"ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA

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"ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA
Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008 Proprietaria ed Editrice: Aquarius. Redazione: Via Istria, 12 - Bari. Registro
    della Stampa al n. 47/7 del 30.11.2007. Direttore Responsabile: Michele Caradonna. Stampa: Ragusa Grafica Modugno Z.I. Bari.

    "ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA
     Riceviamo e pubblichiamo con vera soddisfazione le note inoltrateci dal Presidente della Regione
    Puglia On. Nichi Vendola e dall’Assessore regionale alle Politiche della Salute dott. Alberto Tedesco
           in merito alla pubblicazione della nostra rivista "Alcohol & Drugs" edita dall'Aquarius.

                                                          Gentilissimo Direttore,
                                                          La ringrazio per avermi inviato copia della
                                                         rivista "Alcohol & Drugs" che ho molto
                                                       apprezzato e sono sicuro sarà efficace strumento
                                                       di prevenzione.
                                                         Nel ribadirLe la mia gratitudine per il Suo
                                                       gentile pensiero le invio i miei più cordiali saluti.

    Egregio Direttore,
    La ringrazio per l'attenzione dimostratami con
    l'invio delle copie del secondo numero della Rivista
    "Alcohol & Drugs".
    Ho trovato tale iniziativa utile per le finalità che si
    propone e nel congratularmi colgo l'occasione per
    ricambiarLe molti cordiali saluti.

                            La rivista è anche online sul sito www.libroonline.info
"ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA
INTERVISTA A SUSI MAZZEI                                  sia la concerta-
                                                              zione con il
    Assessore al Welfare Comune di Bari                       privato sociale.
                                                              Diciamo che
    Abbiamo incontrato l’Assessore Mazzei per                 quando sono
    fare il punto della situazione sui tanto discussi,        stata nominata
    nel bene e nel male, Piani di Zona.                       Assessore di
    L’orientamento dell’intervista che segue è                questi uffici, ho
    diretta maggiormente nell’Area delle                      trovato una certa
    Dipendenze dalla quale la presente rivista                ostilità, una certa
    giunta al suo terzo ed ultimo numero                      diffidenza verso
    (purtroppo) è stata finanziata.                           il privato sociale.
                                                              Inizialmente non       Prof.ssa Susi Mazzei
                                                              conoscevo questo mestiere venendo dalla scuola,
    L’importanza dei piani di zona tra azioni ed              ora con le idee più chiare e l’esperienza acquisita
    obiettivi di non solo grande teoria.                      mi rendo perfettamente conto che è essenziale in
    I piani di zona sono teoricamente fondamentali            quanto è proprio il privato sociale che di fatto
    per rimettere in ordine i servizi sociosanitari di        fa le cose sul territorio quindi è impossibile
    una città e di una regione.                               prendere le decisioni, senza aver consultato
    Da noi i primi piani di zona sono nati quattro            preventivamente il privato sociale.
    anni fa ma essendo la prima esperienza, come              Sempre che sia un privato sociale che lavori
    tutte le prime esperienze, non sono andati                secondo giusti criteri ed obiettivi, quelli di pagare
    veramente bene. Certo ci hanno mossi verso la             gli operatori, di avere necessarie risorse
    necessità di unificare e di coordinare tutti i servizi,   economiche, ma sia soprattutto un privato sociale
    le risorse con la ASL, di programmare finalmente          che si occupi del sociale e che quindi collabori
    sulle necessità del territorio con i dati, ma             con noi nella scelta.
    naturalmente in una situazione del tutto                  Quindi è importantissima la concertazione ma
    impreparata hanno funzionato fino a un certo              ancor più la legge dice che oltre alla concertazione
    punto, noi abbiamo realizzato molti servizi con           vi è la co-progettazione non nel senso che la co-
    la ASL e con il privato sociale, ma in realtà gli         progettazione ci leghi a qualcuno, ma nel senso
    obiettivi del piano di zona che dicono che bisogna        di mettersi intorno a un tavolo, verificare le
    programmare su ciò che c’è con dati, lo                   esigenze, fare un progetto insieme, lasciando poi
    raggiungeremo ora con i prossimi piani di zona            all’ente comunale la responsabilità di decidere,
    che iniziano nei primi mesi del 2009.                     sentendo anche altre voci, il meglio per i cittadini.
