MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross

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MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
MXGP   2019, Milestone  fa
felici gli appassionati di
motocross
Come ogni anno, anche per questo 2019 è finalmente arrivata
l’ora di MXGP 2019: il titolo Milestone per Pc, Xbox One e Ps4
dedicato all’adrenalinico mondo del motocross che arriva, con
questa edizione, alla sua quinta apparizione sul mercato. MXGP
2019, differentemente da quello che i più potrebbero pensare,
non è affatto un prodotto di nicchia: la grande cura dei
dettagli che la software house milanese riversa in ogni sua
produzione, specialmente in quelle più recenti, rende il
titolo un qualcosa di godibile per ogni giocatore, dai casual
gamers fino ai piloti più esperti. C’è da dire che già dal
primo avvio del gioco è difficile non rimanere colpiti da ciò
che si vede sullo schermo. Non c’è componente di MXGP 2019 che
non abbia ricevuto limature consistenti, ed i frutti del
lavoro di miglioramento si possono notare fin dal primo
MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
momento in cui ci si confronta con i menù, i tutorial,
l’interfaccia e la colonna sonora, tutti protagonisti di un
evidente e notevole balzo qualitativo. Ciascun elemento appare
curato fin da principio, e questa piccola attenzione tecnica
si riflette nella caratterizzazione di tutte le moto e delle
componenti, che siano le finiture in carbonio di una marmitta
della Arrow o le saldature sul metallo dell’Akrapovich. La
licenza ufficiale del campionato Motocross ha permesso, come è
ovvio, di riprodurre fedelmente piloti, livree, sponsor e
tracciati, per una modalità carriera che ricalca le sequenze
della stagione in corso. Ad ogni modo, è possibile anche
“saltare” l’ostacolo, almeno in termini di personalizzazione
dell’esperienza, affidando le fortune del pilota virtuale,
creabile attraverso un editor, ad uno sponsor piuttosto che ad
un altro. Si tratta, è bene precisarlo, di un’opportunità
prettamente estetica, che garantisce all’utente di gestire a
proprio gusto i “colori” e lo stile di moto, abbigliamento e
accessori. Il vero modificatore dell’esperienza risiede però
nella scelta di approccio. In pratica, è possibile tanto
affrontare la campagna in modalità Standard, per un gameplay
evidentemente arcade, quanto giocare di “fino” e, quindi, in
modalità Realismo, per una fisica, specie quella legata ai
pesi di moto e pilota, ben più intransigente. Proprio per
queste ragioni, come accennavamo prima, il titolo può essere
giocato e apprezzato da qualsiasi tipo di gamer. Ovviamente
trattandosi di un gioco di motocross in gara bisogna badare
non certo solo alla velocità, ma alla gestione dei salti e,
quindi, al posizionamento del bolide piuttosto che del pilota.
Insomma, la conoscenza dei tracciati, ma anche la corretta
lettura delle varie situazioni, tra piloti avversari e
ostacoli presenti a bordo pista, è essenziale per il
raggiungimento delle prime posizioni. Anche ai livelli di
difficoltà più bassi.
MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
Oltre alla modalità Carriera MXGP 2019 offre anche un
simpatico editor dei tracciati. Imparando a utilizzarlo è
quindi possibile
creare la pista dei propri sogni sfruttando una serie di
strumenti e preset
estremamente semplici ed efficaci, ma il risultato finale
corrisponde raramente
alle aspettative, perché la totale assenza di dislivelli e
piccoli
“fronzoli” estetici finisce per disegnare piste eccessivamente
piatte
e prive di una reale varietà. Per testare la propria moto poi
esiste l’area
Playground dove è possibile correre in una zona collinare
della Provenza. Qui non
solo è possibile confrontarsi con una simpatica serie di
challenge capaci di
toccare la destrezza in sella, l’abilità nel trial e la pura
velocità, ma
addirittura creare    piccole   gare   “waypoint”   artigianali
attraverso le quali
sfidare altri membri della community. Insomma, il Playground
si è rivelato
quella tavolozza che mancava all’editor dei tracciati, e
risulta
particolarmente affascinante perché riesce a deviare
efficacemente
dall’esperienza tradizionale, consentendo di scalare il fianco
delle colline o
di lanciarsi a tutto gas in un downhill suicida. La ciliegina
sulla torta, poi,
sta nella presenza di una “modalità finale” destinata
esclusivamente
a coloro che riuscissero a completare ogni sfida presente fra
boschi e
laghetti. Oltre a quanto elencato fino a ora, sono presenti
altre modalità:
MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
dalla classica prova a tempo alla gara veloce, dove si potrà
decidere se
utilizzare il proprio pilota o uno dei campionati MXGP e MXGP
2. Insomma, a
livello di offerta ludica il titolo non delude. A livello
tecnico ed estetico,
MXPG 2019 è il titolo di Milestone con la caratterizzazione
del rider più
convincente in assoluto, e le decine di piccoli movimenti
pensati per
accompagnare ciascun sobbalzo in gara fanno un ottimo servizio
al realismo. Realismo
che si ritrova nell’estetica dei circuiti, ormai divenuti
visivamente
impeccabili, impreziositi da un gradevole sistema
d’illuminazione e da
immancabili effetti particellari. Gli skybox e gli sfondi
regalano un’identità
ed una palette cromatica proprie a ciascuna location, dai
monti di
Pietramurata, passando per le sterpaglie della Turchia, per
arrivare infine
alle piccole superfici acquatiche che fanno capolino fra i
dossi di Shangai ed
in Lettonia. Anche gli elementi storicamente più spigolosi,
come le comparse
fra il pubblico ed i modelli scenografici, sono arrivate a
presentarsi in forma
smagliante. La fase di gara scorre discretamente liscia, e non
solo per merito
dell’ottimo comparto visivo; al di là degli spigoli, abbiamo
particolarmente
apprezzato la marcia indietro fatta sul reset istantaneo al
momento dell’uscita
dal tracciato, sistema che penalizzava l’immersione e che ha
finito per essere
sostituito da un pratico timer. Le tanto discusse collisioni,
MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
invece, sembrano aver
trovato finalmente la quadra, e capita molto raramente di
trovarsi con la
faccia nel fango senza una ragione precisa. Tirando le somme,
si può senza
dubbio affermare come MXGP 19, al netto di qualche
imperfezione come un frame
rate non sempre stabilissimo (unica vera pecca del gioco),
risulti un titolo
più che godibile figlio di anni e anni di esperienza da cui
Milestone è
riuscita a imparare dai propri errori. Lo specializzarsi in un
genere
perfezionandolo sempre di più è ciò che, da sempre distingue
l’azienda milanese
da molte altre presenti      sul   mercato.   Grande    varietà,
possibilità di essere
goduto sia dai casual gamers,        ma   anche   da   chi   cerca
un’esperienza realistica,
un editor di mappe e la possibilità di affrontare sfide nel
Playground fanno sì
che questo MXGP 2019 sia un titolo da tenere da conto. Fango,
salti, velocità e
adrenalina vi aspettano.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Gameplay: 8

