Largo barbuti, schiamazzi e degrado. La protesta

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Largo barbuti, schiamazzi e
degrado. La protesta
Il quartiere Largo Barbuti rinomato per la sua storicità,
negli anni è diventato punto di riferimento per molti giovani.
Compreso tra via delle Botteghelle, via Canali, via Roma e via
Tasso anticamente fu il fulcro delle attività commerciali.
Nella stagione estiva accoglie il “Barbuti Festival” cambiando
volto e offrendosi come spazio per gli artisti da tutta
Italia. D’altra parte la segretezza logistica rende questa
piccola area di rione tanto elitaria quanto rifugio per i
ragazzini che vogliono divertirsi. Nella notte del 24 agosto,
sono state registrate delle lamentele per schiamazzi in tarda
serata. La coppia di residenti, affacciandosi con educazione
hanno tentato di riportare l’ordine ma i giovani irriverenti
hanno continuato con dispetto a prendersi gioco dei due
condomini. A quel punto sono arrivate minacce da parte della
coppia e l’uomo ha mostrato delle uova sul punto di essere
lanciate. Il racconto può sembrare una marachella infantile ma
nasconde altro sotto la superficie. La verità tenuta nascosta
alle forze dell’Ordine è che Largo Barbuti si è trasformato in
un salotto per consumatori di cannabis i quali depositano
resti di cicche ovunque, altre volte è un crocevia di giovani
che lasciano cocci di bevande alcoliche. Se si vuole
trascorrere la serata in libertà allora lo si deve fare nel
rispetto igienico e guardano anche il comfort di chi abita la
zona. Gli abitanti del Largo informano la Polizia
continuamente perché la piazza non è più il luogo sicuro di
una volta. I rumori notturni provengono da ragazzini di età
compresa tra 11 ai 18 anni i quali non potrebbero neppure fare
uso di sostanze stupefacenti e di alcolici. La dispersione
giovanile, gli atteggiamenti impropri sono una piaga che nel
salernitano corrode ogni giorno di più e che se combinata a
modelli sociali di branco può condurre anche alla delinquenza.
La domanda che molti condomini si pongono è: come convincere
la Polizia ad intervenire di più? Altri disillusi invece, si
chiedono semplicemente se le Unità di polizia esistano ancora.
Le giornate di riapertura delle attività sono sempre più dure
date nuove restrizioni Covid-19, ma per la giovane coppia
anche le ore piccole sono momento di frustrazione. Salerno è
in pieno collasso sociale

“La città di Salerno diventi
davvero città europea”
“La città di Salerno potrebbe essere un gioiello incastonato
tra costiera Amalfitana e Cilentana, con un centro storico
bellissimo, ricco di storia e di cultura. Palazzi, Chiese,
Porte, Acquedotti, Musei, Teatri, colonne, scavi, fregi,
giardini, opere architettoniche moderne di grandi Architetti
(al di là del gusto), Fontane e tanto altro costituiscono la
struttura di base di una Città ricca di Arte e di Artisti.
