L'AMBITO TERRITORIALE DISTRETTUALE 14 E LA BASSA BERGAMASCA TRA: SALUTE
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L’AMBITO TERRITORIALE-DISTRETTUALE 14 E LA BASSA BERGAMASCA TRA SALUTE, PROFESSIONI E COMUNITÀ LOCALE. REPORT DI RESTITUZIONE DELLA ATTIVITÀ DI RICERCA-AZIONE, PROGETTO: “UN TERRITORIO CHE SI ORIENTA”, AMBITO TERRITORIALE-DISTRETTUALE 14 DELLA BASSA BERGAMASCA. LUGLIO 2020/PR INDICE INTRODUZIONE. ALCUNE (NECESSARIE) PREMESSE TEORICO-PRATICHE p. 2 RELATIVE ALL’ “OGGI”. IL TERRITORIO DELLA BASSA BERGAMASCA E p. 7 L’AMBITO TERRITORIALE-DISTRETTUALE 14. Un inquadramento geo-economico p. 7 Imprese e qualifiche professionali p. 13 LE PRINCIPALI EVIDENZE EMERSE NEL CORSO DELLE INTERVISTE p. 17 QUALITATIVE E ALCUNI SCENARI FUTURI. Relazioni territoriali p. 17 Il territorio e le sue esigenze p. 17 Alcune prospettive e alcuni scenari del futuro prossimo p. 20 FONTI CONSULTATE (ARTICOLI, BIBLIOGRAFIA) p. 24 APPENDICE p. 27
COLLABORARE PER CONOSCERE, CONOSCERE PER CAMBIARE Abbiamo il piacere di presentare, in un momento per noi molto importante - l’incontro con i Sindaci dell’Ambito Territoriale 14 della provincia di Bergamo - la RicercaAzione che il dott. Paolo Riccone ha prodotto per conto di Aaster all’interno del nostro progetto. “Un territorio che si orienta” nasce in adesione a un bando indetto dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo ed è promosso da un gruppo di Enti che hanno deciso di condividere esperienze, competenze e passione in tema di orientamento delle giovani generazioni: Acli Bergamo, Centro Studi Riccardo Massa, Confartigianato, Consorzio Ri- bes, Enaip Lombardia, Exide. Queste realtà operano insieme per proporre nell’Ambito Territoriale 14 una serie di attività info-formative, culturali, didattiche, seminariali aventi a tema l’orientamento dei giovani nelle scelte professionali e di vita. Ci piace collegare territorio, comunità e famiglia, giù fino alle scelte personali di ogni singolo adolescente, o giovane, sul proprio futuro lavorativo e di vita. Non riusciamo infatti a non pensare che ogni cittadino sia espressione del territorio e della comunità che lo hanno gene- rato e - allo stesso modo - che le scelte di ogni cittadino definiscono per il territorio i cambiamenti che ne determinano il futuro. Persona, comunità e territorio si tengono, e l’investimento sul futuro delle persone (è evidente il riferimento ai giovani) prefigura il cambiamento del contesto in cui esse cresceranno e sapranno generare sviluppo eco- nomico e crescita sociale. Da qui la scelta di continuare ad interrogarsi sui cambiamenti di un territorio: sui modi e i tempi con cui la comunità pensa e progetta il futuro, sulle attenzioni e la cura che essa dedica alla responsabilità del cambiamento, sui molteplici canali per condividere, progettare, collaborare. Per guardare al futuro occorre la consapevolezza del presente: conoscerlo nei tratti ca- ratteristici, studiarlo in quelli prospettici. Ecco il senso della RicercaAzione proposta da Aaster, che ringraziamo per il lavoro serio e rigoroso svolto in mesi così difficili. Abbiamo pensato alla “fotografia” di un territorio che vorremmo contribuire a rende- re più consapevole, dialogante, protagonista degli scenari presenti e futuri muovendo dallo sguardo attento e fiducioso alla crescita dei giovani, alla loro capacità di pensarsi in avanti. Augurandoci che la Ricerca sia pretesto per future contaminazioni, buona lettura!
2 INTRODUZIONE. ALCUNE (NECESSARIE) PREMESSE TEORICO-PRATICHE RELATIVE ALL’ “OGGI”. Come ha scritto efficacemente il sociolo- quindi considerare le esternalità negative, go Aldo Bonomi, considerati alla stregua di “beni comuni (A. Bonomi, maggio 2020). globali”, ossia un sistema interconnesso che dovrebbe mirare al benessere indivi- La pandemia Covid-19 ha altresì ravviva- duale e collettivo (aggiornato ai tempi che to l’idea che l’attuale modello di sviluppo, viviamo), ivi compresa la presa in carico altamente globalizzato, è sicuramente un della questione ambientale e climatica o sistema molto fragile, e così lo Stato socia- il sempre troppo spesso citato (e mai real- le è tornato alla ribalta. In realtà, il difetto di mente valorizzato) “capitale sociale”. fondo del nostro sistema produttivo fatto Sarebbe pertanto utile capire, una volta emergere da essa è abbastanza elemen- per tutte, che la vera fonte di valore sono tare: se una persona infetta è in grado di le nostre relazioni umane e quelle con infettarne molte altre in pochi giorni, nes- l’ambiente, la salute ed il benessere delle sun sistema socioeconomico può soprav- comunità nazionali e locali. vivere senza una sanità forte e adeguata, nel calcolo economico, quel calcolo eco- (G. Giraud, aprile 2020). nomico che in realtà appartiene a quella “coscienza di luogo” che dovrebbe ag- Da questo punto di vista, emerge con ganciare le imprese alle società locali (A. sempre maggiore consapevolezza che la Bonomi, maggio 2020). Tuttavia, questo crisi ecologica ci potrebbe riservare pan- passaggio non è automatico e non si rea- demie ricorrenti1 . Non bastano e non ba- lizzerà se tutti gli stakeholder (imprendito- steranno in futuro i cosiddetti “Dispositivi ri, lavoratori, i loro rappresentanti, le asso- di protezione individuale” o gli auspicabili ciazioni degli interessi) continueranno ad vaccini: come suggerisce ancora l’econo- occuparsi solo di ciò che accade dentro le mista Gaël Giraud, il problema è molto più organizzazioni orientate al profitto, senza profondo, va curata la sua radice, sono ne-
