INDUSTRIA CERAMICA 4.0 - L'evoluzione del comparto ceramico tra innovazione, sostenibilità e nuove sfide - Confindustria Ceramica
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INDUSTRIA CERAMICA 4.0 L’evoluzione del comparto ceramico tra innovazione, sostenibilità e nuove sfide I l Distretto ceramico Tra le innovazioni più rilevanti dell’Emilia-Romagna è uno dei introdotte, oltre a quelle che settori industriali di punta della consentono la realizzazione di lastre regione. Anche di fronte alla crisi di grandi formati, c’è la tecnologia economica, che non ha risparmiato digitale di stampa. Questa, accanto questo settore nell’ultimo decennio, a innegabili miglioramenti a le aziende hanno continuato livello produttivo e negli aspetti a perseguire l’innovazione ambientali e di sicurezza e salute tecnologica e dei processi e il dei lavoratori, ha portato con sè miglioramento delle performance l’emergere di alcuni problemi ambientali, nella consapevolezza relativi a cattivi odori dagli che la sostenibilità è diventato un impianti. elemento chiave per mantenere la Il controllo delle emissioni competitività a livello globale. odorigene rappresenta, anche per Oggi, anche grazie a un confronto le agenzie ambientali, una nuova continuo tra istituzioni e imprese, frontiera di ricerca: l’assenza di l’impatto ambientale del distretto riferimenti normativi specifici e la si è ridotto, raggiungendo livelli complessità degli elementi in gioco di eccellenza rispetto ai parametri richiedono un approccio che tenga europei, in termini di emissioni in considerazione molteplici aspetti, di inquinanti, consumi energetici con l’obiettivo di limitare i disagi e idrici. Inoltre, è aumentato il sul territorio, anche con interventi riutilizzo degli scarti in un’ottica di di prevenzione. economia circolare. (SF)
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 QUALITÀ E INNOVAZIONE PER UN FUTURO PIÙ SOSTENIBILE LE IMPRESE CERAMICHE DELL’EMILIA-ROMAGNA CONSIDERANO LA SOSTENIBILITÀ DI PROCESSI E PRODOTTI UN VALORE AGGIUNTO PER LA COMPETITIVITÀ CREDONO NELLA SOSTENIBILITÀ DEI PROCESSI E DEI PRODOTTI. L’IMPEGNO SI CONCRETIZZA IN PERFORMANCE DI TUTTO RILIEVO, NUMEROSE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI E VALORIZZAZIONE DEI SOTTOPRODOTTI. INDUSTRIA CERAMICA I l settore ceramico è uno dei traini FOTO: R. BRANCOLINI dell’economia dell’Emilia-Romagna. Conta su oltre 90 imprese che danno lavoro a più di 17 mila persone; produce 380 milioni di metri quadrati di piastrelle, pari al 90% della produzione nazionale. C’è però anche un altro aspetto che lo rende particolarmente interessante. Le imprese ceramiche credono nella sostenibilità dei processi e dei prodotti. La considerano un valore aggiunto per la competitività e investono in ricerca, qualità e innovazione tecnologica. Un impegno che si iscrive nella nuova pagina di politiche green varata dalla Regione per rendere l’economia sempre più circolare e favorire la transizione verso la low carbon economy, per l’efficienza (Epd) del settore ceramico: l’anticamera L’istanza di riconoscimento degli energetica e il ricorso all’energia verde, per per realizzare il Made green in Italy e un scarti ceramici come sottoprodotti è migliorare gli standard di qualità dell’aria passo verso il green public procurement. arrivata al Coordinamento permanente e ridurre il consumo di materie prime. Nel campo delle certificazioni, il dei sottoprodotti direttamente da comparto è al vertice per la certificazione Confindustria Emilia-Romagna. Dal 2012 la Regione ha sottoscritto con Ecolabel: il 91% delle imprese certificate a Confindustria Ceramica un Accordo livello nazionale è emiliano-romagnolo. È con questo approccio partecipativo per l’elaborazione di dati di rilevanza che la Regione sta esplorando nuove ambientale, tuttora vigente. L’intesa la L’ultima frontiera è stata traguardata vie dello sviluppo all’insegna della impegna a trasmettere ogni anno i dati nel campo dei sottoprodotti. La legge sostenibilità, elemento di rilievo anche sui parametri ambientali e le emissioni regionale sull’economia circolare, perché il distretto della ceramica si sta in suo possesso; Confindustria Ceramica prima in Italia, ha l’obiettivo di fare dei trasformando in un’importante meta di li rielabora e produce il Rapporto rifiuti nuove risorse, disaccoppiando la turismo industriale con il brand Ceramic ambientale di settore sulle prestazioni crescita dall’uso delle materie prime. Land. delle aziende affiliate. Per questo è stato istituito l’Elenco Nel 2017, i flussi verso questo territorio Quello riferito al 2015 conferma regionale dei sottoprodotti: gli scarti di hanno segnato aumenti a due cifre: performance avanzate delle nostre imprese processi produttivi che, se soddisfano +13,2% di arrivi e +16% di presenze. ceramiche per tutti i 35 indicatori le condizioni richieste dalla normativa, I successi non sono mai casuali, ma ambientali analizzati. Le emissioni dei possono essere riutilizzati nello stesso o sono frutto di una ricerca incessante principali inquinanti (fluoro e polveri), in altri processi di produzione. A oggi ne di soluzioni migliorative e compatibili. calcolate per ogni piastrella prodotta, abbiamo classificati sei: noccioli di pesca Una strategia che abbraccia il mondo sono pari al 20% di quelle di fine anni e albicocca, sale della lavorazione delle economico e le istituzioni, in un gioco Novanta e ben al di sotto dei limiti carni, liquor nero, residui verdi del mais di squadra che mette al vertice qualità e posti dall’Europa per l’applicazione dolce e – ultimi riconosciuti – polveri e innovazione, elementi su cui puntare per delle migliori tecniche disponibili (Bat); impasti da ceramica cruda o cotta; formati risolvere anche le criticità aperte e per un lo stesso per il piombo. Il 70% del integri o frammenti cotti. costante miglioramento delle performance. fabbisogno idrico proviene dal riciclo L’iscrizione all’Elenco è una sorta di delle acque reflue. Il riutilizzo degli scarti “marchio di qualità” che garantisce prima Paola Gazzolo solidi (piastrelle rotte) copre il 15% del di tutto le aziende sulla correttezza e fabbisogno di materie prime. Assessore alla difesa del suolo e della costa, l’adeguatezza del percorso produttivo protezione civile e politiche ambientali e della La disponibilità di dati derivante seguito, dando un contributo rilevante per montagna, Regione Emilia-Romagna dall’Accordo ha consentito di definire la evitare il consumo di materie prime e per Dichiarazione ambientale di prodotto la prevenzione della produzione di rifiuti. 32
