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N. 290 - 13 Maggio 2021

                                            In questo numero:
       Connecting Express e Anno delle ferrovie. L'intervista a
     Muzio Papaveri (Conerobus). La lunga strada del PNRR. 90
        anni di ATM. Museo della Ferrovia Ora-Predazzo. Roma
    lido e ferrovie regionali ex-concesse? Mobilità post Covid:
     1 italiano su 2 pronto a "cambiare marcia". Riproporre il
  Ponte sullo Stretto forse serve a difendere scelte rischiose.
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numero 290- 13 Maggio 2021

Editoriale
Connecting Express e Anno delle ferrovie: l'Europa viaggia sui binari
Il 2021 è l’Anno europeo delle ferrovie, ora-      realmente unita. Si tratta di un percorso in-
mai lo sanno tutti. Fervono le iniziative, ma      dubbiamente lungo, ma che non per questo
nel frattempo è opportuno fare un passo in-        è destinato ad arrestarsi, anzi sono inevitabili
dietro, e ricordare come sia stato il portale      i progressi derivanti dall’entrata in vigore del
per l’integrazione strada-rotaia “intermoda-       4° pacchetto ferroviario, dall’unificazione de-
le24-rail.net” a pubblicare la nuova “mappa”       gli organismi di sicurezza e regolatori, e via
della rete RailNetEurope, col disegno di tutte     dicendo. Il resto può farlo il Recovery Plan e il
le linee comprese nell’elenco dei Rail Freight     programma Next Generation EU, che pone al
Corridors (RFCs). Che – per chi se ne fosse        centro proprio lo sviluppo delle ferrovie – e
dimenticato – sono stati fin dall’inizio nove,     in particolare del trasporto ferroviario merci
con ben quattro che riguardano direttamen-         -, in un’ottica di salvaguardia ambientale, ma
te e in maniera determinante il nostro Paese       soprattutto di integrazione delle modalità e
(corridoio Reno-Alpi;                                                        delle capacità di tra-
corridoio Scandinavo                                                         sporto. Il bellissimo
mediterraneo, Balti-                                                         grafico mostra che
co adriatico e Medi-                                                         gran parte delle in-
terraneo). Nel 2018,                                                         frastrutture ci sono,
a questo elenco se                                                           non saranno perfet-
ne sono aggiunti altri                                                       tamente integrate tra
due, che riguardano                                                          di loro e allo stesso li-
in particolare i paesi                                                       vello in termini di po-
dell’Est, il corrido-                                                        tenzialità, ma è a tutti
io 10 Alpino-Balcani                                                         noto che gli ostacoli
Occidentali (Salisbur-                                                       maggiori a porli sono
go-Budapest-Salonic-                                                         gli stessi uomini, la
co-Sofia) e il corrido-                                                      difesa di questo o
io 11 Ambra, che prende il nome da un’antica       quell’interesse, un non risolto intreccio nor-
via dell’Ambra e che da Capodistria e Lubiana      mativo. Se ripetessimo il gioco per la carti-
arriva fino al confine bielorusso. Guardando il    na delle infrastrutture ferroviarie in Italia, il
grafico, il sogno di un’Europa ferroviaria unita   risultato sarebbe praticamente lo stesso; un
sembra in gran parte già realizzato, perlome-      territorio e una fitta rete di collegamenti dalle
no per quanto riguarda il trasporto ferrovia-      grandi capacità, ma che poi si perde nei co-
rio merci. In realtà, bastano due parole con       siddetti dettagli che non sono affatto dettagli:
un esperto “guardiano delle liberalizzazioni”      il collegamento di ultimo miglio, i binari che
come Andrea Giuricin, o avere l’occasione          non arrivano alle banchine dei porti o - quan-
di seguire le varie edizioni di Mercintreno o      do vi arrivano - trovano l’ostacolo “umano”, la
le altre kermesse dedicate agli operatori del      regola burocratica o di affidamento dei servizi
settore, per avere davanti gli ostacoli che an-    che riproduce in piccolo gli ostacoli che oggi si
cora si frappongono per superare le vecchie        incontrano alle frontiere, con il cambio di mac-
barriere nazionali e i mille ostacoli che an-      chinista, spesso di macchina e via dicendo. E’
cora si frappongono ad un’Europa ferroviari        noto che una delle principali logiche del PNRR

                                                                                                    3
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(il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza) è     anima e tra i principali promotori del Forum
proprio di fluidificare la logistica, facendo      internazionale di Pietrarsa, ha annunciato di
prevalere la logica dell’integrazione e – quin-    entrare a far parte di CONFTRASPORTO, com-
di – non solo i grandi interventi infrastruttu-    pletando di fatto la rappresentanza dei setto-
rali, ma soprattutto gli interventi sull’ultimo    ri del trasporto e della logistica. La collabo-
miglio, sui porti, sulle manovre dentro i por-     razione vivrà uno dei suoi momenti centrali
ti e via dicendo. Sembra di sentire molti dei      proprio nell’organizzazione del nuovo Forum
temi che hanno fatto oggetto, in particolare,      che si terrà il 5 luglio prossimo nel tradiziona-
di Forum come quello internazionale di Pie-        le sito del museo ferroviario di Pietrarsa, con
trarsa, che tra i suoi compiti fondamentali ha     all’ordine del giorno i temi della rivoluzione
sempre avuto quello di mettere in comunica-        green, della digitalizzazione, del rapporto con
zione territorio, industria, operatori, gestori    i piani del governo per il PNRR e dell’Europa
delle reti per un colloquio finalizzato soprat-    per l’European Green Deal. L’Europa ferrovia-
tutto ad uno sviluppo integrato e complessi-       ria è in marcia non solo simbolicamente: in
vo della rete. L’anno scorso il tradizionale ap-   occasione della Giornata dell’Europa, è stato
puntamento di Pietrarsa è stato sconfitto dal      annunciato l’itinerario del “Connecting Euro-
Covid-19; quest’anno si riparte, determinati a     pe Express”, il treno che – collegando le pre-
non lasciare cadere l’occasione dell’Anno eu-      sidenze portoghese, slovena e francese del
ropeo delle ferrovie, ma anche delle impor-        Consiglio UE – partirà la Lisbona arrivando a
tantissime novità derivanti dall’approvazione      Parigi, ma fermandosi in più di 40 città e toc-
del PNRR, che – va ricordato – per la prima        cando tutti e ventisei paesi dell’Unione.
volta ha un’intera “Missione” quasi esclusi-       Adina Valean, Commissaria UE ai Trasporti,
vamente dedicata alla logistica e finalmente       ha ricordato che si tratta di un’iniziativa uni-
lo stanziamento di significative risorse per gli   ca che coinvolge la Commissione europea e
investimenti, come invocato in occasione dei       la Comunità delle ferrovie europee (CER), e
precedenti Forum. Quest’anno la novità è che       quindi tutti gli operatori ferroviari europei.
si procede anche sul fronte dell’integrazione      E’ un treno che già nel nome apre la strada del
delle associazioni: ASSOFERR, l’Associazione       futuro, ormai irreversibile.
Operatori Ferroviari e Intermodali che è stata

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Intervista
Papaveri (Conerobus): la Mobility Academy per la transizione
tecnologica e la formazione nelle aziende
Muzio Papaveri, oggi presidente e am-
ministratore delegato di Conerobus,
azienda a partecipazione pubblica
operante nella Regione Marche, co-
nosce da anni la sua impresa e la sua
squadra.
E da qualche anno è impegnato in un
lavoro di transizione tecnologica sia
sul piano della scelta dei mezzi da
mettere in linea, sia delle tecnologie
per la loro gestione e per la biglietta-
zione elettronica.