Un’attrattiva unica nel suo genere sia per la sua posizione
che per le sue caratteristiche, Salerno potrebbe e dovrebbe
essere un’attrattiva turistica in tutto il mondo e non per le
luci d’artista ma per ciò che già possiede e per i contenuti
realizzati dalle tante associazioni ed artisti di questa bella
città”. Inizia così la lettera che il comitato Salerno Mia
hanno inviato, ieri mattina, all’amministrazione comunale di
Salerno, guidata dal sindaco Vincenzo Napoli, per chiedere di
aprire un tavolo di ascolto e confronto con le istituzioni,
sindaco ed assessori tutti ed i cittadini e le associazioni ed
eventualmente, Polizia Municipale, Asl e Questura al fine di
dare dignità alla cittadinanza e trasformare in atto le
potenzialità della città capoluogo. La richiesta d’incontro
nasce da uno stato di Emergenza in cui da troppi anni versa la
città di Salerno è che ad oggi ha raggiunto un livello
(negativo) troppo elevato da non poter più attendere che venga
fatto qualcosa. “La città versa in condizioni di totale
abbandono, paghiamo una delle tasse dei rifiuti più alta
d’italia e la città si presenta: sporca, maleodorante, non
sicura, imbruttita, dimenticata, strade rotte, cassette
elettriche Aperte, discariche a cielo aperto, elementi di
segnaletica potenzialmente pericolosi, parcheggi abusivi in
ogni dove, superfetazioni, degrado in ogni dove, piena di
ratti, blatte e insetti di ogni tipo, pericolosa, incurante di
ogni regola e altro ancora. Man mano diventa sempre più
invivibile e i commenti con foto negativi sulla città dei
turisti o degli avventori non si contano più”, hanno scritto
ancora i membri del comitato Salerno Mia che hanno come unico
obiettivo quello di ripulire e rendere sicura la città di
Salerno. Nel corso dell’incontro richiesto, il comitato
intende consegnare le istanze raccolte, anche attraverso le
segnalazioni dei cittadini salernitani, e chiedono di
conoscere quali sono le politiche del Comune di Salerno,
Ambientali, Culturali, Turistiche, di Sviluppo del Commercio e
di Sicurezza. Il comitato consegnerà poi all’amministrazione
comunale un elenco dettagliato di problematiche e di
potenziali soluzioni, pensate da diversi enti ed associazioni
e che stiamo raccogliendo in un unico documento. “Visto il
periodo e volendo rispettare i protocolli Covid, parteciperà
all’incontro un numero concordato e possibile di persone e
l’incontro sarà, se possibile, registrato per permettere un
ampia partecipazione. Gli interventi da parte delle
associazioni saranno preconcordate e forniremo i nomi dei
partecipanti e di chi parlerà. Al fine di organizzare al
meglio l’incontro Deleghiamo la Consigliera Sara Petrone per
interloquire con gli uffici preposti e definire il tutto. Che
sia un momento di costruzione per un Futuro migliore per la
Città ed una collaborazione costante per il bene di tutti”,
hanno scritto infine i membri del comitato.
Santoro denuncia: “A Oren in
tempo di crisi aumentato il
compenso di 50mila euro”
“Tutti i cittadini salernitani devono essere a conoscenza
delle regalie che l’amministrazione De Luca-Napoli fa a
scapito dei reali investimenti necessari per la città, i suoi
quartieri e le zone periferiche”. Lo chiedono ad alta voce i
rappresentanti della Lega Rosario Peduto, Dante Santoro ed
Enzo Musto in relazione alla vicenda del compenso elargito a
Daniel Oren per le sue esibizioni al “Verdi”. “Dai 100.000€
del 2018 siamo arrivati ai 150.000€ del 2019 – dichiarano – Si
tratta del 50% in più da un anno all’altro, quando si chiede a
tutti di risparmiare. La nostra è una riflessione volta ad
informare la cittadinanza ed anche di sollecito visto che
dobbiamo ancora prendere visione del rendiconto della giunta
per il 2020, anno in cui a causa del Covid gli spettacoli sono
stati ridotti al minimo e per lo più con serate trasmesse in
streaming. Ci chiediamo pertanto come l’amministrazione
intende regolarsi sul contratto in essere di Oren e dei suoi
collaboratori”.

Cerca di consegnare droga e
10 celliulari al cliente
detenuto, avvocato denunciato
Avvocato del foro di Salerno, residente a Capaccio tenta fi
consegnare ad un suo assistito, rinchiuso nel carcere di
Fuorni dei telefoni cellulari. Il legale è stato sorpreso
dagli agenti in servizio che hanno segnalato l’accaduto al
magistrato di turno. G.S. è stato denunciato. Durante i
colloqui, G.S, ha cercato di consegnare al suo cliente
detenuto dieci telefonini (otto smartphone più due micro
cellulari) e diversi grammi di droga. A diffondere la notizia
è stato l’Unione sindacati di polizia penitenziaria (Uspp).
