Città Sostenibili: Milano

Pagina creata da Mattia Mura
 
CONTINUA A LEGGERE
Città Sostenibili: Milano
01.40 MI 2-11-2010 13:18 Pagina 2
                                                                          C     M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                           Città Sostenibili: Milano
                           Una ricerca Siemens realizzata da Istituto Piepoli

Colori compositi
Città Sostenibili: Milano
02.03 MI 2-11-2010 13:17 Pagina 1
                                                                               C    M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Sommario

                             Città Sostenibili: Milano

                                                                                                                   Con il Patrocinio del

                             “Città Sostenibili” è un progetto di ricerca Siemens
                             realizzato da Istituto Piepoli.

           2   Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
Città Sostenibili: Milano
02.03 MI 2-11-2010 13:17 Pagina 2
                                                                C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                                                                            Sommario

           Capitoli            1. Premessa                  4               4.        Il tema ambientale                       11
                                                                                      e la vivibilità urbana
                               2. Nota Metodologica         6
                                                                            4.1. Le emissioni di CO2                           15
                               3. Introduzione alla città   7
                                  di Milano                                 4.2. I consumi energetici                          17

                                                                            4.3. Gli edifici efficienti                        19
                                                                                 e i green hospital

                                                                            4.4. I trasporti                                   22

                                                                            4.5. L'acqua                                       25

                                                                            4.6. La raccolta rifiuti                           27

                                                                            4.7. La qualità dell'aria                          30

                                                                            4.8. Le politiche di gestione                      33
                                                                                 del verde

                                                                            5.        La città possibile                       35

                                                                            6.        Conclusioni                              37

                                                                                                           Città Sostenibili: Milano   3

Colori compositi
Città Sostenibili: Milano
04.05 MI 2-11-2010 13:17 Pagina 1
                                                                         C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Premessa

                                       Il

                                           1. Premessa   In uno scenario caratterizzato dalla progressiva concentrazione nelle aree urbane
                                                         di oltre la metà della popolazione mondiale, diventa sempre più rilevante il
                                                         ruolo delle città sia quale motore di crescita delle economie sia quale territorio
                                           San Paolo     sul quale affrontare e vincere la sfida al riscaldamento globale.

                                                         Se è vero che, a livello più generale, il 75% dei consumi di energia e l’80% delle
                                                         emissioni di gas serra derivano dalle aree urbane, è altrettanto vero che ci sono
                                                         amministrazioni già avviate verso soluzioni infrastrutturali in grado di assicurare
                                                         tre obiettivi centrali quali: qualità della vita per i cittadini, competitività e sviluppo
                                                         sostenibile.

                                                         Per supportare queste amministrazioni, e le altre che vorranno intraprendere
                                                         questo cammino, Siemens riconosce da tempo alle città un ruolo assolutamente
                                                         centrale nella lotta al cambiamento climatico, agendo in prima linea con un
                                                         determinante contributo infrastrutturale, in primis grazie al suo portfolio di
                                                         tecnologie amiche dell’ambiente.

           4   Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
Città Sostenibili: Milano
04.05 MI 2-11-2010 13:17 Pagina 2
                                                                                          C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                      Perfettamente in linea con questo approccio, con l’obiettivo di conoscere da
                      vicino le principali sfide legate alla tutela del territorio e le misure possibili o in
                      fase di implementazione, Siemens Italia ha commissionato ad una società di
                      ricerca di primaria importanza quale l’Istituto Piepoli un’indagine sull’attuale
                      livello di sostenibilità ambientale, in termini di infrastrutture esistenti e di
                      soluzioni messe in atto per la tutela del territorio, presso il Comune di Milano.

                      I risultati di questa analisi - che fotografa la situazione oggettiva ad oggi esistente,
                      integrandola con una rilevazione qualitativa presso i principali opinion leader
                      in termini di loro percezione su stato attuale e prospettive future - intendono
                      essere uno strumento di riflessione e condivisione, un contributo offerto alla
                      comunità locale con l’obiettivo di stimolarne un continuo sviluppo, sempre più
                      duraturo e sostenibile.

                      Federico Golla
                      Amministratore Delegato Siemens Italia

                                                                                                                             Città Sostenibili: Milano   5

Colori compositi
Città Sostenibili: Milano
06.14 MI 2-11-2010 13:16 Pagina 1
                                                                                             C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Nota metodologica

                                       2. Nota metodologica
                                       Siemens Italia ha affidato all’Istituto Piepoli un’indagine conoscitiva sullo stato delle infrastrutture in termini di
                                       sostenibilità ambientale e le soluzioni messe in atto in 10 tra le principali città italiane per fronteggiare le sfide legate
                                       al cambiamento climatico.
                                       La ricerca, a cui il presente documento fa riferimento, prende in esame la città di Milano.

                                       Al fine di fotografare la situazione oggettiva esistente nel capoluogo lombardo nonché le prospettive e gli scenari
                                       futuri, l’indagine è stata strutturata su due momenti differenti:
                                       • la prima fase di analisi desk, su fonti esistenti, per la verifica dei dati oggettivi di riferimento;
                                       • la seconda fase basata su una serie di interviste personali ad opinion leader operanti nella città.

                                       L’analisi delle fonti esistenti, riconducibili alle problematiche relative alla sostenibilità ambientale, ha permesso di
                                       evidenziare una serie di indicatori chiave raggruppati nelle seguenti 8 categorie:
                                       • emissioni di CO2
                                       • consumi energetici
                                       • edifici efficienti e green hospital
                                       • trasporti
                                       • acqua
                                       • raccolta rifiuti
                                       • qualità dell’aria
                                       • politiche di gestione del verde.

                                       Per sintetizzare ciascun fattore è stato studiato un indice che confronta la città di Milano con gli altri capoluoghi
                                       italiani. Tale indice, calcolato tramite coefficiente di variazione ripercentualizzato, presenta un range di variazione
                                       da -100 a +100 e consente sia l’analisi sincronica, sia la confrontabilità dei dati anche se rappresentati con unità di
                                       misura diverse.

                                       Infine, allo scopo di approfondire gli elementi emersi nella prima fase sono state eseguite venti interviste a opinion
                                       leader della città di Milano, esperti di temi inerenti le infrastrutture in termini di sostenibilità ambientale, che hanno
                                       commentato i risultati e delineato i possibili scenari futuri.
                                       In particolare il panel degli intervistati ha coinvolto:
                                       • rappresentanti degli Enti istituzionali locali;
                                       • manager di aziende municipalizzate e/o di importanti imprese attive sul territorio;
                                       • esponenti del mondo accademico e delle professioni;
                                       • rappresentanti del mondo dell’associazionismo non governativo;
                                       • giornalisti.

           6   Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
Città Sostenibili: Milano
06.14 MI 2-11-2010 13:16 Pagina 2
                                                                                     C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                                                                                                              Introduzione alla città di Milano

           3. Introduzione alla città di Milano
           La città di Milano ha 1.295.705 abitanti - secondo Comune italiano dopo Roma - si estende su una superficie
           relativamente ristretta, pari a 184 km2, annovera 588.197 famiglie residenti e una densità abitativa pari a 6.700
           abitanti per km2, notevolmente superiore alla media delle 10 città prese in considerazione dalla presente ricerca
           (circa 4.000 abitanti per km2 - fonte: Istat 2009).
           Significativa è la quota di stranieri che risiedono a Milano: nel 2009 gli immigrati regolari erano 237 mila, con un
           aumento rispetto al 2008 di circa il 10%, cioè ben il 18% degli abitanti (fonte: Orim).

           Il reddito milanese per famiglia è pari a € 41.665 (fonte: Agenzia delle entrate 2007), nettamente superiore sia al
           reddito medio delle famiglie italiane (€ 22.470), sia alla media delle 10 città oggetto dello studio (€ 32.171).