Papaveri adesso avete pensato di
aprire un nuovo business quello della
formazione lanciando, in collabora-
zione con Club Italia, un Master sulla
                                                   no presenze importanti dal mondo universi-
“bigliettazione elettronica ed i sistemi digi-
                                                   tario, università di Modena e Reggio Emilia,
tali innovativi”.
                                                   la Politecnica delle Marche oltre alla Sapienza
Una bella sfida per un mercato, quello del-
                                                   di Roma.
la digitalizzazione, al centro dell’interesse di
                                                   Questa non sembra un’operazione di breve
tutti.
                                                   respiro: c’è tanto da fare sulla formazione,
                                                   soprattutto nelle medio/piccole aziende che
La nostra proposta è rivolta ai manager del-
                                                   non si possono permettere consulenze troppo
le aziende TPL che sono chiamati a gestire la
                                                   onerose o di rivoluzionare integralmente il si-
transizione tecnologica, sfida di oggi e di do-
                                                   stema di pagamento dei ticket.
mani, che quindi devono accrescere le proprie
                                                   L’ Academy ha iniziato lanciando il Mobility
competenze per conseguire quei risultati che
                                                   Academy Master Executive Mobility insieme
sono indispensabili per far crescere le proprie
                                                   ad ASSTRA, toccando argomenti molto attuali
realtà.
                                                   quali Cybersecurity, risk management, il con-
Attraverso docenti di alto profilo verranno af-
                                                   trollo delle flotte…recentemente ha vinto un
frontati tutti gli aspetti per una corretta ge-
                                                   bando europeo (ELPT Expert on Local Public
stione dei sistemi di bigliettazione partendo
                                                   Transport) per la formazione dei futuri mana-
dalle modalità con cui progettare la gara di
                                                   ger europei, dove sono state coinvolte azien-
assegnazione fino a moduli tecnici operativi;
                                                   de spagnole, croate, slovene e le università
il cammino inizierà a maggio per concludersi
                                                   di Valencia, di Zagabria oltre alla Politecnica
a dicembre con lezioni on-line e in presenza
                                                   delle Marche.
fisica.
Ancor prima abbiamo costituito, la Mobility
                                                   …e guardate anche attorno a voi visto che
Academy dove nel comitato scientifico vedo-

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                                                         Non possiamo che chiudere chieden-
                                                         dovi come ve la state cavando con la
                                                         pandemia che anche a voi ha creato
                                                         sicuramente problemi nella gestione
                                                         del servizio. Quali le vostre risposte?
                                                         Cosa avete proposto ai ragazzi che
                                                         usufruiscono del servizio scolastico
                                                         ed agli altri cittadini?

                                                          Abbiamo messo in atto tutte le misure
                                                          per prevenire problemi (sanificazione
                                                          giornaliera dei mezzi; sperimentazio-
avete fatto un accordo di collaborazione con
                                                  ne di innovativi sistemi di filtraggio dell’aria
Anconambiente, Ancona Entrate, Mobilità e
                                                  all’interno dei bus; supporto e controllo per il
Parcheggi e Conerobus Service per “promuo-
                                                  distanziamento a bordo e nelle principali fer-
vere la formazione e la valorizzazione delle
                                                  mate; linee a prenotazione obbligatoria per
competenze“…
                                                  assicurare il massimo confort) e un’attenta
                                                  comunicazione per fornire tutte le informa-
Aziende pubbliche unite nel valorizzare le
                                                  zioni utili.
proprie risorse e condividere competenze per
migliorare le performance delle nostre azien-
de. Tutte le iniziative hanno al centro l’UOMO,
che è l’elemento determinante per il successo
di ogni azienda.

Dicevamo in apertura che avete lavorato
                                                                                                  AR
molto sul rinnovo della flotta perché non di-
menticate certo che si possono avere tutti i
sistemi tecnologici più moderni, ma se poi gli
autobus sono vecchi carcas-
soni euro 1, le cose non van-
no nel verso giusto.

Siamo passati da una vetustà
di 17 anni a 10,3 nel giro di
5 anni (inferiore alla media
nazionale che si attesta a 12
anni).
Abbassata l’età media del
parco bus ora stiamo conti-
nuando a puntare su vetture a
metano a cui si aggiungeran-
no anche mezzi elettrici, stia-
mo lavorando per un progetto
integrato a 360 gradi.

                                                                                                   7
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Post-it
La lunga strada del PNRR. Ci salverà il Decreto Semplificazioni?
La foto (prima di altre due pagine), è relati-     urbanizzazione, anche per una lunga tradi-
ve all’elenco degli avvisi pubblicati da RFI-Re-   zione di vitalità delle nostre città, che hanno
te Ferroviaria Italiana su un noto quotidiano,     sempre costituito realtà multipolari contro –
in relazione ad un intervento di risanamento       invece – la tendenza alla creazione delle gran-
acustico con installazione di pannelli fonoas-     di metropoli-capitali (Parigi e Londra sono l’e-
sorbenti.                                          sempio ultra-storico), ma oramai nel mondo
Sono avvisi pubblici e procedure previste per      gli esempi si sono moltiplicati all’infinito.
legge, ma l’elenco è comunque impressionan-        Come è noto, la grande scommessa del Piano
te: come si vede, prende ben tre pagine del        nazionale di Ripresa e Resilienza (e su cui giu-
quotidiano e riguarda uno sterminato numero        ra il Ministro delle Infrastrutture e della Mo-
di soggetti, trattandosi – presumibilmente –       bilità Sostenibili, Enrico Giovannini) è di rea-
di un intervento da realizzare in una zona pro-    lizzare un grande piano di infrastrutturazione
fondamente urbanizzata.                            e le opere entro previste entro il 2026, come
Questo post.it non ha alcuna intenzione di         del resto prescritto dalle regole europee del
mettere in discussio-                                                      Recovery Plan.
ne procedure che sono                                                      Gruppi di lavoro e mini-
legittime e che preve-                                                     steri sono al lavoro per
dono la necessità che                                                      definire le nuove regole
agli avvisi venga data la                                                  che dovranno portare
massima pubblicità.                                                        ad una effettiva sempli-
Il problema è che Biden                                                    ficazione, per abbattere
ha probabilmente gioco                                                     quei tempi che preve-
facile nell’annunciare                                                     dono attualmente per
un piano da 80 miliardi                                                    realizzare un chilome-
di dollari per realizzare                                                  tro di binario un tempio
una nuova rete di alta                                                     medio di circa 15 anni.
velocità ferroviaria o la                                                  Non c’è che da augurar-
Cina che ha in program-                                                    si, ovviamente, che l’o-
ma di costruire entro il                                                   perazione riesca, e che
2035 circa 200mila chi-                                                    – nel frattempo – anche
lometri di binari (di cui                                                  i pannelli fonoassor-
70mila per treni ad alta                                                   benti siano finalmente,
velocità, dopo che in pochi anni ne ha costru-     in fondo - per definizione – il quotidiano il
iti oltre 36mila, sempre per treni AV a 300        giorno dopo scade……
km/h): si tratta non solo di due paesi-conti-
nenti, ma anche di paesi dove i grandi spazi
la fanno assolutamente da padrone. L’Italia,
invece, è un paese non solo dall’orografia for-                                                    AD
se tra le più complicate al mondo (stretto tra
pianure che interrompono una lunga serie di
catene montuose), ma anche di densissima

