30 APRILE: FESTA DEI DATORI DI LAVORO

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30 APRILE: FESTA DEI DATORI DI LAVORO
Nr. 9       8 Maggio 2021

           30 APRILE: FESTA DEI DATORI DI LAVORO
In un paese libero tutti possono auto celebrarsi, anche i datori di lavoro. Tuttavia, l'iniziativa sopra
citata ha anche un retrogusto sgradevole. Se si esamina l'ultimo anno, l'HDS e l'HGV hanno
probabilmente dato l'impressione di trascinare la politica e non viceversa. Quotidianamente i mass
media dedicano ampio spazio a queste associazioni. Il vittimismo è perciò indifendibile.
Probabilmente siamo difronte a un tentativo di fare pressione sulla politica nella fase di
distribuzione dei soldi europei. I problemi dei lavoratori e dei pensionati, invece, ricevono molta
meno attenzione. Le loro preoccupazioni sono almeno altrettanto importanti per il buon
funzionamento dell'economia, soprattutto nel periodo post-pandemico. Per questo sarebbe
importante riconoscersi alla pari, altrimenti un confronto positivo è difficilmente attuabile. Tuttavia,
                           alcuni degli slogan dell'iniziativa non vanno necessariamente in questa
                           direzione. Si sottolinea che i datori di lavoro si assumono la responsabilità
                           del lavoro e del benessere, come se i dipendenti fossero apparentemente
                           solo i beneficiari. Senza i dipendenti, però, i datori di lavoro
                           raggiungerebbero presto i loro limiti. Alcuni obbiettivi tra l'azienda e la
                           forza lavoro, come l'interesse a mantenere il proprio lavoro, possono essere
                           anche comuni. Tuttavia, gli interessi sono molto diversi, di solito anche
                           contrapposti. Possiamo anche essere tutti sulla stessa barca, ma anche sulle
navi ci sono un armatore, un capitano, ufficiali e marinai con ruoli e interessi diversi. Lo stesso
avviene nella società, dove bisogna possibilmente trovare un equilibrio tra il tornaconto delle
aziende e i dipendenti, confrontandosi in modo aperto e paritario. Poi ci si dimentica che il modello
di datore di lavoro a cui si fa riferimento spesso non esiste più. Chi è esattamente l'imprenditore in
aziende multinazionali con una struttura sociale complessa e con dinamiche proprie? Fondi, banche
e azionisti privati o pubblici difficilmente corrispondono al profilo richiamato. E anche le
cooperative creano posti di lavoro. L'obiettivo dell'iniziativa, in definitiva, è stato elevare le piccole
imprese locali in Alto Adige ad asse, attorno al quale ruota tutto: lavoro, prosperità, benessere
sociale e, in qualche misura, la società stessa. Il messaggio alla politica, ma anche al mondo del
lavoro, è chiaro. Bisogna stabilire delle priorità nella distribuzione dei benefici, che devono andare
a chi si assume certe responsabilità. Attirando poi l'attenzione su di sé proprio il 30 aprile, si
indebolisce anche la visibilità dei lavoratori per il Primo Maggio. Indirettamente si danno in
anticipo risposte alle richieste dei lavoratori. La discussione ruota poi continuamente su un
futuribile progetto comune, di cui però non si nota quasi nulla nella realtà. Possiamo solo sperare
che i lavoratori ritrovino presto le radici del Primo Maggio 1890. Il Primo Maggio deve essere
festeggiato, ma non dovrebbe essere declassato solo a un’iniziativa per fare discorsi celebrativi o
per organizzare una festa campestre.
                                                                                       Alfred Ebner
30 APRILE: FESTA DEI DATORI DI LAVORO
PENSIONI, ECCO LE NOSTRE PROPOSTE
Il 4 maggio il Segretario Generale della Cgil Stefano Landini con i Segretari di Cisl e Uil, in video
conferenza su facebook, hanno presentato la piattaforma unitaria chiedendo al governo di avviare il
confronto sulla riforma, troppe volte rinviato. I Segretari nazionali hanno sollecitano nuovamente il