3 cessarie profonde trasformazioni socioe- munità; trasformare le interconnessioni conomiche. Appare quindi indispensabile in solidarietà; elaborare una nuova idea di una reindustrializzazione verde, una sani- società. Questa nuova visione della società tà migliore2 , un Terzo settore aggiornato va ad incidere sui tempi, sugli spazi, impo- ed efficace, il tutto accompagnato da una ne un tempo sociale più lento, un tempo rilocalizzazione di tutte le diverse attività di lavoro che si snodi lungo tutto l’arco umane (trasporti, logistica, orari, ripensa- della giornata, laddove non sia possibile mento delle aree urbane, nuova residen- realizzare il lavoro agile a casa3; richiede la zialità, tempi e luoghi del lavoro…). possibilità di utilizzare i servizi di traspor- In tal senso vieni infatti evidenziata (ed au- to in un arco di tempo più ampio, ossia spicata) la necessità di passare che a sua volta interessa sposta, nonché la gestione concreta da e coinvolge aziende, amministratori e sin- parte delle famiglie (dei genitori che lavo- dacato (A. Bonomi, maggio 2020). rano) dei propri figli. Quest’ultimo aspet- to (L. Turco, fragili. (L. Turco, aprile 2020). contempo aperta e solidale. Una società Andrebbe quindi elaborata questa condi- che riscopra e rivitalizzi i luoghi e gli spa- zione di fragilità al fine di far scaturire da zi, riconnetta i tempi di lavoro ed i tempi essa nuovi scenari, nuovi paradigmi con di vita. Una società che giorno per giorno cui guardare il mondo. Elaborare e costru- costruisca un welfare dal basso che rico- ire un nuovo umanesimo, che ci consen- nosca dignità e diritti a tutti i lavori, ricono- ta di curare un mondo sostanzialmente scendo al contempo il lavoro di cura, la sua “malato”, pensandone al contempo uno centralità economica, sociale, di costru- nuovo. Elaborare quindi un pensiero sulle zione della Comunità. Un lavoro che deve interconnessioni che ci uniscono, coglien- essere riconosciuto, tutelato e valorizzato do il vantaggio ed il senso dell’essere co- nelle diverse forme in cui si manifesta: la- 1 Si veda al riguardo: Adam Arvidsson, Questo mondo è finito, ricominciamo a vivere prima che sia la pandemia a decidere per noi, cheFare, 29 aprile 2020 e Marco d’Egidio, Pandemia o Economia, gli Stati Generali, 01 maggio 2020. 2 Si veda al riguardo anche: Rony Hamaui, Un sistema sanitario efficiente fa bene all’economia, lavoce.info, 30 giugno 2020. 3 Sulla diffusione presente e futura dello smart-working, si veda: Domenico De Masi, Come pecore nell’ovile, LinkedIn, 18 maggio 2020.
4 voro famigliare, cittadinanza attiva, cura che, che destinano fondi importanti al so- per l’infanzia, per gli adolescenti, per gli ciale. Insieme dobbiamo cambiare le pri- anziani, per le persone non autosufficienti. orità delle politiche economiche e sociali, Costruire, in altri termini, una sorta di “co- privilegiando il welfare: il contrasto a tut- munità competente e delle competenze”, te le povertà, specie infantili, educative e attraverso cui orientare lo sviluppo eco- scolastiche, è il basilare presupposto del- nomico e sociale, le politiche di welfare, il lo sviluppo (…) È la lezione che ci porta il protagonismo delle comunità locali, la de- coronavirus e che dobbiamo raccogliere, mocrazia attiva, le diverse forme di parte- aumentando la collaborazione>> (G. Guz- cipazione. Una comunità che sia in grado zetti, maggio 2020)5. di leggere e comprendere i nuovi bisogni sociali emergenti attraverso un aggiorna- Rientra in questo solco la visione di Je- mento condiviso e in progress, attraverso remy Rifkin, secondo cui oggi siamo en- una lettura aggiornata delle nuove fragi- trati nell’ “era della resilienza” (dopo l’età lità che caratterizzano questa fase storica. del progresso), era caratterizzata dalle In questa prospettiva, l’associazionismo parole-chiave della sostenibilità, innova- laico e religioso appare come un (A. Bonomi, maggio 2020). mobilità, connesse auspicabilmente da Perché appunto, come si dice sempre una infrastruttura pubblica e intelligente. più diffusamente, nulla sarà come prima, niente tornerà esattamente come prima4.
5 porterà nei prossimi venti anni l’efficienza pandemia, di una nuova Comunità del energetica ad aumenti che arriveranno a Fare e di Cura, ed in essa una nuova eco- toccare il 60%, portando a un sensaziona- nomia fatta di prossimità e di solidarietà. le aumento della produttività durante la Tutto ciò è fattibile attraverso l’attivazione transizione verso una società post carbo- (meglio: la riattivazione) di pratiche deci- nio basata quasi al 100% su energie rinno- sionali dal basso, che producano scelte vabili e verso un’economia circolare alta- e soluzioni dialogiche. In altri termini, la mente resiliente>> (J. Rifkin, aprile 2020). messa in opera di nuove e rinnovate for- me di democrazia deliberativa 7 , ovvero la In questo scenario, è possibile sostenere promozione di un’Agorà permanente che che stiamo entrando in una nuova fase, coinvolga i cittadini nelle più importanti connotata, in estrema sintesi, da una frase scelte della propria comunità. Coinvolgere di Benjamin Franklin che gradualmente pienamente i cittadini nella formulazione sta entrando nel dibattito pubblico sugli delle scelte che le istituzioni locali delibe- investimenti economici, ossia il “fare bene rano in merito alla collettività appare, oggi facendo del bene”. Uno scenario che ridi- più che mai, come una modalità che va ad segna le nuove società sostenibili e de-car- incidere profondamente nella formazione bonizzate, meno dipendenti dall’anda- delle decisioni e costituisce essa stessa un mento delle borse mondiali e dalle loro collante prezioso per l’intera comunità lo- distorsioni azionarie (P. Krugman, giugno cale. basata quasi al 100% su energie rin- 2020)6, che si indirizzano gradualmente novabili e verso un’economia circolare al- dentro un nuovo “Capitalismo sociale”. tamente resiliente>> (J. Rifkin, aprile 2020). (J. Rifkin, dentro un nuovo “Capitalismo sociale”. aprile 2020).
