CAMMINO in - Unità Pastorale San Francesco d'Assisi
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SOMMARIO 5/2022 EDITORIALE 17 | LAVORI, LAVORI, LAVORI!! 3 | Pace in terra 18 | Holywin: la vittoria della Santità AVVENTO RIFLETTIAMO 4 | Un Dio che scende e “si fa scala a rovescio” 20 | Specchio, specchio delle mie brame chi sarà il genitore più bravo del reame? 6 | Programma d’Avvento 2022 SCUOLE MATERNE 7 | Andiamo fino a Betlemme! 21 | “La mindfulness incontra i bambini” UNITA’ PASTORALE 22 | ARRIVO ALLA SCUOLA 8 | L’Unità pastorale: identikit e attese DELL’INFANZIA DI TOSCOLANO 9 | Verbale del 28/09/22 23 | “La Castagnata” 10 | Il nuovo Consiglio Pastorale UP DON ALBERTO GIORNATA MISSIONARIA 24 | Il modo di amare di Dio 11 | Grandi sfide per la Missione CASA DI RIPOSO CARITAS 25 | Porta la luce alla comunità Bianchi 12 | Caritas - Qualche notizia CORALE S. CECILIA 12 | Una “goccia” importante 26 | CANTA LA GIOIA… Vacanza studio dei Piccoli Cantori 2022 ORATORIO STORIA 14 | NOI CI SIAMO! 28 | Oratorio di san Giovanni Battista (antico 16 | Il cancello aperto battistero), oggi chiesa della Madonna di Lourdes o chiesa dell’Immacolata PERIODICO DELLE PARROCCHIE DIRETTORE N.B. A tutti i corrispondenti DELL’U.P. SAN FRANCESCO: Rongoni Don Roberto la redazione ricorda che si riserva “S. Andrea Apostolo” in Maderno, la facoltà di scegliere e utilizzare “SS. Faustino e Giovita” in Montemaderno, REDAZIONE a sua esclusiva discrezione “SS. Pietro e Paolo” in Toscolano, Fracassoli Chiara, Tavernini Susanna gli scritti pervenuti. “S. Michele” in Gaino, Sattin Elisabetta, Chimini Silvia Gli articoli dovranno essere “S. Nicola” in Cecina, consegnati alla nostra redazione “SS. Faustino e Giovita” in Fasano. DIRETTORE RESPONSABILE Filippini Don Gabriele entro il 10.01.23 Autorizzazione del Tribunale (Via Tosio, 1 - 25100 Brescia) di Brescia n. 7/1998 del 9.2.98 STAMPA Pixartprinting S.p.A
EDITORIALE Sono un uomo, nulla di ciò che appartiene al genere umano è lontano da me‘ Terenzio Pace in terra N el Natale noi cristiani celebriamo il mistero della Se riempio gli arsenali di armi ‘per difendermi’ dal vicino; Incarnazione del Figlio di Dio. se mi nutro (testa e cuore) di notizie false e tendenziose, Nella pienezza dei tempi, dice san Paolo, il Figlio di scandali e fake news (false notizie); se nell’uomo (e si è fatto uomo per rivelarci il volto di Dio. La nostra quindi in me stesso) non vedo la possibilità del bene ma non è una fede astratta ed ‘impersonale’; al contrario, solo la capacità di fare il male; se mi compiaccio delle crediamo in un Dio fatto ‘persona’, un Dio talmente dalla miserie e delle cadute dell’altro, non sono un uomo di parte dell’uomo da farsi uomo in Gesù Cristo, suo Figlio, pace. per elevarci alla dignità di figli e figlie di Dio. Abbiamo una grande sfida davanti: avere uno sguardo di Cristo entra nella carne, nella storia dell’umanità e nella fiducia sul mondo riconoscendo il bene che viene fatto, vita di ogni uomo che lo voglia accogliere e, a coloro che credere al progresso della coscienza, educarci ed educare credono, rivela di poterlo vedere nei fratelli e sorelle che le giovani generazioni alla Pace. condividono l’avventura della vita. Assumere responsabilmente stili di vita che siano a Come credenti pensiamo che esiste un punto di incontro, favore del prossimo. Operiamo scelte non dettate dalla una prospettiva comune al genere umano, per costruire situazione contingente e legate solo all’economia, ma la Pace. maturate nella presa di coscienza che siamo, con le parole É una via che si costruisce con gli uomini e le donne di Papa Francesco, ‘fratelli tutti’. del nostro tempo; è una via che si fonda sulla giustizia É il messaggio di speranza del Natale: e sul riconoscimento della pari dignità; è una via che richiede conversione e dono di sé; è una via che può anche chiedere il sacrificio della propria vita. “Pace in terra agli uomini Indifferenza, pregiudizio, orgoglio, egoismo sono contro amati dal Signore” la Pace. Se ritengo di avere la verità in tasca non sono capace di cogliere le diversità arricchenti che si riflettono nel ● caleidoscopio dell’umanità. 3
AV V E N T O Il Natale e il senso della vita Un Dio che scende e “si fa scala a rovescio” Domenica 9 ottobre il Beato Giovanni Battista Scalabrini è stato proclamato Santo da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro. Fu Vescovo di Piacenza, fondatore della Congregazione dei Missionari di San Carlo Borromeo e della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane e ispiratore delle Missionarie Secolari Scalabriniane Padre Mario filosofiche o scientifiche, con il rischio Maria e si è fatto uomo. che diventino degli assoluti, delle Il Dio di Gesù Cristo è un Dio che N ato a Fino Mornasco, in pro- ideologie che alla fine ci dividono gli scende, mosso dal suo essere egli vincia di Como nel 1839, uni dagli altri. stesso l’Amore. Scalabrini è ancora oggi un Un amore folle, che non attende i dono per la Chiesa e l’umanità: un A volte ricercare il senso della vita nostri meriti per incontrarci, ma che uomo innamorato di Dio e del miste- ci mette in crisi. Una sana crisi che, per primo prende l’iniziativa del ro dell’Incarnazione. Profondamente evidenziando la nostra impotenza e perdono e della riconciliazione così commosso dal dramma di tanti italia- fragilità, può diventare un’occasione come farebbe un padre premuroso ni costretti ad emigrare negli Stati favorevole per aprirci e cercare verso i suoi figli, disorientati ed in Uniti e nell’America del Sud alla fine il dialogo concreto con l’altro, pericolo. dell’‘800, non resta indifferente. come strada per uscire dalle proprie In Gesù, Dio si fa carne per Si documenta, sensibilizza la socie- frontiere ed aprirsi all’oltre. raggiungere la nostra umanità e tà e manda i suoi missionari e le sue Accogliere umilmente il confronto condividere con noi l’esodo della missionarie nel mondo per aiutare e con tante diversità, senza fare noi da nostra lontananza da Dio e tra di noi – sostenere gli emigranti nei porti, sul- protagonisti solitari del vero, ci farà conseguenza del peccato – e portarci le navi e all’arrivo nei nuovi Paesi. È sperimentare quanto sia sempre più dentro la sua stessa relazione filiale considerato per questo un padre per urgente lasciarci raggiungere da quel con il Padre. tutti i migranti e i rifugiati. raggio di sole che, mentre ci supera Al centro della vita di G.B. Scalabrini tutti, ci penetra e ci dà vita. c’è la contemplazione di questo Nei suoi scritti leggiamo: mistero: Il senso della vita e la novità di Il senso della vita che abbraccia “Il Figlio scende (…) si fa scala a tutti, non può venire solo dal basso, rovescio, piglia la materia, la anima, un Dio che scende. da noi o dall’aver fatto la nostra la fa propria e risalendo la grande piccola parte, magari anche con la scala degli esseri, li riconduce tutti e Un giorno un giovane chiese ad un pretesa di comprendere il tutto, ma li presenta in sé stesso a Dio Padre” filosofo: “Che cosa vale di più? piuttosto deve raggiungerci dall’alto (appunti di G.B. Scalabrini in Forse la vita?”