Al via da lunedì la 75 edizione del Festival del Cinema di Salerno

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Al via da lunedì la                                    75°
edizione del Festival                                  del
Cinema di Salerno
di Monica De Santis

Presentata ieri mattina nel Salone del Gonfalone la 75°
edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno,
che dopo un anno di stop, torna in presenza, alla Sala
Pasolini e alla Stazione Marittima dal 22 al 27 novembre. Tra
gli ospiti di quest’edizione il Capitano Ultimo, l’attrice
partenopea Rosalia Porcaro e Riccardo Fogli. “L’evento più
longevo d’Italia, secondo solamente alla Mostra Internazionale
del Cinema di Venezia, vuole rappresentare, – spiega il patron
Mario De Cesare – attraverso lo strumento filmico e di
documentazione, lo straordinario mondo del cinema per scoprire
nuovi talenti cinematografici, restando sempre fedele alla sua
mission: ovvero, ponendosi l’obiettivo di indagare modalità ed
effetti, piccoli o grandi mutamenti nella società, attraverso
il “cinema della realtà” capace di esplorare i contesti e i
modelli culturali nella nostra epoca per alfabetizzare al
mondo cinematografico” 350 i film in concorso provenienti da
50 paesi, con momenti che coinvolgeranno alcune delle scuole
salernitane ed incontri con i registi e gli attori
protagonisti delle pellicole in concorso e di quelle fuori
concorso. “Organizzare la manifestazione quest’anno è stato
davvero molto complesso: è stato, infatti, necessario prendere
in considerazione anche le numerose e nuove norme di sicurezza
sanitaria. Ma questo non ci ha fermato perchè il ritorno alla
normalità è possibile, seppur con le dovute accortezze. E’
doveroso ringraziare il nostro pubblico che ci ha seguito
durante gli appuntamenti online della scorsa edizione e che
finalmente siamo lieti di accogliere di nuovo in presenza
sperando di poter tornare alla normalità vera e propria”,
racconta ancora Mario De Cesare. La kermesse cinematografica è
patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di Salerno e
dalla Camera di Commercio di Salerno, con il contributo della
Fondazione Carisal e della Banca Monte Pruno. Le giornate dal
22 al 25 novembre si terranno presso la Sala Pasolini, mentre
la serata finale si terrà alla Stazione Marittima. Tra gli
appuntamenti da segnalare, quello del 23 novembre alle ore 17
presso la Sala Pasolini, quando si terrà un incontro dal
titolo “Il cinema, la tv e gli esempi da raccontare” al quale
prenderanno parte l’onorevole Gianpiero Zinzi, presidente
della Commissione regionale Anticamorra e Beni Confiscati
della Campania: l’avvocato Donato D’Aiuto presidente Bys – By
Your Side; l’onorevole Carmine Mocerino già presidente della
commissione anticamorra e beni confiscati della Campania, il
regista Ambrogio Crespi e il colonello Sergio De Caprio al
secolo Capitano Ultimo. Il via si terrà il 22 novembre alle
ore 9 con le proiezioni dedicate alle scuole, mentre alle ore
19 ci saranno le proiezioni di due film fuori concorso, tra
cui “Dov’era lei a quell’ora” con Riccardo Fogli e Dalila
Di Lazzaro.

