Cotral, misure anti-contagio sui bus: "Grave situazione di pericolo" - L'Osservatore d'Italia

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Cotral, misure anti-contagio sui bus: "Grave situazione di pericolo" - L'Osservatore d'Italia
Cotral, misure anti-contagio
sui bus: “Grave situazione di
pericolo”
Le misure di distanziamento non sono rispettate a bordo dei
bus Cotral e il sindacato Fast Confsal S.L.M. ha richiesto una
convocazione urgente ai vertici dell’azienda di trasporto
pubblico su gomma del Lazio.

A scrivere è il segretario regionale Renzo Coppini,
intervenendo in merito all’ordine di Servizio n. 24 del 1
maggio 2020 con il quale la società Cotral S.p.A. applicando
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l’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio n. Z00037 del
30 aprile 2020, ha disatteso quanto previsto dai commi G e J
della stessa, relativamente alle misure da adottare sui mezzi
di trasporto pubblico. “A tal proposito – si legge – la figura
dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) –
organismo riconosciuto giuridicamente – ha evidenziato, con
una nota del 5 maggio u.s., alcuni aspetti ritenuti “grave
situazione di pericolo”, ribadendo come alcune disposizioni
non garantiscono le misure di prevenzione del contagio
dell’epidemia in corso.

Cotral con una missiva ha declinato qualsiasi riscontro in
merito alle segnalazioni. Questa Segreteria, stigmatizzando
l’atteggiamento Aziendale nei riguardi dei RLS, che ricordiamo
essere punti di riferimento per i lavoratori con compiti e
ruoli stabiliti dal Decreto Legislativo 81/08, rimarca con
inconfutabile certezza che il flusso dei passeggeri reso dalla
porta anteriore espone il conducente ad una distanza inferiore
ad un metro, in antitesi alle disposizioni dell’Ordinanza
regionale, determinando potenziali situazioni di contagio.
Oltretutto analoghe situazioni sono originate dalla presenza
dei c.d turni a nastro che creano assembramenti tra il
personale nonché dall’organizzazione delle squadre di
Verifica. Per quanto sopra, si chiede urgente convocazione,
sollecitando le dovute attenzioni della spettabile Prefettura
in indirizzo nonché della Commissione di Garanzia, così come
evocato nella nota del Segretario Generale CONFSAL del 4
maggio u.s.”.
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Cotral, assembramenti alle
fermate e nei bus: c’è alto
rischio contagi in barba alla
pubblicità   aziendale    [Il
reportage fotografico]
ROMA – Assembramenti di fronte la fermata del Cotral in via
Anagnina. In barba al rispetto delle distanze da mantenere
nella Fase 2.

E proprio la distanza non                        appare
rispettata in alcuna maniera
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Iniziamo dalle banchine dove non c’è nessuno a controllare che
non si creino gruppi di persone. Ancora peggio la situazione
all’interno dei bus dove in primis l’autista non appare
sufficientemente distanziato dai passeggeri. Il vetro non
basta, ci vorrebbe del plexiglass per garantire il giusto
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isolamento.

La pubblicità dell’azienda sui tg e la
realtà

I marker indicati nelle pubblicità Cotral

I posti a sedere che, secondo le pubblicità in pompa magna
dell’azienda anche sui vari tg, dovevano necessariamente avere
i marker ad indicare che determinati posti non andavano
occupati sono invece sprovvisti di qualsiasi indicazione sulla
stragrande maggioranza dei mezzi.
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Riqualificazione    ferrovia
Roma-Viterbo: tra ritardi e
disagi    il   sindaco    di
Sant’Oreste          convoca
l’assemblea pubblica
Parte da Sant’Oreste la mobilitazione istituzionale
volta a dare un’accelerazione agli interventi di
riqualificazione previsti
sulla ferrovia Roma-Civita
Castellana-Viterbo. “Rispetto alle evidenti criticità”,
esordisce la
Sindaca Valentina Pini, “avviamo un percorso
collegiale e intercomunale, aperto ai cittadini interessati,
ai Comitati dei
Pendolari e ai Sindaci dei paesi della via Flaminia e del
Viterbese. L’obiettivo
è di avere dalla Regione Lazio certezze
sulle tempistiche e di proporre soluzioni per mitigare i
disagi attuali e
futuri”.