ministro del lavoro Andrea Orlando, che invece continua a temporeggiare.
Flessibilità per scegliere
Occorre estendere la flessibilità nell’accesso alla pensione, permettendo alle lavoratrici e ai
lavoratori di poter scegliere quando andare in pensione, senza penalizzazioni per chi ha contributi
prima del 1996, a partire dai 62 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.
Proposta sostenibile considerando che le future pensioni saranno liquidate prevalentemente o
esclusivamente con il calcolo contributivo. Vanno ridotti i vincoli che condizionano il diritto alla
pensione e che penalizzando i redditi più bassi. Bisogna, inoltre, modificare l’attuale meccanismo
automatico di adeguamento delle condizioni pensionistiche alla speranza di vita.
Sostenere i più deboli
Come sostegno concreto alle categorie più deboli (disoccupati, invalidi , care giver, lavori gravosi e
usuranti) vanno garantite strutturalmente condizioni più favorevoli per accedere alla pensione a tutte
queste categorie, a iniziare da quelle che rientrano nell’Ape sociale. La platea dei lavori gravosi
e usuranti andrà sensibilmente allargata sulla base di dati oggettivi che attestino il diverso rapporto
tra attività lavorativa svolta e speranza di vita.
Donne e lavoro di cura
Gli interventi normativi di questi ultimi anni hanno equiparato i requisiti per la pensione di
vecchiaia fra uomini e donne, quando invece rimangono ancora profonde le differenze fra i due
generi nel mercato del lavoro, nei percorsi professionali e nella distribuzione del lavoro di cura in
ambito familiare. Il lavoro di cura va riconosciuto provvidenzialmente almeno di un anno ogni
cinque, e anche 12 mesi di anticipo pensionistico per ogni figlio o a scelta della lavoratrice una
maggiorazione del coefficiente di trasformazione.
Una pensione di garanzia per i giovani
Per tutelare i giovani, il lavoro povero e quello discontinuo, andrebbe introdotta nel sistema
previdenziale pubblico una pensione contributiva di garanzia per assicurare a tutti un assegno
pensionistico dignitoso, anche attraverso il ricorso alla fiscalità generale.
Previdenza e assistenza
Separazione delle due voci che danno una rappresentazione fuorviante della spesa pensionistica.
L’apposita Commissione preposta all’analisi della spesa previdenziale e assistenziale è inattiva da
tanti mesi. Ma, non interessa ad alcuna forza parlamentare avere una corretta descrizione
dell'effettiva spesa pensionistica italiana?
Montanti contributivi
È necessario prevedere nel sistema contributivo una valorizzazione del montante contributivo o del
coefficiente di trasformazione.
I fondi pensione
Secondo Cgil, Cisl, Uil è necessario rilanciare le adesioni alla previdenza integrativa negoziale, da
anni sostanzialmente stagnanti.
Tutelare le pensioni in essere
                                 Va garantita la tutela dei redditi da pensione, particolarmente
                                 colpiti in questi anni, attraverso il rafforzamento e l’ampliamento
                                 della “quattordicesima”, una minore tassazione fiscale (che sui
                                 pensionati italiani pesa il doppio rispetto alla media europea) e il
                                 ripristino della piena rivalutazione delle pensioni. Vanno parificate
                                 le condizioni di accesso al Tfr e Tfs tra settore pubblico e settore
                                 privato. Inoltre, è necessario intervenire sulla prescrizione
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contributiva dei lavoratori della pubblica amministrazione che devono essere messi in condizione di
verificare la propria situazione previdenziale, ancora oggi incompleta e non corrispondente
all'effettiva carriera lavorativa. Solo così si possono tutelare i lavoratori dal rischio di perdere
periodi di contribuzione con gravi danni sulla futura pensione.