Sonoro: 8
MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
Longevità: 7,5

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise

Galaxy Fold in arrivo a
settembre, ma Samsung pensa
già al successore
Samsung è ormai in dirittura d’arrivo riguardo al rilancio
MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
ufficiale del suo primo smartphone pieghevole, ossia il Galaxy
Fold che è stato
inizialmente rinviato a causa di problemi di progettazione. Il
dispositivo potrebbe
debuttare sul mercato sudcoreano il 6 settembre, giorno di
apertura dell’Ifa,
la fiera tecnologica di Berlino. La notizia è stata riportata
dal quotidiano
coreano Yna, ma al momento non c’è una data della
commercializzazione nei
mercati internazionali. Il Galaxy Fold è stato presentato a
febbraio e l’arrivo
sui mercati era previsto ad aprile. Ma il lancio è stato
rinviato dopo le
recensioni negative di alcuni esperti di tecnologia. Il
colosso ha riposto
molte speranze nel dispositivo pieghevole, con il quale punta
ad arrivare fra
le prime nel settore e imporsi. Il Galaxy Fold chiuso misura
come uno
smartphone da 4,6 pollici, mentre aperto è come un tablet da
7,3 pollici. Tra i
cambiamenti apportati al dispositivo dopo la “bocciatura”
degli esperti, uno in
particolate riguarderebbe    la   pellicola   protettiva   dello
schermo, ora inserita
nelle cornici in modo da impedirne la rimozione. Stando alle
ultime
informazioni trapelate in rete e riportate da Bloomberg,
Samsung sarebbe anche
al lavoro su un nuovo pieghevole più piccolo e più sottile di
Galaxy Fold: ci
si aspetta infatti un pannello da 6,7″ ed uno spessore più
contenuto. Questo lo
renderebbe più maneggevole rispetto al primo pieghevole del
produttore
sudcoreano. Sempre secondo Bloomberg, il nuovo smartphone
MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
integrerebbe un
sensore fotografico nella superficie interna, ovvero quella
sulla quale si
piega il device, e due sensori posti su quella esterna. Il
design dello
smartphone sarebbe caratterizzato da una forma quadrata,
quando piegato, e
Samsung l’avrebbe commissionato al noto designer Thom Browne.
Al momento non è
noto se il fatto che sia più “contenuto” rispetto a Galaxy
Fold contribuirà a
renderlo più economico.

