Le Presidenti del dopolavoro ferroviario - DIELLEFFE Marzo 2021 - DLF Nazionale
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DIELLEFFE Marzo 2021 Le Presidenti del dopolavoro ferroviario SPORT TURISMO CULTURA SERVIZI/SOLIDARIETÀ
DLF donna di Tina Rubino Come ti senti nel ruolo di Presidente? Nelle risposte delle donne Presidenti emerge come sia- A ll’avvicinarsi della ricorrenza dell’8 marzo puntual- mente ci si interroga sulla scarsa presenza femmi- nile in Italia nei ruoli apicali delle istituzioni, dei c.d.a. e no state capaci di creare un clima positivo, basato sul rispetto reciproco, sull’empatia ed il riconoscimento del- le qualità e competenze altrui. delle amministrazioni. Si può dire che siano un modello di leadership positivo, E nella nostra Associazione? Se nel Dopolavoro Ferrovia- scevro da ambizioni personali e di potere, anzi si perce- rio, nato nel 1925, dopo quasi 100 anni, oggi nel 2021, si pisce una nota di meraviglia, quasi siano incredule di contano solo 6, - state leggendo sei!- donne Presidenti tanta benevolenza. contro i 95 uomini Presidenti, ed una sola donna nella In realtà questa esperienza ha reso le nostre sei donne Giunta Nazionale vuol dire che abbiamo ancora molta più audaci, consapevoli delle proprie risorse personali e strada da fare. speranzose verso il futuro. Ciò che in psicologia si chia- ma self empowerment e che è alla base della tanto ago- gnata uguaglianza di genere. Ricordiamo che il rapporto 2018 di UN Women, l’agenzia delle Nazioni Unite dedi- cata a studiare la condizione femminile, afferma: “Raggiungere l’uguaglianza di genere non è solo un obiettivo importante in sé e per sé, ma anche un cataliz- zatore per raggiungere l'Agenda 2030 e un futuro soste- nibile per tutti”. Rispondono Le Presidenti dei DLF di: Albenga, Ancona, Bolzano, Genova, Padova e Sulmona/L’Aquila è stata più che positiva. Certamente non è facile conciliare lavoro, fami- glia impegno sociale ma senz'altro non è impossibile e anche la vita di C ome mi sento nel ruolo di Pre- sidente? Il solo fatto di porre questa doman- chi amiamo, dei nostri cari viene migliorata: marito e figli si responsa- bilizzano, imparano a rispettare le da significa che essere un Presiden- nostre scelte e ciò fa crescere la no- te donna è "diverso" e che il cammi- stra autostima. no verso la parità è ancora lungo. La mia esperienza come Presidente Siamo solo sei donne Presidente fra mi ha dato la possibilità di arricchire tutte le associazioni DLF esistenti in il mio tempo, di esprimermi cultu- Italia e, anche questo è significativo. ralmente, di dare alla mia città Le donne non vogliono o non pos- eventi che hanno creato grande Periodico edito dal Dopolavoro sono mettersi in gioco? coinvolgimento da parte sia della Ferroviario di Ancona gente, sia delle Istituzioni. Anno 28. Numero 1. marzo 2021 Ho avuto, nella mia vita e soprattut- Autorizzazione: Tribunale di Ancona to in questi ultimi anni, periodi diffi- n. 28/1994 del 10/11/1994 cili e bui e sempre il mio impegno Indirizzo: Via De Gasperi 36/a- Ancona . come Presidente mi ha aiutato a Tel. 071 2075130 Noi donne, purtroppo, siamo le no- superarli. www.dlfancona.it e-mail: dlfancona@dlf.it Editore: Associazione DLF Ancona stre peggiori nemiche e accettiamo Mia figlia, un giorno, mi ha detto: Direttore responsabile: Sabatina Rubino di buon grado di fare delle scelte: "mi hai insegnato che essere donna, Coordinatore di redazione: Giuseppe Campanelli lavoro o famiglia, carriera o figli. moglie, madre, non deve far paura, Redazione: Sabatina Rubino, Scelte che nessuno si permette di anzi è una grande opportunità por- Vittorio Morbidoni, Marco Toccaceli. porre ad un uomo. tare fuori dalla famiglia ciò che sia- Pubblicità in proprio Per non parlare di impegno sociale mo e donarlo agli altri”. Note, manoscritti, foto e disegni anche se non "una donna con famiglia NON ha pubblicati, non vengono restituiti. tempo". Presidente Stampa: NONSOLOSTAMPA SRL (AN) La mia esperienza, in questo senso, Maria Vittoria Barroero Chiuso in tipografia l’8 marzo 2021 2
