Un giornalino per l'Unità pastorale - Parrocchia di Guidizzolo
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PARROCCHIE di BIRBESI CAVRIANA GUIDIZZOLO MEDOLE SOLFERINO Pasqua 2021 Un giornalino per l’Unità pastorale Quando si è incominciato a in quelli precedenti, è nata e vorare con i giovani, il vedere parlare tra noi, preti al servi- si sta rafforzando la volontà altri che si stancano o lasciano zio dell’Unità pastorale, di un di connettersi con la Dioce- perché non convinti. Non so giornalino per tutte le nostre si: l’attenzione alla pastorale dire se abbiamo fatto molto parrocchie, mi è venuto uno battesimale, l’incontro tra gli o ottenuto poco; so dirvi con dei tanti dubbi che passano operatori pastorali, il tentativo certezza che il cammino è val- per l’animo di uno che si impe- faticoso, ma serio, di dare con- so la pena, che il nostro pensa- gna per la comunità: ‘un’altra cretezza ad un emporio (un re insieme corrisponde a quan- idea troppo alta e che non ser- negozio in cui persone diverse to ci chiedono i documenti dei virà concretamente’. Quante di parrocchie differenti accol- vescovi, che il nostro soffrire, volte ci si chiede a cosa serva gono chi ha bisogno e lo aiuta- pregare, sognare insieme la- davvero. no a “fare spesa, anche senza scerà un segno. Allora anche Eppure, mi sembra di poter soldi”). Così anche la ricchez- un giornalino dell’Unità pasto- dire, dopo tanti anni di espe- za del confronto, del tentativo rale è un segno e una ricchez- rienza, quanto è servito getta- di trovare criteri comuni di za, e può dire molto. Mentre re davanti al cammino un’idea azione, di scelta; ed ancora, leggete le pagine delle singole nuova, che unisse, proprio e proprio insieme ai laici del parrocchie pensate che quello perché fa sintesi di cammini consiglio di unità pastora- che si dice di una è stato moti- diversi e di realtà diverse. È le, il pensare insieme, anche vo di coraggio, di speranza, di un po’ come quando si parla di semplicemente parlandone confronto, di preghiera anche Unità Pastorale; certo sembra tutto meno preciso e concre- to di quello che sembra essere TUTTO NEL FRAMMENTO con coraggio, cosa possiamo lasciare andare e cosa invece può essere inizio di una Chiesa per le altre. Allora anche attra- verso un giornalino distribui- to, proprio sotto Pasqua, augu- il fare di una parrocchia; ma Siamo tanti, tutti diversi, facenti capo a Comunità dai con- del futuro. riamo buon cammino tra noi e proprio in questo superare i fini e dalle esigenze differenti. Eppure ognuno di noi è alla Certo mentre si camminava Cristo Risorto e Buona Pasqua confini, in questo non guarda- ricerca di una cosa unica: la Verità nell’Amore di Cristo. In dentro queste cose, è inter- a tutti voi. re solo al proprio orticello, sta questa ricerca, la Carità ci guida verso un sentimento di fra- venuta poi l’esperienza della Don Mauro, gli amici preti proprio in questo l’annuncio tellanza che fa da denominatore comune e rappresenta il pandemia, le difficoltà del la- con il diacono e le religiose di un futuro, una Chiesa che nostro Tutto. Noi, ognuno con i propri talenti e il proprio si apre alle realtà che le stanno impegno, siamo le tessere di questa Unità, come in uno accanto, sia religiose che civi- splendido mosaico. li, un mettersi al servizio di un Con “Tutto nel frammento”, questo giornalino desidera, progetto comune, un lasciarsi quindi, esprimere la sua vocazione di essere uno strumen- aiutare anche da altri. Allora to che contribuisce a costruire l’Unità Pastorale delle nostre nascono l’accorgersi che i tuoi cinque parrocchie perché “siano una cosa sola” il TUTTO. problemi sono anche di altri, Il FRAMMENTO sono i nostri articoli che di volta in volta ma anche che le esperienze narrano il vissuto e le riflessioni delle nostre parrocchie, degli uni possono aiutare e con l’auspicio di costruire attraverso piccoli contributi l’uni- dare speranza ad altri; ed è tà delle comunità che rappresenta. Ci auguriamo che il no- anche bellissimo il ritrovarsi a stro intento possa raggiungere questo obbiettivo di nuova pregare insieme ed anticipare comunità più ampia geograficamente, ma soprattutto più quello che sarà il paradiso: la ampia nella sua vita pastorale. comunione di tanti. Il comitato di redazione In questi anni, ma certo anche L’UNITÀ PASTORALE “LE PIEVI” Nella Chiesa si chiama Unità pastorale un vengono uniti e meglio coordinati, il calo insieme di parrocchie vicine tra loro e affini del numero dei sacerdoti. per quanto riguarda il tipo di territorio e le Anche a Mantova le Unità pastorali sono le condizioni di vita degli abitanti. “nuove” forme di relazione e di struttura tra Generalmente più unità pastorali sono in- le parrocchie della diocesi di Mantova, for- globate in un vicariato della diocesi. temente volute durante l’episcopato del ve- Le Parrocchie di Birbesi, Cavriana, Guidizzo- scovo Roberto Busti e per le quali il coin- lo, Medole e Solferino sono ormai da qual- volgimento dei laici doveva essere tenuto in che anno unite insieme nell’Unità pastora- grande considerazione. Oggi, a distanza di le “Le Pievi” e aderiscono, insieme ad altre alcuni anni, le Unità pastorali sono sempre Unità dell’Alto Mantovano, al Vicariato di più consapevoli dei propri limiti come anche San Luigi. delle proprie chance pastorali. Tante diocesi, in Italia come altrove, stanno Attraverso le Unità pastorali si riscopre il va- sperimentando questo tipo di organizza- lore delle piccole comunità e i diversi cari- zione pastorale per cercare di far fronte ad smi dei laici, nella consapevolezza che ser- alcuni problemi come la mobilità delle per- ve progettare una pastorale d’insieme che sone, l’ottimizzazione di alcuni servizi che guardi al futuro.
