Largo barbuti, schiamazzi e degrado. La protesta
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Largo barbuti, schiamazzi e degrado. La protesta Il quartiere Largo Barbuti rinomato per la sua storicità, negli anni è diventato punto di riferimento per molti giovani. Compreso tra via delle Botteghelle, via Canali, via Roma e via Tasso anticamente fu il fulcro delle attività commerciali. Nella stagione estiva accoglie il “Barbuti Festival” cambiando volto e offrendosi come spazio per gli artisti da tutta Italia. D’altra parte la segretezza logistica rende questa piccola area di rione tanto elitaria quanto rifugio per i ragazzini che vogliono divertirsi. Nella notte del 24 agosto, sono state registrate delle lamentele per schiamazzi in tarda serata. La coppia di residenti, affacciandosi con educazione hanno tentato di riportare l’ordine ma i giovani irriverenti hanno continuato con dispetto a prendersi gioco dei due condomini. A quel punto sono arrivate minacce da parte della coppia e l’uomo ha mostrato delle uova sul punto di essere lanciate. Il racconto può sembrare una marachella infantile ma nasconde altro sotto la superficie. La verità tenuta nascosta alle forze dell’Ordine è che Largo Barbuti si è trasformato in un salotto per consumatori di cannabis i quali depositano resti di cicche ovunque, altre volte è un crocevia di giovani che lasciano cocci di bevande alcoliche. Se si vuole trascorrere la serata in libertà allora lo si deve fare nel rispetto igienico e guardano anche il comfort di chi abita la zona. Gli abitanti del Largo informano la Polizia continuamente perché la piazza non è più il luogo sicuro di una volta. I rumori notturni provengono da ragazzini di età compresa tra 11 ai 18 anni i quali non potrebbero neppure fare uso di sostanze stupefacenti e di alcolici. La dispersione giovanile, gli atteggiamenti impropri sono una piaga che nel salernitano corrode ogni giorno di più e che se combinata a modelli sociali di branco può condurre anche alla delinquenza. La domanda che molti condomini si pongono è: come convincere
la Polizia ad intervenire di più? Altri disillusi invece, si chiedono semplicemente se le Unità di polizia esistano ancora. Le giornate di riapertura delle attività sono sempre più dure date nuove restrizioni Covid-19, ma per la giovane coppia anche le ore piccole sono momento di frustrazione. Salerno è in pieno collasso sociale “La città di Salerno diventi davvero città europea” “La città di Salerno potrebbe essere un gioiello incastonato tra costiera Amalfitana e Cilentana, con un centro storico bellissimo, ricco di storia e di cultura. Palazzi, Chiese, Porte, Acquedotti, Musei, Teatri, colonne, scavi, fregi, giardini, opere architettoniche moderne di grandi Architetti (al di là del gusto), Fontane e tanto altro costituiscono la struttura di base di una Città ricca di Arte e di Artisti. Un’attrattiva unica nel suo genere sia per la sua posizione che per le sue caratteristiche, Salerno potrebbe e dovrebbe essere un’attrattiva turistica in tutto il mondo e non per le luci d’artista ma per ciò che già possiede e per i contenuti realizzati dalle tante associazioni ed artisti di questa bella città”. Inizia così la lettera che il comitato Salerno Mia hanno inviato, ieri mattina, all’amministrazione comunale di Salerno, guidata dal sindaco Vincenzo Napoli, per chiedere di aprire un tavolo di ascolto e confronto con le istituzioni, sindaco ed assessori tutti ed i cittadini e le associazioni ed eventualmente, Polizia Municipale, Asl e Questura al fine di dare dignità alla cittadinanza e trasformare in atto le potenzialità della città capoluogo. La richiesta d’incontro nasce da uno stato di Emergenza in cui da troppi anni versa la città di Salerno è che ad oggi ha raggiunto un livello
