Ascoltiamo la Parola - Parrocchia S. Michele Arc.

Pagina creata da Vincenzo Leone
 
CONTINUA A LEGGERE
Ascoltiamo la Parola - Parrocchia S. Michele Arc.
LE PALME
               A            scoltiamo la Parola
                            TEMPO DI PASQUA - ANNO B

Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 12, 12-16
                                                                PASQUA
                                                                Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 20,11-16
In quel tempo. La grande folla che era venuta per la fe-        In quel tempo. Maria invece stava all’esterno, vicino al
sta, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei             sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il
rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna!          sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno
                                                                dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato po-
Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re
                                                                sto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché
d’Israele!». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra,         piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore
come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo     e non so dove l’hanno posto”. Detto questo, si voltò indie-
re viene, seduto su un puledro d’asina». I suoi discepoli       tro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.
sul momento non compresero queste cose; ma, quando              Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Ella,
Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state      pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Si-
scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte.          gnore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io
                                                                andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”.

                                                                                       rile 2021
                                                     n. 168 - 28 mar. / 11 ap

NON CI ARDEVA IL CUORE?                                                   SETTIMANA AUTENTICA
Una riflessione per la Pasqua                                                PER LA PASQUA
2021
«La sera di quel giorno, il primo della settimana» (Gv
20,19). Così inizia il brano evangelico di Giovani al
cap. 20, e questo può fare da filo conduttore della ri-
flessione di oggi, almeno per due ragioni: questa ap-
parizione diventa, per la cronologia, il dato che fonda
il giorno del Signore, alias dies dominica, e della sua
cadenza settimanale; in secondo luogo – e il dato è
cruciale – il luogo privilegiato dell’incontro con il Ri-
sorto è la comunità che è nata da lui.
Il quadretto che Luca in At 2,42-47 disegna della pri-
ma comunità, che era nata e stava crescendo a Geru-
salemme dopo la Pentecoste, sembra più un sogno
che una realtà. È vero! Forse però è meglio dire che è
                                                            1
Ascoltiamo la Parola - Parrocchia S. Michele Arc.
sì un sogno, ma non è aria, anzi, possiede una forza           e la crescita della vita comune: «la fede viene dall’a-
tale capace di irrorare, pervadere e fecondare in con-         scolto, e l’ascolto riguarda la parola di Cristo», come
tinuazione la realtà, come sotto il vento dello Spirito        proclama lapidariamente Paolo in Rm 10,17.
che la fa vivere. È ben noto, per esempio, che moltis-         La parola genera e rigenera la “comunione”, che è la
sime, fondazioni monastiche e religiose, se non tutte,         vita fraterna, quella che si esplicita concretamente
sono nate dalla volontà di costruire comunità ispirate         in alcune pratiche dettagliate più sotto: stare insie-
al quadretto lucano.                                           me, avere ogni cosa in comune, vendere proprietà e
La lettura proposta per la liturgia, anche se è piut-          sostanze dividendole con tutti per sovvenire ai biso-
tosto conosciuta, merita sempre di essere considera-           gni di ciascuno, prendere il cibo insieme con letizia e
ta con grande attenzione, perché ora una, ora l’altra          semplicità di cuore.
delle parole che contiene, può aprire sguardi nuovi,           Le due condizioni che seguono sono gli elementi ri-
o più chiari, su cosa vuol dire per noi essere Chiesa.         tuali, che simboleggiano e prendono senso dalle pra-
Ho parlato di “comunità”, e non a caso, perché la “co-         tiche suddette, con attenzione a che non si perda mai
munione” era uno dei quattro elementi sui quali si             la loro connessione intrinseca, perché, se si separano,
basava la comunità, e come se non bastasse, poco               rischiano di perdere fiato e di estinguersi ambedue.
dopo si rimarca che «avevano ogni cosa in comune»,             Sappiamo tutti, credo, quanto sia difficile tradurre in

