ARRIVEDERCI AL 2020 6 2019 - Multidata, la gestione delle comunicazioni ad ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -70% NO/CUNEO - N. 6 |Anno 2019 6 2019 ARRIVEDERCI AL 2020
P R E S E N T A Z I O N E IN QUESTO NUMERO Franco MAGNONE L ’ultimo numero del 2019 del Notiziario si apre con l’editoriale del vice- presidente Claudio Blengini, che si occupa di trionfalismo della medicina e della responsabilità professionale. Sugli stessi argomenti, ma da differenti prospettive, scrive anche il consigliere Christian Bracco. CHIUSURA FESTIVITÀ I colleghi Priotto e Guida, dell’ASO S. Croce e Carle, hanno pubblicato un documento sulla gestione dei pazienti a rischio di reazione avversa da mezzo di contrasto: nell’articolo trovate il link per il Gli uffici dell’Ordine dei Medici documento completo sul sito dell’Ordine. saranno chiusi nei giorni: 24 e 31/12/2019 Il collega Luca Bonino, ginecologo presso l’ASO S. Croce e Carle di Cuneo, ci illustra un argomento sovente misconosciuto ma altrettanto spesso fonte di sofferenza per i malcapitati, e cioè il dolore pelvico cronico. NOTIZIARIO: RINUNCIA COPIA CARTACEA L’angolo del pediatra, a firma di Marina Vallati, stavolta si occupa della salute degli adolescenti, e I colleghi che NON DESIDERANO RICEVERE LA COPIA CARTACEA DEL NOTIZIARIO deb- bono avvisare la segreteria, per telefono (0171692415) o per e-mail (segreteria@omceo.cuneo.it) e potranno scaricare la copia digitale dalla pagina principale dei rischi che essi attualmente corrono: alcol, fumo, droghe… Sui problemi della tenuta del sistema sanitario e previdenziale si sofferma, con interessanti consi- del sito dell’Ordine (www.omceo.cuneo.it). derazioni, Claudio Blengini. Il prossimo anno, come già annunciato nel precedente numero, si terrà di nuovo il concorso foto- grafico “Comunicare”: i dettagli nell’articolo. PROMOZIONE DI CONGRESSI E CONVEGNI I colleghi Benedetta Aimone e Angelo Pellegrino, per la Commissione Ambiente, ci espongono i L e notizie su convegni e congressi vengono pubblicate in apposita sezione del notiziario. Ricor- diamo a tutti i colleghi che, in base alle scadenze di pubblicazione programmate (di norma, intorno al giorno 15 dei mesi di febbraio, aprile, giugno, agosto, ottobre e dicembre), è indispen- dati sul controllo delle acque potabili nella nostra provincia. Sabato 18 gennaio 2020, nella sala riunioni dell’Ordine, potremo incontrare i rappresentanti del- sabile che le informazioni sugli eventi vengano inviate con abbondante anticipo (tre mesi prima l’ENPAM per apprendere notizie di prima mano su pensioni e previdenza complementare. Si tratta della data fissata per l’evento). di un corso rivolto a tutti, ma soprattutto ai giovani colleghi: come dice nel suo articolo di appro- fondimento il presidente emerito Salvio Sigismondi (che interverrà al convegno in qualità di delegato ENPAM per il nostro Ordine) “la pensione ovviamente la si percepisce quando si è anziani come INVITO A COLLABORARE ALLA REDAZIONE me, ma la si costruisce da giovani”. R icordiamo che la collaborazione al Notiziario è aperta a tutti gli iscritti. La Direzione si riserva il diritto di valutare la pubblicazione e di elaborarne il testo secondo le esigenze redazionali: viene comunque raccomandata la brevità. Il termine di consegna del materiale, da inviare esclu- Per la rubrica “LIBRI NON DI MEDICINA SCRITTI DA MEDICI”, questa volta presentiamo il libro del collega Gian Luca Rosso, disponibile sia in formato cartaceo sia come e-book. Quest’ultima versione sarà liberamente scaricabile da Amazon fra il 21 e il 25 dicembre. sivamente via e-mail alla Segreteria dell’Ordine, per il prossimo numero è stabilito per il 20 gennaio 2020: detto termine per ragioni organizzative deve intendersi come tassativo. Chiudiamo con le condoglianze e le iscrizioni, nonché gli auguri per un sereno 2020. 2 3
E D I T O R I A L E TRIONFALISMO DELLA SCIENZA. MEDICINA TECNOLOGICA, RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE E VICENDE UMANE Claudio BLENGINI C he la medicina moderna abbia fatto enormi progressi è sotto gli occhi di chiunque. Le scoperte scientifiche ed i progressi tecnologici in ambito diagnostico e terapeutico hanno consentito e consentono incessantemente, in molte discipline, successi e risultati fino a poco tempo fa non Le nuove leggi realizzano un cambiamento epocale nel rapporto medico- paziente, riportando al centro della cura il malato, indicato anche come “l’esigente”, con la sua autonomia decisionale e la sua storia personale, solo impossibili ma nemmeno immaginabili. E questo è un bene. Quello che invece è mancato e manca tutt’ora è la Questo turbinoso progredire ha alzato sempre più l’asticella del possibile per quanto riguarda le ridefinizione del ruolo del professionista, la sua contestualizzazione negli attuali scenari operativi, aspettative di salute, di qualità della vita, di sopravvivenza. Da questa capacità della scienza di caratterizzati da mancanza di investimenti, carenza di organici, di risorse, di posti letto, inesistenza risolvere sempre più problemi è breve il passo per inferire, come spesso già avviene, che l’esistenza di una programmazione seria e correlata ai bisogni reali di ospedale e territorio. E questo ha deter- umana può essere prolungata all’infinito. Quasi che i medici lo potessero veramente! Questo minato una contrazione dello spazio professionale in cui il medico opera. trionfalismo della scienza e questa inconsapevolezza dei suoi limiti inducono molti, cittadini e La legge sancisce il tempo di comunicazione come tempo di cura. Nella realtà le Aziende perse- pazienti, a credere che la morte e il morire non siano più nemmeno contemplabili. Come a dire: guono strategie di efficienza, affrancate da qualsivoglia valutazione di efficacia, che contingentano morire non è più umano e se uno muore, che abbia venti o cent’anni, la colpa o la responsabilità il tempo da dedicare al malato. La cura non può essere un prodotto aziendale su cui fare marketing; è sempre di qualcuno, in primo luogo del medico. Del medico perché non ha capito, non ha fatto l’aziendalizzazione del sistema sanitario non può intendersi come una traslazione sic et simpliciter tutto quello che doveva, non ha saputo trovare la cura giusta. ai sistemi aziendali intesi al profitto e alla concorrenza, obiettivi opinabilmente consonanti con la Un paradigma questo inconciliabile con la rappresentazione autentica della realtà, nella quale la tutela ed il mantenimento della salute. Non si contesta la logica di un sistema attento all’efficacia vita fluisce tra i due momenti, ad oggi ancora ineluttabili e ineludibili, della nascita e della morte. ed all’efficienza; se ne contesta l’applicazione, se devastante sull’erogazione delle cure e sulla Una realtà che la nostra società sembra voler rimuovere. Se della prima si riconosce l’obbligatorietà tutela della salute. e l’opportunità, la seconda