Sguardi - Ordine Architetti Padova
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4 Sguardi EDITORIALE Paolo Simonetto RICOGNIZIONE La gioia nel progetto L’APPUNTO Alessandro Melis, Benedetta Medas ARCHITETTURA 2050_1 Mario Cucinella ARCHITETTURA 2050_2 Arturo Lorenzoni ARCHITETTURA 2050_3 Piero Pelizzaro ANTEPRIMA The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces LIBRERIA A cura della Redazione PILLOLE Pietro Leonardi Alessandro Zaffagnini Massimo Matteo Gheno
EDITORIALE ANGELO NUOVO Paolo Simonetto C’è un quadro di Paul Klee che L a vita è come una frenetica corsa in avanti: la scuola e le prime competizioni, i corsi di lingua, un’arma in alle questioni economiche e sociali, dalla relazione con l’ambiente naturale e l’atmosfera, fino ai problemi s’intitola Angelus Novus. più da sfoderare nella ricerca di un lavoro, lo stage, il legati all’energia, all’inclusività, alla sicurezza, alla Vi si trova un angelo che sembra teorico trampolino di lancio verso il posto fisso e il lavoro durata². Nel suo libro Urbatopie, l’economista Jean in atto di allontanarsi da stesso, con l’anelito incedere verso una promozione, uno Haëntjens definisce le quattro componenti dell’utopia qualcosa su cui fissa lo sguardo. status. È un lungo percorso ad ostacoli che, in un’epoca sostenibile: la componente del «profitto», per cui la città Ha gli occhi spalancati, la bocca in cui il futuro appare povero di sicurezze, rende sostenibile è quella che produce ricchezza esportabile; aperta, le ali distese. l’uomo sempre più frustrato, a volte instabile. In questa quella del «desiderio» per cui essa è tanto piacevole da L’angelo della storia deve avere generale incertezza occorre, allora, cercare di costruire essere desiderabile; l’«accessibilità» per cui non deve questo aspetto. Ha il viso rivolto un immaginario collettivo accogliente e rassicurante, esserci una discriminazione di accesso alle risorse e al passato. Dove ci appare una capace di valorizzare i luoghi urbani della memoria infine, la componente di «sostenibilità ambientale». catena di eventi, egli vede una comune, di comprendere l’evoluzione della città fisica e In questo spasmodico definire, ricercare, dibattere, se le attività, i bisogni, le vite dei cittadini. Si eclissa così, come l’Angelus Novus volgiamo il nostro sguardo al sola catastrofe, che accumula a poco a poco, la ricerca della fascinosa e frenetica città presente e non solo all’avvenire, constateremo che la senza tregua rovine su rovine e borghese in favore di una crescente sensibilità ecologica- città contemporanea non ha affatto risolto il disagio le rovescia ai suoi piedi. ambientale, oramai un must nella domanda sociale dell’emarginazione o se vogliamo, dell’integrazione di Egli vorrebbe ben trattenersi, diffusa. Un target di sicuro più articolato rispetto a giovani e anziani nella collettività. Quanto ha a che fare destare i morti e ricomporre quello iniziale dell’intellettuale snob. È in quest’ottica la segregazione delle periferie, dentro e fuori la città e nei l’infranto. che vale la pena perseguire la direttrice di un’urbanistica complessi residenziali in genere, con il disagio giovanile Ma una tempesta spira dal minimalista, finalizzata alla messa a sistema di interventi e l’invecchiamento-isolamento sociale? Quanto con i paradiso, che si è impigliata di limitata entità, ma significativi per l’apprezzamento drammi che scaturiscono dalla noia dell’hinterland e nelle sue ali, ed è così forte che dei luoghi, una riqualificazione lontana dagli schemi dal vuoto di quartiere? L’urbanistica ha ancora molta gli non può chiuderle. lecorbuseriani che prevedevano la trasformazione di strada da percorrere, molte domande e riflessioni da Questa tempesta lo spinge interi isolati in «ambiti spaziosi, simili a parchi, e poco porsi; rilanciare un territorio non significa unicamente affollati (…) caratterizzati da vedute su vasti spazi realizzare un intervento edilizio o attribuire nuove irresistibilmente nel futuro, a cui verdi (…) equilibrati, simmetrici, ordinati (…) precisi, funzioni ad un’area, bensì creare un sistema capillare volge le spalle, mentre il cumulo impressionanti e monumentali. di progetti in grado di trasformare l’immagine della delle rovine sale davanti a lui Nel celere viaggio verso il futuro spicca la smart city, città, di ricostruire dei simboli, di creare nuove identità, al cielo. Ciò che chiamiamo il un’etichetta possente che marca le politiche urbane con di ricucire il tessuto sociale e di restituire un obiettivo progresso, è questa tempesta1. il suo significato esteso e sfocato, più un’operazione di comune. immagine che un vero e proprio concetto operativo. Far rivivere uno spazio non equivale a generare qualità in Per il Parlamento Europeo, la smart city è una città volta a un luogo specifico, ma valorizzare l’intorno ed attrarre risolvere i propri problemi grazie a soluzioni fondate sulle investimenti per far sì che il processo sia in grado di auto ICT (Information and Communication Technologies), alimentarsi nel tempo, senza il timore di farsi inghiottire mobilitando partner pubblici, privati e attori del terzo dalla tempesta-progresso, soprattutto in questo contesto settore. Una definizione effusa, in cui si possono inserire storico. le più svariate controversie universitarie, considerazioni politiche, molteplici idee commerciali. ¹Walter Benjamin, Tesi di Filosofia della Alla città intelligente si affianca l’idea di città sostenibile, Storia, IX, 1940 Paul Klee, Angelus Novus, 1920 altra nozione che spazia dalla configurazione geografica 2 Agenda 2030 obiettivo n°11 2 3
RICOGNIZIONE LA GIOIA NEL PROGETTO Alberto Trento Scuola Fermi, BDR bureau - ©Simone Bossi A lberto Bottero e Simona Della Rocca, fondatori e anima di BDR bureau, sono stati insigniti del “Premio della Scuola Enrico Fermi di Torino, progetto vincitore del concorso internazionale “Torino Fa Scuola”, Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2019”. indetto nel 2016 dalla Compagnia di San Paolo e dalla Promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Fondazione Agnelli in collaborazione con Città di Torino Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e conferito e Fondazione per la Scuola, con lo scopo di stimolare una lo scorso 15 novembre a Venezia, presso la Sala delle riflessione culturale, pedagogica e architettonica sui nuovi Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, spazi di apprendimento della scuola italiana. Le richieste il riconoscimento si prefigge lo scopo di valorizzare riportate nel bando del concorso sono state infatti definite l’eccellenza tecnica e professionale espressa dallo Studio alla conclusione di un percorso preparatorio, durato che meglio ha saputo raccogliere le sfide che l’architettura un anno, nel quale gruppi di pedagogisti, architetti e le contemporanea impone, attraverso un approccio etico e comunità scolastiche hanno collaborato alla definizione innovativo alla professione. delle specifiche esigenze pedagogiche. BDR bureau è stato premiato per la recente trasformazione Durante la cerimonia di consegna, l’attribuzione del 4 5
