono          ha avuto modo di seguire e condividere i
l’incontro con una nuova compagna e la                        I valtellinesi                     da Frontale e le loro vicende offrono uno       destini della maggioranza dei dipendenti
costruzione di una casetta in Ticino.                                                            spaccato di questo villaggio legato al lavo-    attivi in galleria. Una donna tra centinaia
      Salvatore: anche lui arrivato dal can-    Se i siciliani sono i “maghi della fresa” i      ro di minatore, cui peraltro il cantautore      di uomini. Una prospettiva, la sua, molto
tiere di Genova ha lavorato fino ad un paio     valtellinesi sono “i maghi dell’esplosivo”.      Davide Van De Sfroos ha dedicato una            particolare. Oggi continua a lavorare nello
d’anni fa a Bodio. Alla chiusura del cantie-    Mentre le frese hanno scavato i due tubi         canzone nel suo album Pica!.                    stesso settore e per lo stesso datore di la-
re ha trovato subito lavoro a Milano per        principali dell’opera, i minatori della Val-                                                     voro, ma in un cantiere per un traforo al
lo scavo della nuova metropolitana. Ora,        tellina hanno forato con l’esplosivo i cu-                       Il ticinese                     Nord delle Alpi.
dopo un’interruzione momentanea dei             nicoli di collegamento tra le due canne e
lavori milanesi, tornerà tra pochi mesi sul-    tutti i punti dove le frese non potevano         Orlando è uno dei pochi ticinesi ad aver la-
la fresatrice tra il Duomo e l’aeroporto di     scavare la montagna. Oltre un terzo del          vorato sul cantiere e in galleria. Muratore
Linate. La moglie e i due figli vivono con      nuovo tunnel è stato scavato ancora con il       di formazione, all’inizio dei lavori ha subi-
fatica il distacco del marito e papà dal loro   cosiddetto “metodo convenzionale”, cioè          to colto l’occasione annunciandosi per un
villaggio tra le montagne siciliane.            con le cariche esplosive. Un alto numero         posto a Bodio. Al termine dei lavori e dopo

                                                                                                                                                                                            7
SGUARDI                                                                                                                                                                                 6
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2016
Rete Due / Settimana speciale sull’utopia
da lunedì 2 a domenica 8 maggio
Blu come un’arancia lunedì 2 a venerdì 6 alle ore 18.20
Geronimo storia lunedì 2 alle ore 11.35
Geronimo filosofia martedì 3 alle ore 11.35
Laser mercoledì 4 alle ore 9.00 e giovedì 5 alle ore 10.00
Voci dipinte domenica 8 alle ore 15.35
rsi.ch/retedue

Noi e le utopie
Roberto Antonini

                       L’anniversario della pubblicazione de L’utopia, il celebre testo
                       dell’umanista britannico Tommaso Moro, è spunto per una
                       riflessione sul rapporto che la modernità intrattiene con il
                       concetto di non-luogo ideale. Quando nel 1516 Moro, ispiran-
                       dosi ai diari di Vasco de Gama, di Magellano e alla scoperta
                       del nuovo mondo, immaginò una società ideale, la prefigurò
                       in sostanza come antitesi alla società del suo tempo, imbottita
                       di ingiustizie, squilibri, soprusi. L’Utopia è un non luogo,
                       ma è anche un luogo immaginario al quale si dovrebbe aspira-
                       re: il termine è chiaramente polisemico perché è al tempo
                       stesso connotato come sogno irrealizzabile.                                                  Thomas More, latinizzato in Thomas Morus e poi italianizzato in Tommaso Moro
                       La storia delle utopie è in fondo la storia degli ideali, dei sogni,                         (Londra, 7 febbraio 1478 - Londra, 6 luglio 1535), fu un umanista, scrittore e politico
                                                                                                                    cattolico inglese; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, canonizzato come
                       dei modelli, dell’evoluzione delle mentalità. Coniato proprio                                martire da Pio XI nel 1935.
                       da Tommaso Moro, il termine utopia ha attraversato in filigra-
                       na la storia, dal rinascimento fino al mondo contemporaneo,
                       anche se già de facto presente nel pensiero greco (La Repubblica
                       di Platone) o nell’immaginario cristiano del paradiso.                 Una serie di programmi nella settimana dal 2 all’8 maggio
                       Ma dal XVI secolo, l’utopia diventa un genere letterario e una         propone di confrontarsi con l’utopia da angolature diverse; da
                       componente costante del pensiero politico, una forma più               quella filosofica (in Blu come un’arancia e in Geronimo filo-
                       o meno esplicita di critica sociale. Da La città del sole di Tom-      sofia), a quella storica (in Geronimo storia e Laser) a quella
                       maso Campanella, alla Nuova Atlantide di Francis Bacon, fino           artistica (in Voci dipinte). Un percorso che consente di indagare
                       a Italo Calvino e Le città invisibili o Michel Houllebecq con          un po’ negli anfratti della storia, in un momento in cui l’idea
                       La possibilità di un’isola passando dagli illuministi (l’Eldorado      stessa di Utopia, che costituisce un’ideale positivo, sembra aver
                       nel Candide di Voltaire) e naturalmente dagli ideali socialisti        lasciato il posto al suo contrario, quella distopia figlia delle
                       dell’800 ben rappresentati dal filosofo Henri de Saint-Simon.          grandi paure del nostro tempo.

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ONAIR                                                                                                                                                                                                     8
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2016
Rete Due / Giornate letterarie di Soletta                                                     Essere presenti alle Giornate letterarie è dunque un piacere
Collegamenti in Finestra Aperta venerdì 6 dalle 17.00                                         e un dovere. Tanto più che anche quest’anno la compagine
Passatempo sabato 7 alle 14.35 e domenica 8 alle 14.35                                        degli scrittori invitati dalla Svizzera italiana sarà molto ricca,
rsi.ch/retedue                                                                                complice non soltanto il Gran Premio letterario svizzero
                                                                                              assegnato ad Alberto Nessi. Sarà infatti l’occasione per incon-

Scrittori, poeti e
                                                                                              trare ed ascoltare un’esordiente di talento come Virginia
                                                                                              Helbling o chi ha scoperto la via della prosa come Fabio
                                                                                              Contestabile e Carlo Silini. Ci sarà spazio anche per (ri)scoprire

giornalisti ai microfoni
                                                                                              l’importanza della traduzione con Maurizia Balmelli e inda-
                                                                                              gare i complessi rapporti tra realtà, fonti storiche e finzione
                                                                                              con il collettivo bolognese Wu Ming, la scrittrice tedesca Nora

di Rete Due per                                                                               Bossong e Annette Hug. Non mancheranno le sorprese.