Il Wolf-Ferrari ritrovato di
Costantino Catena
di Olga Chieffi

Terzo appuntamento domani sera, alle ore 20, per la stagione
lirico-concertistica del teatro Verdi di Salerno, che avrà
quale ospite il pianista Costantino Catena, docente del nostro
conservatorio e Piano-Artist Yamaha. Programma particolare
quello che proporrà al pubblico salernitano il nostro
Costantino, poiché verrà inaugurato dalle sei bagattelle di
Ermanno Wolf-Ferrari. “Dopo aver ascoltato per caso il bel
Quintetto per pianoforte e archi – racconta Costantino – che
il nostro Wolf-Ferrari ha scritto, e che ho inciso il mese
scorso con il Quartetto Guadagnini, mi sono incuriosito. Ho
pensato “se ha scritto un Quintetto così bello avrà di sicuro
scritto altre cose per pianoforte” e mi sono messo alla
ricerca, scovando – oltre i pezzi editi (Improvvisi op. 13,
Klavierstucke op. 14) alcuni inediti: Bagatelle, Scherzino,
Variazioni su un minuetto del Falstaff, Chopin-Fantasie,
custoditi nella biblioteca di Stato di Monaco di Baviera,
ovviamente in forma manoscritta, su cui ho lavorato e che la
casa editrice Curci è intenzionata a pubblicare. Quindi, ho
proposto il tutto agli amici dell’Accademia degli Sfaccendati,
cioè la Coop Art – Cestem di Roma, nelle persone di Giovanna
Manci e Giacomo Fasola, e da questo è nato il progetto di
recupero di tutta la musica da camera con pianoforte di W.F.
da incidere con la Brilliant”. Quanto alle opere proposte,
Costantino Catena rende possibile l’ascolto di pagine
immancabilmente accattivanti, poetiche, sempre di squisita
fattura ma condannate per iniqua sorte a giacere mute negli
scaffali degli archivi musicali. Pagine che devono essere rese
con un lirismo che non è mai fine a se stesso, ma in grado di
far trasparire il sottile linguaggio armonico immaginato da
Ermanno Wolf-Ferrari, evidenziando quel canto interiore che
segue un filo tutto suo e che musicalmente dev’essere reso con
un’agogica attentissima, frutto di una visione precisa di ciò
che il musicista veneziano voleva lasciare intendere.
Passaggio all’evocazione geografica delle Estampes di Claude
Debussy datate 1903. Evocazione musicale che è per Debussy
luogo astratto e offuscato della memoria, in cui i colori, i
suoni gli odori acquistano spessore emotivo solo se filtrati
da un sentimento di lontananza e di nostalgia, similmente alle
emozioni che Proust provava anche solamente a sentire i nomi
di certi paesi lontani e mai visitati. La prima delle
Estampes, Pagodes, rievoca il mondo orientale attraverso la
tipica modalità pentafonica, le sonorità del gamelan, il basso
orbitante su statici pedali, le movenze e i timbri leggeri,
quasi a descrivere le forme e gli ornamenti severi e un po’
bizzarri dei tipici templi giapponesi. Soirée dans Grenade
sfrutta la fissità ritmica dell’habanera per rendere
l’indolenza di un’atmosfera serale spagnola. Un chitarrista
carezza le corde dello strumento senza portare a termine la
sua serenata, un flamenco lontano coi ritmi naccherati, una
languida canzone sul tipico modo frigio, confuso da un
ipnotico e cullante ritmo puntato. Come una brillante toccata
conclusiva giungerà l’ultima miniatura Jardins sous la pluie,
uno dei pezzi “meteorologici” di un Debussy ispirato da
Anteuil che stava schizzandogli il suo secondo ritratto,
mentre pioveva. Le veloci quartine imitano lo scroscio della
pioggia, alternando il cicaleccio dei bimbi che intonano la
filastrocca Nous n’ irons plus au bois, finchè il temporale si
trasforma in tempesta con tanto di tuoni finali. La seconda
parte del concerto, sarà un omaggio per l’anno dantesco con il
Franz Liszt Après une lecture du Dante, grande affresco in un
unico movimento costruito come un viaggio attraverso la Divina
Commedia, iniziato nel 1836 e concluso nel 1849, una sintesi
tutte le principali caratteristiche della musica di Liszt fino
ad allora: ispirazione letteraria, uso di materiale
sperimentale come l’intervallo proibito tra due note detto
“diabolus in musica”, ovvero la distanza di tre toni interi
tra due suoni, difficile da intonare e destabilizzante
all’interno del sistema tonale in uso all’epoca di Liszt.
Altre caratteristiche contenute nella Fantasia sono il
virtuosismo strumentale, l’unione tra la natura improvvisativa
della fantasia e il rigore formale della sonata, i cui
movimenti sono fusi in un unico gesto compositivo, governato
dalla ciclica riproposizione del tema, sempre trasformato, ma
facilmente riconoscibile. Finale en travesti con le melodie
popolari di Venezia e Napoli, supplemento al secondo volume
degli Anni di pellegrinaggio di Franz Liszt. Due le visioni
veneziane, Gondoliera, parafrasi della canzone “La biondina in
gondoleta” e Canzone, fantasia su “Nessun maggior dolore”
dall’Otello di Rossini, mentre l’immagine di Napoli è affidata
alla Tarantella, spettacolare e tumultuosa scorribanda tra i
vicoli, da cui non poteva non provenire una mandolinata
ispirata da un tema di Cottrau.

Al Liceo De Filippis – Galdi
la notte bianca dei licei
economico socali
di Monica De Santis

Tutti i licei Economico Sociali del territorio nazionale, si
ritroveranno oggi per “La Notte Bianca dei Licei Economico
Sociali”. Dopo lo stop dello scorso anno dovuto all’emergenza
sanitaria, che ha coinvolto tutto il mondo, l’appuntamento
ritorna, dunque, con il tema “Le buone pratiche di
cittadinanza attiva, un’opportunità economica per lo sviluppo
del territorio”. Tra i licei aderenti, all’importante
iniziativa, anche il Liceo De Filippis – Galdi di Cava
de’ Tirreni, premiato la scorsa settimana dalla Fondazione
Agnelli, come miglior liceo della provincia di Salerno.
Laboratori, spettacoli, convegni per promuovere i temi
dell’economia, dell’educazione civica e finanziaria, saranno i
punti di forza della giornata, alla quale sono invitati a
partecipare alunni e genitori. Giornata che come detto si
terrà oggi, in presenza, nella sede di via Filangieri del
Liceo De Filippis Galdi. Alla giornata parteciperanno Tiziana
De Sio, referente Metellia Service, Sabato Fiore, direttore
della BPER, Serafina Lucillo, housewife, Vincenzo Messina,
direttore amministrativo-finanziario, Marcello Murolo,
giuslavorista, Attilio Palumbo, presidente Legambiente, Sergio
Scuoppo, presidente Mani Amiche, con il coordinamento della
docente Mimma Di Nino. L’appuntamento è alle ore 17. Dopo i
saluti della Dirigente scolastica del Liceo De Filippis Galdi,
professoressa Maria Alfano, e dell’assessore all’Istruzione
del Comune di Cava de’ Tirreni, avvocato Lorena Iuliano, ad
accogliere gli ospiti saranno gli allievi dell’indirizzo
musicale diretti dai professori Annalisa Fariello e Stefano
Giuliano, e, a seguire, le performances sul tema della Notte
degli studenti dell’Economico-sociale, guidati dai docenti
Daniela Paolillo, Letizia Puglisi e Mariangelica Scotto di
Uccio. Alle ore 17.30 il collegamento da remoto con le 26
scuole italiane della Rete Les Campania con il saluto della
professoressa Maria Palma, Dirigente scolastica della scuola
capofila, il Liceo L. A. Seneca di Bacoli, e l’intervento
della dottoressa Burzigotti della rete nazionale Les, daranno
ufficialmente inizio alla Notte 2021. “Il Liceo Economico-
sociale, introdotto con la riforma dei percorsi liceali del
2010, è un indirizzo di studi collegato alla realtà economica.
Una solida cultura – dichiara la dirigente scolastica del
Liceo De Filippis Galdi professoressa Maria Alfano – non può
essere slegata dalla conoscenza del diritto e dei principi
economici che ci muovono. Questo fa del Les un indirizzo di
significativa modernità”. L’evento, ci tiene a precisare la
dirigente scolastica, si svolgerà nel rispetto delle norme
anticovid, per tanto saranno ammessi all’interno dell’istituto
metelliano solo coloro che saranno in possesso di green pass .