    Sono importantissimi perché si parla di
    razionalizzare ma soprattutto di andare ad offrire        La prevenzione nell’ambito dell’area delle
    i servizi essenziali in maniera mirata.                   dipendenze.
                                                              In questi giorni stiamo leggendo alcune cose
    Si è parlato molto di concertazione e della sua           tragiche nell’ambito delle dipendenze, come ad
    importanza. Il rapporto tra ASL e privato                 esempio si è abbassata l’età per l’uso dell’alcol,
    sociale mantenendo il ruolo di Amministrazione            siamo attoniti di fronte a queste cose.
    comunale funziona?                                        Sono profondamente convinta che la prevenzione
    Anche qui, il ruolo della concertazione è                 sia fondamentale e che si debba fare moltissimo
    essenziale. Vediamo con la ASL.                           attraverso le scuole, che serva molto anche la
    È evidente che, facendo un esempio concreto, noi          prevenzione specifica ma la prevenzione nella
    lavoriamo con la ASL per gli anziani, i minori,           quale credo io è il rafforzamento dell’autostima
    i disabili, è chiaro che non serve ripetere i servizi     di tutti i soggetti soprattutto dei minori.
    e avere doppio personale, è chiaro che solo se            La scuola in questo percorso è fondamentale,
    noi riusciamo davvero ad integrarci miglioriamo           realizzare corsi che facciano capire ai giovani il
    i servizi e miglioriamo la logica.                        pericolo dell’alcol e delle droghe, dobbiamo
    Devo ammettere che in passato abbiamo avuto               assolutamente lavorare per il miglioramento della
    molti problemi con la Asl adesso va un po’ meglio.        scuola affinchè, anche all’interno delle famiglie,
    È evidente, comunque che la concertazione, oltre          si riesca a rendere i nostri ragazzi un po’ più sicuri
    che prescritta dalla legge, è essenziale perché           di se stessi. Il vero problema è la debolezza,
    evita sprechi e migliora il servizio. Attualmente         questa fragilità tremenda, con i modelli tremendi
    stiamo collaborando con la ASL per avere                  che diamo, che dà la televisione, dobbiamo
    psicologi ed infermieri è molto difficile perché          ritornare ad avere dei modelli che diano sicurezza
    anche loro hanno problemi finanziari come il              e che siano di prevenzione per non cadere
    Comune di Bari. Ancor più importante ritengo              nell’alcol e nelle droghe.                      Tairè
2   Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008
"ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA
LA PREVENZIONE DI ALCOHOL & DRUGS:
DA SUCCESSO PRESUNTO A SUCCESSO CONFERMATO
“Quando abbiamo presentato il progetto al             ambito di prevenzione.
Comune di Bari, sapevamo che sul territorio           Il presente numero è il
stavamo realizzando qualcosa di utile,                terzo e l’ultimo numero
personalizzato e con un target mirato”, queste        p u b b l i c a t o
le parole del Direttore Responsabile della rivista    dall’Aquarius. Il
“Alcohol & Drugs”, Michele Caradonna,                 successo che abbiamo
“desiderosi di raggiungere gli “irraggiungibili”      ottenuto è stato
oltrepassando le barriere comunicative, l’unica       riscontrato dai giovani
alternativa era variare il taglio editoriale delle    e dalle richieste di
riviste di prevenzione attualmente standardizzato     copie anche arretrate Dott. Michele Caradonna
e per un pubblico adulto, che difficilmente           pervenute presso la nostra redazione.
trovava una collocazione sia dal punto di vista       La diffusione capillare effettuata della presente
territoriale che dal punto di vista dell’età del      rivista attraverso le Circoscrizioni presenti sul
lettore.”                                             territorio, i SERT ma anche le scuole e i luoghi
“La prevenzione, ritengo, sia lo spirito con la       di ritrovo, hanno garantito la giusta distribuzione.
