Ascoltiamo la Parola - Parrocchia S. Michele Arc.
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LE PALME A scoltiamo la Parola TEMPO DI PASQUA - ANNO B Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 12, 12-16 PASQUA Lettura del Vangelo secondo Giovanni Gv 20,11-16 In quel tempo. La grande folla che era venuta per la fe- In quel tempo. Maria invece stava all’esterno, vicino al sta, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna! sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato po- Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re sto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché d’Israele!». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo e non so dove l’hanno posto”. Detto questo, si voltò indie- re viene, seduto su un puledro d’asina». I suoi discepoli tro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. sul momento non compresero queste cose; ma, quando Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Ella, Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Si- scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte. gnore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. rile 2021 n. 168 - 28 mar. / 11 ap NON CI ARDEVA IL CUORE? SETTIMANA AUTENTICA Una riflessione per la Pasqua PER LA PASQUA 2021 «La sera di quel giorno, il primo della settimana» (Gv 20,19). Così inizia il brano evangelico di Giovani al cap. 20, e questo può fare da filo conduttore della ri- flessione di oggi, almeno per due ragioni: questa ap- parizione diventa, per la cronologia, il dato che fonda il giorno del Signore, alias dies dominica, e della sua cadenza settimanale; in secondo luogo – e il dato è cruciale – il luogo privilegiato dell’incontro con il Ri- sorto è la comunità che è nata da lui. Il quadretto che Luca in At 2,42-47 disegna della pri- ma comunità, che era nata e stava crescendo a Geru- salemme dopo la Pentecoste, sembra più un sogno che una realtà. È vero! Forse però è meglio dire che è 1
sì un sogno, ma non è aria, anzi, possiede una forza e la crescita della vita comune: «la fede viene dall’a- tale capace di irrorare, pervadere e fecondare in con- scolto, e l’ascolto riguarda la parola di Cristo», come tinuazione la realtà, come sotto il vento dello Spirito proclama lapidariamente Paolo in Rm 10,17. che la fa vivere. È ben noto, per esempio, che moltis- La parola genera e rigenera la “comunione”, che è la sime, fondazioni monastiche e religiose, se non tutte, vita fraterna, quella che si esplicita concretamente sono nate dalla volontà di costruire comunità ispirate in alcune pratiche dettagliate più sotto: stare insie- al quadretto lucano. me, avere ogni cosa in comune, vendere proprietà e La lettura proposta per la liturgia, anche se è piut- sostanze dividendole con tutti per sovvenire ai biso- tosto conosciuta, merita sempre di essere considera- gni di ciascuno, prendere il cibo insieme con letizia e ta con grande attenzione, perché ora una, ora l’altra semplicità di cuore. delle parole che contiene, può aprire sguardi nuovi, Le due condizioni che seguono sono gli elementi ri- o più chiari, su cosa vuol dire per noi essere Chiesa. tuali, che simboleggiano e prendono senso dalle pra- Ho parlato di “comunità”, e non a caso, perché la “co- tiche suddette, con attenzione a che non si perda mai munione” era uno dei quattro elementi sui quali si la loro connessione intrinseca, perché, se si separano, basava la comunità, e come se non bastasse, poco rischiano di perdere fiato e di estinguersi ambedue. dopo si rimarca che «avevano ogni cosa in comune», Sappiamo tutti, credo, quanto sia difficile tradurre in e, per finire, il gruppo di quelle persone è