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 UN APPROCCIO INTEGRATO PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE IL CONFRONTO CONTINUO TRA ISTITUZIONI E IMPRESE, IN CORSO DA MOLTI ANNI NEL DISTRETTO CERAMICO DELL’EMILIA-ROMAGNA, È FONDAMENTALI PER METTERE A PUNTO PROCESSI PIÙ RISPETTOSI DI AMBIENTE E SALUTE. TRA LE NUOVE E COMPLESSE SFIDE CHE RICHIEDONO UNA RISPOSTA SU MOLTI LIVELLI, C’È QUELLA RELATIVA AL DISAGIO OLFATTIVO. L a collaborazione tra Confindustria anche nella continua evoluzione delle Ceramica e le istituzioni locali e tecniche, per accompagnare la messa a regionali, con la partecipazione punto dei processi di produzione in un dei loro enti strumentali di controllo e sistema, come quello ceramico, che si è vigilanza (Arpae e Ausl), in corso ormai aperto ai nuovi materiali, per favorire lo da molti anni in Emilia-Romagna, è uno sviluppo green delle produzioni. degli esempi più efficaci e maggiormente L’innovazione tecnologica che ha esemplificativi dell’applicazione caratterizzato il settore ceramico dei principi alla base dello sviluppo negli ultimi anni, e che proseguirà nel sostenibile e dell’economia circolare. futuro, ha infatti portato a produzioni L’obiettivo comune è quello di conseguire ceramiche indirizzate su nuovi formati un livello elevato di protezione e differenti destinazioni d’uso dei dell’ambiente, attraverso l’applicazione materiali. Ha previsto l’introduzione di di un approccio integrato, la definizione nuove tecnologie di stampa, con enormi di valori limite di emissione, l’utilizzo sviluppi in termini di obiettivi estetici delle migliori tecniche disponibili, nel e performance ambientali, ma ha anche rispetto delle specificità produttive e delle generato impatti inaspettati, che hanno condizioni ambientali locali. aperto nuove sfide. Sono fondamentali il dialogo e il Ad esempio, l’applicazione della stampa confronto continuo tra autorità digitale con inchiostri progettati per competenti e gestori, per garantire la la specifica applicazione e contenenti così come di coloro che producono e continua evoluzione armonica di un agenti veicolanti tra cui solventi alifatici, forniscono le istallazioni e gli impianti di rapporto positivo che deve basarsi glicol-eteri ed esteri/poliesteri di acidi produzione, ovvero di abbattimento delle sull’applicazione delle norme e svilupparsi grassi, per lo più diversi da quelli usati emissioni. nell’adozione di tecniche di gestione che per i decori serigrafici, possono portare Data la complessità dei fenomeni, gli valorizzino al meglio la competitività e alla formazione di composti organici con strumenti della conoscenza devono l’innovazione. Per questo è necessaria una basse soglie olfattive (e quindi disagio potenziarsi con le competenze necessarie, grande attenzione alle nuove conoscenze, dovuto agli odori), che si sviluppano nella dalla modellistica agli strumenti di base per l’elaborazione di dati di rilevanza fase di cottura. assessment degli impatti socio-sanitari, alla ambientale. Il sistema di scambio La problematica ha assunto una comunicazione, ai moderni strumenti di reciproco di queste conoscenze condivise, rilevanza significativa su quasi tutto il partecipazione dei cittadini. con modalità e strumenti comuni, è stato territorio regionale, con delle situazioni La tematica assume rilevanza generale, avviato sin dal 2010, da quando i dati di fortissima criticità locale. Impatti un esempio paradigmatico di come sono inviati dalle aziende alla pubblica nuovi, per natura estremamente sia necessario accompagnare i percorsi amministrazione tramite il portale Aia complessi, difficilmente interpretabili dell’economia circolare e della green regionale, direttamente in formato e rappresentabili in modelli lineari di economy con grande attenzione e forte elettronico, in coerenza con i principi del causa/effetto, con un numero di variabili capacità di previsione e analisi. Gli Codice dell’amministrazione digitale. molto consistente, che quasi mai consente insuccessi possono difatti rappresentare Un sistema che consente di leggere e la possibilità di replicare i casi di successo ostacoli difficilmente superabili per analizzare le prestazioni degli impianti nelle diverse realtà in cui i fenomeni si l’affermazione dei nuovi modelli di e predisporre un rapporto ambientale di ripropongono. produzione e consumo di cui il nostro settore, aggiornato annualmente. Gli strumenti di azione per la soluzione paese ha estremo bisogno. Per questo Si tratta di un’esperienza preziosa, su dei problemi non possono che sono necessarie iniziative di formazione cui è stato possibile svolgere in maniera essere i medesimi finora adottati. È integrata e multilivello, che garantiscano sistematica studi e approfondimenti sugli necessario potenziare le nostre capacità al “sistema distretto” di rispondere aspetti ambientali e di sostenibilità, che di integrazione, di informazione compiutamente alle istanze del territorio evidenziano una posizione di eccellenza, e comunicazione tra i soggetti e dei cittadini. con valori generalmente pienamente interessati, va allargata ulteriormente la conformi con le Bat e a volte in linea con partecipazione ai rappresentanti tecnici Giuseppe Bortone parametri anche ben più restrittivi. dei produttori dei composti e componenti Una base concreta su cui confrontarsi utilizzati nei processi di produzione, Direttore generale Arpae Emilia-Romagna 33
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 FARE SISTEMA PER MANTENERE LIVELLI DI ECCELLENZA LA PRODUZIONE CERAMICA ITALIANA DEVE AFFRONTARE SFIDE RILEVANTI PER MANTENERE IL RUOLO DI PRIMO PIANO NEL PANORAMA INTERNAZIONALE IN UN AGONE SEMPRE PIÙ COMPETITIVO. PER IL FUTURO DEL COMPARTO È IMPORTANTE CHE TUTTI GLI ATTORI DEL TERRITORIO COLLABORINO INSIEME PER CONIUGARE SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE. INDUSTRIA CERAMICA U n tempo utilizzata per igienizzare e sostenibilità, conseguendo progressi FOTO: CONFINDUSTRIA CERAMICA gli ambienti bagno e cucina, oggi tangibili e raggiungendo performance la ceramica made in Italy ricopre ambientali che hanno anticipato le Bat quasi tutte le superfici, domestiche e europee e sono diventate il modello pubbliche, di interni e di esterni, grazie da seguire per tutti i paesi che hanno all’innovazione continua nei formati, sviluppato la produzione di piastrelle. negli spessori, nelle texture superficiali, Oltre alla conformità alle normative nelle funzioni. vigenti, si è praticato un approccio Si tratta di un prodotto che nasce da integrato alla sostenibilità, lungo tutto materie prime naturali inesauribili, il ciclo di vita del prodotto. Non a caso come le argille, le sabbie e i feldspati, più molti prodotti italiani si fregiano delle genericamente definite alluminosilicati più importanti certificazioni mondiali (i componenti principali della crosta di prodotto e le piastrelle di ceramica si terrestre). Questi materiali, trattati con avviano a diventare il primo prodotto al le tecnologie più all’avanguardia in mondo ad avere una norma Iso che ne campo ambientale, prendono forma e codifica la sostenibilità. consistenza restando alluminosilicati In questo solco virtuoso si inserisce assolutamente stabili a garanzia della l’iniziativa di aggiornamento tecnico salute di chi vivrà gli ambienti rivestiti in presentata in queste pagine; un’utile ceramica. occasione di integrazione delle La storica cooperazione tra imprese conoscenze sul comparto affinché il e amministrazioni ha consentito al “sistema distretto” possa continuare a dare distretto ceramico di coniugare sviluppo le migliori risposte alle nuove sfide che Produzione Medio Oriente 864 - 5% mondiale: 17.076 milioni mq India 969 - 6% Cina° 10.603 - 62% Altri Asia 1.189 - 7% } Unione Europea 1.307 - 7% Italia 416 - 2% Altri UE 891 - 5% Altri Europa 637 - 4% ° stima Confindustria Ceramica Nafta 342 - 2% Altri America 1.099 - 7% Commercio Totale: 2,668 miliardi di mq Totale: 16,829 milioni di euro internazionale Italia 16%* Altri 15% in quantità (mq) Altri 21% e valore (¤) India 4% Italia 32%* Spagna 15% India 7% FIG. 1 CERAMICA MONDIALE Portogallo 1% Cina 26% Turchia 3% Inquadramento globale Messico 2% dell’industria italiana Brasile 3% Spagna 15% delle piastrelle di Cina 32% ceramica (anno 2016) Brasile 2% Turchia Portogallo 1% * internazionalizzazione inclusa Messico 3% Fonte: Confindustria 2% Ceramica. 34