quale le Associazioni, le Cooperative, il Terzo       Un prodotto personalizzato, il primo sicuramente
Settore in genere, debba orientare maggiormente       dal punto di vista territoriale, che ha sommato
i propri sforzi. Anche se fondamentale rimane         storie di vita vissute, messaggi ma anche articoli
la possibilità del recupero e quindi della cura.      sui rischi e sui danni che l’assunzione di sostanze
In una realtà dettata dalla “comunicazione” tra       psico-attive e psicotrope, possono comportare.
informazione pubblicitaria, mass media, sms,          Soddisfatti sicuramente dell’iniziativa, nella
mail, ed anche semplice passaparola, diventa          speranza che il progetto, che ha già ricevuto i
sempre più difficile arrivare a comunicare con        complimenti, così come dimostrato nella prima
i giovani che acquisisce nel proprio “mondo” un       pagina della rivista, da parte del Presidente della
linguaggio difficile da decodificare.                 regione Puglia, On. Nichi Vendola e
Alcohol & Drugs, grazie al Piano di Zona del          dell’Assessore alla Sanità della Regione Puglia,
Comune di Bari, è riuscito a dimostrare che           Dott. Alberto Tedesco, possa proseguire.
attraverso un reindirizzamento comunicativo           Alcohol & Drugs è un'inziativa sperimentata ed
                                orientato verso i     è un peccato che sia terminata, a nome dei
                                giovani attraverso    collaboratori e dell'Associazione comunichiamo
                                la realizzazione di   sin da ora la nostra disponibilità a non sospendere
                                un fumetto duro,      la pubblicazione, essendo da anni impegnati
                                diretto, senza        come Operatori della Comunicazione del
                                mezzi termini,        Ministero Italiano delle Comunicazioni.
                                adeguato anche        La nostra presenza nel settore della prevenzione,
                                alle       varie      soprattutto, delle dipendenze, risiede anche nella
                                terminologie,         trascorsa gestione dei Centri d’Ascolto del
                                utilizzando           Comune di Turi, di Rutigliano, di Noicattaro e
                                i m m a g i n i       Mola di Bari.
                                aggressive, è         La rivista è anche fruibile attraverso i siti
                                riuscito a “farsi     www.libroonline.info e www.bariracconta.it.
                                leggere” e quindi
                                a raggiungere i                                Direttore Responsabile
                                propri obiettivi in                              Michele Caradonna

  La rivista Alcohol & Drugs edita dall'Aquarius rientra nell’ambito del progetto del
  Comune di Bari riferito all’area delle Dipendenze. La rivista rientra nel progetto di rete
  denominato PORTE SOCIALI - scheda progettuale 5.3 - inserito nei progetti di Piano
  Di Zona - area dipendenze - ripartizione Servizi Sociali Comune di Bari. Aderiscono al
  Progetto Porte Sociali: l’Associazione Aquarius, l’Associazione Famiglie per
  Tossicodipendenti, l’Associazione Cama Lila, l’Associazione Apcat e Spazio Esse.

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"ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA
MESSAGGIO PER CHI PENSA DI AVERE
                            UN PROBLEMA CON L’ALCOL
    Miei cari amici, forse sentite che non ce la           di farlo per
    fate più, che tutto va a rotoli. Forse non             sempre         ma
    riuscite nemmeno ad alzarvi dal letto senza            “soltanto per
    aver sorseggiato “un goccio”. Forse                    oggi”, per questa
    cominciate a rendervi conto che l’alcol si             g i o r n a t a .
    impadronisce del corpo, della mente, dello             Imparando a
    spirito. Forse il solo pensare di rinunciare           concentrarmi
    all’alcol vi fa avvertire come un senso di             soltanto sulle 24
    nullità. Forse per via dell’alcol avete                ore (“fino a
    danneggiato qualcuno, e il senso di colpa vi           stasera non bevo,
    annichilisce.                                          domani          si
    Forse avete paura di essere visti mentre               pensa”), non che
    bevete, e lo fate da soli, di nascosto. Forse          sia diventato tutto
    vi sentite giudicati per il vostro modo di bere,       più semplice, ma
    e questo vi offende profondamente. Forse               mi ritrovo oggi a
    ritenete di poter smettere quando volete, ma           guardare indietro e a considerare che da
    non riuscite a prendere questa decisione.              qualche tempo non mi faccio più del male
    Anche io per tanto tempo mi sono sentito               con le mie stesse mani.
