Indagine Cna sui mestieri che crescono che diminuiscono in provincia di Ap
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Indagine Cna sui mestieri che crescono e quelli che diminuiscono in provincia di Ap Ascoli Piceno – Il Passato torna e, in qualche modo si prende la sua rivincita. Insieme però alla ricerca di nuove strade e nuove tecnologie per riuscire a fare impresa. A fare fatturato, lavoro e pil. E’ il dato più significativo e sorprendente dell’analisi che la Cna di Ascoli ha realizzato, a consuntivo del 2018, elaborando il dati del Centro studi della Cna regionale delle Marche riguardo all’andamento dell’economia del Piceno. Ristorazione mobile e commercio ambulante, insieme alle consulenze imprenditoriali e amministrative, sono infatti fra i settori, della piccola e media impresa, che negli ultimi 5 anni hanno registrato il maggior incremento in termini di presenza e di nascita di nuove imprese. Un risultato unico per il Piceno che, sempre analizzando gli utili 5 anni, contribuisce a rendere la nostra provincia quella più virtuosa delle Marche. Nelle imprese in generale ma anche nel manifatturiero, con una perdita – nel periodo preso in esame – di solo il 2,3 per cento, a fronte di un dato regionale di meno 6,3 per cento. leggi tutto in allegato: AP prov mestieri che aumentano e diminuiscono di numero 2013 – 2018
Nora Venturini chiude FermoNoir con il suo nuovo romanzo Appuntamento domani pomeriggio, alle ore 18.30, alla Rollina del Teatro dell’Aquila. Insieme all’autrice anche l’attore Giulio Scarpati che leggerà alcuni brani del romanzo Fermo, 2019-01-23 – Ultimo appuntamento per FermoNoir, con una scrittrice d’eccezione: Nora Venturini. Regista teatrale, sceneggiatrice di fortunate serie tv e tv movie per Rai e Mediaset, ha esordito nella narrativa con “L’ora di punta” (Mondadori, 2017) dando vita alla tassista detective Debora Camilli. “Lupo mangia cane” è il suo secondo libro, edito sempre da Mondadori, di nuovo con protagonista la giovane Debora, ragazza romana, di mestiere tassista ma con uno spiccato acume per l’indagine investigativa a cui sembra non poter rinunciare. Di questa nuova avventura editoriale si parlerà domani pomeriggio, alle ore 18.30, alla Rollina del Teatro dell’Aquila, alla presenza dell’autrice. Interverrà anche l’attore Giulio Scarpati, a Fermo per la prima nazionale del “Misantropo” di Moliere di cui la Venturini è regista, che
leggerà alcuni brani del romanzo. «Una storia intensa, piena di ritmo, con un filo conduttore legato al tema dell’immigrazione, sapientemente riassunto nel titolo “Lupo mangia cane”» – sottolinea Carlo Pagliacci, ideatore del festival FermoNoir. “A volte si agisce per necessità, non per scelta, questo sembra essere il messaggio che la Venturini lancia con questo romanzo. E lo fa lasciandoci un po’ di amaro in bocca…” Un libro interessante, dove l’autrice non fa mancare, a volte, il suo punto di vista, e la sua visione delle cose al femminile. “Un appuntamento che conclude degnamente il festival che, ricordiamo, ha ospitato per questa edizione ben 8 autori in diversi incontri e una riuscitissima cena con delitto a tema western che rappresenta un po’ il marchio di fabbrica di questa manifestazione”. Macerata Jazz, si accendono le luci con Jeff Ballard al Lauro Rossi IN ESCLUSIVA NAZIONALE ARRIVA JEFF BALLARD Il batterista americano domenica sul palco del Teatro Lauro Rossi per i 50 anni del festival maceratese
Macerata – L’appuntamento con la tradizione del grande jazz al Teatro Lauro Rossi di Macerata si rinnova anche quest’anno con Macerata Jazz Winter , la rassegna invernale più prestigiosa della regione organizzata da Musicamdo Jazz e da Tam Tutta un’altra Musica che, grazie al contributo fondamentale del Comune di Macerata e dell’Assessorato alla Cultura, del cappellificio di Montappone Hats&Dreams e di altri sponsor privati, fa ogni anno di Macerata un palcoscenico d’eccellenza per il jazz internazionale. Domenica 27 gennaio alle ore 21.30, dopo averne annunciato l’appuntamento qualche sera fa dagli studi di Propaganda Live su La7, Jeff Ballard sarà a Macerata per un concerto in esclusiva italiana. Con il progetto “Fairgrounds”, Ballard propone una musica da 21° secolo, aperta, fluida e sempre in evoluzione, un