Sguardi - Ordine Architetti Padova

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    Sguardi

    EDITORIALE
    Paolo Simonetto
    RICOGNIZIONE
    La gioia nel progetto
    L’APPUNTO
    Alessandro Melis, Benedetta Medas
    ARCHITETTURA 2050_1
    Mario Cucinella
    ARCHITETTURA 2050_2
    Arturo Lorenzoni
    ARCHITETTURA 2050_3
    Piero Pelizzaro
    ANTEPRIMA
    The Torlonia Marbles.
    Collecting Masterpieces
    LIBRERIA
    A cura della Redazione
    PILLOLE
    Pietro Leonardi
    Alessandro Zaffagnini
    Massimo Matteo Gheno
EDITORIALE

                                                                                                 ANGELO NUOVO
                                                                                                                                        Paolo Simonetto

    C’è un quadro di Paul Klee che                                               L    a vita è come una frenetica corsa in avanti: la scuola
                                                                                 e le prime competizioni, i corsi di lingua, un’arma in
                                                                                                                                                    alle questioni economiche e sociali, dalla relazione
                                                                                                                                                    con l’ambiente naturale e l’atmosfera, fino ai problemi
    s’intitola Angelus Novus.                                                    più da sfoderare nella ricerca di un lavoro, lo stage, il          legati all’energia, all’inclusività, alla sicurezza, alla
    Vi si trova un angelo che sembra                                             teorico trampolino di lancio verso il posto fisso e il lavoro      durata². Nel suo libro Urbatopie, l’economista Jean
    in atto di allontanarsi da                                                   stesso, con l’anelito incedere verso una promozione, uno           Haëntjens definisce le quattro componenti dell’utopia
    qualcosa su cui fissa lo sguardo.                                            status. È un lungo percorso ad ostacoli che, in un’epoca           sostenibile: la componente del «profitto», per cui la città
    Ha gli occhi spalancati, la bocca                                            in cui il futuro appare povero di sicurezze, rende                 sostenibile è quella che produce ricchezza esportabile;
    aperta, le ali distese.                                                      l’uomo sempre più frustrato, a volte instabile. In questa          quella del «desiderio» per cui essa è tanto piacevole da
    L’angelo della storia deve avere                                             generale incertezza occorre, allora, cercare di costruire          essere desiderabile; l’«accessibilità» per cui non deve
    questo aspetto. Ha il viso rivolto                                           un immaginario collettivo accogliente e rassicurante,              esserci una discriminazione di accesso alle risorse e
    al passato. Dove ci appare una                                               capace di valorizzare i luoghi urbani della memoria                infine, la componente di «sostenibilità ambientale».
    catena di eventi, egli vede una                                              comune, di comprendere l’evoluzione della città fisica e           In questo spasmodico definire, ricercare, dibattere, se
                                                                                 le attività, i bisogni, le vite dei cittadini. Si eclissa così,    come l’Angelus Novus volgiamo il nostro sguardo al
    sola catastrofe, che accumula
                                                                                 a poco a poco, la ricerca della fascinosa e frenetica città        presente e non solo all’avvenire, constateremo che la
    senza tregua rovine su rovine e                                              borghese in favore di una crescente sensibilità ecologica-         città contemporanea non ha affatto risolto il disagio
    le rovescia ai suoi piedi.                                                   ambientale, oramai un must nella domanda sociale                   dell’emarginazione o se vogliamo, dell’integrazione di
    Egli vorrebbe ben trattenersi,                                               diffusa. Un target di sicuro più articolato rispetto a             giovani e anziani nella collettività. Quanto ha a che fare
    destare i morti e ricomporre                                                 quello iniziale dell’intellettuale snob. È in quest’ottica         la segregazione delle periferie, dentro e fuori la città e nei
    l’infranto.                                                                  che vale la pena perseguire la direttrice di un’urbanistica        complessi residenziali in genere, con il disagio giovanile
    Ma una tempesta spira dal                                                    minimalista, finalizzata alla messa a sistema di interventi        e l’invecchiamento-isolamento sociale? Quanto con i
    paradiso, che si è impigliata                                                di limitata entità, ma significativi per l’apprezzamento           drammi che scaturiscono dalla noia dell’hinterland e
    nelle sue ali, ed è così forte che                                           dei luoghi, una riqualificazione lontana dagli schemi              dal vuoto di quartiere? L’urbanistica ha ancora molta
    gli non può chiuderle.                                                       lecorbuseriani che prevedevano la trasformazione di                strada da percorrere, molte domande e riflessioni da
    Questa tempesta lo spinge                                                    interi isolati in «ambiti spaziosi, simili a parchi, e poco        porsi; rilanciare un territorio non significa unicamente
                                                                                 affollati (…) caratterizzati da vedute su vasti spazi              realizzare un intervento edilizio o attribuire nuove
    irresistibilmente nel futuro, a cui                                          verdi (…) equilibrati, simmetrici, ordinati (…) precisi,           funzioni ad un’area, bensì creare un sistema capillare
    volge le spalle, mentre il cumulo                                            impressionanti e monumentali.                                      di progetti in grado di trasformare l’immagine della
    delle rovine sale davanti a lui                                              Nel celere viaggio verso il futuro spicca la smart city,           città, di ricostruire dei simboli, di creare nuove identità,
    al cielo. Ciò che chiamiamo il                                               un’etichetta possente che marca le politiche urbane con            di ricucire il tessuto sociale e di restituire un obiettivo
    progresso, è questa tempesta1.                                               il suo significato esteso e sfocato, più un’operazione di          comune.
                                                                                 immagine che un vero e proprio concetto operativo.                 Far rivivere uno spazio non equivale a generare qualità in
                                                                                 Per il Parlamento Europeo, la smart city è una città volta a       un luogo specifico, ma valorizzare l’intorno ed attrarre
                                                                                 risolvere i propri problemi grazie a soluzioni fondate sulle       investimenti per far sì che il processo sia in grado di auto
                                                                                 ICT (Information and Communication Technologies),                  alimentarsi nel tempo, senza il timore di farsi inghiottire
                                                                                 mobilitando partner pubblici, privati e attori del terzo           dalla tempesta-progresso, soprattutto in questo contesto
                                                                                 settore. Una definizione effusa, in cui si possono inserire        storico.
                                                                                 le più svariate controversie universitarie, considerazioni
                                                                                 politiche, molteplici idee commerciali.
    ¹Walter Benjamin, Tesi di Filosofia della                                    Alla città intelligente si affianca l’idea di città sostenibile,
     Storia, IX, 1940                           Paul Klee, Angelus Novus, 1920   altra nozione che spazia dalla configurazione geografica           2
                                                                                                                                                        Agenda 2030 obiettivo n°11

2                                                                                                                                                                                                                3
RICOGNIZIONE

                                                                 LA GIOIA NEL
                                                                  PROGETTO
                                                                                               Alberto Trento

Scuola Fermi, BDR bureau - ©Simone Bossi

                                           A     lberto Bottero e Simona Della Rocca, fondatori e
                                           anima di BDR bureau, sono stati insigniti del “Premio
                                                                                                          della Scuola Enrico Fermi di Torino, progetto vincitore
                                                                                                          del concorso internazionale “Torino Fa Scuola”,
                                           Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2019”.              indetto nel 2016 dalla Compagnia di San Paolo e dalla
                                           Promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti,             Fondazione Agnelli in collaborazione con Città di Torino
                                           Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e conferito          e Fondazione per la Scuola, con lo scopo di stimolare una
                                           lo scorso 15 novembre a Venezia, presso la Sala delle          riflessione culturale, pedagogica e architettonica sui nuovi
                                           Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia,     spazi di apprendimento della scuola italiana. Le richieste
                                           il riconoscimento si prefigge lo scopo di valorizzare          riportate nel bando del concorso sono state infatti definite
                                           l’eccellenza tecnica e professionale espressa dallo Studio     alla conclusione di un percorso preparatorio, durato
                                           che meglio ha saputo raccogliere le sfide che l’architettura   un anno, nel quale gruppi di pedagogisti, architetti e le
                                           contemporanea impone, attraverso un approccio etico e          comunità scolastiche hanno collaborato alla definizione
                                           innovativo alla professione.                                   delle specifiche esigenze pedagogiche.
                                           BDR bureau è stato premiato per la recente trasformazione      Durante la cerimonia di consegna, l’attribuzione del

