MENSILE DELL'ASILO DEI NONNI - Anno XI N 11

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MENSILE DELL'ASILO DEI NONNI - Anno XI N 11
MENSILE DELL’ASILO DEI NONNI        Anno XI N° 11

S. Giovanni Paolo II - Coccolia   Novembre 2019
MENSILE DELL'ASILO DEI NONNI - Anno XI N 11
Cooperativa Sociale a.r.l. - ONLUS
                                               in questo numero
Benedetta Bianchi Porro                        L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ
Sede: Coccolia (RA) Via Ravegnana 737          a cura di LUISA CORAZZA

                                               "Venite, adoriamo il Signore che viene per noi"        3
Presidente:        Luisa Corazza
Vice-Presidente: Francesco Bruni               Riflessioni di fine anno con proponimenti             12
Consiglieri:       Marina Cambiuzzi
                   Mariasilvia Monterastelli   L’ANGOLO DELLE RIFLESSIONI
                   Giuseppe Russo              La regolare e gentile discesa della pioggia           14

                                               L’ANGOLO DEL DIALETTO E DELLE TRADIZIONI
                                               a cura di LAUBER
“LA VOCE DEI NONNI”                            NUVEMBAR 2019 | Novembre 2019                         16
                                               Racconti per grandi e piccini                         18
Mensile dell’                                  Il modo di dire del mese                              19
Asilo dei Nonni - S. Giovanni Paolo II
Centro Diurno e Comunità Alloggio              L’ANGOLO DELLE NEWS
Via Ravegnana, 737 | Coccolia (RA)             Nel Calendario romano ora anche Maria SS. di Loreto   20
Tel. 0544 569177 | Fax 0544 239947             10 dicembre                                           21
                                               Strasburgo città simbolo della convivenza             22
e-mail: info@asilodeinonni.com
                                               Lista “S” cosa è?                                     23
web site: www.asilodeinonni.eu
                                               A Milano i rangers della strada in azione             24

Direttore Responsabile                         L’ANGOLO DELLE CURIOSITÀ
Giuseppe Russo                                 W o …la lingua del web                                25
                                               L’Avvento nelle tradizioni                            26
Redattori
Laura Bertoni                                  L’ANGOLO DELLA STORIA
Luisa Corazza                                  9 novembre 1989 giù il muro di Berlino                28
Daniela Elleri
Clara Mughini                                  L’ANGOLO DELLA SALUTE E DEL BENESSERE
Daniela Ronconi                                Un caffè contro la demenza?                           30
Giuseppe Russo
                                               L’ANGOLO DELLA MEDICINA
Alessandro Abiuso
                                               Colesterolo "davvero cattivo"                         31
Don Paolo Szymusiak
                                               FOTOCRONACA DELLE ATTIVITÀ DEL CENTRO
Pubbliche Relazioni
                                               I compleanni                                          32
Luciana Guardigli
                                               Nonne al lavoro                                       34
                                               A scuola di mnemonica                                 36
Stampa e Grafica
                                               Fisioterapia di gruppo                                37
Tipografia GE.GRAF srl                         Gita a S. Giovanni Rotondo e S. Matteo in Lamis       38
V.le 2 Agosto, 583 - Bertinoro (FC)
T. 0543 448038 - gegraf@gegraf.it              L’angolo degli aforismi                               39
www.gegraf.it
                                               L’angolo dell’umorismo                                40
                                               Mercatissimo                                          41
                                               Pranzo di Natale                                      42
In copertina: Giotto, Visitazione (1306)       La posta del direttore                                44
MENSILE DELL'ASILO DEI NONNI - Anno XI N 11
Papa Francesco bacia la statua
                                                                            del Bambin Gesù a Betlemme

L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ

“Venite, adoriamo il Signore
che viene per noi”
L’1 dicembre è il primo giorno di Avvento ed è       commenti dei Padri e Dottori della Chiesa evi-
importante sapere che la sua doppia caratteri-       denziano sempre più l’orientamento escatolo-
stica nell’eucoligia è definita: venuta di Cristo    gico dell’Avvento e dell’intero ciclo natalizio.
nella carne e suo ritorno glorioso alla fine della   Le Norme generali per l’ordinamento dell’anno
Storia.                                              liturgico e del calendario affermano la doppia
Se percorriamo la sua Storia lungo il corso dei      caratteristica:
secoli ci rendiamo conto che essa conservò           a) Preparazione alla solennità del Natale in cui
sempre i due grandi aspetti di preparazione alla         si ricorda la prima venuta dell’Emanuele, il
nascita temporale di Cristo e di attesa del suo          Dio tra noi uomini;
glorioso ritorno finale.                             b) Nello stesso tempo, è il periodo in cui at-
L’orientamento dell’Avvento è escatologico               traverso tale ricordo, lo spirito viene guidato
come lo è l’intero ciclo natalizio.                      all’attesa della seconda venuta del Cristo alla
Per eucologia si intende lo studio sotto vari            fine dei tempi.
aspetti dogmatico, mistico, liturgico della          La preghiera delle celebrazioni domenicali e
preghiera ed è per questo che i testi liturgici, i   feriali sono uno intrecciarsi di temi frutto della

                                                                                  NOVEMBRE | 2019    3
MENSILE DELL'ASILO DEI NONNI - Anno XI N 11
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ

meditazione sul senso della memoria liturgica           difatti nell’Invitatorio, che canta l’umile nascita
del Natale e del valore della storia riletta alla       di Cristo “Cristo è nato per noi: venite adoria-
luce dell’attesa di ciò che ne costituirà il com-       mo” si prova come una specie di risveglio e si è
pimento.                                                introdotti a pensare che non si tratti più di una
Nella preghiera sono presenti espressioni che           venuta gloriosa.
commentano il valore dell’evento dell’incarna-          L’Avvento è un tutt’uno con il Natale. La Chie-
zione e altri aspetti dottrinali del mistero che        sa attende il Cristo Re che deve venire nella
viene celebrato.                                        gloria a perfezionare il suo mistero di salvezza:
San Bernardo scrive che la Chiesa celebra l’Av-         così, scoccata la mezzanotte, essa celebra con
vento con tanta pietà perché esso nasconde              solennità la sua nascita nell’umiltà della carne,
un grande sacramento.                                   pur mantenendo la visione escatologica del
Il sacramento dell’Avvento è il “sacramentum            mistero di Cristo, che è inscindibile dalla pietà
mysterium” di cui parla San Paolo nella lette-          liturgica.
ra agli Efesini 1,9-10 “…facendoci conoscere il         Nel giorno dell’Epifania, si annunciano le fe-
mistero della sua volontà, secondo la benevo-           ste mobili che di anno in anno, confermano
lenza che in Lui si era proposto, per il gover-         come la parusia sia sempre attesa in tutte le
no della pienezza dei tempi: ricondurre al Cri-         celebrazioni della storia della salvezza. Tiran-
sto, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e      do le somme, comprendiamo come la Chiesa
quelle sulla terra” ed è pure il mistero di tutta la    ci accompagna quale “madre e maestra” in un
liturgia che noi celebriamo fino a che il Signore       Avvento continuo, perenne. Allora noi cristiani
verrà.                                                  siamo coloro che sono in continua attesa di
Trovo estremamente confortante quanto i Padri           Cristo.
nei loro sermoni di Natale ed Epifan ia celebra-        Durante il corso dell’Avvento la Chiesa ci acco-
no o esaltano cioè non solo il ricordo liturgico        muna nelle pagine dell’ Antico Testamento, per
della prima venuta del Signore, ma parimenti il         leggere, cantare e pregare in unione al popolo
suo trionfo in cielo, preparazione alla seconda         di Dio (ebrei) ancora in attesa del Messia, ma
e gloriosa venuta.                                      con una differenza abissale: noi preghiamo te-
San Leone Magno nel II Sermone sull’Epifania            nendo ben presente che Dio ha mandato suo
scrive: “Noi entriamo già nella nostra eterna           figlio in mezzo a noi per salvarci.
eredità… e Colui che i Magi venerarono nella            Se meditiamo del Vecchio Testamento l’attesa
culla, noi adoriamo come il Signore onnipo-             dei Patriarchi, dei Profeti e la speranza di Israe-
tente del Cielo”.                                       le, comprendiamo che la loro attesa è prefigu-
Il mistero della venuta del Signore che si legge        razione della nostra. Per noi Cristo è già nato e
negli antichi lezionari liturgici ha le caratteristi-   l’umanità ha visto la salvezza come è cantato
che dell’annuncio, una promessa, una “venu-             nell’Antifona alla Comunione della III Messa di
ta” regale e divina vissuta e celebrata in pro-         Natale “Tutti i popoli hanno veduto la salvezza
spettiva parusiaca.                                     del nostro Dio”.
Tanti di noi ricordano l’Invitatorio dell’Avven-        Ma il Regno di Dio non si è pienamente realiz-
to “Venite, adoriamo il Signore che viene per           zato: il nostro definitivo incontro con Lui non è
noi”. È il Re colui che aspettiamo!                     ancora avvenuto e noi siamo sempre in attesa
Invece nelle ultime settimane, diciamo “Il Si-          di vederlo faccia faccia nella gloria.
gnore è vicino: venite, adoriamo”. È il Signore         Ecco allora che la nostra attesa si riunisce a
colui che deve venire!                                  quella di Israele nella consapevolezza di pro-
E alla Vigilia, pare che l’attesa escatologica sia      lungarla e di perfezionarla nella trepidazione
affermata dall’annuncio “Oggi saprete che il Si-        nostra verso gli ultimi tempi del ritorno glorio-
gnore viene: con il nuovo giorno vedrete la sua         so di Cristo risorto.
gloria” ma nella notte di Natale tutto cambia           Infervorati come l’antico popolo di Dio, se-