6 sociali e il risultato finale. Piuttosto, è sta- incidere profondamente nella formazione to sostenuto che si tratta di una falsa di- delle decisioni e costituisce essa stessa un cotomia: in realtà, fare bene facendo del collante prezioso per l’intera comunità lo- bene migliora i profitti. (…) Gli investimenti cale. socialmente responsabili sono passati dai Fatte queste debite premesse, vediamo margini delle decisioni di investimento più da vicino le principali caratteristiche al nucleo stesso dell’attività di mercato, economiche e sociali del territorio oggetto fornendo le basi per la più fondamentale di indagine e di intervento. delle transizioni: la strategia di uscita dalla civiltà dei combustibili fossili>> (J. Rifkin, ****** aprile 2020). Le considerazioni contenute nelle sezio- Ecco che in quest’ottica appare impor- ni successive traggono spunto da diverse tante arrivare alla creazione, nell’era post fonti quali-quantitative (informazioni se- pandemia, di una nuova Comunità del condarie di desk ed informazioni primarie Fare e di Cura, ed in essa una nuova eco- derivanti da interviste individuali o a “più nomia fatta di prossimità e di solidarietà. voci” raccolte nel corso dell’attività di ricer- Tutto ciò è fattibile attraverso l’attivazione ca-azione – field research -), riferibili preva- (meglio: la riattivazione) di pratiche deci- lentemente alla fase pre-Covid-19 (mesi di sionali dal basso, che producano scelte febbraio e inizio marzo 2020), salvo alcuni e soluzioni dialogiche. In altri termini, la aggiornamenti quali-quantitativi (intervi- messa in opera di nuove e rinnovate for- ste aggiuntive nei mesi di maggio/luglio me di democrazia deliberativa7 , ovvero la 2020, ulteriori ricerche di desk), con parti- promozione di un’Agorà permanente che colare riferimento alle considerazioni fina- coinvolga i cittadini nelle più importanti li (prospettive, scenari futuri), compreso il scelte della propria comunità. Coinvolgere Report delle interviste elaborato a seguito pienamente i cittadini nella formulazione della attività di formazione alla ricerca-a- delle scelte che le istituzioni locali delibe- zione curata dal Centro Studi Riccardo rano in merito alla collettività appare, oggi Massa di Milano (giugno 2020). più che mai, come una modalità che va ad 7 Si veda al riguardo: P. Riccone e altri, A più voci. Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi (a cura di L. Bobbio), Edizioni Scientifiche Italiane, 2004.
7 IL TERRITORIO DELLA BASSA BERGAMASCA E L’AMBITO TERRITORIALE-DISTRETTUALE 14. UN INQUADRAMENTO GEO-ECONOMICO. La successiva cartina, costruita sui dati mostrano nel loro complesso una ricchez- delle dichiarazioni fiscali del 2018, eviden- za pro-capite inferiore rispetto a Bergamo zia la “ricchezza” dei Comuni facenti parte città (e Comuni limitrofi: nella cartina l’a- della Provincia di Bergamo. Pur nella sua rea centrale a maggiore intensità di ver- estrema semplicità, essa offre una prima de), nonché a quelli più vicini all’area me- lettura territoriale di “area vasta”: i Comu- tropolitana milanese (con Treviglio fulcro ni facenti parte dell’Ambito 14 (cerchiati territoriale: nella cartina a sinistra dell’Am- approssimativamente in basso a destra)8, bito 14). Fonte: Bergamo News - Evidenze basate sulle dichiarazioni fiscali 2018 8 Il Progetto “Un Territorio che si Orienta” comprende come area di intervento la cosiddetta “Calciana” (Calcio, Pumenengo, Torre Pallavicina) e il Comune di Romano di Lombardia con i Comuni limitrofi (Antegnate, Barbata, Bariano, Cividate al Piano, Cologno al Serio, Cortenuova, Covo, Fara Olivana con Sola, Fontanella, Ghisalba, Isso, Martinengo, Morengo), il tutto rientrante nell’Ambito territoriale-di- strettuale 14. Il Progetto è promosso da una partnership composta da: Acli Bergamo, Centro Studi Riccardo Massa, Confartigianato Bergamo, Consorzio Ribes, Enaip Lombardia, Exide Srl.
8 Questa breve rappresentazione appare dei consumi. Inoltre, la media e grande coerente con quanto evidenziato da diver- produzione industriale ha ormai inglobato si attori privilegiati nel corso delle intervi- in sé una nuova, irrinunciabile parola d’or- ste qualitative (vedi sezione successiva), dine, il cosiddetto “4.0”, ossia innovazione, ossia le difficoltà economiche e sociali che automazione e nuovi modelli. il territorio in oggetto ha incontrato a se- guito della Grande Crisi (finanziaria e suc- Altro discorso va fatto per il settore arti- cessivamente economica) vissuta a parti- giano, storicamente un’autentica “spina re dalla fine degli anni 2000 in poi. dorsale” dell’economia locale, settore che da diversi anni appare in sofferenza (in Non a caso nell’ultimo decennio il territorio particolare il comparto edile), non solo a della Bassa Bergamasca è stato interessa- seguito della crisi economica degli anni to da diversi mutamenti socioeconomici. Il 2009-2014 ma anche per la mancanza di commercio, per esempio, è un settore pro- un vero e proprio ricambio generazionale, fondamente diverso rispetto a pochi anni un problema che interessa analogamente fa, con lo shopping online e i grandi cen- il piccolo commercio al dettaglio, i negozi tri commerciali sempre più protagonisti, di vicinato ovvero di prossimità. nonostante una lunga fase di stagnazione Il settore artigiano nella Provincia di Bergamo e nella Bassa Bergamasca: un breve inquadramento9. A fine 2008 (alla vigilia della Grande Crisi finanziaria) si registrava a livello pro- vinciale un dato pari a 34mila e 300 ditte artigiane; si arriva al 31 dicembre 2019 con 30mila 400 ditte attive. Un dato apparentemente non così allarmante, vista la crisi decennale. Anche Romano di Lombardia, come Ambito di rappresentanza (che compren- de 24 comuni complessivi), ha sostanzialmente “tenuto” in questo lasso tem- porale; chiaramente qui il peso dell’edilizia è maggiore: a livello provinciale oggi le ditte edili rappresentano all’incirca il 37% del totale; qui siamo, come Ambito, al 48%. Il tessuto artigiano in quest’area, che rappresenta il 13% di tutto il com- parto artigiano della provincia (“…la dice lunga la vocazione artigiana di questo territorio”), è per l’appunto operante nell’edilizia: costruzioni, settore casa (ser- ramentisti, piastrellisti…). Gli artigiani che ruotano intorno all’edilizia, come gli idraulici o gli elettricisti, ientrano però nel segmento degli impiantisti, non ri- entrano quindi nel 48% indicato prima (sono classificati all’interno del segmen- 9 Questa ricostruzione deriva dal Piano di Territorio di Confartigianato, supportata da dati della CCIAA di Bergamo; informazioni tratte dall’intervista con Luca D’Angelo (Referente di Ambito), febbraio 2020.