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RICOGNIZIONE

                                                     Scuola Fermi, BDR bureau - ©courtesy of BDR bureau

                                                     premio è stata motivata affermando che il progetto “è          la caffetteria e la palestra mentre, ai piani superiori, le
                                                     attento alle necessità dei fruitori e si caratterizza per la   attività didattiche sono organizzate in cluster e l’atrio
                                                     grande eleganza in un progetto gioioso”.                       raccoglie gli spazi ricreativi di gruppo.
                                                     Una gioia che risiede tutta nel raggiungimento                 “Volevamo un progetto in grado di dialogare con l’edificio
                                                     dell’obiettivo iniziale di “fare scuola”, di ripensare il      esistente, ma che al tempo stesso ne rivoluzionasse la
                                                     futuro della scuola Enrico Fermi in maniera sistematica,       fruizione. Nuovi elementi spaziali, trasparenze e addizioni
                                                     trasformando il processo progettuale in un modello             reinterpretano la struttura originaria con l’obiettivo di
                                                     replicabile. L’edificio si apre alla sfera urbana attraverso   aprire la scuola alla città” dicono gli architetti Alberto
                                                     azioni semplici, quali la riorganizzazione degli accessi,      Bottero e Simona Della Rocca di BDR bureau, che con la
                                                     e mediante dispositivi additivi o di riorganizzazione          realizzazione di questo progetto ci offrono, con semplicità
                                                     spaziale, potenziando l’espressività di materiali comuni,      e leggerezza, la gioia della metamorfosi del consueto
                                                     quali l’intonaco, trattato con diverse granulometrie.          in straordinario, dell’ordinario, come ci suggerisce il
                                                     Una gioia determinata dall’aver trasformato un ordinario       vocabolario, nello stato festoso della natura.
                                                     edificio scolastico degli anni Sessanta, in un dispositivo
                                                     spaziale complesso che sviluppa il concetto di community
Scuola Fermi, BDR bureau - ©courtesy of BDR bureau
                                                     school, il cui piano terra è concepito come un civic center
                                                     che ospita lo spazio flessibile di biblioteca e auditorium,

6                                                                                                                                                                             7
L ’A P P U N T O
                                                                                                                                                                              A cura di Enrico Lain

                                                                                                                                  APPUNTI SULL’EDUCAZIONE
                                                                                                                                      TRANSDISCIPLINARE
                                                                                                                                 DELL’ARCHITETTO NEI TEMPI DI
                                                                                    Alessandro Melis
                                                                                                                                        CRISI GLOBALE.
                                                                                    Professore di Architecture
                                                                                    Innovation (Portsmouth) e                                                      Alessandro Melis, Benedetta Medas
                                                                                    Direttore del gruppo di ricerca

                                                                                                                        I
                                                                                    International Cluster for
                                                                                    Sustainable Cities, si occupa          l presente testo intende sottolineare l’esigenza di una ri-     politici, i decision makers, le politiche industriali e l’econo-
                                                                                    di progettazione climatica ed
                                                                                    ambientale, strategie sostenibili
                                                                                                                        voluzione culturale degli architetti che parta dal sistema         mia, e che, quindi, il ruolo dell’architettura sia secondario.
                                                                                    a supporto delle mutazioni          educativo universitario come unica via per reinterpretare la       Se analizziamo i dati, dobbiamo invece ammettere che le
                                                                                    urbane, politiche ambientali,       pratica progettuale stessa.                                        costruzioni, in senso lato, sono la prima causa di emissioni
                                                                                    teorie e critiche radicali. È       L’ipotesi è che tale obiettivo si raggiunga solo attraverso        di CO2. Attraverso la comparazione di casi studio si può
                                                                                    fondatore dello studio di           la consapevolezza che la progettazione architettonica e la         inoltre osservare che la forma dell’architettura, delle città,
                                                                                    architettura e progettazione        pianificazione abbiano avuto un ruolo centrale nella crisi         incide più della tecnologia.
                                                                                    urbana Heliopolis 21 (1999).
                                                                                                                        globale. Se ammettiamo il presupposto, dovremmo anche              Non è la prima volta che si manifesta la necessità di un
                                                                                                                        convenire sul fatto che i contenuti dell’insegnamento con-         nuovo paradigma urbano alternativo al funzionalismo. I
                                                                                                                        venzionale siano obsoleti e dannosi.                               radicali austriaci, tra cui Raimund Abraham, Hans Hol-
                                                                                                                        Un secondo elemento essenziale è la necessità di superare          lein e Walter Pichler, negli anni Sessanta, avevano criticato
                                                                                                                        l’impasse culturale attraverso una stimolazione della visio-       profondamente il fondamentalismo modernista dell’Arbei-
                                                                                                                        narietà radicale delle future generazioni di architetti.           tsgruppe 4, per l’incapacità di andare oltre i bisogni mecca-
                                                                                                                        L’insegnante di architettura, quindi, dovrà essere sempre          nicisti e prevederne le implicazioni più profonde.
                                                                                                                        meno docente e sempre più educatore incoraggiando la cre-          Con il loro manifesto, avevano già intuito che la transdisci-
                                                                                                                        atività dei propri studenti, anziché trasferire conoscenze.        plinarità è uno strumento essenziale per il cambio di para-
                                                                                                                        Questo cambio di paradigma educativo implica un accre-             digma e per il superamento della logica lineare in favore di
                                                                                                                        scimento delle conoscenze interdisciplinari dell’insegnante,       quella associativa.
                                                                                                                        rispetto al passato.                                               Secondo i radicali austriaci infatti, non tutti i bisogni erano
                                                                                                                        Nelle discipline dell’architettura gli strumenti disponibili       interpretabili attraverso la logica lineare, e per quanto fos-
                                                                                    Benedetta Medas
                                                                                                                        a scopo educativo non sono molti, mentre la letteratura nei        sero il frutto di meticolosi studi, i progetti funzionalisti non
                                                                                    laureata in Conservazione
                                                                                    dei Beni Architettonici e           campi della psicologia, della pedagogia, della biologia dell’e-    risultavano efficaci o risolutivi delle problematiche per cui
                                                                                    Ambientali (LM) all’Università      voluzione, della filosofia e perfino della paleoantropologia ci    erano stati concepiti.
                                                                                    degli Studi di Cagliari. Ha         vengono sorprendentemente in aiuto.                                Come sottolineato da Heather Pringle (Pringle, 2013), la
                                                                                    conseguito un diploma in            La transdisciplinarità consente infatti il raggiungimento di       creatività nasce con la capacità dell’uomo di attivare il pen-
                                                                                    Diagnostica del restauro.           due obiettivi:                                                     siero associativo che contrappone alla logica causa-effetto
                                                                                    Attualmente lavora come             • la comprensione della natura creativa dell’uomo al di là         del pensiero lineare, su cui si basa la sopravvivenza dell’uo-
                                                                                    Assistente al Curatore del
                                                                                                                           delle elucubrazioni pseudofilosofiche che spesso si leggo-      mo. Pringle evidenzia inoltre che il pensiero associativo,
                                                                                    Padiglione Italia alla prossima
                                                                                    Biennale di Architettura di            no nei libri di architettura;                                   una dotazione esclusiva degli ominidi, si attiva invece in
                                                                                    Venezia 2020                        • i meccanismi di attivazione della creatività, come espres-       momenti di crisi e chiama questo meccanismo creatività.
                                                                                                                           sione del pensiero associativo, durante le fasi di crisi epo-   Secondo questa interpretazione Tecnologia, Arte e Scienza
                                                                                                                           cali.                                                           possono rispondere in eguale misura all’attivazione del
                                                                                                                        Questi due elementi sono essenziali per fornire strumenti          pensiero associativo. Per la paleoantropologia l’educatore,
                                                                                                                        operativi a una nuova generazione di architetti in grado di        consapevole dello stato di crisi della società, dovrebbe facili-
                                                                                                                        accettare che lo status quo non è più un’opzione e che la ri-      tare l’attivazione del pensiero associativo dei propri studen-
                                                                                                                        voluzione in atto non ha precedenti.                               ti. Sugli strumenti di attivazione ci vengono incontro altre
Utopie Radicali, Oltre l’architettura (UFO 1966-1976), Firenze 2017 (ph. E. Lain)
                                                                                                                        Occorre superare il pensiero comune secondo cui il proble-         discipline come la biologia evoluzionista che suggerirebbe
                                                                                                                        ma del cambiamento climatico riguarda prioritariamente i           di lavorare sulla inutilità e sulla ridondanza delle forme
8                                                                                                                                                                                                                                                         9
L ’A P P U N T O

