12 22 32 economia territorio arte - Toscana Energia

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12 22 32 economia territorio arte - Toscana Energia
Toscana Energia Box n. 3 - Gennaio 2013 - Rivista inviata in omaggio

                                        economia•territorio•arte

12 22 32
   SEN        Enrico Rossi      B.B. King
  opinioni       Toscana e     sono ancora
a confronto   Green Economy   il re del Blues
12 22 32 economia territorio arte - Toscana Energia
PRIMOPIANO                                         ENERGIETOSCANE
                                                  Focus • Punti di Vista                             Tendenze • Novità
                                                  Mercato • World Report                             Decisioni • Progetti

                                                  4                                                  22
                                                  Geopolitica del gas: ecco perchè                   Enrico Rossi: puntiamo
                                                  UE e Russia resteranno legate                      sulla green economy
                                                  di Angelantonio Rosato                             di Angela Feo

                                                  8                                                  26
                                                  Se il grande freddo fa mancare il gas              A Pisa l’energia
                                                  di Diego Gavagnin                                  è un gioco da ragazzi
                                                                                                     di Michela Signorini
                                                  12
                                                  DOSSIER SEN                                        28
                                                  Più gas prodotto in Italia                         Gas e fonti rinnovabili,
                                                  di Davide Tabarelli                                un viaggio per la Toscana
                                                  Un passo avanti, ma l’orizzonte                    di Michela Signorini
                                                  temporale è limitato
                                                  di Giovanni Battista Zorzoli

                                                  18
                                                  Quando l’energia arriva dalle onde
                                                  di Claudia Riani

                                                  TERZAPAGINA
                                                  Arte • Cultura • Musica
                                                  Sport • Rubriche

  Toscana Energia Box n. 3 - Gennaio 2013         32
              Periodico di Toscana Energia        Il re che lavorava
      Registrazione del Tribunale di Firenze      nei campi di cotone
                  n. 5855 del 15/11/2011
                                                  di Marco Boscolo

                                                                                                                              12
          Direttore responsabile: Angela Feo
          A cura dell’Ufficio Comunicazione
                                                  36
    e Gestione del Brand di Toscana Energia       Il tesoro nascosto tra i ghiacci
                                                  di Ernesto Ferlenghi
                         Hanno collaborato:
Marco Boscolo, Alberto Clò, Rosella Fantoni,
Ernesto Ferlenghi, Diego Gavagnin, Giovanni       38
   Nardi, Elisabetta Quattrini, Claudia Riani,    In Italia ho trovato
    Angelantonio Rosato, Michela Signorini,       la patria della mia arte
  Davide Tabarelli, Giovanni Battista Zorzoli.
                                                  di Angela Feo
                              Si ringraziano:
            Remo Fattorini, Elena Marazzita,      40

                                                                                                                              22
             Alice Momolo, Antonio Piccioli,      Gira l’angolo
             Bruno Possenti, Carlo Visintini.
                                                  di Michela Signorini
La rivista Toscana Energia Box, per garantire
  al massimo l’obiettività dell’informazione,     42
            lascia ampia libertà di trattazione
                                                  Pillole di energia
  ai suoi collaboratori, anche se non sempre
               ne può condividere le opinioni.    a cura di Rosella Fantoni e Elisabetta Quattrini

      Direzione, redazione, amministrazione:      44
             Via dei Neri 25 - 50122 Firenze
                                                  Consigliato da

                                                                                                                              32
          Progetto grafico e impaginazione:       di Alberto Clò
          Sesamo Comunicazione Visiva sas
        www.sesamo.net - info@sesamo.net          45
                     www.toscanaenergia.eu        Palazzo Blu, una perla ritrovata
                                                  di Giovanni Nardi
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Per Toscana Energia il prossimo futuro se-
gnerà un momento di svolta straordinaria. Le
gare per l’assegnazione della distribuzione del
gas sono imminenti e la società si sta organiz-
zando per parteciparvi con gli strumenti finan-
ziari più idonei. Le gare si svolgeranno in un
contesto nuovo, gli undici ambiti territoriali de-
cisi dal ministero, che richiede un piano strategi-
co adeguato. Un piano che la società ha voluto
condividere con i suoi soci nel novembre scorso:
abbiamo compiuto un viaggio nella regione per
incontrare e confrontarci con le amministrazio-
ni pubbliche del territorio. Un percorso intenso,
dieci tappe che hanno registrato una partecipa-
zione in forte crescita rispetto alla precedente
edizione e un giudizio generale positivo sull’a-
zienda e sul suo operato.
     All’appuntamento con la liberalizzazione
del mercato della distribuzione del gas, Tosca-
na Energia si presenta con una solida situazio-
ne finanziaria e patrimoniale, come dimostra il
Rating 1, il più alto riconoscimento in materia
di affidabilità economica e finanziaria: questa
certificazione, finora conferita a meno del 6%
delle aziende italiane, attesta l’ottimo stato di
salute della società.
     Di questo e di molto altro si parlerà in que-
sto nuovo numero della rivista che, come sem-
pre, offre un’opportunità di approfondimento
dei grandi temi energetici e della loro declina-
zione su scala globale, nazionale e locale. Non
manca un ampio spazio dedicato alla cultura:
la nostra azienda investe parte dei suoi utili per
promuovere e sponsorizzare eventi culturali di
primo piano. Siamo convinti di contribuire an-
che in questo modo alla crescita del territorio
in cui operiamo.
                                Lorenzo Becattini

                                                  toscana energia box   3
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Focus • Punti di Vista • Mercato • World Report PRIMOPIANO                                                La rete del metano poggerà sempre di più sui due gasdotti:

                                                                                 Geopolitica
                                                                                  del   gas  :
                                                                                 ecco perchè UE e Russia
                                                                                         resteranno legate
                                                             Foto: istockphoto

                                                                                                                                        di Angelantonio Rosato

                                                                                           Ad   oggi la destinazione naturale del gas russo resta l’Europa, men-
                                                                                        tre per il   Vecchio Continente l’opzione   dello   Shale Gas   presenta ancora
                                                                                        troppi punti problematici

                                                                                    4
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North Stream, sull’asse Mosca–Berlino e South Stream, sull’asse Mosca-Roma