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L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ

Raffaello - Affresco del profeta Isaia (1512)       G. Caliari - Profeti Ezechiele e Geremia (1833)

guendo le testimonianze della sua speranza,         trovato, eppure sempre lo cerchiamo (A No-
per noi molto più ricca ora, possiamo rivolger-     cent. Contemplare la sua gloria… (Queriziana,
ci a Cristo venturo dicendo: ”Il Cristo è ormai     pp 12-15).
vicino, venite adoriamolo! Domani sarà tolta        Egli dunque ci chiama, ci parla, ci spinge e ci
l’iniquità della terra e il Signore del mondo re-   attende a nuove e migliori mete e come dice la
gnerà su di noi” (Antifona della Messa Vesperti-    liturgia dell’Avvento “Andategli incontro. Sve-
na, Vigilia di Natale).                             gliamoci dal sonno e andiamo più avanti”.
A scanso di equivoci sottolineo che non è una       Noi siamo in attesa del domani, domani lo ve-
falsità scrivere questo: i due momenti sono         dremo, domani perché la vita fugge come om-
successivi perché è la celebrazione di una stes-    bra; domani perché passa in fretta l’apparenza
sa attesa, ma innalzata ad un grado più perfetto.   di questo mondo.
Sappiamo che il Signore è veramente più vici-       Oggi dunque viviamo in attesa di questo do-
no anzi è in mezzo a noi, ma noi ancora non         mani e poiché il giorno si avvicina e lo sposo
lo conosciamo; è presente ma è atteso;è già         viene “andiamogli incontro”.

                                                                                    NOVEMBRE | 2019   5
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L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ

                              Mattia Preti - San Giovanni Battista (1660)

 6   LA VOCE DEI NONNI | 11
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L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ

L’Avvento per noi è una veglia e una sveglia           Il libro di Isaia fu redatto da più scrittori con stili
perché ci aiuta a prendere coscienza che la vita       diversi, però conserva una profonda unità pur
ha un solo fine quello di camminare incontro a         nelle sue tre suddivisioni scritte in tre diversi
Cristo nostra speranza.                                periodi storici.
La spiritualità espressa dai testi eucologici si       Questo libro è fortemente efficace nel far ec-
presenta come autorevole proposta di atteg-            cellere l’intenso legame teologico tra l’Antico
giamenti evangelici che devono essere propri           testamento e il Vangelo (La buona notizia di
del “discepolo di colui che si prepara a rinnova-      Gesù) ed è per questo che viene letto con fre-
re nella fede l’incontro con Gesù Cristo, per cui      quenza nella liturgia.
l’eucologia del Messale Romano è propria-              Il primo Isaia dichiarò che Dio voleva che tutto
mente “cristologica”.                                  il popolo confidasse soltanto in Lui. Oltre a de-
In preparazione del Santo Natale la Chiesa ha          nunciare l’ingiustizia e l’oppressione sui poveri
scelto un grande profeta, anzi il più grande           suscitò la speranza annunciando la venuta di
dei profeti, Isaia per guidarci con la sua paro-       un re perfetto.
la nelle celebrazioni liturgiche. Il profeta è una     Il secondo Isaia scritto durante l’esilio in Ba-
persona che parla in nome di Dio e il suo mes-         bilonia, si ricollega al libro del primo Isaia per
saggio è amore vivo. È importante anche per            guidare e incoraggiare gli esuli in terra stranie-
noi se lo sappiamo interpretare e applicare alla       ra. Il suo messaggio generava la coscienza del
nostra realtà.                                         peccato nazionale e diffondeva la speranza
I profeti sorsero soprattutto in tempi difficili di    frutto della conversione.
crisi. Usano molti simboli o metafore e scrivono       Tra le sue profezie ci sono i famosi poemi (Car-
con vari generi letterari: lettere, preghiere, inni,   mi) del Servo del Signore e la promessa del ri-
lamentazioni, predizioni sul futuro, racconti di       torno di Israele in patria.
vita e linguaggio apocalittico.                        Il terzo Isaia scrisse in Gerusalemme durante la
Con coraggio trasmettono il loro messaggio             ricostruzione del tempio e della città. Consoli-
che, essendo duro in particolare per i potenti         dò la necessità di giustizia e di fedeltà di fron-
e governanti del popolo, li mette spesso in dif-       te ad azioni ingiuste e alla fiacchezza religiosa,
ficoltà.                                               spalancò ideali universali in quest’epoca nella
Dio dà forza ai profeti per comunicare al popo-        quale nasceva il giudaismo.
lo la sua vicinanza e la sua protezione mentre         Le sue ultime profezie annunciano un Israele
lo incoraggia a vivere secondo il suo cuore.           perfetto “nuovi cieli e nuove terre” (Is.65,17):
Le loro profezie esaltano:                             promessa che sarà ripetuta nell’Apocalisse
1) L’alleanza con Dio, la sua fedeltà e la neces-      (Ap.21).
   sità di convertire il proprio comportamento         Nel primo Isaia 2,4 leggiamo “…spezzeranno le
   in accordo con la legge;                            loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance
2) denunciano l’infedeltà a Dio, la quale oltre        faranno falci”.
   ad offenderlo, ferisce le persone e distrug-        Nel secolo scorso questa profezia diede vita ad
   ge il popolo attirando il castigo se manca la       un movimento internazionale che è ancora im-
   conversione;                                        portante.
3) spingono alla conversione e annunciano la           La profezia promuove la trasformazione del-
   speranza di una vita nuova, esortano ad ac-         la “violenza” in “non violenza” quale efficace
   cogliere la misericordia di Dio e a ricambiare      arma per risolvere i conflitti. Nel 1959 duran-
   il suo amore.                                       te l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
Isaia con il suo libro tocca il cuore in profon-       l’Unione Sovietica espresse l’idea del disarmo
dità e con il suo linguaggio vivace e piacevole        internazionale. Nel 1961 il presidente John F.
ci fa apprezzare la parola di Dio nelle diverse        Kennedy propose il disarmo come obiettivo
situazioni della vita.                                 del suo governo.

