Magazine mobility press - Ferpress
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
mobility press magazine N. 290 - 13 Maggio 2021 In questo numero: Connecting Express e Anno delle ferrovie. L'intervista a Muzio Papaveri (Conerobus). La lunga strada del PNRR. 90 anni di ATM. Museo della Ferrovia Ora-Predazzo. Roma lido e ferrovie regionali ex-concesse? Mobilità post Covid: 1 italiano su 2 pronto a "cambiare marcia". Riproporre il Ponte sullo Stretto forse serve a difendere scelte rischiose.
numero 290- 13 Maggio 2021 Editoriale Connecting Express e Anno delle ferrovie: l'Europa viaggia sui binari Il 2021 è l’Anno europeo delle ferrovie, ora- realmente unita. Si tratta di un percorso in- mai lo sanno tutti. Fervono le iniziative, ma dubbiamente lungo, ma che non per questo nel frattempo è opportuno fare un passo in- è destinato ad arrestarsi, anzi sono inevitabili dietro, e ricordare come sia stato il portale i progressi derivanti dall’entrata in vigore del per l’integrazione strada-rotaia “intermoda- 4° pacchetto ferroviario, dall’unificazione de- le24-rail.net” a pubblicare la nuova “mappa” gli organismi di sicurezza e regolatori, e via della rete RailNetEurope, col disegno di tutte dicendo. Il resto può farlo il Recovery Plan e il le linee comprese nell’elenco dei Rail Freight programma Next Generation EU, che pone al Corridors (RFCs). Che – per chi se ne fosse centro proprio lo sviluppo delle ferrovie – e dimenticato – sono stati fin dall’inizio nove, in particolare del trasporto ferroviario merci con ben quattro che riguardano direttamen- -, in un’ottica di salvaguardia ambientale, ma te e in maniera determinante il nostro Paese soprattutto di integrazione delle modalità e (corridoio Reno-Alpi; delle capacità di tra- corridoio Scandinavo sporto. Il bellissimo mediterraneo, Balti- grafico mostra che co adriatico e Medi- gran parte delle in- terraneo). Nel 2018, frastrutture ci sono, a questo elenco se non saranno perfet- ne sono aggiunti altri tamente integrate tra due, che riguardano di loro e allo stesso li- in particolare i paesi vello in termini di po- dell’Est, il corrido- tenzialità, ma è a tutti io 10 Alpino-Balcani noto che gli ostacoli Occidentali (Salisbur- maggiori a porli sono go-Budapest-Salonic- gli stessi uomini, la co-Sofia) e il corrido- difesa di questo o io 11 Ambra, che prende il nome da un’antica quell’interesse, un non risolto intreccio nor- via dell’Ambra e che da Capodistria e Lubiana mativo. Se ripetessimo il gioco per la carti- arriva fino al confine bielorusso. Guardando il na delle infrastrutture ferroviarie in Italia, il grafico, il sogno di un’Europa ferroviaria unita risultato sarebbe praticamente lo stesso; un sembra in gran parte già realizzato, perlome- territorio e una fitta rete di collegamenti dalle no per quanto riguarda il trasporto ferrovia- grandi capacità, ma che poi si perde nei co- rio merci. In realtà, bastano due parole con siddetti dettagli che non sono affatto dettagli: un esperto “guardiano delle liberalizzazioni” il collegamento di ultimo miglio, i binari che come Andrea Giuricin, o avere l’occasione non arrivano alle banchine dei porti o - quan- di seguire le varie edizioni di Mercintreno o do vi arrivano - trovano l’ostacolo “umano”, la le altre kermesse dedicate agli operatori del regola burocratica o di affidamento dei servizi settore, per avere davanti gli ostacoli che an- che riproduce in piccolo gli ostacoli che oggi si cora si frappongono per superare le vecchie incontrano alle frontiere, con il cambio di mac- barriere nazionali e i mille ostacoli che an- chinista, spesso di macchina e via dicendo. E’ cora si frappongono ad un’Europa ferroviari noto che una delle principali logiche del PNRR 3
numero 290- 13 Maggio 2021 (il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza) è anima e tra i principali promotori del Forum proprio di fluidificare la logistica, facendo internazionale di Pietrarsa, ha annunciato di prevalere la logica dell’integrazione e – quin- entrare a far parte di CONFTRASPORTO, com- di – non solo i grandi interventi infrastruttu- pletando di fatto la rappresentanza dei setto- rali, ma soprattutto gli interventi sull’ultimo ri del trasporto e della logistica. La collabo- miglio, sui porti, sulle manovre dentro i por- razione vivrà uno dei suoi momenti centrali ti e via dicendo. Sembra di sentire molti dei proprio nell’organizzazione del nuovo Forum temi che hanno fatto oggetto, in particolare, che si terrà il 5 luglio prossimo nel tradiziona- di Forum come quello internazionale di Pie- le sito del museo ferroviario di Pietrarsa, con trarsa, che tra i suoi compiti fondamentali ha all’ordine del giorno i temi della rivoluzione sempre avuto quello di mettere in comunica- green, della digitalizzazione, del rapporto con zione territorio, industria, operatori, gestori i piani del governo per il PNRR e dell’Europa delle reti per un colloquio finalizzato soprat- per l’European Green Deal. L’Europa ferrovia- tutto ad uno sviluppo integrato e complessi- ria è in marcia non solo simbolicamente: in vo della rete. L’anno scorso il tradizionale ap- occasione della Giornata dell’Europa, è stato puntamento di Pietrarsa è stato sconfitto dal annunciato l’itinerario del “Connecting Euro- Covid-19; quest’anno si riparte, determinati a pe Express”, il treno che – collegando le pre- non lasciare cadere l’occasione dell’Anno eu- sidenze portoghese, slovena e francese del ropeo delle ferrovie, ma anche delle impor- Consiglio UE – partirà la Lisbona arrivando a tantissime novità derivanti dall’approvazione Parigi, ma fermandosi in più di 40 città e toc- del PNRR, che – va ricordato – per la prima cando tutti e ventisei paesi dell’Unione. volta ha un’intera “Missione” quasi esclusi- Adina Valean, Commissaria UE ai Trasporti, vamente dedicata alla logistica e finalmente ha ricordato che si tratta di un’iniziativa uni- lo stanziamento di significative risorse per gli ca che coinvolge la Commissione europea e investimenti, come invocato in occasione dei la Comunità delle ferrovie europee (CER), e precedenti Forum. Quest’anno la novità è che quindi tutti gli operatori ferroviari europei. si procede anche sul fronte dell’integrazione E’ un treno che già nel nome apre la strada del delle associazioni: ASSOFERR, l’Associazione futuro, ormai irreversibile. Operatori Ferroviari e Intermodali che è stata 4