. Ed egli rispose: “No, come sole di giustizia che sorge per i occasione del Natale) ma il senso della vita, necessario buoni e per i cattivi e può illuminare per poterla vivere”. Senza un senso la vita si può ciascuno di noi, gratuitamente, anche Riflettiamo un poco su questo. in questo tempo. Un Dio che scende e che “si fa scala a distruggere, manipolare, violentare Allora mettiamoci in cammino, rovescio”, si propone di approfondire e per questo, quasi istintivamente, prepariamo il cuore ad un incontro la prospettiva della nostra vita come ciascuno di noi vuole e cerca di dare più autentico con ogni altro e esodo continuo, che trova senso solo uno scopo alla propria esistenza. anzitutto con Dio che per amore e quando ha il suo centro in Gesù Cerchiamo appagamento nelle cose solo per amore, per noi uomini e per Cristo. materiali, ma sono sempre inferiori la nostra salvezza discese dal cielo, C’è anche il detto: “Chi si ferma è alla nostra sete e dignità umana, e per opera dello Spirito Santo si è perduto!” perché la persona immobile, o indaghiamo tra le tante teorie incarnato nel seno della Vergine 4 IN CAMMINO
AV V E N T O statica, senza iniziativa non dà tanto e di fa essere tanto… forse è “Il giorno di Natale” è un testo basato solo non cambia sé stessa la vera felicità che con fatica cerchiamo! sui problemi del mondo e sulla speranza e ciò che gli sta attorno, Possiamo concludere e farci degli auguri che esso riappacifichi tutte le persone che ma rischia di entrare in veri con una canzone dell’artista Marco abitano il mondo. Dio metta la sua scala e una forma di depressione, Masini il quale in un’intervista dice: «Le non faccia mai venir meno l’Amore che ci di paralisi che fa scattare mie canzoni per un Dio che c’è in chi va fa rinascere ogni qualvolta che ci fidiamo tutta una serie di malesseri controcorrente». solo di noi stessi. ● come l’impazienza, la paura, il fastidio, la rabbia, il rancore... Se ci pensiamo bene, Il Giorno di Natale (Il Giorno Più Banale) diventano anche gli stati d’animo o il modo di porsi Anche se non mi conosci un messaggio arriva ancora dalla gente di tanti che governano o e la mia lingua non capisci che ogni giorno aiuta chi non ce la fa, di quei cittadini ai quali oggi voglio scriverti, perché per la vita che rinasce in una stalla “l’arrivo del migrante” questo vecchio mondo è guasto e un cuore universale... disturba, spezza i suoi e anche se non ti ho mai visto Buon Natale, [Buon Natale!] equilibri, il suo ozio e diventa opportuno io mi sento troppo uguale a te, disarmato fratello lontano, giustificare con alcuni alibi anche se siamo monete di valore ti auguro buon Natale come: ci rubano il lavoro, svalutate da una misera realtà, [Buon Natale!] portano delinquenza, non siamo petali caduti in questa vita e la luce di un campo di grano, sono come noi … La vita, infatti, acquista dallo stesso fiore... non farlo, non buttare significato quando, pieni Se ogni tanto ti perdoni questo sogno a portata di mano di gratitudine e speranza, e credi in altre religioni e, anche se spegni o cambierai canale, possiamo sollevare la o non hai trovato ancora Dio, buon Natale! testa per trasformare, nelle eppure lo bestemmi, Anche senza un lavoro e senza dignità, piccole e grandi occasioni, il deserto del nostro mondo a volte con ferocia, anche se sei imbottito di felicità, in un giardino ospitale, in perché hai perso la fiducia, se in questa notte, come per regalo, un mondo senza frontiere, ma il tuo sangue brucia come il mio, ti ritrovi solo, dentro a un letto di il libero scambio della anche se ti hanno convinto che l’amore ospedale, diversità dell’amore. è la più bugiarda delle verità, buon Natale! [Buon Natale!] Spesso si sprecano più energie a difendersi che se sei ancora prigioniero di un errore A un secolo che muore, ad accogliersi: muri, fili che ti ha fatto male... buon Natale! [Buon Natale!] spinati, militari ai confini… Buon Natale, sconosciuto fratello lontano, Fratello non mollare mai, anziché dialogo, confronto ti auguro buon Natale [Fratello non mollare mai,] ed integrazione. Non solo quel profondo dal mio piccolo cielo italiano, ma rincorri anche tu quella stella, esodo da noi stessi ci apre non odiare [ma rincorri anche tu quella stella!] a ricevere il dono dall’alto, chi ti vuole rubare il futuro, la vita è una grande mamma che ti culla, ma anche tutti quei passi rendi il bene per il male, col suo alito immortale che, facendoci uscire da noi buon Natale! e un oceano d’amore. stessi per raggiungere chi più soffre, ci permettono di Anche se la guerra è in onda Anche senza l’albero riconoscerci figli e fratelli e tutto il mondo si circonda e i pacchetti da scartare, come Dio si attende da di frontiere senza libertà, anche senza tutta noi. anche se ai poveri questa festa artificiale, È la prospettiva di chi non restano che fame e trucchi, fosse, come gli altri giorni, crede, del cristiano. Certo è una bella sfida, non avanzi dei paesi ricchi, il giorno più banale... è per cuori tranquilli, per briciole di generosità, Buon Natale! pacifici del divano, ma ti 5
AV V E N T O Programma d’Avvento 2022 Catechesi d’Avvento per adulti Si terranno i mercoledì d’Avvento in due momenti diversi: Ore 15.00, Oratorio di Toscolano: rivolte principalmente agli anziani Ore 20.30, Oratorio di Maderno: rivolte principalmente agli operatori pastorali (membri del Consiglio Pastorale, catechisti, educatori). Tutti sono i benvenuti, nell’orario e nel luogo che preferiscono! Mercoledì 30 novembre Il Vangelo e i Vangeli: una verità multiforme Mercoledì 7 dicembre Il Vangelo secondo Matteo, guida del nuovo anno liturgico Mercoledì 14 dicembre Si compiono le promesse: I racconti dell’infanzia di Gesù nel Vangelo secondo Matteo. Liturgia penitenziale per adulti Nella chiesa Parrocchiale di Toscolano, mercoledì 21 dicembre ore 20.30 Preghiera di Avvento per bambini Nella cappella del Villaggio Marcolini Ore 8.10, subito prima di scuola Dal lunedì al venerdì Inizierà lunedì 28 novembre e si concluderà il 22 dicembre. Confessioni per ragazzi delle medie e adolescenti Chiesa Parrocchiale di Maderno Giovedì 22 dicembre ore 20.30 6 IN CAMMINO