L’avvio del percorso lunedì pomeriggio, 19 agosto, con la
seduta preliminare della “Commissione Speciale di Studio sui
trasporti”,    convocata    dall’Amministrazione    nell’aula
consiliare. Oltre alla Sindaca Pini, erano presenti gli
assessori Anna Cenci e Mario Falchetti, i consiglieri Andrea
Diamanti, Andrea Miscia e Gabriele Salvatori, i rappresentanti
del Comitato Pendolari RomaNord Fabrizio Bonanni e Rita Rossi
nonché l’associazione no-profit TrasportiAmo.
L’Amministrazione   di   Sant’Oreste.   Al   cento   la   Sindaca
Valentina Pini

“Il Comitato ha risposto all’invito del Sindaco”, precisa
Bonanni, “invece da un lato la Regione Lazio, dall’assessore
Alessandri al Presidente della commissione trasporti Patanè ai
componenti della stessa, Novelli e Porrello, dall’altra Atac,
nella persona del Direttore dell’Esercizio Nicastro,
ugualmente invitati, hanno declinato: i motivi sono
sconosciuti, crediamo che nemmeno abbiamo dato riscontro alla
lettera, che a noi è pervenuta i primi di agosto”.

Ma il forfeit delle parti in causa, scontato e comunque
assurdo, è stato, al contrario di quanto si possa pensare, il
motivo trainante dell’istituzione di questa Commissione,
“costituita da amministratori, comitati dei pendolari e
tecnici”, ribadisce la prima cittadina di Sant’Oreste, “che ha
la funzione di accendere e mantenere accesa una luce sul
problema dei trasporti locali, ne dia la più ampia risonanza e
porti al coinvolgimento di altre Amministrazioni locali,
facendo da centro di propulsione”.

A cominciare
dalla Roma-Viterbo, asse fondamentale e sostenibile della
mobilità, se messa
nella condizioni di funzionare. “La situazione del servizio
ferroviario è
drammatica”, sottolinea il Comitato. “Regione
e Azienda non sono stati reattivi nel comprendere e risolvere
i disagi causati
dall’adozione delle direttive di ANSF.
Le soppressioni sull’orario ridotto sono quotidiane, il
servizio sostitutivo
con bus è insufficiente, un mero palliativo estivo, tanto da
costituire un
ulteriore problema, che esploderà il 16
settembre prossimo alla riapertura delle scuole”.

“Il Comitato non può accettare”, rimbecca Bonanni, “la
sostituzione del treno con il bus e il conseguente
depotenziamento del trasporto su ferro per favorire quello su
gomma, che influisce sulle emissioni e sul traffico veicolare
della Flaminia, già notoriamente congestionata. Dobbiamo
pretendere che chi deve decidere le sorti del nostro treno
faccia in fretta perché anche se non ci sono i treni, Atac
comunque viene ben remunerata per il suo servizio, circa 90
milioni di euro l’anno”.
Fabrizio Bonanni e Rita Rossi del Comitato Pendolari

Secondo il rappresentante del Comitato è “importante che i
Comuni e i loro Sindaci premano costantemente affinché vengano
avviati i lavori di ammodernamento, come ha già iniziato a
fare, con questa iniziativa, quello di S. Oreste. Riguardo ai
lotti dei lavori, essi sono stati aggiudicati ma sono bloccati
a causa dei ricorsi; del resto non sembra che siano state
fatte le pratiche di esproprio dei terreni, per il
completamento delle quali occorrono dai tre ai sei mesi.
Infine, bisogna tener conto del fatto che una volta affidati i
lavori, occorrono dai trenta giorni ai sei mesi dopo la
stipula del relativo contratto che esso diventi efficace. Da
questo termine la ditta assegnataria dei lavori ha tre anni di
tempo per stilare il progetto esecutivo. Bisogna poi attendere
ancora che partano i lavori dopo l’approvazione del progetto
esecutivo”. “È fondamentale il trasporto trasversale”,
sottolinea Rita Rossi, “ovvero che debba essere integrato e
potenziato il trasporto pubblico tra i singoli Comuni. I
servizi attuali sono talmente carenti da questo punto di vista
che, per muoversi tra due aree poco distanti in linea d’aria,
si debbano intraprendere percorsi complessi, per i quali si
impiega e si perde molto tempo”.

