7 2008 Organo uffi ciale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri del Friuli Venezia Giulia - Dimensione Geometra

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                                                                                            GEOMETRA
                                                                                                 dimensione

                                                                                 Organo ufficiale del

                                                                                 Comitato Regionale

                                                                                       dei collegi dei

                                                                                         geometri del

                                                                                 Friuli Venezia Giulia
Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA
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GEOMETRA
Indice
     4   EDITORIALE
         I danni della burocrazia nel nostro lavoro
         di Bruno Razza

     8   DIRITTO
         Distanze legali in edilizia
         di Livio Lacosegliaz

    18   PROFESSIONE
         Incarichi esterni commissionati dalla Pubblica Amministrazione

                                                                            dimensione
         di Bruno Razza

    20   ESTIMO
         Valori agricoli medi dei terreni
         di Elio Miani

    26   PROFESSIONE
         Colleghi Topografi, attenti alle zecche
         di Livio Lacosegliaz

    29   PREVIDENZA
         Novità dalla Cassa
         di Renzo Fioritti

    32   FISCO
         Appunti per lo “studio di settore” dei Geometri
         di Giuseppe Foresto

    35   Riabilitati i contanti
         per i pagamenti ai professionisti
         di Elio Miani

    36   ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINE
         Il Presidente del Consiglio Nazionale in visita al Collegio
         di Udine
         di Pierdomenico Abrami

                                                                             7/2008
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Editoriale

                      I danni della burocrazia
                      nel nostro lavoro
                      Se manca il buon senso, anche i lavori più semplici ed economici,
                      diventano costosi e complessi
                      di Bruno Razza

                                               Quando si dice che la burocrazia è il mo-      Anche noi ce ne accorgiamo quotidiana-
                                               tivo del mancato funzionamento della           mente, frequentando gli Uffici, parlando
                                               pubblica amministrazione, non si dice          con i colleghi, con i clienti, nell’espleta-
                                               altro che la verità.                           mento del nostro lavoro. Tante volte ci
                                               La burocrazia è fatta di norme, di leggi e     troviamo di fronte a cose assurde, chie-
                                               di abitudini spesso in contrasto tra loro,     diamo spiegazioni, protestiamo, ci av-
                                               di strutture obsolete, di amministrazio-       veleniamo il fegato, spesso inutilmente
                                               ni ed enti inutili, di funzionari “burocra-    e molti di noi, esausti, alla fine cedono
                                               tizzati” che a volte devono e spesso vo-       inermi ai ricatti della burocrazia.
                          Il direttore di DG
                                Bruno Razza    gliono complicare le procedure, soltan-        “È nell’interesse del nostro cliente”, si di-
                                               to per dimostrare a se stessi ed agli altri    ce. Ma sappiamo, invece, che non è co-
                                               di essere capaci, ligi al dovere e di esse-    sì.
                                               re i tenutari della più legittima interpre-    Con il nostro comportamento accondi-
                                               tazione delle norme, ormai arrivate a li-      scendente nei confronti delle “malefat-
                                               velli di dettaglio inauditi.                   te burocratiche”, non facciamo l’interes-
                                               L’insieme di queste componenti origina-        se del nostro cliente (che diventa la vit-
                                               no in più occasioni atteggiamenti perversi     tima sacrificale di un sistema ormai per-
                                               di prevaricazione e di vessazione dei più      verso) ne tantomeno quello della socie-
                                               elementari diritti del cittadino utente.       tà, che in realtà aspetta da noi suggeri-
                                               Nella burocrazia il buon senso non è di        menti per migliorarsi.
                                               casa, la buona volontà di chi cerca di im-     Spesso anche noi sbagliamo, tanto quan-
                                               pegnarsi nella semplificazione, nel cam-        to i burocrati, quando ci rendiamo incon-
dimensione GEOMETRA

                                               biamento e nell’ammodernamento, trova          sciamente complici di queste violenze
                                               ostacoli e resistenze di ogni tipo: privile-   amministrative/procedurali.
                                               gi, falsi poteri, rigidità e rifiuto del cam-   Lo facciamo quando ci adattiamo supi-
                                               biamento, interpretazioni restrittive, di-     namente a rispettare un vecchio meto-
                                               nieghi, atteggiamenti che a volte rasenta-     do di applicazione della nostra professio-
                                               no la stupidità; cose che il cittadino nor-    nalità ad una fredda e rassegnata accon-
                                               male, con tutta la buona volontà che può       discendenza nei confronti del “si dice” o
                                               metterci, non riuscirà mai a capire e di       dell’interpretazione che viene dall’ aldi-
                                               certo, non potrà mai condividere.                                                segue a pag. 6
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là del bancone.                                Comune (non comprendendo perchè si
                      Credo, invece, che anche a noi spetti il       debbano indicare i dati planivolumetrici,
                      dovere di denunciare i casi di “burocrati-     i dati relativi alle impiantistiche, ecc), le
                      smo”, nei quali ci accorgiamo che i nostri     dichiarazioni obbligatorie di conformità,
                      clienti sono costretti a spendere più in       di responsabilità, i documenti per garan-
                      procedure ed in spese tecniche, piuttosto      tire il superamento delle barriere archi-
                      che nell’opera che devono realizzare.          tettoniche, la descrizione del materiale,
                      Si tratta di episodi che conducono di-         del colore e di chi più ne ha, più ne met-
                      rettamente alla paralisi delle procedu-        ta, pagamento dei diritti di segreteria, ac-
                      re (che diventano impossibili ed impra-        quisto dei bolli se dovuti, ecc..
                      ticabili) e stimolano il ricorso all’abusi-    Nella logica delle cose e nel rispetto del-
                      vismo ed all’illegalità, che con le nostre     le Istituzioni, tutti possono immaginare
                      denuncie, possiamo evitare.                    che non si potrà installare la targhetta già
                      Pensate a cosa succede dalle nostre par-       domani, perchè ormai si sa che la DIA
                      ti, dove il cliente “serio e ligio al dove-    prevede qualche giorno di attesa, venti
                      re civico” vuole essere in regola con tut-     giorni? trenta? va bè, che male sarà, pur
                      to, compresa l’applicazione della sua tar-     di essere in regola, possiamo aspettare
                      ghetta all’ingresso del fabbricato.            senza problemi.
                      L’inconsapevole cittadino, esemplare per       E qui viene il bello. Dopo quindici gior-
                      la sua correttezza, si rivolge al Geome-       ni arriva la lettera del Comune che dif-
                      tra che scrupolosamente va in Comune           fida dall’iniziare i lavori, perchè man-
                      a chiedere il da farsi.                        cano il parere della Polizia Municipale,
                      Bene. “Una targa, di che misura?” “Mah,        della Soprintendenza ai Beni Ambien-
                      credo che sarà un venticinque per quin-        tali, dell’Azienda Sanitaria, il nome del-
                      dici, in lamiera o in rame o comunque          la ditta che eseguirà l’opera, il DURC
                      metallica, il proprietario l’ha già ordina-    ed il piano di sicurezza, nonchè dove si
                      ta nel negozio qui vicino e mi pare che        depositerà il materiale di risulta qualo-
                      costa venticinque euro. Domani è pron-         ra presente.
                      ta e l’applicheremo al muro con quat-          Allora, cerchiamo di rispettare tutte le
                      tro viti”.                                     richieste.
                      Inizia così il calvario del cittadino vitti-   Andiamo alla Soprintendenza (spesso a
                      ma da una parte e dall’altra, la cavalcata     Trieste) dove ci comunicano che per una
                      imperiosa della burocrazia che, con i suoi     cosa del genere ci vuole un progetto sot-
                      fendenti vessatori, colpisce senza guar-       toscritto da un architetto, contenente la
                      dare in faccia nulla e nessuno.                storia del palazzo, possibilmente dal 1700
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                      Ebbene: ci vuole una DIA (il fatidico det-     ad oggi, con uno studio dell’impatto pa-
                      to dei funzionari comunali: “basta una         esaggistico dell’opera e con la dimostra-
                      DIA”). Facciamo un progetto, con plani-        zione della bontà dell’inserimento am-
                      metria, mappa, copia del Piano Regola-         bientale della nostra targa, per materiali
                      tore, un prospetto del prima e del dopo,       e colori, rispetto alla qualità ed alla sto-
                      una fotografia della facciata attuale, un       ria dell’intero palazzo.
                      fotomontaggio per lo stato futuro, una         (Se il Geometra può capirlo, secondo voi
                      sezioncina che indichi l’altezza, una bel-     altrettanto può fare il committente?).
                      la relazione, compiliamo gli stampati del      Ma non è finita, andiamo dai vigili e sco-
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priamo che dobbiamo stare attenti alla       tà contributiva ed assicurativa relativa al-