         INPS CHIEDE RESTITUZIONE SOMME
     INDEBITAMENTE PERCEPITE – INTERVENTO SPI
                    NAZIONALE
Il sindacato nazionale ha incontrato la Dirigenza Inps per verificare le pratiche di indebito giunte ai
pensionati in questo periodo. Hanno fatto presente che ad alcune con quote di reversibilità non è
stato applicato quanto disposto dall’Inps stesso. Ovvero, i titolari di pensione di reversibilità e di
reddito da lavoro che acquisiscono il diritto a pensione (al fine di evitare la duplicazione del reddito
influente),l’Inps aveva disposto che ai fini della liquidazione o della ricostituzione delle prestazioni
collegate al reddito già in godimento si doveva considerare come reddito di riferimento solo il
maggiore tra quello da lavoro dipendente percepito nell’anno precedente e quello da pensione
dell’anno in corso. L’INPS ha riconosciuto l’errore per questi casi. Abbiamo quindi sollecitato la
pubblicazione urgente di un messaggio per chiarire alle sedi territoriali dell’Istituto la corretta
modalità. Abbiamo quindi chiesto all’Istituto, anche in considerazione della giurisprudenza
favorevole, di ampliare il criterio anche alle pensioni dirette con decorrenza precedente al 2016. I
dirigenti dell’Istituto ci hanno detto che faranno un ulteriore approfondimento. In considerazione
del numero di indebiti che rientrano in questa tipologia, abbiamo espresso all’Istituto la necessità di
provvedere per questi casi alla ricostituzione d’ufficio. Ci è
stato assicurato che sarà fatto il possibile per incrociare i dati
per intercettare i casi da ricostituire e trasmettere le liste alle
sedi territoriali sollecitandole a provvedere alle ricostituzioni
d’ufficio. Tenuto conto che diverse posizioni sicuramente non
saranno intercettate, e quindi non saranno ricostituite d’ufficio,
il consiglio è di presentare domanda di ricostituzione.
Abbiamo chiesto chiarimenti per i titolari di due o più
pensioni di reversibilità. In tale fattispecie, infatti, quando trova applicazione la norma di
salvaguardia (redditi influenti di poco superiori al limite della fascia precedente), la pensione di
reversibilità non viene ridotta nella misura percentuale prevista, ma la riduzione è pari alla
differenza tra il reddito influente posseduto dal titolare e il limite di reddito della fascia
immediatamente precedente. Pertanto, non essendo la riduzione della pensione di reversibilità
proporzionale all’importo della prestazione, l’applicazione della tabella F per ogni singola
reversibilità determina il raddoppio della trattenuta. Abbiamo sostenuto che, al fine di evitare
disparità di trattamento, sarebbe opportuno applicare la tabella F sommando le pensioni di
reversibilità. Secondo i dirigenti dell’INPS la legge (art. 1, comma 41, legge 335/95) prevede
l’applicazione della tabella F su ogni singola reversibilità. Su nostra insistenza ci è stato assicurato
che provvederanno a fare un approfondimento.
Abbiamo anche chiesto chiarimenti, relativamente al cumulo della pensione di reversibilità
con altri redditi, sulle modalità di applicazione della tabella F nei rari casi di pensione di
reversibilità ripartita tra ex coniuge e coniuge superstite. L’Istituto ha preso tempo per fare degli
approfondimenti.
Per quanto riguarda le lettere di indebito che stanno arrivando, come avrete avuto modo di
vedere, nel testo si specifica che con nota successiva saranno comunicate le modalità di restituzione
delle somme percepite indebitamente, il cui importo sarà calcolato tenendo conto delle varie leggi
in materia, fra cui la norma che prevede che le somme indebite devono essere recuperate al netto
delle imposte fiscali, abbiamo chiesto informazioni circa i tempi dell’invio. Al riguardo l’INPS ci
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ha informato che è stata raggiunta un’intesa con l’Agenzia delle entrate, che dal prossimo mese
sono previsti i primi i primi test di nettizzazione degli importi da recuperare e che subito dopo
dovrebbero partire le lettere con l’indicazione dell’importo netto da restituire e le relative modalità
di recupero.
Per concludere abbiamo richiesto all’INPS l’apertura di un tavolo tecnico sugli indebiti con
l’obiettivo di approfondire la complessa normativa che regola la materia e per migliorare e
arricchire le informazioni contenute nei relativi provvedimenti di indebito, anche al fine di fornire al
pensionato che riceve il provvedimento tutte le informazioni necessarie circa la tipologia di
prestazione percepita indebitamente e il periodo a cui si riferisce. L’INPS ha condiviso la nostra
richiesta ed il tavolo tecnico sugli indebiti avrà avvio subito dopo la definizione dell’applicazione
dell’art. 150 (nettizzazione).