e, per finire, il gruppo di quelle persone è qualificato       pratica questo “sogno”, soprattutto quando la comu-
con un sostantivo preciso: sono una “comunità”.                nità concreta in cui si vive pare ridursi a un pollaio
Sono già passati tanti anni dalla conclusione del              di galli e galline in cui lo sport preferito è quello di
concilio Vaticano II, ma ricordo ancora l’entusiasmo           beccarsi gli uni gli altri.
di quegli anni, quando si tornò a pensare la Chiesa            Mi viene istintivo, a questo punto, rimandare alla let-
come koinonia, andando oltre quella di «società per-           tura del primo capitolo de La vita comune di Dietri-
fetta», nata forse con buone intenzioni (la societas nel       ch Bonhoeffer, dove è scritto: «Sono fratello dell’altro
medioevo era un rapporto fraterno, che Ildegarda di            solo per ciò che Gesù Cristo ha fatto per me e in me;
Bingen usava per descrivere il matrimonio), ma che,            l’altro mi è divenuto fratello per ciò che Gesù Cri-
col tempo, ha finito per causare non pochi guai, fino          sto ha fatto per lui e in lui. Solo per mezzo di Cri-
al dominio di una visione pesantemente “giuridica”             sto siamo fratelli». E poco oltre afferma: «Chi ama
della Chiesa.                                                  il proprio sogno di comunione cristiana più della
I quattro elementi della comunione sono tutti tre-             comunione cristiana effettiva, è destinato ad essere
mendamente importanti, e vanno tenuti insieme                  un elemento distruttore di ogni comunità cristiana,
come i quattro pilastri che sostengono una volta a             anche se è personalmente sincero, serio e pieno di
crociera, che ha nella “perseveranza” quella che si            abnegazione». Così si arriva a capire che «proprio il
chiama la chiave di volta, il perno che regge tutto.           momento della grande delusione nei confronti del
Non a caso si comincia dall’ascolto della Parola, che è        fratello diventa per me un impareggiabile momento
il punto di partenza e la condizione per la continuità         di salvezza, che mi fa capire fino in fondo che sia lui