                                                                                  La relazione                         ener-
                                                                              getica UE-Russia è spesso descritta, assai
                                                                              sbrigativamente, come dipendenza della
                                                                              prima dalla seconda. È davvero così? Dal
                                                                              punto di vista strutturale, essa è basata su
                                                                              un’intricata rete di pipeline orientata dalla
                                                                              Russia verso l’Europa occidentale. Tale com-
                                                                              plessa rete nel prossimo futuro, ed in parte
                                                                              già oggi, poggerà fondamentalmente su
                                                                              due nuovi assi: quello Mosca–Berlino (prio-
                                                                              ritario), realizzato dal gasdotto North Stre-
                                                                              am, già operativo, e quello Mosca–Roma
                                                                              (secondario), affidato al gasdotto South
                                                                              Stream, in via di realizzazione e non ancora
                                                                              operativo (tempi previsti: 2013–2015).
                                                                                    Lo scopo di questi due gasdotti è di
                                                                              bypassare l’Europa orientale, e soprattutto
                                                                              l’Ucraina, dove attualmente transita l’80%
                                                                              del gas russo diretto in Europa e dove av-
                                                                              verrebbero (secondo Mosca) i prelevamen-
                                                                              ti illegali di gas, specialmente quando le
                                                                              temperature si fanno più rigide.
                                                                                    Lo scopo precipuo di South Stream è di
                                                                              rendere vano l’alternativo progetto Nabuc-
                                                                              co, sponsorizzato da Washington. È possi-
                                                                              bile che ciò accadrà perché Nabucco ha un
                                                                              problema fondamentale: nel suo consorzio
                                                                              internazionale non ci sono Paesi dotati di
                                                                              consistenti riserve di gas, quindi la vera do-
                                                                              manda è: chi metterà il gas dentro Nabucco?

                                                                                  Alla luce di quanto detto la relazione
                                                                              energetica UE-Russia va rivisitata. Possiamo
                                                                              affermare che non si tratta di dipendenza
                                                                              ma di inter-dipendenza energetica tra UE e
                                                                              Federazione Russa. Infatti esiste da tempi
                                                                              non sospetti (già in piena Guerra Fredda)
                                                                              un sistema collaudato di consegna degli
                                                                              idrocarburi russi basato sulla succitata rete
                                                                              di pipeline. Tale rete è presente sul conti-
                                                                              nente europeo per ragioni geo-economiche
                                                                              e storiche. Ed è rigidamente orientata dalla
                                                                              Russia verso l’Europa occidentale: ergo si
                                                                              può affermare che oggi la Russia è sostan-
                                                                              zialmente solo un supplier regionale.

                                                                                  È necessario sfatare un mito, quello
                                                                              della via asiatica come alternativa imme-
                                                                              diata alla via europea per Mosca. Ciò non
                                                                              è possibile oggi per varie ragioni, tra cui
                                                                              la più forte è la seguente: esiste solo un
                                                                              progetto serio di gasdotto dalla Russia alla
                                                                              Cina. Si tratta dell’Altai Gas Pipeline che
                                                                              una volta realizzato dovrebbe estendersi
                                                                              dalla Siberia occidentale alla Cina nord-oc-
                                                                              cidentale; ma in verità il progetto è in stallo

              La via asiatica
                                                                              perché Mosca e Pechino non riescono a
                                                                              mettersi d’accordo sul prezzo del gas. Gli
                                                                              europei pagano, e pagano molto bene, le
   per Mosca non costituisce un’alternativa immediata                         forniture energetiche di Mosca, mentre i ci-
              alla
                   via europea                                                nesi vogliono cheap gas e soprattutto non
                                                                              vogliono dipendere energeticamente dalla
                                                                              Russia. Pechino preferisce semmai prende-
                                                                              re direttamente il metano in Asia centrale.

                                                        toscana energia box   5
12 22 32 economia territorio arte - Toscana Energia
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Foto: © SERGEI KARPUKHIN / POOL/epa/Corbis

                                                 Dunque oggi la destinazione naturale
                                             del gas russo resta l’Europa. Il rischio che
                                             la Russia possa riorientare il totale delle
                                                                                                   Per l’Europa                                estratta in Polonia e nessuno sa quanto
                                                                                                                                               ce ne sia veramente, mentre quello pro-
                                                                                                                                               veniente dall’America (non solo USA ma
                                             sue esportazioni energetiche verso oriente
                                                                                                    il tradizionale sistema                    anche Canada) potrà invadere massiccia-
                                             non è immediato. Rischio non immediato             di consegna del gas via tubo                   mente i mercati internazionali non prima
                                             non vuol dire inesistente, cioè che un ri-                                                        di dieci anni da oggi. Inoltre, è possibile,
                                             posizionamento verso est non possa verifi-                 da Russia e Africa                     anzi probabile, che per allora lo Shale Gas
                                             carsi nel medio/lungo termine, soprattutto                resta il più sicuro e                   sarà scambiato ai nostri antipodi: le futu-
                                             se la Cina e gli altri Paesi asiatici vorranno                                                    re esportazioni di Shale Gas dall’America,
                                             pagare un price adeguato alle richieste di
                                             Mosca, e superiore a quello finora accet-                 affidabile                              necessariamente sotto forma di GNL via
                                                                                                                                               nave, potrebbero infatti semplicemente
                                             tato dagli Stati europei. Ciò aprirebbe sce-                                                      bypassare l’Europa ed andare direttamen-
                                             nari completamente nuovi.                                                                         te in Asia. Questo se gli USA decideranno
                                                                                              legate alla tecnica dell’Hydraulic Fracturing    di esportare il loro Shale Gas invece che
                                                 In ogni caso, ci sarebbero alternative al    (spesso accorciato in HydroFracking), ovve-      consacrarlo alla ripresa economica nazio-
                                             gas russo per la UE? Secondo una scuola          ro la tecnologia che serve a “liberare” il gas   nale, il che non è affatto da scartare.
                                             di pensiero, per i Paesi dell’Unione Europea     dagli scisti in cui è intrappolato.
                                             una possibile alternativa al gas russo è lo                                                           Da non dimenticare poi che il Gas Na-
                                             Shale Gas (il gas da scisti bituminosi) molto        Ma ci sono altre perplessità, di caratte-    turale Liquefatto deve essere rigassificato.
                                             presente sul territorio nordamericano e, for-    re geo-economico, circa lo Shale Gas come        E qui interviene la scellerata sindrome na-
                                             se, pure in Polonia. Tuttavia, contro lo Sha-    alternativa energetica per l’Europa. Finora,     zionale NIMBY (Not In My Back Yard), tan-
                                             le Gas stanno crescendo forti opposizioni        malgrado grandi entusiasmi, non una sin-         to diffusa che si potrebbe parlare di Italia
                                             ecologiste in Europa, soprattutto in Francia,    gola molecola di Shale Gas è stata ancora        nimbyzzata. A causa delle opposizioni loca-