qualificato pratica questo “sogno”, soprattutto quando la comu- con un sostantivo preciso: sono una “comunità”. nità concreta in cui si vive pare ridursi a un pollaio Sono già passati tanti anni dalla conclusione del di galli e galline in cui lo sport preferito è quello di concilio Vaticano II, ma ricordo ancora l’entusiasmo beccarsi gli uni gli altri. di quegli anni, quando si tornò a pensare la Chiesa Mi viene istintivo, a questo punto, rimandare alla let- come koinonia, andando oltre quella di «società per- tura del primo capitolo de La vita comune di Dietri- fetta», nata forse con buone intenzioni (la societas nel ch Bonhoeffer, dove è scritto: «Sono fratello dell’altro medioevo era un rapporto fraterno, che Ildegarda di solo per ciò che Gesù Cristo ha fatto per me e in me; Bingen usava per descrivere il matrimonio), ma che, l’altro mi è divenuto fratello per ciò che Gesù Cri- col tempo, ha finito per causare non pochi guai, fino sto ha fatto per lui e in lui. Solo per mezzo di Cri- al dominio di una visione pesantemente “giuridica” sto siamo fratelli». E poco oltre afferma: «Chi ama della Chiesa. il proprio sogno di comunione cristiana più della I quattro elementi della comunione sono tutti tre- comunione cristiana effettiva, è destinato ad essere mendamente importanti, e vanno tenuti insieme un elemento distruttore di ogni comunità cristiana, come i quattro pilastri che sostengono una volta a anche se è personalmente sincero, serio e pieno di crociera, che ha nella “perseveranza” quella che si abnegazione». Così si arriva a capire che «proprio il chiama la chiave di volta, il perno che regge tutto. momento della grande delusione nei confronti del Non a caso si comincia dall’ascolto della Parola, che è fratello diventa per me un impareggiabile momento il punto di partenza e la condizione per la continuità di salvezza, che mi fa capire fino in fondo che sia lui 2
che io non possiamo vivere in nessun modo delle no- dalle mani la misericordia, e per accogliere tutti nel stre parole e azioni, ma solo dell’unica parola e azione cuore, che Giuliana di Norwich, guidata da Dio, vede che ci unisce nella verità, cioè la remissione dei pec- come un giardino, un nuovo Eden, «un luogo bello e cati in Gesù Cristo» (ed. Queriniana, Brescia 1991, p. delizioso, largo abbastanza da contenere tutta l’uma- 21-23 passim). nità salvata perché vi riposasse nella pace e nell’amo- La seconda lettura, da 1Pt 1,3-9, è una preghiera di re» (Una rivelazione dell’amore, Milano 2015, c. 24, benedizione, probabilmente un’omelia battesimale, p. 188). che esalta la nuova condizione di “vita risorta” che ci E il dono che Gesù è venuto ad offrire si riassume in è stata donata nel battesimo, nel quale misticamente una “pace” che è anzitutto e soprattutto misericordia diventiamo carne della carne di Cristo: viene cioè in- e perdono. Anche per questo la domenica odierna è nestata in noi quella radice che è l’origine e la ragione qualificata come «della divina misericordia». del nostro vivere in comunione. Ma il vangelo di oggi parla di un’altra apparizione, È esattamente quello che abbiamo appena sentito nel- dove compare uno che era assente dalla prima: Tom- le parole di Bonhoeffer, dove ci è stato ricordato che maso. Dobbiamo pensare che anche lui, come i due la base della nostra fraternità non è quello che possia- di Emmaus, aveva lasciato la comunità perché la sua mo fare di utile l’uno per l’altro, ma quello che Cristo speranza era andata delusa? È possibile. Per quale ra- ha “già fatto” per tutti e due, qualcosa che è sicuro e gione, se il caso è questo, è poi tornato nel gruppo? stabile, non certo dipendente dalla nostra volubilità, e