    così, e proprio per questo non riuscivo a farla        C’è un’altra cosa importante che ho compreso:
    finita con quella mia vita condizionata                da soli non si riesce. Per darmi una robusta
    dall’alcol. Finché ho cercato di risolvere             mano d’aiuto ho chiesto aiuto a gran voce, e
    questo problema da solo ho sempre fallito, e           subito mi è stato offerto.
    non comprendevo il perché.                             Finché ho tentato di non bere con le mie sole
    Ciò mi rendeva ancora più frustrato, se                forze non ce l’ho fatta, ma non appena mi
    possibile. Poi, dopo tanti inutili tentativi, ho       sono aperto a qualcuno come me ho
    incontrato delle persone che un tempo                  cominciato a sentirmi più sollevato. Miei cari
    avevano quel mio stesso bisogno incolmabile,           amici, se vi sentite ridotti al lumicino, non
    quel mio stesso impulso irrefrenabile, che             disperate. Vi posso garantire che non è
    costringeva anche loro a vivere sotto il               difficile ricominciare a vivere veramente.
    dominio dell’alcol. Eppure non solo non                Basta desiderarlo e confidare nell’esperienza,
    bevevano più - e me lo dicevano sorridendo             forza e speranza di qualcuno che ha avuto il
    - ma dimostravano serenità e compostezza.              vostro stesso problema (ci sono delle
    Frequentandole, ho compreso di essere un               associazioni proprio per questo, come “A.A.
    alcolista e ho desiderato cambiare vita.               Alcolisti Anonimi” e come i Club per Alcolisti
    Innanzitutto sono riuscito a non bere.                 in Trattamento, per esempio). Poi, tutto si
    Il sistema non è complicato: non ho pensato            può aggiustare.                 Uno come voi

4   Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008
"ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA
L’ALCOLISMO IN 50 CONCETTI                               un’aritmia, una dimenticanza, una illogicità, una
                                                         analgesia, una dispersione, una debolezza, una
Premesso che non sono un addetto ai lavori, un           sregolatezza, una ferita, un oblìo, una lacerazione,
professionista del settore, ma semplice-mente un         un’elazione, un’oppressione, una dislessia
uomo interessato ai problemi sociali, le definizioni     dell’anima; 33) un movimento tellurico, un
sull’alcolismo che ho letto e ascoltato fino ad oggi     andamento convulso, un silenzio assordante, un
- nel corso di incontri, convegni, congressi e           abisso senza fine, un baratro senza fondo
consultando la letteratura di settore - sono             dell’emotività; 34) una divaricazione fra
innumerevoli, ma nessuna di esse riesce a renderne       l’oggettivo e il soggettivo; 35) una cesura tra
integralmente l’idea. Sembra che l’asse portante         realtà e possibilità; 36) un’alterazione delle
dell’alcolismo sia sempre e comunque                     percezioni e dei sensi; 37) una volontà contraria;
inafferrabile, se non proprio incomprensibile, e         38) una irragionevolezza del cuore; 39) una cattiva
quindi di tutte le definizioni utilizzate si può dire    abitudine; 40) una perdita di fiducia o di fede; 41)
allo stesso tempo che siano insieme causa ed             un’emergenza globale; 42) un problema diffuso;
effetto dell’alcolismo medesimo, che siano cioè          43) una copertura antidolorifica; 44) un bisogno
contemporaneamente il suo centro e la sua                insoddisfatto; 45) un malcostume; 46) un desiderio
periferia, il suo nucleo e la sua circonferenza.         inestinguibile; 47) un deficit della memoria; 48)
Non si può affermare con assoluta certezza che           un piacere malriposto che sfugge a ogni controllo;
cosa generi che cosa, e quale sia il vero punto di       49) una risposta alla noia e al senso di inutilità;
partenza. Dunque, per cercare di intenderlo              50) uno stile di vita.
