7 2008 Organo uffi ciale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri del Friuli Venezia Giulia - Dimensione Geometra
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7 2008 GEOMETRA dimensione Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri del Friuli Venezia Giulia Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA
GEOMETRA Indice 4 EDITORIALE I danni della burocrazia nel nostro lavoro di Bruno Razza 8 DIRITTO Distanze legali in edilizia di Livio Lacosegliaz 18 PROFESSIONE Incarichi esterni commissionati dalla Pubblica Amministrazione dimensione di Bruno Razza 20 ESTIMO Valori agricoli medi dei terreni di Elio Miani 26 PROFESSIONE Colleghi Topografi, attenti alle zecche di Livio Lacosegliaz 29 PREVIDENZA Novità dalla Cassa di Renzo Fioritti 32 FISCO Appunti per lo “studio di settore” dei Geometri di Giuseppe Foresto 35 Riabilitati i contanti per i pagamenti ai professionisti di Elio Miani 36 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINE Il Presidente del Consiglio Nazionale in visita al Collegio di Udine di Pierdomenico Abrami 7/2008
Editoriale I danni della burocrazia nel nostro lavoro Se manca il buon senso, anche i lavori più semplici ed economici, diventano costosi e complessi di Bruno Razza Quando si dice che la burocrazia è il mo- Anche noi ce ne accorgiamo quotidiana- tivo del mancato funzionamento della mente, frequentando gli Uffici, parlando pubblica amministrazione, non si dice con i colleghi, con i clienti, nell’espleta- altro che la verità. mento del nostro lavoro. Tante volte ci La burocrazia è fatta di norme, di leggi e troviamo di fronte a cose assurde, chie- di abitudini spesso in contrasto tra loro, diamo spiegazioni, protestiamo, ci av- di strutture obsolete, di amministrazio- veleniamo il fegato, spesso inutilmente ni ed enti inutili, di funzionari “burocra- e molti di noi, esausti, alla fine cedono tizzati” che a volte devono e spesso vo- inermi ai ricatti della burocrazia. Il direttore di DG Bruno Razza gliono complicare le procedure, soltan- “È nell’interesse del nostro cliente”, si di- to per dimostrare a se stessi ed agli altri ce. Ma sappiamo, invece, che non è co- di essere capaci, ligi al dovere e di esse- sì. re i tenutari della più legittima interpre- Con il nostro comportamento accondi- tazione delle norme, ormai arrivate a li- scendente nei confronti delle “malefat- velli di dettaglio inauditi. te burocratiche”, non facciamo l’interes- L’insieme di queste componenti origina- se del nostro cliente (che diventa la vit- no in più occasioni atteggiamenti perversi tima sacrificale di un sistema ormai per- di prevaricazione e di vessazione dei più verso) ne tantomeno quello della socie- elementari diritti del cittadino utente. tà, che in realtà aspetta da noi suggeri- Nella burocrazia il buon senso non è di menti per migliorarsi. casa, la buona volontà di chi cerca di im- Spesso anche noi sbagliamo, tanto quan- pegnarsi nella semplificazione, nel cam- to i burocrati, quando ci rendiamo incon- dimensione GEOMETRA biamento e nell’ammodernamento, trova sciamente complici di queste violenze ostacoli e resistenze di ogni tipo: privile- amministrative/procedurali. gi, falsi poteri, rigidità e rifiuto del cam- Lo facciamo quando ci adattiamo supi- biamento, interpretazioni restrittive, di- namente a rispettare un vecchio meto- nieghi, atteggiamenti che a volte rasenta- do di applicazione della nostra professio- no la stupidità; cose che il cittadino nor- nalità ad una fredda e rassegnata accon- male, con tutta la buona volontà che può discendenza nei confronti del “si dice” o metterci, non riuscirà mai a capire e di dell’interpretazione che viene dall’ aldi- certo, non potrà mai condividere. segue a pag. 6 7/2008 4
là del bancone. Comune (non comprendendo perchè si Credo, invece, che anche a noi spetti il debbano indicare i dati planivolumetrici, dovere di denunciare i casi di “burocrati- i dati relativi alle impiantistiche, ecc), le smo”, nei quali ci accorgiamo che i nostri dichiarazioni obbligatorie di conformità, clienti sono costretti a spendere più in di responsabilità, i documenti per garan- procedure ed in spese tecniche, piuttosto tire il superamento delle barriere archi- che nell’opera che devono realizzare. tettoniche, la descrizione del materiale, Si tratta di episodi che conducono di- del colore e di chi più ne ha, più ne met- rettamente alla paralisi delle procedu- ta, pagamento dei diritti di segreteria, ac- re (che diventano impossibili ed impra- quisto dei bolli se dovuti, ecc.. ticabili) e stimolano il ricorso all’abusi- Nella logica delle cose e nel rispetto del- vismo ed all’illegalità, che con le nostre le Istituzioni, tutti possono immaginare denuncie, possiamo evitare. che non si potrà installare la targhetta già Pensate a cosa succede dalle nostre par- domani, perchè ormai si sa che la DIA ti, dove il cliente “serio e ligio al dove- prevede qualche giorno di attesa, venti re civico” vuole essere in regola con tut- giorni? trenta? va bè, che male sarà, pur to, compresa l’applicazione della sua tar- di essere in regola, possiamo aspettare ghetta all’ingresso del fabbricato. senza problemi. L’inconsapevole cittadino, esemplare per E qui viene il bello. Dopo quindici gior- la sua correttezza, si rivolge al Geome- ni arriva la lettera del Comune che dif- tra che scrupolosamente va in Comune fida dall’iniziare i lavori, perchè man- a chiedere il da farsi. cano il parere della Polizia Municipale, Bene. “Una targa, di che misura?” “Mah, della Soprintendenza ai Beni Ambien- credo che sarà un venticinque per quin- tali, dell’Azienda Sanitaria, il nome del- dici, in lamiera o in rame o comunque la ditta che eseguirà l’opera, il DURC metallica, il proprietario l’ha già ordina- ed il piano di sicurezza, nonchè dove si ta nel negozio qui vicino e mi pare che depositerà il materiale di risulta qualo- costa venticinque euro. Domani è pron- ra presente. ta e l’applicheremo al muro con quat- Allora, cerchiamo di rispettare tutte le tro viti”. richieste. Inizia così il calvario del cittadino vitti- Andiamo alla Soprintendenza (spesso a ma da una parte e dall’altra, la cavalcata Trieste) dove ci comunicano che per una imperiosa della burocrazia che, con i suoi cosa del genere ci vuole un progetto sot- fendenti vessatori, colpisce senza guar- toscritto da un architetto, contenente la dare in faccia nulla e nessuno. storia del palazzo, possibilmente dal 1700 dimensione GEOMETRA Ebbene: ci vuole una DIA (il fatidico det- ad oggi, con uno studio dell’impatto pa- to dei funzionari comunali: “basta una esaggistico dell’opera e con la dimostra- DIA”). Facciamo un progetto, con plani- zione della bontà dell’inserimento am- metria, mappa, copia del Piano Regola- bientale della nostra targa, per materiali tore, un prospetto del prima e del dopo, e colori, rispetto alla qualità ed alla sto- una fotografia della facciata attuale, un ria dell’intero palazzo. fotomontaggio per lo stato futuro, una (Se il Geometra può capirlo, secondo voi sezioncina che indichi l’altezza, una bel- altrettanto può fare il committente?). la relazione, compiliamo gli stampati del Ma non è finita, andiamo dai vigili e sco- 7/2008 6