Possono essergli arrivate alle orecchie voci che rac- che neanche può essere oscurato dai nostri fallimenti. contavano dell’apparizione del “primo giorno”. Non Il testo di Pietro è un canto lirico di gratitudine, di ci è dato saperlo. fiducia, di gioia e di lode: «mediante la risurrezione Sta di fatto che, ritrovando gli altri discepoli, gli ripe- di Cristo, siamo stati rigenerati per una speranza viva, tono quello che a loro aveva detto Maria di Magdala. un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non Ma come gli altri non avevano creduto a Maria, lui marcisce»! Ed è la stessa potenza di Dio che ci “cu- non crede agli altri. Ancora una volta al centro ven- stodisce”, verbo decisivo che echeggia le parole rivolte gono le ferite di mani e piedi, che sono ormai diven- da Gesù ai discepoli nell’ultima cena, allora una pro- tate i “segni caratteristici” dell’identità di Gesù. messa, ora una realtà. Neanche le prove dovrebbero Otto giorni dopo il primo, si ripete la scena, e ancora logorare questa fiducia, perché servono a “purificarci”, una volta l’iniziativa parte da Gesù, che invita Tom- come si fa con l’oro, attraverso il fuoco. maso a rendersi conto di persona di quello che ora E qui veniamo all’affermazione che diventerà il sog- vede con i suoi occhi. È difficile, rileggendo la scena, getto di una ulteriore beatitudine nel racconto evan- sottrarsi al ricordo di quanto ne ha fatto il Caravag- gelico che segue: «Voi lo amate, pur senza averlo visto, gio, dove, allo sguardo placido e benevolo di Gesù, fa e ora, senza vederlo, credete in lui». Si noti come, for- da contrasto l’avidità di quello di Tommaso e la cu- se un po’ a sorpresa, l’amore precede la fede, perché lo riosità, e insieme la cautela, con cui cerca di infilare il scatto del cuore, in ogni buona relazione, anticipa la suo dito nella piaga del costato. mente e la sostiene, come dice molto bene la volpe al Che l’abbia davvero fatto non è detto: non era ormai Piccolo principe: «L’essenziale è invisibile agli occhi; si più necessario, perché l’apostolo prorompe nella più vede bene solo con il cuore». chiara e decisa confessione di fede che si conosca. Da Nel quarto vangelo, dopo l’incontro personale con qui il commento del Signore: «Perché mi hai vedu- Maria di Magdala, la sera dello stesso giorno, il Ri- to, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e sorto appare al gruppo dei discepoli (Gv 20,19-31) ai hanno creduto». Gesù non è andato a cercare o a in- quali la stessa Maria aveva annunciato: «Ho visto il seguire Tommaso; ha preferito che fosse lui a cercarlo Signore» e ciò che le aveva detto. La notizia, però, pare perché imparasse che il luogo privilegiato della sua non aver cambiato niente: i discepoli stanno chiusi presenza è la sua comunità. per paura dei giudei. C’è di sicuro nel cammino di fede una dimensione L’iniziativa è di Gesù, e in quel momento i discepoli personale, ma se anche il percorso comincia con appaiono solo come dei recettori passivi. Il Gesù che un’esperienza del singolo, questa ha come traguardo sta davanti ai loro occhi è lo stesso di prima, e mostra e come sede di crescita l’esperienza della comunità, mani e fianco che portano ben visibili le tracce della in una o più delle tante forme in cui questa prende passione sofferta, ma non è più lui, perché ora le porte corpo. E così si ritorna daccapo, al quadretto idillico chiuse non sono più un ostacolo, come non lo è stata dipinto da Luca, dove il nostro rapporto con Gesù e la pietra del sepolcro. la sua comunità è chiamato a trasformare il sogno in E in quelle mani e in quel fianco, in quelle ferite, ci realtà. sono altre “porte” che mostrano il suo amore e il suo Nico Guerini cuore: è come se il suo corpo si aprisse per fare uscire 3