                                                                                       NOVEMBRE | 2019    7
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L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ

Ambedue i paesi dunque annunciarono un pia-         ha con noi e del suo diritto a sperare che noi
no come il detto di Isaia “Spezzeranno le loro      portiamo frutto… In tutta coscienza possia-
spade e ne faranno aratri” (Is. 2,4).               mo rispondere che lo portiamo? Certamente
Ma come si arriverà a questo? Per mezzo di          lo hanno portato i santi, i testimoni della fede,
attività ed opere quali: una biblioteca specia-     della speranza, della carità ma noi…?
lizzata per la promozione della pace, l’uso di      Gesù riprende questo simbolo nel Vangelo di
materiali militari per la ricerca spaziale e per    Giovanni, quando si definisce la vera vite e noi
l’arte, fondi destinati per l’acquisto delle armi   come i suoi tralci (Gv. 15,1). Un tralcio stac-
dirottati verso lo sviluppo economico e la ri-      cato dalla vite, non produce frutto perché è
strutturazione di edifici militari in abitazioni.   morto.
Per alimentare dette attività bisognerebbe im-      Produrre buoni frutti significa unirsi a Lui con
piegare i miliardi di dollari che ogni anno ven-    fede, con la preghiera e i sacramenti, special-
gono spesi per gli armamenti per costruire          mente l’Eucarestia.
scuole e ospedali in tutto il mondo, ricercare      In Isaia 5,8 leggiamo ciò che provoca l’ira di Dio
nuovi farmaci per le malattie, eliminare le care-   “Guai a coloro che chiamano bene il male e
stie, costruire case e centri sociali ecc.          male il bene. Questo lo constatiamo soprattut-
Ottima teoria che non trova concretizzazione        to ai nostri giorni perché azioni criminali sono
perché le guerre divampano ancora, produco-         approvate dalla Legge quali aborto, eutanasia,
no dolori, morti, violenze, distruzioni.            suicidio assistito e chi non le condivide vie-
Isaia in 5,2 parla delle cure tenere che Dio        ne tacciato di essere egoista e retrogrado. La

Chiesa della Natività

  8    LA VOCE DEI NONNI | 11
MENSILE DELL'ASILO DEI NONNI - Anno XI N 11
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ

Chiesa che difende la vita dal suo inizio fino         Aiutaci a scoprirlo e a seguirlo con entusia-
alla fine è dileggiata e accusata di essere con-       smo. Gesù bambino nato a Betlemme Tu sei
tro il progresso e la libertà.                         il figlio di Dio, il “Dio potente”. Grazie per es-
Le profezie 7,14 sono relative alla Vergine e al       serti fatto piccolo e per essere venuta tra noi.
figlio che da Lei nascerà “Ecco la vergine con-        Gesù tu sei il “Principe della pace” fortifica le
cepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Ema-        nostre speranze in questi tempi di conflitti e di
nuele. Egli mangerà panna e miele finché non           guerre. Gesù consigliere mirabile, Dio poten-
imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene”.   te, Principe della Pace aiutaci a saper costruire
Poi la profezia continua in 8.14 “Egli sarà insidia    un mondo di giustizia e di amore dove prevalga
e pietra di ostacolo e scoglio d’inciampo…”            la pace.
In Isaia 9,1-6 si legge la bellissima profezia         Isaia 11. 2-8 leggiamo “Un germoglio spunterà
messianica “Il popolo che camminava nelle              dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà
tenebre vide una gran luce”: per noi cristiani         dalle sue radici” Questa ouverture è per me la
questa luce è Gesù.                                    più bella in assoluto perché esprime l’esplo-
Egli incarna le qualità che il nuovo re riceve e       sione della vita da un tronco apparentemente
che nella messa di Natale vengono proclama-            inutile e secco.
te ogni anno. Noi possiamo confermarle con             Il profeta presenta, elenca i doni dello Spirito del
questa preghiera:                                      Signore dati al Virgulto: sapienza, intelligenza,
Gesù tu sei Consigliere mirabile Tu conosci il         consiglio, fortezza, conoscenza e timore del
cammino della salvezza verso il regno di Dio.          Signore. Doni questi necessari specialmente

Grotta di Betlemme

                                                                                     NOVEMBRE | 2019   9
MENSILE DELL'ASILO DEI NONNI - Anno XI N 11
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ

per i re, governanti, i sacerdoti che guidavano i    ne dello splendore del Regno di Dio. Trasmet-
destini del popolo. Ma solo il “virgulto” li ebbe    tendo la gioia ci invoglia a cantare la salvezza,
in pienezza fin dal momento della sua incar-         la giustizia e la pace. Ci educa a sentire Dio vi-
nazione in Maria e li usò per il suo popolo.         cino a noi, ad annunziarlo e a viverlo con la
Lo Spirito Santo li dona anche a noi nel Batte-      parola e la testimonianza della vita.
simo per renderci simili a Gesù, per fare di noi     Per concludere cito il bellissimo Inno dell’Uffi-
sacerdoti, profeti e re e condurre tutti a Dio.      cio delle letture di Avvento sino al 16 dicembre:
Nella Cresima lo stesso Spirito ci riempie dei       ”Verbo, splendore del Padre, nella pienezza
suoi doni per farci essere testimoni di Gesù         dei tempi tu sei disceso dal cielo, per redime-
nella nostra vita.                                   re il mondo. Il tuo Vangelo di pace ci liberi da
Veramente la voce di Isaia è come la “tromba”        ogni colpa, infonda luce alle menti, speranza
dell’Avvento, che ogni giorno suona per dirci        ai nostri cuori. Quando verrai come giudice,
“Il Signore aspetta per farvi grazia, per questo     fra gli splendori del cielo, accoglici alla tua
egli sorge per avere pietà di voi, perché un Dio     destra nell’assemblea dei beati”
giusto è il Signore: beati coloro che sperano                                                    Amen
in Lui!” (30.18).
Un messaggio il suo che da tutti deve essere         L’inno è molto esplicativo e richiede a chi lo re-
letto, meditato e attuato.                           cita una personale attualizzazione frutto di un
A noi cosa raccomanda? La virtù indispensa-          discernimento equilibrato e sincero.
bile della speranza e ci incoraggia, e ci rende      Nell’Avvento pertanto ci riconosciamo biso-
partecipi della sua meraviglia dinanzi alla visio-   gnosi di incontrare Gesù, che è la nostra meta.

Panorama di Betlemme

 10   LA VOCE DEI NONNI | 11
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ

Quindi siamo protesi al futuro dimentichi del           Dio, nostro Padre, di averlo fatto incarnare per
passato come lo stesso S. Paolo scrive in Filip-        la nostra salvezza.
pesi 3,8.12-14.                                         Sì dobbiamo uscire dall’indifferenza verso di Lui
Sempre S. Paolo confessa che per guadagnare             e ancor peggio dal tacito silenzio nei suoi ri-
Cristo ha lasciato ogni cosa, per lui spazzatura,       guardi.
e si sforza di correre per conquistarlo, perché         Ascoltiamo s. Paolo che in Romani 13, 11-12
anche lui è stato conquistato da Cristo.                scrive: “È ormai tempo di svegliarci dal son-
Questo tempo di Avvento va impiegato a ri-              no, perché la nostra salvezza è più vicina ora di
scoprire la forza di Dio che si rivela, che parla,      quando diventammo credenti. La notte è avan-
che provoca, che viene, che scuote, che chia-           zata, il giorno è vicino. Gettiamo via, perciò le
ma e attrae a vivere in comunione con sé. Pro-          opere delle tenebre e indossiamo le armi della
cediamo giorno dopo giorno insieme agli altri,          luce”.
ai fratelli a riscoprire il fascino della sua presen-   Le opere delle tenebre sono le opere del no-
za e il bisogno che abbiamo di Lui per respirare,       stro io sempre pronto ad affermarsi costi quel
per vivere.                                             che costi, quindi in questo periodo alleniamoci
Insomma per farla breve dobbiamo diventare              a mettergli le redini e a convogliarlo verso la
persone che trattano il Signore da Signore, che         grotta di Betlemme dove il Re dei re dorme in
vivono nella sua adorazione cioè mettendolo             una mangiatoia per essere riscaldato dalla pa-
al primo posto. Come i pastori e i Magi pro-            glia. Diventiamo allora paglia per Lui e riscal-
venienti dall’Oriente corriamo alla grotta per          diamolo con il nostro io purificato.
adoratlo in ginocchio profondamente grati a                                                        Luisa

