Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
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Loppiano: “cittadella” dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine “made in Loppiano” http://www.focolaritalia.it/wp-content/uploads/2020/04/1Lop piano-Mascherine.mp4 MADE IN LOPPIANO – ACQUISTO MASCHERINE Coronavirus Covid-19: “cittadella” dei Focolari impegnata nella produzione di mascherine “made in Loppiano” Fonte articolo – AGENSIR “Un’occasione per fare qualcosa di concreto per l’altro e in aiuto al nostro Paese, in questo momento di incertezza e sospensione”. Così Luisa Colombo spiega al Sir le ragioni che hanno spinto il marchio “Fantasy”, fabbrica che da oltre 50 anni produce prodotti tessili per l’infanzia, a riconvertirsi passando dalla produzione di oggetti alla fabbricazione di mascherine di protezione individuale anti Covid-19. La fabbrica si trova nel cuore della cittadella del Movimento dei Focolari, a Loppiano: 260 ettari di terreno immersi nel verde delle colline di Incisa Valdarno, a meno di 20 chilometri da Firenze. Qui oggi
vivono quasi un migliaio di persone: arrivano da tutto il mondo aderendo alla proposta fatta agli inizi degli anni ’60, dalla fondatrice Chiara Lubich, di “incarnare in una città la legge evangelica dell’amore reciproco, unendola ad elementi di una città moderna in cui vivere, istruirsi, lavorare”. Due anni fa, Papa Francesco visitò Loppiano e chiese agli abitanti della cittadella di mettersi in ascolto delle “urgenze spesso drammatiche che ci interpellano da ogni parte e non possono lasciarci tranquilli”. Occorrono – disse in quell’occasione – uomini e donne “capaci di tracciare strade nuove da percorrere insieme” per dar vita ad “una civiltà globale dell’alleanza”. ”Fantasy, come gli altri brand che operano all’interno della Cittadella, aderisce da sempre a questo “stile di vita”, ritagliandosi un posto importante nel mercato dei prodotti tessili per l’infanzia. “A fine febbraio però – racconta Luisa Colombo, che insieme a Marco Barlucchi, è responsabile del progetto “mascherine” – ci siamo resi conto che la crisi del settore stava peggiorando. L’epidemia e subito dopo il blocco della Cina hanno cominciato ad avere un impatto molto forte che si è fatto subito sentire sul calo delle commissioni e degli ordini”. È a quel punto che a Loppiano arriva una richiesta insolita da parte della Regione Toscana: la disponibilità a fabbricare mascherine. Fantasy aderisce subito, riconvertendo, nel limite del possibile, i laboratori di cucito e stoccaggio. Alla produzione – racconta sempre Colombo – partecipano gli abitanti della cittadella, in particolare gli oltre 100 giovani che si trovano qui come ospiti per un periodo di
tempo, provenienti da tutto il mondo. Divisi in due turni da 35 persone, vengono realizzate dalle 3mila alle 5mila mascherine al giorno. “L’idea è quella di offrire mascherine made in Loppiano” che la Regione Toscana distribuisce soprattutto agli operatori e a chi lavora nelle case di cura per anziani. “Ci siamo messi in questo progetto – aggiunge Colombo – coscienti di vivere in un momento di grande incertezza, dove nessuno ha ancora le idee chiare di come da qui a qualche mese evolveranno la situazione e le nostre vite, ma abbiamo accolto questa richiesta perché ci è sembrata subito un’attività che può coniugare da una parte il desiderio di dare un contributo al nostro Paese e dall’altra le necessità, in questo tempo di crisi, di trovare uno sbocco economico e di lavoro”. Fonte: SIR Agenzia d’informazione https://www.madeinloppiano.com/it/ Contagiamoci con le buone pratiche di fraternità La redazione del nostro sito ha pensato di attivarsi per far circolare delle buone pratiche di fraternità che molti dei nostri lettori vivono quotidianamente in questi giorni di
emergenza e di quarantena. Nel ribadire l’importanza di seguire con responsabilità le indicazioni del Governo italiano in merito all’emergenza del Cod-19 ci auguriamo tutti che, proprio attraverso i nostri gesti responsabili, finisca quanto prima questa dura prova per tutta la comunità. La tentazione però che può prendere tutti è quella di costruirci, proprio per difesa, una sorta di rifugio che ci allontana sempre più dagli altri. Ma da tante persone arrivano piccoli gesti di pura fraternità, gesti disinteressati e che ci spingono oltre i confini che ciascuno di noi sta innalzando e questo sta svelando un volto del nostro Paese che forse non conosciamo o non abbiamo apprezzato molto. Pensiamo ad un gruppo giovani dei Castelli romani che si sono messi a disposizione per fare la spesa per quanti non hanno la possibilità di recarsi presso gli esercizi commerciali; oppure a tanti che con abnegazione continuano a lavorare presso le strutture ospedaliere o gli istituti penitenziari. Proprio in questi giorni sono scoppiate delle rivolte e in un istituto di pena, Adriana, vicedirettrice, ci chiede di pregare e pensarla perché riesca ad avere il coraggio dell’amore per andare avanti. Giulia Chiara Guarracino, una giovane di Ischia, ha scritto: “Imparate a capire che questa è una lotta contro il nostro egoismo e non contro un virus. Questa è un’occasione per trasformare un’emergenza in una gara di solidarietà. Cambiamo il modo di vedere e di pensare. Non sono più “io ho paura del contagio” oppure “io me ne frego del contagio”, ma sono IO che preservo l’ALTRO. Io mi preoccupo per te. Io mi tengo a distanza per te. Io mi lavo le mani per te. Io rinuncio a quel viaggio per te.
