Il legno all'Expo 2015 - Una scelta di sostenibilità
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Expo 2015 Il legno all’Expo 2015 Una scelta di sostenibilità Le varie strutture realizzate per le Expo sono per lo più presenti alla manifestazione che quest’anno tratta il Lungo il Decumano sono effimere, temporanee, costruite per essere smantellate tema “Feed the Planet, Energy for Life” (Nutrire il Pia- allineate le presenze appena finito l’evento. Tuttavia alcune di esse hanno la- neta, Energia per la Vita). internazionali mentre, allo stesso modo, il Cardo sciato il segno e da temporanee sono diventate perma- Per quanto riguarda l’Europa, 35 sono i Paesi che sa- sviluppa attorno a sé gli nenti. Prima tra tutte la Tour Eiffel prima citata ma ranno presenti con un proprio padiglione; oltre alle sin- spazi espositivi curati anche il Padiglione Tedesco del 1929, a firma di Mies gole nazioni, anche 3 organizzazioni internazionali, 13 dall’Italia. van der Rohe, che, seppure dismesso, è stato rico- organizzazioni della società civile e 5 padiglioni cosid- struito fedelmente nel 1986 e ora è uno dei luoghi d’in- detti ‘corporate’, cioè di aziende che partecipano con teresse di Barcellona. O ancora, per rimanere sull’italico una propria struttura per presentare soluzioni innovative suolo, la soluzione di Renzo Piano per l’Expo di Genova legate al tema. del 1992, che ha dato un assetto alla città tuttora visi- La riflessione sul tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la bile e fruibile. Vita’ si sviluppa lungo cinque percorsi tematici che col- È interessante porre poi l’accento sull’aspetto ‘materico’ legano le aree e gli spazi del sito espositivo, intercon- delle Expo che si sono susseguite nel corso degli anni, nessi tra di loro dalle due grandi direttrici del Cardo e se non per tutti almeno per alcuni. del Decumano, con chiari riferimenti all’urbanistica L’area di Expo 2015, con i Le Esposizioni Universali, e il concetto che le accompagna fin dalla loro nascita nel 1851, nascono spinte dal- In quello di Londra del 1851 regnarono incontrastati il delle città romane. rendering dei vari padiglioni. l’idea di progresso, nel senso più vasto del termine, per arrivare a trattare temi di carattere, appunto, universale vetro e il ferro (simboli della potenza industriale), in Ogni Paese partecipante è chiamato a proporre solu- e che, oggigiorno, sono sempre più legati alla salvaguardia dell’ambiente e del pianeta. quello di Parigi del 1889, il ferro la fece da padrone per zioni in merito al duplice tema dell’alimentazione e del- Nel 1851, 28 nazioni parteciparono alla prima esibizione internazionale, organizzata a Londra, dove per l’occa- arrivare, nel 2015, alla (ri)scoperta del legno che, nella l’energia attraverso soluzioni di carattere organizzativo sione venne costruito il Crystal Palace, e dove, con la parola ‘progresso’ s’intendeva soprattutto ‘progresso del- maggior parte dei casi, è legata al messaggio ecologico ma anche espressivo, demandando dunque al proprio l’industria e delle manifatture’. sia del tema di Expo 2015 (Nutrire il pianeta, Energia padiglione, alla sua costruzione e articolazione, l’onere Quasi quarant’anni più tardi, nel 1889, fu la volta della Francia a organizzare a Parigi l’Esposizione Universale, per la vita) sia delle intenzioni del singolo Paese. di trasmettere il messaggio. la quale, in concomitanza con il centenario della Rivoluzione Francese, lasciò come eredità quello che ancor oggi In linea di massima, coerentemente con il tema di base E il legno è proprio il trait d’union dei padiglioni che ver- è il simbolo internazionale della città, la Tour Eiffel. ranno illustrati nelle prossime pagine e che, dal 1 mag- legato a ecologia e sostenibilità, i padiglioni saranno Le Esposizioni Universali operano