            Dati principali

            Superficie città                                                                                             184 km2
            Superficie agglomerato urbano                                                                               2.944 km2
            Abitanti                                                                                                    1.295.705
            Famiglie residenti (fonte: Istat 2009)                                                                       588.197
            Reddito per famiglia (fonte: Agenzia delle entrate 2007)                                                     41.665 €
            Reddito medio delle famiglie italiane                                                                        22.470 €
            Reddito medio delle famiglie delle 10 città prese in considerazione dallo studio                             32.171 €

                                                                                                                                    Città Sostenibili: Milano   7

Colori compositi
Città Sostenibili: Milano
06.14 MI 2-11-2010 13:16 Pagina 3
                                                                                             C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Introduzione alla città di Milano

                                       Da un punto di vista geografico, la città di Milano occupa un’area pianeggiante nella parte occidentale della Lombardia
                                       ed è bagnata dall’Olona, dal Lambro, dal Seveso e da vari canali: Naviglio Grande, Naviglio Pavese, Naviglio Martesana.

                                       Come detto, il capoluogo lombardo occupa una superficie relativamente piccola e densamente popolata, ma la città
                                       vera e propria, il continuum urbano di edifici, piazze, residenze, fabbriche e servizi accessori travalica di molto i confini
                                       comunali, e prosegue soprattutto verso nord ed est per parecchi chilometri. La prima fascia di Comuni che circonda
                                       il Comune di Milano, detta anche Prima Cintura, crea di fatto un’unica città composta di decine di municipalità
                                       indipendenti e raggiunge una popolazione di circa 3,9 milioni di abitanti. Se si fa riferimento, invece, all’area
                                       metropolitana nel suo complesso, che comprende oltre a quella di Milano anche diverse provincie limitrofe, questa
                                       ha circa 5 milioni di abitanti e una superficie complessiva di 2.944,53 km2.

                                       Mentre le zone nord ed est di Milano si presentano densamente urbanizzate, a sud invece si estende un vasto “parco
                                       agricolo” che abbraccia la città come una “grande cintura verde”. Quest’area di considerevoli dimensioni (47.000
                                       ettari), è stata costituita ufficialmente nel 1990 grazie a un “comitato di proposta” composto dai 61 comuni interessati,
                                       ed è nata “per difendere e valorizzare il patrimonio e la storia di un territorio che nei secoli ha significato lavoro,
                                       ricchezza della terra, coltivazione, difesa delle acque. Un’area viva che si propone anche come continuum con i
                                       contigui parchi del Ticino e dell’Adda Nord”.

                                       In anticipo di almeno un decennio rispetto alle altre città italiane, a Milano già dalla metà degli anni ‘70 si era avviata
                                       la progressiva e inarrestabile deindustrializzazione dell’area urbana: in dieci anni il capoluogo lombardo “ha vissuto
                                       il doloroso traumatico passaggio da città industriale a città post industriale”, che è stato accompagnato, come in
                                       molti altri grandi centri italiani, anche da un progressivo calo demografico.
                                       A questo proposito è interessante evidenziare come negli anni ottanta l’esodo demografico non coinvolgesse più
                                       solo Milano città - si stima 235.000 abitanti in meno nel decennio 1981-1991 - ma anche, per la prima volta, le aree
                                       di più antica urbanizzazione e industrializzazione dell’hinterland. “La dinamica insediativa residenziale tende quindi
                                       a investire territori sempre più ai margini dell’area metropolitana. Il sistema delle municipalità che circondano
                                       Milano viene dunque assorbendo in maniera sempre più marcata le funzioni residenziali, mentre la città centrale
                                       è sempre più abitata e “usata” da popolazioni diverse dai residenti”. Questa diaspora demografica che man mano
                                       si stabilisce ai margini dell’area metropolitana, troppo spesso in modo disordinato e caotico e senza una programmazione
                                       urbanistica e infrastrutturale, è per molti dei nostri interlocutori “alla base delle difficoltà di gestione dei flussi di
                                       entrata in città” che, come vedremo, sono una delle principali cause dell’inquinamento a Milano.

           8   Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
Città Sostenibili: Milano
06.14 MI 2-11-2010 13:16 Pagina 4
                                    C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                                                                       Città Sostenibili: Milano   9

Colori compositi
06.14 MI 2-11-2010 13:16 Pagina 5
                                                                                            C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Introduzione alla città di Milano

                                      Come ha detto John Foot, in “Milano dopo il miracolo…” (Feltrinelli 2001): “Il periodo di deindustrializzazione è
                                      caratterizzato dall’adozione di nuovi valori da parte di una città rinnovata, città che adesso può offrire un’ampia
                                      gamma di società di servizi e investimenti finanziari, una fiorente industria della moda, reti televisive private e
                                      agenzie pubblicitarie”, è insomma la “Milano da bere” degli anni ‘80 che portò in auge il capoluogo lombardo per il
                                      rutilante e patinato stile di vita dei suoi protagonisti.

                                      Gli anni ‘90 hanno visto il rallentamento di quello slancio infrastrutturale che aveva caratterizzato Milano nel decennio
                                      precedente, sia perché, di fatto, mancavano aree da edificare essendo il 40% della superficie comunale ormai
                                      urbanizzata - “ciò portava inevitabilmente a un aumento dei costi e a una competizione tra l’uso del suolo con
                                      funzioni residenziali e terziarie” - sia perché buona parte delle opere pubbliche erano state “congelate” in quanto
                                      messe al vaglio degli inquirenti del pool “Mani Pulite”.

                                      Dopo anni di stasi, anche perché il recupero urbano “si sviluppava con difficoltà e le risorse territoriali per nuove
                                      edificazioni erano praticamente esaurite”, nell’ultimo decennio si è registrato un nuovo impulso edilizio e infrastrutturale
                                      che ha coinvolto proprio quelle aree dismesse dalle industrie (si stima 461 ettari di superficie fondiaria), di cui abbiamo
                                      parlato prima, che erano in qualche modo diventate un panorama triste ma tipico della periferia milanese come, ad
                                      esempio, la Bovisa o la Bicocca.

                                      Mentre altri interventi edilizi e infrastrutturali sono in funzione dell’evento principale per il futuro assetto di Milano,
                                      ossia l’Expo 2015, in cui il tema proposto sarà: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, e includerà, perciò, tutto
                                      quanto riguarda l’alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo, a quello
                                      dell’educazione alimentare, fino alle tematiche legate agli OGM.

                                      L’area che verrà occupata dai padiglioni espositivi dell’Expo 2015 è situata nel settore nord-ovest di Milano, nei
                                      comuni di Rho e Pero, sostanzialmente dove è sita attualmente la Fiera di Milano, e ricoprirà una superficie di 1,1
                                      milioni di metri quadrati. Con questo evento molti interlocutori si aspettano che “Milano possa dimostrare, ancora
                                      una volta, la sua leadership non solo economica e tecnologica, ma anche culturale e ambientale sul resto d’Italia”,
                                      anche guardando, come sottolineato da altri, “all’Europa che deve essere il vero punto di riferimento di Milano,
                                      per la sua capacità di essere una città con forte vocazione internazionale, dove le multinazionali, in controtendenza
                                      con le altre realtà italiane, investono e portano ricchezza”.