indagare il confine
tra finzione e realtà
Moira Bubola

                      Le 38esime Giornate letterarie di Soletta scandagliano i rap-
                      porti tra i generi e si concentrano soprattutto sulla perenne
                      seduzione della finzione nei confronti della realtà.
                      Un fascino che ha travalicato i tempi e i generi ammaliando
                      scrittori di ogni dove. E anche la nostra epoca, forse apparente-
                      mente la più attenta ai dati, considerato anche quanto oggi
                      ci aiutino le nuove tecnologie nella raccolta di quest’ultimi,
                      non poteva sottrarsi alla malia dell’immaginazione.
                      Con Raniero Fratini e Massimo Zenari, in diretta dalle
                      Giornate letterarie, percorreremo la Svizzera multilingue, un
                      paese nel quale conoscere gli uni le lingue degli altri significa
                      non soltanto riuscire ad avere successo e possibilità, ma           Virginia Helbling nata a Lugano nel 1974. Si è laureata
                      soprattutto costruire assieme la Narrazione del nostro Paese        in lettere e filosofia all’Università di Friburgo.
                                                                                          Ha lavorato come giornalista per diverse testate ticinesi.
                      come ha scritto Joëlle Kuntz su Le Temps di mercoledì 6 Aprile:     È madre di sei figli. Con il romanzo Dove nascono le madri
                      “mais il est certain que l’abandon du mythe fallacieux de la        ha vinto il premio Studer/Ganz 2015 per la migliore
                                                                                          opera prima.
                      Suisse multi-lingue par l’école, s’il se réalise, implique un
                      changement très profond de la fiction national qui soutient
                      la Confédération”.

                                                                                                                                                                        11
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Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2016
Rete Due / Elogio della follia                                            La Rete Due a partire da maggio, torna a proporre, in collabo-
Incontri aperti al pubblico                                               razione con l’Istituto di studi italiani dell’USI, una serie di
Studio 2 RSI, Lugano                                                      serate pubbliche. Il tema scelto per questa nuova edizione è la
martedì 10, 17 e 24 maggio alle ore 18.00                                 follia nelle sue varie espressioni letterarie ed artistiche.
rsi.ch/filosofia                                                          Lo spunto iniziale infatti è il cinquecentesimo anniversario
                                                                          dell’apparizione dell’Orlando furioso, lo straordinario poema di

Elogio della Follia
                                                                          Ludovico Ariosto che ha acceso la fantasia di migliaia e migliaia
                                                                          di lettori. A parlarne sarà una specialista, Lina Bolzoni della
                                                                          Scuola Normale Superiore di Pisa, che ne ha studiato anche

Sette incontri pubblici
                                                                          l’iconografia cinquecentesca. Accanto ad Ariosto il ciclo preve-
                                                                          de altri cinque autori. Primo fra tutti - non poteva essere
                                                                          diversamente - Erasmo da Rotterdam con il suo fondamentale

tra letteratura e                                                         Elogio della Follia, che verrà analizzato dal prof. Carlo Ossola
                                                                          (ISI), poi il tormentato Torquato Tasso, che sarà oggetto
                                                                          dell’intervento di Giacomo Jori (ISI). Ad inizio autunno, dopo

musica                                                                    la serata dedicata alla follia dal punto di vista musicale curata
                                                                          da Carlo Piccardi, con un salto di secoli, sarà la volta di Dino
                                                                          Campana, il poeta di Marradi morto in manicomio, illustrato
Maria Grazia Rabiolo                                                      da Gianni Turchetta (Università degli Studi di Milano); di
                                                                          Amelia Rosselli, segnata, ancora bambina, dall’omicidio
                                                                          del padre e dello zio, di cui si occuperà Antonella Anedda (ISI),
                                                                          e infine di Alda Merini, la cui vasta produzione verrà esaminata
                                                                          con sguardo critico da Fabio Pusterla (ISI).
                                                                          Dalla follia dunque nel corso delle serate ci si sposterà verso
                                                                          altre dimensioni esistenziali come l’emarginazione, la depres-
                                                                          sione, la malinconia: situazioni estreme, molto dolorose, che
                                                                          però - prodigio della letteratura - hanno saputo produrre
                                                                          pagine indimenticabili.
                                                                          Gli incontri, che verranno registrati e diventeranno future
                                                                          trasmissioni radiofoniche, si svolgeranno nello Studio 2 di
                                                                          Lugano Besso con inizio alle 18.00, martedì 10, 17 e 24 maggio;
                                                                          martedì 27 settembre; mercoledì 5 e martedì 11 e 18 ottobre.
                                                                          Sul palco, insieme ai docenti e alla conduttrice Maria Grazia
                                                                          Rabiolo, interverranno Claudio Moneta per le letture dei
                                                                          testi originali e Claudio Farinone per gli intermezzi musicali.
                                                                          Altri dettagli sul sito rsi.ch/follia.

                                            Erasmo da Rotterdam
                                            (Rotterdam, 1466/1469 -
                                            Basilea, 12 luglio 1536), è
                                            stato un teologo, umanista
                                            e filosofo olandese.

                                                                                                                                            13
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Rete Due / La Via Lattea 12 Radiosuite      La Via Lattea 12 - il pellegrinaggio ecologico-musicale ideato
martedì 17, 24 e 31 maggio alle ore 20.30   dal Teatro del Tempo - si è svolta l’estate scorsa intorno
rsi.ch/retedue                              al Monte San Giorgio. Un’edizione ornitologica intitolata Mac-
                                            china per cinguettare che ha visto la partecipazione di un folto

La Via Lattea 12
                                            pubblico. Giuseppe Clericetti e Mario Pagliarani la raccontano,
                                            attraverso musiche, interviste e paesaggi sonori, in La Via Lattea
                                            12 Radiosuite, pellegrinaggio radiofonico in tre puntate.

Radiosuite                                                         Nella prima puntata si parte da Stabio dove ritroviamo AdA
                                                                   (ovvero l’Arte dell’Ascolto) in compagnia dell’ornitologa Chiara

Pellegrinaggio                                                     Scandolara, per poi salire al Serpiano ad ascoltare nel bosco,
                                                                   di notte, il Catalogue d’Oiseaux di Olivier Messiaen.

radiofonico                                            Nella seconda puntata si ripercorre il pellegrinaggio vero e
                                                       proprio fra Capolago e Porto Ceresio, con la performance sul

in tre puntate
                                                       battello di Jacques Demierre e Vincent Barras, l’assolo del
                                                       saxofonista Hans Koch sotto il ponte di Melide, per finire con
                                                       il concerto dell’ensemble Clément Janequin a Riva San Vitale.

