Pasqua 2020 A casa ci siamo rimasti davvero! - Arpac
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L’IMPEGNO DELL’ARPAC NELL’EMERGENZA COVID-19 Dall’inizio di marzo il nostro scriveva che “ la paura più te- mazioni degli stili di vita indi- Paese è stato investito dal- mibile è quella diffusa, sparsa, viduali e collettivi, ovviamente l’esplosione progressiva e viru- indistinta, libera, disancorata, connesse allo stato di emer- lenta di un’emergenza fluttuante, priva di un indi- genza ma, per alcuni aspetti, epidemiologica senza prece- rizzo o di una causa chiara. La destinato ad incidere in modo denti, con una devastante e paura che ci perseguita senza strutturale e duraturo sulle rapida diffusione a livello eu- una ragione, la minaccia che abitudini sociali, sui compor- ropeo e planetario. In Italia dovremo temere e che si intra- tamenti ed anche sull’organiz- essa ha colpito duramente so- vede ovunque, ma non si mo- zazione del lavoro. prattutto la Lombardia ma si stra mai chiaramente”. La nostra Agenzia è stata in- sta manifestando quasi ovun- Il nostro sistema di protezione vestita dall’emergenza, come que sia pure con proporzioni civile, evoluto e consolidato nel tutte le altre Pubbliche ammi- diverse, suscitando criticità e tempo, ha saputo fronteggiare nistrazioni, ma con le respon- preoccupazioni anche in Cam- in modo ciclico, negli ultimi sabilità peculiari di un Ente pania, soprattutto per la du- decenni, catastrofi naturali ed tecnico preposto a prestazioni rata e le conseguenze ancora antropiche relative ad eventi essenziali di interesse pub- imprevedibili, anche se si in- sismici, idrogeologici (frane ed blico strategico, quale la tu- travede qualche incoraggiante alluvioni) e vulcanici, incidenti tela dell’ambiente, non segnale di decremento verso la industriali ed atti di terrori- suscettibili di interruzione, cosiddetta “Fase 2”. smo internazionale. Non vi è anche con compiti di supporto La società contemporanea, ca- memoria recente, nel pur ricco al sistema sanitario e di pro- ratterizzata dal benessere catalogo delle calamità, di una tezione civile. Infatti, tra i ser- socio-economico e da un avan- pandemia così violenta e diffu- vizi pubblici essenziali da zatissimo sviluppo tecnologico, siva – con un bilancio di decine garantire in via permanente, si manifesta anche come la so- di migliaia di vittime, conta- definite dalla legge 146/1990 cietà dell’incertezza e dei giati e malati gravi – che sta sul diritto di sciopero, sono “grandi rischi” (vedi l’interes- determinando una dramma- umane e sociali. mesi, adottando poi una serie espressamente previsti anche sante letteratura sociologica di tica congiuntura socio econo- La civiltà umana ha cono- di decreti legge ed ordinanze quelli di protezione ambien- Bauman) scoprendo in questa mica per le micidiali ricadute sciuto tante volte, nei secoli di protezione civile, volte in- tale erogati dalle Agenzie re- circostanza tutta la sua pro- sul tessuto produttivo, turi- passati, pestilenze contagiose nanzitutto al cosiddetto “di- gionali. fonda fragilità ed incertezza. stico, terziario e quindi sulla che si manifestavano in di- stanziamento sociale” oltre In questo inedito contesto Siamo abituati a vederci come già provata finanza pubblica mensioni epidemiche con mor- che al potenziamento delle l’ARPAC, pur notoriamente esseri intelligenti e sofisticati, del nostro Paese, tanto più pe- talità altissime ma la strutture sanitarie e delle mi- non priva di risalenti criticità, che usano smartphone e le tec- sante quanto più si prolun- “rivoluzione sanitaria”del ‘800 sure di profilassi. La norma- è riuscita sinora a gestire in nologie più spinte, in grado di gherà l’emergenza. – con il diffuso miglioramento tiva nazionale, in continua modo avanzato e tempestivo le raggiungere in poco tempo Il Covid-19 per estensione ter- delle condizioni di vita, igiene evoluzione, è stata integrata problematiche organizzative qualsiasi destinazione nel ritoriale, durata e numero di e sanità pubblica – sembrava dalle incisive ordinanze e di- dell’emergenza, in modo da tu- mondo, di disporre di un uni- vittime risulta molto più di- aver definitivamente debellato sposizioni del Presidente della telare innanzitutto il bene pri- verso di connessioni e di infor- struttivo dei più gravi terre- le epidemie relegate nel pas- Regione, che ha attivato ener- mario della salute dei mazioni, ma ci scopriamo moti ed alluvioni finora sato remoto. giche iniziative di prevenzione lavoratori ma, al tempo stesso, all’improvviso disarmati e vul- vissuti, certo senza produrre Invece a fine gennaio 2020, e contrasto dell’emergenza garantendo la efficiente conti- nerabili a fronte di un nemico macerie materiali, ma piutto- l’Organizzazione Mondiale epidemiologica. nuità delle prestazioni di ser- virale tanto più insidioso sto devastanti effetti econo- della Sanità ha dichiarato lo Si è così determinato, in bre- vizio indifferibili per attività quanto invisibile e poco cono- mici e psicologici con il forzato stato di emergenza internazio- vissimo tempo, uno stravolgi- tecniche che possono essere sciuto. isolamento delle persone e la nale e il nostro Governo quella mento del modo di vivere e contingentate ma non sospese. Il sociologo Zygmunt Bauman sospensione delle relazioni nazionale, per la durata di sei lavorare, con profonde trasfor- segue a pag.3
segue da pagina 2 soprattutto da parte dei diri- (PM10 e PM 2.5), anche in re- genti sovraordinati, con un’in- lazione alle contingenze La nostra Agenzia, con re- teressante potenzialità, per meteo-climatiche ed alla con- sponsabilità accresciute, ha alcuni settori, di incremento formazione geomorfologica dei da subito massicciamente at- della produttività oltre che singoli territori, che talvolta tivato il nuovo assetto – disci- della conciliazione dei tempi favoriscono il ristagno degli plinato con atti dispositivi e di di vita e lavoro, ma richiede inquinanti. indirizzo – applicando in anche un’attenta e periodica Altrettanto importante, nello modo preminente la modalità reportistica sugli obiettivi rag- straordinario periodo odierno, del “lavoro agile”, già con lo giunti. risulta l’osservazione della start up del 17 marzo, grazie Inoltre la modalità agile, atti- qualità delle acque, in partico- agli efficienti e tempestivi ap- vata in via prioritaria ( ai lare per i corpi idrici superfi- prontamenti del Servizio Si- sensi dell’art. 87 del D.L. n. ciali (fiumi, laghi, ecc.) e per stemi Informativi per oltre 18/2020 cd. “ Cura Italia”) non il mare, apparentemente lim- 450 lavoratori, con il benefico esclude – come chiarito dalla nella sua pienezza, senza pe- contesti esterni seguirà, alla pido anche nel Golfo di Na- effetto di ridurre al minimo Circolare Ministeriale n. nalizzare scadenze ed adempi- cessazione dell’emergenza, la poli, pur essendo allo stato indispensabile le presenze fi- 2/2020 – l’avvalimento in via menti (come l’adozione e richiesta di massima operati- sospesa - per disposizione mi- siche nei locali di ufficio. ulteriore di un ventaglio di l’aggiornamento di significa- vità per la ripresa di tutte le nisteriale - la campagna sta- L’ARPAC, con il proprio strumenti quali ferie pre- tivi di piani e programmi), prestazioni di servizio, a so- gionale dell’ARPAC (che SINF, ha raccolto la svolta sfi- gresse, congedi, banca ore, ro- mediante la deliberazione di stegno dello sforzo di recupero avrebbe dovuto aprirsi il 1 dante della riorganizzazione tazione, ecc., attivabili in significativi provvedimenti ed del sistema regionale. aprile), per la verifica della si- con l’apertura