"ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA
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Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008 Proprietaria ed Editrice: Aquarius. Redazione: Via Istria, 12 - Bari. Registro della Stampa al n. 47/7 del 30.11.2007. Direttore Responsabile: Michele Caradonna. Stampa: Ragusa Grafica Modugno Z.I. Bari. "ALCOHOL & DRUGS" E LA REGIONE PUGLIA Riceviamo e pubblichiamo con vera soddisfazione le note inoltrateci dal Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola e dall’Assessore regionale alle Politiche della Salute dott. Alberto Tedesco in merito alla pubblicazione della nostra rivista "Alcohol & Drugs" edita dall'Aquarius. Gentilissimo Direttore, La ringrazio per avermi inviato copia della rivista "Alcohol & Drugs" che ho molto apprezzato e sono sicuro sarà efficace strumento di prevenzione. Nel ribadirLe la mia gratitudine per il Suo gentile pensiero le invio i miei più cordiali saluti. Egregio Direttore, La ringrazio per l'attenzione dimostratami con l'invio delle copie del secondo numero della Rivista "Alcohol & Drugs". Ho trovato tale iniziativa utile per le finalità che si propone e nel congratularmi colgo l'occasione per ricambiarLe molti cordiali saluti. La rivista è anche online sul sito www.libroonline.info
INTERVISTA A SUSI MAZZEI sia la concerta- zione con il Assessore al Welfare Comune di Bari privato sociale. Diciamo che Abbiamo incontrato l’Assessore Mazzei per quando sono fare il punto della situazione sui tanto discussi, stata nominata nel bene e nel male, Piani di Zona. Assessore di L’orientamento dell’intervista che segue è questi uffici, ho diretta maggiormente nell’Area delle trovato una certa Dipendenze dalla quale la presente rivista ostilità, una certa giunta al suo terzo ed ultimo numero diffidenza verso (purtroppo) è stata finanziata. il privato sociale. Inizialmente non Prof.ssa Susi Mazzei conoscevo questo mestiere venendo dalla scuola, L’importanza dei piani di zona tra azioni ed ora con le idee più chiare e l’esperienza acquisita obiettivi di non solo grande teoria. mi rendo perfettamente conto che è essenziale in I piani di zona sono teoricamente fondamentali quanto è proprio il privato sociale che di fatto per rimettere in ordine i servizi sociosanitari di fa le cose sul territorio quindi è impossibile una città e di una regione. prendere le decisioni, senza aver consultato Da noi i primi piani di zona sono nati quattro preventivamente il privato sociale. anni fa ma essendo la prima esperienza, come Sempre che sia un privato sociale che lavori tutte le prime esperienze, non sono andati secondo giusti criteri ed obiettivi, quelli di pagare veramente bene. Certo ci hanno mossi verso la gli operatori, di avere necessarie risorse necessità di unificare e di coordinare tutti i servizi, economiche, ma sia soprattutto un privato sociale le risorse con la ASL, di programmare finalmente che si occupi del sociale e che quindi collabori sulle necessità del territorio con i dati, ma con noi nella scelta. naturalmente in una situazione del tutto Quindi è importantissima la concertazione ma impreparata hanno funzionato fino a un certo ancor più la legge dice che oltre alla concertazione punto, noi abbiamo realizzato molti servizi con vi è la co-progettazione non nel senso che la co- la ASL e con il privato sociale, ma in realtà gli progettazione ci leghi a qualcuno, ma nel senso obiettivi del piano di zona che dicono che bisogna di mettersi intorno a un tavolo, verificare le programmare su ciò che c’è con dati, lo esigenze, fare un progetto insieme, lasciando poi raggiungeremo ora con i prossimi piani di zona all’ente comunale la responsabilità di decidere, che iniziano nei primi mesi del 2009. sentendo anche altre voci, il meglio per i cittadini. Sono importantissimi perché si parla di razionalizzare ma soprattutto di andare ad offrire La prevenzione nell’ambito dell’area delle i servizi essenziali in maniera mirata. dipendenze. In questi giorni stiamo leggendo alcune cose Si è parlato molto di concertazione e della sua tragiche nell’ambito delle dipendenze, come ad importanza. Il rapporto tra ASL e privato esempio si è abbassata l’età per l’uso dell’alcol, sociale mantenendo il ruolo di Amministrazione