                                                                                                    9
Magazine mobility press - Ferpress
numero 290- 13 Maggio 2021

News
90 anni di ATM: quanta storia è passata per le vie di Milano
Nel mese di maggio 1931 ve-
niva costituita ATM (Azienda
Tranviaria Municipale, poi di-
venuta Azienda Trasporti Mi-
lanesi). In questi 90 anni di
vita ATM ha accompagnato la
storia e le trasformazioni del
capoluogo lombardo.
Dagli anni Trenta, quando i
dirigenti vestivano l’orbace
fascista, alla Seconda Guer-
ra Mondiale, con i depositi
bombardati e le vie interrot-
te dalle macerie (che, però,
allora venivano sgombrate in
pochi giorni!), agli scioperi
del 1943 che preannunciaro-
no la Resistenza fino al fermo
del 25 aprile 1945, che segnò
l’avvio dell’insurrezione.
E poi la ricostruzione, il
boom economico, con l’aper-
tura della prima metropolita-
na, ma anche gli ingorghi del
traffico veicolare e la perdita
di utenti (che avevano tocca-
to l’apice nel 1961).
La contestazione, l’autunno
                                                    seguire dall’interno le vicende di ATM. Prima
caldo, gli anni di piombo, la “Milano da bere”:
                                                    con il “Comitato per la città”, che si riuniva
non c’è quasi un fotogramma di quelle stagio-
                                                    nella grande sala della Presidenza e che in-
ni senza un mezzo ATM a fare da sfondo, so-
                                                    dusse il sindaco Tognoli a indire il referendum
prattutto le mitiche “28”, i tram a carrelli di-
                                                    del 1985 sulla chiusura del centro alle auto-
venuti ormai iconici che hanno accompagnato
                                                    mobili. Poi nel Consiglio di Amministrazione,
l’intera evoluzione dell’Azienda. Il cui servizio
                                                    per sei mandati, nominato da quattro sindaci
non copre soltanto l’ambito puramente mu-
                                                    di diverso orientamento politico. Forse per-
nicipale, ma si estende alla fascia di comuni
                                                    ché ero un indipendente, espressione della
di prima e seconda cintura, che costituiscono
                                                    “società civile”, ma il mio contributo penso di
quella che viene chiamata città metropolita-
                                                    essere riuscito comunque a fornirlo.
na.
                                                    Ho seguito la lunga e travagliata fase della tra-
A partire dal 1984 e fino al 2014, per un terzo
                                                    sformazione dell’Azienda in SpA, il suo risana-
della sua lunga storia, ho avuto il privilegio di
                                                    mento finanziario, la riduzione degli organici

                                                                                                    11
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(senza licenziamenti, però) pur accrescendo         Senza contare il fatto che ATM è stata tra le
la produttività.                                    prime imprese italiane a scommettere sull’in-
Fino allo scoppio della pandemia, ATM era           tegrazione tariffaria, i documenti di viaggio
l’unica grande impresa di trasporto urbano in       incentivanti per chi utilizza spesso i mezzi, la
Italia (e una delle poche in Europa) a ripaga-      regolazione della sosta, le “paline” intelligen-
re l’azionista di Palazzo Marino con circa il 50    ti” che indicano, con accettabile precisione, i
per cento di introiti tariffari. Si è potuto così   tempi di attesa alle fermate.
dimostrare che non necessariamente un’a-            E ad operare oltre i confini nazionali con suc-
zienda di trasporto locale è destinata ad esse-     cesso, come dimostra la gestione della metro-
re pesantemente sussidiata e a fornire esempi       politana automatica a Copenhagen.
di ordinaria inefficienza.                          Come tante altre imprese pubbliche italiane,
Inoltre ATM è stata sempre alla ribalta per         ATM non è stata esente da critiche da parte
l’innovazione tecnologica: non solo gestisce        dei suoi clienti, giustamente esigenti, ed ha
la più vasta rete di metropolitane della Peni-      attraversato momenti bui, come negli anni di
sola (quattro linee, cui presto se ne aggiun-       Tangentopoli.
gerà una quinta, anch’essa automatica come          Ma, tutto sommato, credo di poter dire che
la “Lilla”), ma ha conservato – ed in parte am-     l’Azienda sia stimata dai milanesi e costituisca
modernato, con gli Eurotram e con i Sirio – un      uno strumento indispensabile per garantire
imponente sistema tranviario di circa venti         la mobilità sostenibile nella seconda città del
linee, parzialmente in sede protetta e proiet-      Paese. Un augurio per altri 90 anni di vita e di
tato oltre i confini daziari (a Cinisello, a Roz-   successi all’ombra della Madonnina.
zano, per esempio).
E poi l’anello filoviario di cui ora si ipotizza
l’integrale automazione.
E i bus elettrici, per la cui alimentazione si
stanno installando i relativi totem, che per-                                      Massimo Ferrari
metteranno l’abbandono del diesel entro la
fine del decennio.

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Moving beyond
Transport solutions driven by a
passion for mobility

The future of mobility in our globally networked world calls for
seamless, sustainable, reliable, and secure mobility solutions.
We’re leveraging the benefits of digitalization, engineering
excellence, and our entrepreneurial spirit to master this challenge.
Trusted by our partners, we’re pioneering transportation, moving
people sustainably and seamlessly from the first mile to the last.
And we always go the extra mile to help transport services all over
the globe move beyond the expected.