D’accordo sul
da farsi l’associazione TrasportiAmo: “La ferrovia paga i
ritardi macroscopici
di Regione e Atac, la mancata attuazione di interventi mirati
a elevare gli
standard di sicurezza secondo le normative recepite dall’ANSF;
questo ha
comportato l’emanazione di provvedimenti stringenti
all’esercizio che, di
fatto, hanno macellato l’extraurbano. Al riguardo”, annuncia,
“abbiamo
predisposto un nuovo orario grafico, elaborato con personale
tecnico esperto,
col quale dimostreremo che è possibile mantenere e potenziare
il servizio ferroviario,
specie nelle tratte Montebello-Sant’Oreste          e   Civita
Castellana-Viterbo, nel
rispetto di quanto dettato      dall’Agenzia    medesima.   Lo
presenteremo in Regione e
in Atac, e chiederemo il supporto delle Amministrazioni
interessate, a
cominciare proprio da Sant’Oreste, sempre disponibile, e al
Comitato. Il nostro
obiettivo è di aumentare la produzione (treno/Km) e l’offerta
dei posti/treno nonché
di diminuire l’uso dei bus sostitutivi. È una proposta
tecnicamente fattibile”.

L’associazione
inoltre, ricorda la battaglia per salvare le carrozze storiche
del 1932,
assieme al Comitato TSRL – Trasporti Storici di Roma e Lazio
e alla Cooperativa ARS Onlus,
rimarcando le “potenzialità turistiche della linea”. Poi
aggiunge: “non
costituisce un problema il fatto che la tratta extraurbana
della RomaNord sia a
semplice binario, una dimostrazione è la Roma
Ostiense-Viterbo (FL3) di Trenitalia,
che si presenta ugualmente a binario unico nella tratta fuori
Roma. La
differenza sta nell’adozione o meno di sistemi e sottosistemi
che per esempio garantiscono
il distanziamento e la marcia dei treni nonché la protezione
dei passaggi a
livello”.

In chiusura della Commissione si è deciso di convocare
un’Assemblea Pubblica per il 23 agosto alle ore 18.30 presso
in Bunker Soratte che vedrà coinvolti i Comuni, compresi
quelli della provincia di Viterbo, serviti dalla RomaNord.
Invitati a partecipare il personale coinvolto nella gestione
dei trasporti locali, appartenente alla Regione Lazio, al XV
Municipio di Roma, alle aziende Atac e Cotral.
“Il Comitato Pendolari c’è sempre”, conclude Bonanni, “a
supporto di chi vuole il bene della ferrovia e combatterà con
ogni forza chi vuole depotenziare o smantellare una linea che
dovrebbe essere una risorsa per il Lazio anche a fini
turistici. Invece si pensa a rottamare e a distruggere
carrozze storiche per far cassa. Ci vediamo presto, tutti
uniti e sindaci in testa (da Sacrofano a Viterbo) per ribadire
il bisogno di avere un servizio pubblico vero e non questo
disservizio pubblico”.

“Riteniamo che non possiamo abbandonare i pendolari”, è il
commento finale della Sindaca Valentina Pini, “che ogni
cercano di raggiungere il posto di lavoro. Riteniamo ancora
che tutte le misure intraprese non sono stati sufficienti per
limare le criticità. Chiediamo alla Regione una risoluzione al
problema, che travolgerà non soltanto i lavoratori ma anche
gli studenti. Cercheremo di coinvolgere i Sindaci dell’asse
Flaminia e del viterbese, coinvolti nel disagio, e la stessa
Regione come interlocutore. È essenziale la partecipazione
all’assemblea pubblica di venerdì 23 agosto, attraverso la
quale sarà possibile dare un segnale forte a chi è deputato a
dare risposte”. L’unione fa la forza.

L’appello della Fast-Confsal:
“Caso umano in Cotral, la
Regione ci aiuti a trasferire
Angelo”
“Questa
Segretaria da tempo rimarca, facendo proprie le rimostranze
della maggioranza
dei dipendenti, un utilizzo improprio delle contestazioni
disciplinari da parte
della Soc. Cotral SpA, il cui scopo
sembrerebbe per lo più quello di reprimere e intimidire. Un
meccanismo nel
quale incappano, purtroppo, anche quei lavoratori che svolgono
le proprie
mansioni con solerzia e abnegazione”. Inizia così la lettera
di Renzo Coppini, Segretario SLM Fast-Confsal Lazio,
indirizzata al
Presidente Zingaretti, all’assessore
alla Mobilità Alessandri, ai Capigruppo
e ai membri della Commissione ai Trasporti della Regione. Due
pagine fitte che portano
all’attenzione della politica “l’incresciosa vicenda dell’O.E.
[Operatore di Esercizio, ndr] Angelo Palombi. Un caso di
coscienza”.