                                                           2
Ascoltiamo la Parola - Parrocchia S. Michele Arc.
che io non possiamo vivere in nessun modo delle no-               dalle mani la misericordia, e per accogliere tutti nel
stre parole e azioni, ma solo dell’unica parola e azione          cuore, che Giuliana di Norwich, guidata da Dio, vede
che ci unisce nella verità, cioè la remissione dei pec-           come un giardino, un nuovo Eden, «un luogo bello e
cati in Gesù Cristo» (ed. Queriniana, Brescia 1991, p.            delizioso, largo abbastanza da contenere tutta l’uma-
21-23 passim).                                                    nità salvata perché vi riposasse nella pace e nell’amo-
La seconda lettura, da 1Pt 1,3-9, è una preghiera di              re» (Una rivelazione dell’amore, Milano 2015, c. 24,
benedizione, probabilmente un’omelia battesimale,                 p. 188).
che esalta la nuova condizione di “vita risorta” che ci           E il dono che Gesù è venuto ad offrire si riassume in
è stata donata nel battesimo, nel quale misticamente              una “pace” che è anzitutto e soprattutto misericordia
diventiamo carne della carne di Cristo: viene cioè in-            e perdono. Anche per questo la domenica odierna è
nestata in noi quella radice che è l’origine e la ragione         qualificata come «della divina misericordia».
del nostro vivere in comunione.                                   Ma il vangelo di oggi parla di un’altra apparizione,
È esattamente quello che abbiamo appena sentito nel-              dove compare uno che era assente dalla prima: Tom-
le parole di Bonhoeffer, dove ci è stato ricordato che            maso. Dobbiamo pensare che anche lui, come i due
la base della nostra fraternità non è quello che possia-          di Emmaus, aveva lasciato la comunità perché la sua
mo fare di utile l’uno per l’altro, ma quello che Cristo          speranza era andata delusa? È possibile. Per quale ra-
ha “già fatto” per tutti e due, qualcosa che è sicuro e           gione, se il caso è questo, è poi tornato nel gruppo?
stabile, non certo dipendente dalla nostra volubilità, e          Possono essergli arrivate alle orecchie voci che rac-
che neanche può essere oscurato dai nostri fallimenti.            contavano dell’apparizione del “primo giorno”. Non
Il testo di Pietro è un canto lirico di gratitudine, di           ci è dato saperlo.
fiducia, di gioia e di lode: «mediante la risurrezione            Sta di fatto che, ritrovando gli altri discepoli, gli ripe-
di Cristo, siamo stati rigenerati per una speranza viva,          tono quello che a loro aveva detto Maria di Magdala.
un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non              Ma come gli altri non avevano creduto a Maria, lui
marcisce»! Ed è la stessa potenza di Dio che ci “cu-              non crede agli altri. Ancora una volta al centro ven-
stodisce”, verbo decisivo che echeggia le parole rivolte          gono le ferite di mani e piedi, che sono ormai diven-
da Gesù ai discepoli nell’ultima cena, allora una pro-            tate i “segni caratteristici” dell’identità di Gesù.
messa, ora una realtà. Neanche le prove dovrebbero                Otto giorni dopo il primo, si ripete la scena, e ancora
logorare questa fiducia, perché servono a “purificarci”,          una volta l’iniziativa parte da Gesù, che invita Tom-
come si fa con l’oro, attraverso il fuoco.                        maso a rendersi conto di persona di quello che ora
E qui veniamo all’affermazione che diventerà il sog-              vede con i suoi occhi. È difficile, rileggendo la scena,
getto di una ulteriore beatitudine nel racconto evan-             sottrarsi al ricordo di quanto ne ha fatto il Caravag-
gelico che segue: «Voi lo amate, pur senza averlo visto,          gio, dove, allo sguardo placido e benevolo di Gesù, fa
e ora, senza vederlo, credete in lui». Si noti come, for-         da contrasto l’avidità di quello di Tommaso e la cu-
se un po’ a sorpresa, l’amore precede la fede, perché lo          riosità, e insieme la cautela, con cui cerca di infilare il
scatto del cuore, in ogni buona relazione, anticipa la            suo dito nella piaga del costato.
mente e la sostiene, come dice molto bene la volpe al             Che l’abbia davvero fatto non è detto: non era ormai
Piccolo principe: «L’essenziale è invisibile agli occhi; si       più necessario, perché l’apostolo prorompe nella più
vede bene solo con il cuore».                                     chiara e decisa confessione di fede che si conosca. Da
Nel quarto vangelo, dopo l’incontro personale con                 qui il commento del Signore: «Perché mi hai vedu-
Maria di Magdala, la sera dello stesso giorno, il Ri-             to, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e
sorto appare al gruppo dei discepoli (Gv 20,19-31) ai             hanno creduto». Gesù non è andato a cercare o a in-
quali la stessa Maria aveva annunciato: «Ho visto il              seguire Tommaso; ha preferito che fosse lui a cercarlo
Signore» e ciò che le aveva detto. La notizia, però, pare         perché imparasse che il luogo privilegiato della sua
non aver cambiato niente: i discepoli stanno chiusi               presenza è la sua comunità.
per paura dei giudei.                                             C’è di sicuro nel cammino di fede una dimensione
L’iniziativa è di Gesù, e in quel momento i discepoli             personale, ma se anche il percorso comincia con
appaiono solo come dei recettori passivi. Il Gesù che             un’esperienza del singolo, questa ha come traguardo
sta davanti ai loro occhi è lo stesso di prima, e mostra          e come sede di crescita l’esperienza della comunità,
mani e fianco che portano ben visibili le tracce della            in una o più delle tante forme in cui questa prende
passione sofferta, ma non è più lui, perché ora le porte          corpo. E così si ritorna daccapo, al quadretto idillico
chiuse non sono più un ostacolo, come non lo è stata              dipinto da Luca, dove il nostro rapporto con Gesù e
la pietra del sepolcro.                                           la sua comunità è chiamato a trasformare il sogno in
E in quelle mani e in quel fianco, in quelle ferite, ci           realtà.
sono altre “porte” che mostrano il suo amore e il suo             					Nico Guerini
cuore: è come se il suo corpo si aprisse per fare uscire