                                                siemens.com/mobility

                                                                       13
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News
Attivato il crowdfunding per sostenere il progetto
del Museo diffuso della ex ferrovia Ora-Predazzo.
L’idea di realizzare un Museo all’aperto alla       area potrebbero diventare un centro di sosta
memoria della dismessa Ferrovia Ora-Predaz-         e di riferimento per la mobilità dolce, con
zo in testa al quale si è posta l’Associazione      particolare attenzione ai turisti, che trami-
Transdolomites, prevede di attivare il percor-      te la ciclabile verrebbe smistata verso varie
so museale per mantenere viva la memoria            direttrici tra cui appunto quella sul vecchio
della storica ferrovia e proporre un’esperien-      tracciato ferroviario per Predazzo.
za di “ Museo vivo e dinamico” partendo da          A Predazzo, capolinea della ferrovia in Val di
Ora per raggiungere e conoscere i comuni e          Fiemme, il Comune ha provveduto al restauro
territori che fino a Predazzo sorgono lungo         della stazioncina che fu costruita nel 1929 dal
il tracciato ferroviario. Questo muovendosi a       progetto dell’architetto Ettore Sottsass. Sul
piedi oppure in bicicletta utilizzando la cicla-    ponte di ferro sul torrente Travignolo è stata
bile che è stata realizzata sul sedime della fer-   inaugurato in tratto di ciclabile.
rovia dismessa. Questo per proseguire poi da        Dai Comuni di Montagna, Carano, Castello
Predazzo in dire-                                                                   Molina , Cava-
zione della Val di                                                                  lese,    Panchià,
Fassa sino a Ca-                                                                    Ziano , oltre che
nazei crendo di                                                                     Predazzo e Ora,
fatto un gemel-                                                                     sono pervenute
laggio tra le Do-                                                                   le proposte pro-
lomiti e la Bassa                                                                   gettuali da svi-
Atesina con il                                                                      luppare lungo il
Lago di Caldaro                                                                     percorso ex fer-
promuovendo l’i-                                                                    rovia.
dea di muoversi                                                                     Lungo il percorso
dai monti al lago                                                                   nel tempo ver-
senza auto utiliz-                                                                  ranno avviati la-
zando in contemporanea il trasporto pubblico        vori di pulizia cercando di mettere in eviden-
sulla stessa direttrice.                            za i ponti ferroviari, le tante “ tracce “ ancora
Il progetto museale prevede interventi sugli        sopravvissute allo smantellamento della linea
immobili. A Ora (BZ) ad es, il Comune ha rice-      ferroviaria, il posizionamento di pannelli con
vuto in concessione dalla Provincia Autonoma        foto storiche, tavoli tematici.
di Bolzano la stazione storica della Ferrovia       Altro intervento impegnativo sarà il restauro
Elettrica della Val di Fiemme e l’area di per-      di quatto vagoni ferroviari: un vagone mer-
tinenza. L’edificio verrà sottoposto a restauro     ci che fece servizio sulla ferrovia della Val di
da parte del Comune . A lavori ultimati, al suo     Fiemme e tre vagoni trasporto persone che
interno vi sarà la possibilità di promuovere at-    dalla Società Ferrovia Domodossola Locarno.
tività culturali, creare uno spazio da destinare    Vagone e carrozze erano in deposito alla fer-
all’allestimento del museo storico ferroviario      rovia Genova-Casella. Poiché non ne prevede-
ed attrezzare, alcune stanze per l’ospitalità       vano l’utilizzo, nel 2017 la Regione Liguria
dei ciclisti. In questo modo tale struttura e       appoggiando l’idea del progetto museale li ha

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                                                                                razione del restau-
                                                                                ro?
                                                                                Lo smontaggio del-
                                                                                la carrozzeria de-
                                                                                gradata, la sosti-
                                                                                tuzione delle parti
                                                                                rottamate con parti
                                                                                nuove della carroz-
                                                                                zeria, il risanamen-
                                                                                to della cassa.
                                                                                Dopo il ripristino
                                                                                dei lamierati e la
                                                                                preparazione      del
                                                                                fondo, si procederà
                                                                                alla     verniciatura
donati all’Associazione Transdolomites.
                                                   con il ripristino dello schema originale di co-
 La nostra associazione provvederà successi-
                                                   loritura, il rimontaggio dei telai dei finestri-
vamente a donarli rispettivamente al comune
                                                   ni, il montaggio dei vetri. Importante sarà poi
di Ora, Montagna, Castello Molina, e Predazzo
                                                   l’intervento sugli interni che permetterà di
che a restauri finiti li esporranno nelle aree
                                                   storicizzare gli arredi. Nel corso dei decenni i
ferroviarie storiche appositamente predispo-
                                                   vagoni hanno subito dei lavori di ristruttura-
ste.
                                                   zione che hanno del tutto cancellato l’arredo
Al fine di dare sostegno concreto alle attività
                                                   originale che consisteva nelle perline di le-
di restauro del materiale rotabile, Transdolo-
                                                   gno. Questo sarà il compito che verrà affidato
mites sulla piattaforma :
                                                   agli artigiani locali che verranno incaricati a
https://www.gofundme.com/museo-diffu-
                                                   svolgere gli interventi di falegnameria.
so-della-ferrovia-ora-predazzo
                                                   Il Museo diffuso dedicato alla memoria della
ha attivato a livello nazionale il crowdfunding,
                                                   Ferrovia Ora-Predazzo una volta attivo sarà il
ossia l’azione di autofinanziamento.
                                                   primo Museo in Italia dedicato alle ferrovie di
Siamo partiti con la comunicazione in lingua
                                                   montagna a scartamento metrico. Lo conside-
italiana per poi integrarla con quella in lingua
                                                   riamo un vero e proprio investimento volto a
tedesca ed inglese per dare un respiro eu-
                                                   promuovere una nuova forma di turismo mag-
ropeo all’iniziativa anche contando sul fatto
                                                   giormente stanziale, di alto profilo culturale,
che molti sono i cittadini stranieri sensibili a
                                                   molto sentito a livello europeo da parte degli
questo tipo di progetto e potenziale turistico
                                                   appassionati di ferrovie, preposto a fare rete
molto importante perché legato alla scoperta
                                                   con altri musei dei trasporti in Trentino, Sudti-
delle ferrovie storiche.
                                                   rolo ed a livello europeo. In via generale simili
L’azione viene comunica sui social anche su
                                                   iniziative hanno dimostrato che ad 1 Euro in-
                                                   vestito ha corrisposto un ritorno di € 20,00 sul
https://www.facebook.com/groups/ferro-
                                                   territorio creando anche nuova occupazione.
viadellavisio/permalink/4628865160463775/