Secondo la
ricostruzione, l’autista è stato oggetto da parte della
Compagnia di un “provvedimento
sanzionatorio” in seguito      “a   un   incidente   contestato
inizialmente in data
15.06.2015, giustificato dal lavoratore in data 26.06.2015 e
riattivato, tardivamente,
in data 14.12.2016”. Che disponeva “l’immediato trasferimento
punitivo
dall’impianto di assegnazione di Civitavecchia
(il Palombi risiede a S. Marinella) all’impianto di Colleferro
e, successivamente, la retrocessione al livello
inferiore con lettera del 08.03.2017”.

L’esponente
sindacale nel proseguire, tiene inoltre a evidenziare che
questo provvedimento “veniva
applicato malgrado la tempestiva richiesta di arbitrato e
della contestuale
richiesta del tentativo di conciliazione” avanzate dal diretto
interessato e “respinte
dall’Azienda, la quale a sua volta ricorreva presso il
Tribunale Ordinario
territorialmente compente, al fine di ottenere il pagamento
per intero dei
danni cagionati al mezzo coinvolto nel citato sinistro”.

Una decisione che
ha “provocato il congelamento dell’intera vicenda, considerata
la lentezza dei
Tribunali per le note criticità, e ulteriormente sconvolto la
vita quotidiana
di Palombi e della sua famiglia (dall’inizio del procedimento
giudiziario,
siamo arrivati al quinto rinvio dell’udienza)”. E qui il colpo
di scena. “Il
nostro collega, infatti, fruisce della Legge
104/92 riferita alla madre, allettata da anni per una grave
malattia, la
quale richiede continua assistenza, e, contestualmente, deve
accudire la sua
consorte alla quale è stata riconosciuta un’invalidità del
50%”.

Una situazione
oggettivamente drammatica in cui “malgrado le continue
richieste di avvicinamento”,
scrive ancora Coppini, “la Dirigenza Cotral si mostra
ostinatamente e
clamorosamente insensibile a tutto, nonostante nei social
affermi che i
dipendenti sono al centro della sua attenzione. La realtà
sembra essere ben
diversa”. Poi cita, per rafforzare il suo ragionamento,
l’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70): “non
può tenersi conto ad alcun effetto delle
sanzioni disciplinari decorsi due anni dalla loro
applicazione”.

“Nel recente
passato la Magistratura Ordinaria del Lavoro ha dichiarato
illegittimi alcuni
trasferimenti punitivi effettuati da Cotral, specificamente in
relazione alla
citata Legge 104; al punto da costringere la medesima Società
a emanare la
Disposizione Organizzativa n. 4 del 27.03.2019 con la quale,
invitata il
personale, oggetto di tali trasferimenti da almeno tre mesi, a
presentare
istanza per rientrare al deposito di assegnazione. Ma neppure
in questo caso,
la domanda di Palombi è stata presa in considerazione, come,
ugualmente, non ha
sortito l’effetto sperato l’incontro avvenuto tra l’Azienda e
le RSU del Bacino
Aurelio, nel corso del quale è stato chiesto, nuovamente, il
reintegro del
collega”.

“Di quale
delitto si sarebbe macchiato mai Palombi? Un incidente può
giustificare tale
accanimento? Come può una Società pubblica rimanere
inamovibile dinanzi a un
caso drammatico come quello appena esposto?”, sono i quesiti
posti da Coppini ai
vertici della Regione Lazio. “Fermiamoci un momento a
riflettere, per favore.
Lavorare non può comportare sacrifici abnormi nella vita degli
individui, non
può scardinare quelli che sono i valori morali e umani alla
base della nostra
esistenza. Chiediamo, facendo appello alla vostra coscienza,
un intervento
risolutorio presso la Soc. Cotral; un piccolo gesto di
solidarietà, almeno per
riportare il nostro collega al deposito di appartenenza,
quello di
Civitavecchia, vicino ai suoi cari e alla sua Famiglia”.

