Michael Imperioli "Il profumo bruciò i suoi occhi"

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Michael Imperioli "Il profumo bruciò i suoi occhi"
Michael Imperioli “Il profumo
bruciò i suoi occhi”
Chi lo immaginava che Michael Imperioli, meglio conosciuto
come il Christopher Moltisanti della serie tv I Soprano, fosse
un così abile narratore, capace di fare centro con il suo
romanzo d’esordio?! Ambientato a New York nella torrida estate
del 1976, Il profumo bruciò i suoi occhi svela la storia del
giovane Matthew che, dopo la perdita del padre e del nonno, si
trasferisce con la madre dal Queens a Manhattan. Non vuol dire
soltanto attraversare l’East River, vuol dire una nuova vita.
Resoconto bruciato di un’adolescenza sull’orlo della
distruzione familiare, di funesti riti di ingresso nel mondo
dei grandi, di un’educazione reediana. Proprio così, perché ad
un certo punto, Matthew si imbatte con uno strano uomo che
vive nel suo stesso palazzo, uno che sfida il caldo con una
giacca di pelle nera, “un tipo basso, smilzo, tutto vestito di
nero con grandi occhiali da sole scuri e capelli cortissimi di
un biondo sbiadito”: è Lou Reed. La più maledetta delle
rockstar prende in simpatia Matthew e finisce per fargli da
guida. Essendo l’autore di Heroin, Waiting For My Man e
Vicious non si tratta di una guida lucida e moralizzante, ma
Michael Imperioli "Il profumo bruciò i suoi occhi"
bizzarra, sui generis, oltremodo efficace per illuminare una
via, la sua via, ad un giovane disorientato di fronte alle
cupezze della vita adulta.
Imperioli racconta di aver avuto l’idea per il romanzo nel
2013, quando il suo cruccio più grande era trovare un modo per
entrare nella testa di un ragazzo dell’età di suo figlio,
allora sedicenne, e cercare di comunicare con lui. Nello
stesso periodo è venuto a mancare Lou Reed, a cui Imperioli
era legato da un rapporto d’amicizia e reciproca stima. E’
venuto naturale immaginare una storia con l’ex Velvet
Underground a fare da genitore surrogato, a parlare con un
adolescente la lingua universale della giovinezza, quella del
rock’n’roll.

dalla Regione Marche
2018-08-06

Stipulato il nuovo protocollo di intesa che regola i
rapporti tra il Servizio sanitario regionale e l’Università
Politecnica delle Marche

Massima integrazione tra attività di assistenza, didattica e
ricerca finalizzata alla tutela della salute della
collettività, alla migliore formazione, allo sviluppo della
Michael Imperioli "Il profumo bruciò i suoi occhi"
ricerca biomedica e sanitaria. E’ l’obiettivo del nuovo
protocollo di intesa tra Regione e Università siglato questa
mattina dal presidente della Regione Luca Ceriscioli e il
Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro
Longhi. Oltre sei milioni il contributo per il triennio
2018-2020 assegnato all’Università dalla Regione Marche
adeguandolo alle maggiori attività sviluppate nel tempo in
favore del Servizio sanitario regionale per il triennio
2018-2020.

“E’ un accordo importante – ha detto il presidente –        da
rinnovare perché l’ultimo risaliva al 2004 e in 14 anni tante
cose sono cambiate. E’ un accordo significativo economicamente
che comporta risorse per 2 milioni 780 mila euro con un
incremento di circa 300 mila euro. Adeguiamo le risorse a
quelle che sono le esigenze di oggi per poter lavorare al
meglio con l’università dentro le nostre strutture. È stato
un atto sul quale c’è stato un grande lavoro, ringrazio tutti
quelli che ci hanno lavorato il servizio salute in
particolare, perché riesce, attraverso questo percorso, a
rinnovare il rapporto tra la sanità marchigiana e la sua
Università”. Abbiamo la fortuna di avere un’unica Università
con la facoltà di Medicina – ha aggiunto Ceriscioli – è una
dimensione ottimale senza frammentazioni che ha contribuito a
rendere eccellente la nostra sanità.

“Un protocollo atteso – ha aggiunto il Rettore Longhi – che
trova la sua completa definizione per regolamentare tutte le
componenti che contribuiscono al servizio sanitario regionale.

