Europee, corsa sulla Lega La difficile partita del Pd
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Europee, corsa sulla Lega La difficile partita del Pd Andrea Pellegrino Tutti sul «Carroccio». Gli ultimi sondaggi della Lega fanno spalancare gli occhi agli aspiranti eurodeputati. La fibrillazione è massima e le richieste di adesione al partito di Matteo Salvini non mancano. Per ora in lizza c’è già Ernesto Sica, che stavolta ha costruito un percorso ad hoc per tentare di prendere il volo per Bruxelles. Il ritorno in Consiglio comunale a Pontecagnano, poi l’elezione in Consiglio provinciale e per finire ad un posto in lista per le Europee. Ma la partita è appena cominciata. Sostanzialmente c’è da definire il metodo e l’ultima parola spetterà solo e soltanto a Salvini. Non si esclude che si possa puntare sui coordinatori regionali, quindi nel caso specifico su Gianluca Cantalamessa. Poi ci sono gli altri pezzi da 90, come Vincenzo Nespoli o la possibile candidatura di Lettieri jr. Ancora non spegne la speranza l’ex deputato Pasquale Vessa mentre sull’uscio c’è anche l’ex assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, fresco di nomina a capo del dipartimento ambiente della Lega campana. Forza Italia, invece, potrebbe vedere Silvio Berlusconi capolista. A seguire l’uscente Fulvio Martusciello e Stefano Caldoro, chiamato alle armi per traghettare e risollevare le sorti azzurre in Campania. Se dovesse sfumare l’elezione europea, per l’ex governatore ci sarebbe sempre la possibile ricandidatura per la guida di Palazzo Santa Lucia, forte anche di una intesa con la Lega. Il Movimento 5 Stelle dovrà attendere le consultazioni online prima di presentare i suoi candidati europee mentre alle prese con il pallottoliere è il Partito democratico. Troppi eletti la scorsa volta (forte di un 40 per cento), poche speranze per tutti gli uscenti, considerati i numeri delle ultime elezioni e la caduta libera del Pd. Cozzolino, Ferrandino, Picierno,
Caputo: tutti vorrebbero ritornare a Bruxelles. Per ora l’unico ad avere spalle più coperte pare sia proprio il casertano Caputo, forte di un’intesa con Vincenzo De Luca. Tra i salernitani, invece, potrebbe tentare di tornare in Europa Alfonso Andria mentre potrebbe tornare in pista l’ex deputato Simone Valiante. Ma le trattative in casa Pd sono rinviate a dopo le primarie. Infine Fratelli d’Italia che potrebbe, invece, tirare la volata all’uscente Raffaele Fitto. Cardiello prepara la campagna alla Lega, Gambino medita l’adesione a Forza Italia Andrea Pellegrino Forza italia annuncia l’adesione di tre consiglieri regionali, il Carroccio prepara la nuova campagna acquisti con l’arrivo degli «azzurri scontenti» di alessandra mussolini. in prima fila c’è già l’ex senatore Franco Cardiello, nominato a capo della segreteria politica della mussolini dopo l’addio a Forza italia. Cardiello raccoglie adesioni e prepara la convention mentre intrattiene rapporti politici con Giorgetti. in autunno una buona pattuglia, secondo le prime indicazioni, dovrebbe approdare sul carro di matteo Salvini. per l’Europee, un posto salernitano dovrebbe essere stato già opzionato da Ernesto Sica, seppur pare si sia ritirato a vita privata dopo la sconfitta elettorale nella sua pontecagnano Faiano. poi ci sono i leghisti post vittoria elettorale, come peppe Zitarosa che ha portato la Lega nel Comune di Vincenzo De Luca fino a mimmo Di Giorgio, fino a qualche settimana fa unico consigliere provinciale salviniano. a Benevento scalpita