“Le regole
vanno rispettate, senza alcun dubbio, ma un conto è una equa e
legittima
sanzione, un conto è l’intimidazione e la vessazione”, ha
commentato a margine
il Segretario, “nel nostro lavoro gli incidenti, gli errori in
trenta anni di
servizio possono capitare, essere ripresi è corretto, vivere
nella paura di
poter sbagliare è un’altra cosa”.
La    stretta   di    Cotral
sull’evasione tariffaria non
convince    i    lavoratori:
“Sicurezza       incrinata”.
Aggredito controllore Atac
Da
quest’anno è obbligatorio convalidare, oltre ai biglietti,
anche gli
abbonamenti per viaggiare sui bus della Cotral.
“Un modo per rendere – recita la nota della Compagnia
Regionale- “per rendere
immediatamente evidente chi paga e chi no e per fornire
all’azienda
informazioni necessarie ad organizzare al meglio il servizio”.
Ma alla fase
informativa avviata dall’azienda, “Convalida e metti KO
l’evasione”, ha
risposto per le rime il sindacato Cambiamenti
M410, con un lapidario messaggio: “Vogliono mettere KO
l’evasione mettendo
KO gli autisti”. La partita è aperta.

Si
inasprirono i controlli dei titoli di viaggio sui mezzi
extraurbani, a
completamento dell’iter partito a marzo scorso con
l’introduzione dell’autista-controllore.
“Rispetto al 2016 – spiegano da via Alimena – nel 2018 sono
stati venduti il
48% di biglietti in più, per un valore di 4 milioni di euro”,
grazie anche al “miglioramento
del processo di riscossione delle multe, che ha portato nelle
casse dell’azienda
1 milione di euro nel 2018, e all’estensione della rete di
vendita”. “Oggi
Cotral può contare su 2660 punti vendita nel Lazio e nelle
regioni limitrofe. E
non solo, dalla scorsa estate tutti i clienti possono
richiedere on line la
propria card e acquistare direttamente sul sito dell’azienda
il proprio
abbonamento Metrebus Lazio mensile o
annuale”.

In
questi giorni scatterà la fase esplicativa, che “illustrerà
con quattro diversi
soggetti sui bus, sul web e sui canali social aziendali le
modalità di accesso
ai mezzi”. “Per la prima volta in Cotral – dichiara la
Presidente, Amalia Colaceci – i funzionari
dell’ufficio comunicazione, delle risorse umane e i
collaboratori del mio staff
saranno in strada al fianco dei colleghi autisti e
verificatori nelle
iniziative di contrasto all’evasione tariffaria. L’obiettivo è
estendere entro
due mesi il controllo a vista a tutto il nostro servizio”.
Contemporaneamente
alla campagna di comunicazione, “gli autisti controlleranno
biglietti e
abbonamenti dei passeggeri su tutte le corse in partenza dai
capolinea di Roma
e del Lazio”, con l’esclusione delle le corse “che registrano
particolari –
conclude il comunicato – situazioni di esercizio e di
traffico” come stabilito
nell’articolo 36 del contratto collettivo nazionale degli
autoferrotranvieri”.

Non
si sono fatte attendere le rimostranze delle sigle sindacali.
“Vogliono mettere
KO l’evasione ma mettendo KO gli autisti – tuona il
Cambiamenti M410 su Facebook la cui leader è Micaela
Quintavalle -. Continua l’aumento del carico di lavoro per
gli autisti in cambio di altre rogne, fastidi e nessun
guadagno. Con un corso
da asilo infantile improvvisamente si diventa persino addetti
alla polizia
amministrativa detentori di soldi a bordo vettura, come se non
bastassero le
aggressioni, le minacce e le ore di guida. Non siamo tanto
orgogliosi di questa
manovra forzata. Un tempo c’era il personale addetto alla
controlleria, oggi
sale la gente, tu autista sei solo, rischi una botta in testa
da chi si rifiuta
di presentare il titolo di viaggio, intimorito dalla multa. Di
sera è uno
scenario davvero poco interessante”.