alla nuova mo- ragione delle necessità orga- atti gestionali. Ma soprattutto Sul piano ambientale le dra- curezza sanitaria delle acque dalità lavorativa mediante la nizzative e dei carichi di la- sono state assicurate le essen- stiche misure di riduzione costiere di balneazione, che ci pronta attivazione di una ver- voro dell’Agenzia. ziali produzioni tecniche, in della mobilità e di quasi totale si augura potrà attivarsi nelle satile piattaforma in “RDP” Tuttavia l’organizzazione non particolare quelle di laborato- blocco delle attività produttive prossime settimane. (Remote Desktop Protocol), può essere autoreferenziale, rio per i controlli inderogabili determinano uno scenario si- Naturalmente mi corre l’ob- consentendo al proprio perso- ma piuttosto funzionale alle sulle acque e sugli alimenti – gnificativamente modificato bligo di ringraziare sentita- nale di cominciare subito a la- prestazioni tecnico-istituzio- a supporto delle AA.SS.LL. – ed irripetibile nella sua sur- mente il personale per la vorare a casa con le dotazioni nali da rendere, per cui sono e per la legionella, le azioni in reale singolarità. Esso im- collaborazione quasi sempre informatiche in possesso. stati formati e garantiti, me- emergenza ( vedi il rogo di pone all’ARPAC di effettuare prestata con senso di respon- Lo smart-working è stato atti- diante opportune turnazioni, i Sarno del 11.3. u.s.) o quelle i più ampi monitoraggi possi- sabilità e le Organizzazioni vato in modo generalizzato, presidi necessari ad assicu- richieste in modo indifferibile bili, di misurare e rilevare sindacali per lo spirito non sia per le strutture centrali rare le attività tecnico-ammi- dalle Autorità Giudiziarie. tutti i dati disponibili per va- conflittuale di condivisione, che per i dipartimento provin- nistrative non differibili ( Proseguono e si intensificano lutare gli effetti dell’emer- necessario per gestire fran- ciali, rapidamente organizzati soprattutto per i laboratori i monitoraggi su rete fissa, genza sulle matrici ambientali genti così difficili ed impegna- sulla base degli indirizzi im- delle Aree Analitiche e la ge- come per la qualità dell’aria, potenziando il patrimonio tec- tivi. partiti, oltre alle misure di pu- stione delle emergenze). Le ben gestibili da remoto, con la nico conoscitivo, analizzare in Desidereremmo tutti supe- lizia straordinaria, igieniz- Direzioni Generale e Tecnica relativa reportistica ed i mo- profondità le varie fenomeno- rare questo tempo, che ci ap- zazione e sanificazione di in queste settimane sono in delli valutativi, mentre il la- logie ed i rapporti di causa-ef- pare così buio, per saltare ad tutte le sedi in uno alla rinno- continuo collegamento con il voro agile consente utilmente fetto, rivalutando i valori di una fase successiva più se- vata fornitura e potenzia- Sistema nazionale di Prote- – pur nel differimento di sca- fondo naturali nella situa- rena, ma possiamo solo augu- mento di tutti i dispositivi di zione ambientale e, mediante denze e termini procedimen- zione odierna. Ciò vale, innan- rarci che esso sia breve e, protezione ( filtranti facciali, video-conferenze quasi gior- tali – lo smaltimento di zitutto, per l’inquinamento soprattutto, che – per gli inse- cd. “mascherine”, guanti, pro- naliere, con le altre Agenzie fascicoli, il caricamento di atmosferico del territorio re- gnamenti che sta impartendo dotti disinfettanti, ecc.). regionali, l’Ispra, il Ministero dati, le preparazioni istrutto- gionale, in queste settimane e lo splendore di tante mira- L’applicazione massiva del la- dell’Ambiente ed a disposi- rie, lo studio documentale di di LOCKDOWN, che registra bili testimonianze – contenga voro agile, in uno al potenzia- zione del sistema di prote- pratiche e controlli ammini- un significativo decremento i germi di una positiva rigene- mento della percentuale di zione civile ( secondo quanto strativi, la predisposizione di dei gas derivanti dal traffico razione con un nuovo spirito telelavoro ( a distanza o domi- previsto dall’art. 1 dell’OPCM pareri, ecc.. È, d’altra parte, veicolare ( in particolare ossidi di solidarietà. ciliare) non è operazione sem- n. 655/2020). prevedibile che all’attuale ed di azoto) ed una più limitata e plice, ma postula un impiego La continuità della “gover- inevitabile rallentamento di non omogenea riduzione delle Il Commissario Straordinario organizzativo di tipo nuovo, nance” è stata assicurata molte attività per il calo dei polveri sottili ed ultrasottili Avv.Luigi Stefano Sorvino Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente segnala su Twitter alcune delle attività svolte dall’Arpa Campania in fase di emergenza
Migliora la qualità dell’aria in Campania, ma effetti diversi sui vari inquinanti Uno studio svolto dall'Arpa riguarda il monossido di azoto Campania dimostra che i prov- (si vedano i grafici allegati), già vedimenti anti-coronavirus sottolineati nei report diffusi hanno avuto importanti effetti dall'Agenzia nelle scorse setti- sulla qualità dell'aria nella re- mane. gione. L'Agenzia ambientale ha Il metodo analizzato i dati delle centra- In questa ulteriore analisi, i va- line situate nelle cinque città lori effettivamente misurati capoluogo, in un periodo che va sono stati confrontati con le dal 25 febbraio fino al 31 marzo stime teoriche prodotte dal mo- 2020, con riferimento alle con- dello previsionale del Cemec centrazioni di inquinanti quali (Centro meteorologico e clima- monossido di azoto (NO), bios- tologico, una struttura Arpac): sido di azoto (NO2), polveri sot- questo tipo di confronto è indi- tili (PM2.5 e PM10), monossido cativo nel valutare quanto ha di carbonio (CO), benzene. pesato effettivamente il lock- La pubblicazione down nel calo delle concentra- Il report pubblicato dall'Agen- zioni di inquinanti atmosferici, zia, intitolato "I provvedimenti depurando i risultati dal peso per il contenimento del conta- di altre variabili quali le condi- gio da Covid-19 e la qualità del- zioni meteo. «Nel valutare le l'aria in Campania", disponibile conseguenze dei provvedimenti sul sito dell'Agenzia, rappre- restrittivi», spiega Giuseppe casi tengono conto delle condi- Campania stima che nel mese sivi. Questa fonte di emissioni senta al momento uno degli Onorati, dirigente della UOC zioni meteo effettive registrate di marzo, mediamente, il 65% non è stata affatto bloccata studi più dettagliati prodotti a Reti di monitoraggio e Cemec, a marzo, si ha una valutazione delle emissioni totali di ossidi di dalle misure di contenimento, livello istituzionale in Italia per «uno dei problemi è appunto ca- di quanto il lockdown abbia azoto provenga dai trasporti anzi, per effetto delle tempera- indagare gli effetti ambientali pire quanto ha inciso il calo prodotto benefici sulla qualità stradali. ture rigide registrate in alcuni dei provvedimenti restrittivi delle emissioni, in particolare dell'aria». Polveri sottili periodi di marzo e per effetto anti-Covid19. da traffico veicolare, e quanto Ossidi di azoto Discorso diverso per le polveri della maggiore permanenza Arpac ha svolto in prima bat- invece dipende dal meteo. Men- Il calo è evidente per quanto ri- sottili PM10 e PM2.5: in questo delle persone tra le mura dome- tuta un confronto tra le medie tre i dati misurati dipendono guarda le concentrazioni di mo- caso la riduzione tra valore at- stiche, le emissioni da riscalda- di concentrazione degli inqui- dalle emissioni effettive – pro- nossido di azoto. teso e valore effettivo è più menti potrebbero essere nanti, rilevate prima e dopo lo segue Onorati – gli ouput della Lo