Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"

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Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
Loppiano: “cittadella” dei
Focolari   impegnata    nella
produzione    e  vendita   di
mascherine “made in Loppiano”
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MADE IN LOPPIANO – ACQUISTO MASCHERINE

Coronavirus Covid-19: “cittadella” dei Focolari impegnata
nella produzione di mascherine “made in Loppiano”

Fonte articolo – AGENSIR

“Un’occasione per fare qualcosa di concreto per l’altro e in
aiuto al nostro Paese, in questo momento di incertezza e
sospensione”. Così Luisa Colombo spiega al Sir le ragioni che
hanno spinto il marchio “Fantasy”, fabbrica che da oltre 50
anni produce prodotti tessili per l’infanzia, a riconvertirsi
passando dalla produzione di oggetti alla fabbricazione di
mascherine di protezione individuale anti Covid-19.

                                         La fabbrica si trova
                                         nel    cuore     della
                                         cittadella          del
                                         Movimento dei Focolari,
                                         a Loppiano: 260 ettari
                                         di terreno immersi nel
                                         verde delle colline di
                                         Incisa Valdarno, a meno
                                         di 20 chilometri da
                                         Firenze.    Qui   oggi
Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
vivono     quasi     un
migliaio di persone: arrivano da tutto il mondo aderendo alla
proposta fatta agli inizi degli anni ’60, dalla fondatrice
Chiara Lubich, di “incarnare in una città la legge evangelica
dell’amore reciproco, unendola ad elementi di una città
moderna in cui vivere, istruirsi, lavorare”.

Due anni fa, Papa Francesco visitò Loppiano e chiese agli
abitanti della cittadella di mettersi in ascolto delle
“urgenze spesso drammatiche che ci interpellano da ogni parte
e non possono lasciarci tranquilli”. Occorrono – disse in
quell’occasione – uomini e donne “capaci di tracciare strade
nuove da percorrere insieme” per dar vita ad “una civiltà
globale dell’alleanza”.

                          ”Fantasy, come gli altri brand che
                          operano     all’interno     della
                          Cittadella, aderisce da sempre a
                          questo    “stile    di    vita”,
                          ritagliandosi un posto importante
                          nel mercato dei prodotti tessili
                          per l’infanzia. “A fine febbraio
                          però – racconta Luisa Colombo, che
                          insieme a Marco Barlucchi, è
                          responsabile   del  progetto
                           “mascherine” – ci siamo resi conto
che la crisi del settore stava peggiorando. L’epidemia e
subito dopo il blocco della Cina hanno cominciato ad avere un
impatto molto forte che si è fatto subito sentire sul calo
delle commissioni e degli ordini”. È a quel punto che a
Loppiano arriva una richiesta insolita da parte della Regione
Toscana: la disponibilità a fabbricare mascherine. Fantasy
aderisce subito, riconvertendo, nel limite del possibile, i
laboratori di cucito e stoccaggio.

Alla produzione – racconta sempre Colombo – partecipano gli
abitanti della cittadella, in particolare gli oltre 100
giovani che si trovano qui come ospiti per un periodo di
Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
tempo, provenienti da
                                       tutto il mondo. Divisi
                                       in due turni da 35
                                       persone,       vengono
                                       realizzate dalle 3mila
                                       alle 5mila mascherine
                                       al giorno. “L’idea è
                                       quella    di   offrire
                                       mascherine made in
                                       Loppiano”     che    la
                                       Regione        Toscana
distribuisce soprattutto agli operatori e a chi lavora nelle
case di cura per anziani. “Ci siamo messi in questo progetto –
aggiunge Colombo – coscienti di vivere in un momento di grande
incertezza, dove nessuno ha ancora le idee chiare di come da
qui a qualche mese evolveranno la situazione e le nostre vite,
ma abbiamo accolto questa richiesta perché ci è sembrata
subito un’attività che può coniugare da una parte il desiderio
di dare un contributo al nostro Paese e dall’altra le
necessità, in questo tempo di crisi, di trovare uno sbocco
economico e di lavoro”.

Fonte: SIR Agenzia d’informazione

https://www.madeinloppiano.com/it/

Contagiamoci con le buone
pratiche di fraternità
La redazione del nostro sito ha pensato di attivarsi per far
circolare delle buone pratiche di fraternità che molti dei
nostri lettori vivono quotidianamente in questi giorni di
Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
emergenza e di quarantena.

Nel ribadire l’importanza di seguire con responsabilità le
indicazioni del Governo italiano in merito all’emergenza del
Cod-19 ci auguriamo tutti che, proprio attraverso i nostri
gesti responsabili, finisca quanto prima questa dura prova per
tutta la comunità. La tentazione però che può prendere tutti è
quella di costruirci, proprio per difesa, una sorta di rifugio
che ci allontana sempre più dagli altri. Ma da tante persone
arrivano piccoli gesti di pura fraternità, gesti
disinteressati e che ci spingono oltre i confini che ciascuno
di noi sta innalzando e questo sta svelando un volto del
nostro Paese che forse non conosciamo o non abbiamo apprezzato
molto.

Pensiamo ad un gruppo giovani dei Castelli romani che si sono
messi a disposizione per fare la spesa per quanti non hanno la
possibilità di recarsi presso gli esercizi commerciali; oppure
a tanti che con abnegazione continuano a lavorare presso le
strutture ospedaliere o gli istituti penitenziari. Proprio in
questi giorni sono scoppiate delle rivolte e in un istituto di
pena, Adriana, vicedirettrice, ci chiede di pregare e pensarla
perché riesca ad avere il coraggio dell’amore per andare
avanti.

Giulia Chiara Guarracino, una giovane di Ischia, ha scritto:

“Imparate a capire che questa è una lotta contro il nostro
egoismo e non contro un virus.
Questa è un’occasione per trasformare un’emergenza in una gara
di solidarietà.
Cambiamo il modo di vedere e di pensare.
Non sono più “io ho paura del contagio” oppure “io me ne frego
del contagio”, ma sono IO che preservo l’ALTRO.
Io mi preoccupo per te.
Io mi tengo a distanza per te.
Io mi lavo le mani per te.
Io rinuncio a quel viaggio per te.
Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
Io non vado al concerto per te.
Io non vado al centro commerciale per te. Per te.
Per te che per colpa del mio menefreghismo e della mia
indifferenza sei dentro una sala di terapia intensiva.
Per te che sei anziano e fragile, ma la cui vita ha valore
tanto quanto la mia.
Per te che stai lottando con un cancro e non puoi lottare
anche con questo.

Vi prego, alziamo lo sguardo.
Non siete più forti o più bravi se mettete foto che vi
abbracciate con scritto “Io sono più forte del coronavirus!”.
Io spero che in #ItaliaNonSiFerma la solidarietà.
Tutto il resto non ha importanza”.

Tante situazioni, tante difficoltà ma anche tante occasioni
per provare ai fratelli e a Dio la nostra testimonianza ed
estrema fiducia in questo percorso che stiamo tutti vivendo.

Aspettiamo quindi le vostre esperienze che faremo circolare
attraverso questo sito, testimonianze, anche piccole,
piccolissime ma che sono una goccia che può ridare a ciascuno
la speranza, la libertà e il coraggio di amare e di vivere da
figli             di            Dio.             Scriveteci
a: movimentofocolari.italia@focolare.org

VEDI TUTTE LE ESPERIENZE PUBBLICATE SUL NOSTRO SITO

Ritiro 2020 per sacerdoti,
diaconi  e   religiosi  in
Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
Calabria
La seconda “edizione” del Ritiro per sacerdoti, diaconi e
religiosi della Calabria si è svolta dal 2 al 4 marzo 2020.