numero 290- 13 Maggio 2021 Intervista Papaveri (Conerobus): la Mobility Academy per la transizione tecnologica e la formazione nelle aziende Muzio Papaveri, oggi presidente e am- ministratore delegato di Conerobus, azienda a partecipazione pubblica operante nella Regione Marche, co- nosce da anni la sua impresa e la sua squadra. E da qualche anno è impegnato in un lavoro di transizione tecnologica sia sul piano della scelta dei mezzi da mettere in linea, sia delle tecnologie per la loro gestione e per la biglietta- zione elettronica. Papaveri adesso avete pensato di aprire un nuovo business quello della formazione lanciando, in collabora- zione con Club Italia, un Master sulla no presenze importanti dal mondo universi- “bigliettazione elettronica ed i sistemi digi- tario, università di Modena e Reggio Emilia, tali innovativi”. la Politecnica delle Marche oltre alla Sapienza Una bella sfida per un mercato, quello del- di Roma. la digitalizzazione, al centro dell’interesse di Questa non sembra un’operazione di breve tutti. respiro: c’è tanto da fare sulla formazione, soprattutto nelle medio/piccole aziende che La nostra proposta è rivolta ai manager del- non si possono permettere consulenze troppo le aziende TPL che sono chiamati a gestire la onerose o di rivoluzionare integralmente il si- transizione tecnologica, sfida di oggi e di do- stema di pagamento dei ticket. mani, che quindi devono accrescere le proprie L’ Academy ha iniziato lanciando il Mobility competenze per conseguire quei risultati che Academy Master Executive Mobility insieme sono indispensabili per far crescere le proprie ad ASSTRA, toccando argomenti molto attuali realtà. quali Cybersecurity, risk management, il con- Attraverso docenti di alto profilo verranno af- trollo delle flotte…recentemente ha vinto un frontati tutti gli aspetti per una corretta ge- bando europeo (ELPT Expert on Local Public stione dei sistemi di bigliettazione partendo Transport) per la formazione dei futuri mana- dalle modalità con cui progettare la gara di ger europei, dove sono state coinvolte azien- assegnazione fino a moduli tecnici operativi; de spagnole, croate, slovene e le università il cammino inizierà a maggio per concludersi di Valencia, di Zagabria oltre alla Politecnica a dicembre con lezioni on-line e in presenza delle Marche. fisica. Ancor prima abbiamo costituito, la Mobility …e guardate anche attorno a voi visto che Academy dove nel comitato scientifico vedo- 6
numero 290- 13 Maggio 2021 Non possiamo che chiudere chieden- dovi come ve la state cavando con la pandemia che anche a voi ha creato sicuramente problemi nella gestione del servizio. Quali le vostre risposte? Cosa avete proposto ai ragazzi che usufruiscono del servizio scolastico ed agli altri cittadini? Abbiamo messo in atto tutte le misure per prevenire problemi (sanificazione giornaliera dei mezzi; sperimentazio- avete fatto un accordo di collaborazione con ne di innovativi sistemi di filtraggio dell’aria Anconambiente, Ancona Entrate, Mobilità e all’interno dei bus; supporto e controllo per il Parcheggi e Conerobus Service per “promuo- distanziamento a bordo e nelle principali fer- vere la formazione e la valorizzazione delle mate; linee a prenotazione obbligatoria per competenze“… assicurare il massimo confort) e un’attenta comunicazione per fornire tutte le informa- Aziende pubbliche unite nel valorizzare le zioni utili. proprie risorse e condividere competenze per migliorare le performance delle nostre azien- de. Tutte le iniziative hanno al centro l’UOMO, che è l’elemento determinante per il successo di ogni azienda. Dicevamo in apertura che avete lavorato AR molto sul rinnovo della flotta perché non di- menticate certo che si possono avere tutti i sistemi tecnologici più moderni, ma se poi gli autobus sono vecchi carcas- soni euro 1, le cose non van- no nel verso giusto. Siamo passati da una vetustà di 17 anni a 10,3 nel giro di 5 anni (inferiore alla media nazionale che si attesta a 12 anni). Abbassata l’età media del parco bus ora stiamo conti- nuando a puntare su vetture a metano a cui si aggiungeran- no anche mezzi elettrici, stia- mo lavorando per un progetto integrato a 360 gradi. 7
numero 290- 13 Maggio 2021 Post-it La lunga strada del PNRR. Ci salverà il Decreto Semplificazioni? La foto (prima di altre due pagine), è relati- urbanizzazione, anche per una lunga tradi- ve all’elenco degli avvisi pubblicati da RFI-Re- zione di vitalità delle nostre città, che hanno te Ferroviaria Italiana su un noto quotidiano, sempre costituito realtà multipolari contro – in relazione ad un intervento di risanamento invece – la tendenza alla creazione delle gran- acustico con installazione di pannelli fonoas- di metropoli-capitali (Parigi e Londra sono l’e- sorbenti. sempio ultra-storico), ma oramai nel mondo Sono avvisi pubblici e procedure previste per gli esempi si sono moltiplicati all’infinito. legge, ma l’elenco è comunque impressionan- Come è noto, la grande scommessa del Piano te: come si vede, prende ben tre pagine del nazionale di Ripresa e Resilienza (e su cui giu- quotidiano e riguarda uno sterminato numero ra il Ministro delle Infrastrutture e della Mo- di soggetti, trattandosi – presumibilmente – bilità Sostenibili, Enrico Giovannini) è di rea- di un intervento da realizzare in una zona pro- lizzare un grande piano di infrastrutturazione fondamente urbanizzata. e le opere entro previste entro il 2026, come Questo post.it non ha alcuna intenzione di del resto prescritto dalle regole europee del mettere in discussio- Recovery Plan. ne procedure che sono Gruppi di lavoro e mini- legittime e che preve- steri sono al lavoro per dono la necessità che definire le nuove regole agli avvisi venga data la che dovranno portare massima pubblicità. ad una effettiva sempli- Il problema è che Biden ficazione, per abbattere ha probabilmente gioco quei tempi che preve- facile nell’annunciare dono attualmente per un piano da 80 miliardi realizzare un chilome- di dollari per realizzare tro di binario un tempio una nuova rete di alta medio di circa 15 anni. velocità ferroviaria o la Non c’è che da augurar- Cina che ha in program- si, ovviamente, che l’o- ma di costruire entro il perazione riesca, e che 2035 circa 200mila chi- – nel frattempo – anche lometri di binari (di cui i pannelli fonoassor- 70mila per treni ad alta benti siano finalmente, velocità, dopo che in pochi anni ne ha costru- in fondo - per definizione – il quotidiano il iti oltre 36mila, sempre per treni AV a 300 giorno dopo scade…… km/h): si tratta non solo di due paesi-conti- nenti, ma anche di paesi dove i grandi spazi la fanno assolutamente da padrone. L’Italia, invece, è un paese non solo dall’orografia for- AD se tra le più complicate al mondo (stretto tra pianure che interrompono una lunga serie di catene montuose), ma anche di densissima 9