Io non vado al concerto per te. Io non vado al centro commerciale per te. Per te. Per te che per colpa del mio menefreghismo e della mia indifferenza sei dentro una sala di terapia intensiva. Per te che sei anziano e fragile, ma la cui vita ha valore tanto quanto la mia. Per te che stai lottando con un cancro e non puoi lottare anche con questo. Vi prego, alziamo lo sguardo. Non siete più forti o più bravi se mettete foto che vi abbracciate con scritto “Io sono più forte del coronavirus!”. Io spero che in #ItaliaNonSiFerma la solidarietà. Tutto il resto non ha importanza”. Tante situazioni, tante difficoltà ma anche tante occasioni per provare ai fratelli e a Dio la nostra testimonianza ed estrema fiducia in questo percorso che stiamo tutti vivendo. Aspettiamo quindi le vostre esperienze che faremo circolare attraverso questo sito, testimonianze, anche piccole, piccolissime ma che sono una goccia che può ridare a ciascuno la speranza, la libertà e il coraggio di amare e di vivere da figli di Dio. Scriveteci a: movimentofocolari.italia@focolare.org VEDI TUTTE LE ESPERIENZE PUBBLICATE SUL NOSTRO SITO Ritiro 2020 per sacerdoti, diaconi e religiosi in
Calabria La seconda “edizione” del Ritiro per sacerdoti, diaconi e religiosi della Calabria si è svolta dal 2 al 4 marzo 2020. Nell’anno dedicato a Gesù in mezzo ed al centenario di Chiara, abbiamo voluto dare questo titolo: “Camminare insieme verso la santità: una novità per la Chiesa”. Una novità senz’altro significativa che Chiara, venendo al mondo, ha portato col suo carisma. Hanno partecipato a tutto il periodo del ritiro 15 tra sacerdoti, diaconi e religiosi. Motivi di salute e impegni pastorali hanno impedito la partecipazione di tanti altri, i quali hanno comunque assicurato la loro preghiera e la loro unità a distanza. Altri 18 però si sono aggiunti per la seconda giornata, quando abbiamo avuto il dono della presenza di Michel Vandeleene e don Sergio Pellegrini. In un clima di profondo ascolto e unità, Michel ha trattato il tema della santità collettiva e lo ha fatto veramente con sapienza e “passione”, toccando il cuore e l’anima di tutti. Subito dopo, don Sergio e Padre Marcio (della Fazenda da Esperança di Lamezia), attraverso le loro esperienze, hanno comunicato come il camminare insieme verso la santità si può concretizzare nella vita di un sacerdote diocesano e di un religioso: esperienze molto belle, che proprio ci volevano per passare dalla contemplazione all’incarnazione. E’ seguito un momento di dialogo molto partecipato e
profondo. I presenti venivano da 10 diocesi della Calabria. Il giorno prima (lunedì), la venuta dei ragazzi del Movimento dei Focolari e le loro esperienze, precedute da un approfondimento sul pensiero di Chiara riguardo alle nuove generazioni, avevano fatto capire meglio il valore dei “piccoli”: si toccava con mano che l’anima non è né grande né piccola… Molto apprezzati anche i momenti artistici dei dopo cena, che abbiamo voluto inserire nel programma per sottolineare che Dio è anche Bellezza e può parlarci pure attraverso l’arte. I momenti di comunione d’anima sin dal primo giorno sono stati molto belli… ma l’ultima mattina la meditazione ha suscitato una comunione particolarmente profonda: veniva fuori non solo il desiderio di tutti di rimanere nella realtà dell’Unità, ma anche una consapevolezza nuova del “peso” del carisma di Chiara, che, se vissuto, ci inserisce nella vita trinitaria… insomma “una spiritualità chic”, come lei diceva nel video. Sono ripartiti tutti felici e grati per questi momenti vissuti insieme e… con la preghiera di ripetere incontri come questo. Non c’è che da ringraziare Dio per quanto ha operato al di là di noi!
Un giorno regalato In questo periodo segnato dall’emergenza Coronavirus, facciamo circolare delle buone pratiche di fraternità che si vivono quotidianamente. “Se Dio è Amore, la fiducia completa in Lui non ne è che la logica conseguenza. Possiamo avere allora quella confidenza che porta a parlare spesso con Lui, a esporgli le nostre cose, i nostri propositi, i nostri progetti”. “… di ventotto ce ne uno …” ma quest’anno sono ventinove per via dell’anno bisestile. Un giorno regalato, dunque. E in questi tempi, dove si sperimenta tutta la fragilità umana, la sua precarietà, forse ancor più ti rendi conto di come è fondamentale vivere bene il momento presente e usare bene il tempo che il buon Dio ci dona. Che avrei fatto in questo giorno regalato visto anche il “fermo obbligato” a motivo del coronavirus che di fatto impedisce ogni attività? La risposta è stata immediata: importa solo amare, specie chi ha più bisogno. E così la mattina ho ben pensato di recuperare alcuni lavoretti che da mesi avevo promesso di fare a mamma e che non avevo più fatto e fargli così compagnia. E nel pomeriggio sono andato a trovare D.(questo era ancora possibile alcuni giorni fa) da lui infatti ero stato altre volte, ma con altri, mai da solo. Così, sapendo che le visite erano limitate ad un solo famigliare al giorno per massimo un’ora (per via del coronavirus) e sapendo che lui famigliari stretti non ne ha, ho pensato di andare solo per amare. E’ stato un incontro semplicissimo, ma molto profondo, dove ho respirato in D. una Sapienza che viene dall’alto e ho trovato un uomo profondamente riconciliato con sé stesso e con gli altri pronto a vivere bene nella volontà di Dio questa nuova tappa della sua vita.
Tornando a casa in macchina, recitando il Rosario (… il tempo non mi mancava!) ho ringraziato Dio per essere parte di questa famiglia e della gioia che mi da di poterla costruire per un piccolissimo pezzetto. Sulla via del ritorno, nel mio cuore, nel dialogo con Gesù, sentivo di poter dire poi tante cose al buon Dio in un clima di grande intimità e familiarità. Era frutto del forte Gesù in mezzo vissuto con D. Ancora una volta ho sperimentato che l’unione con il fratello ti porta all’unione con Dio. Il Coronavirus è arrivato in Italia, in Lombardia . . . tra i miei parrocchiani! In questo periodo segnato dall’emergenza Coronavirus, facciamo circolare delle buone pratiche di fraternità che si vivono quotidianamente. Il Coronavirus è arrivato in Italia, in Lombardia, a Milano, a Gorgonzola . . . tra i miei parrocchiani! In questo momento di incertezza (e di un po’ di indisposizione), sono nello stato d’animo di chi sa che potrebbe arrivare anche a sé. E ciò mi mette in quel “estote parati” (Siate pronti!) di cui parla il Vangelo. Da un lato confesso che un po’ ho paura. Non me ne vergogno. Dall’altro mi chiedo: e se fosse, cosa devi fare in questi che potrebbero essere gli ultimi momenti della tua vita? E mi rispondo: riempire d’amore ogni gesto ed ogni occasione. Fare tutto nell’amore, è così facendo sento screscere in me una grande pace e una rinnovata unione con Dio.
