Chiuso l'ufficio postale. La rabbia dei pensionati.

Pagina creata da Manuel Pastore
 
CONTINUA A LEGGERE
Chiuso l’ufficio postale. La
rabbia dei pensionati.
“Chiudere un ufficio postale per 56 giorni in una frazione
come quella di Matierno, popolata in particolar modo da
anziani e da chi si sposta con i mezzi pubblici, senza dare
alternative valide è qualcosa di inaccettabile”, ha denunciato
Giovanni Dell’Isola segretario provincialedella Cisl Fnp
provinciale. “La serrata di un servizio così importante non
può avvenire senza fornire ai cittadini un servizio
sostitutivo di tale nome. Con questa chiusura non si è tenuta
in nessuna considerazione la validità e la presenza di un
servizio importantissimo soprattutto per i pensionati. E ci
auguriamo che si tratti di una chiusura veramente temporanea,
che non si porti dietro l’ipotesi di serrata definitiva come
accaduto in passato”, ha aggiunto Dell’Isola. Per Dell’Isola
la chiusura di tale ufficio, in una delle frazioni collinari
più importanti di Salerno, comporterebbe il dover ricorrere a
terzi per raggiungere uffici dislocati in altri luoghi, con
aggravi anche economici personali, non avendo a disposizione
una rete di servizi pubblici di trasporto conciliabili con le
proprie esigenze di vita quotidiana. “Forse qualcuno non si è
chiesto come faranno gli anziani in questo mese a riscuotere
la pensione o a pagare una bolletta. Siamo contrari alla
chiusura in assenza di risposte valide e siamo certi della
stessa amministrazione comunale si schiererà al fianco dei
cittadini”, ha continuato. “Sollecitiamo perciò la direzione
di Poste Italiane a dare un’alternativa valida a chi abita in
zona. Magari sarebbe giusto portare a Matierno, in attesa
della riapertura dell’ufficio il 10 maggio, lo sportello
mobile già usato in alcune realtà come a Cava de’ Tirreni
dando la possibilità di pagare bollette e riscuotere pensioni.
Il mezzo usato da Poste Italiane potrebbe sostare nel
parcheggio adiacente l’ufficio postale di Matierno, quello
attiguo al campo di calcetto della parrocchia. Credo che il
Comune sia disponibile a rilasciare tutte le autorizzazioni
del caso. Così i disagi si attenuerebbero. A questo ci
dovrebbe pensare chi guida un’azienda ancora di interesse
pubblico,ma forse qualcuno l’ha dimenticato. Non si devono
dimenticare i bisogni degli anziani, ricreando quel rapporto
di fiducia importantissimo anche nella gestione dei risparmi”,
ha concluso Dell’Isola.

Salute mentale a rischio per
i giovani, colpa anche di
alcol, droghe e stress
Abuso di alcol e droghe, stress da social network, ma anche un
uso di internet distorto. Sono questi alcuni dei fattori che
si stanno innestando nell’insorgenza di patologie
psichiatriche sempre più diffuse tra i giovanissimi e non
solo. Di questo e molto altro si è discusso stamane a quasi
due anni dalla presentazione alle Istituzioni nazionali della
“Carta della Salute Mentale” messa a punto dalla Società
italiana di psichiatria (Sip), in collaborazione con la
Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi
farmaceutici delle aziende sanitarie (Sifo), il Coordinamento
toscano delle associazioni per la salute mentale e la
Fondazione progetto Itaca onlus.
Anche i dati disponibili sono pochi e frammentati, dipingono
uno scenario allarmante. In più c’è il “sommerso”, ragazzi che
non arrivano alle cure, e tutti i giovani che ogni anno
finiscono in pronto soccorso per disturbi psichici collegati
all’abuso di droghe o di alcol.
«Stiamo lavorando con varie Istituzioni per aggregare i dati –
spiega il segretario regionale della Sip Andrea Fiorillo -.
Purtroppo i giovani non afferiscono ai Servizi di Salute
Mentale, eppure oggi il problema di nuove sostanze psicoattive
è molto concreto. In questo senso la rete, che di per sé è uno
strumento potentissimo, diviene un luogo di pericolo. Una
realtà molto complessa per i ragazzi, che vengono schiacciati
dalla pressione dei social, dei like».Bisogna anche ricordare
tutt’altro che leggere che possono creare grossi danni»
Ma come funzionano oggi i centri di salute mentale? Giulio
Corrivetti, segretario regionale consigliere nazionale Sip,
spiega che «sono aperti 12 ore, con una condizione di
accoglienza che non va a prenotazioni, ma a priorità di
intervento per i pazienti che hanno più forti esigenze di
cura. I centri di salute mentale hanno la caratteristica di
programmare, gestire e governare (con una regia centrale)
l’erogazione dei trattamenti per le persone che hanno
un’esigenza di cura».

