La diagnostica a servizio della medicina - 52 Rivista di Attualità Diagnostiche - Roche

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La diagnostica a servizio della medicina - 52 Rivista di Attualità Diagnostiche - Roche
52

Rivista di Attualità Diagnostiche

               La diagnostica
                     a servizio
               della medicina
La diagnostica a servizio della medicina - 52 Rivista di Attualità Diagnostiche - Roche
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Sommario

MONOGRAFIA
Accuratezza dell’informazione di laboratorio
ed incertezza diagnostica                                      7
Algoritmi diagnostici per l’infarto del miocardio              11
La gestione della cronicità: verso un nuovo modello            19
Dalla Strategia agli Indicatori                                23

ROCHE INFORMA
Roche Digital Diagnostics: soluzioni digitali personalizzate
per una sanità sostenibile                                     29
L’importanza di richiedere un servizio di consulenza
organizzativa professionale con la fornitura di nuova
strumentazione: l’esperienza dell’ASST Bergamo Ovest           31
One Roche 4 You                                                35
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Introduzione

Una delle sfide più importanti per i sistemi sanitari pubblici e privati è
rappresentata, data la scarsità e la necessità di ottimizzare le risorse,
da una loro appropriata allocazione per la diagnosi, prevenzione e
trattamento delle patologie della popolazione assistita.
Nel prossimo futuro questo problema avrà sempre maggiore influen-
za sulle decisioni che le istituzioni al livello nazionale, regionale, e
locale dovranno affrontare alla luce del progressivo invecchiamento
della popolazione, l’aumento dell’incidenza delle malattie croniche
e la disponibilità di tecnologie sanitarie e diagnostiche sempre più
avanzate.
Per far fronte a queste necessità, al fine di offrire alla popolazione
assistita i migliori servizi sanitari, è fondamentale accrescere il focus
sull’innovazione, appropriatezza ed efficienza.
In tale contesto, la rivista EsaDia ritorna proprio con l’obiettivo di
offrire un momento di divulgazione di esperienze molto importanti
nell’ambito dell’innovazione diagnostica, l’efficienza di laboratorio e
l’appropriatezza delle prestazioni offerte.
EsaDia continua quindi a proporsi come strumento per lo scambio
di idee e di esperienze oltre che un riferimento per i professionisti
che sentono di poter condividere con gli altri le proprie conoscenze
affrontando tematiche che il nuovo sfidante scenario non ci permette
di trascurare.
I temi scelti in questo numero hanno lo scopo di contribuire, attraver-
so l’informazione e gli articoli scientifici, a far crescere e diffondere
il grande valore aggiunto della diagnostica di laboratorio nella pratica
clinica durante tutto il percorso di gestione del paziente.
                                                       Matteo Dionisi
                                         Direttore responsabile EsaDia
La diagnostica a servizio della medicina - 52 Rivista di Attualità Diagnostiche - Roche
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Accuratezza dell’informazione di laboratorio
     ed incertezza diagnostica
     Mario Plebani
     Cattedra di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica, Università di Padova
     Direttore, Dipartimento Medicina di Laboratorio, Azienda Ospedaliera-Università di Padova

La letteratura recente è sempre più ricca di lavori   Gordon Schiff e collaboratori sottolineano
che valorizzano l’importanza dell’informazione        come, quasi ironicamente, “più gli esami di-
di laboratorio ma sottolineano l’importanza di        vengono accurati e si parli di medicina di preci-
ripensare al suo valore nel contesto del ragiona-     sione, più vi è apprezzamento per la pervasività
mento clinico, dei percorsi diagnostico-terapeu-      dell’incertezza in medicina”.1 Minore è l’in-
tici e dell’auspicato contributo al miglioramento     certezza analitica del test di laboratorio, gra-
della salute del singolo e dell’intera comunità.      zie agli indubbi progressi registratisi in que-
In particolare, è sempre più sentita l’esigenza       sti anni, maggiore è l’incertezza nel processo
di chiarire l’importanza che i clinici sappiano       diagnostico-terapeutico. Incertezza nell’iden-
riconoscere come utilizzare al meglio l’esame di      tificare situazioni “incidentali”, fattori di ri-
laboratorio (ed in generale i test diagnostici, in-   schio che non sempre sono immediatamente
clusi quelli di imaging), sappiano comprendere        correlati con sintomi e condizioni cliniche,
quali e quante variabili influiscono sul risultato    ed ancor più risultati di biomarcatori che - se
di un esame (a partire dall’appropriatezza nella      applicati in popolazioni e pazienti con bassa
tempistica, nella tipologia di esame, nella qua-      probabilità di malattia e senza una valutazione
lità del prelievo, manipolazione ed infine nel        iniziale clinica (anamnesi ed esame obiettivo)
trasporto del campione) e sulle problematiche         - determinano il rischio di falsi positivi e di
interpretative correlate.                             allarme ingiustificato per i pazienti.

                                                                                           MONOGRAFIA     7
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Non è esente da questa critica il biomarcatore        la troponina è risultata “positiva”, non sono falsi
    “di eccellenza” per la diagnostica delle corona-      positivi ma pazienti senza IMA ma con danno
    ropatie acute, o se vogliamo rimanere ancorati        miocardico di natura “non ischemica”.
    alla tradizione, per la diagnostica dell’infarto      Ma qual è il “peccato” di cui si macchia la deter-
    del miocardio (IMA), ossia la troponina cardia-       minazione della troponina? Quello di eviden-
    ca. Anche un recente articolo del Washington          ziare non solo l’IMA ma molte altre situazioni
    Post, che ha come titolo provocatorio “i medici       di danno del miocardio! E cosa dovrebbe fare,
    non sanno interpretare i risultati degli esami”,2     in verità, un biomarcatore se non indicare con
    inserisce fra gli esempi questo marcatore e cita      grande sensibilità e assoluta specificità che esi-
    un recente lavoro scientifico.3                       ste un danno dell’organo che si vuole indagare?
    In questo lavoro, gli Autori dimostrano, sulla        È bene sottolineare che, anche in questo lavoro
    base di due scenari clinici esaminati in Paesi        scientifico, il valore predittivo negativo (NPV),
    diversi (Stati Uniti versus Regno Unito), che         che è correlato alla sensibilità del test, è risul-
    la prevalenza della malattia incide in modo si-       tato pari al 100% (99.6-100) sia nel gruppo
    gnificativo sul valore predittivo positivo della      di pazienti selezionati che in quello dei “non
    troponina determinata con metodi ad elevata           selezionati”. Pertanto, il marcatore funziona
    sensibilità per la diagnostica dell’IMA.              in modo perfetto per escludere la possibilità
    Nel gruppo di pazienti selezionati sulla base         di danno miocardico con un unico prelievo al
    della presenza di dolore toracico e fattori di ri-    momento dell’ammissione, mentre per chia-
    schio cardiovascolare, la troponina cardiaca ri-      rire la natura del danno cardiaco, in caso di
    sultava elevata nel 24.1% dei casi e permetteva       positività della troponina, saranno necessari
    la diagnosi di IMA tipo 1 nel 14.5% dei casi, e       ulteriori prelievi ed algoritmi, ed ovviamente il
    IMA tipo 2 nel 3.9%.                                  ragionamento clinico. Ragionamento che non
    Il valore predittivo positivo (PPV) del test, quin-   può trascurare l’evidenza che più elevato è il
    di, risulta molto elevato nei pazienti con dolore     valore di troponina misurato, più elevato è il
    toracico (67.5%), mentre è significativamen-          rischio per il paziente.
    te inferiore nella popolazione non selezionata        La determinazione della troponina cardiaca
    (11.8%). Ovviamente, gli altri pazienti nei quali     non è un esame “positivo/negativo”, ed ogni
                                                          valore ha un preciso significato clinico rispetto
                                                          alla gravità del danno miocardico e quindi degli
                                                          esiti di salute per il paziente.
                                                          La critica all’eccessiva sensibilità delle nuove ge-
                                                          nerazioni di metodi di misura della troponina
                                                          cardiaca, come di altri marcatori, non è nuova
                                                          ma viene riproposta erroneamente nel momen-
                                                          to in cui il documento sulla quarta definizione
                                                          universale di infarto del miocardio chiarisce in
                                                          modo netto la distinzione fra danno miocar-
                                                          dico (myocardial injury) e infarto miocardico
                                                          acuto (IMA), e chiarisce come il danno cardia-
                                                          co sia definito da “un valore elevato di troponina
                                                          cardiaca che si associa a prognosi sfavorevole”.4
                                                          A questo punto la domanda retorica che si ge-
                                                          nera è: “è più importante la classificazione dia-
                                                          gnostica o la condizione clinica?”.
                                                          È importante sapere che esiste un danno del
                                                          miocardio non solo di natura ischemica (IMA),
                                                          e quindi poter chiarire altre cause di danno e
                                                          trattarle in modo appropriato?