suono plasmato dal jazz ma che prende vita veramente lì dove i mondi collidono: acustico ed elettronico, swing e ambient, analogico e digitale, accessibile e sperimentale. La band guidata dal celebre batterista, tra i più quotati al mondo, lega la world music alla musica pop, l’avanguardia tecnologica a una profonda tradizione. Accanto a Ballard, Lionel Loueke alla chitarra, Kevin Hays al pianoforte e Chriss Cheek al sassofono. Anche se sarà a febbraio che si aprirà la veste festivaliera di Macerata Jazz Winter celebrando i suoi 50 anni di vita con l’inaugurazione della mostra fotografica sui cinque lustri di jazz maceratese e la relativa rassegna collaterale negli spazi degli Antichi Forni, i pomeriggi prima del concerto si aprono come da tradizione al Pozzo. Una finestra aperta sulle eccellenze del territorio, ora come proposta jazz e ora come corrispettivo in tavola. Anche per questa edizione confermata la diretta nazionale su Radio Skyline che darà spazio agli
artisti locali e ai produttori vitivinicoli della zona. Ad inaugurare “Il gusto del Jazz al Pozzo” alle ore 19.30, il progetto “To Jimi Hendrix”, una rivisitazione in chiave jazz del genio della chitarra. In quartetto è composto da Stefano Conforti al sassofono, Tonino Monachesi alla chitarra, Giuseppe Barabucci al basso e Marco Brandi alla batteria. Assieme alla musica si potranno gustare i vini del Consorzio Colli Maceratesi DOC e per il primo appuntamento l’aperitivo sarà accompagnato dai calici della Cantina Conti degli Azzoni. Poi ancora grande musica dalle ore 23.30 con la jam session. Prevendita su www.vivaticket.it CONCERTI A TEATRO BIGLIETTI Biglietto Intero 15 euro Biglietto Ridotto 10 euro (studenti, soci Marche Jazz Network) Abbonamento Intero 60 euro Abbonamento Ridotto 40 euro (studenti, soci Marche Jazz Network)
Il progetto “Camminata dei musei” alla 5a edizione Si parte domenica 3 febbraio ad Ascoli Un aiuto dalla cultura per uscire dall’emergenza sisma Ascoli Piceno – E’ giunto alla quinta edizione il progetto “Camminata dei musei” che abbina la promozione dell’attività fisica alla conoscenza e valorizzazione delle strutture museali del territorio e che è organizzato dal comitato provinciale dell’Unione Sportiva Acli di Ascoli Piceno. Nella prima edizione del progetto, svoltasi nel 2015, furono visitati 8 siti e coinvolte 250 persone, altrettante nella seconda con 400 partecipanti, nel 2017, causa il sisma e solo 2 con 60 persone coinvolte. Nel 2018 il progetto è stato riattivato ed ha contribuito a far conoscere, anche in varie strutture che erano state anche chiuse a causa proprio del sisma, le ricchezze di musei che magari sono fuori da grandi circuiti culturali coinvolgendo più di duecento persone e visitando 8 siti museali. Nelle precedenti 4 edizioni i comuni il cui territorio è stato visitato sono stati Acquaviva Picena (Museo della fortezza nel tempo ed esposizione permanente della pajarola), Ascoli Piceno (Pinacoteca, Museo Licini Museo della ceramica, Museo diocesano, Museo archeologico, Museo della cartiera papale, Museo Marcucci, Museo dell’annunciazione), Monsampolo del Tronto (Museo della cripta e percorsi museali cittdini), Cupra Marittima (Museo archeologico del territorio), San Benedetto del Tronto (Museo d’arte sacra), Montedinove (Museo archeologico delle tombe picene), Grottammare (Museo della cripta), Colli del Tronto (Museo della bacologia),
Monteprandone (Museo dei codici) e Cossignano (Antoquarium comunale). Per il 2019 il progetto “Camminata dei musei” vede il coinvolgimento di Regione Marche (con un apposito stanziamento nel bilancio preventivo 2019), Fondazione nazionale delle comunicazioni, Chiesa valdese fondi 8 per mille e Coop Alleanza 3.0 che hanno sostenuto finanziamente l’iniziativa insieme al Comune di Ascoli Piceno che ha anche concesso il patrocinio. Domenica 3 febbraio alle ore 10 ad Ascoli Piceno, con partenza da Piazza Arringo, si svolgerà il primo appuntamento del 2019. Il tema della camminata, condotta da una guida turistica abilitata, riguarda un percorso sugli antichi mestieri cittadini, a seguire ci sarà anche una visita alla mostra “Lavori e socialità nella civiltà rurale” presso il Museo della Cartiera Papale. La partecipazione è gratuita. Informazioni: 3495711408 o www.cooperativemarche.it
