Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità Settembre 2021

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Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità Settembre 2021
Biblioteca Comunale
    Antonelliana

      Novità
 Settembre 2021
Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità Settembre 2021
Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità Settembre 2021
Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità Settembre 2021
Narrativa italiana
                                   L’inverno dei leoni                 Inventario 89450

                                   Stefania Auci, Nord, 2021           Collocazione
                                                                       NARRATIVA         AUCIS 02
                                                                       ITALIANA

Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di
Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo
di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la
città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è
stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso
Roma e gli intrighi della politica, verso l'Europa e le sue corti, verso il dominio navale del
Mediterraneo, verso l'acquisto dell'intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di
Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto
rinunciare all'amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l'ombra di quell'amore non lo lascia
mai, fino all'ultimo... Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent'anni riceve in
eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome,
sacrificare se stesso sull'altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia
troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non
basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos'altro, qualcosa che avevano suo nonno
e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato? Vincono tutto e poi perdono tutto, i
Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo
figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure
entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di
passione ma affamata d'amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d'Europa, la cui
esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele. Sono loro, sono queste due donne,
a compiere la vera parabola - esaltante e terribile, gloriosa e tragica - di una famiglia che, per un
lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a
vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città. Unici e indimenticabili.
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Il pane perduto                     Inventario 89451

                                   Edith Bruck, La nave di Teseo,      Collocazione
                                   2021
                                                                       NARRATIVA BRUCE 01
                                                                       ITALIANA

 Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant'anni dal suo primo libro,
sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante
l'infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella
Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno
della sorella più grande Judit, ricomincia l'odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi?
Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il
mondo le appare estraneo, l'accoglienza e l'ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove.
Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi
familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di
inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l'Europa al seguito di un corpo di
ballo composto di esuli, l'approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla
"Roma bene" degli anni Cinquanta, infine l'incontro fondamentale con il compagno di una vita, il
poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant'anni. Fino a
giungere all'oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell'attuale ondata xenofoba, e
a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue
speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia
del Novecento da raccontare ancora e ancora.
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Due vite                             Inventario 89458

                                    Emanuele Trevi, Neri Pozza,          Collocazione
                                    2021.
                                                                         NARRATIVA TREVE 03
                                                                         ITALIANA

Rocco Carbone nasce a Reggio Calabria nel febbraio del 1962, ma una buona parte della sua
infanzia la trascorre in un piccolo paese dell'Aspromonte, Cosoleto: un posto di gente dura,
taciturna, incline a una rigorosa amarezza di vedute sulla vita e sulla morte. Emanuele Trevi lo
conosce nell'inverno del 1983, quando è arrivato a Roma da poco tempo e si è iscritto a
Lettere. Parlare della vita di Rocco, per Trevi, significa necessariamente parlare della sua infelicità,
ammettere che faceva parte di quella schiera predestinata dei nati sotto Saturno, tratteggiarne la
personalità bipolare e a tratti sadica, il carattere spigoloso, la natura lucida e sintetica dell'opera. Pia
Pera cresce a Lucca in una famiglia colta, originale ed eccentrica. Poco più che adolescente lascia la
città toscana e studia Filosofia all'università di Torino. Dopo un dottorato in storia russa alla
University of London inizia a insegnare letteratura russa all'Università di Trento, ma poi, delusa
dall'ambiente, lascia perdere ogni ambizione accademica e decide di occuparsi di un fondo
abbandonato a San Lorenzo, dedicandosi alla cura del giardino. Quando Trevi la incontra, Pia è una
trentenne spavalda e maldestra, brillante, anticonformista e generosa. Ma già possiede quella
leggerezza e quella grazia di chi, mentre la malattia costringe alla resistenza continua, sa correre
sempre in avanti, verso l'altrove. Tratteggiando, con affetto, le vite dei due amici, Emanuele Trevi
persegue una ricerca narrativa fondata sulla memoria e, al contempo, rende un sentito omaggio a
due talentuosi scrittori italiani.
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Se l'acqua ride                    Inventario 89466

                                  Paolo Malaguti, Einaudi, 2020.
                                                                     Collocazione
                                                                     NARRATIVA MALAP 01
                                                                     ITALIANA