           10 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
06.14 MI 2-11-2010 13:16 Pagina 6
                                                                                            C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                                                                                                        Il tema ambientale e la vivibilità urbana

          4. Il tema ambientale e la vivibilità urbana
          La città di Milano e i milanesi da tempo hanno dimostrato di avere una “forte sensibilità verso le tematiche di
          sostenibilità ambientale” cercando di affrontare i problemi tipici di una metropoli con un atteggiamento pragmatico
          e diretto, tanto che quasi all’unanimità i nostri interlocutori hanno rilevato “gli evidenti miglioramenti ambientali
          registrati negli ultimi 10/15 anni, che hanno reso molto più vivibile e salubre la città”, anche se altri hanno
          evidenziato che “ultimamente le nuove generazioni stanno perdendo quel senso civico di pulizia e ordine che era
          una delle caratteristiche salienti dei milanesi e che era un esempio per tutta Italia”.

          Il capoluogo lombardo, come molte città della pianura padana, deve alla sua posizione geografica la sua ricchezza,
          ma anche la sua fragilità.
          Infatti il “catino” che si forma tra le Alpi e gli Appennini, di fatto, impedisce il ricambio di aria, favorendo sia il ristagno
          degli inquinanti, sia la formazione della nebbia d’inverno, che a sua volta si lega con queste sostanze nocive
          appesantendo e rendendo ulteriormente irrespirabile l’aria.

          Inoltre Milano, nonostante sia oggettivamente la città con il migliore sistema di trasporto pubblico d’Italia, per la
          struttura estesa dell’hinterland, che non sempre è servito a dovere dal servizio di trasporto pubblico regionale e
          nazionale, e per la sua importanza economica, è anche un vero e proprio catalizzatore di traffico sia privato, sia
          commerciale. Nel complesso si valutano “4.757.000 spostamenti giornalieri di persone che interessano il territorio
          comunale di Milano, il 47% riguarda passaggi al confine (ingressi + uscite) pari a 2.236.000 spostamenti contro
          il 53% di spostamenti interni, pari a 2.521.000 spostamenti”. In definitiva “degli 841.000 non residenti che ogni
          giorno entrano a Milano, 510.000 utilizzano un mezzo privato (410.000 autoveicoli con in media 1,2 persone a
          bordo e 21.000 moto riferibili a non residenti) e 311.000 utilizzano un mezzo pubblico” (fonte: Piano mobilità
          2006-2011), mentre si stima che ci siano altre 500.000 auto circolanti di residenti milanesi.

          A parte il traffico, un altro argomento sensibile per Milano dal punto di vista ambientale sono i suoi fiumi e in
          particolare il Lambro.
          Questo fiume, che scorre nella periferia della città, per anni è stato il collettore degli scarichi sia industriali, sia urbani
          di tutta l’alta Brianza e soprattutto del capoluogo lombardo. Negli anni ‘80 Comuni come quello di Sant’Angelo
          Lodigiano, che si trovavano a valle, avevano denunciato una situazione così drammatica a causa delle esalazioni che
          provenivano dal Lambro che si era progettato di deviarne il corso.
          Seppure tardivamente, Milano ha attivato tutti i depuratori necessari per la bonifica dei suoi scarichi e dal 2006 le
          acque reflue che vanno nel Lambro sono, appunto, depurate: “Il che non vuol dire che si versa acqua potabile, ma
          che non si versano più liquami inquinanti”. Se si considera anche la deindustrializzazione, che ha permesso un
          alleggerimento rilevante degli scarichi industriali, attualmente di fatto questo corso d’acqua sta rinascendo e si sta
          ripopolando pian piano di fauna.
          Proprio per via di queste situazioni, nel 2006 Il Comune di Milano era stato ritenuto responsabile per danno ambientale
          “per aver realizzato con un ritardo di oltre sei anni il sistema di depurazione delle acque reflue urbane”. La causa
          civile era stata avviata nel 2001 da Legambiente, Provincia di Lodi, Provincia di Rovigo, Parco Regionale Veneto del
          Delta del Po, e da dieci Comuni delle province di Milano, Lodi, Pavia e Rovigo ed è stata considerata “come esempio
          e sprone per tutte quelle amministrazioni che ritardano gli interventi per la tutela dell’ambiente”.

                                                                                                                                         Città Sostenibili: Milano 11

Colori compositi
06.14 MI 2-11-2010 13:16 Pagina 7
                                                                                            C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Il tema ambientale e la vivibilità urbana

                                      Si è tralasciato, in questa breve storia, l’ultimo incidente del 2010 quando ignoti hanno causato il versamento nel
                                      Lambro di centinaia di metri cubi d’idrocarburi e residui inquinanti provenienti dal deposito dell’ex raffineria Lombarda
                                      Petroli, riportando, secondo gli esperti “fortunatamente, solo un po’ indietro i progressi menzionati”.

                                      Un altro problema che sta affrontando Milano e il milanese è la bonifica delle ex aree industriali. Dei circa circa 1100
                                      siti sparsi sul territorio comunale in particolare sono 3, sui 37 censiti in Italia, quelli riconosciuti "siti di preminente
                                      interesse nazionale potenzialmente inquinati": l'area Falk (a SestoSan Giovanni), la Bovisa (dove si sta attuando la
                                      riqualifica) e il polo petrolchimico a Pioltello . Sebbene queste aree per anni siano state ignorate, attualmente sono
                                      oggetto di una grande azione di recupero edilizio e sociale, tanto che tramite la bonifica e riqualificazione sono
                                      stati restituiti alla città di Milano circa 10.000.000 m2.

                                      Pur in presenza di queste oggettive difficoltà, l’Amministrazione di Milano - in concorso con la Provincia e la Regione
                                      - è riuscita comunque a concentrare i suoi sforzi sulla realizzazione di varie opere infrastrutturali pensate per il futuro
                                      e in un’ottica di sostenibilità ambientale, quali:
                                      • il prolungamento della linea 3 della metropolitana, inaugurata in occasione dei mondiali di calcio del 1990, a nord
                                        fino al quartiere Comasina, e a sud fino a Paullo;
                                      • l’inaugurazione prevista per il 2011-2012 del primo tratto - fra Garibaldi e Bignami - della linea M5, identificata dal
                                        colore fucsia, i cui lavori di costruzione sono partiti nell’estate 2007;
                                      • l’implementazione del passante ferroviario, che comprende 10 stazioni suburbane, ed è indispensabile al collegamento
                                        tra le linee ferroviarie che convergono a Milano e la metropolitana;
                                      • la progettazione di una nuova linea 4, che prevede una metropolitana leggera sotterranea lunga 15 km dalla Stazione
                                        di San Cristoforo all’aeroporto di Linate;
                                      • il progetto di trasformazione delle aree dismesse negli scali ferroviari nell’ambito del territorio comunale (Farini,
                                        Greco, Lambrate, Rogoredo, Porta Romana, Porta Genova e San Cristoforo), preparato assieme alle Ferrovie dello
                                        Stato.

                                      Tra le opere di edilizia pubblica di rilevante importanza, per il presente e per il futuro di Milano, si evidenziano
                                      soprattutto, come visto, interventi di riqualificazione di grandi aree dismesse o degradate come la Bovisa e la Bicocca,
                                      ma anche:
                                      • lo spostamento a Pero del complesso fieristico milanese, e lo sviluppo al suo posto del progetto CityLife che prevede
                                        la costruzione di un nuovo quartiere dominato da tre grattacieli, a bassissimo consumo energetico,
                                        teleriscaldati/raffrescati da un impianto di cogenerazione (caldo/freddo);
                                      • il centro direzionale nell’area di Porta Nuova (quartiere Isola), previsto fin dal dopoguerra e mai realizzato assieme
                                        alla nuova sede della Regione Lombardia, che secondo alcuni per come è stata progettata è una “cascata di cemento
                                        dove poteva essere prevista un’area verde più fruibile per i milanesi“, ma che secondo altri “sarà un quartiere
                                        avveniristico, ecososteninile, il simbolo della nuova Milano”;
                                      • il nuovo quartiere Milano Santa Giulia, a sud vicino a Rogoredo, che si sta sviluppando sull’area dismessa chiamata
                                        Montecity.