numero 290- 13 Maggio 2021 News 90 anni di ATM: quanta storia è passata per le vie di Milano Nel mese di maggio 1931 ve- niva costituita ATM (Azienda Tranviaria Municipale, poi di- venuta Azienda Trasporti Mi- lanesi). In questi 90 anni di vita ATM ha accompagnato la storia e le trasformazioni del capoluogo lombardo. Dagli anni Trenta, quando i dirigenti vestivano l’orbace fascista, alla Seconda Guer- ra Mondiale, con i depositi bombardati e le vie interrot- te dalle macerie (che, però, allora venivano sgombrate in pochi giorni!), agli scioperi del 1943 che preannunciaro- no la Resistenza fino al fermo del 25 aprile 1945, che segnò l’avvio dell’insurrezione. E poi la ricostruzione, il boom economico, con l’aper- tura della prima metropolita- na, ma anche gli ingorghi del traffico veicolare e la perdita di utenti (che avevano tocca- to l’apice nel 1961). La contestazione, l’autunno seguire dall’interno le vicende di ATM. Prima caldo, gli anni di piombo, la “Milano da bere”: con il “Comitato per la città”, che si riuniva non c’è quasi un fotogramma di quelle stagio- nella grande sala della Presidenza e che in- ni senza un mezzo ATM a fare da sfondo, so- dusse il sindaco Tognoli a indire il referendum prattutto le mitiche “28”, i tram a carrelli di- del 1985 sulla chiusura del centro alle auto- venuti ormai iconici che hanno accompagnato mobili. Poi nel Consiglio di Amministrazione, l’intera evoluzione dell’Azienda. Il cui servizio per sei mandati, nominato da quattro sindaci non copre soltanto l’ambito puramente mu- di diverso orientamento politico. Forse per- nicipale, ma si estende alla fascia di comuni ché ero un indipendente, espressione della di prima e seconda cintura, che costituiscono “società civile”, ma il mio contributo penso di quella che viene chiamata città metropolita- essere riuscito comunque a fornirlo. na. Ho seguito la lunga e travagliata fase della tra- A partire dal 1984 e fino al 2014, per un terzo sformazione dell’Azienda in SpA, il suo risana- della sua lunga storia, ho avuto il privilegio di mento finanziario, la riduzione degli organici 11
numero 290- 13 Maggio 2021 (senza licenziamenti, però) pur accrescendo Senza contare il fatto che ATM è stata tra le la produttività. prime imprese italiane a scommettere sull’in- Fino allo scoppio della pandemia, ATM era tegrazione tariffaria, i documenti di viaggio l’unica grande impresa di trasporto urbano in incentivanti per chi utilizza spesso i mezzi, la Italia (e una delle poche in Europa) a ripaga- regolazione della sosta, le “paline” intelligen- re l’azionista di Palazzo Marino con circa il 50 ti” che indicano, con accettabile precisione, i per cento di introiti tariffari. Si è potuto così tempi di attesa alle fermate. dimostrare che non necessariamente un’a- E ad operare oltre i confini nazionali con suc- zienda di trasporto locale è destinata ad esse- cesso, come dimostra la gestione della metro- re pesantemente sussidiata e a fornire esempi politana automatica a Copenhagen. di ordinaria inefficienza. Come tante altre imprese pubbliche italiane, Inoltre ATM è stata sempre alla ribalta per ATM non è stata esente da critiche da parte l’innovazione tecnologica: non solo gestisce dei suoi clienti, giustamente esigenti, ed ha la più vasta rete di metropolitane della Peni- attraversato momenti bui, come negli anni di sola (quattro linee, cui presto se ne aggiun- Tangentopoli. gerà una quinta, anch’essa automatica come Ma, tutto sommato, credo di poter dire che la “Lilla”), ma ha conservato – ed in parte am- l’Azienda sia stimata dai milanesi e costituisca modernato, con gli Eurotram e con i Sirio – un uno strumento indispensabile per garantire imponente sistema tranviario di circa venti la mobilità sostenibile nella seconda città del linee, parzialmente in sede protetta e proiet- Paese. Un augurio per altri 90 anni di vita e di tato oltre i confini daziari (a Cinisello, a Roz- successi all’ombra della Madonnina. zano, per esempio). E poi l’anello filoviario di cui ora si ipotizza l’integrale automazione. E i bus elettrici, per la cui alimentazione si stanno installando i relativi totem, che per- Massimo Ferrari metteranno l’abbandono del diesel entro la fine del decennio. 12
Moving beyond Transport solutions driven by a passion for mobility The future of mobility in our globally networked world calls for seamless, sustainable, reliable, and secure mobility solutions. We’re leveraging the benefits of digitalization, engineering excellence, and our entrepreneurial spirit to master this challenge. Trusted by our partners, we’re pioneering transportation, moving people sustainably and seamlessly from the first mile to the last. And we always go the extra mile to help transport services all over the globe move beyond the expected. siemens.com/mobility 13