                                    NOTIZIE DA INPS
Pensionati: il cedolino di pensione di maggio 2021
 Il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai
pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale
importo può variare. L’Istituto riporta le informazioni sul cedolino della pensione di maggio 2021.
Modello 730/2021 con sostituto d’imposta INPS: il manuale d’uso
 Nell’ottica di una efficace collaborazione tra Agenzia delle Entrate, Consulta Nazionale dei CAF e
INPS, tesa ad evitare disagi ai contribuenti e rendere più efficienti le operazioni di presentazione
della dichiarazione dei redditi, l’Istituto rende disponibile il manuale d’uso per soggetti abilitati
all’assistenza fiscale CAF e Professionisti.
Attestazioni fiscali per il pagamento degli oneri da riscatto, ricongiunzione o
rendita: Le attestazioni fiscali dei versamenti effettuati nel 2020 per gli oneri da riscatto,
ricongiunzione o rendita sono visualizzabili e stampabili nel Portale dei Pagamenti del sito
dell’Istituto.
Tentativo di truffa tramite phishing
                L’Inps avvisa tutti i suoi utenti che è tuttora in corso un tentativo di truffa tramite e-
                mail di phishing che, sfruttando apparenti comunicazioni da parte dell’Istituto,
                invitano a scaricare e compilare un modulo allegato per accedere a benefici di
                salvaguardia per mitigare i disagi economici causati dalla pandemia. L’INPS invita
                pertanto tutti gli utenti a diffidare di comunicazioni che propongano di scaricare
                eventuali allegati, in quanto finalizzate a sottrarre fraudolentemente dati anagrafici
oppure relativi a carte di credito e/o conti bancari o postali.
Finanziamenti da estinguersi dietro cessione fino al quinto delle pensioni
Con un messaggio l’Istituto informa che per migliorare i servizi telematici offerti e renderli più sicuri,
nell’ambito dei finanziamenti erogati ai pensionati INPS da parte di banche/società finanziarie e poi
rimborsati mediante cessione di quote fino al quinto della pensione, sono state attivate nuove funzioni
telematiche nell’area personale MyINPS del portale istituzionale.
Fusione per incorporazione di UBI Banca (ABI 03111) in Intesa Sanpaolo S.p.A.
(ABI 03069): A tutti i correntisti UBI Banca che transitano nella nuova banca verrà attribuito un
nuovo codice IBAN. I beneficiari di prestazioni non pensionistiche, il cui conto transita nella banca
incorporante, dovranno effettuare la variazione dell’IBAN attraverso i sistemi telematici INPS.
L’INPS continuerà comunque a disporre i pagamenti sulle vecchie coordinate bancarie in proprio
possesso, per ulteriori 12 mesi. Nulla cambia, invece, per il pagamento delle pensioni in virtù degli
accordi contrattuali con le banche interessate. Pertanto, ove il titolare di pensione mantenga in vigore
il rapporto bancario oggetto di trasferimento, non dovrà essere effettuata alcuna comunicazione di
variazione dell’IBAN, in quanto l’accredito delle pensioni verrà automaticamente disposto sul nuovo
IBAN.
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Certificato di pensione 2021 (c.d. modello ObisM)
Il certificato di pensione (modello ObisM) viene pubblicato ogni anno tenendo conto delle attività
di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, necessarie per consentire il
pagamento delle stesse. L’aggiornamento non viene predisposto per le prestazioni di
accompagnamento a pensione (APE Sociale, assegni straordinari, “isopensioni”) che, ad eccezione
dell’indennizzo commercianti, non avendo natura di trattamento pensionistico non vengono
rivalutate ogni anno. L’Istituto illustra le novità e riepiloga le informazioni analitiche contenute nel
Certificato di pensione 2021. L’INPS, infine specifica che a decorrere dal 2021 il certificato di
pensione verrà messo a disposizione in modalità dinamica e, pertanto, le informazioni saranno
allineate ai dati aggiornati alla data della richiesta.
Pensioni: i criteri generali per tutti i trattamenti
L’Istituto mette a disposizione degli utenti il nuovo dossier “Criteri generali per la pensione” nel
quale si potranno consultare tutte le informazioni sui requisiti previsti, nel 2021, per andare in
pensione. Le indicazioni contenute nella nuova sezione riguardano tutti i trattamenti pensionistici del
sistema italiano, i requisiti richiesti ai lavoratori in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre
1995 e ai lavoratori in possesso di anzianità contributiva dal 1° gennaio 1996, la finestra utile per
andare in pensione e il cumulo dei periodi