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distanza dall’incrocio ed ai riflessi lumi-   la ditta stessa e verificando che vengano
nosi della targa che potrebbero distur-      rispettati tutti gli obblighi della sicurez-
bare gli automobilisti, quindi dobbia-       za nei cantieri.
mo verificare l’ubicazione e le dimen-        La norma non dice che si possa fare l’ope-
sioni e fornire ulteriori dichiarazioni e    ra in economia, allora si interpreta che
planimetrie che tranquillizzino la poli-     non si può fare.
zia Municipale.                              A quel punto ci scappa: “O..stia! non pos-
Dopo di chè torniamo all’Uffico Tec-         so mettere la targhetta da solo?” “No, non
nico Comunale, per ribadire che la tar-      è previsto dalla norma!”
ghetta la mettiamo noi sul muro e qui,       Bene, allora andiamo a cercare l’amico

                                                                                              dimensione
apriti cielo.                                impresario che si presti a dare il suo no-
Ci spiegano che nello spirito di dover       me, a produrre il Durc, tutto ciò che ser-
contrastare il lavoro nero, precario ed      ve e dopo aver pagato i diritti sanitari, in
abusivo ( e come non essere daccordo),       attesa che arrivi il parere dell’ASL, andia-
la norma vigente prevede che per le DIA,     mo a raccontare tutto al nostro cliente.
non possiamo farci l’opera da soli o co-     Quando alla fine lo avvisiamo che fare-
me volgarmente si dice, “ in proprio” o      mo anche il collaudo con tutte le dichia-
“in economia”.                               razioni di conformità, ci guarda smarri-
La norma prevede che si debba comu-          to ed imprecando contro il Sindaco che
nicare al Comune il nominativo della         non voterà più, ci urla: “Ma non avevi
Ditta che eseguirà l’intervento, allegan-    detto che la targhetta costava venticin-
do tutta la documentazione di regolari-      que euro?”.

                                                                                               7/2008

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Diritto

                      Distanze legali in edilizia
                      Atti del convegno tenutosi a Trieste il 16 e 17 maggio c.a.
                      di Livio Lacosegliaz

                                               Prima parte

                                             In questa prima parte dell’ampia ed esau-                                 del territorio
                                             stiva relazione del dott. Roberto Triola,                                 interessate da
                                             Consigliere della Suprema Corte di Cas-                                   agglomerati ur-
                                             sazione vengono affrontate le tematiche                                   bani che rive-
                                             contenute nel D.M. 2 aprile 1968 n. 1444                                  stano carattere
                                             e commentate alcune norme di difficile                                     storico, artistico
                                             comprensione statuite dall’art.31 della L.                                o di particolare
                                             5 agosto 1978 n. 457 e dell’art. 17 del-                                  pregio ambien-
                                             la L. 6 agosto 1967 n. 765. Naturalmen-                                   tale, per le ope-
                                             te norme sulle distanze nelle costruzio-        razioni di risanamento conservativo e per
                                             ni che in alcuni casi devono tenere conto       le eventuali ristrutturazioni le distanze
                                             dei contenuti dell’art. 873 del C.C. Tutte      legali tra gli edifici non possono essere
                                             le considerazioni svolte sono state argo-       inferiori a quelle intercorrenti tra i volu-
                                             mentate con precisi riferimenti a decisio-      mi edificati preesistenti, computati senza
                                             ni e affermazioni della Suprema Corte.          tenere conto di costruzioni aggiuntive di
                                             Ampio risalto è stato dato alle distanze        epoca recente e prive di valore storico,
                                             fra pareti finestrate nei vari casi che si       artistico o ambientale.
                                             presentano in natura disquisendo e for-         Si tratta di una disposizione di difficile
                                             mulando ampie giustificazioni pratiche.          comprensione se si parte dal presuppo-
                                                                                             sto che l’art. 31 l. 5 agosto 1978 n. 457
                                             Premessa                                        definisce: 1) interventi di restauro e di
                                             Per i Comuni che eventualmente inten-           risanamento conservativo, quelli rivolti
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                                             dessero dotarsi di nuovi strumenti ur-          a conservare l’organismo edilizio e ad
                                             banistici sussiste l’obbligo di rispettare      assicurarne la funzionalità mediante un
                                             le prescrizioni di cui all’art. 9 del d.m.      insieme sistematico di opere che, nel
                                             2 aprile 1968 n. 1444 (al quale rinviano        rispetto degli elementi tipologici, for-
                                             il penultimo ed ultimo comma dell’art.          mali e strutturali dell’organismo stesso,
                                             17 l. 6 agosto 1976 n. 765), che ha pre-        ne consentano destinazioni d’uso con
                                             visto la ripartizione del territorio in varie   essi compatibili e comprendono il con-
                                             zone.                                           solidamento, il ripristino ed il rinnovo
                                             Nelle zone A, le quali sono le parti                                            segue a pag. 10
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7 2008 Organo uffi ciale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri del Friuli Venezia Giulia - Dimensione Geometra
7 2008 Organo uffi ciale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri del Friuli Venezia Giulia - Dimensione Geometra
degli elementi costitutivi dell’edificio,      essere prescritta una distanza inferiore a
                      l’inserimento degli elementi accessori        quella preesistente rispetto ai precedenti
                      e degli impianti richiesti dalle esigenze     edifici, senza tenere conto costruzioni
                      dell’uso, l’eliminazione degli elementi       aggiuntive di epoca recente e prive di
                      estranei all’organismo edilizio; 2) inter-    valore storico, artistico o ambientale. Ri-
                      venti di ristrutturazione edilizia quelli     mane da spiegare, però, come possa essere
                      rivolti a trasformare gli organismi edilizi   considerata operazione di risanamento
                      mediante un insieme sistematico di opere      conservativo o semplice ristrutturazione
                      che possono portare ad un organismo           la ricostruzione di un edificio in un luogo
                      edilizio in tutto o in parte diverso dal      diverso da quello nel quale originaria-
                      precedente e che comprendono il ripri-        mente sorgeva.
                      stino o la sostituzione di alcuni elementi    Per le nuove costruzioni, non essendo
                      costitutivi dell’edificio, la eliminazione,    prevista una distanza specifica, ove non
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                      la modifica e l’inserimento di nuovi ele-      derogato dallo strumento urbanistico, si
                      menti ed impianti.                            deve ritenere applicabile l’art. 873 cod.
                      Come si vede, da tali definizioni non è        civ., con la precisazione che l’art. 17, pe-
                      prevista la creazione di edifici di dimen-     nultimo comma, l. 6 agosto 1967 n. 765
                      sioni maggiori di quelli esistenti, per cui   prevede che nella formazione di nuovi
                      non si comprende come possa sorgere           strumenti urbanistici o nella revisione di
                      un problema di distanze legali, a meno        quelli esistenti “debbono essere osservati
                      che non si sia voluto fare riferimento alle   limiti inderogabili … di distanza tra i
                      ricostruzioni, per le quali non potrebbe                                      segue a pag. 12
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densità previsti per le zone B; le zone
                                                                     E, che riguardano le parti del territorio
                                                                     destinate ad usi agricoli, esclusi quelle in
                                                                     cui – fermo restando il carattere agricolo
                                                                     delle stesse – il frazionamento delle pro-
                                                                     prietà richieda insediamenti da conside-
                                                                     rare come zone C), per i nuovi edifici è
                                                                     prevista in tutti i casi la distanza minima
                                                                     assoluta di mt. 10 tra pareti finestrate e
                                                                     pareti di edifici antistanti. Nelle zone C
                                                                     è altresì prescritta, tra pareti finestrate
                                                                     di edifici antistanti, la distanza minima
                                                                     pari all’altezza del fabbricato più alto;
                                                                     tale distanza si applica anche quando
                      fabbricati”; ciò significa che non trova
                                                                     una sola parete sia finestrata, qualora gli
                      applicazione il principio di prevenzione
                                                                     edifici si fronteggino per uno sviluppo
                      nella parte in cui consente la possibilità
                                                                     superiore a ml. 12.
                      di costruzione a confine o a distanza dal
                                                                     La prima considerazione da fare è che
                      confine inferiore alla metà della di quella
                                                                     non vengono previste distanze minime
                      legale.
                                                                     per quanto riguarda le pareti non fine-
                      Nelle altre zone (cioè: le zone B, che
                                                                     strate.
                      riguardano le parti del territorio – diverse
                                                                     Ciò significa che i Comuni sono liberi
                      dalle zone A - totalmente o parzialmen-
                                                                     di legiferare in materia (Cass. 16 marzo
                      te edificate, secondo determinati indici;
                                                                     2006 n. 5878, Cass. 4 febbraio 1998 n.
                      le zone C, che riguardano le parti del
                                                                     1132), con una limitazione derivante dal
                      territorio destinate a nuovi complessi
                                                                     fatto che l’art. 17, penultimo comma, l.
                      insediativi, che risultino inedificate o
                                                                     6 agosto 1967 n. 765 prevede che nella
                      nelle quali la edificazione preesistente
                                                                     formazione di nuovi strumenti urbanistici
                      non raggiunga i limiti di superficie e
                                                                     o nella revisione di quelli esistenti “deb-
                                                                     bono essere osservati limiti inderogabili
                                                                     … di distanza tra i fabbricati”.
                                                                     Sembra, pertanto, che i Comuni possono
                                                                     liberamente stabilire le distanze tra pareti
                                                                     non finestrate, ma non trova applicazione
                                                                     il principio di prevenzione nella parte in
dimensione GEOMETRA

