BUDGET 2018 PIANO INDUSTRIALE 2019 - 2022 PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2019 2022 - Viterbo, novembre 2018

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BUDGET 2018 PIANO INDUSTRIALE 2019 - 2022 PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2019 2022 - Viterbo, novembre 2018
BUDGET 2018

                     PIANO INDUSTRIALE 2019 – 2022

   PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2019 - 2022

                                                                Viterbo, novembre 2018

E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.: Budget 2018 - Piano Industriale e Piano degli Investimenti 2019 - 2022
BUDGET 2018 PIANO INDUSTRIALE 2019 - 2022 PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2019 2022 - Viterbo, novembre 2018
BUDGET 2018

Come sarà ampiamente illustrato nel Piano Industriale 2019 – 2022 che segue, nell’esercizio 2018 l’organo
amministrativo, supportato dai collaboratori della Società, ha orientato i propri sforzi sia sulla gestione
dei contratti esistenti sia nell’individuazione e nella definizione di nuove iniziative idonee ad invertire il
trend del volume d’affari della Società che, in assenza di nuovi contratti, registrerebbe un significativo
ridimensionamento nei prossimi esercizi rendendo difficoltoso il raggiungimento di posizioni di equilibrio
economico-finanziario delle future gestioni (Figura n. 1).

               Andamento fatturato annuo senza concessione
                                  V.I.T.
  900.000,00
  800.000,00
  700.000,00
  600.000,00
  500.000,00                                                                                                     1

  400.000,00
  300.000,00
  200.000,00
  100.000,00
           -
                   2018        2019        2020        2021        2022           2023   2024    2025

Figura n. 1 (andamento dei ricavi stand alone in assenza della concessione VIT)

Alcune di tali iniziative di sviluppo sono attualmente in avanzato stato di definizione con i Soci committenti
cosicché, una volta acquisita l’approvazione assembleare, potranno essere contrattualizzate ed avviate.

Altre iniziative, sempre previa approvazione del piano industriale 2019 – 2022, necessitano di ulteriori
approfondimenti e valutazioni tecniche che saranno prontamente avviate una volta che i Soci avranno
convenuto sugli obiettivi di sviluppo che la Società intende perseguire nei prossimi esercizi.

Nell’esercizio 2018 ha rivestito una enorme importanza gestionale e strategica per la Società, la conferma
dell’affidamento, da parte della provincia di Viterbo, del Servizio di Verifiche degli Impianti Termici (VIT).

A partire dal 1 luglio 2018, infatti, con la Delibera di Consiglio provinciale n. 25 del 22 giugno 2018, il
servizio è stato affidato alla E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A. in regime di Concessione per otto anni

E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.: Budget 2018 - Piano Industriale e Piano degli Investimenti 2019 - 2022
BUDGET 2018 PIANO INDUSTRIALE 2019 - 2022 PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2019 2022 - Viterbo, novembre 2018
consolidando i precedenti affidamenti provvisori (dal 1 luglio 2015 al 30 giugno 2018 il servizio è stato
reso in modo parziale e mediante affidamenti temporanei).

L’affidamento in concessione del servizio VIT ha consentito alla Società, da un lato, di consolidare i livelli
occupazionali degli addetti al servizio prevedendone una crescita nei prossimi esercizi (Piano industriale
2019 – 2022) e, dall’altro, la stabilizzazione del fatturato della Società al livello dei precedenti esercizi
(Figura n. 2).

                 Andamento fatturato annuo con concessione
                                   V.I.T.
  1.200.000,00

  1.000.000,00

    800.000,00

    600.000,00

    400.000,00

    200.000,00
                                                                                                                       2
             -
                      2018        2019        2020        2021        2022        2023          2024       2025

Figura n. 2 (andamento dei ricavi stand alone incluso gli effetti della concessione VIT)

  1.200.000,00

  1.000.000,00

    800.000,00

    600.000,00                                                                             fatturato annuo senza VIT
                                                                                           fatturato annuo con VIT
    400.000,00

    200.000,00

             -
                   2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025

Figura n. 3 (andamento dei ricavi stand alone con e senza concessione V.I.T.)

Il budget 2018 che segue registra, pertanto, gli effetti economico – finanziari dei primi sei mesi di gestione
in concessione del servizio VIT (secondo semestre 2018) oltre alla gestione degli affidamenti in essere.

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2018

                          Esercizio                              426.617,64
                          Manutenzione                            89.670,51
                          Energia Elettrica                      404.433,37
                          Altri ricavi                            25.884,47
                          Ricavi totali                          946.605,99
                          Appalto lavori                       - 224.715,78
                          Appalto servizi                      - 14.946,60
                          Personale                            - 138.595,92
                          Altri costi diretti                  - 244.831,85
                          Opere in corso (quota)               - 99.440,82
                          Costi diretti totali                 - 722.530,96
                          primo margine industriale              224.075,03
                          Oneri finanziari                     - 7.733,88
                          Altri costi diretti                  - 7.733,88
                          margine di contribuzione               216.341,15
                          Organo amministrativo                   15.350,40
                          Collegio Sindacale                      13.520,00
                          Revisore legale                          5.200,00
                                                                                                            3
                          Rimborsi spese                           3.000,00
                          Totale costi organi sociali             37.070,40
                          Personale amministrativo                39.800,00
                          Collaboratori amministrativi            36.666,67
                          Consulenza amministrativa               18.720,00
                          Totali costi amministrativi             95.186,67
                          Consulenza tecnica                      47.839,96
                          Totali costi tecnici                    47.839,96
                          Costi e oneri varii                     10.000,00
                          Totali altri costi                      10.000,00
                           Totali costi generali                 190.097,03
                           EBITDA                                 26.244,13
                           Ammortamenti e Svalutazioni             9.000,00
                           EBIT                                   17.244,13

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Premialità 2018

È Prevista per il 2018 una politica incentivante per il solo Organo Amministrativo qualora:
   si riscontri il sostanziale mantenimento del Volume d’Affari della Società e l'avvio di un trend di
      crescita positivo dello stesso
     si mantenga il previsto risultato positivo netto di Bilancio;
     si ottengano le certificazioni ESCO e ISO 9001;
l’Assemblea approvi le linee strategiche di crescita contenute nel Piano Industriale e nel Piano degli
Investimenti 2019 - 2022.
L’incentivo approvato dall’Assemblea viene fissato, per l'esercizio 2018 in un importo netto pari alla
retribuzione annua netta del dipendente in forza con la retribuzione più bassa e sarà erogato nel mese
successivo a quello di approvazione del bilancio 2018.
Per gli anni successivi si rimanda alla politica incentivante per l’intera azienda, inserita del Piano
Industriale 2019 – 2022 (Premialità), i cui termini applicativi saranno definiti con il Comitato di controllo
analogo congiunto.