E proprio sul tema della sicurezza, irrompe la criminale
aggressione avvenuta questa mattina alla fermata tranviaria
della Linea 3, nei pressi del Circo Massimo. Vittima un
verificatore Atac. “Mentre stava svolgendo il suo lavoro,
chiedendo i titoli di viaggio ai passeggeri – riferisce in una
nota Claudio De Francesco della Faisa Cisel -, è stato
aggredito da un uomo, italiano, che ha estratto un taglierino
e lo ha colpito con un fendente all’orecchio e poi con calci e
pugni. Fortunatamente sono intervenuti i colleghi che hanno
fatto scudo e bloccato l’uomo che si è poi divincolato,
minacciando tutti i lavoratori dandosi alla fuga. Esprimiamo
la massima solidarietà al collega, ora al pronto soccorso per
le cure del caso. Dopo tutta questa propaganda che si fa sulla
sicurezza sia da parte del Governo sia da parte del Sindaco di
Roma, chiediamo di procedere con i fatti e non a colpi di post
propagandistici su Facebook. Perché non si può rischiare la
vita per due spicci”.
Cotral,       licenziamenti
illegittimi:      Maccauro,
Cherubini   e  De  Gregorio
assolti perchè il fatto non
sussiste
Assolti perché il fatto non sussiste. Questo l’epilogo di un
grande ciclone giudiziario che ha scatenato l’allora
Amministratore delegato Cotral Vincenzo Surace, nominato nel
2011 dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il
quale ha licenziato gli allora dirigenti Vincenzo Maccauro ex
capo del Personale, Giuseppe Cherubini ex dirigente Ingegneria
e manutenzione e Daniela De Gregorio ex direttrice d’Esercizio
con l’accusa di aver pilotato 280 assunzioni in Cotral. Tra
gli assolti anche l’ex Ad Antonio Ricevuto.

Chiara Rai commenta la notizia appena appresa dell’assoluzione
    dei tre dirigenti a Officina Stampa del 12 Luglio 2018
Il licenziamento di Maccauro arrivò con
una maggioranza di tre voti su 5
Oltre all’Ad Surace gli altri due componenti di maggioranza
che vollero a tutti i costi il licenziamento furono: Adriano
Palozzi, ora in carcere per corruzione (secondo Parnasi era
sempre alla ricerca di tangenti), allora già rinviato a
giudizio per peculato e per un altro caso di abuso d’ufficio e
Giovanni Libanori indagato per la presunta truffa delle
manutenzioni Cotral e sotto inchiesta anche per aver lasciato
la gestione del servizio dopolavoro Cotral Metro ai sindacati
senza alcuna gara ne controlli. Sempre riguardo Adriano
Palozzi la Guardia di Finanza ha acquisito una lettera con la
quale l’ex presidente Cotral concedeva al grande accusatore di
Maccauro, tale Blasucci la somma di 650mila euro. Oggi un
processo per capirne le ragioni. E’ in prigione anche Luca
Gramazio, mafia capitale, dal quale l’ Ad Surace fece partire
la sua caccia al “comunista”. Come da intercettazioni
ambientali. Vincenzo Surace a sua volta è accusato d’abuso
d’ufficio per l’allontanamento degli ex dipendenti.
Licenziamenti che poi si sono verificati
illegittimi
Di fatto tutta questa questione si è rivelata un piano zoppo
che ha causato non solo danni all’Ente ma anche anni di fango
gettato addosso ai dirigenti licenziati. Con tutta probabilità
il fine era silurare elementi scomodi. Ci sono delle
intercettazioni pubblicate dal Corriere della Sera che hanno
alzato il velo su questi ordini impartiti dalla politica.

Messi alla porta prima di essere indagati
L’allontanamento dei dirigenti parte il 22 settembre del 2011
con la sospensione dell’allora capo del Personale, decisa
prima dell’apertura dell’inchiesta sulle presunte assunzioni.
Quando arriva l’allontanamento i dirigenti non sono ancora
indagati ma vengono comunque messi alla porta nonostante per
altri componenti del Pd è valsa la teoria della presunzione di
innocenza fino al terzo grado di giudizio. Per i tre dirigenti
invece, non si è aspettato neppure che fossero indagati. Che
si tratta di rimozioni pilotate lo dimostrano alcune
intercettazioni ambientali realizzate a febbraio del 2012 da
Cherubini durante un colloquio con Surace, prima del congedo
imposto dall’azienda: l’Ad giustifica le sue mosse con
l’esistenza di uno spoil system romano e sostiene con
l’interlocutore di aver ricevuto l’ordine di mandarli via.
Inoltre, Surace fa anche intendere che l’operazione sia decisa
al vertice, quando fa riferimento a richieste provenienti
“dalla politica…”. Poi l’Ad aggiunge che per il successo
dell’operazione sarà necessaria l’attivazione degli “avvocati
penalisti”, come poi successo.