La felicità è reale solo se condivisa? Grottammare – Prosegue con entusiasmo la terza edizione del corso sui rapporti tra cinema e filosofia intitolata “La visione e l’enigma”. Si tratta di una sezione “speciale” che fa parte della 24a stagione dell’Associazione Culturale Blow Up di Grottammare, intitolata “Labirinti familiari”. In questo terzo viaggio le ragazze e i ragazzi dell’ l’IIS “Fazzini-Mercantini” di Grottammare (Liceo di Ripatransone), del Liceo Classico “G. Leopardi” di San Benedetto del Tronto e del Liceo “Stabili-Trebbiani” di Ascoli Piceno, collaborando tra loro, continuano ad approfondire insieme ai partecipanti gli aspetti che rendono così vicine due forme ricche e potenti di espressione umana: la visione del cinema e l’enigma della filosofia o l’immaginazione filosofica e la riflessione cinematografica. Gli incontri sono coordinati da un gruppo di lavoro misto, composto da insegnanti, studenti e membri di Blow Up. Si tratta di un momento unico e speciale per vedere a
confronto giovani e adulti che riflettono con passione e intelligenza su tematiche importanti sia attuali che inattuali. Nel terzo appuntamento di sabato 26 gennaio, intitolato “LA FELICITÀ È REALE SOLO SE CONDIVISA? Io e gli altri: i confini dell’identità” (presso l’Ospitale Casa delle Associazioni, al Paese alto di Grottammare, con inizio alle ore 16.00) studentesse e studenti proveranno a riflettere sulla condizione di solitudine come concetto-chiave tra cinema e filosofia. Si affronteranno cinefilosoficamente temi fondamentali come il rapporto tra solitudine e isolamento, quello tra solitudine e relazione, tra essere umano e natura, tra vuota chiacchiera e dialogo interiore interrogando brani filosofici e sequenze cinematografiche e coinvolgendo gli spettatori presenti nell’interpretazione. Durante il pomeriggio è prevista una pausa-merenda filosofica, per rinvigorire le capacità riflessive dei partecipanti, con degustazione di dolci e tisane preparati anche con materie prime offerte dal Negozio Biologico “Germogli” di San Benedetto del Tronto. L’ingresso è libero per tutti gli studenti dei tre Istituti coinvolti; per altri studenti l’ingresso è gratuito con tessera F.I.C. ridotta a 5 euro; per tutti gli altri la tessera F.I.C. ha un costo di 10 euro. Per informazioni e iscrizioni: associazioneblowup@gmail.com, 3779162068. Per chi vuole la tessera-abbonamento alla Federazione Italiana Cineforum 2018-2019, rilasciata dall’Assocazione Blow Up, può essere sottoscritta velocemente all’ingresso. La tessera F.I.C. consentirà poi di partecipare liberamente a quasi tutte le iniziative del ricco calendario della rassegna. consulta i programmi completi della stagione
Riccardo Mannelli, “Ammazzami” a Casa Vuota Roma – Riccardo Mannelli, un artista che non ha bisogno di presentazioni, ha portato tre delle sue “modelle” (in realtà donne normali) a Casa Vuota, le ha fatte spogliare e ha fatto loro una serie di ritratti, ciascuna ambientata in tre stanze dell’appartamento del Quadraro trasformato ormai da un anno e mezzo in spazio espositivo indipendente. Il risultato di questo lavoro sono dei ritratti delle tre donne e insieme anche dei ritratti della casa. E’ solo un’anteprima di un progetto più ampio, ancora in divenire, che Mannelli presenterà a Casa Vuota venerdì 25 gennaio. “Riccardo Mannelli. Ammazzami” (a cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo) è una mostra-evento, della durata di appena due settimane (fino al 9 febbraio), un atto di denuncia della violenza nei confronti delle donne. Tre ritratti di donne. Tre corpi in tre stanze disabitate. Riccardo Mannelli presenta in anteprima a Casa Vuota, in via Maia a Roma, il suo nuovo progetto pittorico “Ammazzami”, un atto di denuncia della violenza nei confronti delle donne, con una mostra-evento curata da Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo che inaugura venerdì 25 gennaio alle ore 18:30 e si può visitare fino al 9 febbraio. Nelle tre stanze di Casa Vuota si ambienta “una sorta di presidio sentimentale – spiega Mannelli – fatto di stati d’animo esposti, sguardi fisici, carne disarmata e disarmante. La naturalità che può addomesticare la bestia che incombe. E sospendere il crimine”. Non sono modelle, ma donne comuni quelle che la matita di Mannelli coglie nella loro nudità fatta di bellezza e asperità. Sono protagonisti della mostra “corpi che ti osservano e ti chiedono di essere osservati, non solo guardati maleducatamente. Corpi di donne che chiedono attenzione estrema”. Una scelta non casuale quella di abitare lo spazio espositivo domestico del Quadraro con tre ritratti femminili composti di dipinti, disegni e appunti di lavoro. Insieme