Ma cosa mi sta insegnando questo tempo , in queste quasi tre settimane ormai in cui abbiamo chiuso tutto? Prima di tutto un’occasione di conversione. Avevo preparato tutto bene: 91 adolescenti e giovani a Palermo, la Quaresima con tutte le sue attività, una più bella dell’altra; l’inizio del bicentenario della Chiesa con eventi, concerti, manifestazioni, celebrazioni… Ma forse correvo il rischio di uno sguardo sulla vita che vorrebbe avere tutto sotto controllo! Ma la realtà è più grande di noi e dobbiamo imparare a riscoprire, prima del nostro fare, dell’organizzare e del preparare, l’affidamento al vero Signore del mondo, creatore e Padre, nel gesto umile e intelligente della preghiera. Questa situazione è occasione perché mi ricorda che sono un uomo, semplicemente e solamente. Come uomo, davanti ad alcune circostanze non posso fare molto. Ma – “fortunatamente” mi viene da dire – sono anche cristiano e proprio per questo posso dire, come il profeta Isaia: “Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza” (Is 30,15). Mi ha insegnato che abbiamo bisogno di un luogo in cui essere Chiesa. Me lo ero dimenticato. Per questo Dio si è fatto carne in un luogo e in un tempo determinato. Abbiamo bisogno di fisicità, di incontro, di corpo, di luoghi che parlino. Vivere la messa senza fedeli e sapere che i miei fedeli sono senza Messa mi mette molto a disagio. È un grande dolore, un volto di Gesù Abbandonato da abbracciare e scegliere come unico bene, fonte e culmine della mia vita di fede. Mi fa guardare con gratitudine tutta la vita trascorsa, le persone amate . . . mi fa dire solo grazie, scusa, e mi lascia un gran bene nel cuore…. Mi fa capire che il Regno di Dio cresce come una pianta senza che l’agricoltore sappia come… per fortuna! Don Paolo
http://www.focolaritalia.it/2020/03/10/contagiamoci-con-le-buo ne-pratiche-di-fraternita/ Dall’interno della frattura, esperienze di vita e proposte Pare impossibile che da esperienze di dolore possa nascere qualcosa di bello per sé stessi e per gli altri, eppure lo abbiamo visto e sperimentato nei tre giorni passati insieme a Castel Gandolfo (RM) dal 14 al 16 febbraio 2020. Siamo ormai al terzo appuntamento nazionale e dopo due edizioni ad Assisi, quest’anno abbiamo voluto anche noi “incontrare” Chiara Lubich, a casa sua, nel territorio che ospita il centro pulsante del Movimento dei Focolari, proprio in occasione del centesimo anniversario della sua nascita. Il primo giorno, al nostro arrivo, un attento osservatore avrebbe scorto 130 storie distinte di separazione, vissute spesso all’ombra del dolore e di tanti “perché” senza risposta. Ma il terzo giorno, nel momento della condivisione finale, ciascuno ha potuto riscontrare una nuova forza, una luce che ha sconfitto o almeno attenuato il proprio buio interiore e abbiamo ben presente i volti di tanti che si impegnavano, una volta fatto ritorno a casa, ad essere sostegno e motivo di speranza per chi intorno a noi vive di sofferenza. E gli sguardi e i sorrisi fissati nella foto finale di gruppo testimoniano che non si trattava solo di un sentimento passeggero… Il programma è stato intenso e ricco di spunti di riflessione, e i relatori che si sono succeduti sul palco hanno toccato molti “punti caldi” senza timori, accolti da un ascolto della
sala attento e critico. Erano presenti anche un buon numero di coppie che “camminano insieme” ai separati con iniziative comuni e momenti di incontro nella varie Regioni, per testimoniare che anche le esperienze di separazione fanno parte della vita di famiglia e che portandole avanti insieme possono essere meno buie. A questo proposito, le testimonianze, intercalate agli interventi, sono state come sempre dei punti luminosi e un dono per tutti, pur rappresentando storie e situazioni dure, di sospensione, ma vissute nella riscoperta del rapporto con Dio e del sostegno dei fratelli. Abbiamo parlato di matrimonio, paradossalmente proprio con i separati… Monsignor Bonetti ci ha ricordato con forza il significato del sacramento che certo non scompare con la separazione dal coniuge e per chi sceglie di rimanere fedele testimonia una continuità di risposta alla vocazione originaria col donare e diffondere un amore unitivo, frutto di una ferita, a essere ovunque “colla” in tutte le situazioni di conflitto. Il separato – dice ancora Bonetti, è una persona che viene lanciata verso le nozze definitive con Dio, mentre ha ancora un corpo da gestire sulla terra. In forza dello Spirito Santo ricevuto nel matrimonio vive una vita che lo porta a testimoniare un amore, crocifisso, oltre ogni limite. Infine un appello: i separati possono, anzi, “devono” condividere la loro esperienza, essere un annuncio e
una testimonianza per i fidanzati, le giovani coppie, gli sposi di ogni età, per le persone consacrate per preannunciare la Vita Eterna, la vita accanto al Padre, la realtà della famiglia dei Figli di Dio. Ci hanno poi molto colpito le immagini e le suggestioni collegate a due episodi del Vangelo proposte da padre Marco Vianelli: la guarigione della suocera di Pietro e l’incontro di Gesù con Zaccheo. Il primo brano aiuta a riflettere su come la guarigione non è un cammino individuale, esige una lotta con il nostro uomo vecchio ed ha sia una dimensione privata, sia una dimensione pubblica. La suocera di Pietro, una volta guarita, si mette a cucinare; questo ci insegna che Gesù viene per rigenerarci, liberarci e rimetterci a disposizione del mondo per servire. La seconda immagine è quella di Zaccheo che pur di vedere Gesù, sale su un sicomoro, dai rami fragili. Si rende così vulnerabile, ma è proprio la vulnerabilità che rende efficace l’incontro: la rigenerazione è lasciarsi raggiungere dallo sguardo di Gesù così come siamo e il fine della rigenerazione è l’Amore. Quindi tutti i fallimenti sono per riabilitarci ad amare Entrando nel tema della fedeltà, padre Marco ha evidenziato come questo è un punto di arrivo e per poterci mettere in cammino abbiamo bisogno di Cristo, dei suoi occhi. Se non riusciamo, non siamo sbagliati, il cuore va educato e occorre un cammino, possibilmente insieme ad altri.
Ezio Aceti è stato “incontenibile” nel trasmetterci la sua passione per l’educazione dei bambini e dei ragazzi e di quanto possiamo fare noi adulti. Ha fatto molti esempi calandosi nei panni e in molte situazioni vissute dai separati, ma quanto ci ha trasmesso ha un valore universale per tutte le famiglie. Ci ha spiegato come deve essere l’ascolto verso i nostri ragazzi e come il prendersi cura dei figli voglia dire aiutarli a dare significato alla sofferenza della separazione e a sostenerli nel percorso educativo. Ha sottolineato che nella vita non c’è niente da buttare, ma tutto è da prendere in mano e trasformare e le cicatrici sono il segno che tu ce l’hai fatta; i figli hanno bisogno di noi, così come siamo… Educhiamo di più con le nostre fragilità che non con le grandi idee e se anche ci rendessimo conto di aver sbagliato con i nostri figli, ma troviamo la forza di ricominciare, quest’amore rimane perché un singolo atto d’amore può recuperare un mare di sbagli. Infine, da non dimenticare: riuscire a trasmettere ai figli la bellezza di avere un rapporto personale con Gesù è il regalo più bello che possiamo fare loro. Aceti si è soffermato poi sull’importanza della “parola” che, se corretta, può fare miracoli. Occorre però imparare ad usare un linguaggio “trinitario”, dicendo tutto nella verità, ma ricordando tre concetti fondamentali: entrare in empatiacon chi parliamo (l’empatia rappresenta il Padre), rappresentare
la realtà – dicendo le cose come stanno nella verità (la realtà rappresenta il Figlio), fornire sempre un sostegno e una prospettiva di fiducia (il sostegno è lo Spirito Santo). I coniugi Scotto ci hanno dato una carica di concretezza per uscire dal buio e fornito qualche elemento per saper gestire la solitudine, ricordandosi il valore dell’auto stima e il potenziale immenso della nostra sessualità – anche negli aspetti più intimi delle pulsioni sessuali – che può diventare un motore di slancio e di fiducia verso noi stessi e verso gli altri. Infatti, si può sconfiggere il buio con gesti di tenerezza, riconciliandosi con se stessi e da qui arrivare a conciliarsi con gli altri, attraverso la cura di sé, del proprio aspetto, cogliendo le possibilità che ci offre la vita. Possiamo sperimentare che il dolore può essere uno spazio creativo, che ci può aiutare a comprendere meglio gli altri e a guardare in alto per coltivare un rapporto personale con Dio.