8   MONOGRAFIA
La diagnostica a servizio della medicina - 52 Rivista di Attualità Diagnostiche - Roche
Il paziente sa rispondere bene a questa doman-        Gli sviluppi tecnologici modificano l’accuratez-
da provocatoria, ma anche la medicina deve            za dei test diagnostici, ma se il clinico non ne
saper cogliere il passaggio fondamentale nell’u-      conosce potenzialità e limiti, non può esservi
tilizzo dell’informazione di laboratorio, non più     reale miglioramento della qualità delle cure.5
e solo per curare la malattia sintomatica ma per      Analogamente, il concetto di condivisione del
prevenirla, per diagnosticarla in fase precoce,       processo decisionale clinico affidando al pro-
per un giudizio prognostico accurato e per una        fessionista di laboratorio la possibilità di co-
terapia personalizzata.                               municare il valore reale analitico e diagnostico
Il caso della malattia cardiaca e della troponina,    degli esami e di collaborare nella loro corretta
quindi, è solo il paradigma del cambiamento           richiesta ed interpretazione, raccoglie sempre
epocale che stiamo vivendo nella medicina pra-        più ampio consenso.6
ticata e nel rapporto con la medicina di labora-      Oggi, questo concetto è ben sintetizzato nel ter-
torio. In questo contesto, la letteratura recente è   mine “laboratory medicine stewardship”, ossia
ricca di spunti ed insegnamenti fondamentali.         interventi in fase pre- e post-analitica per as-
Il più importante è l’enfasi sul tema dell’erro-      sicurare l’esame giusto, al tempo giusto, al pa-
re diagnostico e sulla necessità di utilizzare in     ziente giusto con la giusta interpretazione ed
modo appropriato l’informazione di laborato-          utilizzazione.7
rio per ridurre il rischio di errori diagnostici      Il laboratorio clinico torna ad essere parte in-
attraverso alcuni “strumenti”.                        tegrale ed integrata dei percorsi diagnostico-te-
Il primo è comprendere che è necessaria una           rapeutici, ed il professionista del laboratorio
“calibrazione diagnostica”: come nel labora-          torna ad essere una figura essenziale dei team
torio clinico si calibrano le strumentazioni          diagnostici che hanno al centro i bisogni del
contro standard ben conosciuti, così vi è la          paziente e la creazione di valore per il paziente,
necessità che il clinico sappia calibrare e ri-       piuttosto che volumi di attività, efficienza eco-
vedere in modo sistematico le sue capacità            nomica e risparmi di spesa nei singoli “distretti”
diagnostiche.                                         del sistema sanitario.

                                                                                           MONOGRAFIA      9
La diagnostica a servizio della medicina - 52 Rivista di Attualità Diagnostiche - Roche
BIBLIOGRAFIA
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        all-at-risk/ (ultimo accesso Ottobre 18, 2018)   5. Cifu AS. Diagnostic Errors and Diagno-
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        Nov 7;359:j4788.                                 7. Plebani M. Quality and future of clinical
     4. Thygesen K, Alpert JS, Jaffe AS, Chaitman           laboratories: the Vico's whole cyclical theory
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        tive Group on behalf of the Joint European          2018;56(6):901-908.

10   MONOGRAFIA
Algoritmi diagnostici per l’infarto del miocardio
     Mario Plebani
     Cattedra di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica, Università di Padova
     Direttore, Dipartimento Medicina di Laboratorio, Azienda Ospedaliera-Università di Padova

Il dolore toracico (chest pain), rappresenta oltre       acuta (ACS) ed IMA, sostituendo tutta la vec-
il 10% di tutte le cause di accesso al Pronto Soc-       chia generazione di enzimi cardiaci (AST, CK,
corso,1 ma solo il 5-10% dei pazienti con dolore         CK-MB) per la sua cardiospecificità assoluta.
toracico presenta una diagnosi finale di infarto         Infatti sia per l’isoforma I (cTnI) che T (cTnT),
acuto del miocardio (IMA); negli altri pazienti, i       gli anticorpi monoclonali utilizzati nei metodi
sintomi sono giustificati da altre condizioni pa-        di determinazione sono in grado di riconoscere
tologiche che, frequentemente, non si associano          una struttura molecolare di troponina diversa
a pericolo di vita per il paziente.                      da quella presente nella muscolatura scheletrica,
Uno dei principali obiettivi clinici è, pertanto, l’i-   conferendo la certezza che “se aumenta la tropo-
dentificazione rapida dei pazienti a basso rischio       nina, pensa al cuore”.
che possono essere eleggibili per una dimissione         I metodi di determinazione di prima genera-
sicura dal Pronto Soccorso e che, oltre alla ras-        zione, peraltro, avevano una sensibilità analitica
sicurazione sull’assenza di rischio di patologia         insoddisfacente che rendeva impossibile rag-
cardiovascolare acuta possono essere avviati             giungere l’obiettivo di un’imprecisione uguale/
ad approfondire le cause alternative del dolore.         inferiore al 10% al livello del cut-off (99° percen-
Dall’altro lato, i pazienti con IMA o ad elevato         tile) e permettevano di osservare aumenti della
rischio di patologia cardiaca devono essere iden-        proteina solo dopo 6-8 ore dall’inizio del dolo-
tificati al più presto possibile per ricevere tempe-     re toracico, conferendo al marcatore il titolo di
stive ed appropriate terapie.                            “marcatore specifico ma non precoce”.
La valutazione iniziale dei pazienti con dolore          Correlato a quest’assunto, vista la lenta cinetica
toracico si basava sull’anamnesi, l’esame obietti-       di immissione in circolo, era la ricerca di un
vo e l’elettrocardiogramma (ECG), ma la scarsa           marcatore precoce da affiancare a quello speci-
sensibilità dell’ECG ha portato alla ridefinizione       fico (troponina) con proposte che hanno preso
dei criteri di IMA, e, a partire dal 2000, a rico-       in considerazione CK-MB, mioglobina e Fatty
noscere il ruolo essenziale del laboratorio clinico      Acid Binding Protein (FABP).
ed in particolare della determinazione della tro-
ponina cardiaca (cTn).2
In effetti, oggi si distinguono due tipi di IMA:
i cosiddetti STEMI (ossia infarti del miocardio
con sopra slivellamento del tratto ST) e i NSTE-
MI (infarti senza segni elettrocardiografici ca-
ratteristici) che vengono diagnosticati grazie
all’aumento della concentrazione di troponina in
circolo e che rappresentano circa il 30% di tutti
gli IMA.
La troponina è divenuta il biomarcatore di ele-
zione per la diagnosi di cardiopatia coronarica