AV V E N T O Andiamo fino a Betlemme! Pillole di riflessione di Don Tonino Bello verso il Natale Il viaggio è lungo, molto più lungo di quanto non lo sia stato per i pastori; è un viaggio faticoso, difficile, sembra quasi un salto nel buio. Ma questo viaggio che dobbiamo compiere “all’indietro” è l’unico viaggio che può farci andare “avanti”, sulla strada della felicità. L ’importante è muoversi. Per Gesù Cristo vale la pena Senza dubbio, tutto questo non è sbagliato. Però si corre il lasciare tutto: ve lo assicuro. E se, invece di un Dio glo- rischio di trasformare l’Avvento in una specie di palestra spi- rioso, ci imbattiamo nella fragilità di un bambino, con rituale, in cui si pratica l’allenamento alle buone virtù. La tutte le connotazioni della miseria, non ci venga il dubbio qual cosa resta sempre una esercitazione eccellente, ma dà di aver sbagliato percorso. Perché, da quella notte, le fasce una immagine riduttiva di questo grande momento di grazia. della debolezza e la mangiatoia della povertà sono divenuti i simboli nuovi della onnipotenza di Dio. Anzi, da quel Nata- Occorre allora guardare le cose anche dalla parte di Dio. Sì, le, il volto spaurito degli oppressi, le membra dei sofferenti, perché anche in cielo comincia l’Avvento, il periodo dell’at- la solitudine degli infelici, l’amarezza di tutti gli ultimi della tesa. terra, sono divenuti il luogo dove Egli continua a vivere in Qui sulla terra è l’uomo che attende il Signore. Nel cielo è il clandestinità. A noi il compito di cercarlo. E saremo beati se Signore che attende il ritorno dell’uomo. sapremo riconoscere il tempo della sua visita. Mettiamoci in cammino, dunque, senza paura. Il Natale di È una visione prospettica splendida, che ci fa recuperare una quest’anno ci farà trovare Gesù e, con Lui, il bandolo della dimensione meno preoccupata degli aspetti morali della vita nostra esistenza redenta, la festa di vivere, il gusto dell’es- cristiana e più interessata a cogliere il disegno divino di sal- senziale, il sapore delle cose semplici, la fontana della pace, vezza. la gioia del dialogo, il piacere della collaborazione, la voglia dell’impegno storico, lo stupore della vera libertà, la tenerez- Forse si potrebbe ripetere anche qui il gioco delle bambole za della preghiera. russe. Visto che anche per Dio la parola chiave dell’Avvento Allora, finalmente, non solo il cielo dei nostri presepi, ma è attesa: ma quali ulteriori parole si potrebbero successiva- anche quello della nostra anima sarà libero di smog, privo di mente trovare l’una all’interno dell’altra? Si può provare ad segni di morte e illuminato di stelle. indicarne due: salvezza e pace. E dal nostro cuore, non più pietrificato dalle delusioni, stra- riperà la speranza. Attese di comunione. Solidarietà con l’uomo. Bisogno di co- municargli la propria vita. Disponibilità a un perdono senza Noi guardiamo l’Avvento un po’ troppo dalla parte dell’uo- calcoli. Questi sono i sentimenti di Dio. mo. Forse bisognerebbe guardarlo di più dalla parte di Dio. Mi spiego. È impossibile non rifarsi alla tenerezza del Padre, alle sue C’è una parola chiave che caratterizza quest’arco dell’anno sollecitudini, alle sue ansie per il ritorno a casa di ogni figlio. liturgico ed è: attesa. È come una bambola russa: ad aprirla, Viene in mente la parabola del figlio prodigo: ‘Mentre era cioè, ne trovi un’altra: vigilanza. Se apri anche questa, ci tro- ancora lontano, il padre lo vide’. vi dentro speranza. E così via… Di qui l’avvio della speranza in ognuno di noi. Coraggio! È un gioco bellissimo di implicazioni e di esplicazioni, che ci Di qui anche l’avvio dell’impegno. Che cosa fare per non fa vedere quanto sia esteso il fronte su cui deve esprimersi la deludere le attese del Signore? Quali sono le “opere delle nostra conversione in questo periodo che ci prepara al Natale. tenebre” che bisogna gettare, e quali le “armi della luce” di Attesa. Vigilanza. Speranza. Preghiera. Povertà. Penitenza. cui bisogna rivestirsi? Non bisogna lasciarsi sfuggire l’occa- Conversione. Testimonianza. Solidarietà. Pace. Trasparenza. sione della concretezza. Ma, con questa procedura, si rimane ancora un po’ troppo Attingere a piene mani alla riserva utopica del Vangelo è l’u- dalla parte dell’uomo. Si dà troppo l’impressione, cioè, che nico realismo che oggi ci venga consentito. ● l’avvento costituisca un espediente ciclico che ci stimola a ricentrare la vita sul piano morale, e basta. 7
U N I T À PA S T O R A L E Non un punto di approdo, ma uno strumento per ripensare l’essere Chiesa nell’oggi L’Unità pastorale: identikit e attese Dalla Voce del Popolo dello scorso 29 settembre una riflessione a cura di Vittorio De Giacomi, guida dell’oratorio di Caino, dove si è intrapreso il cammino verso la costituzione dell’Up. Un messaggio stimolante anche e soprattutto per noi, che già siamo Up da qualche anno, ma che forse anziché acquisire ricchezza rischiamo di perdere forze ed identità che non si sentono più “chiamate” al di fuori del loro campanile. Un grande esempio ci viene dalle “semplici” bariste dell’Oratorio, che prima ancora di grandi discorsi e riflessioni teologiche profonde, al momento del bisogno, si sono rimboccate - nel vero senso della parola- le maniche, e di fronte alla necessità di gestire un solo oratorio (che non era il loro…) hanno dato piena disponibilità ed hanno permesso le attività estive prima e la nuova stagione oratoriale ora. Perché certamente per creare una Chiesa di laici attivi e testimoni occorre una preparazione e non l’improvvisazione, ma prima e comunque, tanta buona volontà e voglia di mettersi al servizio, e come diceva Don Tonino Bello “…si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri… mettiamoci alla ricerca dell’acqua da versare... sui piedi degli altri…”. Cominciamo col metterci a disposizione, e sarà già annuncio, servizio e testimonianza del Vangelo. L’Unità pastorale non è… U na comunità, se intende inserirsi nel processo di teri. Non si tratta semplicemente di accompagnare par- annuncio del Vangelo nella cultura odierna, dovrà rocchie e di ripensare alcuni incarichi tradizionalmente maturare alcuni caratteri essenziali. Anzitutto do- affidati ai sacerdoti: si tratta di iniziare un cammino di vrà tener presente che stiamo vivendo la fine di un “clima ripensamento della forma che la Chiesa ha assunto nel di cristianità”. In seconda battuta non potrà non conside- corso della storia. rare come la diminuzione del clero sia una situazione in evoluzione che sta portando ad una revisione dei soggetti Le difficoltà. Purtroppo, in diverse situazioni, si sta as- pastorali. Ultimo carattere da maturare è la consapevo- sistendo come a guidare la