2 L’Emporio “Il Faro” è quasi pronto Qualcuno forse si sta chie- no pronti. sto lavoro preliminare ci ha dendo a che punto sia ‘l’em- Abbiamo firmato la conven- portato a stabilire che l’em- porio’ e qualcuno si chiederà zione tra le parrocchie e il porio sarà aperto due giorni cosa sia questa cosa… comune di Solferino che ci la settimana, al mercoledì e Il cammino è stato lungo, an- ha concesso in comodato al sabato pomeriggio, ad esso che a causa della pandemia, d’uso i locali. Con la prospet- potranno accedere persone che più volte ci ha costretto a tiva di una sempre più ampia residenti, ma in alcuni casi rallentare il corso dei lavori… collaborazione tra associa- precisi anche non residenti; ma forse ci stiamo arrivando. zioni del territorio operanti saranno i centri di ascolto a Gli operatori della Carità del- nell’ambito sociale, abbiamo valutare quale sarà la reale le nostre parrocchie hanno concordato, come operatori necessità; in negozio (in via iniziato un cammino all’inse- della carità, di essere rap- Cavriana, n.7 Solferino) si gna della collaborazione e, in presentati a livello ammi- potranno trovare alimenti, linea con le iniziative dioce- nistrativo dall’Associazione ma anche prodotti per la pu- sane, si sono posti l’obiettivo Cose dell’altro Mondo, ed è lizia personale o della casa, di dare vita ad un Emporio iniziato un cammino di col- il tutto acquistabile non con solidale. laborazione che vede coin- soldi, ma con punti accredi- Il progetto è sostenuto dal- volte l’Associazione militari tati dai volontari dell’ascol- la Caritas Diocesana attra- in congedo di Cavriana e la to sulla tessera sanitaria del verso l’attribuzione di fondi Croce Rossa di Solferino. richiedente. 8x1000 che ci hanno per- Costante è stato il coinvol- L’auspicio è che l’Emporio messo di affrontare le spese. gimento delle Amministra- solidale “Il Faro” possa esse- Il primo passo è stato indivi- zioni comunali tramite le re non solo uno strumento di duare il luogo adatto ad ac- assistenti sociali e i rispettivi aiuto, ma anche una risorsa cogliere l’Emporio e in con- assessori. per intraprendere un cammi- temporanea si è costituito A questo punto rimangono no di conoscenza, di collabo- un primo gruppo di persone due argomenti da approfon- razione e un arricchimento interessate, oltre ai volonta- dire: il primo è la formazione di esperienze positive per le ri delle Caritas delle nostre dei centri di ascolto che nelle nostre comunità parrocchiali comunità. singole parrocchie accoglie- all’accoglienza, dalla gestio- nità, il gruppo dell’emporio, e civili. Si sono resi necessari lavori ranno le richieste e la secon- ne del magazzino, al riforni- i centri di ascolto, le associa- Speriamo proprio che il la- di adeguamento idraulico ed da è l’organizzazione di tutta mento dei beni alimentari, zioni di volontariato, la co- voro fatto sia la premessa di elettrico. Abbiamo trovato la logistica che deve assicu- pulizie, riordino e tanto al- operativa Fiordaliso che ha una realtà che rimanga come quanto serviva per l’arreda- rare il funzionamento di tut- tro. Abbiamo avuto anche messo a disposizione la sua punto di riferimento per tut- mento e grazie all’aiuto dei to il progetto: dalla gestione momenti di confronto sul esperienza e i ragazzi da loro ta la zona. volontari ora gli ambienti so- delle aperture dell’Emporio, rapporto tra le singole comu- gestiti e animati. Tutto que- Don Mauro e Adelina NOTIZIE FLASH: I FARI DI LUCE INTORNO A NOI Se hai bisogno di confrontarti, 8, per tutti coloro che hanno chiesa del quartiere Belvedere se non sai a chi chiedere aiuto, bisogno di un aiuto relazionale (alle ore 20), con la possibilità se hai bisogno di un punto di e spirituale. di un dialogo personale con riferimento alternativo… https://www.cappellaniaospe- preti e suore, ed altre iniziati- daledidesenzano.it/ - comu- ve ancora. Per informazioni e PUNTO DI ASCOLTO presso nitainascolto@yahoo.it iscrizioni: puntogiovanighisio- la Cappella dell’Ospedale di la@gmail.com Desenzano: in epoca di COVID EREMO della GHISIOLA a il bisogno di parlare e di essere Castiglione: è un punto di UN TUO CONOSCENTE fa ascoltati e compresi è cresciu- riferimento umano e spiritua- uso di sostanze e non sai to a dismisura. Il cappellano le. Oggi, dopo la partenza di cosa fare? Chiama la “Casa dell’Ospedale di Desenzano, fratel Moreno, è la sede del di Beniamino” della fonda- con alcuni collaboratori laici, è Punto Giovani diocesano zione EXODUS di DON MAZZI un importante punto di riferi- che ha predisposto un percor- a Cavriana (via Madonna della mento nel momento di mag- so di accompagnamento per porta, 5): un incontro perso- gior bisogno, quando dolore, giovani ed educatori ed ini- nale con operatori specializ- paura e solitudine limitano la ziative per il cammino quare- zati e di esperienza non viene nostra capacità di aiuto al fa- simale. A questo si aggiungo- mai negato. Tel. 0376.806292, migliare ricoverato o infermo. no momenti di preghiera e di e-mail: casadibeniamino@ Dal lunedì al giovedi, alle ore ascolto della Parola presso la exodus.it UN SERVIZIO ASSISTENZIA- LE GRATUITO E A DOMICILIO quasi sconosciuto! La fonda- zione Zanetti Cominelli di Ca- stiglione fornisce gratuitamente una serie di servizi socio-sani- tari, con particolare riferimento alla tutela di anziani e disabili (fisioterapia, rapporto persona- le, educazione cognitiva, pulizia della persona, ecc.). I servizi sono forniti sia a domicilio che nella propria RSA (Residenza Sanitario Assistenziale) dove la fondazione è in grado di acco- gliere, anche per periodi limitati di tempo, persone anziane non autosufficienti. Per informazioni: 0376.671110 - https://www.fondazioneza- netticominelli.it/
3 Per risorgere con Cristo Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla sepoltura dei defunti e cremazione La risurrezione dei morti, come conseguenza della seppellire i propri defunti nei luoghi sacri indica- risurrezione di Cristo, è parte integrante delle veri- ti dalle autorità civili o religiose, esprimendo così tà di fede, è rivelata dalla Parola di Dio “Come tutti la preferenza per la loro inumazione o per terra o muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in nei loculi, come segno più chiaro del rispetto per il Cristo” (1Cor 15,22), è da sempre creduta dalla Chie- corpo, corpo nel quale ha abitato lo Spirito Santo di sa e dai cristiani proclamata ogni domenica con il Dio per il Battesimo ricevuto, corpo destinato alla Credo “aspetto la risurrezione dei morti e la vita del risurrezione. Le loro tombe diventano così luogo mondo che verrà”. Per questo motivo le comunità di continuata memoria affettuosa, di riflessione cristiane hanno sempre dimostrato un grande ri- per tutti e di preghiera rinnovata, da parte dei fa- spetto per i corpi dei defunti e per la loro più degna miliari e di tutta la comunità cristiana. Questo per- un posto previsto. Non possono essere custodite sepoltura. mette anche di ricordare che i fedeli defunti fanno nella abitazione domestica, così come anche non In questi ultimi decenni si è notevolmente diffusa parte della Chiesa, insieme con quanti o sono già possono essere