una frattura con le fiere fino ad allora organizzate, di carattere per lo più lo- gio al 31 ottobre 2015, saranno gli ambasciatori dei smontabili, riciclabili e con quanti più possibili spazi cale, diventando globali. Inizialmente un fenomeno europeo, si allargano nella prima metà del ‘900 agli Stati Paesi che hanno deciso di concretizzare la propria pre- aperti e/o verdi. Ciò non impedirà tuttavia che alcuni di Uniti per comprendere poi anche l’Oriente dopo la Seconda Guerra Mondiale. senza all’Expo sfruttando ed esaltando le caratteristi- essi rimangano sull’area mentre per altri è già previsto Ma cos’è che caratterizza questi eventi? che di questo materiale. che verranno smontati e rimontati altrove. Senza entrare nel merito delle questioni tematiche, sociali e politiche che ancora oggi rappresentano il filo con- Nelle pagine seguenti approfondiremo alcuni dei padi- duttore di ogni Esposizione Universale, e che cambiano a ogni evento, si nota fin da subito l’interesse a realiz- Expo 2015 glioni nazionali realizzati in legno, in particolare quelli di: zare architetture che rappresentino al meglio da una parte il tema dell’Esposizione e, dall’altra, l’immagine che Tra tutti i Paesi del mondo, invitati a partecipare a ogni Francia, Giappone, Spagna, Slovenia, Belgio, Colom- il singolo Paese partecipante vuole dare di sé. occasione di questo tipo, 145 hanno deciso di essere bia, Austria e Polonia. 86 87 legnoarchitettura_19 techné
Padiglione Giappone – Diversità Armoniosa Progetto architettonico: Atsushi Kitagawara Architects, Tokyo (J) A Expo2015 il Giappone si presenta con un padiglione stenibilità, simbolizzando l’origine della diversità giap- parzialmente in legno che, nella forma e nella struttura, ponese – le 4 stagioni, la natura, l’ecosistema e il cibo. sintetizza l’estetica e la sostenibilità millenarie del paese Le tradizionali tecniche costruttive giapponesi del legno del Sol Levante, legate anche al cibo, alla sua diversità – simboleggiate nel tempio Horyuji – usano il cosiddetto e al modo, armonioso, con cui è possibile procurarlo ri- “metodo di tensione compressiva” in cui i pezzi di legno spettando la natura. sono connessi assieme con attacchi e giunti per otte- L’uso del legno, risorsa rinnovabile, connette il padi- nere il giusto supporto. Il padiglione, creato su una gri- glione direttamente alle questioni legate al manteni- glia di legno tridimensionale, sarà il primo che usa sia mento e alla protezione delle foreste le quali favoriscono le regole della costruzione tradizionale riguardo i telai la formazione di acqua ricca di nutrienti, che verrà poi di legno sia le moderne tecniche di analisi e applica- restituita alla terra e ai mari, stimolando la creazione di zione usate per il “metodo di tensione compressiva”, quella diversità di cibo di cui, appunto, si nutre il con il risultato di una costruzione innovativa che fonde mondo. Sin dai tempi più antichi, gli alberi e lo stile di la cultura tradizionale giapponese con la tecnologia più vita dei giapponesi convivono strettamente nei sato- avanzata. La griglia in legno, oltre a ridurre al minimo yama, aree boscose che convivono con aree densa- l’impatto ambientale e a conferire al padiglione una con- mente popolate; in queste comunità si è favorita la fortevole abitabilità, svolgerà anche una funzione sce- formazione di società ideali orientate al riciclaggio. nica. Di notte il padiglione apparirà come una grande Il Padiglione Giapponese presenta così una griglia tri- lanterna di carta che emana all’esterno una luce mor- Padiglione Francia – Un ‘mercato coperto’ del XXI secolo dimensionale di legno che incorpora il concetto di so- bida e soffusa. Progetto architettonico: XTU Architectes, Paris (F) La Francia, da decenni impegnata in prima fila sulle Architettonicamente si