siamo attoniti di fronte a queste cose. comunale funziona? Sono profondamente convinta che la prevenzione Anche qui, il ruolo della concertazione è sia fondamentale e che si debba fare moltissimo essenziale. Vediamo con la ASL. attraverso le scuole, che serva molto anche la È evidente che, facendo un esempio concreto, noi prevenzione specifica ma la prevenzione nella lavoriamo con la ASL per gli anziani, i minori, quale credo io è il rafforzamento dell’autostima i disabili, è chiaro che non serve ripetere i servizi di tutti i soggetti soprattutto dei minori. e avere doppio personale, è chiaro che solo se La scuola in questo percorso è fondamentale, noi riusciamo davvero ad integrarci miglioriamo realizzare corsi che facciano capire ai giovani il i servizi e miglioriamo la logica. pericolo dell’alcol e delle droghe, dobbiamo Devo ammettere che in passato abbiamo avuto assolutamente lavorare per il miglioramento della molti problemi con la Asl adesso va un po’ meglio. scuola affinchè, anche all’interno delle famiglie, È evidente, comunque che la concertazione, oltre si riesca a rendere i nostri ragazzi un po’ più sicuri che prescritta dalla legge, è essenziale perché di se stessi. Il vero problema è la debolezza, evita sprechi e migliora il servizio. Attualmente questa fragilità tremenda, con i modelli tremendi stiamo collaborando con la ASL per avere che diamo, che dà la televisione, dobbiamo psicologi ed infermieri è molto difficile perché ritornare ad avere dei modelli che diano sicurezza anche loro hanno problemi finanziari come il e che siano di prevenzione per non cadere Comune di Bari. Ancor più importante ritengo nell’alcol e nelle droghe. Tairè 2 Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008
LA PREVENZIONE DI ALCOHOL & DRUGS: DA SUCCESSO PRESUNTO A SUCCESSO CONFERMATO “Quando abbiamo presentato il progetto al ambito di prevenzione. Comune di Bari, sapevamo che sul territorio Il presente numero è il stavamo realizzando qualcosa di utile, terzo e l’ultimo numero personalizzato e con un target mirato”, queste p u b b l i c a t o le parole del Direttore Responsabile della rivista dall’Aquarius. Il “Alcohol & Drugs”, Michele Caradonna, successo che abbiamo “desiderosi di raggiungere gli “irraggiungibili” ottenuto è stato oltrepassando le barriere comunicative, l’unica riscontrato dai giovani alternativa era variare il taglio editoriale delle e dalle richieste di riviste di prevenzione attualmente standardizzato copie anche arretrate Dott. Michele Caradonna e per un pubblico adulto, che difficilmente pervenute presso la nostra redazione. trovava una collocazione sia dal punto di vista La diffusione capillare effettuata della presente territoriale che dal punto di vista dell’età del rivista attraverso le Circoscrizioni presenti sul lettore.” territorio, i SERT ma anche le scuole e i luoghi “La prevenzione, ritengo, sia lo spirito con la di ritrovo, hanno garantito la giusta distribuzione. quale le Associazioni, le Cooperative, il Terzo Un prodotto personalizzato, il primo sicuramente Settore in genere, debba orientare maggiormente dal punto di vista territoriale, che ha sommato i propri sforzi. Anche se fondamentale rimane storie di vita vissute, messaggi ma anche articoli la possibilità del recupero e quindi della cura. sui rischi e sui danni che l’assunzione di sostanze In una realtà dettata dalla “comunicazione” tra psico-attive e psicotrope, possono comportare. informazione pubblicitaria, mass media, sms, Soddisfatti sicuramente dell’iniziativa, nella mail, ed anche semplice passaparola, diventa speranza che il progetto, che ha già ricevuto i sempre più difficile arrivare a comunicare con complimenti, così come dimostrato nella prima i giovani che acquisisce nel proprio “mondo” un pagina della rivista, da parte del Presidente della linguaggio difficile da decodificare. regione Puglia, On. Nichi Vendola e Alcohol & Drugs, grazie al Piano di Zona del dell’Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Comune di Bari, è riuscito a dimostrare che Dott. Alberto Tedesco, possa proseguire. attraverso un reindirizzamento comunicativo Alcohol & Drugs è un'inziativa sperimentata ed orientato verso i è un peccato che sia terminata, a nome dei giovani attraverso collaboratori e