divise tra parenti, né possono esse- la prassi della cremazione in non poche nazioni, nella beatitudine di Dio con Cristo o sono in attesa re disperse nell’aria, o in terra o in acqua o in altro per motivi diversi sanitari, sociali, economici, e di parteciparvi in un tempo di purificazione e con modo, né possono essere usate come ricordo com- assistiamo anche a scelte assai diverse per la con- quanti sono ancora in cammino nel pellegrinaggio memorativo in pezzi di gioielleria o in altri oggetti servazione delle ceneri. La Chiesa, davanti a tan- terreno. simili. «Nel caso che il defunto avesse notoriamen- ta incertezza e confusione, ha ritenuto opportuno Tuttavia la cremazione non è in opposizione alla te disposto la sua cremazione e la dispersione delle rivolgersi ai suoi fedeli con l’Istruzione della Con- dottrina della Chiesa, per cui essa non è vietata. proprie ceneri in natura o conservate in modo con- gregazione per la Dottrina della Fede “Ad resurgen- È però necessario che le ceneri siano conservate trario alla dottrina della Chiesa, a norma del diritto, dum cum Christo” (per risorgere con Cristo). Essa in un luogo sacro o al cimitero negli spazi riserva- si devono negare le esequie». esorta a mantenere fedelmente la consuetudine di ti (esempio i piccoli loculi) o in una chiesa, se c’è Don Dino Mezzani EDICOLA VOTIVA DI SANTA LIBERATA sorelle - già in odor di santità - venne- ro inumate nel complesso monastico da esse fondato. Oggi le loro reliquie Sita nella via principale di Birbesi - via anno, il 18 gennaio, l’edicola viene or- sono custodite nella cattedrale di San- Sajore - sulla facciata della casa di pro- nata a festa, in memoria e come segno ta Maria di Como. Liberata e Faustina prietà della Famiglia Ettori Rinaldo, di devozione verso Santa Liberata. vengono celebrate il 18 Gennaio come ancora oggi è oggetto della devozione A Birbesi, nel corso degli anni, il ter- sante vergini nel nuovo Martyrologium popolare, come testimoniano i classici mine Santa-Liberata è diventato anche Romanum della Chiesa cattolica. lumini accesi ed i vasi di fiori ben curati. identificativo della zona della edicola È impossibile stabilire con certezza a La struttura, in termini tecnici “santel- votiva, tanto che si sente ancor oggi quando risale il culto di Santa Liberata: la”, è stata oggetto di restauro negli dire “Som ‘ndà a santa liberada...” tutto lascia pensare ad una venerazio- anni Sessanta, ma la sua realizzazione Secondo alcune fonti agiografiche, Li- ne popolare sviluppatasi anticamente, è ottocentesca. Il dipinto è opera del berata nacque all’inizio del VI secolo a in risposta ad un bisogno diffuso di pittore Francesco Begni che, nel 1964, Rocca d’Olgisio (Piacenza) da famiglia protezione contro i rischi del parto ed realizzò una copia della pala esistente benestante. Insieme alla sorella Fausti- i pericoli di mortalità infantile, un biso- nella chiesa di Romanore (frazione di na, anche lei venerata come santa, per- gno che attraversa l’intera storia uma- Borgo Virgilio). Riprendendo verosimil- se la madre in giovane età. In seguito, di Como, dove presero il velo monasti- na. mente qualche specifico intervento mi- entrarono in contrasto col padre che, co. In seguito, adottando la regola di Ancora oggi in Lombardia ed in molte racoloso, la Santa è raffigurata in piedi, non avendo figli maschi, voleva costrin- San Benedetto - che proprio in quegli altre località si chiede ausilio alla Santa con la mano appoggiata sulla spalla di gerle ad un matrimonio di convenien- anni iniziava a diffondersi - fondarono non solo contro i rischi del parto, nei una madre, quest’ultima intenta a te- za. Liberata e Faustina, invece, erano a Como il monastero dedicato a Santa bisogni della maternità e della famiglia, nere tra le braccia due bambini. Sullo intenzionate a seguire una vita fatta di Margherita, che rimase vitale per oltre ma anche contro ogni possibile preca- sfondo si scorge il lago di Como, con contemplazione e preghiera, al servizio un millennio. Alla loro morte, interve- rietà dell’esistenza. una barca che ne solca le acque. Ogni del Signore. Dovettero fuggire alla volta nuta per entrambe nell’anno 580, le Matteo Robba LETTERA INVIATA AL VESCOVO i loro sacrifici e le preghiere per questa intenzione. IN VISTA DI UN PROGETTO DI SISAK, LA DIOCESI COLPITA Sò che siete molto provati nel cuore, materialmente, moral- mente e spiritualmente, ma Dio vi ha sempre dimostrato di PER I TERREMOTATI DAL SISMA IN CROAZIA accompagnare il dolore e le ferite profonde con la sua abbon- DELLA CROAZIA dante misericordia. Carissimo Mons. Vlado, Lo scrittore Alessandro Manzoni nei ‘Promessi sposi’ dice una La Caritas diocesana sta seguendo l’evolversi della situa- il sisma che ha colpito le vostre comunità, i sacerdoti e la frase a me molto cara: “Dio non turba mai la gioia dei suoi zione nella diocesi di Sisak particolarmente sconvolta dal gente è una tragedia che toglie dal vostro cuore molta di figli se non per prepararne loro una più certa e più grande”. terremoto che da poco ha colpito famiglie, parrocchie e quella speranza che avevate riacquistato dopo la guerra Desidero regalarvi questo pensiero di speranza unito alle pre- interi paesi che già stavamo aiutando dal tempo della nei Balcani con fatica, fede e coraggio. ghiere di tanti amici che per tanti anni hanno visitato la vostra guerra nei Balcani. Il sisma ha devastato proprio la zona Non abbiamo mai dimenticato i progetti e quanto con- terra così provata, dalla quale abbiamo sempre ricevuto molta che in questi anni abbiamo aiutato ad emergere dalla po- diviso con il Cardinal Kukaric all’inizio della guerra, don forza a motivo delle belle esperienze condivise. vertà e dalla distruzione bellica degli anni ‘90. La Caritas Hren, parroco di Sela, la parrocchia gemellata con noi, e Uniti nel Signore. mantovana propone di raccogliere, per il momento, fondi quanto ancora stiamo facendo con Caritas di Zagabria, don Luigi Milani che andranno impiegati in un progetto ben preciso con- con don Stefano, il cancelliere, suor Jelena, direttrice della referente per i progetti solidali in Croazia diviso con le Caritas di Zagabria e Sisak. Don Luigi, che Caritas e con suor Antonietta della Fondazione Rehobot. a nome di Caritas diocesana coordina da tempo iniziative solidali e progetti in quella Vi siamo vicini in questi giorni terribili con la nostra pre- terra a nome di Caritas diocesana, garantirà il collega- ghiera che mai è mancata e con qualche segno concreto mento con quella chiesa sorella con l’aiuto di parrocchie, per il bene della gente, soprattutto quella più povera che ha visto perdere ogni cosa. singoli e associazioni. Dopo Pasqua una delegazione Carissimo don Luigi Milani, Anche il Vescovo Marco le ha inviato un messaggio affet- Sono molto lieto per la Sua lettera. Mi scusate che non avevo mantovana andrà in visita a quella realtà per verificare la tuoso a nome della nostra comunità diocesana. E’ segno il tempo, ma ha scritto i piccoli messaggi per i vescovi mons. fattibilità e la scelta di un progetto da proporre a quanti che le nostre chiese sorelle non hanno mai dimenticato Marco e mons. Claudio di Padova. Adesso la nostra attenzione desidereranno unirsi. l’antica amicizia nata al tempo della guerra. è per il futuro. Speriamo che il terremoto si fermi e cominci la Nel prossimo tempo di Pasqua verremo a visitarvi con rinnovazione. Non e’ facile per la gente; noi abbiamo sofferto Caritas Diocesi di Mantova presso Monte dei Paschi una piccola delegazione da Mantova per esprimervi ami- molto anche nella guerra, ma sappiamo che tutto sara’ bene. di Siena cizia, affetto e per vedere insieme quale progetto concre- Grazie per la vostra volonta’ di visitarci. Per noi sara’ grande IBAN IT39S0103011502000002000058 con causale: to possiamo realizzare per voi. gioia vedervi. progetti terremoto in Croazia. Alcune parrocchie della nostra diocesi e associazioni si Uniti nella preghiera sono attivate al fine di contribuire concretamente. Anche +Vlado Kosic, OPPURE CONSEGNARE UNA OFFERTA CON INDICATA i più piccoli e le famiglie durante la Quaresima offriranno vescovo di Sisak e i miei sacerdoti e fedeli LA DESTINAZIONE