Incremento di fondi ma non solo anche riconoscimento di
funzioni assistenziali per i tanti nostri colleghi che sono
integrati nel servizio sanitario regionale. Negli ultimo 10
anni l’azione della Facoltà di Medicina e Chirurgia è più che
triplicata e quindi il protocollo risponde al cambiamento. I
numeri che riguardano gli ultimi 10 anni: da 532 unità di
personale si è passati a 1306.
Michael Imperioli "Il profumo bruciò i suoi occhi"
Da 5 a 15 lauree professionalizzanti. Quest’anno è attivo ad
esempio il nuovo corso in Assistenza Sanitaria, figura
professionale fondamentale per la cultura della prevenzione”.

Soddisfazione espressa anche dal consigliere Fabrizio Volpini
secondo cui si tratta di un atto atteso che rinnova il
rapporto virtuoso con l’Università “per la formazione degli
specializzandi che trovano linfa per arricchire le loro
conoscenze”.

Si rinnova così il rapporto di stretta collaborazione tra le
due istituzioni in continuità con le scelte regolate dal
protocollo del 27 settembre 2004 (DGR n.1035/2004) e con la
ridefinizione del contributo annuale assegnato. La nuova
intesa individua sedi, strumenti e metodi per migliorare e
ampliare la collaborazione tra la Regione, l’Università e gli
Enti del Servizio sanitario regionale per lo svolgimento delle
attività integrate di didattica, ricerca e assistenza, nella
migliore formazione e nello sviluppo della ricerca
soprattutto nei settori del farmaco e biomedica. Sigla impegno
reciproco a sviluppare percorsi di formazione integrati
ospedale-territorio e attiva una collaborazione per l’utilizzo
della biblioteca virtuale dell’Università da parte degli enti
del SSR.

Confermata la centralità del ruolo dell’Azienda Ospedaliera
Universitaria di Ancona quale Ente di riferimento, con
ampliamento dell’integrazione agli altri Enti del SSR: ASUR;
Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord ed I.N.R.C.A.

Ampio spazio è dedicato all’organizzazione dell’Azienda
ospedaliero-universitaria dove opera l’organo di Indirizzo a
composizione regione-università con il compito di coadiuvare
il Direttore Generale nella programmazione e nelle scelte
strategiche definendo gli obiettivi delle attività integrate.

Ocm Vino, la Giunta approva i criteri per l’emanazione del
bando regionale di sostegno al settore vitivinicolo: 3 milioni
Michael Imperioli "Il profumo bruciò i suoi occhi"
a disposizione nella campagna 2018/19. Casini: “Sostegno alla
qualità”

Il settore vitivinicolo marchigiano avrà a disposizione tre
milioni di euro per promuovere i vini sui mercati
internazionali. La Giunta ha approvato i criteri che
consentiranno di emanare il bando regionale di accesso ai
contributi nella campagna 2018/2019. “Un provvedimento atteso
dal mondo vitivinicolo che sostiene la crescita internazionale
del vino marchiano, puntando sulla conquista di nuovi mercati
extra europei e il consolidamento di quelli già avviati”,
chiarisce la vice presidente Anna Casini, assessore
all’Agricoltura. Il bando, di prossima emanazione, indicherà
una durata massima di dodici mesi dei progetti di promozione
che verranno finanziati. Saranno favorite le iniziative
proposte dai consorzi di tutela riconosciuti, soggetti
aggreganti della realtà marchigiana, nonché i progetti
riguardanti esclusivamente uno o più Dop (Denominazione
d’origine protetta) e Igt (Indicazione geografica tipica): le
eccellenze enologiche regionali.

Seconda edizione di RisorgiMarche, Ceriscioli: “Successo
straordinario”