dell'Associazione comunichiamo la realizzazione di sin da ora la nostra disponibilità a non sospendere un fumetto duro, la pubblicazione, essendo da anni impegnati diretto, senza come Operatori della Comunicazione del mezzi termini, Ministero Italiano delle Comunicazioni. adeguato anche La nostra presenza nel settore della prevenzione, alle varie soprattutto, delle dipendenze, risiede anche nella terminologie, trascorsa gestione dei Centri d’Ascolto del utilizzando Comune di Turi, di Rutigliano, di Noicattaro e i m m a g i n i Mola di Bari. aggressive, è La rivista è anche fruibile attraverso i siti riuscito a “farsi www.libroonline.info e www.bariracconta.it. leggere” e quindi a raggiungere i Direttore Responsabile propri obiettivi in Michele Caradonna La rivista Alcohol & Drugs edita dall'Aquarius rientra nell’ambito del progetto del Comune di Bari riferito all’area delle Dipendenze. La rivista rientra nel progetto di rete denominato PORTE SOCIALI - scheda progettuale 5.3 - inserito nei progetti di Piano Di Zona - area dipendenze - ripartizione Servizi Sociali Comune di Bari. Aderiscono al Progetto Porte Sociali: l’Associazione Aquarius, l’Associazione Famiglie per Tossicodipendenti, l’Associazione Cama Lila, l’Associazione Apcat e Spazio Esse. Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008 3
MESSAGGIO PER CHI PENSA DI AVERE UN PROBLEMA CON L’ALCOL Miei cari amici, forse sentite che non ce la di farlo per fate più, che tutto va a rotoli. Forse non sempre ma riuscite nemmeno ad alzarvi dal letto senza “soltanto per aver sorseggiato “un goccio”. Forse oggi”, per questa cominciate a rendervi conto che l’alcol si g i o r n a t a . impadronisce del corpo, della mente, dello Imparando a spirito. Forse il solo pensare di rinunciare concentrarmi all’alcol vi fa avvertire come un senso di soltanto sulle 24 nullità. Forse per via dell’alcol avete ore (“fino a danneggiato qualcuno, e il senso di colpa vi stasera non bevo, annichilisce. domani si Forse avete paura di essere visti mentre pensa”), non che bevete, e lo fate da soli, di nascosto. Forse sia diventato tutto vi sentite giudicati per il vostro modo di bere, più semplice, ma e questo vi offende profondamente. Forse mi ritrovo oggi a ritenete di poter smettere quando volete, ma guardare indietro e a considerare che da non riuscite a prendere questa decisione. qualche tempo non mi faccio più del male Anche io per tanto tempo mi sono sentito con le mie stesse mani. così, e proprio per questo non riuscivo a farla C’è un’altra cosa importante che ho compreso: finita con quella mia vita condizionata da soli non si riesce. Per darmi una robusta dall’alcol. Finché ho cercato di risolvere mano d’aiuto ho chiesto aiuto a gran voce, e questo problema da solo ho sempre fallito, e subito mi è stato offerto. non comprendevo il perché. Finché ho tentato di non bere con le mie sole Ciò mi rendeva ancora più frustrato, se forze non ce l’ho fatta, ma non appena mi possibile. Poi, dopo tanti inutili tentativi, ho sono aperto a qualcuno come me ho incontrato delle persone che un tempo cominciato a sentirmi più sollevato. Miei cari avevano quel mio stesso bisogno incolmabile, amici, se vi sentite ridotti al lumicino, non quel mio stesso impulso irrefrenabile, che disperate. Vi posso garantire che non è costringeva anche loro a vivere sotto il difficile ricominciare a vivere veramente. dominio dell’alcol. Eppure non solo non Basta desiderarlo e confidare nell’esperienza, bevevano più - e me lo dicevano sorridendo forza e speranza di qualcuno che ha avuto il - ma dimostravano serenità e compostezza. vostro stesso problema (ci sono delle Frequentandole, ho compreso di essere un associazioni proprio per questo, come “A.A. alcolista e ho desiderato cambiare vita. Alcolisti Anonimi” e come i Club per Alcolisti Innanzitutto sono riuscito a non bere. in Trattamento, per esempio). Poi, tutto si Il sistema non è complicato: non ho pensato può aggiustare. Uno come voi 4 Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008