numero 290- 13 Maggio 2021 News Attivato il crowdfunding per sostenere il progetto del Museo diffuso della ex ferrovia Ora-Predazzo. L’idea di realizzare un Museo all’aperto alla area potrebbero diventare un centro di sosta memoria della dismessa Ferrovia Ora-Predaz- e di riferimento per la mobilità dolce, con zo in testa al quale si è posta l’Associazione particolare attenzione ai turisti, che trami- Transdolomites, prevede di attivare il percor- te la ciclabile verrebbe smistata verso varie so museale per mantenere viva la memoria direttrici tra cui appunto quella sul vecchio della storica ferrovia e proporre un’esperien- tracciato ferroviario per Predazzo. za di “ Museo vivo e dinamico” partendo da A Predazzo, capolinea della ferrovia in Val di Ora per raggiungere e conoscere i comuni e Fiemme, il Comune ha provveduto al restauro territori che fino a Predazzo sorgono lungo della stazioncina che fu costruita nel 1929 dal il tracciato ferroviario. Questo muovendosi a progetto dell’architetto Ettore Sottsass. Sul piedi oppure in bicicletta utilizzando la cicla- ponte di ferro sul torrente Travignolo è stata bile che è stata realizzata sul sedime della fer- inaugurato in tratto di ciclabile. rovia dismessa. Questo per proseguire poi da Dai Comuni di Montagna, Carano, Castello Predazzo in dire- Molina , Cava- zione della Val di lese, Panchià, Fassa sino a Ca- Ziano , oltre che nazei crendo di Predazzo e Ora, fatto un gemel- sono pervenute laggio tra le Do- le proposte pro- lomiti e la Bassa gettuali da svi- Atesina con il luppare lungo il Lago di Caldaro percorso ex fer- promuovendo l’i- rovia. dea di muoversi Lungo il percorso dai monti al lago nel tempo ver- senza auto utiliz- ranno avviati la- zando in contemporanea il trasporto pubblico vori di pulizia cercando di mettere in eviden- sulla stessa direttrice. za i ponti ferroviari, le tante “ tracce “ ancora Il progetto museale prevede interventi sugli sopravvissute allo smantellamento della linea immobili. A Ora (BZ) ad es, il Comune ha rice- ferroviaria, il posizionamento di pannelli con vuto in concessione dalla Provincia Autonoma foto storiche, tavoli tematici. di Bolzano la stazione storica della Ferrovia Altro intervento impegnativo sarà il restauro Elettrica della Val di Fiemme e l’area di per- di quatto vagoni ferroviari: un vagone mer- tinenza. L’edificio verrà sottoposto a restauro ci che fece servizio sulla ferrovia della Val di da parte del Comune . A lavori ultimati, al suo Fiemme e tre vagoni trasporto persone che interno vi sarà la possibilità di promuovere at- dalla Società Ferrovia Domodossola Locarno. tività culturali, creare uno spazio da destinare Vagone e carrozze erano in deposito alla fer- all’allestimento del museo storico ferroviario rovia Genova-Casella. Poiché non ne prevede- ed attrezzare, alcune stanze per l’ospitalità vano l’utilizzo, nel 2017 la Regione Liguria dei ciclisti. In questo modo tale struttura e appoggiando l’idea del progetto museale li ha 14
numero 290- 13 Maggio 2021 Cosa prevede l’ope- razione del restau- ro? Lo smontaggio del- la carrozzeria de- gradata, la sosti- tuzione delle parti rottamate con parti nuove della carroz- zeria, il risanamen- to della cassa. Dopo il ripristino dei lamierati e la preparazione del fondo, si procederà alla verniciatura donati all’Associazione Transdolomites. con il ripristino dello schema originale di co- La nostra associazione provvederà successi- loritura, il rimontaggio dei telai dei finestri- vamente a donarli rispettivamente al comune ni, il montaggio dei vetri. Importante sarà poi di Ora, Montagna, Castello Molina, e Predazzo l’intervento sugli interni che permetterà di che a restauri finiti li esporranno nelle aree storicizzare gli arredi. Nel corso dei decenni i ferroviarie storiche appositamente predispo- vagoni hanno subito dei lavori di ristruttura- ste. zione che hanno del tutto cancellato l’arredo Al fine di dare sostegno concreto alle attività originale che consisteva nelle perline di le- di restauro del materiale rotabile, Transdolo- gno. Questo sarà il compito che verrà affidato mites sulla piattaforma : agli artigiani locali che verranno incaricati a https://www.gofundme.com/museo-diffu- svolgere gli interventi di falegnameria. so-della-ferrovia-ora-predazzo Il Museo diffuso dedicato alla memoria della ha attivato a livello nazionale il crowdfunding, Ferrovia Ora-Predazzo una volta attivo sarà il ossia l’azione di autofinanziamento. primo Museo in Italia dedicato alle ferrovie di Siamo partiti con la comunicazione in lingua montagna a scartamento metrico. Lo conside- italiana per poi integrarla con quella in lingua riamo un vero e proprio investimento volto a tedesca ed inglese per dare un respiro eu- promuovere una nuova forma di turismo mag- ropeo all’iniziativa anche contando sul fatto giormente stanziale, di alto profilo culturale, che molti sono i cittadini stranieri sensibili a molto sentito a livello europeo da parte degli questo tipo di progetto e potenziale turistico appassionati di ferrovie, preposto a fare rete molto importante perché legato alla scoperta con altri musei dei trasporti in Trentino, Sudti- delle ferrovie storiche. rolo ed a livello europeo. In via generale simili L’azione viene comunica sui social anche su iniziative hanno dimostrato che ad 1 Euro in- vestito ha corrisposto un ritorno di € 20,00 sul https://www.facebook.com/groups/ferro- territorio creando anche nuova occupazione. viadellavisio/permalink/4628865160463775/ https://www.facebook.com/transdolomite- smob/ 15
numero 290- 13 Maggio 2021 News Roma lido e ferrovie regionali ex-concesse? Va tutto bene! Parola della Regione Lazio. Riceviamo dal Coordinamento della Triplice saggio del ramo d’azienda da ATAC ad ASTRAL Intesa delle Ferrovie regionali del Lazio e COTRAL, che dovrebbe avvenire il 1° luglio; Ex-concesse e pubblichiamo. una data che non sarà rispettata, secondo noi, visto che si è appena iniziato a parlare delle Sulla Roma Lido e sulle ex concesse fra un po’ procedure, anche a tutela dei lavoratori, che arriverà una pioggia di milioni (500 addirittu- devono presiedere al passaggio di un impor- ra impegnati entro quest’anno, ma eran’oltre tante ramo di azienda, e al noleggio/leasing di 900 quando Zingaretti e Mauro Alessandri fa- molti asset tecnici e dei treni dai proprietari cevan annunci in conferenza stampa nel can- (ATAC e Comune) alle nuove aziende regionali: tiere della stazione di p.le Flaminio a dicembre il passaggio era stato già deciso, annunciato e 2019): tanti, ma così tanti, che il servizio farà deliberato per il 1° gennaio scorso, a COTRAL, impallidire le metropolitane di Tokio, Londra, e per il 1 luglio del 2020 ad ASTRAL. Parigi. Imbarazzante incontro lunedì 3 maggio in VI Commissione del Consiglio Regionale del Parole, parole, spesso in libertà. Lazio per discutere dello stato delle ferrovie ex concesse, con solo 2 ore di tempo e oltre Sugli impegni la vaghezza continua a regnare 30 invitati a partecipare. C’erano quasi tutti i sovrana. Stupisce, ma fino ad un certo punto, soggetti a vario titolo interessati: consiglieri, l’accondiscendenza di molte tra le posizioni