RICOGNIZIONE Scuola Fermi, BDR bureau - ©courtesy of BDR bureau premio è stata motivata affermando che il progetto “è la caffetteria e la palestra mentre, ai piani superiori, le attento alle necessità dei fruitori e si caratterizza per la attività didattiche sono organizzate in cluster e l’atrio grande eleganza in un progetto gioioso”. raccoglie gli spazi ricreativi di gruppo. Una gioia che risiede tutta nel raggiungimento “Volevamo un progetto in grado di dialogare con l’edificio dell’obiettivo iniziale di “fare scuola”, di ripensare il esistente, ma che al tempo stesso ne rivoluzionasse la futuro della scuola Enrico Fermi in maniera sistematica, fruizione. Nuovi elementi spaziali, trasparenze e addizioni trasformando il processo progettuale in un modello reinterpretano la struttura originaria con l’obiettivo di replicabile. L’edificio si apre alla sfera urbana attraverso aprire la scuola alla città” dicono gli architetti Alberto azioni semplici, quali la riorganizzazione degli accessi, Bottero e Simona Della Rocca di BDR bureau, che con la e mediante dispositivi additivi o di riorganizzazione realizzazione di questo progetto ci offrono, con semplicità spaziale, potenziando l’espressività di materiali comuni, e leggerezza, la gioia della metamorfosi del consueto quali l’intonaco, trattato con diverse granulometrie. in straordinario, dell’ordinario, come ci suggerisce il Una gioia determinata dall’aver trasformato un ordinario vocabolario, nello stato festoso della natura. edificio scolastico degli anni Sessanta, in un dispositivo spaziale complesso che sviluppa il concetto di community Scuola Fermi, BDR bureau - ©courtesy of BDR bureau school, il cui piano terra è concepito come un civic center che ospita lo spazio flessibile di biblioteca e auditorium, 6 7
L ’A P P U N T O A cura di Enrico Lain APPUNTI SULL’EDUCAZIONE TRANSDISCIPLINARE DELL’ARCHITETTO NEI TEMPI DI Alessandro Melis CRISI GLOBALE. Professore di Architecture Innovation (Portsmouth) e Alessandro Melis, Benedetta Medas Direttore del gruppo di ricerca I International Cluster for Sustainable Cities, si occupa l presente testo intende sottolineare l’esigenza di una ri- politici, i decision makers, le politiche industriali e l’econo- di progettazione climatica ed ambientale, strategie sostenibili voluzione culturale degli architetti che parta dal sistema mia, e che, quindi, il ruolo dell’architettura sia secondario. a supporto delle mutazioni educativo universitario come unica via per reinterpretare la Se analizziamo i dati, dobbiamo invece ammettere che le urbane, politiche ambientali, pratica progettuale stessa. costruzioni, in senso lato, sono la prima causa di emissioni teorie e critiche radicali. È L’ipotesi è che tale obiettivo si raggiunga solo attraverso di CO2. Attraverso la comparazione di casi studio si può fondatore dello studio di la consapevolezza che la progettazione architettonica e la inoltre osservare che la forma dell’architettura, delle città, architettura e progettazione pianificazione abbiano avuto un ruolo centrale nella crisi incide più della tecnologia. urbana Heliopolis 21 (1999). globale. Se ammettiamo il presupposto, dovremmo anche Non è la prima volta che si manifesta la necessità di un convenire sul fatto che i contenuti dell’insegnamento con- nuovo paradigma urbano alternativo al funzionalismo. I venzionale siano obsoleti e dannosi. radicali austriaci, tra cui Raimund Abraham, Hans Hol- Un secondo elemento essenziale è la necessità di superare lein e Walter Pichler, negli anni Sessanta, avevano criticato l’impasse culturale attraverso una stimolazione della visio- profondamente il fondamentalismo modernista dell’Arbei- narietà radicale delle future generazioni di architetti. tsgruppe 4, per l’incapacità di andare oltre i bisogni mecca- L’insegnante di architettura, quindi, dovrà essere sempre nicisti e prevederne le implicazioni più profonde. meno docente e sempre più educatore incoraggiando la cre- Con il loro manifesto, avevano già intuito che la transdisci- atività dei propri studenti, anziché trasferire conoscenze. plinarità è uno strumento essenziale per il cambio di para- Questo cambio di paradigma educativo implica un accre- digma e per il superamento della logica lineare in favore di scimento delle conoscenze interdisciplinari dell’insegnante, quella associativa. rispetto al passato. Secondo i radicali austriaci infatti, non tutti i bisogni erano Nelle discipline dell’architettura gli strumenti disponibili interpretabili attraverso la logica lineare, e per quanto fos- Benedetta Medas a scopo educativo non sono molti, mentre la letteratura nei sero il frutto di meticolosi studi, i progetti funzionalisti non laureata in Conservazione dei Beni Architettonici e campi della psicologia, della pedagogia, della biologia dell’e- risultavano efficaci o risolutivi delle problematiche per cui Ambientali (LM) all’Università voluzione, della filosofia e perfino della paleoantropologia ci erano stati concepiti. degli Studi di Cagliari. Ha vengono sorprendentemente in aiuto. Come sottolineato da Heather Pringle (Pringle, 2013), la conseguito un diploma in La transdisciplinarità consente infatti il raggiungimento di creatività nasce con la capacità dell’uomo di attivare il pen- Diagnostica del restauro. due obiettivi: siero associativo che contrappone alla logica causa-effetto Attualmente lavora come • la comprensione della natura creativa dell’uomo al di là del pensiero lineare, su cui si basa la sopravvivenza dell’uo- Assistente al Curatore del delle elucubrazioni pseudofilosofiche che spesso si leggo- mo. Pringle evidenzia inoltre che il pensiero associativo, Padiglione Italia alla prossima Biennale di Architettura di no nei libri di architettura; una dotazione esclusiva degli ominidi, si attiva invece in Venezia 2020 • i meccanismi di attivazione della creatività, come espres- momenti di crisi e chiama questo meccanismo creatività. sione del pensiero associativo, durante le fasi di crisi epo- Secondo questa interpretazione Tecnologia, Arte e Scienza cali. possono rispondere in eguale misura all’attivazione del Questi due elementi sono essenziali per fornire strumenti pensiero associativo. Per la paleoantropologia l’educatore, operativi a una nuova generazione di architetti in grado di consapevole dello stato di crisi della società, dovrebbe facili- accettare che lo status quo non è più un’opzione e che la ri- tare l’attivazione del pensiero associativo dei propri studen- voluzione in atto non ha precedenti. ti. Sugli strumenti di attivazione ci vengono incontro altre Utopie Radicali, Oltre l’architettura (UFO 1966-1976), Firenze 2017 (ph. E. Lain) Occorre superare il pensiero comune secondo cui il proble- discipline come la biologia evoluzionista che suggerirebbe ma del cambiamento climatico riguarda prioritariamente i di lavorare sulla inutilità e sulla ridondanza delle forme 8 9
