Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità Settembre 2021
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Narrativa italiana L’inverno dei leoni Inventario 89450 Stefania Auci, Nord, 2021 Collocazione NARRATIVA AUCIS 02 ITALIANA Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l'Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l'acquisto dell'intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all'amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l'ombra di quell'amore non lo lascia mai, fino all'ultimo... Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent'anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull'altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos'altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato? Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d'amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d'Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele. Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola - esaltante e terribile, gloriosa e tragica - di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città. Unici e indimenticabili.
Il pane perduto Inventario 89451 Edith Bruck, La nave di Teseo, Collocazione 2021 NARRATIVA BRUCE 01 ITALIANA Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant'anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l'infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l'odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l'accoglienza e l'ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l'Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l'approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla "Roma bene" degli anni Cinquanta, infine l'incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant'anni. Fino a giungere all'oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell'attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora.
Due vite Inventario 89458 Emanuele Trevi, Neri Pozza, Collocazione 2021. NARRATIVA TREVE 03 ITALIANA Rocco Carbone nasce a Reggio Calabria nel febbraio del 1962, ma una buona parte della sua infanzia la trascorre in un piccolo paese dell'Aspromonte, Cosoleto: un posto di gente dura, taciturna, incline a una rigorosa amarezza di vedute sulla vita e sulla morte. Emanuele Trevi lo conosce nell'inverno del 1983, quando è arrivato a Roma da poco tempo e si è iscritto a Lettere. Parlare della vita di Rocco, per Trevi, significa necessariamente parlare della sua infelicità, ammettere che faceva parte di quella schiera predestinata dei nati sotto Saturno, tratteggiarne la personalità bipolare e a tratti sadica, il carattere spigoloso, la natura lucida e sintetica dell'opera. Pia Pera cresce a Lucca in una famiglia colta, originale ed eccentrica. Poco più che adolescente lascia la città toscana e studia Filosofia all'università di Torino. Dopo un dottorato in storia russa alla University of London inizia a insegnare letteratura russa all'Università di Trento, ma poi, delusa dall'ambiente, lascia perdere ogni ambizione accademica e decide di occuparsi di un fondo abbandonato a San Lorenzo, dedicandosi alla cura del giardino. Quando Trevi la incontra, Pia è una trentenne spavalda e maldestra, brillante, anticonformista e generosa. Ma già possiede quella leggerezza e quella grazia di chi, mentre la malattia costringe alla resistenza continua, sa correre sempre in avanti, verso l'altrove. Tratteggiando, con affetto, le vite dei due amici, Emanuele Trevi persegue una ricerca narrativa fondata sulla memoria e, al contempo, rende un sentito omaggio a due talentuosi scrittori italiani.
Se l'acqua ride Inventario 89466 Paolo Malaguti, Einaudi, 2020. Collocazione NARRATIVA MALAP 01 ITALIANA «Poche cose restavano chiare, nella sua mente: che Pellestrina è un'isola magnifica. Che il mare ti entra dentro più dei fiumi. Che, soprattutto, non avrebbe mai fatto altro nella vita: il barcaro era l'arte per la quale sentiva di essere nato». Sulla corrente dei fiumi nulla cambia mai davvero. Al timone degli affusolati burchi dal fondo piatto, da sempre i barcari trasportano merci lungo la rete di acque che si snoda da Cremona a Trieste, da Ferrara a Treviso. Quando Ganbeto sale come mozzo sulla Teresina del nonno Caronte, l'estate si fa epica e avventurosa. Sono i ruggenti anni '60, nelle case entrano il bagno e la televisione in bianco e nero, Carosello e il maestro Manzi. I trasporti viaggiano sempre più via terra, e i pochi burchi che ancora resistono, per ostinazione oltre che per profitto, preferiscono la sicurezza del motore ai ritmi lenti delle correnti e delle maree. Quello del barcaro è un mestiere antico, ma l'acqua non dà certezze, e molti uomini sono costretti a impiegarsi come operai nelle grandi fabbriche. A bordo della Teresina, Ganbeto si sente invincibile. Gli attracchi, le osterie, le burrasche, il mare e la laguna, le campane di piazza San Marco, i coloriti modi di dire di Caronte e i suoi cappelli estrosi, le ragazze che s'incontrano lungo le rotte. Presto, però, non potrà più far finta di niente, lui che ha un piede nel vecchio e uno nel nuovo dovrà imparare la lezione più dolorosa di tutte: per crescere bisogna sempre lasciare indietro qualcosa.