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PIANO INDUSTRIALE
                                                                              2019 – 2022

PARTE PRIMA

Signori Soci,

sottopongo al vostro esame il Piano Industriale 2019-2022, ricordando che la normativa vigente nonché
lo Statuto sociale prevedono che il modello di affidamento “in house providing” si realizzi attraverso
marcati e speciali poteri di indirizzo e controllo da parte dell’Assemblea degli Azionisti al fine di assicurare
il ricorrere del cosiddetto controllo analogo, cioè la situazione in cui l’Ente affidante (nel nostro caso
ciascuno degli Enti nella pluralità degli affidanti) opera come se si avvalesse della propria stessa struttura
interna. Attraverso l’esame e l’approvazione del Piano Industriale l’Assemblea degli Azionisti esercita la
funzione di indirizzo e programmazione. In questa sede l’organo amministrativo, specificando le linee di
intervento, concretizza le linee di indirizzo dell’Assemblea ed acquisisce il mandato ad operare secondo           5
quanto previsto nel Piano approvato.

Le linee metodologiche
Il Piano Industriale presenta le attività che l’organo amministrativo intende sviluppare nel triennio 2019 -
2022. Analizza e descrive l’idea imprenditoriale rispondente alle strategie aziendali, nel rispetto delle
valutazioni di fattibilità economico-finanziaria.

E’ stato sviluppato secondo un criterio di analisi dello scenario, del contesto competitivo, delle tecnologie
e delle risorse tecnico-economiche disponibili e rappresenta le linee strategiche e le azioni conseguenti
che si intende assumere.

Lo scenario nel quale opererà è caratterizzato da una molteplicità di variabili che sono analizzate e
correlate con l’utilizzo degli strumenti del Project Management.

I Soci di E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.
Lo Statuto sociale prevede che la Società sia completamente pubblica con una partecipazione
maggioritaria della Provincia di Viterbo (minimo 51%), una quota complessiva del 25% ripartita tra tutti i

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Comuni del territorio provinciale e una restante frazione che potrà essere acquisita da altri Enti pubblici
ma che viene detenuta dalla Provincia di Viterbo, analogamente alle quote inoptate da parte dei Comuni
del territorio provinciale.

Attualmente partecipano al capitale sociale di E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A. unicamente enti pubblici
appartenenti al territorio provinciale, con la distribuzione indicata nella tabella sottostante e ripartite
come segue:

Provincia di Viterbo: 89,05 %

Comuni della provincia di Viterbo: 10,95%

                                                                         Socio
                                  Ente              Attuale %
                                                                    SI           NO
                        PROVINCIA DI VITERBO         89,05%         X
                        COMUNI:
                        Acquapendente                 0,42%          X
                        Arlena di Castro              0,06%          X
                        Bagnoregio                    0,27%          X
                        Barbarano R.                  0,07%          X
                        Bassano in T.                 0,08%          X
                        Bassano R.                    0,31%          X
                                                                                                              6
                        Blera                         0,23%          X
                        Bolsena                       0,30%          X
                        Bomarzo                       0,11%          X
                        Calcata                       0,06%          X
                        Canepina                      0,22%          X
                        Canino                        0,37%          X
                        Capodimonte                   0,12%          X
                        Capranica                     0,40%          X
                        Caprarola                                                ○
                        Carbognano                    0,14%          X
                        Castel Sant'Elia              0,16%          X
                        Castiglione in T.             0,16%          X
                        Celleno                       0,09%          X
                        Cellere                       0,09%          X
                        C. Castellana                                            ○
                        Civitella d’Agliano           0,13%          X
                        Corchiano                     0,24%          X
                        Fabrica di Roma                                          ○
                        Faleria                       0,14%          X
                        Farnese                       0,13%          X
                        Gallese                       0,20%          X
                        Gradoli                       0,11%          X
                        Graffignano                                              ○
                        Grotte di Castro              0,21%          X

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Ente               Attuale %     Socio
                                                                    SI      NO
                       Ischia di Castro              0,18%          X
                       Latera                        0,07%          X
                       Lubriano                      0,07%          X
                       Marta                         0,25%          X
                       Montalto di Castro                                    ○
                       Montefiascone                 0,92%          X
                       Monte Romano                  0,14%          X
                       Monterosi                                             ○
                       Nepi                          0,56%          X
                       Onano                                                 ○
                       Oriolo Romano                 0,21%          X
                       Orte                                                  ○
                       Piansano                      0,16%          X
                       Proceno                       0,05%          X
                       Ronciglione                   0,57%          X
                       S. Lorenzo Nuovo              0,15%          X
                       Soriano nel C.                                        ○
                       Sutri                                                 ○
                       Tarquinia                                             ○
                       Tessennano                    0,03%          X
                       Tuscania                      0,57%          X
                       Valentano                     0,21%          X
                       Vallerano                     0,18%          X                                       7
                       Vasanello                     0,28%          X
                       Vejano                                                ○
                       Vetralla                      0,88%          X
                       Vignanello                    0,34%          X
                       Villa S. Giovanni             0,08%          X
                       Viterbo                                               ○
                       Vitorchiano                   0,23%          X
                       Tot. Comuni                   10,95%
                       TOT. PUBBLICO                100,00%

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I principali accadimenti nel periodo 2010-2017
Negli ultimi anni la Società ha operato in virtù del Piano industriale approvato nel 2015 e non ha ritenuto
opportuno modificarlo per diverse ragioni e fattori contingenti che andremo brevemente ad analizzare.

Inquadramento giuridico delle Società Pubbliche: in primo luogo occorre evidenziare come negli ultimi
anni la normativa e la giurisprudenza sia italiana sia comunitaria hanno più volte rivisto l’inquadramento
giuridico delle Società pubbliche e, conseguentemente, non è stato possibile programmare operazioni
industriali di medio o lungo termine.

Credit Crunch: in secondo luogo un fattore importante che ha ridotto la competitività di tutte le imprese,
segnatamente società pubbliche, è stata la restrizione dell’offerta di credito da parte degli intermediari
finanziari tradizionali – in particolare le banche – pur essendo in presenza di una forte domanda di
finanziamento.

Revisione della politica degli incentivi: contestualmente e conseguentemente alla crisi economico-
finanziaria iniziata nel 2007, il nostro Paese è stato interessato da interventi legislativi volti al
contenimento della spesa pubblica che hanno determinato, fra l’altro, il venir meno di gran parte degli
incentivi sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e sugli interventi di efficientamento
energetico. Questa condizione ha ovviamente avuto delle ripercussioni negative sul mercato delle
rinnovabili con una consistente riduzione degli investimenti nel settore anche da parte di investitori esteri.

Tecnologie nuove, mature e finanziabili: nel corso di questi ultimi anni la Società ha sempre mantenuto
un attivo interesse nei confronti del mercato tecnologico di riferimento al fine di appurare la disponibilità    8
di tecnologie innovative da porre a base dello sviluppo di progetti interessanti da proporre ai propri Soci.
Tuttavia le diverse tecnologie valutate, sia in ambito del risparmio energetico sia in quello della
produzione di vettori energetici da fonti rinnovabili, hanno evidenziato la necessità di un ulteriore sviluppo
della tecnologia e la necessità di verificarne la reale fattibilità tecnico-economica anche alla luce della
normativa via via vigente (es. progetto LED).