F.P.L.

Club             Basket                 Frascati,
MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
Fernando Monetti: “Roberto
Giammò e Manuel Monetti due
colonne     del     settore
giovanile”
Frascati (Rm) – Il un momento in cui in casa Club Basket
Frascati stanno ripartendo tutte le attività e giocoforza i
riflettori sono maggiormente puntati sulla serie C Gold che ha
iniziato la preparazione il 26 di agosto scorso, il presidente
Fernando Monetti parla di ciò che rappresenta il cuore
pulsante dell’attività del club tuscolano, quel florido
settore giovanile che è enormemente cresciuto a livello di
qualità oltre che di numeri. “In questi ultimi anni – dice il
massimo dirigente – abbiamo investito moltissimo nelle
strutture (oggi vantiamo la disponibilità di quattro impianti
bellissimi di cui tre sono palazzetti e di diversi spazi in
impianti scolastici) e in progetti più o meno specifici per la
crescita dei nostri due settori maschile prima e femminile
poi, che ci hanno permesso di ottenere risultati di
grandissima soddisfazione sia come numero di atleti e atlete
oggi facenti parte del nostro vivaio, che come risultati
prettamente sportivi. Mi piace su tutti ricordare le due
finali nazionali maschili consecutive del 2014-15 ottenute con
l’under 15 e nel 2015-16 con l’under 16, dove arrivammo tra le
migliori sei formazioni in Italia e poi ricordare anche nel
femminile il titolo regionale under 16 della scorsa stagione
con una serie incredibile di 22 vittorie consecutive senza mai
perdere una partita, finali comprese, il terzo posto nella
categoria under 13 e l’altro titolo nella Coppa Lazio under
18. Tutto questo è stato possibile grazie alla passione e
all’enorme capacità di tutto il nostro staff tecnico e in
particolare per il lavoro dei nostri due fondamentali
allenatori e responsabili dei due settori, ovvero Roberto
MXGP 2019, Milestone fa felici gli appassionati di motocross
Giammò e Manuel Monetti rispettivamente responsabili l’uno del
settore giovanile maschile e direttore tecnico della società e
l’altro del settore femminile. Roberto Giammò è una vera e
propria “icona” del basket giovanile, assolutamente uno dei
migliori tecnici giovanili in circolazione: il suo modo di
allenare “incanta”, è un po’ alla vecchia maniera quando gli
allenatori curavano veramente i fondamentali di base e per ore
stavano sui minimi particolari, dando sfogo però anche alle
doti individuali con l’aggiunta di nozioni moderne nella parte
tattica e soprattutto nella crescita fisica dei ragazzi, ma
direi ancora di più in quella psicologica, aspetto su cui
Roberto pone particolare attenzione da sempre – rimarca
Monetti – Vederlo allenare i suoi ragazzi per ore e senza
guardare mai l’orologio affascina anche i non addetti ai
lavori e proprio il suo impegno ed il suo lavoro certosino ha
permesso ai tantissimi ragazzi passati per le sue mani di
arrivare a traguardi inizialmente insperati, come le finali
nazionali e non solo. Infatti moltissimi dei sui ragazzi oggi
giocano in prima squadra da noi in serie C gold, in altre
prime squadre della regione o sono passati al semi
professionismo delle categorie superiori di serie B e in
alcuni casi anche di serie A, senza parlare poi dei tantissimi
atleti che hanno fatto parte delle selezioni regionali e delle
nazionali giovanili. Tantissime le annate su cui Roberto ha
lasciato il “segno” indelebile del suo operato in questi anni
al Club Basket Frascati, non per ultimi i gruppi 2002 e 2003
con alcuni elementi che già dallo scorso anno si sono
affacciati nella nostra prima squadra, passando quindi nelle
capaci e sapienti mani di coach Rossella Cecconi per
continuare anche con lei un percorso di crescita, tant’è che
abbiamo deciso per questo motivo di fare da quest’anno una
seconda prima squadra con il nome Monteporzio che parteciperà
al campionato di serie D e dare così maggiori opportunità ai
nostri tantissimi giovani. Roberto, terminato il percorso di
formazione, consegnerà alle categorie superiori come l’under
18, l’under 20 e appunto le prime squadre, i sui “gioielli”
che per la maggior parte avrà visto crescere la propria
asticella di qualità a prescindere dal naturale talento e a
seguito di un periodo con lui di circa 3 o 4 anni, i ragazzi
potranno continuare poi a divertirsi e giocare a basket anche
dopo le giovanili essendo diventati tutti dei buoni giocatori
– dice convinto il presidente – In questa stagione Roberto
ripartirà nuovamente con lo stesso entusiasmo e passione dal