DLF donna flessione decidere di proporsi alle talmente maschile ma negli ultimi prossime elezioni. decenni la situazione è decisamente cambiata. Cambierà anche nel DLF? Presidente Ce la faremo e sarà meglio e più bel- Sabatina Rubino lo per tutti! L a motivazione alla base del mio impegno nel DLF ha a che fare con l’aver prestato servizio nel- Presidente Milena Parisi le FS e aver sentito la categoria dei ferrovieri come una grande fami- glia. Al momento del pensionamen- to ho maturato un “debito di grati- tudine” verso i ferrovieri ed ho deci- so di servire nell’unica realtà tra- E ssere donna, figlia, mamma, lavoratrice mi ha facilitato nel- le relazioni, nella comunicazione, sversale al mondo ferroviario ormai nella capacità di ascolto e di dialogo spezzettato in tante società. Nel 2011 quando ho accettato la proposta di subentrare nella presi- sia nel gruppo di lavoro sia nelle re- lazioni con le nostre/i associate/i. La scelta vincente di avere nel direttivo L' inizio non è stato semplice: il DLF di Genova è una realtà non certo piccolissima. Dodici anni denza, pur essendo già coinvolta un'altra donna con cui condividere fa avevamo 7000 iscritti, le attività quale consigliere del DLF, ho temu- sempre il mio pensiero e dei colla- erano numerose e non c'erano pre- to di non avere il temperamento boratori capaci, disponibili ed em- scrizioni, regolamenti o leggi che di per imprimere un cambiamento allo patici hanno contribuito ad allegge- fatto, negli anni a venire hanno im- stile di lavoro. Avrei voluto maggio- rire il mio ruolo ed a creare un clima pedito alle Associazioni di continua- re collaborazione e collegialità nel positivo e collaborativo. Il mondo re ad occuparsi di tutto, dallo sport, prendere decisioni. del DLF è un mondo prettamente alla gestione delle mense, al volon- La pretesa di voler condividere le re- maschile. Ricordo la mia timida en- tariato, cultura ecc. Oggi i DLF han- sponsabilità delle scelte ha prodot- trata nel DLF, la mia prima riunione no le stesse responsabilità civili e to il forzoso azzeramento del prece- nazionale. Noi donne ci contavamo penali di tutte le altre imprese. dente consiglio, esperienza vissuta su una mano, ma forse anche su tre Oggi abbiamo 2500 iscritti e un in- da me con senso di colpa, attenuato dita. Ricordo che in quell'occasione dotto di almeno altri 5000 cittadini dal sostegno del Nazionale e del il mio sorriso ha superato la mia ti- che si rivolgono al DLF perché pun- mio sindacato che mi hanno spinto midezza e il sorriso è stato il mio to di riferimento dell'intera città. a non gettare la spugna, ad aver fi- passepartout per entrare in un Non è stato facile per me, proprio ducia in me e ad attingere alle risor- mondo a me sconosciuto e fatto di perché donna. Lo stesso "mio sinda- se di tenacia e perseveranza. quasi solo uomini. cato" pensava che fossi fragile, che Innestato il cambiamento, nel tem- Posso senz'altro dire che in tutti non avessi abbastanza grinta da po sono diventata un punto di rife- questi anni sono stata accolta, ben- affrontare un mondo tipicamente rimento per tutti e la mia costante voluta ed anche apprezzata. Ho tro- maschile. presenza è servita a smussare gli at- vato un mondo maschile ma un Beh! Si sono ricreduti! triti e a facilitare l’impegno di consi- mondo molto famigliare. Ho avuto La questione, a mio parere, è che glieri e collaboratori. Godo di ap- modo di imparare da uomini molto non ci sono pari opportunità alla prezzamento, stima e finanche più "tecnici" di me e di crescere. partenza. Liste di molti uomini e po- affetto che a volte mi imbarazza. È Ma ciò non toglie che il DLF nasce che donne, ad esempio, per me non raro che un uomo possa essere og- nel 1925 e nel 2021 si contano solo ha senso parlare di presidenza al getto di tale varietà di manifestazio- 6 presidenti donna contro 95 presi- femminile o al maschile. Fondamen- ni di benevolenza. denti uomo. Nel DLF i ruoli dirigen- tale è essere capaci senza rinunciare Auspico che altre donne, lavoratrici ziali sono ancora assegnati priorita- alla propria femminilità. in FS, prendano spunto dalla mia riamente agli uomini e questo ci di- esperienza di donna Presidente per ce che abbiamo ancora molta stra- Presidente maturare la consapevolezza che da da fare. Rosaria Augello questo ruolo può essere ricoperto e Non è una critica ma uno stimolo vissuto senza rinunciare alla propria per tutte, per tutti. diversità di genere e con questa ri- Anche il mondo ferroviario era to- 3