viene interpretata come un incidente di percorso, di cui spesso è ritenuto Cresce di giorno in giorno, manifestamente e sempre più estenuante, il disagio tra i colleghi, del responsabile il medico. Il morire non è più parte naturale del processo della vita, ma è diventato territorio ed ospedalieri, di tutte le specialità, nel continuare a svolgere la professione. Questo è un momento pornografico innominabile, se non per cercarne le colpe e i colpevoli. ancora più evidente in quelle situazioni come l’emergenza medica in cui il professionista si trova La medicina trionfalistica, tecnicistica e dei grandi successi nulla può contro lo scenario ultimo, a prendere decisioni spesso di vitale importanza per il paziente. Sono situazioni in cui, nonostante quando questo arriva. Se non presentare l’onore delle armi, compiere gesti fattuali di partecipazione: la professionalità, la competenza e la passione per il proprio lavoro, la condizione del malato può lenire il dolore e l’umana sofferenza, prendersi cura quando curare non è più possibile, o inefficace, spesso presentare una sintomatologia subdola o criptica di difficile interpretazione e su cui le deci- o inopportuno e senza speranza. In assenza di questa serena consapevolezza, l’evento malattia e sioni da prendere hanno ampio margine di dubbio e di alea. Purtroppo non basta seguire le regole la relazione di cura vengono drammaticamente stravolti. della buona pratica clinica, né tantomeno i protocolli, per essere certi di avere sempre intrapreso la strada giusta sia a livello diagnostico che terapeutico. A complicare il tutto, spesso concorrono la ressa dei malati – l’affollamento dei servizi, specie quelli dell’emergenza, è in crescita esponenziale – e la conseguente sempre più scarsa tolleranza di pazienti e familiari, esasperati dall’attesa e dai lunghi tempi di diagnosi, cura e di dimissione. Il contesto culturale della medicina onnipotente – ove gli assiomi «La nostra professione è l’arte del possibile, non delle certezze» e «L’infallibilità non appartiene alla nostra natura umana e tan- tomeno alla nostra professione» non hanno spazio - ed il contesto reale di un accesso alle cure sempre più stressante per il paziente e di un esercizio della professione in condizioni sempre più difficili comportano sempre più frequentemente, quando le cose non vanno come si sarebbe voluto o quando l’esito è infausto, una concatenazione rovinosa: delusione, sofferenza, lutto, risen- timento del paziente e dei familiari; amarezza, frustrazione, umiliazione, depressione del medico; costernazione, demotivazione dell’équipe. Un giornalismo intento allo scoop e poco attento ad approfondire e informare - nel senso alto del termine – l’opinione pubblica, quindi rinunciando ad un ruolo propositivo per lo sviluppo della società, non ha remore a distruggere un professionista, quando non un individuo o una famiglia, pubblicando magari nell’articolo a fianco l’ultima news sulla medicina onnipotente. 4 5
I N I Z I A T I V E Proprio per testimoniare la propria vicinanza ai colleghi in prima linea e per offrire loro un supporto che speriamo utile, il Consiglio ha innanzi tutto voluto incontrare e sentire i colleghi su questi temi nella seduta di giunta del 4 novembre 2019. La partecipazione è stata numerosa a testimonianza di quanto il problema sia sentito. Abbiamo così deciso di provare ad affrontare insieme un percorso a più tappe su questi argomenti. • Partiremo da una serata in cui analizzeremo con esperti del settore assicurativo le polizze di responsabilità per valutarne la copertura e l’efficacia di fronte ad eventi umanamente e giuridica- mente rilevanti. Sentiremo anche medici legali di comprovata esperienza sulla materia, che ana- lizzeranno le implicazioni sul versante giuridico di situazioni problematiche come sopra accennato, ipotizzando le possibili conseguenze per il professionista e parallelamente quali sono le condotte che dovrebbero essere messe in atto per tutelarlo al meglio nelle situazioni critiche. Per meglio organizzarla raccoglieremo quesiti, suggerimenti, domande inerenti il problema tra i colleghi sia ospedalieri che di territorio. • A questa prima serata si intende far seguire un incontro pubblico con cittadini, giornalisti e rap- presentanti delle istituzioni per confrontarci su questi temi scottanti, evidenziando i limiti dei medici nell’affrontare le situazioni critiche in contesti ormai sempre più spesso estremamente stressanti visto e il contingentamento del tempo a loro disposizione. Analizzeremo le scelte in materia sanitaria degli ultimi anni che hanno portato alla contrazione delle risorse disponibili, dei posti letti e degli investimenti, che hanno lasciato sempre più soli i medici in prima linea. Il malessere attuale ha radici lontane. DOCUMENTO SULLA GESTIONE DEI PAZIENTI • Vogliamo poi sensibilizzare e sollecitare la nostra Federazione Nazionale a rendersi conto di A RISCHIO DI REAZIONE AVVERSA A MEZZO DI CONTRASTO quanto sia grande il disagio su questi temi, con l’obiettivo che da una attenta analisi si possa giun- gere a proposte, magari anche legislative, per poter tutelare in modo migliore e più efficace tutti i colleghi, a partire da quelli quotidianamente in prima linea. • Inoltre crediamo possa essere utile proporre l’istituzione di un supporto psicologico per i colleghi I colleghi Roberto Priotto, radiologo, e Giuseppe Guida, allergologo, ambedue operanti presso l’ASO S. Croce e Carle di Cuneo, hanno elaborato un documento del 2018, pubblicato congiun- tamente dalle Società di Radiologia e Allergologia italiane (rispettivamente SIRM e SIAAIC). che si trovano ad affrontare situazioni problematiche con risvolti impegnativi sul piano umano e giuridico, così come di un gruppo di discussione in cui colleghi che affrontano o hanno affrontato Questo documento ha rivoluzionato la gestione del paziente allergico. problematiche simili possano confrontarsi e aiutarsi reciprocamente condividendo vissuti, espe- rienze e strategie. Sul sito del nostro Ordine, al link https://tinyurl.com/uyxbhxr potete leggere questo interes- L’Ordine è la casa di tutti e noi con queste iniziative vorremmo renderla concretamente sempre sante contributo, che sarà utile a tutti i colleghi, ed in particolare a quelli del territorio. più tale. Infine BUON NATALE E BUON ANNO a tutti a nome del CONSIGLIO DELL’ORDINE. Festeg- giare Natale e l’Anno Nuovo per noi vuol dire prendersi sempre più cura dei nostri iscritti e dei loro problemi. Speriamo di riuscire a farlo concretamente e nel migliore dei modi. 6 7