           12 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
06.14 MI 2-11-2010 13:16 Pagina 8
                                    C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

                                                                       Città Sostenibili: Milano 13

Colori compositi
06.14 MI 2-11-2010 13:16 Pagina 9
                                                                                          C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Il tema ambientale e la vivibilità urbana

                                      Mentre tra le politiche ambientali più recenti, si rileva:
                                      • l’imminente approvazione, prevista per il 2011, del nuovo PGT (piano di governo territoriale) che dovrebbe ridisegnare
                                        la città di Milano e che come obiettivo ha “una città più verde, con più infrastrutture, con più servizi pubblici più
                                        facilmente accessibili”;
                                      • l’attivazione dell’Ecopass che, tassando l’ingresso nel centro cittadino dei veicoli più inquinanti, ne ha scoraggiato
                                        sensibilmente l’uso;
                                      • l’avvio di un servizio di bike sharing e la messa in opera di un servizio di car sharing.

                                      Le diverse iniziative del Comune di Milano vanno, certamente, nella giusta direzione per dare un volto ecosostenibile
                                      alla città.
                                      Ma proprio le attività in programma per l’Expo 2015, totalmente orientate alla sostenibilità ambientale fin dal titolo
                                      dell’evento, faranno da “banco di prova” dell’effettiva capacità di Milano e dei milanesi di adottare politiche e
                                      comportamenti sostenibili, ossia di essere, come sempre, l’avanguardia delle trasformazioni sociali ed economiche
                                      di tutta l’Italia.

           14 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
15.18 MI 2-11-2010 13:19 Pagina 1
                                                                                                                C    M     Y      CM   MY   CY CMY   K

           4.1. Le emissioni di CO2
           L’indice di emissione della CO2 si compone di tre indicatori:
           • l’emissione di CO2 del trasporto pubblico urbano (espressa in grammi/passeggeri/anno);
           • l’emissione complessiva di CO2 a livello regionale (espressa in kt/anno);
           • l’emissione complessiva di CO2 del Comune di Milano (espressa in kt/anno).

           I primi due indicatori sono messi a confronto con la media delle 10 città/regioni oggetto del nostro studio (Italia),
           mentre il dato riferito al Comune di Milano per ora non è confrontabile con gli altri capoluoghi italiani poiché sulla
           CO2 non tutti hanno un servizio di rilevazione o forniscono una pubblicazione del dato.

            Area “Emissioni CO2“

            Fonte                                       Indicatore                                      Misura                              Milano        Italia

            Legambiente e Sole 24 ore                   Trasporto pubblico - Emissione                  Grammi CO2/                         1.053         478 (*)
            Ecosistema urbano                           anidride carbonica - 2009                       Passeggero/anno

            Dati Enea                                   Emissioni CO2                                   Kt/anno                             76.032        35.648 (*)
                                                        Regione - 2005

            Inventario delle emissioni                  Emissioni CO2                                   Kt/anno                             7.046         –
            di gas serra Provincia di Milano            AMAT - 2005

           (*) media delle 10 città/regioni oggetto d’indagine

            Area “Emissioni CO2“ • Variazione standardizzata del Comune di Milano rispetto al totale Italia

               Indice di sostenibilità ecologica
               Area “Emissioni di CO2“

               Trasporto pubblico -
               emissione anidride carbonica
               gr CO2/passeggero/anno

               Emissione CO2 Kt/anno

            -100           -80           -60           -40            -20              0              20             40                60            80            100
                                                                                 Media totale
               Minore                              Minore: -100 ~ Maggiore +100 • Coefficiente di variazione ripercentualizzato                            Maggiore

                                                                                                                                                                         Città Sostenibili: Milano 15

Colori compositi
15.18 MI 2-11-2010 13:19 Pagina 2
                                                                                           C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Il tema ambientale e la vivibilità urbana

                                      In termini di CO2 prodotta dal trasporto pubblico, Milano risulta superiore in modo significativo alla media delle 10
                                      città prese in considerazione. Tale dato si conferma anche a livello regionale in quanto l’emissione complessiva di
                                      CO2 della Lombardia risulta significativamente superiore alla media, sia delle 20 Regioni italiane, che è pari a circa
                                      22.000 Kt/anno, sia delle 10 Regioni prese in esame. Il dato puntuale della CO2 emessa nel capoluogo lombardo è
                                      di ~ 7.000 Kt/anno (fonte: AMAT 2005) e rappresenta meno del 10% delle emissioni complessive della Regione.

                                      L’indice di sostenibilità ecologica dell’area CO2, che si basa sui due indicatori sopra indicati, mostra chiaramente
                                      quanto Milano e la Lombardia siano significativamente distanti rispetto alla media delle 10 città/Regioni considerate.

                                      In termini di produzione di CO2, dunque, la città di Milano si presenta con una situazione molto critica dovuta,
                                      secondo i nostri esperti:
                                      • alla notevole urbanizzazione dell’area metropolitana che, come visto, propone una densità abitativa notevolmente
                                        superiore alla media nazionale;
                                      • alla caratteristica dell’hinterland milanese che, oltre ad essere senza soluzione di continuità adiacente al Comune
                                        di Milano, è ancora molto industrializzato e quindi causa, indirettamente, una persistente immissione di anidride
                                        carbonica nell’area urbana.

                                      Tra le tante iniziative l’Amministrazione milanese, in accordo con Provincia e Regione o tramite le stesse:
                                      • ha aderito, nel 2009, al “Patto dei Sindaci” che impegnerà Milano, unilateralmente entro il 2020, a ridurre le
                                        proprie emissioni di CO2 di almeno il 20% rispetto ai valori del 1990;
                                      • ha redatto, come imposto dall’adesione al “Patto dei Sindaci”, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile - PAES
                                        - nel quale sono indicate le misure e le politiche concrete che dovranno essere realizzate per raggiungere gli
                                        obiettivi indicati;
                                      • mentre alla Provincia di Milano, tramite un accordo di partenariato con la Direzione Generale Energia e Trasporti
                                        della Commissione Europea (DG TREN), “è stato riconosciuto ufficialmente il compito di supporto tecnico e di
                                        guida strategica ai Comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci ma che non hanno la capacità e/o le risorse
                                        per ottemperarne i requisiti come la stesura del PAES”.

                                      In particolare, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, rispetto al cosiddetto scenario BaU (Business as Usual)
                                      - cioè rispetto alla situazione che si presenterebbe nel 2020 senza nessun intervento - prevederebbe, per questa
                                      data, un potenziale abbattimento di circa 2.058 KtonCO2/anno così distribuite:
                                      • 862 KtonCO2/anno per il macrosettore trasporti (42% delle riduzioni);
                                      • 553 KtonCO2/anno per il macrosettore energia (27%);
                                      • 420 KtonCO2/anno per il macrosettore residenziale (20%);
                                      • 112 KtonCO2/anno per il macrosettore terziario (5%);
                                      • 76 KtonCO2/anno per lo smaltimento e l’incenerimento dei rifiuti (4%);
                                      • 25 KtonCO2/anno per l’aumento dell’efficienza degli immobili comunali (1%);
                                      • 7 KtonCO2/anno per piantumazioni e azioni sulla superficie coltivata (1%).

                                      Risulta quindi evidente che se, sarà eseguito in tutta la sua interezza, il Piano permetterà di organizzare strategicamente
                                      gli interventi da compiere per il futuro, fornendo le linee guida necessarie per attivare e sviluppare iniziative
                                      coerenti con quanto previsto dagli strumenti di pianificazione comunale come il futuro PGT.