                                                                     cui consente la possibilità di costruzione a
                                                                     confine o a distanza dal confine inferiore
                                                                     alla metà della di quella legale.
                                                                     Di ciò non ha tenuto conto la S.C. quan-
                                                                     do, con giurisprudenza costante, afferma
                                                                     che se i regolamenti edilizi comunali sta-
                                                                     biliscono una distanza minima assoluta
                                                                     tra costruzioni maggiore di quella prevista
                                                                     dal codice civile, detta prescrizione deve
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intendersi comprensiva di un implicito          contenere una specifica disciplina della

                                                                                                  GEOMETRA
riferimento al confine, dal quale chi co-        distanza tra pareti non finestrate trove-
struisce per primo deve osservare una           rà applicazione l’art. 873 cod. civ., con
distanza non inferiore alla metà di quella      esclusione, per quanto già detto, del prin-
prescritta, con conseguente esclusione          cipio di prevenzione.
della possibilità di costruire sul confine, e
quindi, della operatività del criterio della    Il d.m. 2 aprile 1968 n. 1444
prevenzione e quando afferma espres-            nei rapporti tra privati.
samente, anche se incidentalmente, la           Nella giurisprudenza della S.C. è costante
teorica possibilità di costruire in aderenza    l’affermazione che il principio secondo
ad un edificio non munito di pareti fine-         il quale l’art. 9 del d.m. 2 aprile 1968 n.

                                                                                                    dimensione
strate (Cass. 31 ottobre 2006 n. 23495;         1444 non è immediatamente operante
Cass. 10 gennaio 2006 n. 145; Cass. 26          nei rapporti fra privati va interpretato nel
luglio 2002 n. 11013).                          senso che l’adozione, da parte dei Comu-
In altri termini, l’inapplicabilità del prin-   ni, di strumenti urbanistici contrastanti
cipio di prevenzione discende non da            con la citata norma comporta l’obbligo
una interpretazione delle disposizioni          per il giudice non solo di disapplicare
della normativa locale, ma dal fatto che        le disposizioni illegittime, ma anche di
l’applicabilità di tale principio è esclu-      applicare direttamente la disposizione in
sa direttamente dall’art. 17, penultimo         questione, divenuta, per inserzione auto-
comma, l. 6 agosto 1967 n. 765.                 matica, parte integrante dello strumento
Qualora la normativa locale non dovesse                                         segue a pag. 14
quale la disapplicazione comporta che
                                                                     l’atto illegittimo viene considerato irri-
                                                                     levante rispetto alla fattispecie che costi-
                                                                     tuisce l’oggetto del giudizio e quindi da
                                                                     esso non si trae alcuna conseguenza, pur
                                                                     lasciandolo sussistere nella sua efficacia.
                                                                     Ora, se l’atto disapplicato rimane efficace
                                                                     (fino a quanto non venga annullato), non
                                                                     è concepibile che il giudice possa appli-
                                                                     care il (diverso) atto che avrebbe dovuto
                                                                     essere emanato secondo la disciplina cui
                                                                     esso era soggetto. In sostanza, quando i
                                                                     rapporti tra privati devono essere regolati
                                                                     da una disciplina amministrativa da adot-
                                                                     tare in base determinati parametri fissati
                                                                     per legge, alla disapplicazione dell’atto
                                                                     amministrativo emanato in contrasto con
                                                                     tali parametri non consegue l’applicabili-
                                                                     tà dell’atto amministrativo (inesistente)
                                                                     che avrebbe dovuto essere emanato. In
                                                                     definitiva, quindi, la S.C. fa rientrare dalla
                                                                     finestra quella efficacia nei rapporti tra
                                                                     privati dell’art. 9 del d.m. 2 aprile 1968
                                                                     n. 1444, che ha cacciato dalla porta.
                      urbanistico, in sostituzione della norma       Da tale orientamento si discosta impli-
                      illegittima che è stata disapplicata (in tal   citamente una recente decisione della
                      senso, da ultimo, cfr. Cass. 3 marzo 2008      S.C., la quale ha affermato che in tema di
                      n. 5741; solo apparentemente in senso          distanze tra costruzioni l’art. 9 del d.m. 2
                      contrario sono Cass. 2 ottobre 2000 n.         aprile 1968 n. 1444 ha efficacia di legge
                      13011, Cass. 24 maggio 2000 n. 6812,           dello Stato, essendo stato emanato su
                      Cass. 5 maggio 1998 n. 4517, le quali,         delega dell’art. 41 quinquies della legge
                      sulla scia di quanto affermato da Cass.        17 agosto 1942 n. 1150, per cui le sue
                      s.u. 1 luglio 1997 n. 5889, hanno esclu-       disposizioni prevalgono ove i regolamenti
                      so la immediata operatività nei rapporti       locali siano con esse in contrasto (Cass.
                      tra privati dell’art. 9, cit., a prescindere   11 febbraio 2008 n. 3199). L’obbligo del
dimensione GEOMETRA

                      dalla adozione di nuovi strumenti urba-        rispetto delle distanze previste dall’art.
                      nistici). Si tratta di un orientamento che,    9, cit., discenderebbe, quindi, non già da
                      oltre ad essere espressione di una ibrida      una sua inserzione automatica nei rego-
                      commistione tra disapplicazione dell’atto      lamenti locali, ma in quanto tale disposi-
                      amministrativo ex art. 5 l. 20 marzo 1865      zione sarebbe di rango superiore a quelle
                      n. 2248, all. E, e sostituzione di clausole    contenute nei regolamenti locali.
                      negoziali nulle ex art. 1419, comma 2,         Si tratta di un orientamento che, anche se
                      c.c., è in contrasto con la tesi autorevol-    non incorre nelle incongruenze segnalate
                      mente sostenuta in dottrina, secondo la        con riferimento a quello seguito dalla
7/2008

                      14
giurisprudenza prevalente, va, tuttavia,      ne della formulazione di tale disposizione

                                                                                              GEOMETRA
incontro alla obiezione che le disposizioni   non sembra possa dubitarsi che la stessa:
previste dall’art. 9, cit., secondo quanto    a) trova applicazione anche se soltanto
previsto dalla c.d. legge ponte (“ai fini      su uno dei fabbricati fronteggiantisi sono
della formazione”) non erano destinate        aperte delle finestre (Cass. 26 ottobre
ad avere una efficacia diretta nei rapporti    2007 n. 22945; Cass. 26 gennaio 2001 n.
tra privati, ma solo in quanto inserite nei   1108, Cass. 9 marzo 1999 n. 1984, che
nuovi strumenti urbanistici.                  giustificano tale conclusione con l’affer-
Né sembra sufficiente osservare che, non       mazione che la norma è volta a stabi-
aderendo all’orientamento della S.C., ove     lire, nell’interesse pubblico, un’idonea
nello strumento urbanistico manchino del      intercapedine tra edifici e non a salva-

