Cotral, misure anti-contagio sui bus: "Grave situazione di pericolo" - L'Osservatore d'Italia
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Cotral, misure anti-contagio sui bus: “Grave situazione di pericolo” Le misure di distanziamento non sono rispettate a bordo dei bus Cotral e il sindacato Fast Confsal S.L.M. ha richiesto una convocazione urgente ai vertici dell’azienda di trasporto pubblico su gomma del Lazio. A scrivere è il segretario regionale Renzo Coppini, intervenendo in merito all’ordine di Servizio n. 24 del 1 maggio 2020 con il quale la società Cotral S.p.A. applicando
l’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio n. Z00037 del 30 aprile 2020, ha disatteso quanto previsto dai commi G e J della stessa, relativamente alle misure da adottare sui mezzi di trasporto pubblico. “A tal proposito – si legge – la figura dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) – organismo riconosciuto giuridicamente – ha evidenziato, con una nota del 5 maggio u.s., alcuni aspetti ritenuti “grave situazione di pericolo”, ribadendo come alcune disposizioni non garantiscono le misure di prevenzione del contagio dell’epidemia in corso. Cotral con una missiva ha declinato qualsiasi riscontro in merito alle segnalazioni. Questa Segreteria, stigmatizzando l’atteggiamento Aziendale nei riguardi dei RLS, che ricordiamo essere punti di riferimento per i lavoratori con compiti e ruoli stabiliti dal Decreto Legislativo 81/08, rimarca con inconfutabile certezza che il flusso dei passeggeri reso dalla porta anteriore espone il conducente ad una distanza inferiore ad un metro, in antitesi alle disposizioni dell’Ordinanza regionale, determinando potenziali situazioni di contagio. Oltretutto analoghe situazioni sono originate dalla presenza dei c.d turni a nastro che creano assembramenti tra il personale nonché dall’organizzazione delle squadre di Verifica. Per quanto sopra, si chiede urgente convocazione, sollecitando le dovute attenzioni della spettabile Prefettura in indirizzo nonché della Commissione di Garanzia, così come evocato nella nota del Segretario Generale CONFSAL del 4 maggio u.s.”.
Cotral, assembramenti alle fermate e nei bus: c’è alto rischio contagi in barba alla pubblicità aziendale [Il reportage fotografico] ROMA – Assembramenti di fronte la fermata del Cotral in via Anagnina. In barba al rispetto delle distanze da mantenere nella Fase 2. E proprio la distanza non appare rispettata in alcuna maniera
Iniziamo dalle banchine dove non c’è nessuno a controllare che non si creino gruppi di persone. Ancora peggio la situazione all’interno dei bus dove in primis l’autista non appare sufficientemente distanziato dai passeggeri. Il vetro non basta, ci vorrebbe del plexiglass per garantire il giusto
isolamento. La pubblicità dell’azienda sui tg e la realtà I marker indicati nelle pubblicità Cotral I posti a sedere che, secondo le pubblicità in pompa magna dell’azienda anche sui vari tg, dovevano necessariamente avere i marker ad indicare che determinati posti non andavano occupati sono invece sprovvisti di qualsiasi indicazione sulla stragrande maggioranza dei mezzi.
Riqualificazione ferrovia Roma-Viterbo: tra ritardi e disagi il sindaco di Sant’Oreste convoca l’assemblea pubblica Parte da Sant’Oreste la mobilitazione istituzionale volta a dare un’accelerazione agli interventi di riqualificazione previsti sulla ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo. “Rispetto alle evidenti criticità”, esordisce la Sindaca Valentina Pini, “avviamo un percorso collegiale e intercomunale, aperto ai cittadini interessati, ai Comitati dei Pendolari e ai Sindaci dei paesi della via Flaminia e del Viterbese. L’obiettivo è di avere dalla Regione Lazio certezze sulle tempistiche e di proporre soluzioni per mitigare i disagi attuali e futuri”. L’avvio del percorso lunedì pomeriggio, 19 agosto, con la seduta preliminare della “Commissione Speciale di Studio sui trasporti”, convocata dall’Amministrazione nell’aula consiliare. Oltre alla Sindaca Pini, erano presenti gli assessori Anna Cenci e Mario Falchetti, i consiglieri Andrea Diamanti, Andrea Miscia e Gabriele Salvatori, i rappresentanti del Comitato Pendolari RomaNord Fabrizio Bonanni e Rita Rossi nonché l’associazione no-profit TrasportiAmo.