priamo che dobbiamo stare attenti alla tà contributiva ed assicurativa relativa al- GEOMETRA distanza dall’incrocio ed ai riflessi lumi- la ditta stessa e verificando che vengano nosi della targa che potrebbero distur- rispettati tutti gli obblighi della sicurez- bare gli automobilisti, quindi dobbia- za nei cantieri. mo verificare l’ubicazione e le dimen- La norma non dice che si possa fare l’ope- sioni e fornire ulteriori dichiarazioni e ra in economia, allora si interpreta che planimetrie che tranquillizzino la poli- non si può fare. zia Municipale. A quel punto ci scappa: “O..stia! non pos- Dopo di chè torniamo all’Uffico Tec- so mettere la targhetta da solo?” “No, non nico Comunale, per ribadire che la tar- è previsto dalla norma!” ghetta la mettiamo noi sul muro e qui, Bene, allora andiamo a cercare l’amico dimensione apriti cielo. impresario che si presti a dare il suo no- Ci spiegano che nello spirito di dover me, a produrre il Durc, tutto ciò che ser- contrastare il lavoro nero, precario ed ve e dopo aver pagato i diritti sanitari, in abusivo ( e come non essere daccordo), attesa che arrivi il parere dell’ASL, andia- la norma vigente prevede che per le DIA, mo a raccontare tutto al nostro cliente. non possiamo farci l’opera da soli o co- Quando alla fine lo avvisiamo che fare- me volgarmente si dice, “ in proprio” o mo anche il collaudo con tutte le dichia- “in economia”. razioni di conformità, ci guarda smarri- La norma prevede che si debba comu- to ed imprecando contro il Sindaco che nicare al Comune il nominativo della non voterà più, ci urla: “Ma non avevi Ditta che eseguirà l’intervento, allegan- detto che la targhetta costava venticin- do tutta la documentazione di regolari- que euro?”. 7/2008 7
Diritto Distanze legali in edilizia Atti del convegno tenutosi a Trieste il 16 e 17 maggio c.a. di Livio Lacosegliaz Prima parte In questa prima parte dell’ampia ed esau- del territorio stiva relazione del dott. Roberto Triola, interessate da Consigliere della Suprema Corte di Cas- agglomerati ur- sazione vengono affrontate le tematiche bani che rive- contenute nel D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 stano carattere e commentate alcune norme di difficile storico, artistico comprensione statuite dall’art.31 della L. o di particolare 5 agosto 1978 n. 457 e dell’art. 17 del- pregio ambien- la L. 6 agosto 1967 n. 765. Naturalmen- tale, per le ope- te norme sulle distanze nelle costruzio- razioni di risanamento conservativo e per ni che in alcuni casi devono tenere conto le eventuali ristrutturazioni le distanze dei contenuti dell’art. 873 del C.C. Tutte legali tra gli edifici non possono essere le considerazioni svolte sono state argo- inferiori a quelle intercorrenti tra i volu- mentate con precisi riferimenti a decisio- mi edificati preesistenti, computati senza ni e affermazioni della Suprema Corte. tenere conto di costruzioni aggiuntive di Ampio risalto è stato dato alle distanze epoca recente e prive di valore storico, fra pareti finestrate nei vari casi che si artistico o ambientale. presentano in natura disquisendo e for- Si tratta di una disposizione di difficile mulando ampie giustificazioni pratiche. comprensione se si parte dal presuppo- sto che l’art. 31 l. 5 agosto 1978 n. 457 Premessa definisce: 1) interventi di restauro e di Per i Comuni che eventualmente inten- risanamento conservativo, quelli rivolti dimensione GEOMETRA dessero dotarsi di nuovi strumenti ur- a conservare l’organismo edilizio e ad banistici sussiste l’obbligo di rispettare assicurarne la funzionalità mediante un le prescrizioni di cui all’art. 9 del d.m. insieme sistematico di opere che, nel 2 aprile 1968 n. 1444 (al quale rinviano rispetto degli elementi tipologici, for- il penultimo ed ultimo comma dell’art. mali e strutturali dell’organismo stesso, 17 l. 6 agosto 1976 n. 765), che ha pre- ne consentano destinazioni d’uso con visto la ripartizione del territorio in varie essi compatibili e comprendono il con- zone. solidamento, il ripristino ed il rinnovo Nelle zone A, le quali sono le parti segue a pag. 10 7/2008 8
degli elementi costitutivi dell’edificio, essere prescritta una distanza inferiore a l’inserimento degli elementi accessori quella preesistente rispetto ai precedenti e degli impianti richiesti dalle esigenze edifici, senza tenere conto costruzioni dell’uso, l’eliminazione degli elementi aggiuntive di epoca recente e prive di estranei all’organismo edilizio; 2) inter- valore storico, artistico o ambientale. Ri- venti di ristrutturazione edilizia quelli mane da spiegare, però, come possa essere rivolti a trasformare gli organismi edilizi considerata operazione di risanamento mediante un insieme sistematico di opere conservativo o semplice ristrutturazione che possono portare ad un organismo la ricostruzione di un edificio in un luogo edilizio in tutto o in parte diverso dal diverso da quello nel quale originaria- precedente e che comprendono il ripri- mente sorgeva. stino o la sostituzione di alcuni elementi Per le nuove costruzioni, non essendo costitutivi dell’edificio, la eliminazione, prevista una distanza specifica, ove non dimensione GEOMETRA la modifica e l’inserimento di nuovi ele- derogato dallo strumento urbanistico, si menti ed impianti. deve ritenere applicabile l’art. 873 cod. Come si vede, da tali definizioni non è civ., con la precisazione che l’art. 17, pe- prevista la creazione di edifici di dimen- nultimo comma, l. 6 agosto 1967 n. 765 sioni maggiori di quelli esistenti, per cui prevede che nella formazione di nuovi non si comprende come possa sorgere strumenti urbanistici o nella revisione di un problema di distanze legali, a meno quelli esistenti “debbono essere osservati che non si sia voluto fare riferimento alle limiti inderogabili … di distanza tra i ricostruzioni, per le quali non potrebbe segue a pag. 12 7/2008 10
densità previsti per le zone B; le zone E, che riguardano le parti del territorio destinate ad usi agricoli, esclusi quelle in cui – fermo restando il carattere agricolo delle stesse – il frazionamento delle pro- prietà richieda insediamenti da conside- rare come zone C), per i nuovi edifici è prevista in tutti i casi la distanza minima assoluta di mt. 10 tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti. Nelle zone C è altresì prescritta, tra pareti finestrate di edifici antistanti, la distanza minima pari all’altezza del fabbricato più alto; tale distanza si applica anche quando fabbricati”; ciò significa che non trova una sola parete sia finestrata, qualora gli applicazione il principio di prevenzione edifici si fronteggino per uno sviluppo nella parte in cui consente la possibilità superiore a ml. 12. di costruzione a confine o a distanza dal La prima considerazione da fare è che confine inferiore alla metà della di quella non vengono previste distanze minime legale. per quanto riguarda le pareti non fine- Nelle altre zone (cioè: le zone B, che strate. riguardano le parti del territorio – diverse Ciò significa che i Comuni sono liberi dalle zone A - totalmente o parzialmen- di legiferare in materia (Cass. 16 marzo te edificate, secondo determinati indici; 2006 n. 5878, Cass. 4 febbraio 1998 n. le zone C, che riguardano le parti del 1132), con una limitazione derivante dal territorio destinate a nuovi complessi fatto che l’art. 17, penultimo comma, l. insediativi, che risultino inedificate o 6 agosto 1967 n. 765 prevede che nella nelle quali la edificazione preesistente formazione di nuovi strumenti urbanistici non raggiunga i limiti di superficie e o nella revisione di quelli esistenti “deb- bono essere osservati limiti inderogabili … di distanza tra i fabbricati”. Sembra, pertanto, che i Comuni possono liberamente stabilire le distanze tra pareti non finestrate, ma non trova applicazione il principio di prevenzione nella parte in dimensione GEOMETRA cui consente la possibilità di costruzione a confine o a distanza dal confine inferiore alla metà della di quella legale. Di ciò non ha tenuto conto la S.C. quan- do, con giurisprudenza costante, afferma che se i regolamenti edilizi comunali sta- biliscono una distanza minima assoluta tra costruzioni maggiore di quella prevista dal codice civile, detta prescrizione deve 7/2008 12