Giuseppe Clericetti                                                La terza puntata è dedicata al Gran Finale che riuniva tutti
                                                                   i ventun musicisti de La Via Lattea 12 - provenienti da Svizzera,
                                                                   Italia, Germania, Francia, Finlandia, Iran e Argentina in un
                                                                   concerto “a volo d’uccello” all’auditorio della RSI, in cui musi-
                                                                   che di luoghi ed epoche diverse - dal canto tradizionale per-
                                                                   siano di Taghi Akhbari all’“ornitologia umana” del composito-
                                                                   re contemporaneo Peter Ablinger - hanno risuonato insieme
                                                                   per la prima volta.

Peter Ablinger il compositore austiaco

                                                                                                                                     15
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Eugenio Montale nel 1972, tre anni prima di ricevere il Premio Nobel, rilascia un’intervista a Marco Blaser.                    intessuti dalla RSI con i più grandi intellettuali del Novecento. Ma non solo, questa foto ben illustra le qualità del mezzo:
Assiste e prende parte alla scena l’allora Direttore del Corriere della Sera Piero Ottone. Uno scatto indicativo dei rapporti   un microfono, delle voci e delle cose da dire e, ovunque si sia, è subito radio. Foto Archivio RSI Radiotelevisione svizzera
LA 2 / Serata Evento - Le nevi della seta
martedì 17 maggio alle ore 21.05
rsi.ch/serateevento

Le nevi della seta.
Due documentari alla
scoperta di un mondo
sconosciuto
Mario Casella

                       Turchia, Iran, Afghanistan e Cina: sono paesi che occupano
                       l’attualità con frequenza e con toni spesso drammatici e, letteral-
                       mente, esplosivi. Per due millenni queste realtà geografiche          I dintorni di Herat, la regione di Bamyan, la città di Kabul
                       furono collegate tra loro da una fitta rete di scambi passata alla    e il corridoio del Wakhan raccontati nel documentario
                       storia come la Via della seta. Nel corso dei secoli, viaggiatori      Inverno afghano, sono le tappe principali di questa sorprenden-
                       e commercianti come Marco Polo cercarono dei varchi tra               te esplorazione umana di un paese, l’Afghanistan, messo
                       le montagne che fiancheggiano questa storica via per spostarsi        in ginocchio da decenni di guerre e bloccato da freddo e neve.
                       dal Mediterraneo alla Cina. Il progetto Le nevi della seta di cui     Giunti alla frontiera orientale dell’Afghanistan, gli autori
                       fanno parte i due documentari realizzati da Mario Casella e           si sono trovati la strada bloccata da numerosi problemi politici
                       Fulvio Mariani e proposti in questa serata, ripercorrono queste       e amministrativi da parte sia cinese sia pakistana. Il viaggio
                       dorsali montuose protese verso Oriente per raccontare come            lungo le montagne che fiancheggiano l’antica “Via della seta”
                       vivono oggi le popolazioni isolate nelle zone lontane dai riflet-     è perciò ripreso l’inverno seguente nella provincia cinese
                       tori della cronaca. Per distillare l’intensità degli incontri e       dello Xinjiang, per continuare poi sul versante kirghiso tra
                       delle storie gli autori hanno scelto l’inverno, stagione durante      le vette dello Tien Shan (le “Montagne celesti”). I paesaggi
                       la quale lo sci resta l’unico mezzo che permette di spostarsi         sono molto simili a quelli afghani, ma le popolazioni incontra-
                       da una valle all’altra. Dai vulcani iraniani agli impervi rilievi     te sono diverse tra loro: segnate dall’influenza comunista e
                       afghani, dall’Hindu Kush al Pamir, dalle gelide Montagne              consumista in Cina, mentre in Kirghizistan il peso dell’eredità
                       Celesti del Kirghizistan e della Cina fino ad arrivare al miste-      sovietica ha lasciato il segno con prospettive ancora molto
                       rioso massiccio montuoso degli Altai.                                 incerte. Il viaggio verso Oriente si è spinto fino alle montagne
                       Tre inverni per raccontare un mondo sorprendente e scono-             degli Altai cinesi, alla frontiera con la Russia, la Mongolia
                       sciuto. Un tuffo nella tradizione che termina, con un finale          e il Kazakistan. Un finale che ha confermato l’importanza
                       pieno d’incognite, in una Cina rurale lanciata a piena velocità       dello sci e che vi lasciamo scoprire con il documentario
                       verso la modernizzazione.                                             Alle origini dello sci.

                                                                                                                                                                     19
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La multiforme
                                                                                           letterati e artisti, e dunque individui, e la società, a causa
                                                                                           dell’incomprensione da parte di quest’ultima del valore della
                                                                                           loro arte, con un conseguente e spontaneo istinto alla provo-

cultura gitana
                                                                                           cazione, alla dissacrazione di valori precostituiti e del buon
                                                                                           senso, ad un atteggiamento auto annichilente, distruttivo,
                                                                                           e, ovviamente, asociale. Un’occasione dunque per immergersi

tra diffidenza                                                                             in questi mondi creativi, attraverso una serie di trasmissioni,
                                                                                           approfondimenti, scelte musicali e concerti.

e fascinazione
Christian Gilardi

                    L’insieme del mondo mediterraneo medioevale ha conosciuto
                    un’importante mobilità di uomini. Tra il 1400 e il 1560, il
                    riflusso degli Stati cristiani del Levante, l’abbandono dei posse-
                    dimenti veneziani e lo scontro dei reami greci a fronte della
                    pressione ottomana, scatenarono uno spostamento di massa
                    di rifugiati cristiani. È a questi movimenti che appartengono
                    le migrazioni degli zigani medioevali verso l’Occidente.
                    Tra il 1400 e il 1450 le prime fonti occidentali insistono sulla
                    presenza tra i rifugiati cristiani di gruppi alquanto singolari.
                    Furono chiamati con numerosi nomi: Zigani, Zingari, Czigani,                                    Adolf Hohenstein (Pietroburgo, 18 marzo 1854 - Bonn, 12 aprile 1928), bozzetto
                    Gypsies, Tartari, Egiziani, Bohèmi, Bohémiens, Rom.                                             della prima rappresentazione (atto II) de La Bohème di Giacomo Puccini.