costruzione delle Unità pa- lezza dei fedeli laici come soggetti attivi dell’agire pa- storali (da parte di chi ne ha la responsabilità: presbiteri, storale. consigli pastorali…) non ci sia tanto la logica teologica conciliare, quanto piuttosto la necessità di gestire una Rispondere alle sfide di oggi come comunità crisi organizzativa che si è trasformata in una crisi sim- bolica della Chiesa. In questa situazione il rischio è quel- ecclesiale richiede l’uscire da una forma lo di vedere molte delle parrocchie, per secoli luoghi di “prete centrica” e addentrarsi in una forma vita relazionale di annuncio del Vangelo, accorpate in di Chiesa in cui il Popolo di Dio Up e ridotte a sole erogatrici di “servizi religiosi” dentro è la comunità che evangelizza. una logica parroco-centrica che vede l’accentramento di esperienze ecclesiali diverse come soluzione organizzati- Questo presupposto teologico, che era già maturato con va-gestionale migliore. Il rischio è quello di far diventare le nuove istanze ecclesiologiche del Vaticano II, non ave- l’Up il fine e non il mezzo per l’annuncio del Regno. va però mai avviato cammini di aggiornamento territoria- le. L’avvio di questi cammini è stato acceso e accelerato Cambiare prospettiva. L’urgenza pastorale è cambiare oggi, dall’incombente necessità di garantire un sacerdote il punto di partenza: non una necessità organizzativa, ma ad ogni comunità, alla luce del drastico calo dei presbi- un’azione pastorale di uomini e donne che esercitano in 8 IN CAMMINO
U N I T À PA S T O R A L E comunione i propri specifici carismi (ministri ordinati, struire una Up attorno al super-parroco, esso è chiamato ministri istituiti laici, religiosi, ministri di fatto…). Alcu- a celebrare l’Eucarestia e a essere animatore di vocazio- ni strumenti, anche normativi, ci sono (Spiritus Domini, ni e ministeri, lasciandosi ridefinire nella sua identità di Antiquum ministerium…) e il momento è favorevole. ministro della comunità che è chiamato a servire. L’Up non è nemmeno l’improvvisazione di un laicato animato L’Up non è una semplice somma di da sole buone intenzioni; la rinnovata ministerialità lai- cale richiede alla Chiesa locale di progettare percorsi di parrocchie, ma un nuovo soggetto formazione per quei laici/famiglie che sono chiamati ad missionario. assumere un ufficio ecclesiale. Occorre formare gli ope- ratori pastorali verso tre coordinate fondamentali: bibli- Non è nemmeno l’unità della pastorale, ma la differen- co-spirituali; teologico-pastorali; pedagocico-relazionali. ziazione delle realtà verso obiettivi comuni e condivisi a Occorre non cadere però nell’equivoco del clericalizzare livello teologico-pastorale. i laici: non si tratta di colmare vuoti lasciati dal calo dei preti, ma di cogliere spazi in cui lo Spirito chiama. L’Up L’Up non è un lifting per le parrocchie non è guidata dall’organizzazione matematica, ma da in difficoltà, ma il passaggio verso uno ciò che lo Spirito continuamente suscita: il primato non è giuridico ma pneumatologico. L’Up è quindi prima di stile di comunione incarnato nel territorio. tutto una nuova forma mentis che i battezzati (tutti: pre- sbiteri e non) sono chiamati ad assumere. Siamo immersi Non è un punto di approdo, ma uno strumento per ripen- in un deciso e decisivo processo, lo stiamo sapendo acco- sare l’essere Chiesa nell’oggi accorgendosi che lo Spirito gliere? La storia delle nostre comunità – che può essere ancora chiama ed ancora raduna. L’Up non è una super un gioioso futuro animato dallo Spirito oppure lo spe- parrocchia, non è una parrocchia più grande, non richiede gnimento per aver ingabbiato il Suo soffio – passa dalla un cambio di scala di misura. Essa è un cambio di stile, “forma” che stiamo dando alle Unità pastorali. ● l’uscita dalla gerarcologia piramidale: non è possibile co- Consiglio Pastorale dell’U.P. San Francesco d’Assisi Verbale del 28/09/22 L a riunione del Consiglio inizia con la preghiera, - Carlo rileva come il problema maggiore sia la mancan- l’invocazione dello Spirito Santo e la lettura di 1Cor za di formazione. Inoltre ricorda la mancanza di tempo 12,4-7. Dopo l’appello di rito vengono affrontati i dovuta al diverso contesto sociale e lavorativo, che con- seguenti temi: diziona la possibilità di dare la propria disponibilità. La mancanza di tempo impedisce anche la preghiera e la 1) I ministeri laicali istituiti spiritualità vissute personalmente e quindi il cammino vocazionale. - Il Parroco presenta il tema principale della riunione pro- ponendo una riflessione sul documento della CEI “I mi- - Francesco afferma che in futuro servirà sempre più nisteri istituiti del lettore, dell’accolito e del catechista”. compiere scelte radicali per essere cristiani autentici, an- che per i laici. Ribadisce l’importanza del coinvolgimento attivo e isti- tuito dei laici nel ricoprire i vari ministeri nel mutato con- - Ornella richiama l’importanza della testimonianza di testo ecclesiale che stiamo vivendo. Il ruolo dei ministri fede e si dichiara entusiasta della proposta dell’istitu- istituiti non è solo pratico, per aiutare i sacerdoti a livello zione dei ministeri, come riconoscimento da parte della di fare, ma si amplia come esercizio del sacerdozio co- Chiesa del servizio prestato e accompagnamento. Il ri- mune dei fedeli, che trae forza dal Battesimo. Si tratta di conoscimento del Vescovo è importante, come chiamata un cambiamento di sensibilità e consapevolezza in linea alla responsabilità, non solo per il ministro ma anche di con la visione carismatica tipica di S. Paolo e la proposta fronte alla comunità dei fedeli. del Concilio Ecumenico Vaticano II. - Vengono chiesti chiarimenti su aspetti pratici riguardo Don Roberto presenta poi il cammino proposto dalla compiti, ruoli e formazione dei ministri. Nota CEI per l’istituzione dei ministri istituiti. - Don Roberto presenta come centrale il ruolo, nuovo per 9