 «Poche cose restavano chiare, nella sua mente: che Pellestrina è un'isola magnifica. Che il mare ti
entra dentro più dei fiumi. Che, soprattutto, non avrebbe mai fatto altro nella vita: il barcaro era
l'arte per la quale sentiva di essere nato». Sulla corrente dei fiumi nulla cambia mai davvero. Al
timone degli affusolati burchi dal fondo piatto, da sempre i barcari trasportano merci lungo la rete di
acque che si snoda da Cremona a Trieste, da Ferrara a Treviso. Quando Ganbeto sale come mozzo
sulla Teresina del nonno Caronte, l'estate si fa epica e avventurosa. Sono i ruggenti anni '60, nelle
case entrano il bagno e la televisione in bianco e nero, Carosello e il maestro Manzi. I trasporti
viaggiano sempre più via terra, e i pochi burchi che ancora resistono, per ostinazione oltre che per
profitto, preferiscono la sicurezza del motore ai ritmi lenti delle correnti e delle maree. Quello del
barcaro è un mestiere antico, ma l'acqua non dà certezze, e molti uomini sono costretti a impiegarsi
come operai nelle grandi fabbriche. A bordo della Teresina, Ganbeto si sente invincibile. Gli
attracchi, le osterie, le burrasche, il mare e la laguna, le campane di piazza San Marco, i coloriti
modi di dire di Caronte e i suoi cappelli estrosi, le ragazze che s'incontrano lungo le rotte. Presto,
però, non potrà più far finta di niente, lui che ha un piede nel vecchio e uno nel nuovo dovrà
imparare la lezione più dolorosa di tutte: per crescere bisogna sempre lasciare indietro qualcosa.
Biblioteca Comunale Antonelliana - Novità Settembre 2021
L'acqua del lago non è mai          Inventario 89460
                                   dolce
                                                                       Collocazione
                                   Giulia Caminito, Bompiani,
                                                                       NARRATIVA CAMIG 02
                                   2021
                                                                       ITALIANA

Odore di alghe limacciose e sabbia densa, odore di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno
d'acqua: è il lago di Bracciano, dove approda, in fuga dall'indifferenza di Roma, la famiglia di
Antonia, donna fiera fino alla testardaggine che da sola si occupa di un marito disabile e di quattro
figli. Antonia è onestissima, Antonia non scende a compromessi, Antonia crede nel bene comune
eppure vuole insegnare alla sua unica figlia femmina a contare solo sulla propria capacità di tenere
alta la testa. E Gaia impara: a non lamentarsi, a salire ogni giorno su un regionale per andare a
scuola, a leggere libri, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe, a tuffarsi nel lago anche
se le correnti tirano verso il fondo. Sembra che questa ragazzina piena di lentiggini chini il capo:
invece quando leva lo sguardo i suoi occhi hanno una luce nerissima. Ogni moto di ragionevolezza
precipita dentro di lei come in quelle notti in cui corre a fari spenti nel buio in sella a un motorino.
Alla banalità insapore della vita, a un torto subito Gaia reagisce con violenza imprevedibile, con la
determinazione di una divinità muta. Sono gli anni duemila, Gaia e i suoi amici crescono in un
mondo dal quale le grandi battaglie politiche e civili sono lontane, vicino c'è solo il piccolo
cabotaggio degli oggetti posseduti o negati, dei primi sms, le acque immobili di un'esistenza priva
di orizzonti.
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Un bacio dietro al ginocchio        Inventario 89465

                                   Carmen Totaro, Einaudi, 2021        Collocazione
                                                                       NARRATIVA TOTAC 01
                                                                       ITALIANA

Una madre, una figlia poco più che ventenne, le quattro pareti della loro casa e un duello di parole e
silenzi. Poi una mano chiude a chiave una porta, e quel gesto è uno spartiacque tra il prima e il
dopo. Ci sono libri che ti trascinano nel cuore di un mistero rispettandolo, facendolo risuonare sino
all'ultimo. Questo libro è così: un ingranaggio narrativo perfetto. Ti catapulta con forza nella testa di
due personaggi feriti e vivissimi, ti fa vedere con i loro occhi, sentire con la loro pelle, procedere a
tentoni con loro. A un passo dal mistero. «Forse, se ne avesse avuto coscienza, avrebbe potuto
confessarle che la ammirava in un modo strano e terribile, perché può arrivare il momento in cui si
deve avere il coraggio di bruciare tutto, anche la propria madre».
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Narrativa straniera
                                   Tre                                Inventario 89447

                                   Valérie Perrin, Edizioni E/O,      Collocazione
                                   2021
                                                                      NARRATIVA PERRV 03
                                                                      STRANIERA

1986. Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano
inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non
separarsi mai. 2017. Un'automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui
sono cresciuti. Il caso viene seguito da Virginie, giornalista dal passato enigmatico. Poco a poco
Virginie rivela gli straordinari legami che uniscono quei tre amici d'infanzia. Che ne è stato di loro?
Che rapporto c'è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia?