                    I linguisti, dal XVIII secolo, sono concordi nell’affermare
                    che la loro lingua, prossima al sanscrito, ci indichi la loro
                    origine: l’India. Già all’inizio del XVI secolo, la moda dell’esoti-
                    smo e dei viaggi nelle Indie orientali e occidentali avvicinarono
                    gli artisti e gli intellettuali europei alla cultura zigana.
                    Gli scrittori, i compositori e soprattutto i pittori si interessaro-
                    no appassionatamente alle loro tradizioni. In parallelo però
                    si intensificarono, proprio a partire da quel periodo, le espulsio-
                    ni, gli arresti, le manifestazioni di intolleranza nei loro con-
                                                                                           Laser da lunedì 30 maggio a venerdì 3 giugno alle ore 9.00
                    fronti. Rete Due dal 30 maggio al 5 giugno si immergerà nel            Colpo di scena da lunedì 30 maggio a giovedì 2 giugno
                    mondo zigano e cercherà di capire, sondare e portare la testimo-       alle ore 13.30 Svergognando la morte
                    nianza di una cultura multiforme, che ha al suo centro la              Reteduecinque da lunedì 30 maggio a venerdì 3 giugno
                    musica e la danza ma che ha influenzato massicciamente anche           alle ore 15.30 L’artista della settimana
                                                                                           Blu come un’arancia da lunedì 30 maggio a venerdì 3 giugno alle ore 18.30
                    alcuni artisti europei identificatisi negli ideali di libertà e di     Birdland da lunedì 30 maggio a venerdì 3 giugno alle ore 23.00
                    antagonismo con il mondo borghese. Come per esempio i                  Moby Dick sabato 4 giugno alle ore 10.00
                    Bohémien, che hanno vissuto la lacerazione fra sé in quanto            Musica in scena sabato 4 giugno alle ore 20.00 Carmen di Bizet

                                                                                                                                                                                                          21
ONAIR                                                                                                                                                                                                20
Intervista a cura
                                                                                    di Marco Zucchi

                                                                                    Renato Berta
                                                                                    Facevamo cinema
                                                                                    contro tutti

Settantunenne, bellinzonese di nascita ma residente a Parigi da tanti anni,
Renato “Ciccio” Berta ha alle spalle un percorso di grande spessore, come           Lo incontriamo nella hall di un grande       Per quelli che la conoscono
direttore della fotografia, al fianco di tanti mostri sacri del cinema mondiale.    albergo del Kreis 5 a Zurigo. È appena       bene lei è “Ciccio”, come
Dopo aver frequentato il Centro sperimentale di Roma, si lega a doppio
                                                                                    arrivato e prima di parlare chiede in ma-    Charlie Brown per Piperita Patty.
filo alla generazione più gloriosa del cinema elvetico, quella dei Tanner,
Reusser, Goretta, Soutter, Schmid, Hermann. Poi entra in contatto con i più         niera simpatica di poter uscire un mo-       Da dove arriva?
importanti esponenti della Nouvelle Vague e del cinema francese, colla-             mento a fumarsi una sigaretta. Fuori si
borando con molti. Da Resnais a Godard, da Rivette a Rohmer, da Malle               chiacchiera del più e del meno. Prenden-           Mi chiamano così solo nella Svizzera
a Chabrol, ma anche Astruc, Straub e Huillet, Guédiguian, Chéreau, Téchiné,         do in giro bonariamente la professione       italiana. In Francia mi chiamano Renato.
Berri, Vecchiali, Jacquot. Tra gli altri nomi eccellenti del cinema internazio-
nale con cui ha lavorato spiccano De Oliveira, Gitai e recentemente l’italiano
                                                                                    giornalistica ricorda quella volta in cui,   Viene da mia madre. Da piccolo mi ha
Mario Martone. Nel 1988 ha vinto il César per Arrivederci ragazzi di Malle,         durante uno scambio d’opinioni off re-       chiamato così e il soprannome è rimasto.
nel 2011 il David di Donatello proprio per il primo dei due film fatti con Marto-   cords alla fine di un’intervista, accennò    Per gli intimi, solo per gli intimi.
ne, Noi credevamo. La sua terra d’origine gli ha tributato meritati omaggi:         a qualche dettaglio del carattere di Go-
nel 2008 il Premio Cinema Ticino assegnato nell’ambito del Festival di
                                                                                    dard, vedendoselo poi sparato a tutta pa-
Locarno, il 18 marzo 2016 un riconoscimento d’onore durante la cerimonia
annuale dei Premi del cinema svizzero.                                              gina nel titolo dell’articolo. Come dire,    Lei è partito dalla Svizzera italiana
                                                                                    ma in maniera garbatissima, occhio a         tanto tempo fa. Ci racconta come
                                                                                    quello che scriverai. Non c’è pericolo.      si è appassionato al cinema?
                                                                                    Certo potrebbe essere uno di quegli in-
                                                                                    contri in cui a uno che ha conosciuto             All’epoca, parlo dell’inizio degli anni
                                                                                    grandissimi personaggi viene chiesto         ’60, ho cominciato a interessarmi un po’
                                                                                    di parlare di loro. Ma non è. Preferiamo     di cinema grazie al Festival di Locarno,
                                                                                    che il vincitore del Premio d’onore del      dove Freddy Buache e Freddy Landry
                                                                                    cinema svizzero 2016 ci parli di sé.         tenevano dei corsi. Abbiamo fondato la