basso prendendo sotto la sua ala protettrice e tecnica le
annate 2004-2005 e 2006 e buttando un occhio attento anche
sulla 2007 che esce proprio quest’anno dal mini basket: sono
ancora di più certo che anche da questi gruppi riuscirà a
plasmare i futuri campioni dei prossimi anni.
Per la femminile il discorso è leggermente diverso soprattutto
nella storia, che è certamente molto più giovane e soprattutto
per i numeri che non sono quelli della maschile e quindi per
certi versi le difficoltà sono anche maggiori dovendo contare
appunto su meno atlete a disposizione, specie per un settore
che è iniziato da noi appena sei o sette anni fa. Anche per
Manuel Monetti vale un po’ il discorso fatto per Roberto:
dedizione totale e passione sono gli ingredienti del successo
di questi anni, oltre chiaramente alle indubbie capacità.
Formare un settore praticamente da zero, con atlete
inizialmente di diverse annate è stato per Manuel un vero
sforzo anche di formazione e di fantasia durante gli
allenamenti, ma la costanza ed il coinvolgimento ha fatto in
modo che questo settore sia cresciuto di anno in anno,
pertanto ha potuto ottenere risultati straordinari e forse
insperati in maniera veramente rapida, considerando che nelle
due ultime stagioni Manuel è riuscito con le sue ragazze a
partecipare in tutti i campionati delle diverse categorie Fip,
dalla under 13 alla under 18, ottenendo come detto un titolo
regionale under 16 da imbattuto, una Coppa Lazio under 18 e
uno straordinario terzo posto alle final-four della categoria
under 13 con le 2006-2007. Ma non è tutto qui, perché lo
spessore del lavoro fatto per ore e ore in palestra tra
allenamenti di squadra, individuali e atletici ha consentito
di formare giocatrici che già da un paio di stagioni hanno
potuto esordire con minutaggi molto importanti in serie B e
per alcune di loro ci sono state opportunità importanti, come
le selezioni nelle formazioni del Lazio e risultati
altrettanto straordinari come il titolo di Mvp ottenuto
proprio nel trofeo delle regioni della passata edizione,
insomma un vivaio prolifero e di grande qualità formato in
appena sei o sette anni di attività. La decisione è quella di
lavorare sempre di più sul basso e sulle annate in entrata dal
mini basket (dove la nostra responsabile del mini-basket Petra
Prgomet sta facendo un ottimo lavoro) per potere attraverso la
dedizione e le capacità di allenatori come Manuel fare un
percorso ancora di maggiore qualità, proprio per questo ci
sono in cantiere importantissimi progetti proprio per lo
sviluppo e l’incremento del nostro vivaio anche al femminile.
Per le più grandi con Manuel abbiamo deciso di intraprende
percorsi diversi, per alcune ragazze offrire loro opportunità
di maggiore crescita al di fuori dal nostro perimetro e per
altre invece un percorso di crescita interno prendendo una
decisione “coraggiosa”, ma estremamente futuribile per loro,
ovvero quella di far partecipare la nostra prima squadra al
campionato di serie C e comporre il roster prevalentemente di
sole ragazze under. Si riparte con una stagione anche nel
femminile piena di entusiasmo, soprattutto consapevoli che il
lavoro sarà ancora più duro e di maggiore qualità, ma l’aver
confermato Manuel Monetti alla guida di questo settore sarà
per noi come società e soprattutto per tutte le ragazze che
fanno parte del nostro vivaio e per quelle che decideranno di
farne parte una garanzia totale di qualità tecnica e di
concrete possibilità di diventare nel tempo delle ottime
giocatrici. Un ringraziamento di cuore e un augurio di buon
lavoro alle nostre due “colonne” del settore giovanile Roberto
Giammò e Manuel Monetti” conclude il presidente Fernando
Monetti.
Quando la storia si ripete: 8
settembre 1943 – 3 settembre
2019. Rosseau salva la faccia
a tutti
Il paese dei voltagabbana, 8 settembre 1943 – 3 settembre
2019: Come voltagabbana abbiamo una bella tradizione. Qualcuno
ha paragonato, a ragione, Giuseppe Conte al Badoglio del dopo
8 settembre. Senza voler fare della dietrologia sterile e
nostalgica, i tedeschi si trovarono improvvisamente in un
paese nemico e a questa condizione reagirono da par loro,
trucidando enormi masse di innocenti. I tedeschi sono fatti
così, è nel loro DNA, e nel tempo non sono cambiati. Non
reagiscono, infatti, alla richiesta di danni di guerra, né
hanno mai voluto consegnare i loro criminali, rei di aver
compiuto quelle stragi che tutti conosciamo. Tranne poi a
chiedere scusa, come di recente, da un palco pubblico, ma
assolutamente gratis, in Polonia.