                                                                                                                                          Inoltre, le azioni concrete sono scarsamente coadiuvate da
                                                                                                                                          una legislazione coerente e adeguata al cambiamento in                           Bibliografia
                                                                                                                                          atto, generando incertezza, burocrazia e caos generalizzato.
                                                                                                                                          Considerando che la città è ancora al centro del dibattito
                                                                                                                                          attuale e che da questa debbano svilupparsi scenari futuri                       Melis, A., Auer, T & Aimar, F Introduction
                                                                                                                                          realizzabili e visionari al tempo stesso, si comprende che la                    of disruptive technologies in the teaching of
                                                                                                                                          pianificazione urbana moderna abbia fallito. La scarsa ela-                      environmental design. pp.6-8 in Disruptive
                                                                                                                                          sticità delle regole di progettazione e la totale incapacità di                  technologies: the integration of advanced
                                                                                                                                          essere resilienti e mutevoli, hanno stimolato la reinvenzione                    technology in architecture teaching and radical
                                                                                                                                          della pianificazione urbanistica e territoriale per trasfor-                     projects for the future city. Wolters Kluwer Italia.
                                                                                                                                          mare la città da dispositivo difettoso a realtà rinnovata, tec-
                                                                                                                                          nologica, resiliente e sostenibile rispondente agli standard                     Melis, A., Davis, M. & Balaara, A., 2017,
                                                                                                                                          sociali, economici e ambientali. A questo riguardo, la resi-                     The history and invocation of the Arche in
                                                                                                                                          lienza delle comunità ha certamente un ruolo fondamentale                        Austrian Radical architecture thinking, Cogent,
                                                                                                                                          e deve essere alla base della pianificazione e dell’innovazio-                   Taylor&Francis.
                                                                                                                                          ne urbana, sociale e digitale di cui fanno e faranno parte.
                                                                                                                                          Nonostante la carenza di supporto da parte delle istituzioni,                    Melis, A., 2019, The introduction of nature in
                                                                                                                                          il nostro territorio è popolato di comunità resilienti nate,                     Austrian radicals practice, pp. 45-63, in F. Lemes
                                                                                                                                          talvolta inconsapevolmente, e spesso non istituzionalmente                       De Oliveira, I. Mell (Eds), Planning Cities with
                                                                                                                                          riconosciute. Hanno fondato il proprio statuto sull’impe-                        Nature: Theories, Strategies and Methods, (Cities
                                                                                                                                          gno reciproco e collettivo, sul rispetto delle risorse, sulla                    and Nature), Springer.
                                                                                                                                          sostenibilità, su un nuovo modello di sviluppo che si separa
                                                                                                                                          nettamente dall’eredità storica della città moderna, in virtù                    Pringle, H., 2013, The origins of creativity, pp. 36-
                                                                                                                                          di un nuovo paradigma dell’architettura fondato su nuovi                         43, in Scientific American, a division of Nature
                                                                                                                                          comportamenti generativi, strumenti tecnologici, approcci                        America, Inc.
                                                                                                                                          non convenzionali, inclusività e circolarità.
                                                                                                                                          Per questo motivo un gruppo di ricerca coinvolto nel pro-                        Gould, S. J., Virba, E. S., 1982, Exaptation – a
                                                                                                                                          getto del Padiglione Italia (Biennale di Venezia 2020), ha                       missing term in the science of form, Paleobiology. 8
                                                                                                                                          lavorato sinergicamente per fornire uno strumento che si                         (1): 4-15
Biennale di Architettura di Venezia, Another Generosity (Lundén Architecture Company), Venezia 2018 (ph. E. Lain)
                                                                                                                                          tramuterà successivamente in linee guida operative. La Car-
                                                                                                                                          ta delle Comunità Resilienti, ha l’obiettivo di supportare le                    Jacob, F., 1977, Evolution and tinkering, Science,
                                                                                                                                          comunità che si riconoscono in questa definizione, al fine di                    196, 1161–1166.
come strumenti di resilienza in quanto, proprio nella ridon-             creatività, non come pensiero lineare ma come pensiero           fornire una risposta positiva al mutamento rivoluzionario
danza, nelle relazioni associative e nella apparente inutilità           associativo, quindi applicato a un non uso, a una ridondan-      del nostro tempo. Inoltre ha lo scopo di consentire ad altre
è possibile trovare usi che non sarebbero prevedibili attra-             za. Osserva i mosaici posati sui pennacchi e, non avendo         comunità di riconoscersi negli obiettivi che propone, perse-
verso la logica lineare.                                                 una conoscenza tecnica dell’architettura, ritiene che questi     guendo un obiettivo comune, facendo rete con le altre realtà
Su queste definizioni si soffermano biologi dell’evoluzioni-             elementi architettonici siano di supporto ai mosaici e non       per divenire un organismo diffuso e cooperante sul terri-
smo e paleoantropologi come Stephen Gould, Ewan Birney                   un sostegno strutturale alla cupola, individuando così un        torio nazionale in favore degli intenti proposti dall’Agenda
e François Jacob, che affermano che l’inutilità o la compre-             nuovo uso inaspettato. Il pensiero associativo risiede dun-      2030.
senza di utilità diverse nello stesso spazio siano la chiave, in         que nelle relazioni che si innescano nel cervello. Maggiore è
alternativa ad un unico uso assegnato ad un solo oggetto.                il numero delle connessioni, maggiore sarà la possibilità di
Il rapporto tra inutilità/ridondanza e creatività è deter-               attivarlo insieme alla creatività.
minante nel processo educativo che deve spingere i futuri
architetti ad essere inventivi, radicali ed estremi, ove neces-          La ricerca in questo campo ha fatto emergere scenari inno-
sario, sfuggendo alle suggestioni degli ultimi 100 anni di               vativi in continuo mutamento che hanno portato alla for-
storia.                                                                  mulazione di obiettivi strategici per il 2030-2050 al fine di
Secondo la letteratura più recente tra paleoantropologia e               attuare una trasformazione integrata del territorio.             1
                                                                                                                                              La maggiore percentuale di emissioni di biossido di carbonio (36%) proviene dall’industria delle costruzioni. Se si considera inoltre che il
neuroscienze, uno degli elementi più classici dell’espressio-            Tuttavia è da segnalare che il forte squilibrio delle condi-         30% è generato dal sistema dei trasporti legato alla forma della città, è evidente che questa sia la fonte di emissioni inquinanti più incidente
                                                                                                                                              sul bilancio globale.
ne creativa, e quindi del pensiero associativo, è il concetto            zioni di fondo non consente un cambiamento uniforme a
di exaptation, certamente applicabile anche nell’ambito                  livello globale. Infatti non di rado si verificano circostanze   2
                                                                                                                                           Alles Ist Architektur, Bau 1968
dell’architettura.                                                       di instabilità che riguardano in primis scompensi legati         “Il genoma è una giungla”, tutti i sistemi creativi in natura sono ridondanti, pieni di connessioni, relazioni. Pochi elementi, ma molto intrec-
François Jacob ricorre a una metafora architettonica usando              all’economia e alla distribuzione della ricchezza, e, conse-      ciati. (2012)
il termine spandrel, pennacchio, per spiegarne il mecca-                 guentemente, disordini sociali, immigrazione, riduzione
nismo. Quando visita per la prima volta la chiesa di San                 delle risorse, invecchiamento della popolazione, instabilità
                                                                                                                                          3
                                                                                                                                              Cooptazione funzionale. La natura non progetta con lo scopo di rispondere a una funzione definita, ma realizza ridondanza e molteplicità di
Marco a Venezia, intuisce il concetto di applicazione della              politica.                                                            relazioni, a dimostrazione di quella che è la strategia della natura, dissociata dal pensiero lineare, cioè non prevede un solo uso che potrebbe
                                                                                                                                              essere sbagliato, ma apre la possibilità a scopi non previsti.