Nell’anno dedicato a Gesù in mezzo ed al centenario di Chiara,
abbiamo voluto dare questo titolo: “Camminare insieme verso la
santità: una novità per la Chiesa”. Una novità senz’altro
significativa che Chiara, venendo al mondo, ha portato col suo
carisma.

Hanno partecipato a tutto il periodo del ritiro 15 tra
sacerdoti, diaconi e religiosi. Motivi di salute e impegni
pastorali hanno impedito la partecipazione di tanti altri, i
quali hanno comunque assicurato la loro preghiera e la loro
unità a distanza.

Altri 18 però si sono aggiunti per la seconda giornata, quando
abbiamo avuto il dono della presenza di Michel Vandeleene e
don Sergio Pellegrini. In un clima di profondo ascolto e
unità, Michel ha trattato il tema della santità collettiva e
lo ha fatto veramente con sapienza e “passione”, toccando il
cuore e l’anima di tutti.

                                             Subito dopo, don Sergio
                                             e Padre Marcio (della
                                             Fazenda da Esperança di
                                             Lamezia), attraverso le
                                             loro esperienze, hanno
                                             comunicato come il
                                             camminare insieme verso
                                             la santità si può
                                             concretizzare nella
vita di un sacerdote diocesano e di un religioso: esperienze
molto belle, che proprio ci volevano per passare dalla
contemplazione all’incarnazione.

E’   seguito   un   momento   di   dialogo    molto   partecipato   e
Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
profondo. I presenti venivano da 10 diocesi della Calabria. Il
giorno prima (lunedì), la venuta dei ragazzi del Movimento dei
Focolari e le loro esperienze, precedute da un approfondimento
sul pensiero di Chiara riguardo alle nuove generazioni,
avevano fatto capire meglio il valore dei “piccoli”: si
toccava con mano che l’anima non è né grande né piccola…

                                       Molto apprezzati anche
                                       i momenti artistici dei
                                       dopo cena, che abbiamo
                                       voluto inserire nel
                                       programma           per
                                       sottolineare che Dio è
                                       anche Bellezza e può
                                       parlarci          pure
                                       attraverso   l’arte. I
momenti di comunione d’anima sin dal primo giorno sono stati
molto belli… ma l’ultima mattina la meditazione ha suscitato
una comunione particolarmente profonda: veniva fuori non solo
il desiderio di tutti di rimanere nella realtà dell’Unità, ma
anche una consapevolezza nuova del “peso” del carisma di
Chiara, che, se vissuto, ci inserisce nella vita trinitaria…
insomma “una spiritualità chic”, come lei diceva nel video.

Sono ripartiti tutti felici e grati per questi momenti vissuti
insieme e… con la preghiera di ripetere incontri come
questo. Non c’è che da ringraziare Dio per quanto ha operato
al di là di noi!
Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
Un giorno regalato
In questo periodo segnato dall’emergenza Coronavirus,
facciamo circolare delle buone pratiche di fraternità che si
vivono quotidianamente.

“Se Dio è Amore, la fiducia completa in Lui non ne è che la
logica conseguenza. Possiamo avere allora quella confidenza
che porta a parlare spesso con Lui, a esporgli le nostre cose,
i nostri propositi, i nostri progetti”.

“… di ventotto ce ne uno …” ma quest’anno sono ventinove per
via dell’anno bisestile. Un giorno regalato, dunque. E in
questi tempi, dove si sperimenta tutta la fragilità umana, la
sua precarietà, forse ancor più ti rendi conto di come è
fondamentale vivere bene il momento presente e usare bene il
tempo che il buon Dio ci dona.

Che avrei fatto in questo giorno regalato visto anche il
“fermo obbligato” a motivo del coronavirus che di fatto
impedisce ogni attività? La risposta è stata immediata:
importa solo amare, specie chi ha più bisogno. E così la
mattina ho ben pensato di recuperare alcuni lavoretti che da
mesi avevo promesso di fare a mamma e che non avevo più fatto
e fargli così compagnia.

E nel pomeriggio sono andato a trovare D.(questo era ancora
possibile alcuni giorni fa) da lui infatti ero stato altre
volte, ma con altri, mai da solo. Così, sapendo che le visite
erano limitate ad un solo famigliare al giorno per massimo
un’ora (per via del coronavirus) e sapendo che lui famigliari
stretti non ne ha, ho pensato di andare solo per amare.

E’ stato un incontro semplicissimo, ma molto profondo, dove ho
respirato in D. una Sapienza che viene dall’alto e ho trovato
un uomo profondamente riconciliato con sé stesso e con gli
altri pronto a vivere bene nella volontà di Dio questa nuova
tappa della sua vita.
Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
Tornando a casa in macchina, recitando il Rosario (… il tempo
non mi mancava!) ho ringraziato Dio per essere parte di questa
famiglia e della gioia che mi da di poterla costruire per un
piccolissimo pezzetto. Sulla via del ritorno, nel mio cuore,
nel dialogo con Gesù, sentivo di poter dire poi tante cose al
buon Dio in un clima di grande intimità e familiarità. Era
frutto del forte Gesù in mezzo vissuto con D. Ancora una volta
ho sperimentato che l’unione con il fratello ti porta
all’unione con Dio.

Il Coronavirus è arrivato in
Italia, in Lombardia . . .
tra i miei parrocchiani!
In questo periodo segnato dall’emergenza Coronavirus,
facciamo circolare delle buone pratiche di fraternità che si
vivono quotidianamente.

Il Coronavirus è arrivato in Italia, in Lombardia, a Milano, a
Gorgonzola . . . tra i miei parrocchiani!

In questo momento di incertezza (e di un po’ di
indisposizione), sono nello stato d’animo di chi sa che
potrebbe arrivare anche a sé. E ciò mi mette in quel “estote
parati” (Siate pronti!) di cui parla il Vangelo. Da un lato
confesso che un po’ ho paura. Non me ne vergogno. Dall’altro
mi chiedo: e se fosse, cosa devi fare in questi che potrebbero
essere gli ultimi momenti della tua vita? E mi rispondo:
riempire d’amore ogni gesto ed ogni occasione. Fare tutto
nell’amore, è così facendo sento screscere in me una grande
pace e una rinnovata unione con Dio.
Loppiano: "cittadella" dei Focolari impegnata nella produzione e vendita di mascherine "made in Loppiano"
Ma cosa mi sta insegnando questo tempo , in queste quasi tre
settimane ormai in cui abbiamo chiuso tutto? Prima di tutto
un’occasione di conversione. Avevo preparato tutto bene: 91
adolescenti e giovani a Palermo, la Quaresima con tutte le sue
attività, una più bella dell’altra; l’inizio del bicentenario
della Chiesa con eventi, concerti, manifestazioni,
celebrazioni… Ma forse correvo il rischio di uno sguardo sulla
vita che vorrebbe avere tutto sotto controllo! Ma la realtà è
più grande di noi e dobbiamo imparare a riscoprire, prima del
nostro fare, dell’organizzare e del preparare, l’affidamento
al vero Signore del mondo, creatore e Padre, nel gesto umile e
intelligente della preghiera.