A R T I C O L O COSA SOGNAVAMO SUI BANCHI DI SCUOLA? Christian BRACCO “E rano esperti, è stato un tragico evento imprevedibile”: con questa frase il presidente delle guide alpine lombarde commentava qualche mese fa la morte di due esperti alpinisti sulle montagne lecchesi. Chi scala, chi frequenta l’alta montagna, sa che una quota di imprevedibilità compito diventa ancora più improbo quando anche un eventuale riscon- tro autoptico non permetta di definire quella che può essere stata la causa di un evento tragico. Forse sarebbe opportuno in questi casi con- è insita nella pratica stessa; le tue capacità tecniche possono essere ottime, frutto di lungo e siderare che non tutto è riconducibile al tanto ricercato errore del medico costante addestramento, sottoposte a periodiche rigorose verifiche, i materiali in perfetto stato, o del sistema, ma che forse, nonostante tutto, la fragilità e la mortalità del nostro essere umani la preparazione dell’itinerario minuziosamente eseguita analizzando la via e le previsioni meteo: si sono semplicemente manifestate nelle loro espressioni più terribili e tragiche. Una quota di ma in ogni istante sei consapevole che qualcosa di inaspettato può catapultarti in una situazione eventi tragici sarà purtroppo sempre imprevedibile; nonostante i nostri sforzi di ottimizzare i così inaspettata, così al limite che anche la più notevole integrazione tra abilità alpinistica e appa- percorsi di diagnosi e cura noi medici sappiamo che il migliore di noi si troverà a dover gestire rato tecnologico non è in grado di gestire. una situazione in cui purtroppo “non c’era nulla da fare”. Chi pilota un aereo è consapevole che nonostante la sua preparazione eccezionale, costruita su Mi sembra che la nostra figura professionale abbia perso ingiustamente credibilità in questi anni di studio e di pratica e la affidabilità della strumentazione di bordo attentamente revisionata anni, quando mai come in questo ultimo periodo risulti evidente che il nostro sistema sanitario prima di ogni viaggio secondo apposite checklist, qualcosa di assolutamente imprevedibile può regge anche grazie alle nostre competenze e professionalità, alla nostra dedizione e spesso al farlo schiantare al suolo senza preavviso. nostro sacrificio; non lasciamoci trasformare a vignette di noi stessi dalle fiction televisive. Capita in questi ambiti, di fronte a drammatici disastri di ricorrere all’espressione “è stato il fato” In realtà la maggior parte di perché non è possibile identificare chiaramente la causa del problema, nonostante analisi minu- noi ha iniziato la professione ziose, investigazioni accuratissime su elementi meccanici di pochi grammi e attraverso la docu- con un obiettivo ben preciso: mentazione fornita da sofisticate scatole nere. essere di aiuto a chi soffre; In Medicina, dove spesso ci si trova a prendere decisioni in pochi minuti o in pochi secondi in alcuni nei campi profughi situazioni estremamente complesse di fronte alle quali non esistono regole o algoritmi di gestione dell’Afghanistan, altri nella codificati proprio per la impossibilita a ricondurre tali situazioni in schemi di azione preconfezionati, corsia di un reparto di Onco- l’accettazione che qualcosa di assolutamente imprevedibile abbia determinato un’evenienza logia pediatrica, altri in un tragica non viene generalmente assunta. Si parte, lancia in resta, dopo l’evento nefasto, alla ambulatorio di Medicina ricerca dell’errore e soprattutto del possibile colpevole che diventa il capro espiatorio delle nostre generale o in una sala opera- paure, in particolare del nostro timore di non riuscire a sconfiggere la morte in un’epoca in cui toria, o in pronto soccorso. Il tutto appare possibile, vivendo nell’illusione di creare un utopico rischio a zero. nostro percorso di studi è Dopo un incidente aereo la revisione dell’evento viene effettuata dai piloti in simulatori avanza- estremamente impegnativo, tissimi, che peraltro alcune volte non riescono a ricostruirne esattamente la dinamica; la revisione con una durata e una quantità di esami che non si ritrovano in nessuna altra professione. Le di una situazione clinica evolutasi tragicamente viene effettuata in uffici o stanze di tribunale, nostre giornate e le nostre notti lavorative si caratterizzano per alcuni elementi peculiari, ma dove in circa due - tre anni si cerca di giudicare decisioni che il medico ha dovuto elaborare penso che il più originale sia essere a contatto con la sofferenza, spesso con la disperazione e di magari in 60 secondi in una stanza d’emergenza di fronte a un paziente sofferente, a parenti essere chiamati a dare risposte a richieste che proprio perché connotate da queste emozioni sono molto preoccupati, a volte aggressivi, con altri nove - dieci pazienti che entro fine turno aspettano di complessa soluzione, in una situazione resa ancora più difficile dalla burocratizzazione esa- da lui una risposta sul loro dolore toracico, sulla loro febbre che dura ormai da una settimana, sperata, dalla carenza di nuovi specialisti e dalla paura di essere ingiustamente accusati per errori sulla loro mancanza di fiato che dr Google dice potrebbe essere una banale crisi d’ansia ma anche non commessi. un cancro del polmone in fase avanzata. Non immagino la difficoltà di chi si trovi a valutare l’o- Tutto questo non può che condurre a un allontanamento molto pericoloso tra medico e paziente; perato di un medico che alle 4 del mattino ha dovuto gestire il caso di un paziente con almeno probabilmente inducendo a un catastrofico rovesciamento di priorità per cui il nostro operato due o tre sintomi contemporaneamente presenti e ciascuno dei quali riconducibile ad almeno rischia di orientarsi più all’elusione di devastanti procedimenti di distruzione mediatica e giudi- dieci diverse condizioni patologiche ed ulteriormente ascrivibile a rarissime condizioni riportate ziaria piuttosto che al perseguire un adeguato processo di cura. La perdita di questo fondamentale in qualche case report d’oltreoceano. Nonostante il supporto di periti espertissimi, si cerca di rapporto fiduciario rappresenterebbe la perdita della nostra stessa funzione di medici e a questo valutare l’operato di un professionista che ha preso determinate decisioni in un contesto impos- punto ben venga Dr Google, almeno sarà molto semplice in quel caso trovare un colpevole...vir- sibile da riprodurre a posteriori tantomeno in una sede come quella di un’aula di tribunale; il tuale. 8 9