4 La radio che unisce Siamo quattro ragazzi di voro e noi li avevamo “leg- doi, alcune ragazze ci ave- Cavriana, e da quest’anno, germente” disturbati con la vano paragonato allo Zoo di ci siamo lanciati in un’av- nostra selezione di musica 105. Da questo spunto ab- ventura, piuttosto insolita: dance. biamo deciso di chiamare il produrre una serie di pun- Che dire, non male come programma del Martedì “Lo tate radiofoniche che setti- inizio! zoo del Fermi”. manalmente vengono ripro- Dopo la nostra performan- Grazie a questa esperienza, dotte nella nostra scuola, ce e dopo la strigliata della la scuola è venuta a cono- l’Istituto Enrico Fermi di preside, girando nei corri- scenza dei contenuti che potevamo portare e sempre più ragazzi si sono appas- sionati ai nostri program- mi radiofonici. Dopo poche “esibizioni” in presenza, però la zona rossa ci ha tol- to quei 15 minuti di risate e musica, che rendevano la scuola meno seria. Con la quarantena e la scuo- la in D.A.D, quindi, non po- tendo riprodurre i nostri contenuti all’interno della scuola, abbiamo dov uto sentire in streaming in qual- ri settimanali che si sinto- cambiare il nostro modo siasi momento. Quindi, co- nizzavano sui nostri show di fare radio, che ormai era me dice il detto “non tutti i abbiamo deciso di allargare entrato dentro di noi e ci mali vengono per nuocere”, il nostro palinsesto, inse- appassionava ogni minuto proprio grazie al lockdown rendo altri due programmi. di più. Ad uno di noi, ven- abbiamo potuto farci cono- Uno di questi è “The best on ne l’idea di postare le nostre scere anche al di fuori del Stage”, un programma che puntate su diverse piatta- panorama scolastico. ci permette di intervistare forme online, dove poterle Visto i numerosi ascoltato- personaggi famosi e ragazzi della nostra età, che hanno fatto delle loro passioni dei Mantova. lavori o degli impieghi veri “Ma se cominciassimo a fa- e propri. Principalmente in re radio?”. questo format si discute di Tutto è iniziato a Settembre musica, di sogni e di proget- con questa frase, detta per ti per il futuro, infatti, stia- gioco da Paromix, uno di mo scoprendo molti aspetti noi, una volta sentito che la e retroscena che un ascolta- nostra scuola cercava reclu- tore normale non percepi- te per il palinsesto scolasti- sce e non considera. co. Quasi per scherzo, ci sia- L’ultimo programma appe- mo trovati un pomeriggio in na iniziato è “Mp3 Chart”, studio, e abbiamo provato una classifica settimanale a registrare alcuni “sketch” che racchiude le 5 migliori audio da riprodurre la mat- canzoni della settimana. tina successiva, un quarto Con la radio stiamo sco- d’ora prima del suono della prendo una passione che campanella. ci accomuna, ci rende una Dopo due ore di registrazio- squadra e ci diverte ogni ta- ne, eravamo riusciti a pro- ke di registrazione, ogni no- durre 15 minuti di puntata. ta di canzone sempre di più. Da bravi organizzatori di Lorenzo, Davide, feste e attivi partecipanti, Bryan, Lyam avevamo deciso di inseri- Rimanere sintonizzati re 4 tracce che solitamente vengono riprodotte durante le nostre serate. Arrivati a scuola, fieri del nostro lavoro, abbiamo prontamente alzato il volu- sulla Buona Notizia me al massimo, ignorando il fatto che alcune persone stessero già lavorando… Inutile dire che dopo quegli insoliti e sonori 15 minuti, uscendo dalla radio, ci ha Quest’anno, a causa della pandemia, è rispettando tutte le norme di sicurez- scersi meglio e connettersi con il Si- accolto la preside dell’isti- stato difficile incontrare i ragazzi. Ab- za, e, un po’ arrugginiti, ma volentero- gnore. Ha imparato a vedere con occhi tuto, a braccia conserte, e biamo provato, durante il periodo na- si di ritrovarci, abbiamo ripreso il no- nuovi il Creato che lo circondava e ha ci ha ricordato che alcuni talizio, a rimanere in contatto con lo- stro cammino. Abbiamo trovato ispira- avuto il coraggio di essere se stesso e collaboratori erano già al la- ro e le loro famiglie tramite cellulare, zione nel sussidio proposto per questo di lottare in ciò in cui credeva. La sua leggendo, alla stessa ora, le preghiere periodo, dalla nostra Unità pastorale figura ci insegna a non perdere mai la scritte e condivise dai fanciulli. Le Pievi dal titolo “www.Connessi tutti. speranza e la fiducia in Cristo e a met- Poi non ci siamo più visti né sentiti. con…”. In queste pagine stiamo sco- tere a frutto i doni che riceviamo nella Solo messaggini tramite Whatsapp. prendo insieme ai ragazzi il rimanere nostra vita. Continuavamo a rimandare l’incontro sintonizzati sulla Buona Notizia, e mai Francesco non possedeva nulla ed era certi che l’emergenza sanitaria sareb- come in questo tempo abbiamo biso- pieno di gioia. be terminata. Purtroppo, questo non è gno di riscoprire e di condividere la Noi abbiamo tanto, ma siamo davvero ancora avvenuto, e così abbiamo preso bellezza che ci circonda. felici? coraggio e abbiamo ripreso con la Qua- Ci è piaciuta la figura di Francesco, Che bello sarebbe se ci fosse un’epide- resima i nostri incontri settimanali in così attuale in questo tempo, che ha mia di amore e di gioia. oratorio. Ci siamo divisi in due gruppi, usato il periodo di prigionia per cono- Renata
