Napoli: Jorit Agoch, il murale di Ilaria Cucchi simbolo di resistenza
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Napoli: Jorit Agoch, il murale di Ilaria Cucchi simbolo di resistenza di Red.Cro. Il volto di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi ucciso nel 2009, e’ protagonista del nuovo murale dello street artist Jorit Agoch a Napoli. Il lavoro e’ stata realizzato su una facciata di un immobile comunale nel quartiere Vomero ed e’ stato inaugurato oggi ieri che per la prima volta ha mostrato il suo volto, di Ilaria Cucchi, del sindaco Luigi de Magistris e dell’assessore al Welfare, Roberta Gaeta. “Ilaria – ha affermato Jorit – per me, ma credo per il Paese, e’ un simbolo di resistenza, lei rappresenta la lotta per la giustizia. Credo che sia una vera patriota italiana perche’, al di la’ della retorica, schierarsi dalla parte dei deboli e’ sempre sentirsi parte di una comunita’ piu’ grande”. La realizzazione del murale rientra nel progetto delle Politiche sociali del Comune di Napoli, in collaborazione con la cooperativa ‘La Locomotiva’, ‘La citta’ dei ragazzi’ ed ha coinvolto il tavolo interassessorile per la creativita’ urbana dell’amministrazione comunale. A lavorare con Jorit sono stati un gruppo di giovani napoletani che con lui hanno condiviso la scelta del soggetto. Sulle mura dell’immobile non solo il volto di Ilaria Cucchi, ma anche quello del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, e altre immagini che richiamano ai valori della pace, dell’empatia, della conoscenza e dell’uguaglianza. “Questo lavoro meraviglioso che avete realizzato per me – ha detto Ilaria Cucchi – lo dedico a tutti coloro che sono considerati gli ultimi. Voi ragazzi siete la nostra speranza di riuscire ad avere una societa’ migliore e meno preda della discrezionalita’ di chi ha potere. A voi dico: battetevi sempre per cio’ che ritenete giusto nel rispetto delle istituzioni e delle regole”. Secondo il sindaco
de Magistris, la realizzazione di simili opere “spinge alla partecipazione civile e all’impegno democratico”. Ci fu abuso di ufficio su de Magistris nello scontro tra le due Procure di Red.Cro. Ci fu abuso di ufficio sull’attuale sindaco di Napoli ed ex pm Luigi de Magistris. La Corte di appello di Salerno ha riformato parzialmente la sentenza emessa in primo grado del procedimento nato dallo “scontro tra procure” che aveva assolto tutti gli imputati per la revoca – illecita dell’inchiesta “Poseidone” e per l’avocazione del procedimento “Why not”, accogliendo l’atto di appello proposto da de Magistris. I giudici di secondo grado hanno dunque riconosciuto che ci fu una violazione di legge nella revoca fatta il 29 marzo 2007, riguardo l’inchiesta “Poseidone”, dall’allora procuratore aggiunto di Catanzaro Salvatore Murone, in concorso con il senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli e con l’allora sottosegretario alle attività produttive Giuseppe Galati: in questo caso è stato ritenuto che i fatti fossero riconducibili al reato di abuso d’ufficio, per il quale è stato dichiarato di non dover procedere per intervenuta prescrizione. Illegittima anche l’avocazione del procedimento “Why not”, che risale al 19 ottobre 2007 sempre “a firma” di Murone con il supporto di Dolcino Favi, avvocato generale facente funzioni di procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Catanzaro, e Antonio Saladino, imprenditore della Compagnia delle Opere: anche in