Oltre ai momenti di incontro abbiamo vissuto anche un pomeriggio “speciale” in visita al Centro del Movimento a Rocca di Papa. Siamo stati accolti da alcuni focolarini e focolarine che attraverso la loro presenza, alcune immagini e una visita guidata ci hanno fatto conoscere meglio la figura di Chiara Lubich in una prospettiva nuova, diversa, più intima e famigliare. La visita alla sua casa è stata un’occasione per incontrare Chiara attraverso la sua vita quotidiana: nella cappella abbiamo potuto soffermarci su quel crocefisso che è memoria della sua consacrazione a Dio… Forse proprio per quel simbolo ci siamo sentiti sulla sua stessa lunghezza d’onda e guardati in modo speciale da lei dal Cielo. Nei saluti finali, oltre ad una bellissima condivisione, ci siamo presi un impegno attraverso un segnalibro che è stato consegnato a tutti con una striscia di Gibi e DoppiaW: vogliamo ricordarci sempre che siamo un dono gli uni per gli altri e che negli incontri che facciamo con ciascuno possiamo sempre sottolineare il positivo. Nel prossimo incontro ci racconteremo come è andata… Rosalba e Andrea Ponta con tutta l’equipe preparatoria dell’incontro Gli esperti che sono intervenuti: Don Renzo Bonetti: “Il sacramento del matrimonio è dono anche nel vivere la separazione” padre Marco Vianelli: “ri-costruiti dall’Amore “ Ezio Aceti: “Genitori sempre” Maria e Raimondo Scotto: “Il buio sconfitto”
Giovani del Movimento dei Focolari nelle Marche ed in Abruzzo Il 2020 si è aperto con un ritiro di due giorni con tutte le realtà giovanili del Movimento dei Focolari nelle Marche. Giovani e adulti si sono incontrati nella casa di Maria a Loreto per l’inizio di un nuovo percorso insieme con tante altre tappe. Dopo la prima edizione del 2019 con i soli giovani dei Movimenti Diocesani delle Marche e Abruzzo, la seconda edizione ha coinvolto circa 50 altri giovani. Gianluca Falconi ci ha aiutati a raccontare l’Amore a partire dalle nostre esperienze personali, alla ricerca della nostra felicità. Abbiamo concluso il 3 gennaio con un momento di famiglia in Santa Casa per rivederci presto. Religiosi e consacrati in dialogo nel centenario di Chiara Lubich “Carismi in comunione. La profezia di Chiara Lubich” questo il titolo del convegno internazionale per religiosi, consacrati e laici che si svolge dall’8 al 9 febbraio al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Italia) in occasione del centenario dalla nascita di Chiara Lubich fondatrice del Movimento dei Focolari.
Oltre 400 partecipanti – cattolici e quattro ortodossi – a rappresentare più di cento famiglie carismatiche, provenienti da 27 Paesi. Lo scopo del convegno è quello di promuovere l’unità fra i carismi favorendo la comunione tra le istituzioni religiose; approfondire l’apporto profetico che scaturisce dal carisma dell’unità di Chiara Lubich; valorizzare l’apporto dei laici inseriti nelle “famiglie carismatiche”; sostenere il cammino ecumenico tra consacrati di varie Chiese; guardare alle sfide attuali con un’ottica carismatica più ampia per meglio servire una Chiesa sinodale ed una umanità solidale. “Che questi giorni siano un laboratorio di speranza – ha affermato la Presidente dei Focolari, Maria Voce -. Il titolo del Convegno, “carismi in comunione” stimola a vivere nell’ascolto e nel dono reciproco, perché offrendo la ricchezza degli specifici carismi si realizzi un’autentica esperienza di condivisione. (…) Vivere l’unità tra i carismi è una grande responsabilità, per dare alla Chiesa un volto credibile di fronte al mondo che ci circonda, per procedere
sulla via dell’ecumenismo, per superare i conflitti e coinvolgere alla pace. Forse mai come in questo tempo la dimensione carismatica nel suo insieme viene interpellata e riconosciuta come co-essenziale per il futuro della Chiesa”. Fra i partecipanti il Card. João Braz De Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica:“le persone consacrate, venendo a contatto con il Movimento dei Focolari, si sono sentite attratte dalla luce di questo carisma e dalla freschezza evangelica della spiritualità che ne è nata. Hanno trovato in essa una spinta e un aiuto a valorizzare la bellezza e l’originalità dei propri specifici carismi, a rinnovare i rapporti di fraternità nei loro Istituti, ad apprezzare ed amare gli altri carismi come il proprio, a crescere nella comunione affettiva ed effettiva con i pastori e con le altre componenti del popolo di Dio, ad allargare lo sguardo e il cuore ai fratelli e sorelle delle altre Chiese cristiane e agli appartenenti ad altre religioni. Ecco come Chiara Lubich racconta questa “sintonia” e amicizia spirituale fra l’Opera da lei nata e i consacrati: «La spiritualità dell’unità aiuta a sviluppare le potenzialità già insite nella propria vocazione e la arricchisce, nello stesso tempo, di nuovi valori». Da parte loro, «tutti i membri del Movimento – afferma Chiara – si sono sempre abbeverati e si
abbeverano alla sapienza dei santi ed in specie dei santi fondatori. […] Vi è quindi una reciprocità di doni fra il Movimento dei Focolari ed il mondo dei religiosi, come è richiesto dall’essere tutti membra l’uno dell’altro nel Corpo mistico di Cristo»”. Lorenzo Russo Vedi anche Articolo Agensir Centenario Chiara Lubich: Messaggio di Papa Francesco ai vescovi riuniti a Trento VESCOVI “ALLA SCUOLA DELLO SPIRITO SANTO” Un messaggio di Papa Francesco, seguito da un saluto della Presidente dei Focolari Maria Voce, hanno aperto a Trento il convegno “Un Carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità” al quale partecipano 7 Cardinali e 137 Vescovi, amici dei Focolari, di 50 Paesi. “È bene, anche per i Vescovi, mettersi sempre di nuovo alla scuola dello Spirito Santo”. Con questa sollecitazione di Papa Francesco si è aperto questa mattina a Trento il convegno internazionale “Un Carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità” al quale partecipano 7 Cardinali e 137 Vescovi, amici del Movimento dei Focolari, in rappresentanza di 50 Paesi. In occasione del centenario della nascita di Chiara Lubich, il convegno vuole approfondire il significato e il contributo del carisma dell’unità dei Focolari a servizio della Chiesa e dell’umanità. Una delegazione dei partecipanti