(negativo) troppo elevato da non poter più attendere che venga fatto qualcosa. “La città versa in condizioni di totale abbandono, paghiamo una delle tasse dei rifiuti più alta d’italia e la città si presenta: sporca, maleodorante, non sicura, imbruttita, dimenticata, strade rotte, cassette elettriche Aperte, discariche a cielo aperto, elementi di segnaletica potenzialmente pericolosi, parcheggi abusivi in ogni dove, superfetazioni, degrado in ogni dove, piena di ratti, blatte e insetti di ogni tipo, pericolosa, incurante di ogni regola e altro ancora. Man mano diventa sempre più invivibile e i commenti con foto negativi sulla città dei turisti o degli avventori non si contano più”, hanno scritto ancora i membri del comitato Salerno Mia che hanno come unico obiettivo quello di ripulire e rendere sicura la città di Salerno. Nel corso dell’incontro richiesto, il comitato intende consegnare le istanze raccolte, anche attraverso le segnalazioni dei cittadini salernitani, e chiedono di conoscere quali sono le politiche del Comune di Salerno, Ambientali, Culturali, Turistiche, di Sviluppo del Commercio e di Sicurezza. Il comitato consegnerà poi all’amministrazione comunale un elenco dettagliato di problematiche e di potenziali soluzioni, pensate da diversi enti ed associazioni e che stiamo raccogliendo in un unico documento. “Visto il periodo e volendo rispettare i protocolli Covid, parteciperà all’incontro un numero concordato e possibile di persone e l’incontro sarà, se possibile, registrato per permettere un ampia partecipazione. Gli interventi da parte delle associazioni saranno preconcordate e forniremo i nomi dei partecipanti e di chi parlerà. Al fine di organizzare al meglio l’incontro Deleghiamo la Consigliera Sara Petrone per interloquire con gli uffici preposti e definire il tutto. Che sia un momento di costruzione per un Futuro migliore per la Città ed una collaborazione costante per il bene di tutti”, hanno scritto infine i membri del comitato.
Santoro denuncia: “A Oren in tempo di crisi aumentato il compenso di 50mila euro” “Tutti i cittadini salernitani devono essere a conoscenza delle regalie che l’amministrazione De Luca-Napoli fa a scapito dei reali investimenti necessari per la città, i suoi quartieri e le zone periferiche”. Lo chiedono ad alta voce i rappresentanti della Lega Rosario Peduto, Dante Santoro ed Enzo Musto in relazione alla vicenda del compenso elargito a Daniel Oren per le sue esibizioni al “Verdi”. “Dai 100.000€ del 2018 siamo arrivati ai 150.000€ del 2019 – dichiarano – Si tratta del 50% in più da un anno all’altro, quando si chiede a tutti di risparmiare. La nostra è una riflessione volta ad informare la cittadinanza ed anche di sollecito visto che dobbiamo ancora prendere visione del rendiconto della giunta per il 2020, anno in cui a causa del Covid gli spettacoli sono stati ridotti al minimo e per lo più con serate trasmesse in streaming. Ci chiediamo pertanto come l’amministrazione intende regolarsi sul contratto in essere di Oren e dei suoi collaboratori”. Cerca di consegnare droga e 10 celliulari al cliente
detenuto, avvocato denunciato Avvocato del foro di Salerno, residente a Capaccio tenta fi consegnare ad un suo assistito, rinchiuso nel carcere di Fuorni dei telefoni cellulari. Il legale è stato sorpreso dagli agenti in servizio che hanno segnalato l’accaduto al magistrato di turno. G.S. è stato denunciato. Durante i colloqui, G.S, ha cercato di consegnare al suo cliente detenuto dieci telefonini (otto smartphone più due micro cellulari) e diversi grammi di droga. A diffondere la notizia è stato l’Unione sindacati di polizia penitenziaria (Uspp). L’avvocato. al termine dell’espletamento delle formalità di rito è stato denunciato all’autorità giudiziaria. «Ci congratuliamo con la polizia penitenziaria di Salerno – dichiara Giuseppe Del Sorbo segretario nazione dell’Uspp – che nonostante sia sotto organico e nel pieno piano ferie è riuscita ad arginare con alto senso di abnegazione e professionalità di l’introduzione sia dei telefonini sia della sostanza stupefacente». Per Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp “bisogna intervenire urgentemente con una modifica legislativa che contempli l’introduzione o il relativo possesso di cellulari in carcere per arginare i frequenti tentativi di comunicazione con l’esterno specie per i reati di criminalita’ organizzata. Infine chiediamo una rivisitazione della pianta organica dell’istituto di Salerno che nonostante la grave carenza di organico riesce a mantenere l’ordine e la sicurezza interna”, conclude il sindacalista. “Fermiamo le Fonderie Pisano.