Necessità di supporto tecnico/economico agli Enti Locali Soci anche per sopperire alla riduzione, via via
crescente, dei trasferimenti statali.

La Spending Review 2013-2016
All’interno di un quadro socio economico come sinteticamente illustrato sopra, la Società ha comunque
operato al fine mantenere la continuità dei servizi in essere, ha portato a termine alcuni contratti e ha
dedicato con un crescente interesse ampio spazio alla verifica delle opportunità di risparmio energetico
attuabili nel settore della pubblica illuminazione.

Contemporaneamente sono state attuate politiche di riduzione delle spese che tenessero conto delle
indicazioni politiche di spending review; gli Amministratori della Società hanno provveduto ad effettuare
cospicui tagli ai costi aziendali dei quali si sintetizzano i risultati ottenuti:

Dismissione della sede in affitto, con trasferimento presso i locali della Provincia di Viterbo.
Risparmio annuo circa 15.000 Euro;

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vendita di una auto aziendale. Risparmio annuo pari a circa 800 Euro;

riduzione del numero dei collaboratori del settore tecnico da 9 a 1 con un risparmio annuo pari
a circa 100.000 Euro;

revisione dei compensi dei 2 collaboratori rimasti. Risparmio annuo circa 20.000 Euro;

ridefinizione del compenso dell’organo amministrativo, riducendolo da 33.000 Euro iniziali fino a
zero attraverso la sostituzione del Consiglio di amministrazione con la nomina di un
Amministratore Unico.

Per effetto degli interventi sopra rappresentati la spesa gestionale complessiva si è ridotta da circa
145.000 euro l’anno a circa 80.000 euro con una riduzione di oltre il 45%.

Tali decisioni di contenimento dei costi gestionali, dettate anche dall’incertezza sul ruolo delle Province,
se da un lato hanno consentito di ottenere i risparmi sopra indicati dall’altro hanno comportato un
progressivo allontanamento della società dalla propria mission in quanto, seppur raggiungendo un
costante equilibrio economico-finanziario mediante la stabilizzazione nel tempo dei livelli di fatturato,
non è stata in grado di contrattualizzare nuove iniziative (cfr. grafico allegato) e sostenere nel futuro
una crescita del volume dei ricavi.                                                                            9

                                                                                         € 1.600.000,00

                                                                                         € 1.400.000,00
      20
                                                                                         € 1.200.000,00

      15                                                                                 € 1.000.000,00

                                                                                         € 800.000,00
      10
                                                                                         € 600.000,00

                                                                                         € 400.000,00
       5
                                                                                         € 200.000,00

       0                                                                                 € 0,00
           2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

                                          contratti stipulati     fatturato

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I Contratti in corso
In considerazione di quanto precedentemente espresso, negli ultimi anni, si è sostanzialmente proseguito
con l’attività di gestione dei contratti in essere, ad eccezione di alcune isolate iniziative.

Gestione degli impianti di pubblica illuminazione: è proseguita l’attività in virtù di contratti/convenzioni
stipulati nel periodo 2003 – 2007, aventi durate previste tra i 10 e 20 anni e per i quali venne applicato il
meccanismo di Finanziamento Tramite Terzi per l’efficientamento degli impianti.

Sono ancora vigenti i contratti con i Comuni di:
Acquapendente
Canino
Faleria
Marciana Marina
San Lorenzo Nuovo

Mentre sono cessati quelli con i Comuni di:
Castel Sant’Elia
Grotte di Castro
Farnese                                                                                                         10
Marta
Vasanello

Sono attualmente vigenti anche contratti di Finanziamento Tramite Terzi stipulati tra il 2011 e 2012 per
la realizzazione di alcuni impianti fotovoltaici, per i quali in molti casi si provvede anche alla gestione
della manutenzione ordinaria e al monitoraggio a distanza:

Comune di Acquapendente
Scuola Media 20 kW
Capannoni comunali 80 kW

Comune di Bassano in Teverina
Sede Comunale 12 kW
Scuola/palestra 20 kW

Comune di Canino
Scuola media 10 kW + 25 kW

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Comune di Grotte di Castro
Scuola Elementare 18 kW + 18 kW

Comune di Monte Romano
Scuola Elementare 7 kW
Scuola Media 14 kW

Comune di Ronciglione
Scuola Elementare 10 kW

Provincia di Viterbo
Etruscan 11 kW
IPSTC Orioli di Viterbo 20 kW
IPSIA di Acquapendente 20 kW
Capannone Tuscanese 44 kW
Capannone Pratoleva 10 kW

Sono vigenti anche due contratti di Concessione del diritto di superfice per la realizzazione di due impianti
fotovoltaici da 200 kW a terra realizzati nel 2011, rispettivamente presso:

Comune di Acquapendente                                                                                            11
Loc.tà Campo Morino 199 kW

Comune di Celleno
Loc.tà Monte delle Zitelle 199 kW

Si è concluso con la stagione termica 2017-2018 il contratto di Finanziamento Tramite Terzi stipulato per
l’efficientamento delle centrali termiche del Comune di Bassano in Teverina. Era cessato nel 2017 un
analogo contratto con il Comune di Bomarzo, con il quale sono in corso le valutazioni di carattere tecnico-
economiche volte ad efficientare gli impianti di tutte le strutture comunali.

Con effetto dal 1° luglio 2015 è stato attivato il Servizio di Verifica degli Impianti Termici (VIT). In ragione
di tale affidamento e ai fini del servizio in oggetto sono state assorbite n° 4 figure professionali a tempo
indeterminato.

Con Delibera di GP n° 36 del 24/02/2015 la Provincia ha istituito l’Osservatorio sull’Energia della Provincia
di Viterbo, affidando alla E.S.Co Tuscia S.p.A., la realizzazione dei servizi dell’Osservatorio. Nel 2015 e nel
2017 sono stati pubblicati il Primo e il Secondo Rapporto dell’Osservatorio.

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La Due Diligence e gli adeguamenti normativi
Nel corso del 2016 la Provincia di Viterbo, socio di maggioranza, percependo il lento ma inesorabile
declino della società, ha affidato il governo societario ad un nuovo Amministratore unico (Ottobre 2016)
al fine di verificare il ricorrere delle condizioni per avviare un’azione di rilancio della società o di una sua
dismissione.

Nel corso del 2017, alla luce di quanto sopra e in ragione dei nuovi dettami normativi intervenuti nel 2016,
il Testo Unico sulle società partecipate (D. Lgs. 175/2016) e il Nuovo Codice degli Appalti pubblici (D. Lgs.
50/2016), è stato modificato lo statuto societario e ridefiniti gran parte degli aspetti normativi ed
amministrativi della società.

In particolare con l’Assemblea straordinaria del 23 giugno 2017 sono state approvate le modifiche
statutarie che consentono alla società di essere allineata ai dettami normativi in materia di società
pubbliche “in-house providing”.