UNA PASQUA NUOVA dove sia garantito, attraverso barriere o cordoni, Disposizioni del Vicario Mons. che i fedeli non si avvicinino eccessivamente. Franco Agnesi Veglia pasquale (sabato santo). La Veglia pa- squale potrà essere celebrata in tutte le sue parti In queste settimane che ancora impongono ampi come previsto dal rito, in orario compatibile con margini di incertezza, risuoni, consolante e impe- “coprifuoco” e sempre evitando movimenti pro- gnativa, la parola dell’Arcivescovo: «Invito ogni co- cessionali con i fedeli (compreso l’ingresso con munità a curare le celebrazioni. Il gruppo liturgico, il cero pasquale). L’eventuale amministrazione le corali, il Consiglio pastorale, le diverse tradizioni del battesimo, come già previsto per il tempo di culturali e abitudini celebrative presenti nella Chie- pandemia, dovrà avvenire per infusione. sa dalle genti, tutti possono essere chiamati a con- tribuire per interpretare e predisporre i segni del convenire, la festosa cornice dell’ambiente, le luci, i profumi, i canti, tutto quello che precede e segue la celebrazione. Sarebbe bello che tutto l’ambiente circostante si rendesse conto che i cristiani stanno celebrando la Pasqua, la festa che dà origine a tutte le feste, non solo per un solenne concerto di cam- pane, ma soprattutto con un irradiarsi della gioia, della carità, delle parole della speranza». Domenica delle palme. L’entrata del Signore in Ge- rusalemme si celebrerà all’interno della chiesa, con l’ingresso solenne prima della Messa principale. I fedeli, tenendo già in mano i rami di ulivo o di pal- ma, saranno al loro posto nell’Assemblea. Solo il sa- Tutti gli orari delle celebrazioni e i tempi per le cerdote e i ministranti si recano in un luogo adatto confessioni, che avverrano in Chiesa sulle pan- per iniziare il rito. che, li trovate alla pagina 4 e ai due rispettivi Le altre messe seguiranno la liturgia del giorno, ingressi della Chiesa di San Michele (Piazzetta senza ripetere l’ingresso solenne. Per la distribuzio- Chieppi e Campanile). ne degli ulivi si consiglia di non distribuire rami singoli ma di inserirli in buste di plastica. Giovedì santo. La Messa nella Cena del Signore si celebri secondo le modalità consuete, con le se- guenti indicazioni. Si ometta la lavanda dei piedi. FACCIAMO IL PUNTO Per le concelebrazioni e la comunione dell’assem- Dopo il cammino quaresimale blea si seguano le Indicazioni per l’attuazione delle sulla Laudato sii misure previste dal Protocollo per la celebrazione Si sono appena conclusi gli incontri programmati delle Messe con il popolo e pertanto non è possibile per la Quaresima, direi un’occasione per la comunione dei fedeli sotto le due specie. Dopo ripensare a quanto già Papa Francesco ci ha la comunione, come previsto dal Rito Ambrosiano, voluto dire nel 2015, ma che oggi è ancora il Santissimo Sacramento sarà portato da un mini- più attuale. Rileggere adesso, alla luce della stro, accompagnato dai ministranti, nel luogo della situazione presente, l’enciclica Laudato sii ci reposizione (Cappella di San Michele) che dovrà può portare a considerazioni diverse rispetto a consentire ad alcuni fedeli di fermarsi in adorazione quelle iniziali. nel rispetto delle norme vigenti per la pandemia, in Nel primo incontro il gesuita Mauro Bossi particolare osservando il distanziamento (e quindi ci ha invitato a “vedere” e “leggere” quello il limite numerico), il “coprifuoco” e osservando i che sta accadendo alla nostra casa, la terra. limiti stabiliti per gli spostamenti. L’ambiente, dice Papa Francesco, è una relazione Venerdì santo. Al Venerdì santo, la Celebrazione tra natura e società che la abita. Anche la della Passione si svolga in tutte le sue parti. L’atto di Chiesa non è un contenitore a parte rispetto adorazione della Croce mediante il bacio sia limita- alla società, ma è in dialogo con le istituzioni to al solo presidente della celebrazione. Il Crocifisso per acquisire competenze, mettere in gioco la potrà essere lasciato in chiesa per l’adorazione lad- creatività, iniziare dei percorsi facendo scelte 5