                                   La sorella perduta                 Inventario 89448

                                   Lucinda Riley, Giunti, 2021        Collocazione
                                                                      NARRATIVA RILEL 02 f
                                                                      STRANIERA

Maia, Ally, Star, CeCe, Tiggy ed Electra: ognuna delle 6 sorelle D'Aplièse ha compiuto un viaggio
straordinario alla scoperta delle proprie origini, ma la costellazione delle Pleiadi da cui hanno preso
i loro nomi è composta da 7 stelle e nessuno ha ancora scoperto chi sia veramente e dove si trovi
Merope. Mentre Ally e Maia sono ad Atlantis a guardare Electra in tv al Concert for Africa,
l'avvocato Georg Hoffman arriva con una novità incredibile: sembra che finalmente ci sia una pista
concreta per trovare la sorella perduta. Con l'indirizzo di una vigna e il disegno di un anello di
smeraldo a forma di stella, ha inizio una staffetta che porterà le sorelle ad attraversare,
letteralmente, il mondo intero: dalla Nuova Zelanda al Canada, dall'Inghilterra alla Francia e infine
all'Irlanda, unite più che mai nella missione di completare la loro famiglia prima della
commemorazione per la morte di Pa' Salt. Una ricerca che le metterà sulle tracce di una donna che
in realtà non vuole essere trovata... ma perché?
La donna dalla gonna viola          Inventario 89427

                                   Imamura Natsuko, Salani Le          Collocazione
                                   Stanze, 2021
                                                                       NARRATIVA IMAMN 01
                                                                       STRANIERA

Tutti i pomeriggi la donna dalla gonna viola si siede sulla stessa panchina del parco di una grande e
anonima città giapponese e mangia una brioche alla crema, mentre i ragazzini che giocano lì intorno
fanno a gara per attirare la sua attenzione. La donna dalla gonna viola non lo sa, ma ogni suo
movimento è seguito di nascosto dalla donna dal cardigan giallo, la voce narrante, sempre attenta a
controllare che cosa mangia, dove va, con chi parla. La donna dalla gonna viola è single, abita in un
piccolo appartamento di periferia e svolge lavori temporanei, proprio come la donna dal cardigan
giallo, a cui nessuno, però, sembra prestare attenzione. Chi sono davvero queste due donne, i cui
unici tratti comuni sembrano essere la precarietà e la solitudine? Con la scusa di voler diventare sua
amica, la donna dal cardigan giallo riesce a far assumere la donna dalla gonna viola nella sua stessa
agenzia di pulizie che lavora per un hotel. E qui le loro strade si intersecano in modo drammatico e
imprevedibile... Il racconto sottile e inquietante di un'ossessione, una storia che, in un crescendo di
tensione, assume via via i toni del thriller, in una spirale di desideri inespressi, solitudine, dinamiche
di potere e condizione femminile, disperato desiderio di rendersi visibili, di essere considerati e
amati.
Gialli
                                   Vecchie conoscenze                  Inventario 89452

                                   Antonio Manzini, Sellerio,          Collocazione
                                   2021.
                                                                       GIALLI    MANZA 15

Rocco Schiavone indaga sull'omicidio di una professoressa in pensione. E intanto l'ombra del
passato si fa pressante: la pena per Sebastiano, l'amico fraterno che non ha mai smesso di dare la
caccia a Enzo Baiocchi, che gli ha assassinato la moglie, lo rende inquieto e gli ruba il
sonno. Antonio Manzini continua il suo romanzo sul vicequestore scontroso, malinconico, ruvido e
pieno di contraddizioni che i lettori ormai conoscono e apprezzano; lo fa con una capacità di
invenzione e con una passione per il personaggio, per tutti i personaggi, che difficilmente possiamo
riscontrare in altri scrittori di oggi.