Incontro letterario con Maria
Rosaria Selo
Dopo la pausa estiva torna a riunirsi il gruppo di lettura
della Biblioteca comunale di Maiori, a cura del Maiori
Festival, sabato 20 novembre alle 18.00, ospitando Maria
Rosaria Selo, scrittrice e sceneggiatrice di cortometraggi e
documentari, che presenterà il suo libro “L’albero di
mandarini” edito da Rizzoli. L’incontro letterario sarà
coordinato da Brunella Caputo, attrice, regista teatrale e
scrittrice, vera anima del gruppo, e questa sarà l’occasione
per scoprire e approfondire i temi del libro in questione ma
anche la possibilità per consigliare o suggerire altre letture
da parte dei partecipanti in uno spirito di collaborazione e
impulso creativo. Il gruppo di lettura tornerà a incontrarsi
una volta al mese ed è aperto a quanti vorranno prendervi
parte gratuitamente. L’autrice nel suo “L’albero di mandarini”
percorre attraverso la protagonista una storia che si dipana
in un mezzo secolo, evidenziando la grande forza che
caratterizza le grandi donne. Maria Imparato è cresciuta in
una casa piccola e affollata, con un albero di mandarini
proprio al centro del cortile. Ha mani da sarta, una massa di
capelli scuri, il corpo sottile di chi ha conosciuto la fame e
il calore di Napoli che le scorre nelle vene. Quando incontra
Tonino Balestrieri, la guerra è finita da poco e sognare
sembra di nuovo possibile: quel ragazzo di buona famiglia,
bello ed elegante, non ha occhi che per lei. Per diventare sua
moglie, Maria dovrà sfidare l’ignoranza della gente dei vicoli
e il pregiudizio dei quartieri alti, e infine emigrare in
Brasile, con un oceano a separarla da tutto ciò che ama. Ma la
miseria torna sempre a galla, come la schiuma del mare. A Rio
de Janeiro, insieme a Tonino, la aspetta Severina,
elegantissima e spietata, una suocera dagli occhi di serpente
disposta a tutto pur di scacciarla via. Maria sa che il futuro
si affronta senza paura, e per la sua libertà è disposta a
lottare. “Se tieni delle ferite devi guardarci dentro” si
dice, “perché è là che ci trovi la bellezza.” Sarà il suo
passato a darle la forza per andare avanti, per sfidare il
destino e ripartire ancora una volta. La sua storia attraversa
il Novecento come un’onda ribelle e tenace, e ci racconta una
vita eccezionale, fatta di sogni, di fatica e di passione.
Doppio appuntamento                              con       i
“Movie Days”
Vivere il cinema, condividendo risate, opinioni ed emozioni: è
anche questo che potranno fare le ragazze e i ragazzi
coinvolti in “Sedici modi di dire ciao”, il progetto
selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito
del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”,
ideato e realizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience. Il
19 e il 20 novembre tornano i Movie Days: il consolidato
format, dedicato alla scuola e all’audiovisivo, è pronto a
conquistare centinaia di giovani dagli 11 ai 18 anni.
L’iniziativa è organizzata in occasione del Giffoni Day, la
giornata in cui si celebra un’idea che da oltre mezzo secolo
dona felicità, si nutre di passione, valorizza i territori,
crea opportunità di lavoro e di crescita, diventando punto di
riferimento, in Italia e all’estero. Quest’anno, la data del
20 novembre, che ricorda quel giorno del 1970 in cui il
direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi, decise di iniziare
questa avventura, sarà celebrata con un doppio appuntamento.
Oggi, nella Sala Blu della Multimedia Valley a partire dalle
9.30, sarà proprio il direttore a presentare in anteprima il
video diario di #Giffoni50Plus. Gubitosi ripercorrerà la
storia dell’idea in un dialogo creativo in cui tutti saranno
chiamati a esprimere opinioni e a dare il proprio contributo.
All’iniziativa prenderanno parte, in presenza, gli studenti
dell’IIS Gian Camillo Glorioso – Istituto Professionale
Servizi Culturali e dello Spettacolo, accompagnati dalla
dirigente scolastica Teresa Sorrentino. “Era il 20 novembre
del 1970 quando, osservando i pesci della fontana
vanvitelliana della piazza del mio paese, decisi che bisognava
agire. Armato di una cinepresa Super 8 con un diaframma a mano
– ricorda Gubitosi – avevo già girato due film, ‘L’età dei
sogni’ e ‘La vita di un povero diavolo’, battendo in lungo e
in largo questo fazzoletto di terra popolato da 8500 anime. Il
cinema era l’unico strumento che avevo per riuscire a volare
oltre quella piazza, per raccontare le mie emozioni, per
superare le mie montagne e per provare a dimostrare che era
possibile dare concretezza ai sogni. Così, con l’entusiasmo e
la determinazione che da sempre mi contraddistinguono, decisi
di coinvolgere un drappello di amici fidati e di lanciarmi in
questa straordinaria avventura”. È allora che prende corpo
un’idea rivoluzionaria che ha reso Giffoni un’icona unica nel
panorama culturale, una grande fucina di intelligenze, nonché
un fertile hub di talenti. “Sarà un momento davvero speciale –
continua – Oggi più che mai è necessario far sentire la
propria vicinanza ai ragazzi, regalare loro la visione di un
futuro che non può prescindere dalla propria storia e dalle
proprie radici”. Domani, alle 10.30 sempre in sala Blu, un
evento aperto a tutti gli studenti del territorio con la
proiezione di GLASSBOY, film diretto dal regista e
sceneggiatore Samuele Rossi e liberamente ispirato al romanzo
Premio Andersen “Il Bambino di Vetro” di Fabrizio Silei.
Distribuito da Solaria Film in collaborazione con Minerva
Pictures, il lungometraggio è stato presentato in concorso
agli Elements +10 di #Giffoni50 – Winter Edition. Protagonista
Pino, un bambino di 11 anni che a causa di una malattia
ereditaria vive isolato. Grazie a un incontro davvero
speciale, supererà le sue insicurezze, dimostrando ai suoi
familiari di avere il diritto di vivere una vita normale come
i suoi coetanei. Nel cast un’inedita Loretta Goggi presta il
volto all’apprensiva e dispotica nonna, Giorgia Wurth, Massimo
De Lorenzo, Giorgio Colangeli, David Paryla e Pascal Ulli, e
il giovanissimo Andrea Arru nei panni del protagonista. Al suo
fianco gli Snerd, ovvero gli esordienti Rosa Barbolini (Mavi),
Stefano Trapuzzano (Ciccio), Gabriel Mannozzi De Cristofaro
(Domenico), Mia Pomelari (Mei Ming) e Luca Cagnetta (Gianni),
a capo della banda rivale, con i bulli Emanuele De Paolis e
Stefano Di Via. Al termine della visione, come da tradizione,
i ragazzi ne discuteranno con i facilitator. E ancora un
appuntamento digital dedicato a tutta la community: il video
diario di #Giffoni50Plus sarà online alle 16 di sabato 20
novembre, per rivivere insieme le emozioni di un’edizione
speciale e commentarle insieme. Aggiungere link: xxx “Il
progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del
Fondo per il contrasto della povertà educativa minori le. Il
Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria
rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e
il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli
ostacoli di natura economica, sociale e culturale che
impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte
dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è
nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza
scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL
SUD. www.conibambini.org”.