5 Azione Cattolica: entusiasmo e amicizia a portata dei giovani Ciao sono Francesco e sono to, ma tutti gli animatori e i un membro dell’ACR della ragazzi più esperti mi han- Diocesi di Mantova! no subito accolto e aiutato. Non sai cosa significa ACR?? Grazie a questo campo ho Questo acronimo sta per potuto stringere amicizie Azione Cattolica dei Ragaz- con altri ragazzi di paesi di- zi ed è un gruppo di giova- versi da Cavriana e questo ni proveniente da tutta la è bello perché ogni tanto ci Diocesi di Mantova che si ritroviamo e condividiamo ritrova insieme per vivere dei momenti insieme che e condividere esperienze rafforzano la nostra amici- uniche. Io sono entrato a zia a distanza. Il bello dei far parte di questo gruppo campi è che tutte le attività grazie al campo estivo del sono collegate da un tema 2018, in cui ho partecipato unico e tutto è bilanciato in insieme ad altri miei amici momenti di preghiera e ri- di Cavriana. Appena siamo flessioni e attività di gioco e arrivati alla casa di Biace- condivisione. sa, in Trentino, essendo alla All’interno dell’ACR, c’è un mia prima esperienza, mi gruppo di ragazzi, tra cui ci sono sentito un po’ spaesa- sono anche io, che si chia- ma EDR: Equipe Diocesana dei Ragazzi. In poche paro- le, siamo alcuni ragazzi che partecipano all’ACR che so- no stati scelti per poter es- sere i portavoce del gruppo di ragazzi. Qui abbiamo la possibilità di portare le no- stre idee agli educatori che ci aiutano a farle diventare realtà. Nel 2019, con l’EDR ho avuto la possibilità di partecipare al complean- no dell’ACR a Roma. È sta- ta un’esperienza fantastica che non dimenticherò! Partecipare a queste espe- rienze, anche oggi che non abbiamo la possibilità di ve- derci fisicamente, mi per- mette di essere sempre in contatto con i miei amici e di condividere momenti particolari che altrimenti non riuscirei a vivere. Speriamo che questo mo- mento così complicato pos- sa finire e che possiamo ritornare a vivere il nostro campo a Biacesa liberi di stare insieme. Francesco Caiola Riflessioni di un gruppo liturgico Ad un anno dall’inizio della pande- Ognuno di noi si è sentito solo. Sol- da ridire in modo più convincente la tre a meditare e approfondire il rap- mia, come gruppo liturgico ci sem- tanto la preghiera e le celebrazioni distanza e la complementarietà tra porto tra il silenzio, la Parola e l’azio- bra utile soffermarci a riflettere su vissute a distanza ci hanno permes- la sostanza del segno sacramentale ne nelle nostre celebrazioni. come questa ha cambiato le nostre so di superare questo periodo. e la forma che essa assume nell’an- Insomma i problemi delle celebra- celebrazioni. È stato bello ed emozionante ritro- dare del tempo. Ad esempio, dar- zioni precedenti al Covid rimango- Il periodo di chiusura ci ha costretto varci a celebrare insieme la Messa si il segno della pace è certamente no ancora tutti da vivere ed affron- per la sicurezza a interrompere le ce- domenicale. una forma significativa, ma la sua tare con pazienza ma anche con co- lebrazioni, esperienza che nessuno Certamente il ritrovarsi dopo tanto mancanza non toglie la sostanza di stanza e perseveranza. Siamo certi di noi aveva mai vissuto, ma non so- tempo, da una parte ha confermato un dono di relazione ricevuto dalla che comunque le persone che par- lo questo. Ogni attività parrocchiale il valore di comunione e di anticipo Pasqua di Cristo che ci rende fratelli tecipano, anche reagendo a queste è stata sospesa, il distanziamento ci della Pasqua eterna che è proprio di comunque, al di là del segno che vie- difficoltà, maturano una compren- ha obbligato a allontanarci da quelle ogni Messa, dall’altro ha evidenzia- ne usato nella celebrazione. sione nuova e duratura della bel- persone con cui fino a quel momen- to problemi aperti su cui l’attenzio- Rimane ancora da riscoprire un rap- lezza e del valore inestimabile del to avevamo avuto rapporti di vici- ne dei gruppi liturgici, dei sacerdoti porto equilibrato tra il presidente dono della Pasqua di Cristo che vie- nanza. Neppure nel momento del e dei fedeli stessi devono tornare a della celebrazione liturgica e i va- ne celebrata perennemente in ogni dolore, della sofferenza e del lutto riflettere. ri ministeri di servizio che devono Pasqua domenicale. abbiamo potuto sentirci comunità. È evidente, ad esempio, che rimane confluire in una unità armonica, ol- Il gruppo liturgico di Cavriana
6 Comunità, balsamo prezioso la celebrazione della messa di domenica 14 febbraio. Un tempo parlare di “Estrema Unzione” ingenerava paura, adesso invece, parlando di “Un- per anziani e malati zione dei malati”, inserendola nel contesto della festa dei ma- lati, si crea un clima di speranza e di festa: festa dell’incontro con Gesù. La celebrazione comunitaria di O Maria, nostra Madre, che in creature nel momento della ma- questo sacramento è molto im- Cristo accogli ognuno di noi come lattia e dell’infermità, attraver- portante sia per i malati, che av- figlio, sostieni l’attesa fiduciosa so il ministero della Chiesa, in vertono intorno a sé la preghie- del nostro cuore, soccorrici nelle modo del tutto particolare con il ra e l’amicizia della comunità, nostre infermità e sofferenze, gui- sacramento dell’unzione degli sia per la comunità, che riceve daci verso Cristo tuo figlio e no- infermi. dai malati una testimonianza di stro fratello, e aiutaci ad affidarci San Giacomo ci ricorda che nel fede, di generosità nel sacrificio al Padre che compie grandi cose. tempo della sofferenza noi, di- e di libertà interiore nei confron- scepoli di Cristo, non siamo ti delle cose terrene, ed è oltre- L’11 febbraio nel giorno della, mai soli e ci invita a chiamare i tutto bisognosa di essere aiutata memoria della Beata Vergine membri della Chiesa, perché ci a superare la mentalità che spin- Maria di Lourdes, la Chiesa cele- aiutino e sostengano “Chi è ma- ge a celebrare l’unzione all’ulti- bra in tutto il mondo la Giornata lato, chiami a sé i presbiteri della mo momento, in fretta e quasi di del malato. Essa li affida a Maria Chiesa e preghino su di lui, dopo nascosto. salute degli infermi. averlo unto con olio nel nome Il rito è semplice e toccante e Quest’anno la nostra comuni- del Signore. E la preghiera fat- prevede che il ministro unga tà ha avuto la gioia, dopo tanto ta con fede salverà il malato: il con l’olio la fronte e le mani, tempo di isolamento, dopo tanta Signore lo rialzerà e se ha com- perché l’uomo pensa e agisce, sofferenza causata dalla pande- messo peccati, gli saranno per- e pronunzi al tempo stesso la mia, che ha colpito soprattutto i donati” (Gc 5,14-15). seguente formula: “Per questa più fragili, gli anziani, gli amma- L’Unzione non è il Sacramento santa unzione e la sua piissima lati, di poter in qualche modo soltanto di coloro che sono in misericordia ti aiuti il Signore fare sentire la propria vicinanza fin di vita: ecco perché, mentre con la grazia dello Spirito Santo. agli ospiti della casa di riposo in passato si parlava di “Estrema E, liberandoti dai peccati, ti sal- tramite il nostro parroco don Unzione”, a partire dal Concilio vi e nella sua bontà ti sollevi”. Luigi e suor Luciana, celebrando Vaticano II si preferisce più coe- presso la cappella della casa di rentemente chiamarla “Unzione Dio sempre si fa vicino all’uo- riposo una Messa, trasmessa via degli Infermi”. Lo scopo è infat- mo con il suo amore e la sua radio in tutte le stanze, e portan- ti quello di aiutare il malato a tenerezza per guarirlo dai suoi do il conforto dell’unzione degli vivere cristianamente il tempo affanni ma lo può fare molto più infermi a molti ospiti. della malattia. Ed è un Sacra- efficacemente attraverso di noi, La vicinanza, infatti, è un bal- mento ecclesiale, cioè comu- di ognuno di noi e di tutta la co- samo prezioso, che dà sostegno nitario. Tutta la Chiesa è vicina munità. e consolazione a chi soffre nel- all’ammalato nella sua prova, lo Anche i ministri dell’eucaristia, la malattia. In quanto cristia- assiste amorevolmente e prega come ministri di consolazione ni, viviamo la prossimità come