                                                                                                dimensione
tutto disposizioni in tema di distanze da     guardare l’interesse privato del frontista
pareti finestrate, troverebbero applicazio-    alla riservatezza; Cass. 18 febbraio 1997
ne le distanze previste per le pareti non     n. 1486); b) stabilisce sia che le pareti
finestrate e, in mancanza anche di que-        finestrate vanno tenute distanti 10 mt.
ste ultime, l’art. 873 cod. civ., in quanto   da preesistenti pareti non finestrate, sia
adducere incumveniens non est solvere         che le pareti non finestrate vanno tenu-
argumentum.                                   te distanti 10 mt. da preesistenti pareti
                                              finestrate (in senso implicitamente con-
Distanze tra pareti finestrate                 forme cfr. Cass. 3 agosto 1999 n. 8383);
Venendo all’interpretazione dell’art. 9, n.   c) trova applicazione con riferimento alle
2, del d.m. 2 aprile 1968, in considerazio-                                 segue a pag. 16
vedute e non alle luci (Cass. 4 febbraio      confine pari alla metà di quella legale; il
                      1999 n. 982).                                 vicino, ove volesse realizzare una parete
                      Ciò, però, non significa che chi costruisce    finestrata, dovrebbe accollarsi la diffe-
                      per primo possa condizionare in modo          renza tra tale distanza e mt. 10.
                      pesante l’attività edilizia del vicino, nel   In senso sostanzialmente conforme si è
                      caso in cui non fosse prevista una distanza   espressa Cass. 7 marzo 2002 n. 3340,
                      minima dal confine per le costruzioni          affermando che l’art. 9, n. 2, del d.m.
                      in genere, con conseguente applicabilità      2 aprile 1968 n. 1444 non impone di
                      dell’art. 873 cod. civ., per cui potrebbe     rispettare in ogni caso una distanza mi-
                      costruire una parete finestrata a mt. 1,5      nima dal confine, e, in applicazione del
                      da confine, imponendo al vicino di co-         principio di prevenzione, va interpretato
                      struire una parete (finestrata o meno) a       nel senso che tra una parete finestrata e
                      mt. 8,5 dal confine. Si tratterebbe di un      l’edificio antistante va rispettata la distan-
                      abuso del principio della prevenzione.        za di mt. 10, con obbligo del prevenuto
                      Sembra, invece, preferibile ritenere che,     di arretrare la propria costruzione fino
                      in applicazione del principio generale        ad una distanza di mt. 5 dal confine, se
                      secondo il quale le distanze legali ten-      il preveniente, nel realizzare tale pare-
                      denzialmente devono gravare in uguale         te finestrata, ha rispettato una distan-
dimensione GEOMETRA

                      misura sui confinanti, colui il quale voglia   za di almeno mt. 5 dal confine; ove il
                      costruire una parete finestrata, dovrà ri-     preveniente abbia realizzato una parete
                      spettare la metà della distanza legale di     finestrata ad una distanza dal confine
                      mt. 10 dall’eventuale parete (finestrata a     inferiore a mt. 5, il vicino non sarà tenuto
                      meno) che il vicino volesse eventualmen-      ad arretrare la propria costruzione fino
                      te realizzare e quindi mantenersi a mt. 5     a rispettare la distanza di mt. 10 da tale
                      dal confine. Ove il preveniente dovesse        parete, ma potrà imporre al prevenien-
                      realizzare una parete non finestrata do-       te di chiudere le aperture e costruire
                      vrebbe mantenersi ad una distanza dal         (con parete non finestrata) rispettando
7/2008

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la metà della distanza legale dal confine         sizioni del d.m. 2 aprile 1968 n. 1444

                                                                                               GEOMETRA
ed eventualmente procedere all’interpello        è esclusa la possibilità di costruire in
di cui all’art. 875, comma 2, c.c., ove ne       aderenza anche nel caso in cui la nuova
ricorrano le condizioni.                         costruzione sia destinata ad essere man-
In base all’art. 9, n. 3, del d.m. 2 aprile      tenuta ad una quota inferiore a quella
1968 n. 1444 per le zone C, quando già           delle finestre antistanti e a distanza dalle
esiste una parete finestrata, la quale, per       soglie di queste conforme alle previsio-
quanto detto, dovrà essere comunque a            ni dell’art. 907 comma 3, c.c. (Cass. 31
mt. 5 dal confine, il prevenuto il quale          ottobre 2006 n. 23495; Cass. 10 gen-
volesse realizzare a sua volta una parete        naio 2006 n. 145; Cass. 26 luglio 2002
finestrata deve rispettare non solo (“al-         n. 11013). Si tratta di una conclusione

                                                                                                 dimensione
tresì”) la distanza di mt. 10 da quella          esatta, la quale, però, trova il suo fonda-
costruita dal preveniente, ma l’eventua-         mento nell’art. 17, penultimo comma, l.
le maggiore distanza pari all’altezza del        6 agosto 1967 n. 765, che, come già detto,
fabbricato del preveniente o del proprio.        prevede che nella formazione di nuovi
Tale disposizione si applica anche quando        strumenti urbanistici o nella revisione di
una sola parete è finestrata, ma gli edifici       quelli esistenti “debbono essere osservati
si fronteggiano per un sviluppo superiore        limiti inderogabili … di distanza tra i
a ml. 12.                                        fabbricati”.
Va poi ricordato che secondo la S.C. l’art.
9 d.m. 2 aprile 1968 n. 1444 prescinde
dal fatto che le pareti finestrate siano o
meno in posizione parallela (Cass. 30
marzo 2000 n 4715, con riferimento ad
edifici che si fronteggiavano con una pa-
rete finestrata ed uno spigolo di muro).
Secondo la S.C. la distanza di cui all’art.
9 del d.m. 2 aprile 1968 n. 1444 sarebbe
applicabile anche nella ipotesi in cui la pa-
rete finestrata sia stata realizzata a confine
(evidentemente in base alla concessione o
all’acquisto di una servitù di veduta) nel
vigore della precedente normativa (Cass.
10 gennaio 2006 n. 145; Cass. 26 luglio
2002 n. 11013; Cass. 7 giugno 1993 n.
6630). Si tratta di una conclusione della
cui esattezza si può dubitare, sia perché,
in contrasto con i principi, farebbe gra-
vare il peso della distanza legale su uno
soltanto dei proprietari dei fondi confi-
nanti, e sia perché dall’art. 9, cit., risulta
che le disposizioni dallo stesso dettate si
applicano ai fondi inedificati.
Secondo la S.C. per effetto delle dispo-
                                                                                                  7/2008

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Professione

                      Incarichi esterni commissionati
                      dalla Pubblica Amministrazione
                      I Geometri possono essere incaricati a pieno titolo per quanto di competenza
                      di Bruno Razza

                                        Nell’editoriale di qualche tempo fa, avevamo      indicato e richiesto, che gli incarichi esterni
                                        espresso su queste pagine, tutto il nostro        di collaborazione e di consulenza affidati
                                        disappunto e le perplessità per la norma          dalla pubblica amministrazione, possono
                                        che era intervenuta surrettiziamente a            essere conferiti certamente “ad esperti...di
                                        complicare la nostra acquisizione di incarichi    specializzazione anche universitaria”, ma anche
                                        da enti della pubblica amministrazione.           ad altri soggetti qualificati, i quali con una
                                        Ci penalizzava infatti l’espressione “di          deroga espressamente formulata, rientrano a
                                        particolare e comprovata specializzazione         pieno titolo fra i soggetti incaricabili “in caso
                                        universitaria”, che aveva sostituito il più       di stipulazione di contratti d’opera per attività
                                        scarno “di provata competenza”, in riferimento    che debbano essere svolte da professionisti
                                        alla qualità intrinseca del professionista, che   iscritti in ordini o albi”.
                                        taluni ritenevano assolutamente unica, per        Possiamo quindi affermare con soddisfazione,
                                        poter aspirare ad ottenere un qualsivoglia        di essere parte del tutto legittima nei “ruoli”
                                        incarico professionale tecnico da parte di una    dei consulenti e tecnici professionisti di cui
                                        pubblica Amministrazione.                         la pubblica amministrazione ha bisogno,
                                        Come noto, si trattava dell’art. 3 comma          per espletare gli incarichi che ci sono
                                        76 della Legge 24 dicembre 2007 n° 244            tradizionalmente ed usualmente propri
                                        (Legge Finanziaria dello Stato per il 2008),      per conoscenze, competenze e riconosciute
                                        che ora è stato opportunamente integrato          capacità.
                                        e modificato con sufficiente chiarezza            Quindi nulla hanno da temere i nostri
                                        nel decreto legge n° 112 del 25 Giugno            colleghi, che possono essere tranquillamente
                                        2008 (nella cosiddetta “manovra d’estate”)        incaricati dalle pubbliche amministrazioni.
dimensione GEOMETRA

                                        pubblicato nel supplemento ordinario n°           Contemporaneamente, rientra un allarme
                                        152 della Gazzetta Ufficiale n° 146 del 25         ingiustificato e temuto degli amministratori
                                        Giugno 2008.                                      e dei funzionari dirigenti pubblici, i quali in
                                        Quindi oggi, a supporto delle nostre              alcuni casi avevano forse frettolosamente e
                                        osservazioni già espresse a difesa delle nostre   con un’interpretazione discutibile, revocato o
                                        prerogative, arriva una buona notizia, fugando    negato l’attribuzione di incarichi professionali
                                        definitivamente ogni dubbio interpretativo.        ai Geometri, dimenticando che per queste
                                        L’articolo 46 del citato decreto legge,           necessità, esistevano comunque delle leggi
                                        definisce e chiarisce, anche nel senso da noi      che lo prevedevano e lo ammettevano.
7/2008