l’Assessorato regionale, i sindacati (non tutti), sindacali, tese a “non disturbare il manovra- ATAC S.p.A. , ASTRAL e COTRAL S.p.A., la Dire- tore”. Nessun accenno sulla situazione dram- zione Regionale Trasporti, gli Osservatori ed matica delle nostre linee, nessun accenno infine i Comitati Pendolari delle tre sciagurate neppur timido alle responsabilità di chi ha go- linee ferroviarie regionali ex-concesse. vernato ed amministrato fino ad oggi, mentre le ferrovie continuavano a subire un degrado Poco tempo per affrontare con un minimo di progressivo ed inarrestabile. Niente. profondità gli argomenti. L’atteggiamento prevalente è stato quello di nascondere la polvere sotto al tappeto, come Ai Comitati Pendolari è sembrata più una pas- se il passato ed il presente non esistessero. serella d’autocelebrazione, che un momento Pareva di stare ad un cocktail in salotto buo- di riflessione critica e autocritica sullo stato no, dove fra un drink e una tartina si discute- delle cose. S’è parlato diffusamente delle cen- va accademicamente di ferrovie. tinaia di milioni di investimenti, futuri e, in parte, futuribili, che sono diventati leggenda- Come sempre ci han pensato i Pendolari a ri e vengono mostrati in ogni occasione ormai rompere il clima idilliaco e dire senza mezzi da molti anni, senza però averne speso nep- termini come stanno le cose, squarciando il pure un centesimo. Tutto avverrà, in un futu- velo di omertà steso sulle ferrovie ex-conces- ro radioso, ma indefinito: ovviamente nessu- se. no dei rappresentanti istituzionali ha preso Sono state elencate tutte le storture e le man- impegni certi sulle date da rispettare. canze che si sono accumulate nell’ultimo de- Si è parlato dell’altro mitico problema del pas- cennio di gestione della Regione proprietaria 17
numero 290- 13 Maggio 2021 e di ATAC (Gestore del servizio e anche dell’in- tati pressoché nulli. frastruttura) e del Comune, che dovrebbe Gli impianti di traslazione nelle stazioni sono esercitare un controllo di tipo “analogo” sul- fermi al 50% da molti mesi: alcuni da anni. la sua controllata “in house”. E’ stata denun- I lavori alle stazioni sono fermi anch’essi da ciata la politica di annunci a profusione, ma anni e non si sa se ripartiranno mai. di assoluta mancanza di fatti concreti. I 180 Chiediamo dov’è stata la Regione in questi milioni per la Roma Lido ed ancor più i fondi anni? La stessa Regione, con gran parte degli annunciati per la costruzione di tutti i treni stessi tecnici e dirigenti nello stesso posto dal nuovi promessi, dopo i primi 11, ai pendola- 2013. Cos’ha prodotto oltre a inutili chiacchie- ri della Roma Nord e alla Lido, sono soldi del re che non rassicurano nessuno e annunci che “Monòpoli”, cioè aria fritta, se non vengono vengono regolarmente smentiti dagli eventi? spesi e si trasformano in opere. Cos’hanno fatto tutti gli altri soggetti citati? La gara per i nuovi treni si poteva fare già Il rischio vero è che le nostre ferrovie vengano molti anni fa ed oggi avremmo i treni che ser- abbandonate dai viaggiatori, che preferiranno vono, invece dal primo avviso pubblico della utilizzare i propri mezzi, a scapito della salute gara dei primi del 2018 ad oggi, siamo ancora pubblica e delle loro tasche. alle carte e, se non ci saranno ostacoli, potre- In questo modo si affossa il Trasporto Pubbli- mo metter piede sul primo treno (uno dei 5 co Locale! promessi alla Lido) nel 2025. Lo stesso per le manutenzioni straordinarie dei treni in uso: la gara è stata assegnata di recente, ma devono ancora firmare il primo contratto per solo una Coordinamento della Triplice Intesa delle decina di treni vecchi, tra Lido e Nord, non Ferrovie regionali del Lazio Ex-concesse si sa quando ci saranno in linea tutti i vecchi treni revisionati. Per altro in passato recente sono già stati spesi bei soldi per la manuten- zione degli stessi treni (gli MA200), con risul- 18
EASYWAGON Facilitiamo lo start-up dei servizi ferroviari nel Porto di Trieste: i carri che ti servono quando ti servono INIZIATIVA PROMOSSA DA Per maggiori informazioni 19 wagon@adriafer.com
numero 290- 13 Maggio 2021 Ricerca Mobilità post Covid: 1 italiano su 2 pronto a "cambiare marcia" nei prossimi 10 anni La pandemia lascia il segno: nei prossimi 10 anni) sono i più inclini al cambiamento. anni, 1 Italiano su 2 (53%) si dice pronto a ri- Rivolti al futuro, dunque, ma non troppo… vedere sostanzialmente le proprie abitudini in La ricerca rivela anche che tra 10 anni per termini di mobilità. L’effetto Covid si sente, l’85% degli intervistati la macchina “di fami- eccome. E incide sulle forme e sui mezzi di glia” continuerà ad essere un bene irrinuncia- trasporto che in futuro orienteranno gli spo- bile (oggi lo è per il 93%): 6 su 10 non smet- stamenti in Italia. A rivelarlo una ricerca BVA- teranno di usare quotidianamente l’auto di Doxa per l’Osservatorio “Change Lab, Italia proprietà. Comoda sì, ma non più scelta unica 2030” realizzato da Groupama Assicurazioni - per gli spostamenti in città: gli Italiani si apro- prima filiale del Gruppo francese Groupama e no anche a biciclette, monopattini, sharing, tra i principali player del settore assicurativo mezzi pubblici e nuove abitudini. in Italia - che ha voluto indagare i principali E spunta il bisogno di un’assicurazione mul- trend che entro il 2030 cambieranno le abi- timodale e flessibile, che segua la persona e tudini di vita degli Italiani, partendo proprio non più il veicolo: 3 Italiani su 10 la sottoscri- dall’analisi dell’impatto che la recente pande- verebbero subito. mia ha avuto sulla mobilità nel nostro Paese. “L’idea che ha ispirato il nostro Osservato- Se oggi – complice la paura del Covid – per- rio è semplice: tutto cambia, anche il modo siste ancora una certa reticenza ad utilizzare di percepire i mutamenti e di affrontarli nella mezzi di trasporto condivisi (attualmente solo propria vita quotidiana. E dietro ogni cambia- 3 Italiani su 10 dichiarano di far ricorso ai ser- mento ci sono rischi - che il mercato assicu- vizi di car sharing), il trend si inverte decisa- rativo può mitigare - e opportunità. Una cosa mente guardando al prossimo decennio, con è certa: chi si ferma, ha già perso. La nostra un forte incremento delle formule alternative Compagnia, da sempre attenta ai bisogni dei di mobilità: più di 6 Italiani su 10 (62%) si di- propri clienti, è pronta a sperimentare nuove chiarano pronti alla shared mobility; 4 su 10 strade per andare incontro alle mutevoli esi- (40%) ad utilizzare mezzi diversificati in base genze del consumatore moderno, con servizi alle esigenze di movimento; il 36% si mostra sempre più diversificati e personalizzati: ‘su disposto anche ad avvalersi esclusivamente misura’. Per questo motivo abbiamo scelto di mezzi ecologici, mentre 9 su 10 sognano di fotografare 10 trend (1 per ogni anno) che carburanti 100% green. I giovanissimi (18- 25 nel prossimo decennio cambieranno il modo 20