alle tre donne, è la casa a essere protagonista, dentro il racconto pittorico e fuori di esso: Casa Vuota con la sua atmosfera sospesa, di attesa, gravida di presagi che incombono sui corpi nudi offerti allo sguardo. Per il visitatore è l’occasione unica per sbirciare gli appunti di un lavoro pittorico in divenire che a Casa Vuota trova una prima formalizzazione e che Riccardo Mannelli presenterà in forma compiuta in una più ampia mostra nel prossimo futuro. Nato a Pistoia nel 1955, Riccardo Mannelli vive a Roma dal 1977 Dal ‘75 collabora con la stampa nazionale e internazionale e dal 1980 realizza reportages disegnati in giro per il mondo. Protagonista delle maggiori testate satiriche europee (L’Echo des Savanes, Humour. Cuore, Satyricon, ecc.) alcune delle quali dirige, o partecipa alla fondazione (Il Male, Boxer, Il Cuore). Lavora per La Repubblica e Il Fatto Quotidiano e con altre testate, anche estere. Pubblica diversi libri, l’ultimo dei quali nel 2013 “Fine penna mai”. Parallelamente sviluppa una personale ricerca pittorica, documentata in svariate mostre e cataloghi, tra i cui esiti: il ciclo pittorico di sessanta opera Commedia in Z.E.R.O.; il fregio virtuale proiettato sull’Ara Pacis Apoteosi dei corrotti, da cui è nato l’omonimo libro; con Jan Saudek Teneri Barbari. Nel 2011 è invitato alla 54 Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia. Sempre nel 2011 espone Commedia IN Z.E.R.O. al Festival di Spoleto. Nel 2012 pubblica per Tricromia il libro d’arte “A.” e tiene la personale “Appunti per la ricostruzione della bellezza” alla Galleria Gagliardi di San Gimignano. Nel 2015 tiene una bi-personale “ROPS + MANNELLI” prima alla Philobiblon Gallery di Roma e poi al Palazzo Ducale di Urbino, a cura di Vittorio Sgarbi. È del 2016 la personale alla Building Bridges Art Exchange di Los Angeles. Insegna all’Istituto Europeo di Design (IED) di Roma dove coordina il dipartimento di Illustrazione e Animazione. RICCARDO MANNELLI. AMMAZZAMI TRE DONNE, TRE STANZE, IN UNA CASA VUOTA A cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo Roma, Casa Vuota (via Maia 12, int. 4A) 25 gennaio – 9 febbraio 2019 Inaugurazione: venerdì 25 gennaio 2019, ore 18:30
INFORMAZIONI TECNICHE: TITOLO DELLA MOSTRA: AMMAZZAMI AUTORE: Riccardo Mannelli A CURA DI: Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo LUOGO: Casa Vuota – Roma, via Maia 12, int. 4A QUANDO: dal 25 gennaio al 9 febbraio 2019 ORARI: visitabile su appuntamento VERNISSAGE: venerdì 25 gennaio 2019, ore 18:30 INFORMAZIONI: cell. 392.8918793 | email vuotacasa@gmail.com INGRESSO GRATUITO Ascoli in Scena e Giornata della Memoria La Bottega delle Ombre (Macerata) in “Farà giorno” di Roberto De Giorgi e Rosa A. Menduni Regia Sante Latini E’ davvero una “strana coppia” quella dei personaggi di questa commedia in cui divertimento, dramma e commozione si avvicendano senza timori come nella vita reale. Manuel, giovane fascistello romano, investe con l’auto Renato, vecchio
partigiano comunista e tratta con lui un periodo di assistenza a domicilio per evitare una denuncia per guida senza patente. E’ così che due mondi tanto distanti si incontrano e si scontrano tra momenti esilaranti, sorprese e inganni. Ma c’è anche un ritorno inaspettato: dopo un silenzio durato trent’anni, Aurora, la figlia di Renato, torna a casa con tutto il suo pesante passato alle spalle. Tre diverse generazioni diversamente irrisolte ci danno l’occasione di porci domande sul nostro passato e sul nostro presente ed incontrandosi sul terreno comune dell’umanità ci fanno guardare al futuro con un sorriso, commozione e un po’ più di speranza. sabato 26 gennaio 2019 – ore 21:00 Costo biglietto € 10,00 tel. 073635/2211 info@palafolli.it “Scacco Al Re” nasce dall’esigenza dei”Folli” e del “Laboratorio Minimo Teatro di offrire una