Universiadi 2019, si insedia la cabina di regia - Cronache Salerno
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Universiadi 2019, si insedia la cabina di regia Erika Noschese Le Universiadi 2019 sembrano essere entrate, finalmente, nel vivo dei lavori. Nella mattinata di ieri, infatti, si è tenuta la riunione di insediamento della Cabina di regia per le Universiadi 2019, presso la Sala “De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia. «D a questo momento lavoreremo senza sosta, ogni istituzione coinvolta farà la sua parte per assicurare la massima riuscita dell’unico evento sportivo di portata internazionale al momento previsto in Italia per i prossimi dieci anni», ha dichiarato il governatore Vincenzo De Luca che parla di un «evento che va ben oltre la natura sportiva, con ricadute importanti anche in termini economici, culturali e turistici per Napoli e tutta la regione». I lavori per la realizzazione della manifestazione sportiva più attesa continuano spediti e questa mattina verrà firmato il contratto per la prima nave, la Msc Lirica con circa 2000 posti, che ospiterà gli atleti. La manifestazione, che vedrà la partecipazione di studenti universitari di 170 paesi, prevede dal 3 al 14 luglio 2019 lo svolgimento di competizioni in 18 sport, con l’arrivo complessivo di oltre 8000 atleti e delegati, ed oltre 1000 ufficiali di gara. «E’ stata una giornata importante con l’approvazione della nuova cabina di coordinamento del Piano, improntata sullo spirito della massima collaborazione istituzionale – ha sottolineato il Commissario per le Universiadi Gianluca Basile – la novità, rispetto al Piano precedentemente approvato, riguarda l’incremento del finanziamento destinato allo stadio San Paolo, che sarà la struttura protagonista della manifestazione». «L’Universiade – ha spiegato il segretario generale Fisu Eric Saintrond – è una manifestazione di straordinarie proporzioni che richiede, in questi ultimi mesi
a disposizione, un grande sforzo organizzativo per assicurare i numeri previsti, in termini di gare e di atleti coinvolti». Le gare per i singoli sport si svolgeranno a Napoli, ad eccezione della scherma prevista a Salerno, con l’utilizzo di impianti sportivi situati in tutte le province della regione Campania per le gare degli sport di squadra. A tal proposito, la Cabina di Regia ha approvato il Piano degli interventi: per la parte infrastrutturale – 57 impianti sportivi di cui 36 da utilizzare per competizioni e 21 per allenamenti – l’investimento complessivo è di 127.107.177 euro. In particolare, sono state appostate per lo stadio San Paolo, oltre alle somme già previste per la pista di atletica, gli impianti di illuminazione ed audio/video, le somme inizialmente destinate allo stadio Collana, per il quale non è più previsto l’utilizzo per l’Universiade, a seguito dell’affidamento dell’impianto a privati. Per la parte riguardante i beni ed i servizi dell’Universiade, l’importo è di 129.792.823 euro. Il centro di accreditamento principale verrà realizzato all’aeroporto di Capodichino, mentre alla Mostra d’Oltremare verrà ubicato il Media Press Center. Per il villaggio degli atleti è stato definito l’utilizzo di tre poli: Napoli, Salerno e Caserta, con l’utilizzo di due navi da crociera per complessivi 4000 posti, sistemazioni alberghiere per 2000 posti e residenze universitarie per ulteriori 2000 posti. Approvate anche le linee guida per il reclutamento dei circa 8000 volontari che saranno coinvolti nelle attività prima, durante e dopo l’Universiade, contribuendo al successo complessivo dei Giochi. Enrico Polichetti soddisfatto: «Ora bisogna solo lavorare» Cava de’ Tirreni partecipa alla Cabina di regia per le Universiadi 2019 con il vice sindaco Enrico Polichetti, con delega allo sport. L’incontro è stata l’occasione per fissare un ulteriore programma e analizzare i punti critici per il superamento degli ostacoli burocratici, sono stati risolti i problemi che erano sorti riguardo alla Mostra d’Oltremare per