lo scorso 6 febbraio è stata ricevuta in udienza dal Santo Padre, che ha affermato “Mi avete portato la gioia, andate avanti!”. Nel suo messaggio, letto questa mattina dall’arcivescovo di Bangkok, card. Francis X. Kriengsak Kovithavanij, Papa Francesco ha affermato che i doni carismatici come quello della spiritualità dei Focolari sono “co-essenziali, insieme ai doni gerarchici, nella missione della Chiesa”. “Il carisma dell’unità – continua il sommo pontefice – è una di queste grazie per il nostro tempo, che sperimenta un cambiamento di portata epocale e invoca una riforma spirituale e pastorale semplice e radicale, che riporti la Chiesa alla sorgente sempre nuova e attuale del Vangelo di Gesù”. Il Papa incoraggia i Vescovi presenti a vivere anche loro i punti cardini della spiritualità di Chiara Lubich: l’impegno per l’unità; la predilezione di Gesù crocifisso come bussola esistenziale; il farsi uno “a partire dagli ultimi, dagli esclusi, dagli scartati, per portare loro la luce, la gioia, la pace”; l’apertura “al dialogo della carità e della verità con ogni uomo e ogni donna, di tutte le culture, le tradizioni religiose, le convinzioni ideali, per edificare nell’incontro la civiltà nuova dell’amore”; l’ascolto di Maria, dalla quale “si impara che ciò che vale e resta è l’amore” e che insegna come portare anche oggi al mondo il Cristo “che vive risorto in mezzo a quanti sono uno nel suo nome”. Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, in un videomessaggio ha sottolineato il fatto che questa spiritualità vuole essere – come lo dice il titolo del convegno – “al servizio della Chiesa e dell’umanità”. In un’epoca nella quale “ci sono sfide per la Chiesa in tutte le parti del mondo” – ha affermato la Presidente dei Focolari – “siamo chiamati a una nuova inculturazione del Vangelo di Gesù, che faccia tesoro dell’esperienza del passato ma lo sappia riesprimere, con profezia, in questo nostro tempo. Per questo occorre anche aprirci e scoprire la forza rinnovatrice
insita in tanti dei nuovi carismi presenti nella Chiesa di oggi”. “La realtà dei Vescovi amici del Movimento dei Focolari” – ha affermato la Presidente – vuole proprio promuovere “uno stile di vita di comunione tra Vescovi cattolici di tutto il mondo, ma anche tra Vescovi di varie Chiese” e contribuire così “a rendere sempre più effettiva e più affettiva la collegialità”. Il programma continuerà nel pomeriggio con la visita dei partecipanti alla mostra “Chiara Lubich, città mondo” alla Galleria Bianca a Piedicastello. Alle ore 17,15 nella chiesa di Santa Maria Maggiore prenderanno parte all’evento artistico “Dal Concilio tridentino a Chiara tridentina”. Alle 19,15 al Centro Mariapoli di Cadine, ci sarà la Santa Messa presieduta da Monsignor Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento. Domani, domenica 9 febbraio, alle ore 10,00 nel Duomo di Trento, si terrà la concelebrazione della Santa Messa. Presieduta dal cardinale Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij e aperta dal saluto dell’Arcivescovo di Trento, sarà trasmessa in diretta da TV2000 e in streaming sul sito www.centenariolubichtrento.it . A seguire saranno accolti presso la Sala Depero del palazzo della Provincia dai Presidenti del Consiglio Provinciale, Walter Kaswalder, e della Giunta Provinciale, Maurizio Fugatti, e dal Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, per un indirizzo di saluto alle autorità locali. Il convegno proseguirà poi, dal 10 al 12 febbraio, a Loppiano (Firenze), nella cittadella internazionale del Movimento dei Focolari. In collaborazione con il “Centro Evangelii Gaudium”, dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano si affronteranno alcune tematiche di attualità per la Chiesa e la società di oggi attraverso relazioni, tavole rotonde e momenti di dialogo. Tra gli argomenti in programma: “La Chiesa e le sfide attuali” con la partecipazione di Andrea Riccardi,
storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio; “La Chiesa si fa dialogo” con l’approfondimento di quattro dimensioni della vita della Chiesa: quella kerigmatica, comunionale, dialogica e profetica. Ogni giornata sarà arricchita da testimonianze di Cardinali e Vescovi di varie parti del mondo. Info e contatti: Ufficio comunicazione Focolari: ufficio.comunicazione@focolare.org Anna Lisa Innocenti – +39 338 3944209 Comunicato Stampa PDF – Messaggio del Papa Messaggio Maria Voce Centenario Chiara Lubich: a Trento e a Loppiano convegno di Vescovi di 50 Paesi UN CARISMA A SERVIZIO DELLA CHIESA E DELL’UMANITÀ Domenica 9 febbraio alle ore 10,00 nel Duomo di Trento, la concelebrazione della Santa Messa presieduta dal cardinale Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, aperta dal saluto dell’Arcivescovo di Trento, sarà trasmessa in diretta da TV2000 e in streaming sul sito: www.centenariolubichtrento.it “Sono 7 i Cardinali e 137 i Vescovi, amici del Movimento dei Focolari, in rappresentanza di 50 Paesi, che parteciperanno al convegno “Un Carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità”