numero 290- 13 Maggio 2021 di vivere degli Italiani, con importanti risvol- Nelle previsioni degli intervistati la macchi- ti sull’ambiente, sull’economia, sullo sviluppo na “di famiglia” sarà comunque ancora tra i dell’intero Paese” - commenta Pierre Cordier, mezzi generalmente più utilizzati (76%), pre- Amministratore Delegato e Direttore Genera- cedendo le bici di proprietà (23%) e i mezzi le di Groupama Assicurazioni. “Il Covid non pubblici (15%). Insomma, l’auto rimarrà sì un ha messo in crisi la voglia di condivisione. mezzo comodo e talvolta necessario, ma non Gli italiani, resilienti, sono pronti a cambiare per forza quello scelto per qualsiasi tipo di abitudini. Cambiare è sempre difficile, ma è spostamento. Tra i più inclini a cambiare le inevitabile” aggiunge il sociologo e psichia- proprie abitudini, sicuramente i giovanissimi tra Paolo Crepet. “Le tecnologie abilitanti la tra i 18 e i 25 anni (66%). transizione ecologica e digitale ci indurranno a modificare gli stili di mobilità. Ed è così che - 2. 2030, IL BOOM DEL CAR SHARING: 6 SU 10 nelle grandi città più progredite si vive senza PRONTI A USARLO REGOLARMENTE più auto di proprietà, ma spostandosi con una Secondo i dati dell’Osservatorio Groupama, infinità di mezzi e di servizi diversi: dal mono- attualmente solo 3 Italiani su 10 (29%) han- pattino alla metropolitana, dall’auto al tram, no utilizzato almeno una volta il servizio di dalla bici al bus elettrico, sia pubblici che in car sharing; 4 su 10 se consideriamo i giovani condivisione” - conclude Andrea Poggio, Re- under 35. Meno adoperati invece lo scooter sponsabile Mobilità di Legambiente. sharing e il bike sharing: rispettivamente 12% e 21% del campione (quest’ultimo dato sale al - 1. 2030, ITALIANI “CAR LOVERS”: FEDELI 28% solo nelle grandi città). ALL’AUTO, MA APERTI A UNA NUOVA MOBILI- La quasi totalità degli intervistati (94%) risulta TA’. Attualmente 9 Italiani su 10 non possono pienamente soddisfatta del servizio di car sha- fare a meno della propria auto: solo il 7% ri- ring: ne apprezza il risparmio di tempo (54%) tiene possibile rinunciarvi, ma di fatto la qua- e denaro (47%) e il minor impatto ambienta- si totalità (97%) degli intervistati dichiara di le (34%). Lo scooter sharing riporta valori del avere almeno un’automobile in famiglia e più tutto simili per livelli e motivi di soddisfazio- di 7 su 10 confermano di utilizzarla come mez- ne. Per quanto riguarda invece il bike sharing, zo di trasporto preferito sia nella quotidianità il livello di soddisfazione è leggermente più (72%) che per i viaggi fuori città (79%). basso (86%): in generale, 1 utente su 2 ne ap- Un dato sorprendente riguarda però gli over prezza il basso impatto ambientale, mentre 55, che ritengono meno indispensabile il pos- tra i motivi di insoddisfazione vengono citati sesso di un’auto di proprietà per il 33%. l’inefficienza del servizio (38%), la scomodità C’è inoltre un’interessante correlazione tra la (31%), la carenza di punti di utilizzo (31%) e i grandezza del comune di residenza e la possi- costi (31%). E in futuro? bilità di vivere senz’auto: la percentuale varia Il servizio di car sharing sarà molto più utiliz- infatti dal 5% per chi abita in piccoli centri (< zato nei prossimi 10 anni: il 62% del campione 10.000 abitanti) al 10% di chi risiede in grandi intervistato è convinto che ne farà uso. Anche città (> 100.000 abitanti). il bike sharing dovrebbe registrare un’impen- E tra 10 anni cosa cambierà? nata degli utenti, dato che circa 1 Italiano su 2 Italiani su 10 (18%) prevedono di non ave- 2 immagina di poter utilizzare questo servizio. re a disposizione in futuro un unico mezzo di Lo scooter sharing sarà scelto, invece, da 3 su trasporto principale, ma di scegliere di volta 10. in volta il mezzo più congeniale in base allo I giovani tra i 18 e i 34 anni si dichiarano i più spostamento che dovranno affrontare. propensi a far ricorso alla mobilità condivisa. 21
numero 290- 13 Maggio 2021 Gli uomini in maggior numero rispetto alle verso l’intermodalità. Per 1 intervistato su 3, donne. invece, nei centri urbani dovrebbero esserci parcheggi nascosti alla vista (33%) o dovrebbe - 3. 2030, CRESCE LA SENSIBILITA’ GREEN E essere addirittura vietata la circolazione per ACCELERA LA MOBILITA’ SOSTENIBILE ridurre lo smog cittadino (30%). I giovani sono Risulta chiaro a tutti che biciclette, e-bike, certamente quelli più propensi all’utilizzo del- monopattini e scooter elettrici stiano ormai le bici: il 52% vorrebbe un maggior numero di diventando preziosi alleati in ogni spostamen- piste ciclabili e il 32% anche più postazioni di to quotidiano: le città e i cittadini stanno sco- bike sharing. I risultati dell’indagine mostra- prendo i benefici di una nuova mobilità, dal no, nelle proiezioni al futuro, una popolazione carattere più marcatamente green. Se è vero ancora più attenta alle tematiche ambientali: che attualmente la quasi totalità del campio- la quasi totalità infatti si aspetta l’adozione di ne intervistato ha dichiarato di avere almeno carburanti 100% ecologici (89%) e automobi- un’automobile in famiglia, 1 su 2 conferma di li full electric (81%). Un po’ più fredde inve- possedere anche una bici e/o un monopatti- ce le aspettative verso una totale scomparsa no, “muscolari” o elettrici. La diffusione dei dell’auto di proprietà a favore di sole auto mezzi di mobilità leggera sul territorio risulta condivise, la cui possibilità è attesa da quasi però fortemente disomogenea: si va dal 65% 1 Italiano su 4 (38%). Tra le innovazioni fu- del nord Italia al 38% del sud e Isole, passan- turistiche maggiormente apprezzate in tema do per un 50% del centro. Ad ogni modo, su di mobilità, anche il ricorso ad automobili un dato gli Italiani risultano tutti pienamente con guida autonoma, desiderato dal 62% del d’accordo: anche in tema di mobilità, l’am- campione; e la possibilità di disporre di auto biente – guardando al 2030 – dovrà essere capaci di allungarsi o accorciarsi in base alla sempre più tutelato. E come? Per il 35% li- disponibilità di parcheggio (42%). mitando al massimo o addirittura abolendo l’uso di veicoli inquinanti in città; per il 36% - 5. 