PIÙ INCENTIVI ALL’ASCENSORE CHE AIUTA DISABILI
                   E ANZIANI
Se in assemblea non si raggiunge la maggioranza prevista dalla legge, ciascun condomino può
procedere direttamente, se l’innovazione non lede il diritto degli altri di fare uso delle parti comuni
dell’edificio. Se poi in assemblea non si raggiunge la maggioranza prevista dalla legge, ciascun
condomino può procedere direttamente, in base al diritto che gli deriva dall’articolo 1102 Codice
civile in tema di uso particolare del bene comune, senza la necessità di ulteriori pronunciamenti.
Esiste in ogni caso un “principio di solidarietà condominiale” che pesa nelle decisioni che i condomini
devono assumere quando nell’edificio vivono o transitano disabili o anziani. Dal 1° gennaio 2021,
inoltre, è possibile beneficiare del superbonus 110% anche per installare ascensori e montacarichi.

   UN PRIMO SEGNALE POSITIVO VERSO UNA LEGGE
          SULLA NON AUTOSUFFICIENZA
Le misure contenute nel Pnrr possono gettare, infatti, le basi per la definizione di una legge
nazionale che fissi i livelli essenziali delle prestazioni e assicuri servizi e sostegni adeguati e
uniformi su tutto il territorio nazionale, legge che era da lungo tempo invocata e rivendicata dalle
nostre Organizzazioni sindacali. Bisognerà valutare nel
dettaglio come questi primi elementi contenuti nel Pnrr si
svilupperanno. Per questo chiediamo al Governo di aprire
subito un confronto con i Sindacati confederali e dei
pensionati. In diversi punti del Piano nazionale di ripresa
e resilienza ritroviamo l’esigenza di occuparsi della
condizione di non autosufficienza delle persone anziane, in
particolare attraverso il rafforzamento dei servizi
sociosanitari territoriali e dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo di nuove tecnologie come la
telemedicina e la riforma delle Rsa. L’obiettivo, che condividiamo nel profondo, è quello di evitare
l’ospedalizzazione degli anziani, di individuare la casa come il primo luogo della cura e di favorire
il più possibile la loro autonomia e indipendenza. Si tratta di un primo segnale positivo nei confronti
delle persone che rappresentiamo e seguiremo con particolare attenzione tutto l’iter del Piano
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nazionale. Riteniamo inoltre imprescindibile che, all’interno della riforma fiscale prevista in
accompagnamento alla realizzazione del Piano, sia compresa una riduzione della pressione fiscale
anche ai pensionati.