PARLA IL PEDIATRA LA SALUTE (A RISCHIO) DEGLI ADOLESCENTI Marina VALLATI “L'adolescenza non è solo una stagione della vita, ma una modalità ricorsiva della psiche a una diminuzione del carico di malattia in molti Paesi, dall’altra tale dimi- dove i tratti dell'incertezza, l'ansia per il futuro, l'irruzione delle istanze pulsionali, il bisogno nuzione è stata compensata appunto dalla crescita della popolazione ado- di rassicurazione e insieme di libertà si danno talvolta convegno per celebrare, in una stagione, lescenziale soprattutto nei Paesi dove la salute degli adolescenti è più a tutte le possibili espressioni in cui può cadenzarsi la vita. Per questo di fronte agli adolescenti rischio. E così, nel 2016, ben 250 milioni di adolescenti in più - rispetto al 1990 - sono a rischio perché siamo ansiosi. Essi ci testimoniano tutto il possibile che in noi non è divenuto reale" . vivono in Paesi così detti “multi-burden” per la molteplicità di problemi che affliggono la popolazione: Umberto Galimberti malattie infettive, malattie non trasmissibili, povertà, basso livello di scolarizzazione, etc. L’adolescenza è anche l’epoca della vita in cui si gettano le fondamenta per la salute dell’adulto e delle Dal rapporto pubblicato sul “Lancet” si delinea poi come - sempre nel 2016 - la principale minaccia generazioni successive. alla salute degli adolescenti nel mondo fossero le malattie non trasmissibili che da sole erano il 55% Da tutto ciò nasce l’importanza dei modelli di crescita, di sviluppo e di comportamento messi in atto. di tutti i problemi di salute. Il rischio di salute legato alla malnutrizione è alto: da una parte il dato di Tra il 1990 e il 2016 grandi eventi e cambiamenti demografici, epidemiologici e nutrizionali hanno 324 milioni di adolescenti in sovrappeso o obesi nel 2016, circa il doppio rispetto a 25 anni fa (l’obesità reso necessario monitorare la salute degli adolescenti a livello globale. tra l’altro risulta uno dei pochi indicatori ad aver seguito universalmente lo stesso andamento); dall’altra La Commissione “Lancet” sulla salute e il benessere degli adolescenti ha fatto propria questa necessità il 20% in più di anemici. Sul fronte del consumo di alcol, le abitudini degli adolescenti sono rimaste conducendo uno studio sui cambiamenti della salute degli adolescenti, a livello mondiale, e i cui più o meno invariate: nel 1990 41 milioni di ragazzi e 26 milioni di ragazze erano coinvolti dal feno- risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Lancet”. Si tratta di stime su 195 Paesi, derivanti dal moni- meno del binge drinking, mentre nel 2016 erano rispettivamente 44 milioni e 27 milioni. Sul fronte toraggio dell’andamento di 12 indicatori principali proprio negli anni 1990-2016: dagli indicatori delle disuguaglianze di genere sono ancora molte le adolescenti che rimangono ai margini non degli esiti di salute (anni di vita regolati per la disabilità dovuti a malattie trasmissibili e non trasmissibili) potendo beneficiare delle stesse opportunità offerte ai loro coetanei maschi, così come il matrimonio a quelli dei rischi per la salute (tabagismo, binge drinking, sovrappeso e anemia) sino a quelli relativi in età precoce rimane comune, con circa 66 milioni di donne di età compresa tra 20 e 24 anni sposate ai determinanti sociali della salute (fertilità adolescenziale, completamento dell’istruzione secondaria, prima dei 18 anni. Esiste però una nota positiva a carico della parità di genere nel completamento matrimonio delle femmine sotto i 18 anni e domanda di contraccezione). della scuola secondaria, a livello globale. Comunque, a conti fatti e dati pubblicati, si può ben dire che Nei 26 anni presi in considerazione dallo studio, la popolazione tra i 10 e i 24 anni ha registrato un purtroppo questo “non è un mondo per adolescenti” a maggior ragione in un periodo in cui la fragilità notevole incremento raggiungendo, nel 2016, gli 1,8 miliardi di individui. Se da una parte si è assistito e l’insicurezza caratterizzano la loro vita. 10 11
A R T I C O L O IL DOLORE PELVICO CRONICO Luca BONINO Introduzione In secondo luogo, quando la sintomatologia diventa troppo invalidante e si superano le remore che Il dolore pelvico cronico è una patologia complessa e variegata che colpisce entrambi i sessi, sebbene il pudore talora suscita, l’estrema varietà della presentazione clinica del dolore pelvico costringe il le donne ne risultino interessate con maggiore frequenza. In letteratura il dolore pelvico cronico viene paziente a cercare e scegliere lo specialista che intuitivamente può essere il più indicato a risolvere definito come un dolore che il paziente localizza a livello delle strutture contenute nella pelvi e che il problema. Però, se ci si riflette, ci si accorge della molteplicità di apparati di cui è costituita la zona dura almeno per sei mesi. Nella definizione si sottolinea inoltre come la sintomatologia dolorosa pelvica (utero, ovaie, vescica, prostata, muscoli ecc), ciascuno dei quali di competenza di uno specialista influenzi negativamente la sfera emotiva, cognitiva e comportamentale dei pazienti affetti. Normalmente preciso. Il paziente inizia quindi un tortuoso percorso diagnostico-terapeutico in cui vengono interpellati la dismenorrea (dolore pelvico legato al ciclo mestruale) non viene inclusa in questo tipo di definizione multipli sanitari ed eseguite multiple terapie, molto spesso senza ottenere apprezzabili risultati. in quanto ciclica e non continua. Questo lungo iter spiega come il paziente giunga ai centri dedicati e, quindi alla diagnosi, dopo Non si dispone attualmente di dati precisi ed ufficiali circa la diffusione del dolore pelvico cronico ma molto tempo, in media quattro anni. la letteratura scientifica di settore riporta che il 15-20 % delle donne negli Stati Uniti e il 6-26 % delle donne nel mondo ne soffra. Tali numeri sono impressionanti, così come impressionante è il costo sani- Patogenesi tario della patologia, in quanto rappresenta l’indicazione di circa il 15% di tutte le isterectomie che La patogenesi del dolore pelvico cronico è complessa e non completamente conosciuta. Una delle vengono eseguite nel mondo; gli americani hanno stimato che negli USA i costi economici per trattare ipotesi è che uno stimolo doloroso reiterato e prolungato a carico di una o più struttura della pelvi, la patologia si attestano in 2,8 miliardi di dollari all’anno. possa a lungo andare, indurre delle modificazioni a carico del sistema nervoso periferico e a livello L’approccio ai pazienti affetti da dolore pelvico cronico è complesso per una serie di ragioni. In primo del midollo spinale. Tali modificazioni non sono solo inerenti al funzionamento delle strutture deputate luogo le persone sono normalmente restie a riferire problematiche inerenti alla zona pelvica, in quanto alla trasmissione degli stimoli sensoriali e dolorifici ma sono stati evidenziati delle vere e proprie collegata alla sfera dell’intimità e della sessualità. variazioni delle connessioni neuronali che conducono al perpetuarsi della sensazione dolorosa (anche quando la causa originaria sia ormai svanita). L’anomala trasmissione dei segnali sensoriali periferici e l’anomala elaborazione a livello centrale si uniscono alla elaborazione corticale del dolore che fornisce una connotazione emozionale della sensazione dolorosa stessa. Questa catena di “anomalie” conduce ad un mal funzionamento del sistema di trasmissione, percezione ed interpretazione del dolore che spiega l’aspetto proteiforme del dolore pelvico cronico. Infatti frequentemente la sinto- matologia riferita dal paziente si estrinseca in una zona pelvica diversa da quella che ha