Parallelamente, in occasione dell’approvazione del bilancio d’esercizio del 2016, la società ha avviato una
due diligence volta a verificare i bilanci degli ultimi anni. Tale scelta è stata dettata dalla necessità di
mettere in condizione l’organo amministrativo, prima, e i Soci, poi, di comprendere se la Società era
ancora in grado di offrire garanzie contabili – amministrative tali da consentire il rinovellamento di
operazioni finanziarie indispensabili per il rilancio societario. Operazione che, seppur richiedendo una
faticosissima azione di riordino delle partite in ingresso ed in uscita, consente oggi di affrontare il mercato
del credito con responsabilità e sufficiente solidità.
                                                                                                                   12
Il Debito ENEL e le implicazioni sulla gestione societaria.
Nel corso delle attività di verifica delle posizioni creditorie e debitorie della Società formatesi nel 2016 e
precedenti, propedeutiche all’approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31.12.2016, non è stato
possibile definire con certezza la partita debitoria nei confronti di Enel per le forniture di energia elettrica
agli impianti in gestione alla Società in quanto detto Fornitore non ha provveduto alla fatturazione né ha
fornito alcuna indicazione nonostante i ripetuti solleciti telematici e istanze presentate direttamente
dall’Organo Amministrativo della società agli uffici Enel di Roma fin dall’agosto 2017.

Conseguentemente il succitato debito verso Enel, stimato nel bilancio 2015 in euro 225.323,56 per fatture
da ricevere afferenti le forniture dal 01/08/2015 al 31/12/2015 è stato mantenuto in sede di chiusura del
bilancio d’esercizio al 31/12/2016 non essendo pervenuta, alla data di approvazione del bilancio 2016, da
Enel alcuna fattura né comunicazione a riguardo.

Occorre precisare che i fornitori di energia elettrica della Società, selezionati su piattaforma CONSIP,
succedutisi nell’ultimo triennio sono stati i seguenti:

Gala sino al 31/07/2015;

Enel dal 01/08/2015 al 31/12/2015;

Gala dal 01/01/2016 al 17/07/2017;

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Enel dal 18/07/2017.

L'attuale fornitura Enel è derivata dal fatto che E-distribuzione, società di distribuzione elettrica del
gruppo Enel, a causa del mancato reintegro da parte di Gala delle garanzie escusse, ha risolto con il
venditore Gala il contratto di accesso alla rete impedendogli di operare come venditrice di energia sulla
rete Enel dal 18 luglio 2017. Tale situazione ha costretto la Nostra Società ad accedere nel mercato di
maggior tutela con fornitore Enel in quanto, le mutate condizioni poste dalla stessa Enel per l’accesso al
più conveniente mercato libero in luogo di Gala imponevano, inspiegabilmente ed immotivatamente per
la nostra Società sempre solvente, di dover prestare una garanzia fidejussione bancaria di euro 96.600 per
ottenere la quale il nostro istituto bancario di riferimento, oltre al costo della fidejussione, ha richiesto
alla Società di vincolare un pari importo sui nostri conti con grave nocumento alla liquidità aziendale
indispensabile per il corretto svolgimento delle attività di istituto.

In ragione di ciò, nelle more dell’adesione ad una nuova convenzione Consip, dal 18/7/2017 la Società ha
dovuto optare per una fornitura Enel sul mercato tutelato.

In relazione a quanto sopra evidenziato, nel corso delle attività di chiusura dei dati contabili della Società
al 31/12/2017 sono pervenuti da Enel n. 571 documenti contabili (fatture e alcune note di credito)
portanti un inammissibile totale da pagare di euro 952.131,99.

Dalle verifiche effettuate dalla Società su quanto fatturato dal Fornitore Enel sono emersi una serie di
errori e incongruenze di fatturazione prontamente e più volte comunicate e contestate ad Enel a mezzo
posta elettronica certificata; i principali errori di fatturazione commessi da Enel possono essere
                                                                                                                 13
raggruppati nella seguente casistica:

doppia fatturazione relativa ai consumi del periodo dal 01/01/2016 al 17/07/2017 la cui fornitura era
garantita da Gala e non da Enel (forniture già fatturate da Gala e regolarmente pagate dalla Società).

doppia fatturazione Enel relativa a forniture relative a n. 19 Pod i cui contratti sono stati volturati a nome
dei Comuni proprietari degli impianti (precisamente Comune di Marta dal 01/01/2016 e Comune di
Farnese dal 1/7/2017);

conguaglio sui depositi cauzionali.

Enel, nuovamente e più volte sollecitata a riguardo, ha finalmente dato la disponibilità di interloquire
direttamente con l’Ufficio Enel Servizio Elettrico Nazionale di Perugia che, attraverso una serrata attività
di confronto, ha confermato formalmente il ricorrere degli errori di fatturazione e ha avviato i complessi
calcoli di conguaglio nonché l'attività di emissione delle opportune note di credito ad oggi non ancora
completata.

In relazione a tutto quanto sopra rappresentato, considerando l’entità degli importi in discussione con
Enel, si è ritenuto prudente e ragionevole predisporre il progetto di bilancio solo a valle della
formalizzazione da parte di Enel del riconoscimento dell’errata fatturazione e avvio delle procedure di
emissione delle note di credito.

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Solo alla data di redazione del presente progetto di bilancio, pertanto, la Società è stata in grado di stimare
con maggiore precisione l’errore di fatturazione di Enel e rilevare, con accettabile approssimazione, il
debito per fatture da ricevere dal sopra citato fornitore per i periodi di effettiva fornitura (dal 1/8/2015 al
31/12/2015 e dal 18/07/2017 al 31/12/2017) per un importo complessivo euro 386.435,80. Occorre,
comunque, precisare che alla data odierna l'Enel non ha ancora completato l'emissione delle opportune
note di credito.

In relazione di quanto sopra è intenzione della società denunciare tale comportamento di Enel all’Autorità
di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (A.R.E.R.A.) e, in funzione delle risposte dell’Autorità, avviare
un percorso che permetta di ottenere il ristoro dei danni subiti anche mediante l’avvio di apposite azioni
legali verso il Servizio Elettrico Nazionale S.p.A. (già ENEL Servizio Elettrico S.p.A.).

                                                                                                                  14

E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.: Budget 2018 - Piano Industriale e Piano degli Investimenti 2019 - 2022
PARTE SECONDA

PIANO DI ATTIVITA’ 2019-2022
Il piano industriale 2019-2022 di E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A. è espressione delle politiche pubbliche
dei soci in materia di energia e risparmio energetico del territorio provinciale di Viterbo.

Il piano si struttura attraverso 2 Obiettivi strategici e 3 Linee di intervento, articolate in 12 Azioni, coerenti
con gli indirizzi fissati dall’Assemblea per offrire servizi che rispondano al fabbisogno e alle richieste dei
Soci e del territorio.