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 si presentano e alle corrette istanze del 600 12% territorio e dei cittadini. Oggi l’intera produzione nazionale di piastrelle (416 milioni di m2, originati 500 10% per il 92% in Emilia-Romagna) costituisce solo il 2% della produzione mondiale. L’Italia, con i suoi 332 milioni 400 8% di m2 esportati, rappresenta il 16% del commercio mondiale di piastrelle; la quota italiana raggiunge poi il 32% se si FIG. 2 CERAMICA ITALIANA 300 6% considera il valore (figura 1). La ceramica italiana è quindi capace di giocare un ruolo di primo piano Investimenti (valori 200 4% espressi in milioni di nel panorama internazionale; tuttavia euro e percentuale sul il suo mantenimento in un agone fatturato). internazionale sempre più affollato 100 2% Fonte: Confindustria e competitivo ci pone davanti a sfide Ceramica. rilevanti. Tra queste ricordo: Investimenti - servizio al cliente: la capacità di offrire (milioni di euro) 0 0% non solo un prodotto valido, ma servizi % su fatturato 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 eccellenti lungo la catena del valore mediante completamento di gamma, Rispondere a queste sfide è la volontà servizi a monte e a valle nella catena di delle imprese, che infatti stanno CHI È distribuzione, assicurando servizi post compiendo uno sforzo senza precedenti vendita; per cogliere questo obiettivo affrontando rapidi mutamenti GIOVANNI è diventato imprescindibile avviare a impiantistici e organizzativi e mettendo SAVORANI soluzione la viabilità e lo scalo merci in campo ingenti risorse economiche. nuovo. La sostenibilità che stiamo La dinamica degli investimenti migliorando costantemente nelle settoriali, riportata in figura 2, è in effetti fabbriche non possiamo perderla sulle impressionante; anche negli anni della strade crisi si sono mantenute percentuali - innovazione di prodotto: intercettando intorno al 5% del fatturato e i dati del le domande nascenti nei diversi mercati, 2017 (anche grazie alla misura dell’iper- proponendo prodotti inediti, ricercando ammortamento dei beni strumentali) altri campi di applicazione, associando evidenziano investimenti pari al 9,3% funzioni innovative alle superfici; la del fatturato, una percentuale davvero capacità di innovare permette a un eccezionale per un settore manifatturiero. comparto di mantenere la leadership. Accanto a questo sforzo delle imprese, Giovanni Savorani è stato eletto il Resta la consapevolezza che quando si sempre declinato secondo il dna settoriale 6 giugno 2018 nuovo presidente innova non tutti gli effetti collaterali della ricerca della piena compatibilità di Confindustria Ceramica per il biennio 2018-2020. si conoscono. È segno di maturità il ambientale, occorre un eguale impegno 69 anni, nato a Faenza, nella sua saperli affrontare insieme, aziende, enti del territorio e delle sue istituzioni per carriera è stato responsabile preposti all’ambiente, amministrazioni, sostenere le trasformazioni necessarie. tecnico dell’azienda Cast, capo enti di ricerca, università e impiantistica, È oggi sempre più determinante fare fabbrica dello stabilimento sistema da parte del territorio per di Borgo Tossignano della trovando la soluzione ai problemi che si Cooperativa Ceramica di Imola, manifestano mantenere le condizioni di eccellenza del direttore vendite di Sacmi Imola, - flessibilità produttiva: accrescendo la settore ceramico. Ogni attore, sia esso direttore generale di Ceramiche capacità di rispondere in modo rapido banca, agenzia per l’ambiente, sindacati, La Faenza, direttore generale di ed efficiente a una domanda altalenante gestori di energia, enti locali avrà svolto Cooperativa Ceramica d’Imola. Nel luglio 2006 inizia la sua e all’esigenza di lotti produttivi sempre bene il proprio mandato se, tutti insieme, attività imprenditoriale fondando più piccoli; crescono le produzioni riusciremo a mantenere le condizioni Gigacer spa, di cui riveste il di semilavorati destinati a seconde di leadership nella capacità di esportare ruolo di Presidente del Consiglio lavorazioni a freddo ceramica nel mondo. di Amministrazione sin dalla Il futuro mondiale della ceramica made fondazione. - innovazione tecnologica: consolidando Gigacer spa opera in uno l’automazione dei processi e l’integrazione in Italy deve infatti essere costruito stabilimento nel distretto ceramico delle macchine per assicurare la oggi sulla base di un forte radicamento di Imola - Faenza con una capacità qualificazione del portafoglio prodotti e il territoriale e continuerà a contribuire allo produttiva di 1,2 milioni di metri controllo di costi e marginalità. Aumenta sviluppo, al benessere e alla qualità della quadrati e 73 dipendenti. In Confindustria Ceramica, notevolmente il bisogno di personale vita della nostra regione. Giovanni Savorani è membro del qualificato e di nuove competenze. Consiglio Generale dal 2013 e Diventa necessaria un’integrazione Giovanni Savorani della Commissione Normazione Tecnica; rappresenta l’Associazione sempre più forte fra industria e università Presidente di Confindustria Ceramica nell’Assemblea del Centro al fine di incrementare l’offerta di Ceramico. competenze direttamente formate per l’industria della ceramica. 35
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 PRODUZIONE CERAMICA E PROSPETTIVE DI SVILUPPO L’INDUSTRIA DI PIASTRELLE DI CERAMICA DEL DISTRETTO DI MODENA-REGGIO EMILIA STA VIVENDO UN’IMPORTANTE EVOLUZIONE PRODUTTIVA E TECNOLOGICA PER RISPONDERE ALLA RECESSIONE DELL’ULTIMO DECENNIO. L’IMPATTO AMBIENTALE DIMINUISCE E CRESCE IL RIUTILIZZO DI SCARTI IN UN’OTTICA DI ECONOMIA CIRCOLARE. INDUSTRIA CERAMICA L a serie storica della produzione 100 italiana di piastrelle di ceramica evidenzia una severa contrazione 50 dei volumi produttivi a partire dal 0 2008, chiaramente legata alla recessione FIG. 1 mondiale e alla irrisolta flessione del ciclo PRODUZIONE milioni di m2 -50 edilizio italiano. -100 Rispetto ai livelli dell’inizio degli anni Evoluzione della 2000, si producono oggi circa 200 produzione italiana di -150 ceramica nel periodo milioni di m2 in meno, corrispondenti 2000-2017 (Mm2). -200 a una contrazione del 33% (figura 1). Fonte: Confindustria Ceramica L’andamento segnalato si conferma anche -250 restringendo l’analisi alla produzione Annuo -300 realizzata nei territori delle due province Cumulato 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 di Modena e Reggio Emilia nelle quali la produzione è ridotta di oltre 165 milioni di m2. QUADRATI l ≤ 33 cm 33 cm < l ≤ 50 cm 50 cm < l ≤ 60 cm l > 60 cm Totale I prodotti 2015 16% 9% 17% 6% 48% 2016 14% 6% 19% 7% 46% Sotto il profilo tipologico si è ormai 2017 11% 5% 18% 9% 43% consolidato il processo sostitutivo a favore del grès porcellanato, che RETTANGOLARI rappresenta oggi l’88% del portafoglio prodotti, mentre rispetto ai formati si l ≤ 0 cm 30 cm < l ≤ 50 cm 50 cm < l ≤ 80 cm l > 80 cm Totale consolida la perdita di posizione di quelli TAB. 1 quadrati rispetto ai rettangolari, che oggi FORMATI 2015 2% 3% 28% 19% 52% costituiscono il 57% della produzione. 