               PETIZIONE CONTRO EVASIONE FISCALE
Cgil, Cisl, Uil sostengono la petizione «Stop all'evasione fiscale ora!»
Una petizione online rivolta ai governi europei, al Parlamento europeo e alla Commissione europea
per impedire "alle multinazionali di nascondere alla pubblica opinione la loro evasione fiscale" e fare in
modo "che paghino la loro giusta parte di tasse". Ha già raggiunto oltre 120mila firme e ha il sostegno
                                           di Cgil-Cisl-Uil. È importante far sentire la nostra voce
                                           per chiedere all'Europa una decisa presa di posizione anche
                                           contro l'elusione fiscale, soprattutto all’interno dei Paesi
                                           dell’Unione. Per questo invitiamo tutte le pensionate e i
                                           pensionati a firmare la petizione ‘Stop all’evasione fiscale ora!',
                                           sostenuta anche dalla Confederazione europea dei sindacati. Per
                                           impedire alle multinazionali di nascondere alla pubblica opinione
                                           la loro evasione fiscale e garantirsi che paghino le tasse, un passo
                                           necessario è quello di assicurare che le aziende comunichino
                                           correttamente dove hanno profitti e dove pagano le tasse. Inoltre,
è fondamentale che si stabilisca l'obbligo di dichiarare i guadagni e imposte pagati in tutti i Paesi in cui
hanno sedi. Un processo di cooperazione in materia fiscale che rischia di essere ostacolato
dall’opposizione di alcune nazioni, ma per il quale occorre battersi sconfiggendo ipocrisie e
opportunismi. Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, guadagna oltre 13 milioni di dollari all'ora. Ma la sua
azienda non paga quasi nessuna tassa in Europa. Per aggirare le regole e intascare miliardi alcune aziende
come Amazon occultano i loro profitti nei luoghi più nascosti, i cosiddetti paradisi fiscali. Noi paghiamo
la nostra giusta parte di tasse. Quindi, perché Amazon e altri giganti digitali non dovrebbero farlo? Se
saremo in migliaia a sostenere l'appello potremmo far pendere l'ago della bilancia a nostro favore prima
del voto decisivo tra poche settimane. Danimarca, Lituania, Olanda e altri Paesi li stanno sfidando
sostenendo una legge che li costringerebbe a fare proprio questo. La Francia e un gruppo di altri paesi
dell'Ue vogliono annacquare l'ambizione di questa legge. Sottoscriviamo l’appello cliccando su “
petizione online” che sta all’inizio della comunicazione.

 PRIMA CASA SOSTEGNO DELLA PROVINCIA NEL 2021
             PER 57 MILIONI DI EURO
La Giunta ha approvato la delibera riguardante le agevolazioni edilizie per il 2021. Con tale
decisione vi è la messa a disposizione di 57 milioni di euro, di cui 39,8 milioni di euro saranno
utilizzati per contributi a fondo perduto per nuove costruzioni e acquisto di prime case, 17 milioni
di euro saranno messi a disposizione per ristrutturazioni. I restanti 5 milioni di euro saranno messi a
disposizione per altre misure di finanziamento (ad esempio per sostegni nel caso di calamità
naturali, disagio sociale o per rimuovere le barriere architettoniche). I fondi erogati dalla Provincia
sono considerati contributi a fondo perduto che non devono essere rimborsati dai cittadini. Il 94,8%
dei contributi sono destinati a cittadini dell’Unione Europea, mentre il 5,2% è destinato a cittadini
non comunitari.

 IPES: 378 APPARTAMENTI SARANNO ASSEGNATI NEL
                      2021
30 APRILE: FESTA DEI DATORI DI LAVORO
Da tempo siamo intervenuti sull’Ipes per aver rallentato
                                 l’assegnazione di nuovi alloggi. Grazie ai piani di modernizzazione
                                 che stanno per essere realizzati l’IPES, nel 2021 saranno messi a
                                 disposizione per i cittadini dell'UE complessivamente 327
                                 appartamenti (pari all’86% del totale), 51 appartamenti (pari al
                                 14%) saranno invece riservati ai cittadini extra-UE.