L’avvocato. al termine dell’espletamento delle formalità di
rito è stato denunciato all’autorità giudiziaria. «Ci
congratuliamo con la polizia penitenziaria di Salerno –
dichiara Giuseppe Del Sorbo segretario nazione dell’Uspp – che
nonostante sia sotto organico e nel pieno piano ferie è
riuscita ad arginare con alto senso di abnegazione e
professionalità di l’introduzione sia dei telefonini sia della
sostanza stupefacente». Per Ciro Auricchio, segretario
regionale dell’Uspp “bisogna intervenire urgentemente con una
modifica legislativa che contempli l’introduzione o il
relativo possesso di cellulari in carcere per arginare i
frequenti tentativi di comunicazione con l’esterno specie per
i reati di criminalita’ organizzata. Infine chiediamo una
rivisitazione della pianta organica dell’istituto di Salerno
che nonostante la grave carenza di organico riesce a mantenere
l’ordine e la sicurezza interna”, conclude il sindacalista.

“Fermiamo le Fonderie Pisano.
La   Regione   non   sia  più
complice di questo disastro”
“Fermiamo le fonderie Pisano, la Regione non sia più complice
di questo disastro”. Parla così il consigliere regionale del
Movimento 5 Stelle Michele Cammarano che chiede la
pubblicazione dello studio Spes e, ancora una volta, scende in
campo al fianco dei comitati cittadini. “Chiedono giustizia e
verità i Comitati cittadini che da anni lottano contro le
Fonderie Pisano. La nostra battaglia a tutela della salute
pubblica non si arresta, anzi, continua più forte di prima,
attraverso azioni ed atti concreti, come quello del Ministro
Sergio Costa, costituitosi, insieme al Ministero che
rappresenta, parte civile nell’impugnazione della nuova Aia
concessa ai Pisano dalla Regione Campania, che si discuterà
innanzi al Tar di Salerno il prossimo 8 settembre – ha
dichiarato il consigliere regionale – Il ministro Costa lo ha
ribadito con forza lo scorso sabato 22 agosto ad Ascea,
durante il dibattito pubblico al fianco dei candidati del M5S
alla Regione Campania. Occasione in cui si è confrontato anche
con il Comitato Salute e Vita, mantenendo fede agli impegni
assunti con i cittadini della Valle dell’Irno contro
l’inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano”. Il consigliere
Cammarano esprime gratitudine al ministro Costa per la
vicinanza e per il sostegno alla battaglia portata avanti sia
dal M5S sia dai cittadini e alle istanze provenienti dal
basso, dai territori, dopo essersi costituito già nel
procedimento penale contro i Pisano. “Già durante la
presentazione delle liste M5S per le elezioni regionali il
ministro ha denunciato il non aver fatto nulla da parte dei
vertici della Regione Campania per fermare questo eco-mostro.
Saremo sempre al fianco del Comitato Salute e Vita nella
denuncia “di abusi e di procedure illegittime, complici di una
tragedia, un dramma che si consuma da decenni – ha detto
ancora Cammarano – A pagarne i danni i cittadini di Fratte e
l’ambiente naturali, immittendo in atmosfera fumi non filtrati
che, nel 2018, l’Arpac definì esiziali, ovvero mortali per i
lavoratori e la popolazione. Noi non ci fermeremo fino alla
dimostrazione di tutte le responsabilità. Anzi, alla Regione
Campania chiediamo di costituirsi Parte Civile nel processo
contro le Fonderie Pisano. I bisogni dei cittadini diventino
priorità”. Di fatti, lo scorso 20 aprile, la Regione Campania
ha rinnovato per 12 anni l’Autorizzazione Integrata Ambientale
alle Fonderie Pisano. ” Un vero e proprio colpo di mano in un
periodo in cui l’attenzione era rivolta alla gravissima
condizione sanitaria in cui versava l’intero Paese – insiste
il consigliere Cammarano – Un atto inaccettabile, sulla pelle
dei cittadini, realizzato nel buio delle stanze, pensando di
passare inosservati a causa della gravissima emergenza che
distoglieva lo sguardo della pubblica opinione. Il nostro
ruolo, però, di sentinelle vigili al fianco del comitato, ha
permesso di intraprendere il procedimento amministrativo a
tutela dei cittadini avvelenati da anni di fumi inquinanti”.