il Villaggio atleti, l’accoglienza si farà tutta sulle navi da crociera e nelle residenze universitarie. Con i fondi stanziati dall’amministrazione Servalli, sono già iniziati i lavori per quanto riguarda la sicurezza e l’antincendio. Con ulteriori fondi comunali, infine, è stato ampliato l’impianto di videosorveglianza che ora conta 30 telecamere. «Adesso bisogna solo lavorare – afferma il vicesindaco, Enrico Polichetti – attendiamo che il Provveditorato provveda a calendarizzare entro agosto tutti gli interventi da fare e cantierizzare i lavori». Steward, Mfc Security Service replica: «Sostituzioni solo per evitare favoritismi» Erika Noschese Continua la lotta a distanza tra gli steward salernitani, la società Us Salernitana 1919 e la MFC Security Services, la società che da inizio anno gestisce gli steward impegnati allo stadio Arechi. La querelle è nata in seguito alle dichiarazioni del co-patron Claudio Lotito, ai ferri corti con i tifosi, tanto da minacciare di portarsi da Roma i responsabili per la sicurezza, dopo alcune rimostranze fatte dai tifosi in occasione della partita Salernitana-Brescia. «I pagamenti sono in corso, non c’è alcuna problematica in essere per quanto ci riguarda», ha dichiarato la Us Salernitana 1919, attraverso l’ufficio stampa, raggiunto telefonicamente. Nel merito della questione è entrata anche la Lega che nelle scorse ore ha lanciato accuse pesanti contro le due società e lo stesso Lotito a causa della sostituzione di buona parte del
personale addetto a ricoprire ruoli di responsabilità nei vari settori, sostituito da personale del napoletano: «Tutto ciò è accaduto senza una vera e propria spiegazione data ai lavoratori stessi che dopo anni di servizio e di esperienza presso lo stadio Arechi si sono visti sostituire da personale privo di dimestichezza con la struttura e l’utenza abitudinaria e tutti noi sappiamo quanto ciò sia importante e faccia la differenza in caso di criticità», avevano infatti dichiarato Cristian Santoro e Matteo Cucino, rispettivamente coordinatore cittadino della Lega Salerno e responsabile delle politiche giovanili per il territorio. Da qui, la replica della società che, senza mezzi termini, ha dichiarato: «Non abbiamo nulla da commentare, solite scuse pretestuose, gente che non conosce come stanno realmente le cose e non vogliamo immischiarci in polemiche o altro. La società prenderà vie legali». Ad intervenire anche la Mfc che, unitamente alla Us Salernitana ha annunciato l’intenzione di agire legamente. Sostituzioni, quelle che avrebbe apportato la società Mfc Security Service che effettivamente sono avvenute per via di «alcuni problemi riscontrati in passato», ha spiegato la società di Napoli che si occupa della gestione degli steward. «Questi cambiamenti con i colleghi di Napoli ci sono stati ma solo perchè, non conoscendo la gente del posto, non possono fare favoritismi. Di fatto, tanti ragazzi di Salerno continuano a collaborare con noi e con la Salernitana. Sono solo stati spostati nei settori interni ma non sono stati allontanati dallo stadio. Non abbiamo mai messo nessuno alle porte, né noi né la Salermitana», ha spiegato ancora la società, aggiungendo che la società Us Salernitana 1919 aveva richiesto di spostare gli steward di Salerno nei settori interni o di allontanarli. «La scelta dovevano farla loro – ha spiegato poi la Mfc Security Service – e qualcuno ha preferito andar via mentre altri hanno scelto di restare. Quindi, nessuno li ha mai messi alla porta. Come società, continuiamo a contattarli e farli venire e molti di loro dicono di si ma poi non si presentano. Ma siamo pronti anche a fronteggiare queste problematiche». Altra problematica era relativa ai