2030, PAROLA D’ORDINE “FLESSIBILITA’”: utilizzando solo mezzi di trasporto ecologici e L’ASSICURAZIONE CAMBIA VOLTO per 3 Italiani su 10 (29%) facendo ricorso alla Cambiando il modo di muoversi degli Italiani, mobilità multimodale per gli spostamenti: più cambiano anche le loro esigenze, con una na- mezzi e forme di trasporto, anche condivise, turale ricaduta sul settore assicurativo a favo- e meno inquinanti. Al centro, quelli maggior- re del concetto di mobilità multimodale, che mente propensi alla multi-modalità (37%), si annuncia come uno dei trend dei prossimi mentre nel nord-ovest i più convinti a dire ad- anni. La flessibilità è ormai un “must”: secon- dio all’auto nei centri urbani (39%) per risol- do i dati dell’Osservatorio Groupama, il 31% vere il problema dell’inquinamento. del campione intervistato sente l’esigenza di un’assicurazione legata più alla persona che ai - 4. 2030, GLI ITALIANI SOGNANO CITTA’ singoli mezzi di proprietà; una polizza in gra- GREEN: 9 SU 10 SI ASPETTANO AUTO FULL do di coprire tutti gli spostamenti, compresi ELECTRIC E CARBURANTI 100% ECOLOGICI. quelli realizzati attraverso i servizi di sharing. Pensando ai cambiamenti che vorrebbero ve- Questa soluzione riscontra il favore soprattut- dere attuati nelle città nei prossimi 10 anni, to dei più giovani, che la preferirebbero nel circa 1 intervistato su 2 (48%) indica come 37% dei casi, a pari merito con la proposta di obiettivo per il 2030 un aumento di piste cicla- assicurare in un’unica soluzione tutti i mezzi bili e una maggiore presenza di mezzi pubblici di trasporto di proprietà. (47%), confermando quindi una propensione 22
VISITA IL MUSEO NAZIONALE FERROVIARIO DI PIETRARSA Il luogo dove nasce la storia delle ferrovie italiane. www.fondazionefs.it Fondazione FS Italiane © Alessio Cecconi 23
numero 290- 13 Maggio 2021 Controcorrente Riproporre il Ponte sullo Stretto forse serve a difendere scelte rischiose, di Marco Ponti, BRT Onlus Lo studio per valutare le possibili soluzioni produzioni, oppure che data la crisi economica all’attraversamento stabile dello Stretto di altre soluzioni possano creare più occupazio- Messina è davvero ricco di analisi e di dati. ne, e in tempi più brevi, e più stabile di quel- E’ stato avviato dalla precedente ministra dei la delle grandi opere civili (che sono oggi “ad Trasporti De Micheli, con un vasto gruppo di alta intensità di capitale”). Oppure che abbia- esperti interni ed esterni. Peccato che non no minor impatto ambientale (cemento e ac- fornisca i dati fondamentali necessari a deci- ciaio sono notoriamente “energivori”). Come dere di un’opera pubblica: quanto costa, se è si è detto poi non vi sono vere previsioni di la migliore delle alternative, e quanto serve. traffico: perché mai? Oggi esiste una model- Si inserisce cioè perfettamente nella recente listica sofisticata di simulazione e previsione logica che le analisi economiche siano inuti- del traffico. Il ministero non è in grado di ap- li, dichiarazione fatta esplicitamente dai due plicarla? Perché in realtà i dubbi sul traffico, ministri passati e implicitamente da quello soprattutto ferroviario, sono più che legittimi. attuale. Delrio con le “opere strategiche”, la Il traffico merci ferroviario di lunga distanza ministra citata con una celebre frase “altro vede nel mezzo marittimo un concorrente for- che analisi costi-benefici”, e riaffermata dal midabile, sia sul piano dei costi che su quello ministro attuale col fatto di presentare pro- ambientale (la ferrovia non è competitiva per getti costosissimi per le casse pubbliche, ge- le merci sulle brevi distanze a motivo delle co- neralmente non suffragati da analisi economi- siddette “rotture di carico”, cioè la necessità che, che ma nemmeno di traffico o di impatto di cambiar modo di trasporto). Per il traffico ambientale. E’ il regno dell’”arbitrio del prin- passeggeri di lunga distanza la gomma non è cipe” che avanza gloriosamente, purtroppo competitiva, ma il treno comunque su queste alimentato dal mito dei soldi europei infiniti, distanze vedrà una fortissima concorrenza mito che può condannarci a bruschi risvegli. con l’aereo, anche se finalmente questo modo I contenuti del voluminoso studio sul Ponte di trasporto fosse tassato in relazione ai costi sono poi davvero un po’ troppo ovvi, nascosti ambientali che genera. Rimane certo il traffi- dietro un fiume di tabelle, parole, e piantine: co su gomma di breve distanza, ma i dubbi sul se la Sicilia è collegata stabilmente alla terra- traffico complessivo certo rimangono legitti- ferma, è meglio che se non è collegata. mi. Si è già detto che lo studio, amplissimo Diminuiscono i costi di trasporto, si creano sul piano tecnico e descrittivo, non tenta poi posti di lavoro, ci sarà moltissimo traffico sul nemmeno di stimare l’ordine di grandezza dei nuovo collegamento stabile (un ponte, racco- costi delle alternative. mandato per ragioni tecniche, o un tunnel che Se ne deduce senza dubbi possibili che i co- sia). Chi può negare queste assolute e poco sti (come il traffico reale, cioè i benefici) non utili verità? Infatti, come si è detto, non ci sono considerati temi rilevanti. “Whatever it sono confronti, cioè che non vengono presi in costs”, si potrebbe dire con Draghi. “And wha- considerazione altri tipi di investimento che tever it is its usefulness”, si potrebbe aggiun- possano dare risultati migliori a parità di spe- gere. La scelta deve essere tutta e solo politi- sa, visto il ruolo declinante dei costi di tra- ca. Lo studio a rigore accenna timidamente e sporto al crescere del valore aggiunto delle molto tra le righe alla necessità di analisi co- 24