L ’A P P U N T O Inoltre, le azioni concrete sono scarsamente coadiuvate da una legislazione coerente e adeguata al cambiamento in Bibliografia atto, generando incertezza, burocrazia e caos generalizzato. Considerando che la città è ancora al centro del dibattito attuale e che da questa debbano svilupparsi scenari futuri Melis, A., Auer, T & Aimar, F Introduction realizzabili e visionari al tempo stesso, si comprende che la of disruptive technologies in the teaching of pianificazione urbana moderna abbia fallito. La scarsa ela- environmental design. pp.6-8 in Disruptive sticità delle regole di progettazione e la totale incapacità di technologies: the integration of advanced essere resilienti e mutevoli, hanno stimolato la reinvenzione technology in architecture teaching and radical della pianificazione urbanistica e territoriale per trasfor- projects for the future city. Wolters Kluwer Italia. mare la città da dispositivo difettoso a realtà rinnovata, tec- nologica, resiliente e sostenibile rispondente agli standard Melis, A., Davis, M. & Balaara, A., 2017, sociali, economici e ambientali. A questo riguardo, la resi- The history and invocation of the Arche in lienza delle comunità ha certamente un ruolo fondamentale Austrian Radical architecture thinking, Cogent, e deve essere alla base della pianificazione e dell’innovazio- Taylor&Francis. ne urbana, sociale e digitale di cui fanno e faranno parte. Nonostante la carenza di supporto da parte delle istituzioni, Melis, A., 2019, The introduction of nature in il nostro territorio è popolato di comunità resilienti nate, Austrian radicals practice, pp. 45-63, in F. Lemes talvolta inconsapevolmente, e spesso non istituzionalmente De Oliveira, I. Mell (Eds), Planning Cities with riconosciute. Hanno fondato il proprio statuto sull’impe- Nature: Theories, Strategies and Methods, (Cities gno reciproco e collettivo, sul rispetto delle risorse, sulla and Nature), Springer. sostenibilità, su un nuovo modello di sviluppo che si separa nettamente dall’eredità storica della città moderna, in virtù Pringle, H., 2013, The origins of creativity, pp. 36- di un nuovo paradigma dell’architettura fondato su nuovi 43, in Scientific American, a division of Nature comportamenti generativi, strumenti tecnologici, approcci America, Inc. non convenzionali, inclusività e circolarità. Per questo motivo un gruppo di ricerca coinvolto nel pro- Gould, S. J., Virba, E. S., 1982, Exaptation – a getto del Padiglione Italia (Biennale di Venezia 2020), ha missing term in the science of form, Paleobiology. 8 lavorato sinergicamente per fornire uno strumento che si (1): 4-15 Biennale di Architettura di Venezia, Another Generosity (Lundén Architecture Company), Venezia 2018 (ph. E. Lain) tramuterà successivamente in linee guida operative. La Car- ta delle Comunità Resilienti, ha l’obiettivo di supportare le Jacob, F., 1977, Evolution and tinkering, Science, comunità che si riconoscono in questa definizione, al fine di 196, 1161–1166. come strumenti di resilienza in quanto, proprio nella ridon- creatività, non come pensiero lineare ma come pensiero fornire una risposta positiva al mutamento rivoluzionario danza, nelle relazioni associative e nella apparente inutilità associativo, quindi applicato a un non uso, a una ridondan- del nostro tempo. Inoltre ha lo scopo di consentire ad altre è possibile trovare usi che non sarebbero prevedibili attra- za. Osserva i mosaici posati sui pennacchi e, non avendo comunità di riconoscersi negli obiettivi che propone, perse- verso la logica lineare. una conoscenza tecnica dell’architettura, ritiene che questi guendo un obiettivo comune, facendo rete con le altre realtà Su queste definizioni si soffermano biologi dell’evoluzioni- elementi architettonici siano di supporto ai mosaici e non per divenire un organismo diffuso e cooperante sul terri- smo e paleoantropologi come Stephen Gould, Ewan Birney un sostegno strutturale alla cupola, individuando così un torio nazionale in favore degli intenti proposti dall’Agenda e François Jacob, che affermano che l’inutilità o la compre- nuovo uso inaspettato. Il pensiero associativo risiede dun- 2030. senza di utilità diverse nello stesso spazio siano la chiave, in que nelle relazioni che si innescano nel cervello. Maggiore è alternativa ad un unico uso assegnato ad un solo oggetto. il numero delle connessioni, maggiore sarà la possibilità di Il rapporto tra inutilità/ridondanza e creatività è deter- attivarlo insieme alla creatività. minante nel processo educativo che deve spingere i futuri architetti ad essere inventivi, radicali ed estremi, ove neces- La ricerca in questo campo ha fatto emergere scenari inno- sario, sfuggendo alle suggestioni degli ultimi 100 anni di vativi in continuo mutamento che hanno portato alla for- storia. mulazione di obiettivi strategici per il 2030-2050 al fine di Secondo la letteratura più recente tra paleoantropologia e attuare una trasformazione integrata del territorio. 1 La maggiore percentuale di emissioni di biossido di carbonio (36%) proviene dall’industria delle costruzioni. Se si considera inoltre che il neuroscienze, uno degli elementi più classici dell’espressio- Tuttavia è da segnalare che il forte squilibrio delle condi- 30% è generato dal sistema dei trasporti legato alla forma della città, è evidente che questa sia la fonte di emissioni inquinanti più incidente sul bilancio globale. ne creativa, e quindi del pensiero associativo, è il concetto zioni di fondo non consente un cambiamento uniforme a di exaptation, certamente applicabile anche nell’ambito livello globale. Infatti non di rado si verificano circostanze 2 Alles Ist Architektur, Bau 1968 dell’architettura. di instabilità che riguardano in primis scompensi legati “Il genoma è una giungla”, tutti i sistemi creativi in natura sono ridondanti, pieni di connessioni, relazioni. Pochi elementi, ma molto intrec- François Jacob ricorre a una metafora architettonica usando all’economia e alla distribuzione della ricchezza, e, conse- ciati. (2012) il termine spandrel, pennacchio, per spiegarne il mecca- guentemente, disordini sociali, immigrazione, riduzione nismo. Quando visita per la prima volta la chiesa di San delle risorse, invecchiamento della popolazione, instabilità 3 Cooptazione funzionale. La natura non progetta con lo scopo di rispondere a una funzione definita, ma realizza ridondanza e molteplicità di Marco a Venezia, intuisce il concetto di applicazione della politica. relazioni, a dimostrazione di quella che è la strategia della natura, dissociata dal pensiero lineare, cioè non prevede un solo uso che potrebbe essere sbagliato, ma apre la possibilità a scopi non previsti. 10 11