9 to metalmeccanico). Idem per quanto riguarda la subfornitura, cioè la classica carpenteria o l’officina meccanica: come “produzione”, l’Ambito di Romano è in linea con il dato provinciale, all’incirca il 26%, nello specifico il 13% nella produ- zione (carpenteria) e un 12-13% nell’impiantistica. I comuni a più alta concentrazione artigiana sono Romano (14%), seguono poi Cologno al Serio e Martinengo. “(…) ricapitolando: abbiamo un +9% rispetto al dato provinciale per quanto ri- guarda l’edilizia (ovviamente molte di queste ditte si spostano fuori dalla pro- vincia); l’area costruzioni per il 49% è legata a lavori di muratura, cioè il classico muratore. Altra categoria importante è quella degli imbianchini (imbiancatu- ra: 28% di peso). Nell’area dell’impiantistica abbiamo un 47% di attività legate all’idraulica e poi abbiamo la parte legata all’impiantistica elettrica (46%). La produzione-subfornitura è meccanica di precisione (38%) e carpenteria (25%)”. Sono dinamiche, quelle appena accenna- di terreni disponibili ex-agricoli e la signi- te, già in corso su una scala più ampia, a ficativa azione di marketing territoriale livello sia nazionale che globale (in parti- portata avanti da diverse Amministrazioni colare all’interno dei nuovi canali digitali di comunali. acquisto e consegna dei prodotti di largo consumo). Ma ve ne sono altre di carattere Un fenomeno che tra l’altro, come sottoli- più squisitamente locale. Basti pensare su neato da diverse fonti (interviste qualitati- tutte a come si stia trasformando il terri- ve, articoli vari), sta avvenendo senza gran- torio della Bassa Bergamasca dopo l’arrivo di riflessioni politiche in merito all’impatto della autostrada BreBeMi, autonomia fun- socioeconomico e agli effetti collaterali zionale che ha innescato la richiesta ed il (quelli più negativi) che esso sta produ- successivo insediamento delle nuove piat- cendo nell’area (ulteriore consumo di ter- taforme della logistica. reni agricoli, aumento del traffico, aumen- to dell’inquinamento…). Da questo punto di vista, quello della Bas- sa Bergamasca, in particolare l’Ambito ter- Come evidenzia al riguardo Alberto Brivio, ritoriale-distrettuale 14 con al suo centro il Presidente Coldiretti di Bergamo e Provin- Comune di Romano di Lombardia, può es- cia (Corriere della Sera Bergamo, gennaio sere interpretato come una sorta di “Area 2020): cerniera”, un’area “di mezzo” con ad ovest l’area metropolitana di Milano, ad est quel-
10 non solo del manifatturiero, posto al cen- oltre un decennio è diventata appetibile. tro del programma. Ma lancia anche una Una prima metà, 125mila metri quadrati, riflessione per ora inedita, sia nel mondo è finita ad Amazon [occupata solo par- economico sia in quello politico berga- zialmente dal colosso dell’e-commerce, masco: “Ci sono profondi cambiamenti in ndr.] e ora anche la seconda parte, circa atto, non solo per quanto riguarda i set- 110mila metri quadrati è stata occupata. tori produttivi, nei quali c’è anche l’agri- A gestire entrambi i cantieri è la Vailog, coltura di cui spesso ci si dimentica. Pen- società di real estate che si occupa di svi- so per esempio alla corsa alla logistica luppare il sito: acquista l’area, effettua la nella pianura, legata naturalmente alla progettazione e poi realizza l’intervento Brebemi. È vero che i Comuni traggono consegnando il tutto chiavi in mano al vantaggi immediati dall’arrivo di nuove cliente finale. Un cliente finale che nel se- società interessate a quell’area, ma non è condo caso […] è una società della grande più possibile sostenere una situazione in distribuzione che ha portato per prima in cui manca un coordinamento territoriale, Italia la formula dell’ipermercato con […] in cui certe scelte non vengono fatte a li- il marchio Iper>> (Corriere della Sera Ber- vello sovra-comunale, lasciando tutto agli gamo, luglio 2019). enti locali”. Non è solo una questione di sostenibilità ambientale, secondo Brivio, Va inoltre evidenziato che il gruppo MSC ma anche economica: “Che tipo di figu- (Mediterranean Shipping Company), con re professionali attrae la logistica? Anche sede a Genova, è interessato a realizzare questa è una domanda che va posta”>>. a Cortenuova un interporto per la gestio- ne di container facendo un investimento Si pensi, per fare qualche esempio, al cen- di circa 250 milioni di euro. Infrastruttura tro di smistamento di Amazon a Casirate che dovrebbe sostituirsi allo scalo merci d’Adda, alla cui prossimità è sorto un altro provinciale che avrebbe dovuto chiudere maxi-capannone, 50mila metri quadrati e trasferirsi altrove entro la fine del 2019 coperti a fronte dei 34mila occupati dal- per lasciare spazio al progetto di riquali- la multinazionale statunitense. Una nuo- ficazione dell’area della Città Porta Sud. Il va tappa della corsa delle logistiche nella gruppo guarda con particolare interesse Bassa Bergamasca, nata per l’appunto in- al Comune di Cortenuova, dove in futuro torno alla BreBeMi dopo che l’autostrada potrebbe sorgere uno dei più grandi poli è stata agganciata con l’interconnessione logistici della Lombardia. all’ autostrada A4. Inoltre, a est, sull’area adiacente che rientra
11 di Cortenuova Santa Maria del Sasso. È in dei camion, nell’ottica di creare un siste- questo spazio alternativo che ha puntato ma collaborativo nell’intera area”>>. la sua attenzione il già citato gruppo MSC per la realizzazione dell’interporto. Altro caso è quello del Comune di Calcio, con i suoi 345 mila metri quadri di terre- Accanto all’innegabile, positiva ricaduta no occupati dalla sede della società di tra- economica a favore della maggior parte sporti Italtrans (la società è anche presen- dei Comuni della Bassa Bergamasca in- te nel Comune di Covo). teressati direttamente o indirettamente (oneri di urbanizzazione, aumento della . Come evidenziato in un lungo articolo Un altro paese particolarmente interessa- prodotto da Terra Madre (Eco di Bergamo to dall’insediamento della logistica nella dicembre/gennaio 2020), secondo l’ultimo Bassa è Cortenuova, situato proprio a fian- rapporto Ispra sul consumo di suolo, Ca- co dei caselli della Brebemi. sirate d’Adda, un Comune di poco più di 4 mila abitanti, è il centro urbano italiano
12 bientale, oppure circoscrivendo in zone Anche Confagricoltura Bergamo osserva precise i poli di insediamento. In questo la situazione con preoccupazione. Il suo senso, Legambiente ha chiesto recente- presidente Renato Giavazzi parla di “Pia- mente all’Amministrazione di Cividate al nura ferita”. Piano che la variante al Pgt, che prevede la realizzazione di un nuovo maxi-polo di- . Tuttavia: Secondo Olivo Foglieni, Vicepresidente di Confindustria Bergamo, appare neces- .