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ARCHITETTURA 2050_1
                                                                                                                                                                                     A cura di Paolo Simonetto

                                                                                                                                       ARCHITETTURA COME
                                                                                                                                        CATALIZZATORE TRA
                                                                                                                                     SOSTENIBILITÀ E COMUNITÀ
                                                                                                                                                                                         Mario Cucinella

                                                                                     MC A, WRE, Reggiolo, by Bellipario Geraldina   R     ispondere alle sfide ambientali che il prossimo futuro
                                                                                                                                    ci pone di fronte non è più un’opzione, ma è probabilmen-
                                                                                                                                                                                                    la priorità d’azione nel perseguimento dei Sustainable De-
                                                                                                                                                                                                    velopment Goals, costituisce sicuramente un primo step
                        Mario Cucinella,
                        Hon FAIA, Int. Fellow RIBA                                                                                  te l’unica strada che abbiamo davanti. Negli ultimi cin-        importante nel ridefinire nuove politiche condivise nello
                        è il fondatore di Mario Cucinella Architects, studio di progettazione architettonica pluripremiato          quant’anni abbiamo assistito ad un fenomeno demografico         sviluppo futuro dei territori e delle città.
                        che dedica la sua ricerca ai temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale degli edifici.              di entità pari a quello prodotto in tutta storia del pianeta.
                        Nel 2015 costituisce a Bologna S.O.S. - School of Sustainability, un programma post-master volto
                        alla formazione di nuove figure professionali nel campo della progettazione sostenibile.                    Alla fine del 21° secolo, 9 persone su 10 vivranno in una       Il periodo di grande trasformazione industriale ha gene-
                        L’impatto e l’importanza del suo lavoro, sia dal punto di vista ambientale che sociale, di architetto       città e la specie umana potrà dirsi compiutamente “urba-        rato tecnologia, sviluppo e un miglioramento della qualità
                        ed educatore è stata riconosciuta con la Honorary Fellowship dell’American Institute of                     na”. In questo contesto la sottoscrizione del patto di Am-      della vita, ma, dopo molti anni, presenta un pesante conto
                        Architects (2017) e con laInternational Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016).        sterdam da parte dell’Unione europea, in risposta all’a-        ambientale e sociale con conseguenze planetarie in termi-
                                                                                                                                    genda 2030 delle Nazioni Unite, che vede nelle aree urbane      ni di sopravvivenza. Cambiare vuol dire rivedere alcuni
                        photo credit @giovanni gastel
                                                                                                                                                                                                    aspetti fondamentali del rapporto con la tecnologia, ridefi-
                                                                                                                                                                                                    nire i legami con i contesti, ricostruire paesaggi identitari
                                                                                                                                                                                                    e prestare ascolto ai cittadini. Ad esempio nella nostra
                                                                                                                                                                                                    città contemporanea, l’idea di sostenibilità non passa ne-
                                                                                                                                                                                                    cessariamente attraverso il costruire quello che è vuoto,
                                                                                                                                                                                                    ma inserendo dentro alla città funzioni nuove o mancanti,
                                                                                                                                                                                                    anche nello spazio pubblico.

                                                                                                                                                                                                    Oggi, intervenire per costruire un nuovo quartiere vuol
                                                                                                                                                                                                    dire guardare agli scenari prossimi sul tema energetico,
                                                                                                                                                                                                    sul tema d’integrazione sociale e sulla capacità di creare
                                                                                                                                                                                                    quel sentimento di sicurezza che solo la città può contri-
                                                                                                                                                                                                    buire a creare.
                                                                                                                                                                                                    Occorre quindi che l’architettura torni ad agire come cata-
                                                                                                                                                                                                    lizzatore tra sostenibilità e comunità.
                                                                                                                                                                                                    L’architettura e la forma urbana sono responsabili dei
                                                                                                                                                                                                    comportamenti sociali, della qualità della vita delle perso-
                                                                                                                                                                                                    ne e del ruolo positivo nei confronti dell’ambiente. Ogni
                                                                                                                                                                                                    città ha una sua vocazione e aspirazione legata a fattori
                                                                                                                                                                                                    storici ed economici. Il futuro delle città dipenderà dalla
                                                                                                                                                                                                    capacità di “lettura” dei contesti e dalla modalità creativa
                                                                                                                                                                                                    di affrontarli al fine di disegnare un programma comples-
                                                                                                                                                                                                    so, strategico e condiviso da tutte le parti sociali.
                                                                                                                                                                                                    Molti dei progetti che sviluppiamo cercano di dare una
MC A, Un nuovo parco Bioclimatico per Bologna - SOS Archive
                                                                                                                                                                                                    risposta architettonica, che parta da una visione di lungo

12                                                                                                                                                                                                                                                             13
ARCHITETTURA 2050_1                                                                                                                                            ARCHITETTURA 2050_2
                                                                                                                                                                              A cura di Alessandro Zaffagnini

                                                                                                                                                     PADOVA
                                                                                                                                                  VERSO IL 2030
                                                                                                                                  UNA VISIONE DELLA CITTÀ FUTURA
                                                                                                                                                                                   Arturo Lorenzoni

                                                                                                                                                                                Arturo Lorenzoni
                                                                                                                                                                                insegna Economia dell’Energia ed Electricity Market Economics alla
                                                                                                                                                                                Scuola di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova.
                                                                                                                                                                                Da 1 luglio 2017 ricopre la carica di Vicesindaco di Padova con le
                                                                                                                                                                                deleghe alle politiche del territorio e sviluppo urbano sostenibile,
                                                                                                                                                                                università, mobilità e viabilità, Agenda 21, programma agenda
                                                                                                                                                                                digitale, servizi informatici e telematici, edilizia privata, accessibilità e
                                                                                                                                                                                vita indipendente.

