COSTRUIAMO IL WELFARE DEI DIRITTI SUL TERRITORIO - 4ª EDIZIONE I CAMBIAMENTI NELLE FAMIGLIE SEGUITE DAI SERVIZI ABITAZIONE SOCIALE: DATI E BISOGNI ...
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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano Costruiamo il Welfare dei Diritti sul Territorio – 4ª edizione I cambiamenti nelle famiglie seguite dai Servizi Abitazione sociale: dati e bisogni Uso di sostanze psicotrope, la vergogna e la colpa № 3 / 2019 Prospettive Sociali e Sanitarie 3 Anno XLIX estate 2019
Editoriale Prospettive Sociali e Sanitarie №3 1 Costruiamo il Welfare dei Diritti sul Territorio. anno xlIX estate 2019 I perché della 4ª edizione U. De Ambrogio Direzione Famiglia Emanuele Ranci Ortigosa 3 Dal percorso di indagine al territorio: (direttore responsabile) i cambiamenti nelle famiglie Ugo De Ambrogio, Sergio Pasquinelli A. Casartelli, G. Cinotti (vicedirettori) Povertà ed emarginazione Caporedattore 8 Abitazione sociale: dati e bisogni Francesca Susani (pss@irsonline.it) A. Divari Dipendenze Redazione 15 “E non ci indurre in tentazione”. Claudio Caffarena, Ariela Casartelli, L’uso di sostanze psicotrope, la vergogna e la colpa Roberto Cerabolini, Diletta Cicoletti, A. P. Lacatena Valentina Ghetti, Francesca Merlini, Daniela Mesini, Maurizio Motta, Paolo Anziani Peduzzi, Franco Pesaresi, Dela Ranci 20 Il disagio esistenziale e il rischio di suicidio degli anziani: Agnoletto, Remo Siza, Giorgio Sordelli, dati e riflessioni Patrizia Taccani V. Bartoli Professioni sociali Comitato scientifico 24 Misurare il carico di lavoro di un operatore Paolo Barbetta, Alessandro Battistella, in un Servizio Tutela Minori Luca Beltrametti, Teresa Bertotti, Paolo D. Molteni, F. M. Agostoni Bosi, Annamaria Campanini, Maurizio Ferrera, Marco Geddes da Filicaia, Cristiano Giovani Gori, Antonio Guaita, Luciano Guerzoni, 29 Dal gruppo alla rete. Un viaggio per la costruzione Francesco Longo, Gavino Maciocco, Marco di un’etica della responsabilità Musella, Franca Olivetti Manoukian, M. L. Gallina, B. Friia Giuseppe A. Micheli, Nicola Negri, Fausta Inserimenti lavorativi Ongaro, Valerio Onida, Marina Piazza, 33 Svantaggio sociale, inserimento lavorativo Costanzo Ranci, Chiara Saraceno, Maria e normalità di vita Chiara Setti Bassanini, Antonio Tosi A. Merler Contatti Disabilità Via XX Settembre 24, 20123 Milano 36 La disabilità visiva come valore di identità sociale tel. 02 46764276 – fax 02 46764312 E. Ceccarelli www.prospettivesocialiesanitarie.it Ufficio abbonati pss.abbo@irsonline.it Abbonamento 2019 ccp n. 36973204 IBAN IT57 J076 0101 6000 0003 6973204 € 59,00 (privati); € 69,00 (ass. di volontariato e coop. sociali); € 89,00 (enti); € 96,00 (estero); € 99,00 (PRO). L’abbonamento decorre dal 1º gennaio al 31 dicembre. Prezzo per copia: € 20,00 Progetto grafico e impaginazione Riccardo Sartori Stampa Grafica Sant’Angelo Via Vicinale 6, Sant’Angelo Lodigiano (LO) Tel. 0371 210290 Prospettive Sociali e Sanitarie è stampata usando le carte Re- Registrazione cital White + e Respecta 100 di Tribunale di Milano n. 83 del 5-3-1973 Burgo Distribuzione, composte al 100% da fibre riciclate ISSN 0393-9510 Foto di copertina Vlad Tchompalov È vietata la riproduzione dei testi, anche www.unsplash.com/@tchompalov parziale, senza autorizzazione.