dopo averli così istruiti… “Pre- “Predicavano che la gente si per lui. si sono impegnati a riprendere, espressione dell’amore di Gesù dicate che il Regno di Dio è vici- convertisse, scacciavano mol- Per la Giornata mondiale del nonostante le fatiche della pan- Cristo. no. Guarite gli infermi.” (Mt 10, ti demoni, ungevano di olio gli malato, nella nostra parrocchia, demia, la visita a malati e anzia- “Gesù andava intorno per tutte 5.7-8). infermi e li guarivano” (Mc 6,12- oltre alla celebrazione alla casa ni nelle case. Attraverso di loro le città e i villaggi, predicando Già alla prima uscita dei disce- 13). di riposo, abbiamo voluto dare la Chiesa si fa vicina, visita, fa- il Vangelo del Regno e curando poli trova la sua origine il gesto rilevanza a questo sacramento, scia le ferite e consola nel nome ogni malattia e infermità” (Mt 9, dell’unzione, quasi un’antici- Il Signore viene incontro alla de- impartendo l’unzione a quattro di Gesù. 35). Gesù inviò i suoi discepoli pazione del futuro sacramento: bolezza e alla fragilità delle sue nostri fratelli e sorelle, durante Nella INTERVENTI E OPPORTUNITÀ PER GLI EDIFICI PARROCCHIALI In ottica di salvaguardia degli ni prioritari tra cui sicuramente possibile sull’immobile, bene- ambienti parrocchiali emerge vi è la manutenzione del tetto ficiando del cosiddetto “bo- da tempo il bisogno di inter- e la tinteggiatura della struttu- nus facciate”. Si tratta di un’a- venire sul deperimento delle ra esterna in primis della “Casa gevolazione in essere fino al strutture che ne fanno parte. delle Suore”, la cui struttura 31/12/2021 per la tinteggiatu- Il Consiglio degli Affari Econo- risulta essere particolarmente ra di alcuni immobili che da un mici (CPAE) ha cercato di defi- deteriorata. beneficio fiscale pari al 90% da nire un elenco degli interventi È al vaglio del CPAE l’oppor- utilizzare eventualmente come necessari individuandone alcu- tunità di intervenire il prima sconto in fattura sui lavori svol- ti. Nel corso degli ultimi mesi è stato chiarito dall’Agenzia delle Entrate che, a differenza di altre agevolazioni, anche le parrocchie possono beneficia- re del bonus facciate. Abbiamo pertanto già preso un primo contatto con una società di general contractor, ovvero una società a cui com- missionare i lavori benefician- do dello sconto in fattura e che venti che necessitano però di prioritaria). di recente ha già perfezionato una preventiva autorizzazione Si vuole pertanto rendere interventi analoghi con altre da parte della Soprintendenza partecipe la comunità e sen- realtà parrocchiali. (già 10 anni fa era stata vali- sibilizzarla già da ora affinché Lo stato degli immobili parroc- data dalla stessa l’autorizza- ognuno di noi possa compren- chiali evidenzierebbe la neces- zione ad intervenire sulla tin- dere e sentirsi partecipe di un sità di intervenire anche su altri teggiatura della canonica poi impegno a beneficio di tutta la ambienti, quali la tinteggiatura non perfezionata per motivi nostra collettività parrocchiale esterna della canonica e della economici, ma in ogni caso la di oggi e di domani. facciata della Chiesa, inter- necessità è diventata ancor più Andrea
7 Ripresa di momenti formativi e celebrazione sacramenti pasquali Carissime famiglie, rà comunicato dalla nostra della Chiesa al termine ti. Sia questo un tempo il tempo passa e sembra diocesi e anche al vaccino dell’anno pastorale. buono per prepararci alla che questa epidemia ci vo- che ci permetterà, speria- A tutti i ragazzi e ai geni- Pasqua del Signore e alle glia mettere ulteriormen- mo, una ripresa più sicura. tori, nel periodo di Qua- celebrazioni di Confessio- te alla prova. Ma abbiamo Nel frattempo con il Consi- resima, è stato consegna- ne, Comunione e Cresima fiducia che, con tanta pa- glio pastorale, con i sacer- to un libretto per poter con particolare impegno, zienza, le cose potranno doti e i catechisti abbiamo essere accompagnati in nonostante l’impossibili- tornare alla normalità, an- provveduto a definire un questo tempo, rimanen- tà di condividere insieme che se non in tempi brevi. breve percorso educativo do CONNESSI con GESU’ momenti in presenza. Il Ci sono mancati tanti mo- e di fede per i ragazzi che e tra di noi. Continuano Signore ci aiuti a non per- menti di aggregazione e devono recuperare la cele- le catechesi sul Vangelo dere questa opportunità di di condivisione con voi e i brazione dei sacramenti. alle 20.30 del giovedì sera far crescere la nostra fede vostri ragazzi, anche nella Tutte le celebrazioni sa- in streaming. È occasione, anche là dove essa è nata, esperienza dell’Oratorio. ranno presiedute dai pro- anche se a distanza, per nella famiglia. Questo tempo comunque, pri sacerdoti così come il alimentare la nostra vita A tutti buona continua- a noi c ristiani, ha dato Vescovo Marco ha previ- interiore. zione del cammino, una modo di interrogarci su sto per tutte le parrocchie, I c atechisti poi stanno buona Pasqua e un ricordo ciò che è essenziale e con- dandone ai parroci la fa- contattando i ragazzi con nella preghiera per tutte le ta davvero. Ci affidiamo coltà. Il 6 giugno, festa del modalità a distanza o con- vostre famiglie. Il Signore a Dio, alla responsabilità Corpus Domini, conclude- dividendo anche con i ge- Risorto vi benedica, vi dia vostra, dei ragazzi e degli remo il cammino con una nitori il materiale per la pace e salute. educatori, a quanto ci ver- celebrazione sul sagrato preparazione ai sacramen- Don Luigi Milani PER CONTATTARE IL CENTRO DI ASCOLTO: tel. 351.6840020 AL PIÙ PRESTO RIPARTIREMO CON NUOVE MODALITÀ La Caritas parrocchiale, anche alla consegna di alimenti, ma in questo difficile periodo, do- piuttosto essere punto di rife- po un primo momento di di- rimento a cui le persone con sorientamento, ha cercato di qualsiasi tipo di sofferenza e mantenere attivi alcuni servizi di fragilità possono rivolgersi fondamentali come distribu- per essere accolte, accompa- zione di alimenti e beni di pri- gnate, sostenute e soprattutto ma necessità e intervenendo ascoltate. con un sostegno economico Nessuno nella comunità do- per persone con situazioni dif- vrebbe essere lasciato solo e ficili. Tutto questo, soprattutto soprattutto nessuno dovrebbe nella prima fase, in collabora- sentirsi abbandonato. Il Cen- Giornata della vita zione con i Servizi sociali del tro di Ascolto parrocchiale Comune. dovrebbe essere il luogo dove Altri servizi, come il Centro di la comunità si fa presente per Ascolto, soprattutto a causa dire: «ti sono accanto, forse dell’età dei volontari, ma non non sono in grado di risolvere solo, ha dovuto essere chiuso, i tuoi problemi ma se vuoi pos- pur rimanendo aperto un ser- siamo fare un pezzo di strada vizio telefonico di emergenza. insieme, posso condividere Se chiedete ad una mamma o ad un papà nel sostenere la vita umana nascente. Come spesso accade, da situa- con te le tue preoccupazioni, quale è stato il momento più bello della loro E così, che anche domenica 7 febbraio abbia- zioni di grande difficoltà che posso aiutarti facendoti senti- vita vi diranno con certezza quando sono na- mo chiesto alle coppie, che hanno battezzato sembrano