                                                                                         6
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                                                                                                                                               per l’Italia e per l’UE
                                                                                                                                              potenziare al più presto
                                                                                                                                                 la diversificazione
                                                                                                                                             degli approvvigionamenti
                                                                                                                                                 energetici

                                                                                                                                                                                 foto:
                                                                                                                                                                                      •
                                                                                                       Foto: © Stefan Sauer/dpa/Corbis
                                                                                                                                                             Il presidente russo Putin
                                                                                                                                                            alla cerimonia per l’inizio

                                                                                                                                                                                           PRIMOPIANO
                                                                                                                                                                    della costruzione
                                                                                                                                                         del gasdotto   South Stream
                                                                                                                                                                                 ••
                                                                                                                                                          Il gasdotto North Stream
                                                                                                                                                                    nel Mar Baltico

li, oggi in Italia esiste un solo rigassificatore        È assai rischioso affidarsi solo o prin-                                             Però, non dimentichiamo che uno
degno di questo nome, a Rovigo, ma può              cipalmente al GNL ed agli acquisti spot.                                             sconvolgimento geopolitico imprevisto in
soddisfare solo il 10 per cento del fabbiso-        Tra l’altro con i rigassificatori attualmente                                        Nord Africa o in Russia può sempre mette-
gno nazionale di gas. Appare chiaro che in          operativi, il GNL non sarebbe mai in grado                                           re in pericolo le forniture energetiche all’I-
queste condizioni l’opzione Shale Gas / GNL         di sostituirsi al gas via tubo per coprire l’in-                                     talia e alla UE, anche via pipeline. In alcuni
non è praticabile nel nostro Paese.                 tero fabbisogno europeo. Insomma oggi,                                               Paesi del Nord Africa si è recentemente
                                                    con l’apertura del gasdotto North Stre-                                              verificato un mini-sconvolgimento geopo-
     Inoltre, lo Shale Gas sarebbe vantag-          am e la prossima realizzazione del South                                             litico, la cosiddetta primavera araba, che
gioso solo se acquistato sul mercato spot,          Stream, resta più sicuro ed affidabile per                                           nessuno era stato in grado di prevedere, e
altrimenti si riprodurrebbe la stessa “servitù      l’Europa il tradizionale sistema di conse-                                           che di fatto è ancora in corso.
del tubo” cui siamo già sottoposti, per di          gna via tubo da Russia/Africa, come dimo-
più aggravata dall’aleatorietà del trasporto        stra l’evidenza storica che persino durante
                                                                                                                                             La lezione da trarre è che, invece di
via mare. Però, la quota di GNL scambiata           i periodi più critici della guerra fredda e
                                                                                                                                         cedere al lontano miraggio del GNL o
su base spot a breve termine è minorita-            la terribile guerra civile algerina, non ci
ria. La parte di gran lunga prevalente vie-         sono mai state interruzioni rilevanti delle                                          affidarsi pigramente al tradizionale si-
ne tuttora venduta sulla base di contratti          forniture da Mosca e da Algeri, i nostri                                             stema via pipeline, sarà bene potenziare
di lungo termine dalle formule indicizzate          principali fornitori di gas. Inoltre, è molto                                        e perfezionare al più presto possibile la
analoghe a quelle del gas via pipeline (Ta-         difficile e costoso rompere un Take-or-Pay                                           diversificazione degli approvvigionamenti
ke-or-Pay Agreement). Così, se passassimo           Agreement, ossia il normale contratto per                                            energetici dell’Italia e della UE, sia dal lato
dalla “servitù del tubo” russo/africano alla        le forniture di gas via tubo, che di solito                                          dei fornitori che da quello del mix ener-
dipendenza da Shale Gas/GNL, ci ritrove-            dura 25 anni e che, come suggerisce il                                               getico, onde evitare di rimanere al freddo
remmo alla casella di partenza con proble-          nome, ha clausole contrattuali stringenti e                                          il prossimo inverno russo, o la prossima
mi anche peggiori da risolvere.                     penali salate.                                                                       primavera araba.

                                                                            toscana energia box                                          7
12 22 32 economia territorio arte - Toscana Energia
Focus • Punti di Vista • Mercato • World Report PRIMOPIANO
                                                             Alla luce delle emergenze degli anni passati, una riflessione sulle strategie per affrontare le crisi stagionali

                                                                              Se il grande
                                                                                freddo fa
                                                                              mancare il gas                                                                Di DIEGO Gavagnin

                                                                                            G li eventi meteorologici estremi minacciano sempre più gli approv -
                                                                                         vigionamenti di metano . C ome ridurre il rischio di rimanere a secco ?