intendersi comprensiva di un implicito contenere una specifica disciplina della GEOMETRA riferimento al confine, dal quale chi co- distanza tra pareti non finestrate trove- struisce per primo deve osservare una rà applicazione l’art. 873 cod. civ., con distanza non inferiore alla metà di quella esclusione, per quanto già detto, del prin- prescritta, con conseguente esclusione cipio di prevenzione. della possibilità di costruire sul confine, e quindi, della operatività del criterio della Il d.m. 2 aprile 1968 n. 1444 prevenzione e quando afferma espres- nei rapporti tra privati. samente, anche se incidentalmente, la Nella giurisprudenza della S.C. è costante teorica possibilità di costruire in aderenza l’affermazione che il principio secondo ad un edificio non munito di pareti fine- il quale l’art. 9 del d.m. 2 aprile 1968 n. dimensione strate (Cass. 31 ottobre 2006 n. 23495; 1444 non è immediatamente operante Cass. 10 gennaio 2006 n. 145; Cass. 26 nei rapporti fra privati va interpretato nel luglio 2002 n. 11013). senso che l’adozione, da parte dei Comu- In altri termini, l’inapplicabilità del prin- ni, di strumenti urbanistici contrastanti cipio di prevenzione discende non da con la citata norma comporta l’obbligo una interpretazione delle disposizioni per il giudice non solo di disapplicare della normativa locale, ma dal fatto che le disposizioni illegittime, ma anche di l’applicabilità di tale principio è esclu- applicare direttamente la disposizione in sa direttamente dall’art. 17, penultimo questione, divenuta, per inserzione auto- comma, l. 6 agosto 1967 n. 765. matica, parte integrante dello strumento Qualora la normativa locale non dovesse segue a pag. 14
quale la disapplicazione comporta che l’atto illegittimo viene considerato irri- levante rispetto alla fattispecie che costi- tuisce l’oggetto del giudizio e quindi da esso non si trae alcuna conseguenza, pur lasciandolo sussistere nella sua efficacia. Ora, se l’atto disapplicato rimane efficace (fino a quanto non venga annullato), non è concepibile che il giudice possa appli- care il (diverso) atto che avrebbe dovuto essere emanato secondo la disciplina cui esso era soggetto. In sostanza, quando i rapporti tra privati devono essere regolati da una disciplina amministrativa da adot- tare in base determinati parametri fissati per legge, alla disapplicazione dell’atto amministrativo emanato in contrasto con tali parametri non consegue l’applicabili- tà dell’atto amministrativo (inesistente) che avrebbe dovuto essere emanato. In definitiva, quindi, la S.C. fa rientrare dalla finestra quella efficacia nei rapporti tra privati dell’art. 9 del d.m. 2 aprile 1968 n. 1444, che ha cacciato dalla porta. urbanistico, in sostituzione della norma Da tale orientamento si discosta impli- illegittima che è stata disapplicata (in tal citamente una recente decisione della senso, da ultimo, cfr. Cass. 3 marzo 2008 S.C., la quale ha affermato che in tema di n. 5741; solo apparentemente in senso distanze tra costruzioni l’art. 9 del d.m. 2 contrario sono Cass. 2 ottobre 2000 n. aprile 1968 n. 1444 ha efficacia di legge 13011, Cass. 24 maggio 2000 n. 6812, dello Stato, essendo stato emanato su Cass. 5 maggio 1998 n. 4517, le quali, delega dell’art. 41 quinquies della legge sulla scia di quanto affermato da Cass. 17 agosto 1942 n. 1150, per cui le sue s.u. 1 luglio 1997 n. 5889, hanno esclu- disposizioni prevalgono ove i regolamenti so la immediata operatività nei rapporti locali siano con esse in contrasto (Cass. tra privati dell’art. 9, cit., a prescindere 11 febbraio 2008 n. 3199). L’obbligo del dimensione GEOMETRA dalla adozione di nuovi strumenti urba- rispetto delle distanze previste dall’art. nistici). Si tratta di un orientamento che, 9, cit., discenderebbe, quindi, non già da oltre ad essere espressione di una ibrida una sua inserzione automatica nei rego- commistione tra disapplicazione dell’atto lamenti locali, ma in quanto tale disposi- amministrativo ex art. 5 l. 20 marzo 1865 zione sarebbe di rango superiore a quelle n. 2248, all. E, e sostituzione di clausole contenute nei regolamenti locali. negoziali nulle ex art. 1419, comma 2, Si tratta di un orientamento che, anche se c.c., è in contrasto con la tesi autorevol- non incorre nelle incongruenze segnalate mente sostenuta in dottrina, secondo la con riferimento a quello seguito dalla 7/2008 14
giurisprudenza prevalente, va, tuttavia, ne della formulazione di tale disposizione GEOMETRA incontro alla obiezione che le disposizioni non sembra possa dubitarsi che la stessa: previste dall’art. 9, cit., secondo quanto a) trova applicazione anche se soltanto previsto dalla c.d. legge ponte (“ai fini su uno dei fabbricati fronteggiantisi sono della formazione”) non erano destinate aperte delle finestre (Cass. 26 ottobre ad avere una efficacia diretta nei rapporti 2007 n. 22945; Cass. 26 gennaio 2001 n. tra privati, ma solo in quanto inserite nei 1108, Cass. 9 marzo 1999 n. 1984, che nuovi strumenti urbanistici. giustificano tale conclusione con l’affer- Né sembra sufficiente osservare che, non mazione che la norma è volta a stabi- aderendo all’orientamento della S.C., ove lire, nell’interesse pubblico, un’idonea nello strumento urbanistico manchino del intercapedine tra edifici e non a salva- dimensione tutto disposizioni in tema di distanze da guardare l’interesse privato del frontista pareti finestrate, troverebbero applicazio- alla riservatezza; Cass. 18 febbraio 1997 ne le distanze previste per le pareti non n. 1486); b) stabilisce sia che le pareti finestrate e, in mancanza anche di que- finestrate vanno tenute distanti 10 mt. ste ultime, l’art. 873 cod. civ., in quanto da preesistenti pareti non finestrate, sia adducere incumveniens non est solvere che le pareti non finestrate vanno tenu- argumentum. te distanti 10 mt. da preesistenti pareti finestrate (in senso implicitamente con- Distanze tra pareti finestrate forme cfr. Cass. 3 agosto 1999 n. 8383); Venendo all’interpretazione dell’art. 9, n. c) trova applicazione con riferimento alle 2, del d.m. 2 aprile 1968, in considerazio- segue a pag. 16