                                                                                                MONOGRAFIA      11
DETERMINAZIONE DELLE PROTEINE                            Nell’agosto del 2018, la Società Europea di Car-
     CARDIACHE CON METODI AD ALTA                             diologia (ESC) ha rilasciato l’Expert Consensus
     SENSIBILITÀ                                              Document inerente la 4a Definizione Universale
                                                              di Infarto Miocardico Acuto.
     Lo sviluppo di metodi ad elevata sensibilità per         In questo documento viene ufficialmente sanci-
     la determinazione delle troponine cardiache              ta la definizione di danno miocardico e il ruolo
     (sia T che I) ha modificato sensibilmente lo sce-        delle troponine ad alta sensibilità nella rileva-
     nario sia fisiopatologico che clinico.                   zione non solo dell’infarto miocardico acuto,
     Dal punto vista della fisiopatologia, si è compre-       ma anche del danno stesso.3
     so che i metodi ad elevata sensibilità permettono
     di rilevare precocemente livelli circolanti della        Nella Figura 1 vengono rappresentati i tre prin-
     troponina, dovuti essenzialmente alla quota libe-        cipali meccanismi fisiopatologici di rilascio in
     ra nel citosol, e quindi mettere in evidenza una         circolo della troponina cardiaca.4
     cinetica molto più precoce, idonea a identifica-         Dal punto di vista clinico, i vantaggi dei metodi
     re l’IMA in pazienti appena ammessi al Pronto            ad alta sensibilità, mantenendo intatta la car-
     Soccorso e con sintomatologia (dolore toracico)          diospecificità, sono andati consolidandosi nella
     insorta poche ore o pochi minuti prima del pre-          letteratura del settore, dimostrando:
     lievo. In aggiunta, questi metodi hanno permes-          a. la miglior sensibilità diagnostica (positività
     so di approfondire i meccanismi di rilascio del             già a partire da poche ore dopo l’inizio del
     biomarcatore e soprattutto si è andato chiarendo            dolore toracico);
     perché quote modeste ma rilevabili di troponina          b. la miglior capacità prognostica
     sono presenti anche nei “soggetti sani”.                 c. la proposta di algoritmi diagnostici precoci.

                                                                                              Figura 1
                                                                                              Meccanismi
                                       STRESS MIOCARDICO                                      potenziali di rilascio
               (ischemia, sovraccarico, farmaci, tossine, infiammazione)                      della troponina
                                                                                              da miocardio
                                                                                              danneggiato.
              Calcio intracellulare↑, pH↓, attivazione di calpaina e caspasi

                         Parziale degradazione/dissociazione di cTn

      DANNO REVERSIBILE                                          DANNO IRREVERSIBILE
          Lesioni cellulari,                 Attivazione            Degradazione di cTn
      blebbing citoplasmatico,                delle vie               da parte di enzimi
           microparticelle                  dell’apoptosi          lisosomiali, distruzione
                    Rilascio locale                                    del sarcolemma
                    di macromolecole
                    intracellulari
             Recupero                    Morte programmata                Necrosi
         dei cardiomiociti                dei cardiomiociti          dei cardiomiociti

     Aumento clinicamente                 Aumento di cTn             Aumento di cTn
          significativo                     in circolo             in circolo correlato
       di cTn in circolo?                                            con l’estensione
                                                                   dell’area di necrosi

12   MONOGRAFIA
Figura 2
Algoritmi diagnostici basati sui biomarcatori.

                          Algoritmi diagostici basati su hs-cTn
                                      (dati da riferimento 4, modificati)

    0 - 3 ore              0 - 2 ore              0 - 1 ora             cTn +                cTn non
  (ESC, 2011)                                                         Copeptina            misurabile
                                                                       (utile solo          (tempo 0)
                                                                       con metodi
  NPV 94.8%               NPV 96%                NPV 99.1%               non-hs               NPV
  PPV 72.0%               PPV 85%                PPV 77.2%              per cTn)           93.7 - 100%

Dai protocolli che prevedevano prelievi                  la diagnosi di esclusione sicura (“rule-out”) la
al tempo 0 (basale), 6 e 12 ore, si è passati            sensibilità diagnostica, ossia l’NPV, dovrebbe
all’algoritmo suggerito dall’ESC (Società Eu-            essere >99% per consentire un livello di errore
ropea di Cardiologia) nel 2011 che prevede               inferiore a 1 su 100 pazienti.
il prelievo all’ammissione (tempo 0) e dopo              Altri lavori suggeriscono un NPV >99.5% per
3 ore, e successivamente agli algoritmi acce-            il rule-out e propongono come parametro ag-
lerati a 2 e 1 ora ed, ancor più recentemente,           giuntivo clinicamente importante la valutazio-
all’utilizzo di valori decisionali per il prelie-        ne della sensibilità a breve termine (30 giorni)
vo al tempo zero, evitando controlli succes-             per eventi cardiovascolari maggiori (MACE).5
sivi (Figura 2).                                         Date queste premesse, e visto che di fronte ai
Per discutere il valore clinico di questi algo-          quesiti clinici i dati probabilistici assumono
ritmi, è necessario premettere alcune conside-           un sicuro valore, ma espongono comunque al
razioni sul valore diagnostico e prognostico             rischio per il singolo soggetto, si ritiene essen-
delle strategie basate sull’utilizzo del biomar-         ziale ribadire che la troponina è il gold stan-
catore. Come noto, dal punto di vista decisio-           dard per la diagnosi di IMA, ma che la diagnosi
nale clinico i concetti di sensibilità e specifi-        clinica di IMA non si può esaurire con la co-
cità, che riflettono la prestazione diagnostica          noscenza del solo valore di troponina cardiaca
dell’esame, hanno poco valore perché la preva-           e che il contesto clinico rimane fondamentale,
lenza della malattia ne condiziona fortemente            anche perché il riconoscimento e la diagnosi
l’utilità clinica. Più importante per il clinico è       di altre condizioni cliniche che si associano ad
conoscere il valore predittivo negativo (NPV)            aumento del biomarcatore (coronaropatie acu-
ed il valore predittivo positivo (PPV).                  te non infartuali, miocarditi, Tako-Tsubo, etc)
Nel caso di una bassa prevalenza dell’IMA                sono comunque di estrema importanza per il
(come in effetti avviene nella pratica del Pron-         corretto trattamento dei pazienti.
to Soccorso), l’NPV aumenta e diviene un’in-             Ed è importante ricordare che la sensibilità
formazione molto significativa per la dimissio-          analitica dei metodi attuali (alta sensibilità)
ne rapida e sicura, mentre il PPV diminuisce.            permette di riconoscere una necrosi di 40 mg
Pertanto, per la diagnosi di IMA, è essenziale           di miocardio, un valore non ancora raggiunto
che il PPV abbia un valore >80%, mentre per              dalle tecniche di imaging non invasive.6