MC A, WRE S.Felice, by Daniele Domenicali

                                                                                                                                A     d immaginare la città tra dieci anni è facile intuire
                                                                                                                                trasformazioni profonde, in parte frutto di fattori esogeni
                                                                                                                                                                                                utilizzeranno materiali nuovi e molto prestanti, tanto che
                                                                                                                                                                                                diverranno produttori netti di energia, che le automobili
periodo che tenga conto dell’impatto sociale dell’architet-     Ritrovando la sua capacità di intessere relazioni forti con i   non eliminabili, in parte per innovazioni tecnologiche in       si guideranno da sole, le comunicazioni avranno un costo
tura, come nel caso delle Cinque Pillole di Bellezza, cinque    luoghi e le comunità che trasforma, il progetto di architet-    atto, in parte per scelte che l’amministrazione ha la possi-    contenuto al punto da consentire di gestire flussi di dati
edifici d’interesse pubblico, realizzati attraverso il Wor-     tura - di città e di paesaggio - attraverso le sue componenti   bilità di fare.                                                 oggi inimmaginabili, le cure mediche saranno personaliz-
kshop Ricostruzione Emilia dopo il terremoto del 2012,          formali, funzionali e tecnologiche, entra così in empatia       Le prime sono conseguenza di fenomeni in corso, non             zate con un ruolo nuovo per la sanità, spariranno i lavori
grazie a una collaborazione tra Confindustria, i comuni e i     con i luoghi per rivelarne identità e per anticiparne il fu-    reversibili nell’arco dei prossimi due decenni almeno:          ripetitivi a favore delle occupazioni creative, solo per fare
sindacati. Con la scuola SOS abbiamo lavorato alla strate-      turo.                                                           l’aumento delle temperature e il cambio del clima, l’invec-     degli esempi.
gia di ricostruzione di Camerino, attraverso un profondo                                                                        chiamento della popolazione e la riduzione del numero           Infine, la terza categoria di trasformazioni è relativa a
dialogo con le persone, grazie alla collaborazione con                                                                          degli abitanti, pur in presenza di una concentrazione nei       quelle che possono essere indirizzate dall’azione ammini-
Ascolto Attivo avviando così dei laboratori di partecipa-                                                                       centri urbani, la forte integrazione dell’economia su scala     strativa, tenendo conto di quanto è in corso, per utilizzare
zione; la ricostruzione è iniziata prima di tutto dall’ascol-                                                                   internazionale.                                                 al meglio le innovazioni che saranno rese disponibili, fa-
to. Sempre con la scuola abbiamo lavorato nel quartiere                                                                         Per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche, dob-           vorire lo sviluppo di una nuova economia e la resilienza ai
della Bolognina a Bologna, creando uno strumento di                                                                             biamo essere pronti a modificare radicalmente alcune            cambiamenti climatici.
supporto alla creazione degli spazi di comunità. A Bolo-                                                                        abitudini e la nostra stessa economia. Essere consapevoli       In questo ambiente in forte trasformazione stanno modifi-
gna alcuni anni fa abbiamo lavorato a un progetto di un                                                                         che molti degli attuali studenti universitari faranno una       candosi anche i bisogni delle persone e ciò che loro richie-
parco bioclimatico, che costituisse una nuova opportunità                                                                       professione che oggi ancora non esiste, che tutti faremo        dono alle amministrazioni.
urbana e creasse una risposta all’impatto dei cambiamenti                                                                       uso a breve di strumenti che oggi non immaginiamo ne-           Il primo aspetto in relazione all’urbanistica è che oggi, più
climatici.                                                                                                                      anche e cosi via. I miei figli non sono mai entrati in una      che nuove edificazioni, sono richiesti spazi vuoti, aree ver-
Un approccio progettuale dove principi e pratiche si fon-                                                                       cabina telefonica, non sanno cosa sia un pony express,          di di qualità in cui potersi muovere, incontrare, al di fuori
dono, dove paradigmi e strumenti si integrano e, soprat-                                                                        come io fatico a comprendere come si sia affermato in           del traffico e delle attività cittadine. Come sono richieste
tutto, dove l’architettura torna ad essere una forza capace                                                                     tempi così brevi un operatore commerciale come Glovo o          le aree cani, spazi ove lasciare libero il proprio cane, un
di dare forma al progetto di futuro delle persone.                MC A, Casa della Musica, foto by Moreno Maggi                 Just Eat. Parimenti, è facile comprendere come gli edifici      utilizzo degli spazi cittadini che fino a poco tempo fa non

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ARCHITETTURA 2050_2

esisteva, ma che oggi è tra le cose più richieste in assoluto,   polizzata da due tipi di investimento: nuovi supermercati e     economiche, creatrici di valore, di lavoro e di opportunità    visione del Piano degli Interventi comunale, documento
segno di un’attenzione ai compagni di vita sempre più dif-       studentati. Il numero di queste iniziative, avviate, in corso   per i più giovani.                                             sollecitato dalla legge regionale sul contenimento del con-
fusi nella popolazione.                                          di approvazione o in fase esplorativa, è assolutamente fuo-     Purtroppo, gli strumenti amministrativi per dare indiriz-      sumo di suolo del 2018, che deve disegnare per i prossimi
Inoltre, è indispensabile organizzare gli spazi pubblici se-     ri scala rispetto ai bisogni cittadini.                         zo agli investimenti cittadini sono molto modesti: la liber-   anni regole adeguate allo sviluppo di una città che non
condo criteri di inclusività: la sensibilità ormai affermata     È necessario comprendere se gli studentati, come proposti       tà di iniziativa commerciale, i vincoli finanziari, il nuovo   deve più lavorare sulle quantità edificate, ma sulla qualità
impone di non dover offrire servizi speciali per persone         con successo in altre città italiane ed europee, abbiano        ruolo privatistico delle proprietà immobiliari di enti un      di quanto già esiste.
con bisogni particolari, ma di offrire ogni servizio in          significato a Padova, dove vi è un mercato immobiliare          tempo gestiti con logica pubblica (Ferrovie dello Stato,       Certamente, la riqualificazione del territorio passa anche
modo che sia fruibile da tutti, indipendentemente dalle          peculiare e un equilibrio tutto sommato stabile tra             Amministrazione centrale tramite Invimit e Cassa Depo-         attraverso la redazione di altri documenti di program-
esigenze particolari che una persona possa avere, siano          domanda e offerta di residenzialità. La trasformazione          siti e Prestiti, …) lasciano poco spazio all’amministrazione   mazione, in corso di approvazione al Comune di Padova,
esse connesse con la mobilità o con qualsiasi altra funzio-      dei collegi religiosi, alcuni dei quali oggi sono in forte      locale. Si pensi alla grande area ferroviaria di Campo di      pensati per dare risposte efficaci ai nuovi bisogni di quali-
ne. Tutto questo può essere fatto limitandosi ad adattare lo     difficoltà gestionale, desta preoccupazione perché non          Marte, destinata a suo tempo dalla comunità cittadina alle     tà e sostenibilità, che di necessità devono essere coordinati
spazio urbano alle richieste, oppure spingendo la trasfor-       vi è certezza che le strutture rinnovate troveranno             manutenzioni ferroviarie dall’ente pubblico Ferrovie dello     per disegnare un quadro di riferimento coerente. Alludo
mazione anticipando le richieste, immaginando come mi-           l’apprezzamento dell’utenza universitaria, come è dubbia        Stato, che oggi è un’area abbandonata nel cuore della città,   al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS), che
gliorare la qualità della vita delle persone anche ispiran-      l’opportunità di destinare nuovo suolo per costruire nuove      in attesa di valorizzazione da parte della società immobi-     definisce l’evoluzione del sistema dei trasporti dell’area
dosi dalle buone pratiche viste altrove, a costo di mettere a    strutture ricettive riservate agli studenti. Parimenti, il      liare del gruppo di diritto privato delle Ferrovie.            metropolitana di Padova, al Regolamento Edilizio, costru-
rischio il proprio consenso nel breve termine.                   proliferare delle strutture commerciali per la vendita          Un ulteriore tema centrale per creare qualità e preservare     ito sullo schema tipo nazionale, ma indirizzato fortemente
                                                                 alimentare, fino a 1500 metri quadri soprattutto,               il valore degli immobili esistenti, è la necessità di limi-    verso la qualità ambientale dello spazio urbano, al Piano
La priorità per l’azione amministrativa sulla città è dun-       svincolate da ogni autorizzazione amministrativa,               tare i numerosi piani approvati nel passato e mai attuati,     delle Alberature, che da autorevolezza e concretezza all’in-
que dettata da una serie di vincoli esogeni e di nuovi biso-     è talmente esteso che è facile prevedere che presto si          rispettando sì i diritti acquisiti dai privati, ma al tempo    vestimento nel verde in città.
gni in una nuova stagione condizionata dal termine della         avranno vari immobili costruiti ad hoc anche di recente e       stesso dando risposta alle nuove aspettative dei cittadini,    Portare una visione di città sostenibile è un’operazione
crescita della popolazione e dalla rapida obsolescenza di        dismessi (due già vi sono). Come si potranno utilizzare? E      che chiedono spazi vivibili e più possibile naturali, oggi     indispensabile per tenere viva una città come Padova, ma
attività un tempo significative nel tessuto urbano e da vin-     vi sarà qualcuno che se ne farà carico?                         assai scarsi. È un’operazione complessa, che richiede forte    richiede la disponibilità ad accettare forti discontinuità
coli finanziari molto forti, con il gettito fiscale in contra-   Superare l’attuale infatuazione per gli investimenti in         immaginazione e uso di strumenti amministrativi nuovi,         con la gestione passata, in alcuni casi impegnative, su cui
zione. Così la città si trova nell’urgenza di recuperare un      strutture commerciali di medie dimensioni (pur al di            anche mai utilizzati prima, come nel caso delle permute        è necessario far convergere lo sforzo di tutte le istituzioni,
numero crescente di edifici dismessi, pur nella difficoltà di    sotto del limite dei 2500 mq fissato per le grandi strutture    con il trasferimento delle cubature nei crediti edilizi, per   per evitare che la difesa delle posizioni di alcuni possano
individuare investimenti immobiliari remunerativi. Nella         di vendita) è requisito ineludibile per l’incremento della      preservare aree da destinare permanentemente a verde           compromettere le aspirazioni e le prospettive di tutti.
crisi profonda subita dal settore delle costruzioni a Padova     qualità della vita urbana. Questo passaggio richiede che        pubblico. È questa una delle priorità per il lavoro in corso
dal 2008, oggi l’attività immobiliare è praticamente mono-       la città divenga attrattiva nei confronti di nuove attività     di assegnazione a un pool di consulenti esterni per la re-
16                                                                                                                                                                                                                                                         17
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                                                                                                                                                       A cura di Enrico Lain