pagamenti: diversi steward, infatti, lamentavano ritardi negli stipendi, relativi alla scorsa stagione. “Debiti”, se così possiamo definirli, che non sarebbero della Mfc bensì della Us Salernitana che avrebbe chiesto alla società di Napoli di far fronte a questi pagamenti poichè, abolendo l’aucher, sono stati costretti a fermare i pagamenti ma «parliamo di poche gare, le ultime 4, E’ stato chiesto a noi – ha spiegato la Mfc – a noi di far fronte a questo pseudo debito e noi, man mano che pagavamo le partite davamo anche un rimborso spese per recuperare questi soldi degli steward. Molti li hanno ricevuti, sono rimasti pochi che debvono avere non più di 20 euro». La situazione, invece, è un po’ differente per chi ha smesso di lavorare per la società: i soldi, infatti, non li hanno ancora ricevuti ma «li riceveranno. C’è tutta l’intenzione da parte della Salernitana di pagarli, noi abbiamo fatto solo da tramite», ha spiegato l’azienda di Napoli, sottolineando di aver effettuato i pagamenti la settimana scorsa e entro fine maggio saranno saldate le ultime partite di questo mese. Nessun guadagno, colpa della partita Pina Ferro “Sarebbe stato più logico interdire la trasferta ai tifosi del Foggia che penalizzare noi commercianti”. L’ordinanza di chiusura di tutte le attività che operano nei pressi dello stadio Arechi in occasione della partita Salernitana – Foggia (prevista giovedì prossimo) ha indignato i commercianti. Molti di essi si sono trovati anche in situazioni di imbarazzo nei confronti di vari clienti che avevano prenotato la cena e, a
cui hanno dovuto comunicare che la stessa era stata disdetta perchè il locale doveva restare chiuso. Nei giorni scorsi, il cinema multisala, i ristoranti, i pub e gli ambulanti che operano nell’area circostante lo stadio Arechi hanno ricevuto l’ordinanza con la quale viene gli imposta la chiusura totale dell’attività per motivi di ordine pubblico. Il timore è che la tifoseria del Foggia, considerata a rischio, possa dar vita a momenti di tensione e a disordini. Non è la prima volta che viene posta in atto tale ordinanza. Ovviamente, la disposizione del Comune ha creato malcontenti, considerato anche il periodo dell’anno. «Siamo stati costretti ad annullare ben tre cene aziendali di fine anno in programma per il 21 dicembre – spiega Raffaele del Ristorante Modo – Si tratta di prenotazioni giunte già qualche tempo fa e che non possono essere spostate ad altre date in quanto tutte le serate sono impegnate con eventi vari. Quindi vi è un danno economico per l’attività. Un mancato guadagno. Non è la prima volta che ci fanno stare chiusi in concomitanza di incontri di calcio considerati a rischio. In alcuni casi l’intera zona è stata anche circoscritta anche con dei container per meglio gestire i tifosi in trasferta. Il problema potrebe essere tranquillamente risolto, considerato che non può essere spostato l’orario della gara per esigenze televisive, vietando la trasferta ai tifosi della squadra ospite». L’esercente ha comunque sottolineato che l’arrivo dei tifosi, in ogni caso per le attività commerciali rappresenta un’ipotesi di guadagno: in molti potrebbero fermarsi dopo la partita e godere di una cena salernitana. E questo, magari, potrebbe avvenire ancor più spostando l’orario dell’incontro al pomeriggio. Dello stesso parere anche Gino, gestore del Red Lion, ubicato a poca distanza dal Modo. «Abbiamo aspettato dicembre e gennaio per lavorare un pochino in più e, ora che fanno, ci impongono la chiusura. Sarebbe stato più logico anticipare l’orario della prtita e farci aprire l’attività dopo le 18. Invece hanno accontentato Sky che ha acquistato i diritti. Magari se l’incontro fosse stato disputato di sabato sarebbe stata valutata l’ipotesi di anticiparlo considerato