                                                                                                                                                                              23
DUETTO                                                                                                                                                                   22
prima giuria dei giovani, che esiste anco-      addosso. Succede nel momento in cui fai        Godard, Malle, Chabrol, Rohmer,                     Sì, contro un certo genere di cinema
ra. Poi grazie all’aiuto di persone attente,    un film interessante e questo subito ne        Rivette, Resnais, eccetera.                    paludato, dove c’è un sacco di gente che
come Bixio Candolfi, abbiamo creato un          genera un altro.                               Cosa si sente di dire di questo                sta sul set e non si capisce cosa faccia. Il
cineclub. Si è iniziato a vedere film, cer-                                                    bagaglio incredibile?                          cinema ha sempre avuto una tendenza
cando di organizzare una piccola edu-                                                                                                         strana: è un ambiente piuttosto conserva-
cazione alle immagini e ai suoni. Non           Quella è stata la grande stagione                    È giusto parlare di bagaglio, perché     tore e ci sono poche invenzioni veramen-
dimentichiamo che allora in Ticino si co-       del cinema svizzero. Quali differenze          io all’epoca avevo maturato una mia espe-      te importanti. Quelle arrivano sempre nei
minciava a fare la televisione in maniera       intravvede rispetto a oggi?                    rienza e la loro era molto diversa. All’ini-   momenti di crisi. Spesso vi si giunge per
un po’ più seria. In quell’ambito ho lavo-                                                     zio non sembrava così evidente che i ba-       reazione. Se si scandaglia un po’ la sto-
rato parecchio. È grazie alla tv ticinese che                                                  gagli potessero corrispondere al viaggio       ria del cinema è interessante analizzare i
ho mosso i primi passi. Era un periodo in                                                      che dovevamo intraprendere. Devo dire          momenti storici in cui sono stati fatti dei
cui gli utensili professionali, erano gli                                                      che in generale mi sono trovato piutto-        film veramente pregnanti. Una discus-
stessi del cinema. In tv si girava conmac-                                                     sto bene, grazie al percorso che avevo         sione che potrebbe diventare piuttosto
chine da presa 16mm e anche i nostri pri-                                                      compiuto in Svizzera a contatto con un         lunga.
mi film erano in 16mm. Ho cominciato                                                           certo minimalismo, un cinema senza “C”
così. È stata una specie di valanga che mi è                                                   maiuscola, senza quei fenomeni incon-
cascata addosso. Posso dire di aver avuto                                                      trollati che fanno sì che spesso tu sia in     Come possiamo sintetizzare
un sacco di fortuna, perché nel frattem-                                                       rappresentazione non solo davanti ma           il suo lavoro?
po stava nascendo una Nouvelle Vague                                                           anche dietro la macchina da presa. Non
svizzera, con cineasti come Alain Tanner                                                       ne eravamo troppo vittime, per cui abbia-
e Francis Reusser. E insieme a loro ho ini-                                                    mo trovato una certa autenticità. Anche
ziato pure io.                                                                                 perché noi svizzeri partivamo da zero: la
                                                                                               fantasia doveva sopperire alla mancan-
                                                     Beh, il grande cinema svizzero. Al        za di mezzi e pure di soldi. Spesso una
In fondo ha cominciato seguendo                 momento in cui lo facevamo non è che           situazione del genere è proficua. Quei
uno dei grandi insegnamenti della               fosse poi così grande: era cinema contro.      momenti in cui devi riflettere tre volte
Nouvelle Vague francese: prima                  Contro tutti. Ci sono tante cinemato-          prima di decidere se cominciare un film
i film bisogna guardarli, poi si inizia         grafie che realizzano dei film contro. Nel     diventano positivi. Forse sono solo un ot-
anche a farli.                                  momento in cui si va in quella direzione,      timista. Però ci sono degli esempi anche
                                                si genera una dinamica creativa che per-       in nazioni che non hanno avuto la stessa
      Non è stata la stessa cosa della Nou-     mette di portare a termine opere solide.       traiettoria della Svizzera. Penso ai paesi
velle Vague francese, perché loro uscivano      È un po’ meno il caso oggi, anche se non       dell’est: la Cecoslovacchia, la Polonia. Nel
quasi tutti dai “Cahiers du cinéma” e dal-      conosco bene il panorama nazionale, per-       momento in cui facevano film in oppo-
la critica. In Svizzera era diverso: Tanner,    ché da tanto tempo vivo all’estero. Non        sizione a qualcosa i risultati erano inte-           È difficile descriverlo. Se non conosco
Claude Goretta o Michel Soutter veniva-         vale solo per la Svizzera, però. Il cinema è   ressanti. Mi vengono in mente anche certi      il regista con cui lavorerò, la cosa più diffi-
no da una certa pratica. Erano già calati       cambiato molto e ha vissuto dei momenti        film iraniani. Se sei obbligato a pensare      cile è capire dalla pagina scritta che tipo di
nella dimensione del fare. Ciò non toglie       abbastanza violenti.                           alle cose in maniera possibile e con sem-      film lui voglia fare. Bisogna capire che tipo
che si guardassero molti film e se ne par-                                                     plicità, arrivi prima all’essenziale.          di rapporto ha con le immagini e che tipo
lasse. Eravamo un gruppo che funzionava                                                                                                       di spazio il direttore della fotografia potrà
insieme perché c’erano delle affinità e si      Scorrendo la lista degli autori con                                                           occupare. Il nostro lavoro è difficile da de-
stava bene. È stato tutto molto naturale.       cui ha collaborato si trovano pratica-         Una sorta di via ascetica al cinema            finire leggendo solo la sceneggiatura. Ci
In seguito nella mia vita non ho mai do-        mente tutti i grandi del cinema                contro ogni tentazione di grandeur,            sono tanti elementi che non vi compaiono
vuto cercare lavoro, mi è sempre cascato        francese dalla Nouvelle Vague in qua:          se posso riassumere.                           e su cui non hai il controllo. I tempi, i mez-