Betlemme - Chiesa del Campo dei Pastori

                                                                                    NOVEMBRE | 2019   11
RIFLESSIONI DI FINE ANNO
con proponimenti

Si sta concludendo il 2019. Lo abbiamo vissuto     Sì, sì, è vero che il tempo aggiusta tutto, ma è
con rassegnazione o con spirito intraprenden-      altrettanto vero se non primario prendere atto
te? Per il nuovo anno come intendiamo muo-         e rendersi conto che noi e gli avvenimenti ab-
verci?                                             biamo bisogno di tempo per “cambiare, adat-
                                                   tarci, rinnovarci”.
Da parte mia un consiglio me lo dò e voglio
condividerlo con voi: per il 2020 assumiamo il     Secondo Charles Boudelaire necessitiamo di
ruolo di contadini-agricoltori. Un ruolo nuovo     usare tenacia e paziente attesa per raggiunge-
che contesta il nostro però è necessario e cer-    re quel qualcosa che ci preme dentro. Ci vuo-
co di spiegarlo.                                   le tempo… e il lavoro del contadino, al quale
                                                   ci rapportiamo per migliorare la nostra qualità
Cominciamo dal primo punto: il nostro mo-
                                                   di vita, ha tre periodi suffragati da tre virtù: co-
mento storico e culturale già da tempo ci ha or-
                                                   stanza, tenacia, attesa paziente.
dinato di fare o avere subito, dove ogni cosa si
esaurisce in un attimo, dove ogni attesa produce   Egli sa esattamente cosa deve fare in ogni pe-
insofferenza e come se non bastasse aggiunge       riodo dell’anno come lo dimostra il calendario
sofferenza alla sofferenza. Ma, mia personale      annuale di frate Indovino. Conosce la terra, la
riflessione dovuta dall’esperienza, noi uomi-      ara, rivolta le zolle, sparge i semi con la semi-
ni apparteniamo alla natura e all’universo e ci    natrice, una volta a mano, ne raccoglie i frutti
sono ritmi e tempi che non possiamo cambiare.      sotto il sole…

 12   LA VOCE DEI NONNI | 11
RIFLESSIONI DI FINE ANNO

La stessa costanza è il risultato di una esperien-   nostra che ha bisogno di cure, cure giuste, ap-
za che educa a perseverare in un atteggiamen-        propriate nel tempo. Lo sappiamo fare o me-
to buono, faticare per raggiungere un obiettivo      glio reputiamo importante farlo?
quindi ottenere la ricompensa come risultato.
                                                     La terza fase è l’attesa paziente. Il contadino
Risultato che può essere abbondante o scarso         lascia che la foglia segua il suo corso naturale
ma questo è sempre positivo perché in quell’at-      e non la tira con le mani perché cresca più in
teggiamento c’è una esperienza che non ha a          fretta. La sua attesa è paziente perché è stata
che fare con il risultato.                           preceduta da costanza e tenacia vissute con
                                                     abbondanza per cui si affida al Cielo.
Anche noi cerchiamo di essere costanti nel
bene come il contadino che sistema delle basi        Così noi nella nostra vita spirituale dovremmo
di ordine nella sua vita di lavoratore della terra   attendere pazientemente i risultati del nostro
e noi nella nostra vita spirituale. Come? Cono-      cammino spirituale ricordando però che il ri-
scendone sempre meglio il ritmo e sincroniz-         sultato spetta a Dio: il seme germoglia indipen-
zandoci con essa.                                    dentemente dal nostro volere.
Altra qualità che usa è la tenacia perché la terra   Il contadino che sa di aver fatto il suo dovere
esige molta forza e il contadino impegna tutte       per la sua terra sta nella pace così noi cristiani
le sue energie. Comincia la giornata di matti-       dovremmo comportarci per la nostra anima e
no e finisce tardi, non può nascondersi dietro a     la ricompensa sarà data da Dio con abbondanti
nessun dito e con tutti i tempi estirpa erbacce,     frutti spirituali alla anima fedele.
dissoda terreni, concima, irriga, ecc. Ogni rac-
                                                     Buon fine e buon inizio 2020. È importante ri-
colto richiede una diversa attenzione e lui sa
                                                     conoscersi non solo un cumulo organizzato di
come fare, quando fare, cosa fare.
                                                     cellule ma un essere persona che ha spirito e
Allora è comprensibile perché ci vuole la te-        anima sempre in evoluzione verso l’infinito.
nacia a sostenerlo. Lo stesso vale per l’anima
                                                                                                    Luisa

                                                                                  NOVEMBRE | 2019    13
L’ANGOLO DELLE RIFLESSIONI

La regolare e gentile
DISCESA DELLA PIOGGIA
La regolare e gentile discesa della pioggia da un     Gli ultimi occhi che ho visto erano colmi di
cielo color cammello deposita acqua e sabbia          stupore, fissi verso il cielo blu. Pelle candida
sulla vetrata. Picchietta piano e scivola, riem-      e fredda, capelli chiari e spettinati. All'intorno
piendo col suo rumore liquido gli immensi spa-        erba alta ed un esercito di sottili papaveri rossi,
zi vuoti del collegio. In un angolo mobili rotti      immobili. Il sudore sulla fronte, i vestiti che si
ed ammucchiati. Lungo le pareti una teoria di         bagnavano.
mosaici bianchi e neri, proiezione della mia esi-
genza di volare. I lisci pavimenti di marmo ed        La bicicletta appoggiata a un pioppo dal sen-
i soffitti d' antico intonaco rivestiti, ogni tanto   tire superiore, nella sua ieratica fissità. li ron-
una ·lampada dimenticata. La vetrata rigata di        zio nero della morte appena sopraggiunta mi
pioggia distorce l'immagine del cortile.              diede la certezza di aver vinto la partita della
                                                      selezione, perdendo però tutto il resto.
L'abbraccio della solitudine mi conduce tra
cantine e vecchie aule nella luce strana di que-      Le nuvole veleggiano verso sud-est e torna il
sto pomeriggio di pioggia africana. Una volta         sole in una camicia di azzurro poggiata su uno
avevo la luce elettrica, l'acqua corrente, il gas     scintillante arcobaleno. Si alza un vento caldo
per cucinare ed il riscaldamento. Oggi imma-          e le vecchie bandiere di fianco alla imponente
gino il mare, i suoi colori ed a casa non c'è piu     statua alata garriscono di un immotivato orgo-
nessuno, cosi come qui e per le strade .              glio, memori forse del passato.