“La seconda edizione di RisorgiMarche è stata un successo
straordinario”. Così il presidente della Regione Marche Luca
Ceriscioli. “Un grande ringraziamento – aggiunge- va a Neri
Marcorè per aver ideato il festival: una manifestazione che si
è calata nei territori e che ha raggiunto in pieno l’obiettivo
di valorizzare i luoghi dell’entroterra, dalle montagne, i
borghi e le chiese e abbazie colpiti dal sisma. Dietro le
quinte della manifestazione c’è uno sforzo importante della
Regione Marche non solo in termini di risorse economiche
investite (circa 500 mila euro tra contributo e costi del
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personale impiegato), ma soprattutto in termini di uomini e
donne che in questo mese hanno lavorato perché tutti gli
eventi si svolgessero nel migliore modo possibile. A nome
della giunta regionale voglio ringraziare tutte le persone che
hanno permesso la piena riuscita degli eventi. Per la Regione
hanno lavorato i servizi del turismo e della protezione civile
tra dipendenti e volontari, circa 1700 persone nel complesso.
Un festival che ha portato 200.000 persone nel Piceno, nel
Fermano e nell’entroterra di Macerata e che domenica 5 agosto
con il concerto di Jovanotti ha avuto un ulteriore eccezionale
risalto sulla stampa nazionale registrando la presenza di
circa 70.000 persone. Una manifestazione che ha creato un
indotto importante per i territori colpiti dal sisma proprio
per accogliere questa marea umana. Continueremo a lavorare con
le comunità locali in questa direzione, forti di questi
risultati, per creare ulteriori occasioni di valorizzazione
dei luoghi sedi dei concerti e a proseguire sulla via indicata
dal festival attraverso eventi e spettacoli che possano far
tornare le persone in questi splendidi luoghi e far vivere
nuovi momenti magici tra terra e cielo, a contatto con la
natura”.

                                           “Considerando   il
                                       personale      del
                                       Servizio circa una
                                       settantina,      i
                                       volontari della
                                       Croce    Rossa   e
                                       dell’ARES,       i
                                       volontari       di
                                       Protezione Civile
                                       e quelli con mezzi
                                       Anti    Incendio
Boschivo e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino, possiamo
stimare circa 100 unità ad evento per circa alle 1.600
Michael Imperioli "Il profumo bruciò i suoi occhi"
presenze complessivamente impiegate”, aggiunge il capo della
protezione civile regionale David Piccinini. “In particolare
il Servizio Protezione Civile regionale, ha collaborato nei
trasporti e logistica, ha garantito la copertura radio delle
aree degli eventi, che quasi in tutte le situazioni non
presentavano una copertura della rete telefonia mobile, le
comunicazioni con gli apparati portatili, il coordinamento dei
gruppi di volontariato, l’attuazione della pianificazione
dell’evento in collaborazione con l’organizzazione, con i
Comuni interessati, con le Prefetture e le Questure di
Macerata Fermo ed Ascoli Piceno. Completa il quadro la
collaborazione con il Servizio 118 di emergenza sanitaria e il
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Una attenzione particolare alle persone più fragili che hanno
potuto utilizzare trasporti e personale dedicato pur
garantendo tutte le misure di sicurezza necessarie.

Uno sforzo di coordinamento ed integrazione delle competenze
che ha contribuito    al   sereno   svolgimento   di   tutte   le
manifestazioni”.

“Quando tutto funzione si potrebbe quasi pensare che sia quasi
frutto del caso, in realtà c’è un grande sforzo di
organizzazione, pianificazione, attuazione”, dice il Dirigente
del Servizio Protezione Civile Regionale, “Un riconoscimento
agli uomini e alle donne del Sistema di Protezione Civile e a
tutti gli altri che anche in questa lunga serie di eventi
hanno profuso la consueta professionalità e passione”.
Michael Imperioli "Il profumo bruciò i suoi occhi"
dall’Amat
2018-08-06

RECANATI, VENERDÌ 10 AGOSTO FRAH QUINTALE IN CONCERTO

CON REGARDEZ MOI SUMMER TOUR 2018

Ancora   un   appuntamento   con    la   musica   più   seguita   e
apprezzata venerdì 10 agosto a Recanati, “città spettacolare”
in questa estate 2018 con i suoi tantissimi appuntamenti per
tutti i gusti. Piazza Leopardi ospita l’atteso concerto
di Frah Quintale, realizzato su iniziativa del Comune di
Recanati con AMAT e Isolani Spettacoli, tappa del Regardez Moi
Summer Tour 2018.

Con il nuovo disco di Frah Quintale si definisce l’epoca dello
street pop in Italia. Il 2018 è l’anno di Frah Quintale. Lo
aveva già previsto “Rolling Stone” che lo scorso anno lo aveva
incluso tra i nuovi talenti della scena indipendente su cui
scommettere per il futuro. Classe 1989, artista eclettico, un
po’ indie un po’ rap, Frah Quintale è una delle grandi
rivelazioni della nuova scena musicale italiana. Un pop
fresco, che passa attraverso il rap e il cantautorato,
originale sia nello stile che nei testi. Parole che arrivano
dirette, come missili e che non nascondono la parte più intima
di Frah. Si è costruito una maschera gigante che però
raffigura la sua faccia e non nasconde nulla: “ti stai
mascherando ma stai comunque mostrando il tuo volto.