numero 290- 13 Maggio 2021 sti-benefici, ma subito aggiunge, per tranquil- e generosamente solo interessati allo svilup- lizzare il lettore, “e analisi multicriteria”. Non po del Sud. Da segnalare invece l’ingenua am- possiamo qui dilungarci sugli aspetti tecnici missione che far pagare una quota dell’opera dell’alternativa, ma in concreto significa che ad ANAS o ferrovie (con varie tecniche note se l’analisi economica non piace al decisore come “project financing”) costituirebbe un fi- politico, la ignora e decide di nuovo lui (maga- nanziamento pubblico mascherato. Speriamo ri in base ai voti che spera di raccogliere, ma ci si ricordi in futuro di questa ovvia constata- questo non si può dire). Veniamo adesso alla zione. Ma la realtà è probabilmente un’altra: parte “finanziamento dell’opera”, davvero un con il progetto del Ponte occorre difendere po’ scarna (anche perché, come si è visto, dei il “re nudo”. La nuova linea AV tra Salerno e costi interessa poco. Anzi, in una visione key- Reggio, parallela a quella esistente, se si farà nesiana lievemente di comodo, forse più costa risulterà molto probabilmente deserta (non a meglio è. I costruttori d’altronde condividono caso neanche qui sono state rese pubbliche molto questo approccio innovativo al pensie- stime di traffico. Se ne occuperà presto BRT), ro dell’economista inglese). Si dice, in sintesi, E costa tra i 22 e i 28 MLD€, se va bene. che è meglio che paghi tutto lo Stato. Ipotesi Molto imbarazzante…occorrerà almeno poter di finanziamento anche parziale da parte de- dire: “E’ deserta perché non c’è il Ponte”. gli utenti con un pedaggio, sono complicate Un viceministro comunque festeggia dando e forse farebbero diminuire un po’ il mirabo- per certo l’avvio dell’opera. lante traffico che ci si aspetta. Ma come, se Forse anche certe associazioni poco simpati- il traffico è così mirabolante, devono davvero che, notoriamente molto presenti nel settore, pagare tutto i contribuenti e nulla gli utenti? han già cominciato a festeggiare con l’attuale Nemmeno i costi di manutenzione? Infatti l’o- piano di grandi opere del PNRR (uno di loro pera è al di fuori del finanziamento possibile lo ha dichiarato esplicitamente), e forse con con i soldi del PNRR, quindi occorrerà che la la prospettiva del Ponte potranno continuare. paghino i contribuenti a tassi di mercato. Ma anche solo pensare queste cose non è po- E siamo sicuri che i tassi futuri saranno così liticamente corretto… bassi? I dubbi crescono di giorno in giorno, ma non sembrano turbare i decisori, ovviamente 25
Fondata nel 2011 da un qualificato gruppo di manager del settore, TRAINing ha saputo cogliere il vero spirito della libe- ralizzazione del mercato del trasporto ferroviario basata su indipendenza, competenza, trasparenza e imparzialità dei pro- cessi formativi, a garanzia del progressivo miglioramento dei già ragguardevoli livelli di sicurezza raggiunti in Europa da tale modalità di trasporto. TRAINing, grazie al riconoscimento come Centro di Formazione ottenuto nel 2012 da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicu- rezza delle Ferrovie, assicura la formazione mirata al consegui- mento e al mantenimento delle abilitazioni, sia ai privati che agli Operatori Ferroviari. TRAINing organizza corsi per le seguenti attività TRAINing, grazie alla riconosciuta esperienza di sicurezza: dei propri consulenti, offre agli Operatori Ferro- I MdM realizzati da TRAINing finalizzano il viari supporto per: Riordino Normativo secondo i criteri stabiliti dall’ANSF (Direttiva ANSF n° 1/2012 - Decreto la predisposizione del dossier di richiesta del ANSF n° 4/2012) con un dispositivo documenta- Condotta dei Treni (macchinista); Certificato di Sicurezza, Autorizzazione di Si- curezza o Certificato di Idoneità all’Esercizio; le innovativo, fruibile in via informatica (tablet), Accompagnamento dei Treni (capotreno); profilato per ruoli e contesti operativi di perti- la valutazione dei rischi ai sensi del Reg. UE nenza, redatti con una chiara gerarchia delle Preparazione dei Treni (manovratore, formatore 402/2013; fonti (distinzione fra principi, nozioni e regole e dei treni, verificatore dei veicoli). la progettazione e l’esecuzione di Audit (dal quest’ultime fra situazioni normali e di degrado), Piano Annuale all’esecuzione di Audit interni facilitano e rendono più efficace il processo PER LE IMPRESE FERROVIARIE e/o I GESTORI e/o verso fornitori); formativo. INFRASTRUTTURA L’architettura ed il sw consentono un’ efficace TRAINing prende in carico le attività formative teo- il monitoraggio ai sensi del Reg. UE gestione degli aggiornamenti evitando stratifi- riche e pratiche previste dal Sistema di Acquisizio- 1078/2012; cazioni e semplificando l’organizzazione di me- ne e Mantenimento delle Competenze (SAMAC) per il lo sviluppo e il miglioramento continuo dei rito delle Imprese Ferroviarie. conferimento e il mantenimento nel tempo delle abili- Sistemi di Gestione della Sicurezza; tazioni (aggiornamento, recupero competenze, ecc.). il riordino normativo per le ferrovie intercon- In esercizio da maggio 2015 e aggiornati ri- PER I PRIVATI nesse e isolate (dalla Gap Analisys rispetto al spetto alle nuove normative e disposizioni di TRAINing organizza corsi di formazione per: Regolamento Circolazione Ferroviaria, all’in- interfaccia in coerenza alla data di entrata in l’acquisizione della Licenza Europea del Macchinista; dividuazione delle misure mitigative e dei vigore. il conseguimento dei Certificati di Avvenuta For- provvedimenti definitivi per la gestione e la Utilizzati da 17 Imprese Ferroviarie. mazione, propedeutici all’esame di abilitazione, da so- risoluzione delle non conformità); stenere una volta assunti da un Operatore Ferroviario. l’elaborazione delle Disposizioni e delle Prescrizio- PER GLI SPECIALISTI DEL SETTORE ni di Esercizio inerenti al quadro normativo di competenza; TRAINing, grazie a docenti di riconosciuta espe- rienza e comprovata capacità, eroga corsi di alta la redazione delle norme di circolazione dei formazione destinati a specialisti (professional e/o veicoli e la definizione delle relative condizioni manager) sull’organizzazione, sulla tecnica ferro- di circolabilità; viaria (es. meccanica del veicolo), sulla normativa l’elaborazione e la revisione del Sistema di di settore europea e nazionale, ecc. Manutenzione. TRAINing srl Via Sommacampagna,63H | 37137 VERONA
Puoi anche leggere