DLF donna ma perché è un’attività che merita coinvolgente, forse più capace di troppo rispetto: l’associazionismo in sbrogliare i nodi del presente ed ar- genere merita un’attenzione assi- rivare unitamente alla risoluzione dua e proficua, è la nostra grande dei problemi. P ricchezza e una grande potenzialità, Oggi però, a parlarti delle nostre residente DLF Padova dal richiede l’impegno che chi è in ser- sensazioni, purtroppo siamo ancora 2009: in servizio come dipen- vizio difficilmente riesce a garantire. solo in sei, ciò dimostra che non è dente Trenitalia, come tuttora, ho Un’ esperienza che mi ha insegnato sempre facile farsi riconoscere un accettato la proposta dal Presidente molto e che mi ha dato l’opportuni- ruolo. È nostro compito facilitare ed uscente come una sfida. Non ci ho tà di conoscere e di sentirmi circon- agevolare la partecipazione delle pensato molto, nonostante il DLF lo data da PERSONE speciali. donne nelle nostre attività, conside- conoscessi solo come socio, non randole una risorsa aggiunta e so- avevo mai fatto parte di alcun diret- Presidente prattutto promuovendo nel mondo tivo, tuttavia, ho ritenuto, che uno Anna Maria Varroto dei ferrovieri la presa di coscienza spazio dopo il lavoro, la famiglia i fi- del fatto che le donne nella loro gli, lo avrei trovato. È stata una sfida specificità possano rivestire un ruo- personale, non tanto per rompe- lo nell’associazionismo. Ancor più in re con i decenni di “reggenze” ma- questo momento di difficoltà biso- schili, ma perché credevo veramen- gna far emergere le nostre capacità te di poter portare un po' di innova- e attitudini tra cui la maggiore di- C zione, non tanto come donna, ma olgo l’invito a rispondere alla sponibilità ad affrontare i cambia- soprattutto, per far sentire la voce di tua domanda di “Come mi menti che si sono resi e si renderan- chi viveva l’azienda da dentro. sento nel ruolo di Presidente”. no necessari. Sarà possibile dimo- Non sono stati anni facili, sono en- strare la nostra resilienza e metten- trata in un mondo che si era un po' doci in gioco ci potremo riorganiz- chiuso e fossilizzato. Rompere certi zare e ripartire continuando ad offri- schemi non è stato facile, ma una re uno sguardo positivo di speranza cosa è certa, non ho mai percepito e reattività verso il futuro. nei miei confronti una benché mini- ma differenza di genere. Anzi per Presidente anni abbiamo collaborato con asso- Franca Festa ciazioni che si occupano della tutela di donne vittime della violenza, e mai mi è mancato il consenso verso queste iniziative di solidarietà, so- Mi ritengo fortunata, perché ho po- prattutto mai è venuto meno il ri- tuto svolgere e svolgo un lavoro tel. 0712075130 ; www.dlfancona.it spetto nei miei confronti, verso il che amo. Erano altri tempi, una Pre- e-mail: dlfancona@dlf.it mio impegno lavorativo e quindi la sidente donna tra mille consiglieri gestione del DLF spesso da remoto. uomini, l’inizio di un modo diverso La difficoltà maggiore in questo di guardare il DLF, una vera rivolu- ruolo è, soprattutto in questi mo- zione che speravo cambiasse le abi- menti di crisi, per il maggior impe- tudini più radicali dando nuova cul- gno in azienda, di dover relega- tura, nuovi valori, nuovo senso co- re l’attività, ai margini delle mie mune. Accolta e protetta giudicata giornate, a non poter vedere e con- per il mio operato non in quanto dividere con i pochi ormai collabo- uomo o donna, seguita e stimata, ratori, per lo più anziani programmi un valore aggiunto per la nostra as- e potenziali obiettivi. sociazione perché sicuramente una Con il senno di poi? Non credo lo ri- donna tende a essere più pratica e farei, ma non certo perché donna, 4
Servizi di Vittorio Morbidoni CONCESSIONI DI VIAGGIO S econdo la normativa di Ferservizi, società delle Ferrovie dello Stato Italiano, ogni anno da parte dei ferro- vieri in pensione va richiesta la convalida della Carta di Libera Circolazione per poter effettuare gratuitamente i viaggi in treno. Questa procedura potrà essere effettuata pres- so i nostri uffici. Potete prenotarvi telefonando al n° 0712075130 nei giorni di lun - mer – ven dalle 9.30 alle 12.30. Documenti necessari: Tessera Fer- roviaria - Codice Fiscale - Indirizzo mail e password (se in possesso) - Iscrizione al DLF. WELFARE A nche quest’anno il DLF Nazionale ha previsto l’elargizione di sussidi e aiuti a carattere familiare, socio-assistenziale e per