vedute e non alle luci (Cass. 4 febbraio confine pari alla metà di quella legale; il 1999 n. 982). vicino, ove volesse realizzare una parete Ciò, però, non significa che chi costruisce finestrata, dovrebbe accollarsi la diffe- per primo possa condizionare in modo renza tra tale distanza e mt. 10. pesante l’attività edilizia del vicino, nel In senso sostanzialmente conforme si è caso in cui non fosse prevista una distanza espressa Cass. 7 marzo 2002 n. 3340, minima dal confine per le costruzioni affermando che l’art. 9, n. 2, del d.m. in genere, con conseguente applicabilità 2 aprile 1968 n. 1444 non impone di dell’art. 873 cod. civ., per cui potrebbe rispettare in ogni caso una distanza mi- costruire una parete finestrata a mt. 1,5 nima dal confine, e, in applicazione del da confine, imponendo al vicino di co- principio di prevenzione, va interpretato struire una parete (finestrata o meno) a nel senso che tra una parete finestrata e mt. 8,5 dal confine. Si tratterebbe di un l’edificio antistante va rispettata la distan- abuso del principio della prevenzione. za di mt. 10, con obbligo del prevenuto Sembra, invece, preferibile ritenere che, di arretrare la propria costruzione fino in applicazione del principio generale ad una distanza di mt. 5 dal confine, se secondo il quale le distanze legali ten- il preveniente, nel realizzare tale pare- denzialmente devono gravare in uguale te finestrata, ha rispettato una distan- dimensione GEOMETRA misura sui confinanti, colui il quale voglia za di almeno mt. 5 dal confine; ove il costruire una parete finestrata, dovrà ri- preveniente abbia realizzato una parete spettare la metà della distanza legale di finestrata ad una distanza dal confine mt. 10 dall’eventuale parete (finestrata a inferiore a mt. 5, il vicino non sarà tenuto meno) che il vicino volesse eventualmen- ad arretrare la propria costruzione fino te realizzare e quindi mantenersi a mt. 5 a rispettare la distanza di mt. 10 da tale dal confine. Ove il preveniente dovesse parete, ma potrà imporre al prevenien- realizzare una parete non finestrata do- te di chiudere le aperture e costruire vrebbe mantenersi ad una distanza dal (con parete non finestrata) rispettando 7/2008 16
la metà della distanza legale dal confine sizioni del d.m. 2 aprile 1968 n. 1444 GEOMETRA ed eventualmente procedere all’interpello è esclusa la possibilità di costruire in di cui all’art. 875, comma 2, c.c., ove ne aderenza anche nel caso in cui la nuova ricorrano le condizioni. costruzione sia destinata ad essere man- In base all’art. 9, n. 3, del d.m. 2 aprile tenuta ad una quota inferiore a quella 1968 n. 1444 per le zone C, quando già delle finestre antistanti e a distanza dalle esiste una parete finestrata, la quale, per soglie di queste conforme alle previsio- quanto detto, dovrà essere comunque a ni dell’art. 907 comma 3, c.c. (Cass. 31 mt. 5 dal confine, il prevenuto il quale ottobre 2006 n. 23495; Cass. 10 gen- volesse realizzare a sua volta una parete naio 2006 n. 145; Cass. 26 luglio 2002 finestrata deve rispettare non solo (“al- n. 11013). Si tratta di una conclusione dimensione tresì”) la distanza di mt. 10 da quella esatta, la quale, però, trova il suo fonda- costruita dal preveniente, ma l’eventua- mento nell’art. 17, penultimo comma, l. le maggiore distanza pari all’altezza del 6 agosto 1967 n. 765, che, come già detto, fabbricato del preveniente o del proprio. prevede che nella formazione di nuovi Tale disposizione si applica anche quando strumenti urbanistici o nella revisione di una sola parete è finestrata, ma gli edifici quelli esistenti “debbono essere osservati si fronteggiano per un sviluppo superiore limiti inderogabili … di distanza tra i a ml. 12. fabbricati”. Va poi ricordato che secondo la S.C. l’art. 9 d.m. 2 aprile 1968 n. 1444 prescinde dal fatto che le pareti finestrate siano o meno in posizione parallela (Cass. 30 marzo 2000 n 4715, con riferimento ad edifici che si fronteggiavano con una pa- rete finestrata ed uno spigolo di muro). Secondo la S.C. la distanza di cui all’art. 9 del d.m. 2 aprile 1968 n. 1444 sarebbe applicabile anche nella ipotesi in cui la pa- rete finestrata sia stata realizzata a confine (evidentemente in base alla concessione o all’acquisto di una servitù di veduta) nel vigore della precedente normativa (Cass. 10 gennaio 2006 n. 145; Cass. 26 luglio 2002 n. 11013; Cass. 7 giugno 1993 n. 6630). Si tratta di una conclusione della cui esattezza si può dubitare, sia perché, in contrasto con i principi, farebbe gra- vare il peso della distanza legale su uno soltanto dei proprietari dei fondi confi- nanti, e sia perché dall’art. 9, cit., risulta che le disposizioni dallo stesso dettate si applicano ai fondi inedificati. Secondo la S.C. per effetto delle dispo- 7/2008 17
Professione Incarichi esterni commissionati dalla Pubblica Amministrazione I Geometri possono essere incaricati a pieno titolo per quanto di competenza di Bruno Razza Nell’editoriale di qualche tempo fa, avevamo indicato e richiesto, che gli incarichi esterni espresso su queste pagine, tutto il nostro di collaborazione e di consulenza affidati disappunto e le perplessità per la norma dalla pubblica amministrazione, possono che era intervenuta surrettiziamente a essere conferiti certamente “ad esperti...di complicare la nostra acquisizione di incarichi specializzazione anche universitaria”, ma anche da enti della pubblica amministrazione. ad altri soggetti qualificati, i quali con una Ci penalizzava infatti l’espressione “di deroga espressamente formulata, rientrano a particolare e comprovata specializzazione pieno titolo fra i soggetti incaricabili “in caso universitaria”, che aveva sostituito il più di stipulazione di contratti d’opera per attività scarno “di provata competenza”, in riferimento che debbano essere svolte da professionisti alla qualità intrinseca del professionista, che iscritti in ordini o albi”. taluni ritenevano assolutamente unica, per Possiamo quindi affermare con soddisfazione, poter aspirare ad ottenere un qualsivoglia di essere parte del tutto legittima nei “ruoli” incarico professionale tecnico da parte di una dei consulenti e tecnici professionisti di cui pubblica Amministrazione. la pubblica amministrazione ha bisogno, Come noto, si trattava dell’art. 3 comma per espletare gli incarichi che ci sono 76 della Legge 24 dicembre 2007 n° 244 tradizionalmente ed usualmente propri (Legge Finanziaria dello Stato per il 2008), per conoscenze, competenze e riconosciute che ora è stato opportunamente integrato capacità. e modificato con sufficiente chiarezza Quindi nulla hanno da temere i nostri nel decreto legge n° 112 del 25 Giugno colleghi, che possono essere tranquillamente 2008 (nella cosiddetta “manovra d’estate”) incaricati dalle pubbliche amministrazioni. dimensione GEOMETRA pubblicato nel supplemento ordinario n° Contemporaneamente, rientra un allarme 152 della Gazzetta Ufficiale n° 146 del 25 ingiustificato e temuto degli amministratori Giugno 2008. e dei funzionari dirigenti pubblici, i quali in Quindi oggi, a supporto delle nostre alcuni casi avevano forse frettolosamente e osservazioni già espresse a difesa delle nostre con un’interpretazione discutibile, revocato o prerogative, arriva una buona notizia, fugando negato l’attribuzione di incarichi professionali definitivamente ogni dubbio interpretativo. ai Geometri, dimenticando che per queste L’articolo 46 del citato decreto legge, necessità, esistevano comunque delle leggi definisce e chiarisce, anche nel senso da noi che lo prevedevano e lo ammettevano. 7/2008 18