nunzia De Girolamo, salvata in extremis durante le presentazioni delle liste la scorsa primavera.Forza italia, dalla sua, non demorde ed annuncia l’imminente adesione di tre consiglieri regionali. il primo dovrebbe essere alberico Gambino da tempo, ormai, in trattative con il partito azzurro. alle elezioni politiche era stato candidato con noi con l’italia, dopo aver sperato in una candidatura con Fratelli d’italia, suo storico partito. ora per Gambino sarebbero maturati i tempi di un trasloco in Forza italia. Con il suo circola anche il nome di michele Schiano, attuale esponente regionale di Scelta Civica. poi c’è Luciano passariello, ultimamente in netto contrasto con il leader di Fdi, Edmondo Cirielli. insomma, dopo le ferie estive la geografia politica in provincia di Salerno e soprattutto in Consiglio regionale potrebbe mutare sostanzialmente. Luigi De Magistris studia da governatore: «Vedremo» Andrea Pellegrino Non si sbilancia ma gli indizi portano tutti da una parte. Luigi de Magistris sarà (o dovrebbe essere) il prossimo candidato a governatore. Per ora, il sindaco di Napoli, dice di voler proseguire il suo mandato a Palazzo San Giacomo ma moglie e fratello lo vorrebbero a Palazzo Santa Lucia. Così lui stesso dichiara: «In politica mai dire mai». E se ora è un no: («Candidarmi alle elezioni regionali del 2020? Se dovessi rispondere oggi direi di no. Io voglio fare il sindaco fino al 2021 e contribuirò a trovare una candidatura di altissimo livello per vincere le elezioni»), tra qualche mese potrebbe essere un sì: «Alle Regionali mancano due anni, in politica
mai dire mai…». Dalla sua ha già uno scadenzario: assemblea DeMa con rinnovo dei vertici ed allargamento su tutte le province della Campania; tour nelle aree strategiche della regione e test alle prossime elezioni europee. L’obiettivo è quello di penetrare nell’area dem oggi contraria all’attuale presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Una missione, prima impossibile, oggi più possibile dopo il risultato del 4 marzo che ha minato lo stesso feudo salernitano di De Luca. Insomma nulla è escluso ed il tempo farà il resto. «Molti spingono perché io accetti in qualche modo la candidatura alla Regione – sottolinea l’ex pm -. Tanti miei collaboratori e alleati, tante persone a me vicine, mia moglie e mio fratello, ritengono che io possa essere il candidato ideale per guidare la Regione Campania dal 2020. È chiaro che di fronte a tante richieste io ci penso». Intanto demA, che ha annunciato un’alleanza con Diem25 di Yanis Varoufakis per le Europee 2019, sta preparando un “congresso fondativo che si terrà a Napoli a fine maggio”. Si tratta «di un grande congresso di proiezione nazionale e internazionale che sceglierà nuovi organi: segreterie e coordinamento. Andremo a nominare – spiega de Magistris – non meno di 50 persone che saranno l’esercito per costruire un movimento di liberazione europeo e nazionale non violento, pacifico e democratico che voglia attuare la costituzione repubblicana. Mi fa molto piacere, e lo dico con orgoglio, che il cuore del cambiamentopolitico vero, e non a parole, arrivi proprio da Napoli che ha saputo coniugare in questi anni rivoluzione e affidabilità governo». Sarno. Giornate europee del
patrimonio SARNO. Tra archeologia, arte e letteratura: reperti del Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno finora mai esposti o poco conosciuti – prevalentemente vasi, a testimonianza del percorso tematico riconducibile al “banchetto rituale tra Età del Ferro e Orientalizzante”, ma anche anfore e utensili, di bronzo e di terracotta – abbinati a raffinati libri d’artista scelti tra le collane degli editori napoletani de “ilfilodiparenope”. In particolare, tre percorsi di lettura che si legano al titolo della mostra: “Il cibo il vino l’acqua”, nell’ambito del progetto ‘Archeologia d’Estate” per le “Giornate Europee del Patrimonio” 2015 – patrocinate dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, dal Polo Museale della Regione Campania, dalla Provincia di Salerno e dal Comune di Sarno – che sarà allestita nello scenario suggestivo del cortile di Palazzo Capua a Sarno. La scelta dei librai-artigiani Alberto D’Angelo e Lina Marigliano è caduta, per quest’occasione, sulle copertine materiche de “Il figlio del vino” – un racconto di Mimmo Sammartino – realizzate dall’impasto di fibre di cotone con vinacce di aglianico e stampate a tiratura su carta