bloccarci, possono re ancor più parte della nostra ti i loro figli. È qui dove la Giornata della vita i loro figli nel 2020, di raccogliere il fiore ap- nascere nuovi stimoli, nuove comunità». prende il suo significato più vero: generare peso all’albero della vita il giorno del battesi- prospettive, nuovi slanci. Già Al più presto riapriremo con la vita è una cosa bellissima! E subito dopo mo del loro figlio, per portarlo nella propria da tempo si sentiva la necessi- nuove modalità, con nuove possiamo affermare un’altra cosa straordina- casa e farlo continuare a “vivere”, per testi- tà di rivedere, di approfondire, prospettive ma sempre con la ria: “Possiamo farlo tutti”! Sì, perché sono i moniare a tutti che non è possibile spezzare di rimodulare la presenza del grande disponibilità e premura gesti d’amore che generano vita e regalano il binomio “libertà e vita”, che rinunciare al- Centro di Ascolto della parroc- dei volontari che accettano di gioia ad entrambi, a chi riceve e a chi dona. la vita rompe le relazioni, distrugge la casa chia. Questa è stata l’occasione fare questo servizio. Noi siamo qui perché qualcuno ha deciso di comune, rende insostenibile la quotidianità, di dedicare tempo in più per la Naturalmente come in ogni co- farci nascere, un grande gesto d’amore di costruisce case in cui non c’è spazio per la vi- formazione, a volte in presen- sa, i progetti, anche i più meri- due persone ci ha regalato la vita. ta nascente. za, ma spesso con modalità a tevoli, non possono essere por- distanza. tati avanti senza persone che Ma noi cristiani siamo un passo avanti, ag- L’invito, allora, è di avere coraggio; ci sono Questa pausa obbligata ci ha gratuitamente e con dedizione giungiamo un “di più” a questo bellissimo mille modi per generare “vita nascente”, permesso di farci riflettere sul si mettono a disposizione per gesto d’amore che lo rende straordinario: vi- l’invito è di farsi tutti portatori di speranza senso della nostra presenza prestare il loro servizio. vere questi momenti con la nostra comunità, nella cultura della vita! Non perdiamo l’occa- che non deve essere solo fi- I referenti testimoniare le nostre scelte al mondo e non sione di assaporare la gioia vera. nalizzata a dare il via libera del Centro di Ascolto rassegnarci mai (come diceva san Paolo VI) Equipe Battesimale
8 Potenza della risurrezione: essere di Cristo per appartenere alla Chiesa un ideale, un insieme di valori. nella Chiesa sempre più parteci- Quando ciò accade i cristiani pi dell’unic a missione affidata continuano a dire di “essere di da Gesù agli apostoli: annuncia- Cristo”, ma in realtà continuano re la salvezza a tutti i popoli. ad appartenere a sé stessi: ap- La strada che ogni comunità partengono ai propri sentimen- parrocchiale deve intraprende- ti, alle proprie idee, ai propri re con sollecitudine per arrivare ideali o valori. a vivere la propria identità e la Noi siamo un popolo che osa propria missione deve compren- credere nella più incredibile d e re q u e s t i e l e m e nt i : d o c i l it à d e l l e ve r i t à : l a R i s u r r e z i o n e . allo Spirito e umile ricerc a del- Questa è la nostra fede, questa è la volontà di Dio; ascolto fede- la fede della Chiesa. Dal giorno le della Parola; interpretazione del nostro Battesimo siamo im- dei segni dei tempi alla luce del mersi in questo mistero di mor- Vangelo; valorizzazione dei c a- te e Risurrezione di Cristo. rismi nel dialogo fraterno; c re- L’incontro con Cristo vivo non è ativ ità spirituale, missionaria, un ragionamento, una deduzio- c ulturale e soc iale; collabora - Per un c ristiano la cosa più im- n e , u n c o nv i n c i m e nto, m a u n zione delle ministerialità. p o r t a nte è “e s s e re d i C r i s to” , i n c o nt r o n e l l a f i s i c it à , n e l l’e - Sperando grandi risultati in fu- appartenergli. Su questo tutti i sperienza di Chiesa, nella fede turo per il cammino della nostra credenti sono d’accordo. vissuta già come vita eterna. comunità parrocchiale, vi faccio M a q u e s t a ve r it à p e rd e d i s o - È proprio da questa identità, di tanti auguri di una Buona e San- stanza tutte le volte che Cristo essere di Cristo, che viene a noi ta Pasqua. diventa un’idea, un sentimento, la forza e la coscienza di essere Don Alberto COMUNE E CARITAS INSIEME NELLA PANDEMIA In questo anno 2020 la famiglia Caritas si è allagata parecchio anche a motivo del Coronavirus. Parecchie persone hanno perso tutti quei lavoretti che permettevano loro di far vivere dignitosamente le loro famiglie. Tante piccole attività hanno dovuto chiudere, chi temporaneamente e chi definitivamente. LA NOSTRA CARITAS CHIUDERÀ? Se è vero che molti esercizi hanno sofferto, ci siamo resi con- to, però, che il conto più salato lo ha pagato chi è più povero e non può contare su genitori, nonni o enti previdenziali. Chi L’apertura dell’Emporio Caritas a Solferino, nuova famiglia all’Emporio. Non si tratta di si è trovato nel bisogno si è rivolto al Comune e alla Caritas. riunendo i paesi di Medole, Guidizzolo, Sol- insegnarle la strada per Solferino, ma di ac- Insieme, Comune e Caritas, abbiamo incontrato le famiglie, ferino e Cavriana, fa pensare che la nostra Ca- compagnarla umanamente, ascoltando con- insieme abbiamo fatto un piccolo piano perché le famiglie pur ritas locale tra poco chiuderà. È un pensiero tinuamente la situazione, perché il compito con poche risorse, potessero mantenere la casa e il pane quo- sorto anche tra noi volontari della Caritas di della Caritas è di aiutare la persona o la fami- tidiano. Abbiamo sperimentato il Vangelo della benedizione Medole. Per questo ci siamo ritrovati a parlar- glia a raggiungere la propria maturità sociale dei pani e dei pesci, dove alla fine tutti hanno mangiato e sono ne. Alla fine abbiamo concluso che la nostra ed economica. L’Emporio Caritas centrale è avanzati anche dei “pezzi di pane” per chi ancora ha bisogno! Caritas cambia, ma non chiude. La nuova ini- un distributore di viveri, ma la Caritas loca- È stata fondamentale la collaborazione tra Comune e Caritas ziativa dell’Emporio solidale sarà servita dai le è un educatore di vita. Per questo motivo con l’apporto generoso di tutti i volontari. Qualche offerta in volontari delle quattro parrocchie in un clima la Caritas a Medole non può chiudere fino a denaro ha permesso di affrontare il pagamento di utenze. At- di collaborazione. Il Comune, per i singoli ca- quando non avrà assolto fino all’ultimo la sua tualmente la Caritas di Medole segue circa 35 famiglie, italiane si, chiamerà la Caritas locale e a questa affi- missione di educare le famiglie alla vita socia- e straniere, con l’impegno di sostenerle per mantenere la pro- derà la famiglia che ha bisogno di aiuto. Sarà le ed economica. pria dignità umana. compito della Caritas locale accompagnare la Giacomo e Claudio Elena e Cristina