La Regione non sia più complice di questo disastro” “Fermiamo le fonderie Pisano, la Regione non sia più complice di questo disastro”. Parla così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano che chiede la pubblicazione dello studio Spes e, ancora una volta, scende in campo al fianco dei comitati cittadini. “Chiedono giustizia e verità i Comitati cittadini che da anni lottano contro le Fonderie Pisano. La nostra battaglia a tutela della salute pubblica non si arresta, anzi, continua più forte di prima, attraverso azioni ed atti concreti, come quello del Ministro Sergio Costa, costituitosi, insieme al Ministero che rappresenta, parte civile nell’impugnazione della nuova Aia concessa ai Pisano dalla Regione Campania, che si discuterà innanzi al Tar di Salerno il prossimo 8 settembre – ha dichiarato il consigliere regionale – Il ministro Costa lo ha ribadito con forza lo scorso sabato 22 agosto ad Ascea, durante il dibattito pubblico al fianco dei candidati del M5S alla Regione Campania. Occasione in cui si è confrontato anche con il Comitato Salute e Vita, mantenendo fede agli impegni assunti con i cittadini della Valle dell’Irno contro l’inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano”. Il consigliere Cammarano esprime gratitudine al ministro Costa per la vicinanza e per il sostegno alla battaglia portata avanti sia dal M5S sia dai cittadini e alle istanze provenienti dal basso, dai territori, dopo essersi costituito già nel procedimento penale contro i Pisano. “Già durante la presentazione delle liste M5S per le elezioni regionali il ministro ha denunciato il non aver fatto nulla da parte dei vertici della Regione Campania per fermare questo eco-mostro. Saremo sempre al fianco del Comitato Salute e Vita nella denuncia “di abusi e di procedure illegittime, complici di una tragedia, un dramma che si consuma da decenni – ha detto ancora Cammarano – A pagarne i danni i cittadini di Fratte e
l’ambiente naturali, immittendo in atmosfera fumi non filtrati che, nel 2018, l’Arpac definì esiziali, ovvero mortali per i lavoratori e la popolazione. Noi non ci fermeremo fino alla dimostrazione di tutte le responsabilità. Anzi, alla Regione Campania chiediamo di costituirsi Parte Civile nel processo contro le Fonderie Pisano. I bisogni dei cittadini diventino priorità”. Di fatti, lo scorso 20 aprile, la Regione Campania ha rinnovato per 12 anni l’Autorizzazione Integrata Ambientale alle Fonderie Pisano. ” Un vero e proprio colpo di mano in un periodo in cui l’attenzione era rivolta alla gravissima condizione sanitaria in cui versava l’intero Paese – insiste il consigliere Cammarano – Un atto inaccettabile, sulla pelle dei cittadini, realizzato nel buio delle stanze, pensando di passare inosservati a causa della gravissima emergenza che distoglieva lo sguardo della pubblica opinione. Il nostro ruolo, però, di sentinelle vigili al fianco del comitato, ha permesso di intraprendere il procedimento amministrativo a tutela dei cittadini avvelenati da anni di fumi inquinanti”. Loffredo positivo e l’attacco di Caldoro: “Ha messo a rischio la sicurezza dei cittadini” “È andato a Palinuro dove ha messo a rischio la sicurezza dei cittadini”. Attacco da parte del candidato governatore per il centro-destra, Stefano Caldoro, dopo l’annuncio dell’assessore al Commercio Dario Loffredo risultato positivo al covid-19. “De Luca dice che la Regione Campania è stata la prima a fare i controlli agli arrivi dalla Sardegna (cosa non vera) ma
nemmeno il suo assessore di Salerno è stato controllato – ha infatti dichiarato l’aspirante governatore del centrodestra – È poi andato a Palinuro dove ha messo a rischio la sicurezza dei cittadini. Con De Luca solo annunci e caos totale: con lui la situazione è fuori controllo”. Immediata la replica dell’assessore del comune di Salerno che, di fatto, smentisce quanto dichiarato da Caldoro: “Il candidato alla presidenza della Regione Campania del centro destra ha pubblicato una bugia gravissima – ha detto Loffredo – Al mio rientro dalla Sardegna, nonostante l’assenza di sintomi e per senso di responsabilità, mi sono nelle ore successive sottoposto