Loffredo positivo e l’attacco
di Caldoro: “Ha messo a
rischio la sicurezza dei
cittadini”
“È andato a Palinuro dove ha messo a rischio la sicurezza dei
cittadini”. Attacco da parte del candidato governatore per il
centro-destra, Stefano Caldoro, dopo l’annuncio dell’assessore
al Commercio Dario Loffredo risultato positivo al covid-19.
“De Luca dice che la Regione Campania è stata la prima a fare
i controlli agli arrivi dalla Sardegna (cosa non vera) ma
nemmeno il suo assessore di Salerno è stato controllato – ha
infatti dichiarato l’aspirante governatore del centrodestra –
È poi andato a Palinuro dove ha messo a rischio la sicurezza
dei cittadini. Con De Luca solo annunci e caos totale: con lui
la situazione è fuori controllo”. Immediata la replica
dell’assessore del comune di Salerno che, di fatto, smentisce
quanto dichiarato da Caldoro: “Il candidato alla presidenza
della Regione Campania del centro destra ha pubblicato una
bugia gravissima – ha detto Loffredo – Al mio rientro dalla
Sardegna, nonostante l’assenza di sintomi e per senso di
responsabilità, mi sono nelle ore successive sottoposto al
controllo e posto in isolamento. Sono rimasto nella mia
abitazione. Mai stato a Palinuro o altrove. Non sono un
untore. Il candidato leghista ha inscenato una falsa e
squallida speculazione. Si vergogni”. L’assessore ha poi
annunciato la sua intenzione di procedere per vie legali per
tutelare la “mia onorabilità”. Intanto, l’amministrazione
Comunale di Salerno esprime solidarietà all’Assessore Dario
Loffredo “vittima di una volgare strumentalizzazione da parte
di un candidato alla presidenza della Regione Campania. In
questa vicenda, Dario Loffredo si è comportato con grande
senso di responsabilità. All’Assessore ed a tutti coloro che
in questi giorni sono risultati positivi ai controlli si
augura buona salute ed un rapido ritorno alla normalità. E’
squallido che la competizione elettorale debba scadere in
questo modo con fake news ed insulti inaccettabili”.

Bellandi: “Diamo gli spazi
alle scuole che ne hanno
bisogno”
L’Arcidiocesi di SalernoCampagna-Acerno, a nome del
Arcivescovo Andrea Bellandi, nella giornata di ieri,
attraverso una nota ufficiale, ha invitato le parrocchie e gli
enti ecclesiastici a mettere a disposizione, secondo le
possibilità, “gli spazi chiusi e/o le aree scoperte di cui
dispongono, alle scuole che ne facciano richiesta”. Un invito
che arriva dopo i tanti appelli e le tante richieste fatte dai
docenti agli organi competenti per ottenere altri spazi per
consentire il rientro in classe di tutti gli alunni. Appelli e
richieste che sono state recepite da monsignor Bellandi che ha
prontamente invitato tutta la comunità ecclesiastica a “venire
incontro a quelle scuole che necessitando in questo periodo di
emergenza di nuovi ed ulteriori spazi che consentano il
rispetto delle distanze interpersonali di sicurezza”. Una
decisione, si spiega nella nota inviata dall’Arcidiocesi di
Salerno, Campagna e Acerno per sostenere tutte quelle
“iniziative a sostegno delle comunità scolastiche affinchè il
servizio di istruzione possa erogare le proprie prestazioni
con modalità finalizzate alla prevenzione del contagio da
COVID19”. Per venire ulteriolmente incontro ai dirigenti
scolastici, sul sito della diocesi di Salerno sono indicate
anche le modalità su come procedere per mettere a disposizione
gli spazi alle istituzioni scolastiche. Ovviamente le scuole,
che richiederanno questi spazi, dovranno farsi carico delle
spese per le utenze e della pulizia e il mantenimento delle
strutture che verranno loro concesse.