L’ALCOLISMO IN 50 CONCETTI un’aritmia, una dimenticanza, una illogicità, una analgesia, una dispersione, una debolezza, una Premesso che non sono un addetto ai lavori, un sregolatezza, una ferita, un oblìo, una lacerazione, professionista del settore, ma semplice-mente un un’elazione, un’oppressione, una dislessia uomo interessato ai problemi sociali, le definizioni dell’anima; 33) un movimento tellurico, un sull’alcolismo che ho letto e ascoltato fino ad oggi andamento convulso, un silenzio assordante, un - nel corso di incontri, convegni, congressi e abisso senza fine, un baratro senza fondo consultando la letteratura di settore - sono dell’emotività; 34) una divaricazione fra innumerevoli, ma nessuna di esse riesce a renderne l’oggettivo e il soggettivo; 35) una cesura tra integralmente l’idea. Sembra che l’asse portante realtà e possibilità; 36) un’alterazione delle dell’alcolismo sia sempre e comunque percezioni e dei sensi; 37) una volontà contraria; inafferrabile, se non proprio incomprensibile, e 38) una irragionevolezza del cuore; 39) una cattiva quindi di tutte le definizioni utilizzate si può dire abitudine; 40) una perdita di fiducia o di fede; 41) allo stesso tempo che siano insieme causa ed un’emergenza globale; 42) un problema diffuso; effetto dell’alcolismo medesimo, che siano cioè 43) una copertura antidolorifica; 44) un bisogno contemporaneamente il suo centro e la sua insoddisfatto; 45) un malcostume; 46) un desiderio periferia, il suo nucleo e la sua circonferenza. inestinguibile; 47) un deficit della memoria; 48) Non si può affermare con assoluta certezza che un piacere malriposto che sfugge a ogni controllo; cosa generi che cosa, e quale sia il vero punto di 49) una risposta alla noia e al senso di inutilità; partenza. Dunque, per cercare di intenderlo 50) uno stile di vita. concretamente, appare preferibile riferirsi ad Chissà quanti altri termini sto dimenticando. In un’esperienza-tipo e alla compresenza di un serie ogni caso ciascuno di essi è destinato a rimanere di fattori o di sintomi - che ne indicano l’esistenza soltanto un ambizioso tentativo, il più delle volte e ne delineano i contorni - piuttosto che affidare non proprio riuscito, di circo-scrivere un tale ad uno soltanto di essi la fenomeno, una tale valenza assoluta e manifestazione, un tale risolutiva di processo, una tale “definizione”, poiché da esperienza - che, come solo non risulterebbe sappiamo, è così simile sufficiente ad attribuire alla follia ma non è follia la qualità di “affetto da - che in sintesi deriva dal alcolismo” ad un semplice consumo di una qualsiasi soggetto che ne sostanza lecita e appaia sofferente. comunemente tollerata. Vediamo se riesco a L’alcolismo allora può ricordare tutte queste figure sintomatiche, visto essere tutto questo e - perché no - molto altro che si sprecano. Cercando di elencarle in ordine ancora. Ma secondo me, e più semplicemente, sparso, ho sentito dire che l’alcolismo è, o è causa l’alcolismo potrebbe riguardare la vita stessa di di, o è effetto di: 1) una dipendenza da sostanza un individuo, tutta per intero, ed essere frutto di tossica; 2) un malessere sociale; 3) una nevrosi uno stato di confusione e d’ignoranza non tanto patologica; 4) un comportamento a rischio; 5) una e non solo sul contenuto, sugli effetti delle sostanze malattia; 6) un disagio della famiglia; 7) alcoliche e sul consumo che se ne può o che se un’attitudine genetica; 8) una insanità dello spirito; ne deve fare, ma più profondamente riguardo sé 9) un’afflizione morale; 10) un vizio egoistico; stesso, e cioè rispetto alla propria natura, alla 11) un abuso; 12) una privazione; 13) un conflitto propria condizione, alle proprie possibilità e ai interiore; 14) una devianza ambientale; 15) un propri limiti. Cosicché l’alcolismo, secondo me, senso auto-imposto di inferiorità o di paura; 16) maturerebbe in uno stato di indigenza, di povertà, un’affezione del temperamento; 17) un esubero di pochezza materiale, intellettuale o spirituale, o una carenza del carattere; 18) un’ossessione o di tutti questi tre insieme: da uno “stato umano” mentale; 19) un’allergia del fisico; 20) una direi. Niente di più, ma anche niente di meno, compulsione; 21) un delirio mistico; 22) un travaso visto che sono stati umani in cui chiunque può d’orgoglio; 23) un piacere morboso; 24) un essere democraticamente venire a ritrovarsi. “contro tutto e tutti”; 25) una fuga dal mondo; Allora mi sembra saggio concludere accettando 26) un “minus habens”; 27) un essere “dottor l’idea che la natura dell’alcolismo sia destinata a Jeckil e mister Hyde”; 28) una marginalità; 29) rimanere inesplicabile, e che l’unica maniera sana una incomunicabilità; 30) un isolamento; 31) un per conoscerlo senza farsene travolgere è quella “horror vacui”; 32) un’assenza, una distorsione, di tenere sempre gli occhi bene aperti e di stargliene un singulto, un balbettio, un’aberrazione, alla larga. Giuseppe Dalfino Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008 5