al controllo e posto in isolamento. Sono rimasto nella mia abitazione. Mai stato a Palinuro o altrove. Non sono un untore. Il candidato leghista ha inscenato una falsa e squallida speculazione. Si vergogni”. L’assessore ha poi annunciato la sua intenzione di procedere per vie legali per tutelare la “mia onorabilità”. Intanto, l’amministrazione Comunale di Salerno esprime solidarietà all’Assessore Dario Loffredo “vittima di una volgare strumentalizzazione da parte di un candidato alla presidenza della Regione Campania. In questa vicenda, Dario Loffredo si è comportato con grande senso di responsabilità. All’Assessore ed a tutti coloro che in questi giorni sono risultati positivi ai controlli si augura buona salute ed un rapido ritorno alla normalità. E’ squallido che la competizione elettorale debba scadere in questo modo con fake news ed insulti inaccettabili”. Bellandi: “Diamo gli spazi alle scuole che ne hanno
bisogno” L’Arcidiocesi di SalernoCampagna-Acerno, a nome del Arcivescovo Andrea Bellandi, nella giornata di ieri, attraverso una nota ufficiale, ha invitato le parrocchie e gli enti ecclesiastici a mettere a disposizione, secondo le possibilità, “gli spazi chiusi e/o le aree scoperte di cui dispongono, alle scuole che ne facciano richiesta”. Un invito che arriva dopo i tanti appelli e le tante richieste fatte dai docenti agli organi competenti per ottenere altri spazi per consentire il rientro in classe di tutti gli alunni. Appelli e richieste che sono state recepite da monsignor Bellandi che ha prontamente invitato tutta la comunità ecclesiastica a “venire incontro a quelle scuole che necessitando in questo periodo di emergenza di nuovi ed ulteriori spazi che consentano il rispetto delle distanze interpersonali di sicurezza”. Una decisione, si spiega nella nota inviata dall’Arcidiocesi di Salerno, Campagna e Acerno per sostenere tutte quelle “iniziative a sostegno delle comunità scolastiche affinchè il servizio di istruzione possa erogare le proprie prestazioni con modalità finalizzate alla prevenzione del contagio da COVID19”. Per venire ulteriolmente incontro ai dirigenti scolastici, sul sito della diocesi di Salerno sono indicate anche le modalità su come procedere per mettere a disposizione gli spazi alle istituzioni scolastiche. Ovviamente le scuole, che richiederanno questi spazi, dovranno farsi carico delle spese per le utenze e della pulizia e il mantenimento delle strutture che verranno loro concesse.
La Fratellanza di Luigi Petrone per una Cava all’avanguardia Non destò scalpore Frate Cionfoli, che si esibì a Sanremo, con il saio, in veste di cantante, ha suscitato ammirazione Suor Cristina, la religiosa vincitrice di The Voice Italy e ballerina nel programma Ballando con le stelle di Milly Carlucci, non dovrebbe meravigliare più di tanto Gigino Petrone, sino a qualche mese addietro, dedito alla vita francescana, il quale, dopo anni di esilio dalla città natale, ha deciso di ritornarci in pompa magna, mettendosi in gioco, da semplice cittadino, per conquistare la poltrona di primo cittadino. In pochi ci credevano, in molti ci speravano, e, forse, il suo primo obiettivo lo ha raggiunto, di mettere in discussione la vittoria di Servalli che sembrava profilarsi sin dal primo turno, essendo, quest’ultimo, riuscito a mettere insieme una coalizione variopinta, includendo persone di diversa provenienza ideologica, la più disparata da immaginare. Tante voci si rincorrevano, poi, alla scadenza della presentazione delle liste partecipanti, la convocazione dell’apertura della campagna elettorale per “La fratellanza” nascente movimento politico metelliano che fa capo proprio all’ex frate. In un cinema, pieno al cinquanta per cento, stante le prescrizioni del distanziamento sociale, Petrone ha stigmatizzato in pochi punti, il suo programma, concentrando l’attenzione su ciò che ha realizzato, nei venticinque anni di presenza al Santuario francescano di Cava: “ E’ preliminare il far conoscere alla gente l’aver reclutato tecnici ed operatori che saranno al nostro fianco per tracciare percorsi semplici e fattibili, e non persone dalle carriere mirabolanti: e chi è avvezzo chiedere da dove arriveranno i soldi per realizzare i progetti, ricordo i 25 milioni di euro spesi per ricostruire la chiesa, il convento, la casa per i poveri, delle mense, il