                                        18
Estimo

                      Valori agricoli medi dei terreni
                      Pubblicate le tabelle dei valori applicabili ai procedimenti espropriativi del 2008
                      di Elio Miani
dimensione GEOMETRA
7/2008

                                         20
Per comodità ed utilità dei colleghi e dei              valevole per l’anno 2008.

                                                                                                                                 GEOMETRA
lettori interessati, pubblichiamo qui di                I dati sono tratti dal n° 23 del Bollettino
seguito i valori agricoli medi aggiornati.              Ufficiale della Regione FVG del 4 giugno
Come noto, si tratta dei valori determina-              2008.
ti dalle apposite Commissioni Provinciali,              La cartina geografica riportata, individua
che hanno predisposto le apposite tabelle,              tutte le regioni agrarie del Friuli Vene-
riferite all’anno 2008.                                 zia Giulia raggruppate con i rispettivi
Per il calcolo dell’indennità definitiva, in             comuni.
applicazione dell’articolo 41 del DPR 8
giugno 2001 n. 327 (testo unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in

                                                                                                                                   dimensione
materia di espropriazione per pubblica
utilità), così come modificato ed inte-
grato ai sensi del Decreto Legislativo 27
dicembre 2002 n. 302 (G.U. 22.01.2003
n. 17), le commissioni provinciali per la
determinazione dell’indennità di espro-
prio di Pordenone, Trieste, Udine e Go-
rizia hanno predisposto la tabella dei
valori agricoli medi (VAM) dei terreni,

                              COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE
                                DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - TRIESTE
              TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008
      DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327
                            Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 04 giugno 2008

                                                        ANNO 2007                                            ANNO 2008
 COLTURA
                                                      valori medi/HA                                     valori medi/HA

  1 SEMINATIVO                                 40.500,00                         €/Ha            41.512,50                €/Ha

  4 SEM. ARB. IRR.                                                               €/Ha                                     €/Ha

  5 PRATO                                      29.000,00                         €/Ha            29.725,00                €/Ha

  9 VIGNETO                                    80.000,00                         €/Ha            82.000,00                €/Ha

 11 ORTO                                     105.000,00                          €/Ha          107.625,00                 €/Ha

 12 PASCOLO                                    21.000,00                         €/Ha            21.525,00                €/Ha

 19 BOSCO                                      26.000,00                         €/Ha            26.650,00                €/Ha

 20 VIGNETO DOC                                97.000,00                         €/Ha            99.425,00                €/Ha

 24 GOLENALE IN.                                                                 €/Ha                                     €/Ha

 25 FLORIVIVAISTICA                            79.000,00                         €/Ha            80.975,00                €/Ha

 26 OLIVETO                                    46.000,00                         €/Ha            47.150,00                €/Ha

 27 INCOLTO NON COLTIV.                        13.000,00                         €/Ha            13.325,00                €/Ha

 28 INCOLTO COLTIV.                            21.000,00                         €/Ha            21.525,00                €/Ha

                              ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO
 ZONA 19 Comuni:          Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della valle, Sgonico, Trieste
 Classe più redditizia:   Vigneto (vigneto incolto classificato al pari del seminativo)

                                                                                           segue a pag. 22
                                                                                                                                    7/2008

                                                                                                    21
7/2008                 dimensione GEOMETRA

                                               COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - UDINE
                                                                           TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008
                                                                   DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327
                                                                                            Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 04 giugno 2008
                                                                                                     VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO
                                                                                                                        REGIONI AGRARIE
                                                              1                2              3               4              5b                6            8                 9               12                13                14                15
                                 COLTURA PIÙ REDD         BOSCO            BOSCO          BOSCO           BOSCO                            BOSCO        SEMIN.                            SEMIN.
                                                                                                                          PRATO                                   VIGNETO DOC                              VIGNETO           VIGNETO           VIGNETO
                       COLTURA                      D’ALTO FUSTO     D’ALTO FUSTO   D’ALTO FUSTO    D’ALTO FUSTO                     D’ALTO FUSTO    ARBORATO                          ARBORATO

22
                       1 SEMINATIVO                 17.500,00        17.500,00      17.500,00       17.500,00        17.500,00       16.000,00      24.000,00      24.000,00         30.000,00         30.000,00         33.000,00         33.000,00
                       2 SEM. ARB.                  17.500,00        17.500,00      17.500,00       17.500,00        17.500,00       16.000,00      24.000,00      24.000,00         30.000,00         30.000,00         33.000,00         33.000,00

     segue a pag. 24
                       3 SEM. IRR.                           ––      19.000,00               ––               ––              ––              ––    26.000,00      26.000,00         32.000,00         32.000,00         35.000,00         35.000,00
                       4 SEM. ARB. IRR.                      ––               ––             ––               ––              ––              ––    26.000,00      26.000,00         32.000,00         32.000,00         35.000,00         35.000,00
                       5 PRATO                        9.500,00         9.500,00       8.500,00        8.500,00        8.500,00         8.500,00     12.000,00      12.000,00         13.000,00         13.000,00         14.000,00         14.000,00
                       6 PRATO ARB.                   9.500,00         9.500,00       8.500,00        8.500,00        8.500,00         8.500,00     12.000,00      12.000,00                   ––                ––                ––               ––
                       7 PRATO IRR.                          ––        9.500,00              ––               ––      8.500,00                ––    13.000,00      13.000,00                   ––                ––                ––               ––
                       9 VIGNETO                             ––               ––             ––               ––              ––              ––    35.000,00      38.000,00         38.000,00         38.000,00         40.000,00         40.000,00
                       11 ORTO                      28.000,00        28.000,00      28.000,00       28.000,00        28.000,00       28.000,00      30.000,00      30.000,00         33.000,00         33.000,00         36.000,00         36.000,00
                       12 PASCOLO                     1.050,00         1.050,00       1.050,00        1.050,00        1.050,00         1.050,00            ––                ––                ––                ––                ––               ––
                       13 PASCOLO CESP.                 500,00           500,00         500,00          500,00          500,00           500,00            ––                ––                ––                ––                ––               ––
                       15 BOSCO A. F.                 8.500,00         8.500,00     10.300,00       10.300,00         8.000,00         8.000,00      8.000,00       7.000,00          8.000,00          8.000,00          9.000,00          9.000,00
                       16 BOSCO CEDUO                 4.000,00         4.000,00       5.000,00        4.500,00        5.000,00         5.000,00      6.000,00       6.000,00          6.000,00          6.000,00          6.000,00          6.000,00
                       18 FRUTTETO                  29.000,00        29.000,00      29.000,00       29.000,00        29.000,00       29.000,00      35.000,00      36.000,00         38.000,00         38.000,00         40.000,00         40.000,00
                       19 BOSCO                       6.000,00         6.000,00       6.000,00        6.000,00        6.000,00         6.000,00      6.000,00       6.000,00          6.500,00          6.500,00          7.000,00          7.000,00
                       20 VIGNETO DOC e                      ––               ––             ––               ––              ––              ––    40.000,00      55.000,00         45.000,00         55.000,00         45.000,00         47.000,00
                          ITG IN ZONA DOC
                       21 ALPE                          260,00           260,00         260,00          260,00                ––              ––           ––                ––                ––                ––                ––               ––
                       22 PIOPPETO                           ––               ––             ––               ––              ––              ––    28.000,00      28.000,00         30.000,00         30.000,00         35.000,00         35.000,00
                       24 GOLENALE IN.                1.050,00         1.050,00       1.050,00        1.050,00        1.050,00         1.050,00      2.100,00       2.100,00          2.100,00          2.100,00          2.100,00          2.100,00
                       25 FLORIVIVAISTICA                    ––      36.000,00               ––               ––              ––              ––    36.000,00      36.000,00         36.000,00         36.000,00         36.000,00         36.000,00
                                                                                             ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO
                       ZONA 1 Comuni:  Ampezzo, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco, Ovaro,     ZONA 12 Comuni:    Basiliano, Camino al Tagliamento, Codroipo, Coseano, Dignano, Flaibano, Lestizza, Mereto
                                       Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Sauris, Socchieve, Villa Santina.                             di Tomba, San Vito di Fagagna, Sedegliano.
                       ZONA 2 Comuni:  Amaro, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Cercivento, Ligosullo, Paluzza, Paularo, Sutrio,            ZONA 13 Comuni:    Bicinicco, Buttrio, Campoformido, Manzano, Martignacco, Moimacco, Mortegliano, Pasian
                                       Tolmezzo, Treppo Carnico, Verzegnis, Zuglio.                                                                       di Prato, Pavia di Udine, Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Premariacco, Reana del
                       ZONA 3 Comuni: Chiusaforte, Dogna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta, Venzone.                                             Roiale, Remanzacco, S. Giovanni al Natisone, S. Maria la Longa, Tavagnacco, Trivignano
                       ZONA 4 Comuni: Malborghetto-Valbruna, Tarvisio.                                                                                    Udinese, Udine
                       ZONA 5b Comuni: Bordano, Forgaria nel Friuli, Trasaghis.                                                        ZONA 14 Comuni:    Bagnaria Arsa, Bertiolo, Castions di Strada, Chiopris-Viscone, Gonars, Palmanova, Pocenia,
                       ZONA 6 Comuni: Drenchia, Grimacco, Lusevera, Pulfero, San Leonardo, Savogna, Stregna, Taipana                                      Porpetto, Rivignano, Ronchis, S. Vito al Torre, Talmassons, Teor, Varmo, Visco.
                       ZONA 8 Comuni: Buia, Cassacco, Colloredo di M. A., Fagagna, Majano, Moruzzo, Osoppo, Pagnacco,                  ZONA 15 Comuni:    Aiello del Friuli, Aquileia, Campolongo al Torre, Carlino, Cervignano del Friuli, Fiumicello,
                                       Ragogna, Rive d’Arcano, San Daniele del Friuli, Treppo Grande, Tricesimo.                                          Latisana, Lignano sabbiadoro, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello
                       ZONA 9 Comuni: Artegna, Attimis, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Faedis, Gemona del Friuli, Magnano                         Stella, Precenicco, Ruda, S. Giorgio di Nogaro, Tapogliano, Terzo d’Aquileia, Torviscosa,
                                       in Riviera, Montenars, Nimis, Prepotto, S. Pietro al Natisone, Tarcento, Torreano.                                 Villa Vicentina.
7/2008   dimensione GEOMETRA