etiche. Non è un discorso etico fare ciò che voglio sempre buone relazioni. Dobbiamo quindi fare senza arrecare disturbo agli altri, esiste il BENE i conti per non esserci presi cura della terra e di COMUNE che richiede anche il nostro impegno. conseguenza del prossimo. C’è una urgenza per gli Il mondo di prima non tornerà per cui ci sono interventi senza però spegnere lo sguardo di stupore verso la creazione. scelte da fare subito partendo da dove vediamo possibilità nuove alla luce delle esperienze che Grazie per averci permesso di condividere queste abbiamo fatto. L’”ecologia integrale” non è solo serate dense di provocazioni, di inviti a vedere una risposta alla crisi ecologica; è una profonda sfaccettature diverse della stessa situazione, di fatiche mutazione nel nostro rapporto con il mondo. a fare domande perché bisognosi di interiorizzare Ascoltiamo le ferite del nostro mondo e arriveremo quello che avevamo ascoltato, in ricerca di ciò che ad una trasformazione personale. sarà il nostro agire. Il secondo incontro ha visto l’intervento della Mariapia Caccia biblista Rosanna Virgili. Nella Bibbia non c’è il concetto di natura ma di creato, creazione che non include un prodotto finito ma un mondo in continua trasformazione. L’uomo è concreatore con Dio, quindi è responsabilità dell’uomo perché sulla terra ci sia vita, perché ogni elemento e ogni creatura abbia un nome. Alla fine del diluvio c’è una nuova creazione, dopo il diluvio, la distruzione, il mondo non è più come prima. Fare ecologia non è rimettere a posto il mondo ma farlo migliore, creare unità, fraternità, vita, dignità, relazioni, alleanza con Dio FAMIGLIE SOLIDALI e tra di noi, è volere e scegliere il bene cioè la vita. Chiara Tintori, politologa e saggista, ci ha condotto GRAZIE S. MICHELE! a delineare un metodo per una conversione Non ci avete mai lasciati soli! Avete sempre di- ecologica sottolineando tre verbi da tenere sempre mostrato la vostra generosità e attenzione! Dirvi in considerazione: vedere, giudicare, agire. GRAZIE è poca cosa, ma lo gridiamo dal cuore: Curare il mondo che ci ospita, ricercare la coesione della GRAZIE! nostra comunità, coltivare la cultura della solidarietà Qualcuno ha chiesto al Parroco recentemente sono “conversione ecologica”. quante famiglie sono assistite dalla Caritas e La cura della casa comune presuppone stili di vita dalla San Vincenzo: i casi sono più di venticin- comunitari: consumo critico contrapposto al consumismo que, tutti diversi, ciascuno con la propria storia, e la dimensione collettiva contrapposta alla dimensione i propri problemi, ferite e speranze, sono italiani unitaria. E perché non imparare a svincolare l’uso di un bene e stranieri (50%), per lo più donne che escono dal suo possesso? Non si tratta di risparmiare ma di dall’ombra e si espongono, mettendo in luce le consumare criticamente. precarietà dovute al lavoro, alla casa, alla man- canza di sussidi per affrontare le utenze. Come Lidia Maggi, biblista e pastore Battista, ha espresso che vedete, la fame non è il primo problema, anche l’enciclica è un grido di dolore di questa terra, ma è una perchè la San Vincenzo e la Caritas non