l’arrivo dei turisti ed il via vai delle navette dirette al centro cittadino per le Luci d’artista». Il gestore del Red Lion ha anche ricordato che in una precedente occasione in cui fu emanata la stessa ordinanza non arrivarono a Salerno tutti questi tifosi previsti ma solo una piccola rappresentanza per cui la chiusura non ebbe alcun senso. Si ebbe solamente una perdita di guadagni. «Impossibilitati ad usare le auto» Erika Noschese Siamo solo al primo week end ufficiale per Luci d’Artista e già si riscontrano i primi disagi. In particolare, a lamentarsi sono i residenti della Cooperativa Fidelitas di via Agostino di Bartolomei, impossibilitati ad utilizzare le automobili. Il motivo è presto detto. Via Di Bartolomei, nei pressi dell’Arechi, è l’ingresso principale per i residenti che si e ̀ trasformato – per l’occasione delle luminarie – in area di sosta per le navette di Busitalia. Uscire di casa per immettersi su via Salvatore Allende e ̀ impossibile in quanto le strade sono transennate e le sbarre chiusa da un lucchetto. Dunque, l’unico modo per uscire sarebbe fare un controsenso che potrebbe far registrare dei sinistri stradali in quanto non vi è nessuna ordinanza comunale che permetterebbe di rendere la strada a doppio senso, almeno fino al mese di gennaio, e non vi e ̀ alcun segnale stradale temporaneo per avvertire del pericolo. Inutili i vari tentativi di far giungere una pattuglia della Polizia Municipale in quanto questi ultimi avrebbero riferito dell’arrivo dell’ufficiale di PG. Vana l’attesa perchè ancora nessuno si e ̀ fatto carico del
pro- blema e tentare di giungere ad una soluzione che vada bene sia per le navette che accompagneranno in cittài turisti sia per le 51 famiglie impossibilitate ad utilizzare le macchine e, dunque, costretti a re- stare in casa o utilizzare i mezzi pubblici. Già da tempo i residenti della cooperativa Fidelitas lamentano la totale assenza dell’amministrazione comunale che non ha mai risposto alle loro richieste. Circa un anno fa, infatti, venne avanzata al Comune la richiesta di installazione dei cestini per i rifiuti sui marcia- piedi e tutto sembra finito nel dimenticatoio cosı̀ come lamentano la totale assenza degli spazzini che dovrebbero passare per la zona dello stadio Arechi circa 2 volte alla settimana ma, ancora oggi, sembrano essere utopia. In centro, almeno nella serata di sabato, la situazione sembra essere tranquilla, strade libere dal traffico r il via vai di navette e ̀ ufficialmente partito ieri. Del resto, siamo ancora al mese di novembre ed il pienone di visitatori – almeno per il momento – sembra non essersi ancora registrato. Bisognerà, per vedere registrare i soliti disagi, at- tendere i fine settimana del mese di dicembre e le feste comandate quando, come ogni anno, non mancherà traffico, problemi con le navette e malcontento generale da parte di chi, da sempre, si rifiuta di ospitare nella propria città un evento quali Luci d’Artista che, secondo le prime previsioni, avrebbe ha fatto registrare il pienone nei B&B e alberghi della città , sempre dimenticando le zone limitrofe. Come ogni anno, del resto. Ventura rilancia: «Vendiamo l’Arechi e riqualifichiamo
gli altri impianti» Erika Noschese Sembra essere presa seriamente in considerazione la proposta del consigliere comunale di Davvero Verdi Peppe Ventura che, recentemente, ha proposto di vendere lo stadio Arechi alla societàUs Salernitana. Nella giornata di ieri, infatti, si e ̀ riunita la Commissione Sport, presieduta da Corrado Naddeo, per discutere della questione. In sintesi, Ventura sostiene che attualmente l’Arechi porterebbe spreco di denaro per una struttura ormai fatiscente che, dunque per queste ragioni, potrebbe essere venduta a Claudio Lotito, patron del club granata. Del resto, per il Comune di Salerno non sarebbe la prima volta vendere una s o c i e t à d i p r o p r i e t à dell’ammininistrazione comunale, basta pensare infatti alla Centrale del Latte, una delle poche societàattive del Comune. Con i soldi che si potrebbero ricavare dalla vendita dello stadio Arechi – secondo Peppe Ventura – riqualificare le strutture sportive della città che, di conseguenza, porterebbero ad aumentare i posti di lavoro in città . Insomma, la richiesta avanzata dal consigliere di Davvero Verdi potrebbe portare la Salernitana ad avere uno stadio di proprietà ma a deciderlo non sarà solo l’amministrazione comunale in quanto non si esclude la possibilità che Lotito non voglio investire nell’acquisto ma l’ultima parola spetta sempre al Comune. «Vendiamo l’“Arechi” alla