                                                                                                                                                                                             25
DUETTO                                                                                                                                                                                  24
zi, gli attori. Il nostro specifico è trovare un   nel suo lavoro nei confronti della               I supporti invecchiano. I colori               Indipendentemente dal cinema sono tan-
equilibrio con gli altri fattori che entrano       luce naturale e della luce artificiale?          spariscono: in questo periodo sta              tissime le immagini di grande interesse:
in gioco nel momento in cui fabbrichi delle                                                         lavorando proprio al restauro                  dai primissimi lavori dei Lumière in poi
immagini: costumi, trucco, scenografia, in-              Sta citando un ventaglio di possibi-       di alcuni film di Daniel Schmid,               ci sono autentici tesori. Oggi le cineteche
terpretazioni. Devi tenerne conto. A volte è       lità gigantesco. Bisogna vedere che tipo         uno dei registi con cui ha collaborato         conservano molte opere che rivestono
difficile comprendere in che direzione an-         di forza hanno le immagini. Se penso a           più spesso. Quanto è importante                un’importanza storica determinante e
dare senza prevaricare la regia. Nel nostro        qualcosa che ultimamente mi ha molto             riguardare oggi un vecchio film con            nasce un altro interrogativo: a quale biso-
lavoro la cosa più difficile è sapere e sentire    impressionato, non si tratta di immagini         l’occhio di chi decenni prima ci               gna dare la priorità, quale bisogna salvare
quando devi fermarti. A preparare imma-            con una luce particolare, ma di sequenze         aveva messo la luce?                           e quale no? È un dibattito a volte dolo-
gini potresti andare avanti per ore, ma devi       dure e violente. Tra qualcosa di violento                                                       roso.
percepire il momento in cui bisogna girare.        e qualcosa di poetico e molto più dolce
Capisci che gli attori sono pronti, magari         c’è una gamma di possibilità enorme. Bi-
potresti fare ancora qualche ritocchino alle       sogna capire fino a che punto spingersi,                                                        Ultima domanda: il riconoscimento
luci ma l’attore è lì, per cui cominci. Nel        ma è difficile generalizzare. La cosa che mi                                                    d’onore ricevuto a Zurigo in occasione
tenere insieme tutto questo ci sono bravi          interessa di più è il rapporto creativo che                                                     del Premio del cinema svizzero 2016
registi e altri meno bravi.                        si può avere con i registi. È ciò che mi ha                                                     è stato motivo di grande orgoglio
                                                   sempre nutrito in quarant’anni di lavoro.                                                       per la Svizzera italiana. Cosa rappre-
                                                   Dal testo non traspare. A volte non capisci                                                     senta per lei?
È interessante che dica che il suo                 bene da cosa siano dettate certe scelte nar-
è un lavoro difficile da definire.                 rative, poi magari ti accorgi che il regista                                                          Ho detto sul palco che sono un ci-
Persino i nomi si scontrano un po’:                è innamorato dell’attrice e vuole filmarla                                                      neasta svizzero, ma in senso federale.
“fotografia” in italiano, “cinemato-               da tutti gli angoli possibili. Non è roba                                                       Ho girato film in tedesco, svizzero tede-
graphy” per gli americani, alludendo               scritta in sceneggiatura. Ma se entri in una                                                    sco, francese, persino in romancio. Con
anche alla dimensione dell’imma-                   buona relazione con il regista allora diven-                                                    il Ticino ho ancora rapporti, ma dopo la
gine in movimento. Un distinguo                    ta veramente interessante. Daniel Schmid               È una domanda complessa. I film fat-     scomparsa di mia madre ho sempre meno
quasi filosofico.                                  quando giravamo dava un’importanza               ti allora corrispondevano a un momento         motivi per tornare. Non c’è più una pietra
                                                   fondamentale alla presenza della musica.         ben preciso. È chiaro che riprenderli oggi     che mi ricordi l’epoca in cui ci ho vissu-
     È la ragione per la quale io preferisco       C’era sempre musica sul set. Lentamente          per trasferirli da un supporto all’altro -     to io. I bulldozer sono passati da tutte le
l’espressione francese e utilizzo il termi-        ti accorgevi del perché: la musica condi-        ciò che stiamo facendo è portarli dal fo-      parti. Però mi è capitato di andare in certi
ne “image”, che è il prodotto tra l’inqua-         zionava tutto. Ad altri registi invece la mu-    tochimico al digitale - significa compiere     paesi e trovare il Ticino dell’epoca più che
dratura fisica e il tempo che scorre. È ciò        sica sul set avrebbe fatto venire i brividi.     una serie di azioni che in origine, durante    in Ticino. Mi è successo in Corsica e in
che mi è sempre interessato. Il cinema è           Bisogna sapersi muovere come giocolieri,         la stampa, erano impossibili. Ad esempio       Portogallo. Ho riscontrato analogie nelle
controllo dello spazio e del tempo. Mi ha          essere estremamente aperti e rapidi a co-        la correzione dei colori. Vivi un conflitto    costruzioni, nel rapporto tra una casa e
sempre attirato fin da bambino, ero sen-           gliere la mezza frase che il regista ha detto    tremendo: lasciamo le immagini come le         l’altra, anche in una certa mentalità.
sibile a questi aspetti. Non so nemmeno            in un dato momento, ma che non avrebbe           avevamo fatte oppure le miglioriamo? È
perché.                                            mai pronunciato parlando direttamente            un dibattito molto lungo, perché è diffi-
                                                   del lavoro da fare. I film meno interessanti     cile non voler migliorare cose fatte tren-
                                                   che ho girato sono quelli con quei registi       ta o quarant’anni fa. Ci si lascia sempre
Un’altra opposizione filosofica                    che dicevano di dare grande importanza           tentare. Però è necessario interrogarsi
è quella tra realismo e antirealismo.              alla fotografia e poi non avevano mai cin-       seriamente su che tipo di intervento fare.
Nell’utilizzo tecnico della luce,                  que minuti in più per preparare l’immagi-        Per l’insieme della professione e per il pa-
ad esempio. Che tipo di pensiero,                  ne. Per altri, invece, la fotografia non è mai   trimonio collettivo c’è l’aspetto della con-
esperienza, piacere ha incontrato                  tempo perso.                                     servazione delle pellicole e dei supporti.     Fotografie © 2016 Eduard Meltzer

                                                                                                                                                                                               27
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5.            Me 4                               Me 18                              Gio 19 Sa 28                                                           Lu 30
2016          ore 20.30
              Sala Teatro LAC, Lugano
                                                 ore 21.00
                                                 Studio 2 RSI, Lugano Besso
                                                                                    ore 21.00
                                                                                    Studio 2 RSI, Lugano Besso
                                                                                                                      ore 11.00
                                                                                                                      Teatro Sociale, Bellinzona
                                                                                                                                                           ore 21.00
                                                                                                                                                           Studio 2 RSI, Lugano Besso

                                                                                                                      Sa 28
              Concerti RSI                       Showcase                           Tra jazz e nuove musiche                                               Showcase
              Rileggendo Brahms                  Make Plain                         Trio Special                                                           Trenincorsa
              Orchestra della Svizzera                                              Vijay Iyer Trio
              italiana                           In diretta su Rete Tre             Vijay Iyer pianoforte             ore 17.00                            In diretta su Rete Tre
              Direttore Markus Poschner          rsi.ch/retetre                     Stephan Crump contrabbasso        Chiostro DFA-SUPSI,                  rsi.ch/retetre
              Solisti Marc-André Hamelin                                            Marcus Gilmore batteria           ex Magistrale, Locarno
              pianoforte, Corrado Giuffredi

                                                 Gio 19                                                               Do 29
              clarinetto, Alberto Biano                                             Differita radiofonica su
              fagotto                                                               Rete Due domenica 22 maggio
              Johannes Brahms                                                       alle ore 21.00 in Concerto jazz
              Tragische Ouvertüre,               ore 20.30                          rsi.ch/retedue                    ore 11.00
              Richard Strauss                    Sala Teatro LAC, Lugano                                              Museo D’Arte, Mendrisio
              Duett-concertino per clarinetto,

