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La Voce della Comunità 66 APRILE Periodico quadrimestrale dei Canonici Regolari dell’Immacolata Concezione 2020 Buona Pasqua Feliz Pascua Joyeuses Pâques Happy Easter Feliz Páscoa!
Indice In primo piano: 3 La vita canonicale e il suo necessario rinnovamento. Percorso formativo Cric (di P. Rinaldo Guarisco) 4 Verso il 150° anniversario della nascita della Comunità Cric 6 Consiglio Generale in Brasile. Ne valeva davvero la pena! (di p. Francesco Tomasoni) 9 Dom Grèa e la devozione alla Beata Vergine Maria (di p. Tarquinio Battisti) LA VOCE DELLA COMUNITA’ 10 Regione italiana: cambiamenti in corso? Periodico quadrimestrale 10 La paura di cambiare (di don Fabio Rosini) dei Canonici Regolari dell’Immacolata Concezione 11 Incontro della comunità italiana a Roma (24-25 febbraio 2020) e commemorazione SEDE della morte di dom Gréa. Casa Generalizia CRIC, 12 Gubbio: i Canonici Lateranensi nella Basilica via F. Torre 21 Roma di Sant’Ubaldo Sito Web: www.cricitalia.com Blog: https://canoniciregolari. wordpress.com/ DAL MONDO Facebook: 13 Notizie dal Perù www.facebook.com/LavocedeiCRIC/ 13 Il nuovo portale della chiesa di Tamarindo Direttore Responsabile: Cristina Beffa 14 Notizie dalla California Editore: P. Stefano Liberti DALL’ITALIA liberstef@gmail.com 15 La Quaresima in Italia al tempo del Coronavirus Redazione: 17 Borgosotto: chiusura dell’anno giubilare P. Rinaldo Guarisco 18 Le Fontanelle di Montichiari sono santuario Registrazione: Tribunale di Brescia diocesano del 25/12/1998 n° 11/1998 19 Diocesi di Roma: le equipe pastorali e l’ascolto del grido della città Stampa: Mancini Edizioni s.r.l Roma 21 San Giulio: il presepe vivente di Roma (IV ed.) Via Tasso, 96 - 00185 Roma 22 Dalle altre Parrocchie romane info@manciniedizioni.com 23 In memoria di… Chi desidera sostenere DOCUMENTI: il Bollettino può versare I Il vangelo di Matteo, II parte: passione, morte e un contributo sul risurrezione di Gesù Cristo (di Gaetano Cautilli) Conto Corrente postale V La tutela dei minori secondo la CEI 11508256 VI Intervista a p. Giampaolo Tortelli (di Federico Migliorati) La Redazione ringrazia VII Calunnie che uccidono (da Città Nuova) La Voce della Comunità
Il Generale ci scrive… LA VITA CANONICALE E IL SUO NECESSARIO RINNOVAMENTO Percorso formativo CRIC a cura del padre Generale Rinaldo Guarisco C ontinua il nostro percorso formativo pro- grammato per questa seconda parte dell’an- no, con alcune tematiche già abbozzate prece- dentemente, ma che ora vengono riapprofondite alla luce di alcuni testi biblici, carismatici e del magistero della Chiesa. a) - Nel mese di Dicembre 2019 ci siamo con- centrati sulla relazione tenuta al Congresso della Confederazione dei Canonici Regolari di Sant’Agostino, a Sion (CH), il 4 luglio scor- so, dal Canonico di Klosterneuburg T. Ploner. Essa, intitolata provocatoriamente Bilancio di “uno stato di crisi”: Per quali ragioni mettia- mo in discussione il nostro futuro?, riferen- dosi naturalmente alla crisi che stanno viven- do oggi numerosi Istituti religiosi, ci esorta a tornare alla fonte e all’ideale della nostra vita canonicale, individuato sinteticamente nell’affermazione: «una comunità di preti al servizio del popolo di Dio». Approfondendo i tre aspetti della vita comu- ne, della comunione presbiterale e del servizio pastorale, Ploner presenta alcune interessanti provocazioni in vista del necessario e urgente rinnovamento della vita canonicale. Lo stesso canonico di Klosterneuburg propone anche al- cune domande, che abbiamo poi utilizzato per accompagnare il nostro confronto personale e b) oppure continuare a vivere come fatto finora, comunitario. senza porsi troppe domande e senza assumersi La sua riflessione è iniziata con questi due que- delle responsabilità, rischiando poi che, malgra- siti: do tutto ciò che si possa fare in maniera positi- a) o fare bene una riflessione fondamentale va, condurrà poi alla fine alla dissoluzione della - su cosa sia l’essenziale nelle nostre case; congregazione. - s ull’identità originale della nostra congregazio- Una domanda che ci preoccupa e ci tormenta in ne e di ogni ordine; questi tempi è la seguente. La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 3
“Perché mettiamo in discussione l’avvenire della nostra comunità?” VERSO IL 150° ANNIVERSARIO Nella sua relazione Ploner ha cercato di affron- DELLA NASCITA tare e analizzare questo interrogativo dicendo che “prima di parlare di forze e di sfide, di de- DELLA COMUNITÀ CRIC bolezze e di crisi delle nostre case e congrega- zioni, mi sembra importante dover sottolinea- Celebrazioni per i 150 anni di nascita della re ancora una volta il fatto che noi dobbiamo Comunità porci la domanda se esse hanno ancora un futu- Ricorrendo l’8 settembre 2021 i 150 anni ro per noi”. dalla Professione perpetua di Dom Adriano Ecco perché è importante non accantonare il Gréa e dei primi 4 compagni nelle mani del problema chiudendo gli occhi su questa triste Vescovo di Saint-Claude, una data che segna constatazione, ma affrontarlo con un’ottica nuo- l’inizio della Comunità dei Canonici Regolari va per comprendere in quale situazione ci trovia- dell’Immacolata Concezione, il Superiore ge- nerale ha in animo di celebrare un anno giu- mo e quali sono le esigenze della nostra epoca. bilare per la Congregazione CRIC, a partire Il relatore continua nella sua esposizione: “Dob- dall’8 settembre 2020 fino all’8 dicembre biamo porci questa domanda: «Come comunità 2021. religiosa, non dobbiamo cambiare?» Secondo P. Rinaldo Guarisco, con il parere del suo me la risposta deve spingerci a ritornare ad es- Consiglio, chiede ai confratelli di presentare sere ciò che noi esprimiamo nella nostra “car- entro il Consiglio di giugno 2020 alcune ini- ta”. Al di là del funzionalismo e degli accordi col ziative per vivere al meglio la suddetta cele- mondo di una volta, dobbiamo ritornare ad es- brazione. sere dei Canonici Regolari di Sant’Agostino se- condo l’ideale delle origini. Non siamo né preti, Vengono comunque suggerite già da ora le seguenti proposte che si potrebbero realiz- né canonici secolari e nemmeno dei monaci. Il zare, anche solo in parte: nostro ideale delle origini deve essere riscoperto e essere presente in tutta chiarezza”. 1) ricostruire la storia delle singole Comu- nità territoriali e delle antiche Comunità Questa provocazione ci è servita per accompa- regionali. gnare le nostre riflessioni sulla realtà e il futuro durante le nostre riunioni, partendo da un pila- 2) segnare in calendario le date di fonda- stro sul quale poggia la nostra originalità di Ca- zione di ciascuna Comunità territoriale o nonici Regolari, che è di essere “una comunità regionale. di preti al servizio del popolo di Dio”. 