                                                                                              MONOGRAFIA      13
VALORI RILEVABILI MA INFERIORI                       Dal punto di vista del laboratorio, è necessario
     AL 99° PERCENTILE                                    sottolineare che per garantire l’affidabilità dei
                                                          risultati a livelli così bassi sono necessarie al-
     La scelta di identificare il valore soglia oltre     cune condizioni:
     il quale un aumento della troponina cardiaca         a. una calibrazione molto accurata;
     assume valore di danno miocardico attraver-          b. un controllo di qualità con materiale a con-
     so il calcolo del 99° percentile è il risultato di      centrazione vicina al LOD;
     numerosi lavori che hanno confrontato diver-         c. il controllo delle caratteristiche di presta-
     se modalità di espressione del limite superiore         zione, in particolare il bias, specialmente al
     dell’intervallo di riferimento (ossia “di nor-          cambio di lotto dei reagenti.8
     malità”). Come noto, per assicurare “solidità”       Dal punto di vista clinico, invece, è necessa-
     a questo livello “decisionale” fu associata l’esi-   rio combinare questo cut-off diagnostico con
     genza di dimostrare un’imprecisione analitica        altri parametri quali un ECG non-ischemico,
INTERPRETAZIONE CLINICA
DEI RISULTATI DELLA                                             È fondamentale un’accurata calibrazione,
DETERMINAZIONE DI CTN                                           specialmente per le concentrazioni più basse (piccole
CON METODI AD ALTA SENSIBILITÀ                                  variazioni analitiche possono determinare modifiche
                                                                importanti nella percentuale di pazienti che possono
La determinazione di cTn con metodi ad alta                     essere dimessi dai Dipartimenti di Emergenza,
sensibilità ha sicuramente dimostrato un valo-                  Pronto Soccorso).
re diagnostico e prognostico superiori a quello
dei metodi “convenzionali e di vecchia gene-                    Utilizzare tre livelli di materiali di controllo,
razione”.                                                       in particolare uno con concentrazione di cTn vicina
Si è già discusso il tema dei valori rilevabili                 al 99° percentile ed uno vicino al LOD.
sotto la soglia del 99° percentile, ma è bene an-
che sottolineare come per i valori superiori al                 Contenere il bias e l’imprecisione entro il 10%
99° percentile sia importante considerare l’en-                 per ridurre a circa 1% i falsi positivi.
tità dell’aumento.
Ad esempio, mentre un valore basale di cTnT                     Comunicare i risultati entro 60 minuti
di 14 ng/L presenta un PPV del 48.8%, valo-                     dal ricevimento del campione (TAT).
ri superiori a 60 ng/L presentano un PPV di
87.2%, e quindi l’aumento del PPV è progres-
                                                               La Tabella 2 riporta alcuni concetti che do-
sivo e correlato alla concentrazione di cTn.10
È vero, pertanto, che come sottolineato nella                  vrebbero essere sempre presenti per l’inter-
recente linea-guida della Società Europea di                   pretazione clinica della determinazione di
cardiologia (ESC) “la troponina cardiaca do-                   cTn.
vrebbe essere interpretata come un marcatore
quantitativo: più elevato il livello, maggiore la              Tabella 2. Cosa dovrebbero fare i clinici per interpreta-
probabilità di presenza di un infarto del mio-                 re in modo appropriato i valori di cTn?
cardio”.11
A questo punto, alcuni “take home message”                      La determinazione della cTn non è un esame
possono essere utili sia per i professionisti del               «positivo/negativo». Ogni concentrazione misurata
laboratorio che per i clinici.                                  ha il suo valore clinico.
La determinazione della cTn con metodi ad
alta sensibilità rappresenta un impegno per                     Ricordarsi che, come per ogni esame diagnostico,
i laboratoristi che dovrebbero seguire alcune                   anche la determinazione di cTn può risentire di alcune
linee-guida operative schematizzate nella Ta-                   fonti di errore (interferenze, integrità del campione, etc).
bella 1.

Tabella 1. I laboratori clinici ed i metodi ad alta sensi-      Solo la raccolta di campioni a tempi diversi
bilità per la determinazione di cTn: che fare?                  può chiarire la natura di un aumento del marcatore
                                                                e differenziare i meccanismi dovuti a cause acute
                                                                (ischemia) e croniche.
 L’introduzione della determinazione della troponina
 ad alta sensibilità dovrebbe avvenire solo utilizzando
 metodi ben validati (analiticamente e                          La cTn è il gold standard per le coronaropatie
 clinicamente).                                                 acute, ma la diagnosi si basa sulla conoscenza
                                                                del contesto e di un valido ragionamento clinico.
 Valutare il limite del bianco (LoB), il limite
 di rilevabilità (LoD) ed il limite di quantificazione (LoQ)
                                                               Gli algoritmi diagnostici, se correttamente im-
 e identificare il valore del 99% percentile come limite
 superiore dell’intervallo di riferimento.
                                                               plementati all’interno di un definito contesto
                                                               clinico, hanno già dimostrato non solo l’effica-

                                                                                                               MONOGRAFIA      15
cia clinica - che rimane obiettivo primario - ma    Tabella 3. Elementi ancora aperti e che devono trovare
     anche efficienza e riduzione dei costi per il Si-   risposte da nuovi studi scientifici.
     stema Sanitario.
                                                          a. Criteri di arruolamento e selezione, numerosità
     In particolare, l’algoritmo ad 1 ora con l’u-
                                                             dei soggetti di riferimento per l’identificazione
     tilizzo della cTnT ha dimostrato di ridurre i           del 99° percentile13
     tempi di attesa nei Pronti Soccorso (33% di
     riduzione) e di contenere significativamente         b. Utilità clinica del 99° percentile età- e sesso-
                                                             specifico13
     i costi totali per la gestione del paziente con
     dolore toracico che divengono 2.480$ anziché         c. Definizione dei criteri di identificazione del delta
     4.561 per singolo paziente, con una riduzione           (valore significativo fra due prelievi a tempistiche
     del 46%.12                                              diverse), studio della variabilità biologica e della
     Certamente, nonostante la mole di lavori                differenza critica (RCV)
     scientifici sul tema, rimangono aperti alcuni        d. Comportamento del marcatore negli interventi
     punti molto importanti sui quali è necessario           percutanei coronarici
     fare ulteriori approfondimenti per un’ottimale
                                                          e. Valore del biomarcatore nella malattia renale cronica
     utilizzazione clinica della determinazione del-
                                                          f. Armonizzazione dei valori tra i diversi metodi di cTnI
     la cTn, come schematizzato nella Tabella 3.