2016 2% 3% 27% 22% 54% Una evidente dinamica settoriale è anche Dettaglio della produzione quella dell’incremento delle dimensioni per formati. 2017 3% 4% 25% 25% 57% dei prodotti, con la progressiva Fonte: Confindustria Ceramica l = lato lungo introduzione dei cosiddetti “grandi “spessorati” con produzioni che variano formati”. Piastrelle 60×60, 80×80 o anche da 4 a 30 millimetri. Da un punto di Le evoluzioni tecnologiche 90×90 cm sono oggi uno standard e, spesso, il 60×60 cm rappresenta già il vista dell’uso delle risorse, le piastrelle a ridotto spessore impiegano meno materie L’affermazione delle superfici ceramiche “formato minimo” nella gamma. Il 44% di grande e grandissima dimensione è la delle piastrelle rettangolari ha oggi il lato prime e risultano più leggere nella fase di trasporto (a parità di m2 di superficie risposta all’evoluzione delle tendenze del maggiore più grande di 80 cm (tabella 1). rivestita). Non si può invece affermare design, che predilige superfici ampie e Anche il lessico tecnico settoriale si che assicurino anche una riduzione del continue, ma è divenuta anche un nuovo adatta a questa nuova realtà e si sta affermando la distinzione tra “piastrelle” consumo termico specifico (per unità di modo di produrre, che parte da grandi (fino a 1.200×1.200 mm) e “lastre” (oltre). peso) nella fase di cottura. Gli elementi formati modulari da cui ricavare diversi che influenzano il consumo dei forni sottomultipli. Da un punto di vista Certamente un altro trend produttivo sono infatti molteplici e, in genere, si tecnologico e impiantistico, la produzione caratteristico degli ultimi anni è riscontrano incrementi dei consumi di grandi lastre ha portato all’evoluzione l’ampliamento del range degli spessori energetici per unità di peso, rispetto agli dei sistemi di pressatura tradizionali, proposti sul mercato. Accanto al spessori tradizionali, sia per i prodotti introducendo nuove tecnologie di tradizionale spessore 11÷13 mm con spessori ridotti che per quelli ad alto formatura in grado di produrre lastre in vengono ora prodotti articoli “sottili” o spessore. grès con altezze superiori ai 4 metri. 36
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 FOTO: CONFINDUSTRIA CERAMICA INTRODUZIONE DI TECNOLOGIE DIGITALI DI STAMPA ASPETTI POSITIVI - Minor utilizzo di materie prime per smalti - Riduzione del fabbisogno idrico del processo (nella smaltatura tradizionale richiesti ~10 m3/1000 m2) - Minor produzione di rifiuti (utilizzo sostanzialmente integrale degli inchiostri, assenza di acque reflue da gestire, riduzione rifiuti di imballaggi) - Riduzione o assenza di fanghi da depurazione acque - Miglioramento delle condizioni dell’ambiente di lavoro (riduzione vapori, odori) e sicurezza TAB. 2 (pavimenti asciutti e non scivolosi) TECNOLOGIE DIGITALI - Riduzione dei consumi energetici ASPETTI CRITICI Aspetti ambientali e di sicurezza associati alle - Possibili emissioni, nella fase di cottura, di prodotti di degradazione parziale di sostanze organiche tecnologie digitali. TAB. 3 CONTRIBUTO CONTRIBUTO INQUINANTE “SETTORI PRODUTTIVI” SETTORE “CERAMICA EMISSIONI E LATERIZI” PM10 12% 4% Contributi dei “settori produttivi” e del NOx 14% 2,6% comparto “ceramica e laterizi “ alle emissioni COV 50% < 1% complessive in Emilia- SO2 82% 15% Romagna. Altro aspetto di innovazione tecnologica l’avvento delle tecnologie digitali non ha dall’evidenza che per le lavorazioni e produttiva collegato ai grandi formati portato al superamento dei limiti previsti. ceramiche non esistono esperienze e è l’accresciuta necessità di nuove fasi Il contributo del comparto ceramico alle conoscenze sufficienti per sostenere operative di fine linea, dedicate a emissioni regionali di composti organici tecnicamente l’indicazione di valori operazioni di squadratura, rettifica e taglio. volatili (Cov) è inferiore all’1% (tabella 3). limite di emissione odorigena, si è Queste lavorazioni vengono in molti casi Alcune sostanze organiche che delineato un approccio in linea con le oggi attuate “a secco” e rispetto al passato possono presentarsi nelle emissioni, previsioni del nuovo art. 272-bis del Dlgs determinano quindi una riduzione del ancorché non pericolose e presenti in 152/2006 che prevede di definire “criteri fabbisogno idrico e non generano fanghi concentrazioni estremamente ridotte, e procedure” per arrivare a regolare una da depurazione. L’installazione di nuove possono però presentare soglie olfattive materia oggettivamente complessa. macchine può richiedere interventi edilizi molto basse. Questo ha dato luogo, e determina un incremento del consumo in pochi casi isolati, a segnalazioni di elettrico complessivo. odori percepiti da parte di residenti Economia circolare L’introduzione di tecnologie digitali in prossimità di impianti ceramici. di stampa rappresenta poi una delle Il tema dei disagi olfattivi, lungi A differenza di altri settori produttivi, innovazioni più rilevanti registrate negli dall’essere una situazione generalizzata, l’industria ceramica è in grado di ultimi anni. Si tratta di un’innovazione è stato affrontato responsabilmente riutilizzare e “digerire” al proprio interno la necessaria e strategica per il settore dai gestori dei siti ceramici interessati maggior parte dei propri residui produttivi. ceramico: apre prospettive nuove in che, in coordinamento con le autorità La Regione Emilia-Romagna, con la termini di possibilità estetiche, nuovi locali e di controllo, hanno posto determina dirigenziale n. 16604 del utilizzi, flessibilità dei lotti produttivi in campo significativi investimenti 23/10/2017, ha individuato quattro ecc. La decorazione digitale del prodotto per caratterizzare il fenomeno sottoprodotti originati dal settore presenta rilevanti aspetti ambientali (inevitabilmente legato a percezioni ceramico che possono trovare un effettivo positivi per diverse matrici: drastica soggettive) e per ripristinare le condizioni e certo utilizzo all’interno del processo riduzione del fabbisogno idrico, assenza di ordinaria tollerabilità. produttivo ceramico. Le tipologie di fanghi da depurazione acque, riduzione Peraltro è l’intera filiera ceramica che sta indicate coprono, ad esempio, i cosiddetti di rifiuti da imballaggio, miglioramento affrontando questo aspetto secondo una scarti cotti e scarti crudi, le polveri da delle condizioni di lavoro degli addetti pluralità di approcci: accanto a interventi impianti di depolverazione, il polverino (tabella 2). di contenimento end of pipe si stanno da taglio e possono agevolare le attività di L’esperienza di alcuni siti produttivi ha