9 Forme di povertà irraggiungibili? Alle nostre Caritas la povertà si presenta con tanti volti. C’è il volto di chi ha fame perché non riesce a procurarsi il cibo. C’è il volto di Comunità chi chiede il lavoro e desidera tornare ad es- sere autosufficiente. C’è il volto di chi chiede la casa per ritrovare un tetto dove riparare la famiglia. Ma c’è una forma di povertà il cui volto ti mette a disagio perché non riesci ad che rinasce offrire un aiuto efficace. È la povertà dello spirito umano che genera tutte le altre forme di povertà. In questi casi la struttura interiore della persona è talmente scombinata che gli aiuti normali non servono al recupero del- dal Vangelo la persona. In questi casi non servono abiti, cibo, casa, denaro. Anzi, il denaro è la cosa più pericolosa perché è la fonte per mantene- molto, pur sapendo che l’impresa è difficile. re queste persone nel loro grave problema. Però non basta seguire queste situazioni solo Queste situazioni difficili arrivano dal mon- con un volontariato generoso, ma serve com- do della tossicodipendenza, dall’alcolismo, petenza che non si improvvisa perché certi dall’emarginazione. Nel mondo delle Caritas “demoni” si scacciano solo con l’aiuto di stru- queste persone sono state definite “gli irrag- menti appropriati predisposti per affrontare il Il nostro parroco don Alber- mato a ricercare la propria giungibili” perché con loro non si riesce a pre- problema. Realizzate queste condizioni fatte to ha programmato cinque identità ritornando alla fon- disporre un percorso di vita, un programma di strutture sanitarie, persone preparate e as- settimane della Quaresima te che è Cristo e ad una fede di sostegno per affrontare le difficoltà. Irrag- sociazioni nate per affrontare quel determi- di quest’anno per la forma- consapevole capace di en- giungibili perché non si riesce a instaurare un nato problema, allora diventa prezioso anche zione del Consiglio Pastora- trare e di stare nella storia di dialogo costruttivo per capire la loro situa- il lavoro del volontario che ci mette passione, le parrocchiale, previa pre- oggi. zione e tentare di costruire insieme una via impegno, ascolto e tanta pazienza mettendo sa di coscienza di cosa vuol In questo paese, nella sua d’uscita. Sembra che l’unica strada possibile in conto di lavorare in perdita, come il servo dire oggi partecipazione e storia di oggi, la comuni- sia un assistenzialismo continuo, senza fine. inutile del Vangelo. Il cristiano agisce con la corresponsabilità. tà cristiana è chiamata ad Però anche in questi casi abbiamo la testimo- convinzione che nulla è impossibile a Dio per Ha esordito dicendo che per evangelizzare nuovamente nianza di tante vite difficili recuperate e ci cui molto è possibile anche all’uomo. formare un Consiglio Pasto- e a ripensarsi sempre più in dimostrano che si può tentare qualcosa, anzi Flory e don Andrea rale serve riscoprire la pro- comunione e in relazione pria identità cristiana dentro con l’intera comunità del la Comunità e l’identità del- paese. UN’ESPERIENZA SEMPRE NUOVA la Parrocchia nel contesto sociale attuale. «Siamo passati - ha detto - Per questo serve un Consi- glio Pastorale per ascoltare insieme la Parola, per ani- Carissima Comunità cristiana, da un’identità cristiana piut- marci nella fede e nella ca- in questo primo anno di mia presenza nella tosto fissa, con riferimenti rità fraterna, per ripensare Parrocchia di Medole ho cercato di fare visita religiosi che erano segni di l’evangelizzazione del paese a tutte le famiglie della Comunità in occasio- un’identità a una cultura nel contesto dell’oggi. ne della Benedizione alle Famiglie. Non sono cristiana che forse è rimasta Non basta rimettere in pie- riuscito ad entrare in tutte le case perché gli solo nell’intimo di parecchie di i catafalchi del passato, orari di lavoro della gente non sempre hanno persone». ma ripesare in modo umile coinciso con la mia visita. Il mondo è cambiato veloce- e perseverante una nuova Desidero, però, comunicarvi alcuni pensieri mente e le comunità parroc- proposta di vita cristiana che io vivo e sento di condividere con voi do- chiali tradizionali sono state comunitaria con un forte ca- po un anno che sono a Medole. travolte dal cambiamento. rattere missionario locale. Ogni volta che entro in una Comunità è sem- Ieri la comunità ti formava Il consiglio pastorale che già pre un’esperienza pastorale nuova che affron- lentamente attraverso i riti nei tempi passati ha animato to con gioia e impegno. Non è mai una’espe- religiosi e i ritmi della vita. la parrocchia, è perciò chia- rienza scontata, da ripetere, perché ogni co- Oggi tutto questo mondo si mato ancora a riprendere munità è unica e con caratteristiche proprie. è polverizzato sotto i colpi il suo compito di fermento Poi ogni stagione della vita ti porta a fare il della scristianizzazione. In e di lievito dentro la nostra sacerdote con un atteggiamento sempre di- questo mondo così fragile e comunità di oggi. verso, sia per l’età, sia per l’esperienza vissu- insicuro il cristiano è chia- Fausto Gandellini ta, sia per i suggerimenti sempre nuovi che il Vangelo ti offre. Per me diventa sempre più importante l’in- contro con le persone, per comprendere i do- ni che il Signore ha posto nel cuore di ognu- NON DI SOLO PANE no; mi piace incontrare le famiglie per esse- A Medole la Caritas continua il suo cammino accanto a circa re illuminato dalla loro umanità; entrare nel 35 famiglie in difficoltà. Per fortuna il cibo non manca e lo pos- cuore vivo della comunità cristiana per vivere siamo distribuire a chi ne ha bisogno. A volte il cibo non basta insieme l’esperienza di essere Chiesa, Fami- e mentre offri il cibo devi guardare alla famiglia. glia del Signore. Accade che una famiglia per qualche motivo sia senza lavoro e Mi piace incontrare e conoscere anche chi trovarlo non è così semplice. Succede anche che un datore di non crede, chi ha una fede diversa, chi è stra- il mio ministero sacerdotale nel ruolo di col- lavoro si faccia in quattro per andare incontro alla tua richie- niero, perché tutti gli incontri sono motivo di laboratore parrocchiale che il Vescovo Marco sta. Spesso il lavoro non è sotto casa, raggiungibile in biciclet- arricchimento spirituale. Ho incontrato più mi ha affidato per la comunità di Medole. ta. Serve un piccolo mezzo di trasporto. volte ammalati e anziani ascoltando le loro Dice un proverbio che solo lavorando insieme La provvidenza mette il volontario sulla strada giusta e trovi testimonianze di una fede provata dalle fati- si può andare lontano. Io e don Alberto desi- gratis il mezzo di trasporto. Chi ti dona un mezzo, te lo offre che e dalla croce. deriamo lavorare in comunione con voi per con il cuore, ma serve un’adeguata manutenzione. Passando per le case ho incontrato tante belle il bene di tutti, per vivere quell’esperienza Il volontario trova il meccanico che non solo ti ripara il mezzo, famiglie e persone, gioiose con i loro bambi- narrata negli Atti degli Apostoli in cui la pri- ma è felice di farlo e ti ringrazia perché ti sei ricordato di lui. ni, ricche di risorse umane e spirituali. Questa ma comunità cristiana aveva “un cuore solo e Per il volontario è una grande gioia quando vede che i sacrifici visita alle famiglie la vivo assieme al Parroco un’anima sola”. diventano anche promozione umana. don Alberto con il quale desidero condividere Don Andrea Francesca Sergi
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