originato il dolore stesso, oppure il paziente percepisce come dolorosi stimoli assolutamente neutri o percepisce come lancinanti stimoli lievi (iperalgesia). Presentazione clinica Classicamente il paziente si presenta con una sintomatologia dolorosa complessa in cui difficilmente è possibile evidenziare un organo che risulti la sede certa della patologia alla base del dolore. Il dolore riferito è appunto proteiforme ed in assenza di una causa organica evidente si parla di sindrome da dolore pelvico cronico. Il paziente normalmente appare sconfortato, diffidente e spesso aggressivo poiché soggetto all’ennesima analisi che, nella sua mente, non lo porterà nuovamente a nulla. Molto spesso ha perso molto della sua autonomia e ha rinunciato a buona parte della sua quotidianità a causa del dolore e per paura di compiere azioni che possano evocare o peggiorare il dolore stesso. Diagnostica Nei centri dedicati alla cura del dolore pelvico cronico operano in equipe una serie di specialisti che collaborano sia nella fase diagnostica che in quella terapeutica. Gli specialisti coinvolti sono il ginecologo, l’urologo, il coloproctologo, il neurologo, il terapista del dolore, il fisiatra, il gastroen- terologo, lo psicologo e lo psichiatra. Questa equipe così ampia è necessaria per indagare tutti i possibili ambiti del dolore pelvico; le informazioni che ciascuno specialista ottiene viene poi 12 13
contestualizzata in ciascun singolo caso. Molto spazio è dedicato all’ascolto della storia e dei cam- biamenti della sintomatologia dolorosa attraverso il tempo, parallelamente all’esame fisico clinico del paziente. Purtroppo l’esame clinico risulta spesso non completamente dirimente e gli esami strumentali non conclusivi (anche i più avanzati come TAC e risonanza magnetica). Il primo passo consiste nell’individuare eventuali condizioni organiche che possano giustificare il dolore; fon- damentale è escludere la presenza di malattie evolutive, degenerative o neoplastiche. Una volta assolto questo compito, la ricerca verrà ampliata e condotta nella direzione che storia clinica, rac- conto del paziente e esami clinici indicheranno; tuttavia nella grande maggioranza dei casi non è individuabile una causa precisa o non è identificabile un apparato (urinario, genitale osteo- muscolare ecc) particolarmente interessato. Trattamento In letteratura sono stati proposte diverse flow-chart per affrontare diagnosi e trattamento del dolore pelvico cronico; tuttavia la necessaria schematicità utilizzata nelle pubblicazioni scientifiche, se da un lato ha il pregio di formalizzare concetti fondamentali, dall’altro rischia di semplificare eccessiva- mente le fasi della presa in carico e della cura del paziente. Nel caso più favorevole (e purtroppo più raro) in cui si individua una causa precisa o viene identificato un apparato particolarmente colpito verrà effettuata una terapia mirata condotta dallo specialista di riferimento. Nel caso in cui non si arrivi ad una diagnosi precisa e più apparati appaiano coinvolti è necessario cambiare completamente prospettiva e considerare il dolore come la “vera patologia” da trattare e rinunciare a individuare la noxa originaria da cui tutto è iniziato. Quindi lo scopo diventerà la gestione del dolore, che potrà venire controllato con tecniche anestesiologiche, terapie farmacologiche, com- portamentali psicologiche. Questo radicale cambiamento di vedute non deve essere proposto troppo precocemente in quanto si rischia di essere considerati superficiali ma neppure troppo tardivamente perché si rischia di sfiancare troppo il paziente e renderlo ancora più sfiduciato. È necessario arrivare a questa decisione con gradualità; ciò prevede impegno sia da parte del medico (che deve rinunciare ad ottenere una diagnosi) sia da parte del paziente (che deve accettare l’idea di non fare ulteriori accertamenti, fidandosi del giudizio dei sanitari). Parte integrante del trattamento è il supporto psi- cologico e talvolta psichiatrico al paziente, perché è noto che questi soggetti hanno un umore ten- denzialmente depresso che deve essere controllato in quanto agisce negativamente sulla percezione del dolore. Egualmente è utile sostenere psicologicamente i patenti del paziente in quanto il nucleo familiare è spesso molto provato dall’assistenza al malato con dolore cronico. Considerazioni finali Il dolore pelvico cronico è una condizione estremamente invalidante che agisce negativamente sulla sfera psicologica, emotiva e relazionale non solo del paziente ma anche dei familiari e amici che gli sono vicino e lo assistono. L’approccio al paziente è volto inizialmente a trovare la causa del dolore, ma soprattutto a creare una relazione medico paziente solida che consenta al malato di affrontare tutti i passi per migliorare la sua condizione. Lo scopo del trattamento non è l’eliminazione del dolore (poche volte si ottiene il successo totale) ma un miglioramento della sintomatologia che consenta al paziente di riconquistare poco a poco autonomia nelle attività quotidiane. Questo obiettivo si rag- giunge solo quando il paziente crede fermamente nella bontà delle terapie cui si sottopone (risulta quindi fondamentale che il paziente sia partecipe del disegno del piano terapeutico che lo riguarda) inserto e al contempo l’equipe di sanitari è organizzata e allenata a prendersi cura di queste persone. CA L E N DA R I O 14
GENNAIO 2019 F E B B R A I O 2019 M A R Z O 2019 A P R I L E 2019 MAGGIO 2019 G I U G N O 2019 L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D 1 2 3 4 5 6 1 2 3 1 2 3 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 5 1 2 7 8 9 10 11 12 13 4 5 6 7 8 9 10 4 5 6 7 8 9 10 8 9 10 11 12 13 14 6 7 8 9 10 11 12 3 4 5 6 7 8 9 14 15 16 17 18 19 20 11 12 13 14 15 16 17 11 12 13 14 15 16 17 15 16 17 18 19 20 21 13 14 15 16 17 18 19 10 11 12 13 14 15 16 21 22 23 24 25 26 27 18 19 20 21 22 23 24 18 19 20 21 22 23 24 22 23 24 25 26 27 28 20 21 22 23 24 25 26 17 18 19 20 21 22 23 28 29 30 31 25 26 27 28 25 26 27 28 29 30 31 29 30 27 28 29 30 31 24 25 26 27 28 29 30 L U G L I O 2019 AGOSTO 2019 S E T T E M B R E 2019 O T T O B R E 2019 N O V E M B R E 2019 D I C E M B R E 2019 L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 1 1 2 3 4 5 6 1 2 3 1 8 9 10 11 12 13 14 5 6 7 8 9 10 11 2 3 4 5 6 7 8 7 8 9 10 11 12 13 4 5 6 7 8 9 10 2 3 4 5 6 7 8 15 16 17 18 19 20 21 12 13 14 15 16 17 18 9 10 11 12 13 14 15 14 15 16 17 18 19 20 11 12 13 14 15 16 17 9 10 11 12 13 14 15 22 23 24 25 26 27 28 19 20 21 22 23 24 25 16 17 18 19 20 21 22 21 22 23 24 25 26 27 18 19 20 21 22 23 24 16 17 18 19 20 21 22 29 30 31 26 27 28 29 30 31 23 24 25 26 27 28 29 28 29 30 31 25 26 27 28 29 30 23 24 25 26 27 28 29 30 30 31 GENNAIO 2020 F E B B R A I O 2020 M A R Z O 2020 A P R I L E 2020 M A G G I O 2020 GIUGNO 2020 L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D 1 2 3 4 5 1 2 1 1 2 3 4 5 1 2 3 1 2 3 4 5 6 7 6 7 