ricercando soluzioni di tipo preventivo, sia utilizzo di questi materiali che, già oggi, evidenziato che la presenza di sostanze mediante molteplici riformulazioni degli consentono di risparmiare circa il 15% organiche a bassa volatilità nel prodotto inchiostri, sia attraverso riconsiderazioni delle materie prime vergini necessarie per ceramico in ingresso forno può portare a del layout impiantistico tradizionale. la fabbricazione dei prodotti, riducendo situazioni di non completa combustione Questa pluralità di attività consentirà così l’estrazione di materie prime da cava. di alcuni composti che possono quindi l’emergere di soluzioni diverse, idonee per L’utilizzo di residui nella fase di essere ritrovati nelle emissioni a valle del le differenti specifiche situazioni. preparazione dell’impasto interessa anche filtro fumi. scarti di altre produzioni e materiali Peraltro va ricordato che la presenza Ulteriore segno di responsabilità del provenienti da cicli di uso, come il vetro. di sostanze organiche nelle emissioni comparto sono le Linee guida per la ceramiche è già compiutamente regolata gestione delle modifiche Aia concordate Andrea Canetti fin dal 1995 dalla disciplina regionale e con le amministrazioni. Partendo Confindustria Ceramica 37
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 NUOVI INVESTIMENTI E SVILUPPI TECNOLOGICI NEGLI ULTIMI ANNI SI SONO MOLTO DIFFUSI IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI SUPERFICI CERAMICHE DI GRANDE FORMATO, IN CUI L’ITALIA È LEADER MONDIALE, E DI PRODOTTI CON SPESSORE VARIABILE. DAL PUNTO DI VISTA DELL’IMPATTO AMBIENTALE, QUESTA TENDENZA POTREBBE PORTARE A UN MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE. INDUSTRIA CERAMICA G ià diversi decenni fa si era 2017; Polonia, Turchia e Indonesia ne manifestata la tendenza a contano tre ciascuna; due gli impianti produrre piastrelle di dimensioni attivi in Germania, Russia, Thailandia, sempre più grandi. Negli ultimi anni tali Usa ed Egitto, così come in tutto il Sud sviluppi si sono manifestati in maniera America, dove è in funzione una linea molto marcata. Oggi diverse ditte ne in Brasile e una in Argentina. Impianti producono regolarmente di lunghezza per la produzione di lastre ceramiche che supera il metro. Tali prodotti sono sono attivi anche negli Emirati Arabi, in immessi sul mercato con termine Giappone, Iran e, a breve, in Ucraina. commerciale di “lastre” e non più con quello tradizionale di “piastrella”. Va da sé che i volumi effettivi di lastre Se fino a poco tempo fa questi prodotti che arrivano sul mercato finale sono erano ritenuti “di nicchia”, oggi la quasi decisamente inferiori alla capacità totalità dei primari gruppi ceramici li produttiva installata, trattandosi di linee propone nel proprio catalogo. spesso utilizzate per ottenere sottoformati In particolare negli ultimi tre (es. 120, 160 o 180 cm) attraverso i calibrati e levigati (per la posa senza la anni abbiamo assistito a una forte sistemi di taglio in crudo (o in cotto); classica fuga). La conseguente necessità accelerazione della diffusione di impianti una soluzione che sta dimostrandosi non di effettuare operazioni di finitura per la produzione di superfici ceramiche priva di vantaggi anche dal punto di vista superficiale (in particolare levigatura di grande e grandissimo formato. qualitativo. e squadratura) sulle piastrelle ha Sebbene rappresentino ancora una Anche per questa ragione è facile praticamente annullato la differenza piccolissima quota sul totale globale, prevedere che la tendenza di costo di produzione fra le lastre oggi, nel mondo, si contano circa 80 all’implementazione verso questi processi ceramiche e le piastrelle di formato linee produttive (in circa 55 aziende) in produttivi sia destinata a rafforzarsi, tradizionale. grado di fabbricare lastre a partire da arrivando, in un futuro forse non troppo Il maggior valore commerciale del 1000×3000 mm fino a 1600×4800 mm lontano, a rappresentare una vera e prodotto comporta, ovviamente, una e oltre, con spessori variabili dai 3 ai 30 propria alternativa ai layout impostati maggior cura nella selezione delle materie mm.1, 2 sulla tecnologia di pressatura tradizionale. prime, nel processo di fabbricazione, nella manipolazione e nella finitura del Il primato produttivo in questo segmento prodotto cotto. spetta all’Italia, che vanta una trentina Gli aspetti tecnici di linee in funzione (o in avviamento) Dal punto di vista tecnologico il processo negli stabilimenti di 15 imprese. Un Questa evoluzione è dovuta alla ricerca usato nella produzione di lastre prevede trend in deciso aumento, soprattutto di raggiungere una serie di obiettivi, tra i sempre la formatura cosiddetta “a secco” negli ultimi 24-36 mesi, che si riflette quali si devono menzionare i seguenti: mediante la compressione di polveri anche nell’impennata di investimenti - un allargamento dell’impiego del con un contenuto di umidità ridotto. effettuati dall’industria ceramica italiana materiale ceramico (sostituzione di Ovviamente le modalità di esecuzione negli ultimi due anni: 400 milioni di euro materiale lapideo in diverse applicazioni di tutte le fasi lavorative hanno dovuto nel 2016 e circa mezzo miliardo l’anno non solo quelle tradizionali di pavimenti subire un adeguamento per consentire scorso, in parte indirizzati proprio alla e rivestimento di pareti) ad esempio di mantenere la uniformità delle produzione di lastre. nell’industria dell’arredo caratteristiche delle fasi del processo Più distanziata la Spagna, che conta una - limitare le giacenze di magazzino dei produttivo su superfici così ampie. decina di linee installate finora, seguita a prodotti finiti, svincolandole dal formato Come già detto, questa necessità ha ruota dall’India che, nel giro di due anni, delle piastrelle. richiesto l’uso di materie prime di elevata ha già avviato una decina di impianti qualità e una maggior cura nel controllo e non pare intenzionata a rallentare il Un altro fattore economico che ha dell’intero processo produttivo, così che a ritmo. dato un forte incentivo a orientarsi in oggi la produzione di lastre è limitata al Meno diffusa la produzione di grandi questa direzione è dovuto alla tendenza campo del gres porcellanato. Aspetti di lastre negli altri paesi: sono 4 le linee in di una parte importante del mercato carattere economico lasciano intendere funzione in Cina, avviate per lo più dal delle piastrelle a preferire i prodotti che difficilmente questa tecnologia potrà 38