                                                                                              Per il sistema
                                                                                         del gas naturale, il rischio più grave è quel-
                                                                                                                                          stria, Polonia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria,
                                                                                                                                          Romania e Grecia. L’Italia dovette attivare
                                                                                                                                          tutte le misure di emergenza già codifica-
                                                                                         lo meteorologico, soprattutto a causa delle      te per le analoghe crisi degli anni prece-
                                                                                         grandi ondate di freddo che possono col-         denti, ma in un contesto aggravato dalle
                                                                                         pire contemporaneamente l’Europa e la            condizioni del mare Adriatico in tempesta
                                                                                         Federazione Russa. Quest’ultimo Paese è          che bloccò per parecchi giorni il funziona-
                                                                                         il più grande fornitore del Vecchio Conti-       mento del rigassificatore al largo di Rovigo:
                                                                                         nente e se la sua domanda interna per il         le metaniere non riuscirono ad attraccare
                                                                                         riscaldamento, assieme a quella dei Paesi        all’impianto per scaricare il gas liquefatto.
                                                                                         limitrofi, come l’Ucraina, la Bielorussia e la
                                                                                         Polonia, aumenta troppo, rischia di non es-          Il blocco di quel rigassificatore riduce
                                                                                         sere più in grado di soddisfare la domanda       di oltre il 10% la capacità di importazio-
                                                                                         europea, quando anch’essa è al massimo.          ne nazionale di gas, e questo preceden-
                                                                                                                                          te porta a riconsiderare il ruolo di questi
                                                                                             L’episodio peggiore degli ultimi anni si     impianti in mare (che però sono più facili
                                                                                         è verificato nel febbraio del 2012 quando        da realizzare perché meno osteggiati dalle
                                                                                         tutta l’Europa restò sotto zero. Nei primi       popolazioni rispetto a quelli a terra).
                                                                                         giorni di quel mese al punto di ingresso del
                                                                                         gas siberiano a Tarvisio si registrò un flusso        Entrato in servizio nel 2010 inoltrato,
                                                                                         ridotto fino al 30% rispetto alle forniture      il rigassificatore di Rovigo era stato salu-
                                                                                         previste; i tagli riguardarono anche Au-         tato proprio come un elemento in grado

                                                                                    8
12 22 32 economia territorio arte - Toscana Energia
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                                                    Un grave
                                                rischio meteorologico
                                                     è rappresentato
                                              da ritorni di freddo intenso
                                                 alla fine dell’inverno

                                          di alleviare i rischi nelle punte di consumo.
                                          Una analoga attesa riguarda adesso il ri-
                                          gassificatore OLT (capacità annua di 3,75
                                          miliardi di mc, 4% del fabbisogno nazio-
                                          nale, e giornaliera 11 milioni di mc), che
                                          dovrebbe entrare in servizio al largo di Li-
                                          vorno prima del prossimo inverno, ma in
                                          un contesto meteomarino, il Tirreno, peg-
                                          giore rispetto all’Adriatico.

                                               L’altro grave rischio meteorologico tut-
                                          to italiano è rappresentato da improvvisi
                                          ritorni di freddo verso la fine dell’inverno,
                                          quando gli stoccaggi non riescono più a
                                          erogare il gas alla stessa velocità (e quin-
                                          di nelle quantità giornaliere necessarie) di
                                          inizio inverno. Per spiegare il fenomeno
                                          l’esempio più calzante è quello del pallon-
                                          cino gonfiato, dal quale l’aria esce veloce
                                          ad inizio dello sgonfiamento per poi man
                                          mano rallentare, fino a fermarsi con den-
                                          tro ancora un po’ d’aria. La peggiore crisi
                                          da ritorno improvviso di freddo si ebbe nei
                                          primi giorni di marzo del 2005, quando
                                          sembrava che l’inverno fosse finito. L’e-
                                          vento mise a nudo la fragilità del nostro si-
                                          stema infrastrutturale del gas, peraltro già
                                          segnalata da molti esperti e sotto osserva-
                                          zione del Ministero dello Sviluppo Econo-
                                          mico (all’epoca delle Attività Produttive).

                                              L’apporto degli stoccaggi è essenzia-
                                          le per la sicurezza e il funzionamento del
                                          sistema nazionale del gas al minor costo,
                                          nonostante i potenziamenti dei gasdotti
                                          degli scorsi anni e l’arrivo del rigassifica-

toscana energia box                       9
12 22 32 economia territorio arte - Toscana Energia
tore di Rovigo. Purtroppo le opposizioni                             necessaria per soddisfare la domanda (in           quest’anno, senza gli stoccaggi si potreb-
  locali e la mancanza di nuovi grandi siti                            particolar modo dal 2009 in poi, quando            be avere un deficit di capacità di circa 120
  sta facendo crescere molto lentamente la                             sono iniziati a scendere i consumi per la          milioni, beninteso se tutte le altre fonti di
  capacità di stoccaggio, ottenuta adesso                              crisi economica), ma la situazione va ana-         approvvigionamento funzionano regolar-
  soprattutto con l’aumento della pressio-                             lizzata su base giornaliera, non annuale.          mente. All’inizio della stagione di utilizzo
  ne del gas nei depositi sotterranei, che ne                          Infatti, anche se il rischio maggiore ri-          degli stoccaggi (ottobre-novembre) l’ero-
  aumenta il volume; pratica che richiede                              guarda un breve periodo, tra metà feb-             gazione può anche arrivare a 270 milio-
  però molte cautele ambientali. Sono in-                              braio e metà marzo, interruzioni gravi di          ni di mc/giorno (che portano la capacità
  vece in forte ritardo, rispetto alle previsio-                       uno dei principali gasdotti possono verifi-        complessiva alla cifra tranquillizzante di
  ni, sia i nuovi gasdotti progettati (come i                          carsi in qualsiasi momento, come l’espe-           614 milioni). Ma le cose cambiano nei
  due che dovrebbero collegarci alla Grecia                            rienza ha dimostrato. Tra l’altro i “black         mesi successivi: si stima che da metà feb-
  per l’approvvigionamento di gas dall’a-                              out” del gas sono molto più pericolosi e           braio, in caso di inverni freddi come quelli
  rea del Caspio o quello che porterà il gas                           difficili da gestire di quelli elettrici, perché   passati, l’erogazione potrebbe assestar-
  algerino in Sardegna e in Toscana) sia i                             non basta riattivare il contatore, bisogna         si su 120 milioni o meno (per un totale
  nuovi rigassificatori, nonostante 4 dei 12                           controllare se tutti i punti di erogazione         di 464 milioni, pericolosamente vicino ai
  progettati siano già stati autorizzati (oltre                        sono chiusi, inclusi i fornelli delle cucine,      461 milioni consumati il 6 febbraio dello
  all’offshore di Livorno, l’offshore di Falco-                        uno per uno.                                       scorso anno).
  nara e i due onshore di Porto Empedocle
  e Gioia Tauro).                                                          Il 6 febbraio 2012 si è avuto il record            Man mano che passano i giorni la
                                                                       di sempre dei consumi di gas, con 461              pressione di risalita del gas scende sem-
      Certamente la capacità di erogazio-                              milioni di mc, spinto dal consumo per ri-          pre più, fin quando proprio non riesce a
  ne complessiva del sistema gas italiano                              scaldamento pari a 294,4 milioni. In caso          entrare nella rete, anche se sottoterra ne
  su base annuale è superiore alla capacità                            di un altro inverno molto freddo anche             restano miliardi di mc. La difficoltà è la