la formazione (ex borse di studio) in favore dei ferrovieri in servizio o in pensione. Le domande potranno essere presentate secondo le modalità previste dal regolamento. Chi fosse interessato può chiedere informazioni o espletare la pratica pres- so i nostri uffici. Per informazioni telefonate al n° 0712075130 il lun - mer – ven – dalle 9.30 alle 12.30. Solidarietà di Sabatina Rubino È con il desiderio di esserci, di con una certa soddisfazione e sta degli Ultimi” che il DLF di Anco- bisogno di calze e biancheria inti- na dà il suo contributo a chi è più ma, ovviamente non usati. Diffusa la partecipare e contribuire alla inizia- povero e svantaggiato. richiesta tra i nostri soci, nella sede tiva del DLF Nazionale “La solidarie- Ogni Dopolavoro si organizza come del DLF hanno cominciato ad arriva- tà dei ferrovieri” detta anche “La Fe- ritiene meglio, tenendo conto delle re questi capi di vestiario che il 25 proprie risorse, delle possibilità logi- febbraio sono stati consegnati alla stiche, e dei bisogni che incidono “Tenda di Abramo”. Per accrescere sulla propria zona. un poco la donazione ad ogni par- A Falconara esiste la “Tenda di tecipante alle gite, ai concerti o altre Abramo”, che gestisce una casa di manifestazioni a pagamento, abbia- prima accoglienza per chi è senza mo chiesto un euro in più su prezzo dimora. Può ospitare dieci uomini e pattuito. Purtroppo nel 2020, anno tre donne per un periodo di dieci di pandemia, queste iniziative sono giorni al termine dei quali si deve state pressoché azzerate per cui lasciare l’abitazione per poterci questo tipo di raccolta non è stata eventualmente tornare passati tre molto proficua. mesi dall’ultimo soggiorno. Abbia- Ma i tempi normali torneranno e al- La Presidente del DLF di Ancona Tina Rubi- mo chiesto ai responsabili della lora daremo nuovo impulso alle no- no, consegna una donazione a Marco Tale- struttura delle loro più immediate stre iniziative benefiche. vi collaboratore della Tenda di Abramo. necessità e ci hanno detto di aver 5
Poggio San Vicino – Chiesa di di Giuseppe Campanelli San Giovanni Evangelista e Battista. A vevamo saputo che all’interno di una chiesetta del piccolo borgo di Poggio San Vicino, si trovano cognato Durante Nobili, anche se alcuni suggeriscono altri autori. Sia de Magistris sia il cognato provenivano da Lucca e si stabilirono a Caldarola dove si trovano altre importanti tracce dei due artisti. De Magistris era pittore di affreschi ma anche vasaio e ceramista. Durante Nobili fu allievo e collaboratore di Lorenzo Lotto, usava preva- lentemente la tecnica ad olio. Nel primo quadro a sini- stra sono raffigurati san Biagio, san Michele arcangelo e la Madonna di Loreto. Nel secondo Gesù redentore in croce con la scritta “salvator mundi salva nos”, la vergine Maria, l’apostolo Gio- vanni, e Maria Madda- lena; in un piccolo ri- svolto del mantello della Vergine è stato Chiesa di San Giovanni Evangelista e Battista. dipinto un piccolissi- affreschi molto belli. La chiesa è piccola, nascosta e mo castello di Ficano. dall’esterno sembra un po' negletta, con un campanile Di rimpetto a questi anch’esso poco visibile. Naturalmente è sempre chiusa. nel terzo quadro si ve- Il castello di Ficano, particolare di Chiediamo ad una gentile signora che abita nei pressi, de S. Francesco, con un affresco. se conosce il custode; ci dà il numero di telefono di un appena riconoscibile il porto di Ancona da dove il santo signore del posto che subito ci viene ad aprire (nei pic- parte per l’oriente, poi san Rocco, protettore dal flagello coli paesi sono ancora possibili queste attenzioni). della peste. Nel quarto a destra si vede sant’ Antonio La chiesa, fino al 1700 si trovava all’interno delle mura abate, san Pietro martire di Verona, e san Bernardino da del castello di Ficano (questo era l’antico nome del pae- Siena. Dietro l’altare, dove prima c’era l’entrata, venne se). A causa di infiltrazioni d’acqua che ne minavano la costruito un muro su cui provarono a posare un affresco, stabilità, nuove mura del castello furono edificate più ma la stessa umidità che aveva rovinato le mura castella- dietro, liberando così la chiesetta che poi fu ampliata ne, danneggiarono questo affresco, ne rimane una pic- nella attuale dimensione. L’ingresso non era quello at- colissima parte nascosta ora dal dipinto