Stagione crocieristica,                                  si
parte: ritorna Costa
Istituzioni e privati insieme per promuovere Salerno e
conferire al porto crociere quell’accessibilità e
quell’accoglienza che lo rendano fruibile e gradito ad un
sempre maggior numero di compagnie. L’Autorità di Sistema
Portuale del Mar Tirreno Centrale ha messo in campo una grande
campagna di dragaggio che, nell’arco di due fasi, con inizio
lavori stimato nel novembre 2019, porterà entro il 2021 i
fondali del porto alle profondità necessarie per accogliere le
grandi navi anche alla banchina di Molo Manfredi. Per la
stagione 2019, cioè prima degli interventi di dragaggio,
Salerno Terminal Passeggeri, la nuova società di gestione del
terminal crociere, partecipata da Salerno Stazione Marittima
SpA e Salerno Cruises Srl, ha voluto comunque dare un forte
segnale alle compagnie di navi da crociera. È infatti in corso
un importante investimento per la manutenzione dei fondali
dello specchio acqueo prospiciente Molo Manfredi, che
permetterà alle navi di media grandezza, già da aprile 2019,
di ormeggiare nelle immediate vicinanze del lungomare e del
centro città. Per quel che concerne i dati di traffico, nel
2017 a Salerno erano stati movimentati 63.287 crocieristi in
transito, per un totale di 52 scali, mentre il 2018 si è
concluso con un interessante aumento del traffico (+14,8%),
toccando quota 72.601 passeggeri, per un totale di 63 toccate
nave. Ben 19 diverse navi, di diverse compagnie, hanno
permesso ai propri passeggeri di visitare Salerno e il suo
territorio. Le previsioni per il 2019 hanno come target il
superamento dei 95.000 passeggeri (+30% rispetto al 2018). La
stagione inizierà l’11 aprile con Costa NeoRiviera, che
siglerà definitivamente il rientro delle navi di Costa
Crociere a Salerno, dopo lo scalo di Costa Pacifica del 2018.
La nave, grazie ai lavori di livellamento dei fondali, potrà
ormeggiare a Molo Manfredi, a due passi dalla Stazione
Marittima. L’altra novità saranno le navi di Marella Cruises,
compagnia che si rivolge al crocerista britannico con navi di
categoria premium. La stagione si concluderà poi il 4 dicembre
con Pacific Princess. Dall’inizio della gestione
terminalistica del traffico crociere nel 2010, si è passati da
poco più di 32.000 passeggeri ai numeri attuali, con una
spiccata internazionalizzazione e un incremento esponenziale
del numero di compagnie che scelgono e preferiscono Salerno.
Ma la posta in gioco va oltre i numeri. Il vero obiettivo è il
miglioramento della percezione di Salerno come meta
crocieristica d’eccellenza. A esprimere soddisfazione è stato
anche il consigliere comunale Donato Pessolano: «Ho fortemente
voluto – ha spiegato – che si facesse questo incontro per far
sapere ai cittadini come a Salerno istituzioni e privati
facciano squadra per promuovere questo territorio. Il Comune
di Salerno si propone come partner istituzionale per la
promozione della Destinazione Salerno che, insieme agli
operatori del turismo “dell’arte dei vicoli e delle opere
moderne, che sono parte integrante della città”, vuole offrire
la migliore prova dell’accoglienza campana e portare
all’attenzione del mercato crocieristico lo scalo
salernitano».