 14   LA VOCE DEI NONNI | 11
Seduto sui gradini dell'ingresso faccio scorre-          o forse il mio, non sono poi tanto certo, cosi
re lo sguardo sui luoghi della mia infanzia e di         come non lo sono dei sapori, dei suoni, del
tutto il resto. Vedo me stesso correre inseguito         passato che potrebbe essere solo frutto del
notte e giorno. Correre da matti, senza sosta.           mio vaneggiare, della follia o della natura di
Correre da paure ed imbarazzi, da terrore e pa-          questa solitudine.
ranoia, da ossessioni e manie. Oppure godere
                                                         Tra mille vortici di mal di testa mi aggrappo al
delle scoperte, dell'incanto, della curiosità, del-
                                                         ricordo di una vecchia canzone che fa "Bella
la condivisione, dei brividi, delle lacrime e delle
                                                         la vita, che se ne va…" e ricordo quegli occhi
risate.
                                                         vuoti tra i papaveri, finestra sull' ultimo simula-
Ora sono padrone dei pioppi e dei prati, dei fiu-        cro di vita ch'ebbi modo di incontrare. Chissà
mi e dei viali, delle ville e dei palazzi, delle piaz-   se come me ci sono altri e dove. Impossibile
ze e dei vicoli.                                         sapere.
Ora arringo folle silenziose, strillo il mio essere      Scende la sera, sospiro, dirigendomi verso il
o tesso immensi bozzoli di silenzio da cui filo          corridoio ed accendendo il fuoco per scaldare
parole scritte su km di carta. Per un pubblico           un cibo in scatola. Le ombre inghiottono i con-
silenzioso e trasparente, adorante pur nell'ec-          torni del mio mondo. Non ho paura, non più.
cessiva compostezza.                                     Scivolo nella notte.
Ricordo femmine lontane ed il loro piacere,                                               Alessandro Abiuso

                                                                                      NOVEMBRE | 2019   15
L’ANGOLO DEL DIALETTO E DELLE TRADIZIONI

NUVEMBAR 2019
Novembre 2019

Ottobre ha tenuto lontano l’autunno fino agli
ultimi giorni, poi l’apparizione di trasparen-
ti nebbie improvvise, di pioggerelle svogliate
sul far della sera, di folate delicate di vento che
hanno cominciato a denudare gli alberi del via-
le e hanno coperto i prati e i giardini di foglie
stanche ci hanno convinto che la lunga estate
ci stava lasciando. L’anno sta invecchiando.

AUTUNNO
Il cielo ride un suo riso turchino
benché senta l’inverno assai vicino.
Il bosco scherza con le foglie gialle
benché l’inverno senta ormai alle spalle.
Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,
benché senta nell’onda il primo gelo;
è sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo
un fiore strano, un fiore a ombrello: un fungo.
                                       M. Moretti

 16   LA VOCE DEI NONNI | 11
L’ANGOLO DEL DIALETTO E DELLE TRADIZIONI

È tempo di caccia, di vino nuovo, di castagne.        Par San Marten ogni most l’è ven.
Le rondini se ne vanno, volano a lungo qua e là       Per san Martino ogni mosto è vino.
facendo ampi cerchi nel cielo, quasi per cerca-       Per San Marten nespul e bon ven.
re la via e salutare il vecchio nido, poi scompa-     Per San Martino nespole e buon vino.
iono nell’aria.
                                                      San Marten e’ prutez i bech,
Vien l’autunno sospirando,                            che i sia rech o puret.
sospirando alla tua porta,                            San Martino protegge i becchi,
sai tu dirmi che ti porta?                            non importa che siano ricchi o poveretti.
Qualche bacca porporina,
nidi vuoti, rame spoglie,                             Nessuna classe sociale è indenne dalle corna,
e tre gocciole di brina,                              ma per fortuna chi le ha spesso non lo sa, co-
e un pugnel di morte foglie.                          munque… È MEGLIO FARLE CHE PORTARLE.
                                                      Par San Marten zira zira tot i bech i va ala fira
                          Angiolo Silvio Novaro       Per San Martino gira gira tutti i becchi vanno
                                                      alla fiera.

Sembra novembre un mese triste , ma intanto           Il 25 è il giorno di SANTA CATERINA protettri-
comincia con una festa, quella di tutti i santi ed    ce delle belle spose e gli uomini attenti e in-
è giorno di pronostici:                               namorati regalano alle proprie donne torroni e
se e dè di Sent e’ sol ui sta                         fischietti di zucchero rossi a forma di galletti.
e sarà bon l’inveran cl’avnirà,                       Par Santa Catarena o che piov o che brena o
se e’ piov dala matena                                che fa la paciarena.
la sarà granda la paciarena                           Per Santa Caterina o che piove o che brina o
cioè:                                                 che fa la “la paciarina”. (Fango)
se il giorno dei Santi il sole splenderà
un buon inverno ci sarà,                              Per santa caterina la neve in collina.
se piove dalla mattina
saranno piogge e brina.                               FOGLIE GIALLE

Novembre è mese di fiere importanti:                  Ma dove ve ne andate povere foglie gialle
                                                      come tante farfalle spensierate?
A CIVITELLA c’è la fiera dei SANTI con casta-         Venite da lontano o da vicino?
gne, funghi, pere volpine, formaggi, ricotte e        Da un bosco o da un giardino?
salamini profumatissimi.                              E non sentite la malinconia
                                                      del vento stesso che vi porta via?
A DOVADOLA ci sono due fiere del tartufo.                                                   Trilussa

A Sant’Arcangelo, quando arriva l’11 il giorno di
San Martino c’è la FESTA DEI BECCHI (famo-
sissima e antica). È la festa dei cornuti e viene
da lontano e si chiama così forse perché nel
giorno di San Martino c’era un gran mercato
di bestie con le corna: mucche, buoi, vitelli ,
caprette. Era considerato l’inizio dell’anno agri-
colo: il capodanno dell’agricoltore e c’era vo-
glia di ridere e scherzare.

                                                                                  NOVEMBRE | 2019   17
L’ANGOLO DEL DIALETTO E DELLE TRADIZIONI

RACCONTI PER GRANDI E PICCINI                        bottoni d’oro su un vestito di velluto nero; il Re
Il 13 novembre è il Giorno della Gentilezza          Sole pretendeva che sopra i propri bottoni ci
                                                     fossero dipinti a mano, naturalmente, fiori in-
GENTILEZZA vuol dire attenzione, rispetto ver-       setti, paesaggi, scene d’amore.
so il prossimo, cortesia dei piccoli gesti, pa-      Sempre in Francia, quando morì la regina, En-
zienza cura e ascolto dei bisogni altrui.            rico terzo si fece fare più di duecento bottoni
                                                     in argento a forma di teschio per attaccarli ad
Filastrocca delle parole gentili                     ogni suo abito per segnalare il suo lutto.
Le parole gentili non pesan tanti chili,              Un BOTTONE può raccontare quanti soldi hai,
è contento chi le ascolta,                           chi sei, a che famiglia o corpo militare appar-
vuol sentirle un’altra volta,                        tieni, ma anche quali sono le tue passioni. Per
SCUSA, GRAZIE, PER PIACERE                           esempio c’è al museo un bottone con la testa
son parole assai leggere,                            di lupo. È pitturato a mano, come occhi ha due
son belle ed importanti,                             strass di vetro azzurro: è stato creato per cele-
fan felici tutti quanti.                             brare la pubblicazione del libro Zanna Bianca
                                                     nel 1906.
Platone diceva:                                      Zanna Bianca racconta di un lupo speciale, non
"Ogni persona che incontri sta combattendo           pericoloso, amico dell’uomo : questo bottone
una battaglia di cui non sai nulla.                  acquista valore perché ha una storia, una mo-
Sii gentile. Sempre."                                tivazione, vuole celebrare qualcosa di impor-
                                                     tante.
                                                     Ogni bottone porta con sé emozioni, racconti,
QUI SI RACCONTA DI BOTTONI…                          ricordi: basta saper vedere l’intenzione che c’è
                                                     dentro fin dalla sua origine.
A Sant’Arcangelo di Romagna c’è IL MUSEO
DEL BOTTONE: ogni bottone parla di sé e sa           Fonte: Il fatto Quotidiano (liberamente tratto)
raccontare storie.
Ma quale interesse può suscitare un bottone se
non nel momento in cui uno si stacca o, peg-         ANCORA FATTI
gio si perde e tu devi andare a cercarne uno
uguale o che almeno assomigli agli altri con cui     Entra nel parco della Reggia di Caserta con
possa fare famiglia nella maglia o nella camicia     l’auto e si fa il bagno nella fontana di Adone
o nel cappotto? Guardando bottoni con occhi          e Venere tutto nudo. Nessuno lo ferma. Lo ha
curiosi si possono scoprire storie interessanti.     fatto per dimostrare che il parco non è tutelato,
Ad un uomo francese del 1200 il BOTTONE              mancano del tutto i controlli.
serviva per fissare piume, pizzi e veli all’abito    A luglio vestito da senatore dell’antica Roma la
elegante.                                            stessa persona si era immersa nella fontana di
I BOTTONI sono stati il segno della ricchezza        Trevi per protestare a favore dei commercianti
sui mantelli dei re e delle regine. I re incarica-   campani vittime della malavita organizzata.
vano i loro orefici di fiducia per la creazione di   Continuano le manifestazioni per salvare
BOTTONI GIOIELLO e mandavano i loro fun-             dall’inquinamento l’ambiente in cui viviamo. Si
zionari a curiosare nelle gioiellerie per copiare    progettano piste ciclabili: stanno tornando di
dei modelli.                                         moda le biciclette. Molti turisti desiderano farsi
Per acquistarne di madreperla prendevano ap-         foto ricordo davanti a monumenti o a templi. In
puntamento con i mercanti più rinomati e li in-      una città del Nepal hanno inventato una nuo-
contravano con le borse piene di monete.             va figura : lo spaventatore di piccioni. Nel mo-
Francesco 1° ordinò ai suoi sarti di cucire 13600    mento della foto lo spaventatore, dietro ricom-