serata di riflessione su quanto è successo in Europa nel periodo del nazismo. Lo spettacolo si interroga su come sia stato possibile che l’uomo abbia potuto sospendere la sua capacità di giudizio per seguire ideologie disumane; nel titolo “Scacco al Re” il riferimento è appunto allo scacco fatto all’Uomo, inteso come essere pensante e vivente . Cercare di capire è una responsabilità, comprendere il come ed il ” perchè ” non vuol dire giustificare o trovare alibi, ma creare anticorpi per proteggere il Re. Si è pensato che in questo periodo di crisi economica ed anche sociale ( simili a quelli della crisi in Europa degli anni 30 ) era doveroso affrontare certi argomenti e ci siamo buttati
in un’avventura che non è ancora terminata. Lo performance oscilla tra un approccio giornalistico, con citazioni storiche, testimonianze e la messa in scena di un romanzo d’invenzione. ” Scacco al Re ” è liberamente tratto dalla Variante di Luneburg di P. Mauresig – da Ausmerzen di M. Paolini, con altri brevi stralci, tra cui una citazione del Diario di Anna Frank. Gli interpreti sono Roberto Paoletti e Mario Gricinella del Laboratorio Minimo Teatro , con Giuseppe Caggiula, attore romano, mentre l’assistente alla regia è e Mauro Orsini della Compagnia dei Folli . La regia è di Paola Lucidi attiva in entrambe le Compagnie artistiche . Giornata della memoria domenica 27 gennaio 2019 ore 18:00 Costo biglietto intero €8,00 sopra 18 anni ridotto € 5,00 sotto i 18 anni
Montalto piange la scomparsa del M° Giuseppe Paci Montalto Marche – Se ne è andato, sorridendo al suono della sua marcia sinfonica preferita, il M° Giuseppe Paci, uno dei maggiori personaggi della cultura picena, padre di Valentina e di Patrizio, direttore del Coro “La Cordata” di Montalto Marche. Nato ad Ascoli Piceno il 19 marzo 1930, ha conseguito la maturità magistrale presso l’Istitututo Magistrale “E. Trebbiani” nel capoluogo piceno, per poi proseguire gli studi a Roma, presso l’Accademia delle Belle Arti, preparazione e titolo di studio che uniti al suo talento gli hanno permesso di esporre alla Dorica di Roma, unitamente ad artisti di chiara fama come Gottuso e di ottenere la medaglia d’argento al Concorso Nazionale ENALC, per la sua raffinata tecnica a china in bianco e nero, con chiaroscuri ottenuti con linee verticali, trasmettendo l’arte ai suoi allievi nella sua lunga carriera didattica nella scuola media. Parallelamente ai suoi studi artistici, ha maturato la passione per la musica fin da ragazzo, con la pratica del clarinetto e del sax, unitamente a suo fratello Lino, nella Banda di Venagrande, dove ha avuto maestri importanti come Giovanni Orsomando, padre di Nicoletta, celebre conduttrice televisiva della RAI. Nel 1966 ha rifondato la Banda di Montalto Marche, elevandone il livello musicale, curando personalmente la preparazione degli allievi e portando innovazioni per l’epoca, come l’inserimento di elementi femminili in organico e l’allargamento del repertorio alla musica leggera, all’operetta e alle colonne sonore di Ennio Morricone. Ha condotto la Banda di Montalto fino ad ottobre 2017. Parallelamente, dal 1985 al 2005 ha diretto la Banda di S. Benedetto del Tronto, con la quale ha effettuato diverse tournèe a Parigi ed a Budapest, mentre nel 1991 ha diretto la Banda della Regione Abruzzo. Ma il maestro non si è dedicato solo all’arte ed alla musica, dal 1968 al 1978 ha lavorato come Ispettore di zona presso la Casa Editrice Universo dei fratelli Del Duca, rappresentando l’azienda nella Federazione Italiana Editori Giornali, rapportandosi con i colosssi dell’editoria come Mondadori, Rizzoli e Rusconi, partecipando