U N I T À PA S T O R A L E noi, del catechista che aiuta e coordina la vita ministeria- aiutarle a comprendere il significato e il valore di un le e liturgica della comunità. cambiamento così difficile. - Renato, ribadendo l’utilità dei ministri laici, richiama 2)Varie ed eventuali l’importanza del ruolo del sacerdote come ministro isti- tuito. Importante la prospettiva vocazionale e soprattutto - Francesco riferisce di aver organizzato l’apertura la formazione di chi si assume un impegno serio nella dell’Oratorio di Toscolano il sabato e la domenica. comunità. - Chiede di poter ottenere dal Comune la possibilità di - Si intavola un confronto sul tema dell’attuabilità nel no- chiudere l’accesso carrabile al sagrato della chiesa di To- stro contesto, sulla comprensione che i scolano. fedeli possono avere, sugli aspetti pratici ed anche eco- - Emerge la criticità della situazione giovanile e ci si in- nomici, ecc… terroga su come affrontarla non solo in modo repressivo ma costruttivo. Don Daniel relaziona sulle proposte edu- - Don Daniel richiama la bellezza e la difficoltà del lan- cative dell’oratorio. Si propone di costituire una commis- ciarsi, ricordando l’origine soprannaturale della vocazio- sione di Pastorale Giovanile per riflettere sul fenomeno. ne cristiana e al ministero istituito. In un contesto di fede ci si può lasciar andare ad uno slancio di generosità e di - Presentazione dei prossimi appuntamenti comunitari e fiducia. della Catechesi di Avvento. - Don Roberto, alla domanda “Da dove iniziare?”, ri- 3) Comunicazioni del Parroco sponde “Dalle persone”. Persone buone, disponibili e competenti che già ci sono e donano il proprio tempo. - Don Roberto relazione sulla situazione del suono del- le campane di Maderno alla luce delle vigenti normative Inoltre la presenza dei ministri potrà aiutare i preti a es- comunali e regionali. sere e fare i preti, cioè concentrarsi sul loro specifico: Eucarestia e remissione dei peccati. Anche il sacerdote - Accenna alla situazione delle scuole materne presenti ha bisogno di vivere e celebrare bene per sostenere la sul territorio. propria vita di fede e quindi il ministero. - Il Consiglio si aggiorna al 18 gennaio 2023 e si conclu- - Vincenzo propone di presentare alle comunità, in mo- de con la preghiera e la benedizione. ● menti significativi, il cammino che si sta iniziando per Il nuovo Consiglio Pastorale UP Auriemma Francesco Lenzi Angela Sandoni Banalotti Jessica Molinari Andrea Bergamini Elena Olivetti Bernardo Bertella Gianpietro Paladini Carlo Bonomini Silvia Pasini Vania Caldana Mattia Righettini Fabio Cobelli Giovanni Righettini Grazia Crescini Vincenzo Righettini Ornella Delai Paolo Sardone Vincenzo Dibitonto Fausto Tavernini Susanna Fontana Renato Zambiasi Elvira 10 IN CAMMINO
G I O R N ATA M I S S I O N A R I A Grandi sfide per la Missione Vite che parlano COMMISSIONE MISSIONARIA U.P. SAN FRANCESCO di Dio avvolgendolo gli fecero cogliere il senso della vita: quello fu il primo e fondamentale passo verso la nuova vita in uscita dal proprio egocentrismo ma molti altri passi restavano da fare. Anche noi dobbia- mo camminare, anzi correre, nella luce del Vangelo, attratti dall’Amore di Dio. Queste non sono solo fac- cende per anime pie e belle ma grandi sfide che atta- nagliano l’intera umanità. La Madre Terra alle prese col riscaldamento globale, la siccità, le inondazioni, intere nazioni devastate da guerre, rapinate delle ma- terie prime, famiglie ed imprese impoverite dall’infla- zione e dall’aumento dei costi dell’energia… questa quotidiana e sistematica tragedia che scorre davanti ai nostri occhi e dentro la nostra carne sta scavando un solco sempre più profondo che sbocca nella dispe- razione, sfocia nella violenza o si spegne nella rasse- gnazione, soprattutto dei più poveri. In tali critiche situazioni spesso operano i missionari che, con pochi mezzi, sanno irrigare i cuori con la Parola, la Preghie- ra e l’esempio, favorendo la germinazione della soli- dale ed universale fratellanza. Voi mi sarete testimoni fino ai confini della terra e riceverete forza dallo Spiri- to Santo, ci ricorda Cristo. Se la linfa dello Spirito ci attraversa saremo un’umanità nuova: con la nostra C vita renderemo la presenza del Cristo nel mondo, por- ome Cristo è il primo missionario del Padre teremo luce dove dominano le tenebre ed amore dove così ogni cristiano è chiamato a essere missio- c’è guerra ed odio. Se lo accogliamo il Signore lavora nario e testimone di Cristo e la Chiesa univer- attraverso di noi, compassionevolmente. sale è chiamata ad evangelizzare. Facciamo un rapido Come diceva Paolo VI “L’uomo contemporaneo esame di coscienza: ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, e se • Le nostre vite parlano o sparlano del Cristo? ascolta i maestri lo fa perché sono testimoni.” • Le nostre esperienze sono testimonianze di vita do- Sono i Testimoni che ci fanno pensare e cambiare. nata? È lo Spirito Santo che ci parla, ci converte, ci ricon- • Partecipiamo alla missione universale della Chiesa? nette alla vita e ci fa perseverare. È Il mondo la palestra di vita dove dobbiamo lasciare il segno costruttivo e solidale del nostro passaggio e Tutti siamo invitati a metterci in ascolto della Parola dove consegneremo il testimone che ci connette alle e delle testimonianze dei missionari che con le loro altre generazioni. vite ci parlano del Cristo risorto e vivo, speranza per il mondo intero. Ascolto, annuncio, scelta ed azione: “Continuo a sognare la chiesa tutta mis- sono le fasi cruciali ed impegnative che sconvolgono sionaria e una nuova stagione dell’azione le nostre certezze e sicurezze. È quanto capitò a Sau- missionaria delle comunità cristiane.” lo, folgorato dall’incontro col Cristo, che improvvi- Con queste parole papa Francesco ha concluso la samente capì ciò che fino a quel momento non aveva Giornata Missionaria Mondiale 2022 ● né compreso, né visto, né vissuto. La luce e la voce 11
C A R I TA S Caritas - Qualche notizia Stiamo attraversando un periodo della Storia del nostro Paese ed internazionale veramente difficile. GRUPPO CARITAS P andemia, guerra, crisi energetica, disastri ecologici, Persone che ringraziamo veramente di cuore anche da parte hanno fiaccato il nostro spirito. dei nostri utenti che sono in prevalenza badanti ed immigrati E la situazione italiana, pur migliore di tanti altri Paesi ma anche, seppur più raramente, persone del nostro paese. del mondo, non è certo confortante con 5,6 milioni di poveri Con le offerte di denaro raccolte contribuiamo, inoltre, assoluti pari al 9,4 % della popolazione. all’invio di pacchi nei paesi bisognosi, sosteniamo adozioni In questo contesto Caritas ha cercato di dare il suo contribu- a distanza, contribuiamo alle iniziative della Caritas diocesa- to, erogando nell’anno corrente quasi 15 milioni di euro in na (mensa Menni). beni e servizi materiali (mense, empori, pacchi viveri, buoni Il messaggio dell’ultimo incontro provinciale avvenuto a ticket, ospitalità). Brescia nell’ottobre 2021 in ricorrenza dei 50 anni della Ca- Grazie alla sua capillare presenza nel territorio della diocesi ritas aveva come tema “L’ABITARE OGGI DI CARITAS” bresciana (ben 286 parrocchie hanno un centro Caritas) ma e ci sollecitava ad un cambiamento interiore con l’obiettivo anche in collaborazione con le amministrazioni locali, si è dell’avvicinamento al prossimo, non