L’Amministrazione di Sant’Oreste. Al cento la Sindaca Valentina Pini “Il Comitato ha risposto all’invito del Sindaco”, precisa Bonanni, “invece da un lato la Regione Lazio, dall’assessore Alessandri al Presidente della commissione trasporti Patanè ai componenti della stessa, Novelli e Porrello, dall’altra Atac, nella persona del Direttore dell’Esercizio Nicastro, ugualmente invitati, hanno declinato: i motivi sono sconosciuti, crediamo che nemmeno abbiamo dato riscontro alla lettera, che a noi è pervenuta i primi di agosto”. Ma il forfeit delle parti in causa, scontato e comunque assurdo, è stato, al contrario di quanto si possa pensare, il motivo trainante dell’istituzione di questa Commissione, “costituita da amministratori, comitati dei pendolari e tecnici”, ribadisce la prima cittadina di Sant’Oreste, “che ha la funzione di accendere e mantenere accesa una luce sul problema dei trasporti locali, ne dia la più ampia risonanza e
porti al coinvolgimento di altre Amministrazioni locali, facendo da centro di propulsione”. A cominciare dalla Roma-Viterbo, asse fondamentale e sostenibile della mobilità, se messa nella condizioni di funzionare. “La situazione del servizio ferroviario è drammatica”, sottolinea il Comitato. “Regione e Azienda non sono stati reattivi nel comprendere e risolvere i disagi causati dall’adozione delle direttive di ANSF. Le soppressioni sull’orario ridotto sono quotidiane, il servizio sostitutivo con bus è insufficiente, un mero palliativo estivo, tanto da costituire un ulteriore problema, che esploderà il 16 settembre prossimo alla riapertura delle scuole”. “Il Comitato non può accettare”, rimbecca Bonanni, “la sostituzione del treno con il bus e il conseguente depotenziamento del trasporto su ferro per favorire quello su gomma, che influisce sulle emissioni e sul traffico veicolare della Flaminia, già notoriamente congestionata. Dobbiamo pretendere che chi deve decidere le sorti del nostro treno faccia in fretta perché anche se non ci sono i treni, Atac comunque viene ben remunerata per il suo servizio, circa 90 milioni di euro l’anno”.
Fabrizio Bonanni e Rita Rossi del Comitato Pendolari Secondo il rappresentante del Comitato è “importante che i Comuni e i loro Sindaci premano costantemente affinché vengano avviati i lavori di ammodernamento, come ha già iniziato a fare, con questa iniziativa, quello di S. Oreste. Riguardo ai lotti dei lavori, essi sono stati aggiudicati ma sono bloccati a causa dei ricorsi; del resto non sembra che siano state fatte le pratiche di esproprio dei terreni, per il completamento delle quali occorrono dai tre ai sei mesi. Infine, bisogna tener conto del fatto che una volta affidati i lavori, occorrono dai trenta giorni ai sei mesi dopo la stipula del relativo contratto che esso diventi efficace. Da questo termine la ditta assegnataria dei lavori ha tre anni di tempo per stilare il progetto esecutivo. Bisogna poi attendere ancora che partano i lavori dopo l’approvazione del progetto esecutivo”. “È fondamentale il trasporto trasversale”, sottolinea Rita Rossi, “ovvero che debba essere integrato e potenziato il trasporto pubblico tra i singoli Comuni. I servizi attuali sono talmente carenti da questo punto di vista
che, per muoversi tra due aree poco distanti in linea d’aria, si debbano intraprendere percorsi complessi, per i quali si impiega e si perde molto tempo”. D’accordo sul da farsi l’associazione TrasportiAmo: “La ferrovia paga i ritardi macroscopici di Regione e Atac, la mancata attuazione di interventi mirati a elevare gli standard di sicurezza secondo le normative recepite dall’ANSF; questo ha comportato l’emanazione di provvedimenti stringenti all’esercizio che, di fatto, hanno macellato l’extraurbano. Al riguardo”, annuncia, “abbiamo predisposto un nuovo orario grafico, elaborato con personale