tratta di una struttura di 3 piani, questioni legate alla fame nel mondo e a come nutrire principalmente in legno lamellare, che poggia su 4 ‘pi- il pianeta, si presenta con un Padiglione totalmente in lastri’, che simboleggiano i 4 pilastri con cui la Francia legno, mostrando il suo biglietto da visita come candi- si presenta a Expo2015: 1. il contributo alla produzione data a ospitare l’Esposizione Universale del 2025. alimentare mondiale, grazie alle potenzialità del tessuto Il progetto prende le mosse dalla considerazione che la produttivo francese; 2. lo sviluppo di nuovi modelli ali- Francia è caratterizzata, vista anche la sua estensione, mentari capaci in risposta alla necessità di produrre me- da un’ampia varietà di suoli che le ha permesso di svi- glio; 3. il miglioramento dell’autosufficienza dei Paesi in luppare un patrimonio gastronomico variegato di alta Via di Sviluppo con una politica di trasferimento di com- qualità. Compositivamente, dunque, l’edificio vuole rap- petenze e tecnologie; 4. l’alleanza della quantità con la presentare proprio una porzione del suolo francese ca- qualità in tutti gli ambiti, sanitario, nutritivo, culinario. povolta. Al concetto del suolo si sovrappone e si fonde Data la temporaneità dell’edificio, è stata scelta una co- Credits: Expo 2015/Daniele Mascolo quello del luogo dove si scambiano i prodotti gastrono- struzione leggera che, una volta terminata l’esibizione, mici, cioè il mercato e, nella fattispecie, il mercato co- verrà smontata e rimontata altrove, nonché una forma perto. È, infatti, un ampio spazio coperto quello “libera”, in cui i giunti dei vari elementi sono invisibili e all’interno del padiglione in cui poter gustare le delizie la complessa geometria è realizzata mediante taglio con della gastronomia francese ed esperire i suoi progetti macchine a controllo numerico. in merito al tema della nutrizione del mondo. Oltre alla scelta della filiera corta del legno come mate- Il padiglione francese per Expo2015 è proprio questo: riale costruttivo e di finitura, anche per pavimenti e fac- all’esterno il suolo, all’interno un grande mercato co- ciate, si è optato per un sistema di ventilazione naturale perto, in cui esporre – e degustare – tutto quello che la all’interno del padiglione, un basso consumo energe- Francia può mettere a disposizione. tico, il riciclo dei rifiuti e la depurazione delle acque. Credits: Expo 2015/Daniele Mascolo 88 89 legnoarchitettura_19 techné
Il doppio padiglione dalla forma archetipica ricorda l’architettura produttiva dei capannoni tradizionali ma al contempo anche quella delle serre più avanzate. Tutto il processo costruttivo, anche per quanto riguarda i portali metallici della parte dedicata all’innovazione, si basa sull’assemblaggio a secco. Padiglione Spagna Padiglione Slovenia Prog. architettonico: b720 Fermín Vázquez Arquitectos, Madrid (E) Progetto architettonico: SoNo arhitekti, Ajdovščina (SLO) Lo scopo del padiglione spagnolo è mostrare chiara- diglione e al rivestimento traslucido. Lo spazio interno, L’idea per il padiglione sloveno si basa sullo slogan “I molare i sensi del visitatore, offrendo una vetrina della mente la fusione tra due delle qualità che la Spagna benché apparentemente distinto in due parti, è di fatto feel sLOVEnia. Green. Active. Healthy”, puntando su sua diversità culinaria. esporta: tradizione e innovazione, rappresentate dalle permeabile. Le due campate non sono divise ma si quello che è anche il motto turistico del piccolo Paese: Il padiglione è stato progettato per essere costruito con due campate a doppia falda identiche ma realizzate passa dall’una all’altra senza soluzione di continuità. verde, attività all’aria aperta, salute. materiali naturali, principalmente legno e vetro. D’altro con materiali diversi. Nella parte