           16 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
15.18 MI 2-11-2010 13:19 Pagina 3
                                                                                                                 C    M    Y   CM   MY   CY CMY   K

           4.2. I consumi energetici
           Il macro indicatore dei consumi energetici si compone di tre elementi che fanno riferimento a vari tipi di consumo
           di combustibili fossili o elettrici, oltre ad uno riguardante l’esistenza di un piano energetico comunale.

            Area “Consumi energetici”

            Fonte                                  Indicatore                                               Misura                          Milano     Italia

            Legambiente e Sole 24 ore              Consumo di carburante                                    Kep/abitante/anno               413        416 (*)
            Ecosistema urbano                      2009                                                     Consumo pro capite
                                                                                                            benzina e diesel
                                                                                                            (valori provinciali)

            ISTAT                                  Consumo di energia elettrica per uso                     kWh per abitante                1145       1209 (**)
                                                   domestico per i comuni capoluogo di
                                                   provincia - 2008

            ISTAT                                  Consumo di gas metano per uso                            m3 per abitante                 425        398 (**)
                                                   domestico e per riscaldamento per i
                                                   comuni capoluogo di provincia - 2008

            ISTAT                                  Piano Energetico comunale - 2009                         presenza                        Sì         –

           (*) media delle 10 città oggetto d’indagine
           (**) media dei capoluoghi di provincia italiani

            Area “Consumi energetici” • Variazione standardizzata del Comune di Milano rispetto al totale Italia

               Indice di sostenibilità ecologica
               Area “Consumi energetici”

               Consumo di carburante Kep/abitante/anno
               consumo procapite benzina e diesel
               (valori provinciali)

               Consumo di energia elettrica per uso domestico
               per i comuni capoluogo di provincia
               kWh per abitante

               Consumo di gas metano per uso domestico
               e per riscaldamento per i comuni capoluogo
               di provincia - m3 per abitante

            -100           -80           -60            -40            -20              0             20              40            60            80        100
                                                                                  Media totale
               Minore                               Minore: -100 ~ Maggiore +100 • Coefficiente di variazione ripercentualizzato                       Maggiore

                                                                                                                                                                   Città Sostenibili: Milano 17

Colori compositi
15.18 MI 2-11-2010 13:19 Pagina 4
                                                                                         C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Il tema ambientale e la vivibilità urbana

                                      Analizzando gli indicatori che si riferiscono al consumo energetico, il Comune di Milano presenta valori allineati
                                      alla media nazionale, di conseguenza l’indice di sostenibilità ambientale non si discosta dalla media italiana.

                                      Attualmente l’energia elettrica a Milano è fornita dal gruppo A2A, nato nel 2008 dall’unione di AEM SpA, ASM SpA
                                      e AMSA. Le attività del gruppo sono organizzate in 4 "filiere" (fonte: Bilancio di sostenibilità 2008):
                                      • energia, finalizzata alla vendita sui mercati all’ingrosso e al dettaglio di energia elettrica e gas metano;
                                      • calore e servizi, finalizzata alla vendita di calore e di elettricità prodotti da impianti di cogenerazione;
                                      • ambiente, relativa a tutto il ciclo della gestione dei rifiuti, dalla raccolta e spazzamento, al trattamento,
                                        smaltimento e recupero di materia ed energia;
                                      • reti, comprendente l’attività di gestione tecnico-operativa di reti di trasmissione e distribuzione di energia
                                        elettrica, di trasporto e distribuzione di gas naturale e la gestione dell’intero Ciclo Idrico Integrato.

                                      Al fine di aumentare l’efficienza energetica dell’illuminazione pubblica, AEM Elettricità (società elettrica di A2A)
                                      dal 1989 su commissione del Comune di Milano ha redatto, realizzato e regolarmente aggiornato dei piani
                                      d’intervento (Piani Urbani della Luce) per il rinnovo degli impianti per l’illuminazione stradale che, oltre ad aver
                                      lo scopo di abbellimento e riqualificazione delle vie e degli edifici, hanno avuto come priorità anche la sostituzione
                                      dei vecchi impianti con nuovi punti luce più efficienti energeticamente, contribuendo così a un rilevante risparmio
                                      di energia elettrica.

                                      Secondo il PAES, per il 2020, il miglioramento dell’efficienza energetica dell’illuminazione pubblica dovrebbe
                                      contribuire a un abbattimento potenziale di 6 Kton/anno, ma soprattutto genererebbe un beneficio per unità di
                                      riduzione molto elevato, pari a -202€/ tCO2.

                                      Nel Comune di Milano, sono in atto da qualche tempo anche una serie d'iniziative volte alla progressiva sostituzione
                                      dei sistemi di riscaldamento centralizzati a gasolio con quelli a metano. Si stima che gli impianti a gasolio siano
                                      quasi 7.000, su 30.000 impianti complessivi censiti nel capoluogo lombardo (Fonte: CURIT), quindi un buon 23%,
                                      che però si sta progressivamente riducendo.

                                      Per gli edifici comunali, secondo il Comune, “entro il 2012 l’Amministrazione procederà alla conversione di tutti
                                      i 99 impianti pubblici alimentati ancora a gasolio: 70 passeranno al metano, 29 al teleriscaldamento”.
                                      Secondo il PAES, per il 2020 la campagna di sostituzioni dovrebbe portare a un abbattimento potenziale di 54
                                      ktonCO2/anno con un costo medio di abbattimento pari a -396€/ tCO2.

           18 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
19.26 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 1
                                                                                                                C    M    Y       CM   MY    CY CMY   K

           4.3. Gli edifici efficienti e i green hospital
           Il macro indicatore di efficienza energetica degli edifici si compone di quattro elementi che si riferiscono a vari
           tipi di fonti energetiche ecosostenibili per gli edifici pubblici (pannelli solari) o privati (teleriscaldamento).

            Area “Edifici efficienti”

            Fonte                                   Indicatore                                       Misura                                 Milano         Italia

            Legambiente e Sole 24 ore               Teleriscaldamento - 2009                         Abitanti serviti                       93             55 (*)
            Ecosistema urbano                                                                        /1000 abitanti

            ISTAT                                   Potenza dei pannelli solari                      kW per 1000 abitanti                   0,3            0,4 (*)
                                                    fotovoltaici installati sugli edifici
                                                    comunali - 2008

            ISTAT                                   Estensione dei pannelli solari                   m2 per 1000 abitanti                   0,1            0,4 (*)
                                                    termici installati sugli edifici
                                                    comunali - 2008

            ISTAT                                   Teleriscaldamento - 2009                         presenza                               Sì             –

           (*) media delle 10 città oggetto d’indagine

            Area “Edifici efficienti” • Variazione standardizzata del Comune di Milano rispetto al totale Italia

               Indice di sostenibilità ecologica
               Area “Edifici efficienti”

               Teleriscaldamento abitanti serviti/abitanti

               Potenza dei pannelli solari fotovoltaici
               installati sugli edifici comunali
               kW per 1000 abitanti

                                                                                                                Estensione dei pannelli solari termici installati
                                                                                                                                         sugli edifici comunali
                                                                                                                                         m2 per 1000 abitanti

            -100           -80           -60              -40         -20              0             20              40                60             80            100
                                                                                 Media totale
               Minore                              Minore: -100 ~ Maggiore +100 • Coefficiente di variazione ripercentualizzato                             Maggiore

                                                                                                                                                                          Città Sostenibili: Milano 19

Colori compositi
19.26 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 2
                                                                                           C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Il tema ambientale e la vivibilità urbana

                                      Nell’area riguardante l’efficienza energetica degli edifici, la città di Milano presenta valori discordanti: da un lato
                                      una quota di abitanti serviti dal teleriscaldamento significativamente superiore alla media nazionale, dall’altra una
                                      quota di pannelli solari (termici o fotovoltaici), installati negli edifici pubblici, inferiore alla media. Ne consegue
                                      un indice di sostenibilità ambientale che tendenzialmente si colloca al di sotto della media italiana.