fatta a mano della Cartiera Amatruda di Amalfi. Stessa carta amalfitana e sempre materiche pure le copertine della collana “Collezione di sabbia”, nate dall’impasto di minuscoli granelli provenienti da Napoli – “Lido Mappatella” è il titolo del libro di Enza Silvestrini – e ancora dai lidi di Sabaudia, nella storia di Bianca Madeccia; di Fez, di Mohamed Benniss; di Itaca, con i versi di Costantino Kavafis; e di Biserta, nelle poesie di Franco Buffoni. Al cibo si ispirano, infine, i libri di Nico Orengo, “Il Salto dell’acciuga” e “Fumetto di Caffè” di Riccardo Dalisi. Come sempre succede per i testi pubblicati da “ilfilodipartenope”, anche i volumetti in esposizione all’Archeologico di Sarno sono accompagnati da originali illustrazioni d’artista: tra i tanti nomi, vanno almeno ricordate le opere a corredo di Vittorio Avella,
Giosetta Fioroni, Salvatore Paladino, Daniela Pergreffi, Giuliano Tomaino, Davide Vargas, Carla Viparelli e delle due salernitane Anna Crescenzi e Renata Petti. Enzo Salerno Tra i fedelissimi di Fitto c’è anche Mara Carfagna di Andrea Pellegrino E’ nella lista dei fedelissimi di Raffaele Fitto e con lui ormai immagina il suo nuovo percorso politico. Si tratta di Mara Carfagna, l’ex ministro alle pari opportunità, inizialmente “inventata” dal Cavaliere, oggi in netto disappunto con la linea di Berlusconi ed a favore di mister preferenze Fitto. D’altronde, che la Carfagna fosse già da tempo insofferente verso l’apparato di Forza Italia s’era capito fin dalla rinuncia alla candidatura alle Europee. Anzi si dice che l’ex Ministro – già in qualche altra occasione – avesse già pronte le valige per transitare altrove, strizzando più volte l’occhio ad Angelino Alfano. Ancora Mara soffrirebbe non poco la presenza di Francesca Pascale che a quanto pare avrebbe già bloccato più volte la sua ascesa nazionale. Ora, dall’interno e con il sostegno di Raffaele Fitto, cercherà di «prendersi la sua rivincita», seppur dalla sua ha un risultato elettorale non proprio lusinghiero nella città di Salerno, pur essendo coordinatrice provinciale di Forza Italia. Inoltre Mara Carfagna starebbe costruendo anche in vista delle elezioni regionali, coinvolgendo all’interno del nuovo progetto politico di rinnovamento anche il Governatore Stefano Caldoro che però dalla sua si troverebbe incastrato nel sistema delle primarie promosso proprio da Raffaele Fitto. Ma
fino ad allora nessuno esclude neppure la scissione. Se si dovesse arrivare alla resa dei conti con il Cavaliere è certo che l’ex governatore della Puglia voglia salvaguardare con forza il suo grosso tesoretto elettorale che l’avrebbe incoronato come punto di riferimento del centrodestra nel Mezzogiorno. Ma in Campania i problemi pare non finiscano qui. A parte i cosentiniani che attendono risposte, a minare la leadership del coordinatore regionale Mimmo De Siano ci sono anche Clemente Mastella e Enzo Rivellini, i due fuoriusciti dal Parlamento Europeo che hanno stretto di recente il loro patto per far fuori politicamente l’attuale classe dirigente azzurra regionale. E non solo. Soprattutto da parte dell’ormai ex eurodeputato Mastella ci sarebbe tutta la volontà di mettere un piede a Palazzo Santa Lucia. In consiglio regionale siede già la moglie Sandra ma l’ex leader di Ceppaloni vorrebbe riprendersi anche un posto nell’esecutivo, dopo l’addio di Severino Nappi, oggi parte organica del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. La doppia partita (Forza Italia e Regione) sembrerebbe molto più complicata rispetto all’iniziale lettura post voto europeo. Non fosse altro che in Campania il centrodestra ha praticamente – ad oggi – tutto da perdere e poco da guadagnare. Europee, ecco tutti i dati. Fitto mister preferenze di Andrea Pellegrino Il Partito democratico vince ovunque. In Campania la percentuale ottenuta dal partito di Matteo Renzi si attesta al 36,14. Seconda Forza Italia con il 23,94 per cento, terzo il Movimento 5 stelle con il 22,92 %.