16   MONOGRAFIA
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   High-Sensitivity Cardiac Troponin-Based                 for the Management of Acute Coronary
   Strategies for the Assessment of Chest Pain             Syndromes in Patients Presenting without
   Patients-A Review of Validation and Clini-              Persistent ST-Segment Elevation of the
   cal Implementation Studies. Clin Chem 2018              European Society of Cardiology (ESC).
   pii: clinchem2018.287342. doi: 10.1373/clin-            Eur Heart J 2016;37(3):267-315.
   chem.2018.287342. [Epub ahead of print].
                                                       12. Ambavane A, Lindahl B, Giannitsis E, Roiz
6. Marjot J, Kaier TE, Martin ED, Reji SS, Cope-
                                                           J, Mendivil J, Frankenstein L, Body R, Christ
   land O, Iqbal M, Goodson B, Hamren S, Har-
                                                           M, Bingisser R, Alquezar A, Mueller C;
   ding SE, Marber MS. Quantifying the Release
                                                           TRAPID-AMI investigators. Economic eva-
   of Biomarkers of Myocardial Necrosis from
                                                           luation of the one-hour rule-out and rule-in
   Cardiac Myocytes and Intact Myocardium.
                                                           algorithm for acute myocardial infarction
   Clin Chem 2017;63(5):990-996.
                                                           using the high-sensitivity cardiac troponin
7. Apple FS. A new season for cardiac tropo-               T assay in the emergency department. PLoS
   nin assays: it's time to keep a scorecard Clin          One 2017;12(11):e0187662.
   Chem 2009 ;55(7):1303-6.
                                                       13. Clerico A, Zaninotto M, Ripoli A, Masotti
8. Panteghini M. How Clinical Laboratories May             S, Prontera C, Passino C, Plebani M; on the
   Improve Their Performance: The "High-Sensitivity"       behalf of the Study Group on Cardiovascular
   Troponin Paradigm. Clin Chem 2018;64(4):621-623).       Risk Biomarkers of the ItalianSociety of Cli-
9. Bandstein N, Ljung R, Johansson M, Holz-                nical Biochemistry (SIBioC). The 99th per-
   mann MJ. Undetectable high-sensitivity car-             centile of reference population for cTnI and
   diac troponin T level in the emergency depart-          cTnT assay: methodology, pathophysiology
   ment and risk of myocardial infarction. J Am            and clinical implications. Clin Chem Lab
   Coll Cardiol 2014;63(23):2569-2578.                     Med 2017;55(11):1634-1651.

                                                                                            MONOGRAFIA     17
18   MONOGRAFIA
La gestione della cronicità:
     verso un nuovo modello
     Intervista al Direttore Generale dell’Azienda USL Toscana Sud Est
     Enrico Desideri

Il tema della gestione dei pazienti cronici e fra-     zioni e il monitoraggio degli esiti e dei costi.
gili è strettamente correlato alla sostenibilità       Il modello che si propone, in accordo con il Pia-
del nostro Sistema Sanitario Nazionale.                no Nazionale della Cronicità, è quello delle Reti
L’aumento dell’aspettativa di vita, i fattori socia-   Cliniche integrate e strutturate, che prevede un
li correlati alla qualità della vita e l’insorgenza    cambio di approccio da una “Medicina di Atte-
anticipata delle patologie croniche richiedono         sa” ad una “Medicina proattiva di iniziativa”.
un nuovo approccio.
Ne parliamo con il Dott. Enrico Desideri, Di-          IN COSA CONSISTE QUESTO
rettore Generale dell’azienda sanitaria più            CAMBIAMENTO DI APPROCCIO?
grande d'Italia.                                       La “medicina di attesa” è intesa come dispo-
                                                       nibilità a prendersi cura del paziente quando
QUALE EVOLUZIONE È NECESSARIA                          questi si rivolge alle strutture sanitarie. Questo
NELLA GESTIONE DELLA CRONICITÀ                         approccio, nella gestione della cronicità, ha ri-
PER GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ                         velato tutti i suoi limiti sia per la totale mancan-
DEL SSN?                                               za di controllo sulla progressione della malat-
Occorre perseguire contemporaneamente i                tia, sia per l’impossibilità di garantire risultati
temi del miglioramento dell’esito delle cure, il       di salute e ottimizzazione dei costi.
miglioramento della qualità dei servizi offerti        La “Medicina proattiva di iniziativa”, invece,
con equità di accesso per i pazienti e il conteni-     tramite la presa in carico da parte di un team
mento dei costi. In tale direzione occorre pen-        multi-professionale, prevede il coinvolgimento
sare ad una reale riorganizzazione che assicuri        attivo e periodico del paziente in un percorso
il massimo raccordo tra i vari setting assisten-       di attività educazionali e clinico assistenziali,
ziali (ospedale-territorio e tra ospedali), grazie     che consente di diagnosticare precocemente la
anche ad una revisione dei servizi informativi         malattia cronica, di rallentarne la comparsa e
che consentano la condivisione delle informa-          l’evoluzione e di prevenire le complicanze.

                                                                                              MONOGRAFIA      19
COME SI REALIZZA IL MODELLO                           del Percorso Diagnostico Terapeutico Assisten-
     DELLE RETI CLINICHE INTEGRATE                         ziale (PDTA) delle patologie e della presenza
     E STRUTTURATE?                                        o meno di problematiche socio-assistenziali.
     Il punto di partenza, il primo pilastro del mo-       Questa valutazione multidimensionale con-
     dello consiste nella creazione di reti integrate      sente di stratificare la popolazione in funzione
     fra i professionisti delle cure primarie e gli spe-   della gravità/complessità e di proporre in defi-
     cialisti ospedalieri e territoriali per fare essen-   nitiva due modelli di presa in carico.
     zialmente due cose:                                   Il primo per pazienti affetti da una o più patolo-
     1. identificare le popolazioni di pazienti cronici    gie croniche che possono essere curati nelle sedi
        e le condizioni di disagio socio-assistenziale;    delle AFT dove opera il team multifunzionale.
     2. attuare la presa in carico della persona e non     Il secondo per pazienti cronici con problemati-
        della patologia tramite un Piano Assistenziale     che socio assistenziali che devono essere curati
        Individuale (PAI).                                 presso il proprio domicilio mediante l’Assisten-
     Questo pilastro può essere realizzato tramite la      za Domiciliare Integrata (ADI).
     costruzione di un Team Multiprofessionale, il
     cui nucleo è rappresentato dal medico di me-          QUALE RUOLO RIVESTE
     dicina generale, dall’infermiere, dall’Assistente     LA DIAGNOSTICA IN QUESTO
     Sociale, dal farmacista a cui si aggiungono al        NUOVO APPROCCIO?
     bisogno Specialisti e altre figure che operano        Nelle sedi delle AFT il team multi-professionale
     sul territorio.                                       potrà dotarsi di strumenti diagnostici per esami
     Il Primary Care Team opera nelle sedi delle           di primo livello, ovvero esami, generici e consi-
     Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT)            derati routinari (come l’emocromo, il profilo li-
     cioè le aggregazioni di medici di medicina ge-        pemico, i marcatori cardiaci etc.), che il medico
     nerale e pediatri. Le AFT sono dotate di per-         curante può autonomamente interpretare. Que-
     sonale amministrativo, di strumenti per la            sto consentirebbe di monitorare rapidamente
     diagnostica di primo livello e di un sistema          alcuni parametri di controllo della patologia,
     informativo che permetta la consultazione del         prevenendo le complicanze ed evitando di in-
     dossier sanitario del paziente in condivisione        viare il paziente in centri specialistici quando
     con tutte le figure professionali necessarie al       non necessario. A maggior ragione la diagno-
     suo PAI. Il PAI viene elaborato tendendo conto        stica in telemedicina diventa cruciale per mo-