Il dossier           Cotral      de    L’Osservatore
d’Italia
L’Osservatore d’Italia ha scoperchiato un vaso di pandora che
ha fatto tremare le stanze della Cotral grazie ad un dossier
che non è rimasto scalfito neppure da una denuncia di un ex
dipendente che avrebbe voluto essere risarcito da un
quotidiano che ha fatto della libera e sana informazione una
bandiera. Adesso la Cotral dovrà risarcire i danni materiali e
morali provocati a Maccauro, Cherubini e De Gregorio. I tre ex
dirigenti sono persone perbene che questo giornale non ha mai
voluto condannare mediaticamente neppure quando tutto il vento
era loro avverso.

                     Il dossier su Cotral
                     de   L’Osservatore
                     d’Italia

Ora si renda giustizia a queste persone
E oggi, con gli accusatori in carcere o a processo per fatti
gravi e con l’assoluzione piena di Maccauro e co. non
dovrebbero dunque esserci problemi affinchè Amalia Colaceci,
attuale presidente Cotral, concili e renda giustizia a
Maccauro. D’altronde si parla dei dirigenti più autorevoli e
prestigiosi di Cotral e tra l’altro l’ex capo del Personale è
stato il più ben voluto tra gli autisti. Fu infatti la stessa
Colaceci a produrre sul proprio Facebook con le
intercettazioni ambientali, rivendicando l’innocenza di
questi. La stessa Colaceci, forte dei pareri penalizzati e del
lavoro, interni ed esterni, si era attivata per il loro
reintegro (come fatto di giustizia e necessità aziendale). Poi
però, su pressione di qualcuno? Il suo lavoro si bloccò.

 Nemi: ancora un'altra informazione di garanzia per Giovanni
 Libanori
Cotral, morte dipendente per
esposizione amianto: sentenza
storica del Tribunale di
Roma. Ona annuncia class
action
La Compagnia di trasporti laziali Cotral è stata condannata a
risarcire la vedova di un dipendente morto per cancro
polmonare causato da esposizione ad amianto. A renderlo noto
l’avvocato Ezio Bonanni, legale della famiglia e presidente
dell’Osservatorio nazionale amianto (Ona).

Il giudice Alessandra Trementozzi della sezione Lavoro del
Tribunale di Roma, con sentenza n.2906/2018 pubblicata ieri,
ha condannato Cotral al risarcimento dei danni subiti dal
deceduto V.C. per l’insorgenza del cancro polmonare che ne ha
provocato la morte, quantificando l’importo dei danni non
patrimoniali subiti nella misura di oltre 236mila euro.

La vittima era stata esposta ad amianto
nello svolgimento delle sue mansioni
lavorative tra il dicembre 1981 e il
dicembre 1992
L’Ona annuncia ora una class action dei lavoratori Cotral
esposti ad amianto. “Quella di oggi è una vittoria storica
poiché è stato riconosciuto che l’amianto in Cotral era ed è
dannoso per la salute umana e, poiché altri dipendenti hanno
subiti danni alla salute, l’Ona attraverso lo Sportello
nazionale amianto è a disposizione di tutte le vittime di
amianto nella città di Roma per chiedere il risarcimento dei
danni”, afferma Bonanni.
Castel    Gandolfo:   nuove
pensiline    alle   fermate
Cotral
CASTEL GANDOLFO (RM) – Grazie ad una collaborazione tra Cotral
S.p.A. e il Comune, sono state installate a Castel Gandolfo le
due nuove pensiline sulle due fermate lungo l’Appia Nuova,
all’altezza dell’angolo con via Mole e via Ercolano, e le
nuove paline per le fermate a richiesta del bus.

Il Comune di Castel Gandolfo è stato uno dei primi ad aderire
all’iniziativa “Insieme ai Comuni” attivata da Cotral ed è una
delle prime cittadine del Lazio a vedere installato questo
nuovo “riparo antipioggia e antivento”. Qui e sulle nuove
paline i pendolari, che ogni giorno usufruiscono del servizio
di trasporto pubblico, possono trovare anche i riferimenti per
entrare direttamente in contatto con l’azienda per le
richieste di informazione su linee e fermate: attraverso il
Contact center da rete fissa 800 174471, o da rete mobile 06
7205 7205, dall’app BusCotral disponibile su App Store, Google
Play e WP Store, o attraverso il sito web www.cotralspa.it e
gli account social ufficiali @BusCotral su Twitter e
Instagram.