che si svolgerà i due parti: l’8 ed il 9 febbraio 2020 a Trento, città natale di Chiara Lubich, e dal 10 al 12 febbraio 2020 a Loppiano, cittadella internazionale dei Focolari vicino a Firenze. Dopo la visita del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il 25 gennaio a Trento in occasione della cerimonia per i cento anni dalla nascita di Chiara Lubich, un altro evento mette in luce la figura della fondatrice del Movimento dei Focolari: dall’8 al 12 febbraio 7 Cardinali e 137 Vescovi, amici del Movimento dei Focolari, si raduneranno – prima a Trento e poi a Loppiano – per riflettere sulle risposte che possono trarre dal messaggio della Lubich per le sfide della Chiesa Cattolica nel nostro tempo. Se il Presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza di tradurre il carisma di Chiara Lubich in categorie politiche come quella della fraternità, il convegno internazionale dei Vescovi vuole approfondire le categorie ecclesiali che si possono dedurre dalla spiritualità dell’unità di Chiara Lubich. “Sono categorie – sottolinea il card. Francis X. Kriengsak Kovithavanij, Arcivescovo di Bangkok, coordinatore del convegno – che possono aiutare i singoli Vescovi a vivere il loro essere costruttori di ponti, di rapporti, di unità, ma anche elementi che mettono in evidenza l’aspetto collegiale tra gli stessi Vescovi, messo in luce dal Concilio Vaticano II e decisamente promosso da Chiara Lubich”. Trento, 8-9 febbraio 2020 – Il programma si svolgerà al Centro Mariapoli “Chiara Lubich” a Cadine (TN). Sono previsti anche alcuni importanti momenti pubblici nella città di Trento, aperti alla cittadinanza. Sabato 8 febbraio i partecipanti visiteranno a Trento la mostra “Chiara Lubich, città mondo” alla Galleria Bianca a Piedicastello. Alle ore 17,15 nella chiesa di Santa Maria Maggiore parteciperanno all’evento “Dal Concilio tridentino a Chiara tridentina”. Alle 19,15 al Centro Mariapoli di Cadine, la Santa Messa sarà presieduta da Monsignor Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento. Domenica 9
febbraio alle ore 10,00 nel Duomo di Trento, la concelebrazione della Santa Messa presieduta dal cardinale Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, aperta dal saluto dell’Arcivescovo di Trento, sarà trasmessa in diretta da TV2000 e in streaming sul sito: www.centenariolubichtrento.it A seguire saranno accolti presso la Sala Depero del palazzo della Provincia, per un indirizzo di saluto alle autorità locali, dai Presidenti del Consiglio Provinciale, Walter Kaswalder, e della Giunta Provinciale, Maurizio Fugatti, e dal Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta. Loppiano (Firenze), 10-12 febbraio 2020 – In collaborazione con il “Centro Evangelii Gaudium”, dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, il convegno affronterà alcune tematiche di attualità per la Chiesa e la società di oggi attraverso relazioni, tavole rotonde e momenti di dialogo. “Il focus ruota attorno al rapporto che un carisma come quello dell’unità ha con la tappa della nuova evangelizzazione che Papa Francesco addita alla Chiesa – afferma Mons. Piero Coda, Preside dell’Istituto Universitario Sophia – in questo momento ecclesiale di riforma e di uscita, e in questo momento socio- culturale di respiro planetario, in cui siamo alla ricerca di nuovi paradigmi capaci di interpretare e trasformare la complessità della situazione che viviamo”. Tra le tematiche affrontate: “La Chiesa e le sfide attuali” con la partecipazione di Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio; “La Chiesa si fa dialogo” con l’approfondimento di quattro dimensioni della vita della Chiesa: quella kerigmatica, comunionale, dialogica e profetica. Ogni giornata sarà arricchita da testimonianze di Cardinali e Vescovi di varie parti del mondo”. __________________ Info e contatti: Ufficio comunicazione Focolari: ufficio.comunicazione@focolare.org Anna Lisa Innocenti – +39 338 3944209
Scarica il Comunicato stampa Settimana per l’unità dei cristiani 2020: report delle iniziative in tutta Italia Da sempre le diverse confessioni cristiane hanno pregato per l’unità, ma separatamente. In particolare verso la fine del Settecento e nel corso dell’Ottocento si svilupparono diverse iniziative di preghiera con questa intenzione. Oggi, il dialogo tra i cristiani di Varie Chiese e Comunità Ecclesiali si va approfondendo sempre di più attraverso le settimane di preghiera e in molte comunità del nostro Paese si testimonia lo spirito di fraternità e di dialogo tra le varie Confessioni Cristiane. Fraternità che non è soltanto enunciata ma in molti casi è fonte di ispirazione per costruire le basi di una comunione concreta tra i cristiani. Di seguito, una panoramica di alcuni eventi promossi anche dalle comunità dei focolari che si sono susseguiti durante la settimana, che è andata dal 18 al 25 gennaio 2020, dal titolo “Ci trattarono con gentilezza”. PIEMONTE Torino – Il 18 gennaio 2020 si è aperta la SPUC con mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, padre Giorgio Vasilescu, parroco ortodosso romeno, pastora Maria Bonafede, c/o Tempio Valdese. Ogni giorno varie celebrazioni e conferenze non solo a Torino ma anche Collegno, Moncalieri,
Pino Torinese, Carignano, Settimo Torinese, ecc. e varie altre chiese: Battista, Avventista, Ortodossa, Romena, Greca. LOMBARDIA Milano – Con la Veglia ecumenica, celebrata nella cripta e nella chiesa del Santo Sepolcro, ha preso inizio la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani a Milano. Presenti i Ministri, i rappresentanti, i fedeli delle 19 Confessioni aderenti al Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano. Vespro Chiesa Russa Ortodossa S. Vito al Pasquirolo. Preghiera ecumenica in S. Ambrogio. Preghiera con la comunità Copta a chiusura della Settimana di preghiera. Lecco – Celebrazione ecumenica per decanato a Lecco molto partecipata e nuovissima. LIGURIA Chiavari – Molto interessante l’esposizione e spiegazione del Cantico dei Cantici che ci ha fatto assaporare alcuni aspetti del mondo ebraico, fatta da Martin Ibarra, pastore della Chiesa Battista e dalla docente di giudaismo Elena Lea Bartolini, con un bell’intervento recitato di alcune parti del Cantico da parte di Giovanna Devoto e con la partecipazione di un cantore e chitarrista dei neocatecumenali nel coro ecumenico per eseguire il Sh’ma Israel – Ascolta Israele-. Sempre più mi pare con questi momenti comuni di dialogo nascono rapporti e si conoscono le reciproche diversità. Presente il vescovo di Chiavari mons. Tanasini e padre Vitaly Tarassenko della comunità ucraina. La celebrazione partecipata e poi più numerosa degli scorsi anni. Una bella esperienza è quello del coro ecumenico a Chiavari nato da qualche anno che si arricchisce sempre di nuove presenze.