 18   LA VOCE DEI NONNI | 11
L’ANGOLO DEL DIALETTO E DELLE TRADIZIONI

pensa, entra in azione affinché le foto davanti        Ed infine avendo promesso in voto per uno
ad un famoso tempio abbiano come sfondo                scampato naufragio di edificare cento pie-
una scia di uccelli in volo. Pare che molti siano      vi (famose sono le pievi del ravennate alcune
i turisti che si avvalgono di questa nuova moda.       delle quali hanno ancora oggi come nome il
Potrà essere catalogato nei “nuovi mestieri” an-       numero progressivo: Pieve quinta, Pieve Sesti-
che in Italia LO SPAVENTATORE DI PICCIONI              na), quando ebbe raggiunto il numero, disse:
                                                       compiamo, cioè finiamo e sorse così la pieve
                                                       di Campiano.
MODI DI DIRE DEL MESE
                                                       Fonte: Par mod d’un dì - Modi di dire romagnoli
                                                       di Umberto Foschi Longo editore (liberamente tratto)
Antiga pio’ de brudet!
Antica più del brodetto

Il termine ANTIGA era di solito riferito ad una
donna che non si era mai mostrata esuberan-
te, poco formosa, insipida nella conversazione,
rassegnata.
L’antiga quindi è piatta di forme come l’essa de
furmai come l’asse in cui si metteva a matura-
re il formaggio cioè senza un seno prosperoso,
eternamente triste e anche un po’ scontrosa e
per questo perciò appariva vecchia anzitem-
po, anche nel modo di vestire sempre scuro e
spesso col fazzoletto in testa.
Piò antiga de brudett vuol dire un po’ tutto
questo, perché il brodetto nel ravennate cir-
condato da valli e da lagune era il piatto di pe-
sce più comune e tradizionale.
Pio’ antiga ad galla placidia l’imperatrice figlia
di Teodosio il cui nome non può essere dimen-
ticato perché legato al suo meraviglioso MAU-          Fiore di crisantemo morbido e bianco
SOLEO.                                                 de "La Voce dei Nonni"
Prova della sua popolarità sono anche le leg-          non son mai stanco,
gende fiorite intorno al suo nome.
                                                       lo vedo ogni mese con piacere,
Dunque si dice che un giorno l’imperatrice col
suo seguito si recò nelle vicine colline, splendi-     mi rallegra, mi informa,
de di vigneti; le fu offerto in un bicchiere di le-    mi aiuta a ricordare.
gno un vino del colore dell’ambra e dolce come
il nettare "Sei da berti in oro", disse la donna e
il nome BERTINORO rimase alla piccola collina          Cari amici ricordate di….
ancor oggi famosa per la sua ALBANA.                   non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori
Ritornando a Ravenna col suo seguito che for-          e che se vuoi vivere e star bene prendi il mon-
se aveva bevuto un po’ troppo, ebbe una disav-         do come viene.
ventura: il cocchio si rovesciò e l’imperatrice
andò a gambe all’aria e la località, seconda la                                                            Saluti
leggenda ebbe nome da questo capitombolo:                                                                 Lauber
GAMBELLARA.

                                                                                          NOVEMBRE | 2019     19
L’ANGOLO DELLE NEWS

Nel Calendario romano ora anche
MARIA SS. DI LORETO
Papa Francesco il 31 ottobre ha autorizzato il      Il delegato pontificio Dal Cin Fabio ha comuni-
Prefetto della Congregazione per il Culto divino    cato che i due avvenimenti aiuteranno special-
e la Disciplina dei Sacramenti, cardinale Rober-    mente le famiglie, i giovani, i religiosi ad imitare
to Sarah, a pubblicare il decreto che iscrive nel   le virtù di Maria che Dante definì nel suo poema
Calendario romano generale la memoria del-          “Madre figlia del tuo figlio” perché pur avendo-
la Beata Vergine di Loreto come facoltativa.        lo portato in seno, fu la sua perfetta discepola.
                                                    Ma c’è dell’altro che dobbiamo tenere presente
Ma c’è di più l’1 novembre alle 11 sul sagrato
                                                    ossia che Maria SS., concependo Gesù il Capo
della Basilica della Santa Casa di Loreto alla
                                                    della Chiesa accolse anche noi con sé perciò è
presenza di Mons. Krzysztof, è stato ufficial-
                                                    nostra Madre e dobbiamo stare alla sua sequela
mente proclamato il Giubileo lauretano che
                                                    ed imitare le sue virtù.
sarà aperto solennemente l’8 dicembre pros-
simo. Sarà dedicato a Maria regina e porta del                                                    Luisa
Cielo (Maria Regina et ianua Coeli).

 20   LA VOCE DEI NONNI | 11
L’ANGOLO DELLE NEWS

CRONACA:                                             È uno dei santuari “strettamente vincolato”
UN PO’ DI STORIA DEL SANTUARIO                       alla Santa Sede Apostolica “rappresentata da
                                                     un arcivescovo delegato pontificio”. Un san-
Sin dal Medioevo, così si ricorda nel Decreto        tuario che ospitando la Santa Casa, è stato vi-
della Congregazione per il culto divino e la di-     sitato da santi e beati che hanno risposto alla
sciplina dei Sacramenti, “la venerazione”, per       propria vocazione davanti all’effige della Ma-
la Casa di Loreto ha dato origine al Santuario       dre del redentore e della Chiesa. E ancor più
ancora oggi frequentato da migliaia di fedeli        migliaia di malati hanno”invocato consolazioni
pellegrini che vi accedono per fortificarsi nel-     nella sofferenza” e “il popolo di Dio ha iniziato a
la propria fede “al Verbo di Dio fatto carne per     lodare e a supplicare Santa Maria con le Litanie
noi”.                                                lauretane che si recitano alla fine del rosario.

L’ANGOLO DELLE NEWS

10 DICEMBRE
Dopo due giorni dall’apertura del Giubileo           tempo la Santa Casa fu trasportata dalla Terra
lauretano le Chiese di tutto il mondo potran-        Santa a Loreto dagli angeli in volo.
no fare memoria della Beata Vergine di Lore-         Fu il papa Benedetto XV che il 24 marzo 1920,
to ora inserita nel Calendario romano e unirsi       Vigilia dell’Annunciazione a Maria rese pubbli-
alla preghiera di Loreto. Il Giubileo lauretano si   co il decreto di proclamazione a Patrona degli
chiuderà il 10 dicembre 2020.                        Aviatori e dei Viaggiatori.
Ma non è finita. In questo giorno si festeggiano i   L’8 dicembre pertanto a Loreto sarà presente
cento anni della proclamazione della Madonna         l’Aeronautica militare con i suoi massimi vertici.
di Loreto patrona degli Aviatori e dei viaggia-
tori in aereo perché stando alle cronache del                                                       Ch.L.