                                                                                    I gasdotti italiani in cifre
                                                                                    Ragionando in termini di capacità giornaliera, il gasdotto
                                                                                    Tag dalla Siberia può arrivare a fornire 107 milioni di mc/
                                                                                    giorno, il Transmed dall’Algeria 98 milioni, il Transitgas
                                                                                    dall’Olanda-Mare del Nord 59 milioni, il Greenstream dal-
                                                                                    la Libia 29 milioni, il rigassificatore di Rovigo 21 milioni e
                                                                                    quello di La Spezia 9 milioni mentre la produzione naziona-
                                                                                    le è di altri 21 milioni per un totale di 344 milioni, cui va ag-
                                                                                    giunta la capacità di erogazione giornaliera degli stoccaggi
                                                                                    che però è molto variabile e segue le punte di domanda.

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                                                   Foto: istockphoto

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Contenitore industriale
di gas naturale
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stessa delle auto che tentano di immet-                Poi c’è l’obbligo di abbassare i gradi            Tutto ciò nonostante i consumi italia-
tersi in una via a grande e veloce traffico.      centigradi del riscaldamento negli edifi-          ni di gas del 2011 siano tornati ai livelli
A marzo 2005 fu necessario abbassare la           ci pubblici e in quelli privati. Quest’ultimo      del 2003 (circa 77 miliardi di mc) da con-
pressione della rete per permettere l’af-         provvedimento è però di difficile esecuzio-        frontare a loro volta con quelli del 2008
flusso del gas dagli stoccaggi.                   ne e controllo, anche se è utile per far com-      di 84,8 miliardi. Se l’aumento dei consu-
                                                  prendere alle popolazioni la gravità della
                                                                                                     mi di gas avesse tenuto lo stesso ritmo
     Il gas disponibile negli stoccaggi alla      situazione, di modo che assumano com-
                                                  portamenti energeticamente più sobri. Si           dei 5 anni dal 2003 al 2008 (mediamente
fine del riempimento estivo è di 15 miliardi
                                                  calcola che ogni grado centigrado in meno          circa 1,5 miliardi all’anno), dal 2009 in
di mc, ma quelli effettivamente utilizzabili
                                                  delle temperature nelle 24 ore su tutto il         poi il sistema non sarebbe stato in grado
non sono più di 11; fino ad ora non si è
                                                  territorio nazionale comporti un risparmio         di fronteggiare le emergenze che si sono
mai andati oltre e non è affatto certo che i
                                                  teorico di oltre 10 milioni di mc/giorno.          verificate. I consumi del 2012 avrebbero
circa 4 miliardi restanti siano effettivamen-
te estraibili. Non si può neanche forzare                                                            dovuto essere di 90,5 miliardi; le previ-
                                                        L’insieme di questi provvedimenti, se        sioni invece dicono che resteremo sotto
troppo la risalita del gas, perché si rischia
                                                  attuati con determinazione, può portare            i 77 miliardi.
di rovinare il deposito, trascinando e con-
                                                  quindi ad un risparmio intorno ai 50 milio-
densando la sabbia, tra i cui granelli cir-
                                                  ni di mc/giorno. Va anche chiarito che tutti
cola il gas, fino ad ammassarla nei fori di                                                              I consumi del settore industriale sono
                                                  i provvedimenti che si possono mettere in
risalita, ostruendoli. Il rischio è di perderli   campo hanno un costo per la collettività.          passati da 20,7 miliardi di mc/anno del
per anni, se non per sempre.                      Ad esempio la crisi del 2006, iniziata per         2003 ai 15,4 del 2011: purtroppo è il de-
                                                  le liti tra russi e ucraini e poi proseguita per   clino del Paese, accentuato dalla crisi eco-
    Cosa si può fare in caso di emergenza         motivi meteorologici, è costata ai consu-          nomica, a darci il maggiore aiuto per far
gas meteorologica, ma anche commercia-            matori 100 milioni di euro solo per il rim-        fronte ai rischi di emergenza gas.
le, geopolitica, da incidente, oltre a utiliz-
zare al massimo gasdotti, rigassificatori,
produzione nazionale e stoccaggi? Parec-
chie cose e l’Italia è già ben allenata. Pres-
so il Ministero dello Sviluppo Economico
opera in permanenza un Comitato Emer-
genza Gas che ogni anno rinnova le misu-
re e le procedure per la gestione delle crisi.
                                                           L’apporto

                                                                                                                                                    PRIMOPIANO
    I principali provvedimenti previsti sono
                                                            degli stoccaggi
l’obbligo per gli importatori di massimiz-
zare gli arrivi, indipendentemente dagli                       è essenziale
accordi commerciali; questo serve anche
                                                            per la sicurezza
ad evitare il rischio di rialzi artefatti dei
prezzi o la deviazione verso altri mercati di             e il funzionamento
gas destinato all’Italia.                                del sistema nazionale
    Un secondo provvedimento è l’attiva-
zione dei “contratti interrompibili”, accor-
                                                                del    gas
di che prevedono uno sconto sul prezzo
del gas ai grandi consumatori industriali a
fronte della disponibilità a farsi interrom-
pere la fornitura (con preavviso di 24 ore o
persino senza). Con questo provvedimen-           borso ai produttori elettrici del maggior
to a febbraio 2012 si sono risparmiati 15         costo dell’olio combustibile rispetto al gas.
milioni di mc/giorno di gas.
                                                      Il cambiamento climatico, che sta ac-
    A seguire si provvede a staccare le           centuando gli eventi estremi, sempre più
centrali di produzione elettrica e di conse-      frequenti, dovrebbe imporre soluzioni più
guenza ad attivare i contratti interrompibi-      radicali di quelle sopra elencate, facilitan-
li dei consumatori elettrici e/o riattivare le    do nuovi investimenti. Se il sistema è al
vecchie centrali che utilizzano l’inquinan-       limite della capacità di risposta è proprio
te olio combustibile invece del gas. Sono         per le opere non realizzate negli ultimi 15
centrali ormai obsolete tenute in vita solo       anni, in particolare per gli stoccaggi. Negli
per questo scopo, cioè per funzionare for-        anni ’90, quando i consumi di gas erano
se pochi giorni all’anno (al massimo 4 set-       la metà di quelli odierni, la capacità del
timane). L’uso di questi impianti richiede        sistema prevedeva di poter restare anche
una deroga ai limiti di emissioni atmosferi-      sei mesi senza l’apporto del maggior for-
che. Si calcola che questo provvedimento          nitore. Oggi sarebbe impossibile stare da
può portare ad un risparmio di circa 18           ottobre ad aprile senza i 107 milioni di mc/
milioni di mc/giorno.                             giorno di gas russo.