concretamente, appare preferibile riferirsi ad           Chissà quanti altri termini sto dimenticando. In
un’esperienza-tipo e alla compresenza di un serie        ogni caso ciascuno di essi è destinato a rimanere
di fattori o di sintomi - che ne indicano l’esistenza    soltanto un ambizioso tentativo, il più delle volte
e ne delineano i contorni - piuttosto che affidare       non proprio riuscito, di circo-scrivere un tale
ad uno soltanto di essi la                                                           fenomeno, una tale
valenza assoluta e                                                                   manifestazione, un tale
risolutiva               di                                                          processo, una tale
“definizione”, poiché da                                                             esperienza - che, come
solo non risulterebbe                                                                sappiamo, è così simile
sufficiente ad attribuire                                                            alla follia ma non è follia
la qualità di “affetto da                                                            - che in sintesi deriva dal
alcolismo” ad un                                                                     semplice consumo di una
qualsiasi soggetto che ne                                                            sostanza lecita e
appaia sofferente.                                                                   comunemente tollerata.
Vediamo se riesco a                                                                  L’alcolismo allora può
ricordare tutte queste figure sintomatiche, visto        essere tutto questo e - perché no - molto altro
che si sprecano. Cercando di elencarle in ordine         ancora. Ma secondo me, e più semplicemente,
sparso, ho sentito dire che l’alcolismo è, o è causa     l’alcolismo potrebbe riguardare la vita stessa di
di, o è effetto di: 1) una dipendenza da sostanza        un individuo, tutta per intero, ed essere frutto di
tossica; 2) un malessere sociale; 3) una nevrosi         uno stato di confusione e d’ignoranza non tanto
patologica; 4) un comportamento a rischio; 5) una        e non solo sul contenuto, sugli effetti delle sostanze
malattia; 6) un disagio della famiglia; 7)               alcoliche e sul consumo che se ne può o che se
un’attitudine genetica; 8) una insanità dello spirito;   ne deve fare, ma più profondamente riguardo sé
9) un’afflizione morale; 10) un vizio egoistico;         stesso, e cioè rispetto alla propria natura, alla
11) un abuso; 12) una privazione; 13) un conflitto       propria condizione, alle proprie possibilità e ai
interiore; 14) una devianza ambientale; 15) un           propri limiti. Cosicché l’alcolismo, secondo me,
senso auto-imposto di inferiorità o di paura; 16)        maturerebbe in uno stato di indigenza, di povertà,
un’affezione del temperamento; 17) un esubero            di pochezza materiale, intellettuale o spirituale,
o una carenza del carattere; 18) un’ossessione           o di tutti questi tre insieme: da uno “stato umano”
mentale; 19) un’allergia del fisico; 20) una             direi. Niente di più, ma anche niente di meno,
compulsione; 21) un delirio mistico; 22) un travaso      visto che sono stati umani in cui chiunque può
d’orgoglio; 23) un piacere morboso; 24) un essere        democraticamente venire a ritrovarsi.
“contro tutto e tutti”; 25) una fuga dal mondo;          Allora mi sembra saggio concludere accettando
26) un “minus habens”; 27) un essere “dottor             l’idea che la natura dell’alcolismo sia destinata a
Jeckil e mister Hyde”; 28) una marginalità; 29)          rimanere inesplicabile, e che l’unica maniera sana
una incomunicabilità; 30) un isolamento; 31) un          per conoscerlo senza farsene travolgere è quella
“horror vacui”; 32) un’assenza, una distorsione,         di tenere sempre gli occhi bene aperti e di stargliene
un singulto, un balbettio, un’aberrazione,               alla larga.                       Giuseppe Dalfino
                                                Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008       5
"ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA
INTERCLUB A.C.A.T. 2008                               soprattutto la volontà di migliorare la qualità
                                                           della propria vita nel clima disteso della
    È stato il 28 giugno scorso il giorno scelto           discussione e della ricerca della soluzione
    dall’A.C.A.T. Nicolaiana per celebrare presso          migliore ai più svariati problemi alcolcorrelati.