https://www.facebook.com/transdolomite-
smob/

                                                                                                   15
numero 290- 13 Maggio 2021

News
Roma lido e ferrovie regionali ex-concesse?
Va tutto bene! Parola della Regione Lazio.
Riceviamo dal Coordinamento della Triplice          saggio del ramo d’azienda da ATAC ad ASTRAL
Intesa delle Ferrovie regionali del Lazio           e COTRAL, che dovrebbe avvenire il 1° luglio;
Ex-concesse e pubblichiamo.                         una data che non sarà rispettata, secondo noi,
                                                    visto che si è appena iniziato a parlare delle
Sulla Roma Lido e sulle ex concesse fra un po’      procedure, anche a tutela dei lavoratori, che
arriverà una pioggia di milioni (500 addirittu-     devono presiedere al passaggio di un impor-
ra impegnati entro quest’anno, ma eran’oltre        tante ramo di azienda, e al noleggio/leasing di
900 quando Zingaretti e Mauro Alessandri fa-        molti asset tecnici e dei treni dai proprietari
cevan annunci in conferenza stampa nel can-         (ATAC e Comune) alle nuove aziende regionali:
tiere della stazione di p.le Flaminio a dicembre    il passaggio era stato già deciso, annunciato e
2019): tanti, ma così tanti, che il servizio farà   deliberato per il 1° gennaio scorso, a COTRAL,
impallidire le metropolitane di Tokio, Londra,      e per il 1 luglio del 2020 ad ASTRAL.
Parigi. Imbarazzante incontro lunedì 3 maggio
in VI Commissione del Consiglio Regionale del       Parole, parole, spesso in libertà.
Lazio per discutere dello stato delle ferrovie
ex concesse, con solo 2 ore di tempo e oltre        Sugli impegni la vaghezza continua a regnare
30 invitati a partecipare. C’erano quasi tutti i    sovrana. Stupisce, ma fino ad un certo punto,
soggetti a vario titolo interessati: consiglieri,   l’accondiscendenza di molte tra le posizioni
l’Assessorato regionale, i sindacati (non tutti),   sindacali, tese a “non disturbare il manovra-
ATAC S.p.A. , ASTRAL e COTRAL S.p.A., la Dire-      tore”. Nessun accenno sulla situazione dram-
zione Regionale Trasporti, gli Osservatori ed       matica delle nostre linee, nessun accenno
infine i Comitati Pendolari delle tre sciagurate    neppur timido alle responsabilità di chi ha go-
linee ferroviarie regionali ex-concesse.            vernato ed amministrato fino ad oggi, mentre
                                                    le ferrovie continuavano a subire un degrado
Poco tempo per affrontare con un minimo di          progressivo ed inarrestabile. Niente.
profondità gli argomenti.                           L’atteggiamento prevalente è stato quello di
                                                    nascondere la polvere sotto al tappeto, come
Ai Comitati Pendolari è sembrata più una pas-       se il passato ed il presente non esistessero.
serella d’autocelebrazione, che un momento          Pareva di stare ad un cocktail in salotto buo-
di riflessione critica e autocritica sullo stato    no, dove fra un drink e una tartina si discute-
delle cose. S’è parlato diffusamente delle cen-     va accademicamente di ferrovie.
tinaia di milioni di investimenti, futuri e, in
parte, futuribili, che sono diventati leggenda-     Come sempre ci han pensato i Pendolari a
ri e vengono mostrati in ogni occasione ormai       rompere il clima idilliaco e dire senza mezzi
da molti anni, senza però averne speso nep-         termini come stanno le cose, squarciando il
pure un centesimo. Tutto avverrà, in un futu-       velo di omertà steso sulle ferrovie ex-conces-
ro radioso, ma indefinito: ovviamente nessu-        se.
no dei rappresentanti istituzionali ha preso        Sono state elencate tutte le storture e le man-
impegni certi sulle date da rispettare.             canze che si sono accumulate nell’ultimo de-
Si è parlato dell’altro mitico problema del pas-    cennio di gestione della Regione proprietaria

                                                                                                   17
numero 290- 13 Maggio 2021

e di ATAC (Gestore del servizio e anche dell’in-   tati pressoché nulli.
frastruttura) e del Comune, che dovrebbe           Gli impianti di traslazione nelle stazioni sono
esercitare un controllo di tipo “analogo” sul-     fermi al 50% da molti mesi: alcuni da anni.
la sua controllata “in house”. E’ stata denun-     I lavori alle stazioni sono fermi anch’essi da
ciata la politica di annunci a profusione, ma      anni e non si sa se ripartiranno mai.
di assoluta mancanza di fatti concreti. I 180      Chiediamo dov’è stata la Regione in questi
milioni per la Roma Lido ed ancor più i fondi      anni? La stessa Regione, con gran parte degli
annunciati per la costruzione di tutti i treni     stessi tecnici e dirigenti nello stesso posto dal
nuovi promessi, dopo i primi 11, ai pendola-       2013. Cos’ha prodotto oltre a inutili chiacchie-
ri della Roma Nord e alla Lido, sono soldi del     re che non rassicurano nessuno e annunci che
“Monòpoli”, cioè aria fritta, se non vengono       vengono regolarmente smentiti dagli eventi?
spesi e si trasformano in opere.                   Cos’hanno fatto tutti gli altri soggetti citati?
La gara per i nuovi treni si poteva fare già       Il rischio vero è che le nostre ferrovie vengano
molti anni fa ed oggi avremmo i treni che ser-     abbandonate dai viaggiatori, che preferiranno
vono, invece dal primo avviso pubblico della       utilizzare i propri mezzi, a scapito della salute
gara dei primi del 2018 ad oggi, siamo ancora      pubblica e delle loro tasche.
alle carte e, se non ci saranno ostacoli, potre-   In questo modo si affossa il Trasporto Pubbli-
mo metter piede sul primo treno (uno dei 5         co Locale!
promessi alla Lido) nel 2025. Lo stesso per le
manutenzioni straordinarie dei treni in uso: la
gara è stata assegnata di recente, ma devono
ancora firmare il primo contratto per solo una         Coordinamento della Triplice Intesa delle
decina di treni vecchi, tra Lido e Nord, non            Ferrovie regionali del Lazio Ex-concesse
si sa quando ci saranno in linea tutti i vecchi
treni revisionati. Per altro in passato recente
sono già stati spesi bei soldi per la manuten-
zione degli stessi treni (gli MA200), con risul-

18
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Facilitiamo lo start-up dei servizi
ferroviari nel Porto di Trieste: i carri
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numero 290- 13 Maggio 2021

Ricerca
Mobilità post Covid: 1 italiano su 2 pronto a "cambiare marcia"
nei prossimi 10 anni
La pandemia lascia il segno: nei prossimi 10         anni) sono i più inclini al cambiamento.
anni, 1 Italiano su 2 (53%) si dice pronto a ri-     Rivolti al futuro, dunque, ma non troppo…
vedere sostanzialmente le proprie abitudini in       La ricerca rivela anche che tra 10 anni per
termini di mobilità. L’effetto Covid si sente,       l’85% degli intervistati la macchina “di fami-
eccome. E incide sulle forme e sui mezzi di          glia” continuerà ad essere un bene irrinuncia-
trasporto che in futuro orienteranno gli spo-        bile (oggi lo è per il 93%): 6 su 10 non smet-
stamenti in Italia. A rivelarlo una ricerca BVA-     teranno di usare quotidianamente l’auto di
Doxa per l’Osservatorio “Change Lab, Italia          proprietà. Comoda sì, ma non più scelta unica
2030” realizzato da Groupama Assicurazioni -         per gli spostamenti in città: gli Italiani si apro-
prima filiale del Gruppo francese Groupama e         no anche a biciclette, monopattini, sharing,
tra i principali player del settore assicurativo     mezzi pubblici e nuove abitudini.
in Italia - che ha voluto indagare i principali      E spunta il bisogno di un’assicurazione mul-
trend che entro il 2030 cambieranno le abi-          timodale e flessibile, che segua la persona e
tudini di vita degli Italiani, partendo proprio      non più il veicolo: 3 Italiani su 10 la sottoscri-
dall’analisi dell’impatto che la recente pande-      verebbero subito.
mia ha avuto sulla mobilità nel nostro Paese.        “L’idea che ha ispirato il nostro Osservato-
Se oggi – complice la paura del Covid – per-         rio è semplice: tutto cambia, anche il modo
siste ancora una certa reticenza ad utilizzare       di percepire i mutamenti e di affrontarli nella
mezzi di trasporto condivisi (attualmente solo       propria vita quotidiana. E dietro ogni cambia-
3 Italiani su 10 dichiarano di far ricorso ai ser-   mento ci sono rischi - che il mercato assicu-
vizi di car sharing), il trend si inverte decisa-    rativo può mitigare - e opportunità. Una cosa
mente guardando al prossimo decennio, con            è certa: chi si ferma, ha già perso. La nostra
un forte incremento delle formule alternative        Compagnia, da sempre attenta ai bisogni dei
di mobilità: più di 6 Italiani su 10 (62%) si di-    propri clienti, è pronta a sperimentare nuove
chiarano pronti alla shared mobility; 4 su 10        strade per andare incontro alle mutevoli esi-
(40%) ad utilizzare mezzi diversificati in base      genze del consumatore moderno, con servizi
alle esigenze di movimento; il 36% si mostra         sempre più diversificati e personalizzati: ‘su
disposto anche ad avvalersi esclusivamente           misura’. Per questo motivo abbiamo scelto
di mezzi ecologici, mentre 9 su 10 sognano           di fotografare 10 trend (1 per ogni anno) che
carburanti 100% green. I giovanissimi (18- 25        nel prossimo decennio cambieranno il modo