INTERCLUB A.C.A.T. 2008 soprattutto la volontà di migliorare la qualità della propria vita nel clima disteso della È stato il 28 giugno scorso il giorno scelto discussione e della ricerca della soluzione dall’A.C.A.T. Nicolaiana per celebrare presso migliore ai più svariati problemi alcolcorrelati. la parrocchia S. Rocco l’inteclub della provincia L’atmosfera di vicinanza tra le varie famiglie e di Bari 2008. Oltre alla calorosa e fondamentale tutti i partecipanti si è unita alla felicità di partecipazione degli oltre duecento presenti, riconoscere i traguardi raggiunti nella sobrietà hanno preso parte all’evento importanti con la consegna di oltre quaranta diplomi per personaggi della vita sociale riconoscere i percorsi iniziati e politica del territorio. da uno fino a vent’anni. La L’adesione della altre voglia di festeggiare però ha A.C.A.T., in particolare donato all’occasione le dell’A.C.A.T. Federiciana, ha sembianze di un compleanno. reso onore allo spirito della E se uno è una grande festa, festa che due volte all’anno più compleanni contempo- unisce tutti i membri dei club raneamente lo sono stati degli alcolisti in trattamento ancora di più sia per chi della provincia di Bari per un’importante muove i primi passi nel mondo del club sia per esperienza di condivisione, crescita e gioia. Il chi ne ha festeggiati tanti nella famiglia dei Club. fine ultimo e principale dell’interclub infatti è Le testimonianze rese, la vicinanza di sentimenti la possibilità per le famiglie di conoscersi, vissuti e le gioie riscoperte sono state il collante festeggiando il piacere di stare assieme e più energico che si possa mai utilizzare. BEVO ERGO SUM per gli incidenti provocati dalla guida in stato di L’alcool tendenza tra giovanissimi ebbrezza, ma che è fonte di alcune gravi patologie legate al fegato. L’alcool fa più morti della droga. E’ diventato un vanto tra i ragazzi quello di aver E’ questa la triste realtà che chiama in causa preso sbornie memorabili. E’ lontano il tempo ciascuno di noi. L’abuso di alcool da parte dei in cui un minorenne che beveva era considerato minori infatti è un problema troppo spesso un fenomeno di degrado sociale. D’altronde sottovalutato anche all’interno delle famiglie, l’etilismo era concentrato nelle fasce sociali più che si mostrano eccessivamente indulgenti. basse e veniva associato alla povertà. Invece l’uso sconsiderato di alcool è da Oggi il bere alcool è diventato uno status, non considerarsi alla stregua di una vera e propria è più considerato un vizio; è insomma una moda, malattia, anche se legato ad una gestualità specie tra i teenagers più giovani. Prima esisteva comunemente accettata (come per la sigaretta) l’aperitivo, quello con olive ed arachidi. che presenta aspetti subdoli in quanto l’assuntore, Ora si chiama happy hour, diffuso specie nelle specie se psicologicamente debole, non riconosce grandi città del nord, il rito dell’aperitivo il pericolo ed è indotto a continuare a bere dopo mangereccio a prezzo ridotto, che dalle ore 19,00 aver sperimentato una piacevole euforia. Questa fa tendenza tra i giovanissimi che, a forza di mancanza di controllo insomma può condurre alcool e stuzzichini, passano il tempo facilmente ad uno stato di dipendenza, ad una chiacchierando e decidendo il da farsi per la vera schiavitù. Occorre potenziare, perciò, gli serata. Così l’età del primo approccio con l’alcool interventi di prevenzione, affinare gli strumenti si è progressivamente abbassata specie in Italia, di comunicazione per far comprendere, sin da dove avviene a 11 / 12 anni contro una media tenera età, la pericolosità dell’eccesso di alcool. europea di 14 anni. Nonostante in Italia sia stata Lo “sballo” costa caro. Alessandro G. fissata a 16 anni l’età minima per la somministrazione di alcool, i ragazzi sotto i 16 anni che ne abusano sono circa un milione con picco tra i sedicenni. L’abuso riguarda innanzitutto la birra, poi i liquori ed infine il vino: il 21% ammette di ubriacarsi almeno una volta la settimana ed il 26% più di una volta. Questi numeri da capogiro debbono far riflettere: si tratta di una vera e propria piaga sociale , che non solo procura morti e traumi di diversa entità 6 Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008