questo caso i fatti sono stati ritenuti riconducibili al reato di abuso d’ufficio, per cui si è dichiarato di non dover procedere per intervenuta prescrizione. Già il primo grado di giudizio aveva visto un sensibile rallentamento del procedimento: la prima udienza si effettuò il 2 febbraio 2011, quasi quattro anni dopo i fatti, e si concluse il 20 aprile 2016 dopo ben 98 udienze. In quel caso, ossia dopo il primo grado di giudizio, il collegio della prima sezione penale aveva assolto gli imputati pur riconoscendo in sentenza l’effettiva violazione di legge. Ma in quel caso – e giustamente, stando a quanto emerso poi dalla riforma della sentenza emersa dalla Corte d’appello di Salerno – l’ex Pm ed attuale primo cittadino di Napoli aveva impugnato la sentenza, con il supporto dei suoi legali Stefano Montone ed Elena Lepre, grazie ai quali è stato possibile rendere giustizia ad un percorso professionale dell’allora pm che ha visto una effettiva limitazione delle sue attività all’interno delle inchieste. Napoli, Ancelotti lancia la sfida al Psg: «Le grandi squadre giocano per vincere» di Redazione Sportiva NAPOLI – Cavani torna a Napoli, Buffon ritrova la Champions, al San Paolo arriva il Psg: ecco la notte tanto attesa. La notte di Champions in cui il Napoli può aprire le porte del paradiso, mettere le mani sul girone di ferro e pensare definitivamente che l’impresa è possibile se non addirittura fattibile. Ma in fondo già un’altra notte, quella di due
settimane fa al Parco dei Principi, ha detto qualcosa di molto simile, perché al di là del pareggiobeffa la squadra di Ancelotti è tornata da Parigi con la piena consapevolezza della propria forza: “Ma l’andata è ormai andata, al San Paolo dobbiamo trascinare il nostro pubblico con una grande prestazione” ha detto il tecnico degli azzurri. “Noi non facciamo calcoli, il pari non mi va bene perché le grandi squadre giocano solo per vincere. Dove possiamo arrivare? “Per guardare il traguardo è presto, abbiamo sicuramente margini di miglioramento e dobbiamo migliorarci senza fare calcoli in campionato e nel gruppo di Champions. Qui il traguardo è più vicino, ma non giochiamo facendo calcoli”. Per già la quindicesima volta su quindici partite disputate dall’inizio di questa stagione il Napoli dovrebbe giocare questa importante partita con una formazione diversa. Rispetto sfida di sabato sera contro l’Empoli dovrebbero esserci ben sette cambi. Innanzitutto Dries Mertens dovrebbe posizionarsi in attacco accanto a Lorenzo Insigne prendendo il posto di Arek Milik. Per quanto riguarda la porta David Ospina starà tra i pali. Di fronte all’estremo difensore una retroguardia formata da quattro uomini, vale a dire Nikola Maksimovic, Raul Albiol, Kalidou Koulibaly e Mario Rui. Infine per quanto concerne il centrocampo spazio a José Maria Callejon, Allan, Marek Hamsik e Fabian Ruiz. Dalla parte dei francesi i n v e c e spicca l’assenza del giocatore più att e s o , Edinson Cavani. Il Matador infatti non è al meglio è dovrebbe partire dalla panchina. A guidare l’attacco del club transalpino dovrebbero dunque essere Di Maria, assieme a Neymar e Mbappé. Centrocampo a quattro con Bernat, Rabiot, Verratti e Meunier. Difesa a tre con Kimpembe, Thiago Silva e Marquinhos, mentre in porta tornerà Buffon a giocare la Champions dopo la squalifica. COSI’ IN CAMPO ORE 21 NAPOLI (4-4-2): Ospina; Maksimovic, Koulibaly, Albiol, Mario
Rui; Callejon, Allan, Hamsik, Fabian Ruiz; Mertens, Insigne. Allenatore: Ancelotti PSG (4-3-3): Buffon; Meunier, Thiago Silva, Kimpembe, Marquinhos; Bernat, Rabiot, Verratti, Meunier; Di Maria, Neymar; Mbappé. Allenatore: Tuchel ARBITRO:Kuipers (Olanda). Lo lascia, lui la sequestra e la riduce in fin di vita, arrestato di Red. Cro. Lei lo lascia, lui la sequestra e la riduce in fin di vita. I Carabinieri della stazione di San Pietro a Patierno, a Napoli, hanno arrestato, con l’accusa di tentato omicidio e sequestro di persona, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip di Napoli, un 52enne gia’ noto alle forze dell’ordine. I medici del pronto soccorso del “San Giovanni Bosco” avevano contattato la centrale operativa dei carabinieri segnalando che era stata appena accolta una donna con segni di maltrattamenti. Ai militari arrivati in ospedale la vittima ha denunciato di essere stata ridotta in quel modo dall’ex compagno: con il 52enne aveva intrattenuto una relazione per circa 9 mesi e durante quel periodo – secondo il suo racconto – aveva fatto piu’ di una volta ricorso alla violenza, sempre accusandola di averla tradita e, a dire della donna, spesso avrebbe assunto cocaina. La donna ha raccontato ai carabinieri, dopo essere stata ricoverata, delle violenze subite dall’uomo con cui aveva avuto una relazione per circa 9