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 essere applicata anche su ceramiche di più basso livello qualitativo, almeno per il futuro prossimo. Dal punto di vista estetico oggigiorno le lastre cercano di riprodurre l’aspetto delle pietre naturali o simili; l’uso di immagini decorative diverse (per es. forme ripetute) potrebbero ridurre il numero di formati compatibili con le dimensioni della lastra, vanificando così uno dei punti di forza di questo prodotto. L’evoluzione è stata possibile oltre che da una più profonda conoscenza del processo di sinterizzazione, anche dallo sviluppo di macchinari (in particolare sistemi di pressatura e cottura) con prestazioni più elevate e in grado di trattare prodotti di maggior superficie. Gli impianti usati per questi prodotti 1 sono costruiti ad hoc, in quanto le dimensioni e le masse dei singoli pezzi prodotto ceramico tradizionale e del lastre) con spessori variabili da 4 a 30 in lavorazione ne richiedono esecuzioni fatto che gli impianti destinati alla sola mm, cioè con un rapporto di circa 1:7,5. speciali. produzione di lastre sono ancora pochi Dal punto di vista delle influenze per evidenziare eventuali fattori negativi ambientali non vi sono particolari effetti Dal punto di vista delle influenze sull’inquinamento. sui fenomeni che generano emissioni ambientali valgono le stesse osservazioni Rispetto alla produzione di piastrelle riconducibili alle variazioni di spessore. relative al prodotto classico, a eccezione tradizionali, un aspetto positivo, che Tuttavia, si deve tenere presente che degli effetti dovuti a particolari situazioni, si ritiene possa essere raggiunto con la oggi si fa riferimento al m2 di prodotto tra le quali si possono menzionare i produzione di lastre, è la riduzione del finito nelle valutazioni dei parametri seguenti punti: materiale cotto di scarto. La prevedibile caratteristici. Nella realtà alcune a) impiego di diversi spessori riduzione delle cosiddette “code di emissioni inquinanti sono dovute al b) i macchinari sono di costruzione magazzino” riduce la quantità di prodotto trattamento superficiale (smaltatura, più recente e, quindi, caratterizzati da invenduto e destinato a forme di decorazione, levigatura ecc.), ma altre sono una maggiore efficienza (sia in termini smaltimento. proporzionali o comunque direttamente energetici che di consumi di risorse) e D’altra parte, la necessità di mantenere correlate alla massa del supporto (ad es. sicurezza intrinseca l’uniformità di trattamento su gli additivi nel processo a umido). Di c) spesso sulle lastre cotte vengono larghezze sempre più grandi richiederà conseguenza, le così elevate differenze eseguite operazioni per migliorarne le l’affinamento ulteriore delle tecnologie di negli spessori (rapporto 1 a 7-8) possono caratteristiche, che non sono strettamente lavorazione e, presumibilmente, il ricorso influire significativamente sui valori dei correlate con il processo ceramico, ma a metodi di lavorazione sempre più fattori inquinanti che vengono rilevati. che generano polveri o che richiedono diversi da quelli tradizionali. Va inoltre osservato che finché i l’applicazione di materiali diversi grandi spessori interessano una piccola d) il taglio delle lastre per ottenere percentuale del prodotto finito, i parametri relativi all’intero settore (o ad formati più piccoli è fonte di materiali di risulta da smaltire. Trattandosi di Prodotti con spessore variabile aree geografiche relativamente ampie) materiale polveroso (o di granuli di non risultano alterati significativamente, Un’altra evoluzione che si è manifestata piccole dimensioni), è ragionevole nel senso che non si modificano le negli ultimi anni è un incremento ritenere che in futuro possa essere conclusioni. Si deve però sottolineare che nell’ampiezza degli spessori dei prodotti recuperato e inserito negli impasti. lo stato attuale lascia prevedere che la ceramici immessi sul mercato. variabilità degli spessori interesserà una Questo è dovuto a due fattori, fra loro maggiore percentuale della produzione contrastanti: di piastrelle ceramiche e forse diventerà L’impatto ambientale - da una parte la necessità di ridurre anche più marcata nel prossimo futuro, i costi del trasporto del prodotto e la in quanto, ovviamente, si cercherà di A oggi non è possibile fare un quadro semplificazione della manipolazione delle ampliare il campo di applicazione delle dettagliato del contributo delle lastre piastrelle spinge a ridurne gli spessori; piastrelle (o delle lastre) ceramiche. sui fattori di inquinamento ambientale fatto che riduce proporzionalmente il basato su valori misurati sul campo, a peso del prodotto a parità di superficie causa sia della ancor bassa incidenza - dall’altro, le maggiori dimensioni Stefano Lugli1, Giuliano Guerrieri2 percentuale delle lastre sul volume di (lunghezza e larghezza) dei prodotti 1. Responsabile Servizio tecnico Acimac richiedono una maggior resistenza e (Associazione costruttori italiani macchine e una maggior rigidezza, che deve essere attrezzature per ceramica) ottenuta aumentandone lo spessore. 2. Collaboratore Acimac, esperto del settore ceramico 1 Villa Marchetti a Baggiovara (Modena), Il risultato è che oggi si trovano sul sede di Acimac. mercato prodotti ceramici (piastrelle e 39
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 IMPATTO AMBIENTALE, CERAMICA A LIVELLI DI ECCELLENZA L’ANALISI DEI DATI AMBIENTALI DELL’INDUSTRIA ITALIANA DELLE PIASTRELLE DI CERAMICA, CONFRONTATI CON I VALORI DELLE BAT E I CRITERI ECOLABEL, MOSTRA LIVELLI DI ECCELLENZA, CON UNA CONSISTENTE DIMINUZIONE DI EMISSIONI E CONSUMI NEGLI ULTIMI DECENNI. LA SOSTENIBILITÀ È FONDAMENTALE PER LA COMPETITIVITÀ. INDUSTRIA CERAMICA L’ industria italiana delle piastrelle di ceramica si mantiene, ormai da diversi decenni, a livelli elevatissimi di eccellenza ambientale. Tale giudizio si basa sulla valutazione di 35 indicatori, relativi alle seguenti 4 macrotematiche: emissioni in FIG. 1 atmosfera, acque di bilancio idrico, uso EMISSIONI dei materiali e consumo di energia. IN ATMOSFERA - MATERIALE L’ultima pubblicazione che raccoglie PARTICELLARE questi dati ambientali in forma aggregata è il Rapporto 2010-2015 - Industrie Fattore di emissione di produttrici di piastrelle di ceramica - Fattori materiale particellare. di impatto e prestazioni ambientali edito da Dati anno 2015 a confronto Confindustria Ceramica, anno 2017. con specificati riferimenti Il campione di indagine include 90 per la valutazione. stabilimenti situati in Emilia-Romagna (copertura prossima al 100% degli stabilimenti attivi nel territorio preso FIG. 2 in esame) per una produzione annua EMISSIONI complessiva di circa 341 milioni di m2 nel IN ATMOSFERA - SOV 2015. Le emissioni in atmosfera sono il fattore Andamento, nel periodo di impatto ambientale su cui l’attenzione 2010-2015, dell’indicatore dei legislatori, dell’industria e della ricerca “Fattore di emissione di Sostanze organiche volatili” istituzionale si è da tempo più concentrata. per le tre classi di prodotto/ In questo ambito i parametri tipici del ciclo (valori medi). settore da monitorare sono: materiale Classe 1 (A+B) particellare, fluoro, sostanze organiche Classe 2 volatili e aldeidi, piombo, ossidi di azoto e Classe 3 (A+B) ossidi di zolfo. Confrontando i dati medi 2015, derivanti dalle comunicazioni Aia gli impianti indagati, si colloca a poco più dei valori, l’andamento si è invertito (Autorizzazione integrata ambientale) della metà del valore prescritto dalle Bat decisamente nei due anni successivi, con presentate dalle aziende alla Regione di settore (figura 1). Inoltre, il fattore di una diminuzione dei fattori di emissione Emilia-Romagna, con i corrispondenti emissione medio di materiale particellare, confermata anche per il 2015. riferimenti per la valutazione, siano essi relativo