Nell’intera circoscrizione sud, il Pd si attesta al 35,05 per cento; il Movimento 5 Stelle si ferma al 24 per cento, seguito da Forza Italia con il 22,21 per cento. Ancora il Nuovo Centro Destra/Udc con il 6,57 %, L’altra Europa con 4,15 % e Fratelli d’Italia con il 4.14 per cento. Raffaele Fitto è mister preferenze: al capolista di Forza Italia sono andate 281.679 preferenze. Segue Gianni Pittella del Pd con 227.697 preferenze. Nel Partito democratico, Pittella conduce la lista, seguito dalla capolista Picierno che conquista 217.918 preferenze. Ancora Elena Gentile (148.199), Massimo Paolucci (114.082), Andrea Cozzolino (109.301), Nicola Caputo (82.965), Pino Arlacchi (79.894), Giosi Ferrandino (79.561). Secondo un primo conteggio sette dovrebbero essere i seggi attribuiti al Pd. La salernitana del Pd Anna Petrone raggiunge 69.733 preferenze in tutta la circoscrizione ma è la più votata in provincia di Salerno con 36.396 voti. In Forza Italia, seguono Fitto, Aldo Patriciello (109.761); Fulvio Martusciello (86.081), Barbara Matera (68.456), Raffaele Baldassarre (60.891), Clemente Mastella (59.204), Enzo Rivellini (53.633). Secondo una prima ipotesi di attribuzione dei seggi a Forza Italia – nella circoscrizione sud – dovrebbero andare quattro europarlamentari. La salernitana Marzia Ferraioli si ferma a 34.011 preferenze. In provincia di Salerno raccoglie 15.731 voti. In Campania conduce, invece, l’assessore regionale Fulvio Martusciello che ottiene 78.747 preferenze. Ad eccezione della provincia di Napoli, Forza Italia in Campania è ovunque il secondo partito, dopo il Pd di Matteo Renzi. In Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni batte tutti con 103.234 preferenze. Segue Gianni Alemanno con 43.557 voti. Terzo il
presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone che conquista 35.544 voti, di cui 21.802 ottenuti nella sola provincia salernitana. Ma per Fdi Alleanza Nazionale non ci saranno seggi a Bruxelles. Un seggio dovrebbe andare al Nuovo Centrodestra/Udc. Ad essere eletto sarà Lorenzo Cesa che raggiunge quota 56.400 preferenze, seguito da Filippo Piccone (41.766) e Giuseppe Scopelliti (41.627). Il salernitano Pasquale D’Acunzi si ferma a 20.938 voti mentre il presidente del Consiglio regionale della Campania Paolo Romano (arrestato a pochi giorni dal voto) raggiunge 11.748 preferenze. Nel Movimento 5 Stelle sicuramente eletta la salernitana Isabella Adinolfi che ottiene 65.541 voti ed è anche la più votata d’Italia del movimento di Grillo. Europeisti non praticanti di Andrea Pellegrino L’Euroflop potrebbe essere ad un passo. Anche se volessimo convincerci del contrario, l’Europa è per noi Italiani ancora così lontana. Non fosse altro che dall’Unità d’Italia ad oggi ancora dobbiamo risolvere la questione nord – sud. Non fosse altro, ancora, che una cellula veneta ha chiesto perfino la scissione e che le Isole camminano completamente per fatti loro. Non sono convinto che un Sardo si senta Italiano, figuriamoci se si senta Europeo. Ma come spesso accade in Italia, alla fine siamo tutti europeisti, ma nella stessa misura in cui siamo per l’integrazione dei popoli, la solidarietà e così via. Insomma ci metteremo anche stavolta il vestito di “credenti non praticanti”. E la fotografia potrebbe emergere dal voto di stasera. Provate a chiedere ad un ragazzo,
o comunque alle nuove generazioni, quali sono i compiti dell’Europa, da quali organi è composta e che può fare. Almeno prima nelle scuole una infarinatura di “educazione civica” c’era, oggi invece no. E così tanto vale – se proprio deve recarsi alle urne – di votare per scherzo, semmai a colui che ha usato spot più efficaci e semplici. Altro che politica. Anche perché, parliamoci chiaro, i candidati non è che si siano sforzati nel far comprendere ciò che vogliono e ciò che vogliono fare. L’Europa alla fine è lontana anche per gli addetti ai lavori. Qui in Italia, poi, siamo ossessionati dai numeri, ed ogni occasione è buona per mostrare i propri numeri e le proprie doti. Dal più piccolo paese alla grande città il voto Europeo – nella piccola misura che s’immagina – sarà l’ennesima prova di forza interna. Dal quartiere alla città metropolitana si conteranno i voti dei partiti che poi dovranno determinare, non la politica europea, bensì quella nazionale. Addirittura in Campania sarà nient’altro che un test per le regionali del prossimo anno. Così il centrodestra si conterà e valuterà la coalizione, ed il centrosinistra, ed in particolare il Pd vedrà quale area prevarrà per la sfida a Governatore. Un gioco retto dal meccanismo delle preferenze. In pratica: “Dimmi chi voterà in coppia e ti dirò a chi appartieni”. Ma non è una semplice esemplificazione del voto. Anche a livello nazionale Grillo non attende altro che superare il Pd per mettere in discussione il Governo e buonanotte all’Europa. Stesso discorso per la Lega che pur di ritornare alla ribalta nazionale con un ruolo chiave è venuta a pescare voti e candidati anche qui al Sud. Il Cavaliere, dal canto suo, vuole dimostrare che c’è ancora e, se al termine dello scrutinio, arriverà al 20 per cento, sarà – considerate le condizioni personali e del partito – una vittoria bella e buona da giocarsi sul tavolo nazionale. I fortunati, poi, andranno a Bruxelles, per poi trovare il momento utile per ritornare in Italia, dove alla fine, per ovvi motivi, si comanda di più. Gli Stati Uniti d’Europa, sostanzialmente, resteranno solo l’ennesima utopia, considerata l’impraticabilità della proposta, per le innumerevoli divisioni interne agli Stati, ed in primo luogo all’Italia. A Salerno ci potremmo consolare solo con le parole di Vincenzo De Luca: “Questa è una città europea”. Ma anche qui in città siamo curiosi di conoscere quante persone andranno a votare.