olio su tela che tuale ma dalla parete opposta e quindi con gli affreschi sormonta l’altare. subito visibili. L’edificio, rivolto ad est, come si usava, Le altre pitture della chiesa sono state effettuate intorno non serviva solo per il culto ma, in tempi perigliosi, vi al 1850, periodo in cui anche il pavimento, che in origine trovavano rifugio le persone che avevano il diritto di ca- era in cotto, venne ricoperto dall’attuale graniglia. Si ri- stellania. mane stupiti da tanta bellezza nascosta, e probabilmen- La prima parte della navata non ha niente di particolare, te quando si dice che gran parte dei beni artistici del ma fatti pochi passi si scorgono gli affreschi molto ben mondo risiedono in Italia, non si tiene conto di tante conservati anche grazie ad un recente restauro. realtà in gran parte sconosciute. Le pitture sono state effettuate nel 1557 – la data è scrit- ta su uno dei dipinti - e i restauratori hanno potuto sco- prire una impercettibile scritta della committente: “Giulia per sua devozione fece fare”. Per poter apprezzare al meglio la pregevole prospettiva delle figure, soprattutto quelle di destra, occorre posi- zionarsi vicino all’altare. La difficoltà che gli artisti hanno dovuto superare è costituta dalle pareti su cui hanno la- vorato che non sono piane ma ricurve a botte, i santi effigiati sembrano inchinarsi verso gli osservatori. Sulla parete di sinistra si trovano gli affreschi di Giovanni An- drea de Magistris, quelli di destra sono attribuiti a suo Un affresco a destra della navata. 6
Letti per voi di Giuseppe Campanelli I l rag Iridio Mazzucchelli è stato all’interno delle ferrovie quasi una figura mitologica. Se ne sentiva sem- mando un Comitato Rionale, anima e guida delle riven- dicazioni è un “capodemontano” da sempre: Iridio Maz- zucchelli. La politica non può più disinteressarsi e con il pre parlare e senza essere conosciuto sindaco Trifogli prende atto della situazione e incomin- di persona, ha accompagnato il per- cia una progressiva ristrutturazione. Il libro, corredato da corso di una miriade di ferrovieri. immagini e documenti d’epoca, testimonia le varie “fasi” Quindi è stato con in certo stupore della strategia rivendicativa. A pag. 119 si fa una appa- che abbiamo preso in mano un suo rente salto, si abbandona la prosa per procedere nella libro, e lo stupore è ancor più aumen- poesia che è in dialetto anconetano. Cambia il mezzo tato quando sfogliando le pagine ci siamo trovati di espressivo, la concretezza storica lascia il passo al liri- fronte alle sue poesie. Ma veniamo alle pagine. smo, ma lo spirito guida è il medesimo: l’attenzione e Uno dei rioni più belli di Ancona, almeno per la sua posi- l’amore per le persone, per i loro stati d’animo, per le zione, quello di Capodimonte, a più di venti anni dalla condizioni sociali, per la propria città e in questa per il fine della guerra giace ancora tra cumuli di rovine case rione di “Capodemonte”. diroccate e quelle ancora in uso, in condizioni precarie e Iridio Mazzucchelli, Capodemonte ‘na storia de risvejo insalubri. La politica, come spesso accade, è latitante. Il scurdata - Storia del Comitato Rionale di Capodimonte con “popolo” però non si rassegna, per ottenere risultati fa raccolta di versi in dialetto anconetano, affinità elettive, l’unica cosa possibile, si aggrega, si riunisce e lotta for- pgg. 214, € 18. Turismo di Marco Toccaceli S crivere di turismo in questi giorni così bui, può sem- brare non solo fuori luogo, ma anche un po’ superfi- ciale. Ma sento il bisogno di coinvolgervi nelle mie rifles- te ai bambini, le cene sociali e così via. Insomma si pote- va respirare finalmente un clima di nuova rinascita e di grande attaccamento al Dopolavoro da parte di tantissi- sioni come si fa con vecchi amici. mi soci e frequentatori. Il turismo è stato violentemente colpito subendo danni Ma questi ricordi, i nostri ricordi, sono tra i più belli e si- incalcolabili e difficilmente recuperabili. Compreso il gnificativi che ho dentro me. E il sottoscritto insieme al gruppo Cultura e Turismo del DLF di Ancona che è stato Gruppo Dirigente, alla Presidente, vogliamo con tutta la investito da una valanga con esiti incalcolabili dal punto nostra volontà e con tutto il nostro cuore che a questi di vista economico e umano. Il nostro gruppo si è dovu- ricordi se