ARCHITETTURA 2050_1 A cura di Paolo Simonetto ARCHITETTURA COME CATALIZZATORE TRA SOSTENIBILITÀ E COMUNITÀ Mario Cucinella MC A, WRE, Reggiolo, by Bellipario Geraldina R ispondere alle sfide ambientali che il prossimo futuro ci pone di fronte non è più un’opzione, ma è probabilmen- la priorità d’azione nel perseguimento dei Sustainable De- velopment Goals, costituisce sicuramente un primo step Mario Cucinella, Hon FAIA, Int. Fellow RIBA te l’unica strada che abbiamo davanti. Negli ultimi cin- importante nel ridefinire nuove politiche condivise nello è il fondatore di Mario Cucinella Architects, studio di progettazione architettonica pluripremiato quant’anni abbiamo assistito ad un fenomeno demografico sviluppo futuro dei territori e delle città. che dedica la sua ricerca ai temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale degli edifici. di entità pari a quello prodotto in tutta storia del pianeta. Nel 2015 costituisce a Bologna S.O.S. - School of Sustainability, un programma post-master volto alla formazione di nuove figure professionali nel campo della progettazione sostenibile. Alla fine del 21° secolo, 9 persone su 10 vivranno in una Il periodo di grande trasformazione industriale ha gene- L’impatto e l’importanza del suo lavoro, sia dal punto di vista ambientale che sociale, di architetto città e la specie umana potrà dirsi compiutamente “urba- rato tecnologia, sviluppo e un miglioramento della qualità ed educatore è stata riconosciuta con la Honorary Fellowship dell’American Institute of na”. In questo contesto la sottoscrizione del patto di Am- della vita, ma, dopo molti anni, presenta un pesante conto Architects (2017) e con laInternational Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016). sterdam da parte dell’Unione europea, in risposta all’a- ambientale e sociale con conseguenze planetarie in termi- genda 2030 delle Nazioni Unite, che vede nelle aree urbane ni di sopravvivenza. Cambiare vuol dire rivedere alcuni photo credit @giovanni gastel aspetti fondamentali del rapporto con la tecnologia, ridefi- nire i legami con i contesti, ricostruire paesaggi identitari e prestare ascolto ai cittadini. Ad esempio nella nostra città contemporanea, l’idea di sostenibilità non passa ne- cessariamente attraverso il costruire quello che è vuoto, ma inserendo dentro alla città funzioni nuove o mancanti, anche nello spazio pubblico. Oggi, intervenire per costruire un nuovo quartiere vuol dire guardare agli scenari prossimi sul tema energetico, sul tema d’integrazione sociale e sulla capacità di creare quel sentimento di sicurezza che solo la città può contri- buire a creare. Occorre quindi che l’architettura torni ad agire come cata- lizzatore tra sostenibilità e comunità. L’architettura e la forma urbana sono responsabili dei comportamenti sociali, della qualità della vita delle perso- ne e del ruolo positivo nei confronti dell’ambiente. Ogni città ha una sua vocazione e aspirazione legata a fattori storici ed economici. Il futuro delle città dipenderà dalla capacità di “lettura” dei contesti e dalla modalità creativa di affrontarli al fine di disegnare un programma comples- so, strategico e condiviso da tutte le parti sociali. Molti dei progetti che sviluppiamo cercano di dare una MC A, Un nuovo parco Bioclimatico per Bologna - SOS Archive risposta architettonica, che parta da una visione di lungo 12 13
ARCHITETTURA 2050_1 ARCHITETTURA 2050_2 A cura di Alessandro Zaffagnini PADOVA VERSO IL 2030 UNA VISIONE DELLA CITTÀ FUTURA Arturo Lorenzoni Arturo Lorenzoni insegna Economia dell’Energia ed Electricity Market Economics alla Scuola di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Da 1 luglio 2017 ricopre la carica di Vicesindaco di Padova con le deleghe alle politiche del territorio e sviluppo urbano sostenibile, università, mobilità e viabilità, Agenda 21, programma agenda digitale, servizi informatici e telematici, edilizia privata, accessibilità e vita indipendente. MC A, WRE S.Felice, by Daniele Domenicali A d immaginare la città tra dieci anni è facile intuire trasformazioni profonde, in parte frutto di fattori esogeni utilizzeranno materiali nuovi e molto prestanti, tanto che diverranno produttori netti di energia, che le automobili periodo che tenga conto dell’impatto sociale dell’architet- Ritrovando la sua capacità di intessere relazioni forti con i non eliminabili, in parte per innovazioni tecnologiche in si guideranno da sole, le comunicazioni avranno un costo tura, come nel caso delle Cinque Pillole di Bellezza, cinque luoghi e le comunità che trasforma, il progetto di architet- atto, in parte per scelte che l’amministrazione ha la possi- contenuto al punto da consentire di gestire flussi di dati edifici d’interesse pubblico, realizzati attraverso il Wor- tura - di città e di paesaggio - attraverso le sue componenti bilità di fare. oggi inimmaginabili, le cure mediche saranno personaliz- kshop Ricostruzione Emilia dopo il terremoto del 2012, formali, funzionali e tecnologiche, entra così in empatia Le prime sono conseguenza di fenomeni in corso, non zate con un ruolo nuovo per la sanità, spariranno i lavori grazie a una collaborazione tra Confindustria, i comuni e i con i luoghi per rivelarne identità e per anticiparne il fu- reversibili nell’arco dei prossimi due decenni almeno: ripetitivi a favore delle occupazioni creative, solo per fare sindacati. Con la scuola SOS abbiamo lavorato alla strate- turo. l’aumento delle temperature e il cambio del clima, l’invec- degli esempi. gia di ricostruzione di Camerino, attraverso un profondo chiamento della popolazione e la riduzione del numero Infine, la terza categoria di trasformazioni è relativa a dialogo con le persone, grazie alla collaborazione con degli abitanti, pur in presenza di una concentrazione nei quelle che possono essere indirizzate dall’azione ammini- Ascolto Attivo avviando così dei laboratori di partecipa- centri urbani, la forte integrazione dell’economia su scala strativa, tenendo conto di quanto è in corso, per utilizzare zione; la ricostruzione è iniziata prima di tutto dall’ascol- internazionale. al meglio le innovazioni che saranno rese disponibili, fa- to. Sempre con la scuola abbiamo lavorato nel quartiere Per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche, dob- vorire lo sviluppo di una nuova economia e la resilienza ai della Bolognina a Bologna, creando uno strumento di biamo essere pronti a modificare radicalmente alcune cambiamenti climatici. supporto alla creazione degli spazi di comunità. A Bolo- abitudini e la nostra stessa economia. Essere consapevoli In questo ambiente in forte trasformazione stanno modifi- gna