“E non ci indurre in tentazione” Anna Paola Lacatena L’uso di sostanze psicotrope, la vergogna e la colpa Ancora oggi l’approccio più diffuso alla sensi- ne comune sono rappresentati dall’“eccesso” bilizzazione e all’informazione circa l’uso di dell’esperienza del piacere.» (Grosso, 2012) sostanze psicotrope si fonda sulla stigmatizza- Non riuscire a controllare il piacere, conceden- zione e sulla condanna. dosi allo stesso senza controllo e limiti, è la Gli stessi addetti ai lavori inciampano spes- chiave per leggere l’afflizione che il dipendente so sulla difficoltà di trattare l’argomento sen- patologico porta in sé. Qualcosa più forte della za indulgere in valutazioni di merito e facili propria volontà, della capacità di non deludere le condanne. aspettative proprie e delle persone a cui si è lega- Lo stigma che ne consegue rappresenta una ti affettivamente, unitamente alle difficoltà di sorta di marchio in grado di gettare biasimo, natura economica, lavorativa, giuridica, sociale, discredito, squalifica, vergogna su coloro che ne sono i segni di un autobiasimo che spesso inne- sono oggetto. Il concetto riporta storicamente sca meccanismi in grado di inficiare i tentativi di alla pratica di marchiare a fuoco o di segnare recupero e cura. con il coltello quanti per idee, comportamento Puntare sulla colpa, dunque, non può esse- o status differivano dal sentire comune e dalle re una soluzione. Non è con la condanna che la norme espresse, tanto da renderli visibilmente persona potrà invertire la rotta, dismettendo riconoscibili. l’uso di sostanza o il comportamento a rischio. Questa era la funzione attribuita al segno/ Spesso, nell’incapacità di considerare la dipen- marchio nell’antica Grecia e nel primo Cristia- denza patologica una vera malattia, e lasciando- nesimo; per i greci si trattava di rimarcare uno la nell’alveo della libera decisione, la persona si status morale disdicevole, per i cristiani indicava consegnerà alla vergogna e alla colpa, ricorrendo metaforicamente, i segni tangibili di un corpo alla sostanza per alleviare lo stato di disagio e toccato dalla Grazia o dal disordine fisico. autobiasimo, in una sorta d’inesauribile circolo Secondo Goffman (1963) lo stigma è un vero vizioso. discredito sociale permanente in grado di difen- dere la collettività. L’antidoto e la conseguente tutela della cre- Il piacere del consumo. Il consumo del piacere dibilità dell’intervento da parte degli addetti al Il piacere, tanto che lo si consideri una perdita di settore e all’informazione dovrebbe prevedere sé, uno stato di benessere nirvanico, di ottundi- invece una maggiore attenzione nei confronti mento dagli affari del mondo, di espansione del- del concetto di piacere. lo stato di coscienza e delle capacità percettive o Semplicemente bisognerebbe partire dal che lo si legga in termini di alleggerimento dello presupposto che tutte le sostanze stupefacenti stato di malessere interiore, toccasana di uno determinano effetti negativi ma tutte sono in stato depressivo, anestetico dalle sofferenze, grado di regalare piacere all’assuntore. possibilità di sperimentare senso di adeguatezza Il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico alle situazioni esterne, è in ogni caso desidera- dei disturbi mentali, ultima edizione pubblicata bile, fascinoso, seduttivo, sia pur parzialmente negli USA 2013 e in Italia 2014) non separa l’abu- comunque risolutivo. so e la dipendenza da sostanze ma li fonde nel Come estrema sintesi di una serie di condan- Disturbo da uso di sostanze (DUS), misurato su ne esterne (società, famiglia, amici, ecc.), più un continuum da lieve a grave, i cui criteri per il dipendente non sarà in grado di sottrarsi al la diagnosi, quasi identici ai precedenti criteri, meccanismo, più si autocondannerà alla reite- sono stati uniti in un unico elenco di 11 sintomi. razione dello schema: sto male, cerco il piacere Dunque, al di là delle indubbie implicazioni nega- per sentirmi meglio, sto male perché mi sono tive (sociali, lavorative, sanitarie, ecc.), il piacere, preso il piacere. sia pur declinato in maniera differente, rimane A tal proposito, sembra opportuno soffer- una costante tanto che si faccia riferimento al marsi su una differenza che non è esclusivamen- consumatore che al dipendente patologico. te semantica, ossia quella tra colpa e vergogna, «La colpa, in ogni persona tossicodipendente, sebbene entrambe più note al dipendente pato- è il risultato della combinazione dell’addiction logico che al consumatore occasionale. con la propria storia individuale. Assume Definite emozioni morali in grado di innesca- configurazioni diverse, anche se per tutti, “il re comportamenti compensatori in presenza di peccato originale” e il punto di precipitazio- azioni sociali disapprovate, vergogna e colpa Dipendenze 15 Prospettive Sociali e Sanitarie n. 3/2019 PSS1903