società Salernitana» di Andrea Pellegrino «Si valuti la vendita dello Stadio Arechi alla Salernitana». Questa la proposta del consigliere comunale (Davvero Verdi) Giuseppe Ventura che ha chiesto la convocazione di una seduta della commissione sport. La richiesta ufficiale è stata inoltrata al presidente Corrado Naddeo proprio nel corso della riunione della commissione tenutasi ieri mattina a Palazzo di Città. Così, spiega Ventura: «La società, da un lato, si rafforzerebbe, dall’altro il Comune di Salerno risparmierebbe manutenzione e gestione. Inoltre con gli introiti della vendita dell’impianto si potrebbe investire in altro, sempre nel campo dello sport. E’ inutile tenere uno Stadio in totale abbandono, meglio venderlo» Salernitana, Arechi da record: Un patrimonio da capitalizzare di Marco De Martino SALERNO. Con il campionato ormai ai titoli di coda, è tempo di bilanci in casa Salernitana. La società granata sta iniziando a delineare la lista dei riconfermati e dei bocciati dopo una stagione che poteva essere migliore di quella che è stata. A non tradire mai sono i tifosi granata. Che si lotti per non retrocedere o per vincere il campionato, l’Arechi risponde
sempre presente. Ed anche in questo torneo il Principe degli Stadi ha fatto registrare numeri da record. Con tutte le gare casalinghe giocate, c’è il numero di presenze complessive di questa stagione: ad assiepare i gradoni dell’impianto di via Allende sono stati ben 229.398. Un numero a sei cifre impressionante, che rende l’idea dell’importanza della piazza salernitana. Un dato che non consente però allArechi di salire sul podio, visto che viene preceduto nell’ordine dal “San Nicola” di Bari (342.944 spettatori con tutte le gare interne giocate), dal “Bentegodi” di Verona (310.246 con una gara da giocare), e dal “Manuzzi” di Cesena (242.077, anche qui con una partita ancora da disputare). Con quasi 230mila spettatori, l’Arechi ha avuto una media a partita di 10.924 spettatori. Un dato significativo anche perché consente una ulteriore analisi, quella relativa agli spettatori paganti. A Bari, Verona e Cesena gli abbonati hanno superato le diecimila unità, mentre a Salerno sono stati poco più di quattromila (4.583 per la precisione). Il che significa dire che la tifoseria granata è quella più presente al botteghino, con oltre seimila tagliandi di media staccati a partita. Un primato che va assolutamente capitalizzato dalla società granata, innanzitutto dalla prossima campagna abbonamenti. I sostenitori si aspettano novità, soprattutto nella politica dei prezzi, che nelle ultime stagioni sono sistematicamente venute a mancare. La società di via Allende dovrà cercare di accontentare i tifosi, anche perché con una base forte di carnet stagionali si potrebbe sfruttare al massimo l’enorme potenziale della torcida granata. Specialmente se le cose, come tutti auspicano, dovessero cominciare ad andare per il verso giusto…
Che spettacolo sugli spalti dell’Arechi: E alla fine è mancato soltanto il gol di Enzo Sica SALERNO. E’ mancato solo il gol, tanto auspicato ed atteso alla vigilia di questa gara, ma alla fine è stato assente visto anche la pochezza di azioni degne di tal nome. hanno sentenziato, alla fine, i tifosi accorsi in massa all’Arechi con oltre sedicimila presenze sugli spalti della gara dell’ora di pranzo (gli inglesi direbbero lunch-match) che rappresenta davvero un record bello e buono da custodire gelosamente. Ma questo incontro di cartello tra Salernitana e Bari non poteva non registrare tante persone sugli spalti. Infatti questa partita, la partita, non è mai banale quando si incontrano queste due squadre, tifoserie gemellate da oltre 34 anni, grande feeling, città che fin dalla primissima mattinata si è colorata di bandiere granata e biancorosse con auto che hanno scorazzato in lungo e in largo per tutta Salerno. Poi ci si è trasferiti