alcuni anni fa abbiamo lavorato a un progetto di un che molti degli attuali studenti universitari faranno una candosi anche i bisogni delle persone e ciò che loro richie- parco bioclimatico, che costituisse una nuova opportunità professione che oggi ancora non esiste, che tutti faremo dono alle amministrazioni. urbana e creasse una risposta all’impatto dei cambiamenti uso a breve di strumenti che oggi non immaginiamo ne- Il primo aspetto in relazione all’urbanistica è che oggi, più climatici. anche e cosi via. I miei figli non sono mai entrati in una che nuove edificazioni, sono richiesti spazi vuoti, aree ver- Un approccio progettuale dove principi e pratiche si fon- cabina telefonica, non sanno cosa sia un pony express, di di qualità in cui potersi muovere, incontrare, al di fuori dono, dove paradigmi e strumenti si integrano e, soprat- come io fatico a comprendere come si sia affermato in del traffico e delle attività cittadine. Come sono richieste tutto, dove l’architettura torna ad essere una forza capace tempi così brevi un operatore commerciale come Glovo o le aree cani, spazi ove lasciare libero il proprio cane, un di dare forma al progetto di futuro delle persone. MC A, Casa della Musica, foto by Moreno Maggi Just Eat. Parimenti, è facile comprendere come gli edifici utilizzo degli spazi cittadini che fino a poco tempo fa non 14 15
ARCHITETTURA 2050_2 esisteva, ma che oggi è tra le cose più richieste in assoluto, polizzata da due tipi di investimento: nuovi supermercati e economiche, creatrici di valore, di lavoro e di opportunità visione del Piano degli Interventi comunale, documento segno di un’attenzione ai compagni di vita sempre più dif- studentati. Il numero di queste iniziative, avviate, in corso per i più giovani. sollecitato dalla legge regionale sul contenimento del con- fusi nella popolazione. di approvazione o in fase esplorativa, è assolutamente fuo- Purtroppo, gli strumenti amministrativi per dare indiriz- sumo di suolo del 2018, che deve disegnare per i prossimi Inoltre, è indispensabile organizzare gli spazi pubblici se- ri scala rispetto ai bisogni cittadini. zo agli investimenti cittadini sono molto modesti: la liber- anni regole adeguate allo sviluppo di una città che non condo criteri di inclusività: la sensibilità ormai affermata È necessario comprendere se gli studentati, come proposti tà di iniziativa commerciale, i vincoli finanziari, il nuovo deve più lavorare sulle quantità edificate, ma sulla qualità impone di non dover offrire servizi speciali per persone con successo in altre città italiane ed europee, abbiano ruolo privatistico delle proprietà immobiliari di enti un di quanto già esiste. con bisogni particolari, ma di offrire ogni servizio in significato a Padova, dove vi è un mercato immobiliare tempo gestiti con logica pubblica (Ferrovie dello Stato, Certamente, la riqualificazione del territorio passa anche modo che sia fruibile da tutti, indipendentemente dalle peculiare e un equilibrio tutto sommato stabile tra Amministrazione centrale tramite Invimit e Cassa Depo- attraverso la redazione di altri documenti di program- esigenze particolari che una persona possa avere, siano domanda e offerta di residenzialità. La trasformazione siti e Prestiti, …) lasciano poco spazio all’amministrazione mazione, in corso di approvazione al Comune di Padova, esse connesse con la mobilità o con qualsiasi altra funzio- dei collegi religiosi, alcuni dei quali oggi sono in forte locale. Si pensi alla grande area ferroviaria di Campo di pensati per dare risposte efficaci ai nuovi bisogni di quali- ne. Tutto questo può essere fatto limitandosi ad adattare lo difficoltà gestionale, desta preoccupazione perché non Marte, destinata a suo tempo dalla comunità cittadina alle tà e sostenibilità, che di necessità devono essere coordinati spazio urbano alle richieste, oppure spingendo la trasfor- vi è certezza che le strutture rinnovate troveranno manutenzioni ferroviarie dall’ente pubblico Ferrovie dello per disegnare un quadro di riferimento coerente. Alludo mazione anticipando le richieste, immaginando come mi- l’apprezzamento dell’utenza universitaria, come è dubbia Stato, che oggi è un’area abbandonata nel cuore della città, al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS), che gliorare la qualità della vita delle persone anche ispiran- l’opportunità di destinare nuovo suolo per costruire nuove in attesa di valorizzazione da parte della società immobi- definisce l’evoluzione del sistema dei trasporti dell’area dosi dalle buone pratiche viste altrove, a costo di mettere a strutture ricettive riservate agli studenti. Parimenti, il liare del gruppo di diritto privato delle Ferrovie. metropolitana di Padova, al Regolamento Edilizio, costru- rischio il proprio consenso nel breve termine. proliferare delle strutture commerciali per la vendita Un ulteriore tema centrale per creare qualità e preservare ito sullo schema tipo nazionale, ma indirizzato fortemente alimentare, fino a 1500 metri quadri soprattutto, il valore degli immobili esistenti, è la necessità di limi- verso la qualità ambientale dello spazio urbano, al Piano La priorità per l’azione amministrativa sulla città è dun- svincolate da ogni autorizzazione amministrativa, tare i numerosi piani approvati nel passato e mai attuati, delle Alberature, che da autorevolezza e concretezza all’in- que dettata da una serie di vincoli esogeni e di nuovi biso- è talmente esteso che è facile prevedere che presto si rispettando sì i diritti acquisiti dai privati, ma al tempo vestimento nel verde in città. gni in una nuova stagione condizionata dal termine della avranno vari immobili costruiti ad hoc anche di recente e stesso dando risposta alle nuove aspettative dei cittadini, Portare una visione di città sostenibile è un’operazione crescita della popolazione e dalla rapida obsolescenza di dismessi (due già vi sono). Come si potranno utilizzare? E che chiedono spazi vivibili e più possibile naturali, oggi indispensabile per tenere viva una città come Padova, ma attività un tempo significative nel tessuto urbano e da vin- vi sarà qualcuno che se ne farà carico? assai scarsi. È un’operazione complessa, che richiede forte richiede la disponibilità ad accettare forti discontinuità coli finanziari molto forti, con il gettito fiscale in contra- Superare l’attuale infatuazione per gli investimenti in immaginazione e uso di strumenti amministrativi nuovi, con la gestione passata, in alcuni casi impegnative, su cui zione. Così la città si trova nell’urgenza di recuperare un strutture commerciali di medie dimensioni (pur al di anche mai utilizzati prima, come nel caso delle permute è necessario far convergere lo sforzo di tutte le istituzioni, numero crescente di edifici dismessi, pur nella difficoltà di sotto del limite dei 2500 mq fissato per le grandi strutture con il trasferimento delle cubature nei crediti edilizi, per per evitare che la difesa delle posizioni di alcuni possano individuare investimenti immobiliari remunerativi. Nella di vendita) è requisito ineludibile per l’incremento della preservare aree da destinare permanentemente a verde compromettere le aspirazioni e le prospettive di tutti. crisi profonda subita dal settore delle costruzioni a Padova qualità della vita urbana. Questo passaggio richiede che pubblico. È questa una delle priorità per il lavoro in corso dal 2008, oggi l’attività immobiliare è praticamente mono- la città divenga attrattiva nei confronti di nuove attività di assegnazione a un pool di consulenti esterni per la re- 16 17