Premio Giovanni Paolo    alla
memoria di Veronica Stile e a
Roberto Schiavone
di Monica De Santis

Si è svolta sabato scorso nella Cattedrale di San Ciriaco ad
Ancona, alla presenza di S.E. Mons. Angelo Spina, la cerimonia
di conferimento del “Premio Internazionale Giovanni Paolo II”.
13 in tutto i riconoscimenti che sono stati assegnati, nel
corso dell’evento organizzato dall’Associazione Socioculturale
ad Indirizzo Artistico “Aglaia” di Scafati con L’Unci di
Treviso e Udine è giunto alla XVII edizione, a persone che
hanno operato per aver tutelato e promosso la sacralità della
vita. Tra gli insigniti figurano anche Roberto Schiavone,
l’ingegner Carmine Carbone di Battipaglia e in memoria di
Veronica Stile di Nocera Inferiore. A Roberto Schiavone il
riconoscimento, assegnato del comitato d’onore scientifico e
culturale del Premio, diretto dal Generale Francesco Lupo e
coadiuvato dal Presidente Unci di Treviso nonché Direttore del
Premio l’Ufficiale Gianni Bordin, è stato attributito per
“aver onorato con generosità, umiltà e impegno
professionalmente qualificato la dignità dei più deboli e,
facendo brillare la stella del vero spirito di volontariato,
considera il bene della vita e della salute un valore
inestimabile”. Mentre per l’ingegner Carmine Carbone di
Battipaglia il premio è stato conferito per il suo impegno
nell’ambito della protezione civile. “Impegnato in tutti i
campi, ma soprattutto nella Protezione Civile della Sua città,
di cui è stato fondatore, ha partecipato a tutte le missioni
in Italia e all’estero. Svolge il Suo lavoro nel comparto
sicurezza nei luoghi di lavoro con serietà e pignoleria
azzerando i rischi di incidenti e salvando vite umane”, si
legge nella motivazione scritta dal comitato d’onore
dell’evento. Terzo riconoscimento assegnato alla memoria di
Veronica Stile di Nocera, la giovane mamma al quarto mese di
gravidanza mancata lo scorso anno dopo aver contratto il
coronavirus. Questa la motivazione: “Mamma di una bimba di
quattro anni e al quarto mese di gravidanza, affetta da
piastrinopenia (Anemia Mediterranea), che col suo vivere ha
voluto fortemente mettere al mondo dei figli per promuovere la
sacralità della vita, ma ha dovuto soccombere al Covid 19.”
Tra i prestigiosi premiati anche il Cardinale Edoardo
Menichelli arcivescovo emerito di Ancona-Osimo e Membro della
III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi,
il dott. Marcello Bedeschi coordinatore nazionale dei
direttori e segretari dell’Anci e uno dei principali
collaboratori del Papa Santo e Membro del Pontificio Consiglio
dei Laici, Don Pasquale Didonna cappellano militare capo del
comando Marina sud di Taranto, Maria Rita Coluccia Vice
Prefetto di Brindisi, il dottor Aurelio Tommasi direttore
sanitario del SUEM 118 di Crespano del Grappa (TV),
l’Associazione Famiglie Down Marca Trevigiana, , Eleonora
Biasi di Corrugate (MI) che da una decina d’anni vive in Medio
Oriente dove coordina 200 operatori dell’ ONG “Un ponte per” e
opera nell’ambito della coesione sociale soprattutto nelle
aree liberate dall’isis. Inoltre è stato conferito alla
memoria un premio a Salvatore Canu , combattente e reduce di
guerra e l’attestato di merito a Carlo Del Vecchio presidente
e fondatore della sezione UNCI di Udine per aver costruito
sinergie nel mondo del volontariato ed essersi impegnato in
azioni per la salvaguardia della vita. Durante la cerimonia,
che è stata preceduta dalla celebrazione eucaristica officiata
dal Cardinale Menichelli è stata annunciata la consegna dei
riconoscimenti all’ingegner Carmine Carbone e alla memoria di
Veronica Stile il prossimo 27 novembre a Nocera Inferiore
assieme a Giuseppe Gentile di Modena che sta operando in
maniera attiva nel mondo della disabilità.