Così, da buon Italiano rispettoso della tradizione e      del
globalismo europeo, il professor Giuseppe Conte,          dal
curriculum lungo due braccia, ha ‘svenduto’, con il       suo
collega Tria, alla Merkel & Co. la manovra economica      che
invece molti si sarebbero aspettati, rendendo noto, a parer
suo, d’aver evitato, novello supereroe, la manovra di
infrazione da parte della UE. La quale UE è sgradita alla
maggioranza degli Italiani, ma tant’è, noi ‘non contiamo un
cazzo’, come disse il marchese del Grillo ai suoi compagni
occasionali di bisbocce.

Il professor Conte, apparso come sir Galahad all’orizzonte di
una politica che voleva essere pettinata, ordinata, per
funzionare – leggi M5S-Lega – ci aveva gabbati tutti, e
incominciavamo, nonostante le altre amare esperienze, a
confidare in lui, nella sua esperienza di giurista, nel suo
aplomb all’inglese, nei suoi nodi alla cravatta che
rasentavano la perfezione, nei suoi colletti della camicia
sempre impeccabili, sempre uguali. Fino all’attacco fuori
della grazia di Dio in Senato, contro un Salvini che ha avuto
l’unico torto di sbagliare i… conti, non calcolando che,
cadendo il governo, non saremmo andati alle elezioni, ma ad un
governo di rattoppo della legislatura. E confidando,
probabilmente, nel fatto che fino ad allora i 5 stelle e il PD
se l’erano date di santa ragione, sui social, sui media, in
parlamento e dovunque fosse possibile.

Confidando nei ‘duri e puri’, capo quel Di Maio che non più di
una settimana prima aveva dichiarato pubblicamente che mai
sarebbe andato con il ‘partito di Bibbiano’: cioè con il PD.
Un PD che già un’altra volta aveva tentato, senza convinzione,
di amalgamarsi con i duri e puri, ma senza risultato, un
incontro, se ricordate trasmesso in streaming: condizione
ormai sparita dal vocabolario cinquestellato. Che dire? Conte,
lo scrivono i giornali, già da sei anni era un fan del Giglio
magico (chi l’avrebbe mai detto?).