non possono essere considerate sinonimi (Chen, intimo disagio psicologico con perdita di autosti- Pham, 2019). ma e sofferenza declinata attraverso il biasimo Dopo un importante e pioneristico lavoro di (in alcuni casi sino all’emarginazione) da parte ricerca, Lewis nel 1971 è giunto ad una distinzio- dell’intero tessuto sociale che riconosce le virtù ne netta dove per senso di colpa deve intendersi o sanziona i comportamenti che ne derogano una valutazione negativa di un comportamen- (Troop et al., 2008). to specifico, mentre la vergogna riguarderebbe Le conseguenze, dunque, sono traducibili in una valutazione negativa del proprio agito e più sanzioni interne ed esterne. ancora della propria persona. Specificatamente, la vergogna presuppone Se alla prima sensazione segue, dunque un altro giudicante (reale o immaginario) e un rimorso o rimpianto con, spesso, una volontà di giudizio percepito dal soggetto nella sua comple- riparazione, al contrario per la seconda la perso- tezza, nella colpa la condanna prende le mosse na avverte solo desiderio di sparire, di nascon- dal proprio Sé e riguarda uno specifico compor- dersi, di fuggire (Tracy, Robins, 2004). tamento o azione. In estrema sintesi alla colpa corrisponde- La vergogna è l’emozione che accompagna rebbe un’energia attiva tesa all’impegno attivo, l’auto-valutazione di un fallimento generale, alla soluzione, alla compensazione, la vergogna di una completa inadeguatezza, di una grande collimerebbe un approccio evitante e difensivo (quasi eccessiva) autoconsapevolezza (Carnì et quando non auto ed etero-aggressivo. Quando al., 2013). Essa può emergere quando si crea un ci sentiamo in colpa é per qualcosa che abbiamo conflitto tra l’immagine di sé ideale e quella rea- commesso, mentre la vergogna accompagna le (Carnì et al., 2013; Gilbert e Andrews, 1998; un’autovalutazione negativa. Castelfranchi, 2005). In ogni caso sono emozioni che implicano È legata alle competenze sociali, alla relazione un rapporto con l’altro, un coinvolgimento del con l’Altro, ai dettami culturali di una società. contesto socio-culturale, un condizionamento La colpa ha una valenza più soggettiva, indi- operato da regole scritte e non scritte, normate viduale, implica l’Altro ma se strettamente con- ufficialmente o alimentate dalla consuetudine. nesso al proprio comportamento o trasgressio- L’attaccamento, secondo la teoria di Bowlby, ne, determinando rimorso e/o rimpianto. è da considerarsi un fattore decisivo. Se il lega- Con il senso di colpa la persona mette in me iniziale tra bambino e caregiver primario non discussione il “cosa ho fatto”, con la vergogna, è stato sicuro e positivo (o vissuto come tale), invece, l’individuo mette in discussione il “chi determinando emozioni e percezioni negative, sono”. le ripercussioni saranno in grado di farsi sentire Si può definire, dunque, la vergogna come sulla vita sociale comprendendo anche l’età adul- un’esperienza più profondamente dolorosa sul ta (Sroufe, 2005). piano emozionale, in grado di generare rabbia e In estrema sintesi, gli studi di Gross e Han- conseguente aggressività, esprimibile verso se sen (2000) e di Wei et al. (2005) hanno messo in stessi e/o verso gli altri. luce come gli individui che hanno sviluppato un Miller (2007), Tangney et al. (2014) hanno attaccamento sicuro sono meno inclini a provare riportato a seguito di studi, tra loro indipen- emozioni di vergogna rispetto a quanti riporta- denti, su soggetti adulti, una consistente cor- no un attaccamento meno sicuro. Come a dire relazione tra vergogna, rabbia e aggressività, in che la sicurezza del rapporto primario è alla radi- contrasto con la correlazione negativa tra la col- ce di meccanismi di sfiducia e svalutazione di sé. pa, la rabbia e la sua esternalizzazione in chiave Nel contempo, il senso di colpa rappresente- aggressiva. In quest’ultimo caso si assisterebbe rebbe la paura di perdere un legame relazionale più ad una sorta di ripiegamento depressivo su significativo e importante che riporta a quello sé stessi dove alla rabbia non sarebbe attribuita primario e al modo in cui lo stesso è stato vissuto. alcuna capacità di ripristinare l’eventuale perdi- Stare alle regole implicite o esplicite di quel ta di equilibrio. rapporto sembra garantire la prosecuzione dello Per alcuni soggetti la colpa e la vergogna sono stesso. vissuti così dolorosi, che a fronte di una umilia- Venire meno alle stesse, al di là dei possibili zione o di una mancanza di giusta considerazio- motivi e delle giustificazioni applicabili, signifi- ne attesa, la risposta violenta rappresenta l’uni- cherebbe innescare meccanismi in grado di ali- ca possibilità di ripristinare il senso di autostima mentare nuovi