Don Carlo Magna: “C’è un
forte legame tra Campagna e
Santa Cecilia, patrona della
musica”
di Monica De Santis

Campagna si prepara ad ospitare la prima Festa di Santa di
Santa Cecilia , patrona della Musica, e lo fa con un programma
ricco ed intenso, preparato dal dirigente scolastico e dai
docenti del Liceo Musicale “T. Confalonieri”, con il parroco
Don Carlo Magna e la Confraternita Monte dei Morti, il tutto
con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Una festa
quella in programma il prossimo 22 novembre che segna
ulteriormente il legame tra la cittadina della Piana del Sele
e la Santa protettrice della musica, infatti come ci racconta
Don Carlo Magna una reliquia della Santa si trova proprio a
Campagna… “La reliquia ex ossibus di Santa Cecilia è custodita
nel patrimonio dell’istituto Lavinia Cervone, già orfanotrofio
dal 1890 tenuto dalle Figlie della Carità. Nella Cappella
servita dai Padri Vincenziani, la nobildonna Cecilia Tanturri,
madre del giovane Dony Rocco a cui furono dedicati una strada
e lo stadio comunale, dono all’istituto la reliquia della sua
santa Patrona e d’allora viene custodita in questo istituto”.
La giornata di festa avrà inizio alle ore 17 nella Cattedrale
di Santa Maria della Pace, dove proprio don Carlo celebrerà la
Santa Messa Cantata di Santa Cecilia, a seguire si terrà un
concerto ensemble d’archi… “Celebreremo la Santa Messa animata
dagli alunni del Liceo Musicale di Campagna e sarà una
funzione religiosa adattata alla sensibilità dei ragazzi di
questa scuola che coltiva talenti, basti pensare che qualche
anno fa, proprio nelle sue aule del Confalonieri si muoveva il
prodigioso Giuseppe Gibboni” racconta ancora Don Carlo. Si
prosegue poi alle 18.30 presso la Confraternita Beata Vergine
del Carmelo con un concerto di musica da Camera… “Anche questo
secondo momento di celebrazione in onore di Santa Cecilia sarà
molto intenso e significativo soprattutto per la comunità
scolastica, che è in gran fermento e crescita da anni.
Campagna è una terra che ha una grande una vocazione per
l’arte e per la musica in particolare – spiega ancora Don
Carlo   Magna    –  ecco   perché    è   stato   chiesto    di
istituzionalizzare il Patrocinio a Santa Cecilia,
universalmente riconosciuta da tutti i musici e cantori, come
la loro Santa Protettrice” . La giornata si concluderà alle
19.30 nel chiostro di Palazzo di Città con il concerto
dell’orchestra di fiati sempre composto dagli alunni del Liceo
Musicale Confalonieri. Previsti anche gli interventi ed i
saluti del dirigente scolastico Gianpiero Cerone e del sindaco
Roberto Monaco. “Sarà una bella giornata di musica e di
preghiera in onore di Santa Cecilia. – conclude Don Carlo
Magna – Sarà anche il modo per consolidare ancor di più questa
vocazione all’accoglienza della musica nel seno della
comunità, che ha visto anni fa, la partecipazione del coro
della Concattedrale, con il Maestro Radano Ernesto e con la
figlia alla trasmissione Standing Ovation presentata da
Antonella Clerici su Rai1”.