                                   Figlia della cenere                 Inventario 89455

                                   Ilaria Tuti, Longanesi, 2021        Collocazione
                                                                       GIALLI    TUTII 04

«La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui,
troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che
i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo
sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno.
Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso.
Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a
rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un
ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l'assassino parlerà di
me.» Dopo "Fiori sopra l'inferno" e "Ninfa Dormiente", torna il commissario Teresa Battaglia in
una storia intrisa di spietatezza e compassione, di crudeltà e lealtà, di menzogna e gentilezza.
L'indagine più pericolosa per Teresa, il caso che segna la fine di un'epoca.
Il suo freddo pianto               Inventario 89456

                                   Giancarlo De Cataldo, Einaudi,     Collocazione
                                   2021
                                                                      GIALLI    DECAG 10

È un periodo abbastanza tranquillo per il pm Manrico Spinori, detto «il contino»: nessun crimine di
particolare rilievo su cui investigare. Cosí, a parte gestire una complicata vita sentimentale e tenere
a bada la madre ludopatica, ha il tempo di dedicarsi con calma alla sua passione, la lirica. Poi un
vecchio caso riemerge dal passato. E sconvolge tutto. Pino Mancini, detto er Farina, spacciatore di
medio calibro che ha tentato il salto nel giro grosso, è arrestato in flagrante con quaranta chili di
cocaina. Spaventato, l'uomo decide di pentirsi. Nel corso degli interrogatori cui viene sottoposto
riguardo al mondo della droga capitolina, quasi incidentalmente lascia cadere che uno dei suoi
fornitori è lo stesso che approvvigionava Lola, una escort trans assassinata dieci anni prima. Quello
di Lola è un delitto di cui, come pubblico ministero, si era occupato Manrico Spinori, ottenendo la
condanna di un sospettato. Er Farina, però, con una battuta, insinua che il tizio finito in carcere
potrebbe non essere il vero colpevole dell'omicidio. Il magistrato rimane turbato dalla rivelazione;
per non darlo a vedere deve ricorrere piú che mai al suo proverbiale aplomb aristocratico.
Dopodiché, con l'aiuto dell'ormai collaudata squadra investigativa interamente al femminile,
riprende in mano i vecchi incartamenti e, tormentato dall'idea dell'errore, smonta tassello dopo
tassello la sua stessa indagine, svelando un intrigo che coinvolge politici, forze dell'ordine e
malavitosi. Ancora una volta sarà l'opera a suggerire a Manrico la soluzione del mistero, ma la
vicenda gli lascerà ben piú che l'amaro in bocca.

                                   La lingua di fuoco                 Inventario 89453

                                   Don Winslow, Einaudi, 2021         Collocazione
                                                                      GIALLI    WINSD 20

Quando c'è un incendio, Jack Wade si precipita. È un ex poliziotto del dipartimento incendi
licenziato per aver protetto un testimone. Adesso lavora come perito per la compagnia di
assicurazioni California Fire and Life. Ovvero fruga tra le ceneri delle vite di altra gente. È un uomo
che conosce la lingua del fuoco, che sa leggere le tracce rimaste come una carta stradale. Quando
viene chiamato a esaminare una strana richiesta di assicurazione, le tracce gli dicono che c'è
qualcosa di sbagliato. Di talmente sbagliato che Jack viola la sua regola principale - mai metterci
niente di personale, né di emotivo - e si butta a capofitto nel caso...
L'uomo del porto                    Inventario 89454

                                   Cristina Cassar Scalia, Einaudi, Collocazione
                                   2021
                                                                    GIALLI    CASSSC 06

Catania. Nella grotta di un fiume sotterraneo usata come saletta da un locale molto noto viene
ritrovato il cadavere di un uomo: lo hanno accoltellato. Una brutta faccenda su cui dovrà fare luce il
vicequestore Vanina Guarrasi che, come se non bastasse, da qualche settimana è pure sotto
scorta. Vincenzo La Barbera, professore di filosofia presso il liceo classico, era un tipo solitario, che
usava come casa una vecchia barca a vela ormeggiata nel porto ed era amatissimo dagli studenti.
Niente debiti, né legami con la malavita. Eppure qualcuno lo ha ucciso, lasciando il suo corpo nel
letto dell'Amenano, un corso d'acqua che secoli fa un'eruzione dell'Etna ha ricoperto di lava e che
ora scorre sotto il centro storico della città. Vanina Guarrasi - la cui esistenza si è complicata,
casomai ce ne fosse bisogno, per via di una minaccia di morte giunta dalla mafia palermitana -
prende in mano l'indagine. Di indizi, nemmeno l'ombra. Il mistero è assai complesso, e forse ha le
sue radici nel passato ribelle della vittima. Per risolverlo, però, Vanina potrà contare ancora una
volta sull'aiuto dell'impareggiabile commissario in pensione Biagio Patanè.

