Napoli: Jorit Agoch, il murale di Ilaria Cucchi simbolo di resistenza

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Napoli: Jorit Agoch, il murale di Ilaria Cucchi simbolo di resistenza
Napoli:   Jorit  Agoch,   il
murale   di  Ilaria   Cucchi
simbolo di resistenza
di Red.Cro.

Il volto di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi ucciso
nel 2009, e’ protagonista del nuovo murale dello street artist
Jorit Agoch a Napoli. Il lavoro e’ stata realizzato su una
facciata di un immobile comunale nel quartiere Vomero ed e’
stato inaugurato oggi ieri che per la prima volta ha mostrato
il suo volto, di Ilaria Cucchi, del sindaco Luigi de Magistris
e dell’assessore al Welfare, Roberta Gaeta. “Ilaria – ha
affermato Jorit – per me, ma credo per il Paese, e’ un simbolo
di resistenza, lei rappresenta la lotta per la giustizia.
Credo che sia una vera patriota italiana perche’, al di la’
della retorica, schierarsi dalla parte dei deboli e’ sempre
sentirsi parte di una comunita’ piu’ grande”. La realizzazione
del murale rientra nel progetto delle Politiche sociali del
Comune di Napoli, in collaborazione con la cooperativa ‘La
Locomotiva’, ‘La citta’ dei ragazzi’ ed ha coinvolto il tavolo
interassessorile        per    la    creativita’       urbana
dell’amministrazione comunale. A lavorare con Jorit sono stati
un gruppo di giovani napoletani che con lui hanno condiviso la
scelta del soggetto. Sulle mura dell’immobile non solo il
volto di Ilaria Cucchi, ma anche quello del Presidente della
Repubblica, Sandro Pertini, e altre immagini che richiamano ai
valori della pace, dell’empatia, della conoscenza e
dell’uguaglianza. “Questo lavoro meraviglioso che avete
realizzato per me – ha detto Ilaria Cucchi – lo dedico a tutti
coloro che sono considerati gli ultimi. Voi ragazzi siete la
nostra speranza di riuscire ad avere una societa’ migliore e
meno preda della discrezionalita’ di chi ha potere. A voi
dico: battetevi sempre per cio’ che ritenete giusto nel
rispetto delle istituzioni e delle regole”. Secondo il sindaco
Napoli: Jorit Agoch, il murale di Ilaria Cucchi simbolo di resistenza
de Magistris, la realizzazione di simili opere “spinge alla
partecipazione civile e all’impegno democratico”.

Ci fu abuso di ufficio su de
Magistris nello scontro tra
le due Procure
di Red.Cro.

Ci fu abuso di ufficio sull’attuale sindaco di Napoli ed ex pm
Luigi de Magistris. La Corte di appello di Salerno ha
riformato parzialmente la sentenza emessa in primo grado del
procedimento nato dallo “scontro tra procure” che aveva
assolto tutti gli imputati per la revoca – illecita
dell’inchiesta “Poseidone” e per l’avocazione del procedimento
“Why not”, accogliendo l’atto di appello proposto da de
Magistris. I giudici di secondo grado hanno dunque
riconosciuto che ci fu una violazione di legge nella revoca
fatta il 29 marzo 2007, riguardo l’inchiesta “Poseidone”,
dall’allora procuratore aggiunto di Catanzaro Salvatore
Murone, in concorso con il senatore di Forza Italia Giancarlo
Pittelli e con l’allora sottosegretario alle attività
produttive Giuseppe Galati: in questo caso è stato ritenuto
che i fatti fossero riconducibili al reato di abuso d’ufficio,
per il quale è stato dichiarato di non dover procedere per
intervenuta prescrizione. Illegittima anche l’avocazione del
procedimento “Why not”, che risale al 19 ottobre 2007 sempre
“a firma” di Murone con il supporto di Dolcino Favi, avvocato
generale facente funzioni di procuratore generale della
Repubblica presso la Corte di appello di Catanzaro, e Antonio
Saladino, imprenditore della Compagnia delle Opere: anche in
Napoli: Jorit Agoch, il murale di Ilaria Cucchi simbolo di resistenza
questo caso i fatti sono stati ritenuti riconducibili al reato
di abuso d’ufficio, per cui si è dichiarato di non dover
procedere per intervenuta prescrizione. Già il primo grado di
giudizio aveva visto un sensibile rallentamento del
procedimento: la prima udienza si effettuò il 2 febbraio 2011,
quasi quattro anni dopo i fatti, e si concluse il 20 aprile
2016 dopo ben 98 udienze. In quel caso, ossia dopo il primo
grado di giudizio, il collegio della prima sezione penale
aveva assolto gli imputati pur riconoscendo in sentenza
l’effettiva violazione di legge. Ma in quel caso – e
giustamente, stando a quanto emerso poi dalla riforma della
sentenza emersa dalla Corte d’appello di Salerno – l’ex Pm ed
attuale primo cittadino di Napoli aveva impugnato la sentenza,
con il supporto dei suoi legali Stefano Montone ed Elena
Lepre, grazie ai quali è stato possibile rendere giustizia ad
un percorso professionale dell’allora pm che ha visto una
effettiva limitazione delle sue attività all’interno delle
inchieste.