Estimo Valori agricoli medi dei terreni Pubblicate le tabelle dei valori applicabili ai procedimenti espropriativi del 2008 di Elio Miani dimensione GEOMETRA 7/2008 20
Per comodità ed utilità dei colleghi e dei valevole per l’anno 2008. GEOMETRA lettori interessati, pubblichiamo qui di I dati sono tratti dal n° 23 del Bollettino seguito i valori agricoli medi aggiornati. Ufficiale della Regione FVG del 4 giugno Come noto, si tratta dei valori determina- 2008. ti dalle apposite Commissioni Provinciali, La cartina geografica riportata, individua che hanno predisposto le apposite tabelle, tutte le regioni agrarie del Friuli Vene- riferite all’anno 2008. zia Giulia raggruppate con i rispettivi Per il calcolo dell’indennità definitiva, in comuni. applicazione dell’articolo 41 del DPR 8 giugno 2001 n. 327 (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in dimensione materia di espropriazione per pubblica utilità), così come modificato ed inte- grato ai sensi del Decreto Legislativo 27 dicembre 2002 n. 302 (G.U. 22.01.2003 n. 17), le commissioni provinciali per la determinazione dell’indennità di espro- prio di Pordenone, Trieste, Udine e Go- rizia hanno predisposto la tabella dei valori agricoli medi (VAM) dei terreni, COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - TRIESTE TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008 DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327 Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 04 giugno 2008 ANNO 2007 ANNO 2008 COLTURA valori medi/HA valori medi/HA 1 SEMINATIVO 40.500,00 €/Ha 41.512,50 €/Ha 4 SEM. ARB. IRR. €/Ha €/Ha 5 PRATO 29.000,00 €/Ha 29.725,00 €/Ha 9 VIGNETO 80.000,00 €/Ha 82.000,00 €/Ha 11 ORTO 105.000,00 €/Ha 107.625,00 €/Ha 12 PASCOLO 21.000,00 €/Ha 21.525,00 €/Ha 19 BOSCO 26.000,00 €/Ha 26.650,00 €/Ha 20 VIGNETO DOC 97.000,00 €/Ha 99.425,00 €/Ha 24 GOLENALE IN. €/Ha €/Ha 25 FLORIVIVAISTICA 79.000,00 €/Ha 80.975,00 €/Ha 26 OLIVETO 46.000,00 €/Ha 47.150,00 €/Ha 27 INCOLTO NON COLTIV. 13.000,00 €/Ha 13.325,00 €/Ha 28 INCOLTO COLTIV. 21.000,00 €/Ha 21.525,00 €/Ha ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO ZONA 19 Comuni: Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della valle, Sgonico, Trieste Classe più redditizia: Vigneto (vigneto incolto classificato al pari del seminativo) segue a pag. 22 7/2008 21
7/2008 dimensione GEOMETRA COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - UDINE TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008 DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327 Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 04 giugno 2008 VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO REGIONI AGRARIE 1 2 3 4 5b 6 8 9 12 13 14 15 COLTURA PIÙ REDD BOSCO BOSCO BOSCO BOSCO BOSCO SEMIN. SEMIN. PRATO VIGNETO DOC VIGNETO VIGNETO VIGNETO COLTURA D’ALTO FUSTO D’ALTO FUSTO D’ALTO FUSTO D’ALTO FUSTO D’ALTO FUSTO ARBORATO ARBORATO 22 1 SEMINATIVO 17.500,00 17.500,00 17.500,00 17.500,00 17.500,00 16.000,00 24.000,00 24.000,00 30.000,00 30.000,00 33.000,00 33.000,00 2 SEM. ARB. 17.500,00 17.500,00 17.500,00 17.500,00 17.500,00 16.000,00 24.000,00 24.000,00 30.000,00 30.000,00 33.000,00 33.000,00 segue a pag. 24 3 SEM. IRR. –– 19.000,00 –– –– –– –– 26.000,00 26.000,00 32.000,00 32.000,00 35.000,00 35.000,00 4 SEM. ARB. IRR. –– –– –– –– –– –– 26.000,00 26.000,00 32.000,00 32.000,00 35.000,00 35.000,00 5 PRATO 9.500,00 9.500,00 8.500,00 8.500,00 8.500,00 8.500,00 12.000,00 12.000,00 13.000,00 13.000,00 14.000,00 14.000,00 6 PRATO ARB. 9.500,00 9.500,00 8.500,00 8.500,00 8.500,00 8.500,00 12.000,00 12.000,00 –– –– –– –– 7 PRATO IRR. –– 9.500,00 –– –– 8.500,00 –– 13.000,00 13.000,00 –– –– –– –– 9 VIGNETO –– –– –– –– –– –– 35.000,00 38.000,00 38.000,00 38.000,00 40.000,00 40.000,00 11 ORTO 28.000,00 28.000,00 28.000,00 28.000,00 28.000,00 28.000,00 30.000,00 30.000,00 33.000,00 33.000,00 36.000,00 36.000,00 12 PASCOLO 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 –– –– –– –– –– –– 13 PASCOLO CESP. 500,00 500,00 500,00 500,00 500,00 500,00 –– –– –– –– –– –– 15 BOSCO A. F. 8.500,00 8.500,00 10.300,00 10.300,00 8.000,00 8.000,00 8.000,00 7.000,00 8.000,00 8.000,00 9.000,00 9.000,00 16 BOSCO CEDUO 4.000,00 4.000,00 5.000,00 4.500,00 5.000,00 5.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 18 FRUTTETO 29.000,00 29.000,00 29.000,00 29.000,00 29.000,00 29.000,00 35.000,00 36.000,00 38.000,00 38.000,00 40.000,00 40.000,00 19 BOSCO 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.500,00 6.500,00 7.000,00 7.000,00 20 VIGNETO DOC e –– –– –– –– –– –– 40.000,00 55.000,00 45.000,00 55.000,00 45.000,00 47.000,00 ITG IN ZONA DOC 21 ALPE 260,00 260,00 260,00 260,00 –– –– –– –– –– –– –– –– 22 PIOPPETO –– –– –– –– –– –– 28.000,00 28.000,00 30.000,00 30.000,00 35.000,00 35.000,00 24 GOLENALE IN. 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 1.050,00 2.100,00 2.100,00 2.100,00 2.100,00 2.100,00 2.100,00 25 FLORIVIVAISTICA –– 36.000,00 –– –– –– –– 36.000,00 36.000,00 36.000,00 36.000,00 36.000,00 36.000,00 ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO ZONA 1 Comuni: Ampezzo, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco, Ovaro, ZONA 12 Comuni: Basiliano, Camino al Tagliamento, Codroipo, Coseano, Dignano, Flaibano, Lestizza, Mereto Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Sauris, Socchieve, Villa Santina. di Tomba, San Vito di Fagagna, Sedegliano. ZONA 2 Comuni: Amaro, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Cercivento, Ligosullo, Paluzza, Paularo, Sutrio, ZONA 13 Comuni: Bicinicco, Buttrio, Campoformido, Manzano, Martignacco, Moimacco, Mortegliano, Pasian Tolmezzo, Treppo Carnico, Verzegnis, Zuglio. di Prato, Pavia di Udine, Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Premariacco, Reana del ZONA 3 Comuni: Chiusaforte, Dogna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta, Venzone. Roiale, Remanzacco, S. Giovanni al Natisone, S. Maria la Longa, Tavagnacco, Trivignano ZONA 4 Comuni: Malborghetto-Valbruna, Tarvisio. Udinese, Udine ZONA 5b Comuni: Bordano, Forgaria nel Friuli, Trasaghis. ZONA 14 Comuni: Bagnaria Arsa, Bertiolo, Castions di Strada, Chiopris-Viscone, Gonars, Palmanova, Pocenia, ZONA 6 Comuni: Drenchia, Grimacco, Lusevera, Pulfero, San Leonardo, Savogna, Stregna, Taipana Porpetto, Rivignano, Ronchis, S. Vito al Torre, Talmassons, Teor, Varmo, Visco. ZONA 8 Comuni: Buia, Cassacco, Colloredo di M. A., Fagagna, Majano, Moruzzo, Osoppo, Pagnacco, ZONA 15 Comuni: Aiello del Friuli, Aquileia, Campolongo al Torre, Carlino, Cervignano del Friuli, Fiumicello, Ragogna, Rive d’Arcano, San Daniele del Friuli, Treppo Grande, Tricesimo. Latisana, Lignano sabbiadoro, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello ZONA 9 Comuni: Artegna, Attimis, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Faedis, Gemona del Friuli, Magnano Stella, Precenicco, Ruda, S. Giorgio di Nogaro, Tapogliano, Terzo d’Aquileia, Torviscosa, in Riviera, Montenars, Nimis, Prepotto, S. Pietro al Natisone, Tarcento, Torreano. Villa Vicentina.