                                                              3
Ascoltiamo la Parola - Parrocchia S. Michele Arc.
4
Ascoltiamo la Parola - Parrocchia S. Michele Arc.
UNA PASQUA NUOVA                                                dove sia garantito, attraverso barriere o cordoni,
Disposizioni del Vicario                       Mons.            che i fedeli non si avvicinino eccessivamente.
Franco Agnesi                                                   Veglia pasquale (sabato santo). La Veglia pa-
                                                                squale potrà essere celebrata in tutte le sue parti
In queste settimane che ancora impongono ampi
                                                                come previsto dal rito, in orario compatibile con
margini di incertezza, risuoni, consolante e impe-
                                                                “coprifuoco” e sempre evitando movimenti pro-
gnativa, la parola dell’Arcivescovo: «Invito ogni co-
                                                                cessionali con i fedeli (compreso l’ingresso con
munità a curare le celebrazioni. Il gruppo liturgico,
                                                                il cero pasquale). L’eventuale amministrazione
le corali, il Consiglio pastorale, le diverse tradizioni
                                                                del battesimo, come già previsto per il tempo di
culturali e abitudini celebrative presenti nella Chie-
                                                                pandemia, dovrà avvenire per infusione.
sa dalle genti, tutti possono essere chiamati a con-
tribuire per interpretare e predisporre i segni del
convenire, la festosa cornice dell’ambiente, le luci,
i profumi, i canti, tutto quello che precede e segue
la celebrazione. Sarebbe bello che tutto l’ambiente
circostante si rendesse conto che i cristiani stanno
celebrando la Pasqua, la festa che dà origine a tutte
le feste, non solo per un solenne concerto di cam-
pane, ma soprattutto con un irradiarsi della gioia,
della carità, delle parole della speranza».
Domenica delle palme. L’entrata del Signore in Ge-
rusalemme si celebrerà all’interno della chiesa, con
l’ingresso solenne prima della Messa principale. I
fedeli, tenendo già in mano i rami di ulivo o di pal-
ma, saranno al loro posto nell’Assemblea. Solo il sa-
                                                                Tutti gli orari delle celebrazioni e i tempi per le
cerdote e i ministranti si recano in un luogo adatto
                                                                confessioni, che avverrano in Chiesa sulle pan-
per iniziare il rito.
                                                                che, li trovate alla pagina 4 e ai due rispettivi
Le altre messe seguiranno la liturgia del giorno,
                                                                ingressi della Chiesa di San Michele (Piazzetta
senza ripetere l’ingresso solenne. Per la distribuzio-
                                                                Chieppi e Campanile).
ne degli ulivi si consiglia di non distribuire rami
singoli ma di inserirli in buste di plastica.
Giovedì santo. La Messa nella Cena del Signore
si celebri secondo le modalità consuete, con le se-
guenti indicazioni. Si ometta la lavanda dei piedi.             FACCIAMO IL PUNTO
Per le concelebrazioni e la comunione dell’assem-               Dopo il cammino quaresimale
blea si seguano le Indicazioni per l’attuazione delle           sulla Laudato sii
misure previste dal Protocollo per la celebrazione              Si sono appena conclusi gli incontri programmati
delle Messe con il popolo e pertanto non è possibile            per la Quaresima, direi un’occasione per
la comunione dei fedeli sotto le due specie. Dopo               ripensare a quanto già Papa Francesco ci ha
la comunione, come previsto dal Rito Ambrosiano,                voluto dire nel 2015, ma che oggi è ancora
il Santissimo Sacramento sarà portato da un mini-               più attuale. Rileggere adesso, alla luce della
stro, accompagnato dai ministranti, nel luogo della             situazione presente, l’enciclica Laudato sii ci
reposizione (Cappella di San Michele) che dovrà                 può portare a considerazioni diverse rispetto a
consentire ad alcuni fedeli di fermarsi in adorazione           quelle iniziali.
nel rispetto delle norme vigenti per la pandemia, in            Nel primo incontro il gesuita Mauro Bossi
particolare osservando il distanziamento (e quindi              ci ha invitato a “vedere” e “leggere” quello
il limite numerico), il “coprifuoco” e osservando i             che sta accadendo alla nostra casa, la terra.
limiti stabiliti per gli spostamenti.                           L’ambiente, dice Papa Francesco, è una relazione
Venerdì santo. Al Venerdì santo, la Celebrazione                tra natura e società che la abita. Anche la
della Passione si svolga in tutte le sue parti. L’atto di       Chiesa non è un contenitore a parte rispetto
adorazione della Croce mediante il bacio sia limita-            alla società, ma è in dialogo con le istituzioni
to al solo presidente della celebrazione. Il Crocifisso         per acquisire competenze, mettere in gioco la
potrà essere lasciato in chiesa per l’adorazione lad-           creatività, iniziare dei percorsi facendo scelte