                                                                          toscana energia box        11
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                                                                                                                          Il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato a ottobre la nuova Strategia Energe-
                                                                                                                          tica Nazionale (SEN). Si tratta al momento di una bozza sulla quale il governo ha aperto
                                                                                                                          una fase di consultazioni che verrà conclusa con una Conferenza nazionale. Il documento,
                                                                                                                          atteso da tempo, è lo strumento di indirizzo e di programmazione della politica energetica
                                                                                                                          nazionale. Toscana Energia Box ospita nelle sue pagine il parere di due esperti del settore.
                                                             Foto: © David Doubilet/National Geographic Society/Corbis

                                                                                                                          Più gas
                                                                                                                         prodotto in Italia                                                    di Davide Tabarelli
                                                                                                                                                                                             (presidente di Nomisma Energia)

                                                                                                                                      12
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                                 Finalmente                          , dopo
                            anni di discussione, l’Italia ha il suo nuovo
                                                                               foto:
                                                                               •
                            Piano Energetico Nazionale, anzi, la sua           Piattaforma
                            nuova Strategia Energetica Nazionale, pre-         per l’estrazione
                            sentata il 16 ottobre 2012 dal ministro del-       del gas naturale
                            lo Sviluppo economico Passera. Dopo quelli
                            del 1975, del 1981 e del 1988, questo è il
                            quarto Piano che l’Italia cerca di implemen-
                            tare. Viene chiamato Strategia e non Piano
                            per evitare imbarazzi circa strumenti tipici
                            dell’intervento pubblico statale, attraverso
                            appunto la pianificazione, dopo oltre un
                            decennio durante il quale si è fatto intera-
                            mente affidamento sulle liberalizzazioni e
                            sulle privatizzazioni per raggiungere i con-
                            divisibili obiettivi di maggiore efficienza e di
                            riduzione dei prezzi per i consumatori. Trop-
                            po ottimisticamente, ma anche incauta-
                            mente, negli anni ’90 si credeva che i sem-
                            plici meccanismi di mercato, attraverso la
                            famigerata mano invisibile, potessero fare
                            entrare nuovi operatori nel settore, capaci
                            di fare investimenti in maniera più efficiente
                            aumentando l’offerta e facendo scendere i
                            prezzi a beneficio dei consumatori finali,
                            cosa che i vecchi monopolisti statali non
                            erano riusciti a fare. Purtroppo, invece, le
                            bollette degli italiani, sia delle imprese che
                            delle famiglie, sono aumentate ad oggi di
                            circa il 30% e così le riforme a favore del dio
                            mercato hanno aggravato il nostro distacco
                            rispetto ai livelli dei prezzi nel resto d’Euro-
                            pa senza modificare granché la nostra forte
                            dipendenza da importazioni dall’estero.

                                I prezzi del gas alle famiglie al primo
                            gennaio 2013 raggiungeranno un nuovo re-
                            cord a 93 centesimi di euro per metro cubo,
                            uno dei prezzi più alti in Europa e quasi un

La necessità
                            bene di lusso a causa anche della forte tas-
                            sazione. Il prezzo dell’elettricità al mercato
                            tutelato, quelle delle famiglie, si collocherà
  di ridurre i costi        a 19,2 centesimi di euro per chilowattora,
                            valore anche questo fra i più alti d’Europa.
    dell’energia
                                 Proprio la necessità di ridurre i costi
 è il primo obiettivo       dell’energia è il primo dei quattro obiet-
                            tivi indicati dalla nuova Strategia e que-
      indicato              sto è estremamente positivo. Gli altri tre,
dalla nuova Strategia       però, sono in gran parte conflittuali con il
                            primo, come accade del resto spesso nei
                            documenti di politica in cui si annunciano
                            intenzioni facili da condividere ma difficili

                                                    toscana energia box        13
Foto: istockphoto

                    poi da realizzare. Il secondo obiettivo, in-            Il punto più concreto è l’impegno ad       del nostro deficit energetico, quanto lo sti-
                    fatti, è quello ambientale che addirittura         aumentare la produzione nazionale di            molo che ne deriverebbe al sostegno di un
                    punta a superare gli impegni già ambiziosi         idrocarburi, in particolare di gas, per mi-     mercato interno del gas disancorato dal
                    presi con la Comunità Europea all’interno          gliorare il grado di dipendenza dall’estero.    prezzo del greggio, una delle condizioni
                    del pacchetto energia clima. Le riduzioni          Attualmente i nostri consumi di petrolio e      per far scendere velocemente i costi delle
                    delle emissioni di CO2 saranno al 2020 del         gas, in condizioni normali, sono intorno a      centrali elettriche che usano soprattutto
                    19% rispetto al 1990, (la riduzione dataci         140 milioni tonnellate equivalenti di petro-    gas per fare elettricità.
                    dall’Europa è del 18%), l’efficienza ener-         lio, con una produzione che oscilla poco
                    getica raggiungerà un 24% (contro un               sopra i 10, ma che potrebbe facilmente              La decisione più importante di politi-
                    20% stabilito inizialmente), mentre le fonti       raddoppiare se non fosse per l’ostinata         ca energetica degli ultimi anni riguarda
                    rinnovabili arriveranno al 20% dei consumi         opposizione degli organi locali. Il beneficio   quanto annunciato dallo stesso governo
                    finali (contro il 17% comunitario). Il terzo       non sarebbe tanto per il miglioramento          Monti con la legge di stabilità del 9 otto-
                    obiettivo è quello di accrescere la sicurezza                                                      bre 2012, pochi giorni prima dell’annun-
                    del nostro sistema energetico, quello, fra i                                                       cio della Strategia. Si tratta della proposta
                    paesi industrializzati di grande dimensione,                                                       di spostare le competenze in materia di
                    più dipendente da importazioni dall’este-                                                          energia di nuovo allo Stato, dopo che per