scostamento rilevato ri- lieve. Le stime della Regione in- addirittura aumentate rispetto scorso 10 marzo, data di en- modellistica sono basati sulle spetto alle stime della modelli- dicano che in Campania, me- alle medie storiche. trata in vigore in Campania emissioni medie stimate su stica (i valori sono più che diamente, nel mese di marzo i Uno scenario unico delle restrizioni agli sposta- base storica. Confrontando i dimezzati) non può che dipen- riscaldamenti, per quanto ri- Il metodo utilizzato dall'Agen- menti, riscontrando cali evi- dati misurati e i dati calcolati dere dalla riduzione delle emis- guarda il PM10, forniscano zia permette di dimostrare che denti soprattutto per quanto dai modelli, che in entrambi i sioni da traffico: la Regione oltre l'80% dei contributi emis- il calo delle concentrazioni di alcuni inquinanti (soprattutto il monossido di azoto) è effettivo ed è indipendente dalle condi- zioni meteo, mentre per altri inquinanti (polveri sottili PM10 e PM2.5) un calo dovuto al lock- down non è dimostrabile con chiarezza. «In questa fase emergenziale», conclude Onorati, «ci siamo sforzati di andare oltre la mera misurazione delle concentra- zioni di inquinanti. Nonostante le difficoltà oggettive, abbiamo provato a fornire una valuta- zione complessa dei fenomeni in atto, ragionando sui nessi causali che intercorrono tra le anomalie riscontrate nelle con- centrazioni di inquinanti e l'an- damento delle emissioni. Un lavoro che è stato possibile gra- zie allo scenario, irripetibile dal punto di vista ambientale, che si è verificato nel marzo appena trascorso». Per la documentazione grafica e testuale completa, si rimanda al Rapporto pubblicato sul sito Arpac all’indirizzo www.arpa- campania.it/web/guest/1402. (Comunicato stampa Arpac)
Le analisi delle acque potabili non si fermano Anche in fase di emergenza, Asl e Arpac assicurano gli ordinari controlli Luigi Stefano Sorvino* Claudio Marro** Le acque destinate al con- sumo umano sono oggetto di periodici controlli per verifi- care il rispetto di requisiti mi- nimi di salubrità e qualità fisica, chimica, microbiologica e radiologica. Anche in questo periodo di emergenza sanita- ria dovuto a Covid-19, in Campania gli enti preposti (Arpac e le Asl) continuano ad assicurare i dovuti controlli. Si tratta, infatti, di attività in- differibili che non sono state interrotte nemmeno in questo particolare periodo in cui al- cune disposizioni nazionali e regionali limitano gli sposta- menti e la circolazione delle persone. Ricordiamo che i controlli ef- fettuati da Arpa Campania e Asl si sommano a quelli rea- lizzati dai gestori idrici e inte- ressano i punti in cui le acque sono disponibili per il con- sumo, e inoltre gli impianti di adduzione, di accumulo e di potabilizzazione, le reti di di- stribuzione, gli impianti di confezionamento in bottiglia o in contenitori, eccetera. dipartimenti di Prevenzione mati da Arpac per il 2020, te- scine), sottoposti ordinaria- attuale, del resto, non risul- Sulla base del programma di delle Asl stanno assicurando, nendo presente che i numeri mente a controlli, sono attual- tano evidenze di trasmissione controlli elaborato dalla Re- anche in questo periodo di sono strettamente dipendenti mente chiusi a causa del- della malattia da SARS-CoV- gione Campania, che contem- emergenza, il prelievo dei dai Piani di campionamento l'emergenza Covid-19. In ogni 2 a livello di sistemi fognari e pla il numero di campioni di campioni di acque che poi ven- stilati dalle Asl, e in stretta caso, le Unità operative di trattamento delle acque re- acque da prelevare, le fre- gono analizzate presso i cin- relazione con il Piano di sicu- Arpac preposte alle analisi flue. quenze, i punti di prelievo e i que laboratori di Arpa rezza alimentare e con il Dpar delle acque uso umano assicu- * Commissario straordinario parametri da analizzare, in Campania dislocati nelle cin- 2020 (Documento di pro- rano le attività sul 100% dei Arpac ottemperanza a quanto previ- que province campane. gramma annuale regionale). campioni che arrivano presso ** Direttore tecnico f.f. Arpac sto dalla normativa di settore Nella tabella sono riportati il Sulla base delle analisi dei pa- i cinque laboratori agenziali, (decreto legislativo 31/2001), i numero di campioni program- rametri chimici, chimico-fisici riuscendo a rispettare anche i Leggi anche: e microbiologici effettuate dai tempi di risposta, grazie a una - World Health Organization, laboratori Arpac, le Asl com- rotazione del personale ad- Water, sanitation, hygiene and petenti per territorio rila- detto che evita la presenza waste management for Covid- sciano i giudizi di idoneità al contemporanea di più opera- 19, Technical brief, 19 March consumo umano delle acque. tori nello stesso laboratorio. 2020 (www.who.int/ publica- In questo periodo di emer- Occorre infine sottolineare tions-detail/water-sanitation- genza, anche il Centro regio- che la letteratura di settore e hygiene-and-waste-managemen nale radioattività di Arpa l'attuale stato delle cono- t-for-covid-19) Campania, ubicato a Salerno scenze tranquillizzano i con- - Giuseppina La Rosa, Lucia Bo- presso il dipartimento provin- sumatori rispetto all'utilizzo nadonna, Luca Lucentini (Isti- ciale dell'Agenzia, assicura le dell'acqua destinata al con- tuto superiore di sanità), misure della radioattività per sumo umano in relazione ai Pasqualino Rossi (Ministero i campioni di acqua potabile rischi di contagio di Covid-19. della salute), Coronavirus. (circa 300 annui) che riguar- Gli esperti dell'Istituto supe- Acqua di rubinetto sicura. Nes- dano i parametri Trizio, Alfa riore di sanità e un recente do- sun rischio neanche dai sistemi totale, Beta totale, Radon. cumento dell'Organizzazione fognari. Quotidiano Sanità 5 In linea generale, finora, il mondiale della sanità affer- marzo 2020 (www.quotidiano- numero di analisi sta subendo mano che le acque di rubi- sanita.it/scienza-e-farmaci/arti- solo un parziale ridimensiona- netto sono certamente sicure colo.php?articolo_id=82163) mento in quei comprensori in rispetto ai rischi di trasmis- - Istituto superiore di sanità. cui gli operatori delle Asl non sione di Covid-19 e non sussi- Pillole antipanico: non aver possono prelevare campioni di stono motivi di carattere paura di....., 5 marzo 2020 acque perché in quarantena sanitario che debbano indurre (www.iss.it/en/primo-piano/- oppure perché numerosi eser- i consumatori a ricorrere a /asset_publisher/o4oGR9qmvUz cizi (quali bar, ristoranti, pi- acque imbottigliate. Allo stato 9/content/id/5286047)