Questa situazione è occasione perché mi ricorda che sono un
uomo, semplicemente e solamente. Come uomo, davanti ad alcune
circostanze non posso fare molto. Ma – “fortunatamente” mi
viene da dire – sono anche cristiano e proprio per questo
posso dire, come il profeta Isaia: “Nella conversione e nella
calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la
vostra forza” (Is 30,15).

Mi ha insegnato che abbiamo bisogno di un luogo in cui essere
Chiesa. Me lo ero dimenticato. Per questo Dio si è fatto carne
in un luogo e in un tempo determinato. Abbiamo bisogno di
fisicità, di incontro, di corpo, di luoghi che parlino.

Vivere la messa senza fedeli e sapere che i miei fedeli sono
senza Messa mi mette molto a disagio. È un grande dolore, un
volto di Gesù Abbandonato da abbracciare e scegliere come
unico bene, fonte e culmine della mia vita di fede.

Mi fa guardare con gratitudine tutta la vita trascorsa, le
persone amate . . . mi fa dire solo grazie, scusa, e mi lascia
un gran bene nel cuore…. Mi fa capire che il Regno di Dio
cresce come una pianta senza che l’agricoltore sappia come…
per fortuna!

Don Paolo
http://www.focolaritalia.it/2020/03/10/contagiamoci-con-le-buo
ne-pratiche-di-fraternita/

Dall’interno della frattura,
esperienze di vita e proposte
Pare impossibile che da esperienze di dolore possa nascere
qualcosa di bello per sé stessi e per gli altri, eppure lo
abbiamo visto e sperimentato nei tre giorni passati insieme a
Castel Gandolfo (RM) dal 14 al 16 febbraio 2020. Siamo ormai
al terzo appuntamento nazionale e dopo due edizioni ad Assisi,
quest’anno abbiamo voluto anche noi “incontrare” Chiara
Lubich, a casa sua, nel territorio che ospita il centro
pulsante del Movimento dei Focolari, proprio in occasione del
centesimo anniversario della sua nascita.

Il primo giorno, al nostro arrivo, un attento osservatore
avrebbe scorto 130 storie distinte di separazione, vissute
spesso all’ombra del dolore e di tanti “perché” senza
risposta. Ma il terzo giorno, nel momento della condivisione
finale, ciascuno ha potuto riscontrare una nuova forza, una
luce che ha sconfitto o almeno attenuato il proprio buio
interiore e abbiamo ben presente i volti di tanti che si
impegnavano, una volta fatto ritorno a casa, ad essere
sostegno e motivo di speranza per chi intorno a noi vive di
sofferenza. E gli sguardi e i sorrisi fissati nella foto
finale di gruppo testimoniano che non si trattava solo di un
sentimento passeggero…

Il programma è stato intenso e ricco di spunti di riflessione,
e i relatori che si sono succeduti sul palco hanno toccato
molti “punti caldi” senza timori, accolti da un ascolto della
sala attento e critico.

Erano presenti anche un buon numero di coppie che “camminano
insieme” ai separati con    iniziative comuni e momenti di
incontro nella varie Regioni, per testimoniare che anche
le esperienze di separazione fanno parte della vita di
famiglia e che portandole avanti insieme possono essere meno
buie.

A questo proposito, le testimonianze, intercalate agli
interventi, sono state come sempre dei punti luminosi e un
dono per tutti, pur rappresentando storie e situazioni dure,
di sospensione, ma vissute nella riscoperta del rapporto con
Dio e del sostegno dei fratelli.

                                Abbiamo      parlato      di
                                matrimonio, paradossalmente
                                proprio con i separati…
                                Monsignor Bonetti ci      ha
                                ricordato con forza       il
                                significato del sacramento
                                che certo non scompare con la
                                separazione dal coniuge e per
                                chi sceglie di rimanere
                                fedele    testimonia    una
                                continuità di risposta alla
                                 vocazione originaria col
                                 donare e diffondere un amore
                                 unitivo, frutto di una
                                 ferita, a essere ovunque
                                 “colla”    in    tutte    le
situazioni di conflitto. Il separato – dice ancora Bonetti, è
una persona che viene lanciata verso le nozze definitive con
Dio, mentre ha ancora un corpo da gestire sulla terra. In
forza dello Spirito Santo ricevuto nel matrimonio vive una
vita che lo porta a testimoniare un amore, crocifisso, oltre
ogni limite. Infine un appello: i separati possono, anzi,
“devono” condividere la loro esperienza, essere un annuncio e
una testimonianza per i fidanzati, le giovani coppie, gli
sposi di ogni età, per le persone consacrate per preannunciare
la Vita Eterna, la vita accanto al Padre, la realtà della
famiglia dei Figli di Dio.

                             Ci hanno poi molto colpito le
                             immagini e le suggestioni
                             collegate a due episodi del
                             Vangelo proposte da padre Marco
                             Vianelli: la guarigione della
                             suocera di Pietro e l’incontro di
                             Gesù con Zaccheo. Il primo brano
                             aiuta a riflettere su come la
                             guarigione non è un cammino
                             individuale, esige una lotta con
                             il nostro uomo vecchio ed ha sia
                             una dimensione privata, sia una
                             dimensione pubblica. La suocera
                             di Pietro, una volta guarita,
                             si mette a cucinare; questo ci
                            insegna che Gesù viene per
rigenerarci, liberarci e rimetterci a disposizione del mondo
per servire.

La seconda immagine è quella di Zaccheo che pur di vedere
Gesù, sale su un sicomoro, dai rami fragili. Si rende così
vulnerabile, ma è proprio la vulnerabilità che rende efficace
l’incontro: la rigenerazione è lasciarsi raggiungere dallo
sguardo di Gesù così come siamo e il fine della rigenerazione
è l’Amore. Quindi tutti i fallimenti sono per riabilitarci ad
amare

Entrando nel tema della fedeltà, padre Marco ha evidenziato
come questo è un punto di arrivo e per poterci mettere in
cammino abbiamo bisogno di Cristo, dei suoi occhi. Se non
riusciamo,    non siamo sbagliati,     il cuore va educato e
occorre un cammino, possibilmente insieme ad altri.
Ezio      Aceti     è     stato
                             “incontenibile” nel trasmetterci
                             la sua passione per l’educazione
                             dei bambini e dei ragazzi e di
                             quanto possiamo fare noi adulti.
                             Ha fatto molti esempi calandosi
                             nei panni e in molte situazioni
                             vissute dai separati, ma quanto
                             ci ha trasmesso ha un valore
                             universale     per   tutte    le
                             famiglie.

Ci ha spiegato come deve essere l’ascolto verso i nostri
ragazzi e come il prendersi cura dei figli voglia dire
aiutarli a dare significato alla sofferenza della separazione
e a sostenerli nel percorso educativo. Ha sottolineato che
nella vita non c’è niente da buttare, ma tutto è da prendere
in mano e trasformare e le cicatrici sono il segno che tu ce
l’hai fatta; i figli hanno bisogno di noi, così come siamo…
Educhiamo di più con le nostre fragilità che non con le grandi
idee e se anche ci rendessimo conto di aver sbagliato con i
nostri figli,     ma troviamo la forza di ricominciare,
quest’amore rimane perché un singolo atto d’amore può
recuperare un mare di sbagli. Infine, da non dimenticare:
riuscire a trasmettere ai figli la bellezza di avere un
rapporto personale con Gesù è il regalo più bello che possiamo
fare loro.