E Giggino Di maio, ‘er bibbitaro’, come alcuni lo definiscono
– soprattutto quel Berlusconi che farebbe meglio a star zitto:
il più delle volte sta zitto, al massimo legge, e fa parlare
gli altri – il duro e puro per eccellenza, l’abbiamo visto in
costume da bagno, anche lui al mare. Dopo aver criticato il
suo collega Salvini alla spiaggia Papeete, che probabilmente
diventerà luogo di pellegrinaggio, con annesso Mojito. È un
piccolo uomo; anzi, un piccolo ragazzo. Senza il suo abito blu
con annessa cravatta, è davvero insignificante, fisicamente.
Ma ancor più s’è rivelato un piccolo uomo in questa occasione.
Doveva salvare la faccia, e ha evocato Rousseau, del quale
s’era completamente scordato, preso nell’ingranaggio della
politica reale, quella che bada solo alle poltrone e alle
posizioni di prestigio. Ha evocato Rousseau, e tutti si sono
precipitati a votare sulla piattaforma – pare… non abbiamo i
conteggi in mano, ma le cifre sono bulgare. Tranne che
qualcuno, sui social, ha riscontrato che venivano contati solo
i voti per il Sì all’inciucio. Un voltagabbana anche Di Maio?
I fatti direbbero di sì. Ma di una dimensione ridotta, siamo
proprio alla frutta.

Una volta erano i grandi uomini che cambiavano opinione, oggi
ci dobbiamo accontentare. Comunque vale sempre l’osservazione
di qualcuno che mi fece, anni addietro, a proposito di ben
altra faccenda, e cioè che non si manda un ragazzo a fare il
lavoro di un uomo. I maligni potrebbero dire che abbiamo altri
esempi: Renzi, ad esempio, dovrebbe, secondo quanto da lui
dichiarato pubblicamente insieme alla sua sodale Santa Maria
Elena Boschi, – a proposito del famoso fallimento del
tentativo napoletanizzato di modifica della Costituzione –
essere fuor della politica e dei santissimi. O cabbasisi, per
dirla con Camilleri. Il quale, nato con la falce e martello
tatuata sul cuore, tale è andato nel regno dei più, lui sì,
coerente fino all’ultimo. A differenza, absit iniuria, di
Napolitano, convertitosi dall’orbace alla camicia rossa nel
1945, dopo un ‘ripensamento’.

Insomma, per farla breve, il concetto è chiaro: nel DNA
italiota c’è un germe che ci porta a ‘cambiare opinione’ un
po’ troppo e un po’ troppo in fretta. Se poi questo cambio
precede una situazione di convenienza, transeat: l’uomo non è
di legno, come scriveva quel viaggiatore di commercio mettendo
in conto alla ditta le prestazioni sessuali delle prostitute:
dopo tutto, per fare il suo lavoro, era costretto a sta
lontano da casa, e si sa, quando certe cose premono, non
riesci più a dormire. Quello che rimane è uno spettacolo
squallido della nostra politica e dei nostri politicanti –
incluso lo spettacolo indecente della riunione al Senato in
cui Salvini fu massacrato da un Conte che aveva già cambiato
giacchetta, ma nessuno lo sapeva. Peccato. Avevamo
incominciato a pensare che esistesse Babbo Natale, e magari
anche Sir Galahad, il cavaliere bianco, senza macchia e senza
paura. Purtroppo, come nella barzelletta, vince sempre il
Cavaliere Nero, e a lui ‘nun je dovete rompe li cojoni.’