3) f are “memoria grata” (cf. Lettera apostoli- “Le espressioni «prete», «comunità», «servizio» ca di Papa Francesco a tutti i consacrati, e «popolo di Dio» non sono dei mattoni che si 28 novembre 2014): riscoprire le figure di possono semplicemente mantenere l’uno accan- alcuni confratelli particolarmente signifi- to all’altro. Esse esprimono un messaggio e di- cative nella storia della Congregazione, da presentare, ad esempio sul bollettino “La ventano viventi quando le si intendono in modo Voce della Comunità”; dinamico e le si mettono in relazione organi- ca….”. 4) o rganizzare un pellegrinaggio per confra- telli e Amici CRIC sui luoghi di D. Gréa o Dopo aver sviluppato questi tre aspetti in sim- altrove in Francia; biosi l’uno con l’altro, il relatore conclude invi- tandoci a “mantenere in vita le nostre comunità: 5) c elebrazione, aperta a tutti i confratelli, del Consiglio generale allargato nell’es- - s e riempiamo il servizio che ci è affidato in co- tate del 2021 (le date esatte verranno munità e non combattendo da soli come nelle comunicate dopo il Consiglio generale di vecchie strutture; giugno 2020). - se come Canonici Regolari ritorniamo ad essere 4 N. 66 aprile 2020 La Voce della Comunità
dei pionieri dell’apostolato e non restiamo dei E’ stato trattato nell’ottica della pastorale co- preti isolati; munionale, ossia abbiamo cercato di valutare in che modo la nostra vita di comunità ha delle - se non passiamo il nostro tempo in cariche bu- ricadute sulla pastorale. Abbiamo raccolto il vis- rocratiche e in troppe riunioni che sfiorano i suto delle nostre Comunità locali e territoriali, problemi e le pene dei contemporanei e che per condividerlo con i nostri confratelli. Anche possono portare alla morte spirituale del prete. se i contesti geografici ed ecclesiali sono diversi Ma se noi formiamo una comunità di preti pieni all’interno della nostra Congregazione, condivi- di fede e spinti dallo spirito missionario, allora dere idee ed esperienze è arricchente per tutti. la sopravvivenza delle nostre comunità non è ve- Pertanto, ci siamo chiesti come stiamo vivendo ramente messa in questione. la comunione con i laici con i quali condividia- mo la nostra vita cristiana. Diventiamo di più di quello che siamo: dei Cano- nici regolari di sant’Agostino”. Oltre ad alcuni passaggi dell’Istruzione della CIVCSVA Ripartire da Cristo (RC), dalle nostre b) - Nel mese di gennaio 2020 il nostro incon- Costituzioni, in particolare dal Cap. VIII dedi- tro di formazione si è cato al ministero, abbiamo soffermato su un tema colto alcuni stralci del Do- che già in precedenza cumento finale del Sinodo avevamo presentato, per l’Amazzonia (DSA), ma ora è stato arricchi- pubblicato il 26 ottobre to dal confronto con le 2019. Anche se nessu- nostre Costituzioni Cric na delle nostre Comunità con alcuni brevi brani opera specificamente in estratti specialmente Amazzonia, le sollecita- zioni alla ministerialità dal Cap. II, dedicato che giungono da questo alla Vita comune; e altri documento sono valide documenti della Chie- mutatis mutandis per tut- sa, come stralci dell’I- ti, in quanto ispirate alla struzione della CIVCSVA sapienza teologica e pa- Ripartire da Cristo (RC), storale del Concilio Vati- del 2002. cano II. Dopo una veloce introdu- Una domanda aperta, zione, riguardante cosa si alla quale siamo invitati intende per spiritualità di a rispondere presentan- comunione, abbiamo toc- do le nostre esperienze cato tre aspetti: concrete di interazione con A. gli ambiti della spiritualità di comunione; i Christifideles laici, ha concluso le nostre rifles- sioni di questo periodo. B. la comunione con gli altri istituti; Nei prossimi mesi avremo altri temi delicati e C. la comunione con i pastori. importanti su cui soffermarci. E’ seguita, quindi, una sintesi della conferenza Quello che ritengo importante per la nostra vita “Prospettive della vita consacrata oggi”, recen- e percorso formativo comunitario è di essere fe- temente tenuta a Roma dall’esperto di temati- deli a questi appuntamenti per crescere sempre che della vita religiosa Amedeo Cencini. più nel vivere il nostro carisma di persone con- sacrate in uno spirito di comunione, a servizio c) – Nel mese di febbraio 2020 ci siamo con- della Chiesa particolare. frontati sul seguente tema: Ministero e spiritua- Padre Rinaldo Guarisco, lità di comunione. superiore generale La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 5
IN PRIMO PIANO CONSIGLIO GENERALE IN BRASILE Ne valeva davvero la pena! “C he ci vai a fare in Brasile? A fare carnevale?” Con battute del ge- nere alcuni amici a cui ho riferito del paese: la grande estensione dei pascoli, delle foreste, il colore rosso della terra, l’azzurro terso del cielo, gli orizzonti viaggio che mi apprestavo a compiere sconfinati.. a gennaio 2019 hanno ironizzato. Per Il seminario Santa Monica mi è parso molti italiani, dire Brasile vuol dire subito un paradiso: il verde del prato, calcio, Carnevale, spiagge e diverti- i colori sgargianti dei fiori e degli alberi mento… da frutto, gli edifici di questo moderno “C’è qualcosa di meglio in Brasile del monastero con al centro la cappella circo- Carnevale, ci sono i CRIC e i loro amici che lare.. tutto mi ha conquistato, affascinato… ti sanno scaldare il cuore e donarti tanta gioia”. Tanta bellezza e cura nasconde un grande cuo- Rispondevo io con ironia ma anche con convin- re: quello dei confratelli Fiorenzo, Tino, Renato e zione. Giuseppe, aiutati dal tocco femminile di Janete e “Venite a fare il Consiglio in Brasile” ci aveva sol- Iolanda. lecitati padre Giuseppe Chiarini nell’incontro del L’accoglienza è stata davvero eccezionale: gli ab- bracci calorosi, la sistemazione nelle stanze, il ri- Consiglio generale dello scorso anno, “sarebbe trovarci attorno alla mensa per il pranzo ottimo e importante per noi confratelli e per i nostri fedeli abbondante, ci ha fatto sentire subito a casa. sentire la vicinanza dei superiori della nostra co- Nel pomeriggio, con l’arrivo di Padre Thomas, la munità”. La proposta ci è sembrata subito sug- squadra del Consiglio generale era al completo e gestiva anche se, i costi del viaggio, gli impegni ha potuto programmare i suoi lavori in modo in- pastorali, la consuetudine della casa generalizia tenso ed efficace. In questo ambiente tranquillo e come luogo deputato per questi incontri, i pre- sereno, anche il confronto su argomenti delicati e giudizi di alcuni confratelli ci lasciavano un po’ spinosi si è rivelato molto proficuo. titubanti… Dopo un po’ di riflessione ci siamo de- E’ stato molto bello condividere la vita di questi cisi e, il pomeriggio del 6 gennaio 2020, siamo partiti. In compagnia del Padre generale, padre Rinaldo, e di Padre Angelo ho fatto un’altra transvolata: da Roma a Parigi, da Parigi a San Paolo e da San Paolo a Goiania, la capitale del Goias, lo stato del Brasile ove si trovano i nostri confratelli.. Un viag- gio lungo (una giornata) ma tutto sommato bello e tranquillo. All’aeroporto di Goiania il fisico asciut- to ed il volto sorridente di Padre Renato ci si è fat- to incontro e ci ha dato il suo caloroso benvenuto e poi, in macchina, ci ha portati a destinazione: il seminario Santa Monica a Brazabrantes. I miei occhi durante il tragitto erano spalancati per ammirare le meraviglie di questo straordinario 6 N. 66 aprile 2020 La Voce della Comunità