                                                                               Sostenere
                    ro con una quota intorno all’85%, prima                                                            11 anni erano state troppo velocemente
                    dell’ultima recessione. Il quarto obiettivo è                                                      demandate in buona parte alle regioni che
                    quello di fare crescere l’economia attraver-                                                       quasi sempre hanno ostacolato o ritardato
                    so gli investimenti che verranno generati
                                                                                    un mercato                         la realizzazione di nuove infrastrutture. La
                    dalla stessa strategia energetica, in parti-                  interno del gas                      questione energia, in tutti i paesi moderni,
                    colare nell’efficienza e nelle rinnovabili,                                                        è questione nazionale da gestire central-
                    nella cosiddetta economia verde.
                                                                                  servirà a ridurre                    mente. Lo è ancor di più per l’Italia, il prin-
                                                                               i costi dell’elettricità                cipale importatore di energia dall’estero
                        Sono tutti obiettivi condivisibili, ma                                                         fra i paesi industrializzati. Avere raggiun-
                    estremamente difficili da raggiungere, tut-
                                                                                    prodotta da                        to questa consapevolezza, averci messo
                    tavia, aver messo al primo posto la questio-
                    ne economica è positivo. Negli anni ci si è                   metano                               mano e contemporaneamente fare una
                                                                                                                       strategia è già un buon passo in avanti.
                    dimenticati di come l’energia serva prima                                                          Per quanto attiene gli obiettivi, questi ri-
                    di tutto al sistema economico, in partico-                                                         mangono molto lontani.
                    lare al sistema produttivo, alla fabbriche,
                    che con il gas e, soprattutto, l’elettricità,
                    devono fare prodotti da esportare in tutto
                    il mondo. È pur vero che non viene meglio
                    specificato come questo obiettivo possa
                    essere raggiunto senza una riconversione
                    del nostro parco elettrico sul carbone, la
                    fonte meno costosa ma più inquinante. Se
                    non altro sarà già un buon risultato se si ri-
                    uscirà a limitare le ulteriori spinte dei costi,
                    in particolare cercando di frenare proprio
                    il sostegno alle rinnovabili. Spetterà poi
                    ad un vero governo politico sollevare nel
                    maggior dettaglio la questione dei costi e
                    di una loro eventuale riduzione.

                                                                14
La proposta
                                  Strategia Energetica Nazionale, pur rap-
                                                                               di

                                  presentando un positivo passo avanti ri-
                                  spetto al vuoto di organica politica ener-
                                  getica che ha contraddistinto il recente
                                  passato, ha però scelto un orizzonte tem-
                                  porale troppo limitato, in contrasto con
                                  analoghi documenti di altri paesi europei
                                  (come Germania, Francia e Regno Unito),
                                  tutti proiettati oltre il 2020 (che, dati i
                                  tempi attuativi delle politiche energeti-
                                  che, è il domani, o quasi). Una prospet-
                                  tiva di soli otto anni rende praticamente
                                  impossibile verificare se gli obiettivi indivi-
                                  duati e le azioni per attuarli sono in gra-
                                  do di garantire uno sviluppo energetico a
                                  lungo termine coerente con la roadmap
                                  europea al 2050, malgrado nella premes-
                                  sa della SEN questa sia assunta come qua-
                                  dro di riferimento.

                                       Nel documento la rinuncia a previsioni
                                  dell’evoluzione tecnologica e dei mercati
                                  che vadano oltre il 2020, è giustificata dal-
                                  la loro eccessiva incertezza. Non è così; i
                                  dati di cui disponiamo oggi, consentono

                                                                                         PRIMOPIANO
                                  di guardare oltre il 2020. Non facendolo,
                                  la SEN, mentre ad esempio dedica largo
                                  spazio all’Italia come hub sud-europeo del
                                  gas, ipotesi che - e non sono il solo - con-
                                  sidero velleitaria, non si occupa dell’altra,
                                  ben più realistica, funzione di hub che
                                  l’Italia presumibilmente avrà. I progetti di
                                  investimento nella produzione di energia
                                  elettrica in Africa settentrionale, in parte
                                  da destinare ai mercati europei, si stanno
                                  moltiplicando e gli interessi coinvolti fan-
                                  no prevedere il passaggio a investimenti
                                  su larga scala in un futuro probabilmente
                                  prossimo. Per il nostro paese le implica-

Un passo avanti,
   ma l’orizzonte
temporale è limitato                 di Giovanni Battista Zorzoli
                        (presidente dell’Ises - International Energy Society - Italia)

         toscana energia box      15
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Foto: © Ingo Wagner/epa/Corbis

                                                                      zioni - politiche, economiche, di impatto       per risolvere i problemi che l’ulteriore in-
                                                                      energetico e territoriale - saranno così ri-    cremento di generazione diffusa, in larga
                                      Gli analoghi                    levanti che avrebbero meritato un corposo
                                                                      capitolo all’interno della SEN. Basti pensa-
                                                                                                                      misura non programmabile, porrà alla ge-
                                                                                                                      stione delle reti (non solo elettriche) urba-
                                          documenti di altri          re alla rivoluzione indotta da un sistema       ne. Oltretutto, per il decennio 2020-2030,
                                                                      di trasmissione elettrica dell’ordine dei       le previsioni sulla crescita della mobilità
                                            paesi europei
                                                                      GW che attraversa l’Italia, e dal passaggio     elettrica differiscono in termini quantita-
                                         sono tutti proiettati        da un import elettrico ridotto, ipotizzato      tivi, ma concordano sul conseguente im-