Renzi a Sassano, de Magistris
in città. Pellegrino: «Ero e
sono renziano»
di Andrea Pellegrino

«Sono stato renziano della prima ora, renziano quando Renzi è
stato al governo, quando ho dovuto fare dei passi indietro e
sono renziano anche oggi». Tommaso Pellegrino, sindaco di
Sassano e presidente del Parco nazionale del Cilento, ospita
questa mattina nel suo comune Matteo Renzi.L’appuntamento è
per le ore 10.30 presso il cine teatro “Totò”. L’ex premier
presenterà il suo libro “Un’altra strada” accompagnato, con
molta probabilità, dall’ex ministro Maria Elena Boschi. «Nel
libro ci sono le idee per il futuro», spiega Pellegrino che
guarda avanti, ai prossimi progetti, sempre «al fianco di
Matteo Renzi». Sugli errori: «Certo che ci sono stati, ma
d’altronde chi non opera, non sbaglia», spiega il sindaco di
Sassano che precisa: «Ha avuto condizioni interne particolari.
Nonostante le investiture giunte attraverso le primarie, c’è
chi internamente ha lottato, fin dal giorno successivo, per
distruggere». Oggi intorno a Nicola Zingaretti c’è unità. «La
stessa – prosegue – che ci doveva essere ai tempi di Matteo
Renzi». Ma la parola d’ordine, per Pellegrino è «basta con la
politica do ut des». «Ho visto tanti renziani quando Matteo
era al governo. Tutti spingevano per salire su quel carro. Ed
oggi non ne sono rimasti tanti. Io c’ero e ci sono. Ci sono
stato anche quando ho dovuto rinunciare alla candidatura alla
Camera dei Deputati. Per spirito di servizio, per non creare
problemi a Matteo Renzi, per condividere un progetto comune.
Sono rimasto – prosegue Pellegrino – sempre allo stesso posto.
Sarà per formazione politica e familiare ma preferisco sempre
essere coerente».

DEMA IN CITTA’
Ma se Renzi sbarca a Sassano, Luigi de Magistris arriva nel
feudo di Vincenzo De Luca e parlerà di autonomia. Ad
organizzare l’incontro è il consigliere comunale e provinciale
Dante Santoro. L’ appuntamento è alle ore 10 presso la Sala
San Leopoldo al Chiostro dei Frati Cappuccini di Piazza San
Francesco a Salerno. «La spinta autonomista delle regioni del
nord – spiega Dante Santoro – con maggiore intensità quelle
governate dalla Lega, crea il rischio di gravi svantaggi per
il meridione. Ci opporremo ad ogni ipotesi di secessione
mascherata, il Sud ha già subito abbastanza. Da Salerno
lanciamo un segnale importante creando un grande momento di
confronto tra varie realtà politiche sensibili al tema». Ma
non finisce qui. Il sindaco di Napoli sarà anche ospite di un
incontro che si terrà nella sala dell’Archivio di Stato di
Salerno, nell’ambito dell’evento “Cinemazioni per i diritti
sociali”. Con de Magistris anche padre Alex Zanotelli, oltre
che Lorenzo Forte (tra gli organizzatori), Guglielmo Vairo,
Danilo Napoli e Davide Speranza.

Villani                                         (M5S):
“Riqualificazione ex Mcm ad
Angri, dubbi sul progetto”
Lo scorso 12 marzo ad Angri è stato approvato in
Giunta il progetto di riqualificazione dell’area ex
Mcm: la deputata Virginia Villani esprime dubbi e
perplessità.

“Lo scorso 14 gennaio, abbiamo tenuto insieme agli
attivisti del MoVimento 5 stelle di Angri, un
incontro con il primo cittadino Cosimo Ferraioli.
Durante quell’incontro, a cui ha partecipato anche
la senatrice Luisa Angrisani, abbiamo chiesto
delucidazioni     in   merito    al   progetto    di
riqualificazione dell’ex area Mcm che si trova a due
passi dal centro cittadino. In quell’occasione il
sindaco ci aveva dato la sua parola e il suo impegno
istituzionale, sostenendo che avrebbe permesso ai
nostri tecnici di effettuare uno studio del progetto
subito a ridosso dell’approvazione in Giunta.

Ebbene, mi ha sorpreso vedere qualche ora fa, la
pubblicazione di una nota a firma del sindaco Cosimo
Ferraioli sui suoi profili social ufficiali, in cui
presenta il nuovo progetto di riqualificazione
dell’area ex Mcm, di cui purtroppo non possiamo
avere una piena contezza – spiega la deputata
Villani del MoVimento 5 Stelle – Chiediamo al primo
cittadino di Angri di mantenere la parola e di
rendere partecipi tutti coloro che sono interessati
a saperne di più su questo progetto, attraverso
degli incontri specifici e aperti al pubblico.