L'acqua del lago non è mai Inventario 89460 dolce Collocazione Giulia Caminito, Bompiani, NARRATIVA CAMIG 02 2021 ITALIANA Odore di alghe limacciose e sabbia densa, odore di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d'acqua: è il lago di Bracciano, dove approda, in fuga dall'indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, donna fiera fino alla testardaggine che da sola si occupa di un marito disabile e di quattro figli. Antonia è onestissima, Antonia non scende a compromessi, Antonia crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua unica figlia femmina a contare solo sulla propria capacità di tenere alta la testa. E Gaia impara: a non lamentarsi, a salire ogni giorno su un regionale per andare a scuola, a leggere libri, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo. Sembra che questa ragazzina piena di lentiggini chini il capo: invece quando leva lo sguardo i suoi occhi hanno una luce nerissima. Ogni moto di ragionevolezza precipita dentro di lei come in quelle notti in cui corre a fari spenti nel buio in sella a un motorino. Alla banalità insapore della vita, a un torto subito Gaia reagisce con violenza imprevedibile, con la determinazione di una divinità muta. Sono gli anni duemila, Gaia e i suoi amici crescono in un mondo dal quale le grandi battaglie politiche e civili sono lontane, vicino c'è solo il piccolo cabotaggio degli oggetti posseduti o negati, dei primi sms, le acque immobili di un'esistenza priva di orizzonti.
Un bacio dietro al ginocchio Inventario 89465 Carmen Totaro, Einaudi, 2021 Collocazione NARRATIVA TOTAC 01 ITALIANA Una madre, una figlia poco più che ventenne, le quattro pareti della loro casa e un duello di parole e silenzi. Poi una mano chiude a chiave una porta, e quel gesto è uno spartiacque tra il prima e il dopo. Ci sono libri che ti trascinano nel cuore di un mistero rispettandolo, facendolo risuonare sino all'ultimo. Questo libro è così: un ingranaggio narrativo perfetto. Ti catapulta con forza nella testa di due personaggi feriti e vivissimi, ti fa vedere con i loro occhi, sentire con la loro pelle, procedere a tentoni con loro. A un passo dal mistero. «Forse, se ne avesse avuto coscienza, avrebbe potuto confessarle che la ammirava in un modo strano e terribile, perché può arrivare il momento in cui si deve avere il coraggio di bruciare tutto, anche la propria madre».
Narrativa straniera Tre Inventario 89447 Valérie Perrin, Edizioni E/O, Collocazione 2021 NARRATIVA PERRV 03 STRANIERA 1986. Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai. 2017. Un'automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui sono cresciuti. Il caso viene seguito da Virginie, giornalista dal passato enigmatico. Poco a poco Virginie rivela gli straordinari legami che uniscono quei tre amici d'infanzia. Che ne è stato di loro? Che rapporto c'è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia? La sorella perduta Inventario 89448 Lucinda Riley, Giunti, 2021 Collocazione NARRATIVA RILEL 02 f STRANIERA Maia, Ally, Star, CeCe, Tiggy ed Electra: ognuna delle 6 sorelle D'Aplièse ha compiuto un viaggio straordinario alla scoperta delle proprie origini, ma la costellazione delle Pleiadi da cui hanno preso i loro nomi è composta da 7 stelle e nessuno ha ancora scoperto chi sia veramente e dove si trovi Merope. Mentre Ally e Maia sono ad Atlantis a guardare Electra in tv al Concert for Africa, l'avvocato Georg Hoffman arriva con una novità incredibile: sembra che finalmente ci sia una pista concreta per trovare la sorella perduta. Con l'indirizzo di una vigna e il disegno di un anello di smeraldo a forma di stella, ha inizio una staffetta che porterà le sorelle ad attraversare, letteralmente, il mondo intero: dalla Nuova Zelanda al Canada, dall'Inghilterra alla Francia e infine all'Irlanda, unite più che mai nella missione di completare la loro famiglia prima della commemorazione per la morte di Pa' Salt. Una ricerca che le metterà sulle tracce di una donna che in realtà non vuole essere trovata... ma perché?