mesi. Lui la accusava di averla tradita e spesso avrebbe assunto cocaina. Poco tempo fa la donna ha deciso di interrompere il legame andando a vivere a casa della figlia; la mattina all’alba uscendo per andare a lavoro si è imbattuta nell’ex. Lui l’ha afferrata urlando “sei mia, non puoi scappare! Se scappi ti ammazzo con il cacciavite” e l’ha tirata nella sua auto. Poi l’ha portata a casa sua e, dopo un approccio sessuale fallito, l’ha chiusa dentro tenendola imprigionata per 12 ore. La donna ha denunciato di essere stata continuamente percossa con pugni e calci durante il sequestro, alzata da terra per i capelli; il 52enne le ha sbattuto la testa contro la testata del letto e ha tentato più volte di soffocarla con una coperta. Alla sera, non avendo più forze, l’ha sbattuta fuori casa; la donna è scesa dalle scale e si è imbattuta in un passante che l’ha portata in ospedale dove le sono stati riscontrati evidenti segni di maltrattamento. De Luca, blitz al Cardarelli per l’apertura dell’asilo nido di fm Nasce come asilo nido dei dipendenti dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, ma presto potrà servire anche come “baby parking” per quelle mamme o papà che devono recarsi in visita dai degenti e che non sanno come fare con i piccoli di casa. E, da oggi, sarà aperto il bando per chiedere l’ammissione dei bambini. E’ stato inaugurato ieri l’asilo aziendale del Cardarelli, un progetto, fanno sapere dall’ospedale, “in linea
con la visione politica del governatore della Campania Vincenzo De Luca”, presente all’incontro. “De Luca ha accolto con grande entusiasmo questo progetto – sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva – ci ha spronati con un cospicuo finanziamento. All’asilo nido ho fortemente creduto assieme ad Anna Iervolino, direttore amministrativo, e Franco Paradiso, direttore sanitario”. Per l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Chiara Marciani, “i progetti che assicurano una migliore conciliazione dei tempi di vita lavorativa con i tempi di vita familiare sono una priorità per la Regione Campania”. “La Giunta De Luca – afferma – ha voluto provvedere a un finanziamento particolare per i nidi negli ospedali della nostra Regione”. L’organizzazione degli spazi nasce dall’esigenza di accogliere un numero di ospiti con frequentazione fissa e per questo è stata prevista l’accoglienza di 8 bambini piccoli o lattanti e 16 più grandi. Una distinzione che potrà cambiare nel tempo a seconda delle esigenze. E’ stata prevista la possibilità di movimentare le pareti divisorie, che sono mobili, e gli arredi dello spazio polifunzionale di gioco e mensa, in modo da poter modulare l’area a seconda delle necessità. Le pareti mobili possono essere totalmente rimosse, proponendo così anche una terza ipotesi di utilizzo dello spazio di gioco, costituita da un’unica grande sala. La Roma ferma la rincorsa del Napoli di Redazione Sportiva Al 90° Mertens evita la sconfitta realizzando il meritato pareggio ma la Roma porta via un punto che allontana i
partenopei dalle vetta della classifiica, con la Juve che ritorna a + 6. L gara parte bene per i padroni di casa. Al 7′ va vicinissima al vantaggio con una fenomenale progressione di Ruiz che salta tre avversari come birilli e serve Insigne all’altezza del dischetto del rigore, ma la sua conclusione è ribattuta in corner da un provvidenziale intervento di Manolas. Il Napoli insiste ma la Roma passa proprio al 15mo. El Shaarawy, sfrutta l’assist di Under e batte Ospina con un destro che vale il prezioso vantaggio. Lo svantaggio scuote squadra di Ancelotti, che alza di una decina di metri il proprio baricentro e si spinge in attacco, sfiorando il pari in ben tre occasioni con Milik, Hamsik e ancora Milik, trovando però sempre un attento Olsen tra i pali. La Roma resiste e per poco non trova la