13 IMPRESE E QUALIFICHE PROFESSIONALI. A questo punto, sulla base delle anali- • 4% Turismo, enogastronomia e ospi- si quantitative previsionali proposte da talità Unioncamere-ANPAL (Indagine periodica • 3% Chimica, materiali e biotecnologie Excelsior, primo trimestre 2020) e rielabo- • 3% Informatica e telecomunicazioni rate dalla CCIAA di Bergamo (Agenzia Ber- • 3% Costruzioni, ambiente e territorio gamo Sviluppo), appare utile offrire una • 2% Trasporti e logistica panoramica d’insieme inerente i profili • 2% Sistema moda professionali maggiormente richiesti dalle • 2% Agrario, agroalimentare e agroin- imprese della Provincia di Bergamo. dustria La prima considerazione è che quasi il 70% delle imprese bergamasche è alla ricerca Accanto a ciò è possibile elencare sinte- di lavoratori in possesso di un diploma o ticamente i principali indirizzi di studio una qualifica professionale e l’11% richiede (qualifiche di formazione e diplomi pro- la laurea. Per un quinto dei lavoratori non fessionali) maggiormente richiesti dalle è necessaria una formazione specifica. imprese bergamasche: In questa quota sono comprese le figure professionali non qualificate (addetti alle • 29% Meccanico pulizie, inservienti, manovali…): • 16% Ristorazione • 7% Elettrico • laurea 11% • 6% Benessere • diploma 34% • 5% Amministrativo-segretariale • qualifica professionale 34% • 4% Edile • scuola dell’obbligo 21% • 4% Servizi di vendita • 2% Trasformazione agroalimentare In questo quadro viene evidenziata l’im- • 2% Impianti termoidraulici portanza dell’esperienza maturata, anche • 2% Legno per i meno qualificati. Poiché per chi esce • 2% Abbigliamento dalla scuola è praticamente impossibile avere un’esperienza diretta di lavoro, que- Interessante il quadro inerente le “diffi- sti dati rinforzano l’importanza dell’alter- coltà” che incontrano le imprese berga- nanza scuola-lavoro e degli stage durante masche nel reperire determinate figure gli studi. professionali sul territorio. Queste posso- Di seguito i principali indirizzi di studio no essere così elencate (in percentuale il dei diplomi di scuola secondaria superiore grado di difficoltà): maggiormente richiesti dalle imprese del- la Provincia: • 33,9 Dirigenti • 38,3 Professioni intellettuali, scientifi- • 17% Meccanica, meccatronica ed che, alta specializzazione energia • 40,2 Professioni tecniche • 17% Amministrazione, finanza e mar- • 15,6 Impiegati keting • 21,4 Professioni qualificate commer- • 9% Elettronica ed elettrotecnica cio e servizi
14 • 48,7 Operai specializzati sono essere così riepilogati: • 25,1 Conduttori impianti e macchinari • 8,5 Professioni non qualificate • Data entry • Customer service La difficoltà di reperimento può essere • Addetto picking dovuta a molti fattori; due comunque su • Addetto alla preparazione delle spe- tutti: la mancanza di candidati (49%) e la dizioni legate al food loro impreparazione (41%). • Driver I settori della in cui le imprese bergama- Il settore della logistica sta attualmente sche mostrano maggiore difficoltà nel tro- vivendo un momento di cambiamento vare figure professionali adeguate sono anche per quanto riguarda le modalità l’industria del tessile, dell’abbigliamento e del servizio, sia perché sta crescendo la delle calzature (47%), soprattutto a causa domanda per il fresco, che necessita di della mancanza di candidati, e l’industria particolari attenzioni circa il trasporto e della fabbricazione di macchinari, attrez- l’igiene, sia per le procedure richieste per zature e dei mezzi di trasporto (45%). contenere l’attuale pandemia Covid-19, in particolare quelle igienico/sanitarie, i con- Non a caso queste difficoltà sono state trolli sulle merci, la conservazione e la si- sottolineate da diversi stakeholder: curezza del prodotto dentro i magazzini e durante la sua distribuzione (questo pun- “(…) va evidenziato che pur essendo (in ge- to verrà ripreso più oltre). nerale) la Bassa Bergamasca una realtà al- tamente manifatturiera, le aziende hanno “In alcuni segmenti c’è però un “vulnus sempre avuto difficoltà a reperire figure territoriale”, lo sappiamo, penso alle figure altamente specializzate, figure tecniche, dedicate alla programmazione nell’ambi- non necessariamente dei laureati, degli to della logistica, che mancano. Nel terri- ingegneri. Penso soprattutto alla figura torio c’è una grande richiesta di figure del dei tornitori nell’ambito delle imprese che genere. Nella logistica sono necessarie producono macchine utensili. Anche gli delle figure comunque molto orientate ai istituti tecnici che sono stati creati a livel- risultati e ai flussi, magari non necessaria- lo provinciale, penso agli ITS, non sempre mente altamente specializzate come nel hanno garantito la forza lavoro richiesta nostro caso; tuttavia sono figure con una dal sistema produttivo locale” 10. certa preparazione di base. E comunque la logistica evoluta richiede anche un mi- Tornando molto brevemente sul seg- nimo di figure professionali “alte”. Si pen- mento della grande logistica, appaiono si al riguardo (…) non tanto alla gestione interessanti i dati forniti da due recenti in- diretta delle macchine, alla loro alimen- dagine di Adecco (aprile e maggio 2020), tazione, ma ad esempio al controllo del inerenti i profili professionali attualmente processo produttivo e della qualità del più richiesti in questo segmento. Essi pos- prodotto/servizio finale (che presuppo- 11 Intervista qualitativa.