Implementare    la   crescita
economica     e     l’offerta
turistica attraverso ricerche
e studi scientifici
Nella giornata di ieri un Gruppo di Ricerca dell’Università
della Campania “L. Vanvitelli”, in collaborazione con la
Bochum University (Germania), ha visitato Piaggine per
incontrare l’Amministrazione comunale presso il Centro Studi,
una struttura architettonica innovativa realizzata da poco, e
lavorare allo studio di itinerari storico-architettonici-
ambientali, pensati come “percorsi di ciclabili sostenibili”
che collegano Piaggine a Paestum – Capaccio. Prosegue, così,
il rapporto proficuo tra il Comune di Piaggine e il
Dipartimento di Architettura dell’Università della Campania
“L. Vanvitelli”, il cui Responsabile scientifico è Antonella
Violano, finalizzato all’implementazione della crescita
economica e dell’offerta turistica di un territorio, come
quello del piccolo borgo cilentano, dove lo spopolamento
rischia di impoverire luoghi geografici ricchi di tradizioni e
peculiarità ambientali. Ricerche e studi scientifici, infatti,
rendono possibili l’attuazione di strategie di intervento
rispettose di un ecosistema culturale, oltre che naturale,
valorizzando la memoria dei luoghi e innescando meccanismi
virtuosi di rivalutazione delle economie locali attraverso lo
studio, da parte di giovani ricercatori italiani e stranieri,
di modelli di mobilità sostenibile che favoriscano un “turismo
lento” capace di collegare la costa e la montagna del Cilento.
Nell’ambito del Progetto di Ricerca DAAD 2020-21: “Green Ways.
Percorsi di conoscenza e reti ecosostenibili tra luoghi di
valore culturale e ambientale” (Coordinatrice Scientifica
Elena Manzo), in collaborazione con l’Università di Bochum di
Scienze Applicate (Coordinatrice Scientifica Karin Lehmann),
un Gruppo di Ricerca costituito da sei professori (tre
italiani e tre tedeschi) e quindici studenti (sette italiani e
otto tedeschi) è stato ospitato per una “giornata scientifica”
dal Comune di Piaggine per la fase progettuale del Workshop
“Sustainable mobility”. «È fondamentale – sostiene il sindaco
di Piaggine Guglielmo Vairo – stringere collaborazioni con
partner qualificati, come l’Università L. Vanvitelli,
finalizzati all’incremento di studi preziosi su cui sviluppare
la progettazione indispensabile per partecipare ai bandi sui
fondi del PNRR. Una parte rilevante di questi fondi, infatti,
sarà investita nell’ambiente, in particolare nella mobilità
sostenibile, e nella rigenerazione dei Borghi».

I colori e i profumi del vino
in esposizione a Salerno
di Monica De Santis

Salerno si riempie dei colori e dei profumi del suo vino e lo
fa partendo da uno slogan “Brindiamo alla vite”: E’ stata
presentata così, ieri mattina, alla Camera di Commercio, la
quinta edizione di In Vino Civitas, il salone del vino di
Salerno che torna in presenza per celebra il vino. Una due
giorni (sabato 20 e domenica 21 novembre) che vedrà la
stazione marittima di Salerno ospitare le migliori produzione
vitivinicole italiane. L’evento organizzato dall’associazione
Createam in collaborazione con Cna Salerno e la Camera di
Commercio, vedrà come protagonista circa 80 le aziende
produttrici che saranno presenti con una media di 400
etichette che potranno essere degustate liberamente
all’interno del Salone che aprirà alle 16 e chiuderà alle 23
nei giorni di Sabato 20 e Domenica 21 novembre 2021. “E’ un
incoraggiamento al settore vitinicolo – Giuseppe Gallo, vice
presidente della Cciaa – ma anche una vetrina importante per
il territorio che mette in mostra l’artigianato e le bellezze
paesaggistiche”. Sei saranno, invece, gli appuntamenti tecnici
promossi ed organizzati dall’Ais Salerno, che porterà ad In
Vino Civitas anche una masterclass sul Marsala ed una sullo
Champagne. Prevista anche un’area Talk in collaborazione con
il corso di Wine Business dell’Università degli Studi di
Salerno, diretto dal professor Giuseppe Festa, ci saranno, in
diretta sui canali social, focus di presentazione dei prodotti
e delle cantine e momenti di riflessione. In particolare,
quest’anno l’attenzione sarà puntata sul Turismo del Vino in
Campania, la Dieta Mediterranea, il ruolo del vino,
enogastronomia e moda per la promozione del Made in Italy, la
digitalizzazione nelle imprese vitivinicole. “Sarà un’edizione
ricca di novità e di eventi – ha anticipato Sergio Casola,
presidente di Createam- che al programma tradizionale del
salone del Vino affiancherà un ricco cartellone di eventi”. Ma
non è tutto nel corso della due giorni ci sarà anche
l’assegnazione del Premio EccellenSA che attribuisce una
creazione di ceramica artistica artigianale di grande valore
ad una persona o ad un’impresa che si è contraddistinta per
una particolare attività nell’anno che sta per concludersi. E
poi ancora una mostra “Paesaggi diVini”: una serie di ritratti
che mettono in evidenza le bellezze paesaggistiche del
territorio salernitano accompagnati ad immagini che rimandano
al mondo del vino. Un omaggio di dieci maestri artigiani della
fotografia Cna che, attraverso i loro occhi, consentiranno
alle imprese presenti e ai visitatori del Salone di conoscere
il territorio salernitano. “Per CNA Salerno quest’anno In Vino
Civitas rappresenta un brindisi alla ripresa economica di
tutti comparti economici, quelli che hanno maggiormente
sofferto durante il lockdown- ha dichiarato Lucio Ronca,
presidente provinciale Cna Salerno- La ripresa dalla pandemia
da Covid19 dipenderà dalla nostra forza economica e del
coraggio che hanno espresso gli artigiani. Acconciatori,
estetiste, fotografi, stilisti ed orafi hanno partecipato con
entusiasmo facendoci conoscere la loro maestranza e la loro
capacità di fare rete. Devo ringraziare tanti esponenti della
Cna Nazionale che verranno a trovarci e che terranno ciascuno
un focus sulla ripresa, Barrella per i fotografi, Rotini per
il food e Franceschini per la moda. È un onore ospitare tutti
e fare rete”. Da segnalare inoltre la presenza degli studenti
del Profagri di Salerno, presente come unica scuola tra gli
espositori con i suoi vini, per un tributo a tutti quei
settori che dalla scuola alle piccole e medie imprese hanno
subito gravi danni dalla pandemia.