sensi di colpa. e di orgoglio, punendo gli autori stessi della feri- ta, non escludendo di includere tra questi anche se stessi con condotte autoplastiche. Quando la vergogna e la colpa finiscono per Di fronte alle medesime circostanze, le perso- favorire l’uso di sostanze psicotrope ne con alta autostima sono più inclini alla colpa Vergogna e verecondia sono parole allotrope, rispetto alla vergogna e più propensi a intrapren- ossia dall’etimo comune ma con differenze per dere azioni correttive o redentive. forma o significato, sebbene la prima ha assunto Alcuni studi (Tangney, Dearing, 2002) hanno nel tempo una forma più incisiva e grave. evidenziato come le persone affette da dipen- Ogni società è regolata da modelli com- denza da sostanze abbiano livelli di vergogna più portamentali positivi (scritti o non scritti ma alti rispetto alla popolazione normale nonché di comunque diffusamente condivisi) la cui man- portatori di disagi psichiatrici. cata aderenza determina nel trasgressore, come Secondo Wiechelt e Sales (2001) è possibile conseguenza un più o meno accentuata, un sen- constatare come ad alti livelli di vergogna sareb- timento di vergogna, leggibile come un vero e bero associati episodi di ricadute nel consumo di Prospettive Sociali e Sanitarie n. 3/2019 16 Dipendenze PSS1903
alcol da parte di donne frequentanti i gruppi di Tavola 1 Fattori di rischio e protettivi nel consumo di sostanza tra bambini e adolescenti alcolisti anonimi. Tangney e Dearing (2002) hanno, inoltre, Fattori di rischio Fattori protettivi dimostrato come la vergogna in bambini di circa Nucleo familiare caotico con disturbi psichiatrici Senso di appartenenza alla famiglia e alle istituzioni 10 anni può trasformarsi in tossicodipendenza pro-sociali (scuola, volontariato) in età adulta, ravvisando nella fattispecie una Scarso attaccamento materno in bambini con tem- Buona performance scolastica e controllo degli correlazione positiva. peramento problematico impulsi Gli stessi autori qualche anno più tardi han- Aggressività e timidezza eccessive Monitoraggio accurato dell’adolescente, con chiare no orientato il focus delle proprie ricerche sulla regole di comportamento distinzione della dipendenza dalla frequen- Scarsa performance scolastica Coinvolgimento dei genitori nelle vite dei figli za d’uso delle droghe e dell’alcol in relazione Mancata adesione degli adulti alle norme sulle dro- Convinzione da parte degli adulti e profonda adesio- alle emozioni di vergogna e senso di colpa. In ghe illegali ne alle norme sulle droghe illegali estrema sintesi, l’inclinazione alla vergogna era Fonte: National Institute on Drug Abuse (Sloboda, David, 1997). maggiormente associata con i punteggi della dipendenza da droghe e alcol, mentre rispetto alla frequenza d’uso non è stata ravvisata una il Progetto di ricerca Neuroetica ed epistemologia correlazione con la vergogna provata dal sogget- delle dipendenze di cui fa parte uno studio avente to (Dearing et al., 2005). per oggetto specifico il concetto di dipendenza. Per ciò che attiene al senso di colpa, conside- Lo studio, Quale dipendenza? Dipende! Ricer- rata la minore consistenza della pena generata ca comparativa sulle idee e le credenze della dipen- (anche in chiave strettamente socio-culturale) denza negli operatori e negli utenti dei servizi pub- questi sembrerebbe avere un ruolo protettivo blici italiani, si è proposto di sondare il grado di nell’insorgenza della dipendenza patologica, condivisione sulle idee della dipendenza, le sue determinando una spinta meno deflagrante cause, il modo in cui si pensa al trattamento tra rispetto alla vergogna. operatori e utenti di Servizi italiani, attraverso Secondo i risultati di una recente ricerca con- la somministrazione di un questionario già vali- dotta presso l’Università di Binghamton (Hendy dato all’estero, debitamente tradotto e adattato et al., 2018), persone con bassa autostima ten- al nostro contesto. dono a fare un maggiore uso di oppioidi, per far L’Unità di ricerca ha fatto capo a Laboratorio fronte a situazioni di vita stressanti che incidono interdisciplinare della SISSA di Trieste, il gruppo negativamente sulla loro vita. di interesse “Diritti dei pazienti e neurobiologia” La teoria di riferimento dello studio (Thre- della SITD, Eclectica di Torino. at Appraisal and Coping Theory) rimarca come Si è registrata una buona rappresentazione questi soggetti mettano in atto comportamenti geografica dei servizi, sono stati coinvolti 22 maladattivi, in presenza di fattori stressogeni Servizi (SerD), raccolti 185 questionari compi- che possono alleviare l’angoscia nel breve ter- lati da operatori SerD, 200 da utenti e 103 da mine ma nel lungo finiscono per peggiorare la giornalisti. situazione. Dai dati elaborati è evidente come