La gestione dei rifiuti sanitari in Campania L’emergenza Covid-19 rende di attualità uno dei flussi di cui si occuperà il Piano regionale rifiuti speciali Alberto Grosso Giuseppe De Palma Anna Federico "Dalle Alpi alle Piramidi, dall'Asia ai Pirenei, dammi la tua monnezza e ti dirò chi sei" è una delle frasi indimen- ticabili del film “Il mistero di Bellavi- sta”, che sintetizza in maniera sublime la correlazione esistente tra la produzione di rifiuti e gli usi e costumi (ma anche abusi e malcostumi) della civiltà moderna. Per tale motivo è ine- vitabile che il tema di estrema attua- lità della diffusione del virus SARS-Cov2 e della relativa emer- genza sanitaria sta avendo e avrà ri- flessi sia sulla produzione dei rifiuti sanitari, sia sulla produzione di tutte le tipologie di rifiuti urbani e speciali. Non appena saranno disponibili i dati di produzione e gestione dei rifiuti re- lativi all’anno 2020, sarà di sicuro in- teresse realizzare analisi e confronti con i dati di produzione e gestione degli anni precedenti. Ad esempio da alcune prime stime si è calcolato che ritenuto utile fornire una fotografia e Per “rifiuti sanitari” si intendono quei speciali, prodotti al di fuori delle in Lombardia l’emergenza sanitaria un approfondimento sui dati di produ- rifiuti che derivano da strutture pub- strutture sanitarie, che come rischio abbia portato a un incremento del zione e di gestione dei rifiuti sanitari bliche e private che svolgono attività risultano analoghi ai rifiuti pericolosi 400% della produzione dei rifiuti sani- in Campania nel quinquennio 2014- medica o veterinaria di prevenzione, a rischio infettivo, con l’esclusione tari. Inoltre, si stima un importante 2018, quale quadro di riferimento per di diagnosi, di cura, di riabilitazione e degli assorbenti igienici. decremento della produzione dei ri- evidenziare punti di forza e criticità di ricerca (DPR n. 254/2003, art. 2). Produzione in aumento fiuti speciali di molti settori e un in- della gestione di tale tipologia di rifiuti Ai sensi della normativa vigente, i ri- Nel corso degli ultimi anni la produ- cremento dei rifiuti prodotti dal in Campania a fronte dell’emergenza fiuti sanitari sono distinti nelle se- zione dei rifiuti sanitari in Campania settore agro alimentare, oltre a una sanitaria in corso. guenti tipologie: rifiuti sanitari non risulta essere in costante incremento probabile riduzione della produzione Nel panorama generale, i rifiuti sani- pericolosi; rifiuti sanitari assimilati ai (Figura 1), partendo dalle 11.800 ton- dei rifiuti urbani, in particolare degli tari risultano di particolare interesse rifiuti urbani; rifiuti sanitari perico- nellate del 2014 fino ad arrivare alle urbani assimilati, e in generale note- in quanto pur rappresentando una losi non a rischio infettivo; rifiuti sa- 13.500 del 2018. È lecito a riguardo voli modifiche nella composizione mer- percentuale minima dei rifiuti speciali nitari pericolosi a rischio infettivo; aspettarsi un ulteriore incremento di ceologica e nella distribuzione della prodotti in Campania (0,18% del to- rifiuti sanitari che richiedono partico- produzione nel 2019 e una impennata produzione dei rifiuti. tale dei rifiuti speciali ed il 3% dei ri- lari sistemi di smaltimento; rifiuti da nel 2020. In analogia alla produzione I dati 2014-2018 fiuti speciali pericolosi) hanno esumazioni e da estumulazioni, non- di altre tipologie di rifiuti sia urbani Nel presente articolo, sulla base delle ricadute importanti sulla collettività ché i rifiuti derivanti da altre attività che speciali, si rileva una concentra- banche dati disponibili presso la Se- sia dal punto di vista economico che cimiteriali, esclusi i rifiuti vegetali zione della produzione dei rifiuti sani- zione regionale del Catasto rifiuti si è ambientale. provenienti da aree cimiteriali; rifiuti tari nelle aree maggiormente urbanizzate della regione e in partico- lare nel territorio della Città Metropo- litana di Napoli, dove si concentrano anche le principali strutture sanitarie della regione. In particolare si rileva che il 54% della produzione regionale è concentrato nella provincia di Na- poli, a seguire le province di Salerno 19%, Caserta 14%, Avellino 7% e Be- nevento 6%. Rischio infettivo Il 94% dei rifiuti sanitari prodotti in Campania sono classificati come ri- fiuti pericolosi e costituiti prevalente- mente da rifiuti a rischio infettivo. In particolare, come risulta dalla Figura 2, il codice CEER pericoloso maggior- mente prodotto in Campania è il 180103 (Rifiuti che devono essere rac- colti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni), che da solo rappresenta anche la maggior parte dei rifiuti sanitari prodotti, circa il 77% dell’intera produzione e l’83% dei rifiuti pericolosi. segue a pag.7
segue da pagina 6 Tali percentuali sono paragonabili ai dati di produzione delle altre regioni italiane, a testimonianza di una certa uniformità di comportamento su tutto il territorio nazionale. La gestione Anche se per i rifiuti sanitari valgono le regole del libero mercato e quindi non è previsto il perseguimento del- l’autosufficienza regionale come per i rifiuti urbani indifferenziati, risulta interessante analizzare e confrontare i dati di produzione con i dati di ge- stione degli stessi (Figura 3), ricor- gione per un ammontare complessivo 2018). L’analisi dei dati di produzione più virtuose dei rifiuti sanitari, e in- dando che i flussi di rifiuti sanitari di 16.500 tonnellate/anno, 8.800 ton- e gestione dei rifiuti sanitari in Cam- dividuare anche nell’ambito dello esportati fuori regione evidenziano nellate (53%) vengono gestite in Cam- pania quindi evidenzia l’esistenza di strumento della pianificazione di set- un fabbisogno di trattamento non pania con operazioni di steriliz- un discreto numero di impianti auto- tore (Piano rRegionale di gestione dei soddisfatto in ambito regionale e che zazione, incenerimento e trattamento rizzati alla gestione di tale tipologia rifiuti speciali) la possibilità di redi- in base al principio europeo di prossi- chimico fisico, 6.400 tonnellate (39%) di rifiuti, tanto che dal 2017 al 2018 gere apposite linee guida regionali mità bisognerebbe tendere a ridurre sono inviate fuori regione principal- l’importazione dei rifiuti sanitari è con lo scopo di definire criteri gestio- la movimentazione dei rifiuti e a ge- mente in Calabria e in Puglia, e 1.250 cresciuta del 74%. Il ciclo di gestione nali unici su tutto il territorio regio- stirli in impianti prossimi ai luoghi di tonnellate (8%)sono gestite in opera- degli stessi tuttavia non riesce a chiu- nale, volti al miglioramento degli produzione. Il grafico di Figura 3 evi- zioni di stoccaggio negli impianti re- dersi in ambito regionale per l’as- attuali standard e al superamento denzia che all’incremento di produ- gionali in attesa del definitivo senza di impianti di smaltimento delle difficoltà derivanti dalla carenza zione registrato corrisponde anche un recupero o smaltimento. definitivi come inceneritori e discari- di impianti di smaltimento definitivi incremento dei dati di gestione di tale Le operazioni di smaltimento pro- che, necessari sia dopo i trattamenti in ambito regionale. tipologia di rifiuti in regione, un in- priamente dette, come l’inceneri- di sterilizzazione, sia dopo i tratta- Ad esempio, al fine di ottimizzare i cremento delle importazioni e un de- mento e il trattamento chimico fisico, menti chimico fisici e biologici. costi e la gestione dei rifiuti sanitari cremento dei dati di esportazione. rappresentano una parte minimale Le “esportazioni” a rischio infettivo, una buona pratica, Tale andamento è dovuto principal- della gestione dei rifiuti sanitari in In Campania a fronte di una produ- contemplata anche dal DPR n. mente all’ampliamento di un im- Campania (circa 1.500 tonnellate/ zione di oltre 13 mila tonnellate di ri- 254/2003, prevede che gli scarti a ri- pianto esistente in provincia di anno) mentre la principale forma di fiuti sanitari se ne esportano quasi 6 schio infettivo possano essere sottopo- Napoli e all’installazione di un im- gestione è la sterilizzazione dei rifiuti mila. Nelle regioni dotate di impianti sti a “sterilizzazione” on site presso le pianto di sterilizzazione a microonde a rischio infettivo (7.300 tonnellate/ di incenerimento e/o discariche invece strutture sanitarie. Il che significhe- in provincia di Avellino negli anni anno) che porta alla produzione di un il flusso si inverte. L’Emilia-Roma- rebbe ridurre le quantità da movi- 2016 e 2017. rifiuto classificato come combustibile gna, ad esempio, importa più del dop- mentare e ottenere