Napoli, Ancelotti lancia la
sfida al Psg: «Le grandi
squadre giocano per vincere»
di Redazione Sportiva

NAPOLI – Cavani torna a Napoli, Buffon ritrova la Champions,
al San Paolo arriva il Psg: ecco la notte tanto attesa. La
notte di Champions in cui il Napoli può aprire le porte del
paradiso, mettere le mani sul girone di ferro e pensare
definitivamente che l’impresa è possibile se non addirittura
fattibile. Ma in fondo già un’altra notte, quella di due
settimane fa al Parco dei Principi, ha detto qualcosa di molto
simile, perché al di là del pareggiobeffa la squadra di
Ancelotti è tornata da Parigi con la piena consapevolezza
della propria forza: “Ma l’andata è ormai andata, al San Paolo
dobbiamo trascinare il nostro pubblico con una grande
prestazione” ha detto il tecnico degli azzurri. “Noi non
facciamo calcoli, il pari non mi va bene perché le grandi
squadre giocano solo per vincere. Dove possiamo arrivare? “Per
guardare il traguardo è presto, abbiamo sicuramente margini di
miglioramento e dobbiamo migliorarci senza fare calcoli in
campionato e nel gruppo di Champions. Qui il traguardo è più
vicino, ma non giochiamo facendo calcoli”. Per già la
quindicesima volta su quindici partite disputate dall’inizio
di questa stagione il Napoli dovrebbe giocare questa
importante partita con una formazione diversa. Rispetto sfida
di sabato sera contro l’Empoli dovrebbero esserci ben sette
cambi. Innanzitutto Dries Mertens dovrebbe posizionarsi in
attacco accanto a Lorenzo Insigne prendendo il posto di Arek
Milik. Per quanto riguarda
la porta David Ospina starà tra i pali. Di fronte all’estremo
difensore una retroguardia formata da quattro uomini, vale a
dire Nikola Maksimovic, Raul Albiol, Kalidou Koulibaly e Mario
Rui. Infine per quanto concerne il centrocampo spazio a José
Maria Callejon, Allan, Marek Hamsik e Fabian Ruiz. Dalla parte
dei francesi i n v e c e spicca l’assenza del giocatore più
att e s o , Edinson Cavani. Il Matador infatti non è al meglio
è dovrebbe partire dalla panchina. A guidare l’attacco del
club transalpino dovrebbero dunque essere Di Maria, assieme a
Neymar e Mbappé. Centrocampo a quattro con Bernat, Rabiot,
Verratti e Meunier. Difesa a tre con Kimpembe, Thiago Silva e
Marquinhos, mentre in porta tornerà Buffon a giocare la
Champions dopo la squalifica.
COSI’ IN CAMPO

ORE 21

NAPOLI (4-4-2): Ospina; Maksimovic, Koulibaly, Albiol, Mario
Rui; Callejon, Allan, Hamsik, Fabian Ruiz; Mertens, Insigne.
Allenatore: Ancelotti

PSG (4-3-3): Buffon; Meunier, Thiago Silva, Kimpembe,
Marquinhos; Bernat, Rabiot, Verratti, Meunier; Di Maria,
Neymar; Mbappé. Allenatore: Tuchel

ARBITRO:Kuipers (Olanda).