parcheggio, quest’ultimo per rendere fruibile la zona accanto all’ospedale e non intasare con i veicoli la strada statale.” Servalli ha recuperato al patrimonio comunale questo spazio, non appena la giustizia ha fatto luce su qualche irregolarità: “Il Sindaco uscente ha reso legale ciò che era illegale, e per completarlo in quaranta giorni qualche balzello lo abbiamo commesso, ma, che si sappia, delle opere necessarie per la comunità possono vedere la luce a costo di sacrifici, ed a volte, anche con i processi.” Urbanisticamente, si è schierato apertamente contro il PUC, di recente approvato dall’Amministrazione: “Non potendo, questo strumento, derogare dal Piano Urbanistico Territoriale, si rende necessario, ed è ciò che faremo, una volta alla guida della città, sollecitare Regione, Ministero Ambiente e Ministero Lavori pubblici affinchè venga redatto in tempi brevi, il Piano Paesaggistico regionale, che possa consentire un rapido ed interessante sviluppo della città, senza troppi lacci e lacciuoli.” Perché votare lei e la sua lista? “ Se lottassi per compromessi o per pensare solo a me stesso, non mi sarei proposto alla città, ed infatti ho coinvolto uomini e donne per agire, lavorare, pensare, dialogare, realizzare, obiettivi che sono collegati da una sola parola, impegno costruttivo per migliorare Cava.” Ritorna dopo tre anni dove ha avuto i natali: “Periodo di riflessione e sofferenze, molteplici inviti a ritornare per continuare a lavorare come ho sempre fatto, guidato da una determinazione che in tanti mi riconoscono , e non mi sono sottratto al richiamo della mia terra, che spero riconoscente in questo frangente.” Alcuni sostengono che il corpo elettorale, a lei vicino, rientra nei confini del centro città: “ Mi accingo a girare per le frazioni, e nominerò per ognuna di esse un rappresentante che avrà un contatto continuo e costante con l’Amministrazione, riportando in quella sede tutti i problemi che affliggono la zona di competenza, e non mancherà di firmare un atto che ci vincolerà a rispettare quanto promesso.” Tanto entusiasmo, nessuna ripicca personale, tanto spirito battagliero, nessun attacco agli altri candidati, un esempio di sana e proficua competizione, nel
segno del “La fratellanza” ! Il “cavalier” Placido Domingo: il baritono eroe Trionfo indiscusso del cantante madrileno alla reggia di Caserta, che ha spaziato tra l’opera italiana, la Zarzuela e le immancabili canzoni napoletane, in duo con il brillante soprano Saioa Hernandez Di OLGA CHIEFFI “Il timbro del baritono è quello più difficile da trovare ed educare – soleva ripetere mia nonna Olga, nel corso delle riunioni serali in salotto, durante le quali si suonava, si poetava, si organizzavano stagioni musicali, mostre, cercando di arricchire la vita culturale di quella piccola città fatta a misura d’uomo, la Salerno dei primi anni del secolo scorso - , la voce di baritono ha un fascino tutto particolare poiché si pone tra il registro del tenore, all’ eterna ricerca dell’acuto e quello scuro e profondo del basso”. La nonna aveva avuto la fortuna di ascoltare i grandissimi Gino Bechi, Ettore Bastianini, Tito Gobbi, Titta Ruffo, Giuseppe Taddei, non aveva che l’imbarazzo della scelta, come non rimanere affascinati dal carisma di Taddei, così versatile da essere un punto di riferimento sia nei ruoli comici che in quelli più marcatamente drammatici, o l’istrionismo di Paolo Montarsolo e di Enzo Dara, o l’arte finissima di Sesto Bruscantini e di Renato Capecchi fino al maestro Renato Bruson o il basso- baritono Ruggero Raimondi. Cosa avrebbe detto del Placido Domingo che sabato sera ha incendiato la Reggia di Caserta? Che Placido Domingo nonostante azzardi la corda da baritono,