sul terreno di gioco e ci si aspettava quel qualcosa in più, uno spettacolo degno di tal nome. Ma certamente la paura, alla fine, ha prevalso e nella cabala, non dimentichiamolo fa… novanta. Nel senso che il Bari, reduce da cinque sconfitte esterne consecutive ha cercato di non perdere ancora e la Salernitana alla fine si è anche adeguata e accontentata del pareggio. Che forse non serve a nessuno delle due squadre ma che tiene accesa la fiammella della speranza per entrambe. Ora devono vincere e convincere. Altrimenti si chiuderà una stagione importante per la Salernitana impensabile dopo la fine del girone di andata ma certamente deficitaria per il Bari che, forse, non si aspettava di essere intruppato nella zona che delimita i play off. Ma ora bisogna parlare di spettacolo che c’è stato sugli spalti. I 14mila salernitani (duemila erano i baresi) hanno,
come sempre, dato sfoggio a tanto calore ed amore per la squadra del cuore con il rispetto che meritavano i baresi. bellissimo lo striscione esposto nella curva sud Siberiano applaudito da tutto lo stadio e dalla nord con i tifosi baresi. Che a loro volta non hanno voluto riscrivere questo gemellaggio per ringraziare Salerno e la tifoseria con un altro striscione significativo: . Insomma roba da libro cuore ma che intetizza, in breve, la bella giornata di sport che si è vissuta in questo 25 aprile, festa della Liberazione allo stadio Arechi. Certo vedere tante famiglie e tanti bambini allo stadio Arechi in un orario insolito ci inebria di gioia. E certi spettacoli, belli ed affascinanti, ci dovrebbero essere sempre in ogni stadio, quando si assiste ad una gara di calcio. L’esempio è arrivato anccora una volta da Salerno, complice il gemellaggio con il Bari. Ed alla fine gli applausi sono stati per tutti. Pere la Salernitana che usciva applaudendo i propri tifosi della curva sud Siberiano ma anche per i baresi che hanno salutato i loro tifosi ringraziandoli per averli seguiti a Salenro. Ed i cori, poi, di affetto tra le due tifoserie sono andati avanti anche oltre il termine della gara. Ed entrambe le tifoserie si sono date, magari, appuntamento alla prossima stagione. Le due squadre lotteranno entrambe per i play off e non è detto che, magari, non ci si possa reincontrare ancora in questa stagione con una finale per accedere alla massima serie. Utopia si dirà ma il calcio è bello perchè ci può riservare sempre qualche sorpresa. Salernitana, in 15mila all’Arechi per spingere i
granata ai play off di Marco De Martino SALERNO. Non cadrà il record stagionale stabilito con il Verona, nè il dato fatto registrare in occasione del match giocato nella passata stagione, ma Salernitana-Bari verrà ancora una volta accompagnata da uno scenario da brividi. L’Arechi, nonostante l’orario insolito delle 12,30 peraltro in un giorno di festa, verrà assiepato da almeno quindicimila spettatori. A parlare sono i numeri fatti registrare dalla prevendita che ieri ha fatto segnare un dato di tutto rispetto: sono infatti oltre quattromila i biglietti staccati fino a ieri sera. Un dato che è destinato a crescere ulteriormente nelle prossime ore e che si avvicinerà e molto probabilmente supererà le quindicimila unità. Questo perché vanno considerati i 4583 abbonati di fede granata ed i circa duemila sostenitori del Bari che arriveranno dalla Puglia per rinnovare lo storico gemellaggio con i fratelli salernitani. Fuori dal campo canti e balli accomuneranno ancora una volta le due tifoserie, ma durante i 90’ ognuna soffrirà per le rispettive compagini, appaiate a quota 50 in classifica e dunque dirette rivali per il raggiungimento di un posto nel perimetro play off. La Salernitana ha la possibilità di giocare lo scontro diretto davanti al proprio pubblico ed in una condizione psicofisica migliore rispetto ai galletti, in piena crisi di risultati e duramente contestati dai propri sostenitori al termine del match di sabato contro il Verona. Bollini sa che un calo di concentrazione potrebbe costare caro ai suoi e così il tecnico ha catechizzato il gruppo già ieri mattina al campo Mary Rosy alla ripresa degli allenamenti. I calciatori che hanno giocato al Piola di Vercelli hanno svolto un lavoro in palestra e in piscina mentre il resto della squadra ha aperto la seduta con un lavoro tecnico e per la velocità seguito da esercitazioni per il possesso palla, tiri in porta e partita. Unici assenti gli infortunati Busellato