                                   Il pontile sul lago                 Inventario 89443

                                   Marco Polillo, Bur, 2016            Collocazione
                                                                       GIALLI    POLIM 01

Orta San Giulio, Caffè del Lago. "E Gennaro dov'è? Come mai non è ancora arrivato?" Mario,
Tancredi e Stefano sembrano comari di paese mentre aspettano il loro amico per l'aperitivo delle
sette, al solito tavolino in piazzetta. E aprile, l'aria è quasi estiva: strano che Gennaro Vattuone, ex
professore di latino e greco, non si faccia vivo. Una ragione c'è, irrimediabile: l'uomo è stato
assassinato e il corpo giace sul pontile della villa dove il professore si era ritirato dopo aver lasciato
l'insegnamento. Una quieta cittadina di provincia in cui tutti si conoscono, e tutti sanno tutto di tutti.
Ma è davvero così? Al vicecommissario Enea Zottìa - lontano dalla Questura di Milano, dal suo
matrimonio infelice con Enza e da certe serate solitarie con l'unica compagnia del gatto - sembra di
essere in vacanza, ma gli bastano poche ore per capire che l'atmosfera d'altri tempi non è che la
punta di un iceberg. La rete di segreti, menzogne e interessi particolari in cui è coinvolto l'intero
paese non sarà facile da decifrare: l'omicidio ha l'aria di un'esecuzione. Per quale motivo la statua
della Primavera nel giardino di Vattuone è stata ruotata con le spalle al lago? Anche gli amici del
bar hanno un passato da nascondere, ma Zottìa sa bene come spingersi oltre con buonsenso e
ragionevolezza. E più irragionevole, forse, la speranza che ripone in fondo al cuore e che riguarda
Serena, l'amore della sua vita. O forse no...
Il convento sull'isola             Inventario 89444

                                   Marco Polillo, Bur, 2016           Collocazione
                                                                      GIALLI    POLIM 02

Tra le onde increspate del lago d'Orta. il vicecommissario Enea Zottìa, seduto a prua di
un'imbarcazione, naviga verso l'isola di San Giulio. La sua non è una gita in barca, ma l'inizio di
una nuova indagine. La richiesta, discreta, è arrivata dalle suore del convento arroccato sull'isola,
turbate da strani furti che avvengono dentro le loro mura ma anche nelle ville della zona. Inoltre c'è
un quadro che scompare e riappare inspiegabilmente: non è che il vicecommissario potrebbe...? E
così Luca è tornato in un luogo al quale lo legano ricordi indimenticabili. Ma appena giunto, è
tentato di lasciar perdere: scovare ladri non e la sua specialità, l'atmosfera ovattata del convento lo
mette a disagio, e le tristezze del passato, del suo amore infelice per la bionda Serena non vogliono
saperne di abbandonarlo. Poi, del tutto inaspettato, un delitro viene a turbare l'incanto di quei
luoghi. In una stradina appartata, dove non passa mai nessuno, giace un uomo, ucciso con un
violento colpo alla testa. È un semplice lavorante, uno di quelli che danno una mano per incarichi di
poco conto, perché ucciderlo? Zottìa inizia con pazienza a indagare, e anche il lettore, insieme a lui,
conoscerà una serie di personaggi memorabili come l'astuto e disinvolto Guidalberto Porrone, la
gelida suor Venanzia, il mite giardiniere Zilloni, il rubicondo ragionier Stefanini e soprattutto
l'affascinante e misteriosa Giulia, la giovane donna che ha deciso di ritirarsi sull'isola e dalla quale
Enea si sente attratto.