Inoltre, sempre in nome della trasparenza, vorremmo
sapere dal sindaco Cosimo Ferraioli se ha intenzione
di far approvare questo progetto anche dal Consiglio
Comunale, visto che rispetto all’approvazione
originaria del progetto di qualche anno fa, il piano
di riqualificazione dell’area ex Mcm sembra sia
stato ampiamente modificato in questa fase”.

In merito al progetto, la deputata Villani continua:
“Siamo preoccupati per il modo in cui si sta
gestendo questo piano di riqualificazione, se non
altro perché non vorremmo che questa zona diventasse
un terreno fertile per speculatori edilizi.

Non vorremmo che questo territorio ospitasse
l’ennesimo miope colata di cemento che non
servirebbe certo a riqualificare la città e
soprattutto, andrebbe ad aumentare il carico
abitativo in una zona di Angri che presenta già
delle problematiche serie, da un punto di vista
viario e per quanto concerne i sottoservizi per i
cittadini. Certi della piena collaborazione
dell’amministrazione locale, chiediamo ufficialmente
un nuovo incontro con il primo cittadino per
dialogare su questo tema e soprattutto, per ottenere
tutte le risposte che abbiamo il diritto di avere
sia come parlamentari della Repubblica e attivisti
del MoVimento 5 stelle, ma soprattutto come
cittadini di Angri” conclude l’On. Virginia Villani.

Anche a Cava de’                             Tirreni
studenti in corteo
Un’occasione di incontro e di confronto per riflettere sulle
numerose sfide ambientali che sono chiamati a fronteg- giare i
cittadini, sia a livello lo- cale che globale. La sezione di
Cava de’ Tirreni di Legam- biente ha organizzato per oggi una
serie di manifestazioni che coinvolgeranno studenti,
rappresentanti istituzionali e cittadini. Il momento centrale
della giornata sarà la “Marcia per il Clima – Friday for
future”: un’iniziativa mondiale che vede protagonisti giovani
e studenti in varie piazze del mondo, nato dal coraggio della
giovanissima studentessa sve- dese Greta Thunberg. A Cava, gli
studenti di tutte le scuole cittadine si raduneranno alle ore
11 nel cortile esterno del- l’Iis “Della Corte-Vanvitelli” per
raggiungere in corteo piazza Vittorio Emanuele III, dove la
manifestazione termi- neràsulle scale del Duomo. “Il 15 marzo
ci saranno mani- festazioni in più 100 Paesi del mondo per
dire ai grandi della Terra di fermare il cambia- mento
climatico in atto, che sta mettendo a rischio il no- stro
futuro” ha spiegato Attilio Palumbo, presidente di Le-
gambiente Cava de’ Tirreni.

Prima del corteo, alle ore 9, nell’auditorium dell’Istituto
“Della Corte-Vanvitelli”, si terrà la giornata conclusiva del
progetto “Sentinelle Ecolo- giche”, organizzato e realiz- zato
nelle scuole superiori cittadine da Legambiente Cava de’
Tirreni – Circolo “Terra Metelliana”, nell’am- bito del
progetto Green Gene- ration Hub. Nel corso dell’iniziativa
agli studenti saràattribuito il riconosci- mento ufficiale di
“Sentinella Ecologica” ed un allievo di cia- scuna scuola
potrà leggere il “Manifesto per il Pianeta”, che rappresenta
il lavoro conclu- sivo del progetto. Il docu- mento illustra
le azioni pensate dagli studenti per mi- gliorare il
territorio cavese e la propria scuola. All’incontro
parteciperà l’europarlamen- tare S&D (Partito Democratico)
Nicola Caputo e, in collegamento web, ci sarà Veronica
Manfredi, Director of Quality of Life della Commissione Eu-
ropea. All’appuntamento in- terverranno anche istituzioni
cittadine. “Per fermare i cambiamenti climatici – ha rimarcato
il pre- sidente di Legambiente Cava, Palumbo – occorre che le
isti- tuzioni, anche quelle locali, at- tuino subito misure di
riduzione delle emissioni di CO2, ovvero favoriscano, tra
l’altro, la diffusione di fondi energetiche pulite, l’utilizzo
di veicoli elettrici, sistemi di ri- sparmio energetico e
tecniche di agricoltura e allevamento a basso impatto. Cava
de’ Tirreni si unisce a questa protesta mondiale perche   ́ il
cambia- mento parte anche dai terri- tori più piccoli. In
questa sfida globale ciascuno di noi gioca un ruolo
fondamentale”.

