SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA - Bookcity Milano

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                                     SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA
  LINK: https://tecnologiamauriziobarraaccessibilita.com/2018/10/17/spettacoli-cinema-musica-cultura-34/

  DALLE 09:22 DI MARTEDì 16 OTTOBRE 2018 ALLE 06:03 DI MERCOLEDì 17 OTTOBRE 2018
  SOMMARIO Auditorium Roma, per pubblico vuol dire "Concerti" Sondaggio, gradimento alto.
  Giovani, più rock e occhio ai prezzi All'asta dipinto ritrovato di MorbelliDa Pananti, seconda
  versione tela ciclo 'Poema della vecchiaia' Amori e miti, emozione Ovidio in mostraAlle
  Scuderie del Quirinale fino al 20 gennaio 2019 Purgatori, torno con Atlantide da Evita a
  Gheddafidal 17 ottobre su La7 alle 21.15 - Storie di uomini e di mondi Per il Capodanno la Rai
  propone MateraAlla Regione, "Venosa potrebbe essere indicata per il 2019-2020" Torna
  BookCity Milano con 1300 eventiGemellaggio con Dublino ed eventi anche nelle periferie Il
  Riccardo III di Vetrano e RandisiIn prima all'Arena del Sole, il trono è una sedia a rotelle Il
  Raymond Chandler Award a Jo NesboScrittore norvegese lo ritirerà a Milano al Noir in Festival
  Vincomics porta vino e fumetti a LevantoMilazzo, Silver, Stano, Ziche disegnano alla Loggia
  Medievale Da Tiepolo a Canaletto a VicenzaOpere dal Museo Pushkin di Mosca, dal 23
  novembre al 10 marzo Dal film al palcoscenico, Shakespeare in loveSolari dirige Lucia Lavia
  nel ruolo che fu della Paltrow Guadagnino pensa a progetto su DylanFilm ispirato all'album
  "Blood on the Tracks" Fedez, tour parte il 15 marzo da Firenze11 date nei palasport delle
  principali città italiane Santa Cecilia, Franck e Sol GabettaGiovedì 18 il direttore e l'artista nel
  concerto di Edouard Lalo Morandi a convegno canta 'C'era ragazzo'Il cantautore ospite di un
  panel di 'Ponti di Pace' a Bologna Scamarcio-Mastandrea tra Euforia e doloreIn sala dal 25
  ottobre il film della Golino già passato a Cannes Morto scrittore finlandese PaasilinnaAveva 76
  anni, inventore del genere umoristico-ecologico Al Festival Verdi orchestra ConservatoriDiretta
  da De Lorenzi, brani anche da Mozart, Rossini, Donizetti Amoroso, altre 6 date per 10 TourIl
  nuovo album disco d'oro a una settimana dall'uscita Greenaway a Schermo dell'arte a
  FirenzeIn cartellone festival Love Cecil di Lisa Immordino Vreeland Klimt e Schiele,
  inquietudine sulla telaDa 22 a 24 ottobre scandali e sogni della Vienna di primo '900 Tom e
  Jerry, si pensa a un nuovo filmTrattative Warner Bros con Tim Story, regista dei Fantastici 4
  Festa Roma al via tra anteprime, incontri e memoriaAttesi Scorsese, Huppert, Blanchett e
  Sigourney Weaver SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA TUTTE LE NOTIZIE SEMPRE
  AGGIORNATE L'ARTICOLO SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA Auditorium vuol dire
  concerti. Per 84 spettatori su cento è questa l' attività che caratterizza il Parco della Musica
  della Capitale. L' indicazione scaturisce da una analisi qualitativa, la prima mai realizzata,
  condotta per Musica per Roma da Commonground, su come il pubblico vede la struttura
  progettata da Renzo Piano. La ricerca elabora un sondaggio svolto tra luglio e settembre
  scorsi su 700 persone durante le serate del Roma Summer Fest. Al secondo posto delle
  attività i Festival, indicati dal 42% degli interpellati. L'indice di gradimento per gli eventi - da
  1 a 5 - si attesta per il 74% al livello 4. La musica più amata è il rock per il 43%, seguito dal
  pop (28)e il jazz (26). Il genere che si vorrebbe incrementato riguarda giovani artisti italiani
  (42%), seguito da artisti pop italiani e internazionali (35). Il pubblico è composto in
  prevalenza da impiegati (34%) e studenti (32%). Molti i laureati (47%), liberi professionisti
  (9%), imprenditori (6%), disoccupati (6%), insegnanti (4%). In prevalenza sono romani, il
  30% proviene da fuori. Quanto alla frequenza, la maggioranza sceglie l'Auditorium una o due
  volte l'anno (42%), se non meno di una volta (36%), con una quota minore per chi va agli
  spettacoli più di tre volte (17% da 3 a 5 volte, 5% più di 5 volte). Per il 64% l'Auditorium è
  "musica", a seguire arte (20%), bellezza (6%), divertimento (4%), esclusività (3%) e
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  monumento (1%). Il 58% degli spettatori intervistati ha percepito un cambiamento positivo
  negli ultimi due anni. Il 42% degli spettatori segnala i costi alti degli show, il 16 le difficoltà di
  collegamento. La maggioranza raggiunge l'Auditorium con l'auto privata (66%), mezzi
  pubblici (18) e il motorino (6), a piedi (4), car sharing (3), taxi (2) e bicicletta (1). Tutti
  chiedono nell' acquisto dei biglietti offerte speciali e last minute (37%), acquisto senza
  intermediari (35%),card e meccanismi di fidelizzazione (28%). Quanto agli spazi esterni, c'è
  forte forte gradimento la musica all'aperto, anche per ballare (43%) oltre a più eventi ospitati
  (18%), occasioni per mangiare e bere (13%), attività di formazione (11%), per famiglie
  (10%) e sportive (5%). Infine, per seguire le attività della Fondazione il 35% consulta il sito
  www.auditorium.com, il 23 i social. Tra tutti i canali social dell' Auditorium, la pagina
  Facebook con l' 83% è lo strumento più seguito. - FIRENZE - Un dipinto ritrovato del pittore
  piemontese Angelo Morbelli (1853-1919), 'Entremets. Mi ricordo quando ero fanciullo' del
  1905, andrà all'incanto da Pananti a Firenze il 20 ottobre: 100-150 mila euro la base d'asta.