della tradizione, un te- Il padiglione, realizzato con materiali riciclati e naturali Cinque strutture prismatiche, posizionate sulla superfi- canto, la Slovenia è uno dei paesi più boscosi d’Europa, laio strutturale di legno abbraccia e supporta le ‘sca- quanto più possibile, è prefabbricato e assemblato in cie in modo geometrico e dinamico, la cui forma vuole e nella sua economia il legno è un materiale strategico. tole’ sopraelevate che ospitano la superficie espositiva loco, garantendo qualità e riparmio di tempi e costi. richiamare le vette che caratterizzano buona parte del La struttura è stata completata con pareti verdi all’in- vera e propria. Le finiture delle scatole si riferiscono alla La parte della ‘tradizione’ è data da portali di legno la- territorio della Slovenia, rappresentano il suo variegato terno e, parzialmente, anche sulle facciate esterne. cultura tradizionale del cibo, alla ricerca legata alla sua mellare distanti 1,5 m, fissati tra di loro da una se- paesaggio e simboleggiano idee fondamentali di svi- Il disegno è complesso e costituito da una composi- produzione e all’innovazione culinaria. L’innovazione è, quenza di volumi prismatici irregolari realizzati con luppo sostenibile. zione caratterizzata da grandi fasce; una costruzione invece, rappresentata dalla parte in metallo. elementi in X-Lam. Pannelli leggeri in policarbonato tra Il padiglione, che si estende su una superficie esposi- ibrida che unisce telai in legno con elementi portanti in Il richiamo è all’architettura dei tradizionali capannoni i portali proteggono le aree esterne sottostanti mentre tiva di 1.910 m2, vuole esemplificare il forte legame tra X-Lam e pilastri metallici. La facciata ovest è caratteriz- rurali e delle serre. La disposizione ordinata crea un og- aperture fisse sul tetto permettono la fuoriuscita del ca- un ambiente sano e un alimento sano prodotto local- zata da grandi finestre triangolari che permettono di getto facilmente riconoscibile in lontananza, la cui strut- lore dall’alto e la ventilazione naturale. mente, con metodi che non pesano sull’ecosistema. guardare all’interno degli spazi espositivi. Le altre fac- tura a telaio ha un effetto di ripetizione che rafforza la Profondità e distanza tra i portali sono calcolate per for- Nelle intenzioni del messaggio, le risorse naturali sono ciate, meno aperte, sono rivestite da listelli in legno, in- sua singolarità. La semplicità volumetrica si arricchisce nire una confortevole ombreggiatura alle aree semi- la chiave per un’alimentazione sostenibile e una buona tervallati casualmente da profili in acciaio bianchi a grazie alla percezione delle ‘scatole’ contenute nel pa- esterne sottostanti riducendo il consumo energetico. qualità della vita. La Slovenia si propone dunque di sti- richiamare l’aspetto della superficie delle foglie. La vastità delle sue foreste, l’abbondanza dei suoi laghi e dei suoi corsi d’acqua, il fascino del mare e delle sue coste, la ricchezza delle sue riserve naturali, la sua varietà di flora e fauna: durante l’Expo Milano 2015, Credits: Expo 2015/Daniele Mascolo la Slovenia sembra riflettere Credits: Caterina Dominioni l’immagine della sua bellezza naturale, ideale per una vita attiva e sana. Credits: Expo 2015/Daniele Mascolo 90 91 legnoarchitettura_19 techné