Aceti si è soffermato poi sull’importanza della “parola” che,
se corretta, può fare miracoli. Occorre però imparare ad usare
un linguaggio “trinitario”, dicendo tutto nella verità, ma
ricordando tre concetti fondamentali: entrare in empatiacon
chi parliamo (l’empatia rappresenta il Padre), rappresentare
la realtà – dicendo le cose come stanno nella verità (la
realtà rappresenta il Figlio), fornire sempre un sostegno e
una prospettiva di fiducia (il sostegno è lo Spirito Santo).

                                      I coniugi Scotto ci
                                      hanno dato una carica
                                      di concretezza per
                                      uscire dal buio e
                                      fornito       qualche
                                      elemento per saper
                                      gestire la solitudine,
                                      ricordandosi il valore
                                      dell’auto stima e il
                                      potenziale    immenso
                                      della nostra sessualità
                                      – anche negli aspetti
più intimi delle pulsioni sessuali – che può diventare un
motore di slancio e di fiducia verso noi stessi e verso gli
altri. Infatti, si può sconfiggere il buio con gesti di
tenerezza, riconciliandosi con se stessi e da qui arrivare a
conciliarsi con gli altri, attraverso la cura di sé, del
proprio aspetto, cogliendo le possibilità che ci

offre la vita. Possiamo sperimentare che il dolore può essere
uno spazio creativo, che ci può aiutare a comprendere meglio
gli altri e a guardare in alto per coltivare un rapporto
personale con Dio.
Oltre ai momenti di incontro abbiamo
                        vissuto    anche    un   pomeriggio
                        “speciale” in visita al Centro del
                        Movimento a Rocca di Papa. Siamo
                        stati accolti da alcuni focolarini e
                        focolarine che attraverso la loro
                        presenza, alcune immagini e una
                        visita guidata ci hanno fatto
                        conoscere meglio la figura di Chiara
                        Lubich in una prospettiva nuova,
                        diversa, più intima e famigliare. La
                        visita alla sua casa è stata
                        un’occasione per incontrare Chiara
attraverso la sua vita quotidiana: nella cappella abbiamo
potuto soffermarci su quel crocefisso che è memoria della sua
consacrazione a Dio… Forse proprio per quel simbolo ci siamo
sentiti sulla sua stessa lunghezza d’onda e guardati in modo
speciale da lei dal Cielo.

Nei saluti finali, oltre ad una bellissima condivisione, ci
siamo presi un impegno attraverso un segnalibro che è stato
consegnato a tutti con una striscia di Gibi e DoppiaW:
vogliamo ricordarci sempre che siamo un dono gli uni per gli
altri e che negli incontri che facciamo con ciascuno possiamo
sempre sottolineare il positivo. Nel prossimo incontro ci
racconteremo come è andata…

Rosalba e Andrea Ponta

con tutta l’equipe preparatoria dell’incontro

Gli esperti che sono intervenuti:

     Don Renzo Bonetti: “Il sacramento del matrimonio è dono
     anche nel vivere la separazione”
     padre Marco Vianelli: “ri-costruiti dall’Amore “
     Ezio Aceti: “Genitori sempre”
     Maria e Raimondo Scotto: “Il buio sconfitto”
Giovani del Movimento dei
Focolari nelle Marche ed in
Abruzzo
Il 2020 si è aperto con un ritiro di due giorni con tutte le
realtà giovanili del Movimento dei Focolari nelle Marche.
Giovani e adulti si sono incontrati nella casa di Maria a
Loreto per l’inizio di un nuovo percorso insieme con tante
altre tappe. Dopo la prima edizione del 2019 con i soli
giovani dei Movimenti Diocesani delle Marche e Abruzzo, la
seconda edizione ha coinvolto circa 50 altri giovani. Gianluca
Falconi ci ha aiutati a raccontare l’Amore a partire dalle
nostre esperienze personali, alla ricerca della nostra
felicità. Abbiamo concluso il 3 gennaio con un momento di
famiglia in Santa Casa per rivederci presto.

Religiosi e consacrati                                   in
dialogo nel centenario                                   di
Chiara Lubich
“Carismi in comunione. La profezia di Chiara Lubich” questo il
titolo del convegno internazionale per religiosi, consacrati e
laici che si svolge dall’8 al 9 febbraio al Centro Mariapoli
di Castel Gandolfo (Italia) in occasione del centenario dalla
nascita di Chiara Lubich fondatrice del Movimento dei
Focolari.
Oltre 400 partecipanti
                                       – cattolici e quattro
                                       ortodossi      –     a
                                       rappresentare più di
                                       cento        famiglie
                                       carismatiche,
                                       provenienti    da   27
                                       Paesi.

Lo scopo del convegno è quello di promuovere l’unità fra i
carismi favorendo la comunione tra le istituzioni religiose;
approfondire l’apporto profetico che scaturisce dal carisma
dell’unità di Chiara Lubich; valorizzare l’apporto dei laici
inseriti nelle “famiglie carismatiche”; sostenere il cammino
ecumenico tra consacrati di varie Chiese; guardare alle sfide
attuali con un’ottica carismatica più ampia per meglio servire
una Chiesa sinodale ed una umanità solidale.

“Che questi giorni siano un laboratorio di speranza – ha
affermato la Presidente dei Focolari, Maria Voce -. Il titolo
del Convegno, “carismi in comunione” stimola a vivere
nell’ascolto e nel dono reciproco, perché offrendo la
ricchezza degli specifici carismi si realizzi un’autentica
esperienza di condivisione. (…) Vivere l’unità tra i carismi è
una grande responsabilità, per dare alla Chiesa un volto
credibile di fronte al mondo che ci circonda, per procedere
sulla via dell’ecumenismo, per superare i conflitti e
coinvolgere alla pace. Forse mai come in questo tempo la
dimensione carismatica nel suo insieme viene interpellata e
riconosciuta come co-essenziale per il futuro della Chiesa”.

Fra i partecipanti il Card. João Braz De Aviz, Prefetto della
Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società
di Vita apostolica:“le persone consacrate, venendo a contatto
con il Movimento dei Focolari, si sono sentite attratte dalla
luce di questo carisma e dalla freschezza evangelica della
spiritualità che ne è nata. Hanno trovato in essa una spinta e
un aiuto a valorizzare la bellezza e l’originalità dei propri
specifici carismi, a rinnovare i rapporti di fraternità nei
loro Istituti, ad apprezzare ed amare gli altri carismi come
il proprio, a crescere nella comunione affettiva ed effettiva
con i pastori e con le altre componenti del popolo di Dio, ad
allargare lo sguardo e il cuore ai fratelli e sorelle delle
altre Chiese   cristiane   e   agli   appartenenti   ad   altre
religioni.

Ecco come Chiara Lubich racconta questa “sintonia” e amicizia
spirituale fra l’Opera da lei nata e i consacrati: «La
spiritualità dell’unità aiuta a sviluppare le potenzialità già
insite nella propria vocazione e la arricchisce, nello stesso
tempo, di nuovi valori». Da parte loro, «tutti i membri del
Movimento – afferma Chiara – si sono sempre abbeverati e si
abbeverano alla sapienza dei santi ed in specie dei santi
fondatori. […] Vi è quindi una reciprocità di doni fra il
Movimento dei Focolari ed il mondo dei religiosi, come è
richiesto dall’essere tutti membra l’uno dell’altro nel Corpo
mistico di Cristo»”.