La  Fratellanza  di                               Luigi
Petrone    per  una                                Cava
all’avanguardia
Non destò scalpore Frate Cionfoli, che si esibì a Sanremo, con
il saio, in veste di cantante, ha suscitato ammirazione Suor
Cristina, la religiosa vincitrice di The Voice Italy e
ballerina nel programma Ballando con le stelle di Milly
Carlucci, non dovrebbe meravigliare più di tanto Gigino
Petrone, sino a qualche mese addietro, dedito alla vita
francescana, il quale, dopo anni di esilio dalla città natale,
ha deciso di ritornarci in pompa magna, mettendosi in gioco,
da semplice cittadino, per conquistare la poltrona di primo
cittadino. In pochi ci credevano, in molti ci speravano, e,
forse, il suo primo obiettivo lo ha raggiunto, di mettere in
discussione la vittoria di Servalli che sembrava profilarsi
sin dal primo turno, essendo, quest’ultimo, riuscito a mettere
insieme una coalizione variopinta, includendo persone di
diversa provenienza ideologica, la più disparata da
immaginare. Tante voci si rincorrevano, poi, alla scadenza
della presentazione delle liste partecipanti, la convocazione
dell’apertura della campagna elettorale per “La fratellanza”
nascente movimento politico metelliano che fa capo proprio
all’ex frate. In un cinema, pieno al cinquanta per cento,
stante le prescrizioni del distanziamento sociale, Petrone ha
stigmatizzato in pochi punti, il suo programma, concentrando
l’attenzione su ciò che ha realizzato, nei venticinque anni di
presenza al Santuario francescano di Cava: “ E’ preliminare il
far conoscere alla gente l’aver reclutato tecnici ed operatori
che saranno al nostro fianco per tracciare percorsi semplici e
fattibili, e non persone dalle carriere mirabolanti: e chi è
avvezzo chiedere da dove arriveranno i soldi per realizzare i
progetti, ricordo i 25 milioni di euro spesi per ricostruire
la chiesa, il convento, la casa per i poveri, delle mense, il
parcheggio, quest’ultimo per rendere fruibile la zona accanto
all’ospedale e non intasare con i veicoli la strada statale.”
Servalli ha recuperato al patrimonio comunale questo spazio,
non appena la giustizia ha fatto luce su qualche irregolarità:
“Il Sindaco uscente ha reso legale ciò che era illegale, e per
completarlo in quaranta giorni qualche balzello lo abbiamo
commesso, ma, che si sappia, delle opere necessarie per la
comunità possono vedere la luce a costo di sacrifici, ed a
volte, anche con i processi.” Urbanisticamente, si è schierato
apertamente contro il PUC, di recente approvato
dall’Amministrazione: “Non potendo, questo strumento, derogare
dal Piano Urbanistico Territoriale, si rende necessario, ed è
ciò che faremo, una volta alla guida della città, sollecitare
Regione, Ministero Ambiente e Ministero Lavori pubblici
affinchè venga redatto in tempi brevi, il Piano Paesaggistico
regionale, che possa consentire un rapido ed interessante
sviluppo della città, senza troppi lacci e lacciuoli.” Perché
votare lei e la sua lista? “ Se lottassi per compromessi o per
pensare solo a me stesso, non mi sarei proposto alla città, ed
infatti ho coinvolto uomini e donne per agire, lavorare,
pensare, dialogare, realizzare, obiettivi che sono collegati
da una sola parola, impegno costruttivo per migliorare Cava.”