tecnico esperto, col quale dimostreremo che è possibile mantenere e potenziare il servizio ferroviario, specie nelle tratte Montebello-Sant’Oreste e Civita Castellana-Viterbo, nel rispetto di quanto dettato dall’Agenzia medesima. Lo presenteremo in Regione e in Atac, e chiederemo il supporto delle Amministrazioni interessate, a cominciare proprio da Sant’Oreste, sempre disponibile, e al Comitato. Il nostro obiettivo è di aumentare la produzione (treno/Km) e l’offerta dei posti/treno nonché di diminuire l’uso dei bus sostitutivi. È una proposta tecnicamente fattibile”. L’associazione inoltre, ricorda la battaglia per salvare le carrozze storiche del 1932,
assieme al Comitato TSRL – Trasporti Storici di Roma e Lazio e alla Cooperativa ARS Onlus, rimarcando le “potenzialità turistiche della linea”. Poi aggiunge: “non costituisce un problema il fatto che la tratta extraurbana della RomaNord sia a semplice binario, una dimostrazione è la Roma Ostiense-Viterbo (FL3) di Trenitalia, che si presenta ugualmente a binario unico nella tratta fuori Roma. La differenza sta nell’adozione o meno di sistemi e sottosistemi che per esempio garantiscono il distanziamento e la marcia dei treni nonché la protezione dei passaggi a livello”. In chiusura della Commissione si è deciso di convocare un’Assemblea Pubblica per il 23 agosto alle ore 18.30 presso in Bunker Soratte che vedrà coinvolti i Comuni, compresi quelli della provincia di Viterbo, serviti dalla RomaNord. Invitati a partecipare il personale coinvolto nella gestione dei trasporti locali, appartenente alla Regione Lazio, al XV Municipio di Roma, alle aziende Atac e Cotral.
“Il Comitato Pendolari c’è sempre”, conclude Bonanni, “a supporto di chi vuole il bene della ferrovia e combatterà con ogni forza chi vuole depotenziare o smantellare una linea che dovrebbe essere una risorsa per il Lazio anche a fini turistici. Invece si pensa a rottamare e a distruggere carrozze storiche per far cassa. Ci vediamo presto, tutti uniti e sindaci in testa (da Sacrofano a Viterbo) per ribadire il bisogno di avere un servizio pubblico vero e non questo disservizio pubblico”. “Riteniamo che non possiamo abbandonare i pendolari”, è il commento finale della Sindaca Valentina Pini, “che ogni cercano di raggiungere il posto di lavoro. Riteniamo ancora che tutte le misure intraprese non sono stati sufficienti per limare le criticità. Chiediamo alla Regione una risoluzione al problema, che travolgerà non soltanto i lavoratori ma anche gli studenti. Cercheremo di coinvolgere i Sindaci dell’asse Flaminia e del viterbese, coinvolti nel disagio, e la stessa
Regione come interlocutore. È essenziale la partecipazione all’assemblea pubblica di venerdì 23 agosto, attraverso la quale sarà possibile dare un segnale forte a chi è deputato a dare risposte”. L’unione fa la forza. L’appello della Fast-Confsal: “Caso umano in Cotral, la Regione ci aiuti a trasferire Angelo” “Questa Segretaria da tempo rimarca, facendo proprie le rimostranze
della maggioranza dei dipendenti, un utilizzo improprio delle contestazioni disciplinari da parte della Soc. Cotral SpA, il cui scopo sembrerebbe per lo più quello di reprimere e intimidire. Un meccanismo nel quale incappano, purtroppo, anche quei lavoratori che svolgono le proprie mansioni con solerzia e abnegazione”. Inizia così la lettera di Renzo Coppini, Segretario SLM Fast-Confsal Lazio, indirizzata al Presidente Zingaretti, all’assessore alla Mobilità Alessandri, ai Capigruppo e ai membri della Commissione ai Trasporti della Regione. Due pagine fitte che portano all’attenzione della politica “l’incresciosa vicenda dell’O.E. [Operatore di Esercizio, ndr] Angelo Palombi. Un caso di coscienza”. Secondo la ricostruzione, l’autista è stato oggetto da parte della Compagnia di un “provvedimento sanzionatorio” in seguito “a un incidente contestato inizialmente in data 15.06.2015, giustificato dal lavoratore in data 26.06.2015 e riattivato, tardivamente, in data 14.12.2016”. Che disponeva “l’immediato trasferimento punitivo dall’impianto di assegnazione di Civitavecchia (il Palombi risiede a S. Marinella) all’impianto di Colleferro e, successivamente, la retrocessione al livello inferiore con lettera del 08.03.2017”. L’esponente sindacale nel proseguire, tiene inoltre a evidenziare che