I volumi del padiglione, che Padiglione Belgio si sviluppa su un totale di ca. Progetto architettonico: Patrick Genard y Asociados, Barcelona (E) 2500 m2 e 4 livelli, sono Il progetto del padiglione del Belgio per l’EXPO2015 di anche differenti allusioni Milano è il risultato di tre grandi temi di riflessione: il all’architettura agriculturale e orticulturale del Belgio: il tema della mostra “Nutrire il Pianeta, Energia per la grande volume della calotta Vita”, la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecno- geodetica presenta se stessa logica e, infine, il padiglione come vetrina dell’identità Credits: Expo 2015/Daniele Mascolo come una referenza delle belga. Questi 3 temi si incontrano nella questione dello grandi Serre Reali di Laeken, sviluppo del territorio. Il progetto propone, infatti, di fare e il primo volume, la Fattoria, del Padiglione il modello ridotto di una soluzione di pia- reinterpreta la morfologia tradizionale della fattoria nificazione urbana, la “Lobe City”, già applicata in città belga, allungata con un tetto come Copenhagen, in cui degli inserti verdi separano i a capanna. quartieri e ossigenano il centro città, mantenendo al contempo una rete concentrica di anelli che uniscono La cupola geodetica è i differenti quartieri. I quartieri residenziali sono i volumi composta da una struttura tubolare d’acciaio con un costruiti, dove dappertutto circola la luce e si ha la vista involucro vetrato con telaio sul verde circostante. Il centro storico della città diventa Padiglione Colombia in alluminio. Il 50% della l’atrio, il cuore del progetto, formalizzato in una grande Progetto architettonico: Mauricio Cardenas Laverde, superficie è coperta da struttura geodetica in acciaio e vetro. pannelli fotovoltaici, mentre Milano-Bogotà (I-CO) Il consumo inutile di energia è evitato grazie all’appli- standosi lungo l’edificio sarà possibile visualizzare le dif- la restante metà utilizza un L’interpretazione che la Colombia ha dato, nel corso dei Il visitatore è condotto, cazione di basilari principi bioclimatici: compattezza ferenti grafiche, cambiando la propria percezione della all’interno del padiglione, doppio vetro performante secoli ma soprattutto dopo la scoperta dell’America, alla bassoemisivo (low-E). degli edifici e buon orientamento, controllo della luce zona come durante un viaggio lungo i pisos termicos. attraverso un percorso in cui coltivazione sia dei prodotti locali originari che di quelli naturale, efficiente isolamento, uso di strategie passive può sperimentare i diversi importati è piuttosto particolare. In Colombia, infatti, la La facciata, grazie a questa dinamicità, è uno strumento per il raffrescamento dell’aria. belga. I solai sono composti da una struttura principale piani termici, percorrendo i natura e, quindi, i raccolti non sono influenzati dalle di comunicazione in cui immagini e messaggi si sco- virtuali piani climatici della Una filosofia ‘verde’ perseguita a tutti i livelli del pro- con travi metalliche HEA e struttura secondaria, inclusa stagioni ma dall’altitudine; pertanto i prodotti della terra prono in base al movimento delle persone lungo il suo Colombia rappresentati da getto e, quindi, anche nella scelta dei materiali e del nell’altezza, in travi in legno (150 mm). Pannelli in OSB sono legati a luoghi geografici più che a cicli temporali- perimetro. Una facciata, dunque, che è un elemento in paesaggi, immagini, tipo di costruzione: naturali, facilmente riciclabili, iso- riciclato (30 mm) costituiscono il pavimento finito. temperature e vegetazione stagionali. In particolare, si distinguono cinque livelli continuo cambiamento, a rappresentazione del cam- lanti, modulari per un facile smantellamento. Questi Anche il rivestimento esterno delle parti opache è dato della relativa zona termica. termici (pisos termicos) in cui la temperatura rimane biamento di clima, paesaggi, cultura e prodotti della Co- materiali sono essenzialmente il legno (sotto forma di da un sistema di pannelli sandwich prefabbricati (130 sempre pressoché uguale, ciò comporta una produ- lombia mentre si percorrono le sue zone climatiche. pannelli sandwich, passando per una struttura metal- millimetri) composti da OSB ignifugo C1, isolamento, Il padiglione della Colombia zione agricola costante durante l’anno a