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numero 290- 13 Maggio 2021

di vivere degli Italiani, con importanti risvol-    Nelle previsioni degli intervistati la macchi-
ti sull’ambiente, sull’economia, sullo sviluppo     na “di famiglia” sarà comunque ancora tra i
dell’intero Paese” - commenta Pierre Cordier,       mezzi generalmente più utilizzati (76%), pre-
Amministratore Delegato e Direttore Genera-         cedendo le bici di proprietà (23%) e i mezzi
le di Groupama Assicurazioni. “Il Covid non         pubblici (15%). Insomma, l’auto rimarrà sì un
ha messo in crisi la voglia di condivisione.        mezzo comodo e talvolta necessario, ma non
Gli italiani, resilienti, sono pronti a cambiare    per forza quello scelto per qualsiasi tipo di
abitudini. Cambiare è sempre difficile, ma è        spostamento. Tra i più inclini a cambiare le
inevitabile” aggiunge il sociologo e psichia-       proprie abitudini, sicuramente i giovanissimi
tra Paolo Crepet. “Le tecnologie abilitanti la      tra i 18 e i 25 anni (66%).
transizione ecologica e digitale ci indurranno
a modificare gli stili di mobilità. Ed è così che   - 2. 2030, IL BOOM DEL CAR SHARING: 6 SU 10
nelle grandi città più progredite si vive senza     PRONTI A USARLO REGOLARMENTE
più auto di proprietà, ma spostandosi con una       Secondo i dati dell’Osservatorio Groupama,
infinità di mezzi e di servizi diversi: dal mono-   attualmente solo 3 Italiani su 10 (29%) han-
pattino alla metropolitana, dall’auto al tram,      no utilizzato almeno una volta il servizio di
dalla bici al bus elettrico, sia pubblici che in    car sharing; 4 su 10 se consideriamo i giovani
condivisione” - conclude Andrea Poggio, Re-         under 35. Meno adoperati invece lo scooter
sponsabile Mobilità di Legambiente.                 sharing e il bike sharing: rispettivamente 12%
                                                    e 21% del campione (quest’ultimo dato sale al
- 1. 2030, ITALIANI “CAR LOVERS”: FEDELI            28% solo nelle grandi città).
ALL’AUTO, MA APERTI A UNA NUOVA MOBILI-             La quasi totalità degli intervistati (94%) risulta
TA’. Attualmente 9 Italiani su 10 non possono       pienamente soddisfatta del servizio di car sha-
fare a meno della propria auto: solo il 7% ri-      ring: ne apprezza il risparmio di tempo (54%)
tiene possibile rinunciarvi, ma di fatto la qua-    e denaro (47%) e il minor impatto ambienta-
si totalità (97%) degli intervistati dichiara di    le (34%). Lo scooter sharing riporta valori del
avere almeno un’automobile in famiglia e più        tutto simili per livelli e motivi di soddisfazio-
di 7 su 10 confermano di utilizzarla come mez-      ne. Per quanto riguarda invece il bike sharing,
zo di trasporto preferito sia nella quotidianità    il livello di soddisfazione è leggermente più
(72%) che per i viaggi fuori città (79%).           basso (86%): in generale, 1 utente su 2 ne ap-
Un dato sorprendente riguarda però gli over         prezza il basso impatto ambientale, mentre
55, che ritengono meno indispensabile il pos-       tra i motivi di insoddisfazione vengono citati
sesso di un’auto di proprietà per il 33%.           l’inefficienza del servizio (38%), la scomodità
C’è inoltre un’interessante correlazione tra la     (31%), la carenza di punti di utilizzo (31%) e i
grandezza del comune di residenza e la possi-       costi (31%). E in futuro?
bilità di vivere senz’auto: la percentuale varia    Il servizio di car sharing sarà molto più utiliz-
infatti dal 5% per chi abita in piccoli centri (<   zato nei prossimi 10 anni: il 62% del campione
10.000 abitanti) al 10% di chi risiede in grandi    intervistato è convinto che ne farà uso. Anche
città (> 100.000 abitanti).                         il bike sharing dovrebbe registrare un’impen-
E tra 10 anni cosa cambierà?                        nata degli utenti, dato che circa 1 Italiano su
2 Italiani su 10 (18%) prevedono di non ave-        2 immagina di poter utilizzare questo servizio.
re a disposizione in futuro un unico mezzo di       Lo scooter sharing sarà scelto, invece, da 3 su
trasporto principale, ma di scegliere di volta      10.
in volta il mezzo più congeniale in base allo       I giovani tra i 18 e i 34 anni si dichiarano i più
spostamento che dovranno affrontare.                propensi a far ricorso alla mobilità condivisa.