IN PRIMO PIANO fratelli: la preghiera della liturgia delle ore, i pa- sti, il racconto della storia CRIC in Brasile con i momenti di entusiasmo e le difficoltà, con i suoi sogni e le sue paure, con le incertezze ma anche i suoi punti fermi… La vita fraterna e la comunione nel ministero pre- sbiterale è il dono più grande che abbiamo rice- vuto in eredità da dom Gréa e che cerchiamo di trasmettere alla Chiesa di oggi. E’ proprio in que- sta linea che i confratelli brasiliani hanno scelto, da un anno, di condividere in solido la respon- sabilità delle tre parrocchie di Goianira, Braza- brantes e Sant’Antonio. E’ un’esperienza nuova per questi luoghi e quindi non mancano i dubbi più belle per me sono state le novene a San Se- e le difficoltà ma l’entusiasmo dei confratelli e la bastiano o alla Madonna del Perpetuo Soccorso: generosità dei parrocchiani lasciano intravvedere un radunarsi di persone semplici, spesso in case i primi frutti di bene. Sono proprio questi frutti private, dove, attraverso la preghiera si creano che noi abbiamo contemplato nelle visite di fra- quelle belle relazioni, rinsaldate da un’agape di ternità alle varie comunità. Accanto ai lavori del condivisione. Anche le liturgie domenicali era- Consiglio, la sera ci siamo ritagliati dei momenti no sempre ben curate con l’animazione musica- per accompagnare i vari confratelli nelle cele- le e la presenza di lettori e ministri straordinari brazioni delle messe o delle novene nelle varie dell’eucaristia.. località. Accanto alle chiese parrocchiali, ove si L’attenzione ai poveri è un’altra caratteristica dei ritrova la comunità per le celebrazioni domeni- nostri confratelli ed in modo speciale di padre cali o quelle più importanti, il vasto territorio è Giuseppe che per anni ha seguito la pastorale dei servito pastoralmente grazie al sorgere di piccole “sem terra”, gente che ha lottato per una rifor- cappelle ove i fedeli di quella zona si trovano per ma agraria attenta ai bisogni della povera gente e pregare e celebrare l’eucaristia. E’ qui che abbia- che ora sta avviando, con l’aiuto economico della mo visto e toccato con mano quella ministerialità diocesi di Mantova, un progetto di orti solidali. e fraternità di cui hanno bisogno tante volte an- Nella attività caritativa come non ricordare Maria che le nostre parrocchie. Una delle esperienze Ausilia Oddo, da sempre accanto ai nostri padri, nell’impegno a favore delle famiglie povere e degli orfani. Molti parrocchiani di Roma la conoscono bene in quanto è lei il punto di riferimento delle numerose adozioni a distanza avviate dai nostri fedeli. “Vado a salutare i vostri bambini” ho detto scher- zando alle numerose famiglie di Natività di Maria che da anni ormai portano avanti con generosità questa bella iniziativa. E’ stato bello, incontrare alla messa domenicale una di queste famiglie e cogliere nei loro volti la gioia e la gratitudine per questa attenzione. “Ne vale la pena, fare un viaggio così lungo per pochi giorni di Consiglio?” Era la domanda che ci hanno fatto dei confratelli, La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 7
IN PRIMO PIANO era il dubbio che ci ha accompagnato per tutta l’esperienza.. “Sì, ne valeva proprio la pena!” è stata la risposta sicura che ci hanno dato i nostri confratelli del Brasile, grati per l’ascolto, il dialogo, il confron- to, l’incoraggiamento e la condivisione vissuti in questi giorni. “Sì! Ne valeva proprio la pena” possiamo afferma- re noi che abbiamo visto per la prima volta un po’ di Brasile ma torniamo arricchiti da questi giorni di fraternità e di comunione ecclesiale. “Sì! Ne valeva proprio la pena” dal momento che, appeno tornato, condividendo le emozioni di que- sta esperienza, una signora della parrocchia mi si è avvicinata e mi ha chiesto di far parte di queste famiglie adottanti… Fare del bene fa sempre bene! Padre Francesco Tomasoni Dalle Informazioni del Consiglio Generale, gennaio 2020: Relativamente al Progetto pastorale CRIC Brasile, l’unità pastorale tra le tre parrocchie di Goianira, S. Antonio e Brazabrantes è attiva da un anno a questa parte. Fino al settembre scorso il lavoro è stato oltre che intenso anche proficuo. Negli ultimi mesi, invece, l’azione pastorale è risultata più faticosa. Per quanto riguarda gli altri confratelli, ricordiamo che P. Silvio Zurawski sta vivendo il suo secondo anno di esclaustrazione, P. Renato Inácio Da Silva, il quale è bene inserito nel servizio pastorale, ha chiesto di rinnovare la professione religiosa ancora per un anno. Il Su- periore Generale ha dato delega a P. Giuseppe Chiarini, Animatore territoriale del Brasile, a ricevere la professione temporanea di P. Renato, che si terrà il 25 marzo. 8 N. 66 aprile 2020 La Voce della Comunità
IN PRIMO PIANO DOM GREA e la devozione alla Beata Vergine Maria Conferenza di p. Tarquinio Battisti tenuta nella parrocchia “Regina Pacis” in preparazione della solennità dell’Immacolata Concezione (04/12/2019) Punti significativi della teologia dal seno di Maria. mariana in dom Gréa: Pertanto la Santa Dom Gréa non parla di Ma- Vergine è la ma- ria se non in una prospettiva dre del Figlio di trinitaria, cristologica ed ec- Dio allo stesso clesiologica, senza dimen- titolo di Dio in ticare che Maria è icona del quanto Padre, mistero dell’uomo alla luce Maria condivide del piano redentivo. Uno dei con il Padre l’o- cardini della mariologia del no- nore e il mistero di questa genera- stro sta nel presupporre che ogni zione. Dio Figlio la festa della Vergine è anche festa chiama sua madre e la del Signore e viceversa. Da tenersi in onora in quanto tale. Lo debito conto anche il retroterra biblico Spirito Santo discende in lei e patristico. Se quello patristico, di norma, è per portare a compimento il mistero presente