  Si tratta della seconda versione che Morbelli fece di una delle sei tele presentate alla V
  Biennale di Venezia nel 1903, all'interno del ciclo 'Il poema della vecchiaia', opere ambientate
  tra gli anziani del Pio Albergo Trivulzio dove il pittore aveva tra l'altro attrezzato un suo
  studio. Il dipinto è praticamente inedito: apparso nel 1953 in una mostra ad Alessandria per il
  centenario della nascita dell'artista era poi sparito e grazie al catalogo di quell'esposizione è
  stato identificato. L'opera, si spiega ancora da Pananti, "si colloca nel rinnovato interesse
  intorno a questo autore, profondamente legato ai temi sociali ancora prima del suo
  contemporaneo Pellizza da Volpedo. Inoltre dal prossimo 20 ottobre Ca' Pesaro-Galleria
  internazionale d'arte moderna di Venezia, dedica proprio a Angelo Morbelli una mostra che
  per la prima volta, dal 1903 riunisce di nuovo i sei dipinti del 'Poema della vecchiaia'". Tra le
  altre opere all'incanto una tela di Jacopo Chimenti detto Jacopo da Empoli, 'Madonna con
  bambino, San Tommaso e un Santo Cardinale', il cui disegno preparatorio è conservato al
  British Museum (stima 30-40mila euro) e una tela di Valentin de Boulogne, 'Martirio dei Santi
  Processo e Martiniano' (bozzetto per la Pala di S.Pietro conservato alla Pinacoteca Vaticana),
  base d'asta 40-60mila euro, 'Obelisco', smalto su tavola del 1963 di Tano Festa (85-95mila
  euro), un lavoro in assemblaggio su legno di Daniel Spoerri 'Tavola di Molfettini' (35-45mila),
  un olio 'Senza Titolo' di Antonio Sanfilippo (30-40mila), 'Millenovecentoottantre', acquerello di
  Alighiero Boetti (14-18mila), una foto di Candida Hoefer 'Teatro anatomico-Bologna' (35-40
  mila). - Una mostra ricca, complessa, colta e didascalica insieme, che vuole affascinare il
  lettore, anzi sedurlo come Ovidio ha saputo fare, nei secoli, con la sua opera. E' 'Amore, miti
  e e altre storie', ospitata dal 17 ottobre al 20 gennaio alle Scuderie del Quirinale, che mette
  insieme 250 opere da circa 80 musei del mondo (dal Louvre agli Uffizi, dall'Archeologico di
  Napoli a quello di Eretria in Grecia, dalla National Gallery di Londra alla Royal Danish Library
  di Copenaghen), per il bimillenario del poeta. Ecco sculture, opere pittoriche, affreschi, rilievi
  funerari, volumi, vasi, gioielli ed altri oggetti di ogni tipo, tutti preziosi, tutti unici a partire da
  capolavori come la Venere pudica di Botticelli, o la Venere callipigia dell'Archeologico di
  Napoli, e ancora raffigurazioni dei miti ovidiani realizzate da Cellini, Tintoretto, Ribera,
  Poussin, Batoni. Ma basterebbe per la visita la meraviglia delle 100 minuscole api provenienti
  dal corredo funerario di una fanciulla prestate dal Museo di Aquileia. "Approfondire il passato"
  per confrontarlo con il presente, e vedere se esistono margini di rischio per il nostro futuro.