De Luca litiga anche per i
sediolini dello stadio S.
Paolo
I sediolini nello stadio San Paolo di Napoli, gia’ terreno di
scontro nei giorni scorsi tra Aurelio De Laurentiis, patron
della squadra azzurra, che li vuole multicolor, e il sindaco
Luigi De Magistris, che propende per l’azzurro, provoca anche
l’ennesima frizione Comune-Regione Campania. Ri- spondendo ai
giornalisti a margine di un evento, il presidente della giunta
regionale, Vincenzo De Luca, fa ironia a spese dell’assessore
comunale allo Sport, Ciro Borriello. “E’ nel mio cuore – dice
– se il sedicente assessore allo Sport del Comune di Na-poli
stesse a casa, noi avremmo una facilitazione per tutto il
lavoro che dobbiamo fare. Notoriamente dorme fino a
mezzogiorno, se prolunga, diciamo, la sua dormita fino al
primo pomeriggio, noi stiamo tutti tranquilli”. Il colore dei
sediolini rientra in “quelle idiozie sulle quali solo qui noi
possiamo litigare. E’ evidente che il colore dominante deve
essere l’azzurro. E’ chiaro che c’e’ un legame con la maglia.
De Laurentiis credo abbia posto un altro problema. Siccome
siamo nella societa’ della comunicazione, in tutti gli stadi
del mondo si cerca di evitare l’immagine un po’ deprimente di
uno stadio mezzo vuoto. Allora, per l’effetto televisivo e’
necessario non avere colori uniformi, ma anche colori un po’
mossi. Un problema di una banalita’ unica, risolvibile in due
minuti. Si fa la fascia bassa tutta azzurra per dare
l’identita’ e rimarcarla, poi la fascia superiore con la
predominanza dell’azzurro con qualche punteggiatura bianca, in
modo che nella ripresa televisiva lo stadio appaia tutto
pieno. Questo era tutto il problema di comunicazione
dell’immagine, su cui credo che il meno indicato a
pronunciarsi sia il sedicente assessore Borriello che io porto
nel cuore come una reliquia”. Borriello affida la sua replica
a una intervista a una emittente privata. “Tra il film horror
andato in onda l’altra sera prodotto dalla De Laurentis & co e
la commedia scritta e diretta da De Luca/Crozza dal titolo a’
Cantin e zi’ Pepp’, c’e’ tutto l’odio contro chi mette
impegno, passione, tempo, valori e soprattutto onesta’, che a
quanto pare, e’ merce vera- mente rara nel panorama della
politica attuale”.

Esplosione in deposito di
‘botti’. Muore il titolare ad
Avellino
E’ rimasto vittima del suo lavoro, Michele D’Adamo, 50 anni,
dilaniato dalla esplosione che ha distrutto il laboratorio
dove confezionava fuochi d’artificio a Gesualdo, in provincia
di Avellino. D’Adamo si trovava all’interno del deposito
ricavato da una casa colonica in Contrada Pastene, a due
chilometri dal centro abitato, quando intorno alle ore 15:30
si e’ verificata l’esplosione. Un boato fortissimo, avvertito
anche nei centri vicini della Valle del Calore, che ha fatto
riversare in strada gli abitanti di Gesualdo. La deflagrazione
ha fatto crollare al suolo la linea elettrica dell’alta
tensione a servizio della zona rendendo piu’ complessi
l’intervento e le operazioni di soccorso a cui hanno
partecipato Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e i sanitari
del 118 giunti sul posto a bordo di diverse ambulanze. La
forza dell’esplosione ha fatto ribaltare il furgone che
D’Adamo aveva par- cheggiato nei pressi e grossi pezzi dello
stabile sono letteralmente volati via per centinaia di metri.
Nella zona sono accorse anche molte decine di persone, anche
dai centri vicini, che hanno assistito alle operazioni di
soccorso con la speranza di rivedere sano e salvo Michele.
D’Adamo, che lascia moglie e tre figli, era infatti molto
conosciuto a Gesualdo e in provincia di Avellino per la sua
ultradecennale attivita’ di “fuochista” ingaggiato nei mesi
estivi dai comitati che organizzano i festeggiamenti
patronali. Sul posto e’ immediatamente arrivato anche il
sindaco di Gesualdo, Edgardo Pesiri: “Abbiamo sperato fino
all’ultimo che Michele ce l’avesse fatta. Quando i soccorri-
tori ci hanno informato, il nostro cuore si e’ stretto nel
dolore piu’ forte per aver perso per aver perso un nostro
fratello”. Dopo le operazioni di messa in sicurezza della
zona, che resta comun- que off limits, sono state avviate le
indagini amministrative e tecniche da parte degli artificieri
per ricostruire le cause che hanno determinato l’esplosione e
la conseguente morte di D’Adamo.