                                                                                                    21
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Gli uomini in maggior numero rispetto alle          verso l’intermodalità. Per 1 intervistato su 3,
donne.                                              invece, nei centri urbani dovrebbero esserci
                                                    parcheggi nascosti alla vista (33%) o dovrebbe
- 3. 2030, CRESCE LA SENSIBILITA’ GREEN E           essere addirittura vietata la circolazione per
ACCELERA LA MOBILITA’ SOSTENIBILE                   ridurre lo smog cittadino (30%). I giovani sono
Risulta chiaro a tutti che biciclette, e-bike,      certamente quelli più propensi all’utilizzo del-
monopattini e scooter elettrici stiano ormai        le bici: il 52% vorrebbe un maggior numero di
diventando preziosi alleati in ogni spostamen-      piste ciclabili e il 32% anche più postazioni di
to quotidiano: le città e i cittadini stanno sco-   bike sharing. I risultati dell’indagine mostra-
prendo i benefici di una nuova mobilità, dal        no, nelle proiezioni al futuro, una popolazione
carattere più marcatamente green. Se è vero         ancora più attenta alle tematiche ambientali:
che attualmente la quasi totalità del campio-       la quasi totalità infatti si aspetta l’adozione di
ne intervistato ha dichiarato di avere almeno       carburanti 100% ecologici (89%) e automobi-
un’automobile in famiglia, 1 su 2 conferma di       li full electric (81%). Un po’ più fredde inve-
possedere anche una bici e/o un monopatti-          ce le aspettative verso una totale scomparsa
no, “muscolari” o elettrici. La diffusione dei      dell’auto di proprietà a favore di sole auto
mezzi di mobilità leggera sul territorio risulta    condivise, la cui possibilità è attesa da quasi
però fortemente disomogenea: si va dal 65%          1 Italiano su 4 (38%). Tra le innovazioni fu-
del nord Italia al 38% del sud e Isole, passan-     turistiche maggiormente apprezzate in tema
do per un 50% del centro. Ad ogni modo, su          di mobilità, anche il ricorso ad automobili
un dato gli Italiani risultano tutti pienamente     con guida autonoma, desiderato dal 62% del
d’accordo: anche in tema di mobilità, l’am-         campione; e la possibilità di disporre di auto
biente – guardando al 2030 – dovrà essere           capaci di allungarsi o accorciarsi in base alla
sempre più tutelato. E come? Per il 35% li-         disponibilità di parcheggio (42%).
mitando al massimo o addirittura abolendo
l’uso di veicoli inquinanti in città; per il 36%    - 5. 2030, PAROLA D’ORDINE “FLESSIBILITA’”:
utilizzando solo mezzi di trasporto ecologici e     L’ASSICURAZIONE CAMBIA VOLTO
per 3 Italiani su 10 (29%) facendo ricorso alla     Cambiando il modo di muoversi degli Italiani,
mobilità multimodale per gli spostamenti: più       cambiano anche le loro esigenze, con una na-
mezzi e forme di trasporto, anche condivise,        turale ricaduta sul settore assicurativo a favo-
e meno inquinanti. Al centro, quelli maggior-       re del concetto di mobilità multimodale, che
mente propensi alla multi-modalità (37%),           si annuncia come uno dei trend dei prossimi
mentre nel nord-ovest i più convinti a dire ad-     anni. La flessibilità è ormai un “must”: secon-
dio all’auto nei centri urbani (39%) per risol-     do i dati dell’Osservatorio Groupama, il 31%
vere il problema dell’inquinamento.                 del campione intervistato sente l’esigenza di
                                                    un’assicurazione legata più alla persona che ai
- 4. 2030, GLI ITALIANI SOGNANO CITTA’              singoli mezzi di proprietà; una polizza in gra-
GREEN: 9 SU 10 SI ASPETTANO AUTO FULL               do di coprire tutti gli spostamenti, compresi
ELECTRIC E CARBURANTI 100% ECOLOGICI.               quelli realizzati attraverso i servizi di sharing.
Pensando ai cambiamenti che vorrebbero ve-          Questa soluzione riscontra il favore soprattut-
dere attuati nelle città nei prossimi 10 anni,      to dei più giovani, che la preferirebbero nel
circa 1 intervistato su 2 (48%) indica come         37% dei casi, a pari merito con la proposta di
obiettivo per il 2030 un aumento di piste cicla-    assicurare in un’unica soluzione tutti i mezzi
bili e una maggiore presenza di mezzi pubblici      di trasporto di proprietà.
(47%), confermando quindi una propensione

22
VISITA IL MUSEO
NAZIONALE FERROVIARIO DI PIETRARSA
Il luogo dove nasce la storia delle ferrovie italiane.

                 www.fondazionefs.it

                   Fondazione FS Italiane     © Alessio Cecconi
                                                         23
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Controcorrente
Riproporre il Ponte sullo Stretto forse serve a difendere scelte
rischiose, di Marco Ponti, BRT Onlus
Lo studio per valutare le possibili soluzioni       produzioni, oppure che data la crisi economica
all’attraversamento stabile dello Stretto di        altre soluzioni possano creare più occupazio-
Messina è davvero ricco di analisi e di dati.       ne, e in tempi più brevi, e più stabile di quel-
E’ stato avviato dalla precedente ministra dei      la delle grandi opere civili (che sono oggi “ad
Trasporti De Micheli, con un vasto gruppo di        alta intensità di capitale”). Oppure che abbia-
esperti interni ed esterni. Peccato che non         no minor impatto ambientale (cemento e ac-
fornisca i dati fondamentali necessari a deci-      ciaio sono notoriamente “energivori”). Come
dere di un’opera pubblica: quanto costa, se è       si è detto poi non vi sono vere previsioni di
la migliore delle alternative, e quanto serve.      traffico: perché mai? Oggi esiste una model-
Si inserisce cioè perfettamente nella recente       listica sofisticata di simulazione e previsione
logica che le analisi economiche siano inuti-       del traffico. Il ministero non è in grado di ap-
li, dichiarazione fatta esplicitamente dai due      plicarla? Perché in realtà i dubbi sul traffico,
ministri passati e implicitamente da quello         soprattutto ferroviario, sono più che legittimi.
attuale. Delrio con le “opere strategiche”, la      Il traffico merci ferroviario di lunga distanza
ministra citata con una celebre frase “altro        vede nel mezzo marittimo un concorrente for-
che analisi costi-benefici”, e riaffermata dal      midabile, sia sul piano dei costi che su quello
ministro attuale col fatto di presentare pro-       ambientale (la ferrovia non è competitiva per
getti costosissimi per le casse pubbliche, ge-      le merci sulle brevi distanze a motivo delle co-
neralmente non suffragati da analisi economi-       siddette “rotture di carico”, cioè la necessità
che, che ma nemmeno di traffico o di impatto        di cambiar modo di trasporto). Per il traffico
ambientale. E’ il regno dell’”arbitrio del prin-    passeggeri di lunga distanza la gomma non è
cipe” che avanza gloriosamente, purtroppo           competitiva, ma il treno comunque su queste
alimentato dal mito dei soldi europei infiniti,     distanze vedrà una fortissima concorrenza
mito che può condannarci a bruschi risvegli.        con l’aereo, anche se finalmente questo modo
I contenuti del voluminoso studio sul Ponte         di trasporto fosse tassato in relazione ai costi
sono poi davvero un po’ troppo ovvi, nascosti       ambientali che genera. Rimane certo il traffi-
dietro un fiume di tabelle, parole, e piantine:     co su gomma di breve distanza, ma i dubbi sul
se la Sicilia è collegata stabilmente alla terra-   traffico complessivo certo rimangono legitti-
ferma, è meglio che se non è collegata.             mi. Si è già detto che lo studio, amplissimo
Diminuiscono i costi di trasporto, si creano        sul piano tecnico e descrittivo, non tenta poi
posti di lavoro, ci sarà moltissimo traffico sul    nemmeno di stimare l’ordine di grandezza dei
nuovo collegamento stabile (un ponte, racco-        costi delle alternative.
mandato per ragioni tecniche, o un tunnel che       Se ne deduce senza dubbi possibili che i co-
sia). Chi può negare queste assolute e poco         sti (come il traffico reale, cioè i benefici) non
utili verità? Infatti, come si è detto, non ci      sono considerati temi rilevanti. “Whatever it
sono confronti, cioè che non vengono presi in       costs”, si potrebbe dire con Draghi. “And wha-
considerazione altri tipi di investimento che       tever it is its usefulness”, si potrebbe aggiun-
possano dare risultati migliori a parità di spe-    gere. La scelta deve essere tutta e solo politi-
sa, visto il ruolo declinante dei costi di tra-     ca. Lo studio a rigore accenna timidamente e
sporto al crescere del valore aggiunto delle        molto tra le righe alla necessità di analisi co-