Lo lascia, lui la sequestra e
la riduce in fin di vita,
arrestato
di Red. Cro.

Lei lo lascia, lui la sequestra e la riduce in fin di vita. I
Carabinieri della stazione di San Pietro a Patierno, a Napoli,
hanno arrestato, con l’accusa di tentato omicidio e sequestro
di persona, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip di
Napoli, un 52enne gia’ noto alle forze dell’ordine. I medici
del pronto soccorso del “San Giovanni Bosco” avevano
contattato la centrale operativa dei carabinieri segnalando
che era stata appena accolta una donna con segni di
maltrattamenti. Ai militari arrivati in ospedale la vittima ha
denunciato di essere stata ridotta in quel modo dall’ex
compagno: con il 52enne aveva intrattenuto una relazione per
circa 9 mesi e durante quel periodo – secondo il suo racconto
– aveva fatto piu’ di una volta ricorso alla violenza, sempre
accusandola di averla tradita e, a dire della donna, spesso
avrebbe assunto cocaina. La donna ha raccontato ai
carabinieri, dopo essere stata ricoverata, delle violenze
subite dall’uomo con cui aveva avuto una relazione per circa 9
mesi. Lui la accusava di averla tradita e spesso avrebbe
assunto cocaina. Poco tempo fa la donna ha deciso di
interrompere il legame andando a vivere a casa della figlia;
la mattina all’alba uscendo per andare a lavoro si è imbattuta
nell’ex. Lui l’ha afferrata urlando “sei mia, non puoi
scappare! Se scappi ti ammazzo con il cacciavite” e l’ha
tirata nella sua auto. Poi l’ha portata a casa sua e, dopo un
approccio sessuale fallito, l’ha chiusa dentro tenendola
imprigionata per 12 ore. La donna ha denunciato di essere
stata continuamente percossa con pugni e calci durante il
sequestro, alzata da terra per i capelli; il 52enne le ha
sbattuto la testa contro la testata del letto e ha tentato più
volte di soffocarla con una coperta. Alla sera, non avendo più
forze, l’ha sbattuta fuori casa; la donna è scesa dalle scale
e si è imbattuta in un passante che l’ha portata in ospedale
dove le sono stati       riscontrati    evidenti   segni   di
maltrattamento.

De Luca, blitz al Cardarelli
per l’apertura dell’asilo
nido
di fm

Nasce come asilo nido dei dipendenti dell’Ospedale Cardarelli
di Napoli, ma presto potrà servire anche come “baby parking”
per quelle mamme o papà che devono recarsi in visita dai
degenti e che non sanno come fare con i piccoli di casa. E, da
oggi, sarà aperto il bando per chiedere l’ammissione dei
bambini. E’ stato inaugurato ieri l’asilo aziendale del
Cardarelli, un progetto, fanno sapere dall’ospedale, “in linea
con la visione politica del governatore della Campania
Vincenzo De Luca”, presente all’incontro. “De Luca ha accolto
con grande entusiasmo questo progetto – sottolinea il
direttore generale Ciro Verdoliva – ci ha spronati con un
cospicuo finanziamento. All’asilo nido ho fortemente creduto
assieme ad Anna Iervolino, direttore amministrativo, e Franco
Paradiso, direttore sanitario”. Per l’assessore regionale alle
Pari Opportunità, Chiara Marciani, “i progetti che assicurano
una migliore conciliazione dei tempi di vita lavorativa con i
tempi di vita familiare sono una priorità per la Regione
Campania”. “La Giunta De Luca – afferma – ha voluto provvedere
a un finanziamento particolare per i nidi negli ospedali della
nostra Regione”. L’organizzazione degli spazi nasce
dall’esigenza di accogliere un numero di ospiti con
frequentazione fissa e per questo è stata prevista
l’accoglienza di 8 bambini piccoli o lattanti e 16 più grandi.
Una distinzione che potrà cambiare nel tempo a seconda delle
esigenze. E’ stata prevista la possibilità di movimentare le
pareti divisorie, che sono mobili, e gli arredi dello spazio
polifunzionale di gioco e mensa, in modo da poter modulare
l’area a seconda delle necessità. Le pareti mobili possono
essere totalmente rimosse, proponendo così anche una terza
ipotesi di utilizzo dello spazio di gioco, costituita da
un’unica grande sala.