                                      Il Comune di Milano, in accordo con il Piano Clima (PAES), sostiene il teleriscaldamento associato alla cogenerazione.
                                      In questo momento a Milano è presente una rete di teleriscaldamento che raggiunge i 143 Km complessivi e
                                      200.000 cittadini milanesi serviti, per un risparmio stimato di circa 250.000 tonnellate di CO2 all’anno.

                                      Tra i principali impianti di teleriscaldamento gestiti da A2A si possono citare Canavese, Famagosta e Figino, che,
                                      come evidenziato da A2A nel suo Bilancio di Sostenibilità, sono stati oggetto di una serie d’interventi di miglioramento.

                                      Un altro è quello che alimenta Tecnocity, nell’area Pirelli Bicocca, che fornisce tramite un impianto di trigenerazione:
                                      energia elettrica, calore, refrigerazione e acqua calda sanitaria. Nel complesso, gli edifici destinati al terziario
                                      (università, teatro, servizi alle persone e alle imprese) costituiscono circa il 60% della volumetria globale. Il rimanente
                                      40% sono edifici residenziali.
                                      Si stima che a regime “l’impianto fornirà teleriscaldamento a un milione e 400 mila metri cubi (fabbisogno termico
                                      44 MWt), teleraffrescamento a 800 mila metri cubi (fabbisogno frigorifero 20 MWf), e 6 MWt per la produzione
                                      dell’acqua calda sanitaria”.

                                      Entro il 2012, A2A si impegna a sviluppare il “Piano teleriscaldamento a Milano” con un aumento di 720 MWt,
                                      equivalenti a più 360.000 abitanti, ossia a 27 milioni di m3 in più. Per il 2020 l’obiettivo è di aumentare ulteriormente
                                      gli abitanti serviti portandoli a 730 mila mediante una potenza termica allacciata di 1.450 MWt. In termini di
                                      abbattimento di CO2 si tratterebbe di circa 73 ktonCO2/anno con un costo medio di abbattimento pari a -40€/ tCO2.

           20 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
19.26 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 3
                                                                                           C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

           Come visto diversi edifici pubblici a Milano sono ancora riscaldati con vecchie caldaie a gasolio e, come si evince
           anche dai dati, raramente finora hanno trovato spazio impianti solari sia termici, sia fotovoltaici.
           Per far fronte a questa indubbia criticità, il Comune di Milano all'inizio del 2010 ha pubblicato un bando complessivo
           di 2 milioni di Euro, che si rivolge a “scuole di tutti i livelli, ospedali e cliniche, centri sportivi e ricreativi, ma anche
           alle chiese e ai musei di Milano che potranno ricevere dal Comune fino a 200mila euro a fondo perduto per
           installare pannelli solari per la produzione di acqua calda e fotovoltaici, sostituire caldaie o isolare il proprio
           edificio con un cappotto coibentante, installare generatori di calore alimentati a gas naturale o pompe di calore
           e impianti geotermici”. Grazie a questo strumento sono stati sostituiti circa 180 impianti obsoleti e inquinanti.
           Nel PAES, si stima che entro il 2020 i pannelli fotovoltaici installati occuperanno a Milano. Nel PAES, si stima che
           entro il 2020 i pannelli fotovoltaici installati occuperanno a Milano una superficie di 300.000 m2 (+ 300% rispetto
           al 2005) per un potenziale abbattimento di CO2 parti a 26 ktonCO2/anno.

           Circa i Green Hospital e la sostenibilità ambientale degli ospedali, Milano presenta una situazione assolutamente
           virtuosa con strutture sia pubbliche, sia private di altissima eccellenza che operano già da tempo in regime di
           sostenibilità ambientale, specie nelle aree ristrutturate degli ospedali di Niguarda e San Raffaele.

           In particolar modo, tra i tanti, si distinguono due nuovi progetti:
           • il Cerba (Centro europeo di ricerca biomedica avanzata) che dovrebbe integrarsi in modo armonico all’interno
             del parco agricolo per una superficie complessiva di 620.000 m2, con un’architettura che massimizza il risparmio
             energetico, e un’area verde riqualificata e importante per estensione, tanto da occupare la metà di tutto il
             complesso ospedaliero (310.000 m2);
           • il Mario Negri con la nuova sede, inaugurata nel 2007, in Milano Bovisa, che si estende per circa 25.000 m2 di
             superficie e ospita laboratori che sviluppano nuove linee di ricerca.

           Secondo alcuni nostri interlocutori Milano dovrebbe ulteriormente sviluppare la sua vocazione di centro sanitario
           nazionale per diventare una vera e propria “città della salute”, ossia un polo di riferimento a livello mondiale per
           tutte quelle eccellenze mediche e farmaceutiche che sono, di fatto, già del capoluogo lombardo, ma che non sono
           ancora organizzate strategicamente in un progetto comune.

                                                                                                                                        Città Sostenibili: Milano 21

Colori compositi
19.26 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 4
                                                                                                  C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Il tema ambientale e la vivibilità urbana

                                      4.4. I trasporti
                                      Alla categoria dei trasporti fanno riferimento cinque indicatori base riferiti alle diverse aree della mobilità.

                                           Area “Trasporti”

                                           Fonte       Indicatore                             Misura                         Milano              Italia (*)

                                           ISTAT       Autovetture per standard               %                              Euro 0-I-II: 46%    Euro 0-I-II: 49%
                                                       emissivo                                                              Euro III: 25%       Euro III: 24%
                                                       2007                                                                  Euro IV: 29%        Euro IV: 27%

                                           ISTAT       Densità di reti (ferroviarie,          km per 100 km2                 Ferroviarie: 52     Ferroviarie: 18
                                                       metropolitana, tram, ecc)              di superficie comunale         Metropolitane: 28   Metropolitane: 0,6
                                                       2007                                                                  Tram: 98            Tram: 1,6
                                                                                                                             Autobus: 228        Autobus: 117

                                           ISTAT       Disponibilità aree pedonali            m2 per 100 abitanti            27                  32
                                                       2007
                                           ISTAT       Densità piste ciclabili - Indicatori   km su 100 km2                  37                  12
                                                       2007                                   di superficie comunale
                                           ISTAT       Domanda di trasporto pubblico          N° passeggeri annui            694                 88
                                                       nei comuni capoluogo                   trasportati dai mezzi
                                                       di provincia - 2008                    di trasporto pubblico
                                                                                              per abitante

                                          (*) media dei capoluoghi di provincia italiani

                                      La città di Milano, sugli indici riferiti alla mobilità sia pubblica che privata, presenta un profilo indiscutibilmente
                                      positivo, soprattutto connotato dalla presenza capillare ed estesa di reti sia tramviarie, sia metropolitane. Ne
                                      consegue che l’indice sintetico di sostenibilità è significativamente più performante rispetto alla media italiana.

                                      Il sistema del trasporto pubblico è gestito da ATM (Azienda Trasporti Municipalizzata) che da oltre 75 anni gestisce
                                      il servizio attraverso 4 modalità di trasporto: autobus, filobus, tram e metropolitana. Attualmente l’Azienda dispone
                                      di:
                                      • 74 Km di rete metropolitana con 729 motrici/carrozze;
                                      • 1.113,9 Km di rete automobilistica con 1.469 autobus;
                                      • 297,9 Km di rete tramviaria con 549 tram;
                                      • 41,4 Km di filovia con 155 filobus.