Originale nella sua estetica e con la sua playlist su Spotify,
Frah Quintale ha raggiunto e superato i 12 milioni di ascolti
su Spotify. Affiancato dal produttore trentino Ceri, la prima
Michael Imperioli "Il profumo bruciò i suoi occhi"
uscita da solista con l’etichetta indipendente

Undamento è stata ad inizio 2016 con il brano Colpa del Vino.
A fine anno esce l’EP 2004 che ottiene un buon riscontro di
pubblico e dei media musicali. Con la produzione di Ceri, il
progetto è stato interamente realizzato in autonomia da Frah
Quintale, che ne ha curato le grafiche, i video ed i
comunicati stampa, scritti a mano. Dopo le anticipazioni
con Lungolinea, la speciale playlist Spotify creata ad hoc da
Frah – un flusso creativo di brani, parti strumentali e
messaggi vocali – è uscito il 24 novembre 2017 per
Undamento, Regardez Moi, il primo lavoro sulla lunga distanza.
Il disco è interamente scritto da Frah. Dopo un tour invernale
di oltre 40 date nei migliori club italiani, raggiungendo
quasi sempre il tutto esaurito, e la partecipazione al
concertone del primo maggio a Roma, il Regardez Moi Summer
Tour 2018 che segue l’uscita di Missili, combo di Frah
Quintale con Giorgio Poi, per la produzione di Takagi e Ketra
(Undamento, Bomba Dischi, Pltnm Squad), sta riscuotendo
ovunque consensi di pubblico.

Prevendite biglietti (15 euro) su vivaticket. Informazioni 071
7579445. Inizio concerto ore 21.30.

TAU – TEATRI ANTICHI UNITI, CASSANDRA CON ELISABETTA POZZI

A FANO GIOVEDÌ 9 AGOSTO

Giovedì 9 agosto il TAU/Teatri Antichi Uniti – rassegna
regionale di teatro classico promossa da MiBAC, Regione
Marche, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
delle Marche, AMAT e i Comuni del territorio sedi di teatri e
luoghi suggestivi – fa tappa a Fano dove la ex Chiesa di San
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Francesco ospita Cassandra o del tempo divorato, uno
spettacolo con Elisabetta Pozzi, una delle maggiori
protagoniste della scena italiana.

Lo spettacolo racconta la storia dell’inascoltata veggente
stuprata nel tempio di Atena e poi assassinata, con le parole
della tragedia attica del V secolo a.c., contaminate da testi
di autori contemporanei e filtrati dallo sguardo profondo e
contemporaneo di Elisabetta Pozzi.

Ispirandosi alle riletture del mito antiche e moderne (da
Euripide a Christa Wolf), lo spettacolo porta in scena la
figura mitica di Cassandra, mettendone in luce la strabiliante
modernità.

La profetessa troiana a cui Apollo ha dato il dono di
prevedere il futuro, e insieme la condanna a non essere
creduta, è infatti una delle figure femminili del mito greco
di più profonda tragicità – per l’impotenza, l’impossibilità
di condivisione, la forzata solitudine nel sostenere il peso
della conoscenza – in cui convivono, come in ogni donna, forza
e fragilità. Lo spettacolo procede attraverso memorie
letterarie che riguardano Cassandra, un collage di testi
ricordati, assemblati da un personaggio che si prende il
carico di essere Cassandra e di portarla avanti nel tempo fino
ai giorni nostri. Prendendo avvio dalla Cassandra di Christa
Wolf, Elisabetta Pozzi approda al ‘Monologo per Cassandra’ di
Wislawa Szymborska, passando attraverso la magnifica poesia di
Ghiannis Ritsos e navigando poi tra i testi degli autori
classici da Omero ad Eschilo a Euripide, Seneca.