15 ne anche un “settaggio” [costante] delle grate, come spesso evidenziato da diver- macchine), una specializzazione che non si attori privilegiati e differenti fonti, rap- viene quasi mai fornita dal sistema edu- presentano una componente sempre più cativo e che deve essere necessariamente importante nella Provincia di Bergamo acquisita in azienda, sul posto di lavoro”11. nonché, in particolare, nella Bassa Berga- masca (tra l’altro in significativa crescita), Ultimo ma non meno rilevante, la que- in particolare a livello di imprenditorialità stione dei cittadini immigrati residenti nel diffusa. territorio provinciale. Le comunità immi- L’iniziativa imprenditoriale degli immigrati in Lombardia e in Provincia di Ber- gamo: un approfondimento. Con oltre 116mila imprese immigrate all’inizio del 2019, l’iniziativa imprendito- riale dei lavoratori di origine immigrata in Lombardia si innesta attivamente in un’economia locale già caratterizzata da una fiorente vocazione imprendito- riale, caratterizzandosi tuttavia per una maggiore vivacità in termini di crescita numerica. Come rilevato negli anni precedenti, anche nel 2018 le imprese immigrate han- no conosciuto, in Lombardia, un incremento in confronto sia all’anno prece- dente (+2,4%) sia a cinque anni prima (+23,9% rispetto al 2013): un andamento in linea sia con quello nazionale (a livello del quale si registrano rispettivamen- te +2,5% e +21,1%) sia quello complessivo del Nord-Ovest (+2,5% e +20,7%) e so- prattutto di nuovo in controtendenza con i dati delle imprese italiane, le quali hanno registrato invece una contrazione numerica tanto in Lombardia (-0,2% rispetto al 2017 e -1,3% rispetto al 2013), quanto nel Nord-Ovest (-0,5% e -3,1%) e in Italia (dove, con -0,1%, il numero di queste imprese è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2017 e risulta invece calato dell’1,2% rispetto al 2013). Quelle operanti in Lombardia rappresentano complessivamente un quinto di tutte le imprese immigrate in Italia (19,4%), con un’incidenza sulle imprese lo- cali di oltre 2 punti in più rispetto alla media nazionale (12,1% vs 9,9%). Più ac- centuato che nel resto di Italia è anche il protagonismo degli immigrati non comunitari, che raggiunge in Lombardia l’83,1%, oltre 4 punti percentuali in più rispetto a quanto registrato a livello nazionale (78,9%). Passando ai dati sui titolari di ditte individuali nati all’estero, si osserva che que- sti ultimi (87.640 in tutta la Lombardia) si concentrano in maniera differenziata a livello territoriale. Quasi la metà sono operativi nel milanese (oltre 39.000), oltre 10mila nel bresciano, poco meno nel bergamasco (7.873), nel varesotto
16 (5.984) e nella Brianza (5.956). Per quanto riguarda i paesi di origine, il primato spetta ai nati in Cina (13,4%), che hanno superato, seppur di poco, quelli nati in Egitto (13,3%). Questi ultimi sono primi nel milanese (21,7%), mentre la prima posizione è occupata dai nati in Romania in 5 province (Monza, Brescia, Pavia, Lodi, Cremona) e dai nati in Marocco nelle province di Bergamo, Como, Lecco, Sondrio. I comparti di attività più battuti sono di gran lunga le costruzioni (30,2%) e il commercio (29,1%), con il primo ramo che predomina in tutte le province lom- barde con l’eccezione di Lecco, Sondrio, Milano, Bergamo e Brescia, dove inve- ce prevale il commercio. Seguono, in Regione, il comparto alberghiero-ristora- tivo (8,7%) e quello dei servizi alle imprese (6,8%). Infine, vale la pena analizzare molto bre- Approfondendo sul versante delle pro- vemente alcune evidenze che emergo- fessioni richieste, mantiene il suo rilievo no dalla periodica indagine previsionale territoriale (nonostante la crisi degli ulti- Excelsior (fabbisogni professionali delle mi anni) il comparto edile e delle costru- imprese, ultimo aggiornamento al mese zioni (in particolare operai specializzati di febbraio 2020) focalizzate sul CPI di Ro- nella manutenzione degli edifici e in ge- mano di Lombardia. nerale nell’edilizia), accanto a quello della Dall’esame emerge che i settori maggior- metalmeccanica e dell’elettromeccanica mente trainanti in termini di assunzioni, (manifatturiero), a conferma di un tessuto presenti nell’Ambito territoriale-distret- produttivo locale composto da numerose tuale 14, appartengono ai segmenti delle piccole o medio-piccole aziende artigiana- industrie meccaniche/elettroniche, quelle li. In questi comparti, i lavoratori ricercati metallurgiche, quelle del tessile-abbiglia- sono prevalentemente uomini e la difficol- mento e quelle della chimica-farmaceuti- tà di reperimento delle figure professiona- ca. All’interno dei singoli settori, spiccano li risulta comunque elevata (quasi il 30%). la logistica ed i trasporti, nonché i servizi finanziari.
17 LE PRINCIPALI EVIDENZE EMERSE NEL CORSO DELLE INTERVISTE QUALITATIVE E ALCUNI SCENARI FUTURI. RELAZIONI TERRITORIALI. Dal punto di vista delle relazioni e dei rap- le) risultati non sempre soddisfacenti, ov- porti con il territorio, appare importante vero risultati “minimi”. evidenziare che gli Attori incontrati intrat- tengono buoni rapporti con gli stakehol- Sempre sul tema delle relazioni, va evi- der territoriali, sia pubblici che privati: la denziata una buona valutazione di Enaip rete territoriale in sostanza appare densa di Romano di Lombardia, considerata una e collaborativa. Sempre da questo punto risorsa di grande qualità sia a livello pro- di vista, si può dire che si registra una certa fessionale che educativo: gli Attori sot- abbondanza di momenti di confronto e di tolineano spesso il suo ruolo fondamen- dialogo, anche partenariali, seppur talvol- tale per l’ambito territoriale-distrettuale ta essi appaiano “eccessivi”: è stata infatti oggetto di intervento. Anche la Consulta evidenziata una certa ridondanza di mo- delle Associazioni, organismo operante in menti di incontro (in particolare nell’am- Romano di Lombardia (densi i rapporti tra bito dell’istruzione e della formazione pro- essa e l’Enaip locale), viene valutata come fessionale, nonché nel socio-assistenziale), soggetto/punto forte del territorio, aspetto i quali tuttavia producono ex post (anche certamente da valorizzare. con un certo grado di lentezza decisiona- IL TERRITORIO E LE SUE ESIGENZE. Al netto della crisi attuale del “settore casa” che dalle aree metropolitane circostanti si (evidenziata da tutti gli Attori incontrati), insediano nei Comuni oggetto di indagine che rimane il segmento portante della ed intervento, sostanzialmente alla ricerca Bassa Bergamasca nonché dell’Ambito di condizioni di vita migliori (costo della territoriale-distrettuale 14, diversi interlo- vita più basso, maggiore tranquillità, con- cutori evidenziano un certo grado di ten- dizioni ambientali migliori…). La logistica sione abitativa, in particolare nell’ambito distributiva e commerciale (piattaforme, del Comune di Romano di Lombardia, col- hub: Amazon, Italtrans, MD…) presente sul legabile soprattutto al discreto numero di territorio, in particolare quello limitrofo ma immigrati presenti sul territorio (tra l’altro che interessa anche i Comuni di Calcio, in costante aumento), nonché alle persone Covo e Cortenuova, pone diversi problemi