Rocca Priora (calcio, Prom.),
Lunardini: “Non mi aspettavo
lo spostamento nel girone D”
Rocca Priora (Rm) – E’ iniziato il count-down per il ritorno
del Rocca Priora nel campionato di Promozione, a distanza di
quattro anni dall’ultima volta. La formazione del presidente
Marco Rocchi ha cambiato poco in estate, affidandosi alla
forza del gruppo (che era stata uno dei segreti della
cavalcata in Prima categoria) e al suo “condottiero” Paolo
Lunardini. Anche l’esperto allenatore ritorna nella cadetteria
del calcio laziale dopo diversi anni ed è molto carico per
questa nuova avventura. “Il periodo di preparazione è stato
sicuramente positivo. Non ci sono stati particolari problemi a
livello fisico e i ragazzi hanno risposto bene a tutte le
sollecitazioni. Sabato scorso abbiamo disputato l’ultima
amichevole pre-campionato contro il Frascati, una delle
possibili protagoniste del torneo, e abbiamo perso 2-1
nonostante fossimo sicuramente in ritardo di condizione
rispetto agli avversari. E’ stato, comunque, un assaggio
importante del livello delle squadre e dei singoli di spessore
che incontreremo durante il campionato”. L’esordio del Rocca
Priora è programmato per domenica mattina sul campo del Monte
San Giovanni Campano che recentemente ha giocato pure in
Eccellenza. “So poco dei primi avversari, se non che
dispongono di un campo di terra. Sarà subito un impatto tosto,
ma d’altronde sappiamo bene che ci sarà da combattere fino
alla fine per centrare l’obiettivo della permanenza in
categoria”. Lo spostamento (a sorpresa) nel girone D non lo ha
reso felice. “Non me l’aspettavo – dice Lunardini – Dovremo
affrontare trasferte lunghe e in cinque casi giocheremo di
pomeriggio. Sarà un girone di alto livello con la presenza di
squadre come il Frascati, l’Atletico Torrenova, l’Atletico
Morena, il Colleferro, il Ferentino e il Tecchiena. Noi
cercheremo di essere all’altezza e devo ringraziare il mio
staff, composto dal direttore sportivo Natale Giovannetti, dal
preparatore atletico e mio vice Tiberio Baroni, dal
preparatore dei portieri Fabio Giovanatti e dal fisioterapista
Andrea Santi, per l’attento lavoro svolto fino a questo
momento”.
Volley Club Frascati (serie
C/f), Mola: “Dovremo essere
bravi a gestire i momenti di
difficoltà”
Frascati (Rm) – La prima squadra femminile del Volley Club
Frascati, che militerà anche in questa stagione in serie C, ha
messo alle spalle la prima settimana (abbondante) di
preparazione. Le ragazze affidate a coach Flavia Mola e al
rientrante Zè Araujo Barros stanno affrontando una serie di
doppie sedute che proseguiranno fino al prossimo week-end.
“Abbiamo cercato di anticipare i tempi e di chiedere alle
ragazze la disponibilità per le doppie sedute proprio per
farci trovare più pronte possibili ai primi appuntamenti
ufficiali” spiega la Mola che quest’anno avrà per la prima
volta in carriera la responsabilità tecnica di una squadra
maggiore, dopo aver fatto molto bene nelle giovanili. “Sto per
affrontare un’esperienza molto importante e non facile, sono
conscia delle difficoltà che ci potranno essere in un
campionato di questo livello – sottolinea il tecnico –
Bisognerà saper gestire gli inevitabili momenti di difficoltà
che capiteranno nel corso della stagione, considerato che
abbiamo un gruppo molto giovane”. Per questi motivi,
l’obiettivo principale della serie C femminile del Volley Club
Frascati è abbastanza chiaro. “Questa squadra viene da una
salvezza all’ultima giornata nello scorso campionato e si è
ulteriormente ringiovanita: dovremo pensare a salvarci il
prima possibile. Ci aspettiamo che le ragazze che hanno già
fatto la serie C l’anno passato possano mostrare evidenti
segnali di crescita e che la presenza delle poche ragazze
“over” che sono in organico possa essere di stimolo alle altre
meno esperte”. La Mola collaborerà a stretto gomito con Zè
Araujo Barros, che già qualche tempo fa aveva fatto parte
della famiglia sportiva del Volley Club Frascati. “Non avevo
mai lavorato con lui, ma sono contentissima di questi primi
giorni assieme. Tra noi c’è un confronto costante anche al di
fuori dello stretto discorso tecnico, speriamo di poter
crescere anche noi e far migliorare questo gruppo di ragazze”.
Molte di loro affronteranno anche il campionato di serie D,
quello Under 18 e Under 16. “Quest’ultima sarà l’unica
categoria “in età” per diverse nostre ragazze e quindi in quel
campionato proveremo ad essere molto competitivi, dando
comunque il massimo in ogni campionato”.
Roma cambia musica sul Verde:
Fiorini è il nuovo assessore.
Ancora   nulla   sul   fronte
Rifiuti. Ecco le novità
Laura Fiorini è il nuovo assessore a al Verde pubblico di
Roma. Attivista del M5S, 57 anni, si era candidata nel 2013
nel XIV Municipio, lo stesso distretto dove abita il sindaco
Virginia Raggi, finora ha lavorato nello staff della prima
cittadina.
Ieri è stata scritta l’ordinanza di nomina. Torna occupata
quindi la poltrona lasciata libera da Pinuccia Montanari sei
mesi fa; l’ex assessore all’Ambiente, fedelissima di Beppe
Grillo, si era dimessa l’8 febbraio, dopo il braccio di ferro
sul bilancio dell’Ama che ha visto saltare anche il presidente
e amministratore delegato della municipalizzata, Lorenzo
Bagnacani.