La drammaturgia dello spettacolo si avvale del contributo
di Massimo Fini con cui l’attrice ha costruito il finale, una
sorta di tragico epilogo in cui Cassandra vede il futuro
dell’uomo moderno con la sua incapacità di porsi dei limiti e
che è ormai ‘diventato un minuscolo ragno al centro d’una
immensa tela che si tesse ormai da sola e di cui è l’unico
prigioniero. Daniele D’angelo ha creato per lo spettacolo un
accompagnamento musicale originale, una tessitura di suoni e
musica che sostengono l’intero testo, diventandone il filo
rosso. E su cui si innestano i movimenti coreografici
di Alessio Romano. Le scene e i costumi sono di Guido Buganza,
le luci di Luca Bronzo. Lo spettacolo è prodotto da Fondazione
Teatro Due.

Prima dello spettacolo, alle ore 19.30, è prevista la visita
al Museo della via Flaminia e alla zona archeologica della
Mediateca Montanari – Memo a cura di Comune di Fano (ingresso
gratuito).

Pe informazioni e biglietti (15 euro, ridotto 12 euro):
biglietteria Teatro della Fortuna 0721 800750, Ufficio Cultura
0721 887401. Biglietteria alla ex Chiesa di San
Francesco dalle ore 20.30. Inizio spettacoli ore 21.30.
Turismo     agroalimentare,
l’Ateneo esporta il modello
UniMc
Il prof. Alessio Cavicchi parteciperà, unico italiano, alla
conferenza mondiale sul turismo enologico delle Nazioni Unite.

Macerata, 2018-08-06 – Si aprono nuovi scenari internazionali
per le attività e gli studi svolti dall’Università di Macerata
nel campo del turismo connesso ai settori vitivinicolo e
agroalimentare. Il World Tourism Organisation delle Nazioni
Unite ha, infatti, invitato Alessio Cavicchi, docente di
economia e marketing alimentare, come relatore alla prossima
conferenza mondiale sul turismo enologico che si terrà a
settembre in Moldova.

Il docente, unico rappresentante italiano, è stato chiamato
per raccontare il progetto europeo, da lui stesso coordinato
nell’ambito dei corsi di laurea in turismo, “The Wine Lab”,
che ha l’obiettivo di creare relazioni virtuose tra università
e piccoli produttori delle aziende vitivinicole. L’Ateneo
potrà confrontare la propria esperienza con quella di altre
prestigiose università internazionali di Nuova Zelanda,
Australia, Francia, Stati Uniti, Hong Kong.
“Questo
                                             invito      –
                                             commenta
                                             Cavicchi – è
                                             il risultato
                                             del lavoro di
                                             squadra
                                             portato
                                             avanti     in
                                             questi anni
                                             dal   nostro
                                             Ateneo,
promuovendo una collaborazione operativa tra Università e
Imprese nei settori vitivinicolo, agroalimentare e del
turismo. Questo percorso ha visto crescere iniziative
internazionali di valore come la Student Competition sulla
Dieta Mediterranea organizzata nel Fermano negli ultimi tre
anni, corsi e summer school con studenti stranieri che hanno
aiutato a far conoscere il nostro territorio in un momento di
crisi, nonché le numerose attività innovative svolte
nell’ambito dei progetti europei come The Wine Lab e FoodBiz
che vedono coinvolti tanti colleghi, studenti, imprese,
associazioni e comuni marchigiani. Il lavoro di Unimc è
importante a livello locale, ma allo stesso tempo un pool di
nostri ricercatori coordina reti internazionali che stanno
portando avanti le stesse attività e gli stessi modelli in
diversi paesi europei – Svezia, Ungheria, Austria, Grecia,
Croazia, Polonia, tra gli altri – finalizzate soprattutto allo
sviluppo delle aree rurali marginali. Infatti, nello
specifico, si riconosce che il turismo del vino può essere uno
strumento fondamentale per il raggiungimento dei cosiddetti
Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni
Unite. Perché questi obiettivi non rimangano sogni riportati
su freddi documenti programmatici, c’è bisogno di trovare
soluzioni operative e strategie condivise di sviluppo
territoriale. Probabilmente questo invito è il segno di
qualcosa di importante che abbiamo da condividere con tutto il
mondo”.

Il Festival di Popsophia
conquista Civitanova Alta con
“Dreams are my reality”
Civitanova Alta – Il Festival di Popsophia ha archiviato un
successo finora mai raggiunto: dal 2 al 5 agosto gli spazi
dell’incantevole borgo medievale di Civitanova Alta sono stati
presi d’assalto da un pubblico proveniente da tutta Italia e
di ogni età, galvanizzato dai numerosi appuntamenti che hanno
riconfermato Popsophia uno dei più grandi eventi culturali
della stagione estiva marchigiana.