Lorenzo Russo

Vedi anche Articolo Agensir

Centenario Chiara Lubich:
Messaggio di Papa Francesco
ai vescovi riuniti a Trento
VESCOVI “ALLA SCUOLA DELLO SPIRITO SANTO”

Un messaggio di Papa Francesco, seguito da un saluto della
Presidente dei Focolari Maria Voce, hanno aperto a Trento il
convegno “Un Carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità”
al quale partecipano 7 Cardinali e 137 Vescovi, amici dei
Focolari, di 50 Paesi.

“È bene, anche per i Vescovi, mettersi sempre di nuovo alla
scuola dello Spirito Santo”. Con questa sollecitazione di Papa
Francesco si è aperto questa mattina a Trento il convegno
internazionale “Un Carisma a servizio della Chiesa e
dell’umanità” al quale partecipano 7 Cardinali e 137 Vescovi,
amici del Movimento dei Focolari, in rappresentanza di 50
Paesi. In occasione del centenario della nascita di Chiara
Lubich, il convegno vuole approfondire il significato e il
contributo del carisma dell’unità dei Focolari a servizio
della Chiesa e dell’umanità. Una delegazione dei partecipanti
lo scorso 6 febbraio è stata ricevuta in udienza dal Santo
Padre, che ha affermato “Mi avete portato la gioia, andate
avanti!”.

Nel suo messaggio, letto questa mattina dall’arcivescovo di
Bangkok, card. Francis X. Kriengsak Kovithavanij, Papa
Francesco ha affermato che i doni carismatici come quello
della spiritualità dei Focolari sono “co-essenziali, insieme
ai doni gerarchici, nella missione della Chiesa”. “Il carisma
dell’unità – continua il sommo pontefice – è una di queste
grazie per il nostro tempo, che sperimenta un cambiamento di
portata epocale e invoca una riforma spirituale e pastorale
semplice e radicale, che riporti la Chiesa alla sorgente
sempre nuova e attuale del Vangelo di Gesù”.

Il Papa incoraggia i Vescovi presenti a vivere anche loro i
punti cardini della spiritualità di Chiara Lubich: l’impegno
per l’unità; la predilezione di Gesù crocifisso come bussola
esistenziale; il farsi uno “a partire dagli ultimi, dagli
esclusi, dagli scartati, per portare loro la luce, la gioia,
la pace”; l’apertura “al dialogo della carità e della verità
con ogni uomo e ogni donna, di tutte le culture, le tradizioni
religiose, le convinzioni ideali, per edificare nell’incontro
la civiltà nuova dell’amore”; l’ascolto di Maria, dalla quale
“si impara che ciò che vale e resta è l’amore” e che insegna
come portare anche oggi al mondo il Cristo “che vive risorto
in mezzo a quanti sono uno nel suo nome”.

Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, in un
videomessaggio ha sottolineato il fatto che questa
spiritualità vuole essere – come lo dice il titolo del
convegno – “al servizio della Chiesa e dell’umanità”. In
un’epoca nella quale “ci sono sfide per la Chiesa in tutte le
parti del mondo” – ha affermato la Presidente dei Focolari –
“siamo chiamati a una nuova inculturazione del Vangelo di
Gesù, che faccia tesoro dell’esperienza del passato ma lo
sappia riesprimere, con profezia, in questo nostro tempo. Per
questo occorre anche aprirci e scoprire la forza rinnovatrice
insita in tanti dei nuovi carismi presenti nella Chiesa di
oggi”.
“La realtà dei Vescovi amici del Movimento dei Focolari” – ha
affermato la Presidente – vuole proprio promuovere “uno stile
di vita di comunione tra Vescovi cattolici di tutto il mondo,
ma anche tra Vescovi di varie Chiese” e contribuire così “a
rendere sempre più effettiva e più affettiva la collegialità”.

Il programma continuerà nel pomeriggio con la visita dei
partecipanti alla mostra “Chiara Lubich, città mondo” alla
Galleria Bianca a Piedicastello. Alle ore 17,15 nella chiesa
di Santa Maria Maggiore prenderanno parte all’evento artistico
“Dal Concilio tridentino a Chiara tridentina”. Alle 19,15 al
Centro Mariapoli di Cadine, ci sarà la Santa Messa presieduta
da Monsignor Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento.

Domani, domenica 9 febbraio, alle ore 10,00 nel Duomo di
Trento, si terrà la concelebrazione della Santa Messa.
Presieduta dal cardinale Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij
e aperta dal saluto dell’Arcivescovo di Trento, sarà trasmessa
in   diretta    da  TV2000    e  in   streaming    sul   sito
www.centenariolubichtrento.it .

A seguire saranno accolti presso la Sala Depero del palazzo
della Provincia dai Presidenti del Consiglio Provinciale,
Walter Kaswalder, e della Giunta Provinciale, Maurizio
Fugatti, e dal Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, per un
indirizzo di saluto alle autorità locali.

Il convegno proseguirà poi, dal 10 al 12 febbraio, a Loppiano
(Firenze), nella cittadella internazionale del Movimento dei
Focolari. In collaborazione con il “Centro Evangelii Gaudium”,
dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano si
affronteranno alcune tematiche di attualità per la Chiesa e la
società di oggi attraverso relazioni, tavole rotonde e momenti
di dialogo. Tra gli argomenti in programma: “La Chiesa e le
sfide attuali” con la partecipazione di Andrea Riccardi,
storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio; “La Chiesa
si fa dialogo” con l’approfondimento di quattro dimensioni
della vita della Chiesa: quella kerigmatica, comunionale,
dialogica e profetica. Ogni giornata sarà arricchita da
testimonianze di Cardinali e Vescovi di varie parti del
mondo.

Info e contatti:
Ufficio                                  comunicazione
Focolari: ufficio.comunicazione@focolare.org
Anna Lisa Innocenti – +39 338 3944209

Comunicato Stampa PDF –

Messaggio del Papa

Messaggio Maria Voce

Centenario Chiara Lubich: a
Trento e a Loppiano convegno
di Vescovi di 50 Paesi
UN CARISMA A SERVIZIO DELLA CHIESA E DELL’UMANITÀ

Domenica 9 febbraio alle ore 10,00 nel Duomo di Trento, la
concelebrazione della Santa Messa presieduta dal cardinale
Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, aperta dal saluto
dell’Arcivescovo di Trento, sarà trasmessa in diretta da
TV2000 e in streaming sul sito: www.centenariolubichtrento.it

“Sono 7 i Cardinali e 137 i Vescovi, amici del Movimento dei
Focolari, in rappresentanza di 50 Paesi, che parteciperanno al
convegno “Un Carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità”
che si svolgerà i due parti: l’8 ed il 9 febbraio 2020 a
Trento, città natale di Chiara Lubich, e dal 10 al 12 febbraio
2020 a Loppiano, cittadella internazionale dei Focolari vicino
a Firenze.