                                                            5
etiche. Non è un discorso etico fare ciò che voglio              sempre buone relazioni. Dobbiamo quindi fare
senza arrecare disturbo agli altri, esiste il BENE               i conti per non esserci presi cura della terra e di
COMUNE che richiede anche il nostro impegno.                     conseguenza del prossimo. C’è una urgenza per gli
Il mondo di prima non tornerà per cui ci sono                    interventi senza però spegnere lo sguardo di stupore
                                                                 verso la creazione.
scelte da fare subito partendo da dove vediamo
possibilità nuove alla luce delle esperienze che
                                                                 Grazie per averci permesso di condividere queste
abbiamo fatto. L’”ecologia integrale” non è solo                 serate dense di provocazioni, di inviti a vedere
una risposta alla crisi ecologica; è una profonda                sfaccettature diverse della stessa situazione, di fatiche
mutazione nel nostro rapporto con il mondo.                      a fare domande perché bisognosi di interiorizzare
Ascoltiamo le ferite del nostro mondo e arriveremo               quello che avevamo ascoltato, in ricerca di ciò che
ad una trasformazione personale.                                 sarà il nostro agire.
Il secondo incontro ha visto l’intervento della                                                       Mariapia Caccia
biblista Rosanna Virgili. Nella Bibbia non c’è il
concetto di natura ma di creato, creazione che
non include un prodotto finito ma un mondo in
continua trasformazione. L’uomo è concreatore con
Dio, quindi è responsabilità dell’uomo perché sulla
terra ci sia vita, perché ogni elemento e ogni creatura
abbia un nome. Alla fine del diluvio c’è una nuova
creazione, dopo il diluvio, la distruzione, il mondo
non è più come prima. Fare ecologia non è rimettere
a posto il mondo ma farlo migliore, creare unità,
fraternità, vita, dignità, relazioni, alleanza con Dio
                                                                 FAMIGLIE SOLIDALI
e tra di noi, è volere e scegliere il bene cioè la vita.
Chiara Tintori, politologa e saggista, ci ha condotto            GRAZIE S. MICHELE!
a delineare un metodo per una conversione                        Non ci avete mai lasciati soli! Avete sempre di-
ecologica sottolineando tre verbi da tenere sempre               mostrato la vostra generosità e attenzione! Dirvi
in considerazione: vedere, giudicare, agire.                     GRAZIE è poca cosa, ma lo gridiamo dal cuore:
Curare il mondo che ci ospita, ricercare la coesione della       GRAZIE!
nostra comunità, coltivare la cultura della solidarietà          Qualcuno ha chiesto al Parroco recentemente
sono “conversione ecologica”.                                    quante famiglie sono assistite dalla Caritas e
La cura della casa comune presuppone stili di vita               dalla San Vincenzo: i casi sono più di venticin-
comunitari: consumo critico contrapposto al consumismo           que, tutti diversi, ciascuno con la propria storia,
e la dimensione collettiva contrapposta alla dimensione
                                                                 i propri problemi, ferite e speranze, sono italiani
unitaria.
E perché non imparare a svincolare l’uso di un bene
                                                                 e stranieri (50%), per lo più donne che escono
dal suo possesso? Non si tratta di risparmiare ma di             dall’ombra e si espongono, mettendo in luce le
consumare criticamente.                                          precarietà dovute al lavoro, alla casa, alla man-
                                                                 canza di sussidi per affrontare le utenze. Come
Lidia Maggi, biblista e pastore Battista, ha espresso che        vedete, la fame non è il primo problema, anche
l’enciclica è un grido di dolore di questa terra, ma è una       perchè la San Vincenzo e la Caritas non man-
lettera incoraggiante per la cura della casa comune, la          cano di passare loro i viveri necessari quando è
terra. Esiste un rapporto tra ecologia (cura del terreno)        necessario. I problemi sono altri: il lavoro e la
e antropologia (cura delle relazioni) che continua nella         casa. Se ogni mese vi tendiamo la mano è perchè
lettera “Fratelli tutti”. Forse dobbiamo ”farci prossimo”        crediamo che il Signore ci ha chiesto di amare i
della terra così come abbiamo scoperto che gli altri sono
                                                                 nostri fratelli con il cuore e l’intelligenza, sen-
“prossimo”. Bellissima e profonda la spiegazione della
parabola del Buon Samaritano quando noi ci facciamo
                                                                 za sprecare risorse e senza pretendere nulla da
briganti per aggredire la terra, come in tanti passiamo e        nessuno, specie da coloro che ci permettono di
non ce ne curiamo. La creatura umana è formata dalla             accompagnare con discrezione i nostri poveri.
polvere della terra perché senta il legame. Interessante         La volta scorsa, nel mese di marzo, abbiamo
anche la lettura nei passi della Bibbia quando descrivono        raccolto euro 2.140,00.
le carestie: c’è qualcosa che non funziona nelle relazioni       Ancora GRAZIE!
umane mentre se viene descritto un giardino ci sono