zampata giusta: Al 34′ va vicina al raddoppio con Edin Dzeko, il cui tiro viene parato da Ospina, poi sul rimpallo recupera la sfera e calcia in porta praticamente senza portiere, ma Albiol salva tutto sulla linea, evitando il raddoppio degli ospiti.Nella ripresa l’azione del Napoli si fa arrembante e la Roma ha grandi difficolta’ nel contenere gli attacchi degli azzurri. Quel che continua a mancare agli uomini di Ancelotti, pero’, e’ la precisione sotto porta. Ad ogni tentativo degli azzurri spunta sempre un piede o una gamba dei difensori giallorossi che impedisce al Napoli di finalizzare l’azione e quando gli attaccanti arrivano al tiro sono sempre imprecisi nell’indirizzare il pallone verso la porta di Olsen. La Roma accentua inevitabilmente sempre piu’ il suo atteggiamento speculativo e quando il Napoli attacca, i giallorossi i difendono in alcuni momenti con tutti e undici i propri giocatori dietro la linea della palla. Piu’ passa il tempo, piu’ i tentativi dei padroni di casa si fanno frettolosi e imprecisi. La Roma e’ sempre piu’ arroccata davanti alla porta di Olsen e non prova neanche quasi piu’ a uscire dalla propria meta’ campo. Il pubblico invoca il miracolo che avviene a un
minuto dalla fine quando Mertens spunta dal nulla in area di rigore e manda il pallone alle spalle di Olsen. Il Napoli mantiene l’imbattibilita’ interna, ma frena in classifica e torna a sei punti di distacco dalla Juve. Ma per come si era messa la partita deve considerarlo un punto guadagnato. Alla Roma resta il rimpianto di essere andata vicinissima al colpo grosso sfumato a una manciata di secondi dalla conclusione De Magistris lancia la sfida a De Luca: “Regionali? Presto scioglierò la riserva” di Martino Lupo “Oggi abbiamo scritto il primo tempo, con un importante cambio in giunta che tocca tematiche a me molto care: il diritto al lavoro, alla casa, le fragilita’ e le poverta’, le persone. Ma poi ci saranno altre iniziative nei prossimi giorni, ci sara’ un secondo tempo”. Lo ha detto il sindaco di NAPOLI, Luigi de Magistris, nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato un rimpasto di giunta e l’ingresso nella squadra di governo degli assessori Laura Marmorale e Monica Buonanno. “Lavoriamo nell’ottica di rafforzare la coalizione e non di
indebolirla”, ha spiegato l’ex Pm, che ha scelto di trattenere per se’ la delega al verde “perché mi auguro di continuare il lavoro politico fatto con i Verdi”. Il partito del Sole che Ride ha storto il naso, infatti, quando de Magistris ha deciso di ‘licenziare’ dalla giunta l’assessore dei Verdi, Maria D’Ambrosio. “Non ho alcuna intenzione – ha sottolineato il sindaco – di generare rotture tra una parte di maggioranza e un’altra. Non ci sono veleni ne’ tossine e nei due anni e mezzo che ci separano dalla fine di questa legislatura, raggiungeremo gli obiettibi”. “Quella sul futuro candidato sindaco è una domanda che inizio a sentire da un po’ e sulla quale dobbiamo iniziare a confrontarci sempre di più”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sulla scelta del candidato a sindaco di Napoli alle amministrative del 2021. De Magistris è al suo secondo mandato a Palazzo San Giacomo e non nasconde la riflessione su una sua candidatura a presidente della Regione Campania nel 2020: “Nel momento in cui sono sul tavolo le regionali – spiega – non si può far passare troppo tempo per scegliere il candidato al Comune. Credo che le due cose, come tempi, viaggeranno assieme. Nel momento in cui dovessi sciogliere la riserva definitivamente se candidarmi a Palazzo Santa Lucia, dobbiamo avere anche il candidato a Palazzo San Giacomo”. De Magistris si dice consapevole che nella coalizione che sostiene la sua amministrazione “le aspirazioni sono tante”. Di sicuro “l’attuale vicesindaco non può essere un candidato al Comune perché non riesco a immaginare un candidato che non parli la lingua napoletana”, con riferimento a Enrico Panini, nato a Reims in Francia e cresciuto a Correggio, in provincia di Reggio Emilia.