La donna dalla gonna viola Inventario 89427 Imamura Natsuko, Salani Le Collocazione Stanze, 2021 NARRATIVA IMAMN 01 STRANIERA Tutti i pomeriggi la donna dalla gonna viola si siede sulla stessa panchina del parco di una grande e anonima città giapponese e mangia una brioche alla crema, mentre i ragazzini che giocano lì intorno fanno a gara per attirare la sua attenzione. La donna dalla gonna viola non lo sa, ma ogni suo movimento è seguito di nascosto dalla donna dal cardigan giallo, la voce narrante, sempre attenta a controllare che cosa mangia, dove va, con chi parla. La donna dalla gonna viola è single, abita in un piccolo appartamento di periferia e svolge lavori temporanei, proprio come la donna dal cardigan giallo, a cui nessuno, però, sembra prestare attenzione. Chi sono davvero queste due donne, i cui unici tratti comuni sembrano essere la precarietà e la solitudine? Con la scusa di voler diventare sua amica, la donna dal cardigan giallo riesce a far assumere la donna dalla gonna viola nella sua stessa agenzia di pulizie che lavora per un hotel. E qui le loro strade si intersecano in modo drammatico e imprevedibile... Il racconto sottile e inquietante di un'ossessione, una storia che, in un crescendo di tensione, assume via via i toni del thriller, in una spirale di desideri inespressi, solitudine, dinamiche di potere e condizione femminile, disperato desiderio di rendersi visibili, di essere considerati e amati.
Gialli Vecchie conoscenze Inventario 89452 Antonio Manzini, Sellerio, Collocazione 2021. GIALLI MANZA 15 Rocco Schiavone indaga sull'omicidio di una professoressa in pensione. E intanto l'ombra del passato si fa pressante: la pena per Sebastiano, l'amico fraterno che non ha mai smesso di dare la caccia a Enzo Baiocchi, che gli ha assassinato la moglie, lo rende inquieto e gli ruba il sonno. Antonio Manzini continua il suo romanzo sul vicequestore scontroso, malinconico, ruvido e pieno di contraddizioni che i lettori ormai conoscono e apprezzano; lo fa con una capacità di invenzione e con una passione per il personaggio, per tutti i personaggi, che difficilmente possiamo riscontrare in altri scrittori di oggi. Figlia della cenere Inventario 89455 Ilaria Tuti, Longanesi, 2021 Collocazione GIALLI TUTII 04 «La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso. Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l'assassino parlerà di me.» Dopo "Fiori sopra l'inferno" e "Ninfa Dormiente", torna il commissario Teresa Battaglia in una storia intrisa di spietatezza e compassione, di crudeltà e lealtà, di menzogna e gentilezza. L'indagine più pericolosa per Teresa, il caso che segna la fine di un'epoca.