  Cosa c'entra Evita Peron e il peronismo con quella parola tanto abusata fino alla nausea,
  ovvero populismo, non solo in Italia a furia di sentirla ripetere, ma anche nell'America di
  Trump o in Polonia o in Ungheria? Andrea Purgatori, giornalista, conduttore e sceneggiatore,
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  torna su La7 con la nuova stagione di "Atlantide - storie di umini e di mondi" in prima serata
  dal 17 ottobre e cercherà di riflettere insieme al telespettatore su alcuni aspetti e argomenti,
  attraverso documentari inediti e nuove testimonianze, riportando in prima serata gli eventi
  che hanno cambiato la nostra Storia. Ma Purgatori tiene a fare una premessa: "Attenzione,
  non è detto per forza di cose che quello che è accaduto ieri o l'altro ieri debba accadere anche
  oggi: non diamo mai giudizi".Il primo appuntamento, dal titolo La favola di Evita e l'illusione
  populista, racconta uno dei primi movimenti populisti a conquistare il potere, il peronismo di
  Juan Domingo Peron, il generale argentino che catalizzò un enorme consenso popolare con la
  sua ricetta politica fatta di elementi anche contraddittori: la nazionalizzazione delle banche, le
  riforme socialdemocratiche, il corporativismo fascista, un forte patriottismo e il legame con la
  Chiesa cattolica. "Ripercorreremo anche grazie all'ausilio di immagini storiche e di dati
  certificati quello che è successo in Argentina - spiega Purgatori - raccontando Evita icona
  amatissima, il peronismo ma poi quelle che sono state le sue conseguenze: la crisi economica,
  il golpe e la dittatura militare, i desaparecidos. Abbiamo avuto un'intervista esclusiva a
  Cristina Alvarez Rodríguez - nipote di Evita e oggi deputata con il Partito Giustizialista - e
  arriviamo fino alla battaglia delle Nonne di Plaza De Mayo per ritrovare i 'nipoti rubati': i
  bambini partoriti nelle caserme della dittatura militare dalle oppositrici del regime poi
  'desaparecide', affidati segretamente a famiglie di sostenitori della giunta del generale Jorge
  Videla". Purgatori svela che ci saranno interviste a Horatio Verbitsky, giornalista investigativo
  argentino che per primo con il suo libro 'Il Volo' portò alla luce la vicenda dei 'voli della
  morte', gli aerei militari dai quali centinaia di oppositori del regime militare furono eliminati e
  gettati in mare, e a Marcelo Pineyro - regista e sceneggiatore argentino - produttore del film
  premio Oscar 'La storia ufficiale'. Poi una puntata dedicata alla storia di Gheddafi, "lo
  chiamavano il 'pazzo di Tripoli' - ricorda Purgatori - per quel suo modo di parlare in
  continuazione, ma ha anche fatto accordi economici considerevoli come quello della campagna
  elettorale di Sarkozy. Era il 'miglior nemico' dell'Italia, avversario dell'Occidente e protettore
  dei terroristi, ma poi tutti scendevano a patti con lui: da Blair fino a Berlusconi. Spazio al
  giallo della sua sua uccisione dopo che ha governato per 40 anni. Poi c'è l'ondata migratoria,
  non dimentichiamolo, non a caso il mio servizio parte da un luogo simbolo, Lampedusa". La
  nuova stagione di Atlantide racconterà la notte di Sigonella del 1985 che scatenò la crisi
  diplomatica tra Italia e Stati Uniti; la tragedia della Moby Prince del 1991 che causò la morte
  di tutte le persone a bordo del traghetto, tranne una, il mozzo Alessio Bertand che ha
  rilasciato un'intervista esclusiva a Purgatori. "E' la prima volta che parla, lo ha fatto solo
  quando ha deposto davanti alla commissione d'inchiesta, poi il silenzio assoluto. E ancora
  parleremo di Tangentopoli con l'inchiesta Mani Pulite, il protagonismo dei giudici, una classe
  dirigente alla sbarra, i partiti tradizionali in crisi; si ripercorrerà poi la stagione degli Anni di
  piombo che ha provocato centinaia di morti, ma su cui ancora oggi rimangono coni d'ombra
  da illuminare. E ancora, una biografia del boss del cartello di trafficanti di droga di Sinaloa, El
  Chapo, e la mafia dei Corleonesi". "Il nostro - conclude Purgatori - è un programma che usa
  un linguaggio accessibile a tutti, chiaro, diretto, con immagini da seguire come un film per
  non far annoiare chi ci segue, ma in cui le storie sono autentiche come i testimoni che
  abbiamo incontrato". SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA Rai ha proposto alla Regione
  Basilicata la città di Matera per la diretta televisiva del Capodanno 2018/2019. Il Servizio
  Pubblico, spiega una nota dell'azienda di Viale Mazzini, "non può non tenere conto che la città
  dal 1 gennaio 2019 sarà la Capitale Europea della Cultura e diventerà la protagonista assoluta
  del panorama culturale italiano e europeo. Sarebbe difficilmente giustificabile a livello
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  istituzionale l'indicazione di una sede diversa nella stessa regione". Tuttavia Rai, si legge
  ancora, "ha manifestato in più occasioni alla Regione Basilicata la disponibilità a valutare
  ulteriori possibili città che soddisfino le esigenze produttive nella tempistica indicata. Inoltre
  ha comunicato alla Regione che la città di Venosa potrebbe essere indicata per l'edizione
  2019/2020 previa una serie di verifiche tecniche e organizzative che dovranno essere
  effettuate". - Autori, libri, librerie e letture tornano ad essere protagoniste a Milano per la