un notevole In particolare nel 2018 si rileva che a da rifiuto (CEER 191210), che poi ne- pio degli scarti sanitari prodotti sul vantaggio logistico per le aziende fronte di 13.500 tonnellate di rifiuti cessariamente deve trovare colloca- suo territorio, 33mila tonnellate con- ospedaliere, che potrebbero giovare prodotte, alle quali vanno sommate zione in impianti di incenerimento tro poco più di 15mila, mentre la Ca- anche dei risparmi determinati dalla 2.944 tonnellate ricevute da fuori re- fuori regione. labria, che ne genera 3.400 riduzione dei costi di trasporto. Men- Si riporta in alto l’elenco degli im- tonnellate, ne importa invece oltre tre classicamente i rifiuti sanitari pe- pianti che nel 2018 hanno gestito ri- 11mila. E i costi del trasporto e smal- ricolosi vengono raccolti come tali fiuti sanitari pericolosi a rischio timento gravano sul Servizio sanita- ogni giorno o al massimo ogni 5 giorni infettivo. Come si può evincere dalla rio regionale, quindi sulle tasche dei e avviati a impianti autorizzati alla tabella, è possibile individuare 3 im- contribuenti campani. gestione degli stessi, con la sterilizza- pianti di sterilizzazione, numerosi Sterilizzazione “on site” zione on-site sarebbe possibile stoc- Arpa CAMPANIA AMBIENTE del 15 aprile 2020 - Anno XVI, N.7 impianti di stoccaggio e deposito pre- Anche alla luce della concomitante care il materiale inertizzato fino a 3 Edizione chiusa il 15 aprile 2020 liminare e un impianto di inceneri- emergenza sanitaria, risulta determi- mesi (scongiurando eventuali criticità DIRETTORE EDITORIALE mento, per quanto la quantità di nante individuare nell’ambito delle che potrebbero aversi con l’emer- Luigi Stefano Sorvino rifiuti sanitari avviati direttamente a politiche regionali, strumenti che con- genza sanitaria in corso), riducendo DIRETTORE RESPONSABILE incenerimento in Campania sia quasi sentano un’analisi approfondita dei trasporti, costi e impatti ambientali e Pietro Funaro CAPOREDATTORI trascurabile (circa 96 tonnellate nel costi-benefici derivanti da gestioni migliorando pesature e conteggi. Salvatore Lanza, Fabiana Liguori, Giulia Martelli IN REDAZIONE Cristina Abbrunzo, Anna Gaudioso, Luigi Mosca, Andrea Tafuro GRAFICA E IMPAGINAZIONE Savino Cuomo HANNO COLLABORATO I. Buonfanti, F. De Capua, G. De Crescenzo, G. De Palma, B. Giordano, P. Falco, A. Fe- derico, A. Grosso, G. Loffredo, R. Maisto, L. Monsurrò, A. Palumbo, A. Paparo, T. Pollice SEGRETARIA AMMINISTRATIVA Carla Gavini DIRETTORE AMMINISTRATIVO Pietro Vasaturo EDITORE Arpa Campania Via Vicinale Santa Maria del Pianto Centro Polifunzionale Torre 1 80143 Napoli REDAZIONE Via Vicinale Santa Maria del Pianto Centro Polifunzionale Torre 1- 80143 Napoli Phone: 081.23.26.405/427/451 Fax: 081. 23.26.481 e-mail: rivista@arpacampania.it magazinearpacampania@libero.it Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Napoli n.07 del 2 febbraio 2005 distribuzione gratuita. 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La mappa interattiva dei nuovi suoni nel mondo Ognuno di noi può inviare le “voci”che riesce a cogliere durante il lockdown Giulia Martelli quarta comprende i “nuovi si- lenzi”, come la desolazione di Mentre scrivo guardo fuori Times Square, “in cui l’unica dalla finestra. È primavera, cosa che si sente adesso è il ed è passato oramai tanto condizionatore di un super- tempo dal primo giorno di mercato”. lockdown. La strada che ho di Trattandosi di una mappa so- fronte, solitamente molto nora globale crowdsourcing, trafficata, è deserta pur es- ognuno di noi può dare il pro- sendo orario di punta. Stra- prio contributo; sul sito Cities namente anche in casa and Memory, c’è infatti un adesso c’è silenzio tanto che, form da compilare, ma è pos- addirittura attraverso i vetri, sibile inviare la propria regi- riesco nitidamente ad ascol- strazione utilizzando anche tare i molteplici fruscii e cin- WeTransfer, Dropbox, One- guettii che provengono dai Drive e altri link di download, tanti alberi che circondano il senza restrizioni o limiti di mio abitato. Sarebbe stato sorta, è importante che si davvero impensabile qualche tratti di qualcosa di personale mese fa. E allora rifletto che ed unico, come il suono che fa se il confinamento tanto ci ha una chitarra elettrica le cui tolto, tanto ci sta anche resti- corde sono pizzicate dalla tuendo, come quelle voci della neve o il rumore di un bam- natura che oramai non era- bino che gioca a qualcosa di vamo più abituati a cogliere e inventato da lui. Collettivo e che finora avevamo ignorato and Memories per cinque nitari, gli inni nazionali, i cori “espressione di ciò che le per- globale è il virus e così è que- storditi soltanto dall’eco delle anni in maniera più ampia all’alba di Varsavia, la voce di sone fanno per affrontare il sto progetto: uno specchio nostre paure. I suoni delle possibile tutti i rumori pro- una donna finlandese che social distancing. Attività che delle nostre differenze ma so- città stanno cambiando radi- dotti in ogni parte del mondo, legge estratti di storie di possono ovviamente essere prattutto di quanto siamo calmente durante questa infi- Fowkes ha deciso di creare Roald Dahl ai suoi figli in iso- tradotte in registrazioni so- tutti uguali, fratelli del nita pandemia e allora a una mappa interattiva con i lamento. Suoni che, come ha nore”, come il rumore di una mondo. “Questo è un mo- qualcuno è venuta l’idea di re- nuovi e inediti rumori pro- spiegato l’ideatore, possono pietanza in padella, una tele- mento davvero unico in cui il gistrarli, a futura memoria. dotti in questo momento diffi- essere classificati in quattro fonata a un parente lontano. mondo sembra non aver mai Si tratta di Stuart Fowkes, cile nelle città di tutto il aree: quelli esterni ma nati a Nella terza categoria, i suoni suonato prima. In nessuna che ha così lanciato uno dei mondo e non solo. È possibile causa della pandemia, come del mondo naturale, che rie- delle nostre vite il mondo è progetti artistici più belli di così ascoltare la canzone gli applausi e il suono delle mergono proprio nel mo- mai sembrato come adesso”, questo triste periodo: dopo Anti-Coronavirus in Senegal, campane; quelli che proven- mento in cui la presenza ha spiegato Stuart Fowkes al avere raccolto nel sito Cities gli applausi agli operatori sa- gono dall’interno delle case, umana diminuisce, mentre la The Guardian. I licheni monitoreranno l’inquinamento Anna Paparo l'università Federico II di scopiche ha permesso loro di Napoli. Inoltre, la ricerca è riuscire ad individuare nel- Tutti noi sappiamo benis- stata recentemente pubbli- l'abrasione dei freni la prin- simo che i licheni nascono cata sulla rivista “Applied cipale sorgente delle polveri dall’unione simbiotica tra sciences”. sottili magnetiche (ad alto un’alga e un fungo, un le- Come riportato dal team di contenuto in metalli pesanti) game praticamente indi- scienziati impegnati nella ri- nel capoluogo lombardo. Un struttibile. Uniti per la vita e cerca, “le proprietà magneti- metodo davvero innovativo per loro non vale affatto la che dei licheni trapiantati ed per tenere sotto controllo formula “finché morte non ci esposti in città costituiscono l’asticella dell’inquinamento separi”. Se muore una anche un valido indicatore del co- atmosferico. Non appena il l’altro non ha possibilità di siddetto bioaccumulo di me- prototipo sarà collaudato de- esistere. E viceversa. A fare talli pesanti - quali ferro, finitivamente, potrebbe es- notizia è il fatto che si voglia cromo, rame e antimonio - sere utilizzato anche nelle utilizzare questi organismi emessi