Il suo freddo pianto Inventario 89456 Giancarlo De Cataldo, Einaudi, Collocazione 2021 GIALLI DECAG 10 È un periodo abbastanza tranquillo per il pm Manrico Spinori, detto «il contino»: nessun crimine di particolare rilievo su cui investigare. Cosí, a parte gestire una complicata vita sentimentale e tenere a bada la madre ludopatica, ha il tempo di dedicarsi con calma alla sua passione, la lirica. Poi un vecchio caso riemerge dal passato. E sconvolge tutto. Pino Mancini, detto er Farina, spacciatore di medio calibro che ha tentato il salto nel giro grosso, è arrestato in flagrante con quaranta chili di cocaina. Spaventato, l'uomo decide di pentirsi. Nel corso degli interrogatori cui viene sottoposto riguardo al mondo della droga capitolina, quasi incidentalmente lascia cadere che uno dei suoi fornitori è lo stesso che approvvigionava Lola, una escort trans assassinata dieci anni prima. Quello di Lola è un delitto di cui, come pubblico ministero, si era occupato Manrico Spinori, ottenendo la condanna di un sospettato. Er Farina, però, con una battuta, insinua che il tizio finito in carcere potrebbe non essere il vero colpevole dell'omicidio. Il magistrato rimane turbato dalla rivelazione; per non darlo a vedere deve ricorrere piú che mai al suo proverbiale aplomb aristocratico. Dopodiché, con l'aiuto dell'ormai collaudata squadra investigativa interamente al femminile, riprende in mano i vecchi incartamenti e, tormentato dall'idea dell'errore, smonta tassello dopo tassello la sua stessa indagine, svelando un intrigo che coinvolge politici, forze dell'ordine e malavitosi. Ancora una volta sarà l'opera a suggerire a Manrico la soluzione del mistero, ma la vicenda gli lascerà ben piú che l'amaro in bocca. La lingua di fuoco Inventario 89453 Don Winslow, Einaudi, 2021 Collocazione GIALLI WINSD 20 Quando c'è un incendio, Jack Wade si precipita. È un ex poliziotto del dipartimento incendi licenziato per aver protetto un testimone. Adesso lavora come perito per la compagnia di assicurazioni California Fire and Life. Ovvero fruga tra le ceneri delle vite di altra gente. È un uomo che conosce la lingua del fuoco, che sa leggere le tracce rimaste come una carta stradale. Quando viene chiamato a esaminare una strana richiesta di assicurazione, le tracce gli dicono che c'è qualcosa di sbagliato. Di talmente sbagliato che Jack viola la sua regola principale - mai metterci niente di personale, né di emotivo - e si butta a capofitto nel caso...
L'uomo del porto Inventario 89454 Cristina Cassar Scalia, Einaudi, Collocazione 2021 GIALLI CASSSC 06 Catania. Nella grotta di un fiume sotterraneo usata come saletta da un locale molto noto viene ritrovato il cadavere di un uomo: lo hanno accoltellato. Una brutta faccenda su cui dovrà fare luce il vicequestore Vanina Guarrasi che, come se non bastasse, da qualche settimana è pure sotto scorta. Vincenzo La Barbera, professore di filosofia presso il liceo classico, era un tipo solitario, che usava come casa una vecchia barca a vela ormeggiata nel porto ed era amatissimo dagli studenti. Niente debiti, né legami con la malavita. Eppure qualcuno lo ha ucciso, lasciando il suo corpo nel letto dell'Amenano, un corso d'acqua che secoli fa un'eruzione dell'Etna ha ricoperto di lava e che ora scorre sotto il centro storico della città. Vanina Guarrasi - la cui esistenza si è complicata, casomai ce ne fosse bisogno, per via di una minaccia di morte giunta dalla mafia palermitana - prende in mano l'indagine. Di indizi, nemmeno l'ombra. Il mistero è assai complesso, e forse ha le sue radici nel passato ribelle della vittima. Per risolverlo, però, Vanina potrà contare ancora una volta sull'aiuto dell'impareggiabile commissario in pensione Biagio Patanè. Il pontile sul lago Inventario 89443 Marco Polillo, Bur, 2016 Collocazione GIALLI POLIM 01 Orta San Giulio, Caffè del Lago. "E Gennaro dov'è? Come mai non è ancora