Speciale elezioni 2014 +++ Affluenza ELEZIONI EUROPEE ore 12,00/ SI VOTA FINO ALLE 23,00 DI QUESTA SERA SALERNO (provincia) definitivo 13,56 ACERNO 9,67 AGROPOLI 11,23 ALBANELLA 25,34 ALFANO 5,14 ALTAVILLA SILENTINA 9,74 – – – AMALFI 11,81 – – – ANGRI 11,51 – – – AQUARA 7,79 – – – ASCEA 28,14 – – – ATENA LUCANA 6,05 – – – ATRANI 29,67 – – – AULETTA 25,04 – – – BARONISSI 22,20 – – – BATTIPAGLIA 12,04 – – – BELLIZZI 26,75 – – – BELLOSGUARDO 16,63 – – – BRACIGLIANO 8,09 – – – BUCCINO 10,39 – – – BUONABITACOLO 15,52 – – – CAGGIANO 20,54 – – –
CALVANICO 10,22 – – – CAMEROTA 7,71 – – – CAMPAGNA 9,52 – – – CAMPORA 16,53 – – – CANNALONGA 7,73 – – – CAPACCIO 10,74 – – – CASALBUONO 18,14 – – – CASALETTO SPARTANO 22,10 – – – CASAL VELINO 11,21 – – – CASELLE IN PITTARI 27,36 – – – CASTELCIVITA 7,38 – – – CASTELLABATE 6,09 – – – CASTELNUOVO CILENTO 26,49 – – – CASTELNUOVO DI CONZA 7,32 – – – CASTEL SAN GIORGIO 9,93 – – – CASTEL SAN LORENZO 6,63 – – – CASTIGLIONE DEL GENOVESI 24,44 – – – CAVA DE’ TIRRENI 10,40 – – – CELLE DI BULGHERIA 18,69 – – – CENTOLA 6,61 – – – CERASO 5,16 – – – CETARA 11,70 – – – CICERALE 25,89 – – – COLLIANO 7,90 – – – CONCA DEI MARINI 10,73 – – – CONTRONE 8,14 – – – CONTURSI TERME 11,62 – – – CORBARA 11,62 – – – CORLETO MONFORTE 7,66 – – –
CUCCARO VETERE 15,74 – – – EBOLI 11,89 – – – FELITTO 21,34 – – – FISCIANO 11,78 – – – FURORE 23,09 – – – FUTANI 20,92 – – – GIFFONI SEI CASALI 13,07 – – – GIFFONI VALLE PIANA 10,37 – – – GIOI 14,08 – – – GIUNGANO 27,49 – – – ISPANI 9,55 – – – LAUREANA CILENTO 18,67 – – – LAURINO 6,25 – – – LAURITO 6,35 – – – LAVIANO 5,60 – – – LUSTRA 6,92 – – – MAGLIANO VETERE 18,09 – – – MAIORI 10,68 – – – MERCATO SAN SEVERINO 28,61 – – – MINORI 30,34 – – – MOIO DELLA CIVITELLA 6,24 – – – MONTANO ANTILIA 20,53 – – – MONTECORICE 7,74 – – – MONTECORVINO PUGLIANO 11,32 – – – MONTECORVINO ROVELLA 8,61 – – – MONTEFORTE CILENTO 6,16 – – – MONTE SAN GIACOMO 6,43 – – – MONTESANO SULLA MARCELLANA 4,07 – – – MORIGERATI 14,35 – – –
NOCERA INFERIORE 9,95 – – – NOCERA SUPERIORE 24,39 – – – NOVI VELIA 24,01 – – – OGLIASTRO CILENTO 8,43 – – – OLEVANO SUL TUSCIANO 10,38 – – – OLIVETO CITRA 27,42 – – – OMIGNANO 27,33 – – – ORRIA 4,62 – – – OTTATI 20,75 – – – PADULA 4,00 – – – PAGANI 22,39 – – – PALOMONTE 8,76 – – – PELLEZZANO 23,73 – – – PERDIFUMO 5,11 – – – PERITO 6,25 – – – PERTOSA 10,29 – – – PETINA 10,26 – – – PIAGGINE 6,15 – – – PISCIOTTA 5,53 – – – POLLA 7,67 – – – POLLICA 10,37 – – – PONTECAGNANO FAIANO 12,33 – – – POSITANO 10,39 – – – POSTIGLIONE 13,07 – – – PRAIANO 9,98 – – – PRIGNANO CILENTO 9,81 – – – RAVELLO 10,51 – – – RICIGLIANO 19,59 – – – ROCCADASPIDE 9,40 – – –