chi fa uso In una revisione della letteratura, Pacini e della sostanza per far fronte agli eventi stres- Maremmani (2001) hanno evidenziato tra l’altro santi della vita e sente di non avere potere su che gli eroinomani presentano elevati livelli di di esso (debolezza morale) non sia propenso a ansia, depressione, ostilità, anedonia con forte considerare possibile un uso controllato e social- incapacità a provare piacere da stimoli fisici o mente accettabile. Allo stesso modo è difficile relazioni interpersonali. Utilizzando la Tennes- che un soggetto dipendente arrivi a considerarsi see Self Concept Scale (TSCS), che valuta l’autosti- responsabile della cura e del proprio percorso di ma, risultano caratterizzati da una concezione di recupero se si vede come totalmente irrespon- sé orientata in senso depressivo. Sebbene, utiliz- sabile perché affetto da una malattia, per di più zando invece il California Psychological Invento- cronica. Viceversa sarà difficile che chi invece ry o l’Eysenck Personality Questionnaire i sinto- sente di avere il controllo sulle sue possibilità mi depressivi, in particolare la bassa autostima, di guarigione si affidi ciecamente ad una guida non risultano così frequenti negli eroinomani, esterna e professionale. né discriminanti tra eroinomani e controlli. Con Alcune ricerche hanno infatti dimostrato il Profile of Mood States (PMS) astenia e inerzia come atteggiamenti e comportamenti siano sono risultate le caratteristiche principali duran- spesso conseguenza delle etichette verbali (Bar- te la pratica tossicomanica, mentre pazienti in nett, Hall, Carter, 2017; Kelly, Dow, Westerhoff, trattamento metadonico mostrano elevati livelli 2010). di aggressività e di acting-out. Tale ricerca si basa invece sulla consapevo- Per quanto riguarda la sessualità, molti studi lezza che la scelta della nomenclatura non è hanno riferito punteggi nella norma per i tossi- indifferente né neutrale; che l’utilizzo di un cer- codipendenti riguardo all’identità e agli interessi to linguaggio, di un certo vocabolario può avere sessuali, salvo un maggior bisogno di rapporti un’influenza fondamentale nel trattamento di eterosessuali. un paziente, se favorisce il mantenimento di La Società italiana tossicodipendenze (SITD) pregiudizi e stereotipi o al contrario se sfida lo e il gruppo di interesse “Diritti dei pazienti e stigma (Botticelli, Koh, 2016). neurobiologia”, in collaborazione con l’Area La percezione della propria dipendenza pato- Neuroscienze e il Laboratorio interdisciplinare logica e più ancora dello stigma da essa discen- della Scuola internazionale superiore di studi dente appare determinare, dunque, un senso di avanzati (SISSA) di Trieste ha realizzato nel 2017 vergogna e, specificatamente dinnanzi alla rica- Dipendenze 17 Prospettive Sociali e Sanitarie n. 3/2019 PSS1903
duta, di un profondo senso di colpa che rappre- piti, agiti. Come se usasse sostanze per un desti- senta un significativo ostacolo sia in termini di no già scritto e irrevocabile. trattamento terapeutico socio-sanitario, sia per Si persiste nell’orientare alla vergogna come ciò che riguarda la concezione di sé e l’autosti- se chi ne fosse investito per il solo fatto di esser- ma (Corrigan, 2004; Corrigan, 2007; Teachman, ne soggetto-oggetto dovesse per questo modifi- Wilson, Komarovskaya, 2006; Stier, Hinshaw, care la propria condotta. 2007). Si alimenta la colpa del consumatore rite- Queste sensazioni non impediscono il com- nendo impropriamente che la stessa possa agire portamento perché nulla possono rispetto al cra- da deterrente e non come più spesso accade da ving - desiderio improvviso e incontrollabile di detonatore. assumere una sostanza psicoattiva (droga, alcol) La condanna sulle donne consumatrici e il o di mettere in atto un comportamento a rischio. conseguente isolamento facilitante disprezzo e Non si può puntare sulla disconferma, la disi- violenza dovrebbero far sentire chi opera in que- stima, il giudizio pensando in questa maniera di sta direzione come colpevole di un reato reale motivare la persona al cambiamento. Con un po’ almeno quanto normativamente inesistente: “di di consapevolezza in più bisognerebbe compren- te non me ne importa nulla”. dere che ciò che si ottiene, percorrendo questa L’indistinta visione moralistica che accompa- strada è esattamente il risultato opposto. gna lo sguardo rivolto agli adolescenti non vede il Per il dipendente patologico (e non solo per disagio, la fisiologica ricerca del senso di apparte- lui) più la pressione del giudizio è forte, più nenza, l’imbarazzante assenza del mondo degli aumenta il senso di vergogna e di colpa, più, in adulti (scuola, famiglia, mondo dell’aggregazio- assenza di strumenti e di abilità del vivere atte ne e del loisir), la mancanza di