arrivato?" Mario, Tancredi e Stefano sembrano comari di paese mentre aspettano il loro amico per l'aperitivo delle sette, al solito tavolino in piazzetta. E aprile, l'aria è quasi estiva: strano che Gennaro Vattuone, ex professore di latino e greco, non si faccia vivo. Una ragione c'è, irrimediabile: l'uomo è stato assassinato e il corpo giace sul pontile della villa dove il professore si era ritirato dopo aver lasciato l'insegnamento. Una quieta cittadina di provincia in cui tutti si conoscono, e tutti sanno tutto di tutti. Ma è davvero così? Al vicecommissario Enea Zottìa - lontano dalla Questura di Milano, dal suo matrimonio infelice con Enza e da certe serate solitarie con l'unica compagnia del gatto - sembra di essere in vacanza, ma gli bastano poche ore per capire che l'atmosfera d'altri tempi non è che la punta di un iceberg. La rete di segreti, menzogne e interessi particolari in cui è coinvolto l'intero paese non sarà facile da decifrare: l'omicidio ha l'aria di un'esecuzione. Per quale motivo la statua della Primavera nel giardino di Vattuone è stata ruotata con le spalle al lago? Anche gli amici del bar hanno un passato da nascondere, ma Zottìa sa bene come spingersi oltre con buonsenso e ragionevolezza. E più irragionevole, forse, la speranza che ripone in fondo al cuore e che riguarda Serena, l'amore della sua vita. O forse no...
Il convento sull'isola Inventario 89444 Marco Polillo, Bur, 2016 Collocazione GIALLI POLIM 02 Tra le onde increspate del lago d'Orta. il vicecommissario Enea Zottìa, seduto a prua di un'imbarcazione, naviga verso l'isola di San Giulio. La sua non è una gita in barca, ma l'inizio di una nuova indagine. La richiesta, discreta, è arrivata dalle suore del convento arroccato sull'isola, turbate da strani furti che avvengono dentro le loro mura ma anche nelle ville della zona. Inoltre c'è un quadro che scompare e riappare inspiegabilmente: non è che il vicecommissario potrebbe...? E così Luca è tornato in un luogo al quale lo legano ricordi indimenticabili. Ma appena giunto, è tentato di lasciar perdere: scovare ladri non e la sua specialità, l'atmosfera ovattata del convento lo mette a disagio, e le tristezze del passato, del suo amore infelice per la bionda Serena non vogliono saperne di abbandonarlo. Poi, del tutto inaspettato, un delitro viene a turbare l'incanto di quei luoghi. In una stradina appartata, dove non passa mai nessuno, giace un uomo, ucciso con un violento colpo alla testa. È un semplice lavorante, uno di quelli che danno una mano per incarichi di poco conto, perché ucciderlo? Zottìa inizia con pazienza a indagare, e anche il lettore, insieme a lui, conoscerà una serie di personaggi memorabili come l'astuto e disinvolto Guidalberto Porrone, la gelida suor Venanzia, il mite giardiniere Zilloni, il rubicondo ragionier Stefanini e soprattutto l'affascinante e misteriosa Giulia, la giovane donna che ha deciso di ritirarsi sull'isola e dalla quale Enea si sente attratto. Delitto d'inverno Inventario 89442 John Banville, Guanda, 2021 Collocazione GIALLI BANVJ 03 1957, contea di Wexford, Irlanda. In una fredda notte d'inverno, nella biblioteca di Ballyglass House, elegante residenza degli Osborne - famiglia protestante molto in vista - viene scoperto il cadavere di un prete cattolico ucciso da una pugnalata alla gola. Chi può aver colpito padre Thomas Lawless, un uomo benvoluto da tutti? Dalla capitale arriva per indagare l'ispettore Strafford, anch'egli di famiglia protestante, un'eccezione in polizia. A Dublino il sovrintendente Hackett è molto preoccupato; l'arcivescovo McQuaid esercita infatti pressioni non troppo velate per insabbiare il caso: i preti irlandesi non muoiono di morte violenta. Mentre la neve continua a cadere implacabile, Strafford si trova da solo a indagare in un ambiente ostile, dove tutti sembrano avere qualcosa da nascondere e forse, più degli altri, proprio la vittima...