Dopo la visita del Presidente della Repubblica Italiana,
Sergio Mattarella, il 25 gennaio a Trento in occasione della
cerimonia per i cento anni dalla nascita di Chiara Lubich, un
altro evento mette in luce la figura della fondatrice del
Movimento dei Focolari: dall’8 al 12 febbraio 7 Cardinali e
137 Vescovi, amici del Movimento dei Focolari, si raduneranno
– prima a Trento e poi a Loppiano – per riflettere sulle
risposte che possono trarre dal messaggio della Lubich per le
sfide della Chiesa Cattolica nel nostro tempo.
Se il Presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza di
tradurre il carisma di Chiara Lubich in categorie politiche
come quella della fraternità, il convegno internazionale dei
Vescovi vuole approfondire le categorie ecclesiali che si
possono dedurre dalla spiritualità dell’unità di Chiara
Lubich. “Sono categorie – sottolinea il card. Francis X.
Kriengsak Kovithavanij, Arcivescovo di Bangkok, coordinatore
del convegno – che possono aiutare i singoli Vescovi a vivere
il loro essere costruttori di ponti, di rapporti, di unità, ma
anche elementi che mettono in evidenza l’aspetto collegiale
tra gli stessi Vescovi, messo in luce dal Concilio Vaticano II
e decisamente promosso da Chiara Lubich”.

Trento, 8-9 febbraio 2020 – Il programma si svolgerà al Centro
Mariapoli “Chiara Lubich” a Cadine (TN). Sono previsti anche
alcuni importanti momenti pubblici nella città di Trento,
aperti alla cittadinanza. Sabato 8 febbraio i partecipanti
visiteranno a Trento la mostra “Chiara Lubich, città mondo”
alla Galleria Bianca a Piedicastello. Alle ore 17,15 nella
chiesa di Santa Maria Maggiore parteciperanno all’evento “Dal
Concilio tridentino a Chiara tridentina”. Alle 19,15 al Centro
Mariapoli di Cadine, la Santa Messa sarà presieduta da
Monsignor Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento. Domenica 9
febbraio alle ore 10,00 nel Duomo di Trento, la
concelebrazione della Santa Messa presieduta dal cardinale
Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, aperta dal saluto
dell’Arcivescovo di Trento, sarà trasmessa in diretta da
TV2000 e in streaming sul sito: www.centenariolubichtrento.it
A seguire saranno accolti presso la Sala Depero del palazzo
della Provincia, per un indirizzo di saluto alle autorità
locali, dai Presidenti del Consiglio Provinciale, Walter
Kaswalder, e della Giunta Provinciale, Maurizio Fugatti, e dal
Sindaco di Trento, Alessandro Andreatta.

Loppiano (Firenze), 10-12 febbraio 2020 – In collaborazione
con il “Centro Evangelii Gaudium”, dell’Istituto Universitario
Sophia di Loppiano, il convegno affronterà alcune tematiche di
attualità per la Chiesa e la società di oggi attraverso
relazioni, tavole rotonde e momenti di dialogo. “Il focus
ruota attorno al rapporto che un carisma come quello
dell’unità ha con la tappa della nuova evangelizzazione che
Papa Francesco addita alla Chiesa – afferma Mons. Piero Coda,
Preside dell’Istituto Universitario Sophia – in questo momento
ecclesiale di riforma e di uscita, e in questo momento socio-
culturale di respiro planetario, in cui siamo alla ricerca di
nuovi paradigmi capaci di interpretare e trasformare la
complessità della situazione che viviamo”.
Tra le tematiche affrontate: “La Chiesa e le sfide attuali”
con la partecipazione di Andrea Riccardi, storico e fondatore
della Comunità di Sant’Egidio; “La Chiesa si fa dialogo” con
l’approfondimento di quattro dimensioni della vita della
Chiesa: quella kerigmatica, comunionale, dialogica e
profetica. Ogni giornata sarà arricchita da testimonianze di
Cardinali e Vescovi di varie parti del mondo”.
__________________
Info e contatti:
Ufficio                                        comunicazione
Focolari: ufficio.comunicazione@focolare.org
Anna Lisa Innocenti – +39 338 3944209
Scarica il Comunicato stampa

Settimana per l’unità dei
cristiani 2020: report delle
iniziative in tutta Italia
Da sempre le diverse confessioni cristiane hanno pregato per
l’unità, ma separatamente. In particolare verso la fine del
Settecento e nel corso dell’Ottocento si svilupparono diverse
iniziative di preghiera con questa intenzione. Oggi, il
dialogo tra i cristiani di Varie Chiese e Comunità Ecclesiali
si va approfondendo sempre di più attraverso le settimane di
preghiera e in molte comunità del nostro Paese si testimonia
lo spirito di fraternità e di dialogo tra le varie Confessioni
Cristiane. Fraternità che non è soltanto enunciata ma in molti
casi è fonte di ispirazione per costruire le basi di una
comunione concreta tra i cristiani.

Di seguito, una panoramica di alcuni eventi promossi anche
dalle comunità dei focolari che si sono susseguiti durante la
settimana, che è andata dal 18 al 25 gennaio 2020, dal titolo
“Ci trattarono con gentilezza”.

PIEMONTE

Torino – Il 18 gennaio 2020 si è aperta la SPUC con mons.
Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, padre Giorgio
Vasilescu, parroco ortodosso romeno, pastora Maria Bonafede,
c/o Tempio Valdese. Ogni giorno varie celebrazioni e
conferenze non solo a Torino ma anche Collegno, Moncalieri,
Pino Torinese, Carignano, Settimo Torinese, ecc. e varie altre
chiese: Battista, Avventista, Ortodossa, Romena, Greca.

LOMBARDIA

Milano – Con la Veglia ecumenica, celebrata nella cripta e
nella chiesa del Santo Sepolcro, ha preso inizio la Settimana
di Preghiera per l’Unità dei Cristiani a Milano. Presenti i
Ministri, i rappresentanti, i fedeli delle 19 Confessioni
aderenti al Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano. Vespro
Chiesa Russa Ortodossa S. Vito al Pasquirolo. Preghiera
ecumenica in S. Ambrogio. Preghiera con la comunità Copta a
chiusura della Settimana di preghiera.

Lecco – Celebrazione ecumenica per decanato a Lecco molto
partecipata e nuovissima.

LIGURIA

Chiavari – Molto interessante l’esposizione e spiegazione del
Cantico dei Cantici che ci ha fatto assaporare alcuni aspetti
del mondo ebraico, fatta da Martin Ibarra, pastore della
Chiesa Battista e dalla docente di giudaismo Elena Lea
Bartolini, con un bell’intervento recitato di alcune parti del
Cantico da parte di Giovanna Devoto e con la partecipazione di
un cantore e chitarrista dei neocatecumenali nel coro
ecumenico per eseguire il Sh’ma Israel – Ascolta Israele-.
Sempre più mi pare con questi momenti comuni di dialogo
nascono    rapporti    e   si   conoscono    le   reciproche
diversità. Presente il vescovo di Chiavari mons. Tanasini e
padre Vitaly Tarassenko della comunità ucraina. La
celebrazione partecipata e poi più numerosa degli scorsi anni.
Una bella esperienza è quello del coro ecumenico a Chiavari
nato da qualche anno che si arricchisce sempre di nuove
presenze.
Lavagna (Ge) – Il momento di preghiera ha coinvolto la Chiesa
evangelica Battista e greca/ortodossa e la comunità ucraina.

 Savona – La celebrazione ecumenica per l’unità dei cristiani
ha visto la partecipazione del vescovo Mons Marino, la Pastora
Natoli, il sacerdote ortodosso Padre George Andronic e il sac.
Cattolico Giovanni Lupino, in un clima di grande stima e
familiarità fra tutti.