                                   Delitto d'inverno                  Inventario 89442

                                   John Banville, Guanda, 2021        Collocazione
                                                                      GIALLI     BANVJ 03

1957, contea di Wexford, Irlanda. In una fredda notte d'inverno, nella biblioteca di Ballyglass
House, elegante residenza degli Osborne - famiglia protestante molto in vista - viene scoperto il
cadavere di un prete cattolico ucciso da una pugnalata alla gola. Chi può aver colpito padre Thomas
Lawless, un uomo benvoluto da tutti? Dalla capitale arriva per indagare l'ispettore Strafford,
anch'egli di famiglia protestante, un'eccezione in polizia. A Dublino il sovrintendente Hackett è
molto preoccupato; l'arcivescovo McQuaid esercita infatti pressioni non troppo velate per
insabbiare il caso: i preti irlandesi non muoiono di morte violenta. Mentre la neve continua a cadere
implacabile, Strafford si trova da solo a indagare in un ambiente ostile, dove tutti sembrano avere
qualcosa da nascondere e forse, più degli altri, proprio la vittima...
Saggi

                                   Una rivoluzione gentile.            Inventario 89463
                                   Riflessioni su un Paese che
                                   cambia                              Collocazione
                                                                       DEWEY      303.494
                                   Dacia Maraini, Rizzoli, 2021
                                                                       MARAD

In quest'epoca di incertezza e di paura abbiamo bisogno di un antidoto all'odio. Ma si può lottare
per la giustizia sociale e climatica, per il rispetto delle donne e in favore della solidarietà usando
come arma, semplicemente, la gentilezza? È la sfida che Dacia Maraini lancia in questo libro che
racchiude sette anni di riflessioni apparse sulla stampa nazionale. Accompagnandoci nel suo
universo intellettuale e civile, la scrittrice ci rende partecipi del suo sguardo sul mondo. La lotta
contro la violenza e i femminicidi, i rapporti delle donne con la Storia e il patriarcato, la maternità,
la libertà di pensiero e le sue contraddizioni sono solo alcuni dei grandi temi del nostro tempo e
delle questioni a lei più care. E ancora, l'ambiente come punto focale del nostro orizzonte,
l'importanza della salvaguardia dell'acqua, delle piante, degli animali e le scelte in campo
alimentare che fanno la differenza. Senza dimenticare la solidarietà tra le generazioni e tra classi
sociali diverse, e il valore dei progetti universali. Perché solo una rivoluzione gentile può indicarci
la strada per un futuro vitale di cui andare orgogliosi.
Io posso: due donne sole          Inventario 89449
                                 contro la mafia
                                                                   Collocazione
                                 Pif, Marco Lillo, Feltrinelli,
                                                                   DEWEY      364.106        PIF
                                 2021

«Immaginate di tornare un giorno a casa vostra e di trovare un costruttore legato alla
mafia lì davanti. Immaginate che vi dica che quella non è casa vostra, ma sua. E che,
qualche anno dopo, ve la danneggi gravemente per costruirci accanto un palazzo più
grande. E immaginate di dover aspettare trent'anni prima che un tribunale italiano vi
dia ragione. Immaginate che, dopo tutto questo tempo, vi riconoscano un compenso
per i danni, che però nessuno vi pagherà mai dato che il costruttore nel frattempo è
stato condannato perché legato alla mafia e lo Stato gli ha sequestrato tutto. E ancora,
immaginate che di quella somma, che non riceverete mai, l'Agenzia delle entrate vi
chieda il 3 per cento. Questo è quello che, più o meno, è successo a Maria Rosa e
Savina Pilliu. E diciamo 'più o meno', perché in trent'anni, in realtà, è successo questo
e molto altro. Intorno al palazzo abusivo si aggireranno vari personaggi: mafiosi
eccellenti, assessori corrotti, killer latitanti, avvocati illustri, istituzioni pavide, vittime di
lupare bianche, anonimi intimidatori e banchieri generosi. E poi ci mettiamo anche noi
due che, venuti a conoscenza della vicenda, abbiamo deciso di scrivere questo libro.
La nostra intenzione è cambiare il finale di questa storia, con l'aiuto di tutti.
Raggiungendo tre obiettivi. Il primo: attraverso la vendita di questo libro raccogliere la
cifra necessaria per pagare quel famoso 3 per cento dell'Agenzia delle entrate. Il
secondo: far avere lo status di 'vittime di mafia' alle sorelle Pilliu. Il terzo: ristrutturare
le palazzine semidistrutte e concederne l'uso a un'associazione antimafia. 'Io posso' è
una sorta di mantra a Palermo. Non importa cosa dice la regola, perché tanto 'Io
posso'. Le regole valgono solo per gli stupidi. 'Io posso' sottintende sempre: 'E tu no'.
Ecco, a noi piace molto questa frase. La gridiamo a gran voce ma con un senso
opposto. "Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no"» (gli autori)
FONDO MARCHIGIANO

                               Dalla Banda Ferri alla             Inventario 89480
                               Brigata Spartaco: la
                               Resistenza nell'Appennino          Collocazione
                               umbro-marchigiano
                                                                  FON.MARCH. 21/22 0998

                               Alessio Marchetti, Zefiro, 2020 N.B.: documento per sola
                                                               consultazione interna.