La Roma ferma la rincorsa del
Napoli
di Redazione Sportiva

Al 90° Mertens evita la sconfitta realizzando il meritato
pareggio ma la Roma porta via un punto che allontana i
partenopei dalle vetta della classifiica, con la Juve che
ritorna a + 6. L gara parte bene per i padroni di casa. Al 7′
va vicinissima al vantaggio con una fenomenale progressione di
Ruiz che salta tre avversari
come birilli e serve Insigne
all’altezza del dischetto del
rigore, ma la sua conclusione è
ribattuta in corner da un
provvidenziale intervento di
Manolas. Il Napoli insiste ma la
Roma passa proprio al 15mo. El Shaarawy, sfrutta l’assist di
Under e batte Ospina con un destro che vale il prezioso
vantaggio. Lo svantaggio scuote squadra di Ancelotti, che alza
di una decina di metri il proprio baricentro e si spinge in
attacco, sfiorando il pari in ben tre occasioni con Milik,
Hamsik e ancora Milik, trovando però sempre un attento Olsen
tra i pali. La Roma resiste e per poco non trova la zampata
giusta: Al 34′ va vicina al raddoppio con Edin Dzeko, il cui
tiro viene parato da Ospina, poi sul rimpallo recupera la
sfera e calcia in porta praticamente senza portiere, ma Albiol
salva tutto sulla linea, evitando il raddoppio degli
ospiti.Nella ripresa l’azione del Napoli si fa arrembante e la
Roma ha grandi difficolta’ nel contenere gli attacchi degli
azzurri. Quel che continua a mancare agli uomini di Ancelotti,
pero’, e’ la precisione sotto porta. Ad ogni tentativo degli
azzurri spunta sempre un piede o una gamba dei difensori
giallorossi che impedisce al Napoli di finalizzare l’azione e
quando gli attaccanti arrivano al tiro sono sempre imprecisi
nell’indirizzare il pallone verso la porta di Olsen. La Roma
accentua inevitabilmente sempre piu’ il suo atteggiamento
speculativo e quando il Napoli attacca, i giallorossi i
difendono in alcuni momenti con tutti e undici i propri
giocatori dietro la linea della palla. Piu’ passa il tempo,
piu’ i tentativi dei padroni di casa si fanno frettolosi e
imprecisi. La Roma e’ sempre piu’ arroccata davanti alla porta
di Olsen e non prova neanche quasi piu’ a uscire dalla propria
meta’ campo. Il pubblico invoca il miracolo che avviene a un
minuto dalla fine quando Mertens spunta dal nulla in area di
rigore e manda il pallone alle spalle di Olsen. Il Napoli
mantiene l’imbattibilita’ interna, ma frena in classifica e
torna a sei punti di distacco dalla Juve. Ma per come si era
messa la partita deve considerarlo un punto guadagnato. Alla
Roma resta il rimpianto di essere andata vicinissima al colpo
grosso sfumato a una manciata di secondi dalla conclusione

De Magistris lancia la sfida
a De Luca: “Regionali? Presto
scioglierò la riserva”
di Martino Lupo