7/2008 dimensione GEOMETRA COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - PORDENONE TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008 DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327 Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 04 giugno 2008 VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO REGIONI AGRARIE REGIONE AGRARIA 5a REGIONE AGRARIA 7a REGIONE AGRARIA 7b REGIONE AGRARIA 10 REGIONE AGRARIA 11a REGIONE AGRARIA 11b COLTURA PIÙ REDD BOSCO D’ALTO FUSTO SEMINATIVO SEMINATIVO VIGNETO VIGNETO D.O.C. VIGNETO D.O.C. COLTURA 24 1 SEMINATIVO 18.000,00 22.000,00 20.000,00 45.000,00 37.000,00 42.000,00 2 SEM. ARB. 18.000,00 22.000,00 20.000,00 45.000,00 37.000,00 42.000,00 3 SEM. IRR. –– 30.000,00 27.500,00 50.000,00 42.000,00 46.000,00 4 SEM. ARB. IRR. –– 30.000,00 27.500,00 50.000,00 42.000,00 46.000,00 5 PRATO 10.000,00 12.000,00 12.000,00 30.000,00 30.000,00 30.000,00 6 PRATO ARB. 10.000,00 12.000,00 12.000,00 –– –– –– 8 PRATO A MARCITA –– –– –– –– –– –– 9 VIGNETO –– 42.000,00 40.000,00 65.000,00 60.000,00 60.000,00 11 ORTO 30.000,00 38.500,00 36.000,00 52.000,00 50.000,00 52.000,00 12 PASCOLO 1.200,00 1.300,00 1.200,00 –– –– –– 13 PASCOLO CESP. –– 1.300,00 1.200,00 –– –– –– 14 INCOLTO PRODUTTIVO 6.000,00 8.000,00 8.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15 BOSCO ALTO FUSTO 8.000,00 10.000,00 8.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 16 BOSCO CEDUO 8.000,00 10.000,00 8.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 17 BOSCO MISTO 8.000,00 10.000,00 8.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 18 FRUTTETO –– 42.000,00 40.000,00 65.000,00 62.000,00 65.000,00 20 VIGNETO DOC –– 47.000,00 45.000,00 70.000,00 70.000,00 70.000,00 22 PIOPPETO –– 20.000,00 18.000,00 35.000,00 35.000,00 35.000,00 25 FLORIVIVAISTICA –– 42.000,00 40.000,00 65.000,00 60.000,00 60.000,00 ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO REGIONE AGRARIA N. 5a REGIONE AGRARIA N. 10 Montagna interna: “ALTE VALLI DEL CELLINA E DEL MEDUNA” Pianura: “PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA” Comuni: Andreis, Barcis, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Frisanco, Tramonti di Sopra, Tramonti di Comuni: Azzano Decimo, Brugnera, Chions, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda, Sotto, Vito d’Asio. Pasiano di Pordenone, Porcia, Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano, Sacile, San Quirino, Zoppola REGIONE AGRARIA N. 7a Collina interna: “MEDIO CELLINA E MEDIO MEDUNA” REGIONE AGRARIA N. 11a Comuni: Arba, Aviano, Budoia, Caneva, Maniago, Montereale Valcellina, Polcenigo, Sequals, Vajont. Pianura: “PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA” Comuni: Arzene, S. Giorgio della Richinvelda, S. Martino al Tagliamento, Spilimbergo, Valvasone, Vivaro. REGIONE AGRARIA N. 7b Collina interna: “MEDIO CELLINA E MEDIO MEDUNA” REGIONE AGRARIA N. 11b Comuni: Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Fanna, Meduno, Pinzano al Tagliamento, Travesio. Pianura: “PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA” Comuni: Casarsa della Delizia, Cordovado, Morsano al Tagliamento, S. Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena.
COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - GORIZIA TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008 DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327 Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 04 giugno 2008 VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO REGIONI AGRARIE REGIONE AGRARIA 16 REGIONE AGRARIA 17 REGIONE AGRARIA 18 COLTURA PIU’ REDD VIGNETO D.O.C. VIGNETO D.O.C. VIGNETO D.O.C. COLTURA 1 SEMINATIVO 24.000,00 25.000,00 26.000,00 2 SEM. ARB. –– –– –– 3 SEM. IRR. –– –– –– 4 SEM. ARB. IRR. –– –– –– 5 PRATO 12.000,00 12.000,00 12.000,00 6 PRATO ARB. –– –– –– 8 PRATO A MARCITA –– –– –– 9 VIGNETO 45.000,00 45.000,00 45.000,00 11 ORTO 50.000,00 50.000,00 50.000,00 12 PASCOLO 4.000,00 4.000,00 4.000,00 13 PASCOLO CESP. –– –– –– 14 INCOLTO PRODUTTIVO –– –– –– 15 BOSCO ALTO FUSTO –– –– –– 16 FRUTTETO –– –– –– 17 BOSCO 9.000,00 9.000,00 9.000,00 18 VIGNETO DOC 100.000,00 85.000,00 70.000,00 19 FLORIVIVAISTICA –– –– –– 25 ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO REGIONE AGRARIA N. 16 - colline di Gorizia Comuni: Gorizia, San Floriano del Collio, Savogna d’ Isonzo. REGIONE AGRARIA N. 17 - pianura di Gorizia Comuni: Capriva del Friuli, Cormons, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo, Mariano del Friuli, Medea, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, Sagrado, S. Lorenzo Isontino, Villesse. REGIONE AGRARIA N. 18 - pianura del basso Isonzo Comuni: Fogliano-Redipuglia, Grado, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Staranzano, Turriaco 7/2008 dimensione GEOMETRA
Professione Colleghi Topografi, attenti alle zecche Nei rilievi in campagna, dobbiamo fare attenzione anche a queste insidie di Livio Lacosegliaz Nella migliore tradizione della nostra per cui, difficile da vedere. Il suo ciclo attività siamo sempre ed ancora Ge- vitale può raggiungere anche sei anni ometri misuratori e per questo siamo, durante i quali passa attraverso tre mu- tra le categorie professionali tecniche tazioni: larva, ninfa e adulto. Allo stato , quella che più di ogni altra pratica e di larva è quasi invisibile, allo stato di frequenta “calpestandola” la terra. ninfa raggiunge quasi un millimetro e Dunque la conosciamo bene la nostra allo stato adulto tre – quattro millime- terra, ma dobbiamo imparare a cono- tri (vedi schema allegato). Livio Lacosegliaz scere anche le insidie che si celano al Il suo habitat preferito è l’ ambiente suo interno. umido ed ombreggiato con vegetazio- Qui parliamo della “Ixodes ricinus” la ne bassa ed un letto di foglie secche, zecca che, fra le varie specie esistenti, è meglio se in terreno boschivo con erba quella che vive e prolifica nella nostra incolta o sul confine tra il bosco e il regione ed alla quale i nostri colleghi prato. Predilige la collina alla pianura, topografi camminatori, debbono fare non si trova sopra i 2000 metri di alti- attenzione. tudine ed in generale è molto resistente La bestiola è un parassita ematofago, a condizioni ambientali sfavorevoli. per cui, si nutre del sangue di anfibi, rettili, mammiferi e occasionalmente anche dell’uomo. Naturalmente esi- stono anche altre specie di zecche, ma questa è importante perché, oltre Le zecche possono pungere in ogni pe- dimensione GEOMETRA ad essere di casa nostra, può riodo dell’anno, però la loro atti- trasmettere con la sua pun- vità maggiore, viene registrata tura (o morso) la Borreliosi nel periodo che va dalla pri- di Lyme, malattia infettiva, mavera all’autunno. che può causare seri proble- Nel caso in cui si viene mor- mi alla salute, se non curata si dalla zecca, che si attacca tempestivamente. Ixodes ricinus, un tipo di saldamente alla cute e suc- zecca dura endemica in La zecca è un parassita mol- chia il sangue, è necessario Europa, parte dell’Asia e to piccolo, di colore scuro dell’Africa del nord rimuoverla prima possibile. 7/2008 26
Infatti il rischio di contrarre la malattia La Borreliosi di Lyme non è però l’uni- GEOMETRA di Lyme è molto più piccolo se la zec- ca malattia che si può contrarre con il ca viene rimossa entro le prime venti- morso della zecca vanno perciò segna- quattrore. Per asportare la zecca si deve late anche: usare soltanto una pinza, con la quale si • le richettsiosi; afferra saldamente la zecca per la testa, • la TBE (encefalite da morso di zec- tirandola decisamente verso l’alto con ca). l’accortezza di non schiacciarla; dopo Le richettsiosi sono causate da batteri questa operazione è necessario disin- trasmessi da zecche dure e compren- fettare la cute con un antisettico. dono cinque tipi di febbri; delle mon- Nei trenta giorni successivi al morso, tagne rocciose, della zecca africana, dimensione è necessario tenere sotto osservazio- della zecca del Queensland, della zec- ne l’area cutanea attorno il punto del ca dell’Asia Settentrionale e la febbre morso e se malauguratamente, com- bottonosa del Mediterraneo. pare una chiazza rossastra con tenden- Quest’ultima è la più diffusa nell’area za ad allargarsi, significa che è in atto del Mediterraneo e in Italia; viene tra- un’infezione precoce della Borreliosi di smessa da Rhipicephalus sanguinens, Lyme. In tal caso è necessario rivolgersi un parassita abituale di cani e altri ani- subito al proprio medico. mali domestici e selvatici (conigli, lepri, Oltre a quanto detto è necessario ovini, caprini e bovini). Generalmente prestare la massima attenzione alla la malattia ha un periodo di incuba- eventuale comparsa di affaticamento, zione fra i cinque e i sette giorni dopo febbre, malessere, mal di testa, dolo- il morso della zecca infetta; l’esordio ri articolari, perché a volte, possono della malattia è improvviso con sintomi essere indicativi di Borreliosi di Lyme simili a quelli dell’influenza. Nei casi precoce. non complicati, un trattamento anti- biotico riesce a fermare la febbre nel giro di due o tre giorni. L’encefalite dal morso di zecca (Tich Borne Encephalitis) TBE è una ma- lattia virale acuta del sistema nervoso Questi ultimi sintomi sono segni im- centrale, causata da un arborvirus ap- portanti da individuare perché la chiaz- partenente al genere Flavivirus, molto za rossastra si sviluppa solo su una cer- simile ai virus responsabili della febbre ta percentuale di persone morse dalla gialla. zecca. Nel 70% dei casi, dopo il morso della A questo punto va detto che in caso zecca infetta, si ha un’infezione con di infezione in atto, non serve dispe- scarsi sintomi che può passare inos- rarsi ma è meglio adoperarsi tempesti- servata ma, nel restante 30% dei casi, vamente per una individuazione certa dopo tre e fino a ventotto giorni dal della malattia, sottoponendosi alla cura morso della zecca, si riscontra una pri- antibiotica, che dovrà essere prescritta ma fase con sintomi similinfluenzali dal medico, visto che la Borrelia non è con febbre alta, mal di testa impor- sensibile a tutti gli antibiotici. segue a pag. 28 7/2008 27