Entusiasti il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica
e l’Assessore alla Cultura Maika Gabellieri, promotori
dell’evento insieme all’ Azienda dei Teatri: “Il grande
successo del Festival non è stato il punto d’arrivo ma sarà il
punto di partenza della politica culturale che vogliamo per
Civitanova Marche e che Popsophia è già in grado di offrire”.

“Dreams are my reality” è il tema che quest’anno Popsophia ha
voluto trattare attraverso mostre, installazioni, performance
e inediti spettacoli filosofico-musicali che hanno occupato
gli affascinanti luoghi storici della città alta. Da Piazza
della Libertà al Chiostro Sant’Agostino, dall’ex Pescheria
alla Chiesa di San Francesco, l’intero borgo ha respirato la
magica atmosfera del sogno alla presenza di numerosi ospiti di
caratura nazionale e internazionale: con l’eccezionale
presenza dello scrittore Niccolò Ammaniti, l’ironia
dell’attrice Lella Costa, l’ecletticità che contraddistingue
il critico d’arte Philippe Daverio, la passione del
giornalista sportivo Leo Turrini e la saggezza di Marcello
Veneziani sono state declinate le innumerevoli sfumature che
contraddistinguono il labile confine che separa il sogno e la
veglia, la fantasia dalla realtà.

Da sempre la filosofia tenta di capire cosa raccontano i
sogni, se sono immagini che vengono da dentro o se provengono
invece da una dimensione esterna che apre le porte di una
realtà che nella veglia non riusciremmo mai a vedere: in
questi quattro giorni del Festival, nomi illustri della
filosofia italiana come Alessandro Alfieri, Tommaso Ariemma,
Leonardo Caffo, Massimo Donà e Simone Regazzoni sono
intervenuti cercando di indagare il sogno e di dare risposte a
domande su cui la filosofia si interroga fin dall’antichità.

“Popsophia   ama   da   sempre   le   sfide   e   gli   accostamenti
sperimentali. Possiamo dire che quest’anno a Civitanova Alta
ci siamo riusciti – dichiara la direttrice artistica Lucrezia
Ercoli – Siamo felici che le contaminazioni della filosofia
del sogno abbiano conquistato l’intero borgo attraverso una
molteplicità di linguaggi che hanno unito piacere e
conoscenza, godimento e ragionamento”.
da Macerata
lunedì 6 agosto 2018

Il nuovo comandante della Guardia di Finanza ricevuto dal
sindaco Carancini

Scambio di presentazioni e un saluto tra istituzioni
stamattina in Comune, dove il sindaco Romano Carancini ha
ricevuto il nuovo capitano della Compagnia della Guardia di
Finanza di Macerata, Emilio Fuscellaro che succede al collega
Danilo Torti.

Il capitano Fuscellaro ha frequentato l’Accademia della
Guardia di Finanza fino al 2014 dopo di che è stato assegnato
alla Compagnia di Foggia, dove ha ricoperto l’incarico di
Comandante della Sezione Operativa Volante fino a luglio 2016.
 In seguito è stato assegnato alla Scuola Ispettori e
Sovrintendenti de L’Aquila, dove ha ricoperto l’incarico di
Comandante di plotone. Da qualche giorno ha assunto il comando
della Compagnia di Macerata, una città ha detto “che avevo
segnalato tra le mie preferenze”.

Il comandante Torti, invece, nel salutare il sindaco Carancini
ha ribadito il suo affetto e la sua riconoscenza nei confronti
di Macerata e dei suoi cittadini.

Il sindaco Carancini, dopo aver ribadito la piena
collaborazione dell’istituzione al nuovo capitano, ha donato
ai due militari il crest del Comune di Macerata.

Dal     borgo                           marinaro
all’infinito                         marino    (
aspettando Leopardi)
– 7 agosto: Serata Azzurra in Palazzina

San Benedetto del Tronto, 2018-08-06 – In Palazzina Azzurra,
alle ore 21.15 di martedì 7 agosto, terzo appuntamento per
l’estate del Circolo dei Sambenedettesi con una nuova edizione
della Serata azzurra.

“Dal borgo marinaro all’infinito marino (aspettando
Leopardi)”, questo il titolo di un percorso attraverso i tempi
della nostra città rivisitati con proiezioni di immagini
storiche e letture di testi che aprono anche per noi la
dimensione dell’infinito.