                                                             6
GESTO DI CARITA’                                                dotato di un nuovo lampadario più luminoso e
Aiutiamo la Chiesa del Sud Sudan                                adeguato all’ambiente.
La Caritas italiana lavora da anni al fianco di Caritas
Sud Sudan con un impegno rivolto a tutte le diocesi             IMPIANTO ELETTRICO
del Paese del Sud Sudan con un programma di rispo-              In Chiesa San Michele
sta multisettoriale, per sostenere gli sfollati interni e       L’impianto elettrico della Chiesa versa in condi-
le famiglie vulnerabili.                                        zioni impietose e non garantisce più la sicurezza
Gli interventi futuri concentreranno gli sforzi in par-         necessaria. Il Consiglio per gli affari economici
ticolar modo nei seguenti ambiti di intervento:                 ha affidato il progetto degli interventi a uno stu-
avvio di piccole attività generatrici di reddito, co-           dio di professionisti di Tradate. Appena avremo
stituzione di 5 fattorie dimostrative nella contea di           indicazioni precise vi renderemo partecipi degli
Juba, supporto alla riconciliazione e alla ricostruzio-         interventi che affronteremo in modo progressi-
ne sociale.                                                     vo nel tempo.
Rinnoviamo l’invito a partecipare alla raccolta fondi,
versando l’offerta nella bussola sotto il pulpito di de-        IMPIANTO RISCALDAMENTO
stra, guardando l’altare. Grazie.                               Aggiornamenti
                                                                E’ un po’ di tempo che non vi rendiamo conto
1^ COMUNIONE                                                    dei pagamenti circa l’impianto di riscaldamento
Domenica 11 aprile                                              della Chiesa di San Michele, che nel frattempo
Domenica 11 aprile sarà un giorno importante per                ha potuto godere per tutto l’inverno di una tem-
tutto il gruppo della 1^ Comunione in cammino ver-              peratura gradevole. Abbiamo saldato le fatture
so la celebrazione del sacramento in programma il               dell’elettricista (in tutto la somma ha raggiunto
prossimo 16 maggio. Alla Messa delle 10.00 quattro              9.670,00 euro). Ci rimane l’ultima rata per l’im-
ragazzi di IV elementare riceveranno il Battesimo e             presa edile e altre tre per i lavori idraulici per un
nel pomeriggio per tutti ci sarà la consegna dell’abito         totale di euro 37.754,00=. Ora pero’ abbiamo
per la Prima Comunione (in sala della buona stampa              la cassa vuota. Confidiamo sempre nell’aiuto
secondo le indicazioni delle catechiste che raggiun-            provvidente di persone sensibili e generose.
geranno le famiglie su whatsApp).
                                                                LAUDATO SII
CATECHESI DELL’INIZIAZIONE                                      Corso per Animatori
Speriamo nella riapertura                                       Il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima,
Speriamo proprio che dopo Pasqua si possa ripren-               anche quest’anno, ripropone il corso di forma-
dere il catechismo in presenza, soprattutto per gli             zione – online e gratuito – per Animatori del-
amici di IV elementare e II elementare, che nel frat-           la Laudato si’. Durerà dal 13 aprile al 4 maggio.
tempo si ritrovano settimanalmente sulla piattafor-             Si compone di quattro sessioni della durata di
ma di Zoom, rispettivamente nei giorni di giovedì e             un’ora. Al termine di ogni incontro vi sarà un
venerdì. Le altre classi? Attendiamo che la situazione          questionario di valutazione. Il format prevede
generale volga al sereno e che le disposizioni della            anche un progetto applicativo da realizzare du-
Curia ci diano l’ok; anche per loro la catechesi conti-         rante la Settimana Laudato Si’ – (17 al 24 mag-
nua sulla piattaforma telematica.                               gio) – e un evento da ideare per il Tempo del
                                                                Creato. Le lezioni potranno essere seguite anche
LAVORI IN SACRESTIA                                             in differita, attraverso le registrazioni. Pure in
Una profonda pulizia                                            questo caso sarà richiesto di compilare i que-
Nelle scorse settimane abbiamo provveduto a siste-              stionari di valutazione.
mare il locale della sacrestia destinato agli armadi            Pur svolgendosi sul web, il corso sarà lanciato
dei paramenti e degli abiti dei chirichetti. Dopo una           simbolicamente da Assisi, luogo in cui il croci-
profonda pulizia del locale, una rinfrescata ai muri            fisso chiamò il giovane Francesco, dicendogli:
(imbiancati a nuovo) e l’installazione di un lampada-           «Francesco, va’ e ripara la mia casa». Iscrizioni
rio decente siamo giunti a mettere mano alla sacre-             entro venerdì 9 aprile sul sito web: https://lau-
stia, asportando i quadri e i drappi appesi alle pareti,        datosianimators.org/it/home-it/
lavando i vetri delle vetrate; in seguito, a primave-
ra inoltrata, anche questo locale verrà imbiancato e