“Grazie alla collaborazione di Cotral S.p.A. – commenta il
sindaco Milvia Monachesi – da oggi rendiamo migliore la
permanenza dei pendolari che ogni giorno sostano alle fermate
dei bus per raggiungere gli altri comuni dei Castelli Romani e
la Capitale. Un importante lavoro sinergico tra l’azienda e la
nostra amministrazione che guarda alla promozione di una
mobilità sostenibile”.
Subiaco:         infermiere
conficcava gli aghi delle
siringhe nei sedili dei bus
Cotral
SUBIACO (RM) – I Carabinieri della Stazione di Subiaco hanno
denunciato a piede libero un italiano di 58 anni, operatore
sanitario presso un ospedale della Capitale, con l’accusa di
lesioni personali aggravate.

La vicenda e le indagini hanno avuto origine lo scorso mese di
dicembre, a seguito di alcuni rinvenimenti di aghi di siringa
conficcati sui sedili degli autobus Co.Tra.L. impiegati sulla
tratta Roma Ponte Mammolo – Subiaco.

Nel corso dei vari sopralluoghi effettuati, i Carabinieri
hanno accertato che gli aghi venivano oculatamente nascosti
nelle sedute dei mezzi pubblici, con l’evidente obiettivo di
pungere gli ignari viaggiatori.

Le indagini, grazie ai servizi di osservazione e ai sistemi di
videosorveglianza installati sugli autobus, hanno consentito
ai Carabinieri di identificare nell’operatore sanitario 58enne
l’autore del gesto sconsiderato.

Durante le perquisizioni, delegate della Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, scattate nella sua
abitazione e nello spogliatoio del luogo di lavoro, l’uomo è
stato trovato in possesso di altri numerosi aghi da siringa e
aghi cannula a farfalla, sui quali saranno effettuati i dovuti
accertamenti finalizzati a verificare l’eventuale presenza di
agenti infettivi.

Rettifica
Cotral, Polverini attacca
Minnucci: “Impreparato su
tutto, la mia giunta ha
risanato l’azienda”
Attacco della candidata di Forza Italia Polverini al candidato
alla Regione del Pd Minnucci. Screzi di campagna elettorale.

Ecco cosa scrive Renata Polverini: “Nel vano tentativo di
uscire   dall’anonimato     l’onorevole    Minnucci    inonda
quotidianamente le agenzie con dichiarazioni sugli argomenti
più disparati, dalla ricerca fino all’ambiente, con l’unica
costante di dimostrare una totale impreparazione su tutto.
Oggi, inconsapevole dei suoi limiti, ha provato con i
trasporti pensando che poteva essere un tema alla sua portata
e non mancando di incensare il governatore Zingaretti al quale
attribuisce improbabili meriti sul risanamento del Cotral, la
società di trasporti del Lazio. Evidentemente il candidato del
Partito Democratico ignora che è stata la mia Giunta a
risanare quella azienda, ricapitalizzandola e affidandogli un
contratto di concessione per dodici anni che l’ha messa al
riparo – assieme ai suoi dipendenti – da qualsiasi
scorribanda, persino del suo partito”.
Rieti: bus Cotral                               prende
fuoco sulla Salaria
RIETI – Traffico in tilt a causa di un bus della Cotral andato
a fuoco poco dopo le 7.30, all’altezza del bivio di Poggio San
Lorenzo, intorno al chilometro 59. Sul posto i vigili del
fuoco per i soccorsi. Per fortuna, a parte il panico, i
passeggeri sono riusciti prontamente a scendere a terra senza
che nessuno rimanesse ferito. Il merito alla tempestività
d’intervento dell’autista. Il bus era sulla tratta Fonte
Nuova-Rieti, partito alle 6.10, con studenti a bordo. Il mezzo
era del 2004. A fuoco anche la vegetazione circostante. Verrà
probabilmente aperta un’indagine interna sulle cause. Sulla
Salaria si è formata una lunga coda di auto che ha rallentato
pesantemente la circolazione.
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