all’anno 2015, si conferma pari al Per il bilancio idrico e per il bilancio dei cogenti (come le Bat-Best Available 17% del valore soglia richiesto dal marchio materiali vengono valutate le tecniche Techniques, Dm 29/01/2007) oppure Ecolabel. Analogamente, il fattore di di riciclo/riutilizzo che assicurano una di carattere volontario (come quanto emissione medio di fluoro ha evidenziato migliore protezione dell’ambiente nel richiesto per Ecolabel, marchio di un valore che si colloca al 42% rispetto al suo complesso, in quanto riducono eccellenza ambientale europeo), si valore soglia prescritto da Ecolabel. contemporaneamente sia l’emissione/ ricava un’immediata e ben documentata Un ulteriore fattore di emissione di scarico in ambiente di sostanze conferma del livello di eccellenza particolare rilievo è quello delle sostanze inquinanti, sia il consumo di risorse raggiunto dall’industria italiana delle organiche volatili (Sov) e in particolare naturali (acque di pozzo o acquedotto e piastrelle di ceramica. delle aldeidi, per cui sono stati fissati dalla materie prime). L’indicatore monitorato Il valore massimo rilevato del fattore di Regione Emilia-Romagna limiti specifici relativo al riutilizzo è il fattore di riciclo emissione (valore limite di concentrazione di concentrazione. Dal quadro complessivo complessivo (interno+esterno), espresso dell’inquinante come flusso di massa (figure 2 e 3) emerge una situazione in percentuale, rispettivamente delle diviso per la produzione in m2) di sostanzialmente positiva: anche se fino acque reflue e dei rifiuti/residui prodotti. materiale particellare, ad esempio, tra tutti al 2013 si è rilevato un leggero aumento Un fattore di riutilizzo delle acque reflue 40
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 pari al 100% indica che tutte le acque FIG. 3 reflue provenienti dal ciclo produttivo EMISSIONI sono integralmente riutilizzate, per IN ATMOSFERA - cui non vi sono scarichi verso l’esterno. ALDEIDI Quando il fattore di riutilizzo supera il 100% significa che gli stabilimenti Andamento, nel periodo sono in grado di ricevere acqua non solo 2010-2015, dell’indicatore “Fattore di emissione di utilizzata internamente, ma proveniente Aldeidi” per le tre classi anche da altre aziende del settore. Il di prodotto/ciclo (valori fattore medio di riutilizzo delle acque medi). reflue si attesta sul 104%, dimostrando Classe 1 (A+B) quindi che tutti gli stabilimenti in esame Classe 2 sono conformi al valore di riferimento Classe 3 (A+B) associato alle Bat (riutilizzo superiore al 50%), e addirittura superiore al criterio Ecolabel (riutilizzo superiore al 90%). Quadro sostanzialmente analogo si presenta per i rifiuti/residui provenienti dal processo produttivo. Il fattore di riutilizzo dei rifiuti/residui si attesta su un valor medio pari al 129%. Inoltre, è da sottolineare (figura 4) come soltanto in un caso tale indicatore FIG. 4 risulti leggermente inferiore all’85%, USO DEI MATERIALI limite prescritto da Ecolabel (riutilizzo superiore al 85%), ma comunque sempre Fattore di riutilizzo maggiore del dato associato alle Bat (interno/esterno) dei rifiuti/residui. Dati anno (riutilizzo superiore al 50%). 2015, a confronto con Per quanto concerne l’energia, come specificati riferimenti per indicatore di prestazione ambientale si la valutazione. è utilizzato il consumo specifico totale di energia (termica+elettrica), espresso più laboriose e lotti di produzione più e di ridurne i consumi (negli ultimi 30 in Giga Joule per tonnellata di piastrelle limitati. In tali condizioni gli impianti anni, il consumo specifico energetico, è versate a magazzino (GJ/t). Le prestazioni (in particolare le macchine termiche) diminuito del 50%). associate alle Bat indicano cinque valori funzionano in realtà a regime ridotto, pur Sempre di più la sostenibilità è un driver di riferimento, in quanto tengono conto continuando a consumare energia. fondamentale per la competitività di del diverso consumo specifico associato Gli investimenti tecnologici e le continue un mercato che è sempre più attento e al ciclo di produzione e/o alla tipologia di ricerche portate avanti dal settore hanno consapevole e che tende a privilegiare prodotto. Si può osservare che l’85% degli permesso di ridurre quindi con successo l’acquisto di prodotti sostenibili. stabilimenti del campione presenta un gli impatti ambientali derivanti dalla Diventa quindi fondamentale il rigore consumo inferiore al valore associato alle produzione delle piastrelle di ceramica tecnico-scientifico e metodologico Bat (6,5 GJ/t), mentre il suo superamento ben oltre i limiti imposti, consentendo di: da adottare nel monitoraggio degli avviene soltanto per il restante 15%, - recuperare preziose risorse naturali (come impatti ambientali, che deve essere una concentrato principalmente nella classe di le acque reflue e gli scarti di produzione, condizione indispensabile per mantenere prodotto/ciclo relativa a “tutti i prodotti a entrambi recuperati oltre il 99%) credibile e corretta la comunicazione ciclo completo, compresa la preparazione di - ridurre le emissioni in atmosfera (negli delle informazioni verso i cittadini. impasto atomizzato per la vendita a terzi”, ultimi 20 anni, le emissioni specifiche cioè la classe più energivora. di polveri, piombo e fluoro a valle degli Il valore medio del consumo specifico impianti di depurazione, sono diminuite Giuliana Bonvicini, Rossano Resca, totale di energia si attesta sui 4,97 GJ/t, ma dell’83%) Maria Chiara Bignozzi è possibile effettuare un confronto soltanto - rendere più efficiente l’uso dell’energia Centro Ceramico, Bologna parziale rispetto alla conformità al criterio Ecolabel (pari a 3,5 GJ/t), in quanto tale valore si riferisce esclusivamente al RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI consumo di combustibile limitatamente alla sola fase di cottura. Rapporto 2010-2015 - Industrie produttrici di piastrelle di ceramica - Fattori di I consumi energetici si sono impatto e prestazioni ambientali, Confindustria Ceramica, anno 2017. notevolmente ridotti rispetto ai valori Decreto ministeriale 29/01/2007 (ex art. 3.2 Dlgs 372/99) “Emanazione di Linee degli anni 90, ma non si denota una Guida per l’individuazione e l’utilizzo delle Migliori Tecniche Disponibili in materia tendenza alla diminuzione perché di prodotti ceramici”. all’introduzione di impianti a maggiore Decisione 2009/607/CE “Criteri ecologici per l’assegnazione del marchio efficienza energetica si è associata una comunitario di qualità ecologica alle coperture dure” (Ecolabel). scelta commerciale di produzione di “Leadership ambientale per l’industria ceramica italiana”, CER, n. 367, gennaio/ prodotti ad “alta gamma” e on demand, febbraio 2018. che comportano campagne di prova 41