                           COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - PORDENONE
                                                           TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008
                                                   DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327
                                                                                Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 04 giugno 2008
                                                                                          VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO
                                                                                                                REGIONI AGRARIE
                                              REGIONE AGRARIA 5a               REGIONE AGRARIA 7a               REGIONE AGRARIA 7b                  REGIONE AGRARIA 10               REGIONE AGRARIA 11a                REGIONE AGRARIA 11b
                       COLTURA PIÙ REDD
                                              BOSCO D’ALTO FUSTO                   SEMINATIVO                       SEMINATIVO                            VIGNETO                        VIGNETO D.O.C.                    VIGNETO D.O.C.
         COLTURA

24
         1 SEMINATIVO                             18.000,00                        22.000,00                        20.000,00                           45.000,00                         37.000,00                         42.000,00
         2 SEM. ARB.                              18.000,00                        22.000,00                        20.000,00                           45.000,00                         37.000,00                         42.000,00
         3 SEM. IRR.                                  ––                           30.000,00                        27.500,00                           50.000,00                         42.000,00                         46.000,00
         4 SEM. ARB. IRR.                             ––                           30.000,00                        27.500,00                           50.000,00                         42.000,00                         46.000,00
         5 PRATO                                  10.000,00                        12.000,00                        12.000,00                           30.000,00                         30.000,00                         30.000,00
         6 PRATO ARB.                             10.000,00                        12.000,00                        12.000,00                                ––                                ––                                ––
         8 PRATO A MARCITA                            ––                               ––                                  ––                                ––                                ––                                ––
         9 VIGNETO                                    ––                           42.000,00                        40.000,00                           65.000,00                         60.000,00                         60.000,00
         11 ORTO                                  30.000,00                        38.500,00                        36.000,00                           52.000,00                         50.000,00                         52.000,00
         12 PASCOLO                               1.200,00                          1.300,00                         1.200,00                                ––                                ––                                ––
         13 PASCOLO CESP.                             ––                            1.300,00                         1.200,00                                ––                                ––                                ––
         14 INCOLTO PRODUTTIVO                    6.000,00                          8.000,00                         8.000,00                           15.000,00                         15.000,00                         15.000,00
         15 BOSCO ALTO FUSTO                      8.000,00                         10.000,00                         8.000,00                           15.000,00                         15.000,00                         15.000,00
         16 BOSCO CEDUO                           8.000,00                         10.000,00                         8.000,00                           15.000,00                         15.000,00                         15.000,00
         17 BOSCO MISTO                           8.000,00                         10.000,00                         8.000,00                           15.000,00                         15.000,00                         15.000,00
         18 FRUTTETO                                  ––                           42.000,00                        40.000,00                           65.000,00                         62.000,00                         65.000,00
         20 VIGNETO DOC                               ––                           47.000,00                        45.000,00                           70.000,00                         70.000,00                         70.000,00
         22 PIOPPETO                                  ––                           20.000,00                        18.000,00                           35.000,00                         35.000,00                         35.000,00
         25 FLORIVIVAISTICA                           ––                           42.000,00                        40.000,00                           65.000,00                         60.000,00                         60.000,00

                                                                                 ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO

         REGIONE AGRARIA N. 5a                                                                                                  REGIONE AGRARIA N. 10
         Montagna interna: “ALTE VALLI DEL CELLINA E DEL MEDUNA”                                                                Pianura: “PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA”
         Comuni:     Andreis, Barcis, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Frisanco, Tramonti di Sopra, Tramonti di        Comuni:      Azzano Decimo, Brugnera, Chions, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda,
                     Sotto, Vito d’Asio.                                                                                                     Pasiano di Pordenone, Porcia, Pordenone, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano,
                                                                                                                                             Sacile, San Quirino, Zoppola
         REGIONE AGRARIA N. 7a
         Collina interna: “MEDIO CELLINA E MEDIO MEDUNA”                                                                        REGIONE AGRARIA N. 11a
         Comuni:        Arba, Aviano, Budoia, Caneva, Maniago, Montereale Valcellina, Polcenigo, Sequals, Vajont.               Pianura: “PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA”
                                                                                                                                Comuni:      Arzene, S. Giorgio della Richinvelda, S. Martino al Tagliamento, Spilimbergo, Valvasone, Vivaro.
         REGIONE AGRARIA N. 7b
         Collina interna: “MEDIO CELLINA E MEDIO MEDUNA”                                                                        REGIONE AGRARIA N. 11b
         Comuni:       Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Fanna, Meduno, Pinzano al Tagliamento, Travesio.                   Pianura: “PIANURA TRA CELLINA E LIVENZA”
                                                                                                                                Comuni:       Casarsa della Delizia, Cordovado, Morsano al Tagliamento, S. Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena.
COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE - GORIZIA
                                                           TABELLA DEI VALORI AGRICOLI MEDI DEI TERRENI VALEVOLE PER L’ANNO 2008
                                                   DETERMINATI SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ARTICOLO 41 DEL DPR 8 GIUGNO 2001 N. 327
                                                                                Fonte Bollettino Ufficiale della Regione FVG del 04 giugno 2008
                                                                                             VALORI MEDI PER ETTARO ESPRESSI IN EURO

                                                                                                              REGIONI AGRARIE

                                                                     REGIONE AGRARIA 16                                            REGIONE AGRARIA 17                                            REGIONE AGRARIA 18

                         COLTURA PIU’ REDD
                                                                            VIGNETO D.O.C.                                                VIGNETO D.O.C.                                                VIGNETO D.O.C.
         COLTURA
          1 SEMINATIVO                                                       24.000,00                                                     25.000,00                                                     26.000,00
          2 SEM. ARB.                                                                ––                                                         ––                                                            ––
          3 SEM. IRR.                                                                ––                                                         ––                                                            ––
          4 SEM. ARB. IRR.                                                           ––                                                         ––                                                            ––
          5 PRATO                                                            12.000,00                                                     12.000,00                                                     12.000,00
          6 PRATO ARB.                                                               ––                                                         ––                                                            ––
          8 PRATO A MARCITA                                                          ––                                                         ––                                                            ––
          9 VIGNETO                                                          45.000,00                                                     45.000,00                                                     45.000,00
         11 ORTO                                                             50.000,00                                                     50.000,00                                                     50.000,00
         12 PASCOLO                                                           4.000,00                                                      4.000,00                                                      4.000,00
         13 PASCOLO CESP.                                                            ––                                                         ––                                                            ––
         14 INCOLTO PRODUTTIVO                                                       ––                                                         ––                                                            ––
         15 BOSCO ALTO FUSTO                                                         ––                                                         ––                                                            ––
         16 FRUTTETO                                                                 ––                                                         ––                                                            ––
         17 BOSCO                                                             9.000,00                                                      9.000,00                                                      9.000,00
         18 VIGNETO DOC                                                     100.000,00                                                     85.000,00                                                     70.000,00
         19 FLORIVIVAISTICA                                                          ––                                                         ––                                                            ––

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                                                                                     ELENCO DELLE ZONE E DEI COMUNI CHE LE COMPONGONO

               REGIONE AGRARIA N. 16 - colline di Gorizia
               Comuni:        Gorizia, San Floriano del Collio, Savogna d’ Isonzo.