principalmente dalle altre grandi metropoli d’Ita- particolari, apparentemente 'frenate' di automobili e lia e – perché no – anche semplici come delle vere e mezzi di trasporto”. Conti- esportato a livello internazio- proprie “centraline” per il nua a spiegare il dottor Aldo che e morfologiche delle pol- semplice e veloce da misu- nale, così da utilizzare ciò che monitoraggio dell'inquina- Winkler, tecnologo dell'Ingv veri sottili accumulate dai li- rare, utile alla caratterizza- la natura stessa ci mette a di- mento dell'aria a Milano. E in prima linea nella ricerca e cheni trapiantati ed esposti zione dell'inquinamento sposizione per salvaguardare questo è l'oggetto dello studio coautore dell'articolo pubbli- per tre mesi in venticinque atmosferico di origine antro- la sua e la salute di tutto il condotto dall'Istituto nazio- cato, dicendo che in questo siti nella città di Milano. In pica in tempi rapidi e con mondo. Chi l’avrebbe mai nale di geologia e vulcanolo- studio sono state esaminate e questo contesto la suscetti- costi contenuti. Inoltre, la detto che l’inquinamento ha i gia (Ingv), con il supporto comparate quelle che sono le vità magnetica dei licheni co- combinazione di analisi chi- giorni contati grazie a dei dell'università di Siena e dal- proprietà magnetiche, chimi- stituisce un parametro miche, magnetiche e morfo- semplici licheni?
Le acque potabili e la loro riserva Italia sprecona. Il consumo d’acqua pro capite l’anno è di centosessanta metri cubi Tina Pollice lemmi che preoccupano sono: l’inquinamento dei fiumi a se- L’acqua è il bene più prezioso guito degli scarti delle lavora- che abbiamo e va tutelato con zioni industriali come avviene tutti i mezzi possibili. L’ONU, in Veneto; gli idrocarburi che da sempre impegnata nella rischiano di contaminare le sensibilizzazione per un uso so- falde acquifere della Basilicata; stenibile di questo bene co- le infrastrutture, poche, se mune, celebra ogni anno la pensiamo ai depuratori che do- Giornata Mondiale dell’acqua. vrebbero intercettare lo smal- La ricorrenza è stata istituita timento delle acque reflue nei nel 1992 dall’Onu e tra l’altro si mari o nei fiumi. Ultimo, ma prefigge di dare accesso all’ac- non meno importante, il riscal- qua potabile a tutti i cittadini. damento climatico che pro- Il nostro Paese così ricco di sciuga gli invasi e fa impazzire acqua, tanta, da far declamare le piogge. C’è poco da esser al sommo Petrarca il celebre tranquilli, dati confermano una “Chiare fresche e dolci acque”, diminuzione del livello degli in- è ancora tale? Sembrerebbe di vasi nel mondo, la tropicalizza- sì anche se con diversi e preoc- zione in Italia è un fatto, e, cupanti allarmi. Allarmi che aumenterà le disuguaglianze sono di natura tecnica ma tra chi ha più acqua e chi non anche e soprattutto etico-cultu- ne ha. Altra criticità è la fram- rali. Per cominciare lo spreco mentarietà della gestione delle d’acqua potabile derivante da acque nonostante la legge Galli tubazioni bucate, vecchie e da del 94 preveda un Ato (Ambito allacci abusivi che non consen- territorialmente ottimale) su tro la privatizzazione dell’ac- pro capite annui nel 2017), il ratori viene usato per l’agricol- tono ai gestori di reperire fondi base provinciale, i Comuni non qua”. Il consumo d’acqua pro 60% in più rispetto alla media tura ed anche per fare biome- necessari da reinvestire per gli ne vogliono sapere e conti- capite l’anno è di 160 m³ per europea. Un consumo, quello tano per i bus, però, mentre ammodernamenti degli im- nuano a gestire le infrastrut- l’Italia, 90 m³ per la Francia, 60 delle acque minerali da farsi ri- Israele ricicla l’80% di quest’ac- pianti. Se si considera che la ture inficiando una gestione più m³ per la Germania. A ben ve- salire allo scandalo dell’atra- qua, la Spagna il 16%, noi ap- media europea di dispersione è articolata ed omogenea. Acqua dere siamo i più spreconi d’Eu- zina (anni 80) e nella risposta pena e solo il 5%. C’è molto da del 15% a fronte del 42% ita- bene comune. Nel giugno 2011, ropa (e secondi nel mondo) del governo che alzò i limiti di lavorare, ma soprattutto ascol- liano, ci rendiamo conto della 26 milioni di italiani si sono anche per consumo di acqua potabilità per evitare il panico. tare quanto ci viene suggerito gravità del problema. Altri di- espressi in un referendum “con- minerale in bottiglia (118 litri Il riciclo delle acque dei depu- dalla scienza. I fattori che influenzano la diffusione del polline I venti moderati e le temperature elevate sono tra le principali cause Gennaro Loffredo vosa la concentrazione dei pol- atmosfera. lini in atmosfera è bassa. Le Il monitoraggio, svolto su scala Quasi 18 milioni di italiani sof- piante, infatti, tendono a trat- regionale e nazionale, è realiz- frono di allergie ai pollini detta tenere il polline per poi libe- zato dall’istituto di Scienze anche “pollinosi o raffreddori rarle in condizioni meteo più dell’Atmosfera e del clima del da fieno” e purtroppo questo favorevoli. Attenzione però alle CNR di Bologna (ISAC-CNR). numero è in costante aumento ore immediatamente succes- Sul sito dell’Isac - CNR soprattutto nei paesi industria- sive ai temporali e agli intensi (www.isac.cnr.it/aerobio/aia/re lizzati e quindi anche in Italia, acquazzoni, perché la forte dir.html) si trova, aggiornato soprattutto nei mesi di Aprile e pioggia è in grado di frantu- ogni mercoledì, un bollettino Maggio. Il polline è l’elemento mare in particelle più piccole il dei pollini prodotto sulla base riproduttivo emesso dagli or- polline e quindi renderlo mag- delle osservazioni della setti- gani maschili delle piante ed è giormente allergizzante e con mana precedente. Oltre ad una talmente piccolo che non si può più facilità riusciranno a pene- previsione orientativa dell’ini- vedere ad occhio nudo. Il tra- trare nelle vie respiratorie delle zio e della fine dei pollini prin- sporto del polline dal fiore ma- anche si che la diffusione e la verno mite, con temperature al persone. Insomma le condizioni cipali, l’Isac spiega che non è schio al fiore femmina avviene permanenza del polline in at- di sopra delle medie e con poche favorevoli alla pollinazione e possibile fornire indicazioni o attraverso gli insetti oppure mosfera venga notevolmente gelate notturne, favorisce un sfavorevoli per i soggetti aller- precise sugli andamenti per pe- sfruttando un elemento meteo- aumentata. Ma quali sono gli anticipo dell’inizio della sta- gici sono le giornate soleggiate, riodi superiori ad una setti- rologico, ossia il vento. In una altri elementi meteorologici che gione allergica, perché saranno i venti moderati e le tempera- mana. Questo è dovuto al fatto giornata ventosa, infatti, le influenzano il sorgere dei sin- anticipate a sua volta la ripresa ture elevate e mediamente che l’attività dei pollini è stret- piante liberano una grande tomi allergici? Un buon soleg- vegetativa e la fioritura delle oltre i 20-25°C. Dal 1985 in Ita- tamente correlata con le condi- quantità di pollini ed hanno più giamento e una forte piante e quindi la liberazione lia è attiva una rete di monito- zioni climatiche e pertanto possibilità di raggiungere il escursione termica tra la notte dei pollini. Ma il vero alleato raggio che misura la anche le previsioni dell’anda- fiore femmina dando vita al- e il giorno favoriscono la libera- degli allergici è sicuramente la concentrazione dei principali mento sono vincolate alle pre- l’impollinazione. Il vento fa zione dei pollini. Inoltre un in- pioggia. In una giornata pio- pollini di interesse presenti in visioni meteorologiche.