  settima edizione di Bookcity, la manifestazione dedicata alla diffusione della lettura in
  programma dal 15 al 18 novembre, con 1300 eventi che attraversano 250 luoghi della città,
  dal cuore del Castello Sforzesco alle periferie. Ad inaugurare la 'festa del libro' sarà lo scrittore
  inglese Jonathan Coe, che riceverà anche il Sigillo della città dal sindaco Giuseppe Sala, al
  Teatro Dal Verme il 15 novembre. Il giornalista Beppe Severgnini, invece, chiuderà la
  manifestazione al Teatro Parenti il 18 novembre con 'Tutto cambia, ma italiani si rimane', un
  viaggio ironico e sentimentale nel mondo del giornalismo. Tra le novità dell'edizione 2018 il
  'gemellaggio' con Dublino e le iniziative che toccano anche le periferie grazie al 'Giro di Milano
  in 90/91 minuti', con narrazioni e letture a bordo del filobus Atm che corre all'esterno dei
  grandi viali cittadini. - BOLOGNA - Enzo Vetrano e Stefano Randisi, autori, attori e registi
  palermitani, collaboratori da molti anni di Emilia Romagna Teatro, saranno i protagonisti del
  'Riccardo III' di Shakespeare in prima assoluta all'Arena del Sole di Bologna dal 23 al 28
  ottobre. Si tratta di un adattamento di Francesco Niccolini "molto innovativo, con
  un'ambientazione asettica che lascia intuire un ospedale psichiatrico - hanno spiegato i due
  artisti - che potrebbe però essere anche una clinica svizzera dove il criminale, Riccardo III, va
  a concludere la propria esistenza, una morte desiderata, immaginata e ottenuta". Sulla scena
  una sedia a rotelle al posto del trono e una vetrina piena di teschi come a indicare che tutto è
  già avvenuto: così quando Riccardo mette la corona sulla testa incomincia la sua caduta, non
  gli interessa più niente. "Si tratta di un personaggio modernissimo - ha aggiunto Enzo
  Vetrano/Riccardo - che mi ricorda tanti personaggi di oggi; purtroppo ci sono ancora tanti
  Riccardo in giro". Al suo fianco Stefano Randisi e Giovanni Moschella interpreteranno tutti gli
  altri personaggi del dramma. Lo spettacolo, prima della cavalcata di nuove produzioni che
  Emilia Romagna Teatro realizzerà in questa stagione, dopo Bologna andrà in scena nei teatri
  gestiti da Ert a Modena (Passioni 13/18 novembre) e a Castelfranco Emilia (Dadà 20/11) e poi
  in tournée fino a febbraio. - Il Raymond Chandler Award edizione 2018 sarà assegnato dal
  Noir in Festival al norvegese Jo Nesb>, che sarà a Milano e Como dal 3 all'8 dicembre per
  ricevere il premio. Nesb>, classe 1960, pubblicato in più di cinquanta lingue, con la serie di
  Harry Hole - poliziotto specializzato in serial killer - ha venduto 9 milioni di copie. Ha all'attivo
  una ventina tra romanzi thriller, storie per bambini, saggi e racconti. Dalle sue opere sono
  stati tratti due film: 'Headhunters' di Morten Tyldum (Premio Leone Nero al Noir in Festival
  2011) e 'L'uomo di neve' di Thomas Alfredson (2017) con Michael Fassbender nei panni di
  Harry Hole. Noir in Festival presenterà le ultime novità di cinema e letteratura crime dal 3
  all'8 dicembre, a Milano e a Como, con un'edizione tutta dedicata al tema degli Zombie, in
  occasione dei 50 anni de 'La notte dei morti viventi' di George A. Romero. - GENOVA - Alcuni
  dei più noti autori di fumetti italiani hanno dato appuntamento agli appassionati a Levanto (La
  Spezia), dove da venerdì a domenica, sotto i portici della Loggia Medievale, nel palazzo
  comunale, nelle piazze e nei vicoli della cittadina rivierasca, si svolge la prima edizione di
  'Vincomics, storie fatte di vino'. Incontri, mostre e workshop animeranno la rassegna ideata
  da Laura Scarpa e Giacomo Delebene che si propone di avvicinare la cultura del vino e del
  fumetto d'autore come "celebrazione della chiusura delle vendemmie e stuzzicante 'aperitivo'
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  della grande kermesse del fumetto di Lucca Comics & Games". A Levanto sono attesi tra gli
  altri Milazzo, Stano, Silver, Castelli, Silvia Ziche, Bacillieri che incontreranno gli appassionati
  in occasione di cene a numero chiuso (necessario prenotare) per parlare del loro lavoro e del
  loro rapporto con il vino, e sotto i portici dove, su richiesta del visitatore, disegneranno sui
  sottobicchieri numerati acquistabili con il kit per le degustazioni. Quattro le mostre d'autore
  già in corso nel Palazzo del Comune: 'Etichette d'autore' di Vittorio Giardino, 'Di madre in
  figlia' di Anna Brandoli, 'Quando l'etichetta fa ridere' di Joshua Held e '8 grandi firme colorano
  il vino Sagrantino'. Nella cittadina ci saranno anche 32 produttori di vini dello Spezzino, in
  particolare della Val di Vara e delle Cinque Terre. La manifestazione è promossa con la
  collaborazione della Regione Liguria e del Comune di Levanto con l'obiettivo di fare conoscere
  le tante eccellenze vitivinicole e grastronomiche della provincia spezzina. SPETTACOLI
  CINEMA MUSICA CULTURA VICENZA - I capolavori dell'arte veneta del Settecento, patrimonio
  del Museo Pushkin di Mosca, saranno esposti a Vicenza dal 23 novembre al 10 marzo nella
  mostra "Il Trionfo del Colore. Da Tiepolo a Canaletto e Guardi. Vicenza e i Capolavori dal
  Museo Pushkin di Mosca". Sedi a Palazzo Chiericati e alle Gallerie d'Italia-Palazzo Leoni