                                                                                    Me 25
              fagotto e orchestra,               Concerti RSI-Beethoven                                               Concerti Aperitivo
              Johannes Brahms                    Orchestra della Svizzera                                             con i musicisti dell’Orchestra
              Concerto per pianoforte            italiana                                                             della Svizzera italiana e
              e orchestra n. 2                   Direttore Vladimir Ashkenazy       ore 21.00                         Atelier musicali per i bambini
                                                 Solista Jean-Efflam Bavouzet       Studio 2 RSI, Lugano Besso        dai 4 ai 7 anni
              Pavillon Suisse, diretta su        pianoforte                                                           Marco Schiavon oboe, Barbara
              Rete Due su gli altri canali       Ludwig van Beethoven,              Showcase                          Ciannamea violino, Aurélie
              culturali SRG SSR                  Concerto per pianoforte e          Charlie Roe & the Washing         Adolphe viola e Felix Vogel-
              rsi.ch/retedue                     orchestra n. 4 e Sinfonia n. 5     Machines                          sang violoncello
              Informazioni: rsi.ch/concertirsi                                                                        Musiche di Mozart, Dohnányi
                                                 In diretta su Rete Due             In diretta su Rete Tre            e Britten.
                                                 rsi.ch/retedue                     rsi.ch/retetre

              Do 8
                                                 Informazioni: rsi.ch/concertirsi                                     Entrata libera e aperitivo offerto
                                                                                                                      Prenotazione obbligatoria

                                                                                    Lu 23
                                                                                                                      per gli atelier: osi@rsi.ch
              ore 17.00
              Sala Teatro LAC, Lugano                                                                                 In collaborazione con
                                                                                    ore 19.00                         Conservatorio della Svizzera
              Concerto-spettacolo                                                   Conservatorio della Svizzera      italiana, Teatro Sociale
              per la Festa della Mamma                                              italiana, Aula Magna, Lugano      di Bellinzona, Associazione
              Il carnevale degli animali                                                                              Musica nel Mendrisiotto
              di Camille Saint-Saëns                                                Swiss Chamber Concerts            e Città di Locarno
              Orchestra della Svizzera                                              MagmaSchubert                     Con il contributo di CORSI
              italiana                                                              Lachenmann, Carter, Schubert
              Direttore Philippe Béran
              Solisti Alfonso Alberti, Anna                                         Informazioni: +41 91 960 23 62
              D’Errico pianoforte                                                   o manifestazioni@conserva-
              Cédric Cassimo animazione                                             torio.ch
              con la sabbia
              Carla Norghauer presentatrice