Saggi Una rivoluzione gentile. Inventario 89463 Riflessioni su un Paese che cambia Collocazione DEWEY 303.494 Dacia Maraini, Rizzoli, 2021 MARAD In quest'epoca di incertezza e di paura abbiamo bisogno di un antidoto all'odio. Ma si può lottare per la giustizia sociale e climatica, per il rispetto delle donne e in favore della solidarietà usando come arma, semplicemente, la gentilezza? È la sfida che Dacia Maraini lancia in questo libro che racchiude sette anni di riflessioni apparse sulla stampa nazionale. Accompagnandoci nel suo universo intellettuale e civile, la scrittrice ci rende partecipi del suo sguardo sul mondo. La lotta contro la violenza e i femminicidi, i rapporti delle donne con la Storia e il patriarcato, la maternità, la libertà di pensiero e le sue contraddizioni sono solo alcuni dei grandi temi del nostro tempo e delle questioni a lei più care. E ancora, l'ambiente come punto focale del nostro orizzonte, l'importanza della salvaguardia dell'acqua, delle piante, degli animali e le scelte in campo alimentare che fanno la differenza. Senza dimenticare la solidarietà tra le generazioni e tra classi sociali diverse, e il valore dei progetti universali. Perché solo una rivoluzione gentile può indicarci la strada per un futuro vitale di cui andare orgogliosi.
Io posso: due donne sole Inventario 89449 contro la mafia Collocazione Pif, Marco Lillo, Feltrinelli, DEWEY 364.106 PIF 2021 «Immaginate di tornare un giorno a casa vostra e di trovare un costruttore legato alla mafia lì davanti. Immaginate che vi dica che quella non è casa vostra, ma sua. E che, qualche anno dopo, ve la danneggi gravemente per costruirci accanto un palazzo più grande. E immaginate di dover aspettare trent'anni prima che un tribunale italiano vi dia ragione. Immaginate che, dopo tutto questo tempo, vi riconoscano un compenso per i danni, che però nessuno vi pagherà mai dato che il costruttore nel frattempo è stato condannato perché legato alla mafia e lo Stato gli ha sequestrato tutto. E ancora, immaginate che di quella somma, che non riceverete mai, l'Agenzia delle entrate vi chieda il 3 per cento. Questo è quello che, più o meno, è successo a Maria Rosa e Savina Pilliu. E diciamo 'più o meno', perché in trent'anni, in realtà, è successo questo e molto altro. Intorno al palazzo abusivo si aggireranno vari personaggi: mafiosi eccellenti, assessori corrotti, killer latitanti, avvocati illustri, istituzioni pavide, vittime di lupare bianche, anonimi intimidatori e banchieri generosi. E poi ci mettiamo anche noi due che, venuti a conoscenza della vicenda, abbiamo deciso di scrivere questo libro. La nostra intenzione è cambiare il finale di questa storia, con l'aiuto di tutti. Raggiungendo tre obiettivi. Il primo: attraverso la vendita di questo libro raccogliere la cifra necessaria per pagare quel famoso 3 per cento dell'Agenzia delle entrate. Il secondo: far avere lo status di 'vittime di mafia' alle sorelle Pilliu. Il terzo: ristrutturare le palazzine semidistrutte e concederne l'uso a un'associazione antimafia. 'Io posso' è una sorta di mantra a Palermo. Non importa cosa dice la regola, perché tanto 'Io posso'. Le regole valgono solo per gli stupidi. 'Io posso' sottintende sempre: 'E tu no'. Ecco, a noi piace molto questa frase. La gridiamo a gran voce ma con un senso opposto. "Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no"» (gli autori)