  Montanari dove saranno esposti la Madonna con i santi Ludovico di Tolosa, Antonio di Padova
  e Francesco d'Assisi di Giambattista Tiepolo. I dipinti provenienti dal Pushkin saranno
  coprotagonisti di un'affascinante narrazione con 30 tele dello stesso ambito e periodo,
  selezionate dal patrimonio dei Musei Civici di Vicenza, ricco di oltre 50 mila pezzi. Il percorso
  creerà un racconto che metterà in scena lo sviluppo dell'arte veneta del '700 e il suo impatto
  sull'arte europea, con artisti attivi in ogni angolo del vecchio continente. Una storia d'amore e
  d'equivoci, la nascita della commedia romantica più celebre della storia e, soprattutto, la
  passione travolgente che può suscitare il teatro. Fino, addirittura, a far indossare panni
  maschili a una giovane nobildonna dell'Inghilterra elisabettiana. Al cinema, nel '98,
  'Shakespeare in love' conquistò il mondo, vincendo 3 Golden Globe e 7 Oscar, con Gwyneth
  Paltrow e Joseph Fiennes a dichiararsi amore a suon di rime. Oggi, a tre anni dal debutto sulle
  tavole di un (vero) palcoscenico nel West End londinese, arriva anche in Italia lo spettacolo
  che Lee Hall ha tratto dalla sceneggiatura di Marc Norman e Tom Stoppard.A firmare la regia,
  Giampiero Solari. Mentre a incarnare la travolgente passione per la scena è Lucia Lavia, che
  quel sentimento lo porta scolpito nel nome (suo papà è Gabriele Lavia e sua mamma Monica
  Guerritore), nei panni di Lady Viola De Lesseps (ma anche di Kent, di Romeo e poi Giulietta)
  accanto a Marco De Gaudio e un cast di 19 attori e un cane per 32 personaggi (dopo il
  debutto a Verona la scorsa estate, saranno al Politeama di Genova dal 19 al 21 ottobre e al
  Brancaccio di Roma dal 24 ottobre al 18 novembre, poi in tournée con tappe a Napoli, Torino,
  Padova, Reggio Calabria, Catania, Jesi, Palermo). "Inizialmente mi aveva spaventato l'idea di
  portare il film a teatro - racconta Solari - Ma sono bastate poche prove per vedere la
  meraviglia del 'teatro del teatro'".Prodotto da Alessandro Longobardi e Officine del Teatro
  Italiano, lo spettacolo racconta infatti la genesi, tra pagina e scena, di 'Romeo e Giulietta',
  nella fantasia della trama ispirato all'amore tra Viola e Will, che sarà poi un trionfo, coronato
  anche dalle lodi della Regina Elisabetta I. "Chi non conosce Shakespeare si divertirà con la
  storia - dice il regista - I più colti conteranno una quantità infinita di citazioni, che sono parte
  di un bagaglio meraviglioso, a cominciare dal nome stesso di Viola, che sarà poi un
  personaggio della Dodicesima Notte. O lo pseudonimo Kent, che lei usa quando si spaccia per
  uomo e che ritroviamo nel Re Lear". C'è poi Marlowe che corregge le bozze di 'Will' (e quanti
  studiosi sostengono siano in realtà sue alcune opere del Bardo?), il finale con Viola e il suo
  sposo imbarcati per le Americhe (cui forse Will augura il naufragio nella Dodicesima notte?) o
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  quel 'pirata' citato inizialmente nel titolo di Romeo e Giulietta, chiaro omaggio alla Regina e al
  suo amato Sir Drake. L'elenco è lungo e spassoso. "Abbiamo dovuto posticipare di un anno il
  debutto, per l'accuratezza nella revisione del testo che ci hanno chiesto dalla Disney",
  raccontano Longobardi ed Edoardo Erba, che firma la traduzione.Ma Shakespeare in love è
  anche un garbato manifesto dedicato ai tanti talenti femminili cui per secoli è stato negato
  affermarsi nelle Arti. "Viola è una rivoluzionaria", riflette Lucia Lavia. In un'epoca in cui alle
  donne era vietato salire in palcoscenico e tutti i ruoli erano appannaggio esclusivo degli
  uomini, "pur di recitare si traveste - dice - anticipando quello che sarebbe accaduto anni
  dopo". "La difficoltà di interpretare Viola - aggiunge Solari - non è solo calligrafica. Non basta
  raccontare il suo percorso, bisogna avere un'aurea invisibile, che racconta l'amore per il
  teatro. Lucia, lo vedi subito, è nata in camerino. Ha quella necessità di mettersi in gioco senza
  nessuna sottotitolatura. E' una ragazza che ha già dentro il Teatro. E il Teatro è dentro di te,
  non lo scegli". - NEW YORK - Mentre sta per uscire nelle sale il suo "Suspiria", Luca
  Guadagnino ha in mente un nuovo progetto: il regista italiano candidato l'anno scorso agli
  Oscar per "Chiamami col tuo nome" sta lavorando a un film ispirato dall'album di Bob Dylan
  "Blood on the Tracks". La rivelazione viene da un profilo-intervista dedicato a Guadagnino dal
  New Yorker. Si tratterà di "una storia ambientata negli anni Settanta, che si svolge nell'arco di
  vari anni e che Guadagnino e lo sceneggiatore Richard LaGravanese hanno inventato
  attingendo ai temi centrali dell'album", riferisce il New Yorker senza precisare quando
  cominceranno le riprese anche perché il regista ha molti altri progetti in cantiere. Tutto è nato
  perché uno dei produttori di "Chiamami col tuo nome" ha comprato i diritti cinematografici
  dell'album e chiesto a Guadagnino di ricavarne un film. il regista aveva posto come condizione
  che LaGravanese scrivesse la sceneggiatura: ora il copione c'è, 188 pagine, secondo il New
  Yorker. - "Il 18 ottobre apro ufficialmente le date del mio nuovo tour. Mi sembra incredibile,
  dopo la vertigine di San Siro, emozionarmi all'idea di tornare a calpestare un palcoscenico.