“Oggi abbiamo scritto il primo tempo, con un importante cambio
in giunta che tocca tematiche a me molto care: il diritto al
lavoro, alla casa, le fragilita’ e le poverta’, le persone. Ma
poi ci saranno altre iniziative nei prossimi giorni, ci sara’
un secondo tempo”. Lo ha detto il sindaco di NAPOLI, Luigi de
Magistris, nel corso della conferenza stampa in cui ha
annunciato un rimpasto di giunta e l’ingresso nella squadra di
governo degli assessori Laura Marmorale e Monica Buonanno.
“Lavoriamo nell’ottica di rafforzare la coalizione e non di
indebolirla”, ha spiegato l’ex Pm, che ha scelto di trattenere
per se’ la delega al verde “perché mi auguro di continuare il
lavoro politico fatto con i Verdi”. Il partito del Sole che
Ride ha storto il naso, infatti, quando de Magistris ha deciso
di ‘licenziare’ dalla giunta l’assessore dei Verdi, Maria
D’Ambrosio. “Non ho alcuna intenzione – ha sottolineato il
sindaco – di generare rotture tra una parte di maggioranza e
un’altra. Non ci sono veleni ne’ tossine e nei due anni e
mezzo che ci separano dalla fine di questa legislatura,
raggiungeremo gli obiettibi”. “Quella sul futuro candidato
sindaco è una domanda che inizio a sentire da un po’ e sulla
quale dobbiamo iniziare a confrontarci sempre di più”. Così il
sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sulla scelta del
candidato a sindaco di Napoli alle amministrative del 2021. De
Magistris è al suo secondo mandato a Palazzo San Giacomo e non
nasconde la riflessione su una sua candidatura a presidente
della Regione Campania nel 2020: “Nel momento in cui sono sul
tavolo le regionali – spiega – non si può far passare troppo
tempo per scegliere il candidato al Comune. Credo che le due
cose, come tempi, viaggeranno
assieme. Nel momento in cui
dovessi sciogliere la riserva
definitivamente se candidarmi a
Palazzo Santa Lucia, dobbiamo
avere anche il candidato a
Palazzo    San   Giacomo”.     De
Magistris si dice consapevole
che nella coalizione che sostiene la sua amministrazione “le
aspirazioni sono tante”. Di sicuro “l’attuale vicesindaco non
può essere un candidato al Comune perché non riesco a
immaginare un candidato che non parli la lingua napoletana”,
con riferimento a Enrico Panini, nato a Reims in Francia e
cresciuto a Correggio, in provincia di Reggio Emilia.
Napoli,   la  rinascita di
Maksimovic Da emarginato a
colonna difensiva
di Redazione Sportiva