ascolto, di spe- a contrastare questa condizione, la sostanza ranza per il futuro, di impossibilità di disegnare si presta con tutto il suo carico di leggerezza e un progetto di vita. È semplicemente giudizio piacere a fungere da fuga, oggetto consolatorio, senza appello dal quale scaturiscono insensate boccata d’ossigeno, ecc. conclusioni e consigli corporativi del tipo: tutti in comunità, allontaniamoli dalle famiglie, sem- plicemente più controlli e repressione. Conclusioni La società infarcita di parole e colpevoli lacri- Quanto il nostro giudizio incide sulla percezione me condanna ma non si assume la responsabilità di sé dell’Altro? Quanto le valutazioni condot- di un’analisi seria e di una conseguente program- te senza fondamento scientifico ma sulla mera mazione. Il grillo canterino... in attesa della fine scorta di una morale fredda e implacabile pos- (spontanea) dell’inverno. sono definirsi mandanti di comportamenti a La scuola condanna ma non vede. rischio e consumo di sostanze psicotrope? Il problema è presente (vedi soprattutto can- Quanto abdicare alla conoscenza reale del nabis e alcol) ma parlarne potrebbe allontanare fenomeno della dipendenza patologica non sia nuovi iscritti o gettare ombre sull’istituto speci- foriero di conseguenze negative sulla possibilità fico. Lo struzzo paziente... in attesa dell’ultima della prevenzione, cura e riabilitazione? ora di lezione. Quanto la distrazione dal concetto di piace- La famiglia condanna e delega. Spesso, cerca re legato all’uso di sostanze psicotrope legali e soluzioni ovunque tranne che presso i servizi illegali e ai comportamenti a rischio non rappre- pubblici, preparati e preposti a tale problema- senta un fattore invalidante rispetto alla com- tiche. La formica impazzita... incapace di uno prensione e all’intervento? sguardo sulle proprie disfunzionalità. Sono domande scomode, trascurate e nel sen- La domanda è: come si può mantenere eleva- tire comune trascurabili, improprie, impopolari. to il senso di responsabilità, attenuando il senso Eppure, è proprio da qui che bisognerebbe par- di colpa e interrompendo il moto della giostrina tire per comprendere ed intervenire in maniera (profezia che si autodetermina) della condanna congrua su problematiche ormai epidemiche e - colpa - devianza? foriere di conseguenze gravissime. Forse rinunciando al consenso, alla superfi- Continuiamo a far ricorso ad approcci supe- cialità, al fare sentire chi ci è vicino meno solo, rati e che nel tempo avrebbero dovuto, conside- incompreso, disprezzato. rata l’esiguità dei risultati ottenuti, essere messi Non è la genetica a predefinire percorsi e seriamente in discussione. scelte, non è solo l’ambiente a orientare stili di Non si può perpetuare, però, una metodolo- vita e comportamenti, siamo noi (tecnici e non) gia fondata sul disprezzo e il biasimo del sogget- a incrementare quotidianamente il consumo to e sulla mancanza di conoscenza dell’oggetto. dei consumatori deperibili facendoli sentire o Leggendo e ascoltando pseudo-esperti attra- troppo responsabili (“se volessi veramente…”) verso i media, le rotte continuano a essere le stes- o del tutto impotenti (“è una malattia cronica se così tanto care all’insipienza e alla mancanza e recidivante”, da una definizione della dipen- di esperienza degli anni ’90, a fronte di fenomeni denza patologica dell’Organizzazione Mondiale che si sono evoluti anche grazie all’inconsistenza della Sanità). delle analisi e delle letture di chi aveva la respon- Il consumo così come la dipendenza da sabilità di essere più scientifici, aderenti ai det- sostanze legali e illegali, i comportamenti a tami della realtà. rischio sono molto di più. Troppo di più. Il piacere legato alle sostanze non viene quasi L’assuefazione alla facilità di giudizio profe- mai nominato come se chi ne facesse uso fosse rito sulla scorta della negazione della scienza e un individuo privo di sentimenti, vissuti, perce- della complessità dell’essere umano non aiutano Prospettive Sociali e Sanitarie n. 3/2019 18 Dipendenze PSS1903
a comprendere e, dunque, ad aiutare. Anna Paola Lacatena L’attenzione, la conoscenza, l’approfondi- Dirigente sociologa presso il Dipartimento Dipendenze patologiche dell’ASL Taranto, mento, la comprensione reale sembrano essere autrice del libro Il rischio del piacere. Le sostanze psicotrope dall’uso alla patologia (Carocci, piaceri a cui abbiamo deciso di rinunciare. Roma, 2019). Le uniche tentazioni in cui altresì sarebbe auspicabile essere indotti. # Bibliografia Press New York, 1971 Barnett I. A., Hall W., Carter A., “Substance Use Terminology”, JA- Miller R. S., “Is embarrassment a blessing or a curse?”, in Tracy J. L., MA, February 21, 2017 Robins R. W., Tangney J. P. (a cura di), The self-conscious emotions: Botticelli M.P., Koh K. 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B., Shame and guilt in neurosis, International Universities cial Work Practice in the Addictions, 1 (4), 2001, 101–116 Il network di Prospettive Sociali e Sanitarie www.prospettivesocialiesanitarie.it www.prospettivesocialiesanitarie.it/scambi www.facebook.com/ProspettiveSocialieSanitarie www.twitter.com/ProSoSan www.prosp.it/linkedinPSS www.anobii.com/PSS/books Dipendenze 19 Prospettive Sociali e Sanitarie n. 3/2019 PSS1903