ARCHITETTURA 2050_3 A cura di Enrico Lain Piero Pelizzaro LA RESILIENZA NEL FUTURO DI MILANO ha 10 anni di esperienza di advocacy per i cambiamenti climatici e per la pianificazione della Resilienza urbana. Piero è Direttore della Resilienza Urbana e City Lead nel AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE programma H2020 Lighthouse Sharing Cities per il Comune di Milano. È stato consulente Piero Pelizzaro esterno per il Ministero italiano con il contributo di Silvia Belotti e Giuliano Fertonani Affini dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in cui fornisce formazione specialistica su Urban adattamento ai cambiamenti climatici. Nel recente passato è stato co- N el settembre 2015, i governi di 193 Paesi membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite hanno sotto- cambiamenti nell’intensità e frequenza delle precipitazioni stagionali: tutti fattori emersi clamorosamente in casi fondatore di Climalia, la prima scritto l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, definito recenti di esondazioni, allagamenti, picchi di calore o di start-up italiana sui servizi come uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente freddo. La città sta cercando di compiere alcuni passi fon- climatici, ed è stato Acclimatise senza compromettere la capacità delle future generazioni damentali per combattere il processo di degrado ambien- Associate per la Resilienza Urbana. Piero ha una lunga esperienza di soddisfare i propri bisogni. Il vasto programma è com- tale, in atto ormai da decenni attraverso la riduzione del nella gestione di progetti flagship posto da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustai- consumo di suolo e la difesa del suolo agricolo e dei corri- della Commissione Europea. nable Development Goals, SDGs – da raggiungere entro doi ecologici, la valorizzazione della rete idrica, la riduzio- Ha da poco terminato un assegno il 2030, formulati in conseguenza della insostenibilità ne delle emissioni di CO2, e l’impegno all’autosufficienza di ricerca con lo IUAV – Planning dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano am- energetica e nel valorizzare il ciclo dei rifiuti. Climate Change, dove ha svolto bientale, ma anche su quello economico e sociale. Il carat- La necessità di migliorare il contesto ambientale della città un lavoro per la pianificazione tere fortemente innovativo dell’Agenda sta nel fatto che è riconosciuta anche dall’intesa istituzionale di program- della strategia di adattamento del Comune di Reggio Emilia. viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità ma “Patto per Milano”, sottoscritta nel 2016 dal Comune sia unicamente una questione ambientale e si afferma una e dal Governo, in cui i soggetti si impegnano a sostenere visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo, una serie di azioni che stimolano l’attrattività della città, Giuliano Fertonani Affini ponendosi come obiettivo quello di armonizzare tre ele- concorrono a migliorare l’inclusione sociale, la mobili- direzione Città Resilienti del menti fondamentali: la crescita economica, l’inclusione tà urbana, la qualità delle periferie, creano opportunità Comune di Milano. Laureato alla sociale e la tutela dell’ambiente. nuove di carattere imprenditoriale o per il terzo settore. Tongji University di Shanghai in Town and Country Planning L’ultimo decennio di Milano è stato segnato da una fase Inoltre, negli ultimi anni, l’amministrazione ha fortemen- e laureando al Politecnico di di fermento economico e urbano tale da ribaltare la si- te indirizzato la propria attività e l’elaborazione dei propri Milano in Urban Planning and tuazione di declino e chiusura che ha per lungo tempo piani verso una maggiore integrazione tra le questioni Policy Design. Specializzato in vissuto la città, fino a trasformarsi nella capitale attrattiva, legate allo sviluppo urbano, alle sfide ambientali ed ecolo- Sistemi di Drenaggio Sostenibile multiculturale e innovativa che sembra essere oggi. Con- giche e ai temi della giustizia sociale e dell’inclusione. da applicare in contesti urbani testualmente la città, così come la sua popolazione e le In questo senso, tra tutti, si ricorda la recente approvazio- particolarmente fragili. sue istituzioni, vive un momento di forte consapevolezza ne del Piano di Governo del Territorio - PGT - che in- ecologica e di responsabilizzazione sociale/collettiva/di tende accompagnare Milano verso il 2030, proponendosi Silvia Belotti comunità, mostrandosi particolarmente attenta e attiva di ridurre gli squilibri economici e sociali, di estendere lo Direzione di progetto Città nell’indirizzare le sue policy e i suoi modelli di governance sviluppo a tutti i quartieri della città, integrandolo a quel- Resilienti presso il Comune di verso visioni che favoriscano uno sviluppo ecologico. lo della più vasta regione urbana, di coniugare la crescita Milano, laureanda in Urbanistica: Per collocazione e caratteristiche geografiche e territoriali, con il miglioramento delle condizioni ambientali e della città, ambiente, paesaggio nella Milano è una città che presenta un elevato grado di vulne- qualità della vita dei suoi cittadini. Scuola di Architettura, Urbanistica rabilità agli impatti dei cambiamenti climatici. Nella stessa direzione va, in questo senso, anche la crea- Ingegneria delle Costruzioni presso il Politecnico di Milano. Le analisi dei dati storici e delle previsioni registrano un zione della Direzione Transizione Ambientale all’interno progressivo aumento delle temperature medie e della fre- del Comune di Milano - di cui la Direzione Città Resilien- Bosco Verticale (S. Boeri) a Milano (ph. E. Lain 2017) quenza e intensità delle ondate di calore, oltre a notevoli ti oggi fa parte - le cui deleghe stanno in capo al sindaco 18 19