Al Parco dei Principi PSG e Napoli hanno dato spettacolo. La
partita, valida per il terzo turno dei gironi di Champions
League, ha visto affrontarsi due delle formazioni più in forma
d’Europa. Il tasso qualitativo non era certo una sorpresa: i
parigini hanno campioni assoluti dotati di grande esperienza e
di grandissima tecnica, per i napoletani vale lo stesso ma,
probabilmente, in misura minore. Bisogna ammettere che i vari
Mbappè, Neymar, Di Maria e via dicendo hanno impensierito, e
non poco, i tifosi azzurri. Ma non la difesa partenopea, che
ha invece affrontato i fuoriclasse francesi con coraggio e
determinazione. I due gol sono arrivati un po’ per
combinazione e un po’ per ‘meriti accademici’: le statistiche
fanno emergere un sostanziale equilibrio, anche se i padroni
di casa hanno mirato di più verso la porta di Ospina.
Superlativa è stata, in ogni caso, la prestazione del reparto
difensivo azzurro. A brillare insieme ad Albiol e Koulibaly è
stato anche Maksimovic, il grande emarginato dell’era
sarrista. Con il serbo il Napoli sembra aver trovato l’arma
segreta per affrontare le più grandi squadre d’Europa. Se da
un lato c’è un Insigne che sta vivendo un momento di gloria
indimenticabile in Champions, dall’altro va sottolineato il
lavoro del centrale ex Torino. Non se ne parla molto, eppure
il suo blocco difensivo è stato pressoché perfetto. Nessuna
sbavatura, nessun pallone regalato agli avversari, ma solo
tanta attenzione e tanti interventi effettuati nel modo
corretto e con i tempi giusti. Dalle sue parti Di Maria non
passa, come non passa Neymar. Non sarà un caso se entrambi i
gol subiti sono arrivati dal lato opposto, quello protetto da
Mario Rui. La cura Ancelotti sembra aver sortito un grande
effetto su di lui che, pur giocando poco in campionato, quando
viene ‘scongelato’ in Champions si rende protagonista di
grandi prestazioni. Ancelotti lo ha potenziato, i campani lo
hanno riscoperto, e ora per lui potrebbe arrivare il momento
della conferma anche in campionato.Gennaro Famiglietti,
avvocato di Edinson Cavani, ha rilasciato alcune significative
dichiarazioni a Kiss Kiss Napoli. “L’abbraccio con Aurelio De
Laurentiis è da vedere come un gesto di apertura e come grande
riconoscenza tra Edinson ed il presidente per tutte le
soddisfazioni reciproche vissute insieme. Gli anni vissuti a
Napoli rappresentano un ricordo che niente potrà mai
cancellare. E questa cosa Edi l’ha detta più volte: quante
volte ha fatto sapere che gli farebbe piacere tornare in città
per vestire ancora la maglia azzurra”.

Napoli,                 De          Laurentiis:
«Scudetto? Aspettiamo i passi
falsi della Juve»
di Redazione Sportiva

È ancora De Laurentiis contro Sarri. Il presidente del Napoli,
intervistato a margine dell’elezione del presidente Figc, ha
spiegato i motivi dell’arrivo di Ancelotti e dell’addio
all’attuale tecnico del Chelsea: “Ho voluto Carlo in maniera
assoluta. Qualcuno forse aveva mal interpretato il suo arrivo,
ho sentito frasi un po’ scontate e anche maleducate. Si era
detto di un Ancelotti arrivato a Napoli per la pensione, ma
lui è un grande allenatore che ha vinto tutto e non gli si può
certo rimproverare questo”.
Parole completamente differenti quelle riservate a Maurizio
Sarri: “Non guardo più Sarri, è un grande allenatore e gli
auguro di fare la sua strada in Inghilterra. Al Napoli ha dato
quello che poteva e con lui non abbiamo vinto nulla. Peccato,
ma nella vita c’è chi gioca per se stesso e chi per la
funzione per la quale è stato ingaggiato: con questo, credo di
aver detto tutto…”. Ma il pezzo forte delle dichiarazioni di
De Laurentiis riguarda la corsa allo scudetto: “Tutto è
possibile, basta qualche passo falso della Juventus e siamo
lì. Il Napoli ha iniziato un nuovo corso, io parlo sempre di
trienni e quest’anno, con l’utilizzo di tutti i giocatori,
andrà bene. Certo, in Champions dobbiamo fare i conti con un
girone infernale, ma speriamo di avere capacità e fortuna”.
Simone Verdi dovrà stare fermo per circa 20-30 giorni dopo
l’infortunio subito dopo pochi secondi in casa dell’Udinese.
Il Napoli di Ancelotti perde così un’alternativa in attacco
per la distrazione di primo grado all’adduttore sinistro. Il
calciatore sarà sottoposto a terapie per velocizzarne il
recupero dopo l’esito degli esami medici a cui è stato
sottoposto. Ancelotti potrebbe averlo a disposizione a metà
novembre.
Intanto Ancelotti ha diramato la lista dei convocati per la
trasferta di domani sera a Parigi contro il Psg dell’ex
Cavani, valida per la terza giornata di Champions League. C’è
anche Lorenzo Insigne, che ha recuperato dall’affaticamento
muscolare che lo costretto a dare forfait a Udine. Tornano
Meret e Ghoulam: il portiere è alla sua prima convocazione in
azzurro dopo l’infortunio alla mano subito al primo giorno di
ritiro estivo. Il terzino algerino torna a disposizione dopo
una lunga degenza e due interventi al ginocchio. Assenti
invece Verdi e Ounas alle prese con problemi muscolari. I
convocati per Parigi: Ospina, Karnezis, Meret, Albiol,
Maksimovic, Koulibaly, Malcuit, Mario Rui, Hysaj, Ghoulam,
Fabian Ruiz, Rog, Allan, Diawara, Zielinski, Hamsik, Mertens,
Callejon, Milik, Insigne.