nelle opere più significative (L’Eglise e dell’Incarnazione del Verbo, cioè l’unione della La Liturgie), quello biblico lo si trova dovunque, natura divina e della natura umana nell’unità anche e volentieri, perfino nelle sue numerosis- della persona. sime lettere. È questo il motivo per cui gode nella chiesa una Diversi aspetti che dom Gréa prende in esame dignità incomparabile. I teologi usano il termine: riguardo alla devozione mariana: iperdulia, per sottolineare che se non le si deve Maria e la Santa Trinità l’onore dovuto a Dio, si tratta tuttavia di un onore In questa occasione coincidendo la chiusura del più alto e sublime di quello dovuto ai Santi. mese di maggio con la festa della Santissima Tri- L’immacolato concepimento di Maria nità dom Gréa affronta la relazione tra Maria e la Il Verbo di Dio volendo assumere la natura uma- Santissima Trinità e afferma: na, si prepara una abitazione degna di Lui nel Maria è il tempio della Santissima Trinità. Dio seno di Maria. Padre estende in lei la virtù della sua fecondità, le concede di prendere parte alla generazione del (TESTO COMPLETO SUL SITO WEB: Verbo, poiché come nell’eternità il Figlio nasce http://www.cricitalia.com/files/Novena-dell- dal seno del Padre, così nel tempo il Figlio nasce Immacolata-2019--parrocchia-Regina-Pacis-.pdf) La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 9
IN PRIMO PIANO COMUNITÀ ITALIANA: cambiamenti in corso? Il Superiore generale ha intrattenuto numerosi colloqui in questi ultimi mesi con l’Animatore territoriale P. Giuseppe Beffa e gli altri confratelli della Comunità territoriale italiana. Anche in seguito alla morte di P. Giambruno Chitò nel luglio scorso, sono inevitabili alcuni avvicendamenti in diverse Comunità locali. Il Superiore generale, d’intesa con l’Animatore, avrà cura nei prossimi mesi di proseguire il dialogo con i confratelli italiani, per arrivare a definire gli spostamenti necessari in tempo con la riunione estiva del Consiglio generale (22 giugno-2 luglio). LA PAURA DI CAMBIARE (don Fabio Rosini) “S iate pronti con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese”: è il capitolo XII del Vangelo di Luca. Vivere pronti a uscire, pronti a Mai assolutizzare i luoghi, mai assolutizzare i pos- sessi, mai assolutizzare le situazioni: bisogna es- sere sempre con i fianchi cinti, perché tanto viene partire, vivere pronti a seguire il Signore Queste sempre il giorno del Signore che non è necessa- erano le norme della Pasqua. La Pasqua, come è riamente il giorno della morte, ma il giorno in cui raccontata nel capitolo XII del libro dell’Esodo, è muoiono le cose, il giorno in cui finisce un’epoca. la storia di una liberazione inaspettata. Bisogna Quanta gente che sta lì in cose che deve lasciare, stare una notte pronti a partire, pronti a lasciare da cui deve allontanarsi. Quanti fidanzati che per- le cose, pronti a togliersi di mezzo, perché Dio ci petrano l’assurdità di continuare un fidanzamento chiama da un’altra parte. fuori luogo, vecchio e ormai stantio, che non por- terà al matrimonio e lo sanno. Quante persone attaccate ad operazioni che sono da ristrutturare completamente. Quante volte sia- mo affezionati alle nostre domande infantili, alle nostre ricerche di bimbi e chiediamo alla vita che risponda a domande antiche. Ma la vita non ri- sponde a quelle domande: la vita è nuova, la vita ci destabilizza. Il Signore ci chiama a lasciarci stanare dalle nostre buche, dai luoghi dove ci rin- taniamo. È interessante che questo verbo che viene usato per Erode, “restò turbato”, viene usato - per altro 10 N. 66 aprile 2020 La Voce della Comunità
IN PRIMO PIANO in maniera ancora più rafforzata, con una parti- cella posta prima del verbo - nel Vangelo di Luca, INCONTRO della COMUNITÀ al capitolo primo, quando l’angelo Gabriele visita la Beata Vergine Maria: “Alle parole dell’Arcange- ITALIANA a Roma lo Gabriele ella restò turbata”. Succede la stessa (24-25 febbraio 2020) cosa pure a lei, solamente che quello sarà il mo- e commemorazione mento della fede. Cosa sono le destabilizzazioni? I momenti in cui della morte di dom Gréa passare alla fede. Cosa sono le cose in cui siamo deragliati? Anche Maria fu deragliata: “a queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto”. È questo l’inizio del racconto del più grande atto di fede della storia. Invece nel testo di Matteo, al capitolo se- condo, c’è la storia di un grande rifiuto – quello di Erode -, di un grande no ad una novità, re- stando cementati, incollati nei propri possessi e non lasciarsi portare al sublime. E invece occorre lasciare che Dio passi, dire di sì a quello che sta E’ finito con il pranzo l’incontro comu- facendo. nitario dei Cric italiani a Roma: iniziato Dobbiamo saper accogliere i cambiamenti. Tante lunedì con una conferenza sull’abuso dei volte ci sono persone che restano lì, in un posto minori, proseguito con la celebrazione che devono lasciare a qualcun altro; tante volte solenne nel ricordo della morte del no- non c’è spazio per i giovani, perché ci sono quelli stro fondatore a Regina Pacis e poi con anziani che non lasciano il loro posto, non fanno la visione di un docu-film su un gruppo crescere, non sono padri, non vedono con gioia di monaci olandesi (“L’isola dei mona- che cresca qualcun altro. Così anche Erode vorrà ci”), si è concluso martedì mattina con uccidere tutti i contendenti. il confronto sulle prospettive future della Maria farà nascere invece il nuovo re. Maria è co- nostra comunità in Italia. lei che lascia spazio alla novità. È colei che si lascia portare alle cose che Dio ha pensato, che entra nel piano sublime di Dio. (Dalla trascrizione di una meditazione sui Magi, 2° parte, Il turbamento) La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 11