Moda ed enogastronomia in passerella

Moda ed enogastronomia spingono in alto e nel mondo il Made in
Italy. È il presupposto che ha generato, in occasione di In
Vino Civitas, un brindisi dal gusto artigianale, dall’aroma
creativo, dalle sfumature intense, come quelle del vino. Un
défilé di moda che, come una vera e propria degustazione, farà
assaporare tendenze moda, abbigliamento, gioielleria, trucco
ed acconciatura, che si consuma su una passerella eccezionale:
il water front di Salerno, dalla Stazione Marittima a Piazza
della Libertà. Un outfit, dall’abbigliamento al look capelli,
trucco ed accessori, ispirato ai colori del vino. È questa la
scommessa di Cna Federmoda Salerno, il gruppo nascente di Cna
Salerno che accoglie tutti i mestieri della moda. Moda su
misura, fine pellicceria e una rinomata maglieria di Matera
hanno creato una collezione appositamente per In Vino Civitas.
Tulle e pizzi, seta, lana, e tagli sartoriali di grande
innovazione e di richiamo alla vita smart della quotidianità
femminile sono le caratteristiche delle creazioni di Valentina
Biancullo con EvaeMilano. Capi originali e colori vivaci,
intarsi, per la pellicceria di Salvatore Carlino, dai tagli
moderni e giovanili. Dalla città della cultura, invece, arriva
DeniService di Donato Cirella che ha interpretato lo stile
caldo dell’inverno con abiti in lana ispirati al colore del
vino. Make up e acconciature saranno curate da 24 maestri
artigiani provenienti da tutta la provincia di Salerno e
riuniti in CNA Benessere e sanità, il gruppo guidata da
Massimo Selce, per gli acconciatori e Maria Santoriello, per
le estetiste. Saranno 13 le modelle dalla Stazione Marittima
di Zara Hadid passeggeranno nella Piazza della Libertà.
Domenica 21 novembre dalle ore 11.30 quindi spazio alla
bellezza ispirata ai colori del vino e ripresa dagli scatti
dei dieci fotografi presenti alla mostra che per l’occasione
realizzeranno dei veri e propri shooting fotografici. Moda ed
enogastronomia come traino. È per questo motivo che prenderà
parte ai focus dell’area talk di In Vino Civitas, Antonio
Franceschini, Segretario Nazionale di CNA Federmoda e CNA
Internazionale. “Dobbiamo cercare di osare e creare nuovi
legami tra mondi diversi. Solo così possiamo veramente parlare
di ripresa economica” ha dichiarato Sergio Casola,
coordinatore di CNA Benessere e Sanità Campania. Gli artigiani
coinvolti sono: I Casola Consulenti di Bellezza (Salerno),
Marchitiello Parrucchieri di Luigi Marchitiello (Nocera
Inferiore),Nicola Giordano Parrucchiere (Nocera Inferiore),
Giovanni Napoletano con GS Napoletano (Nocera Inferiore),
Parrucchiere Beatiful di Maria Santonicola (Nocera Inferiore),
Francesco Pisanzio (Nocera Inferiore), Karisma Studio di
Antonietta Ionà & C. (Salerno), Scarpa Parrucchieri (Salerno),
Oasi Di Bellezza di Liliana Tierno (San Pietro al Tanagro)
,Gaeden Capelli Donna (Battipaglia), Nuova Linea di Lucia
Mancuso (Salerno), Alean Capelli Donna di Polito Marianna
(Battipaglia), Hair Stylist Toni di Sorrentino Antonio (Cava
de’ Tirreni), I Selce (Battipaglia). Centro Estetico Mister
Sun di Gina Rescigno (Salerno), Centro Estetico Sole e Non
Solo di Loretta Capaccio (Fisciano), Bellezza E’ Vita di Maria
Santoriello (Cava de’ Tirreni), Filomena Nooschese di Karisma
Studio di Antonietta Iona’ & C. (Salerno), Beaty Pub di
Roberta Imbrenda (Sicignano degli Alburni), Anna Marra di Oasi
Di Bellezza (San Pietro al Tanagro), Istituto Di Bellezza
“Donna” di Carmela Mastrogiovanni (Battipaglia), “Estetica E
Benessere” di Anna & Marcella (Salerno), Veronica Selce Hair
Make Up (Campagna). Turchese Gioielli Laboratorio Orafafo di
Luigi Truono (Salerno), Orafo Gaetano Cavallo (Salerno), Luigi
Della Sala Orafo (Cava De’ Tirreni, L’orafo di Mazzillo
Antonio Gerardo (Agropoli), Della Corte Gioielli – Artigianato
Digitale (Eboli), ‘Arte Orafa Valenzana’ di Gaetano Ferrante
(Nocera Superiore) – Bisogni Di Monteleone (Eboli).