Obiettivi
Il presente Piano Industriale pone obiettivi programmatici e gestionali sinteticamente riassumibili quali
RISPARMIO della spesa ed EFFICIENZA dei servizi:

                         RISPARMIO                             EFFICIENZA

Il Piano si prefigge di raggiungere tali obiettivi attraverso 3 linee strategiche di intervento:                     15

L’Efficientamento Energetico

La Riqualificazione Energetica degli edifici (Servizio Integrato E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.,)

Adeguamento Energetico & Sismico – Progetto AdES

Efficientamento degli Impianti Pubblica Illuminazione

Mobilità elettrica

Le Fonti Rinnovabili

Promozione e Sviluppo per i Soci

Promozione e sviluppo per i Privati

Riqualificazione degli Impianti

Gestione e manutenzione degli impianti

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I Servizi Tecnici e Amministrativi

Servizio Verifica Impianti Termici

Supporto alla gestione COSAP/TOSAP

Progettazioni

Altri servizi strumentali ai soci

IL PROGETTO “AdES” – Adeguamento Energetico e Sismico

L’ Efficientamento Energetico degli edifici
L’efficientamento energetico è la capacità di un sistema di riuscire a “fare di più con meno”, adottando le
migliori tecnologie/tecniche disponibili sul mercato e un comportamento più consapevole e responsabile
verso gli usi energetici. Questo implica dunque uno sfruttamento più razionale dell'energia, eliminando
sprechi dovuti al funzionamento e alla gestione non ottimale di sistemi semplici (motori, caldaie,
elettrodomestici) e complessi (edifici, industrie, mezzi di trasporto) sia a livello locale, sia di un intero
Paese.
                                                                                                                 16
Le pratiche di efficientamento energetico portate avanti dalla società, sono rappresentate da tutto il range
di azioni mirate alla programmazione, pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione, che
permettono un minore consumo energetico, garantendo una spesa minore ma raggiungendo comunque
il medesimo risultato finale.

Le pratiche per la salvaguardia del patrimonio energetico possono svolgere diverse funzioni e condurre a
numerosi vantaggi, potendo infatti fornire non solo un beneficio in termini economici ma ottenendo
anche una migliore qualità dei servizi offerti, grazie alle nuove tecnologie impiantistiche disponibili e alla
riduzione dei costi, con la possibilità di ricevere contributi economici considerevoli. Tutto ciò può essere
reso possibile affrontando il concetto di efficientamento energetico nel suo complesso, cioè non
limitandosi ad un mero aspetto quantitativo dell’energia utilizzata, ma grazie ad una evoluzione
qualitativa delle fonti, delle tecnologie e delle tecniche d’uso, è possibile giungere al duplice risultato di
un prodotto/servizio migliorato sia in termini di risparmio economico che di qualità.

L’Adeguamento Sismico degli edifici pubblici
È da evidenziare che le spese di adeguamento sismico degli edifici possono essere in parte recuperate
medinate la contestuale realizzazione di interventi di efficientamento energetico, creando un circuito
virtuoso che permetterà ai Comuni di porre in sicurezza sismica i propri edifici e recuperarne gli oneri
mediante il risparmio energetico conseguito negli anni successivi, cogliendo l’occasione di guardare
davvero al futuro.

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Su questi temi la Società costituisce il naturale interlocutore dei Soci, quale soggetto certificato dotato
delle competenze tecniche richieste per il buon esito di tali interventi che ha come mission quella di porsi
a supporto dei Comuni nel momento che sono proprio i Sindaci a dover decretare se gli edifici pubblici e
soprattutto le scuole (tutte, di ogni ordine e grado e anche le private) devono restare chiuse o aperte, ad
esempio, in caso di terremoto e che la manutenzione, la ristrutturazione e gli interventi di adeguamento
o miglioramento sismico delle scuole materne, primarie e secondarie inferiori sono a carico dei Comuni
e, per le scuole medie superiori, della Provincia.

Infatti, nonostante l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, che
introduceva l'obbligo di procedere alle verifiche di vulnerabilità sismica (Obbligo scaduto nel 2013 e
prorogato al 31 dicembre 2018 con il decreto-legge n. 55 del 29 maggio 2018 convertito in Legge n. 89 del
24 luglio 2018), da una recente indagine (rapporto Cittadinanzattiva 2018) si evince che solo l’8% degli
edifici scolastici sono simicamente adeguati e che, nonostante i finanziamenti messi a disposizione, se si
continua di questo passo ci vorranno più di cento anni per adeguarli tutti.

In Italia sono ben 19.000 gli edifici scolastici italiani, su 43.072 presenti sul territorio nazionale, che si
trovano in comuni a rischio sismico 1 e 2; che il 65% delle scuole è stato costruito prima dell'entrata in
vigore della normativa antisismica (1974) e che negli ultimi anni gli interventi di adeguamento sismico
effettuati sugli edifici, siti in queste zone, sono stati solo poco più del 5%.

D'altronde i Sindaci sanno benissimo che mentre l’OPCM del 2003 non prevede sanzioni e non implica
interventi, una volta effettuate le verifiche di vulnerabilità, il cui costo varia da un minimo di 3 mila euro
per una scuola piccola a 10-15 mila euro per edifici di medie dimensioni, in caso di verifica negativa e in
assenza di fondi adeguati non possono far altro che Ordinare l’inagibilità dei luoghi.                           17

Questo fa comprendere perché, nel rapporto pubblicato sugli esiti della stessa indagine, risulta che solo
per il 29% delle scuole è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica (obbligatoria entro fine
dicembre 2018), che solo il 9% degli edifici scolastici sono stati migliorati dal punto di vista sismico e che
solo il 5% sono stati adeguati sismicamente.

Il miglioramento sismico degli edifici scolastici del Lazio si ferma al3% dell’intero patrimonio scolatico
regionale (1/3 del già modestissimo 9% nazionale).

Ma a questa situazione di oggettiva criticità si potrebbe trovare rimedio, come già detto, tenendo
presente che, se si effettuano simultaneamente le opere di adeguamento sismico con quelle per
l’efficientamento energetico, i costi complessivi si riducono notevolmente e tra le contribuzioni pubbliche
disponibili e i risparmi energetici si potrebbero sviluppare dei progetti sulla base dei quali i Comuni
potrebbero trovare la copertura di tutte le spese necessarie.

In tale alveo la E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A. ha voluto proporsi come da supporto alla Provincia e ai
Comuni, introducendo le adeguate modifiche all’oggetto sociale che permettono, oggi, alla Società di
affiancare le Amministrazioni nelle verifiche energetiche e sismiche su tutti gli edifici pubblici (scuole,
uffici, biblioteche, ecc.) e attuare quanto necessario attraverso un piano d’azione che, nel cogliere le
sinergie di sistema, trova copertura economica nei finanziamenti disponibili e nei risparmi energetici.

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Per poter dare concrete risposte ai nostri Soci, in funzione della richiesta e in considerazione dell’enorme
mole di lavoro e dell’urgenza a provvedere, la Società potrà valutare anche l’opportunità di attuare azioni
di partenariato con soggetti tecnologici e finanziari da selezionare secondo le procedure di legge.