solo in maniera mate- cercato di porre rimedio alle varie richieste provenienti del riale, ma con reciprocità e calore dopo un periodo di impove- territorio, richieste particolarmente pressanti quest’anno. rimento delle relazioni dovuto alla pandemia. In questo contesto la Caritas di Toscolano Maderno è una Tale messaggio è probabilmente rimasto in gran parte disat- piccola realtà composta da una decina di persone animate teso per via delle pesanti situazioni di emergenza verificatesi da spirito di solidarietà che offrono qualche ora settimanale in questo ultimi tempi. del proprio tempo per tenere aperto, ogni martedì pomerig- Il 5 novembre a Brescia si è svolto il consueto appuntamento gio, un centro di raccolta/distribuzione presso l’oratorio di annuale delle Caritas parrocchiali avente come tema Maderno. “INSIEME PER UNA CIVILTÁ DELL’AMORE”. E sono tante le persone che portano le loro cose al centro con Anche in questo caso la nostra speranza come Caritas è che la consapevolezza di dare il loro contributo a fin di bene sia ognuno di noi si sforzi di vedere e poi di andare oltre il pro- da un punto di vista ecologico (riutilizzo) che umanitario. prio piccolo mondo. ● Una “goccia” importante Terminato positivamente il mercatino estivo a Toscolano, ora ci si prepara all’appuntamento natalizio IL GRUPPO DEL MERCATINO È noto a tutti il modo di dire che scorso e questo non può che farci dell’oratorio subiranno un incremento “Un piccolo contributo per una piacere. Sappiamo tutti come la nefasta e dunque, ogni iniziativa che possa grande necessità è come una situazione europea, alle cui porte si contribuire ad alleviare l’impatto goccia nel mare ma, se quella goccia sta vivendo il dramma di una guerra economico è ben accetta. Il mercatino non ci fosse, al mare mancherebbe feroce, stia portando con sé come estivo è certamente una di queste ed qualcosa”. conseguenza certamente secondaria anzi, possiamo dire, la principale. Ecco, pensiamo che il contributo che rispetto al dolore e alla morte di tante Ma perché questo articolo non il mercatino e la pesca di beneficenza persone, anche quella del rincaro dei assomigli troppo ad un resoconto di danno alle esigenze della parrocchia di costi energetici per le società, per le fine esercizio, ci piace ricordare come Toscolano, sempre importanti anche imprese e per le famiglie. l’organizzazione, l’allestimento, la sotto il profilo economico, siano Tra le famiglie, dunque, non possiamo gestione del mercatino sia anche un qualcosa di più di una goccia. non inserire anche la “famiglia modo per consentire ad un gruppo Quest’anno l’importo ha superato parrocchiale”. Sicuramente i costi di persone di sentirsi parte viva della di circa mille euro quello dell’anno di gestione ordinaria della chiesa e parrocchia e, allo stesso tempo, 12 IN CAMMINO
C A R I TA S un’occasione per loro di incontro, contribuito offrendo i propri oggetti parrocchia può e vuole continuare di condivisione, di dono del proprio e chi, comprando e pescando, ha a vivere. Proprio per questo, e per tempo agli altri. consentito di raggiungere una riuscita confermare che questa voglia c’è Con queste righe ringraziamo tutti ancora, concludiamo invitando tutti coloro che hanno contribuito in più che soddisfacente. voi che state leggendo a passare a modi diversi alla buona riuscita Questo esito positivo ci aiuta a ben visitare anche il prossimo imminente dell’iniziativa: chi ha allestito la sperare per il futuro, pur in mezzo a Mercatino di Natale che verrà come parte tecnica delle scaffalature per tante incertezze; ci aiuta a dire che di consueto allestito nel salone Pio XII l’esposizione nel salone dell’oratorio, fin quando ci saranno persone che, dell’oratorio di Toscolano. chi ha preparato l’allestimento, chi si accorgendosi delle necessità della Vi aspettiamo! Non lasciamo mancare è reso disponibile per coprire i turni parrocchia, avranno voglia di mettersi la nostra goccia al mare dei bisogni di apertura del mercatino, chi ha a disposizione, sarà il segno che la della nostra parrocchia. Grazie! ● 13
O R AT O R I O NOI CI SIAMO! Domenica 9 ottobre si è dato inizio al nuovo anno catechistico. Ed è un nuovo inizio speciale, con la riapertura dell’oratorio di Toscolano nei fine settimana oltre alle normali attività dell’oratorio di Maderno. È stato bello rivedere tante persone lavorare insieme, impegnate per i nostri ragazzi ELVIRA, MELISSA E FEDERICA L a giornata di apertura dell’anno sacco e con la pizza che l’oratorio generosamente preparate dai genitori catechistico è stata preparata ha generosamente offerto, e e offerte a tutti! nei minimi dettagli e ha avuto chiacchierato piacevolmente un grande successo. mentre i ragazzi, grandi e piccini, Ringraziamo tutti coloro che hanno Ci siamo trovati alla S. Messa in si sono cimentati in mille giochi collaborato all’organizzazione della chiesa parrocchiale a Toscolano organizzati dagli animatori in modo festa, a tutte le famiglie che hanno con la partecipazione numerosa di coinvolgente: anche i genitori partecipato e condiviso questa genitori e bambini, durante la quale hanno partecipato a qualche gioco, bellissima giornata e un grazie abbiamo assistito al sacramento divertendosi molto. particolare a don Daniel. del battesimo di due fratellini, e Dopo pranzo, siamo stati addolciti successivamente è stato affidato dallo zucchero filato preparato Il momento più bello è stato il lancio ai catechisti il loro mandato per il dal gruppo giovani e dalle crepes, dei palloncini: ad ogni palloncino, nuovo anno. preparate dalle mamme e dalle rigorosamente biodegradabile, è catechiste volontarie... Davvero stato legato un messaggio, scritto Finita la Messa, i bambini sono stati Super! da bambini, ragazzi e genitori… accolti in oratorio dagli animatori: Il ricavato servirà per chissà dove saranno arrivati i l’oratorio era colorato, allegro e l’autofinanziamento dei giovani per nostri pensieri.... di pace, auguri, e gioioso. la G.M.G. a Lisbona ad agosto 2023. speranza... speriamo lontano!! ● Abbiamo pranzato insieme, al Di seguito merenda con le torte 14 IN CAMMINO