20   MONOGRAFIA
nitorare pazienti costretti a domicilio. Parliamo
dell’1 per mille della popolazione per il quale,
se è necessario un accertamento dobbiamo pre-
vedere un trasporto in ospedale, con relativo
aumento dei costi. In alternativa le tecnologie
già oggi consentono di associare la visita a do-
micilio o in ADI del medico o dell’infermiere
a prestazioni diagnostiche, immagini ECG mi-
surazioni etc che possono essere condivise in
remoto, tramite WI-FI con il team multi-pro-
fessionale e il Distretto.
Inoltre la tecnologia informatica ci consente
di mettere in rete gli ospedali, realizzando per
esempio un teleconsulto tra un ospedale fornito     Il progetto Adhere si propone di dimostrare in
di un sistema specialistico 24h/24 e il piccolo     modo scientifico che il ruolo del farmacista è in
ospedale che ne è sprovvisto, evitando di trasfe-   grado di migliorare l’aderenza. Sono state scelte
rire inutilmente il paziente.                       due patologie con bassa aderenza e alto rischio
                                                    di complicazioni: lo scompenso cardiaco e la
IN QUESTO MODELLO QUALE                             Bcpo. L’obiettivo è dimostrare che attraverso le
SUPPORTO PUÒ ESSERE FORNITO                         reti cliniche integrate e strutturate aumentiamo
DALLA FARMACIA?                                     rispettivamente del 25% e del 35% la copertura
Nel team multi-professionale che opera nella        terapeutica.
AFT, nell’equipe che lavora sul territorio, deve    L’arruolamento avviene attraverso il medico
essere considerato il nuovo ruolo importante        di medicina generale, che individua i pazienti
che possono avere i farmacisti territoriali. La     e chiede loro quale sia la loro farmacia di rife-
presenza capillare delle farmacie, anche in aree    rimento. Questa, se lo desidera, viene inserita
disagiate, è una garanzia per la continuità as-     nello studio.
sistenziale, soprattutto su due fronti educazio-    In questo modo il farmacista, diventa protago-
nali oramai ineludibili: l’aderenza terapeutica     nista nella presa in carico del paziente cronico,
e l’interazione fra farmaci. In Italia ci sono      insieme al medico di famiglia, all’infermiere e
più di 1.300.000 persone che assumono più di        allo specialista.
10 molecole al giorno. Proprio per valorizzare
il ruolo del farmacista nella cronicità è stato     Questo nuovo modello organizzativo – concet-
avviato il PROGETTO ADHERE nell’ambito              tuale cambia profondamente l'approccio per l'as-
della Sperimentazione della Farmacie dei Ser-       sunzione in cura dei tanti malati cronici, ma
vizi approvato nella legge di bilancio 2018 per 9   la vera sfida è garantire il diritto alla salute per
regioni, ma che la Conferenza Stato-Regioni ha      tutti: “leave no one behind”!
sollecitato per tutte le regioni.                   Enrico Desideri

                                                                                           MONOGRAFIA      21
22   MONOGRAFIA
Dalla Strategia agli Indicatori
     Nocker Roland
     Coordinatore tecnico del Dipartimento dei laboratori
     dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige

Il laboratorio centrale di patologia clinica          creazione di nuove aree di lavoro, considerando
dell’ospedale di Bolzano oggi è suddiviso in due      anche aspetti di contenimento dei rumori e del-
grandi aree analitiche:                               la climatizzazione, lo spostamento delle posta-
• il core-lab, che comprende tutta l’analitica        zioni dedicate all’ematologia, la microscopia, la
  24H di biochimica, immunometria, ema-               coagulazione e l’analisi di urine e feci, compresa
  tologia, coagulazione, diagnostica proteine,        l’installazione di un archivio refrigerato e infor-
  urine/liquidi                                       matizzato per sieri e reagenti ed anche la forni-
• il settore di diagnostica specialistica, per esa-   tura e installazione di nuovi arredi.
  mi eseguiti con tecnologie HPLC, LC-MS/             L’obiettivo del progetto era di rendere più lineari
  MS e ICP-MS, quali immunosoppressori,               e veloci i percorsi dei campioni dalla consegna
  ormoni steroidei, vitamina D, elementi di           in laboratorio all’archiviazione, di stabilizzare
  traccia, CDT, farmaci particolari, riconferme       i TAT intorno ai valori attesi e di migliorare e
  delle droghe e delle alcolemie.                     rendere definitivo il layout del laboratorio.
                                                      I lavori e le installazioni non hanno mai inter-
Da marzo ad agosto 2017 è stato implementato          rotto il funzionamento giornaliero del laborato-
il nuovo progetto a seguito della relativa gara       rio e i TAT monitorati di continuo dimostrano
d’appalto vinta dalla ditta Roche.                    il mantenimento di adeguati tempi di risposta.

”
Il progetto prevedeva la riorganizzazione com-
pleta del core-lab, collegando i due strumenti di
preanalitica, tramite cobas® connection modu-
le (CCM), alle due piattaforme cobas® 8000, la
                                                      Dopo l’arrivo del nuovo Direttore Doz
                                                      Dr. Thomas Müller a marzo 2018 abbiamo ri-
                                                      definito insieme la strategia del laboratorio
                                                      centrale.

           L’obiettivo del progetto era di rendere più lineari
           e veloci i percorsi dei campioni dalla consegna in
           laboratorio all’archiviazione, di stabilizzare i TAT
           intorno ai valori attesi e di migliorare e rendere

                                                                                              ”
           definitivo il layout del laboratorio.

                                                                                            MONOGRAFIA      23
LA NOSTRA MISSION                                           proccio centralizzato sul paziente, per suppor-
                                                                 tare prevenzione, diagnosi, prognosi e terapia.
     È nostro compito fornire al Comprensorio Sa-            •   Processo continuo di miglioramento
     nitario di Bolzano prestazioni di laboratorio.              Valutiamo regolarmente la qualità dei pro-
     Eseguiamo inoltre indagini tossicologiche (al-              cessi preanalitici, analitici e postanalitici. Sul-
     colemia e ricerca droghe) medico-legali per tut-            la base di questi risultati implementiamo le
     ta la Provincia.                                            Best Practices della medicina di laboratorio,
                                                                 rispettando così anche i requisiti della norma
                                                                 UNI EN ISO 15189.
     LA NOSTRA VISION                                        •   Consulenza specialistica
                                                                 La qualifica dei nostri collaboratori permette
     Eseguiamo analisi di medicina di laboratorio                una competente consulenza ai nostri pazienti
     di altissimo livello; per questo i nostri pazienti          e richiedenti nella fase pre-analitica, analitica
     ed utenti ci ritengono un centro di eccellenza.             e post-analitica del processo, cosa importante
     Questa eccellenza deriva anche dalla consu-                 per un’adeguata cura del paziente.
     lenza centralizzata sul paziente e dalla ricerca        •   Impegno per i nostri collaboratori
     clinica.                                                    I nostri collaboratori sono la risorsa più pre-
                                                                 ziosa e vengono sostenuti nel lavoro quotidia-
                                                                 no, valorizzati per il loro contributo e adegua-
     IL NOSTRO MODELLO                                           tamente formati.
                                                             •   Attività di ricerca e formazione
     Il Laboratorio Centrale di Patologia Clinica                La ricerca applicata alla clinica è importante
     è parte integrante del Dipartimento di Me-                  per valorizzare la medicina di laboratorio. La
     dicina di Laboratorio dell’Azienda Sanitaria                formazione del personale è importante a qual-
     dell’Alto Adige, nella forma di collaborazione              siasi livello - TSLB, medici, biologi, chimici e
     vincolante.                                                 studenti di medicina
     Come centro di riferimento offriamo, con po-
     che eccezioni, l’intera gamma di analisi clini-         Per quanto riguarda i tempi di risposta (TAT)
     co-chimiche di laboratorio, che sono necessarie         gli obiettivi sono i seguenti:
     quotidianamente in ambito intra- ed extra-o-            - Richieste di routine: >80% entro 2 ore
     spedaliero.                                             - Richieste urgenti: >80% entro 1 ora.
     Con processi analitici allineati alle moderne
     tecnologie e con una adeguata consulenza so-            I TAT vengono misurati dal check in, avvenuto
     steniamo la diagnostica clinica dei medici cu-          sui sistemi di preanalitica, alla disponibilità dei
     ranti e di conseguenza anche il trattamento del         risultati dopo la validazione tecnica, avvenuta
     paziente. Con il nostro lavoro prestiamo anche          sul LIS. Abbiamo individuato 5 esami come
     un notevole contributo per la prevenzione delle         Key Performance Indices (KPI), dei quali ab-
     malattie.                                               biamo calcolato la mediana, il novantesimo e il
     Il fulcro della nostra attività è rispondere alle       novantottesimo percentile come media mensile
     necessità dei nostri pazienti e alle richieste dei      di tutti i campioni distinti come provenienti da
     nostri utenti in merito alle prestazioni di medi-       richieste urgenti o di routine [Fig. 1 e 2].
     cina di laboratorio.                                    I grafici dimostrano che durante tutti i mesi
                                                             dell’implementazione (marzo 2017 - settembre
     Il “Total-Testing-Process” è al centro della no-        2017) i TAT si sono mantenuti invariati con
     stra attenzione e la nostra politica della qualità      una tendenza al miglioramento nella fase fina-
     si basa sui seguenti approcci e valori:                 le. Successivamente, da ottobre 2017 ad oggi lo
     • Eccellenza nella medicina di laboratorio              stesso monitoraggio continua e finora ha dimo-
        Offriamo un ampio pannello di diagnostica di         strato ulteriore miglioramento e stabilizzazione
        laboratorio di alto livello qualitativo con un ap-   dei TAT.