COCA: STRADE INFINITE In tour dalla Colombia alla Puglia Una volta era la droga dei ricchi, la “droga nobile” usata dall’alta borghesia; oggi è alla portata di tutti e per strada si vende a 30 euro il grammo. La cocaina che circola nel mondo proviene per l’80% dalla Colombia con materia prima coltivata sul posto o proveniente dal Perù e dalla Bolivia. La verde Colombia ha pagato un prezzo troppo alto per il suo triste primato: la lotta per il controllo del territorio si è fatta sempre più spietata ed i narcotrafficanti fanno uso di metodi violenti per salvaguardare la loro fonte di guadagno. Ricorrono spesso, infatti, ad intimidazioni e sequestri, a proteggere le coltivazioni con mine, nonché alla pratica della deforestazione delle riserve protette per impedire l’utilizzo di aerei che diffondono pesticidi. In una situazione politica precaria, gli interessi dei narcos spesso si intrecciano con quelle dei guerriglieri, seminando terrore e morte (basti pensare che dal 1990 ad oggi più di mezzo milione di persone sono state uccise o mutilate dalle mine ) dando luogo ad una vera tragedia umanitaria oltre che ad un irreparabile sfregio ambientale. Il governo colombiano negli ultimi tempi ha intensificato i propri sforzi per Ai gruppi colombiani negli ultimi anni, a combattere questi fenomeni ma i risultati sono gestire lo spaccio, si sono aggiunti nigeriani, scarsi. Smantellati i vecchi “cartelli” di magrebini e specialmente albanesi. Questi Medellin e Calì, i gruppi colombiani hanno ultimi stanno prendendo sempre più piede dovuto mutare fisionomia e si sono ristrutturati: perché ritenuti più “affidabili”. In Italia i clan sono nati, così, nuovi cartelli, più piccoli e calabresi si stanno rivelando come i veri specializzati, con una propria autonomia, senza padroni della coca, avendo soppiantato i gerarchie centralizzate e con un elevato grado siciliani di Cosa Nostra. di flessibilità, sì da rendere difficile la loro Ormai la ‘ndrangheta ha assunto un ruolo di individuazione. Si tratta di piccole associazioni supremazia, controllando il traffico della coca, che curano specifiche fasi (produzione, con forti collegamenti in Canada, Sud America, trasporto, consegna, riciclaggio del denaro) e Australia oltre che in Europa e riesce a riciclare che spesso si sciolgono al termine di una i guadagni illeciti in svariate attività singola operazione. imprenditoriali lecite, specie nel Nord Italia. Questi gruppi criminali sono attivi, oltre che Se i calabresi estendono sempre più la loro nelle Americhe, in Europa ed in special modo rete e la camorra conferma la sua importante in Africa dove le procedure doganali ed i funzione nel traffico di coca con contatti diretti controlli sono meno rigorosi. Le principali con i paesi produttori, in Puglia la fa da padrone basi operative per la diffusione in Europa sono la Sacra Corona Unita lungo le coste della la Spagna e l’Olanda. regione, dove si svolge anche il traffico di Come arriva la coca in Italia? Innanzitutto armi: dall’Albania alla Puglia, che è diventata sulle imbarcazioni nei porti principali quali una vera e propria tesa di ponte per la droga Genova, Trieste, Napoli, Livorno, Gioia Tauro, destinata non solo al consumo locale, ma anche sugli aerei a Milano, ed a Roma Fiumicino, alle regioni del Nord, dove Milano è senza ma anche sui tir e le automobili; oltre che nei dubbio la capitale della coca, corre la strada bagagli spesso la droga viene nascosta sulla privilegiata della polverina destinata ad persona, quasi sempre tramite ingestione di uccidere i neuroni del cervello dei sempre più ovuli ripieni della preziosa polvere bianca. numerosi consumatori. Alessandro G. Alcohol & Drugs - Anno I numero III. Settembre/Novembre 2008 7
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