L'autore ricorre prevalentemente ai propri ricordi e a quelli trasmessi nell'ambito della
sua famiglia, nel rievocare alcuni episodi della guerra di resistenza in Alta Val di
Chienti e Valnerina. Con gli occhi dell'osservatore e non con quelli dello storico,
espone su vicende e uomini quelli che sono punti di vista personali, come possibili
spunti per ulteriori ricerche. La rievocazione dell'azione patriottica dei fratelli Ferri si
basa sull'importanza del ruolo da loro svolto e su rapporti di amicizia tra le due
famiglie. Una storia di uomini e dei loro atti, di fatto dimenticata per vari decenni.
«Storia finita, storia chiusa» dirà Giuseppe Ferri a suo figlio Giovanni, ma anche storia
ignorata o meglio, storia taciuta. Una parentesi della loro vita che poi riprenderà su
una linea tracciata in precedenza.

                               Donne senza storia: Profili di     Inventario 89483
                               donne di provincia fra Otto e
                               Novecento                          Collocazione
                                                                  FON.MARCH. 21/22 0999
                               a cura di Antonella Amirante,
                               Silvia Barocci, Ilaria Biagioli,
                               Giovanna Errede, Martina           N.B.: documento per sola
                               Mucciariello, Silvia Serini,       consultazione interna.
                               Affinità Elettive, 2018

Ignorate dalla storia, le vite delle donne si sono perse con grande rapidità nell'oblio
della memoria. Eppure, le biografie delle scienziate, insegnanti, giornaliste, casalinghe,
politiche, artiste raccolte nel presente volume mostrano come queste donne "senza
storia", sebbene legate per nascita o adozione a zone di provincia come il pesarese e
lo jesino, abbiano contribuito a modellare la realtà sociale e politica del loro tempo.
Le piante medicinali descritte Inventario 89470
                                   nei pregiati disegni
                                   dell'erbario inedito (sec. 16.) Collocazione
                                   di Gherardo Cibo
                                                                   FON.MARCH. 26/28 0223
                                   Salvatore Pezzella, Antiqua
                                   Herbaria, 2018                     N.B.: documento per sola
                                                                      consultazione interna.

                                   La casa bruciata: storia,          Inventario 89471
                                   valorizzazione e riuso del
                                   Mandracchio di Marina di
                                                                      Collocazione
                                   Montemarciano
                                                                      FON.MARCH. 28/30 0409
                                   Enrico Mugianesi, Placido
                                   Munafò, 2014                       N.B.: documento per sola
                                                                      consultazione interna.

                                   La chiesa di San Giacomo a         Inventario 89472
                                   Pesaro
                                                                      Collocazione
                                   a cura di Giovanna Patrignani ;
                                                                      FON.MARCH. 28/30 0410
                                   saggi di Francesco Vittorio
                                   Lombardi, Alessandro
                                   Paccapelo, Metauro, 2017           N.B.: documento per sola
                                                                      consultazione interna.

Due chiese di San Giacomo si sono succedute attraverso i secoli, con diverso orientamento,
nell'omonima piazzetta, che proprio dall'edificio ecclesiale aveva preso il nome, così come anche
tutto il quartiere, uno dei quattro in cui era suddivisa la città medievale di Pesaro. Il volume indaga
e racconta origini, storia e vicende secolari di entrambe le chiese di San Giacomo, la vecchia,
riconducibile addirittura agli anni 578-595 d. C. dell'epoca greco-bizantina e demolita nella seconda
metà del XVII secolo, e la nuova, inaugurata nel 1682 e successivamente riaperta al pubblico nel
2015, al termine di un biennio di restauri; ne ricostruisce, inoltre, il patrimonio storico pittorico ed
artistico dal XVI secolo ad oggi, descrivendone sia le opere ormai scomparse che quelle ancora
presenti, come il solenne monumento sepolcrale di Annibale degli Abbati Olivieri Giordani (1708-
1789) e l'organo del 1818, costruito dai celebri organari veneziani Callido. La maggior parte delle
ricerche storiche confluite nel volume sono state effettuate sul cospicuo ed inedito materiale
documentario dell'antico archivio della parrocchia di San Giacomo, oggi presso l'Archivio Storico
Diocesano di Pesaro.
Intellettuale nel regime:       Inventario 89469
                               l'altra vita di Romolo Murri
                                                               Collocazione
                               Lidia Pupilli, Marsilio, 2019
                                                               FON.MARCH. 21/22 0996

                                                               N.B.: documento per sola
                                                               consultazione interna.