                                                                                  NOVEMBRE | 2019    21
L’ANGOLO DELLE NEWS

STRASBURGO
città simbolo della convivenza

È capoluogo dell’Alsazia e la si conosce per         Qui si discutono i grossi problemi che scotta-
la sua storia che la vide teatro del conflitto tra   no e che animano un Paese ed il verdetto che
Francia e Germania dal 1870 al 1871.                 viene emesso dà i binari per un corretto com-
                                                     portamento etico morale espresso dai principi
Oggi è una città importante nella storia dell’Eu-
                                                     per l’inclusione, l’integrazione, l’accoglienza, la
ropa perché è simbolo della convivenza delle
                                                     solidarietà.
nazioni. In essa ha sede l’Europarlamento co-
stituito dai rappresentanti scelti dagli eletto-                                                 Ch. C
ri dell’Unione Europea. Mentre prima il fiume
Reno che attraversava la città era un confine tra
gli stati accanto e quindi separazione, oggi si è
trasformato in “punto di contatto fra le culture”.

 22   LA VOCE DEI NONNI | 11
L’ANGOLO DELLE NEWS

LISTA “S”
cosa è?

Nasce in Francia, vive in Francia e ha lo scopo        Non tutti sono indagati e non tutti sono sot-
di preservare lo Stato.                                toposti a sorveglianza e lo si deduce dai fatti
                                                       dolorosi che si registrano: i provvedimenti ven-
È la lista o l’elenco che la polizia francese custo-
                                                       gono decisi caso per caso in base ai criteri degli
disce di tutte le persone considerate pericolose
                                                       inquirenti. A volte viene da commentare la po-
per la sicurezza dello Stato. Oggi come oggi ce
                                                       lizia potrebbe essere più accorta.
ne sono più di 20.000. Di queste 12.000 legate
in vario modo all’estremismo islamico. Quan-           Nella lista figurano inoltre tifosi violenti, attivisti
do succede un evento o un fatto increscioso            politici, teste calde coinvolte in manifestazioni
ad opera di un individuo sentiamo il commen-           ecc.
to del reporter che afferma che il soggetto in
                                                                                                         Ch.C
questione era conosciuto alla polizia ecc.

                                                                                       NOVEMBRE | 2019    23
L’ANGOLO DELLE NEWS

A Milano i rangers della strada in azione
Certo che è una bella pensata per la dignità di         ad intervenire quando è necessario. Tutti stu-
chi vive per strada, non ha abitazione fissa, ha        diano e si preparano agli incontri. Sulle guide
tante difficoltà ed è costretto a vivere come           ufficiali i loro molto percorsi alternativi non ap-
gatti randagi qua e là dormendo dove capita.            paiono. Stanno anche preparando il sito che uf-
Ma c’è chi nel 2016 ha pensato di valorizzare le        ficialmente sarà visitabile in gennaio. Ora come
loro conoscenze ambientali con la proposta di           ora le proposte di questa unica realtà in Italia si
una serie di visite guidate alla città che gli stessi   possono trovare su facebook “gatti spiazzati”.
milanesi conoscono poco o disconoscono ad-                                                             L.C.
dirittura. Il primo gruppo di “rangers” scopritori
- guide, per chiamarli all’americana, ha avuto
inizio nel Centro diurno “La Piazzetta”, gestito        UN PO’ DI DATI
dalla Caritas.
L’iniziativa in breve ha raggiunto il successo al       A Milano 2600 senza dimora, 580 di essi dor-
punto che da un solo gruppo ne è sorto un altro         mono all’aperto e altri in strutture di accoglien-
e gli appuntamenti si sono moltiplicati. I soci da      za. Ma chi sono questi clochard? Persone che
sei sono diventati una quindicina. Le visite sono       hanno perduto il lavoro, gente separata o affet-
concentrate al venerdì, sabato, domenica ma             ta da qualche malattia…..
su richiesta anche durante la settimana. Come           Doloroso sapere che in Italia, secondo l’ultimo
si muovono gli interessati all’esplorazione ur-         ISTAT, risultano ben 50mila i senza tetto ma
bana? Con mezzi pubblici, autobus, tram, me-            l’indagine è parziale perché non tutti i Comuni
tropolitana e a piedi.                                  l’hanno condotta. La maggior parte sono uo-
I rangers o “gatti sapienti” guidano il gruppo,         mini 85,7%, stranieri il 58,2%, con meno di 54
ognuno è preparato su un particolare argo-              anni il 75,8%.
mento l’arte, la storia, la viabilità e sono pronti                                                 Ch.Z.

 24    LA VOCE DEI NONNI | 11
L’ANGOLO DELLE CURIOSITÀ

Wo                  …la lingua del web
Gli italiani sono i lettori meno interessati a leg-   Questo è un nuovo italiano affermano gli stu-
gere e lo dimostra la graduatoria della scala di      diosi che ha numerose differenze rispetto a
ricerca che li vede collocati agli ultimi gradini.    quello imparato a scuola o stampato nei libri.
Consoliamoci: risulta invece che sono diventati       Molte regole della grammatica vengono tra-
un “popolo di neoscriventi” impegnati a scrive-       sgredite ma in compenso si può ricorrere ad
re si WhatsApp, su Facebook, nelle varie chat,        una serie di libertà che in classe non sono per-
nelle mail, su Twtter. C’è notevole differenza tra    messe. Altre presenze mute incontriamo nei
l’italiano scritto che la scuola insegna e che si     tanti punti esclamativi !!!! o interrogativi ???? in
trova nei libri o nei giornali e quello scritto su    numero anche di 5 o 6.
internet e sui social network. La lingua online       La Accademia della Crusca interpellata in pro-
è affine quella parlata pur essendo scritta. Una      posito ha negato che la lingua del web ucci-
lingua “da bar”, farcita con abbondanza di paro-      da la lingua italiana. Anzi ha avuto il merito di
le inglesi come cool (carino, di moda), di h che      far tornare a scrivere persone che al massimo
mancano dove dovrebbero esserci, di faccine           avrebbero compilato la lista della spesa.
che si trovano ovunque. Le faccine si chiama-         Vediamo un po’ altre novità web:, buongiornis-
no emoji hanno un ruolo rilevante perché non          simo, spammare, deriva dall’inglese spam che
vediamo le espressioni del volto o i gesti di chi     significa la diffusione di un gran numero di
scrive sulla tastiera perciò si distribuiscono: un    messaggi indesiderati. Secondo la Crusca sul
sorriso, un occhiolino, una lacrima.                  web la frase media nel mondo online è formata
Altro aiuto sono le abbreviazioni: xkè = perché;      da 10 parole e i nuovi scrittori sono semianalfa-
cmq = comunque; “6” usato come voce del               beti o analfabeti di ritorno per cui conoscendo
verbo essere; dll = della; ok = occhey; nuuuuu        pochissimo italiano, commettono gravi errori.
= no; hol per riprodurre una risata rumoro-           Allora che dire? Scrivete pure sul web ma leg-
sa; pome = pomeriggio; un po’ si scrive senza         gete leggete senza stancarvi.
apostrofo un po.                                                                                     LC.Z