           22 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
19.26 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 5
                                                                                                                C    M     Y      CM   MY   CY CMY   K

            Area “Trasporti” • Variazione standardizzata del Comune di Milano rispetto al totale Italia

               Indice di sostenibilità ecologica
               Area “Trasporti”

               Autovetture per standard emissivo
               Euro IV: %

               Autovetture per standard emissivo
               Euro III: %

               Autovetture per standard emissivo
               Euro 0-I-II: %

               (autobus) km per 100 km2
               di superficie comunale

               (tram) km per 100 km2
               di superficie comunale

               (metropolitane) km per 100 km2
               di superficie comunale

               (ferrovia) km per 100 km2
               di superficie comunale

               Disponibilità aree pedonali
               m2 per 100 abitanti

               Densità piste ciclabili - indicatori
               km su 100 km2 di superficie comunale

               N° passeggeri annui trasportati dai mezzi di trasporto
               pubblico per abitante nei comuni capoluogo

            -100           -80           -60           -40            -20              0              20              40               60            80        100
                                                                                 Media totale
               Minore                              Minore: -100 ~ Maggiore +100 • Coefficiente di variazione ripercentualizzato                           Maggiore

           Nel complesso, nel 2008, ATM ha trasportato circa 650 milioni di passeggeri, facendo percorrere ai suoi mezzi la
           cifra astronomica di 146.744.780 di chilometri.
           Un giusto motivo di vanto per quest’azienda, che conferma la sua capacità imprenditoriale e di management, è
           che dal 1° gennaio 2008 ha ottenuto l’appalto della gestione della metropolitana di Copenhagen, 21 chilometri
           di linea completamente automatizzata, tra le più avanzate del mondo, premiata nel 2008 come la “Migliore
           metropolitana del mondo” e la “Migliore metropolitana d’Europa”.
           Allo scopo di ”fornire alla città un servizio che sia non solo efficiente ma anche e soprattutto eco-compatibile”,
           ATM nel 2008 ha aderito alla Campagna Europea per l’Energia Sostenibile - Sustainable Energy Europe - divenendone
           partner proprio grazie al progetto di revamping - cioè di ristrutturazione - dei mezzi della metropolitana.

                                                                                                                                                                     Città Sostenibili: Milano 23

Colori compositi
19.26 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 6
                                                                                          C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Il tema ambientale e la vivibilità urbana

                                      Da questa breve carrellata di dati forniti dall’azienda municipalizzata di Milano, appare chiaro che il trasporto
                                      pubblico gioca un ruolo fondamentale per il capoluogo lombardo anche dal punto di vista di un sempre minor
                                      uso dell’auto privata. E, in effetti, lo sviluppo del servizio pubblico fa sì che l’indice di motorizzazione milanese
                                      sia ora tra i più bassi d’Italia - 56 veicoli/abitanti*100 contro una media italiana di 61 veicoli/abitanti*100 - (fonte:
                                      ACI 2008), mentre solo 10/15 anni fa era tra i più alti.

                                      Per il triennio 2008-2011, ATM si propone di sviluppare, secondo il Rapporto per la sostenibilità 2008, una serie
                                      di progetti finalizzati al risparmio energetico che prevederanno una riduzione progressiva dei consumi energetici
                                      annui pari al 7,5%. In totale per il 2020, ATM prevede una riduzione del fattore emissivo dei suoi mezzi pari al 20%,
                                      che porterà a un potenziale abbattimento di 18 ktonCO2/anno. Ma più in generale si stima che lo sviluppo coordinato
                                      delle 4 modalità di trasporto pubblico “porterà a un incremento pari a 97 milioni di passeggeri annui, che produrrà
                                      un ulteriore potenziale abbattimento di 111 ktonCO2/anno”.

                                      La Provincia di Milano si sta impegnando fortemente nell’ottica di coordinare e attuare una serie di iniziative volte
                                      all’implementazione di tutte quelle forme di mobilità sociale che possono essere di sua competenza. In particolar
                                      modo sta concentrando i suoi sforzi sull’ampliamento della superficie di piste ciclabili che connettono Milano con
                                      i Comuni dell’hinterland (nei prossimi 5 anni si svilupperà una rete ciclabile di circa 400 Km). Tra queste particolare
                                      interesse suscita la pista di collegamento tra la stazione Milano Garibaldi (dove sorgerà il nuovo centro direzionale)
                                      e l’area Expo di Rho, soprattutto perché sarà “una vera pista Italica che si caratterizzerà per essere fortemente
                                      identificativa della capacità di creare bellezza e design della città di Milano”.

                                      Un’altra importante iniziativa promossa dalla Provincia di Milano è l’istituzione della figura del Mobility manager
                                      d’area il cui compito sarebbe di promozione e coordinamento di tutte le politiche e azioni rivolte alla mobilità
                                      cittadina in coordinamento con le realtà economiche presenti sul territorio.

                                      Mentre per il futuro, molti dei nostri esperti hanno vagheggiato un ritorno alla piena navigabilità dei navigli di
                                      Milano con natanti alimentati ad energia alternativa. A questo proposito è stata avviata nel 2009 una sperimentazione
                                      nella tratta di canale tra Milano e Trezzano che sebbene non competitiva da un punto di vista di velocità - “circa
                                      un’ora su un tragitto che in treno può essere affrontato in un quarto d’ora” - è sicuramente interessante da un
                                      punto di vista di sostenibilità e potrebbe essere anche un buon punto di partenza per estendere questo servizio
                                      ad altri canali. Secondo i nostri esperti l’apertura dei canali darebbe a chi visita Milano “la fotografia di una città
                                      diversa, lenta, romantica e perciò affascinante e attraente”.
                                      Tutte queste sono iniziative all’avanguardia, volte a razionalizzare il traffico cittadino che come vedremo è una
                                      delle cause principali del vero male che affligge la città di Milano: l’inquinamento atmosferico.

           24 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
19.26 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 7
                                                                                                                C    M     Y      CM   MY   CY CMY   K

           4.5. L’acqua
           Il macro indicatore relativo all’acqua si compone di due elementi che si riferiscono al consumo domestico e alle
           perdite in rete, in aggiunta alla presenza o meno di misure di razionamento.

            Area “Acqua”

            Fonte                  Indicatore                                                           Misura                              Milano        Italia

            ISPRA                  Acqua - Perdite di rete (differenza tra volume                       %                                   10%           31% (*)
                                   immesso ed erogato) - 2008

            ISTAT                  Consumo di acqua per uso domestico                                   m3 per abitante                     78            68 (**)
                                   per i comuni capoluogo di provincia - 2008

            ISTAT                  Adozione di misure di razionamento                                   presenza                            No            –
                                   nell’uso domestico dell’acqua - 2008

           (*) media delle 10 città oggetto d’indagine
           (**) media dei capoluoghi di provincia italiani

            Area “Acqua” • Variazione standardizzata del Comune di Milano rispetto al totale Italia

               Indice di sostenibilità ecologica
               Area “Acqua”

               Acqua - perdite di rete
               (differenza tra volume
               immesso ed erogato) %

               Consumo di acqua per uso domestico
               per i comuni capoluogo di provincia
               m3 per abitante

            -100           -80           -60           -40            -20              0              20             40                60            80        100
                                                                                 Media totale
               Minore                              Minore: -100 ~ Maggiore +100 • Coefficiente di variazione ripercentualizzato                           Maggiore

                                                                                                                                                                     Città Sostenibili: Milano 25

Colori compositi
19.26 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 8
                                                                                              C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

            Il tema ambientale e la vivibilità urbana

                                      Gli indici di sostenibilità ecologica riferiti all’acqua evidenziano una situazione tendenzialmente migliore rispetto
                                      alla media italiana, soprattutto per le contenute perdite della rete idrica milanese rispetto alla media nazionale.

                                      Il servizio idrico a Milano è gestito da MM (Metropolitana Milanese), soggetto interamente pubblico. Perciò l’acqua
                                      del capoluogo lombardo, a differenza di quanto accade in altre grandi città italiane dove la gestione è affidata a
                                      imprese private, è controllata interamente dal Comune.