IN PRIMO PIANO Gubbio, la Basilica di Sant’Ubaldo affidata ai Canonici regolari lateranensi Dalla Basilica di Sant’Ubaldo di Gubbio, la celebrazione solenne per la festività dell’Epifania, con l’ingresso nel santuario dei Canonici regolari lateranensi, presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini. G UBBIO – «Vi consegniamo questa basilica non senza commozione, sapendo che ci aiuterete a custodirla e a tenerla aperta perché ognuno possa Franco Bergamin, abate generale dei Canonici re- golari lateranensi, sia don Sandro Canton, visita- tore per la provincia italiana della congregazione. sentirsi di casa e possa qui celebrare nella fede il «Vi consegniamo – ha concluso il vescovo Lucia- dono grande che ha ricevuto da Dio. Noi preghia- no – un tesoro prezioso: questa è la basilica della mo per voi e continueremo ad aiutarvi, io per pri- città di Gubbio, la basilica di tutti gli eugubini». mo, a essere buoni custodi di questo luogo santo». Così il vescovo di Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini ha accolto i due sacerdoti della congrega- zione dei Canonici regolari lateranensi che – dopo 233 anni – tornano a prendersi cura di uno dei luoghi più cari agli eugubini e che si occupa a Gubbio già delle comunità parrocchiali di San Se- condo e Madonna del Ponte. I due consacrati che si sono trasferiti in basilica sono don Giuseppe Ganassin, 65 anni, e don Pietro Benozzi, classe 1945, già conosciuto in diocesi per aver fatto par- te della comunità eugubina dei Canonici regolari http://www.umbriadomani.it/politica-umbria/ba- lateranensi. silica-di-santubaldo-lepifania-porta-i-canonici-re- Alla concelebrazione di oggi erano presenti sia don golari-lateranensi-242238/ Ordinazione presbiterale di un sacerdote lateranense brasiliano 12 N. 66 aprile 2020 La Voce della Comunità
DAL MONDO PERÙ IL NUOVO PORTALE DELLA CHIESA DI TAMARINDO Lavoro completato... La nostra Chiesa di Santo Domenico di Guzman ha una nuova porta che si apre ai suoi fedeli per condividere la Santa Eucaristica, celebrazioni liturgiche e sacramenti, avvicinandoci di più al nostro Creatore e ai nostri fratelli. Nuovamente il nostro ringraziamento ai fedeli e devoti del nostro popolo e a L’Animatore P. Alvaro Carpio relaziona sulla vita tutti coloro che pur essendo della Comunità territoriale CRIC del Perù, alla lontano, hanno collaborato luce degli ultimi eventi, lieti e tristi. con questo desiderio. Perdurano infatti i problemi di salute di P. Alva- Dio vi benedica per sempre! ro, mentre P. Ulises Pérez, il quale ha concluso il Trabajo culminado... periodo di esclaustrazione, dal 1 febbraio sarà a Así luce nuestro templo Santo Domingo de Guzmán con la nueva puerta que se abre a disposizione della Congregazione. sus fieles para compartir la Santa Eucarística, Per questi motivi, il Superiore generale, dopo aver celebraciónes Litúrgicas y Sacramentos, ripetutamente sentito i confratelli interessati, e acercándonos más a nuestro Creador y a nuestros anche in forza della sua recente visita dell’agosto Hermanos. scorso, propone questo quadro d’insieme per la Nuevamente nuestro agradecimiento a los fieles y Comunità territoriale peruviana: devotos de nuestro pueblo y a todos aquellos que aún estando lejos, colaboraron con este anhelo. • P. Luis E. Serra Parroco di Pueblo Nuevo de Dios los bendiga por siempre! Colan; • P. Ulises Pérez Amministratore parrocchiale di Tamarindo, • P. Víctor Cruz Amministratore parrocchiale di La Huaca; • P. Rediberto Lazo Responsabile della formazio- ne e Superiore della Casa di Piura, dove risiedo- no diversi giovani; La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 13
DAL MONDO • P. Cesar Schwarz continua a risiedere a Lima CALIFORNIA nella Casa “Adrian Gréa”. • P. Alvaro Carpio è a Lima per sottoporsi a un trattamento medico. L’Animatore territoriale fa osservare con sod- Segni di speranza giungono dalla Casa di forma- disfazione come il centro e il perno della vita zione di Piura, dove: comunitaria sia la Dom Gréa House, carat- • Fr. Kelvin Ipanaqué Bruno, professo tempora- terizzata dalla preghiera comune, dai pa- neo, presenta la richiesta di rinnovare i voti per sti condivisi, dal clima fraterno. P. Thomas un anno, in attesa di domandare l’ammissione Dome, inoltre, riferisce come la Comunità alla Professione solenne; CRIC di Santa Paula si incontri mensilmente presso un istituto religioso di suore per l’in- contro formativo. Per quanto riguarda le persone, P. Charles Lueras è in procinto di concludere l’anno sabbatico. e sarà Collaboratore parrocchiale presso la Parrocchia di N. Signora di Guada- lupe, in cui sarà parroco P. Thomas Dome. Per quanto riguarda P. William Ustaski, egli è ancora incerto se restare a vivere da solo a S. Clarita oppure trasferirsi presso la D. Gréa House. In questi mesi sta vivendo presso la Dom Gréa House anche un giovane dello Zambia, il quale è interessato a condividere la nostra vita religiosa. • Fr. Jhon Paul Flores Del Castillo al termine dell’anno di noviziato presenta la richiesta di essere ammesso alla Professione temporanea dei Voti religiosi; • Juan Omar Martínez Coronado presenta la do- manda di essere ammesso al noviziato. Il Superiore generale e il suo Consiglio accolgono con gioia e speranza queste richieste e esprimono parere favorevole. 14 N. 66 aprile 2020 La Voce della Comunità
DALL’ITALIA La QUARESIMA in ITALIA al tempo del CORONAVIRUS Le Messe sospese per evitare il contagio da coronavirus, la liturgia del Mercoledì delle ceneri e delle prime due domeniche di Quaresima celebrate “a porte chiuse” nella maggior parte delle diocesi del Nord e dall’8 marzo in tutta Italia, le attività pastorali e catechistiche conge- late fino a nuova disposizione aprono la strada a percorsi di fede meno consueti e preoccupanti. Questo è parte del messaggio del Vescovo di Brescia, Mons. Tremolada: Carissimi fedeli della Chiesa di Brescia, fiducia che viene dalla fede. il momento che stiamo vivendo ci vede giusta- In momenti come questi ci rendiamo meglio conto mente preoccupati. La diffusione crescente del di che cosa significa essere tutti insieme cittadini “Coronavirus” domanda seria considerazione e e prima ancora essere parte di un’unica umanità. grande attenzione. Il pensiero va anzitutto a colo- Siamo necessariamente uniti gli uni agli altri, ab- ro che sono stati colpiti dall’infezione e a coloro biamo un comune destino che ci lega e abbiamo che, con grande generosità, si stanno prodigando bisogno dell’aiuto vicendevole. ad assisterli, ma an- In questo spirito di solidarietà sociale, che per noi che a coloro che, con attinge direttamente alla fede, desidero vengano serietà e competenza, accolte e rispettate le indicazioni che mi appresto si stanno adoperando a dare e che riguardano la vita della nostra Chie- per arginare la diffu- sa diocesana in questo momento particolarmen- sione del contagio. te delicato. Mi preme che vengano recepite con Siamo preoccupati, grande rispetto le direttive che le autorità civili sì, ma non spaven- hanno trasmesso, al fine di fronteggiare la diffu- tati: ci sostiene la sione del virus. Sono disposizioni che domandano convinzione che la anche dei sacrifici, ma che al momento appaiono Provvidenza di Dio necessarie. non ci abbandona: Dovendo limitare al massimo gli assembramenti di “Io sono con voi tutti persone, sia in luoghi chiusi che all’aperto – stando i giorni, fino alla fine all’ordinanza emanata dal Presidente della Regione del mondo” – ci ha Lombardia, ripresa dalla Prefettura di Brescia – promesso il Signo- sarà necessario sospendere da oggi fino al 1 marzo re. Non facciamoci (in attesa poi di successive precisazioni) iniziati- dunque derubare la ve, incontri e riunioni presso i nostri ambienti par- La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 15