               REGIONE AGRARIA N. 17 - pianura di Gorizia
               Comuni:        Capriva del Friuli, Cormons, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo, Mariano del Friuli, Medea, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, Sagrado, S. Lorenzo Isontino, Villesse.

               REGIONE AGRARIA N. 18 - pianura del basso Isonzo
               Comuni:        Fogliano-Redipuglia, Grado, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Staranzano, Turriaco

7/2008                                                                                                                                                           dimensione               GEOMETRA
Professione

                      Colleghi Topografi,
                      attenti alle zecche
                      Nei rilievi in campagna, dobbiamo fare attenzione
                      anche a queste insidie
                      di Livio Lacosegliaz

                                               Nella migliore tradizione della nostra               per cui, difficile da vedere. Il suo ciclo
                                               attività siamo sempre ed ancora Ge-                  vitale può raggiungere anche sei anni
                                               ometri misuratori e per questo siamo,                durante i quali passa attraverso tre mu-
                                               tra le categorie professionali tecniche              tazioni: larva, ninfa e adulto. Allo stato
                                               , quella che più di ogni altra pratica e             di larva è quasi invisibile, allo stato di
                                               frequenta “calpestandola” la terra.                  ninfa raggiunge quasi un millimetro e
                                               Dunque la conosciamo bene la nostra                  allo stato adulto tre – quattro millime-
                                               terra, ma dobbiamo imparare a cono-                  tri (vedi schema allegato).
                           Livio Lacosegliaz
                                               scere anche le insidie che si celano al              Il suo habitat preferito è l’ ambiente
                                               suo interno.                                         umido ed ombreggiato con vegetazio-
                                               Qui parliamo della “Ixodes ricinus” la               ne bassa ed un letto di foglie secche,
                                               zecca che, fra le varie specie esistenti, è          meglio se in terreno boschivo con erba
                                               quella che vive e prolifica nella nostra              incolta o sul confine tra il bosco e il
                                               regione ed alla quale i nostri colleghi              prato. Predilige la collina alla pianura,
                                               topografi camminatori, debbono fare                   non si trova sopra i 2000 metri di alti-
                                               attenzione.                                          tudine ed in generale è molto resistente
                                               La bestiola è un parassita ematofago,                a condizioni ambientali sfavorevoli.
                                               per cui, si nutre del sangue di anfibi,
                                               rettili, mammiferi e occasionalmente
                                               anche dell’uomo. Naturalmente esi-
                                               stono anche altre specie di zecche,
                                               ma questa è importante perché, oltre                 Le zecche possono pungere in ogni pe-
dimensione GEOMETRA

                                               ad essere di casa nostra, può                                    riodo dell’anno, però la loro atti-
                                               trasmettere con la sua pun-                                        vità maggiore, viene registrata
                                               tura (o morso) la Borreliosi                                         nel periodo che va dalla pri-
                                               di Lyme, malattia infettiva,                                         mavera all’autunno.
                                               che può causare seri proble-                                         Nel caso in cui si viene mor-
                                               mi alla salute, se non curata                                        si dalla zecca, che si attacca
                                               tempestivamente.                    Ixodes ricinus, un tipo di       saldamente alla cute e suc-
                                                                                   zecca dura endemica in
                                               La zecca è un parassita mol-                                         chia il sangue, è necessario
                                                                                   Europa, parte dell’Asia e
                                               to piccolo, di colore scuro         dell’Africa del nord             rimuoverla prima possibile.
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Infatti il rischio di contrarre la malattia   La Borreliosi di Lyme non è però l’uni-

                                                                                               GEOMETRA
di Lyme è molto più piccolo se la zec-        ca malattia che si può contrarre con il
ca viene rimossa entro le prime venti-        morso della zecca vanno perciò segna-
quattrore. Per asportare la zecca si deve     late anche:
usare soltanto una pinza, con la quale si     • le richettsiosi;
afferra saldamente la zecca per la testa,     • la TBE (encefalite da morso di zec-
tirandola decisamente verso l’alto con          ca).
l’accortezza di non schiacciarla; dopo        Le richettsiosi sono causate da batteri
questa operazione è necessario disin-         trasmessi da zecche dure e compren-
fettare la cute con un antisettico.           dono cinque tipi di febbri; delle mon-
Nei trenta giorni successivi al morso,        tagne rocciose, della zecca africana,

                                                                                                 dimensione
è necessario tenere sotto osservazio-         della zecca del Queensland, della zec-
ne l’area cutanea attorno il punto del        ca dell’Asia Settentrionale e la febbre
morso e se malauguratamente, com-             bottonosa del Mediterraneo.
pare una chiazza rossastra con tenden-        Quest’ultima è la più diffusa nell’area
za ad allargarsi, significa che è in atto      del Mediterraneo e in Italia; viene tra-
un’infezione precoce della Borreliosi di      smessa da Rhipicephalus sanguinens,
Lyme. In tal caso è necessario rivolgersi     un parassita abituale di cani e altri ani-
subito al proprio medico.                     mali domestici e selvatici (conigli, lepri,
Oltre a quanto detto è necessario             ovini, caprini e bovini). Generalmente
prestare la massima attenzione alla           la malattia ha un periodo di incuba-
eventuale comparsa di affaticamento,          zione fra i cinque e i sette giorni dopo
febbre, malessere, mal di testa, dolo-        il morso della zecca infetta; l’esordio
ri articolari, perché a volte, possono        della malattia è improvviso con sintomi
essere indicativi di Borreliosi di Lyme       simili a quelli dell’influenza. Nei casi
precoce.                                      non complicati, un trattamento anti-
                                              biotico riesce a fermare la febbre nel
                                              giro di due o tre giorni.
                                              L’encefalite dal morso di zecca (Tich
                                              Borne Encephalitis) TBE è una ma-
                                              lattia virale acuta del sistema nervoso
Questi ultimi sintomi sono segni im-          centrale, causata da un arborvirus ap-
portanti da individuare perché la chiaz-      partenente al genere Flavivirus, molto
za rossastra si sviluppa solo su una cer-     simile ai virus responsabili della febbre
ta percentuale di persone morse dalla         gialla.
zecca.                                        Nel 70% dei casi, dopo il morso della
A questo punto va detto che in caso           zecca infetta, si ha un’infezione con
di infezione in atto, non serve dispe-        scarsi sintomi che può passare inos-
rarsi ma è meglio adoperarsi tempesti-        servata ma, nel restante 30% dei casi,
vamente per una individuazione certa          dopo tre e fino a ventotto giorni dal
della malattia, sottoponendosi alla cura      morso della zecca, si riscontra una pri-
antibiotica, che dovrà essere prescritta      ma fase con sintomi similinfluenzali
dal medico, visto che la Borrelia non è       con febbre alta, mal di testa impor-
sensibile a tutti gli antibiotici.                                           segue a pag. 28
                                                                                                  7/2008

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tante, mal di gola, stanchezza, dolore      • usare un abbigliamento che copra la
                      ai muscoli e alle articolazioni per 2 –       maggior parte del corpo, di colore
                      4 giorni, poi la temperatura scende e         chiaro, meglio bianco. Molto efficaci
                      non ci sono ulteriori conseguenze. Ma,        sono le tute bianche usa e getta che
                      nel 10 – 20% di questi casi, dopo un          si possono acquistare nei negozi che
                      intervallo di 8 – 20 giorni, inizia una       vendono materiale antinfortunistico
                      seconda fase caratterizzata da disturbi       in genere dal costo di 3€ l’una. Il co-
                      del sistema nervoso centrale che richie-      lore bianco viene indicato per poter
                      de ricovero ospedaliero.                      identificare con facilità la zecca che
                      La TBE è molto diffusa in Europa, ma          è scura.
                      si registra un minor numero di casi ri-     • calzare scarpe alte ben chiuse con
                      spetto alla Malattia di Lyme. Le norme        spighette o altri sistemi;
                      di prevenzione sono le stesse usate per     • usare repellenti per insetti da spruz-
                      la Borelliosi di Lyme. Esiste anche un        zare sull’abbigliamento e sulle scar-
                      vaccino che si può reperire presso le         pe;
                      Aziende sanitarie e, da poco tempo, an-     • evitare di sedersi e di appoggiare zai-
                      che nelle farmacie.                           ni, borse o altro sull’erba;
                      A proposito dirò che la Giunta Re-          • controllarsi accuratamente al rientro
                      gionale del FVG a deciso di estende-          da un lavoro anche aiutati da altra
                      re a tutti i residenti del Friuli Venezia     persona, meglio non portare gli in-
                      Giulia la riduzione del 75% del prezzo        dumenti in casa prima di essere stati
                      del vaccino anti TBE (12,50 € anziché         controllati attentamente;
                      50,90 €).                                   • seguire l’osservazione nei giorni suc-
                      Importante per noi è certamente com-          cessivi, come esposto nella relazio-
                      prendere quale possa essere il miglior        ne.
                      modo per prevenire il morso della zec-
                      ca. Naturalmente il messaggio è rivolto     Tuta cerniera
                      ai professionisti topografi i quali hanno    cappuccio
                      la necessità di avventurarsi in qualsiasi   in PLP
                      posto del bosco o del prato per espleta-    Codice: RR400
                      re il loro incarico professionale.          40 Gr. Corovin Bianca
                      Per questo motivo è bene sapere che         Cod.PL410
                      le zecche non saltano e non vola-           Tessuto: 100% poli-
                      no sulle loro prede, ma si appostano        propilene, peso 40 gr. mq.
                      all’estremità delle piante e aspettano      Descrizione: chiusura con cerniera cen-
dimensione GEOMETRA