Il piccolo borgo dei pescatori si sviluppa nel segno della
bellezza in un paesaggio che trae dal mare i suoi tratti
identificativi e con l’avventura oceanica si proietta verso
spazi tanto più vasti, senza smarrire la via del ritorno.
A Castelsantangelo sul Nera
oggi        l’inaugurazione
dell’area commerciale
Ceriscioli: “La ricostruzione parte dal lavoro”

Castelsantangelo sul Nera (Mc) – Inaugurata nel pomeriggio la
nuova area commerciale post sisma. Ospita quattro esercizi
terremotati che hanno chiesto di riprendere l’attività
all’interno di strutture provvisorie: due bar (uno con
edicola, l’altro con tabacchi), un alimentare e una
norcineria. Alla cerimonia è intervenuto il presidente della
Regione, Luca Ceriscioli. “La ricostruzione parte dal lavoro e
dalla necessità di riavviare il tessuto economico e produttivo
che teneva unita la comunità locale. Le realtà dell’entroterra
vivevano già di turismo. Ripristinare i servizi essenziali è
un bel passo in avanti nell’impegno comune di favorire la
rinascita dell’area terremotata”. L’area commerciale ha una
superficie di 660 mq. È dislocata sul piazzale “Pietro
Piccinini”, di fronte allo spazio che ospita le Sae (Soluzioni
abitative d’emergenza). L’allestimento ha richiesto un
finanziamento regionale di 310 mila euro, sostenuto con i
fondi europei. Le strutture temporanee sono state realizzate
con moduli prefabbricati in acciaio e lamiera zincata,
assemblati con doppia copertura per assicurare un adeguato
confort. Le pareti esterne sono state rivestite in legno, in
modo da rendere i prefabbricati esteticamente gradevoli e
integrati all’ambiente circostante. È stata realizzato anche
un camminamento pedonale davanti alle strutture, coperto da
pergolato, per la protezione dagli agenti atmosferici.
Montelago Celtic Festival,
sei una speranza!
Montelago Celtic Festival – XVI edizione
Rivive la speranza della Città più fantasiosa d’Italia

Taverne di Serravalle di Chienti (Mc) – “Montelago, sei una
speranza”. Non c’è saluto più bello di quello lanciato dal
palco dai molisani “Riserva Moac & Bukurosh Balkan Orkestra”
al Popolo celtico che, per il sedicesimo anno, ha dato vita a
Taverne di Serravalle di Chienti (Mc) alla Città più
fantastica e fantasiosa d’Italia, pacifica, armoniosa e senza
cemento, che crede in un futuro bello e migliore.
La speranza di una favola che, dal cuore dell’Appennino umbro-
marchigiano, si ripete e tramanda di generazione in
generazione un sentimento di appartenenza globale fondato
sulla forza, senza confini, della musica e della cultura
celtica, che unisce e non divide, ballata sulle gighe di
violini e cornamuse.
Decine di concerti, conferenze, lezioni-spettacolo, storie,
leggende, matrimoni, duelli, scrittura e manualità, sport e
attività all’aria aperta e persino magiche creature in questa
edizione 2018.
In migliaia hanno assistito in druidico silenzio all’incanto
dei draghi in 3D di Game of Thrones con Jonathan Symmonds, il
loro animatore, ad illustrare il suo stupefacente lavoro,
punto di forza degli effetti speciali della serie tv record su
HBO. Sulle ali di draghi danzanti anche i Racconti dei
Sibillini a cura della Scuola Holden di Torino e di Loredana
Lipperini e gli spettacoli fantasy di Magical Afternoon e del
Prof. nazionale “Frodo” Cesare Catà.
È il Festival di tutti e per tutti Montelago, che promuove
l’accoglienza e l’amicizia senza barriere, che piace ad ogni
età, full immersion nella natura, coscienza dell’esercito
green che aiuta a tutelare e a rispettare l’ambiente, energia
e impegno di decine e decine di volontari della Protezione
Civile, delle Pubbliche Assistenze, dell’Asur 3 Marche per
garantire salute e sicurezza, in collaborazione con le Forze
dell’Ordine.
Montelago Celtic Festival è un evento firmato Arte Nomade e
organizzato in collaborazione con Regione Marche, Provincia di
Macerata, Comune di Serravalle di Chienti (Mc), Cosmari,
Protezione Civile della Regione Marche, Università di
Camerino, e con il patrocino di Federazione Italiana Rugby e
Legambiente.
Dreams   are   my  reality,
continua il successo per il
Festival di Popsophia
  Il terzo appuntamento del Festival di Popsophia conquista
            Civitanova Alta con Ammaniti e Turrini