DALL’ITALIA rocchiali, nonché convegni, pellegrinaggi, incontri di formazione presso i nostri centri diocesani. Gli oratori potranno essere aperti durante la giornata INIZIATIVE delle Parrocchie per singoli o piccoli gruppi che vorranno utilizzar- ne gli ambienti, ma non per iniziative che preve- del nord nel periodo natalizio: dano una sensibile concentrazione di persone (es. catechesi, allenamenti, feste, gruppi associativi, BORGOSOTTO: ecc.). Si valuti l’opportunità che i bar degli oratori CAB INVERNALE rimangano aperti durante il giorno, fermo restan- do che anch’essi, come gli altri bar commerciali, sono tenuti alla chiusura prevista per le ore 18.00. Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche, mi preme anzitutto raccomandare che le nostre chie- se siano regolarmente aperte durante il giorno, per consentire la preghiera personale, in questo momento particolarmente preziosa. All’Eucaristia di ogni giorno non potrà partecipare il popolo, ma esorto i sacerdoti di celebrarla regolarmente a nome di tutta la comunità, facendola precede- re dal consueto suono delle campane: in questo modo la nostra gente idealmente si unirà. Lad- dove è possibile, ci si colleghi via radio o in al- tro modo a quanti si trovano nelle proprie case. Si mantengano i contatti con i fedeli portando la comunione nelle case ai malati e ad altri che vor- ranno cogliere l’occasione per riceverla. Si abbia l’avvertenza di distribuirla sulla mano. Quanto alle celebrazioni dei matrimoni e dei fu- nerali, dovranno avvenire con un concorso minimo di persone: ci si limiterà ai parenti più stretti. La comunità venga tuttavia informata e faccia senti- re la sua presenza attraverso la preghiera. VOLTA MANTOVANA: Mi affido alla sapienza dei sacerdoti per quanto riguarda la celebrazione del Sacramento della Pe- CAMPI INVERNALI nitenza, che vorrei non mancasse al popolo di Dio. Se i confessionali non garantiscono una condizio- ne ritenuta adeguata, ci si sposti sulle panche della Chiesa o in ambienti più idonei. Non abbiamo mai vissuto un’esperienza come questa. Ci conceda il Signore di raccogliere con umiltà e saggezza l’insegnamento che essa reca con sé. Siamo fragili, nonostante la nostra pre- sunzione. Siamo legati gli uni agli altri, nonostan- te la nostra tendenza a fare da soli. Guardiamo al nostro Creatore e ritorniamo ad affidarci a lui con fiducia, per ritrovare la gioia di sentirci fratelli e sorelle nell’unica famiglia umana. La Madre di Dio, Madonna delle Grazie, stenda su di noi il suo manto di misericordia e ci custodisca nella pace. Tutti di cuore benedico. (Da: La voce del popolo, “Dio non ci abbandona”, 24.02.20) Vedi anche, per la diocesi di Mantova: www.diocesidimantova.it/approfondisci/articoli/dettaglio/il- vescovo-marco-alla-chiesa-mantovana/ 16 N. 66 aprile 2020 La Voce della Comunità
DALL’ITALIA BORGOSOTTO: LA CHIUSURA DELL’ANNO VERSO GIUBILARE L’ESTATE L’ anno giubilare della nostra parrocchia si è concluso con una solenne concelebrazione nella solennità dell’Immacolata Concezione di Ma- ria, ove erano presenti i Padri Canonici Regolari dell’Immacolata Concezione e numerosi parroc- chiani ed amici CRIC di Borgosotto, Volta Manto- vana e Piubega. Presieduta da Mons. Abate Cesare Cancarini, l’Eu- caristia ci ha permesso ancora una volta di ringra- ziare il Signore per questi cinquant’anni di vita parrocchiale e di invocare l’Immacolata perché ci accompagni sulla strada che ancora ci aspetta. Le parole dell’Abate di Montichiari ci hanno invita- to a guardare sempre alla Madonna con fiducia ed amore di figli. Lei, piccola donna di Nazareth, ci insegna cosa è la gioia vera: dono di Dio che va accolta e fatta cre- scere con cuore grato e riconoscente che fa spazio all’Altro. Lei ci mostra quanto è bello essere figli e figlie amati da un Dio che opera grandi cose in chi si mette con fiducia nelle sue mani. Maria, con il suo esempio e la sua materna inter- cessione, ci aiuti a coltivare in noi, nelle nostre famiglie e nell’intera comunità parrocchiale la cer- Parrocchia di Borgosotto: tezza che il bene è più forte di ogni male. La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 17
DALL’ITALIA Le fontanelle di Montichiari sono Santuario Diocesano 16/09/2019 Famiglia Cristiana S arà dedicato a Maria Rosa Mistica. Il riconoscimento ufficiale da parte della diocesi Francisco Ladaria Ferrer e Ro- bert Sarah, si è pronunciato per la Costituzione di un Santuario dere e risalire la Madre della Chiesa da una Scala santa, ap- parsa con una porzione di Para- di Brescia nel luogo, meta in- Mariano di diritto diocesano alle diso nel cuore della Basilica di cessante di pellegrinaggi, dove Fontanelle di Montichiari, lad- Montichiari. La veggente, che nel 1966 la Vergine sarebbe ap- dove cioè la Santa Vergine sa- ebbe rivelazioni private per tutta parsa a Pierina Gilli. Resta so- rebbe apparsa nel 1966. la vita, collegava sinteticamente speso il giudizio sulle presunte Secondo la sua testimonian- la Venuta della Vergine al mes- apparizioni. za, Pierina Gilli di Montichiari, saggio delle tre rose che Ella Una notizia importante ha rag- un’umile infermiera e aspirante portava sul petto e riconducibili giunto i fedeli della diocesi di suora, ricevette qui anche di- simbolicamente all’esigenza per Brescia e ancor più tutti quei versi messaggi per la Chiesa e i credenti, e in particolare per i credenti, veramente numerosis- il mondo intero in alcune date consacrati – a cui in modo spe- simi e sparsi in tutto il mondo, importanti: la Domenica in Albis ciale ed esplicito questa mario- che hanno trovato conferme alla – quando la Madonna benedisse fania è rivolta – un percorso di loro vita di fede nelle presun- la sorgente e promise grazie per preghiera, sacrificio e penitenza te apparizioni della Madonna chi vi si fosse accostato con fede, per una nuova indispensabile a Montichiari, nei titoli di Ma- significativamente nel giorno in conversione dei cuori, perché il ria Rosa Mistica e Madre della cui anni dopo san Giovanni Pa- mondo e la Chiesa escano dai Chiesa: la Fondazione Rosa Mi- olo II avrebbe istituito la Festa miasmi dell’ateismo per risco- stica, che è emanazione della della Divina Misericordia –, il prirsi nuovamente nel disegno Diocesi di Brescia, da cui Mon- 13 maggio, nell’anniversario di Dio. tichiari dipende, e subito a se- di Fatima, il 9 giugno, guire il Giornale di Brescia, il per la Festa del Corpus quotidiano legato alla Chiesa Domini. Queste celesti locale, hanno comunicato in via manifestazioni seguiva- ufficiale che il Vescovo Pieranto- no a distanza di anni un nio Tremolada, in pieno accordo primo ciclo di apparizio- con le Congregazioni vaticane ni che culminarono nel per la Dottrina della Fede e per giorno dell’Immacolata il Culto Divino e la Disciplina del 1947 nel Duomo di dei Sacramenti, presiedute ri- Montichiari, quando la spettivamente dai cardinali Luis stessa Gilli vide discen- 18 N. 66 aprile 2020