Il “Servizio Integrato Energia”

Avviare un processo di gestione energetica di un patrimonio immobiliare significa valutare i consumi
attuali degli edifici, la loro consistenza e lo stato di conservazione, definire degli obiettivi di miglioramento
e verificarli annualmente. Questo è il framework tracciato dalla norma UNI CEI EN ISO 50001:2011
“Sistemi di gestione dell’energia – Requisiti e linee guida per l’uso”, che stabilisce i processi per il
miglioramento dell’efficienza di utilizzo e consumo di energia all’interno di un’organizzazione,
indipendentemente dalle sue dimensioni.

Questi processi consentono un miglioramento continuo della prestazione energetica da parte
dell’organizzazione che lo adotta, grazie sia a una conoscenza più consapevole dei consumi e dei relativi
costi di approvvigionamento energetico, sia all’aumento dell’efficienza energetica attraverso la
pianificazione strutturata degli interventi, con obiettivi che devono essere monitorati e verificati nel
tempo.

Se, da un lato, i benefici derivanti dall’applicazione di questo approccio sono comuni a tutti i livelli,
dall’altro, la complessità di avviare questo tipo di processo aumenta con le dimensioni dell’organizzazione.
Per questo motivo, in Italia a fronte di 350 organizzazioni dotate di un sistema di gestione dell’energia,
si stima che solo una piccola parte (circa il 6%) siano pubbliche amministrazioni. (Indagine sui sistemi di
gestione dell’energia certificati ISO 50001 in Italia. FIRE 2016).                                                   18

In particolare, i principali problemi riscontrati nell’ambito della gestione energetica di un patrimonio
immobiliare sono legati alla grande mole di informazioni da raccogliere e gestire, alla difficoltà di definire,
con le risorse disponibili, gli obiettivi da raggiungere, pianificando gli interventi più vantaggiosi dal punto
di vista tecnico ed economico e la loro verifica nel tempo.

Da queste esigenze, nasce la necessità di dotare le pubbliche amministrazioni di un approccio strutturato
che le supporti in tutte le fasi del processo.

Su questa consapevolezza, fonda la propria offerta la E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A., il cui scopo è quello
di fornire ai propri soci una struttura in grado di valutare e riqualificare energeticamente gli immobili e di
dotarli di una serie di strumenti e procedure che permettano di avviare e portare avanti nel tempo un
processo di gestione energetica del loro parco immobiliare.

La Società propone di offrire ai propri soci uno o più servizi – Servizio Integrato Energia di E.S.Co.
Provinciale Tuscia S.p.A. - che contemporaneamente garantiscano all’Amministrazione di mantenere i
costi contenuti, al di sotto delle tariffe Consip, ma che rispondano ad esigenze specifiche e alle
caratteristiche del territorio interessato, superando le barriere della standardizzazione a cui risultano
vincolate le Convenzioni Consip, (durate contrattuali prestabilite, investimenti massimi ammessi,
capitolati standard, ecc). La Società offre un prodotto che partendo dagli standard della Convenzione
Consip, della quale ne garantisce il rispetto dei costi e la qualità dei servizi e delle forniture, parallelamente
risponde alle esigenze e alle peculiarità del territorio coinvolto e delle richieste specifiche dell’Ente.

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Il Processo del Servizio
Con il Servizio Integrato Energia la società è in grado di offrire una serie di prestazioni che indicativamente
possono essere riassumibili nei seguenti punti:

Diagnosi energetica con individuazione di sprechi, inefficienze ed usi impropri e definizione di un progetto
di massima dei possibili interventi di miglioramento dell’efficienza energetica;

Verifica della rispondenza alla normativa vigente degli impianti e indicazione degli interventi per la messa
a norma e successiva garanzia di rispondenza ai requisiti;

Elaborazione di studi di fattibilità con analisi tecnico-economica delle soluzioni più appropriata da
adottare;

Progettazione degli interventi da realizzare;

Individuazione di eventuali finanziamenti pubblici e supporto all’accesso ai fondi;

Reperimento di finanziamenti per l’investimento presso istituti bancari;

Realizzazione degli interventi, con l’acquisto delle apparecchiature richieste, installazione, messa in
                                                                                                                    19
esercizio e collaudi;

Finanziamento dell’intervento, con recupero dell’investimento effettuato in proprio tramite i risparmi
conseguiti nei costi di esercizio storicamente sostenuti dall’ente (“Finanziamento Tramite Terzi”);

Esercizio degli impianti garantendone la resa ottimale, con la gestione degli approvvigionamenti
energetici;

Monitoraggio degli impianti e verifica delle prestazioni e risultati conseguiti.

Stima economica
Per fornire una valutazione economica del potenziale volume d’affari collegato al servizio di
riqualificazione energetica/sismica del patrimonio immobiliare dei propri Soci, sono stati determinati o
stimati i seguenti fattori:

il numero complessivo degli immobili pubblici di proprietà dei Comuni e della Provincia di Viterbo sono
stati stimati pari a 283 così determinati. Gli immobili scolastici statali complessivi sono 43 (fonte:
Provveditorato agli Studi di Viterbo), mentre gli altri immobili pubblici (uffici, biblioteca, palestra, piscine,
ecc.) Comunali e provinciali, vengono stimati pari a circa 240.

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è stata già effettuata la verifica di vulnerabilità sismica per il 29% degli edifici pubblici e siano stati già
effettuati interventi di migliorato sismico per al 9% e solo il 5% è stato già adeguato sismicamente.

Il costo medio di un intervento per la sola riqualificazione energetica è stato stimato pari a circa 1.000.000
€/cad, mentre un intervento che comprenda anche l’adeguamento sismico è stimato pari a 3.000.000
€/cad;

È stato ipotizzato che l’80% degli immobili considerati (226) possa richiedere interventi di riqualificazione
energetica e di questi il 50% (113) abbia anche la necessità di un adeguamento sismico, la stima economica
complessiva prevede una spesa pari a:

                    Azione                          Immobili        Costo medio              Costo
                                                   interessati        unitario
 Solo efficientamento energetico                       113          € 1.000.000          € 113.000.000
 Eff.to energetico + Adeguamento sismico               113          € 3.000.000          € 339.000.000
 Costo Complessivo                                                                       € 452.000.000

Considerata la mole, l’importanza e l’urgenza delle attività da porre in essere, si ritiene fondamentale la
possibilità di avviare azioni di partenariato con operatori tecnico – finanziari in grado di supportarci in
questa ed altre iniziative similari.                                                                              20

Considerati i termini statuiti dalla legge “Madia” sugli affidamenti “in house” e quanto dettato dal codice
degli appalti in termini di trasparenza e legittimità delle operazioni che si intenderebbe porre in essere, si
ritiene fondamentale potersi avvalere immediatamente del supporto di una struttura legale –
amministrativa in grado di fornirci tutti gli elementi necessari per poter proporre ed assumere decisioni
legittimamente possibili ed economicamente vantaggiose.

Sulla base delle risultanze di tale analisi propedeutica, d’intesa con il comitato di indirizzo e controllo
analogo si stabiliranno le relative procedure che l’organo amministrativo dovrà seguire a tal proposito.

Le Fonti di cofinanziamento e il partenariato
La peculiarità dell’offerta di E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A. con i contratti EPC (Energy Performance
Contract), prevede che gli oneri del finanziamento siano in capo alla Società.