Napoli, la rinascita di Maksimovic Da emarginato a colonna difensiva di Redazione Sportiva Al Parco dei Principi PSG e Napoli hanno dato spettacolo. La partita, valida per il terzo turno dei gironi di Champions League, ha visto affrontarsi due delle formazioni più in forma d’Europa. Il tasso qualitativo non era certo una sorpresa: i parigini hanno campioni assoluti dotati di grande esperienza e di grandissima tecnica, per i napoletani vale lo stesso ma, probabilmente, in misura minore. Bisogna ammettere che i vari Mbappè, Neymar, Di Maria e via dicendo hanno impensierito, e non poco, i tifosi azzurri. Ma non la difesa partenopea, che ha invece affrontato i fuoriclasse francesi con coraggio e determinazione. I due gol sono arrivati un po’ per combinazione e un po’ per ‘meriti accademici’: le statistiche fanno emergere un sostanziale equilibrio, anche se i padroni di casa hanno mirato di più verso la porta di Ospina. Superlativa è stata, in ogni caso, la prestazione del reparto
difensivo azzurro. A brillare insieme ad Albiol e Koulibaly è stato anche Maksimovic, il grande emarginato dell’era sarrista. Con il serbo il Napoli sembra aver trovato l’arma segreta per affrontare le più grandi squadre d’Europa. Se da un lato c’è un Insigne che sta vivendo un momento di gloria indimenticabile in Champions, dall’altro va sottolineato il lavoro del centrale ex Torino. Non se ne parla molto, eppure il suo blocco difensivo è stato pressoché perfetto. Nessuna sbavatura, nessun pallone regalato agli avversari, ma solo tanta attenzione e tanti interventi effettuati nel modo corretto e con i tempi giusti. Dalle sue parti Di Maria non passa, come non passa Neymar. Non sarà un caso se entrambi i gol subiti sono arrivati dal lato opposto, quello protetto da Mario Rui. La cura Ancelotti sembra aver sortito un grande effetto su di lui che, pur giocando poco in campionato, quando viene ‘scongelato’ in Champions si rende protagonista di grandi prestazioni. Ancelotti lo ha potenziato, i campani lo hanno riscoperto, e ora per lui potrebbe arrivare il momento della conferma anche in campionato.Gennaro Famiglietti, avvocato di Edinson Cavani, ha rilasciato alcune significative dichiarazioni a Kiss Kiss Napoli. “L’abbraccio con Aurelio De Laurentiis è da vedere come un gesto di apertura e come grande riconoscenza tra Edinson ed il presidente per tutte le soddisfazioni reciproche vissute insieme. Gli anni vissuti a Napoli rappresentano un ricordo che niente potrà mai cancellare. E questa cosa Edi l’ha detta più volte: quante volte ha fatto sapere che gli farebbe piacere tornare in città per vestire ancora la maglia azzurra”. Napoli, De Laurentiis:
«Scudetto? Aspettiamo i passi falsi della Juve» di Redazione Sportiva È ancora De Laurentiis contro Sarri. Il presidente del Napoli, intervistato a margine dell’elezione del presidente Figc, ha spiegato i motivi dell’arrivo di Ancelotti e dell’addio all’attuale tecnico del Chelsea: “Ho voluto Carlo in maniera assoluta. Qualcuno forse aveva mal interpretato il suo arrivo, ho sentito frasi un po’ scontate e anche maleducate. Si era detto di un Ancelotti arrivato a Napoli per la pensione, ma lui è un grande allenatore che ha vinto tutto e non gli si può certo rimproverare questo”. Parole completamente differenti quelle riservate a Maurizio Sarri: “Non guardo più Sarri, è un grande allenatore e gli auguro di fare la sua strada in Inghilterra. Al Napoli ha dato quello che poteva e con lui non abbiamo vinto nulla. Peccato, ma nella vita c’è chi gioca per se stesso e chi per la funzione per la quale è stato ingaggiato: con questo, credo di aver detto tutto…”. Ma il pezzo forte delle dichiarazioni di De Laurentiis riguarda la corsa allo scudetto: “Tutto è possibile, basta qualche passo falso della Juventus e siamo lì. Il Napoli ha iniziato un nuovo corso, io parlo sempre di trienni e quest’anno, con l’utilizzo di tutti i giocatori, andrà bene. Certo, in Champions dobbiamo fare i conti con un girone infernale, ma speriamo di avere capacità e fortuna”. Simone Verdi dovrà stare fermo per circa 20-30 giorni dopo l’infortunio subito dopo pochi secondi in casa dell’Udinese. Il Napoli di Ancelotti perde così un’alternativa in attacco