ARCHITETTURA 2050_3 Biennale di Architettura di Venezia, Big U, progetto di infrastruttura a protezione della punta meridionale dell’isola di Manhattan (BIG), vista del modello, Venezia 2018 (ph. E. Lain) Battery Park – NYC (ph E. Lain 2013) e che, da settembre, è stata formalmente istituita proprio che mira a garantire modelli sostenibili di produzione e di Metropolitana è prevista la realizzazione di un Grande alla valorizzazione delle aree verdi. Uno degli obiettivi del con l’obiettivo di occuparsi non solo della questione pret- consumo e il goal 13 che promuove azioni, a tutti i livelli, Parco Metropolitano attraverso un programma di foresta- Piano è quello di far crescere la percezione del senso civico tamente ambientale e climatica ma, anche e soprattutto, per combattere il cambiamento climatico. Per raggiunge- zione urbana - ForestaMi - che prevede la piantumazione tra i cittadini, per questo ogni progetto viene rendiconta- di tutte le ricadute che questa comporta sul piano sociale, re gli obiettivi appena citati, la Direzione Città Resilienti dell’equivalente di tre milioni di alberi in tutto il territorio to, discusso e raccontato ai residenti che vivono nelle aree territoriale ed economico. L’Assessorato alla Transizione si propone come catalizzatore delle proposte di azione e metropolitano, entro il 2030, il quale ad oggi presenta più vicine all’intervento. All’interno del Piano Quartieri tro- Ambientale si occupa quindi della definizione e del co- come vettore per coniugare tali proposte con gli impegni del 40% di suolo antropizzato. viamo anche il progetto Piazze Aperte, che ha l’obiettivo ordinamento di politiche ambientali, di politiche relative già assunti dall’amministrazione. Dalla sinergia del Comune di Milano con la Fondazione di disegnare piazze come luogo di incontro e socializza- al miglioramento dei servizi di smaltimento dei rifiuti e In questo senso la Strategia di Resilienza della città di Mi- Cariplo, è nata la Food Policy, politica alimentare che rap- zione, implementando tipologie di arredo urbano non in- pulizia della città, di politiche relative all’energia e gover- lano, in risposta alla mozione sull’Emergenza Climatica e presenta una delle eredità di Expo 2015. Si tratta di uno vasivo, come nuove sedute, fioriere e spazi per le biciclette, nance dell’acqua pubblica ed è formata da tre strutture Ambientale approvata a maggio 2019 che porta Milano ad strumento di supporto al governo della città per rendere rendendo più sicura l’area pubblica per l’utenza debole. Il organizzative: la Direzione di Progetto Città Resilienti, essere la prima grande città italiana a impegnarsi attiva- più sostenibile il sistema alimentare milanese e creare Comune di Milano, tramite avviso pubblico, ha recente- l’Area Risorse Idriche e Igiene Ambientale e l’Area Energia mente nella lotta ai cambiamenti climatici, intende fornire una visione condivisa sul futuro rapporto della città con mente ricevuto da comitati e cittadini oltre 65 proposte di e Clima. visioni inedite capaci di integrare le differenti tematiche il cibo. Le priorità di questa politica alimentare sono di riqualificazione di aree pubbliche, questi progetti saranno Ponendo come punto di partenza l’Agenda 2030 la Dire- che entrano in gioco nel garantire il raggiungimento degli sviluppare un sistema alimentare che sia in grado di ga- sviluppati nell’arco del 2020. zione Transizione Ambientale del comune di Milano si ambiziosi obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale rantire un cibo sano e acqua potabile in quantità sufficien- Il cambiamento parte innanzitutto dai cittadini: con l’ini- mette in campo per il raggiungimento di alcuni dei 17 go- del clima e dei comportamenti della cittadinanza sul terri- te e accessibile a tutti, educare al consumo consapevole e zio dell’anno scolastico, infatti, 10mila studenti delle scuo- als da essa definiti. Tra i principali troviamo il goal 6 che torio milanese. lottare contro gli sprechi in un’ottica di equità, resilienza le primarie e secondarie di primo grado hanno ricevuto ha come obiettivo quello di garantire a tutti la disponibili- A questo scopo si stagliano due partite particolarmente e sostenibilità articolata nelle sue componenti sociali, eco- in regalo una borraccia di alluminio con cui sostituire le tà e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igie- rilevanti che la Direzione Città Resilienti si è impegnata nomiche e ambientali. bottigliette di plastica usa e getta e come simbolo dell’ac- nico-sanitarie, il goal 7 di cui se ne occupa principalmente a sviluppare e implementare da qui ai prossimi anni: da Dal punto di vista sociale e della riqualificazione infra- qua bene comune. Questa iniziativa promossa dall’Ammi- l’Area Energia e Clima che mira ad assicurare a tutti l’ac- un lato l’elaborazione del Piano Aria Clima - PAC - che strutturale è stato sviluppato un progetto chiamato Piano nistrazione in collaborazione con A2A, MM e Milano Ri- cesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili integra in un solo piano operativo l’azione del Comune Quartieri, che mira ad interventi puntuali e locali in tutti storazione, ha come obiettivo quello di coinvolgere, sin dai e moderni. La Direzione Città Resilienti, nello specifico su tre fronti fondamentali quali l’identificazione di solu- i nove municipi di Milano. Il piano pone come punto primi anni di scuola, i bambini e i ragazzi nella costruzio- si concentra nel raggiungere e sviluppare il goal 11 che si zioni per migliorare la qualità dell’aria e per fronteggiare nevralgico la partecipazione dei cittadini per definire gli ne di una conoscenza green e in un futuro #plasticfree e pone come obiettivo di rendere le città e gli insediamenti l’emergenza climatica dal punto di vista della mitigazione interventi più urgenti e richiesti dalla cittadinanza. Gli dimostrare come anche loro, i cittadini del domani, possa- umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; il goal 12 e dell’adattamento. Dall’altra in collaborazione con Città interventi riguardano diversi ambiti, dall’edilizia scola- no contribuire concretamente a difendere l’ambiente. stica, alla riqualificazione dell’arredo urbano e stradale, 20 21