                                                            7
Domenica 28 Domenica delle palme                       Martedì 6    OTTAVA DI PASQUA
08.00 Carlotta, Paolo, Pietro, Erminia e Bertino       08.30 (L) Marcora Roberto
10.00 Canu Giovanni Stefano                            18.30
11.30 Ferrazzi Ernesto
16.30 (SC) Per i benefattori di San Carlo              Mercoledì 7    OTTAVA DI PASQUA
18.30 Per i benefattori di San Michele                 08.30
                                                       18.30
Lunedì 29     Lunedì santo
08.30 Secondo le intenzioni di Munari Livia e          Giovedì 8    OTTAVA DI PASQUA
      Vittorio Tiziani                                 08.30 Fam. Riganti Zoia
18.30 (L) Somaini Rolando                              18.30

Martedì 30 Martedì santo                               Venerdì 9      OTTAVA DI PASQUA
08.30                                                  08.30
18.30 (L) Scaramuzza Giorgio                           18.30

Mercoledì 31 Mercoledì santo                           Sabato 10    OTTAVA DI PASQUA
08.30                                                  08.30
18.30                                                  18.30 Gianni e Anna Senziani

             TRIDUO PASQUALE                           Domenica 11 DOMENICA IN ALBIS
                                                       08.00 Scognamillo Mario
Giovedì 1/4 Giovedì santo                              10.00 (L) Corti Nerina
18.30 S. Messa in Coena Domini                         11.30 Def. Fam. De Mattei - Gallazzi
                                                       16.30 (SC)
Venerdì 2    Venerdì santo                             18.30 Zanotto Giorgio
8.30 Via Crucis in chiesa S. Michele
15.00 Passione di nostro Signore Gesù Cristo
                                                              DEFUNTI DI QUESTI ULTIMI TEMPI
Sabato 3      Sabato Santo                             35. CASTIGLIONI PAOLA, di anni 73, via Venegoni
18.30 Veglia Pasquale                                  36. PAGANINI NOEMI, di anni 84, viale Sicilia
                                                       37. INGLESE GIORGIO, di anni 88, via delle Caserme
                                                       38. BISIGNANO FELICE ANTONIO, di anni 92,
Domenica 4 PASQUA DI RISURREZIONE                              via Palestro
08.00 (L) Colombo Pia                                  39. URAGO JOSIANE GISELLE FRANCE, di anni 80,
10.00                                                          viale Assisi
11.30 Def. Fam. Lombardini Carlo, Angioletta,          40. CORRAO ROSA, di anni 92, vicolo Mirandola
      Luigi e defunti Fam. Curti Angela                41. PEZZETTA ADRIANA, di anni 90, viale Sicilia
16.30 (SC)                                             42. PALLATELLA ALESSANDRO, di anni 56,
18.30 Def. Fam. Tomasini                                       via Galvani

Lunedì 5      OTTAVA DI PASQUA
                                                                  Parrocchia San Michele Arcangelo
08.00
                                                                            0331/1086505
10.30
                                                          Oratorio San Filippo Neri 0331/625202
18.30
                                                              Scuola Materna 0331/635009
                                                                 www.sanmichelebusto.it

                                                   8
Puoi anche leggere