questo provvedimento “veniva applicato malgrado la tempestiva richiesta di arbitrato e della contestuale richiesta del tentativo di conciliazione” avanzate dal diretto interessato e “respinte dall’Azienda, la quale a sua volta ricorreva presso il Tribunale Ordinario territorialmente compente, al fine di ottenere il pagamento per intero dei danni cagionati al mezzo coinvolto nel citato sinistro”. Una decisione che ha “provocato il congelamento dell’intera vicenda, considerata la lentezza dei Tribunali per le note criticità, e ulteriormente sconvolto la vita quotidiana di Palombi e della sua famiglia (dall’inizio del procedimento giudiziario, siamo arrivati al quinto rinvio dell’udienza)”. E qui il colpo di scena. “Il nostro collega, infatti, fruisce della Legge 104/92 riferita alla madre, allettata da anni per una grave malattia, la quale richiede continua assistenza, e, contestualmente, deve accudire la sua consorte alla quale è stata riconosciuta un’invalidità del 50%”. Una situazione oggettivamente drammatica in cui “malgrado le continue richieste di avvicinamento”, scrive ancora Coppini, “la Dirigenza Cotral si mostra ostinatamente e clamorosamente insensibile a tutto, nonostante nei social affermi che i
dipendenti sono al centro della sua attenzione. La realtà sembra essere ben diversa”. Poi cita, per rafforzare il suo ragionamento, l’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70): “non può tenersi conto ad alcun effetto delle sanzioni disciplinari decorsi due anni dalla loro applicazione”. “Nel recente passato la Magistratura Ordinaria del Lavoro ha dichiarato illegittimi alcuni trasferimenti punitivi effettuati da Cotral, specificamente in relazione alla citata Legge 104; al punto da costringere la medesima Società a emanare la Disposizione Organizzativa n. 4 del 27.03.2019 con la quale, invitata il personale, oggetto di tali trasferimenti da almeno tre mesi, a presentare istanza per rientrare al deposito di assegnazione. Ma neppure in questo caso, la domanda di Palombi è stata presa in considerazione, come, ugualmente, non ha sortito l’effetto sperato l’incontro avvenuto tra l’Azienda e le RSU del Bacino Aurelio, nel corso del quale è stato chiesto, nuovamente, il reintegro del collega”. “Di quale delitto si sarebbe macchiato mai Palombi? Un incidente può giustificare tale accanimento? Come può una Società pubblica rimanere inamovibile dinanzi a un caso drammatico come quello appena esposto?”, sono i quesiti
posti da Coppini ai vertici della Regione Lazio. “Fermiamoci un momento a riflettere, per favore. Lavorare non può comportare sacrifici abnormi nella vita degli individui, non può scardinare quelli che sono i valori morali e umani alla base della nostra esistenza. Chiediamo, facendo appello alla vostra coscienza, un intervento risolutorio presso la Soc. Cotral; un piccolo gesto di solidarietà, almeno per riportare il nostro collega al deposito di appartenenza, quello di Civitavecchia, vicino ai suoi cari e alla sua Famiglia”. “Le regole vanno rispettate, senza alcun dubbio, ma un conto è una equa e legittima sanzione, un conto è l’intimidazione e la vessazione”, ha commentato a margine il Segretario, “nel nostro lavoro gli incidenti, gli errori in trenta anni di servizio possono capitare, essere ripresi è corretto, vivere nella paura di poter sbagliare è un’altra cosa”.