La Savignano e De La Roche
per “I love dance”
di Monica De Santis

Danza, ovvero un insieme strutturato di movimenti ritmici del
corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc.,
solitamente associati alla musica, le cui caratteristiche
variano con le epoche storiche, le aree geografiche, i
contesti culturali, e i cui fini possono essere rituali,
ludici, religiosi, celebrativi, ecc. Danza, uguale passione,
sacrificio, ma anche e soprattutto bellezza e amore. Ed è
partendo da questi punti che si sta per dare il via alla nona
edizione di “I Love Dance… la danza è in scena!”, concorso
ideato e diretto da Carmine Landi, che quest’anno vedrà in
giuria tre nomi prestigiosi, tre ballerini conosciuti
ovunque. Stiamo parlando di Luciana Savignano, Andrè De La
Roche e Fabio Mazzeo. L’evento, che quest’anno, causa
emergenza sanitaria, sarà a numero chiuso, si terrà domenica
21 novembre presso l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno.
In palio premi non in denaro del valore di oltre 50.000 euro.
I primi tre classificati di ogni sezione e categoria, saranno
premiati con coppa e borse di studio, dal quarto posto saranno
premiati con borsa di studio per eventi nazionali ed
internazionali. Il Trofeo “I Love Dance” sarà assegnato alla
coreografia, indistintamente da sezione e categoria, con il
totale più alto dei voti in assoluto. Nelle diverse sezioni e
categorie sarà assegnato alle scuole il premio
“inPALCOSCENICO”, agli allievi la medaglia “Talento” e i premi
speciali    “Musicalità”,      “Energia”,     “Innovazione”,
“Interpretazione”, “Presenza Scenica”, al coreografo il premio
“Top Choreographer”. Tutti gli iscritti alla categoria Baby,
saranno premiati con medaglia “Giovane Promessa”. Oltre al
rilasciato l’attestato di partecipazione autografato dai
maestri in giuria, valido come credito formativo. Il Concorso
è suddiviso nelle sezioni di danza classica e neoclassica,
moderna, contemporanea, composizione coreografica in tre
categorie: Baby (fino a 9 anni compiuti), Junior (da 10 a 14
anni compiuti), Senior (dai 15 anni compiuti in su) e nelle
sezioni di danza Hip-Hop, Special Show in due categorie: Under
14 e Over 14. I danzatori sono suddivisi nelle Sezioni:
Solisti – Passo a due/trio e gruppi. La mission, del concorso,
è da sempre quella di far incontrare e confrontare giovani
danzatori che avranno la possibilità di esibirsi al cospetto
della giuria composta da grandi maestri di fama televisiva e
teatrale. Tre i giurati come abbiamo detto, la prima Luciana
Savignano, applaudita dalla critica europea, esaltata dalla
nota critica di balletto e danza italiana Vittoria Ottolenghi.
Luciana Savignano si forma presso la Scuola di Ballo della
Scala di Milano nella quale si diploma in seguito ad un
periodo di perfezionamento al Teatro Bol’šoj di Mosca. Nel
1972 diventa prima ballerina alla Scala per diventare tre anni
dopo, nel 1975, étoile. Maurice Béjart la invita nella
compagnia Ballet du XXe siècle dove interpreta la Nona
Sinfonia; in seguito Béjart crea per lei Leda e il Cigno e
Ceque l’amour me dit con Jorge Donn. Interpreta inoltre Romeo
e Giulietta, Buaki, Il Bolero, Il Lago dei Cigni, La Bisbetica
Domata e Cinderella. Ed ancora Andrè De La Roche di origine
corso-vietnamita e adozione americana, a sette anni già
lavorava in un telefilm degli Universal Studios nel ruolo di
un piccolo principe, a otto anni fa parte del musical “The
King and I”, successivamente vince una borsa di studio
triennale di danza classica, diretta da Eugene Loring
coreografo dell’American Ballet Theater.A diciotto anni danza
in molti musical, spettacoli musicali e varietà televisivi:
“Can Can”, “West Side Story”, “Lola Falana Show”, “Diana Ross
Show”, “Juliet Prowse Show”, “Sonny and Cher Show”, “Ringo
Star Show”. Nel 1979 scritturato come solista dal grande
maestro del musical Bob Fosse arriva in Italia con Dancing,
nel 1984 torna in Italia ospite del Festival di Spoleto. Nel
1985 è protagonista ballerino nel film “Joan Lui”. Nel 1986 è
primo ballerino nello show di Rai Uno “Serata d’Onore” e
“Fantastico 8”, è coreografo e ballerino: “Jeans 2”, “Europa
Europa”, “Taormina Arte”, “Festival di Saint Vincent”, “Riva
del Garda”, “Avanspettacolo”, “Sotto le Stelle”, “Saluti e
Baci”, “Bucce di Banana”, “Champagne”, “Beato fra le donne”,
“Rose Rosse”, “Viva le Italiane”, “Gran Caffé”, “Premio David
di Donatello”. Nel 2000 “Buffoni”. Vittoria Ottolenghi scrive:
“…è uno dei migliori ballerini jazz del mondo, è il Nureyev
della danza jazz” e gli dedica due special in “Maratona
d’Estate” su Rai Uno nel 1988 e nel 1994. Nel 2002-2003: in
tournée con “MUSICAL” uno spettacolo che lo impegna anche come
coreografo e regista; nel 2003-2004-2005 in tournée con il
Balletto di Roma con “Don Chisciotte” è coreografo e regista
del “Fantasma dell’Opera” produzione e versione italiana.
Ultimo giurato, ma non meno importante Fabio Mazzeo nato a
Napoli, a nove anni inizia gli studi di danza classica alla
scuola di ballo del “Teatro di San Carlo” di Napoli. Finiti i
corsi regolari, inizia la sua carriera come danzatore
classico, ma ben presto spinto da nuovi stimoli decide di
lasciare Napoli per trasferirsi a Roma e studiare la danza
moderna: il jazz. Frequenta la scuola di Enzo Paolo Turchi e
sotto la sua direzione apprende tutto di questa nuova
disciplina, infatti viene contattato dallo stesso Turchi come
ballerino per una trasmissione televisiva (Drive-In); da quel
momento in poi è tutta un’ascesa. Dopo anni di fortunate
esperienze con i coreografi Turchi, Landi, Estill, ricopre il
ruolo di solista nella compagnia di danza contemporanea “Rytme
et Structure” della coreografa francese Aline Roux; per poi
ritornare in televisione come primo ballerino e assistente
alle coreografie. Ora è dedito alla coreografia, regia e
all’insegnamento della danza moderna e più precisamente del
jazz con influenze che vanno dal funky all’hip hop al lyrical.
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