                                      In particolare, alla rete idropotabile “sono complessivamente collegate circa 49.400 utenze; tale rete si estende
                                      per 2.352 km, attingendo alla falda sotterranea mediante un sistema di oltre 500 pozzi e 31 stazioni di pompaggio
                                      per un volume complessivo di 240 milioni di metri cubi d’acqua erogati all’anno”.

                                      Il volume di acqua immessa nel sistema fognario misto ammonta a circa 250 milioni di metri cubi. La raccolta delle
                                      acque che defluiscono dagli scarichi e dalle fognature si svolge lungo una rete fognaria che raggiunge uno sviluppo
                                      di 1.439 km e che assicura una copertura di 192,6 km2 di territorio.

                                      Per ciò che concerne il servizio di depurazione, a Milano sono presenti tre bacini scolanti, collegati a tre diversi canali
                                      ricettivi:
                                      • il Bacino Orientale, collegato al Fiume Lambro Settentrionale;
                                      • il Bacino Centro-Orientale, comunicante con la Roggia Vettabbia e il Cavo Redefossi;
                                      • il Bacino Occidentale, che defluisce nel Colatore Lambro Meridionale.

                                      Il sistema depurativo del Comune di Milano, che come visto è entrato a pieno regime solo nel 2006, serve
                                      complessivamente 2.550.000 abitanti equivalenti ed è articolato in tre poli: l'impianto Consortile di “Milano Peschiera
                                      Borromeo”; l'impianto di depurazione “Milano Nosedo” e l'impianto di depurazione di “Milano San Rocco” (Fonte:
                                      MM). Tale rete rispetta limiti allo scarico più restrittivi di quelli di legge e, soprattutto, l'acqua trattata viene riutilizzata
                                      in agricoltura permettendo così un risparmio notevole e una maggiore sostenibilità ambientale.

                                      Al fine di promuovere il consumo di acqua potabile, il comune di Milano ha aderito alla campagna nazionale di
                                      sensibilizzazione denominata “in Borraccia!” che, con l’utilizzo di borracce in alluminio riciclabile al posto delle
                                      bottiglie di plastica più inquinanti e meno riciclabili, si propone di comunicare la qualità e la bontà dell’acqua cittadina.
                                      Questa iniziativa che è stata collegata al censimento delle 418 “vedovelle” milanesi - come sono chiamate
                                      tradizionalmente le fontanelle sparse in città per il filo d’acqua continuo che ricorda il pianto delle vedove - ha
                                      permesso di promuovere non solo la qualità dell’acqua milanese, ma anche la sua estesa e capillare fruibilità.

           26 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
27-34 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 1
                                                                                         C   M   Y   CM   MY   CY CMY   K

           4.6.La raccolta rifiuti
           Il macro indicatore relativo all’area gestione dei rifiuti si compone di cinque indicatori riferiti soprattutto al recupero
           e alla differenziazione della raccolta, oltre ad un sesto elemento riguardante la classificazione del comune per il
           trattamento rifiuti.

            Area “Rifiuti”

            Fonte       Indicatore                                                 Misura                 Milano            Italia (*)

            ISTAT       Rifiuti urbani avviati ad impianti di recupero, per i      Kg per abitante        240               133
                        comuni capoluogo di provincia - 2007
            ISTAT       Rifiuti urbani avviati in discarica per i comuni           Kg per abitante        0                 353
                        capoluogo di provincia - 2007
            ISTAT       Raccolta differenziata dei rifiuti urbani per i comuni     %                      36%               29%
                        capoluogo di provincia - 2008
            ISTAT       Raccolta di rifiuti urbani per i comuni capoluogo di       Kg per abitante        578               616
                        provincia - 2008
            ISTAT       Classificazione Comune per trattamento rifiuti                                    Evoluto           –

           (*) media dei capoluoghi di provincia italiani

                                                                                                                                         Città Sostenibili: Milano 27

Colori compositi
27-34 MI 2-11-2010 13:20 Pagina 2
                                                                                                            C    M    Y   CM   MY   CY CMY     K

            Il tema ambientale e la vivibilità urbana

                                          Area “Rifiuti” • Variazione standardizzata del Comune di Milano rispetto al totale Italia

                                            Indice di sostenibilità ecologica
                                            Area “Rifiuti”

                                            Rifiuti urbani avviati a impianti di recupero,
                                            per i comuni capoluogo di provincia
                                            kg per abitante

                                                                                                                                                               Rifiuti urbani avviati in discarica
                                                                                                                                                          per i comuni capoluogo di provincia
                                                                                                                                                                                 kg per abitante

                                            Raccolta differenziata dei rifiuti urbani
                                            per i comuni capoluogo di provincia
                                            %

                                            Raccolta di rifiuti urbani
                                            per i comuni capoluogo di provincia
                                            Kg per abitante

                                          -100            -80         -60               -40         -20              0              20             40            60             80             100
                                                                                                            Media totale Italia                                               Maggiore Vs. Italia
                                           Minore Vs. Italia

                                                                                 Minore: -100 ~ Maggiore +100 • Coefficiente di variazione ripercentualizzato

                                      Analizzando i dati riguardanti la gestione dei rifiuti, la città di Milano presenta un profilo decisamente virtuoso
                                      rispetto alla media nazionale soprattutto in riferimento ai rifiuti avviati alla discarica che, di fatto, sono inesistenti,
                                      e alla raccolta differenziata che raggiunge un ottimo 36%. Di conseguenza l’indice di sostenibilità ambientale
                                      riferito all’area rifiuti di Milano propone valori significativamente superiori rispetto al resto d’Italia.

                                      Il ciclo della gestione rifiuti, affidato ad AMSA (gruppo A2A), è completamente integrato e va dalla raccolta
                                      differenziata porta a porta, alla termovalorizzazione tramite l’impianto Silla 2. Questo impianto, “ha una capacità
                                      pari a 450.000 t/a di rifiuti, con la potenza lorda installata (in uscita) di 59 MW elettrici in produzione semplice
                                      (45 MWe e 68MWt in cogenerazione). L’impianto (registrato EMAS), producendo energia elettrica e termica dalla
                                      combustione dei rifiuti, ha permesso di risparmiare oltre 70.000 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) l’anno”.
                                      La maggior parte dei nostri interlocutori ha sottolineato come questo termovalorizzatore sia all’avanguardia in
                                      Europa e, di fatto, sia l’impianto più controllato d’Italia per le emissioni prodotte. “Questo non vuol dire - come
                                      ha spiegato un esperto interpellato - che non ci sono emissioni nocive, ma che queste sono così trascurabili da
                                      essere sempre al di sotto, abbondantemente, dei limiti prefissati dalla legge. Inoltre bisogna considerare l’impianto
                                      anche in termini d’impatto ambientale generale: solo la funzione di teleriscaldamento ha permesso di togliere
                                      dalle case migliaia di caldaiette non sempre virtuose da un punto di vista ambientale”.
                                      A proposito un altro interlocutore ha aggiunto: ”Purtroppo in passato si sono fatti degli errori soprattutto nel voler
                                      bruciare tutto e, in effetti, i vecchi inceneritori erano diventati delle vere e proprie stufe che creavano disagio e
                                      inquinamento. Da qui derivava l’opinione contraria dei cittadini a Silla 2, ma una volta che si è comunicato
                                      correttamente e con onestà come era l’impianto e quali erano i suoi parametri di sicurezza, i cittadini contrari
                                      sono diminuiti sempre di più, tanto che adesso sono solo un’esigua minoranza”.

           28 Città Sostenibili: Milano

Colori compositi
Puoi anche leggere