Lavagna (Ge) – Il momento di preghiera ha coinvolto la Chiesa evangelica Battista e greca/ortodossa e la comunità ucraina. Savona – La celebrazione ecumenica per l’unità dei cristiani ha visto la partecipazione del vescovo Mons Marino, la Pastora Natoli, il sacerdote ortodosso Padre George Andronic e il sac. Cattolico Giovanni Lupino, in un clima di grande stima e familiarità fra tutti. Sanremo – La Veglia ecumenica si è svolta nel Tempio Valdese, ospiti del Pastore Jonathan Terino. Erano inoltre presenti Elisabeth Kruse, pastora della Chiesa Evangelica Luterana, il Sacerdote Padre Claudiu Mihai della Chiesa Ortodossa, il Rev.do Mika K.T. Pajunen della Chiesa Anglicana, e il Vescovo cattolico Don Antonio Suetta. La colletta è stata devoluta all’acquisto di un gioco da sistemare nel parco della Chiesa Ortodossa, che vada ad affiancare l’ulivo in un angolo che si vuole dedicare alla realtà ecumenica della nostra città. Molto sentito il segno che si è voluto dare durante la celebrazione: erano stati predisposti otto grandi remi, lunghi circa 4 metri, e ad ogni preghiera dei fedeli i giovani delle diverse chiese hanno affisso una delle otto parole chiave di ogni intenzione. La celebrazione è stata molto partecipata, in un tempio affollato. Prossimo appuntamento la giornata per la donna che si svolgerà venerdì 6 marzo nella chiesa luterana, e che sarà preparata nel consueto spirito ecumenico. TRENTINO Trento – Alla presenza dei responsabili delle chiese presenti nel territorio trentino si è tenuto uno dei momenti di questa SPUC, che i vari responsabili hanno voluto fosse dedicato a Chiara Lubich, in occasione del primo centenario. Durante la serata, oltre al momento di preghiera, Chiara stessa, in video, ha parlato dell’ecumenismo dei Focolari, video particolarmente adatto, che ha creato un clima di
raccoglimento e di profondo ascolto. Si è visto anche il video di Insieme per l’Europa (Monaco) in vista dell’appuntamento di maggio. VENETO Venezia – A San Marco con il Patriarca e otto Presbiteri e Pastori di altrettante Chiese Cristiane del territorio, la Liturgia della Parola si è svolta con predicazione ortodossa copta e cattolica. C’è stata una buona partecipazione di fedeli, in un clima fraterno commovente. La liturgia è stata celebrata anche nella nuova Chiesa Rumeno-Ortodossa a Mestre. Vicenza – Veglia di preghiera ecumenica con il Vescovo, la Chiesa evangelica, la chiesa ortodossa Serba, Romena, Mosca e Moldavia. Padova – Nella bella cornice della Chiesa di Santa Sofia abbiamo partecipato alla veglia ecumenica preparata dalla Consulta delle Chiese cristiane. Il Vescovo Claudio riferendosi alla lettura di San Paolo ci ha illuminati sottolineando che tutti siamo nella stessa barca e che “l’attraversata” della vita, dobbiamo farla insieme. Nessuno ci può sottrarre dalle tempeste, ma guidati dal Signore abbiamo tanti rifugi e insieme possiamo incamminarci. Alla fine si respirava una bella comunione fra tutti, tra i celebranti e l’assemblea frutto di anni di rapporti. EMILIA ROMAGNA Bologna – Cinque momenti di incontro: Lettura degli Atti con la partecipazione del Movimento dei focolari, movimento francescano, Piccola Famiglia (don Dossetti), Chiesa Avventista, Chiesa della Riconciliazione. Veglia di preghiera nella Chiesa Metodista-Valdese. Veglia dei giovani nella
Chiesa Avventista; Vespro cattolico con la costituzione ufficiale del Consiglio delle Chiese Cristiane di Bologna. Erano presenti otto Chiese e anche il Vescovo della Chiesa moldava del Patriarcato russo. Ferrara – Da vari anni si svolge la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e la giornata del dialogo Cattolici ed Ebrei, ogni volta è occasione per rafforzare il cammino intrapreso. TOSCANA Firenze – Centro studenti Giorgio La Pira – Centenario nascita di Chiara Lubich – Barbara Gori (Mov dei Focolari): Spiritualità dell’unità e dialogo ecumenico; Nunzio Picchiotti (Mov dei Focolari): Ecumenismo di popolo ecumenismo della vita. LAZIO Pomezia – Con Mons Semeraro, past. Luca Negro e Chiesa ortodossa. Preghiera col vescovo di Albano, il vescovo ausiliare rumeno ortodosso Atanasio di Bogdania e una numerosa comunità e il pastore Luca Maria Negro, presidente FCEI Federazione Chiese Evangeliche in Italia. Velletri – Con il vescovo Apicella ed il sacerdote rumeno ortodosso Vasile Radu. Molto partecipata dalla comunità ortodossa e dai giovani di alcune parrocchie. Poi la cena insieme. E così anche con alcuni membri della Chiesa valdese. Il vescovo ha sottolineato la bellezza dell’essere lì insieme le ‘tre anime della Chiesa’, occidente, Oriente e mondo della Riforma Valmontone – Con p. Josip Radu rumeno Ortodosso e sua comunità, la tradizione dei rapporti con la Chiesa ortodossa
portata avanti dalla nostra comunità locale ormai è entrata nella tradizione della Chiesa locale e va avanti con l’iniziativa di varie parrocchie. Il 2 febbraio la “cena e festa dei popoli” con rumeni e musulmani. Latina – Con Mons. Crociata, valdesi e ortodossi. Anagni – Con Mons Loppa, Chiesa rumena ortodossa sac. Florentin Mitilelu, valdesi col pastore Massimo Aquilante e Chiesa neo-apostolica con tre pastori. Gaeta – Con il vescovo mons. Vari, p. Vasile Carp rumeno Ortodosso, pastore Franci Mayer, valdo-metodista di Napoli e pastore Davide Malaguarnera, avventista di Gaeta. Colleferro – Per la prima volta la chiesa valdese col pastore Massimo Aquilante ha ospitato la preghiera, presente mons. Apicella. Il pastore ha lanciato una proposta della FCEI, in sostegno di aziende agricole della Locride. Roma – Celebrazione ecumenica diocesi di Roma nella Basilica di San Paolo fuori le mure e in varie Basiliche, Chiese e Centri culturali. MARCHE Pesaro – Nella Chiesa Evangelica di Canche a Pesaro si è accesa la fiamma dell’unità: oltre alle veglie coi fratelli ortodossi e luterani con cui continua il gemellaggio; si è accolto l’invito del Papa a interiorizzare il documento di Abu Dabi sulla Fraternità Umana, con i sacerdoti della nostra metropolia di Pesaro, Fano e Urbino. Ascoli Piceno – Domenica 26 gennaio 2020 presso il PAS (Polo, Accoglienza e Solidarietà) si è svolta una celebrazione ecumenica a conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che ha visto la partecipazione del Vescovo Sua Ecc. Mons. Giovanni D’Ercole, il Vescovo congolese