Ritorna dopo tre anni dove ha avuto i natali: “Periodo di
riflessione e sofferenze, molteplici inviti a ritornare per
continuare a lavorare come ho sempre fatto, guidato da una
determinazione che in tanti mi riconoscono , e non mi sono
sottratto al richiamo della mia terra, che spero riconoscente
in questo frangente.” Alcuni sostengono che il corpo
elettorale, a lei vicino, rientra nei confini del centro
città: “ Mi accingo a girare per le frazioni, e nominerò per
ognuna di esse un rappresentante che avrà un contatto continuo
e costante con l’Amministrazione, riportando in quella sede
tutti i problemi che affliggono la zona di competenza, e non
mancherà di firmare un atto che ci vincolerà a rispettare
quanto promesso.” Tanto entusiasmo, nessuna ripicca personale,
tanto spirito battagliero, nessun attacco agli altri
candidati, un esempio di sana e proficua competizione, nel
segno del “La fratellanza” !

Il    “cavalier”    Placido
Domingo: il baritono eroe
Trionfo indiscusso del cantante madrileno alla reggia di
Caserta, che ha spaziato tra l’opera italiana, la Zarzuela e
le immancabili canzoni napoletane, in duo con il brillante
soprano Saioa Hernandez

Di OLGA CHIEFFI

“Il timbro del baritono è quello più difficile da trovare ed
educare – soleva ripetere mia nonna Olga, nel corso delle
riunioni serali in salotto, durante le quali si suonava, si
poetava, si organizzavano stagioni musicali, mostre, cercando
di arricchire la vita culturale di quella piccola città fatta
a misura d’uomo, la Salerno dei primi anni del secolo scorso -
, la voce di baritono ha un fascino tutto particolare poiché
si pone tra il registro del tenore, all’ eterna ricerca
dell’acuto e quello scuro e profondo del basso”. La nonna
aveva avuto la fortuna di ascoltare i grandissimi Gino Bechi,
Ettore Bastianini, Tito Gobbi, Titta Ruffo, Giuseppe Taddei,
non aveva che l’imbarazzo della scelta, come non rimanere
affascinati dal carisma di Taddei, così versatile da essere
un punto di riferimento sia nei ruoli comici che in quelli più
marcatamente drammatici, o l’istrionismo di Paolo Montarsolo e
di Enzo Dara, o l’arte finissima di Sesto Bruscantini e di
Renato Capecchi fino al maestro Renato Bruson o il basso-
baritono Ruggero Raimondi. Cosa avrebbe detto del Placido
Domingo che sabato sera ha incendiato la Reggia di Caserta?