18 ambientali (consumo di suolo, congestio- rizzazione del Parco del Serio e la sua ne, aumento dell’inquinamento) e porta riqualificazione in termini di fruizione con sé questioni collegabili alle figure pro- turistica (bonifica delle sponde, dei fessionali (presenti e future) richieste in terreni, delle acque, del verde; crea- questo segmento economico. Da questo zione di spazi ricreativi, formazione di punto di vista va sottolineata una certa “di- guide turistiche, di piste ciclabili...). scrasia di vedute”: alcuni Attori ritengono che la logistica necessita (e necessiterà) di • È richiesto un ri-utilizzo intelligente, figure non altamente qualificate (la meta- anche in chiave artigianale e micro-a- fora sintetica del semplice “magazziniere” gricola, dei numerosi capannoni di- o del semplice “facchino”); secondo altri, smessi presenti nel territorio (nati in per contro, la logistica necessiterà sempre base alla ex Legge Tremonti). più di figure maggiormente qualificate (lavoratori che sappiano gestire i flussi di- • Viene avanzata l’esigenza di ri-scopri- gitali e la programmazione, che sappiano re e valorizzazione il micro-turismo confrontarsi con una organizzazione del legato alle risorse naturali e commer- lavoro determinata da magazzini sempre ciali locali, comprese la ri-qualifica- più automatizzati e così via). zione dei centri storici, attualmente abbandonati dai residenti autoctoni, In ogni caso, emerge una richiesta di mag- e la gestione/manutenzione del verde giore formazione, sempre nell’ambito della pubblico. logistica, che coinvolga soprattutto gli im- migrati presenti sul territorio (in particola- • Viene richiesta una maggiore inte- re quelli di seconda generazione), nonché grazione tra Amministrazioni comu- i giovani diplomati autoctoni (inferiori e nali, ossia la messa in opera di una superiori), i quali spesso non percepiscono regia sovra-comunale, in quanto è quest’ultima come mercato di sbocco ap- diffusa la percezione di un certo gra- petibile. Vengono qui avanzate ragioni di do di frammentazione nell’ambito carattere culturale, collegabili anche alle delle scelte e delle policies territoria- singole famiglie (che spesso disincentiva- li (azioni puntiformi e non coordina- no i propri ragazzi a prendere in conside- te di marketing e di attrazione po- razione questo segmento del mercato del ste in atto dai singoli comuni, anche lavoro), nonché agli orientatori operanti nell’ambito delle iniziative inerenti la nelle scuole (che talvolta indirizzano i ra- valorizzazione dell’area vasta). gazzi verso sbocchi professionali-lavorativi poco presenti sul territorio). Viene inoltre • Viene avanzata l’esigenza di un raffor- evidenziata in questo segmento l’esigen- zamento in termini di politiche, risor- za di puntare maggiormente sulle cosid- se umane e servizi connessi al feno- dette soft-skills, necessarie per affrontare meno (emergente anche in questo efficacemente un settore produttivo in co- territorio) dell’invecchiamento pro- stante trasformazione. gressivo della popolazione nonché a sostegno delle persone diversamente Ulteriori sollecitazioni (ovvero esigenze) abili. territoriali possono essere così sintetizzate: • Viene avanzata la richiesta di ri-valo- • Va inoltre evidenziata una richiesta
19 inerente azioni formative nell’ambito mentale avviata all’interno dell’ISS Rubini dell’agricoltura di qualità (ad esem- di Romano di Lombardia), ossia uno spa- pio quella di Quarta Gamma - confe- zio “non giudicante” in cui persone qua- zionamento del fresco, trainato dalla lificate (pedagogisti, orientatori, facilita- presenza di Bonduelle -), anche attra- tori, psicologi) ascoltino e recepiscano le verso un ripensamento significativo richieste, le aspettative e le esigenze degli dell’attuale Distretto dell’Agricoltura, adolescenti. In aggiunta a ciò, viene avan- che attualmente non appare partico- zata la proposta di creare un “Tavolo inter- larmente funzionale e neppure effi- generazionale”, finalizzato a valorizzare e cace a livello operativo. coinvolgere maggiormente i giovani del territorio (in particolare nell’ambito del Altra esigenza su cui agire (in parte già ac- volontariato e, più in generale, del Terzo cennata), concerne l’attuale orientamen- settore)12. to professionale esistente a livello scola- stico. Gli orientatori non appaiono sempre Altro punto critico è quello relativo al sincronizzati con il territorio e da più parti passaggio di proprietà, ossia il passag- viene evidenziata l’opportunità di costrui- gio intergenerazionale, in particolare re percorsi formativi a favore di coloro che nell’ambito delle imprese artigiane (prin- operano in particolare nelle classi terze cipalmente quelle edili e meccaniche) e in della media inferiore (nonché nel primo quelle agricole. All’interno di queste realtà biennio delle superiori), al fine di far me- produttive spesso mancano figure profes- glio comprendere loro le opportunità esi- sionali specifiche, ad esempio addetti al stenti e, quindi, in modo da rendere mag- marketing, mentre attualmente vengono giormente consapevoli famiglie e ragazzi formate ed impiegate figure molto gene- circa le dinamiche reali del mercato del riche, quando in realtà sarebbero neces- lavoro e dei collegati profili professionali. sarie figure di promozione aziendale e dei singoli prodotti/servizi. Non a caso, sempre nell’ambito della lo- gistica, gli enti formativi faticano attual- In ultimo, restando sul discorso inerente mente a mettere in piedi corsi per “ope- il reperimento delle risorse umane, viene ratori della logistica”, in quanto le famiglie sottolineata con forza la necessità di re- spesso demotivano i propri figli a parteci- alizzare una rete solida, virtuosa tra i di- parvi e, a monte di ciò, i ragazzi vengono versi stakeholder del territorio, al fine di talvolta demotivati dagli orientatori stessi. facilitare il passaggio scuola-lavoro dei ragazzi. Sovente i piccoli imprenditori, in Da questo punto di vista, appare interes- particolare gli artigiani edili e meccanici sante la richiesta orientata alla creazione nonché quelli collegati a questi due set- di “spazi di ascolto” dedicati agli adole- tori, faticano ad individuare interlocutori scenti (non esistono esperienze significa- affidabili (pubblici e privati); in altri termi- tive sul territorio, salvo una iniziativa speri- ni, stakeholder significativi collegati con il 12 Si rinvia al riguardo a: Otto personaggi in cerca d’autore, Formazione R-A/Report delle interviste (a cura di Paola Marcialis), giugno 2020.