La stretta di Cotral sull’evasione tariffaria non convince i lavoratori: “Sicurezza incrinata”. Aggredito controllore Atac Da quest’anno è obbligatorio convalidare, oltre ai biglietti, anche gli abbonamenti per viaggiare sui bus della Cotral. “Un modo per rendere – recita la nota della Compagnia Regionale- “per rendere immediatamente evidente chi paga e chi no e per fornire all’azienda
informazioni necessarie ad organizzare al meglio il servizio”. Ma alla fase informativa avviata dall’azienda, “Convalida e metti KO l’evasione”, ha risposto per le rime il sindacato Cambiamenti M410, con un lapidario messaggio: “Vogliono mettere KO l’evasione mettendo KO gli autisti”. La partita è aperta. Si inasprirono i controlli dei titoli di viaggio sui mezzi extraurbani, a completamento dell’iter partito a marzo scorso con l’introduzione dell’autista-controllore. “Rispetto al 2016 – spiegano da via Alimena – nel 2018 sono stati venduti il 48% di biglietti in più, per un valore di 4 milioni di euro”, grazie anche al “miglioramento del processo di riscossione delle multe, che ha portato nelle casse dell’azienda 1 milione di euro nel 2018, e all’estensione della rete di vendita”. “Oggi Cotral può contare su 2660 punti vendita nel Lazio e nelle regioni limitrofe. E non solo, dalla scorsa estate tutti i clienti possono richiedere on line la propria card e acquistare direttamente sul sito dell’azienda il proprio abbonamento Metrebus Lazio mensile o annuale”. In questi giorni scatterà la fase esplicativa, che “illustrerà con quattro diversi soggetti sui bus, sul web e sui canali social aziendali le
modalità di accesso ai mezzi”. “Per la prima volta in Cotral – dichiara la Presidente, Amalia Colaceci – i funzionari dell’ufficio comunicazione, delle risorse umane e i collaboratori del mio staff saranno in strada al fianco dei colleghi autisti e verificatori nelle iniziative di contrasto all’evasione tariffaria. L’obiettivo è estendere entro due mesi il controllo a vista a tutto il nostro servizio”. Contemporaneamente alla campagna di comunicazione, “gli autisti controlleranno biglietti e abbonamenti dei passeggeri su tutte le corse in partenza dai capolinea di Roma e del Lazio”, con l’esclusione delle le corse “che registrano particolari – conclude il comunicato – situazioni di esercizio e di traffico” come stabilito nell’articolo 36 del contratto collettivo nazionale degli autoferrotranvieri”. Non si sono fatte attendere le rimostranze delle sigle sindacali. “Vogliono mettere KO l’evasione ma mettendo KO gli autisti – tuona il Cambiamenti M410 su Facebook la cui leader è Micaela Quintavalle -. Continua l’aumento del carico di lavoro per gli autisti in cambio di altre rogne, fastidi e nessun guadagno. Con un corso da asilo infantile improvvisamente si diventa persino addetti alla polizia amministrativa detentori di soldi a bordo vettura, come se non bastassero le aggressioni, le minacce e le ore di guida. Non siamo tanto orgogliosi di questa
manovra forzata. Un tempo c’era il personale addetto alla controlleria, oggi sale la gente, tu autista sei solo, rischi una botta in testa da chi si rifiuta di presentare il titolo di viaggio, intimorito dalla multa. Di sera è uno scenario davvero poco interessante”. E proprio sul tema della sicurezza, irrompe la criminale aggressione avvenuta questa mattina alla fermata tranviaria della Linea 3, nei pressi del Circo Massimo. Vittima un verificatore Atac. “Mentre stava svolgendo il suo lavoro, chiedendo i titoli di viaggio ai passeggeri – riferisce in una nota Claudio De Francesco della Faisa Cisel -, è stato aggredito da un uomo, italiano, che ha estratto un taglierino e lo ha colpito con un fendente all’orecchio e poi con calci e pugni. Fortunatamente sono intervenuti i colleghi che hanno fatto scudo e bloccato l’uomo che si è poi divincolato, minacciando tutti i lavoratori dandosi alla fuga. Esprimiamo la massima solidarietà al collega, ora al pronto soccorso per le cure del caso. Dopo tutta questa propaganda che si fa sulla sicurezza sia da parte del Governo sia da parte del Sindaco di Roma, chiediamo di procedere con i fatti e non a colpi di post propagandistici su Facebook. Perché non si può rischiare la vita per due spicci”.