ne aggiungano molti altri e siano ancora più to fermare dopo aver ritrovato negli ultimi 2-3 anni un belli. E abbiamo un sogno: riprendere il cammino inter- nuovo ed entusiasmante ruolo, grazie all’impegno e rotto, immaginando di ritrovarci in un fantastico gigan- all’entusiasmo di chi vi scrive, supportato dalla Presiden- tesco pullman che possa accoglierci tutti diretti verso le te, riuscendo a ricostruire un folto gruppo di soci che tante mete che avevamo in mente. Questo sogno ci aiu- hanno iniziato a partecipare, con entusiasmo, alle tante terà a superare questo difficile momento, con la speran- iniziative messe in piedi, siano essi viaggi culturali, visite za di poter dire a tutti: eccoci! IL Dopolavoro c’è ancora e alle più belle mostre in varie località del nostro Paese, i vi aspetta per salire su quell’immaginario pullman e ri- Capodanni con sempre più partecipanti, le feste dedica- partire tutti insieme verso nuove e entusiasmanti mete. 7
Gruppo di lettura di Giuseppe Campanelli Hanno aderito una trentina di per- sone anche se naturalmente non tutte sono presenti ad ogni serata. Venerdì 12 marzo parleremo del libro di Serena Dandini La vasca del Fuhrer, un avvincen- te romanzo tratto dalla storia vera di una donna eccezio- nale, vissuta tra i fasti e i lutti del secolo scorso. Purtroppo non è ancora possibile, come abbiamo fatto alcune volte, incontrarci al Ristorantino, dopo una piace- vole apericena, per cui i nostri pareri sul libro ce li scam- bieremo usando la piattaforma ZOOM. Per partecipare basta chiamare il n° 0712075130 (lun. mer. e ven. 9.30 - 12.30) o contattate Giuseppe al n° 3333728607 e vi invieremo il link di accesso. Si capisce che occorrerà aver scaricato su PC, tablet o te- lefonino il programma: https://zoom.us/download. “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammi- rava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro”. (Umberto Eco) TESSERAMENTO 2021 Per tesserarsi al Dopolavoro Ferroviario, ci si può recare presso la nostra sede di Ancona in via De Gasperi 36/A negli orari di segreteria lun – mer – ven dalle 9.30 alle 12.30. Per il rinnovo dell’iscrizione basterà fare un bonifico al seguente IBAN: UBI Banca filiale di Viale Colombo - Ancona Iban: IT 91 F 03111 02691 000 000 000 618 intestato a: Associazione Dopolavoro Ferroviario Ancona Costo: Ferrovieri in servizio e in pensione € 12.00; esterni € 20.00. La gamma vastissima di esperienze che i soci DLF possono compiere sono riconducibili ai cosiddetti “quattro settori” di attività praticate nel Dopolavo- ro Ferroviario: sport, turismo, cultura, solidarietà/servizi, individuati nel “logo” del DLF dai quatto colori che lo compongono. 8
Cento anni fa nasceva il Pci di Massimo Papini * N ei giorni scorsi abbiamo letto tanti articoli, libri, saggi, di storici e di giornalisti, che si sono lenza fascista ha avuto il sopravven- to con atti di vero e proprio terrori- smo. In poco tempo, le camicie ne- avrebbero compreso che ora la rivo- luzione si sarebbe compiuta nella democrazia, suggellata dalla Costi- esercitati a dire la loro sul centena- tuzione repubblicana. rio della nascita del Pci. Per la verità Sembra una storia incredibile, che ha prevalso il senno del poi, il facile ha dell'eccezionale se si guarda alle gioco di assegnare patenti di vinci- esperienze dei comunisti del resto tori e di sconfitti o di determinare del mondo, ma che ha segnato la chi aveva ragione e chi torto, sulla storia d'Italia e ne ha segnato le pe- base di giudizi davvero postumi. Più culiarità. Per questo il gioco fuori arduo è stato ricostruire gli eventi tempo massimo a trovare i limiti e del prima e del dopo Livorno ripor- gli errori ha dello stucchevole. tandosi ai tempi, immedesimandosi Sentiamo ripetere che occorreva nei protagonisti di allora, con le in- rompere prima con l'Unione sovieti- telligenze e le passioni di un movi- ca, che occorreva trasformarsi in un mento di operai e di lavoratori so- partito socialdemocratico, che ave- pravvissuto a una guerra terribile. vano ragione Turati e, magari, Craxi, Non c'era solo la voglia di rinascere, che in fondo i comunisti italiani era- ma anche di un mondo nuovo, ma- re, aiutate e sovvenzionate dagli in- no riformisti e non rivoluzionari. gari frutto di una rivoluzione, come dustriali e dagli agrari, insofferenti Chissà