seconda del li- si estende su un’area lica riciclabile e OSB) e il vetro (la cupola geodetica in pannello compensato. I pannelli sono poi rivestiti con vello altimetrico. A partire da questa premessa il team espositiva di 1907 m2 in cui vetro serigrafato con celle solari sul lato meridionale). una membrana impermeabilizzante situata sotto le tra- sono rappresentati i cinque di progetto del padiglione dello stato sudamericano ha Il legno trova diversi impieghi nel padiglione, tra cui versine in legno che servono come struttura per i pan- piani termici (pisos termicos) interpretato il concept suddividendo l’edificio in cinque quello strutturale della Fattoria, con i portali a forma di nelli fin-ply esterni, un compensato multistrato di dello stato sudamericano. livelli altimetrici e climatici differenti: i Caraibi (0,00 timpano in legno lamellare (sezione 60x16 cm) e di al- qualità elevata e con un alto grado di finitura, privo di slm); l’Amazzonia e l’Orinoco (1.000 slm); la Zona del tezza variabile, progettati e prodotti da una società giunti di accostamento tra i pannelli. caffè e produttiva (1.000-2.000 slm); le Ande (2.000- 3.000 slm); il Paramo e i Ghiacciai (3.000-4.000 slm e oltre), che rappresentano per l’appunto i diversi piani termici. A livello architettonico, ciò viene recepito attraverso la strutturazione di 5 differenti zone rappresentate da dif- ferenti livelli e moduli di edificio: il livello 0 rappresenta i Caraibi, il modulo 1 Amazzonia e Orinoco; il modulo 2 la zona produttiva; il modulo 3 le Ande e il modulo 4 il Paramo e i Ghiacciai, offrendo dall’alto la percezione della Colombia intera. Il Padiglione è, quindi, sia una sorta di rappresentazione del territorio, sia una mappa della cucina, dei processi produttivi e dei beni storico- culturali in generale. L’edificio, costruito interamente “a secco” con una struttura in legno lamellare fornita da una ditta italiana, è di facile montaggio e smontaggio, anche grazie alla parziale prefabbricazione. Dato che la dimensione dei singoli elementi permette il trasporto in container, ciò rende possibile che il padiglione, a manifestazione ul- timata, possa essere spostato e ricostruito altrove. La facciata è composta da lamelle verticali in legno la- mellare che sulle tre facce hanno tre grafiche differenti rappresentanti la Colombia e i suoi Piani Termici. Spo- 92 93 legnoarchitettura_19 techné
Il Padiglione austriaco a Milano combina la struttura e l’ambiente in un unico contributo integrato: tramite la vegetazione del boschetto il team di progetto realizza una rete di collegamenti a vari livelli fra uomo, ambiente e clima. Il bosco del padiglione austriaco dell’EXPO lavora come una centrale di “produzione aria”: in un’ora produce una quantità di ossigeno sufficiente per 1.800 visitatori; l’evapotraspirazione attivata Padiglione Austria: un bosco come skyline dell’Expo dal terreno boschivo farà Progetto architettonico: terrain:breathe.austria, Graz (A) percepire ai visitatori un L’Austria, Paese del legno, si presenta all’Expo2015 con Per la costruzione che circonda il bosco sono stati uti- ambiente più fresco di circa 5º C, un toccasana ‘green’ un padiglione dalla forma semplice ma originale nel lizzati 180 metri lineari di pareti di legno, alte 6 metri, nel clima afoso dei mesi contenuto. Un padiglione che, di fatto, è un pezzo di con le chiome degli alberi che fuoriescono dai bordi su- estivi che caratterizza la bosco austriaco (54 alberi da fusto, 12.000 piante bo- periori caratterizzando il profilo del padiglione. Come pianura padana. schive e da boscaglia, arbusti) trasferito a Milano. materiale strutturale è stato usato il compensato multi- Padiglione Polonia La proposta per il tema dell’Expo prende le mosse da strato (X-Lam?). Una struttura, quindi, che alla fine Progetto