8 9 10 11 12 3 4 5 6 7 8 9 2 3 4 5 6 7 8 6 7 8 9 10 11 12 4 5 6 7 8 9 10 8 9 10 11 12 13 14 13 14 15 16 17 18 19 10 11 12 13 14 15 16 9 10 11 12 13 14 15 13 14 15 16 17 18 19 11 12 13 14 15 16 17 15 16 17 18 19 20 21 20 21 22 23 24 25 26 17 18 19 20 21 22 23 16 17 18 19 20 21 22 20 21 22 23 24 25 26 18 19 20 21 22 23 24 22 23 24 25 26 27 28 27 28 29 30 31 24 25 26 27 28 29 23 24 25 26 27 28 29 27 28 29 30 25 26 27 28 29 30 31 29 30 30 31 L U G L I O 2020 A G O S T O 2020 S E T T E M B R E 2020 O T T O B R E 2020 N O V E M B R E 2020 D I C E M B R E 2020 L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D 1 2 3 4 5 1 2 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 1 1 2 3 4 5 6 6 7 8 9 10 11 12 3 4 5 6 7 8 9 7 8 9 10 11 12 13 5 6 7 8 9 10 11 2 3 4 5 6 7 8 7 8 9 10 11 12 13 13 14 15 16 17 18 19 10 11 12 13 14 15 16 14 15 16 17 18 19 20 12 13 14 15 16 17 18 9 10 11 12 13 14 15 14 15 16 17 18 19 20 20 21 22 23 24 25 26 17 18 19 20 21 22 23 21 22 23 24 25 26 27 19 20 21 22 23 24 25 16 17 18 19 20 21 22 21 22 23 24 25 26 27 27 28 29 30 31 24 25 26 27 28 29 30 28 29 30 26 27 28 29 30 31 23 24 25 26 27 28 29 28 29 30 31 31 30 G E N N A I O 2021 F E B B R A I O 2021 M A R Z O 2021 A P R I L E 2021 M A G G I O 2021 GIUGNO 2021 L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D 1 2 3 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 1 2 1 2 3 4 5 6 4 5 6 7 8 9 10 8 9 10 11 12 13 14 8 9 10 11 12 13 14 5 6 7 8 9 10 11 3 4 5 6 7 8 9 7 8 9 10 11 12 13 11 12 13 14 15 16 17 15 16 17 18 19 20 21 15 16 17 18 19 20 21 12 13 14 15 16 17 18 10 11 12 13 14 15 16 14 15 16 17 18 19 20 18 19 20 21 22 23 24 22 23 24 25 26 27 28 22 23 24 25 26 27 28 19 20 21 22 23 24 25 17 18 19 20 21 22 23 21 22 23 24 25 26 27 25 26 27 28 29 30 31 29 30 31 26 27 28 29 30 24 25 26 27 28 29 30 28 29 30 31 L U G L I O 2021 A G O S T O 2021 S E T T E M B R E 2021 O T T O B R E 2021 N O V E M B R E 2021 D I C E M B R E 2021 L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D 1 2 3 4 1 1 2 3 4 5 1 2 3 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 5 5 6 7 8 9 10 11 2 3 4 5 6 7 8 6 7 8 9 10 11 12 4 5 6 7 8 9 10 8 9 10 11 12 13 14 6 7 8 9 10 11 12 12 13 14 15 16 17 18 9 10 11 12 13 14 15 13 14 15 16 17 18 19 11 12 13 14 15 16 17 15 16 17 18 19 20 21 13 14 15 16 17 18 19 19 20 21 22 23 24 25 16 17 18 19 20 21 22 20 21 22 23 24 25 26 18 19 20 21 22 23 24 22 23 24 25 26 27 28 20 21 22 23 24 25 26 26 27 28 29 30 31 23 24 25 26 27 28 29 27 28 29 30 25 26 27 28 29 30 31 29 30 27 28 29 30 31 30 31
Il tetto della cattedrale di Notre Dame divorato dalle fiamme è lo scatto più iconico del 2019 che stiamo per lasciarci alle spalle. 18
COMMISSIONE AMBIENTE LA PIRAMIDE ROVESCIATA E I PROBLEMI DI SISTEMA Claudio BLENGINI A lcuni accadimenti che interessano la Medicina e non solo, meritano, a mio avviso, un’attenta riflessione. Il primo è, o dovrebbe essere, una bella notizia, almeno a parole. Il nuovo Ministro della Salute Roberto Speranza ha di recente dichiarato alla stampa: “Gli esami si faranno dal invece sostiene che il problema sta a monte, nella domanda incongrua, frutto delle pressioni, della pubblicità e dell’offerta, senza trascurare l’in- dotto della medicina difensiva. Si dice che la strada per l’inferno sia medico di famiglia, pronti i fondi”. lastricata di buone intenzioni: speriamo che questa volta non sia così, che alle parole seguano i fatti. A pensarci bene questa era una scelta che avrebbe dovuto essere fatta da tempo, ma sembra che si arrivi ogni volta con troppo ritardo. Il problema è se la Medicina generale avrà la forza di rimanere in piedi a gestire l’ondata del cam- biamento, se ne è preparata. Se i giovani medici, in questi anni di svolta generazionale, hanno coscienza di quello che li aspetta, del divenire. La Medicina ha preparato le nuove generazioni di medici a questo cambiamento? Difficile dirlo, certo qualche dubbio è ragionevole. Ma basterà a garantire il Sistema? Oggi anche gli ospedali manifestano sempre più gravi carenze di personale, di strutture e di sistema. Già, fare sistema, preconizzare, prevenire i cambiamenti, ipotizzando i problemi dietro l’angolo o più lontani. E soprattutto provare a ipotizzare soluzioni. Sembra che sia sempre mancata una progettazione comune e condivisa tra dentro e fuori l’ospedale, quasi due mondi estranei l’uno all’altro quando invece gestivano la stessa materia: persone. Due binari paralleli, senza scambi, interscambi che non si incontrano mai. Ma ora con le ristrettezze econo- miche, con i tagli seriali ai posti letto così come alla spesa farmaceutica, i problemi e i nodi vengono al pettine. Pazienti dimessi sempre più in fretta, diagnosi spesso solo abbozzate per garantire i numeri e i conteggi, per pareggiare i bilanci; magari non disdegnando di ricorrere a qualche artificio contabile o statistico. Sul versante del Territorio riscontriamo altrettante lacune, difficoltà progettuali per far fronte a dimissioni sempre più precoci, incapacità a fare squadra e a fare rete, mancanza di lungimiranza a ipotizzare una strategia di ampio respiro che passi con- cretamente (non solo sulla carta) ad un approccio di squadra per i medici di famiglia, in grado di fornire non solo risposte contingenti, ma programmi e programmazioni condivise. Il rischio attuale è di non aver colto l’onda lunga del cambiamento partita anni or sono. Una piccola crepa iniziale in una diga, se non rilevata e rapidamente riparata, porta in un tempo più o meno lungo a una progressione esponenziale e a conseguente catastrofiche, quando il fenomeno diventa inarrestabile. La sensazione è che gli attori dello scenario sanitario, politici da una parte e medici d’altra, non abbiano colto già fin dal suo nascere, molti anni fa, il cambiamento di passo della realtà socio-economica e sanitaria che a poco a poco si veniva delineando. Ciascuno arroccato nel suo posto di lavoro, a difendere le proprie posizioni, per quanto riguarda i medici: una visione miope, individualista e autoreferenziale. Come contraltare troviamo una classe politica altrettanto miope e incapace di fare un progetto organico che si basi su dati concreti, su rilevamenti, così Sono in arrivo, almeno così sembra, holter pressori, spirometri, dermatoscopi e glucometri per come su statistiche e proiezioni affidabili su cui fare vera programmazione; una classe politica gli ambulatori di Medicina generale. Presto si potrà andare dal proprio medico, così ha detto il capace anche qui solo di coltivare il proprio interesse particolare, senza volare più alto. Senza Ministro, per fare un elettrocardiogramma o una spirometria. Il medico di famiglia avrà a dispo- fare progetti che prevedessero e preconizzassero i cambiamenti già in essere da anni sottotraccia, sizione tutti gli strumenti per eseguire gli esami di primo livello, sia in studio che al domicilio spiegando ai cittadini scelte controcorrente, ma coraggiose, che andavano fatte, anche se impo- del paziente. Il costo di questa manovra pare contenuto, vista la spesa non proibitiva per lo Stato polari. Ma tutto ciò non c’è stato perché per realizzarlo ci vogliono giganti visionari, capaci di per garantirli. L’obiettivo, ancora una volta, è abbattere le liste di attesa, problema ormai endemico vedere oltre il proprio naso, più in là del proprio tornaconto. Capaci di cogliere l’onda ineluttabile per il Sistema Sanitario italiano. Anche se finora tutti i correttivi messi in opera si sono rivelati che avanza, di saper programmare e fare scelte che non hanno colore politico, ma che siano fun- inefficaci. Qualcuno dice che è come voler svuotare il mare con un cucchiaino, qualcun altro zionali a garantire la sopravvivenza del sistema e la tutela dei cittadini. 20 21