Cotral, licenziamenti illegittimi: Maccauro, Cherubini e De Gregorio assolti perchè il fatto non sussiste Assolti perché il fatto non sussiste. Questo l’epilogo di un grande ciclone giudiziario che ha scatenato l’allora Amministratore delegato Cotral Vincenzo Surace, nominato nel 2011 dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il quale ha licenziato gli allora dirigenti Vincenzo Maccauro ex capo del Personale, Giuseppe Cherubini ex dirigente Ingegneria e manutenzione e Daniela De Gregorio ex direttrice d’Esercizio con l’accusa di aver pilotato 280 assunzioni in Cotral. Tra gli assolti anche l’ex Ad Antonio Ricevuto. Chiara Rai commenta la notizia appena appresa dell’assoluzione dei tre dirigenti a Officina Stampa del 12 Luglio 2018
Il licenziamento di Maccauro arrivò con una maggioranza di tre voti su 5 Oltre all’Ad Surace gli altri due componenti di maggioranza che vollero a tutti i costi il licenziamento furono: Adriano Palozzi, ora in carcere per corruzione (secondo Parnasi era sempre alla ricerca di tangenti), allora già rinviato a giudizio per peculato e per un altro caso di abuso d’ufficio e Giovanni Libanori indagato per la presunta truffa delle manutenzioni Cotral e sotto inchiesta anche per aver lasciato la gestione del servizio dopolavoro Cotral Metro ai sindacati senza alcuna gara ne controlli. Sempre riguardo Adriano Palozzi la Guardia di Finanza ha acquisito una lettera con la quale l’ex presidente Cotral concedeva al grande accusatore di Maccauro, tale Blasucci la somma di 650mila euro. Oggi un processo per capirne le ragioni. E’ in prigione anche Luca Gramazio, mafia capitale, dal quale l’ Ad Surace fece partire la sua caccia al “comunista”. Come da intercettazioni ambientali. Vincenzo Surace a sua volta è accusato d’abuso d’ufficio per l’allontanamento degli ex dipendenti.
Licenziamenti che poi si sono verificati illegittimi Di fatto tutta questa questione si è rivelata un piano zoppo che ha causato non solo danni all’Ente ma anche anni di fango gettato addosso ai dirigenti licenziati. Con tutta probabilità il fine era silurare elementi scomodi. Ci sono delle intercettazioni pubblicate dal Corriere della Sera che hanno alzato il velo su questi ordini impartiti dalla politica. Messi alla porta prima di essere indagati L’allontanamento dei dirigenti parte il 22 settembre del 2011 con la sospensione dell’allora capo del Personale, decisa prima dell’apertura dell’inchiesta sulle presunte assunzioni. Quando arriva l’allontanamento i dirigenti non sono ancora indagati ma vengono comunque messi alla porta nonostante per altri componenti del Pd è valsa la teoria della presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Per i tre dirigenti invece, non si è aspettato neppure che fossero indagati. Che si tratta di rimozioni pilotate lo dimostrano alcune intercettazioni ambientali realizzate a febbraio del 2012 da Cherubini durante un colloquio con Surace, prima del congedo imposto dall’azienda: l’Ad giustifica le sue mosse con l’esistenza di uno spoil system romano e sostiene con l’interlocutore di aver ricevuto l’ordine di mandarli via. Inoltre, Surace fa anche intendere che l’operazione sia decisa al vertice, quando fa riferimento a richieste provenienti “dalla politica…”. Poi l’Ad aggiunge che per il successo dell’operazione sarà necessaria l’attivazione degli “avvocati penalisti”, come poi successo. Il dossier Cotral de L’Osservatore d’Italia L’Osservatore d’Italia ha scoperchiato un vaso di pandora che ha fatto tremare le stanze della Cotral grazie ad un dossier