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O R AT O R I O I nostri giovani hanno bisogno di una soglia da attraversare Il cancello aperto Dobbiamo essere testimoni, aprendo le nostre braccia, aprendo i nostri cancelli FRANCESCO AURIEMMA B uona parte della mia adolescenza l’ho trascorsa attra- attraversare quella soglia e lì troveranno il volto del Signore, versando la soglia di quel cancello, quello dell’orato- poi forse, nel loro cammino attraverseranno un’altra soglia, rio di Toscolano; seppure spesso prendo le distanze quella della Chiesa. da una concezione dualistica della vita e della società, nella Questo non significa consentire che in certi luoghi si quale prevale una visione dicotomica, cristiani e non cristia- assumano comportamenti non adatti alla morale cristiana, ni, praticanti e non praticanti, buoni e cattivi, sacro e profa- me per poter chiedere questo, dobbiamo esserne prima no; quella soglia ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un testimoni, aprendo le nostre braccia, aprendo i nostri portale, ovvero il passaggio in un luogo caratterizzato da cancelli. qualcosa di diverso, potrei quasi lontanamente paragonarlo Varie vicissitudini e il COVID hanno creato le condizioni alla soglia di una chiesa. perché l’oratorio di Toscolano chiudesse, riducendosi ad un Cosa le accomuna? Cosa le rende testimoni del messaggio parcheggio estivo e ogni volta che passavo davanti a quel cristiano? Cosa di nuovo ha portato Cristo nella società luogo calava nel mio cuore un velo di tristezza; comprendo ebreo/ellenistica di due millenni fa? Quale volto del Padre che è comunque presente l’oratorio di Maderno, ma perché ha mostrato? Se dovessi spiegarlo a dei ragazzi direi che non provare a riaprire anche quel cancello, quelle braccia? Cristo ha scandalizzato per la sua apertura, apertura verso Con i nostri sacerdoti e con Elvira ci siamo proposti di lo straniero, verso le donne, verso i bambini, verso i pagani, aprirlo almeno il fine settimana, se avessimo trovato la verso l’essere umano nella sua interezza, comprese fragilità disponibilità di qualche mamma; in pochi giorni abbiamo e limiti. riscontrato un’ampia disponibilità che ha consentito di Per questo motivo quelle soglie devono restare aperte, impostare turni sostenibili per madri di famiglia. un’apertura che mi ha consentito di allontanarmi nella Quel cancello aperto sono le braccia aperte di queste consapevolezza che se fossi tornato avrei trovato una porta mamme, che vedono in quei ragazzi e bambini i volti dei aperta, come aperte erano le braccia, nella bellissima parabola loro figli, quel cancello sono le braccia del Signore nelle del padre misericordioso. I nostri giovani hanno bisogno quali ogni essere umano può tornare perché saranno sempre di questo, di una soglia da attraversare, se impareranno ad aperte. ● 16 IN CAMMINO
O R AT O R I O LAVORI, LAVORI, LAVORI!! I l piccolo parco giochi e il campetto da pallavolo / basket dell’Oratorio di Maderno iniziano pian piano a tornare a nuova vita! Abbiamo provveduto alla manutenzione ordinaria di altalena, scivolo e palestrina, garantendo la sicurezza del legno e dei vari componenti. È stata sostituita una sagoma a molla vittima di uno “sfortunato incidente” La spesa per questi interventi è stata di € 1781.00. Per completare la riqualificazione del parco giochi, rendendolo anche molto più sicuro, mancherebbe la pavimentazione in gomma antitrauma del costo indicativo di €1500.00. Tutto questo per rendere l’oratorio un posto bello e sicuro per i nostri bambini. Ovviamente non è indifferente per l’Oratorio affrontare questa spesa. Se qualcuno volesse fare un’offerta, di qualsiasi entità, sarebbe un gesto bello di solidarietà e d’aiuto. È possibile farlo consegnando l’offerta a don Daniel (per piccole somme) oppure Infine sono state sostituite le retine dei canestri e la rete da con bonifico su conto corrente intestato “Parrocchia S. pallavolo Andrea Apostolo” IBAN: IT90N0306955311100000004383 Causale: offerta liberale pro Oratorio Ricordiamo che le offerte alla parrocchia sono detraibili dal 730, sia per privati che per possessori di partita IVA. In questo caso basta contattare il Parroco don Roberto prima di fare l’offerta. Grazie a tutti per la generosità! ● 17
O R AT O R I O Piccoli semi di bene e santità Holywin: la vittoria della Santità DON DANIEL H olywin: i Santi vincono! Questo è il nome della se- alcune persone di Dio. rata vissuta da alcuni coraggiosi ragazzi delle medie San Francesco e Santa Chiara con la loro scelta di essere delle nostre comunità il 31 ottobre. tutti di Dio e di Madonna Povertà. L’idea, nata dai giovani educatori, non era di andar contro Santa Cecilia, patrona della musica e del canto, forma o in concorrenza con Halloween, anzi. Voleva essere un sublime di preghiera. recuperare la bellezza di far festa nella Vigilia di Ognissanti, Sant’Ercolano, figura tanto cara alle nostre comunità. guardando alla santità. Santa Teresina e la sua “piccola via”: la santità delle piccole Abbiam giocato un po’ con le parole. L’espressione inglese cose. “All Hallow’s Eve” significa appunto “Vigilia di tutti i Infine abbiamo pregato davanti a Gesù Eucarestia, Santi”. Attraverso i secoli, e passando per la Scozia, le parole nell’antica cripta di Sant’Ercolano: un luogo suggestivo si sono trasformate: “[All] Hallow’ee” che poi è diventato che ci ha aiutato a recuperare il giusto clima di preghiera. “Halloween”. Ci siamo permessi un ultimo cambio di Lì, dove per secoli i nostri avi han pregato, davanti a Gesù parole: “Holywin”. I santi vincono perché “la salvezza abbiam scritto le nostre preghiere, cercando di capire cos’è appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello” il sale della nostra vita, come essere luce del mondo. (Ap 7, 10). È stato veramente un bel momento. Vittoria non contro qualcuno o qualcosa ma grazie alla bontà del nostro Dio. Forse verrà la domanda: erano tanti? Rispondo: poco importa. Tanti o pochi erano giovani ragazzi Sicuramente le tradizioni legate alla ricorrenza di Halloween che in una sera di festa han scelto di essere in Oratorio, sono di origine celtica e pagana, ma hanno incontrato hanno accettato di pregare. E l’han fatto bene. il cristianesimo e quindi... perché non tenere il buono, Anche grazie a genitori coraggiosi che han fatto una scelta aggiungendo Dio, che è il meglio?! buona e bella per i loro figli. La scelta di assecondare il loro Ecco dunque la serata di “Holywin”: stare insieme, desiderio di festa, ma indirizzando là dove c’è la vita vera. mangiare una pizza, giocare e divertirsi, anche in costume. Piccoli semi di bene e santità, che vogliam tornare a Per concludere però con la riflessione sulla santità e la seminare nella vita dei giovani. preghiera. Concludo con un sincero ringraziamento per chi ha Abbiamo camminato per il paese cercando dei santi: erano partecipato e per chi ha preparato: avete fatto qualcosa di i giovani che si son messi in gioco per raccontare la vita di bello e il Signore sicuramente benedirà e farà portar frutto. ● 18 IN CAMMINO