anche alle sponsorizzazioni del giornale negli spettacoli itineranti degli anni ’70 come Cantagiro, Giromike, Un disco per l’estate, con personaggi del mondo dello spettacolo come Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Pippo Caruso, Enzo Tortora, Alberto Lupo, Mino Reitano, Edoardo Vianello, Christian, Mal e Rosanna Fratello. Ma non sono mancati, dopo la pensione, gli incarichi come Presidente della Pro Loco di Montalto Marche dal 1981 al 1985, Presidente Provinciale dell’ANBIMA e Presidente del Tirassegno di Montalto, dove ha ricevuto dal CONI e dall’UITS la medaglia d’oro per meriti sportivi. Nonostante le capacità gestionali ed organizzative, si è sempre tenuto lontano dalla politica, troppo schietto e diretto per scendere a compromessi e poco incline alla diplomazia. Persona dignitosa, moralmente ineccepibile, legato alla famiglia e determinato nel raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. Si aveva la sensazione di conoscerlo da tempo, anche dopo il primo incontro. Sulla morte scherzava:” Andrò sicuramente in Paradiso, con tutte le processioni che ho fatto con la banda”. E così se ne è andato, sorridendo, per riabbracciare la sua amata moglie Giovanna, scomparsa l’anno scorso, evento che lo ha segnato profondamente e che ha accellerato il decorso della sua malattia. Lunedi 21 gennaio alle ore 15.00 si sono svolti i funerali nella Cattedrale di Montalto Marche, alla presenza di tanta gente che lo amava, della sua Banda che ha suonato insieme a diversi strumentisti marchigiani accorsi in sua memoria e del Coro “La Cordata” che ha cantato durante la Messa, intonando il “Signore delle Cime”, la celebre preghiera di Bepi De Marzi.
dalla Regione Marche 2019-01-23 A Pesaro la quarta edizione della GIORNATA DELLA POLIZIA LOCALE DELLE MARCHE Ceriscioli e Cesetti: “È il momento in cui viene riconosciuto il lavoro di qualità svolto durante tutto l’anno, con grande capacità operativa, impegno e spirito di collaborazione” Da Piazza del Popolo al Duomo fino al salone Metaurense di Palazzo Ducale, quest’anno è Pesaro la città dove, in occasione del patrono San Sebastiano, si celebra la quarta edizione della GIORNATA DELLA POLIZIA LOCALE DELLE MARCHE. Momento di festa, molto partecipato, e occasione di riflessione attorno alle tematiche della sicurezza urbana, la giornata è stata istituita con legge regionale 17 febbraio 2014 n.1 “Disciplina in materia di ordinamento della polizia locale”. “Questa è una giornata importante – ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli – Una tradizione che si rinnova con l’entusiasmo delle forze di polizia locale che si ritrovano qui da ogni angolo della regione. È il momento in cui viene riconosciuto il lavoro di qualità svolto durante tutto l’anno, con grande capacità operativa, impegno e spirito di collaborazione. Esprimiamo gratitudine nei confronti di chi, giorno e notte, spesso all’aperto, si spende e dà un contributo fondamentale alla vita del territorio, a una vita ordinata per il rispetto di quelle regole che servono alla convivenza civile. Auguro buon lavoro alla polizia locale delle Marche, punto di riferimento per i cittadini, di fondamentale importanza per la sicurezza al servizio della nostra comunità”. La Polizia Locale rappresenta una parte importante nel delicato sistema integrato di politiche di sicurezza che unisce sicurezza pubblica e sicurezza urbana. Lo ha ricordato l’assessore regionale alla Polizia locale e politiche integrate per la sicurezza, Fabrizio Cesetti,
rimarcando il ruolo degli operatori di Polizia locale che può essere considerato l’anello di raccordo tra la collettività e le Istituzioni. “La Polizia Locale è l’organismo regolatore della vita di tutti i giorni – ha sottolineato Cesetti – connotandosi sempre di più come un presidio di legalità al fianco del Cittadino ed una risorsa fondamentale delle politiche di miglioramento della sicurezza urbana. Compito, questo, sempre più difficile da assolvere in una società in continuo mutamento, al centro di una trasformazione urbana, sociale e culturale rapida, ma che viene svolto dagli Operatori della Polizia Locale con grande senso del dovere”. Facendo poi riferimento agli eventi sismici che hanno colpito la regione, presidente e assessore hanno voluto sottolineare il ruolo determinante dagli operatori di polizia locale a sostegno della popolazione e nelle attività di controllo, sorveglianza, anti sciacallaggio, compresa la gravosa attività burocratico-amministrativa che si trova a svolgere nel post sisma e ricostruzione. La cerimonia odierna, che è stata impreziosita da un momento musicale del ‘SEEM’ Saxophone Quartet composto dagli allievi del Conservatorio ‘G. Rossini’, è stata occasione per riconoscere il valore del lavoro svolto quotidianamente, e il più delle volte senza clamore, dagli operatori di Polizia locale, punto di riferimento primario e diretto