man- lettera incoraggiante per la cura della casa comune, la cano di passare loro i viveri necessari quando è terra. Esiste un rapporto tra ecologia (cura del terreno) necessario. I problemi sono altri: il lavoro e la e antropologia (cura delle relazioni) che continua nella casa. Se ogni mese vi tendiamo la mano è perchè lettera “Fratelli tutti”. Forse dobbiamo ”farci prossimo” crediamo che il Signore ci ha chiesto di amare i della terra così come abbiamo scoperto che gli altri sono nostri fratelli con il cuore e l’intelligenza, sen- “prossimo”. Bellissima e profonda la spiegazione della parabola del Buon Samaritano quando noi ci facciamo za sprecare risorse e senza pretendere nulla da briganti per aggredire la terra, come in tanti passiamo e nessuno, specie da coloro che ci permettono di non ce ne curiamo. La creatura umana è formata dalla accompagnare con discrezione i nostri poveri. polvere della terra perché senta il legame. Interessante La volta scorsa, nel mese di marzo, abbiamo anche la lettura nei passi della Bibbia quando descrivono raccolto euro 2.140,00. le carestie: c’è qualcosa che non funziona nelle relazioni Ancora GRAZIE! umane mentre se viene descritto un giardino ci sono 6
GESTO DI CARITA’ dotato di un nuovo lampadario più luminoso e Aiutiamo la Chiesa del Sud Sudan adeguato all’ambiente. La Caritas italiana lavora da anni al fianco di Caritas Sud Sudan con un impegno rivolto a tutte le diocesi IMPIANTO ELETTRICO del Paese del Sud Sudan con un programma di rispo- In Chiesa San Michele sta multisettoriale, per sostenere gli sfollati interni e L’impianto elettrico della Chiesa versa in condi- le famiglie vulnerabili. zioni impietose e non garantisce più la sicurezza Gli interventi futuri concentreranno gli sforzi in par- necessaria. Il Consiglio per gli affari economici ticolar modo nei seguenti ambiti di intervento: ha affidato il progetto degli interventi a uno stu- avvio di piccole attività generatrici di reddito, co- dio di professionisti di Tradate. Appena avremo stituzione di 5 fattorie dimostrative nella contea di indicazioni precise vi renderemo partecipi degli Juba, supporto alla riconciliazione e alla ricostruzio- interventi che affronteremo in modo progressi- ne sociale. vo nel tempo. Rinnoviamo l’invito a partecipare alla raccolta fondi, versando l’offerta nella bussola sotto il pulpito di de- IMPIANTO RISCALDAMENTO stra, guardando l’altare. Grazie. Aggiornamenti E’ un po’ di tempo che non vi rendiamo conto 1^ COMUNIONE dei pagamenti circa l’impianto di riscaldamento Domenica 11 aprile della Chiesa di San Michele, che nel frattempo Domenica 11 aprile sarà un giorno importante per ha potuto godere per tutto l’inverno di una tem- tutto il gruppo della 1^ Comunione in cammino ver- peratura gradevole. Abbiamo saldato le fatture so la celebrazione del sacramento in programma il dell’elettricista (in tutto la somma ha raggiunto prossimo 16 maggio. Alla Messa delle 10.00 quattro 9.670,00 euro). Ci rimane l’ultima rata per l’im- ragazzi di IV elementare riceveranno il Battesimo e presa edile e altre tre per i lavori idraulici per un nel pomeriggio per tutti ci sarà la consegna dell’abito totale di euro 37.754,00=. Ora pero’ abbiamo per la Prima Comunione (in sala della buona stampa la cassa vuota. Confidiamo sempre nell’aiuto secondo le indicazioni delle catechiste che raggiun- provvidente di persone sensibili e generose. geranno le famiglie su whatsApp). LAUDATO SII CATECHESI DELL’INIZIAZIONE Corso per Animatori Speriamo nella riapertura Il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, Speriamo proprio che dopo Pasqua si possa ripren- anche quest’anno, ripropone il corso