Sua Ecc. Mons. Jean Pierre Katamba, il sacerdote rumeno ortodosso P. Claudio Costache e il pastore evangelico Cosimo Angelo Bleve. Ha guidato la celebrazione il sac. Vincenzo Tassi, incaricato diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso. Durante la preghiera dei fedeli quattro modellini di remi sono stati introdotti in mezzo all’assemblea e riposti nella barca da membri di diverse comunità. Su ciascun remo c’erano scritte otto parole corrispondenti alle intenzione di preghiera: riconciliazione, luce, speranza, forza, fiducia, ospitalità, conversione e generosità. ABRUZZO – MOLISE Teramo – Il 25 gennaio 2020 sera alla conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in Duomo si è condiviso fraternamente questo momento sacro con i fratelli ortodossi che hanno arricchito la preghiera comune con canti e le parole illuminate del parroco ortodosso padre Laurentiu. Campobasso – Ultima serata nella chiesa evangelica della riconciliazione. Sono sempre momenti forti, c’è la gioia di rivedersi e camminare insieme. Anche a Pescara e Vasto si sono svolti momenti di preghiera. CAMPANIA Napoli – Un momento semplice ma in tanta unità nella Chiesa greco-ortodossa e in Duomo con il Cardinale Sepe. Torre Annunziata (Na) – Celebrazione ecumenica con i fratelli luterani. Cerreto Sanita (Benevento) – Incontro di preghiera per l’unità dei Cristiani del 24/01/2020 con tutta la metropolia di Benevento
Pomigliano (Na) – Celebrazione ecumenica regionale Chiesa di San Felice a Pomigliano. Pozzuoli – Il 31 gennaio si è svolta la celebrazione ecumenica nel carcere femminile di Pozzuoli alla presenza del vescovo. Sono stati presenti due pastori Pentecostali, un pastore Battista, un sacerdote Ortodosso, Metodista e Valdometodista. E ancora a Caserta, Ischia, Acerra. PUGLIA Diocesi Conversano/Monopoli – Particolarmente partecipata, frutto di rapporti personali costruiti durante l’anno e di un’attenta preparazione, condivisa con la commissione ecumenica, la celebrazione ecumenica 2020 per la diocesi di Conversano/Monopoli con il vescovo mons Favale, il vescovo anglicano Shoeun Larkin, il pastore avventista Petru Niergjes e quello battista Nunzio Loiudice. Foggia – La SPUC è stata ricca di appuntamenti e molto partecipata. Coinvolto in prima linea il Consiglio Ecumenico con i rappresentanti delle Chiese: Ortodossa-Rumena, Valdese, Pentecostale Elim, Pentecostale Shalom e Chiesa Cattolica con la partecipazione di parrocchie e movimenti. È iniziata con l’Inno Akathistos della liturgia Ortodossa-Rumena, poi lunedì presso la Chiesa Madre di Deliceto, martedì studio biblico sulla parola: “Ci trattarono con gentilezza” nella Chiesa Valdese, mercoledì preghiera ecumenica presso la Parrocchia di S. Antonio, giovedì liturgia nella parrocchia di San Paolo inserita nei festeggiamenti del santo, sabato Parrocchia San Ciro, per concludersi domenica con un pranzo offerto a circa 100 indigenti della città presso la mensa di San Pio X. CALABRIA
Locride – Da oltre venticinque anni, durante la Settimana per l’Unità dei Cristiani, la Chiesa Cattolica, la Chiesa Evangelica della Riconciliazione e la Chiesa Ortodossa, celebrano insieme dei momenti di preghiera, certe che camminare insieme come Chiese Cristiane e cercare la strada dell’unità è un modo per indicare alla Locride tutta che, solo avanzando insieme, potremo vincere tutti gli ostacoli e tutte le difficoltà. Cosenza – Bisignano – La nostra diocesi ha vissuto, come ogni anno, momenti di preghiera, riflessione e condivisione, organizzati dall’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e Dialogo, dalla Chiesa Evangelica Valdese di Dipignano e Cosenza, dalla Chiesa Avventista del Settimo Giorno di Cosenza, dalla Chiesa Evangelica Pentecostale Bethel di Cosenza, dalla Parrocchia Ortodossa Rumena di Cosenza. SICILIA Catania – La celebrazione a Catania, nella chiesa cattolica si è tenuta alla presenza del vescovo e di altri cristiani di varie chiese: Luterana, Avventista, Battisti, Valdesi, Ortodossi Russi, Romeni, Copti, Anglicani ed Esercito della Salvezza. E’ stata molto partecipata e ben organizzata. Sebi ed un altro del movimento hanno letto delle preghiere di intercessione. Più di 20 i membri del movimento presenti. Diocesi di Piazza Armerina – La celebrazione è stata preparata da un comitato cittadino, con le rappresentanze delle Chiese Cattolica, Avventista del settimo giorno, Evangelica, Valdese, Ortodossa rumena, di Enna, Riesi e Piazza Armerina, con la partecipazione del Rinnovamento nello Spirito, del Movimento dei Focolari e del Segretariato per le Attività Ecumeniche (SAE) di Enna. Presente il vescovo, monsignor Rosario Gisana, il direttore dell’Ufficio diocesano monsignor Antonio Scarcione, il vicario foraneo don Giuseppe Fausciana, i
pastori Enzo Paolo Caputo (avventista), Giovanni La Paglia (evangelico), Andrea Aprile (valdese) e Demetrescu Bogdan (ortodosso rumeno). Vittoria – Si è celebrato il centenario di Chiara nella chiesa pentecostale “Parola della Grazia” inserendolo nella settimana di preghiera. Presenti tre Chiese pentecostali, luterana e cattolici anche di paesi vicini. Ha partecipato per la prima volta la nuova pastore luterana. Chiaramonte Gulfi (Rg) – L’incontro ecumenico si è svolto nel Convento Frati Minori francescani. Niscemi – Presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù si è svolto un incontro ecumenico al quale hanno partecipato il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana e il pastore della Chiesa Avventista Cristiana del Settimo Giorno Felix Cobbinnah che durante i rispettivi momenti di predicazione hanno aiutato i presenti a conoscere ed approfondire i testi proposti per la settimana di preghiera. Gela – Celebrazione ecumenica nella “Chiesa evangelica della riconciliazione” con il Pastore Giuseppe Emmanuello e il Vescovo della Diocesi Armerina Mons. Rosario Gisana. Siracusa – Presso il Centro Convegni Santuario Madonna delle Lacrime si è tenuto l’incontro “Il ponte della misericordia“. Il prof. Saraceno ha moderato gli interventi di mons. Mogavero (Presidente della Commissione regionale x l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CESI – Conferenza Episcopale Siciliana), del pastore Battista dott. Luca Maria Negro, della dott.ssa Giuseppina Brogna (focolarina di Catania incaricata del dialogo interreligioso d’Italia del Mov. dei Focolari membro UNEDI) e del Direttore don Spataro. Diocesi Caltanissetta – Organizzata dall’ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso si è tenuta una conferenza. Relatori Biagio Pitarresi (incaricato x l’ecumenismo del Mov. dei focolari per l’Italia), Don Luca
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