                                                                                    NOVEMBRE | 2019   25
L’ANGOLO DELLE CURIOSITÀ

L’AVVENTO
nelle tradizioni

L’Avvento viene vissuto in quasi tutti i Paesi con    In tutto questo si è aiutati dalla bellissima Li-
nomi diversi ed è una vera e propria miniera          turgia che fino al 25 dicembre propone una
quasi senza fondo: mercatini, dolci caratteri-        lunga serie di racconti biblici che in controlu-
stici, musiche tipiche pubblicità di panettoni,       ce esprimono quasi la volontà di rendere più
addobbi, luci ecc…                                    splendente la venuta al mondo del Figlio di Dio.
I simboli del Natale trasformano le città di tutto    I testi scelti ci aiutano a considerare l’evidente
il mondo in un scintillio che riempie di calo-        contrasto tra eventi miracolosi, già predetti fin
re e colore le strade, le case, i palazzi. Il cuore   dai tempi più antichi, e richiami all’umiltà dei
ascolta la memoria che ci ricorda l’umile scena       protagonisti della storia di Gesù.
della nascita di un bimbo Gesù venuto al mon-         I profeti avevano annunciato la nascita di un
do per fare di tutti i popoli della terra “un uni-    bambino, che sarebbe stato re; la sua nascita
co popolo che si riconosce figlio di Dio e suo        avviene di notte in una stalla, ma nel cielo una
fratello nella carne.
                                                      stella segnala al mondo la mangiatoia in cui è
 Luci e luminare quindi che sembrano contrad-         adagiato;una luce abbagliante nel cielo sveglia
dire l’umiltà della sua nascita ma che in realtà      i pastori e li sollecita ad andare a trovare quel
ci aiutano a cogliere il senso della Natività se      bambino… Dunque la liturgia ci aiuta a cogliere
impariamo ad individuare l’origine, la radice alla    con la bellezza dei suoi gesti le caratteristiche
quale si ispirano.                                    nelle celebrazioni di questi giorni: potenza e

 26   LA VOCE DEI NONNI | 11
L’ANGOLO DELLE CURIOSITÀ

umiltà, antichità e novità, compresi gli stessi     In Ungheria ogni mattina su un pannello che
simboli commerciali.                                riporta il mese di dicembre si apre una caselli-
Ogni domenica la liturgia ha un tema spirituale     na che ne rappresenta il giorno. Si va a Messa
diverso, e nella corona tipica esposta in chiesa    all’alba se la famiglia è religiosa.
e nelle casa si accende una candela che simbo-      Nelle Filippine il sabato prima della vigilia nella
leggia i personaggi che hanno parlato di Gesù       città di Ferdinando si tiene il festival delle Lan-
e che gli sono stati vicini e che nel contempo      terne giganti. Una volta erano solo di carta e il
rappresentano i sentimenti che lo hanno pre-        loro diametro misurava sui 60 centimetri. Oggi
ceduto.                                             si costruiscono con i più diversi materiali e pos-
Le celebrazioni nelle chiese ortodosse iniziano     sono raggiungere i 6 metri di larghezza. Sono
il 15 novembre, con la festa della natività.        illuminate all’interno con lampadine elettriche
                                                    che brillano e creano i motivi caleidoscopici.
In Austria , a Salisburgo lo si vive a tema musi-
cale perché la città è il cuore della musica.       Nella Piazza del Castello di Gavle, Svezia, dal
                                                    1966, viene costruita una Capra Yule alta 13
 In Germania tutte le famiglie accendono una        metri. Purtroppo gli spettatori hanno creato
candela e a tavola portano lo Stollen un tipico     l’usanza di bruciare la Capra e fino ad ora è sta-
dolce ricco di burro, frutta secca e canditi.       ta bruciata 29 volte, l’ultima nel 2016.
A Monaco di Baviera abbondano i mercatini           Secondo la tradizione austriaca san Nicola o
mentre sullo sfondo troneggiano le montagne         Nicolò premia i bambini buoni il 6 dicembre
innevate. Nell’aria intensi profumi di spezie e     portando doni la notte, mentre un mostruoso
fiori.                                              essere Krampus vaga per le vie austriache per
In Croazia si inizia a festeggiarlo il 25 novem-    spaventare i bambini e per punire i più discoli.
bre, giorno in cui si ricorda Santa Caterina. Fa-   In Islanda nei 13 giorni che precedono il Natale,
moso è quello di Zagabria che espone le sue         per le strade girano 13 personaggi simpatico
casette in legno,mentre per le strade si vendo-     chiamati Jolasveinar vestiti con il costume tra-
no caldarroste e brulé. Il 24 dicembre Vigilia di   dizionale islandese, fanno visita nelle 13 notti
Natale vengono appesi ai fili delle bancarelle i    che precedono il Natale.
corpi essiccati dei merluzzi che costituiscono il
pasto tipico della Vigilia presso la popolazione.   Ogni sera della festa di Yule i bambini mettono
                                                    le scarpe più belle sulla finestra perché un di-
                                                    verso Jolasveinar le riempia di doni ai bambini
                                                    buoni. Ai discoli vengono date patate marce.
                                                    I personaggi hanno il nome che richiama il tipo
                                                    di problema che possono causare. Ad esempio:
                                                    Skyrgamur, goloso di formaggi, Kertasnikur co-
                                                    lui che ruba le candele ecc.
                                                    In Norvegia la Vigilia di Natale le persone na-
                                                    scondono le scope migliori per evitare che
                                                    vengano rubate. E’ il retaggio di una credenza
                                                    antica che credeva che le streghe o gli spiri-
                                                    ti maligni uscissero allo scoperto per cercare
                                                    scope da cavalcare.
                                                                                                   Ch.L.

                                                                                 NOVEMBRE | 2019    27
L’ANGOLO DELLA STORIA

9 NOVEMBRE 1989
giù il muro di Berlino

La nostra epoca si è specializzata nel costrui-      Non sfociò mai in una guerra vera e propria
re muri di separazione tra uno stato e l’altro. Il   perché rimase “Guerra fredda”, come fu chia-
guaio è che se ne stanno costruendo ancora.          mata per mezzo secolo fino al 1989. Già nel
Papa Francesco invece è dell’avviso contrario,       1963 J.F.Kennedy protestò contro la divisione
riconosce la necessità si costruire ponti che        tra le due Germanie pronunciando davanti al
uniscono, che affratellano.                          Muro la famosa frase “Anch’io sono di Berlino”.
Ricordo il Muro di Berlino costruito nel 1961        Purtroppo il Muro divise il territorio ma non
quale conseguenza e all’indomani della 2°            spense nei cuori il desiderio di libertà.
guerra mondiale provocata dal nazismo di Hi-
thler che portò distruzione e morte non solo in      Lo confermarono i tentativi di fuga numerosi,
Europa ma in tutto il mondo perché impegnò           rischiosi da parte di tanti. Ben 200 persone fu-
nella lotta Stati extra Europei.                     rono uccise mentre cercavano di passare dalla
                                                     parte occidentale.
Furono due Stati in particolare Stati Uniti e
Unione Sovietica a sconfiggerlo. Così furono         Il Muro era il simbolo di una dittatura, molti si
disegnate “due sfere di influenze” in Europa, la     impegnarono a sfidarlo. Un contributo parti-
parte occidentale faceva riferimento agli USA e      colare secondo gli storici fu dato da G.Paolo
quella più ad est all’URSS.                          II, il Papa venuto dalla Polonia. Era stato eletto

 28   LA VOCE DEI NONNI | 11
L’ANGOLO DELLA STORIA

nel 1978. Era un cardinale che ben conosceva        Prima del 9 novembre 1989 il Governo della
la durezza del sistema comunista. Eletto papa       Repubblica Democratica, ormai in difficoltà,
cominciò a compiere gesti molto significativi.      aveva annunciato una legge che avrebbe per-
                                                    messo di attraversare liberamente il confine.
Tornò in Polonia in una visita che scosse di
commozione la sua terra ancora perseguitata         Riccardo Ehrman, oggi novantenne ed allora
per il suo essere cristiana, e continuò ad ap-      giornalista, alla notizia chiese a Gunter Scha-
poggiare le rivendicazioni di Solidarnosc, sin-     bonst se fossero sicuri di non aver commes-
dacato che si ispirava proprio all’insegnamento     so un errore varando la legge. Ricevette una
di Wojtyla.                                         risposta molto netta e decisa “Nessun errore”.

Il Muro era lungo 160 Kilometri e attraversava la   Difatti… ironia della presunzione, il Muro cadde
città di Berlino.                                   di Berlino dopo 28 anni, cadde a poco dopo.

                                                                                                 L.C.

                                                                               NOVEMBRE | 2019   29
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