Premio CNOAS IRS PSS preesistenti; • presenza di esperienze con caratteristiche preven- COSTRUIAMO il WELFARE tive e promozionali; • presenza di interventi e di incontri virtuosi fra biso- dei DIRITTI sul TERRITORIO gni e opportunità nell’ottica del welfare di prossi- mità e collaborativo (cohousing, banche del tempo, gruppi di mutuo aiuto, ecc.). Alla vigilia del 50º anniversario di Prospettive Sociali e Sani- tarie, è indetta la quarta edizione del Premio IRS CNOAS PSS Promozione dell’integrazione tra politiche. “Costruiamo il Welfare dei Diritti sul Territorio” 2019/2020. Intendendo integrazione: Il Premio, mantenendo la sua cruciale attenzione alla digni- • fra le politiche (socio-educative, sociosanitarie, del- tà delle persone, continua a considerare gli interventi sociali la casa, del lavoro, ecc.); come esclusivamente in risposta alla soddisfazione di diritti: • fra gli attori e le loro organizzazioni, nella progetta- è infatti in questa direzione che promuove la costruzione di un zione dell’intervento e nell’erogazione delle presta- welfare sociale attivo, comunitario e integrato. zioni all’utente. Regolamento Sono considerate valide per concorrere al Premio espe- Saranno premiate le esperienze che presentino due o rienze che presentino evidenze documentate in ordine più delle seguenti attenzioni che saranno considerate a due o più dei sopracitati criteri di selezione. criteri di selezione: Non saranno considerati progetti ancora da imple- mentare, ma esclusivamente esperienze già in essere. Attenzione e sviluppo dell’efficacia di servizi e pre- L’esperienza dovrà essere presentata sotto forma di stazioni, ovvero presenza di prassi di autovalutazione articolo di minimo 16.500 battute e massimo 22.000 in grado di testimoniare l’efficacia dei risultati ottenuti battute (spazi inclusi). dall’esperienza di intervento sociale professionale. In Nella redazione degli articoli dovrà essere seguito, pratica si tratta di presentare esperienze in grado di in linea di massima, il seguente format: rispondere alle domande: Che cosa è stato fatto? Quali 1. Premessa punti di forza e quali punti di debolezza ha presentato 2. Contesto: indicazioni sul contesto sociale e del siste- l’esperienza? In che modo è servita nella direzione del ma dei servizi in cui l’esperienza si sviluppa (per rende- miglioramento delle condizioni di cittadini-utenti? re chiare innovatività e sinergie con altre parti del siste- Riequilibrio fra promozione di più servizi e distribu- ma); precisazione dei soggetti coinvolti nell’esperienza zioni monetarie non controllate, tenendo conto che a livello professionale e non (equipe formata da…, altri la distribuzione di denaro senza controllo non è suf- attori interni e/o esterni al servizio, volontari, familiari ficiente. Sono necessari più servizi professionali. di utenti, ecc.); eventuale inserimento delle caratteri- Ad esempio: stiche degli utenti coinvolti (età, sesso, diagnosi). • presenza di prassi di erogazione accompagnata da 3. Obiettivi: descrizione dei principali obiettivi dell’e- progetti di reinserimento, sviluppo professionale, sperienza ovvero quali sono i cambiamenti intervenuti inserimento abitativo, ecc. (anche, per esempio, a a seguito dell’intervento, precisando anche a quali dei sostegno delle nuove misure nazionali di contrasto criteri/requisiti per partecipare al Premio sopra preci- alla povertà – RdC – e di sostegno alla disabilità – sati rispondono. Dopo di noi); 4. Metodologia: descrizione e spiegazione della (o del- • presenza di forme di controllo e di modalità di empo- le) metodologia utilizzata e i motivi della sua rilevanza. werment dell’utenza per l’uso di risorse erogate; 5. Analisi: risultati/approfondimento dei risultati otte- • realizzazione di servizi e prestazioni integrativi e nuti sugli utenti, sugli operatori e sui servizi coinvolti; sostitutivi di erogazioni monetarie; eventuali testimonianze. • emersione e sostituzione di lavoro non controllato 6. Conclusioni: eventuali prospettive di prosecuzione e in nero. o utilizzo in altri contesti; necessità di approfondimenti futuri; indicazioni per la programmazione e l’organiz- Promozione della co-progettazione fra più attori, zazione dei servizi. pubblici, del terzo settore, della società civile. Altro: inserimento in