Le acque meteoriche di prima e di seconda pioggia In Campania manca una regolamentazione per il trattamento e le modalità di separazione Pasquale Falco C’è un ordine di arrivo delle acque meteoriche? Ovverosia c’è un’acqua di prima pioggia, che arriva prima, e un’acqua di seconda pioggia, che arriva dopo? Ebbene, è proprio così. È noto come le acque meteori- che abbiano la capacità di “pu- lire” la superficie su cui incidono e come si carichino di sostanze inquinanti, in misura diversa e correlata ai vari “gradi di sporcamento” delle superfici su cui cadono. Per favorire l’inquadramento dei diversi flussi, ai fini del- l’autorizzazione allo scarico, è stata proposta la tabella 1. In essa vengono messe in rela- zione anche le caratteristiche delle superfici su cui impat- tano le acque meteoriche rela- tivamente alla presenza dell’impermeabilizzazione e alla presenza di un sistema di captazione e collettamento della superficie incidente, ini- separando quelle “che cadono In Campania non è stata effet- regolamentazione circa i trat- delle acque meteoriche. zialmente sporca, e permet- prima” (acque di prima piog- tuata alcuna regolamenta- tamenti e le modalità di sepa- Per essere più precisi, però, il terà alla pioggia che cade gia) da quelle che “cadono zione in merito; ciò nonostante, razione delle acque di prima diverso carico inquinante, che dopo, su quella superficie già dopo” (acque di seconda piog- molti opifici hanno adottato gli pioggia da quelle di seconda acquisiscono le acque meteori- dilavata, di risultare poco, o gia); questa disciplina è neces- accorgimenti dettati dalle di- pioggia e il loro trattamento, che dilavanti, è funzione per niente, carica di inqui- saria soprattutto per quelle scipline adottate da altre re- sono stati, comunque, adottati anche della durata della preci- nanti. attività (per es. impianti di gioni, quale ad esempio la accorgimenti finalizzati a ri- pitazione; infatti, un’acqua di- Proprio per limitare l’impatto trattamento rifiuti) dove sia Lombardia (Legge Regionale durre il rischio di inquina- lavante è più carica di ambientale delle acque dila- elevato il rischio di dilava- n. 4 del 24/03/2006, recante la mento ambientale correlato. inquinanti quando cade su vanti, il Testo Unico Ambien- mento da superfici impermea- “Disciplina dello smaltimento Le preliminari definizioni tec- una superficie più sporca, ma tale (D. Lgs 152/2006, art. 113 bili scoperte di sostanze delle acque di prima pioggia e nico-normative, gli accorgi- è più carica di inquinanti co.3) concede alle Regioni la pericolose o di sostanze che di lavaggio delle aree menti adottati e le modalità di anche se cade prima. Cadendo facoltà di disciplinare le im- creano pregiudizio per il rag- esterne”). separazione saranno delineate per prima, svolgerà, in tal missioni di acque dilavanti, giungimento degli obiettivi di In diversi opifici campani, no- in un prossimo numero. modo, una azione di pulizia differenziando e, soprattutto, qualità dei corpi idrici. nostante non sia in vigore una (Prima parte) Tab 1
L’impegno del Cnr nella risposta all’emergenza Covid-19 Il Consiglio nazionale delle ri- individuare i soggetti da valu- grandi insiemi di dati pre- cerche (Cnr) è attivamente tare prioritariamente. sente sul territorio nazionale. impegnato nella risposta al- L’obiettivo è mettere in con- Sono già stati sviluppati stru- l’emergenza Covid-19. Grazie tatto i Medici di medicina ge- menti in grado di operare alle sue caratteristiche di in- nerale (Mmg) con il analisi di tipo epidemiologico terdisciplinarità e alla sua ca- cittadino/paziente per una e di monitoraggio e predizione pacità di tradurre la ricerca di consultazione preventiva. Il dell’andamento futuro della base in soluzioni applicative, sistema fornisce un supporto diffusione spaziale e tempo- l’Ente è in grado di fornire so- decisionale che classifica i po- rale dell’epidemia. luzioni innovative e in tempi tenziali scenari Covid19 in Oltre a queste attività più ra- rapidi, attraverso la sua rete funzione del rischio, consen- pidamente implementabili, è integrata di Istituti, capillar- tendo una valutazione dina- importante sottolineare come mente distribuita sull’intero mica dello stato del paziente la vocazione fondamentale del territorio nazionale, e con il attraverso uno specifico as- Cnr resti la ricerca scientifica. suo grande patrimonio sessment. Sotto questo aspetto, l’Ente è umano. Supporto telematico alla in grado di fornire, tramite le In particolare, a supporto didattica/assistenza. Sono proprie competenze e il suo della gestione dell’emergenza state sviluppate piattaforme personale, supporto di consu- Covid-19, di seguito alcune per l’erogazione di servizi a lenza tecnico/scientifica a linee di azione implementa- distanza utili per la didattica, tutti i soggetti coinvolti nella bili ed in parte implementate per l’assistenza remota ad an- gestione dell’emergenza. nel breve periodo. ziani e convalescenti Covid 19 Supporto tecnico/scienti- (home care), per attività di fico a certificazione e ade- tipo ludico in età infantile. Il guamento di apparec- tutto a supporto sia della ge- chiature/Dpi, quali la veri- stione quotidiana dell’attuale fica della conformità ai para- regime di isolamento forzato, metri di legge di Dpi sia per aiutare il graduale (mascherine) prodotte in Ita- rientro alla normalità, nel pe- lia in deroga all’obbligatorietà riodo di transizione che neces- del marchio Ce, e l’adegua- sariamente caratterizzerà la mento delle valvole per respi- fase di riduzione dell’inten- ratori da utilizzarsi in terapia sità dell’epidemia. I sistemi sub-intensiva che consentano proposti sono adattabili a per- derivazioni multiple, permet- corsi di formazione a distanza tendo l’assistenza a più pa- per lavoratori in regime di zienti. smart-working o in attesa in Sviluppo di materiali in- generale di rientrare nei luo- novativi. È in fase avanzata ghi di lavoro, nel rispetto dei di realizzazione un prototipo provvedimenti governativi. di materiale da utilizzarsi nei Analisi di dati complessi. Dpi (mascherine) con pro- Il Cnr esprime la maggiore prietà antivirali. Il prototipo potenza di calcolo e analisi di è in fase di verifica per la sua capacità di abbattere la carica virale e potrebbe essere rapi- damente licenziato per la pro- duzione in serie. Sviluppo/preparazione di reagenti e materiali di uti- lizzo per i presidi sanitari. I nostri Istituti sono in grado di collaborare da subito, ad esempio, alla produzione di soluzioni disinfettanti, di cui inizia ad avvertirsi carenza sul mercato, da fornire ai pre- sidi ospedalieri/strutture sa- nitarie. Telemedicina. Sono allo stu- dio soluzioni in grado di of- frire il monitoraggio a distanza per il controllo epi- demiologico/clinico dei pa- zienti. Tra le altre, è in fase avanzata l’adattamento di una App specifica, che con- sente di effettuare analisi di rischio e triage a distanza e di