ANTEPRIMA I numeri: 1875 “The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces” LA PRIMA GRANDE MOSTRA fondazione del Museo Torlonia 1940 la collezione stoccata DELLA COLLEZIONE DEI e non visitabile MARMI TORLONIA A ROMA 2020 la collezione Torlonia torna Michele Gambato visibile a pubblico 620 opere catalogate S i preannuncia come una delle mostre più importanti 96 della stagione espositiva del 2020 in Italia e non solo, i musei di tutto il mondo chiedono di ospitarla. opere selezionate e La mostra ‘The Torlonia Marbles. Collecting Materpie- restaurate per la mostra ces’, 96 marmi della Collezione Torlonia saranno final- mente visibili presso la nuova sede espositiva dei Musei 25/03/2020 Capitolini a Palazzo Caffarelli. Un evento internazionale che potremmo definire storico considerato che sarà il primo atto di un processo che por- 10/01/2021 terà nei prossimi anni alla creazione – o meglio al ritorno a Roma, seppur in un’altra sede espositiva – del Museo Torlonia. date Mostra Il progetto scientifico di valorizzazione della collezio- ne è stato affidato a Salvatore Settis che cura la mostra con Carlo Gasparri, archeologi e accademici dei Lincei, e The Torlonia Marbles con l’organizzazione di Electa, editore del catalogo. Le sculture esposte in mostra sono restaurate grazie al Le 3 tappe future: contributo di Bvlgari. Al centro della rassegna la famosa Collezione Torlonia, Il progetto di allestimento della mostra è di David considerata da molti la collezione d’arte antica più impor- Chipperfield Architects Milano, si pone come nar- tante del mondo e costituita da busti, rilievi, statue, sarco- 1. mostra a Palazzo razione storica che attraversa le fasi del collezionismo fagi ed elementi decorativi. Caffarelli a Roma. privato di antichità e il suo passaggio alla costituzione La storia della collezione Torlonia inizia ai primi dell’Ot- 2. tour mondiale della del museo, come lo conosciamo oggi: “a partire dal Quat- tocento, e prende una configurazione “museale” per volon- mostra. trocento, quando a Roma inizia il collezionismo dove le tà del principe Alessandro Torlonia, che nel 1866 decide opere emigrano nelle case delle famiglie romane”, ha di- di acquistare a Roma, sulla via Salaria, l’antica villa del 3. apertura futura del chiarato Settis, spiegando che questo fu “il seme da cui cardinale Alessandro Albani con le sue collezioni, giardi- museo a Roma. nasceranno più tardi i musei. Il più antico esempio sono ni, quadrerie, affreschi e sculture greche e romane, come il proprio i Musei Capitolini”. Lo studio David Chipperfield famoso rilievo con Antinoo da Villa Adriana o la statuetta Architects Milano ha studiato soluzioni di sviluppo e di in bronzo dell’Apollo Sauroctono di Prassitele. Alla fine posa delle installazioni che sappiano al meglio far intera- dell’Ottocento la collezione conta un numero straordi- gire le sculture con lo spettatore permettendogli di usu- nario di marmi antichi, e nasce così il progetto, promosso Collezione Torlonia, Vecchio da Otricoli, fruire al meglio degli spazi finalizzati all’esaltazione dei dal principe Alessandro Torlonia, di fondare il Museo di Photo Credit Lorenzo De Masi marmi protagonisti dell’esposizione. scultura antica fondato a Roma nel 1875, riutilizzando 22 23
ANTEPRIMA ©FondazioneTorlonia Photo Credit Lorenzo de Masi un vecchio magazzino di granaglie su via della Lungara, Delle 620 opere della collezione Torlonia, catalogate cui il Museo Torlonia è stato visitabile, dal 1875 circa musei stranieri da tutto il mondo. Ci sono già alcuni rap- nei cui ambienti le opere vengono ordinate e catalogate per nel 1880, ne saranno esposte 96 che ripercorreranno fino alla seconda guerra mondiale. Quindi sarà come en- porti avanzati, un’occasione irripetibile per chi ama l’arte, essere offerte all’ammirazione di piccoli gruppi di visitato- a ritroso nel tempo la storia della collezione. Una trare in una stanza del Museo Torlonia. Poi si va indietro in tutto il mondo”. ri. Ma il museo non fu mai realizzato. “collezione di collezioni” perché la famiglia Torlonia, non nel tempo: nella seconda stanza noi troveremo una serie solo ha acquistato nel corso degli anni singole opere ma di acquisizioni ottocentesche dalle sterminate proprietà Molto soddisfatto il Presidente della Fondazione Torlo- La collezione, per varie vicende anche storiche, non viene intere collezioni storiche. Sarà dunque questo il filo narra- della famiglia Torlonia. Nella terza sezione andiamo nel nia, Alessandro Poma Murialdo: esposta al pubblico da 70 anni. Per ragioni di sicurezza tivo della mostra, allestita secondo un criterio cronologico settecento: alcuni pezzi di Villa Albani che sono migrati “L’accordo quando c’era mio nonno firmato con il Mini- dovute al periodo di agitazioni post-belliche, infatti, la che va dall’inizio della storia del collezionismo fino all’Ot- in altre residenze Torlonia e, una specie di introduzione stro Franceschini è assolutamente innovativo e all’epoca collezione fu raccolta, su richiesta del Ministero, in alcuni tocento. Soprattutto a Roma infatti, a partire dal XV seco- a chi vorrà visitare Villa Albani. Si va avanti nella quarta era ancora un sogno. Oggi invece possiamo dire di avere ambienti protetti al piano terra dello stesso palazzo di via lo, si formò la pratica socio-culturale della raccolta di scul- stanza più bella dove vediamo andando indietro nel tem- delle certezze: viene fissata la data della mostra italiana, della Lungara a Roma. Negli anni successivi, vari tentativi ture antiche negli spazi privati, da cui sarebbero derivate po, nel seicento, una parte della collezione Giustiniani, la l’accordo prevede una sequenza di fatti che porteranno si susseguirono per trovare un accordo che li riportasse una serie di conseguenze a catena, dai disegni delle opere collezione di sculture più conosciuta del Seicento roma- sempre di più all’istituzionalizzazione dell’attività legata alla luce. antiche fino alla nascita del concetto di museo. È questo il no. Nella quinta parte successiva si va ancora più indietro alla fondazione”. I progetti non videro mai realizzazione per ragioni tecni- clima fervido che stregò Johann Joachim Winckelmann nel tempo, alle collezioni romane del tardo quattrocen- co-amministrative, fino all’accordo firmato nel 2016 tra – padre della moderna archeologia – al suo arrivo a Roma. to-cinquecento. Nell’ultima sala troveremo i bronzi do- Uno spaccato della vita dell’antica Roma che farà il giro la Fondazione Torlonia istituita dal Principe Alessandro Ed è proprio nella Città Eterna che nasce il primo museo nati dal Papa Sisto IV ai romani”. del mondo, e così dopo la grande tournee internaziona- Torlonia (1925 – 2017) e il Ministero per i beni e le attività al mondo, dove il padre fondatore della moderna archeo- le, la collezione potrà tornare alla sua sede museale, e culturali rappresentato allora (come ora) dal Ministro ai logia passava i pomeriggi: I musei Capitolini. Tutto torna, Una mostra che dopo la prima tappa di Roma, girerà il seguirà il restauro, un po’ alla volta, di tutti i 620 pezzi Beni Culturali Dario Franceschini. tutto è legato in un gioco di specchi e rimandi. mondo. Come ha sottolineato il curatore: della Collezione Torlonia. Sembra proprio che ora, finalmente, il grande progetto che Il percorso espositivo quindi si snoderà nelle varie sale “La sola notizia che la collezione Torlonia verrà di nuovo aveva in mente il principe Alessandro possa trovare realiz- a ritroso nel tempo. Lo ha spiegato il curatore Salvatore in parte esposta in questa mostra ha talmente attratto l’at- zazione. Settis: “La prima stanza servirà a evocare il momento in tenzione che abbiamo già un certo numero di richieste di 24 25
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