Che Placido Domingo nonostante azzardi la corda da baritono,
resta tenore nell’animo, l’eroe, il “cavaliere”. Domingo
affiancato dalla voce splendida di Saioa Hernandez,
tecnicamente impeccabile, ha esordito nei panni di Macbeth,
uno dei ruoli verdiani più ardui interpretativamente, lambendo
soltanto la fragilità dubbiosa e feroce, le cupe screziature
in fa minore («Fatal mia donna, un murmure»), e quella
disperazione senza pentimento: nell’accorato re bemolle
maggiore dell’aria “Pietà, rispetto, amore”. Quindi, dopo il
“Vissi d’arte” della Hernandez, il Gérard, di “Nemico della
Patria”. Gèrard è mosso dalla gelosia, non dall’ideale
politico, deve restare un servo, e anche qui è mancata l’idea
della sentina, del tramare nell’ombra, quel fabbricare, pur
provando ribrezzo di se stesso, le accuse ad un innocente per
trasformarlo in traditore, straniero, “poeta”, nemico della
patria. Quindi “La mamma morta” applaudita prova vocale,
grazie alla voce duttile, omogenea in tutti i registri e ben
timbrata anche nelle parti più gravi. Chiusura della prima
parte del concerto, con il duetto del Trovatore “ Udiste? Mira
d’acerbe lagrime”, tra il Conte di Luna, che deve macerarsi
tra le incertezze che lo condannano ad una solitudine
predestinata e la sincera Leonora, che non attende spiegazioni
per sacrificarsi nella sublimazione di un affetto reso dalla
vocalità della Hernandez, in ogni fibra. Confessiamolo: siamo
tutti andati a Caserta per omaggiare Placido Domingo, ma
abbiamo incontrato uno splendido soprano e un pari direttore,
Jordi Bernacer, alla testa della Filarmonica Salernitana
Giuseppe Verdi, il quale è riuscito a coniugare partiture
michelangiolesche come Macbeth e Trovatore, non abbandonando
mai i cantanti, alla ricerca di un suono cangiante, che ha
spaziato dall’ouverture de’ “La Forza del Destino”, con il
clarinettista casertano Luigi Pettrone, che, finalmente, ha
“giocato” in casa all’ombra della Reggia, con suono rotondo e
omogeneo di straordinaria trasparenza e colore, al Notturno di
Martucci, in cui si è respirato fascinazione da cima a fondo,
alla luce di un nitore di segno fonte della modernità del
tempo, sino all’Intermedio de’ La Boda di Luis Alonso, che ha
introdotto una piccola antologia di Zarzuelas. L’ ‘excursus’
di Domingo e della Hernandez, attraverso quella che è la
musica della loro tradizione popolare, è scorso fluido. La
voce di Domingo ferma, il timbro morbido e teatrale che ne ha
contraddistinto la carriera, la parola nella sua lingua,
scolpita ed una ‘verve’ inossidabile che, quando occorre,
cedeva il passo ad una straziante malinconia, ha confermato
ciò che già ben sapevamo, ovvero, che, a prescindere dalle sue
discutibili scelte di repertorio a cominciare da quel
Rigoletto in Rai, che Placido Domingo resta una stella
incontrastata del panorama musicale, poiché è vero musicista.
Domingo resta un eroe, anche nell’indossare il frac senza
“variazioni”, all’età di circa ottant’ anni, con cambi
d’abito, il braccio che non è mai mancato a Saioa Hernandez,
il tutto in una notte caldissima, conclusasi con ciò che
attendeva certo pubblico, le canzoni napoletane, in ricordo
dei tre tenori, sicuramente l’episodio più commerciale di una
indimenticabile carriera. “Dicitencello vuje” e “Core
‘ngrato”, che ha salutato l’intenso solo della “spalla”
Daniela Cammarano, chiudendo in duetto con la Hernandez “ ‘O
sole mio”. Applausi per tutti e per il direttore artistico
Antonio Marzullo che ha seguito emozionato, il concerto al
fianco della direttrice della reggia, Tiziana Maffei.

Nell’ immagine di Nicola Cerzosimo, Placido Domingo

Salerno, assessore Loffredo
positivo al Covid
Salerno, l’assessore Loffredo positivo al Covid, era stato in
vacanza in Sardegna. Il tampone ha dato esito positivo. to
bene e sono sereno, non ho febbre, tosse e raffreddore.
Ovviamente mi sono da subito posto in isolamento e vi rimarrò
per i prossimi giorni, mettendo in campo tutte le risorse per
proseguire il mio lavoro. Da uomo pubblico e da persona
colpita da un virus così subdolo vi invito ancora una volta a
rispettare rigorosamente e con senso di responsabilità, tutte
le misure adottate per la prevenzione ed il controllo della
diffusione del coronavirus. Grazie per il supporto.

Lo scrive l’assessore al commercio del Comune di Salerno Dario
Loffredo sulla sua pagina fecebook dopo la scoperta di
positività al Covid-19.
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