ROCCAGLORIOSA 7,42 – – – ROCCAPIEMONTE 10,05 – – – ROFRANO 22,02 – – – ROMAGNANO AL MONTE 7,78 – – – ROSCIGNO 16,03 – – – RUTINO 6,33 – – – SACCO 4,07 – – – SALA CONSILINA 19,96 – – – SALENTO 30,38 – – – SALERNO 11,36 – – – SALVITELLE 20,10 – – – SAN CIPRIANO PICENTINO 27,53 – – – SAN GIOVANNI A PIRO 8,08 – – – SAN GREGORIO MAGNO 7,78 – – – SAN MANGO PIEMONTE 14,50 – – – SAN MARZANO SUL SARNO 8,86 – – – SAN MAURO CILENTO 24,14 – – – SAN MAURO LA BRUCA 10,83 – – – SAN PIETRO AL TANAGRO 18,19 – – – SAN RUFO 18,80 – – – SANTA MARINA 11,21 – – – SANT’ANGELO A FASANELLA 7,36 – – – SANT’ARSENIO 22,87 – – – SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO 11,06 – – – SANTOMENNA 3,64 – – – SAN VALENTINO TORIO 11,80 – – – SANZA 9,69 – – – SAPRI 10,92 – – – SARNO 23,16 – – –
SASSANO 6,78 – – – SCAFATI 10,59 – – – SCALA 16,78 – – – SERRAMEZZANA 6,30 – – – SERRE 11,71 – – – SESSA CILENTO 7,81 – – – SIANO 13,94 – – – SICIGNANO DEGLI ALBURNI 8,90 – – – STELLA CILENTO 12,10 – – – STIO 7,00 – – – TEGGIANO 18,03 – – – TORCHIARA 22,76 – – – TORRACA 37,31 – – – TORRE ORSAIA 23,18 – – – TORTORELLA 5,86 – TRAMONTI 23,07 – TRENTINARA 6,71 – VALLE DELL’ANGELO 20,13 – VALLO DELLA LUCANIA 10,27 – VALVA 9,45 VIBONATI 10,29 VIETRI SUL MARE 25,23 ++ Affluenza ELEZIONI COMUNALI ore 12,00 SALERNO definitivo 22,49 – – – ALBANELLA 24,15 – – – ASCEA 26,07 – – – ATRANI 28,83 – – – AULETTA 23,03 – – –
BARONISSI 21,82 – – – BELLIZZI 26,22 – – – BELLOSGUARDO 16,23 – – – BUONABITACOLO 14,76 – – – CAGGIANO 18,24 – – – CAMPORA 15,00 – – – CASALBUONO 16,81 – – – CASALETTO SPARTANO 20,47 – – – CASELLE IN PITTARI 25,51 – – – CASTELNUOVO CILENTO 24,86 – – – CASTELNUOVO DI CONZA 6,40 – – – CASTIGLIONE DEL GENOVESI 23,49 – – – CELLE DI BULGHERIA 17,98 – – – CICERALE 23,06 – – – CUCCARO VETERE 15,12 – – – FELITTO 20,47 – – – FURORE 23,09 – – – FUTANI 18,78 – – – GIOI 13,05 – – – GIUNGANO 26,65 – – – LAUREANA CILENTO 17,68 – – – MAGLIANO VETERE 17,55 – – – MERCATO SAN SEVERINO 27,75 – – – MINORI 27,13 – – – MONTANO ANTILIA 19,66 – – – MORIGERATI 12,84 – – – NOCERA SUPERIORE 24,02 – – – NOVI VELIA 23,13 – – – OLIVETO CITRA 26,05 – – – OMIGNANO 25,72 – – – OTTATI 19,53 – – – PAGANI 21,89 – – – PELLEZZANO 23,38 – – – RICIGLIANO 20,74 – – – ROFRANO 19,27 – – – SALA CONSILINA 19,43 – – – SALENTO 28,90 – – –