per i cittadini. Dopo l’approfondimento tematico con l’illustrazione della relazione “La gestione della Polizia locale in forma associata quale strumento dei comuni per le politiche integrate sulla sicurezza urbana” si è svolta la consegna encomi agli appartenenti ai servizi e ai corpi di polizia locale che si sono distinti per azioni e condotte meritevoli e di contributo alla sicurezza della comunità. “Encomi che raccontano il valore del corpo, la grande dedizione e coraggio – ha detto Cesetti – Questa Giornata rappresenta quindi un’occasione preziosa – ha concluso l’assessore – per riconoscere il valore del lavoro svolto quotidianamente dagli operatori di Polizia locale. Ogni giorno si prodigano con professionalità ed abnegazione al servizio della collettività, con particolare attenzione alla sicurezza,
che rappresenta un bene primario soprattutto per i meno garantiti. Sono i ‘pretoriani dei cittadini’, l’avamposto, il punto di riferimento diretto in tema di sicurezza e disciplina, il loro è un ruolo complesso che intendiamo riconoscere e continuare a valorizzare e potenziare”.
Lorenzo Lotto: contesti, significati, conservazione
Lorenzo Lotto: contesti, significati, conservazione A Loreto dall’1 al 3 febbraio, promosso dalla Regione Marche “LORENZO LOTTO: CONTESTI, SIGNIFICATI, CONSERVAZIONE” Convegno internazionale a cura di Francesca Coltrinari ed Enrico Maria Dal Pozzolo. Grande soddisfazione per come ha funzionato la rete dei Comuni lotteschi che hanno registrato un notevole aumento di visitatori grazie al traino della Mostra a Macerata Loreto – Un serratissimo programma e molte adesioni di eminenti studiosi nazionali e internazionali per un’ulteriore, preziosa occasione di valorizzazione e approfondimento dell’opera di Lorenzo Lotto: il convegno internazionale di studi “Lorenzo Lotto: contesti, significati, conservazione” che si svolgerà a Loreto dal 1 al 3 febbraio, presso la Sala degli Svizzeri del Museo Pontificio Santa Casa. Il convegno – curato da Enrico Maria Dal Pozzolo e Francesca Coltrinari – è promosso dalla Regione Marche in collaborazione con la Delegazione Pontificia della Santa Casa di Loreto, Comune di Loreto e Università di Macerata.
“Questo convegno è la naturale, dovuta conclusione per una mostra di tale rilievo– sottolinea l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni- certamente da annoverare fra le grandi mostre “storiche” sul pittore veneto e il coronamento del successo di pubblico ottenuto, registrando oltre 15 mila presenze. Ma è anche un altro prestigioso omaggio a quel genio che scelse le Marche e, alla fine della sua vita, proprio Loreto, lasciandoci un patrimonio pittorico denso di capolavori diffusi su molta parte del nostro territorio. Abbiamo voluto organizzare questo convegno per lasciare un’impronta da seguire, insieme alle tante iniziative europee sul Lotto che hanno costellato il 2018, una traccia concreta che resti testimonianza di un momento di elevato spessore, di importante qualificazione culturale e visibilità per la nostra regione. Sono sicuro che da ciò che emergerà da questo convegno, Lorenzo Lotto saprà ancora sorprenderci.” E così, con un con un grande appuntamento internazionale, viene salutata la mostra “Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche” (chiusura il 10 febbraio) promossa dalla Regione Marche e dal Comune di Macerata, con il sostegno del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo ed Ermitage Italia ed organizzata da Villaggio Globale International, con il coinvolgimento di tutti gli otto centri lotteschi della regione: Ancona, Cingoli, Jesi, Loreto, Mogliano, Monte San Giusto, Recanati e Urbino. “ Fare rete ha premiato – hanno ricordato all’unisono e entusiasti gli amministratori locali presenti in conferenza stampa- in termini di visitatori e di promozione. Una formula validissima che la Regione Marche ha progettato e che merita di essere proseguita”. In alcuni casi, come a Jesi, è stato registrato un aumento del 70% di visite anche nei giorni feriali ma in tutti i Comuni durante il periodo vi è stato un aumento di flussi turistici. E così il 9 febbraio a Palazzo Bonaccorsi – sede della mostra – sarà firmato un protocollo d’intesa tra i Comuni per sancire il biglietto unico per l’accesso ai capolavori lotteschi nelle diverse sedi museali marchigiane. “ E’ stato un esperimento vincente – ha detto il Sindaco di