20 territorio, a cui rivolgersi per trovare nuovi, trebbe fare un po’ da Cabina di Regia in giovani lavoratori. questo senso, creare le condizioni, favorire Da questo punto di vista, il Progetto “Un anche la creazione di corsi di formazione Territorio che si Orienta” potrebbe diven- maggiormente aderenti alle esigenze del- tare uno “strumento” importante al fine di le aziende qui insediate. Questo potrebbe arrivare ad una maggiore integrazione tra essere il valore aggiunto di questo Proget- formazione professionale e aziende. to e, a mio modo di vedere, incentivare la digitalizzazione, creare [magari] un “por- “A mio parere andrebbe creata una forte tale unico” a cui [attingere] figure pro- integrazione, un collegamento tra i vari fessionali e nuovi lavoratori (attualmente enti che erogano formazione e il sistema mancante), potrebbe spingere il Progetto delle imprese per quanto concerne il re- verso risultati importanti”. clutamento dei giovani. Il Progetto po- ALCUNE PROSPETTIVE E ALCUNI SCENARI DEL FUTURO PROSSIMO. Le evidenze più sopra presentate si ri- commercio al dettaglio, alle attività legate feriscono prevalentemente (e necessa- al tempo libero “aggregante”, ai viaggi e riamente) alla situazione pre Covid-19; in così via. altre parole, esse rappresentano, seppur con qualche integrazione, una “fotografia” Per contro altri settori vivranno una nuova (territoriale) del passato recente. Come e, per certi versi rinnovata, stagione: osservazione preliminare è quasi scontato affermare che a seguito dell’emergenza • i servizi pubblici e privati legati alla sa- sanitaria assisteremo a profondi e anche lute individuale e collettiva (il sistema radicali cambiamenti sociali ed economi- sanitario nel suo complesso); ci nel prossimo futuro. Lo slogan apparen- temente banale del “niente sarà più come • quelli legati all’assistenza e al sociale prima” è quanto mai oggi assolutamente (Terzo settore); veritiero e di stringente attualità. • quelli legati alla mobilità territoriale Diversi comparti produttivi andranno in (trasporti); profonda sofferenza (e secondo le pre- visioni più attendibili la crisi durerà, pur- • quelli legati al benessere individuale troppo, per lungo tempo). Si pensi in par- (sostegno psicologico, cura del corpo ticolare al settore del turistico-ricettivo, più in generale)13; alla ristorazione, a diversi segmenti del 13 Come evidenziato al proposito in intervista: “(…) prendo un esempio molto semplice: il settore
21 • quelli legati all’immobiliare “verde” Inoltre, per quanto riguarda il settore food (molto probabilmente saranno nu- della GDO, è assai probabile che accanto merosi coloro che dalle grandi città si alla crescita della produzione e della di- sposteranno, anche in via definitiva, stribuzione a cui si è assistito nella Fase verso aree e zone più verdi e meno 1, si registrerà anche un aumento nella ri- congestionate, alla ricerca di case più chiesta di nuove professioni, quali gli ad- ampie e meno “energivore”); detti all’accesso e alla gestione dei flussi all’interno delle strutture commerciali • quelli collegati all’agricoltura sosteni- medio-grandi. Così come nelle: bile e di qualità; • professioni legate all’health care • quelli legati all’artigianato del “saper (operatori sociosanitari e personale fare” con le sue rinnovate tecnologie infermieristico); di lavoro (i cosiddetti “Archigiani”, os- sia gli “architetti-artigiani”); • professioni legate al chemical phar- ma (personale addetto alla produzio- • quelli connessi con la qualità ambien- ne di farmaci e materiali per la sanifi- tale, nonché con una rinnovata frui- cazione); zione del territorio. • professioni legate alle procedure di Queste considerazioni sono in parte con- pulizia e sanificazione, oggi indispen- fermate da una recente indagine realizza- sabili. ta da Adecco relativa alle professioni più ricercate dalle aziende nella fase post-e- In questo scenario, l’importanza del Ter- mergenza sanitaria. Secondo l’indagine, è zo settore e del volontariato per l’Ambito altamente probabile che i profili (più) ri- 14 durante l’emergenza sanitaria è con- chiesti durante la “Fase 1” dell’emergenza fermata dalle considerazioni avanzate da Covid-19, lo saranno anche nella “Fase 2” uno degli stakeholder intervistato nel cor- (e in quella “3”), con particolare riferimen- so della ricerca-azione: to ai ruoli professionali legati al mondo digital, a quello della GDO (Grande Distri- “Il Terzo settore è stato molto attivo buzione Organizzata), della logistica, del nell’ambito dell’assistenza alla didattica delivery e dell’e-commerce. a distanza (DAD), in remoto. I bambini/ra- dei parrucchieri, degli acconciatori. Ecco, io li vedo come la nostra punta di diamante, [essi] hanno sviluppato una tale organizzazione, una tale sicurezza ed igiene nei loro negozi che sembra di entrare in un “reparto Covid”, spesso sembrano più sicuri degli ospedali (…) Hanno una attenzione altissima verso i propri dipendenti e verso i propri clienti. Ecco, questo settore a mio avviso avrà un certo successo in futuro, prevedo fatturati in cresci- ta… Questo per dire che in casi come questi, la crisi ha innescato profondi cambiamenti organizzativi in tempi brevissimi. In poco tempo [questi artigiani] hanno ripensato tutta la loro attività”.
22 gazzi (con difficoltà) hanno potuto re-in- sionale, le loro competenze, la capacità contrare, seppur virtualmente, il proprio relazionale. Dovremmo cercare di imma- assistente-educatore (…) ed è stato un ginare un loro futuro, a partire dalle scuo- grande aiuto per le famiglie stesse. L’as- le, dove molti studiano o si sono appena sistente-educatore è stato importante diplomati. Penso ad esempio ad un loro nella risoluzione di tutta una serie di pro- contributo continuo, nel periodo estivo, blemi tecnici, perché la DAD non è stata nei campus, nelle scuole stesse” 14. per niente semplice, diverse famiglie non disponevano dei mezzi e della tecnologia Un nuovo impegno civico, quindi, una rin- adeguata (…). Anche il volontariato è stato novata cittadinanza attiva, in cui i cittadini molto importante. Già a marzo si è creato stessi (in questo caso i giovani) contribui- un servizio di supporto alle persone in dif- scono in prima persona alla cura dei “beni ficoltà, inizialmente quelle in quarantena, comuni”, riuscendo al contempo a far te- successivamente la platea si è allargata soro del patrimonio di legami, di relazio- (penso agli anziani, soprattutto, o alle fa- ni, di solidarietà che si è creato durante i miglie con a carico figli disabili – commis- mesi di emergenza sanitaria, sociale ed sioni varie, spesa e così via -). I volontari economica. hanno fatto un grosso lavoro, sul territorio ne abbiamo attivati circa 130 sul territorio”. In ultima analisi, il Progetto “Un Territorio che si Orienta” si dovrà confrontare con Un settore, quello del “Sociale” e dei gio- queste nuove dinamiche, con questi pro- vani che in esso operano, che andrebbe cessi di lunga durata, dinamiche e proces- valorizzato a livello professionale, anche si che andranno ad impattare con l’area al fine di trattenere sul territorio i neo-di- oggetto di intervento e che sollecitano ed plomati o gli studenti universitari, i quali, interrogano, secondo modalità nuove, le come evidenziato da diversi interlocutori, comunità locali, sia sul versante della sfera tendono a trasferirsi (spesso in modo defi- pubblica (meglio: dell’ “azione pubblica”), nitivo) verso i grandi centri urbani limitrofi che su quella del privato, sia esso orienta- (Milano, Bergamo, Brescia) per ragioni di to al profitto o meno. studio o di lavoro. Come infatti già prospettato nell’Intro- “Dal mio punto di vista bisognerebbe in- duzione, al di là delle precedenti consi- vestire di più sul Terzo settore e anche sui derazioni di carattere prettamente eco- giovani, sui giovani volontari. Sono stati nomico-lavoristico, l’attuale emergenza nella fase di emergenza veramente attivi, sanitaria ha fatto emergere l’esigenza di sono stati creativi, hanno introdotto molta riorientare i territori verso la costruzione inventiva, si sono dovuti confrontare con di nuove (o comunque rinnovate) comu- difficoltà, continui problemi quotidiani, li nità locali, definibili per l’appunto come hanno dovuti risolvere. Andrebbe svilup- “Comunità del Fare e di Cura”. Collettività pata la loro capacità/potenzialità profes- certamente operose (com’è di fatto tutto Intervista qualitativa. 14
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