resta tenore nell’animo, l’eroe, il “cavaliere”. Domingo affiancato dalla voce splendida di Saioa Hernandez, tecnicamente impeccabile, ha esordito nei panni di Macbeth, uno dei ruoli verdiani più ardui interpretativamente, lambendo soltanto la fragilità dubbiosa e feroce, le cupe screziature in fa minore («Fatal mia donna, un murmure»), e quella disperazione senza pentimento: nell’accorato re bemolle maggiore dell’aria “Pietà, rispetto, amore”. Quindi, dopo il “Vissi d’arte” della Hernandez, il Gérard, di “Nemico della Patria”. Gèrard è mosso dalla gelosia, non dall’ideale politico, deve restare un servo, e anche qui è mancata l’idea della sentina, del tramare nell’ombra, quel fabbricare, pur provando ribrezzo di se stesso, le accuse ad un innocente per trasformarlo in traditore, straniero, “poeta”, nemico della patria. Quindi “La mamma morta” applaudita prova vocale, grazie alla voce duttile, omogenea in tutti i registri e ben timbrata anche nelle parti più gravi. Chiusura della prima parte del concerto, con il duetto del Trovatore “ Udiste? Mira d’acerbe lagrime”, tra il Conte di Luna, che deve macerarsi tra le incertezze che lo condannano ad una solitudine predestinata e la sincera Leonora, che non attende spiegazioni per sacrificarsi nella sublimazione di un affetto reso dalla vocalità della Hernandez, in ogni fibra. Confessiamolo: siamo tutti andati a Caserta per omaggiare Placido Domingo, ma abbiamo incontrato uno splendido soprano e un pari direttore, Jordi Bernacer, alla testa della Filarmonica Salernitana Giuseppe Verdi, il quale è riuscito a coniugare partiture michelangiolesche come Macbeth e Trovatore, non abbandonando mai i cantanti, alla ricerca di un suono cangiante, che ha spaziato dall’ouverture de’ “La Forza del Destino”, con il clarinettista casertano Luigi Pettrone, che, finalmente, ha “giocato” in casa all’ombra della Reggia, con suono rotondo e omogeneo di straordinaria trasparenza e colore, al Notturno di Martucci, in cui si è respirato fascinazione da cima a fondo, alla luce di un nitore di segno fonte della modernità del tempo, sino all’Intermedio de’ La Boda di Luis Alonso, che ha introdotto una piccola antologia di Zarzuelas. L’ ‘excursus’
di Domingo e della Hernandez, attraverso quella che è la musica della loro tradizione popolare, è scorso fluido. La voce di Domingo ferma, il timbro morbido e teatrale che ne ha contraddistinto la carriera, la parola nella sua lingua, scolpita ed una ‘verve’ inossidabile che, quando occorre, cedeva il passo ad una straziante malinconia, ha confermato ciò che già ben sapevamo, ovvero, che, a prescindere dalle sue discutibili scelte di repertorio a cominciare da quel Rigoletto in Rai, che Placido Domingo resta una stella incontrastata del panorama musicale, poiché è vero musicista. Domingo resta un eroe, anche nell’indossare il frac senza “variazioni”, all’età di circa ottant’ anni, con cambi d’abito, il braccio che non è mai mancato a Saioa Hernandez, il tutto in una notte caldissima, conclusasi con ciò che attendeva certo pubblico, le canzoni napoletane, in ricordo dei tre tenori, sicuramente l’episodio più commerciale di una indimenticabile carriera. “Dicitencello vuje” e “Core ‘ngrato”, che ha salutato l’intenso solo della “spalla” Daniela Cammarano, chiudendo in duetto con la Hernandez “ ‘O sole mio”. Applausi per tutti e per il direttore artistico Antonio Marzullo che ha seguito emozionato, il concerto al fianco della direttrice della reggia, Tiziana Maffei. Nell’ immagine di Nicola Cerzosimo, Placido Domingo Salerno, assessore Loffredo positivo al Covid Salerno, l’assessore Loffredo positivo al Covid, era stato in vacanza in Sardegna. Il tampone ha dato esito positivo. to bene e sono sereno, non ho febbre, tosse e raffreddore. Ovviamente mi sono da subito posto in isolamento e vi rimarrò
per i prossimi giorni, mettendo in campo tutte le risorse per proseguire il mio lavoro. Da uomo pubblico e da persona colpita da un virus così subdolo vi invito ancora una volta a rispettare rigorosamente e con senso di responsabilità, tutte le misure adottate per la prevenzione ed il controllo della diffusione del coronavirus. Grazie per il supporto. Lo scrive l’assessore al commercio del Comune di Salerno Dario Loffredo sulla sua pagina fecebook dopo la scoperta di positività al Covid-19.
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