perché, ma gli esami postumi era accaduto in Russia. Nessuno dei tumulti e degli scioperi dei si fanno solo al Pci e appaiono mol- percepiva che i corvi neri della rea- “rossi”, hanno preso il potere e per- to strumentali. La storia non si fa zione volavano già alti, pronti a seguitato i “sovversivi”. con i se né con i tribunali. Ogni ghermire e a distruggere le conqui- Insomma una storia quasi finita ap- evento va collocato nel suo tempo e ste dei lavoratori. pena cominciata. Eppure quei pochi lo sguardo di lungo periodo non Ma quel gennaio del 1921 le attese rimasti, entrando e uscendo dal car- può che essere complessivo. Come per una palingenesi rigeneratrice cere, con lunghe “vacanze” al confi- dicevano Di Vittorio e Togliatti il po- erano ancora forti. Pochi giorni do- no, nascosti per quanto possibile, vero lavoratore che si presentava al po “Livorno” ad Ancona un sarto, un hanno mantenuto accesa la fiam- padrone con il cappello in mano in portuale e una maestra decidono di mella che aveva riscaldato il cuore un tempo relativamente breve era festeggiare insieme la nascita del del proletariato dopo la guerra. Cer- diventato classe egemone, classe di Partito comunista con una bella to, i più confidavano che un paese governo, con la dignità di chi deci- mangiata di crocette. Sono pochi lontano, la Russia, dove la classe de in proprio il destino e non lo su- quelli che condividono la speranza operaia aveva preso il potere, avreb- bisce. di avere il futuro dalla loro parte, be resistito al potere mondiale del Poi quella storia è finita. Ma anche vengono per lo più dal Partito socia- capitalismo, fino al punto da per- in questo caso non hanno molto lista, in una città nella quale la mag- mettere la riscossa anche in Italia. senso le recriminazioni. Tutte le av- gior parte dei lavoratori sono anar- Questa consapevolezza portò un venture umane hanno un inizio e chici o repubblicani. Hanno ancora centinaio di marchigiani ad andare una fine. Quando cambiano i tempi tanta strada da percorrere e tutta in in Spagna a combattere nelle Briga- e, nel nostro caso, si trasforma radi- salita. te garibaldine e, soprattutto, pochi calmente il mondo del lavoro, una Pochi mesi dopo, nelle elezioni anti- anni dopo a combattere in modo forza politica può esaurire la sua cipate, volute da Giolitti, i comunisti vittorioso la guerra di liberazione. missione. Ad altri il compito di rac- eleggono un solo deputato nelle coglierne l'eredità, per essere all'al- Marche (quindici in tutta Italia). tezza dei tempi nuovi. *Storico, già Presidente dell’Istituto sacrificio, sarebbero diventati regionale per la storia del movimen- un grande partito di massa, il più to di liberazione nelle Marche e di- e grande nel mondo occidentale. Ma rettore della rivista Storia e Problemi anche tra chi morirà giovane. La vio- soprattutto gli eroici partigiani contemporanei. 9
di Roberto Bregoli mente riprenderà anche l'attività (spogliatoi, reception, ecc.). A tutte all'aperto, contiamo che anche i più queste incombenze, oltre che alla piccoli possano riprendere il corso. igienizzazione dei locali, stanno L'uso dei locali spogliatoi è sogget- provvedendo diligentemente i no- C ari soci, vi aggiorno sulla situa- zione del "CAMPUS" alla luce dei molteplici DPCM che si sono to a limitazioni. Infatti è consentito solo per togliersi i vestiti, raccoglier- li nel borsone, portarselo al seguito stri collaboratori Antonio, Stefano, William ed Andrea a cui si affianche- rà Silvia. A loro va il ringraziamento susseguiti nel tempo e ad ogni cam- sul campo di allenamento, ritornare del Dopolavoro, dell’ASD e mio per- bio di colore della nostra regione. nello spogliatoio, rivestirsi ed uscire. sonale. Anche l’uso delle docce è fortemen- È evidente che la situazione è pe- te limitato. Sono al momento con- sante sia dal punto di vista dell'or- sentite docce brevi solo per 1 perso- ganizzazione sia dal punto di vista na per spogliatoio. In sostanza solo delle mancate entrate economiche, Per quanto riguar- da i due campi al coperto, l'attività è riservata ai soli atleti che, muniti di certificato medico di tipo agonisti- co, possono allenarsi in vista della partecipazione a gare di interesse nazionale patrocinate dalle Federa- zioni (FIT - ASI), iscritte al CONI. Con questa finalità, abbiamo potuto iscrivere parecchi