Romolo Murri (1870-1944) è stato uno dei maggiori protagonisti della vita politica e
culturale italiana fra Otto e Novecento. Sacerdote, influenzato dalle idee di Antonio
Labriola, si accostò alla dottrina sociale di Leone XIII; fondatore di riviste e giornali, si
distinse come organizzatore degli universitari cattolici e poi come animatore del
movimento democratico-cristiano. Tuttavia le sue posizioni culturali e politiche e,
soprattutto, la sua battaglia affinché i cattolici potessero partecipare alla vita politica
italiana, lo posero in rotta di collisione con la Chiesa di Pio X. Prima sospeso 'a divinis'
(1907) e poi scomunicato, nel 1909, in seguito all'elezione in Parlamento, avrebbe
militato nelle file del Partito radicale. L'attenzione degli storici si è molto soffermata su
questa stagione, mentre diversi snodi dell'itinerario successivo hanno dovuto
attendere a lungo un rinnovamento degli studi. Di recente si è risvegliata l'attenzione
sulla sua esperienza nel ventennio fascista, una fase ricca di relazioni personali,
politiche e intellettuali e caratterizzata da una notevole produzione pubblicistica e
giornalistica - spicca il lungo sodalizio con «il Resto del Carlino» - che nel regime rivela
un impasto fra temi più propriamente murriani e quelli ufficiali, in auge nel dibattito
pubblico, registrando, dalla seconda metà degli anni trenta, l'avvio di un'articolata
fase di disgelo con il fronte cattolico, connessa a una riflessione sempre più incentrata
sul cristianesimo come fondamento e discrimine di civiltà. Sulla base di una vasta e
originale ricerca archivistica e documentaria, l'opera ricostruisce gli anni del regime
prefigurando la strada che - pochi mesi prima della scomparsa, avvenuta nel clima
plumbeo della Roma occupata - avrebbe ricondotto Murri nell'alveo della Chiesa,
comunque destinataria di riflessioni critiche intorno all'effettiva capacità di produrre
un'autentica efficacia storica del cristianesimo.
FONDO SENIGALLIESE

                      Senigallia: la rocca prima e dopo                     Inventario 89441
                      Leonardo : il disegno roveresco
                      d'architettura militare nel Cinque e                  Collocazione
                      Seicento italiano                                     FON.SENIG. 22/24
                                                                            0307
                      Amelio Fara, Polistampa 2021
                                                                            N.B.: documento per
                                                                            sola consultazione
                                                                            interna.

Sorta nella prima epoca moderna, dopo l’avvento delle bocche da fuoco, la cittadella roveresca di
Senigallia coinvolge il progetto inedito di Luciano Laurana (1478-1479) concretando il passaggio
alla variante concepita da Baccio Pontelli (1480). Imprescindibile in una indagine storica e tecnica,
la ricostruzione di tale progetto introduce alle vicende cinquecentesche della rocca. Vicende avviate
dal progetto d’inondazione difensiva concepito nel 1502 da Leonardo al servizio del duca Cesare
Borgia, e alimentate, negli anni Trenta, da Francesco Maria I Della Rovere e Michele Sanmicheli.
Con i quali la difesa della cittadella diviene parte di quella della città, in una straordinaria
prefigurazione del complesso fortificato con tracciato a secondi fianchi generalmente disatteso nel
resto d’Europa. Ricco di conseguenze sul disegno icnografico di architettura militare italiana della
seconda metà del Cinquecento, questo itinerario evidenzia infine nella sua complessità come,
accanto ai paradigmi di Senigallia e di altre città fortificate la teoria del fronte bastionato, sempre
sul suolo italiano, governi attraverso la geometria euclidea non solo il disegno delle fortificazioni
ma altresì quello delle fabbriche civili della prima architettura barocca.
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