  Eppure è così. Oggi le vertigini hanno lasciato il posto all'adrenalina. Quella di un nuovo
  viaggio nato per condividere con voi un nuovo progetto. Forse il più intimo e profondo di
  sempre". Fedez annuncia così il tour 2019 nei palasport che prenderà il via il 15 marzo 2019
  da Firenze (Nelson Mandela Forum). Il rapper è al lavoro su un nuovo progetto discografico e
  ha da poco annunciato la preparazione di un singolo dedicato al figlio. Queste le altre date: 16
  marzo - Torino (Pala Alpitour); 21 marzo - Bologna (Unipol Arena); 23 marzo - Montichiari
  (BS) (PalaGeorge); 28 marzo - Ancona (PalaRossini); 30 marzo - Eboli (PalaSele); 2 aprile -
  Acireale (Pal'Art Hotel); 5 aprile -Roma (PalaLottomatica); 8 aprile - Milano (Mediolanum
  Forum); 13 aprile - Padova (Kioene Arena); 14 aprile - Conegliano (Zoppas Arena). - Il
  maestro Mikko Franck e la violoncellista argentina Sol Gabetta nel concerto per violoncello e
  orchestra di Edouard Lalo sono i protagonisti del secondo appuntamento della stagione
  sinfonica di Santa Cecilia, giovedì 18 ottobre, all'Auditorium Parco della Musica. Franck, al
  secondo anno come direttore ospite principale dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale,
  proporrà inoltre l'ouverture "Romeo e Giulietta" composta da Tchaikovskij in forma di poema
  sinfonico ispirato al dramma di Shakespeare. Infine un omaggio alla Finlandia, patria di Mikko
  Franck e del compositore Jean Sibelius di cui sarà eseguita la Sinfonia n. 2. Sol Gabetta è
  considerata tra le artiste più importanti ed eclettiche della scena internazionale. Il concerto di
  Lalo, compositore che ha contribuito alla rinascita sinfonica francese, è uno dei suoi cavalli di
  battaglia. Nello spettacolo - giovedì alle 19:30, repliche venerdì 19 alle 20:30 e sabato 20 alle
  18 - la violoncellista suonerà il suo prezioso Guadagnini del 1759. - BOLOGNA - "C'era un
  ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones...": Gianni Morandi canta e fa
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  cantare a giovani e religiosi il suo celebre brano contro la guerra in Vietnam, durante un
  convegno sul '68 a Bologna nell'ambito di uno dei panel di 'Ponti di pace', manifestazione della
  Comunità di S.Egidio sul dialogo tra le religioni. "Mi ero preparato - ha detto - un discorso con
  la presunzione di dire la mia sul '68, ma dopo aver ascoltato straordinari oratori, lasciamo
  perdere. Vorrei fare un discorso più musicale. Il mio '68 cominciò qualche anno prima. Alla
  fine del '66, quando si sentiva già parlare di qualche occupazione in qualche università,
  incontrai un mio coetaneo, un cantautore, che mi portò una canzone che cambiò anche la mia
  di storia e che poi nel '68 sarebbe diventata una canzone che cantavano anche i giovani, una
  specie di inno. Era una canzone contro la guerra, una ballata. La musica porta i giovani verso
  la pace, non verso la guerra. Io vi invito a cantarla insieme a me". 'Euforia' di Valeria Golino,
  in sala dal 25 ottobre distribuito da 01 in 200 copie, è un po' commedia, un po' dramma,
  ambientato, come è, nel luogo principe dei contrasti e degli affetti: la famiglia. "Come è stato
  per 'Miele' sono interessata all'etica del quotidiano - dice a Roma la Golino - a quelle situazioni
  verso cui valga pena porsi certe domande". E aggiunge la regista parlando del film, già
  passato a Cannes nella sezione Un Certain Regard: "Certo che c'è dall'autobiografismo in
  questo lavoro. L'idea è nata da fatti accaduti a persone a me care, in particolare da alcuni
  racconti di un amico che viveva una situazione personale molto difficile a causa di una grave
  malattia che aveva colpito suo fratello".Ed è proprio la storia di due fratelli quella di 'Euforia',
  ovvero quella di Matteo (Riccardo Scamarcio), giovane imprenditore di successo,
  spregiudicato e affascinante omosessuale, e di suo fratello Ettore (Valerio Mastandrea),
  insegnante di scuola media, che vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi
  sono nati. Un uomo, quest'ultimo, alle prese con una mamma noiosa, un figlioletto e una
  moglie (Isabella Ferrari) che non sopporta più. Due persone all'apparenza lontanissime, ma
  entrambe con un segreto, che la vita a un certo punto riavvicina attraverso il dolore. Per
  Mastandrea, il suo personaggio non è affatto un perdente: "Ettore non è manovrato, come si
  potrebbe pensare all'inizio, ma anzi è molto consapevole e si diverte facendo finta di non
  sapere e vedere. In realtà - aggiunge l'attore - sia lui che il fratello sono due narcisi: Ettore è
  un narciso del dolore, mentre Matteo ha il narcisismo di chi non ha il coraggio di essere
  amato".Per Scamarcio 'Euforia' dimostra che "il confine tra egoismo e altruismo non esiste e
  che anzi a volte le due cose si sovrappongono. In questo film - sottolinea - ci sono tutte
  persone che conosco bene anche nella vita. Abbiamo cercato di lavorare mettendo in gioco
  anche queste cose, emozioni personali, esperienze vissute. Il film ci dava l'opportunità di