In ragione dell’interesse che le Amministrazioni pubbliche ci riserveranno, sarà definita e/o integrata al
meglio la strutturazione della società al fine di poter dare risposte rapide ed efficaci alle richieste.

Al momento ed in considerazione delle attuali capacità finanziarie della Società, si può è prevedibile che
nel breve periodo, fino al raggiungimento di una soglia di indebitamento stimata in 2,5 – 3,0 Ml di Euro,

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potranno essere sufficienti i finanziamenti diretti da parte di Istituti Bancari unitamente a misure di
cofinanziamento per l’efficientamento energetico delle strutture pubbliche quali:

Conto Termico 2.0;

Fondi Europei FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) ed FSE (Fondo Sociale Europeo),
recepiti dai Programmi Operativi Nazionali (PON) e Regionali (POR);

Fondi BEI;

Fondo Kyoto

Oltre quelli messi a disposizione per il miglioramento e l’adeguamento sisimico.

Tuttavia per poter fornire risposte rapide ed esaustive a tutti i Soci, la Società può prevedere il ricorso a
rapporti di partenariato con altri operatori del settore da selezionare attraverso le procedure previste
dalle normative vigenti.

Il Servizio E.S.Co. all’interno del Servizio Integrato Energia
Il Servizio “E.S.Co.” è inteso come servizio finalizzato alla realizzazione di interventi di riqualificazione
energetica e al successivo controllo e monitoraggio dei risparmi conseguiti; fanno parte del servizio la
Certificazione Energetica degli immobili e la Diagnosi Energetica.                                               21

La società, inoltre, garantisce il Servizio di reperibilità e pronto intervento.

I Servizi e le relative forniture vengono erogati in modo da contenere il più possibile i costi e garantire:

i Livelli dei Servizi attesi in termini di comfort ambientale (temperatura, umidità relativa, ricambi d’aria,
illuminazione, ecc.), massima disponibilità ed efficienza degli impianti e sicurezza per le persone e le cose;

gli obiettivi di risparmio energetico, attraverso la razionalizzazione e la riqualificazione del sistema
edificio/impianto e la diminuzione delle emissioni inquinanti e la conseguente riduzione dell’impatto
ambientale;

le economie derivanti dalla stipula di un singolo contratto a fronte dell’erogazione di una molteplicità di
servizi (progettazione, finanziamento, installazione, etc.);

il superamento delle eventuali carenze progettuali, gestionali o normative.

Tutti i Servizi sono remunerati attraverso il pagamento di un canone forfettario nel quale sono ricompresi
tutti i servizi pattuiti.

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Preme nuovamente sottolineare che non esiste un’unica formula contrattuale ma è sempre
conveniente concordare di volta in volta l’oggetto e le peculiarità del contratto e il relativo capitolato,
in base alle esigenze e alle opportunità offerte dal mercato.

                                                                                                              22

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Gli Impianti di Pubblica Illuminazione
I progetti di efficientamento di E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A., applicati alla Pubblica Illuminazione, sono
essenzialmente incentrati nella sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con apparecchi a LED, con il
contestuale adeguamento normativo degli impianti, la riqualificazione tecnologica del servizio offerto,
con particolare attenzione alla valorizzazione artistica dei siti di pregio.

La sostituzione con apparecchi a LED consente risparmi nell’ordine del 60% che grazie al meccanismo del
Finanziamento Tramite Terzi, con una durata contrattuale di 15 anni, consente di effettuare circa 800 Euro
di investimento per punto luce.

Con il Servizio di Pubblica Illuminazione (Servizio Luce E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.,) la società offre
ai propri soci una serie di servizi e prestazioni preliminari che permettono di verificare, prima della stipula
contrattuale, le effettive esigenze e costruire la proposta tecnico-economica più opportuna per l’Ente.

In particolare il processo di affidamento del Servizio di illuminazione pubblica ad E.S.Co. Provinciale Tuscia
S.p.A. si articola nelle seguenti Fasi:
Fase 1: E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A., a seguito di un audit preliminare, presenta una proposta
           tecnico-economica di massima (gratuita per l’Ente);
Fase 2: a seguito di un pre-affidamento da parte dell’Ente, NON IMPEGNATIVO, la società redige il
           PRIFAC (Piano Regolatore dell’Illuminazione Funzionale e Artistica Comunale) ed il progetto
           definitivo accompagnato dalla proposta economica. Sempre in questa fase la E.S.Co. Provinciale
           Tuscia S.p.A., d’intesa con l’Amministrazione, installa alcuni corpi illuminanti che possano
                                                                                                                  23
           consentire all’Amministrazione e alla popolazione interessata di comprendere preventivamente
           l’effetto del cambiamento proposto;
Fase 3: se la proposta viene accolta favorevolmente, l’Ente affida il Servizio con procedura diretta “in
           house” providing.
Fase 4: la E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A., realizza le verifiche impiantistiche propedeutiche all’avvio del
           servizio (es. messa a terra degli impianti, corrosione alla base dei pali, ecc) e redige il progetto
           esecutivo da sottoporre all’approvazione dell’Ente.
Fase 5: a progetto esecutivo approvato avvia l’esecuzione dei lavori proposti ed approvati in
           autofinanziamento ed assume formalmente il Servizio di Illuminazione Pubblica.

Ovviamente per poter finanziare i lavori, la società aprirà delle linee di credito con primari istituti bancari
che saranno chiamati a confrontarsi con E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A. già dalla seconda fase.

La Società ha già avviato tali percorsi con diversi Soci e in particolare con i Comuni di Vallerano e Canino
con i quali ci si è dovuto fermare alla Fase 3 in quanto è necessario acquisire l’approvazione del presente
Piano Industriale da parte dell’Assemblea anche per poter attivare i canali di finanziamento con gli Istituti
di Credito.

Al momento la Banca Monte di Paschi di Siena, la Banca di Credito Cooperativo di Roma e Banca Intesa
San Paolo hanno manifestato la disponibilità a finanziare tali investimenti.

Con i Comuni di Celleno e di Faleria si è già conclusa la Fase 1 di prevalutazione, mentre si sta avviando il
percorso con il Comune di Tuscania e Sutri.

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Nel breve periodo la società sta comunque mantenendo la gestione degli impianti per i quali sono ancora
vigenti i contratti.

Per il comune di San Lorenzo Nuovo è stato concordato una proroga di 6 mesi al contratto scaduto il 30
settembre 2018 per poter dare modo alla Società ed al Comune di determinarsi in un nuovo affidamento
che seguirà le linee sopra riportate.

L’offerta economica
Nella tabella successiva vengono forniti i valori degli indicatori principali che rappresentano l’entità della
valutazione tecnico-economica della progettazione sottoposta all’approvazione rispettivamente del
Comune di Vallerano e Canino.

Le proposte economica sono state formulate tenendo conto che le Amministrazioni comunali dovranno
confrontarle con l’analoga offerta presente sul mercato degli acquisti in rete CONSIP (Servizio Luce).