tante, mal di gola, stanchezza, dolore • usare un abbigliamento che copra la ai muscoli e alle articolazioni per 2 – maggior parte del corpo, di colore 4 giorni, poi la temperatura scende e chiaro, meglio bianco. Molto efficaci non ci sono ulteriori conseguenze. Ma, sono le tute bianche usa e getta che nel 10 – 20% di questi casi, dopo un si possono acquistare nei negozi che intervallo di 8 – 20 giorni, inizia una vendono materiale antinfortunistico seconda fase caratterizzata da disturbi in genere dal costo di 3€ l’una. Il co- del sistema nervoso centrale che richie- lore bianco viene indicato per poter de ricovero ospedaliero. identificare con facilità la zecca che La TBE è molto diffusa in Europa, ma è scura. si registra un minor numero di casi ri- • calzare scarpe alte ben chiuse con spetto alla Malattia di Lyme. Le norme spighette o altri sistemi; di prevenzione sono le stesse usate per • usare repellenti per insetti da spruz- la Borelliosi di Lyme. Esiste anche un zare sull’abbigliamento e sulle scar- vaccino che si può reperire presso le pe; Aziende sanitarie e, da poco tempo, an- • evitare di sedersi e di appoggiare zai- che nelle farmacie. ni, borse o altro sull’erba; A proposito dirò che la Giunta Re- • controllarsi accuratamente al rientro gionale del FVG a deciso di estende- da un lavoro anche aiutati da altra re a tutti i residenti del Friuli Venezia persona, meglio non portare gli in- Giulia la riduzione del 75% del prezzo dumenti in casa prima di essere stati del vaccino anti TBE (12,50 € anziché controllati attentamente; 50,90 €). • seguire l’osservazione nei giorni suc- Importante per noi è certamente com- cessivi, come esposto nella relazio- prendere quale possa essere il miglior ne. modo per prevenire il morso della zec- ca. Naturalmente il messaggio è rivolto Tuta cerniera ai professionisti topografi i quali hanno cappuccio la necessità di avventurarsi in qualsiasi in PLP posto del bosco o del prato per espleta- Codice: RR400 re il loro incarico professionale. 40 Gr. Corovin Bianca Per questo motivo è bene sapere che Cod.PL410 le zecche non saltano e non vola- Tessuto: 100% poli- no sulle loro prede, ma si appostano propilene, peso 40 gr. mq. all’estremità delle piante e aspettano Descrizione: chiusura con cerniera cen- dimensione GEOMETRA il passaggio dell’animale o dell’uomo. trale, elastico ai polsi, in vita e al fondo Grazie all’anidride carbonica emessa gamba, con cappuccio e al calore dell’organismo, questi acari Applicazioni: indumento ad uso limita- avvertono la presenza di un eventuale to per tutti i settori dove occorre una ospite e prontamente si apprestano a protezione generica in assenza di pro- parassitarlo. dotti o polveri tossiche nocive Per proteggersi nel migliore dei modi Confezione: da 25 pz. per taglia dall’aggressione delle zecche si sugge- CE: I^ categoria per rischi minimi risce di: TAGLIA: M, L, XL, XXL 7/2008 28
Previdenza Novità dalla Cassa GEOMETRA Istituito l’obbligo della contribuzione per tutti gli iscritti all’Albo di Renzo Fioritti dimensione Il Comitato De- tiva, in una prospettiva di semplifica- legati del maggio zione ed allo scopo di rendere il regime scorso ha delibe- iscrittivo maggiormente aderente alla rato quasi all’una- mutata realtà del mondo professiona- nimità (votanti le, ha ritenuto opportuno proporre ed 144, di cui favo- il Comitato ha approvato, la proposta revoli n.140, contrari n.2, astenuti n.2) di modifica che si sostanzia nell’obbli- l’obbligo alla iscrizione alla Cassa ai gatoria iscrizione alla Cassa di tutti gli Geometri e Geometri Laureati iscritti iscritti all’Albo. all’Albo Professionale, detta disposi- Da un breve approfondimento storico zione decorrerà dal 1° Gennaio 2010, della disciplina normativa dell’istituto, naturalmente il provvedimento è ora dall’evoluzione della quale emerge con al vaglio dei Ministeri Vigilanti, che chiarezza come il Legislatore, nell’in- dovranno dare il loro parere vincolan- dividuare i presupposti dell’iscrizione, te in merito. abbia nel contempo costantemente re- L’attuazione della disciplina iscritti- cepito le diverse esigenze della real- va in vigore dal 2003, ha imposto in tà professionale, adeguando per quan- questi anni una costante e complessa to possibile il dettato normativo a ta- azione di controllo sulla veridicità del- le realtà. Se, infatti, la legge istitutiva le dichiarazioni rese dai professionisti della Cassa richiedeva per l’iscrizione iscritti all’Albo che, al fine di escludere il requisito dell’esercizio della profes- l’obbligo di iscrizione alla Cassa, auto- sione con carattere di continuità (L. certificano il non esercizio dell’attività 990/1955), già con la prima risistema- professionale. Tale complessa attività di zione della disciplina l’iscrizione è di- verifica, svolta anche con l’ausilio dei venuta obbligatoria per tutti gli iscritti Collegi, ha fatto emergere situazioni all’Albo (L. 37/1967); successivamen- di incertezza che richiedevano un pre- te, è stata poi introdotta la possibilità ciso intervento sulla regolamentazione di escluderla per i titolari di altra for- vigente. ma di previdenza (L. 773/1982), pre- Recependo l’esigenza di superare ta- vedendo nuovamente nell’ultimo asset- le situazione, la Commissione Legisla- segue a pag. 30 7/2008 29
to normativo che ha preceduto la pri- contributiva. vatizzazione il requisito della continu- Gli effetti dell’iscrizione di professio- ità professionale (L. 236/1990). nisti che potrebbero non produrre red- Il regime iscrittivo è stato ulteriormen- dito professionale, non è ostativa, infat- te modificato con l’incisiva riforma del ti il sistema previdenziale della Cas- 2002, con la quale il Comitato Delega- sa, è fondato sul prelievo contributi- ti ha deciso l’abolizione degli “Iscritti vo anche in assenza di reddito attra- di Solidarietà”, tenendo conto degli in- verso il pagamento dei minimi, a fron- novativi principi introdotti in materia te del quale il professionista ottiene la previdenziale dalla L. 335/1995, non- garanzia della futura liquidazione di ché della potestà normativa riconosciu- una prestazione, l’assistenza sanitaria, ta dal D. Lgs. 509/1994 (privatizzazio- l’eventualità di prestazione per l’inabi- ne della Cassa). lità od invalidità. Il fenomeno, del re- Dopo oltre un quinquennio dall’entra- sto, è già ampiamente conosciuto dal- ta in vigore della riforma in parola, an- la nostra Gestione, alla quale molti as- che se il bilancio complessivo può dir- sociati a “reddito zero” sono rimasti si positivo, la complessità dell’azione di iscritti nella prospettiva della liquida- controllo sulla veridicità delle dichia- zione di un trattamento eventualmen- razioni rese dai professionisti in ordine te complementare (ritenuto più remu- al non esercizio della professione, de- nerativo rispetto a previdenze assicu- ve considerarsi sintomatico di un pro- rative) a quello derivante dall’attività filo di incertezza, che la nuova dispo- principale svolta. sizione si è inteso superare, rendendo Nella prospettiva della semplificazio- obbligatoria per tutti gli iscritti all’Al- ne del regime iscrittivo alla Cassa, può bo l’iscrizione alla Cassa ed eliminando considerarsi positivo anche il nuovo re- la figura dell’iscritto al solo Albo, la cui gime fiscale semplificato per i contri- permanenza nell’odinamento non ap- buenti minimi, introdotto dalla mano- pariva in alcun modo più giustificata. vra finanziaria per il 2008. L’iscrizione all’Albo, infatti, produce - Sotto il profilo economico, infine, l’ap- indipendentemente da ogni altra con- provazione della modifica del regime dizione - effetti di notevole rilievo, am- iscrittivo è sostenuta dall’analisi com- pliando la sfera della capacità giuridica piuta dall’Attuario, infatti dalla rela- dele soggetto e legittimandolo ad eser- zione predisposta emerge come la mo- citare la professione. Tale circostanza è difica incida positivamente sui risultati di per sé qualificante ed idonea a ge- del Bilancio Tecnico, mantenendo posi- dimensione GEOMETRA nerare l’obbligazione contributiva, a tivo il saldo previdenziale fino al 2021, fronte della quale il professionista as- il saldo corrente fino al 2028 ed il pa- sume il diritto alla tutela assistenziale trimonio fino al 2043. e previdenziale garantita dalla Cassa; Per gli altri provvedimenti di modifica mentre la figura dell’iscritto al solo Al- regolamentare e sul Bilancio Consun- bo ha invece in questi anni ingenera- tivo 2007, approvati nella stessa sedu- to una grande confusione anche sotto ta del Comitato Delegati, vi darò reso- un profilo strettamente professionale, conto nel prossimo numero della Ri- consentendo una consistente evasione vista. 7/2008 30
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