              Entrata libera su
              prenotazione a osi@rsi.ch

                                                                                                                                                                                         29
RENDEZ-VOUS                                                                                                                                                                         28
club
                                                                                                              Da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre
La collina
misericordiosa
                                      Birdwatching
                                      Anat Fort Trio
                                      Gianluigi Trovesi
                                                                         Ti guardo
                                                                         (Desde allá)                         Madrid, la grande arte
                                                                                                              di una grande capitale
di Lore Berger,                                                          di Lorenzo Vigas,
                                      EMC 2016
a cura di Roberto Olmi,                                                  con Alfredo Castro, Luis Silva
Edizioni Lindau, 2016                                                    (Venezuela/Messico 2015)
                                      Patricia Barbetti
La Svizzera e il male di vivere
                                                                                                              Il Club Rete Due propone un viaggio alla scoperta di Madrid, del suo prestigioso patrimonio
                                                                         Marco Zucchi
                                      Con Birdwatching la pianista                                            artistico e della sua vivace vita culturale, compresa la possibilità di una serata all’Opera per
Mattia Mantovani
                                      e compositrice israeliana Anat                                          l’Otello di Verdi nello splendido Teatro Real.
                                                                         Dire che il Leone d’oro vene-
                                      Fort non va solo a ribadire il
Nel 1943, per la precisione                                              ziano sia arrivato a sorpresa        Giovedì 29 settembre partenza in bus con destinazione Linate da dove parte, alle 13.00, il volo
                                      successo dei primi due album
il 19 luglio, la ventiduenne basi-                                       è decisamente un eufemismo.          di linea Iberia. All’arrivo, previsto per le ore 15.25, incontro con la guida e partenza verso il centro
                                      pubblicati per ECM - A long
lese Lore Berger inviò il mano-                                          Il film di Vigas era il classico     città dove inizieremo una visita panoramica in bus. Termineremo il giro con la vista dall’alto della
                                      story e And if - ma ci mostra
scritto di un romanzo dal titolo                                         outsider da riconoscimento           capitale dalla terrazza del Circulo de Bellas Artes, uno dei centri culturali più attrattivi della città.
                                      un talento in piena evoluzione.
Der barmherzige Hügel (La                                                minore. La giuria presieduta         Sistemazione in Hotel**** centrale e infine cena in un ristorante tipico.
                                      Registrato all’Auditorio Stelio
collina misericordiosa) alla Giu-                                        da Alfonso Cuaron è invece
                                      Molo di Lugano, anche qui                                               Venerdì 30 settembre dopo colazione, incontro con la guida e proseguimento delle visite
ria del Premio letterario Guten-                                         evidentemente rimasta strega-
                                      troviamo un’alternanza fra lan-                                         guidate in città col bus e a piedi con particolare attenzione a monumenti e istituzioni del centro
berg di Zurigo. Il verdetto della                                        ta dall’incontro-scontro di vita
                                      guide ballate e una spiccata                                            storico. La mattinata terminerà con una passeggiata nel Parque del Buen Retiro. Pranzo libero
giuria arrivò tre mesi dopo:                                             tra Armando e Elder.
                                      ricerca per l’architettura e                                            e pomeriggio a disposizione per le attività individuali. Facoltativo: Otello, Opera di Giuseppe
La collina misericordiosa si                                             Un maturo odontotecnico be-
                                      l’improvvisazione. Fort si avva-                                        Verdi al Teatro Real - inizio ore 20.00. Andata a piedi, cena libera e pernottamento in hotel.
classificò all’ultimo posto, per-                                        nestante e un giovane teppi-
                                      le qui del suo trio consueto,
ché venne ritenuta un’opera                                              stello di strada. Il primo sorvola   Sabato 1. ottobre dopo colazione, partenza in bus per un’escursione fuori città nella magica
                                      Gary Wang al contrabbasso
poco edificante. Il romanzo è                                            una Caracas fredda e ostile          Segovia, dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 1985. Visiteremo in particolare la Cattedrale,
                                      e Ronald Schneider alla batte-
stato riscoperto nel corso degli                                         con qualcosa di simile a silen-      dedicata all’Assunzione di Maria Vergine e a San Frutos, nota anche come “la dama delle catte-
                                      ria, impreziosito dal clarinetto
anni Ottanta e continua a costi-                                         zioso disprezzo. Il secondo          drali” per le sue dimensioni e la sua eleganza, e il Castello di Segovia, detto Alcarzar, fortezza
                                      alto di Gianluigi Trovesi.
tuire una lettura di grande inte-                                        affronta il quotidiano con l’im-     risalente al periodo della dominazione araba. Lo spettacolare acquedotto romano chiuderà le
                                      La confidenza e il consolidato
resse, perché la cosiddetta                                              pulso giovanile del branco.          visite. Pranzo libero e tempo a disposizione prima del rientro a Madrid.
                                      “interplay” permettono al pia-
“cattiva Svizzera” tanto critica-                                        Hanno tutto perché le loro
                                      nismo di Fort di avventurarsi                                           Domenica 2 ottobre dopo colazione, incontro con la guida e breve trasferimento fino al Museo
ta da Frisch in poi è già tutta                                          traiettorie non si incontrino mai,
                                      più in profondità nel suo mon-                                          del Prado per la visita guidata. Pranzo e pomeriggio libero fino al ritrovo per il trasferimento in
presente nelle sue pagine.                                               ma un momento furtivo e mer-
                                      do sonoro: un abile mix fra                                             aeroporto. Il volo di linea Iberia delle ore 19.45 ci porterà a Milano Linate. All’arrivo, previsto alle
Un plauso, quindi, all’editore                                           cenario li unisce. E indirizza
                                      il romantico e il cerebrale, una                                        21.50, con il bus raggiungeremo il Ticino.
Lindau di Torino che lo propo-                                           i loro destini. Solido rigore nar-
                                      trascinante combinazione di
ne anche ai lettori italofoni.                                           rativo, al limite della pedante-     Prezzo per Persona in camera doppia CHF 1’150.00 (per non soci 1'190.00)
                                      geometria e colore che non
Quanto a Lore Berger, non                                                ria, che strizza l’occhio al magi-
                                      dimentica la tradizione musi-                                           La quota comprende trasferimento in bus dal Ticino a Milano e ritorno / volo in classe economi-
aspettò di conoscere il verdet-                                          stero del cileno Pablo Larraín
                                      cale mediorientale.                                                     ca (tasse aeroportuali incluse) / 3 notti in hotel**** centrale con prima colazione a buffet / 1 cena
to della giuria: il 14 agosto 1943,                                      (Toni Manero, Post Mortem,
                                                                                                              in ristorante (½L di acqua incluso) / trasferimenti in bus e visite guidate come da programma
poco meno di un mese dopo                                                No, Il club). Un film che si com-
                                                                                                              Supplementi (per persona) camera doppia uso singola CHF 240.00 / camera superior CHF
la consegna del manoscritto,                                             piace di essere grigio come
                                                                                                              130.00 / assicurazione annullamento facoltativa (malattia e infortuni) CHF 30.00 / biglietto opera
si suicidò gettandosi dalla torre                                        l’animo dei suoi protagonisti.
                                                                                                              nella categoria prescelta, incluso il trasferimento in bus per il rientro in hotel, da CHF 150.00
del Bruderholz.
                                                                                                              a CHF 200.00 (dettagli a partire da luglio 2016).
                                                                         Dal 7 maggio nelle sale della
                                                                         Svizzera italiana                    Le iscrizioni saranno registrate da martedì 17 maggio alle ore 9.00 al numero +41 91 803 56 60
                                                                                                              Penali in caso di annullamento: dal 1. giugno 50%, dal 1. luglio 75%, dal 1. agosto 100%

                                                                                                                                                                                                                          31
NOTA BENE                                                                                                                                                                                                            30
Frequenze di Rete Due Fm             Bellinzonese 93.5         Biasca e Riviera 90.0 97.9 93.5         Blenio 90.0
Bregaglia 97.9 99.6 96.1     Calanca 90.2          Leventina 90.0 93.6 96.0         Locarnese 97.8 93.5 92.9         Luganese 91.5 94.0 91.0
        Malcantone 97.6 91.5       Mendrisiotto 98.8        Mesolcina 90.9 91.8 92.6          Maggia-Onsernone 97.8 93.9 91.6
Rivera-Taverne 97.3 92.8      Val Poschiavo 94.5 100.9         Verzasca 92.3 92.7          Galleria Mappo-Morettina 93.5
INTERNET          retedue.rsi.ch SATELLITE          Satellite Hotbird 3 Posizione 13° Est Frequenza 12.398 GHz DAB                        K12

                                                                                                                                    copertina iStockphoto
                                                                                                                                    9, 12, 21 wikipedia
                                                                                                                                    11 literatur.ch
                                                                                                                                    14 golem.kr
                                                                                                                                    Immagini:
                               n.4

                                                                                                                                    Produttrice Rete Due

                                                                                                                                                                                                   Ackermann Dal Ben

                                                                                                                                                                                                                                                             tutti i diritti riservati
                                                                                                                                                                                                                       Prestampa Taiana

                                                                                                                                                                                                                                          Duplicazione RSI
                      16

                                                                                                                                                                                                   Progetto grafico
                                                                                                                                                                                Art Director RSI
                                                                                                                                                           Redazione Cult

                                                                                                                                                                                Gianni Bardelli
                                                                                                                                                           Fosca Vezzoli
                                                                                                                                    Sandra Sain

                                                                                                                                                                                                                                          Stampa
                                                                                                                                                                                                                       Fotolito

                                                                                                                                                                                                                                                             © RSI
                                                                                                            T +41 (0)91 803 56 60
                                                                                                            F +41 (0)91 803 90 85

                                                                                                                                                           clubretedue@rsi.ch
                                                                                                            casella postale
                                                                                                            Club Rete Due

                                                                                                                                                                                rsi.ch/rete-due
                                                                                                            6903 Lugano

                                                                                                                                    69-235-4

                                                                                                                                                                                Internet
                                                                                                                                                           E-mail
                                                                                                                                    Ccp
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