di forma- dere il catechismo in presenza, soprattutto per gli zione – online e gratuito – per Animatori del- amici di IV elementare e II elementare, che nel frat- la Laudato si’. Durerà dal 13 aprile al 4 maggio. tempo si ritrovano settimanalmente sulla piattafor- Si compone di quattro sessioni della durata di ma di Zoom, rispettivamente nei giorni di giovedì e un’ora. Al termine di ogni incontro vi sarà un venerdì. Le altre classi? Attendiamo che la situazione questionario di valutazione. Il format prevede generale volga al sereno e che le disposizioni della anche un progetto applicativo da realizzare du- Curia ci diano l’ok; anche per loro la catechesi conti- rante la Settimana Laudato Si’ – (17 al 24 mag- nua sulla piattaforma telematica. gio) – e un evento da ideare per il Tempo del Creato. Le lezioni potranno essere seguite anche LAVORI IN SACRESTIA in differita, attraverso le registrazioni. Pure in Una profonda pulizia questo caso sarà richiesto di compilare i que- Nelle scorse settimane abbiamo provveduto a siste- stionari di valutazione. mare il locale della sacrestia destinato agli armadi Pur svolgendosi sul web, il corso sarà lanciato dei paramenti e degli abiti dei chirichetti. Dopo una simbolicamente da Assisi, luogo in cui il croci- profonda pulizia del locale, una rinfrescata ai muri fisso chiamò il giovane Francesco, dicendogli: (imbiancati a nuovo) e l’installazione di un lampada- «Francesco, va’ e ripara la mia casa». Iscrizioni rio decente siamo giunti a mettere mano alla sacre- entro venerdì 9 aprile sul sito web: https://lau- stia, asportando i quadri e i drappi appesi alle pareti, datosianimators.org/it/home-it/ lavando i vetri delle vetrate; in seguito, a primave- ra inoltrata, anche questo locale verrà imbiancato e 7
Domenica 28 Domenica delle palme Martedì 6 OTTAVA DI PASQUA 08.00 Carlotta, Paolo, Pietro, Erminia e Bertino 08.30 (L) Marcora Roberto 10.00 Canu Giovanni Stefano 18.30 11.30 Ferrazzi Ernesto 16.30 (SC) Per i benefattori di San Carlo Mercoledì 7 OTTAVA DI PASQUA 18.30 Per i benefattori di San Michele 08.30 18.30 Lunedì 29 Lunedì santo 08.30 Secondo le intenzioni di Munari Livia e Giovedì 8 OTTAVA DI PASQUA Vittorio Tiziani 08.30 Fam. Riganti Zoia 18.30 (L) Somaini Rolando 18.30 Martedì 30 Martedì santo Venerdì 9 OTTAVA DI PASQUA 08.30 08.30 18.30 (L) Scaramuzza Giorgio 18.30 Mercoledì 31 Mercoledì santo Sabato 10 OTTAVA DI PASQUA 08.30 08.30 18.30 18.30 Gianni e Anna Senziani TRIDUO PASQUALE Domenica 11 DOMENICA IN ALBIS 08.00 Scognamillo Mario Giovedì 1/4 Giovedì santo 10.00 (L) Corti Nerina 18.30 S. Messa in Coena Domini 11.30 Def. Fam. De Mattei - Gallazzi 16.30 (SC) Venerdì 2 Venerdì santo 18.30 Zanotto Giorgio 8.30 Via Crucis in chiesa S. Michele 15.00 Passione di nostro Signore Gesù Cristo DEFUNTI DI QUESTI ULTIMI TEMPI Sabato 3 Sabato Santo 35. CASTIGLIONI PAOLA, di anni 73, via Venegoni 18.30 Veglia Pasquale 36. PAGANINI NOEMI, di anni 84, viale Sicilia 37. INGLESE GIORGIO, di anni 88, via delle Caserme 38. BISIGNANO FELICE ANTONIO, di anni 92, Domenica 4 PASQUA DI RISURREZIONE via Palestro 08.00 (L) Colombo Pia 39. URAGO JOSIANE GISELLE FRANCE, di anni 80, 10.00 viale Assisi 11.30 Def. Fam. Lombardini Carlo, Angioletta, 40. CORRAO ROSA, di anni 92, vicolo Mirandola Luigi e defunti Fam. Curti Angela 41. PEZZETTA ADRIANA, di anni 90, viale Sicilia 16.30 (SC) 42. PALLATELLA ALESSANDRO, di anni 56, 18.30 Def. Fam. Tomasini via Galvani Lunedì 5 OTTAVA DI PASQUA Parrocchia San Michele Arcangelo 08.00 0331/1086505 10.30 Oratorio San Filippo Neri 0331/625202 18.30 Scuola Materna 0331/635009 www.sanmichelebusto.it 8
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