Piero Pelizzaro
                                                                                                         LA RESILIENZA NEL
                                                                                                         FUTURO DI MILANO
ha 10 anni di esperienza di
advocacy per i cambiamenti
climatici e per la pianificazione
della Resilienza urbana.
Piero è Direttore della Resilienza
Urbana e City Lead nel                                                                                       AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
programma H2020 Lighthouse
Sharing Cities per il Comune
di Milano. È stato consulente                                                                                                                           Piero Pelizzaro
esterno per il Ministero italiano                                                                                             con il contributo di Silvia Belotti e Giuliano Fertonani Affini
dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare in cui fornisce
formazione specialistica su Urban
adattamento ai cambiamenti
climatici.
Nel recente passato è stato co-
                                                                                                 N    el settembre 2015, i governi di 193 Paesi membri
                                                                                                 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite hanno sotto-
                                                                                                                                                                    cambiamenti nell’intensità e frequenza delle precipitazioni
                                                                                                                                                                    stagionali: tutti fattori emersi clamorosamente in casi
fondatore di Climalia, la prima                                                                  scritto l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, definito        recenti di esondazioni, allagamenti, picchi di calore o di
start-up italiana sui servizi                                                                    come uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente              freddo. La città sta cercando di compiere alcuni passi fon-
climatici, ed è stato Acclimatise
                                                                                                 senza compromettere la capacità delle future generazioni           damentali per combattere il processo di degrado ambien-
Associate per la Resilienza Urbana.
Piero ha una lunga esperienza                                                                    di soddisfare i propri bisogni. Il vasto programma è com-          tale, in atto ormai da decenni attraverso la riduzione del
nella gestione di progetti flagship                                                              posto da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustai-        consumo di suolo e la difesa del suolo agricolo e dei corri-
della Commissione Europea.                                                                       nable Development Goals, SDGs – da raggiungere entro               doi ecologici, la valorizzazione della rete idrica, la riduzio-
Ha da poco terminato un assegno                                                                  il 2030, formulati in conseguenza della insostenibilità            ne delle emissioni di CO2, e l’impegno all’autosufficienza
di ricerca con lo IUAV – Planning                                                                dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano am-           energetica e nel valorizzare il ciclo dei rifiuti.
Climate Change, dove ha svolto                                                                   bientale, ma anche su quello economico e sociale. Il carat-        La necessità di migliorare il contesto ambientale della città
un lavoro per la pianificazione
                                                                                                 tere fortemente innovativo dell’Agenda sta nel fatto che           è riconosciuta anche dall’intesa istituzionale di program-
della strategia di adattamento del
Comune di Reggio Emilia.                                                                         viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità         ma “Patto per Milano”, sottoscritta nel 2016 dal Comune
                                                                                                 sia unicamente una questione ambientale e si afferma una           e dal Governo, in cui i soggetti si impegnano a sostenere
                                                                                                 visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo,         una serie di azioni che stimolano l’attrattività della città,
Giuliano Fertonani Affini                                                                        ponendosi come obiettivo quello di armonizzare tre ele-            concorrono a migliorare l’inclusione sociale, la mobili-
direzione Città Resilienti del                                                                   menti fondamentali: la crescita economica, l’inclusione            tà urbana, la qualità delle periferie, creano opportunità
Comune di Milano. Laureato alla                                                                  sociale e la tutela dell’ambiente.                                 nuove di carattere imprenditoriale o per il terzo settore.
Tongji University di Shanghai
in Town and Country Planning
                                                                                                 L’ultimo decennio di Milano è stato segnato da una fase            Inoltre, negli ultimi anni, l’amministrazione ha fortemen-
e laureando al Politecnico di                                                                    di fermento economico e urbano tale da ribaltare la si-            te indirizzato la propria attività e l’elaborazione dei propri
Milano in Urban Planning and                                                                     tuazione di declino e chiusura che ha per lungo tempo              piani verso una maggiore integrazione tra le questioni
Policy Design. Specializzato in                                                                  vissuto la città, fino a trasformarsi nella capitale attrattiva,   legate allo sviluppo urbano, alle sfide ambientali ed ecolo-
Sistemi di Drenaggio Sostenibile                                                                 multiculturale e innovativa che sembra essere oggi. Con-           giche e ai temi della giustizia sociale e dell’inclusione.
da applicare in contesti urbani                                                                  testualmente la città, così come la sua popolazione e le           In questo senso, tra tutti, si ricorda la recente approvazio-
particolarmente fragili.
                                                                                                 sue istituzioni, vive un momento di forte consapevolezza           ne del Piano di Governo del Territorio - PGT - che in-
                                                                                                 ecologica e di responsabilizzazione sociale/collettiva/di          tende accompagnare Milano verso il 2030, proponendosi
Silvia Belotti                                                                                   comunità, mostrandosi particolarmente attenta e attiva             di ridurre gli squilibri economici e sociali, di estendere lo
Direzione di progetto Città                                                                      nell’indirizzare le sue policy e i suoi modelli di governance      sviluppo a tutti i quartieri della città, integrandolo a quel-
Resilienti presso il Comune di                                                                   verso visioni che favoriscano uno sviluppo ecologico.              lo della più vasta regione urbana, di coniugare la crescita
Milano, laureanda in Urbanistica:                                                                Per collocazione e caratteristiche geografiche e territoriali,     con il miglioramento delle condizioni ambientali e della
città, ambiente, paesaggio nella                                                                 Milano è una città che presenta un elevato grado di vulne-         qualità della vita dei suoi cittadini.
Scuola di Architettura, Urbanistica
                                                                                                 rabilità agli impatti dei cambiamenti climatici.                   Nella stessa direzione va, in questo senso, anche la crea-
Ingegneria delle Costruzioni
presso il Politecnico di Milano.                                                                 Le analisi dei dati storici e delle previsioni registrano un       zione della Direzione Transizione Ambientale all’interno
                                                                                                 progressivo aumento delle temperature medie e della fre-           del Comune di Milano - di cui la Direzione Città Resilien-
                                        Bosco Verticale (S. Boeri) a Milano (ph. E. Lain 2017)   quenza e intensità delle ondate di calore, oltre a notevoli        ti oggi fa parte - le cui deleghe stanno in capo al sindaco