che non è rimasto scalfito neppure da una denuncia di un ex dipendente che avrebbe voluto essere risarcito da un quotidiano che ha fatto della libera e sana informazione una bandiera. Adesso la Cotral dovrà risarcire i danni materiali e morali provocati a Maccauro, Cherubini e De Gregorio. I tre ex dirigenti sono persone perbene che questo giornale non ha mai voluto condannare mediaticamente neppure quando tutto il vento era loro avverso. Il dossier su Cotral de L’Osservatore d’Italia Ora si renda giustizia a queste persone E oggi, con gli accusatori in carcere o a processo per fatti gravi e con l’assoluzione piena di Maccauro e co. non dovrebbero dunque esserci problemi affinchè Amalia Colaceci, attuale presidente Cotral, concili e renda giustizia a Maccauro. D’altronde si parla dei dirigenti più autorevoli e prestigiosi di Cotral e tra l’altro l’ex capo del Personale è stato il più ben voluto tra gli autisti. Fu infatti la stessa Colaceci a produrre sul proprio Facebook con le intercettazioni ambientali, rivendicando l’innocenza di questi. La stessa Colaceci, forte dei pareri penalizzati e del
lavoro, interni ed esterni, si era attivata per il loro reintegro (come fatto di giustizia e necessità aziendale). Poi però, su pressione di qualcuno? Il suo lavoro si bloccò. Nemi: ancora un'altra informazione di garanzia per Giovanni Libanori
Cotral, morte dipendente per esposizione amianto: sentenza storica del Tribunale di Roma. Ona annuncia class action La Compagnia di trasporti laziali Cotral è stata condannata a risarcire la vedova di un dipendente morto per cancro polmonare causato da esposizione ad amianto. A renderlo noto l’avvocato Ezio Bonanni, legale della famiglia e presidente dell’Osservatorio nazionale amianto (Ona). Il giudice Alessandra Trementozzi della sezione Lavoro del Tribunale di Roma, con sentenza n.2906/2018 pubblicata ieri, ha condannato Cotral al risarcimento dei danni subiti dal deceduto V.C. per l’insorgenza del cancro polmonare che ne ha provocato la morte, quantificando l’importo dei danni non patrimoniali subiti nella misura di oltre 236mila euro. La vittima era stata esposta ad amianto nello svolgimento delle sue mansioni lavorative tra il dicembre 1981 e il dicembre 1992 L’Ona annuncia ora una class action dei lavoratori Cotral esposti ad amianto. “Quella di oggi è una vittoria storica poiché è stato riconosciuto che l’amianto in Cotral era ed è dannoso per la salute umana e, poiché altri dipendenti hanno subiti danni alla salute, l’Ona attraverso lo Sportello nazionale amianto è a disposizione di tutte le vittime di amianto nella città di Roma per chiedere il risarcimento dei danni”, afferma Bonanni.
Castel Gandolfo: nuove pensiline alle fermate Cotral CASTEL GANDOLFO (RM) – Grazie ad una collaborazione tra Cotral S.p.A. e il Comune, sono state installate a Castel Gandolfo le due nuove pensiline sulle due fermate lungo l’Appia Nuova, all’altezza dell’angolo con via Mole e via Ercolano, e le nuove paline per le fermate a richiesta del bus. Il Comune di Castel Gandolfo è stato uno dei primi ad aderire all’iniziativa “Insieme ai Comuni” attivata da Cotral ed è una delle prime cittadine del Lazio a vedere installato questo nuovo “riparo antipioggia e antivento”. Qui e sulle nuove paline i pendolari, che ogni giorno usufruiscono del servizio di trasporto pubblico, possono trovare anche i riferimenti per entrare direttamente in contatto con l’azienda per le richieste di informazione su linee e fermate: attraverso il Contact center da rete fissa 800 174471, o da rete mobile 06 7205 7205, dall’app BusCotral disponibile su App Store, Google Play e WP Store, o attraverso il sito web www.cotralspa.it e gli account social ufficiali @BusCotral su Twitter e Instagram. “Grazie alla collaborazione di Cotral S.p.A. – commenta il sindaco Milvia Monachesi – da oggi rendiamo migliore la permanenza dei pendolari che ogni giorno sostano alle fermate dei bus per raggiungere gli altri comuni dei Castelli Romani e la Capitale. Un importante lavoro sinergico tra l’azienda e la nostra amministrazione che guarda alla promozione di una mobilità sostenibile”.