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica BiorXiv Il disgelo dei ghiacciai può liberare virus e batteri Bruno Giordano taggi nelle aree fredde del qualsiasi contaminazione e pianeta, è possibile quindi hanno poi utilizzato tecniche Ai tempi del coronavirus, ri- fare un viaggio nel tempo per di microbiologia per decifrare schia di passare sotto traccia capire quali fossero le condi- il resto delle informazioni ge- la pubblicazione di uno studio zioni del nostro pianeta e netiche congelate nelle carote sulla autorevole rivista scien- quindi dell’atmosfera nel pas- di ghiaccio. Si tratta di agenti tifica BiorXiv, che mette nero sato. Lo studio delle carote di patogeni che potrebbero libe- su bianco il vero rischio sani- tario dei prossimi anni, cau- sato dallo scioglimento dei ghiaccio ha permesso di rico- struire la storia climatica fino a 15mila anni fa. Ora il ri- rarsi nell’aria ed entrare in contatto con le falde acqui- fere: tra questi il vaiolo, l’an- Correlazioni tra smog ghiacci. Lo studio, pubblicato schio è che, per effetto del trace e persino la peste a inizio gennaio, presenta i ri- sultati di un progetto di ri- cerca iniziato nel 2015 da un cambiamento climatico, lo scioglimento dei ghiacci, li- beri i batteri intrappolati per bubbonica, oltre ad altre ma- lattie sconosciute. Tutto que- sto potrebbe accadere perché, e demenza senile team di ricercatori statuni- tutto questo tempo. mentre in condizioni normali Che l’inquinamento sotto ogni suo aspetto sia tensi e cinesi, che hanno ana- Facendo arretrare anche i ogni estate nel permafrost si dannoso per la salute di tutti noi è cosa ormai lizzato il contenuto microbico grandi ghiacciai himalayani, scioglie uno strato di circa 50 più che risaputa. Ma forse non si sa ancora che delle carote di ghiaccio prele- la crisi climatica può rila- cm di ghiaccio che d’inverno c’è un legame tra inquinamento e il rischio di vate nell’altopiano del Tibet. sciare nell’atmosfera antichi torna a formarsi, con il riscal- ammalarsi di demenza. Infatti, è venuto fuori I ricercatori hanno perforato virus sconosciuti e quindi po- damento globale la copertura che in un caso su due la demenza indotta dallo uno strato di ghiacciaio pro- tenzialmente pericolosi per glaciale è in costante diminu- smog si deve al fatto che l'aria inquinata fa- fondo 50 metri per ottenere l’uomo che non ha gli anti- zione. Lo scioglimento dei vorisce problemi cardiovascolari come l'ictus. A due campioni, e attraverso corpi necessari per affron- ghiacciai significa soprattutto rivelarlo è stato uno studio diretto dalla Dot- l’analisi microbiologica, hanno tarli. I virus immagazzinati la scomparsa di archivi virali toressa Giulia Grande, una scienziata italiana identificato 33 gruppi di virus, nel ghiaccio sono particolar- e microbici insostituibili per che lavora presso l'Istituto Karolinska di Stoc- 28 dei quali sconosciuti e se- mente complicati da estrarre gli scienziati, fondamentali colma e pubblicato sulla rivista Jama Neuro- polti da millenni. Il ghiaccio e studiare, perché possono es- per indagare sull'origine logy. In particolare, la ricerca ha coinvolto rappresenta per gli scienziati sere facilmente contaminati stessa della vita e l'emergere quasi tremila individui di età media pari a set- un archivio che consente di da elementi esterni. Gli scien- della biodiversità sul nostro tantaquattro anni, il cui stato di salute è stato studiare cosa è accaduto nel ziati hanno seguito un proto- pianeta. A proposito di rischi monitorato per un tempo medio di circa undici passato. Attraverso i caro- collo meticoloso per prevenire futuri, il Global risk report anni. Nel corso di questo periodo sono stati re- 2020 del World economic gistrati ben trecento sessantaquattro casi di de- forum, sostiene che tra i dieci menza. Gli esperti hanno, poi, confrontato i rischi globali più probabili, i livelli di smog cui gli anziani sono stati esposti primi cinque sono ambientali. anno dopo anno. Così, hanno scoperto – come Tra i dieci rischi globali di ha ben spiegato la Dottoressa Grande – che il maggiore impatto distruttivo, rischio di demenza cresce al crescere dei livelli i rischi ambientali si trovano di inquinamento atmosferico (nel nostro studio al primo, terzo e quarto posto. abbiamo valutato il particolato fine PM2.5 e gli Le epidemie globali sono con- ossidi di azoto). "Abbiamo scoperto – ha conti- template, ma con impatti mi- nuato a spiegare – che il rischio di demenza nori. Il problema è che per cresce al crescere dei livelli di inquinamento contrastare il rischio clima- atmosferico (nel nostro studio abbiamo valu- tico, il più probabile e più im- tato il particolato fine PM2.5 e gli ossidi di pattante, non basta scoprire azoto)". È stato poi osservato che il rischio di un vaccino. demenza aumenta del cinquanta per cento per un aumento della concentrazione di PM2.5 di 0,88 µg/m3 (microgrammi/metro cubo) e che il rischio di demenza aumenta del quattordici per cento per un incremento di 8,35 µg/m3 della concentrazione di ossidi di azoto. Quindi, si di- rebbe che ci sia un legame tra la presenza del- l’uno e l’insorgere dell’altra. Nello studio è stato anche osservato un importante ruolo delle malattie cardiovascolari e in particolar modo di ictus alla base dell'associazione tra smog e demenza abbiamo calcolato che quasi il cin- quanta per cento dei casi di demenza da inqui- namento era dovuto allo sviluppo di ictus. Tutto ciò ha portato a sospettare che l'effetto dell'inquinamento a livello cerebrale possa es- sere almeno parzialmente spiegato dall'effetto dannoso dello smog a livello cardio e cerebro- vascolare. Davvero una scoperta importante nel campo medico, che potrà dare un ulteriore freno alle attività dell’uomo dannose per l’am- biente e a questo punto anche per la salute di tutti noi. A.P.
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