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                                                                                                      Biennale di Architettura di
                                                                                                      Venezia, Big U, progetto di
                                                                                                      infrastruttura a protezione
                                                                                                      della punta meridionale
                                                                                                      dell’isola di Manhattan
                                                                                                      (BIG), vista del modello,
                                                                                                      Venezia 2018 (ph. E. Lain)    Battery Park – NYC (ph E. Lain 2013)

e che, da settembre, è stata formalmente istituita proprio        che mira a garantire modelli sostenibili di produzione e di       Metropolitana è prevista la realizzazione di un Grande             alla valorizzazione delle aree verdi. Uno degli obiettivi del
con l’obiettivo di occuparsi non solo della questione pret-       consumo e il goal 13 che promuove azioni, a tutti i livelli,      Parco Metropolitano attraverso un programma di foresta-            Piano è quello di far crescere la percezione del senso civico
tamente ambientale e climatica ma, anche e soprattutto,           per combattere il cambiamento climatico. Per raggiunge-           zione urbana - ForestaMi - che prevede la piantumazione            tra i cittadini, per questo ogni progetto viene rendiconta-
di tutte le ricadute che questa comporta sul piano sociale,       re gli obiettivi appena citati, la Direzione Città Resilienti     dell’equivalente di tre milioni di alberi in tutto il territorio   to, discusso e raccontato ai residenti che vivono nelle aree
territoriale ed economico. L’Assessorato alla Transizione         si propone come catalizzatore delle proposte di azione e          metropolitano, entro il 2030, il quale ad oggi presenta più        vicine all’intervento. All’interno del Piano Quartieri tro-
Ambientale si occupa quindi della definizione e del co-           come vettore per coniugare tali proposte con gli impegni          del 40% di suolo antropizzato.                                     viamo anche il progetto Piazze Aperte, che ha l’obiettivo
ordinamento di politiche ambientali, di politiche relative        già assunti dall’amministrazione.                                 Dalla sinergia del Comune di Milano con la Fondazione              di disegnare piazze come luogo di incontro e socializza-
al miglioramento dei servizi di smaltimento dei rifiuti e         In questo senso la Strategia di Resilienza della città di Mi-     Cariplo, è nata la Food Policy, politica alimentare che rap-       zione, implementando tipologie di arredo urbano non in-
pulizia della città, di politiche relative all’energia e gover-   lano, in risposta alla mozione sull’Emergenza Climatica e         presenta una delle eredità di Expo 2015. Si tratta di uno          vasivo, come nuove sedute, fioriere e spazi per le biciclette,
nance dell’acqua pubblica ed è formata da tre strutture           Ambientale approvata a maggio 2019 che porta Milano ad            strumento di supporto al governo della città per rendere           rendendo più sicura l’area pubblica per l’utenza debole. Il
organizzative: la Direzione di Progetto Città Resilienti,         essere la prima grande città italiana a impegnarsi attiva-        più sostenibile il sistema alimentare milanese e creare            Comune di Milano, tramite avviso pubblico, ha recente-
l’Area Risorse Idriche e Igiene Ambientale e l’Area Energia       mente nella lotta ai cambiamenti climatici, intende fornire       una visione condivisa sul futuro rapporto della città con          mente ricevuto da comitati e cittadini oltre 65 proposte di
e Clima.                                                          visioni inedite capaci di integrare le differenti tematiche       il cibo. Le priorità di questa politica alimentare sono di         riqualificazione di aree pubbliche, questi progetti saranno
Ponendo come punto di partenza l’Agenda 2030 la Dire-             che entrano in gioco nel garantire il raggiungimento degli        sviluppare un sistema alimentare che sia in grado di ga-           sviluppati nell’arco del 2020.
zione Transizione Ambientale del comune di Milano si              ambiziosi obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale          rantire un cibo sano e acqua potabile in quantità sufficien-       Il cambiamento parte innanzitutto dai cittadini: con l’ini-
mette in campo per il raggiungimento di alcuni dei 17 go-         del clima e dei comportamenti della cittadinanza sul terri-       te e accessibile a tutti, educare al consumo consapevole e         zio dell’anno scolastico, infatti, 10mila studenti delle scuo-
als da essa definiti. Tra i principali troviamo il goal 6 che     torio milanese.                                                   lottare contro gli sprechi in un’ottica di equità, resilienza      le primarie e secondarie di primo grado hanno ricevuto
ha come obiettivo quello di garantire a tutti la disponibili-     A questo scopo si stagliano due partite particolarmente           e sostenibilità articolata nelle sue componenti sociali, eco-      in regalo una borraccia di alluminio con cui sostituire le
tà e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igie-   rilevanti che la Direzione Città Resilienti si è impegnata        nomiche e ambientali.                                              bottigliette di plastica usa e getta e come simbolo dell’ac-
nico-sanitarie, il goal 7 di cui se ne occupa principalmente      a sviluppare e implementare da qui ai prossimi anni: da           Dal punto di vista sociale e della riqualificazione infra-         qua bene comune. Questa iniziativa promossa dall’Ammi-
l’Area Energia e Clima che mira ad assicurare a tutti l’ac-       un lato l’elaborazione del Piano Aria Clima - PAC - che           strutturale è stato sviluppato un progetto chiamato Piano          nistrazione in collaborazione con A2A, MM e Milano Ri-
cesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili     integra in un solo piano operativo l’azione del Comune            Quartieri, che mira ad interventi puntuali e locali in tutti       storazione, ha come obiettivo quello di coinvolgere, sin dai
e moderni. La Direzione Città Resilienti, nello specifico         su tre fronti fondamentali quali l’identificazione di solu-       i nove municipi di Milano. Il piano pone come punto                primi anni di scuola, i bambini e i ragazzi nella costruzio-
si concentra nel raggiungere e sviluppare il goal 11 che si       zioni per migliorare la qualità dell’aria e per fronteggiare      nevralgico la partecipazione dei cittadini per definire gli        ne di una conoscenza green e in un futuro #plasticfree e
pone come obiettivo di rendere le città e gli insediamenti        l’emergenza climatica dal punto di vista della mitigazione        interventi più urgenti e richiesti dalla cittadinanza. Gli         dimostrare come anche loro, i cittadini del domani, possa-
umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; il goal 12       e dell’adattamento. Dall’altra in collaborazione con Città        interventi riguardano diversi ambiti, dall’edilizia scola-         no contribuire concretamente a difendere l’ambiente.
                                                                                                                                    stica, alla riqualificazione dell’arredo urbano e stradale,
20                                                                                                                                                                                                                                                                21
ANTEPRIMA
                                            I numeri:

                                            1875                                      “The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces”

                                                                            LA PRIMA GRANDE MOSTRA
                                            fondazione del Museo
                                            Torlonia

                                            1940
                                            la collezione stoccata
                                                                              DELLA COLLEZIONE DEI
                                            e non visitabile
                                                                             MARMI TORLONIA A ROMA
                                            2020
                                            la collezione Torlonia torna                                                       Michele Gambato
                                            visibile a pubblico

                                            620
                                            opere catalogate
                                                                           S    i preannuncia come una delle mostre più importanti

                                            96
                                                                           della stagione espositiva del 2020 in Italia e non solo, i
                                                                           musei di tutto il mondo chiedono di ospitarla.
                                            opere selezionate e            La mostra ‘The Torlonia Marbles. Collecting Materpie-
                                            restaurate per la mostra       ces’, 96 marmi della Collezione Torlonia saranno final-
                                                                           mente visibili presso la nuova sede espositiva dei Musei

                                            25/03/2020
                                                                           Capitolini a Palazzo Caffarelli.
                                                                           Un evento internazionale che potremmo definire storico
                                                                           considerato che sarà il primo atto di un processo che por-