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RIFLETTIAMO Troppo spesso, oggi, anche i figli divengono un progetto pianificato al pari di tutto il resto della nostra vita: ci prepariamo al futuro, cerchiamo un lavoro che ci soddisfi e ci permetta tutto ciò che sogniamo, la giusta dose di desideri da soddisfare, la casa, l’automobile perfetta… e quando tutto ci sembra pronto, di aver goduto abbastanza per dedicarci anche ad altro, allora è il momento di un figlio. E spesso tutto questo è mascherato dalla convinzione che sia per rendere tutto perfetto e più giusto proprio per questo bimbo che nascerà. Ma per un bimbo non sono queste le certezze necessarie, i doni importanti, la vita vera. Certo responsabilità e coscienza sono fondamentali, ma non coincidono con il sostituire il senso dell’Amore che è Condivisione e Dono con uno sterile planning Specchio, specchio delle mie brame chi sarà il genitore più bravo del reame? Non si nasce genitori, ma lo si diventa SUSANNA G esù come ogni uomo che vie- ne al mondo, nacque in una famiglia. Certo, la Sua fu una famiglia molto particolare, però quello che è vero per Lui è vero anche per noi. Ciascuno di noi nasce in una famiglia particolare, perché nessuna famiglia è uguale all’altra. Sicuramente quelle di oggi non sono quelle di un tempo, anzi in un certo senso sono proprio l’oppo- sto, ma questo non ci autorizza a dire che anche allora non ci fossero aspet- tative, desideri, progetti, difficoltà, an- gosce… essere che ogni figlio è un dono. Non figli come conferma della nostra buona Qualsiasi sia il tempo a cui ci è scontato che in una coppia arrivi prestazione, come fosse una prova di riferiamo, la decisione di avere un un figlio. Tuttavia questa situazione successo, nell’ impervia impresa di figlio è sempre preceduta dal desiderio difficile rivela una verità profonda che crescerli. E quindi per compensare le che pervade tutto il periodo dell’attesa. tocca ogni figlio: nessun figlio è un nostre assenze, i nostri sensi di colpa, Un bambino prima di essere concepito diritto! Anzi un figlio non è nemmeno riempiamo questi vuoti di giochi, viene desiderato, pensato, poi riducibile a un desiderio. Un figlio di regali, di consensi non sempre immaginato. La maternità e la paternità può essere voluto, atteso, cercato, dovuti… corrispondono alla forma più speciale desiderato ma…anche quando arriva I bambini hanno soprattutto bisogno di di attesa. L’ attesa di un figlio è fatta sarà sempre “altro”, diverso da quello speranza e di futuro. di pensieri, di sogni, di fantasie, di che il papà e la mamma volevano. Hanno bisogno che i genitori si aspettative. Non si nasce genitori, ma Ogni figlio viene da lontano, rispetto accorgano di loro anche dai loro lo si diventa quando si mette al mondo ai genitori, viene da Dio. Egli o ella silenzi. un figlio e le capacità genitoriali si rappresentano un disegno ben più Hanno bisogno che gli adulti acquisiscono lungo tutto l’arco della grande di quello che i genitori possano che incontrano siano capaci di sua crescita. Essere genitori significa mai immaginare. autorevolezza, fermi e coerenti, qualità assumersi le responsabilità pratiche e L’ Amore si sa è la parola chiave che dei più saggi. la bellezza della crescita dei figli, in un subito sovviene a un genitore se gli E la consapevolezza che nel mondo in percorso che comunque non permette viene chiesto che cosa occorre ai figli cui vivranno esistono, oltre alle regole, rassicuranti certezze. per crescere felici. A volte però noi le relazioni e che le une non sono meno L’unica certezza però dovrebbe genitori pretendiamo la felicità dei necessarie delle altre. ● 20 IN CAMMINO
S C U O L E M AT E R N E “La mindfulness incontra i bambini” PAMELA, MAMMA DI DUE BIMBI E PSICOLOGA “ Mindfulness”… una parola sconosciuta, o una parola già sentita che rimanda a tanti significati magari an- che non cosi chiari, o ancora una parola che incurio- sisce… proviamo a conoscerla meglio. La pratica della Mindfulness fa riferimento all’allenamento della consapevolezza, cioè all’allenamento ad ascoltare, osservare, conoscere con attenzione e senza giudizio i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre sensazioni, per conoscerci meglio e gestire con più serenità e senso di efficacia le diverse situazioni della vita quotidiana. Ormai innumerevoli ricerche scientifiche hanno dimostrato l’efficacia a livello di benessere psicoemotivo e fisiologico della pratica della Mindfulness soprattutto in età evolutiva ma non solo. La maggiore capacità di prestare attenzione e concentrarsi, accogliere e gestire con più facilità emozioni diverse, soprattutto quelle più faticose come la rabbia, la frustrazione e la paura, ma anche godere maggiormente della felicità, della gentilezza e della calma; e non possiamo scordare come queste capacità aiutino il bambino, il genitore, l’insegnante a guidare il proprio comportamento senza farsi travolgere da pensieri ed emozioni ma insieme ad essi, portando tutte le proprie risorse al momento presente, l’unico sul quale si ha le nuvole nel cielo, o indica la luna e si chiede: “ chi veramente possibilità di agire. l’accende la sera?” Come ci raccontano anche i personaggi di Kung-Fu Chi chiude la sera il mare? I bambini che conoscono il Panda “Ieri è storia, domani è un mistero ma oggi è un mondo attraverso le piccole cose sono come dei piccoli esploratori in terre sconosciute, sono portati a condividere il sentimento di gioia della scoperta con i pari, con i genitori, gli insegnanti. IERI è STORIA, Allenare la consapevolezza del sentire del cuore, del DOMANI è UN MISTERO sentire della mente e del sentire del corpo, permette loro di godere pienamente del loro essere esploratori MA OGGI è UN DONO... sostenendo e promuovendo la loro capacità di dirigere l’attenzione e la concentrazione, di famigliarizzare con le loro emozioni per conoscerle e gestirle con serenità e dono, per questo si chiama presente”. coraggio, di percepire il loro corpo come un compagno I bambini hanno naturalmente lo sguardo del cuore e di viaggio del cuore e della mente e sostenerli nello della mente di colui che guarda il mondo circostante sperimentare una maggior capacità di regolazione del per la prima volta e trovano la bellezza anche in cose loro comportamento. semplici e che stanno vivendo in questo istante. “Calmo e attento come una ranocchia” …titolo di un Un bambino può provare stupore e stimolare negli adulti meraviglioso libro di Mindfulness per bambini che in una gioiosa curiosità quando scopre una coccinella nel modo semplice ne raccoglie l’immenso significato. giardino, ad esempio, o quando raccoglie sassolini e Provare per credere!!! ● conchiglie sulla spiaggia, quando guarda meravigliato 21
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