Trema il Vesuvio: 41 scosse
in pocche ore
                       di Martino   Lupo

Uno sciame sismico composto da complessive 41 scosse di
magnitudo bassa, tra il pomeriggio e la tarda serata di ieri,
secondo quanto rilevato dalle strumentazioni in dotazioni
all’Osservatorio Vesuviano, tra -0,6 e 1.1 della scala
Ritcher: ”Concentrate nell’ area craterica del vulcano e
quindi non percepite dalla popolazione” spiega il direttore
dell’osservatorio Francesca Bianco. Eppure tali da mettere in
agitazione le popolazioni residenti nella cosiddetta zona
rossa, quella dei 18 Comuni più vicini al Vesuvio, dopo che la
notizia si è diffusa sui social. Tutto normale? ”Diciamo in
piena onestà – prosegue Bianco – che nulla è normale attorno
ad un vulcano attivo. Pur se in presenza di una serie di
scosse basse, diverse delle quali non sarebbero state
percepite se il Vesuvio non avesse avuto una così grande
densità di stazioni sismiche, bisogna sempre prendere ogni
dato con cautela. Cautela, non allarm smo. Siamo in presenza
di un vulcano attivo e ogni cosa può permettere di meglio
studiare lo stesso”. Quale è insomma la situazione complessiva
legata al Vesuvio? ”Negli ultimi anni stiamo osservando una
situazione di insubsidenza, un abbassamento per dirla in
termini non tecnici, pari a circa 5-6 centimetri dal 2012 ad
oggi. Cosa può significare? Potrebbe voler dire, per le
conoscenze in nostro possesso, che siamo in presenza di una
massa vulcanica attiva con magma che si muove in questa
direzione, visto che un magma che risale produce di norma un
rigonfiamento. Cosa ben diversa, per capirci, da ciò che
registriamo nell’area dei Campi Flegrei, dove negli ultimi 13
anni è stato registrato un sollevamento pari a circa 50
centimetri”. Lo stato di attività di un vulcano è monitorato
attraverso l’osservazione di parametri geofisici e geochimici.
Il rilevamento di detti parametri e la loro misura sono
effettuati attraverso tecniche di monitoraggio che si servono
di reti di strumenti opportunamente progettati. Al Vesuvio
sono installati strumenti per il monitoraggio continuo della
sismicità, delle deformazioni del suolo e delle emissioni di
gas dal suolo e dalle fumarole. Inoltre si effettuano
periodiche campagne per la misura di parametri geofisici e
geochimici. I dati prodotti dagli strumenti in continuo e
dalle campagne di misura sono analizzati da sistemi automatici
e controllati ed interpretati dai ricercatori dei diversi
settori. Da qualche anno è attivo il Piano di Evacuazione. Nei
25 Comuni dell’ area vesuviana compresi nel piano di
emergenza, tra i quali figura anche Napoli, vi sono 672 mila
residenti, con oltre 375 mila auto immatricolate. Il Piano
prevede un’evacuazione di tutte le persone residenti nella
zona rossa nell’arco di 72 ore, con l’impiego di 500 pullman e
220 treni, e abbiamo definito come nostra competenza le “aree
di incontro” per l’allontanamento dei cittadini nelle regione
“gemellate” nell’ambito del Piano della Protezione civile
nazionale
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