“Viviamo                  nella              società
dell’accusa, più che della
difesa”
di Andrea Bignardi

“Viviamo in una società dell’ac- cusa più che della difesa,
domi- nata da un dibattito mediatico mediocre e
giustizialista, affi- dato a referendum popolari ed alla
piazza urlante del web”. Quanto emerso dall’incontro –
tenutosi ieri sera presso la sede della Fondazione Menna, sul
tema “Dialogo sulla giustizia tra antichi e moderni”.
L’evento, organizzato dall’Inner Wheel Club Salerno presieduto
da Diana Saldone Di Lorenzo ha visto come protagonisti due
salernitani illustri: il primo presidente emerito della Cas-
sazione Giovanni Canzio ed il docente universitario di
filologia classica Luigi Spina. A introdurre il dibattito e ̀
stato il presidente della Fondazione Claudio Tringali, che ha
ricor- dato come il dibattito sulla concezione della giustizia
e sulla sua mutazione nel corso dei millenni sia stato basato
– fatte le dovute eccezioni – sull’aleteia, ovvero sul
disvelamento della verità attraverso il con- traddittorio
delle parti. «I clas- sici possono essere dei punti di
riferimento su cui si possono basare le nostre vite, esprimono
principi su cui si fonda la civiltà occidentale». Ha affer-
mato Giovanni Canzio, che ha individuato nelle tragedie di
Sofocle dell’Edipo Re e dell’An- tigone i germi del paradigma
che fonda il processo penale moderno nelle sue fasi – in par-
ticolare quelle dell’inchiesta e dello scontro tra il potere
dello Stato e quello divino. “Il para- digma indiziario e ̀ un
paradigma probabilistico” – ha affermato il magistrato
salernitano nel concludere un lungo excursus storico sul
procedimento giudiziario, che ha in- quadrato proprio nelle
tragedie del secolo scorso, su tutte quella della Seconda
Guerra Mondiale, l’origine delle attuali tutele per gli
indagati e la pre- sunzione di innocenza. Canzio ha poi,
soffermato la sua attenzione sui valori della Carta co-
stituzionale italiana come faro per il riconoscimento di tutti
i diritti affermato: “La nostra Costituzione non conosce il
nemico, ma afferma anche i suoi diritti”. Il docente di
filologia classica ha soffermato la sua attenzione sui
cambiamenti della società e sui suoi riflessi sulle questioni
etiche ed in par- ticolar modo sulla condizione della donna.
Spina ha poi espresso la sua contrarietà alla figura
dell’agente provocatore, ai fini del contrasto ai feno- meni
di corruzione. “C’e
                  ̀ il rischio di riportare a galla mentalità
arcaiche”, ha concluso il docente dell’Università di Napoli
Federico II.

Continua a molestare l’ex.
Stalker sorvegliato speciale
Nell’ambito della costante azione di prevenzione e contrasto
al fenomeno della violenza di genere, il Questore di Salerno
ha proposto l’applicazione della misura di prevenzione della
Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, con divieto di
soggiorno nel comune di Salerno per la durata di un anno, nei
confronti di Z.D. 42enne, salernitano, noto alle forze
dell’ordine, ritenuto socialmente pericoloso in quanto più
volte autore di atti persecutori in danno della ex convivente
e, da ultimo, arrestato nello scorso mese di febbraio dagli
agenti e sot- toposto alla misura cautelare della custodia in
carcere. Il tribunale di Salerno, sezione Misure di
Prevenzione, in data 11 marzo ha accolto con proprio decreto
la proposta avanzata dal Questore sulla base della rapida ed
accurata istruttoria da parte degli agenti della Divisione
Anticri- mine della Questura di Salerno. La misura, fortemente
in- novativa, e
              ̀ stata disposta per la prima volta in provincia
di Salerno, in applicazione della riforma introdotta dalla
legge 161/2017, tesa ad arginare il fenomeno della vio- lenza
di genere ampliando la platea dei destinatari delle misure di
prevenzione, con l’inclusione dei cd. “stalker”, autori di
condotte persecutorie ai sensi dell’articolo 612 bis del
codice penale.
Puoi anche leggere