Subiaco: infermiere conficcava gli aghi delle siringhe nei sedili dei bus Cotral SUBIACO (RM) – I Carabinieri della Stazione di Subiaco hanno denunciato a piede libero un italiano di 58 anni, operatore sanitario presso un ospedale della Capitale, con l’accusa di lesioni personali aggravate. La vicenda e le indagini hanno avuto origine lo scorso mese di dicembre, a seguito di alcuni rinvenimenti di aghi di siringa conficcati sui sedili degli autobus Co.Tra.L. impiegati sulla tratta Roma Ponte Mammolo – Subiaco. Nel corso dei vari sopralluoghi effettuati, i Carabinieri hanno accertato che gli aghi venivano oculatamente nascosti nelle sedute dei mezzi pubblici, con l’evidente obiettivo di pungere gli ignari viaggiatori. Le indagini, grazie ai servizi di osservazione e ai sistemi di
videosorveglianza installati sugli autobus, hanno consentito ai Carabinieri di identificare nell’operatore sanitario 58enne l’autore del gesto sconsiderato. Durante le perquisizioni, delegate della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, scattate nella sua abitazione e nello spogliatoio del luogo di lavoro, l’uomo è stato trovato in possesso di altri numerosi aghi da siringa e aghi cannula a farfalla, sui quali saranno effettuati i dovuti accertamenti finalizzati a verificare l’eventuale presenza di agenti infettivi. Rettifica
Cotral, Polverini attacca Minnucci: “Impreparato su tutto, la mia giunta ha risanato l’azienda” Attacco della candidata di Forza Italia Polverini al candidato alla Regione del Pd Minnucci. Screzi di campagna elettorale. Ecco cosa scrive Renata Polverini: “Nel vano tentativo di uscire dall’anonimato l’onorevole Minnucci inonda quotidianamente le agenzie con dichiarazioni sugli argomenti più disparati, dalla ricerca fino all’ambiente, con l’unica costante di dimostrare una totale impreparazione su tutto. Oggi, inconsapevole dei suoi limiti, ha provato con i trasporti pensando che poteva essere un tema alla sua portata e non mancando di incensare il governatore Zingaretti al quale attribuisce improbabili meriti sul risanamento del Cotral, la società di trasporti del Lazio. Evidentemente il candidato del Partito Democratico ignora che è stata la mia Giunta a risanare quella azienda, ricapitalizzandola e affidandogli un contratto di concessione per dodici anni che l’ha messa al riparo – assieme ai suoi dipendenti – da qualsiasi scorribanda, persino del suo partito”.
Rieti: bus Cotral prende fuoco sulla Salaria RIETI – Traffico in tilt a causa di un bus della Cotral andato a fuoco poco dopo le 7.30, all’altezza del bivio di Poggio San Lorenzo, intorno al chilometro 59. Sul posto i vigili del fuoco per i soccorsi. Per fortuna, a parte il panico, i passeggeri sono riusciti prontamente a scendere a terra senza che nessuno rimanesse ferito. Il merito alla tempestività d’intervento dell’autista. Il bus era sulla tratta Fonte Nuova-Rieti, partito alle 6.10, con studenti a bordo. Il mezzo era del 2004. A fuoco anche la vegetazione circostante. Verrà probabilmente aperta un’indagine interna sulle cause. Sulla
Salaria si è formata una lunga coda di auto che ha rallentato pesantemente la circolazione.
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