I N I Z I A T I V E Il rischio è che sia ormai troppo tardi. Quella a cui andiamo ineluttabilmente incontro nel nostro Paese, dice qualcuno, è “la tempesta perfetta”. O forse nell’occhio del ciclone ci siamo già, ancora CONCORSO FOTOGRAFICO Comunicare una volta senza essercene accorti. Il problema sta tutto semplicemente nella “piramide invertita”. Che non è una recente scoperta di un nuovo tipo di architettura egizia, né tantomeno una figura ORDINE DEI MEDICI Chirurghi ed Odontoiatri retorica con cui non abbiamo dimestichezza. Si tratta della rappresentazione grafica di una rile- della Provincia di Cuneo vazione statistica. Con l’aumento della sopravvivenza media e la riduzione della natalità, la curva che delinea la progressione nel tempo della natalità e della mortalità si è invertita, modificando Scadenza 20 febbraio 2020 profondamente l’architettura di sistema. Prima la base della piramide era larga e andava rastre- Info: 3358333258 e 0171692195 - segreteria@omceo.cuneo.it mandosi progressivamente verso la punta, garantendo stabilità sia alla grafica che al sistema. www.omceo.cuneo.it - info@progettohar.it - www.progettohar.it Ora la piramide si è rovesciata, la base è andata progressivamente restringendosi, diventando Mostra delle opere selezionate e premiazione al Centro Incontri della Provincia di Cuneo sempre più stretta, mentre il vertice continua progressivamente ad allargarsi disegnando, man Sala Einaudi in occasione della Assemblea annuale dell’Ordine a Marzo 2020. mano che il tempo avanza, appunto una piramide invertita. La figura geometrica che la rappresenta diventa sempre più instabile con il progredire degli anni, l’allungamento della vita e la compres- REGOLAMENTO sione della natalità. E questo nonostante l’iniezione di extracomunitari come forza demografica e di lavoro che ammortizza, almeno in parte, i cali della popolazione giovanile italiana. La piramide 1)l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Pro- 26 marzo 2020 in occasione dell’Assemblea annuale la cui base diventa sempre più esile è instabile e fa sempre più fatica a tenere in equilibrio il vincia di Cuneo, in collaborazione con l’Associazione Cul- dell’Ordine (date soggette a modifiche) vertice che sta progressivamente allargandosi così tanto da somigliare alla vecchia solida base. turale Progetto HAR organizza la seconda edizione del 8) Alle tre (3) migliori opere di ogni Tema verranno asse- È instabile il sistema che tutta questa figura geometrica rappresenta, e che è derivato dalla crisi concorso fotografico dal titolo “COMUNICARE” gnati i seguenti premi: al primo classificato Euro 250, al economica che non è più congiunturale, ma strutturale, dalla contrazione dei posti di lavoro, 2) Il concorso è riservato ai fotografi appartenenti al sud- secondo classificato Euro 150 al terzo classificato Euro dalla riduzione della disponibilità di denaro, dalla precarietà del presente e ancor più del futuro, detto Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della 100. A insindacabile giudizio della Giuria potranno essere dalla contrazione delle nascite causata da tanta insicurezza nei giovani. Eventi di sistema che Provincia di Cuneo. assegnati ulteriori premi o segnalazioni. Le sei Opere hanno contagiato molti dei paesi più avanzati e sviluppati, ma che nel nostro si sono evidenziati 3) Due i temi a Concorso: premiate diverranno di proprietà dell’Ordine dei Medici. con maggior accanimento, le cui le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, di tutti quelli che a) “COMUNICARE” 9) Le migliori fotografie selezionate saranno inoltre vogliono vedere! L’inversione del rapporto tra il numero di giovani e anziani è avvenuta nel b) “TEMA LIBERO” oggetto di pubblicazione sul Notiziario dell’Ordine. nostro Paese già più di venticinque anni fa, nel 1992, senza che qualcuno ne prendesse atto e 4) È possibile partecipare inviando un massimo di 3 (TRE) 10) La Giuria presieduta da Ober Bondi sarà composta cominciasse a ipotizzare correttivi e rimedi ad ampio respiro ed ha continuato a progredire, pur- fotografie a colori o in bianco e nero, per ogni tema a oltre che da un esponente dell’Ordine, da almeno altri troppo. Se da un lato l’allungamento della vita media infatti è un fatto positivo, purtroppo lo è Concorso. due elementi scelti tra un fotografo, un pittore, un inse- molto meno il fatto che gli anni in buona salute nella nostra aspettativa di vita sono rimasti pres- 5) Le fotografie dovranno essere stampate di misura 20 gnante di Arte. soché gli stessi, cioè dieci, pur spostandosi un po’ in avanti l’epoca del loro godimento. E ancor x 30 cm. e montate su un cartoncino, nero o bianco, di 11) Sarà cura della organizzazione avvertire i vincitori in meno positivo è il fatto che, proprio per il lento progredire della vita media e dell’aspettativa di misura 30 x 40 cm. Sul retro, ben visibile, dovrà essere tempo utile prima della premiazione. vita, il numero di pazienti con una o più patologie croniche da gestire, sia sul piano socio-eco- riportato: Nome e cognome, numero di cellulare, numero 12) Con l’adesione al Concorso il partecipante accetta il nomico che sanitario, sta enormemente aumentando. I pazienti affetti da almeno una patologia e titolo della fotografia come riportato sulla scheda di presente Regolamento e fornisce liberatoria per l’utilizzo cronica sfiorano ormai il 40%, così come quelli con almeno due malattie croniche si avvicinano iscrizione. Nessuna firma o nominativo dovrà essere sul delle immagini (fatta salva l’apposizione dei “credits”) ai al 20%, mentre il numero delle persone che se ne dovrebbe occupare (i giovani, riserva di sistema, verso dell’immagine. fini esclusivi della manifestazione, anche nelle prossime e gli adulti che compongono la forza lavoro e la riserva di accantonamento pensionistico su cui 6) La partecipazione è gratuita e il materiale va inviato o edizioni e comunque mai a scopo di lucro. si basa il sistema stesso) si sta progressivamente riducendo in modo massiccio. Quindi l’invec- consegnato a mano, o per posta, tassativamente entro 13) La Premiazione avrà luogo in occasione dell’Assem- chiamento degli italiani avrà come effetto finale un aumento esponenziale di persone affette da le ore 24.00 del 20 febbraio 2020 a Segreteria Ordine blea annuale dell’Ordine presso il Centro Incontri della patologie croniche e comorbilità e una preoccupante riduzione di quelle che se ne dovranno dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Via Mameli 4 bis – Provincia di Cuneo. occupare...il sistema sarà in grado di fronteggiare questa ondata, la diga reggerà? Cuneo, unitamente alla scheda di iscrizione. 14) Le fotografie potranno essere ritirate subito dopo la 7) Le opere selezionate dalla Giuria (il cui giudizio è insin- premiazione. A giudizio dell’Ordine e in accordo con gli dacabile) formeranno la Mostra “COMUNICARE” esposta Autori alcune delle opere potranno essere esposte nella nella sala mostre della Provincia di Cuneo tra il 18 e il sede dell’ordine. Per l’iscrizione si prega contattare: segreteria@omceo.cuneo.it o di collegarsi al sito dell’ordine 22 23