Civitanova Alta, 2018-08-05 – “Quando si scrive è un po’ come
quando si sogna, le cose galleggiano, non si sa quale sia il
punto di vista” ha detto Niccolò Ammaniti alla piazza di
Civitanova Alta stracolma di pubblico accorso anche da fuori
regione. Stimolato dalle domande della direttrice artistica
Lucrezia Ercoli, lo scrittore italiano, noto nel panorama
internazionale per i suoi numerosi successi divenuti best-
seller, ha svelato i retroscena della sua recente serie tv “Il
Miracolo” che lo vede per la prima volta nel ruolo di
sceneggiatore e regista. Una produzione che ha conquistato il
pubblico con il suo realismo magico tra sogno e realtà,
incentrata su una madonnina che piange sangue e sulle
conseguenze che ciò innesca nei diversi personaggi.
Un’atmosfera di sospensione e incredulità: “mi interessava
capire come ci si potesse porre di fronte a qualcosa di
incomprensibile, a una dimostrazione di qualcosa che va contro
le leggi della natura”.

Continua il successo per il Festival di Popsophia che dal 2 al
5 agosto anima i luoghi di Civitanova Alta con numerosi ospiti
e rassegne in linea con il tema “Dreams are my reality”. Alle
19.30 la rassegna Philofiction ha visto il filosofo Riccardo
Dal Ferro analizzare la serie tv “Westworld”, un sogno-incubo
distopico che ha ingenerato una profonda riflessione sulla
coscienza e sull’identità umana.

Alle 21.30 il pubblico continua ad affollare la piazza
principale di Civitanova Alta per il Philoshow “Sogni di
gloria, da Girardengo a Pantani, da Coppi a Scarponi”,
spettacolo filosofico musicale ideato e diretto dalla
direttrice artistica Lucrezia Ercoli, scandito dagli
interventi musicali della Factory e dalle esecuzioni video di
Riccardo Minnucci e con la regia di Marco Bragaglia. Il
giornalista sportivo Leo Turrini, ospite d’eccezione della
serata, ricorda il meraviglioso sentimento di indipendenza che
assaporiamo fin dall’inizio della nostra vita nel momento in
cui saliamo in sella a una bicicletta. Attraverso un viaggio
nel passato che va dalla coppia Bartali – Coppi fino al mito
di Pantani, il giornalista riscontra nel ciclismo una perfetta
metafora dell’esistenza umana: “Il ciclismo ci fa capire che
non siamo necessariamente legati alla vittoria – dichiara
Turrini tra gli applausi del pubblico – Possiamo perdere nella
vita, ma se lo facciamo con dignità ne usciremo comunque
vincitori”.

Un Chiostro di Sant’Agostino colmo di gente a mezzanotte
inoltrata accoglie il critico musicale Paolo Talanca, ospite
della rassegna Popsound a cura di Alessandro Alfieri, che
nell’appuntamento “I sogni d’autore, da De Andrè a Brunori
Sas” ha ripercorso la storia del cantautorato italiano, un
genere di popular music che cerca di trasporre la crudezza
della realtà all’interno dei testi delle canzoni.

L’ultima giornata del Festival di Domenica 5 agosto sarà
introdotta dalla Lectio Pop di Marcello Veneziani su “I sogni
infranti” mentre Philofiction avrà come ospite il filosofo
Tommaso Ariemma che analizzerà alcuni episodi della serie tv
“Black Mirror”. Alle 21.15 il musicista e filosofo Massimo
Donà sarà il protagonista della Lectio Pop “Sogno di una notte
di mezza estate” e a seguire il Philoshow “Sogno d’amore, da
Interstellar a Bruce Springsteen” condotto dalla direttrice
artistica Lucrezia Ercoli, sarà scandito dagli interventi del
filosofo e scrittore Simone Regazzoni. Alle 23.00 Alessandro
Alfieri condurrà la rassegna Popsound con l’appuntamento
“Radiohead o della voce elettronica dell’anima”.
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