ragazzi/e che si al- 4 persone invece delle 12 previste. ma sono sicuro che con l'impegno lenano con regolarità e dal giorno 8 Vengono naturalmente garantite di tutti ed un pizzico di fortuna, ne febbraio abbiamo ripreso il corso di tutte le disposizioni di sicurezza ri- usciremo fuori. tennis. Siamo passati da 60 a 40 par- chieste dal DPCM, cioè: ingresso Nell'attesa e nella speranza che tecipanti in virtù del fatto che per i con mascherina, rilevazione della questa pandemia finisca presto, la più piccini, non gareggiando, non è temperatura, registrazione giorna- nostra parola d'ordine è una sola prevista l'assegnazione di un certifi- liera di accesso, igienizzazione delle “TENIAMO DURO". cato agonistico. mani, uso della mascherina nei mo- Un caro saluto a tutti Voi. A metà marzo, quando presumibil- menti in cui non ci si sta allenando Atletica di Marisa Gioacchini Alfredo Nicoletti in allenamento. 10
Buon vento di Giuseppe Campanelli Il progetto europeo si chiama REMEMBER - REstoring Il simbolo scelto è una bitta, che fa da contraltare al ven- the MEmory of Adriatic ports sites. Maritime culture to fo- to, che è vero si spera sia buono, ma in ogni caso c’è un ster Balanced tERritorial growth - e vuole essere anche un solido ancoraggio a terra. Per inoltrarsi fra i contenuti, si può visitare il sito di Buon Vento: https://buonvento.portoanti-coancona.it/. Se poi volete immergervi nella realtà lavorativa che sicuramente sfug- ge ai più, guardate il video “Lavoro con vista”: https://bit.ly/39xhb5H, e vi troverete in cima ad una ver- tiginosa gru sospesi tra cielo terra e ma- re. Da non perdere il racconto su S. Ciria- co e il colle Guasco fatto da Massimo Raffaeli. Ancona sor- museo virtuale per la valorizzazione, economica e cultu- ge sul porto e su di esso quasi si stende e protende; lo rale, di otto porti dell’adriatico: Ancona, Ravenna, Vene- spazio virtuale rende questo spirito vitale con le parole i zia, Trieste, Fiume, Zara, Spalato, Dubrovnik. Italia e suoni, le immagini, la storia, il divenire. Il progetto ha Croazia quindi, unite in una medesima area di percorsi una durata prevista dal 1° gennaio 2019 al 30 giugno turistici, commerciali e conoscitivi. Un unico portale mul- 2021; peccato la sua temporalità, meriterebbe una per- tilingue raccoglie le singole zone portuali, destinato, an- manenza nel tempo. che, alle compagnie di crociera. La parte riguardante Ancona si chiama Buon Vento, e non si poteva scegliere migliore dicitura nella realizzazione di questo itinerario che sa di monumenti, attività lavorative, esperienze di vita, immagini inconsuete, video, racconti, suoni e gesti. Buon vento è augurio e metafora, concretezza e allego- ria della gente di mare. L’iniziativa è dell’Autorità di si- stema portuale del mare Adriatico centrale; hanno colla- borato la Capitaneria di porto di Ancona, la Regione Marche, il Comune di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche. . Porto turistico di Loris Simonetti I l gruppo nautico aggregato al DLF di Ancona, è sempre stato un settore importante della nostra turistico unitamente alla ditta Cagnoni ed agli Enti Pub- blici interessati. Nel 2000, finalmente, si inaugura il nuovo porto turistico organizzazione a riprova delle carat- di Ancona che assumerà il nome “Marina Dorica” che teristiche marinare proprie della città di Ancona. oggi, per posti offerti e standard qualitativo (ha da sem- È già dai primi anni ottanta che la città di Ancona comin- pre ricevuto il riconoscimento della bandiera blu) è tra i cia a pensare di dotarsi di un porto turistico adeguato. primi 5 d’Italia. Il DLF di Ancona, sin dall’inizio, capisce che questa è una Il DLF di Ancona detiene il 7% circa delle azioni del con- opportunità da non perdere per contribuire ad arricchire sorzio Vanvitelli e gestisce 113 posti barca di cui 89 a la città e fornire i propri soci di uno strumento indispen- mare e 24 a terra. sabile per chi va per mare per diporto e con gli altri cir- Questo ci sembra un risultato bello e di alto profilo che il colo velici e nautici partecipa al consorzio Vanvitelli che DLF è orgoglioso di aver contribuito a raggiungere. gestisce il capitale privato per la costruzione del porto 11
L’elenco delle convenzioni è disponibile sul sito www.dlfancona.it
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