DALL’ITALIA Diocesi di ROMA: le EQUIPE PASTORALI e l’ascolto del grido della CITTÀ gerito alcuni punti chiave in- centrati sull’ascolto. «Bisogna pensare bene a come raggiun- gere le persone lì dove vivono per incontrarle e dialogare con loro». L’incontro “volto a volto” richie- de «una predisposizione d’ani- mo di “simpatia”» nei confronti dell’altro, che si raggiunge fa- cendo «un esercizio di ascolto con il cuore. Nell’intimo poi toglietevi i sandali della sup- ponenza e del giudizio facile. Affidate a Dio chi incontrate, pregate per loro». In modo anonimo, poi, sarà importante condividere que- ste storie — ha sottolineato De È stato il cardinale vicario An- gelo De Donatis, a settem- bre, ad indicare la via da percor- All’équipe è affidato il compito di avere cura del progetto pa- storale diocesano prendendo Donatis — durante l’Eucaristia domenicale: «Quante preghie- re dei fedeli, durante la Messa, rere: incontrare le persone della concretamente visione delle sono così generiche e formali, propria parrocchia instaurando realtà del territorio. Non si trat- relazioni autentiche, ascolta- ta di fare cose ma di vivere da re con un cuore “ospitale” le discepoli missionari ed essere loro storie per meditarle nella profeti che preparano la strada preghiera comunitaria. Farsi in- al Signore. terpellare dalla sofferenza del Entrando nel dettaglio, il cardi- prossimo per focalizzare le real- nale De Donatis ha rilevato che tà e le problematiche di Roma, l’équipe «ha il compito di ani- per poi «progettare e realizzare, mare dal di dentro la comunità sotto l’ispirazione dello Spirito parrocchiale e coinvolgerla nel Santo, nuove vie di evangeliz- cammino di rinnovamento pa- zazione». storale. È il cuore, l’anima, del La novità di quest’anno pasto- processo e punta a motivare e rale è l’istituzione di un’équipe accompagnare l’opera di ascol- lette nei foglietti pre-stampati, composta da presbiteri e laici to, parte integrante e impre- da non esprimere per niente le che si riunirà frequentemente scindibile del processo dell’e- intenzioni contenute nei cuori per progettare l’ascolto della vangelizzazione». dei fedeli. Invece queste pre- zona in cui è radicata la par- Esortando a rileggere le linee ghiere avranno il sentore della rocchia. Si tratta di una figura pastorali annunciate il 24 giu- carne viva del vostro quartiere. distinta dal consiglio pastorale. gno scorso, De Donatis ha sug- Sapranno di vita, finalmente». La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 19
DALL’ITALIA Una ulteriore mèta è quel- ghiera e in catechesi preparato- la della Giornata mondiale rie, per mettersi al servizio delle delle famiglie che si terrà a famiglie che verranno a Roma. Roma dal 23 al 27 giugno 2021. (Fonte: www.osservatoreromano. Le parrocchie della diocesi va/it/news/con-un-cuore-ospitale- saranno coinvolte nella pre- ascolto-del-grido-della-citt) Le Equipe Pastorali tratterà di aiutare gli operatori a progettare l’azione di ascolto, questi compiti sarà supportata dalla diocesi e dagli Uffici pa- fornendo loro attenzioni, stra- storali coinvolti». D odici persone che possano collaborare stabilmente con il parroco, o comunque un pic- tegie, strumenti; verificare che l’ascolto venga realizzato; sin- «Da questo cammino pastorale – la conclusione del cardinale tetizzare quanto raccolto nel- vicario – la nostra Chiesa dioce- colo gruppo che sia «appassio- la fase di ascolto; condividere sana ne uscirà più attenta agli nato dello squilibrio». Non tan- esperienze e testimonianze con altri, più consapevole delle do- to «professionisti competenti e le altre équipe pastorali del ter- mande profonde delle persone, qualificati», quanto «cristiani ritorio; attivare legami con isti- più convinta della Buona Notizia apparentemente come tutti, ma tuzioni e associazioni di zona. che è chiamata ad annunziare, in realtà capaci di sognare, di L’équipe, ci tiene a sottolinea- più sensibile alle ispirazioni di contagiare gli altri con i loro so- re il porporato, «nello svolgere Dio». gni, desiderosi di sperimentare cose nuove». Non «pensatori isolati», ma gente che ha «vo- glia di incontrare gli altri», che non si vergogna «di farsi vicina ai poveri» ed «esercitano una certa attrazione sui giovani». Dovranno avere queste caratte- ristiche i membri delle nuove équipe pastorali, per il cardina- le vicario Angelo De Donatis. Ne delinea il profilo in una lettera inviata l’11 luglio ai parroci e ai sacerdoti della diocesi di Roma. Quell’ascolto del «grido del- la città» richiamato anche da Papa Francesco. L’équipe «aiu- terà la comunità cristiana a por- tare avanti l’ascolto, lasciando agire il Fuoco che abbiamo in- vocato insieme nella Veglia con il Papa. Sarà lui a illuminare, a purificare, a scaldare». Ma ogni fuoco, prosegue il car- dinale De Donatis, dopo un po’ si affievolisce: l’équipe pastora- le è dunque chiamata a «custo- dire il senso del cammino e ad animarlo, tenerlo vivo all’interno della comunità». In concreto, si 20 N. 66 aprile 2020 La Voce della Comunità
DALL’ITALIA PARROCCHIA di SAN GIULIO il presepe vivente di Roma (IV edizione) E mozionante il viaggio nella Betlemme di due- mila anni fa ricostruita dalla parrocchia di San Giulio, che gli anni scorsi realizzava il suo presepe vivente a Porta Asinaria. I fondi raccolti grazie all’iniziativa sono serviti per i lavori di con- solidamento della copertura dell’aula liturgica, benedetta da Papa Francesco lo scorso 7 aprile, durante la sua visita alla comunità di Montever- de. «Quest’anno vorremmo invitare tutti i romani che ci hanno aiutato con le loro offerte a venire a vedere quello che è stato realizzato, e visitare la rinnovata chiesa di San Giulio»: a spiegarlo è padre Dario Frattini, il parroco, che motiva così la scelta di realizzare il presepe vi- vente “Venite adoremus” negli spazi parrocchiali. «Il presepe verrà allestito proprio laddove c’era la tensostruttura che ci ha ospitato per anni – rac- conta padre Dario – e che è stata smontata all’ini- zio di novembre». Nel presepe vivente è raffigurata