per la distrazione di primo grado all’adduttore sinistro. Il calciatore sarà sottoposto a terapie per velocizzarne il recupero dopo l’esito degli esami medici a cui è stato sottoposto. Ancelotti potrebbe averlo a disposizione a metà novembre. Intanto Ancelotti ha diramato la lista dei convocati per la trasferta di domani sera a Parigi contro il Psg dell’ex Cavani, valida per la terza giornata di Champions League. C’è anche Lorenzo Insigne, che ha recuperato dall’affaticamento muscolare che lo costretto a dare forfait a Udine. Tornano Meret e Ghoulam: il portiere è alla sua prima convocazione in azzurro dopo l’infortunio alla mano subito al primo giorno di ritiro estivo. Il terzino algerino torna a disposizione dopo una lunga degenza e due interventi al ginocchio. Assenti invece Verdi e Ounas alle prese con problemi muscolari. I convocati per Parigi: Ospina, Karnezis, Meret, Albiol, Maksimovic, Koulibaly, Malcuit, Mario Rui, Hysaj, Ghoulam, Fabian Ruiz, Rog, Allan, Diawara, Zielinski, Hamsik, Mertens, Callejon, Milik, Insigne. Trema il Vesuvio: 41 scosse in pocche ore di Martino Lupo Uno sciame sismico composto da complessive 41 scosse di magnitudo bassa, tra il pomeriggio e la tarda serata di ieri, secondo quanto rilevato dalle strumentazioni in dotazioni
all’Osservatorio Vesuviano, tra -0,6 e 1.1 della scala Ritcher: ”Concentrate nell’ area craterica del vulcano e quindi non percepite dalla popolazione” spiega il direttore dell’osservatorio Francesca Bianco. Eppure tali da mettere in agitazione le popolazioni residenti nella cosiddetta zona rossa, quella dei 18 Comuni più vicini al Vesuvio, dopo che la notizia si è diffusa sui social. Tutto normale? ”Diciamo in piena onestà – prosegue Bianco – che nulla è normale attorno ad un vulcano attivo. Pur se in presenza di una serie di scosse basse, diverse delle quali non sarebbero state percepite se il Vesuvio non avesse avuto una così grande densità di stazioni sismiche, bisogna sempre prendere ogni dato con cautela. Cautela, non allarm smo. Siamo in presenza di un vulcano attivo e ogni cosa può permettere di meglio studiare lo stesso”. Quale è insomma la situazione complessiva legata al Vesuvio? ”Negli ultimi anni stiamo osservando una situazione di insubsidenza, un abbassamento per dirla in termini non tecnici, pari a circa 5-6 centimetri dal 2012 ad oggi. Cosa può significare? Potrebbe voler dire, per le conoscenze in nostro possesso, che siamo in presenza di una massa vulcanica attiva con magma che si muove in questa direzione, visto che un magma che risale produce di norma un rigonfiamento. Cosa ben diversa, per capirci, da ciò che registriamo nell’area dei Campi Flegrei, dove negli ultimi 13 anni è stato registrato un sollevamento pari a circa 50 centimetri”. Lo stato di attività di un vulcano è monitorato attraverso l’osservazione di parametri geofisici e geochimici. Il rilevamento di detti parametri e la loro misura sono effettuati attraverso tecniche di monitoraggio che si servono di reti di strumenti opportunamente progettati. Al Vesuvio sono installati strumenti per il monitoraggio continuo della sismicità, delle deformazioni del suolo e delle emissioni di gas dal suolo e dalle fumarole. Inoltre si effettuano periodiche campagne per la misura di parametri geofisici e geochimici. I dati prodotti dagli strumenti in continuo e dalle campagne di misura sono analizzati da sistemi automatici e controllati ed interpretati dai ricercatori dei diversi
settori. Da qualche anno è attivo il Piano di Evacuazione. Nei 25 Comuni dell’ area vesuviana compresi nel piano di emergenza, tra i quali figura anche Napoli, vi sono 672 mila residenti, con oltre 375 mila auto immatricolate. Il Piano prevede un’evacuazione di tutte le persone residenti nella zona rossa nell’arco di 72 ore, con l’impiego di 500 pullman e 220 treni, e abbiamo definito come nostra competenza le “aree di incontro” per l’allontanamento dei cittadini nelle regione “gemellate” nell’ambito del Piano della Protezione civile nazionale
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