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numero 290- 13 Maggio 2021

sti-benefici, ma subito aggiunge, per tranquil-      e generosamente solo interessati allo svilup-
lizzare il lettore, “e analisi multicriteria”. Non   po del Sud. Da segnalare invece l’ingenua am-
possiamo qui dilungarci sugli aspetti tecnici        missione che far pagare una quota dell’opera
dell’alternativa, ma in concreto significa che       ad ANAS o ferrovie (con varie tecniche note
se l’analisi economica non piace al decisore         come “project financing”) costituirebbe un fi-
politico, la ignora e decide di nuovo lui (maga-     nanziamento pubblico mascherato. Speriamo
ri in base ai voti che spera di raccogliere, ma      ci si ricordi in futuro di questa ovvia constata-
questo non si può dire). Veniamo adesso alla         zione. Ma la realtà è probabilmente un’altra:
parte “finanziamento dell’opera”, davvero un         con il progetto del Ponte occorre difendere
po’ scarna (anche perché, come si è visto, dei       il “re nudo”. La nuova linea AV tra Salerno e
costi interessa poco. Anzi, in una visione key-      Reggio, parallela a quella esistente, se si farà
nesiana lievemente di comodo, forse più costa        risulterà molto probabilmente deserta (non a
meglio è. I costruttori d’altronde condividono       caso neanche qui sono state rese pubbliche
molto questo approccio innovativo al pensie-         stime di traffico. Se ne occuperà presto BRT),
ro dell’economista inglese). Si dice, in sintesi,    E costa tra i 22 e i 28 MLD€, se va bene.
che è meglio che paghi tutto lo Stato. Ipotesi       Molto imbarazzante…occorrerà almeno poter
di finanziamento anche parziale da parte de-         dire: “E’ deserta perché non c’è il Ponte”.
gli utenti con un pedaggio, sono complicate          Un viceministro comunque festeggia dando
e forse farebbero diminuire un po’ il mirabo-        per certo l’avvio dell’opera.
lante traffico che ci si aspetta. Ma come, se        Forse anche certe associazioni poco simpati-
il traffico è così mirabolante, devono davvero       che, notoriamente molto presenti nel settore,
pagare tutto i contribuenti e nulla gli utenti?      han già cominciato a festeggiare con l’attuale
Nemmeno i costi di manutenzione? Infatti l’o-        piano di grandi opere del PNRR (uno di loro
pera è al di fuori del finanziamento possibile       lo ha dichiarato esplicitamente), e forse con
con i soldi del PNRR, quindi occorrerà che la        la prospettiva del Ponte potranno continuare.
paghino i contribuenti a tassi di mercato.           Ma anche solo pensare queste cose non è po-
E siamo sicuri che i tassi futuri saranno così       liticamente corretto…
bassi? I dubbi crescono di giorno in giorno, ma
non sembrano turbare i decisori, ovviamente

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Fondata nel 2011 da un qualificato gruppo di manager del
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                                                                            ralizzazione del mercato del trasporto ferroviario basata su
                                                                            indipendenza, competenza, trasparenza e imparzialità dei pro-
                                                                            cessi formativi, a garanzia del progressivo miglioramento dei
                                                                            già ragguardevoli livelli di sicurezza raggiunti in Europa da tale
                                                                            modalità di trasporto.
                                                                            TRAINing, grazie al riconoscimento come Centro di Formazione
                                                                            ottenuto nel 2012 da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicu-
                                                                            rezza delle Ferrovie, assicura la formazione mirata al consegui-
                                                                            mento e al mantenimento delle abilitazioni, sia ai privati che agli
                                                                            Operatori Ferroviari.

TRAINing organizza corsi per le seguenti attività         TRAINing, grazie alla riconosciuta esperienza
di sicurezza:                                             dei propri consulenti, offre agli Operatori Ferro-        I MdM realizzati da TRAINing finalizzano il
                                                          viari supporto per:                                       Riordino Normativo secondo i criteri stabiliti
                                                                                                                    dall’ANSF (Direttiva ANSF n° 1/2012 - Decreto
                                                            la predisposizione del dossier di richiesta del
                                                                                                                    ANSF n° 4/2012) con un dispositivo documenta-
  Condotta dei Treni (macchinista);                         Certificato di Sicurezza, Autorizzazione di Si-
                                                            curezza o Certificato di Idoneità all’Esercizio;        le innovativo, fruibile in via informatica (tablet),
  Accompagnamento dei Treni (capotreno);                                                                            profilato per ruoli e contesti operativi di perti-
                                                            la valutazione dei rischi ai sensi del Reg. UE          nenza, redatti con una chiara gerarchia delle
  Preparazione dei Treni (manovratore, formatore            402/2013;                                               fonti (distinzione fra principi, nozioni e regole e
  dei treni, verificatore dei veicoli).
                                                            la progettazione e l’esecuzione di Audit (dal           quest’ultime fra situazioni normali e di degrado),
                                                            Piano Annuale all’esecuzione di Audit interni           facilitano e rendono più efficace il processo
PER LE IMPRESE FERROVIARIE e/o I GESTORI
                                                            e/o verso fornitori);                                   formativo.
INFRASTRUTTURA
                                                                                                                    L’architettura ed il sw consentono un’ efficace
TRAINing prende in carico le attività formative teo-        il monitoraggio      ai   sensi    del   Reg.    UE
                                                                                                                    gestione degli aggiornamenti evitando stratifi-
riche e pratiche previste dal Sistema di Acquisizio-        1078/2012;
                                                                                                                    cazioni e semplificando l’organizzazione di me-
ne e Mantenimento delle Competenze (SAMAC) per il
                                                            lo sviluppo e il miglioramento continuo dei             rito delle Imprese Ferroviarie.
conferimento e il mantenimento nel tempo delle abili-
                                                            Sistemi di Gestione della Sicurezza;
tazioni (aggiornamento, recupero competenze, ecc.).
                                                            il riordino normativo per le ferrovie intercon-             In esercizio da maggio 2015 e aggiornati ri-
PER I PRIVATI                                               nesse e isolate (dalla Gap Analisys rispetto al             spetto alle nuove normative e disposizioni di
TRAINing organizza corsi di formazione per:                 Regolamento Circolazione Ferroviaria, all’in-               interfaccia in coerenza alla data di entrata in
l’acquisizione della Licenza Europea del Macchinista;       dividuazione delle misure mitigative e dei                  vigore.
il conseguimento dei Certificati di Avvenuta For-           provvedimenti definitivi per la gestione e la
                                                                                                                        Utilizzati da 17 Imprese Ferroviarie.
mazione, propedeutici all’esame di abilitazione, da so-     risoluzione delle non conformità);
stenere una volta assunti da un Operatore Ferroviario.
                                                            l’elaborazione delle Disposizioni e delle Prescrizio-
PER GLI SPECIALISTI DEL SETTORE                             ni di Esercizio inerenti al quadro normativo di
                                                            competenza;
TRAINing, grazie a docenti di riconosciuta espe-
rienza e comprovata capacità, eroga corsi di alta           la redazione delle norme di circolazione dei
formazione destinati a specialisti (professional e/o        veicoli e la definizione delle relative condizioni
manager) sull’organizzazione, sulla tecnica ferro-          di circolabilità;
viaria (es. meccanica del veicolo), sulla normativa
                                                            l’elaborazione e la revisione del Sistema di
di settore europea e nazionale, ecc.
                                                            Manutenzione.

                                                                                                                        TRAINing srl
                                                                                                                        Via Sommacampagna,63H | 37137 VERONA
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