       ORARI DI TRENI E BUS PER IL 2022 CHIESTO IL
                 PARERE DEGLI UTENTI
                                               Coinvolgere direttamente le cittadine e i cittadini nel
                                               processo di aggiornamento e adeguamento degli orari
                                               di autobus e treni in servizio sul territorio altoatesino.
                                               Questo l'obiettivo dell'iniziativa promossa dalla
                                               Provincia anche per il 2022 dopo il successo dello
                                               scorso anno, quando arrivarono ben 400 segnalazioni.
                                               Dal 1° al 15 maggio, dunque, gli utenti del trasporto
pubblico locale possono scrivere una mail all'indirizzo 2022@altoadigemobilita.info, e l'Ufficio
provinciale trasporto persone provvederà a raccogliere e valutare proposte e richieste di modifica di
orari e percorsi. L'obiettivo di questa iniziativa è quello di avviare un processo partecipativo con gli
utenti del servizio di trasporto pubblico locale, in modo tale da renderlo più vicino alle esigenze
della popolazione e da ridurre al minimo le piccole incongruenze che possono essere presenti
negli orari e nei percorsi.

                                 RIABBRACCIAMOLI
Sono rimasti chiusi più a lungo di tutti, da oltre un anno e nonostante i vaccini, gli anziani delle Rsa
non hanno ancora potuto rivedere i loro cari. Alcuni, i più fortunati, li hanno stretti attraverso un
lenzuolo di plastica; la maggior parte non ricorda neanche più com’è un viso familiare. La loro
lunga lontananza dagli affetti potrebbe finire tra qualche giorno, entro maggio, quando nel decreto
Aperture verrà inserito un emendamento che consentirà il ritorno delle visite dei parenti ai propri
cari nelle Rsa

 CI HA LASCIATI UN GENIO UMILE CHE HA SALVATO
                    IL MONDO
Una gravissima forma di diabete ha ucciso Daniel Kaminsky a soli 42 anni. Kaminsky è l’esperto di
sicurezza informatica che un giorno s’è reso conto che Internet era stato inventato con un colossale
buco del quale incredibilmente nessuno si era accorto. C’era un difetto di progettazione nel
meccanismo tramite il quale chi scrive un indirizzo di un sito digita delle lettere e quelle lettere
diventano un numero e quel numero ci porta appunto al sito che abbiamo richiesto. Un
                             malintenzionato avrebbe potuto dirottare il traffico altrove.
                             Pensavamo di entrare nella nostra posta elettronica? Nel nostro conto
                             bancario? Amazon? PayPal? No, saremmo finiti sul sito duplicato da
                             un hacker, felice di svuotarci dei nostri dati, dei nostri soldi, eccetera.
                             Non è successo grazie a Kaminsky, genio umile che ha salvato il
                             mondo senza che il mondo gli dicesse nemmeno grazie, famoso
30 APRILE: FESTA DEI DATORI DI LAVORO
soltanto tra chi s’intende di tecnologia e ignorato dai miliardi di utenti di internet. A tre anni prese a
trafficare col computer, a quattro imparò da solo a programmare, a undici violò le difese del
Pentagono, qualcuno di noi ricorda questo fatto che suscitò tanto scalpore, con la differenza che
quando fu scoperto e minacciato di essere tagliato fuori da internet (allora era per pochissimi)
mamma Kaminsky gelò il ministero della Difesa dicendo “facciamo così, ci scusiamo e per
punizione gli tolgo l’accesso alla Rete per tre giorni. Se non vi va bene scrivo ai giornali spiegando
che siete così incapaci da farvi violare i computer da un bambino di 11 anni”. Così nacque una
carriera straordinaria nel settore tecnologico, stroncata in età scandalosamente giovane. Quando
qualcuno gli chiese se non fu tentato di tenere per sé la sua scoperta, visto che avrebbe potuto
diventare ricco oltre ogni immaginazione, miliardario, e/o ricattare il sistema prendendo in ostaggio
internet, Kaminsky disse semplicemente che non ci aveva neanche pensato, che era giusto riparare
un sistema progettato per far viaggiare foto di gatti e non milioni di miliardi di dollari, e che
comunque sarebbe stato brutto costringere la mamma ad andarlo a trovare in prigione.