Per questa ragione sono state adottate le medesime metodologie di valutazione dei costi adottando però
una durata contrattuale di 15 anni rispetto al limite massimo di 9 anni del contratto CONSIP.

La società si impegna ad assumere la gestione del servizio per 15 anni con uno sconto rispetto ai prezzi a
base d’asta Consip del 31,30%, sconto superiore di quello applicato dall’attuale fornitore CONSIP per il
Servizio Luce - lotto 5 (Lazio esclusa Roma).

Per le opere realizzate la società si impegna ad adottare le stesse modalità di definizione dei prezzi e la
stessa scontistica applicata dall’attuale fornitore CONSIP per il Servizio Luce - lotto 5 (Lazio esclusa Roma).   24

Attraverso un’attenta gestione delle commesse la società si propone di mantenere una marginalità del
10% per Spese Generali + 12,5% per Utili d’Impresa che, pur rimanendo all’interno degli standard di legge,
consentirà di acquisire le risorse necessarie per assicurare un adeguato “leverage” finanziario.

Il progetto del Comune di Vallerano - Quadro di sintesi
Nella tabella successiva vengono riportati i dati di sintesi dell’offerta tecnico-economica relativa al
progetto del Comune di Vallerano (tutti gli importi sono da intendersi al netto dell’Iva):

   N° punti luce                                                                             612
   Durata contrattuale                                                                      15 anni
   Canone annuo complessivo                                                             €   50.883,87
   Canone complessivo (15 anni)                                                         € 763.258,05
   Importo totale delle attività proposte al netto della scontistica applicata          € 318.977,17
Che determina, per il Comune, un Canone annuo complessivo di € 80.262,01 IVA inclusa per 15 anni di
affidamento del servizio di Illuminazione Pubblica a E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.

La proposta di affidamento del Servizio di Illuminazione Pubblica per il Comune di Vallerano genera un
Canone annuo inferiore di circa € 100 rispetto ai costi dell’attuale servizio (valutati in € 81.789,55) e
consente di realizzare interventi di efficientamento energetico, messa in sicurezza, ammodernamento e

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manutenzione straordinaria per un importo complessivo di € 486.326,98 IVA inclusa (al netto degli sconti
applicati).

Il progetto del Comune di Canino - Quadro di sintesi
Nella tabella successiva vengono riportati i dati di sintesi dell’offerta tecnico-economica relativa al
progetto del Comune di Canino (tutti gli importi sono da intendersi al netto dell’Iva):

  N° punti luce                                                                        1.044

  Durata contrattuale                                                                 15 anni

  Canone annuo complessivo                                                        € 120.351,31

  Canone complessivo (15 anni)                                                    € 1.805.269,55
  Importo totale delle attività proposte al netto della scontistica
                                                                                  €   537.521,40
  applicata

Che determina, per il Comune, un Canone annuo complessivo di € 146.828,59 IVA inclusa per 15 anni di
affidamento del servizio di Illuminazione Pubblica a E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.

La proposta di affidamento del Servizio di Illuminazione Pubblica per il Comune di Canino genera un
Canone annuo inferiore di circa 11.880 Euro (- 7,5%) rispetto ai costi dell’attuale servizio (valutati in €
158.709,97) e consente di realizzare interventi di efficientamento energetico, messa in sicurezza,            25
ammodernamento e manutenzione straordinaria per un importo complessivo di € 655.776,10 IVA inclusa
(al netto degli sconti applicati).

Il progetto del Comune di Celleno - Quadro di sintesi
L’offerta tecnico-economica rivolta al Comune di Celleno si differenzia rispetto allo standard delle
offerte di ESCo Tuscia nelle quali è generalmente previsto che per durate contrattuali pari a 15
anni venga ricompreso nel canone, quindi a carico della società, una percentuale di lavori pari al
12,5 % del canone complessivo. Nel caso specifico tale importo sarebbe stato pari ad euro
72.589,28 netto Iva (88.558,92 Iva inclusa) e sarebbe rimasto un extra-canone pari a 103.441,29
€ oltre Iva.

Si ritiene opportuno invece, nel caso di specie, offrire una percentuale del valore degli Interventi
ricompresi nel Canone, pari al 30,31% del Canone complessivo, che porterebbe a zero l’extra
canone e che permetterebbe di ricomprendere, nel canone, l’intera somma per lavori pari a
176.030,57 netto Iva (214.757,29 Iva inclusa).

Tale azione di particolar riguardo, deriva dal fatto che nell’anno 2012 la società ha realizzato, con
illegittimo affidamento in house, per conto del Comune di Celleno 4 impianti fotovoltaici,

E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.: Budget 2018 - Piano Industriale e Piano degli Investimenti 2019 - 2022
interamente pagati dal Comune e soggetti ad un contributo regionale di importo stimato pari a
€ 110.000.

Tale illegittimo affidamento, derivato solamente da errori procedurali, ha comportato nel 2017
la revoca formale del finanziamento regionale con conseguente danno per le casse comunali.

Difronte a tale situazione ed alla più che probabile soccombenza della società in caso di avvio di
una procedura giudiziaria (paventata) da parte del Comune, si è ritenuto più che vantaggioso
proporre all’Amministrazione una scontistica che garantirebbe alla Società di mantenere
comunque l’equilibrio finanziario dell’operazione e al Comune di affidare il servizio allo stesso
canone attuale, ottenendo maggiori investimenti a fronte di una malleva nei nostri confronti per
di danni derivati dalla revoca del summenzionato finanziamento regionale.

Nella tabella successiva vengono riportati i dati di sintesi dell’offerta tecnico-economica (tutti gli importi
sono da intendersi al netto dell’Iva):

  N° punti luce                                                                            439

  Durata contrattuale                                                                   15 anni

  Canone annuo complessivo                                                            € 38.714,28

  Canone complessivo (15 anni)                                                       € 580.714,20
  Importo totale delle attività proposte al netto della scontistica                                              26
                                                                                     € 176.030,57
  applicata
  Valore Interventi compresi nel Canone per il Servizio Luce                         € 176.030,57
  Percentuale sul Canone complessivo stimato del Servizio Luce, del
                                                                                        30,31%
  Valore degli Interventi compresi nel Canone
  Importo stimato per le attività Extra-Canone per il Servizio Luce                    €     0,00

Che determina, per il Comune, un Canone annuo complessivo di € 47.231,42 IVA inclusa per 15 anni di
affidamento del servizio di Illuminazione Pubblica a E.S.Co. Provinciale Tuscia S.p.A.

L’offerta economica garantisce a Comune di mantenere la spesa annua invariata, di rientrare
completamente del mancato finanziamento e di realizzare interventi di efficientamento energetico, per
un importo complessivo di € 214.757,29 IVA inclusa (al netto degli sconti applicati).

Prospettive del Servizio
Sulla scorta dei dati di sintesi rappresentati nei paragrafi precedenti è possibile stimare il volume d’affari
che potrebbe generale il progetto IP qualora venisse ulteriormente esteso sul territorio provinciale ed
extra provinciale.

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