Sanremo – La Veglia ecumenica si è svolta nel Tempio Valdese,
ospiti del Pastore Jonathan Terino. Erano inoltre presenti
Elisabeth Kruse, pastora della Chiesa Evangelica Luterana, il
Sacerdote Padre Claudiu Mihai della Chiesa Ortodossa, il
Rev.do Mika K.T. Pajunen della Chiesa Anglicana, e il Vescovo
cattolico Don Antonio Suetta. La colletta è stata devoluta
all’acquisto di un gioco da sistemare nel parco della Chiesa
Ortodossa, che vada ad affiancare l’ulivo in un angolo che si
vuole dedicare alla realtà ecumenica della nostra città. Molto
sentito il segno che si è voluto dare durante la celebrazione:
erano stati predisposti otto grandi remi, lunghi circa 4
metri, e ad ogni preghiera dei fedeli i giovani delle diverse
chiese hanno affisso una delle otto parole chiave di ogni
intenzione. La celebrazione è stata molto partecipata, in un
tempio affollato. Prossimo appuntamento la giornata per la
donna che si svolgerà venerdì 6 marzo nella chiesa luterana, e
che sarà preparata nel consueto spirito ecumenico.

TRENTINO

Trento – Alla presenza dei responsabili delle chiese presenti
nel territorio trentino si è tenuto uno dei momenti di questa
SPUC, che i vari responsabili hanno voluto fosse dedicato a
Chiara Lubich, in occasione del primo centenario. Durante la
serata, oltre al momento di preghiera, Chiara stessa, in
video, ha parlato dell’ecumenismo dei Focolari, video
particolarmente adatto, che ha creato un clima di
raccoglimento e di profondo ascolto. Si è visto anche il video
di Insieme per l’Europa (Monaco) in vista dell’appuntamento di
maggio.

VENETO

Venezia – A San Marco con il Patriarca e otto Presbiteri e
Pastori di altrettante Chiese Cristiane del territorio, la
Liturgia della Parola si è svolta con predicazione ortodossa
copta e cattolica. C’è stata una buona partecipazione di
fedeli, in un clima fraterno commovente. La liturgia è stata
celebrata anche nella nuova Chiesa Rumeno-Ortodossa a Mestre.

Vicenza – Veglia di preghiera ecumenica con il Vescovo, la
Chiesa evangelica, la chiesa ortodossa Serba, Romena, Mosca e
Moldavia.

Padova – Nella bella cornice della Chiesa di Santa Sofia
abbiamo partecipato alla veglia ecumenica preparata dalla
Consulta delle Chiese cristiane. Il Vescovo Claudio
riferendosi alla lettura di San Paolo ci ha illuminati
sottolineando che tutti siamo nella stessa barca e che
“l’attraversata” della vita, dobbiamo farla insieme. Nessuno
ci può sottrarre dalle tempeste, ma guidati dal Signore
abbiamo tanti rifugi e insieme possiamo incamminarci. Alla
fine si respirava una bella comunione fra tutti, tra i
celebranti e l’assemblea frutto di anni di rapporti.

EMILIA ROMAGNA

Bologna – Cinque momenti di incontro: Lettura degli Atti con
la partecipazione del Movimento dei focolari, movimento
francescano, Piccola Famiglia (don Dossetti), Chiesa
Avventista, Chiesa della Riconciliazione. Veglia di preghiera
nella Chiesa Metodista-Valdese. Veglia dei giovani nella
Chiesa Avventista; Vespro cattolico con la costituzione
ufficiale del Consiglio delle Chiese Cristiane di Bologna.
Erano presenti otto Chiese e anche il Vescovo della Chiesa
moldava del Patriarcato russo.

Ferrara – Da vari anni si svolge la settimana di preghiera per
l’unità dei cristiani e la giornata del dialogo Cattolici ed
Ebrei, ogni volta è occasione per rafforzare il cammino
intrapreso.

TOSCANA

Firenze – Centro studenti Giorgio La Pira – Centenario nascita
di Chiara Lubich – Barbara Gori (Mov dei Focolari):
Spiritualità dell’unità e dialogo ecumenico; Nunzio Picchiotti
(Mov dei Focolari): Ecumenismo di popolo ecumenismo della
vita.

LAZIO

Pomezia – Con Mons Semeraro, past. Luca Negro e Chiesa
ortodossa. Preghiera col vescovo di Albano, il vescovo
ausiliare rumeno ortodosso Atanasio di Bogdania e una numerosa
comunità e il pastore Luca Maria Negro, presidente FCEI
Federazione Chiese Evangeliche in Italia.

Velletri – Con il vescovo Apicella ed il sacerdote rumeno
ortodosso Vasile Radu. Molto partecipata dalla comunità
ortodossa e dai giovani di alcune parrocchie. Poi la cena
insieme. E così anche con alcuni membri della Chiesa valdese.
Il vescovo ha sottolineato la bellezza dell’essere lì insieme
le ‘tre anime della Chiesa’, occidente, Oriente e mondo della
Riforma

Valmontone – Con p. Josip Radu rumeno Ortodosso e sua
comunità, la tradizione dei rapporti con la Chiesa ortodossa
portata avanti dalla nostra comunità locale ormai è entrata
nella tradizione della Chiesa locale e va avanti con
l’iniziativa di varie parrocchie. Il 2 febbraio la “cena e
festa dei popoli” con rumeni e musulmani.

Latina – Con Mons. Crociata, valdesi e ortodossi.

Anagni – Con Mons Loppa, Chiesa rumena ortodossa sac.
Florentin Mitilelu, valdesi col pastore Massimo Aquilante e
Chiesa neo-apostolica con tre pastori.

Gaeta – Con il vescovo mons. Vari, p. Vasile Carp rumeno
Ortodosso, pastore Franci Mayer, valdo-metodista di Napoli e
pastore Davide Malaguarnera, avventista di Gaeta.

Colleferro – Per la prima volta la chiesa valdese col pastore
Massimo Aquilante ha ospitato la preghiera, presente mons.
Apicella. Il pastore ha lanciato una proposta della FCEI, in
sostegno di aziende agricole della Locride.

Roma – Celebrazione ecumenica diocesi di Roma nella Basilica
di San Paolo fuori le mure e in varie Basiliche, Chiese e
Centri culturali.

MARCHE

Pesaro – Nella Chiesa Evangelica di Canche a Pesaro si è
accesa la fiamma dell’unità: oltre alle veglie coi fratelli
ortodossi e luterani con cui continua il gemellaggio; si è
accolto l’invito del Papa a interiorizzare il documento di Abu
Dabi sulla Fraternità Umana, con i sacerdoti della nostra
metropolia di Pesaro, Fano e Urbino.

Ascoli Piceno – Domenica 26 gennaio 2020 presso il PAS (Polo,
Accoglienza e Solidarietà) si è svolta una celebrazione
ecumenica a conclusione della settimana di preghiera per
l’unità dei cristiani, che ha visto la partecipazione del
Vescovo Sua Ecc. Mons. Giovanni D’Ercole, il Vescovo congolese
Sua Ecc. Mons. Jean Pierre Katamba, il sacerdote rumeno
ortodosso P. Claudio Costache e il pastore evangelico Cosimo
Angelo Bleve. Ha guidato la celebrazione il sac. Vincenzo
Tassi, incaricato diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo
Interreligioso. Durante la preghiera dei fedeli quattro
modellini di remi sono stati introdotti in mezzo all’assemblea
e riposti nella barca da membri di diverse comunità. Su
ciascun remo c’erano scritte otto parole corrispondenti alle
intenzione di preghiera: riconciliazione, luce, speranza,
forza, fiducia, ospitalità, conversione e generosità.