SALVITELLE 19,07 – – – SAN CIPRIANO PICENTINO 27,14 – – – SAN MAURO CILENTO 23,36 – – – SAN PIETRO AL TANAGRO 17,41 – – – SAN RUFO 17,94 – – – SANT’ARSENIO 21,88 – – – SARNO 22,38 – – – TEGGIANO 17,08 – – – TORCHIARA 22,30 – – – TORRACA 36,01 – – – TORRE ORSAIA 20,36 – – – TRAMONTI 22,29 – – – VALLE DELL’ANGELO 15,88 – – – VIETRI SUL MARE 24,30 – – – L’Europa “spacca” Forza Italia, Anche Gagliano con la De Benedetto di Andrea Pellegrino Ultimi giorni di campagna elettorale, ultimi giorni di posizionamenti interni. Se nel Pd le correnti abbondano, Forza Italia non è da meno. E se nel Partito democratico la prova di forza è tra De Luca e il resto dei democrat, nei forzisti il fronte maggiore è contro la Carfagna (e di riflesso contro la sua candidata Marzia Ferraioli). Così capita che la De Benedetto stia spuntando una buona copertura salernitana. Dopo il sostegno del gruppo di Acocella, la più giovane candidata alle Europee della lista del Cavaliere pare abbia convinto anche l’altra Carfagna (la cugina dell’ex Ministro
salernitano) e Salvatore Gagliano. Il consigliere comunale di Salerno, in particolare, annuncia direttamente su internet la sua scelta: «Mi ha contattato una giovanissima candidata alle Europee con Forza Italia, la più giovane candidata italiana, Federica De Benedetto, la quale, dopo una lunga chiacchierata, con grande umiltà e garbo, mi ha chiesto un sostegno a questa sua difficile campagna elettorale. Io le ho riferito che non essendo stato contattato da nessuna donna, e potendo esprimere un voto di genere diverso rispetto a quello degli uomini, in questi pochi giorni avrei fatto di tutto per darle una mano facendola votare sia in Costiera che in provincia, e garantendole almeno il mio voto. Per cui votando a Praiano le ho detto: da persona seria ti assicuro almeno il mio voto a Praiano, poi magari lo dirò anche a mia moglie e non solo, di votarti. Devo – conclude Gagliano – sinceramente dire che ho apprezzato talmente tanto il suo modo di porsi, che mi ha invogliato ad aiutarla anche perché è una ragazza giovane, alla prima esperienza e la politica deve aprire anche ai giovani, insomma un misto di giovani e meno giovani». Un impegno che ha incassato perfino l’approvazione del consigliere comunale di maggioranza Dario Loffredo che scrive: «Al tuo posto avrei fatto come te». Ma la guerra di correnti interne a Forza Italia pare non finisca qui. C’è anche Enzo Rivellini che nelle ultime settimane è riuscito a conquistare una buona fetta di forzisti salernitani e soprattutto di cavesi. Ancora Clemente Mastella che spera nel sostegno dei vecchi (pochi rimasti, in verità) amici dell’Udeur. Questo pomeriggio l’ex ministro alla giustizia sarà in tour in provincia di Salerno ma a quanto pare non è destinato a raccogliere grandi frutti. Infine Cecchi Paone che comunque toglierà spazio al “partito ufficiale” in campo con Fitto e Ferraioli. Pare che il conduttore tv – sostenuto anche dal Governatore Caldoro – qui a Salerno conti sul sostegno dei Radicali ma anche del consigliere comunale Raffaele Adinolfi.