                      il passaggio dell’animale o dell’uomo.      trale, elastico ai polsi, in vita e al fondo
                      Grazie all’anidride carbonica emessa        gamba, con cappuccio
                      e al calore dell’organismo, questi acari    Applicazioni: indumento ad uso limita-
                      avvertono la presenza di un eventuale       to per tutti i settori dove occorre una
                      ospite e prontamente si apprestano a        protezione generica in assenza di pro-
                      parassitarlo.                               dotti o polveri tossiche nocive
                      Per proteggersi nel migliore dei modi       Confezione: da 25 pz. per taglia
                      dall’aggressione delle zecche si sugge-     CE: I^ categoria per rischi minimi
                      risce di:                                   TAGLIA: M, L, XL, XXL
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Previdenza

Novità dalla Cassa

                                                                                              GEOMETRA
Istituito l’obbligo della contribuzione per tutti gli iscritti all’Albo
di Renzo Fioritti

                                                                                                dimensione
                       Il Comitato De-       tiva, in una prospettiva di semplifica-
                       legati del maggio     zione ed allo scopo di rendere il regime
                       scorso ha delibe-     iscrittivo maggiormente aderente alla
                       rato quasi all’una-   mutata realtà del mondo professiona-
                       nimità (votanti       le, ha ritenuto opportuno proporre ed
                       144, di cui favo-     il Comitato ha approvato, la proposta
revoli n.140, contrari n.2, astenuti n.2)    di modifica che si sostanzia nell’obbli-
l’obbligo alla iscrizione alla Cassa ai      gatoria iscrizione alla Cassa di tutti gli
Geometri e Geometri Laureati iscritti        iscritti all’Albo.
all’Albo Professionale, detta disposi-       Da un breve approfondimento storico
zione decorrerà dal 1° Gennaio 2010,         della disciplina normativa dell’istituto,
naturalmente il provvedimento è ora          dall’evoluzione della quale emerge con
al vaglio dei Ministeri Vigilanti, che       chiarezza come il Legislatore, nell’in-
dovranno dare il loro parere vincolan-       dividuare i presupposti dell’iscrizione,
te in merito.                                abbia nel contempo costantemente re-
L’attuazione della disciplina iscritti-      cepito le diverse esigenze della real-
va in vigore dal 2003, ha imposto in         tà professionale, adeguando per quan-
questi anni una costante e complessa         to possibile il dettato normativo a ta-
azione di controllo sulla veridicità del-    le realtà. Se, infatti, la legge istitutiva
le dichiarazioni rese dai professionisti     della Cassa richiedeva per l’iscrizione
iscritti all’Albo che, al fine di escludere   il requisito dell’esercizio della profes-
l’obbligo di iscrizione alla Cassa, auto-    sione con carattere di continuità (L.
certificano il non esercizio dell’attività    990/1955), già con la prima risistema-
professionale. Tale complessa attività di    zione della disciplina l’iscrizione è di-
verifica, svolta anche con l’ausilio dei      venuta obbligatoria per tutti gli iscritti
Collegi, ha fatto emergere situazioni        all’Albo (L. 37/1967); successivamen-
di incertezza che richiedevano un pre-       te, è stata poi introdotta la possibilità
ciso intervento sulla regolamentazione       di escluderla per i titolari di altra for-
vigente.                                     ma di previdenza (L. 773/1982), pre-
Recependo l’esigenza di superare ta-         vedendo nuovamente nell’ultimo asset-
le situazione, la Commissione Legisla-                                      segue a pag. 30
                                                                                                 7/2008

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to normativo che ha preceduto la pri-         contributiva.
                      vatizzazione il requisito della continu-      Gli effetti dell’iscrizione di professio-
                      ità professionale (L. 236/1990).              nisti che potrebbero non produrre red-
                      Il regime iscrittivo è stato ulteriormen-     dito professionale, non è ostativa, infat-
                      te modificato con l’incisiva riforma del       ti il sistema previdenziale della Cas-
                      2002, con la quale il Comitato Delega-        sa, è fondato sul prelievo contributi-
                      ti ha deciso l’abolizione degli “Iscritti     vo anche in assenza di reddito attra-
                      di Solidarietà”, tenendo conto degli in-      verso il pagamento dei minimi, a fron-
                      novativi principi introdotti in materia       te del quale il professionista ottiene la
                      previdenziale dalla L. 335/1995, non-         garanzia della futura liquidazione di
                      ché della potestà normativa riconosciu-       una prestazione, l’assistenza sanitaria,
                      ta dal D. Lgs. 509/1994 (privatizzazio-       l’eventualità di prestazione per l’inabi-
                      ne della Cassa).                              lità od invalidità. Il fenomeno, del re-
                      Dopo oltre un quinquennio dall’entra-         sto, è già ampiamente conosciuto dal-
                      ta in vigore della riforma in parola, an-     la nostra Gestione, alla quale molti as-
                      che se il bilancio complessivo può dir-       sociati a “reddito zero” sono rimasti
                      si positivo, la complessità dell’azione di    iscritti nella prospettiva della liquida-
                      controllo sulla veridicità delle dichia-      zione di un trattamento eventualmen-
                      razioni rese dai professionisti in ordine     te complementare (ritenuto più remu-
                      al non esercizio della professione, de-       nerativo rispetto a previdenze assicu-
                      ve considerarsi sintomatico di un pro-        rative) a quello derivante dall’attività
                      filo di incertezza, che la nuova dispo-        principale svolta.
                      sizione si è inteso superare, rendendo        Nella prospettiva della semplificazio-
                      obbligatoria per tutti gli iscritti all’Al-   ne del regime iscrittivo alla Cassa, può
                      bo l’iscrizione alla Cassa ed eliminando      considerarsi positivo anche il nuovo re-
                      la figura dell’iscritto al solo Albo, la cui   gime fiscale semplificato per i contri-
                      permanenza nell’odinamento non ap-            buenti minimi, introdotto dalla mano-
                      pariva in alcun modo più giustificata.         vra finanziaria per il 2008.
                      L’iscrizione all’Albo, infatti, produce -     Sotto il profilo economico, infine, l’ap-
                      indipendentemente da ogni altra con-          provazione della modifica del regime
                      dizione - effetti di notevole rilievo, am-    iscrittivo è sostenuta dall’analisi com-
                      pliando la sfera della capacità giuridica     piuta dall’Attuario, infatti dalla rela-
                      dele soggetto e legittimandolo ad eser-       zione predisposta emerge come la mo-
                      citare la professione. Tale circostanza è     difica incida positivamente sui risultati
                      di per sé qualificante ed idonea a ge-         del Bilancio Tecnico, mantenendo posi-
dimensione GEOMETRA

                      nerare l’obbligazione contributiva, a         tivo il saldo previdenziale fino al 2021,
                      fronte della quale il professionista as-      il saldo corrente fino al 2028 ed il pa-
                      sume il diritto alla tutela assistenziale     trimonio fino al 2043.
                      e previdenziale garantita dalla Cassa;        Per gli altri provvedimenti di modifica
                      mentre la figura dell’iscritto al solo Al-     regolamentare e sul Bilancio Consun-
                      bo ha invece in questi anni ingenera-         tivo 2007, approvati nella stessa sedu-
                      to una grande confusione anche sotto          ta del Comitato Delegati, vi darò reso-
                      un profilo strettamente professionale,         conto nel prossimo numero della Ri-
                      consentendo una consistente evasione          vista.
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