bibliografia di riferimenti Ad esempio: teorici e metodologici. È un’iniziativa nuova o viene a • presenza consolidata di partenariati fra pubblico seguito di altre analoghe iniziative? Nel caso, queste terzo settore, società civile (comprendendo anche ultime andrebbero citate. eventuali imprese profit); Eventuale aggiornamento/completamento dell’ar- • progetti con chiara ripartizione di ruoli funzioni e ticolo con follow-up successivi, se previsti. responsabilità tra i diversi soggetti coinvolti; Ciascun contributo sarà valutato da un’apposi- • presenza di esperienze di coinvolgimento attivo ta commissione composta da 2 valutatori CNOAS e 2 della comunità locale attraverso partecipazione alla valutatori Irs-PSS e gli articoli più significativi verran- governance del progetto; no pubblicati sui numeri cartacei della rivista nel 2020. • partecipazione di più soggetti con risorse proprie Gli articoli, per concorrere al premio, dovranno alla gestione di progetti. essere inviati alla redazione di PSS entro e non oltre Perseguimento della prossimità, nella ricerca di solu- domenica 15 dicembre 2019. zioni semplici ma innovative, favorendo l’incontro fra Il premio consisterà in un riconoscimento ufficiale più bisogni che consentano sviluppo di energia pro- del CNOAS, la pubblicazione su PSS e in una raccolta positiva e resilienza. “Quid Album” in pdf, la partecipazione a un seminario Ad esempio: di presentazione delle esperienze, l’abbonamento gra- • presenza di esperienza che abbiano prodotto nuovi tuito a PSS per il 2020. posti di lavoro anche temporaneo; • presenza di esperienze che coordinino risorse Per informazioni: pss@irsonline.it – 02.46764276 PSS1902
Premio COSTRUIAMO il WELFARE dei DIRITTI sul TERRITORIO Quarta edizione, 2019/2020 Alla vigilia del cinquantesimo anniversario di Prospettive Sociali e Sanitarie siamo lieti di annunciare l’avvio della quarta edizione del Premio IRS CNOAS PSS “Costruiamo il Welfare dei Diritti sul Territorio” 2019/2020. Il Premio, mantenendo la sua cruciale attenzione alla dignità delle persone, continuerà a considerare gli interventi sociali come esclusivamente in risposta alla soddisfazione di diritti: è infatti in questa direzione che promuove la costruzione di un welfare sociale “comunitario e integrato”, un welfare sociale “attivo”. Suo obiettivo è di contribuire a migliorare la qualità degli interventi e il coordinamento tra attori del welfare (pubblico e della società civile) per creare progettazioni condivise e visioni strategiche. Per la quarta edizione abbiamo mantenuto, fra i criteri selettivi per valutare le candi- dature, alcuni di quelli degli scorsi anni, ma li abbiamo aggiornati con un’attenzione più diretta al welfare collaborativo e partecipativo, che faccia leva sulle risorse delle famiglie e delle comunità – economiche, di tempo, di cura, di competenza – e le metta in dialogo tra loro favorendo l’autonomia e l’inclusione delle persone, la socializzazio- ne dei bisogni individuali, l’aggregazione della domanda per convergere su un’offerta nuova, la promozione di nuove modalità di risposta a bisogni condivisi. www.welfaredeidiritti.co.nf
Tariffe di abbonamento 2020 entro il 31/12/2019 Enti pubblici e privati € 89,00 € 80,00 Ass. di volontariato e Coop. sociali € 69,00 € 62,00 Privati € 59,00 € 53,00 PRO € 99,00 € 89,00 ccp 36973204 • iban IT57 J076 0101 6000 0003 6973204 • www.prospettivesocialiesanitarie.it via XX Settembre 24, 20123 Milano • tel. 02 46764276 • fax 02 46764312 • pss.abbo@irsonline.it Dal 1971, testimone critico e interlocutore attivo delle politiche e dei servizi sociali e sanitari Prospettive Sociali e Sanitarie Da quasi 50 anni, grazie al sostegno dei propri Il costo dell’abbonamento è rimasto invariato ne- abbonati, Prospettive Sociali e Sanitarie è una voce gli anni, così come la qualità dei contenuti. critica e indipendente di analisi e commento a Inoltre, solo fino al 31 dicembre 2019 vi offriamo quanto avviene nelle politiche e nei servizi sociali di sottoscrivere l’abbonamento per il 2020 a una e sanitari. Ma non è nostra abitudine sederci sugli speciale tariffa scontata. allori: abbiamo lanciato la 4ª edizione del Premio Costruiamo il Welfare dei Diritti sul Territorio, mentre PRO come prodotti la collaborazione con Welforum.it, ormai al suo ter- L’abbonamento PRO comprende anche l’accesso zo anno, continua a portare positivi risultati per la all’archivio online di oltre vent’anni di fascicoli rivista. Siamo convinti della necessità di quanto arretrati, all’ultimo Quid Album e quelli in uscita facciamo e, per continuare a farlo, continuiamo nell’anno, nonché l’accesso in anteprima a novità ad aver bisogno del vostro sostegno. e iniziative, sconti su corsi di formazione, ecc.
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