    la parrocchia S. Rocco l’inteclub della provincia      L’atmosfera di vicinanza tra le varie famiglie e
    di Bari 2008. Oltre alla calorosa e fondamentale       tutti i partecipanti si è unita alla felicità di
    partecipazione degli oltre duecento presenti,          riconoscere i traguardi raggiunti nella sobrietà
    hanno preso parte all’evento importanti                con la consegna di oltre quaranta diplomi per
    personaggi della vita sociale                                               riconoscere i percorsi iniziati
    e politica del territorio.                                                  da uno fino a vent’anni. La
    L’adesione della altre                                                      voglia di festeggiare però ha
    A.C.A.T., in particolare                                                    donato all’occasione le
    dell’A.C.A.T. Federiciana, ha                                               sembianze di un compleanno.
    reso onore allo spirito della                                               E se uno è una grande festa,
    festa che due volte all’anno                                                più compleanni contempo-
    unisce tutti i membri dei club                                              raneamente lo sono stati
    degli alcolisti in trattamento                                              ancora di più sia per chi
    della provincia di Bari per un’importante              muove i primi passi nel mondo del club sia per
    esperienza di condivisione, crescita e gioia. Il       chi ne ha festeggiati tanti nella famiglia dei Club.
    fine ultimo e principale dell’interclub infatti è      Le testimonianze rese, la vicinanza di sentimenti
    la possibilità per le famiglie di conoscersi,          vissuti e le gioie riscoperte sono state il collante
    festeggiando il piacere di stare assieme e             più energico che si possa mai utilizzare.

            BEVO ERGO SUM                                  per gli incidenti provocati dalla guida in stato di
     L’alcool tendenza tra giovanissimi                    ebbrezza, ma che è fonte di alcune gravi patologie
                                                           legate al fegato. L’alcool fa più morti della droga.
    E’ diventato un vanto tra i ragazzi quello di aver     E’ questa la triste realtà che chiama in causa
    preso sbornie memorabili. E’ lontano il tempo          ciascuno di noi. L’abuso di alcool da parte dei
    in cui un minorenne che beveva era considerato         minori infatti è un problema troppo spesso
    un fenomeno di degrado sociale. D’altronde             sottovalutato anche all’interno delle famiglie,
    l’etilismo era concentrato nelle fasce sociali più     che si mostrano eccessivamente indulgenti.
    basse e veniva associato alla povertà.                 Invece l’uso sconsiderato di alcool è da
    Oggi il bere alcool è diventato uno status, non        considerarsi alla stregua di una vera e propria
    è più considerato un vizio; è insomma una moda,        malattia, anche se legato ad una gestualità
    specie tra i teenagers più giovani. Prima esisteva     comunemente accettata (come per la sigaretta)
    l’aperitivo, quello con olive ed arachidi.             che presenta aspetti subdoli in quanto l’assuntore,
    Ora si chiama happy hour, diffuso specie nelle         specie se psicologicamente debole, non riconosce
    grandi città del nord, il rito dell’aperitivo          il pericolo ed è indotto a continuare a bere dopo
    mangereccio a prezzo ridotto, che dalle ore 19,00      aver sperimentato una piacevole euforia. Questa
    fa tendenza tra i giovanissimi che, a forza di         mancanza di controllo insomma può condurre
    alcool e stuzzichini, passano il tempo                 facilmente ad uno stato di dipendenza, ad una
    chiacchierando e decidendo il da farsi per la          vera schiavitù. Occorre potenziare, perciò, gli
    serata. Così l’età del primo approccio con l’alcool    interventi di prevenzione, affinare gli strumenti
    si è progressivamente abbassata specie in Italia,      di comunicazione per far comprendere, sin da
    dove avviene a 11 / 12 anni contro una media           tenera età, la pericolosità dell’eccesso di alcool.
    europea di 14 anni. Nonostante in Italia sia stata     Lo “sballo” costa caro.            Alessandro G.
    fissata a 16 anni l’età minima per la
    somministrazione di alcool, i ragazzi sotto i 16
    anni che ne abusano sono circa un milione con
    picco tra i sedicenni. L’abuso riguarda
    innanzitutto la birra, poi i liquori ed infine il
    vino: il 21% ammette di ubriacarsi almeno una
    volta la settimana ed il 26% più di una volta.