                                            10/01/2021
                                                                           terà nei prossimi anni alla creazione – o meglio al ritorno
                                                                           a Roma, seppur in un’altra sede espositiva – del Museo
                                                                           Torlonia.
                                            date Mostra                    Il progetto scientifico di valorizzazione della collezio-
                                                                           ne è stato affidato a Salvatore Settis che cura la mostra
                                                                           con Carlo Gasparri, archeologi e accademici dei Lincei, e        The Torlonia Marbles
                                                                           con l’organizzazione di Electa, editore del catalogo.
                                                                           Le sculture esposte in mostra sono restaurate grazie al
                                            Le 3 tappe future:             contributo di Bvlgari.                                         Al centro della rassegna la famosa Collezione Torlonia,
                                                                           Il progetto di allestimento della mostra è di David            considerata da molti la collezione d’arte antica più impor-
                                                                           Chipperfield Architects Milano, si pone come nar-              tante del mondo e costituita da busti, rilievi, statue, sarco-
                                            1. mostra a Palazzo            razione storica che attraversa le fasi del collezionismo       fagi ed elementi decorativi.
                                               Caffarelli a Roma.          privato di antichità e il suo passaggio alla costituzione      La storia della collezione Torlonia inizia ai primi dell’Ot-
                                            2. tour mondiale della         del museo, come lo conosciamo oggi: “a partire dal Quat-       tocento, e prende una configurazione “museale” per volon-
                                               mostra.                     trocento, quando a Roma inizia il collezionismo dove le        tà del principe Alessandro Torlonia, che nel 1866 decide
                                                                           opere emigrano nelle case delle famiglie romane”, ha di-       di acquistare a Roma, sulla via Salaria, l’antica villa del
                                            3. apertura futura del
                                                                           chiarato Settis, spiegando che questo fu “il seme da cui       cardinale Alessandro Albani con le sue collezioni, giardi-
                                               museo a Roma.
                                                                           nasceranno più tardi i musei. Il più antico esempio sono       ni, quadrerie, affreschi e sculture greche e romane, come il
                                                                           proprio i Musei Capitolini”. Lo studio David Chipperfield      famoso rilievo con Antinoo da Villa Adriana o la statuetta
                                                                           Architects Milano ha studiato soluzioni di sviluppo e di       in bronzo dell’Apollo Sauroctono di Prassitele. Alla fine
                                                                           posa delle installazioni che sappiano al meglio far intera-    dell’Ottocento la collezione conta un numero straordi-
                                                                           gire le sculture con lo spettatore permettendogli di usu-      nario di marmi antichi, e nasce così il progetto, promosso
Collezione Torlonia, Vecchio da Otricoli,                                  fruire al meglio degli spazi finalizzati all’esaltazione dei   dal principe Alessandro Torlonia, di fondare il Museo di
Photo Credit Lorenzo De Masi
                                                                           marmi protagonisti dell’esposizione.                           scultura antica fondato a Roma nel 1875, riutilizzando
22                                                                                                                                                                                                    23
ANTEPRIMA

©FondazioneTorlonia Photo Credit Lorenzo de Masi

un vecchio magazzino di granaglie su via della Lungara,          Delle 620 opere della collezione Torlonia, catalogate             cui il Museo Torlonia è stato visitabile, dal 1875 circa       musei stranieri da tutto il mondo. Ci sono già alcuni rap-
nei cui ambienti le opere vengono ordinate e catalogate per      nel 1880, ne saranno esposte 96 che ripercorreranno               fino alla seconda guerra mondiale. Quindi sarà come en-        porti avanzati, un’occasione irripetibile per chi ama l’arte,
essere offerte all’ammirazione di piccoli gruppi di visitato-    a ritroso nel tempo la storia della collezione. Una               trare in una stanza del Museo Torlonia. Poi si va indietro     in tutto il mondo”.
ri. Ma il museo non fu mai realizzato.                           “collezione di collezioni” perché la famiglia Torlonia, non       nel tempo: nella seconda stanza noi troveremo una serie
                                                                 solo ha acquistato nel corso degli anni singole opere ma          di acquisizioni ottocentesche dalle sterminate proprietà       Molto soddisfatto il Presidente della Fondazione Torlo-
La collezione, per varie vicende anche storiche, non viene       intere collezioni storiche. Sarà dunque questo il filo narra-     della famiglia Torlonia. Nella terza sezione andiamo nel       nia, Alessandro Poma Murialdo:
esposta al pubblico da 70 anni. Per ragioni di sicurezza         tivo della mostra, allestita secondo un criterio cronologico      settecento: alcuni pezzi di Villa Albani che sono migrati      “L’accordo quando c’era mio nonno firmato con il Mini-
dovute al periodo di agitazioni post-belliche, infatti, la       che va dall’inizio della storia del collezionismo fino all’Ot-    in altre residenze Torlonia e, una specie di introduzione      stro Franceschini è assolutamente innovativo e all’epoca
collezione fu raccolta, su richiesta del Ministero, in alcuni    tocento. Soprattutto a Roma infatti, a partire dal XV seco-       a chi vorrà visitare Villa Albani. Si va avanti nella quarta   era ancora un sogno. Oggi invece possiamo dire di avere
ambienti protetti al piano terra dello stesso palazzo di via     lo, si formò la pratica socio-culturale della raccolta di scul-   stanza più bella dove vediamo andando indietro nel tem-        delle certezze: viene fissata la data della mostra italiana,
della Lungara a Roma. Negli anni successivi, vari tentativi      ture antiche negli spazi privati, da cui sarebbero derivate       po, nel seicento, una parte della collezione Giustiniani, la   l’accordo prevede una sequenza di fatti che porteranno
si susseguirono per trovare un accordo che li riportasse         una serie di conseguenze a catena, dai disegni delle opere        collezione di sculture più conosciuta del Seicento roma-       sempre di più all’istituzionalizzazione dell’attività legata
alla luce.                                                       antiche fino alla nascita del concetto di museo. È questo il      no. Nella quinta parte successiva si va ancora più indietro    alla fondazione”.
I progetti non videro mai realizzazione per ragioni tecni-       clima fervido che stregò Johann Joachim Winckelmann               nel tempo, alle collezioni romane del tardo quattrocen-
co-amministrative, fino all’accordo firmato nel 2016 tra         – padre della moderna archeologia – al suo arrivo a Roma.         to-cinquecento. Nell’ultima sala troveremo i bronzi do-        Uno spaccato della vita dell’antica Roma che farà il giro
la Fondazione Torlonia istituita dal Principe Alessandro         Ed è proprio nella Città Eterna che nasce il primo museo          nati dal Papa Sisto IV ai romani”.                             del mondo, e così dopo la grande tournee internaziona-
Torlonia (1925 – 2017) e il Ministero per i beni e le attività   al mondo, dove il padre fondatore della moderna archeo-                                                                          le, la collezione potrà tornare alla sua sede museale, e
culturali rappresentato allora (come ora) dal Ministro ai        logia passava i pomeriggi: I musei Capitolini. Tutto torna,       Una mostra che dopo la prima tappa di Roma, girerà il          seguirà il restauro, un po’ alla volta, di tutti i 620 pezzi
Beni Culturali Dario Franceschini.                               tutto è legato in un gioco di specchi e rimandi.                  mondo. Come ha sottolineato il curatore:                       della Collezione Torlonia.
Sembra proprio che ora, finalmente, il grande progetto che       Il percorso espositivo quindi si snoderà nelle varie sale         “La sola notizia che la collezione Torlonia verrà di nuovo
aveva in mente il principe Alessandro possa trovare realiz-      a ritroso nel tempo. Lo ha spiegato il curatore Salvatore         in parte esposta in questa mostra ha talmente attratto l’at-
zazione.                                                         Settis: “La prima stanza servirà a evocare il momento in          tenzione che abbiamo già un certo numero di richieste di
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