«Il Crescent è un pugno nell’occhio» di Andrea Pellegrino Il Crescent? «E’ un pugno nell’occhio». Parola di Alessandro Cecchi Paone. Il candidato alle elezioni europee con Forza Italia ha toccato anche Salerno e la sua provincia, che d’altronde conosce già bene. Non troppo tempo fa è stato infatti assessore comunale a Maiori. Ma oggi il suo impegno è per l’Europa. Di Vincenzo De Luca non ha una buona opinione politica. Pensa infatti che sul turismo si potrebbe fare di più. Mentre sul sogno regionale del primo cittadino salernitano, Cecchi Paone non ha dubbi: «Caldoro ha lavorato bene, la riconferma non sarà un problema». Cecchi Paone, perché la sua candidatura alle Europee e soprattutto perchè qui al Sud? «L’Europa oggi viene vista come un’istituzione poco utile e lontana, soprattutto dai giovani. Invece, è una grande opportunità per rilanciare un Paese depresso e governato male come l’Italia. E per rilanciare l’Italia bisogna ripartire dal Sud. Il Nord ha già dato tutto quello che aveva da dare, il Mezzogiorno ha potenzialità ancora inesplorate. Il Sud mi ha adottato. Come suggerisce la seconda parte del mio cognome, sono per metà meridionale, con origini abruzzesi e napoletane. Trascorro a Positano diversi mesi all’anno. Ho frequentato le scuole superiori a Napoli. Poi, da dieci anni insegno comunicazione e turismo nelle Università meridionali, a Cassino e al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Infine, da due anni, con un consorzio di emittenti televisive campane abbiamo dato vita alla Tv del Sud». Quale è la sua “Europa” e quale è la sua idea per il Mezzogiorno? «Sogno gli Stati Uniti d’Europa, con una Commissione europea che non sia solo un luogo di intermediazione economico-finanziaria, ma un
vero Governo, con una forza spendibile anche in politica estera. Uscire dall’Euro significherebbe rendere carta straccia gli stipendi, le pensioni e i mutui degli italiani. Da Bruxelles è arrivata una montagna di soldi. In Italia sono stati sprecati o, peggio, rubati. Colpa di una classe politica inadeguata. Con queste risorse possiamo portare il Sud in Europa. In Campania, l’amministrazione Caldoro ha fatto ottime cose, per esempio sarà la prima regione d’Italia coperta dalla banda larga. Ma non è possibile che, per esempio, le strade e la rete ferroviaria del Mezzogiorno siano ancora in condizioni pietose. Ci sono le risorse ma sarà fondamentale nella nuova programmazione difendere i settori di maggiore interesse. L’ambiente ed il lavoro. Soprattutto, bisognerà snellire le procedure amministrative. Più veloci e più trasparenti per le imprese e gli Enti locali. Troppo spesso gli enti attuatori restano prigionieri dei meccanismi burocratici. Penso ai grandi progetti finanziati dalla Ue, grazie alla Regione, su questa provincia. Il recupero del litorale, il fiume Sarno, il Porto. Grandi idee e grande burocrazia a creare freni e vincoli». Un occhio su Salerno. Che giudizio ha di Vincenzo De Luca? «Salerno è una città deliziosa. Ma credo che Salerno meriti un attenzione turistica decisamente superiore a quella che ha, bisogna fare molto di più». Le piace il Crescent? «Il Crescent è un pugno nell’occhio su un litorale fantastico. Conosco la situazione grazie al consigliere comunale Raffaele Adinolfi, che si sta impegnando molto su questa vicenda. Bisognerà impedire, in futuro, che possano essere costruiti mostri del genere». Un De Luca alla guida della Regione Campania? «Caldoro ha riportato in attivo la Sanità campana e ridotto le spese dell’amministrazione regionale. Credo che ciò sia sufficiente per sperare in un secondo mandato a Palazzo Santa Lucia». Come mai il sostegno del gruppo Radicale alla sua candidatura? «Sono vicino ai Radicali e a Marco Pannella da quasi 40 anni. Condivido le loro battaglie sui diritti civili, per le coppie di fatto, per ogni tipo di minoranza, per la situazione scandalosa delle carceri. La forza radicale è una grande risorsa, per questo ho accettato la missione che
mi ha affidato Pannella, cioè di raccogliere le iscrizioni al Sud per salvare il Movimento». Lei è stato assessore comunale a Maiori, cosa ha bisogno la Costiera Amalfitana in questo momento? «La Costiera è un patrimonio inestimabile. Un laboratorio del turismo dove si traccia la strada che dovrebbero percorrere le politiche turistiche. Non è pensabile, però, che queste zone restino isolate per giorni, come successo recentemente, per uno sciopero degli autobus. Bisogna creare un sistema integrato di trasporti, che coinvolga anche l’aeroporto Costa d’Amalfi e la Circumvesuviana, per collegare la costa con l’interno. Ma, sopratutto, serve una maggiore consapevolezza della potenzialità turistica. E’ una follia ragionare a compartimenti stagni. Il Cilento, Salerno, la Costiera Amalfitana devono diventare squadra». Un impegno per la provincia di Salerno? Cosa le piace di più di questo territorio? «Credo che la Provincia di Salerno sia una delle più affascinanti d’Italia grazie alla sua varietà: mare, collina, montagna, borghi medioevali, tradizioni, enogastronomia, storia. Il Parco del Cilento ha degli angoli mozzafiato. Ciò che mi sconvolge è che in Europa e in molte zone d’Italia questi aspetti non si conoscano e la popolazione non riesca a trarre vantaggio da questa ricchezza. E’ l’ennesima dimostrazione che chi ci ha rappresentato, sul territorio e in Europa, ha fatto un pessimo lavoro».
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