24   MONOGRAFIA
FIGURA 1
                                                                                   90. Percentile
 75,0                                   2017                                       URGENZE 2017-2018

 60,0

 45,0                                                                               Emoc

 30,0                                                                               AST
                                                                                    PT
 15,0
                                                                                    K
  0,0                                                                               TnT
        gen   feb   mar   apr   mag   giu     lug   ago   sett   ott   nov   dic

 75,0                                   2018

 60,0

 45,0                                                                               Emoc
                                                                                    AST
 30,0
                                                                                    PT
 15,0                                                                               K
  0,0                                                                               TnT
        gen   feb   mar   apr   mag   giu     lug   ago   sett   ott   nov   dic

                                                                                   FIGURA 2
                                                                                   90. Percentile
                                       2017
135,0                                                                              ROUTINE 2017-2018
120,0
105,0
 90,0
 75,0                                                                                Emoc
 60,0                                                                                AST
 45,0
                                                                                     PT
 30,0
 15,0                                                                                K
  0,0                                                                                TSH
        gen   feb   mar   apr   mag   giu     lug   ago   sett   ott   nov   dic

135,0                                   2018
120,0
105,0
 90,0
 75,0                                                                               Emoc
 60,0                                                                               AST
 45,0
                                                                                    PT
 30,0
 15,0                                                                               K
  0,0                                                                               TSH
        gen   feb   mar   apr   mag   giu     lug   ago   sett   ott   nov   dic

                                                                                         MONOGRAFIA    25
FIGURA 3
                                                                                               TAT ROUTINE
                                                                                               Mediana
     Emoc.

                                      2017
             mediana

                                                    2017
             mediana
     PT

                                                      2017
     AST

             mediana

                                                       2017
             mediana
     K

                                                              2017
     TSH

             mediana

                        0,0   20,0   40,0    60,0    80,0      100,0     120,0         140,0     160,0

                                                                                               FIGURA 4
                                                                                               TAT ROUTINE
     Emoc.

                                                                                               90. Percentile
             90.perc.                               2018

             90.perc.
     PT

                                                                       2018
     AST

             90.perc.                                           2018

             90.perc.
     K

                                                               2018
     TSH

             90.perc.                                                         2018

                        0,0   20,0   40,0    60,0    80,0      100,0      120,0        140,0     160,0

                                                                                               FIGURA 5
                                                                                               TAT ROUTINE
     Emoc.

                                                                       2017                    98. Percentile
             98.Perc.

                                                                                     2017
             98.Perc.
     PT

                                                                                               2017
     AST

             98.Perc.

                                                                                                      2017
             98.Perc.
     K

                                                                                                          2017
     TSH

             98.Perc.

                        0,0   20,0   40,0    60,0    80,0      100,0      120,0        140,0      160,0

26   MONOGRAFIA
CONCLUSIONI                                           che durante le punte di arrivo dei campioni è
                                                      possibile coadiuvare il sistema, centrifugan-
Conduciamo un’accurata e continua registra-           do campioni nelle centrifughe esterne, situate
zione dei TAT, calcolando la mediana, il no-          nell’area di preanalitica.
vantesimo, e il novantottesimo percentile, dei      • Predisposizione di procedure operative per
campioni urgenti e di routine. I dati mostrati si     pianificazione attività di manutenzione pe-
suddividono in due periodi, anno 2017 e anno          riodica (calibrazione e controllo), cercando
2018. Il 2017 può considerarsi il periodo prima       di evitare colli di bottiglia.
e fino all’implementazione completa del proget-     • Ottimizzazione dell’utilizzo delle piattafor-
to, mentre il 2018 è il periodo dopo l’avvenuta       me strumentali: con l’aiuto degli specialisti
implementazione, periodo di ottimizzazione,           della ditta Roche è stata studiata la distribu-
verifica e assestamento.                              zione ottimale delle analisi sulle due piatta-
Si nota un netto miglioramento sui tempi di ri-       forme, mantenendole possibilmente specu-
sposta della maggior parte dei campioni. Il con-      lari nel loro assetto, per garantire un reale
solidamento si esprime soprattutto attraverso il      backup.
netto miglioramento dei TAT nel novantesimo         • Le attività di monitoraggio continuo del pro-
e nel novantottesimo percentile, ma anche at-         cesso ci rendono fiduciosi che i tempi di ri-
traverso un visibile miglioramento della stabi-       sposta (TAT) rimangano stabili nel tempo.
lità nel tempo.                                       Vengono monitorati, senza eccezione, i TAT
                                                      delle 5 analisi scelte come KPI (key performa-
Deduciamo che le scelte di progetto, pur la-          ce indices) presenti in tutte le richieste urgen-
sciando un margine di flessibilità all’operatore,     ti e di routine nell’arco dell’anno.
sono state vincenti:
• I percorsi dei campioni sono diventati più
  lineari, tutti i campioni arrivano nello stesso
  punto (area preanalitica) e si evitano disturbi
  da parte di persone estranee al laboratorio,
  non dovendo più entrare in laboratorio per la
  consegna di campioni. Questo aspetto è an-                             Plan
  che molto apprezzato dai collaboratori.
• Il collegamento dei sistemi di preanalitica
  (cobas® p512 e p612) tramite catena (CCM)
  con gli strumenti cobas® 8000 ha contribuito
  notevolmente a omogenizzare i tempi di ri-               Act         PDCA              Do
  sposta, abbattendo i tempi morti tra la centri-
  fugazione e il caricamento dei campioni sugli
  strumenti.
• La produttività analitica del sistema è ade-                         Check
  guatamente alta per fare fronte a qualsiasi
  inconveniente:
  - 4000 test/h produttività oraria di Chimica
    Clinica                                          Dopo accurata verifica e dopo l’Audit
  - 600 test/h produttività oraria di Immuno-        di Accreditamento secondo la norma
    metria.                                             ISO 15189 da parte di ACCREDIA
• Anche se i sistemi di preanalitica sono cor-            riteniamo definitivo il layout
  redati di centrifughe (p471) rendendo auto-          del Core-Lab per i prossimi anni.
  matica la gestione dei campioni, in momenti             L’obiettivo è stato raggiunto.
  particolari, per esempio durante le attività di
  calibrazione e controllo del mattino, ma an-