  pescare nella nostra parte emotiva più profonda". Il film, scritto dalla Golino con Francesca
  Marciano, Valia Santella e la collaborazione di Walter Siti e con nel cast anche Valentina Cervi
  e Jasmine Trinca, ha come titolo Euforia perché, si legge nelle note di regia, "è quella
  sensazione bella e pericolosa che coglie i subacquei a grandi profondità quando ci si sente
  felici e totalmente liberi. Ma è anche la sensazione a cui deve seguire l'immediata decisione
  della risalita prima che sia troppo tardi". SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA E' morto a
  76 anni lo scrittore finlandese Arto Paasilinna, conosciuto e amato in tutto il mondo per il suo
  romanzo 'L'anno della lepre' che in Italia ha venduto finora oltre 120.000 copie. Malato da
  tempo, Paasilinna è morto il 15 ottobre in una casa di riposo vicino a Helsinki. Tra le sue
  opere più importanti, uscite in Italia per Iperborea, che dal 1994 a oggi ha pubblicato 17 titoli,
  anche 'Piccoli suicidi tra amici' e 'Il migliore amico dell'orso'. Definito da critici e lettori
  l'inventore del genere "umoristico-ecologico", vista la sua vicinanza ai temi ambientali e
  naturalistici, Paasilinna ha ironizzato con sottile umorismo su qualunque tema, anche e
  soprattutto su quelli più complessi e drammatici. Le sue storie tragicomiche sulla vita nel
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  Grande Nord, insieme alla sua acuta visione della società finlandese, allo stesso tempo amara
  e divertente, sono diventate un cult per diverse generazioni di lettori. - BUSSETO (PARMA) -
  Debutta al Festival Verdi, mercoledì 17 ottobre, al Teatro di Busseto, l'Orchestra Giovanile
  della Via Emilia, nata dai Conservatori di Parma, di Piacenza e degli Istituti musicali di Modena
  e Reggio Emilia, diretta da Antonio De Lorenzi. In programma brani dal Nabucco e dal
  repertorio operistico di Mozart, Rossini, Donizetti e Bellini, interpretati dalla soprano Serena
  Lee, dalla mezzosoprano Kaho Maezawa, dal tenore Reynaldo Droz e dal baritono Wang
  Pengcheng. Ad aprire il concerto 'Aleph', brano vincitore del concorso "Composizione originale
  per l'Orchestra Giovanile della Via Emilia", composto da Giacomo Biagi, classe 1991, studente
  di composizione a Piacenza. L'Orchestra ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dei
  Comuni di Parma, Modena, Reggio e Piacenza. De Lorenzi ha frequentato la scuola di Fiesole
  facendo parte dell'Orchestra Giovanile Italiana diretta da Muti. E' stato sul podio anche della
  Giovanile dell'Armenia, della Reino de Aragón di Saragozza e della Filarmonica Italiana. -
  Dopo il debutto al 1/o della classifica Fimi - Gfk, il nuovo album di Alessandra Amoroso "10" -
  a una sola settimana dall'uscita - è subito certificato disco d'oro. Certificazione ORO anche per
  "La stessa", il primo singolo estratto da "10". Dal 5 marzo 2019 Alessandra Amoroso porterà
  "10" in tour e vista la grande richiesta degli spettatori raddoppiano 5 date di "10 Tour" (21
  marzo seconda data Roma Palalottomatica; 27 marzo seconda data Acireale Palasport; 1
  aprile seconda data Milano Mediolanum Forum; 4 maggio seconda data Eboli Palasele; 9
  maggio seconda data Bari Pala Florio) e F&P Group aggiunge una nuova data a Napoli il 6
  maggio al Palapartenope. SPETTACOLI CINEMA MUSICA CULTURA FIRENZE - Sarà Peter
  Greenaway ad aprire l'11/a edizione dello Schermo dell'arte film festival, dedicato alle
  molteplici interazioni tra cinema e arte, che si terrà a Firenze dal 13 al 18 novembre. Oltre
  cinquanta gli ospiti attesi tra artisti, registi, produttori, tra cui la curatrice Sarah Perks, il
  produttore Yorgos Tsourgiannis e la regista Lisa Immordino Vreeland, di cui sarà presentato,
  in anteprima nazionale, 'Love Cecil', film che racconta il talento del designer e fotografo di
  moda Cecil Beaton attraverso rari materiali di archivio e brani tratti dai suoi diari. Per la
  serata d'apertura del 14 novembre Greenaway presenterà in una lecture il progetto del suo
  prossimo film 'Walking to Paris', racconto del viaggio che, tra il 1903 e il 1904, il
  ventisettenne Costantin Brancusi intraprese a piedi dalla Romania, suo paese natale, per
  raggiungere Parigi. - C'è tutta l'inquieta effervescenza culturale della Vienna tra '800 e '900
  nel film "Klimt e Schiele. Eros e Psiche", regia di Michele Mally, che sarà nelle sale dal 22 al 24
  ottobre con Nexo Digital. Al centro del film la vita e le opere di Gustav Klimt ed Egon Schiele,
  diversi ma emblemi di una stessa sensibilità, quella dell'uomo 'nuovo', moderno, che a cavallo
  tra i due secoli si stava affacciando: protagonisti della Secessione Viennese, i due pittori
  portarono avanti l'idea di un'arte totale, capace di rompere con la tradizione. Opere come Il
  Bacio, Giuditta, il Fregio di Beethoven di Klimt e L'abbraccio e Donna distesa di Schiele
  vengono integrate nel film in un racconto avvincente. Per lo spettatore, guidato nel racconto