Macerata, Romano Carancini – e il clima di collaborazione tra i Comuni esemplare e inusitato per le Marche. Macerata entra ad honorem tra i centri lotteschi dopo questa mostra che ha fatto scoprire questa figura del Rinascimento anche alle nuove generazioni. Grazie alla Regione che ci ha creduto e agli uffici regionali per il supporto tecnico e promozionale.” A chiusura delle tante iniziative che hanno riacceso l’interesse su questo protagonista del Rinascimento, il convegno internazionale di studi si pone l’obiettivo di far discutere gli specialisti intorno a nuovi aspetti dell’opera dell’artista. Circa una trentina di affermati e giovani studiosi italiani ed esteri faranno il punto sulle più nuove e interessanti ricerche dedicate alla figura e all’arte di Lorenzo Lotto, con la presentazione di studi inediti da parte dei relatori internazionali selezionati dal prestigioso comitato scientifico del convegno ( tra gli altri dai Paesi Bassi; dalla Gran Bretagna -National Gallery, Victoria and Albert Museum Università di Leicester e di St. Andrews; dalla Francia – Louvre ). La prima giornata è dedicata a “Biografia, competenza, rapporti” con Marco Tanzi (Universitàà del Salento) in veste di moderatore, la seconda tratterà il tema “Analisi stilistiche ed iconografiche” con Bernard Aikema dell’Università di Verona a guidare la discussione. Nel corso della terza ed ultima giornata si discuterà invece di “Disegni e approcci interdisciplinari” e di “Critica, collezionismo, conservazione, restauro” con rispettivamente Antonio Pinelli (Università di Firenze) e Massimo Ferretti (Scuola Normale Superiore, Pisa) a moderare gli interventi. Saranno presenti anche i maggiori restauratori che hanno lavorato sulle opere di Lotto negli ultimi dieci anni e che illustreranno i restauri da loro eseguiti, a partire da quello della grande tavola con la Venere e le Grazie di collezione privata, esposta per la prima volta alla mostra di Macerata. Nella serata inaugurale, il 1° febbraio alle ore 21.30 nella Sala Paolo VI del palazzo apostolico di Loreto, sarà proiettato il docufilm Lorenzo Lotto. Viaggio nella crisi del Rinascimento curato da Enrico Maria Dal Pozzolo- regia di Luca Criscenti,
in questi giorni presentato anche a Londra nell’ambito della mostra londinese sui ritratti di Lotto. clicca il programma: programma_convegno_lotto_loreto (00000002) Il Comitato scientifico del Convegno Bernard Aikema (Università di Verona), Francesca Coltrinari (Università di Macerata), Enrico Maria Dal Pozzolo (Università di Verona), David Ekserdjian (Università di Leicester, UK), Massimo Ferretti (Scuola Normale Superiore di Pisa), Peter B. Humfrey (Università di St. Andrews, UK), Antonio Pinelli (Università di Firenze), Vito Punzi (Museo Pontificio Santa Casa di Loreto) e Marco Tanzi (Università del Salento). Le istituzioni accademiche e museali che hanno aderito al Convegno – Università di Macerata, Università di Verona, Università “La Sapienza”, Università di Bologna, Università del Salento, Accademia di Belle Arti di Lecce, Università di Perugia, Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, Università Roma Tre, Università Cattolica di Milano, Accademia Carrara di Bergamo, Università di Pisa, Museo Adriano Bernareggi di Bergamo e Museo Poldi Pezzoli di Milano – e straniere – Radboud Univeristy di Nijmengen (Paesi Bassi), Università di Zara, Musée du Louvre di Parigi ed il Victoria and Albert Musem di Londra. Altre iniziative su Lorenzo Lotto nel 2018 Le iniziative scientifiche e di valorizzazione sono state numerose: dalla mostra sui suoi ritratti di Madrid (“Lorenzo Lotto. Retratos”, Museo del Prado, 19 giugno- 30 settembre 2018) e Londra (“Lorenzo Lotto. Portraits”, National Gallery, 5 novembre 2018- 10 febbraio 2019), al convegno di studi di
Madrid (Museo del Prado, 24-25 settembre 2018) e alla mostra “Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche. Luoghi, tempi e persone” (Macerata, 19 ottobre 2018 – 10 febbraio 2019), eventi curati da Enrico Maria Dal Pozzolo e Miguel Falomir, con la collaborazione di Matthias Wivel
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