FONDO MARCHIGIANO Dalla Banda Ferri alla Inventario 89480 Brigata Spartaco: la Resistenza nell'Appennino Collocazione umbro-marchigiano FON.MARCH. 21/22 0998 Alessio Marchetti, Zefiro, 2020 N.B.: documento per sola consultazione interna. L'autore ricorre prevalentemente ai propri ricordi e a quelli trasmessi nell'ambito della sua famiglia, nel rievocare alcuni episodi della guerra di resistenza in Alta Val di Chienti e Valnerina. Con gli occhi dell'osservatore e non con quelli dello storico, espone su vicende e uomini quelli che sono punti di vista personali, come possibili spunti per ulteriori ricerche. La rievocazione dell'azione patriottica dei fratelli Ferri si basa sull'importanza del ruolo da loro svolto e su rapporti di amicizia tra le due famiglie. Una storia di uomini e dei loro atti, di fatto dimenticata per vari decenni. «Storia finita, storia chiusa» dirà Giuseppe Ferri a suo figlio Giovanni, ma anche storia ignorata o meglio, storia taciuta. Una parentesi della loro vita che poi riprenderà su una linea tracciata in precedenza. Donne senza storia: Profili di Inventario 89483 donne di provincia fra Otto e Novecento Collocazione FON.MARCH. 21/22 0999 a cura di Antonella Amirante, Silvia Barocci, Ilaria Biagioli, Giovanna Errede, Martina N.B.: documento per sola Mucciariello, Silvia Serini, consultazione interna. Affinità Elettive, 2018 Ignorate dalla storia, le vite delle donne si sono perse con grande rapidità nell'oblio della memoria. Eppure, le biografie delle scienziate, insegnanti, giornaliste, casalinghe, politiche, artiste raccolte nel presente volume mostrano come queste donne "senza storia", sebbene legate per nascita o adozione a zone di provincia come il pesarese e lo jesino, abbiano contribuito a modellare la realtà sociale e politica del loro tempo.
Le piante medicinali descritte Inventario 89470 nei pregiati disegni dell'erbario inedito (sec. 16.) Collocazione di Gherardo Cibo FON.MARCH. 26/28 0223 Salvatore Pezzella, Antiqua Herbaria, 2018 N.B.: documento per sola consultazione interna. La casa bruciata: storia, Inventario 89471 valorizzazione e riuso del Mandracchio di Marina di Collocazione Montemarciano FON.MARCH. 28/30 0409 Enrico Mugianesi, Placido Munafò, 2014 N.B.: documento per sola consultazione interna. La chiesa di San Giacomo a Inventario 89472 Pesaro Collocazione a cura di Giovanna Patrignani ; FON.MARCH. 28/30 0410 saggi di Francesco Vittorio Lombardi, Alessandro Paccapelo, Metauro, 2017 N.B.: documento per sola consultazione interna. Due chiese di San Giacomo si sono succedute attraverso i secoli, con diverso orientamento, nell'omonima piazzetta, che proprio dall'edificio ecclesiale aveva preso il nome, così come anche tutto il quartiere, uno dei quattro in cui era suddivisa la città medievale di Pesaro. Il volume indaga e racconta origini, storia e vicende secolari di entrambe le chiese di San Giacomo, la vecchia, riconducibile addirittura agli anni 578-595 d. C. dell'epoca greco-bizantina e demolita nella seconda metà del XVII secolo, e la nuova, inaugurata nel 1682 e successivamente riaperta al pubblico nel 2015, al termine di un biennio di restauri; ne ricostruisce, inoltre, il patrimonio storico pittorico ed artistico dal XVI secolo ad oggi, descrivendone sia le opere ormai scomparse che quelle ancora presenti, come il solenne monumento sepolcrale di Annibale degli Abbati Olivieri Giordani (1708- 1789) e l'organo del 1818, costruito dai celebri organari veneziani Callido. La maggior parte delle ricerche storiche confluite nel volume sono state effettuate sul cospicuo ed inedito materiale documentario dell'antico archivio della parrocchia di San Giacomo, oggi presso l'Archivio Storico Diocesano di Pesaro.