  NEL 2021 SI PUÒ MORIRE A 22 ANNI FAGOCITATI DA
                    UN TELAIO?
Luana D’Orazio, morta in una fabbrica tessile in provincia di Prato, a Montemurlo. Ci sono due
operai, stanno lavorando, a un tratto uno di loro si gira e scopre che la giovanissima collega non c’è
più, è stata inghiottita dalla macchina. Come 85 anni fa avveniva a Charlie Chaplin nella celebre
                                         sequenza di “Tempi moderni”. Ma si può in tempi moderni?
                                         Con le leggi anti infortuni, con gli addetti alla sicurezza, con
                                         gli ispettori? Tanti gli interrogativi. A quando risale l’ultimo
                                         controllo sui macchinari? E perché la macchina non si è
                                         fermata appena ha percepito un corpo (sì, un corpo)
                                         estraneo? Perché non esistevano meccanismi di allarme?
                                         Perché non c’erano fotocellule? Perché mancavano
                                         telecamere? Perché non c’era un blocco istantaneo
                                         d’emergenza del telaio, azionabile da chi ci lavora? Come è
possibile che in presenza di un tale rischio nessuno controllasse il ciclo produttivo? Come accettare
che anche oggi si parli di “valutare se si sia trattato di un errore umano”, ignorando che la sicurezza
sul lavoro deve preservare soprattutto da quelli? I dipendenti dell’azienda erano consapevoli del
pericolo? Luana aveva ricevuto adeguata formazione sull’uso dell’orditoio? Non basta indignarsi. Il
2 febbraio è morto Sabri Jaballah sotto una pressa, anche lui in una fabbrica tessile del pratese.
Possiamo sperare che nel Recovery Plan ci siano contributi urgentissimi per mettere in sicurezza chi
lavora? Mentre stavo scrivendo questo articolo la tv ha comunicato che un altro operaio a Busto
Arsizio è stato schiacciato da un tornio meccanico. Da gennaio sono 250 i lavoratori che hanno
perso la vita sul lavoro. Abbiamo un gravissimo problema di sicurezza, le norme ci sono, quella che
manca è la loro applicazione. Occorre più controllo, non si può continuare a rimanere ciechi e sordi.
Fino a quando la nostra coscienza potrà accettare che “la vita” sia subordinata al profitto?
                                                                                           Gastone Boz
Appuntatevi questa data: avremo gli
                                                 interventi dei due autori: Ilaria Romeo e
                                                 Andrea Ranieri, nonché di
                                                 Günther Rauch ( Segretario dell’ AGB -
                                                 Cgil dal 1979 al 1993), di Cristina Masera (
                                                 Segretaria della Cgil-AGB), di Alfred
                                                 Ebner ( Segretario Spi-LGR) e
                                                 probabilmente del Presidente della
                                                 Fondazione Di Vittorio Fulvio Famoni.

  NON SERVE VENIRE IN UFFICIO - TELEFONACI PER
              UN APPUNTAMENTO

                                         BOLZANO: ENRICO AUFDERKLAMM 335 680
                                         4321 - ELIDA ERIOLDI 342 753 0224 –
                                         GABRIELLA RELLA 342 122 5688 – LORA
                                         WEISSENEGGER 340 335 6206 –
                                         LAIVES : MIRCO ZARDO 340 957 6957 –
                                         STEFANO CANDIOLI 346 858 3851 –
                                         BASSA ATESINA: ELIO SCOTTINI 338 860 0817
                                         –
                                         MERANO: GIUSI GIARIZZO 335 757 8235 –
                                          BRESSANONE: WALTER BERNARDI 335 560
                                         2232 -
                                         VIPITENO: KURT UNTERLEITNER 338 884
                                         9370 –
                                         BRUNICO: MAIR RICHARD 347 223 9526 –
                                         PER E-MAIL: Patrizia.Ravagnani@cgil-agb.it

Redazione: Gastone Boz – Alfred Ebner – Josef Perkmann
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