                                                                                          MONOGRAFIA      27
Roche Digital Diagnostics: soluzioni digitali
    personalizzate per una sanità sostenibile

Invecchiamento progressivo della popolazione        Diagnostics è accanto ai professionisti della
a livello mondiale, incremento delle patologie      sanità per rispondere a queste sfide, e per tra-
croniche, costante riduzione dei budget dedi-       sformarle in opportunità per accelerare l’evo-
cati alla sanità accompagnata da una richiesta      luzione del laboratorio.
di standard di qualità sempre più elevati: oggi
più che mai, i sistemi sanitari stanno affron-      Sfruttando al meglio da un lato l’expertise ma-
tando importanti sfide che potrebbero minar-        turata in ambito diagnostico e dall’altro le po-
ne la sostenibilità in futuro.                      tenzialità del “digitale”, Roche Diagnostics sta
Da sempre impegnata a perseguire l’eccellen-        investendo per offrire ai propri clienti soluzio-
za in ambito scientifico attraverso continui e      ni digitali personalizzate in grado di aumen-
significativi investimenti in ricerca e svilup-     tare la connettività, l’automazione analitica e
po di soluzioni sempre più innovative, Roche        l’integrazione di sistemi e informazioni.

Facendo di questo punto un pilastro della strategia aziendale, come Roche Diagnostics vogliamo
fornire soluzioni digitali personalizzate che consentano ai professionisti sanitari di:

                      Ridurre la complessità dei flussi di lavoro del laboratorio e dell’aggregazione
                      delle informazioni provenienti da sistemi differenti.
                      Le piattaforme più disparate richiedono tempo e manodopera, la presenza di
                      dati isolati, l’eccessiva necessità di integrare tecnologie e processi. In Roche
                      Diagnostics la complessità è una sfida fondamentale, ecco perché cerchere-
                      mo di offrire capacità innovative e continueremo a farlo tramite lo sviluppo
                      di software che integrano pienamente i flussi di lavoro, i dati e la collabora-
                      zione, consolidano il lavoro in modo digitale e attivano il monitoraggio in
                      tempo reale.

                      Avere il controllo sull’accessibilità dei dati di piattaforme diverse ogniqual-
                      volta necessario e poter monitorare proattivamente i sistemi analitici per ot-
                      timizzarne la funzionalità e massimizzare i livelli di produttività.
                      Quando la mole di dati proviene da software ed ambienti diversi, si avverte
                      spesso una sensazione di perdita di controllo.
                      Pensate ad alcune criticità che rendono tutto questo ad oggi irraggiungibile:
                      la mancanza di prevedibilità minaccia l'utilizzo del laboratorio, l’incertezza
                      dei dati, i tempi morti non pianificati del sistema diminuiscono la produttivi-
                      tà, l’assenza di mobilità per accedere ai dati dove necessario. Questa è un'altra
                      area su cui investe Roche Diagnostics che garantisce al personale di avere il
                      controllo delle operazioni attraverso approfondimenti ed analisi, salvaguar-
                      dare la sicurezza dei dati e monitorare proattivamente i sistemi per avere un
                      laboratorio perfettamente funzionante ed efficiente.

                                                                                      ROCHE INFORMA       29
Fare di più con meno, aumentando l’efficienza dei flussi di lavoro e diminuen-
                             do il lavoro manuale. Qualcosa a cui ogni laboratorio o sistema sanitario deve
                             dare priorità è l’essere più efficiente. Sfide critiche comuni includono l’eccessivo
                             lavoro manuale che limita l'impatto dei risultati, migliorare l'efficienza ed au-
                             mentare i volumi, aumentare la produttività riducendo i costi. Tutte le soluzio-
                             ni software di Roche Diagnostics sono state progettate pensando a queste sfide,
                             mettendo a punto soluzioni digitali che automatizzano le attività manuali o ri-
                             ducono il tempo richiesto dai professionisti, automatizzare più attività per im-
                             piegare al meglio le competenze del personale, aumentare l'efficienza del flusso
                             di lavoro, ridurre il tempo necessario per monitorare attività che possono esse-
                             re automatizzate, ma anche al contempo ridurre i costi.

                             Valorizzare le decisioni cliniche attraverso strumenti che facilitino la colla-
                             borazione, la condivisione dei dati in tempo reale ed il confronto.
                             La collaborazione limitata ostacola la qualità delle cure, i tempi morti del
                             sistema non pianificati diminuiscono la produttività. Capire come differen-
                             ziarsi e creare valore attraverso accreditamenti sono spesso una sfida. In tal
                             senso le capacità innovative sono essenziali per migliorare le prestazioni. Le
                             piattaforme del futuro consentiranno una miglior collaborazione, monitore-
                             ranno proattivamente i sistemi per avere un laboratorio perfettamente fun-
                             zionante, valorizzando al meglio i servizi in un ambiente governato dai dati.

     Roche Diagnostics è pioniere nel settore IT di laboratorio dal 1980, impegnata nell'innovazione conti-
     nua e nell'investimento sulle persone per aiutare i professionisti sanitari a raggiungere i propri obiettivi.

     Prossimamente lanceremo soluzioni digitali grazie alle quali rafforzeremo ulteriormente il nostro
     ruolo come azienda leader IVD e partner innovativo in grado di tracciare le nuove strade del futuro
     della diagnostica, per una sanità sostenibile e sempre più rispondente alle esigenze presenti e future
     di tutti i nostri stakeholder.

30   ROCHE INFORMA
L’importanza di richiedere un servizio
    di consulenza organizzativa professionale
    con la fornitura di nuova strumentazione:
    l’esperienza dell’ASST Bergamo Ovest

L’apertura di un procedimento di gara per la      grata, presso il Laboratorio Analisi dell’ASST
fornitura di nuova strumentazione è da sem-       Bergamo Ovest, nel presidio ospedaliero di
pre, per qualsiasi laboratorio, un momen-         Treviglio - Caravaggio.
to delicato, in cui si fondono sfide, voglia di   Ma cosa ha contribuito a trasformare questa
“nuovo”, qualche perplessità e un po’ di paura    situazione potenzialmente problematica in un
del cambiamento.                                  successo?
Non solo perché lo svolgimento del procedi-       Per rispondere a questa domanda è necessa-
mento di gara è pieno di difficoltà, sia per la   rio fare un piccolo passo indietro e tornare
stazione appaltante che per le aziende parte-     al 2016, quando il direttore del Laboratorio,
cipanti, ma anche perché una volta espletate      il dottor Angelo Pesenti, decide di richiede-
le procedure e aggiudicata la fornitura, arri-    re all’Azienda aggiudicataria, all’interno della
va il momento dell’implementazione e que-         procedura di gara, la fornitura di un servizio
sta può tradursi in un impatto di rilievo per     di ottimizzazione dei processi per la propria
l’organizzazione, anche quando a cambiare         organizzazione.
non è l’azienda fornitrice, ma solo la stru-      Una mossa vincente, come vedremo in segui-
mentazione.                                       to, perché qualche settimana dopo l’aggiudi-
Ed è quest’ultimo l’esempio di cui parliamo in    cazione della nuova fornitura a Roche, il com-
questo articolo: una nuova fornitura di stru-     parto tecnico del laboratorio, per svariate ra-
mentazione e reagenti di Chimica Clinica e        gioni, perde tre effettivi e solo uno di questi
Immunometria compresi di preanalitica inte-       viene rimpiazzato.

                                                                                  ROCHE INFORMA      31
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