  da Lorenzo Richelmy, l'occasione di muoversi tra le sale dell'Albertina, del Belvedere, del
  Kunsthistorisches Museum, del Leopold Museum, del Sigmund Freud Museum e del Wien
  Museum per guardare da vicino opere d'arte straordinarie, che raccontano una stagione
  irripetibile. - NEW YORK - Tom e Jerry sono pronti a fare il gatto e il topo più amati dello
  schermo in un nuovo film. Secondo quanto scrive Hollywood Reporter, infatti, la Warner Bros,
  Animated Group è in trattativa con Tim Story, regista tra le altre cose de 'I Fantastici 4', per
  un film che dovrebbe essere in sala nel 2020. Si tratterebbe di un misto tra animazione a
  computer e live action. Come nella serie originale, Tom e Jerry, i cui primi corti sono comparsi
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  negli anni '40, non parleranno e il progetto del film rientra nelle iniziative della Warner allo
  scopo di reintrodurre i classici Hanna-Barbera per le nuove generazioni. Tra le altre iniziative
  è previsto anche un reboot di Scooby Doo e un film su Wile E. Coyote. Una cosa è certa: la
  13/a edizione della Festa del Cinema di Roma (18-28 ottobre) che parte giovedì 18 ottobre (la
  quarta diretta da Antonio Monda), non sembra avere più alcun complesso verso i festival e, a
  ragione o torto, rivendica la sua identità. Ovvero quella di una festa senza giurie
  internazionali, palmares (per la selezione ufficiale c'è solo il premio del pubblico), pregiudizi
  verso i film non in anteprima e che guarda solo alla qualità delle proposte e a quegli 'incontri
  ravvicinati', con star del cinema e non solo, che sono una delle sue punte di diamante. Due
  intanto i film italiani in selezione ufficiale: 'Il vizio della speranza' di Edoardo De Angelis e
  'Diario di tonnara' di Giovanni Zoppeddu, a cui si aggiunge una co-produzione italiana:
  'Corleone il potere ed il sangue' di Mosco Levi Boucault, con la voce recitante di Maya Sansa.
  Per restare ancora alla sola Italia, evento speciale di chiusura l'atteso 'Notti magiche' di Paolo
  Virzì, che racconta la tragica partita di Italia '90 in cui la nazionale venne eliminata ai rigori
  dall'Argentina. Sul fronte degli incontri ravvicinati, oltre agli italiani Giuseppe Tornatore, Alba
  e Alice Rohrwacher, i direttori della fotografia Luciano Tovoli e Arnaldo Catinari, i montatori
  Esmeralda Calabria e Giogiò Franchini, troviamo da Martin Scorsese a Isabelle Huppert, da
  Cate Blanchett a Michael Moore (che presenterà il suo ultimo lavoro 'Fahrenheit 11/9' su
  Donald Trump) e Sigourney Weaver. Monda ha rivendicato più volte l'ingresso alla
  manifestazione per la prima volta di due major con film in prima mondiale: l'episodio di
  'Millennium - Quello che non uccide' (con Claire Foy, annunciata sul red carpet) e 'Mia e il
  leone bianco' di Gilles de Maistre. Tra gli altri film da segnalare: 'If Beale Street Could Talk' di
  Barry Jenkins (Oscar per Moonlight, passato a Roma nel 2016), 'Quello che non uccide',
  nuovo capitolo della saga Beautiful Boy con Steve Carell nei panni di un padre impegnato a
  salvare il figlio (Timothée Chalamet) dalla droga. E ancora 'The Old Man & the Gun', ultimo
  lavoro di Robert Redford e, infine, la biopic 'Stanlio e Ollio' interpretata da John C. Reilly e
  Steve Coogan (entrambi attesi a Roma). Omaggi poi a Vittorio Taviani, Ermanno Olmi, Carlo
  Vanzina, Milos Forman e Vittorio Gassman anche con la proiezione del bel documentario di
  Fabrizio Corallo: 'Sono Gassman! Vittorio re della commedia'. Tra i restauri da segnalare poi:
  'L'amore molesto' di Mario Martone, che terrà anche un incontro con il pubblico sul caso Elena
  Ferrante; 'Italiani brava gente' di Giuseppe De Santis e un omaggio a Vittorio Taviani con 'San
  Michele aveva un gallo', presentato alla festa da Martin Scorsese che a sua volta riceverà il
  premio alla carriera dalle mani di Paolo Taviani. Infine, previsto anche il restauro de 'Il tempo
  si è fermato' per celebrare Ermanno Olmi e quello de 'La grande guerra' di Mario Monicelli alla
  presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un'edizione, comunque, ricca di
  memoria, documentari, star e con un fil rouge nel segno del neo-noir. Non manca però, come
  da tradizione, anche una piccola polemica. Questa volta tocca ad Alberto Barbera, 'colpevole'
  di aver dichiarato in un'intervista a Vanity Fair che la manifestazione romana resta alla fine
  una realtà solo "locale". Per Monda una "scivolata di cattivo gusto" da parte del collega a capo
  della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Ma non finisce qui. Pochi giorni
  fa Barbera twitta sulla Festa di Roma e sulla sua rivendicazione di essere un festival al
  femminile: "Stanco di leggere che a #Venezia75 c'era un solo film diretto da una regista.
  Erano 23, sparse nelle varie sezioni. A #romacinemafest ne ho contate 12 (salvo errori e
  dimenticanze), più 12 in Alice nelle Città, ma intitolano 'Roma esalta le donne'. Informarsi
  meglio no?".      STAMPA
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