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 I CONTROLLI PREVENTIVI ED EX POST DI ARPAE COME TUTTE LE IMPRESE CON POSSIBILI RICADUTE AMBIENTALI, ANCHE GLI STABILIMENTI CERAMICI SONO SOTTOPOSTI AD AUTORIZZAZIONI PREVENTIVE CHE DEFINISCONO I LIMITI DA RISPETTARE E GLI OBBLIGHI GESTIONALI. ARPAE EFFETTUA DIVERSI TIPI DI CONTROLLI E ISPEZIONI. NEL PERIODO 2008-2016 VERIFICATI OLTRE 360 FORNI CON OLTRE 1800 MISURE. INDUSTRIA CERAMICA G li stabilimenti ceramici, come ogni realtà produttiva che abbia potenziali ricadute sull’ambiente, sono soggetti a preventive autorizzazioni ambientali che definiscono i vincoli da rispettare in termini di prescrizioni tecniche e gestionali, obblighi comunicativi e limiti di emissione riferiti a rumore, scarichi idrici ed emissioni in atmosfera. La maggior parte degli stabilimenti ceramici di medie/grandi dimensioni produttive sono soggetti alle normative imposte dalla comunità europea in materia di Ippc (prevenzione e controllo integrato dell’inquinamento), che obbliga le aziende ad acquisire una autorizzazione integrata ambientale (Aia): tale documento, generalmente corposo e dettagliato, è caratterizzato da specifiche sezioni in cui sono chiaramente esplicitati gli obblighi che il gestore dell’impianto deve rispettare PERIODO 2008-2016 e costituisce, a tutti gli effetti, un vero e proprio manuale di gestione ambientale. Misure e N° di controlli a N° di misure e N° di rilievi campionamenti forni ceramici campionamenti non conformi In particolare, di assoluta rilevanza è il TAB. 1 Piano di monitoraggio e controllo che, di INDUSTRIA Portata 373 8 fatto, riassume il quadro complessivo e CERAMICA, Polveri 361 12 la frequenza delle misure necessarie a CONTROLLI ARPAE Pb 320 0 garantire il pieno rispetto delle normative 361 europee e nazionali, con la finalità di F 364 31 Controlli fiscali Arpae riduzione/contenimento degli impatti Emilia-Romagna su SOV 219 7 ambientali. forni ceramici (periodo Aldeidi 157 0 2008-2016). L’Aia definisce chiaramente anche la periodicità delle verifiche che l’ente di autocontrolli svolti dal gestore, il rispetto attività (riciclo acque, recupero rifiuti controllo è tenuto a garantire attraverso delle prescrizioni indicate in Aia e, ecc.), per altre è invece importante la cosiddetta ispezione programmata: le inoltre, può effettuare campionamenti, mantenere un attento presidio di normative prevedono che tale periodicità prelievi ed analisi fiscali con finalità di controllo. In particolare, in conseguenza non possa essere superiore a tre anni verifica dei limiti di emissione imposti. delle problematiche relative allo stato (annuale, biennale o almeno un’ispezione ogni tre anni). Nell’ambito delle visite della qualità dell’aria del bacino padano, ispettive programmate, Arpae effettua significativa importanza rivestono il controllo complessivo dell’attività Il controllo delle emissioni i controlli alle emissioni in atmosfera. produttiva in essere, verificando la in atmosfera Anche se da molti anni le emissioni conformità e l’adeguatezza degli degli stabilimenti ceramici sono tutte impianti e delle dotazioni tecniche Se per alcune matrici ambientali il presidiate da sistemi di depurazione rispetto a quanto documentato in sede potenziale impatto della produzione conformi ai requisiti delle migliori di domanda autorizzativa, la correttezza ceramica può essere ritenuto limitato, in tecniche disponibili, la numerosità delle delle modalità gestionali adottate, la virtù di consolidate dotazioni tecniche emissioni generalmente presenti in completezza delle misurazioni e degli e di corrette pratiche gestionali delle ciascun stabilimento (forni di cottura, 42
ECOSCIENZA Numero 2 • Anno 2018 FOTO da trovare, camini cera- mica, pianura modenese, reggia- na, Parma FIG. 1 INDUSTRIA CERAMICA, CONTROLLI ARPAE Concentrazioni di aldeidi totali (mg/Nmc) nei campionamenti eseguiti da Arpae Emilia-Romagna, periodo novembre 2010 - maggio 2017). FIG. 2 INDUSTRIA CERAMICA, CONTROLLI ARPAE Concentrazione di formaldeide nei campionamenti eseguiti da Arpae Modena nel periodo novembre 2010 – luglio 2015. atomizzatori, linee di smaltatura, PERIODO 2008-2016 presse, essiccatoi ecc.) e la particolare TAB. 2 Misure e N° di controlli a N° di misure e N° di rilievi concentrazione produttiva in alcune INDUSTRIA CERAMICA, campionamenti atomizzatori campionamenti non conformi aree del territorio regionale (ad esempio: CONTROLLI ARPAE Portata 76 1 comprensorio ceramico di Modena e Reggio Emilia), rendono queste verifiche Polveri 73 3 Controlli fiscali Arpae 76 fondamentali sia per garantire l’efficacia Emilia-Romagna su CO 30 0 delle procedure di controllo del gestore, atomizzatori (periodo 2008-2016). Ossidi di Azoto 46 0 sia per avere un quadro esaustivo degli impatti ambientali. Per tali motivi il TAB. 3 PERIODO 2008-2016 campionamento e l’analisi delle emissioni INDUSTRIA CERAMICA, in atmosfera di maggior rilievo negli CONTROLLI ARPAE Misure e N° di controlli a N° di misure e N° di rilievi stabilimenti ceramici, costituiscono una campionamenti presse e smalterie campionamenti non conformi delle forme di controllo più significative Controlli fiscali Arpae Portata 215 3 tra quelle che caratterizzano le ispezioni Emilia-Romagna su presse 199 programmate Aia effettuate da Arpae. e linee di smaltatura Polveri 215 8 I controlli in tale ambito sono (periodo 2008-2016). solitamente indirizzati sulle emissioni derivanti da: misure e campionamenti, suddivisi come tra atomizzatori e linee di smalteria e - forni di cottura, nei quali viene misurata riportato in tabella 1. pressatura, sui quali sono state effettuate la portata volumetrica e vengono ricercati Nel periodo considerato sono stati circa 650 misure e campionamenti, inquinanti caratteristici del processo di rilevati 58 superamenti, corrispondenti suddivisi come riportato nelle tabelle 2 e 3. cottura quali polveri, composti del fluoro, a un’incidenza complessiva delle non Nel periodo considerato sono stati rilevati piombo, aldeidi, ossidi di azoto e di zolfo, conformità pari al 3% circa dei controlli complessivamente 15 superamenti, composti organici volatili effettuali. Poco più della metà dei corrispondenti a un’incidenza - atomizzatori, nei quali viene misurata superamenti interessano il parametro complessiva delle non conformità pari la portata volumetrica e vengono ricercati fluoro, che si evidenzia quindi come al 2% dei controlli effettuali; la maggior polveri, ossidi di azoto e monossido di il parametro più critico, seguono le parte dei superamenti interessano le carbonio polveri, la portata e le sostanze organiche polveri. - linee di smaltatura e pressatura, volatili; non si sono rilevati superamenti nei quali viene misurata la portata per piombo e aldeidi. Da segnalare il Fabrizia Capuano1, Eriberto de’ Munari2, volumetrica e vengono ricercate le fatto che per le aldeidi (figura 1), e in Stefano Forti3 polveri. particolare la formaldeide (figura 2), 1. Direttrice della Sezione di Reggio sostanza cancerogena, non si siano mai 2. Direttore della Sezione di Parma Nel periodo intercorrente tra il 2008 e evidenziati superamenti dei limiti e i 3. Direttore della Sezione di Modena il 2016 compresi, limitando l’attenzione valori riscontrati siano generalmente Arpae Emilia-Romagna agli inquinanti più significativi, sono molto contenuti. stati verificati più di 360 forni ceramici Nel medesimo periodo sono stati sui quali sono state effettuate circa 1800 complessivamente verificati più di 270 43
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