Per paradosso la delega dei rifiuti resta ancora senza un
assessore. La gestione della raccolta quindi continuerà a far
capo alla sindaca direttamente.

Riguardo gli alberi, il lavoro al nuovo assessore non mancherà
di certo. Fusti e rami continuano crollare con un bilancio in
positivo del 730 per cento di crolli negli ultimi due anni.
Nel 2014 erano caduti 12 tronchi, in tutta la città. L’anno
dopo, il 2015, ne sono venuti giù 32, poi 48 nel 2016 e altri
41 nel 2017. Nel 2018 ci sono stati 400 crolli. Altri 200
tronchi nei primi mesi del 2019. Silvio Monti, ex delegato al
Servizio Giardini è durato in Comune poco più di un mese, si è
dimesso a metà luglio. Anche il Dipartimento Ambiente è senza
guida.
Intanto 9 dipendenti del Servizio Giardini sono stati sospesi
quando si è scoperto, grazie a un’indagine della Procura, che
durante le ore di lavoro sbrigavano faccende personali e
utilizzavano i mezzi di servizio per svolgere incarichi a
pagamento. Ecco perché a Roma il verde piange e grida
vendetta! L’ultimo scandalo riguarda gli scontrini pazzi della
benzina per i veicoli dell’autoparco comunale: oltre alle auto
dei vigili, si sta indagando anche sulle ricevute consegnate
dai benzinai ai giardinieri.
Tra Roma e Ciampino, chiude
il campo rom La Barbuta: via
i primi 100 nomadi
A Cento nomadi del campo La Barbuta ai confini tra Roma e
Ciampino sono state assegnate le case dal Campidoglio. Altri
150 hanno fatto richiesta. La giunta Raggi sta smantellando
una delle più grandi baraccopoli della Capitale che conta 656
nomadi come risulta dall’ultimo censimento, il 15% circa della
popolazione nomade di Roma. La Barbuta dovrebbe chiudere tra
tra dicembre e gennaio.
Dunque, dieci container su 98 sono già stati liberati. Le
ruspe sono attese in settimana per distruggere le baracche ed
evitare che qualcuno le rioccupi. A novembre saranno portati
via i rifiuti sparsi nei dintorni e sarà avviata una bonifica.
Governo Pd5, anche Rousseau
dice si. Conte prepara la
squadra di governo
Dalla piattaforma Rousseau arriva il sì all’accordo di governo
tra i pentastellati e il partito Democratico. Secondo quanto
reso noto il 79 percento dei penta votanti pari a 63.146 unità
ha dunque dato il via libera al governo giallo-rosso mentre
16.488 persone avrebbero espresso un voto contrario.

Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte potrebbe
recarsi nella mattinata al Quirinale per presentare la squadra
dei ministri del suo governo e sciogliere la riserva. E’
quanto trapela da fonti parlamentari. A quel punto il nuovo
governo potrebbe giurare in serata o, più probabilmente,
giovedì.

A Palazzo Chigi si prospetta una notte di
lavoro per definire la squadra di governo

Ancora tanto è in discussione, incluse alcune caselle che in
serata venivano considerate chiuse. Secondo fonti parlamentari
sarebbe aperta la partita anche per l’incarico delicato di
sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il premier
incaricato Giuseppe Conte vorrebbe infatti un nome di sua
stretta fiducia come quello del segretario generale della
presidenza, Roberto Chieppa. Ma il M5s starebbe spingendo per
assegnare l’incarico a un proprio esponente, come Vincenzo
Spadafora o l’attuale ministro Riccardo Fraccaro. Il premier
ha ricevuto la delegazione di Leu, composta dai capigruppo
Federico Fornaro e Loredana De Petris. I dirigenti di Leu nel
pomeriggio si erano riuniti a Montecitorio e al termine
dell’incontro è emersa la richiesta di entrare nel governo con
pari dignità. In questa chiave viene considerata in pole
position per un ministero la deputata Rossella Muroni.
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