    Questi numeri da capogiro debbono far riflettere:
    si tratta di una vera e propria piaga sociale , che
    non solo procura morti e traumi di diversa entità
6   Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008
"ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA
COCA: STRADE INFINITE
 In tour dalla Colombia alla Puglia
Una volta era la droga dei ricchi, la “droga
nobile” usata dall’alta borghesia; oggi è alla
portata di tutti e per strada si vende a 30 euro
il grammo. La cocaina che circola nel mondo
proviene per l’80% dalla Colombia con materia
prima coltivata sul posto o proveniente dal
Perù e dalla Bolivia.
La verde Colombia ha pagato un prezzo troppo
alto per il suo triste primato: la lotta per il
controllo del territorio si è fatta sempre più
spietata ed i narcotrafficanti fanno uso di
metodi violenti per salvaguardare la loro fonte
di guadagno. Ricorrono spesso, infatti, ad
intimidazioni e sequestri, a proteggere le
coltivazioni con mine, nonché alla pratica della
 deforestazione delle riserve protette per
impedire l’utilizzo di aerei che diffondono
pesticidi.
In una situazione politica precaria, gli interessi
dei narcos spesso si intrecciano con quelle dei
guerriglieri, seminando terrore e morte (basti
pensare che dal 1990 ad oggi più di mezzo
milione di persone sono state uccise o mutilate
dalle mine ) dando luogo ad una vera tragedia
umanitaria oltre che ad un irreparabile sfregio
ambientale. Il governo colombiano negli ultimi
tempi ha intensificato i propri sforzi per           Ai gruppi colombiani negli ultimi anni, a
combattere questi fenomeni ma i risultati sono       gestire lo spaccio, si sono aggiunti nigeriani,
scarsi. Smantellati i vecchi “cartelli” di            magrebini e specialmente albanesi. Questi
Medellin e Calì, i gruppi colombiani hanno           ultimi stanno prendendo sempre più piede
dovuto mutare fisionomia e si sono ristrutturati:    perché ritenuti più “affidabili”. In Italia i clan
sono nati, così, nuovi cartelli, più piccoli e       calabresi si stanno rivelando come i veri
specializzati, con una propria autonomia, senza      padroni della coca, avendo soppiantato i
gerarchie centralizzate e con un elevato grado       siciliani di Cosa Nostra.
di flessibilità, sì da rendere difficile la loro     Ormai la ‘ndrangheta ha assunto un ruolo di
individuazione. Si tratta di piccole associazioni    supremazia, controllando il traffico della coca,
che curano specifiche fasi (produzione,              con forti collegamenti in Canada, Sud America,
trasporto, consegna, riciclaggio del denaro) e       Australia oltre che in Europa e riesce a riciclare
che spesso si sciolgono al termine di una            i guadagni illeciti in svariate attività
singola operazione.                                  imprenditoriali lecite, specie nel Nord Italia.
Questi gruppi criminali sono attivi, oltre che       Se i calabresi estendono sempre più la loro
nelle Americhe, in Europa ed in special modo         rete e la camorra conferma la sua importante
in Africa dove le procedure doganali ed i            funzione nel traffico di coca con contatti diretti
controlli sono meno rigorosi. Le principali          con i paesi produttori, in Puglia la fa da padrone
basi operative per la diffusione in Europa sono      la Sacra Corona Unita lungo le coste della
la Spagna e l’Olanda.                                regione, dove si svolge anche il traffico di
Come arriva la coca in Italia? Innanzitutto          armi: dall’Albania alla Puglia, che è diventata
sulle imbarcazioni nei porti principali quali        una vera e propria tesa di ponte per la droga
Genova, Trieste, Napoli, Livorno, Gioia Tauro,       destinata non solo al consumo locale, ma anche
sugli aerei a Milano, ed a Roma Fiumicino,           alle regioni del Nord, dove Milano è senza
ma anche sui tir e le automobili; oltre che nei      dubbio la capitale della coca, corre la strada
bagagli spesso la droga viene nascosta sulla         privilegiata della polverina destinata ad
persona, quasi sempre tramite ingestione di          uccidere i neuroni del cervello dei sempre più
ovuli ripieni della preziosa polvere bianca.         numerosi consumatori.             Alessandro G.
                                             Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008   7
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