tutta la Betlem- me dell’epoca. Si incontrano la bottega del fabbro e quella del falegname, il ramaio e l’esattore. La capanna è circondata da agnellini e caprette, ri- scaldata dal fiato del bue e dell’asinello. I figuran- ti indossano costumi che riprendono gli abiti dei tempi in cui nacque Gesù, realizzati da sarte vo- lontarie della parrocchia. Ma sono tanti gli amici della comunità che hanno offerto aiuto e materia- le gratuitamente: dal gruppo degli antichi mestie- ri di Piubega, nel mantovano; agli scenografi di Cinecittà Fratelli De Angelis, che hanno prestato anfore, colonne e fontane per il palazzo di Erode; allo Zoo Grunwald che ha portato gli animali. «Un grande contributo ci viene anche dagli amici di Civita Castellana conosciuti qualche anno fa nel corso di un pellegrinaggio con l’Opera romana – sottolinea padre Dario –; tutto l’anno custodi- scono gratuitamente il materiale necessario per l’allestimento e ci donano sempre del legname nuovo. Ci sentiamo davvero baciati dalla grazia». Fonte: https://www.romasette.it/viaggio-tra-i-presepi- in-citta-scelte-nuove-negli-allestimenti/ La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 21
DALL’ITALIA NATIVITÀ San Giulio di MARIA a braccia aperte Santa Messa del 25 dicembre Domenica 8 dicembre 2019 sono stati benedetti con mons. Sanna vescovo emerito i locali che ospitano 6 persone senza tetto per di Oristano e sacerdote “l’emergenza freddo”. Saranno garantiti vitto di Schoesttatt ora “parrocchiano” e alloggio per coloro che la Caritas Diocesana della Natività di Maria invierà in Parrocchia. REGINA PACIS Un chierichetto di REGINA PACIS, non potendo venire a MESSA, l’ascolta PARROCCHIA NATIVITÀ DI MARIA in streaming davanti ESTATE 2020 al televisore e con grande partecipazione. GREST: dal 9 al 26 giugno CAMPO ELEMENTARI (e 1ª media) a Tagliacozzo (AQ) dal 30 giugno al 3 luglio CAMPO MEDIE e 1° SUPERIORE a TEMÙ (dolomiti bresciane) dal 5 al 13 luglio 22 N. 66 aprile 2020 La Voce della Comunità
IN RICORDO DI… IN MEMORIA DI... Le père Abbé et la communauté des Chanoines de Nella Seconda Domenica di Quaresima, nella Saint-Victor font part du rappel à Dieu du frère Je- quale facciamo memoria nel Vangelo della Trasfi- an-Marie Kakule le 1er Janvier 2020 en Tanzanie. gurazione del Signore Gesù, è arrivata la Pasqua Ses funérailles ont été célébrées à Basotu ce per i fratelli di due nostri confratelli: mercredi 8 janvier, dans l’église Notre Dame de - Boventi Giuseppe, fratello di P. Bruno Boventi, Bethléem. morto all’età di 87 anni all’Ospedale di Bre- scia; La provincia italiana dei Canonici Regolari Late- - Rossi Bortolo, detto Lino, fratello di P. Lorenzo ranensi annuncia il ritorno alla casa del Padre di Rossi, morto all’età di 83 anni nella sua abita- don Giuseppe Sapori crl. zione di Mairano (BS). Nella preghiera il ringraziamento a Dio per il dono del ministero sacerdotale vissuto da don Giusep- pe in varie canoniche e parrocchie. La Voce della Comunità N. 66 aprile 2020 23
“Non siamo esseri viventi destinati alla morte, ma esseri mortali destinati alla vita” (A. Fossion)
La Voce della Comunità D O CUMENT I IL VANGELO SECONDO MATTEO Passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo (di Gerardo Cautilli) Nella prima lettera ai Corinzi (15,3-6) Paolo ripor- Prima della Pasqua non era possibile capire il ta uno schema catechetico antichissimo, infat- senso e gli effetti della risurrezione di Gesù, no- ti dice non solo di averlo trasmesso ai Corinzi, nostante le sue predizioni. In alcuni passi del quando nel 51 d.C. fondò la loro chiesa, ma di Vangelo ciò è detto in maniera limpida e senza averlo ricevuto in un tempo ancora più antico ambiguità; basti considerare l’episodio della Tra- quando, dopo la sua conversione, fu accolto nel- sfigurazione allorquando, scendendo dal monte, la comunità cristiana. Questo schema presenta Gesù ordinò ai tre discepoli che lo avevano ac- l’annuncio di due fatti: “il Cristo morì” e “il Cristo compagnato: “Non parlate a nessuno di questa è risorto”. Di ognuno di essi si dice poi il valore visione, finché il Figlio dell’uomo non sia risorto salvifico, illustrato con richiami biblici (“… morì dai morti” (Mt 17,10); ma ancora più esplicita- per i nostri peccati, secondo le Scritture”, “… è mente, in Marco: “mentre scendevano dal monte, risorto, secondo le Scritture”) con le rispettive ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che prove (“e fu sepolto” e “fu visto da Cefa e poi dai avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uo- Dodici”); per la risurrezione cita anche i testimoni mo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero (“in seguito apparve a più di cinquecento fratelli per sé la cosa, domandandosi però che cosa vo- in una sola volta: la maggior parte di essi vive lesse dire risuscitare dai morti” (Mc 9,9-10). ancora, mentre alcuni sono morti”). In effetti, nonostante le predizioni solenni della risurrezione, la fede dei discepoli aveva bisogno Nella prima catechesi apostolica, dunque, in di essere illuminata su questo punto; essi aveva- tempi molto vicini ai fatti, l’annuncio del Cri- no recepito soprattutto l’annuncio delle sofferen- sto consiste nell’annuncio della sua morte e ze e della morte e ne furono profondamente tur- risurrezione. Anche l’annuncio di Pietro, dopo la bati perché si rappresentavano il Messia come Pentecoste, è incentrato sulla morte e risurrezio- un trionfatore glorioso. Ciascuno di loro, come ne di Gesù (At 3,15). Questo binomio di morte e noi, avevano fatto esperienza nella loro esistenza risurrezione, in sé paradossale e contraddittorio, della sofferenza e della morte e quindi le com- è un fatto storico: al fallimento umano di Gesù, la prendeva. Ma la risurrezione di Gesù esula dai sua morte crudele e ignominiosa, si contrappone confini dell’esperienza umana e comporta lo la sua vittoria definitiva, la sua risurrezione. sconvolgimento di convinzioni e di valori; grazie L’importanza della Pasqua (il passaggio di Gesù ad essa la morte non è più la conclusione defi- al Padre attraverso la sua morte e la sua risur- nitiva dell’esistenza umana, ma solo della parte rezione) è anche una questione teologica: solo più breve e travagliata di essa. Di là, oltre la so- dopo questi eventi fu possibile ai discepoli com- glia tenebrosa, c’è una vita senza tramonto nel- prendere in modo chiaro sia l’insegnamento di la visione beatificante di Dio. Cristo, risorto dai Gesù che il senso delle azioni da lui compiute. morti, garantisce tale realtà. Invero i Vangeli non La Voce della Comunità INSERTO • N. 66 aprile 2020 I
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