(che ieri tra l’altro ha festeggiato il compleanno) che ha svolto un lavoro atletico specifico, e Luiz Felipe che ha sostenuto una seduta fisioterapica dopo il guaio muscolare della settimana scorsa. Per questa mattina è prevista la seduta di rifinitura: l’appuntamento per Coda e compagni è per le ore 11.30 al campo Volpe a porte chiuse. Bollini potrebbe operare diverse variazioni nell’undici iniziale rispetto a Vercelli. In difesa dovrebbe fare il suo rientro Perico sulla corsia destra e Tuia al centro della difesa rispettivamente al posto di Bittante e Schiavi. A centrocampo, al posto di Ronaldo, ci sarà Zito. In attacco Rosina avvicenderà Donnarumma. Salernitana, trasforma l’Arechi nel tuo fortino di Marco De Martino SALERNO. Tra i fattori su cui la Salernitana dovrà puntare se davvero vorrà ambire ad una qualificazione ai prossimi play off, c’è il miglioramente del rendimento casalingo. La compagine granata all’Arechi non sempre è riuscita a rendere al meglio in casa. Vuoi per sfortuna, vuoi per i soliti errori in fase difensiva, vuoi per un approccio mentale sbagliato, la Salernitana in questo campionato ha spesso steccato nel Principe degli Stadi. Basti pensare alle gare perse nel girone d’andata in maniera rocambolesca (e non del tutto meritata…) contro Vicenza e Carpi o ai pareggi in quello di ritorno contro Cesena, Novara e Cittadella. Gare che, se solo si fossero concretizzati risultati migliori, avrebbero potuto lanciare in orbita da tempo Coda e compagni. Ed invece la Salernitana con 28 punti in 17 partite (7 vittorie, 7 pareggi
e 3 sconfitte) è soltanto dodicesima, in coabitazione con la Pro Vercelli, nella particolare classifica che considera i punti fatti in casa. Meglio dei granata hanno fatto Bari, Benevento (entrambe 38 punti), Frosinone, Spal, Entella (a 37), Verona (36), Cittadella, Spezia (a 35), Novara (33), Avellino (32) e Perugia (29). Peggio della Salernitana in pratica hanno fatto soltanto le compagini che la seguono in classifica, ovvero tutte quelle invischiate nella lotta per non retrocedere. Se davvero la Salernitana vorrà compiere il salto di qualità dovrà necessariamente migliorare il proprio rendimento all’Arechi. Peraltro la Salernitana dovrà disputare quattro delle restanti sette gare della regular season proprio presso l’impianto di via Allende, contro Latina, Bari, Frosinone e, dulcis in fundo, Avellino. La Salernitana dovrà iniziare subito a rimpinguare il tabellino delle vittorie già a cominciare da lunedì prossimo contro i pontini. Ieri il gruppo si è allenato di mattina proprio allo stadio Arechi. Gli uomini di Alberto Bollini hanno aperto la seduta con un lavoro di forza in palestra e un riscaldamento tecnico sul campo prima di essere impegnati con un lavoro tattico. L’allenamento si è concluso con una partitella finale a ranghi misti. Unico assente, Massimiliano Busellato, il quale si è sottoposto a seduta fisioterapica. La preparazione dei granata riprenderà, sempre di mattina, oggi a partire dalle ore 10:30 al campo “Mary Rosy” a porte chiuse. In ottica formazione qualcosa Bollini potrebbe modificare nell’assetto del tridente. Massimo Coda, calciatore più impiegato in rosa, potrebbe osservare un turno di riposo a tutto vantaggio di uno tra Joao Silva e Donnarumma. Quest’ultimo potrebbe comunque fare il suo ritorno in campo anche se Bollini scegliesse per il ruolo di vice Coda il portoghese, utilizzandolo da esterno a sinistra, con uno tra Sprocati e Rosina dalla parte opposta.
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