COMMISSIONE AMBIENTE ACQUA E SALUTE: I DATI DEL TERRITORIO Benedetta AIMONE * Angelo PELLEGRINO ** L' acqua potabile è un fondamentale determinante di salute, una risorsa preziosa a cui oltre un miliardo di persone nel mondo non ha accesso. Come riporta la collega Antonella Litta nel dossier “Acqua e Salute. Le principali problematiche sanitarie derivate dal degrado e dall'inqui- Il territorio dell’ASL CN1 comprende 173 Comuni, con una superficie territoriale complessiva di namento delle acque destinate al consumo umano” - corso Fad FNOMcEO “SALUTE E AMBIENTE. 5.785 km. Il numero di abitanti residenti al 31 Aria, acqua e alimentazione” - secondo il rapporto “Prospettive Ambientali” dell'OCSE nel 2050 il dicembre 2018 è 417.483, con una densità di popolazione tra le più basse del Piemonte, 72 resi- 40% della popolazione mondiale potrebbe trovarsi in aree soggette a esaurimento idrico, mentre denti per Kmq. la richiesta globale di acqua potrebbe aumentare del 55% circa per soddisfare le richieste del Nel 2018 sono stati effettuati dall’ASL CN1 controlli su 293 acquedotti; 183 sono di piccole dimen- settore manifatturiero (+400%), elettrico (+140%) e domestico (+130%). sioni, con un volume di acqua distribuito al giorno inferiore ai 100 metri cubi. Solo 5 acquedotti Oltre alle guerre e ai conflitti scatenati per il controllo delle risorse idriche del pianeta, la migrazione distribuiscono più di 1.000 metri cubi di acqua al giorno, mentre i restanti distribuiscono tra 100 di massa di alcune popolazioni è correlata alla ricerca di territori con accesso ad acque salubri. e 1.000 metri cubi d’acqua al giorno. Nel dossier viene evidenziata l'importanza dell'acqua come determinante di salute: Sono stati prelevati in totale 2.349 campioni di acqua, destinati alle analisi microbiologiche e chi- • le contaminazioni di inquinanti, come pesticidi, fertilizzanti, interferenti endocrini, xenobiotici, miche. Sono state riscontrate 155 non conformità rispetto ai valori di parametro previsti dalla nor- metalli pesanti, radionuclidi, diossine, patogeni infettivi, metaboliti di farmaci, ecc., sono correlate mativa di riferimento (D.Lgs. 31/2001), corrispondenti al 6,6% dei campioni prelevati. Il 90% delle a numerose patologie: malattie respiratorie, anemia, disfunzioni renali, disturbi neuro-compor- non conformità ha riguardato i parametri microbiologici (140 su 155) ed il 10% i parametri chimici tamentali, tumori (polmoni, vescica, rene, cute, fegato, colon), infertilità, diabete di tipo 2; (15 su 155). I dati del 2018 sono in linea con quelli degli ultimi anni. • la tossicità e la cancerogenicità dei contaminanti si esplicano attraverso meccanismi multipli di Le non conformità microbiologiche sono causate dalla presenza di batteri e riguardano in particolare interazione e amplificazione, con effetti cumulativi non ancora ben studiati: l'effetto cocktail; gli acquedotti più piccoli (in gran parte alimentati da sorgenti montane), generalmente a seguito • un'indagine dell'ISPRA pubblicata nel 2018 ha identificato nelle acque italiane 259 diversi tipi di problematiche o guasti tecnici negli impianti di disinfezione dell’acqua. A seguito del riscontro di pesticidi, in acque interne superficiali e sotterranee, di cui molti vietati da tempo, e il 23,9 % di una non conformità microbiologica nella gran parte dei casi viene richiesto al Sindaco del dei campioni di acque superficiali presenta contaminanti in quantità superiori ai limiti. Comune interessato di emettere una Ordinanza di divieto di uso potabile dell’acqua, se non previa bollitura per almeno 10 minuti. L’Ordinanza resta in vigore fino a che non viene ripristinata la ll principio di precauzione, essenziale salubrità dell’acqua, generalmente con interventi di manutenzione straordinaria dell’impianto di per limitare l'esposizione agli effetti disinfezione. potenzialmente dannosi degli inquinanti Le non conformità chimiche sono invece ascrivibili sia a contaminazioni di origine naturale, per ambientali, è parte del Trattato Costitutivo del- composti presenti nel materiale geologico a contatto con le acque nel sottosuolo (ad esempio l'Unione Europea. I medici, come previsto dal arsenico, ferro o manganese), sia a contaminazioni dovute alle attività agricole, ad esempio nitrati Codice Deontologico, devono considerare l'ambiente e antiparassitari. Negli acquedotti dove è nota la presenza di queste problematiche sono gene- come fondamentale determinante di salute e agire per ralmente presenti dei sistemi di abbattimento di tali sostanze e la presenza di valori superiori a tutelare le risorse naturali attraverso: la condivisione quelli di riferimento è quasi sempre causata da problematiche o guasti tecnici nei sistemi di abbat- delle informazioni e delle conoscenze; la sensibilizzazione timento. A seguito del riscontro di una non conformità chimica le indicazioni rivolte al Sindaco e responsabilizzazione dei cittadini; la promozione di del Comune interessato sono commisurate al tipo di sostanza e agli effetti tossici, all’entità del azioni preventive per sostenere la salute individuale e col- superamento ed al rischio complessivo stimato per la salute. lettiva. La Commissione Ambiente dell'OMCeO di Cuneo ha tra i pro- * Medico Libero Professionista pri obiettivi quello di fornire ai colleghi e ai cittadini strumenti ** Direttore Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione ASL CN1 utili per adempiere a questi compiti. Di seguito si riportano alcuni dati locali, riferiti alle inda- gini cui vengono sottoposte le acque potabili del territorio BIBLIOGRAFIA (in base alle norme nazionali e regionali), e i provvedimenti • corso Fad FNOMcEO “SALUTE E AMBIENTE. Aria, acqua e alimentazione” che vengono adottati in caso di eventuali criticità. • ISPRA - Rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2015-2016, edizione 2018 24 25
Puoi anche leggere