 ABRUZZO – MOLISE

Teramo – Il 25 gennaio 2020 sera alla conclusione della
settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in Duomo si
è condiviso fraternamente questo momento sacro con i fratelli
ortodossi che hanno arricchito la preghiera comune con canti e
le parole illuminate del parroco ortodosso padre Laurentiu.

Campobasso – Ultima serata nella chiesa evangelica della
riconciliazione. Sono sempre momenti forti, c’è la gioia di
rivedersi e camminare insieme.

Anche a Pescara e Vasto si sono svolti momenti di preghiera.

CAMPANIA

Napoli – Un momento semplice ma in tanta unità nella Chiesa
greco-ortodossa e in Duomo con il Cardinale Sepe.

Torre Annunziata (Na) – Celebrazione ecumenica con i fratelli
luterani.

Cerreto Sanita (Benevento) – Incontro di preghiera per l’unità
dei Cristiani del 24/01/2020 con tutta la metropolia di
Benevento
Pomigliano (Na) – Celebrazione ecumenica regionale Chiesa di
San Felice a Pomigliano.

Pozzuoli – Il 31 gennaio si è svolta la celebrazione ecumenica
nel carcere femminile di Pozzuoli alla presenza del vescovo.
Sono stati presenti due pastori Pentecostali, un pastore
Battista, un sacerdote Ortodosso, Metodista e Valdometodista.

 E ancora a Caserta, Ischia, Acerra.

PUGLIA

Diocesi Conversano/Monopoli – Particolarmente partecipata,
frutto di rapporti personali costruiti durante l’anno e di
un’attenta preparazione, condivisa con la commissione
ecumenica, la celebrazione ecumenica 2020 per la diocesi di
Conversano/Monopoli con il vescovo mons Favale, il vescovo
anglicano Shoeun Larkin, il pastore avventista Petru Niergjes
e quello battista Nunzio Loiudice.

Foggia – La SPUC è stata ricca di appuntamenti e molto
partecipata. Coinvolto in prima linea il Consiglio Ecumenico
con i rappresentanti delle Chiese: Ortodossa-Rumena, Valdese,
Pentecostale Elim, Pentecostale Shalom e Chiesa Cattolica con
la partecipazione di parrocchie e movimenti. È iniziata con
l’Inno Akathistos della liturgia Ortodossa-Rumena, poi lunedì
presso la Chiesa Madre di Deliceto, martedì studio biblico
sulla parola: “Ci trattarono con gentilezza” nella Chiesa
Valdese, mercoledì preghiera ecumenica presso la Parrocchia di
S. Antonio, giovedì liturgia nella parrocchia di San Paolo
inserita nei festeggiamenti del santo, sabato Parrocchia San
Ciro, per concludersi domenica con un pranzo offerto a circa
100 indigenti della città presso la mensa di San Pio X.

CALABRIA
Locride – Da oltre venticinque anni, durante la Settimana per
l’Unità dei Cristiani, la Chiesa Cattolica, la Chiesa
Evangelica della Riconciliazione e la Chiesa Ortodossa,
celebrano insieme dei momenti di preghiera, certe che
camminare insieme come Chiese Cristiane e cercare la strada
dell’unità è un modo per indicare alla Locride tutta che, solo
avanzando insieme, potremo vincere tutti gli ostacoli e tutte
le difficoltà.

Cosenza – Bisignano – La nostra diocesi ha vissuto, come ogni
anno, momenti di preghiera, riflessione e condivisione,
organizzati dall’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e Dialogo,
dalla Chiesa Evangelica Valdese di Dipignano e Cosenza, dalla
Chiesa Avventista del Settimo Giorno di Cosenza, dalla Chiesa
Evangelica Pentecostale Bethel di Cosenza, dalla Parrocchia
Ortodossa Rumena di Cosenza.

SICILIA

Catania – La celebrazione a Catania, nella chiesa cattolica si
è tenuta alla presenza del vescovo e di altri cristiani di
varie chiese: Luterana, Avventista, Battisti, Valdesi,
Ortodossi Russi, Romeni, Copti, Anglicani ed Esercito della
Salvezza. E’ stata molto partecipata e ben organizzata. Sebi
ed un altro del movimento hanno letto delle preghiere di
intercessione. Più di 20 i membri del movimento presenti.

Diocesi di Piazza Armerina – La celebrazione è stata preparata
da un comitato cittadino, con le rappresentanze delle Chiese
Cattolica, Avventista del settimo giorno, Evangelica, Valdese,
Ortodossa rumena, di Enna, Riesi e Piazza Armerina, con la
partecipazione del Rinnovamento nello Spirito, del Movimento
dei Focolari e del Segretariato per le Attività Ecumeniche
(SAE) di Enna. Presente il vescovo, monsignor Rosario Gisana,
il direttore dell’Ufficio diocesano monsignor Antonio
Scarcione, il vicario foraneo don Giuseppe Fausciana, i
pastori Enzo Paolo Caputo (avventista), Giovanni La Paglia
(evangelico), Andrea Aprile (valdese) e Demetrescu Bogdan
(ortodosso rumeno).

Vittoria – Si è celebrato il centenario di Chiara nella chiesa
pentecostale “Parola della Grazia” inserendolo nella settimana
di preghiera. Presenti tre Chiese pentecostali, luterana e
cattolici anche di paesi vicini. Ha partecipato per la prima
volta la nuova pastore luterana.

Chiaramonte Gulfi (Rg) – L’incontro ecumenico si è svolto nel
Convento Frati Minori francescani.

Niscemi – Presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù si è svolto
un incontro ecumenico al quale hanno partecipato il vescovo
della diocesi di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana e
il pastore della Chiesa Avventista Cristiana del Settimo
Giorno Felix Cobbinnah che durante i rispettivi momenti di
predicazione hanno aiutato i presenti a conoscere ed
approfondire i testi proposti per la settimana di preghiera.

Gela – Celebrazione ecumenica nella “Chiesa evangelica della
riconciliazione” con il Pastore Giuseppe Emmanuello e     il
Vescovo della Diocesi Armerina Mons. Rosario Gisana.

Siracusa – Presso il Centro Convegni Santuario Madonna delle
Lacrime si è tenuto l’incontro “Il ponte della misericordia“.
Il prof. Saraceno ha moderato gli interventi di mons. Mogavero
(Presidente della Commissione regionale x l’Ecumenismo e il
Dialogo Interreligioso della CESI – Conferenza Episcopale
Siciliana), del pastore Battista dott. Luca Maria Negro, della
dott.ssa Giuseppina Brogna (focolarina di Catania incaricata
del dialogo interreligioso d’Italia del Mov. dei Focolari
membro UNEDI) e del Direttore don Spataro.

Diocesi Caltanissetta – Organizzata dall’ufficio diocesano per
l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso si è tenuta una
conferenza. Relatori Biagio Pitarresi (incaricato x
l’ecumenismo del Mov. dei focolari per l’Italia), Don Luca
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