architettonico: 2pm Architekci, Warszawa (PL) quello che è l’elemento, considerato anche alimento, della vita del padiglione, potrà essere smantellata senza L’idea che supporta ill progetto per il Padiglione Polacco che permette la vita: l’aria, la quale, si sa, viene purifi- produrre rifiuti. di Expo2015 si riferisce direttamente ai meleti e, in ge- cata costantemente dagli alberi di cui il suolo austriaco Il padiglione forma una cornice attorno a un corpo ve- nerale, all’orticoltura, ambito agrocolturale decisamente è abbondantemente ricoperto. getativo di ampie dimensioni, fungendo da contenitore importante per il paesaggio e l’economia polacchi. Il Il bosco all’interno del padiglione dell’EXPO si esten- per la realizzazione del paesaggio all’interno. Con mi- padiglione è stato quindi realizzato utilizzando un mo- derà per tutta la superficie interna di 560 m2. sure relativamente naturali sarà possibile ottenere il tivo quantomeno evocativo: le cassette in legno, quelle clima percepito in un fitto bosco austriaco, basato sul- normalmente usate nei trasporti come packaging di l’effetto rinfrescante dell’evapotraspirazione delle piante frutta e verdura. che, negli afosi mesi estivi della pianura padana, sa- L’idea architettonica si sviluppa, concettualmente, su ranno di sicuro comfort. due livelli. Alla microscala, attraverso l’uso del muro Il Padiglione pone al centro dell’attenzione la compe- esterno traforato e modulare del padiglione, che visiva- tenza tecnica ed ecologica dell’Austria, non solo co- mente fa riferimento alle cassette delle mele sopra struttivamente ma anche tecnologicamente. Per la menzionate, e, alla macroscala, trasmettendo l’idea del produzione di energia elettrica verrà sfruttata una tec- padiglione a sua volta come una grande cassetta, bi- nologia, installata su una grande area della facciata, glietto da visita dell’agricoltura del Paese centroeuro- basata sull’effetto Grätzel, un’applicazione della nano- peo. bionica che prevede la produzione di elettricità par- Il layout del padiglione accompagna i visitatori attra- sitatore in un’unica volta. L’illusione dell’espansione e tendo dal processo di fotosintesi. La superficie vetrata verso un giardino ‘segreto’ simbolico, nascosto in modo dell’infinità del giardino al livello superiore è creata del padiglione, 90 m2 complessivi, caratterizza l’im- labirintico dietro il lavoro di traforo della struttura ‘a cas- usando degli elementi specchiati, realizzati con metallo pianto di produzione dell’energia elettrica. Con una setta’, giardino che consiste di file di alberi di mele. lucido cromato, di cui è rivestita tutta la superficie in- media di sei ore di sole al giorno è prevista una produ- L’immagine del padiglione però non viene svelata al vi- terna del muro al fine di moltiplicare le riflessioni in ogni zione energetica giornaliera di 24 kWh. possibile direzione. Ciò crea un ambiente pieno di luce, libertà e spazio, quasi una ‘piazza italiana’, una di quelle attorno cui si concentra la vita delle città italiane, qui collocata però al centro di un meleto di Mazovia. In quest’area sarà possibile organizzare vari eventi come parte integrante del programma della mostra. L’esposizione offre, in pratica, una passeggiata virtuale durante la quale i destinatari saranno in grado di co- noscere al meglio l’agricoltura della Polonia e familia- rizzare con il suo paesaggio. Strutturalmente l’edificio si regge su una struttura a te- laio in acciaio, ma l’involucro è dato dai muri autopor- tanti realizzati con i moduli delle “cassette della frutta”. Gli elementi modulari, progettati ad hoc per il padi- glione, sono resi solidali tramite montanti in legno la- mellare ed elementi di acciaio passanti. 94 95 legnoarchitettura_19 techné
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