Intellettuale nel regime: Inventario 89469 l'altra vita di Romolo Murri Collocazione Lidia Pupilli, Marsilio, 2019 FON.MARCH. 21/22 0996 N.B.: documento per sola consultazione interna. Romolo Murri (1870-1944) è stato uno dei maggiori protagonisti della vita politica e culturale italiana fra Otto e Novecento. Sacerdote, influenzato dalle idee di Antonio Labriola, si accostò alla dottrina sociale di Leone XIII; fondatore di riviste e giornali, si distinse come organizzatore degli universitari cattolici e poi come animatore del movimento democratico-cristiano. Tuttavia le sue posizioni culturali e politiche e, soprattutto, la sua battaglia affinché i cattolici potessero partecipare alla vita politica italiana, lo posero in rotta di collisione con la Chiesa di Pio X. Prima sospeso 'a divinis' (1907) e poi scomunicato, nel 1909, in seguito all'elezione in Parlamento, avrebbe militato nelle file del Partito radicale. L'attenzione degli storici si è molto soffermata su questa stagione, mentre diversi snodi dell'itinerario successivo hanno dovuto attendere a lungo un rinnovamento degli studi. Di recente si è risvegliata l'attenzione sulla sua esperienza nel ventennio fascista, una fase ricca di relazioni personali, politiche e intellettuali e caratterizzata da una notevole produzione pubblicistica e giornalistica - spicca il lungo sodalizio con «il Resto del Carlino» - che nel regime rivela un impasto fra temi più propriamente murriani e quelli ufficiali, in auge nel dibattito pubblico, registrando, dalla seconda metà degli anni trenta, l'avvio di un'articolata fase di disgelo con il fronte cattolico, connessa a una riflessione sempre più incentrata sul cristianesimo come fondamento e discrimine di civiltà. Sulla base di una vasta e originale ricerca archivistica e documentaria, l'opera ricostruisce gli anni del regime prefigurando la strada che - pochi mesi prima della scomparsa, avvenuta nel clima plumbeo della Roma occupata - avrebbe ricondotto Murri nell'alveo della Chiesa, comunque destinataria di riflessioni critiche intorno all'effettiva capacità di produrre un'autentica efficacia storica del cristianesimo.
FONDO SENIGALLIESE Senigallia: la rocca prima e dopo Inventario 89441 Leonardo : il disegno roveresco d'architettura militare nel Cinque e Collocazione Seicento italiano FON.SENIG. 22/24 0307 Amelio Fara, Polistampa 2021 N.B.: documento per sola consultazione interna. Sorta nella prima epoca moderna, dopo l’avvento delle bocche da fuoco, la cittadella roveresca di Senigallia coinvolge il progetto inedito di Luciano Laurana (1478-1479) concretando il passaggio alla variante concepita da Baccio Pontelli (1480). Imprescindibile in una indagine storica e tecnica, la ricostruzione di tale progetto introduce alle vicende cinquecentesche della rocca. Vicende avviate dal progetto d’inondazione difensiva concepito nel 1502 da Leonardo al servizio del duca Cesare Borgia, e alimentate, negli anni Trenta, da Francesco Maria I Della Rovere e Michele Sanmicheli. Con i quali la difesa della cittadella diviene parte di quella della città, in una straordinaria prefigurazione del complesso fortificato con tracciato a secondi fianchi generalmente disatteso nel resto d’Europa. Ricco di conseguenze sul disegno icnografico di architettura militare italiana della seconda metà del Cinquecento, questo itinerario evidenzia infine nella sua complessità come, accanto ai paradigmi di Senigallia e di altre città fortificate la teoria del fronte bastionato, sempre sul suolo italiano, governi attraverso la geometria euclidea non solo il disegno delle fortificazioni ma altresì quello delle fabbriche civili della prima architettura barocca.
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