                                                      2020            dalla SEN per rendere meno complicata           patto sulle reti, in particolare urbane, che
                                          oltre il                    l’overcapacity di cicli combinati, a un suo     andrà a sommarsi a quello già ora provo-
                                                                      sostanzioso incremento.                         cato dalla penetrazione delle rinnovabili, e
                                                                                                                      in più si porranno al sistema nazionale di
                                                                           Altro esempio: una Direttiva europea       raffinazione problemi analoghi a quelli che
                                                                      prevede l’avvio dei “quasi zero energy bu-      oggi stanno incontrando i cicli combinati.
                                 foto:                                ilding” verso la fine di questo decennio,
                                                                      obiettivo impossibile da realizzare senza           Ancorata al 2020, la proposta di SEN
                                 •
                                                                      un rilevante apporto in loco di generazio-      su questi e analoghi problemi tace.
                                 Lavori di manutenzione               ne elettrica e termica con fonti rinnovabili.
                                 su una pala eolica                   Occorre quindi avviare per tempo la rea-            Va infine ricordato che solo una strate-
                                 ••                                   lizzazione di smart building su scala dimo-     gia proiettata oltre il 2020 permetterebbe
                                 Rifornimento                         strativa, metterne a punto le normative e       di impostare con il respiro politiche di ricer-
                                 di auto elettrica                    individuare fin d’ora le misure necessarie      ca e sviluppo e industriali che consentano

                                                                 16
al sistema produttivo di adeguare tempe-                 Il documento non analizza le conse-          stanza precisi e/o insufficienti. Va innan-
stivamente la propria offerta nei comparti          guenze di queste contraddizioni. Costi più        zi tutto sottolineata l’assenza di qualsiasi
tecnologici innovativi, come il fotovoltaico        elevati del gas si tradurrebbero in costi più     riferimento allo strumento fiscale, che in
a concentrazione (con efficienze di sistema         elevati della produzione elettrica, impeden-      mercati energetici liberalizzati rappre-
fino al 40-45 %, raggiungibili con tecno-           do la prevista riduzione dell’import di elet-     senta uno dei mezzi di intervento più
logie avanzate come i nanowires o i quan-           tricità (dal 13 al 7-10%). Di conseguenza,        efficaci a disposizione del governo e
tum dot), il fotovoltaico sensibile anche           l’apporto alla produzione elettrica dei cicli     della pubblica amministrazione. Analo-
agli infrarossi (funziona 24 h su 24), l’eoli-      combinati nel 2020 scenderebbe al 29%,            ghe considerazioni valgono per l’altro
co ad alta quota, i biocarburanti da alghe,         una situazione economicamente insosteni-          strumento principe, quello normativo,
le batterie basate sulle nanotecnologie.            bile per i produttori interessati, anche se si    presente nel documento, ma in modo
                                                    verificassero tutte le non piccole fuoriuscite    inadeguato.
     In sintesi, diverse fra le decisioni che       di altre tipologie di impianti previste nel do-
influenzeranno il dopo 2020, vanno pre-             cumento. Per evitare il disastro, sarebbero           In ultima analisi, la Strategia Energetica
se prima di tale data, ma la rinuncia a un          necessarie misure ad hoc, a loro volta desti-     Nazionale proposta dal governo, pur rap-
orizzonte più a lungo termine impedisce             nate a gravare sul costo del kWh.                 presentando un importante passo avanti
alla SEN di tenerne adeguatamente conto.                                                              rispetto al vuoto preesistente, a causa di
                                                        Un altro limite riguarda gli strumen-         questi e altri limiti rischia di risultare non
     Inoltre, la SEN, ignorando i conflitti e le    ti attuativi, in più di un caso non abba-         abbastanza efficace.
contraddizioni prodotti dall’attuazione dei
suoi obiettivi, in materia rappresenta la re-
plica aggiornata delle visioni idilliache che
permeavano i passati piani energetici. A
titolo di esempio, la SEN ipotizza sia il calo
della domanda di gas da poco meno di 67
                                                                                      Otto anni

                                                                                                                                                                           PRIMOPIANO
Mtep nel 2010 a 54-59 Mtep nel 2020,
sia l’aumento delle infrastrutture per l’im-                                 sono troppo pochi per verificare
portazione di gas, col duplice obiettivo di
migliorare la sicurezza energetica del pa-                                         l’efficacia del piano
ese e trasformare l’Italia nell’hub del gas
sud-europeo. Condizione necessaria per-
                                                                                a lungo
                                                                                               termine
ché il secondo risultato si realizzi, è l’alline-
amento dei prezzi del gas ai livelli europei,
uno degli obiettivi centrali della SEN. In

                                                                                                                                                       Foto: istockphoto
parallelo, viene però proposto di mettere
a carico del sistema i costi di investimento
nelle infrastrutture essenziali per garantire
nel medio periodo sufficiente capacità di
import (LNG e/o gasdotto) e di stoccaggio.
Quale sia il “sistema” non è precisato, ma
in un periodo in cui si può solo propor-
re di ridurre la pressione fiscale, è difficile
immaginare una soluzione diversa da una
voce aggiuntiva nella bolletta del gas, alla
quale andrà a sommarsi l’incentivazione
per lo sviluppo delle rinnovabili termiche,
con un tetto annuo previsto di 900 milioni,
destinato a crescere se si vogliono realizza-
re gli obiettivi indicati nel documento. Si
tratta di misure che vanno controcorren-
te rispetto all’obiettivo di ridurre i prezzi
del gas all’interno del paese; e potrebbero
non essere le uniche, visto che non viene
precisato cosa significhi “supportare la re-
alizzazione di altre infrastrutture di impor-
tazione e stoccaggio anche in regime di
esenzione dall’accesso dei terzi non consi-
derate Essential Facilities, e quindi con co-
sti di investimento sostenuti dai soggetti
                                                                                                                                                ••

proponenti, senza garanzia dei ricavi”.

                                                                            toscana energia box       17
Focus • Punti di Vista • Mercato • World Report PRIMOPIANO                         Nata nel 2007, Sea Electric Waves ha progettato impianti su 300 metri di fronte ondoso

                                                                                    Quando
                                                                                      l’energia
                                                                                     arriva
                                                                                   dalle onde                                            DI Claudia Riani

                                                                                    La start-up fondata da giovani imprenditori catalani si propone di sfrut-
                                                                                 tare la potenza dei moti marini, oggi poco utilizzata. Il giovane CEO Xavier
                                                             Foto: istockphoto

                                                                                 Tous ci racconta come

                                                                                           18
nel porto spagnolo di La Coruña e in Sud America

                                                                     Le strutture
                                                       vengono posizionate sulle dighe artificiali
                                                                che proteggono i porti
                                                             e non richiedono gli alti costi
                                                          di manutenzione delle installazioni
                                                                in mare aperto

                                          Sea Electric Waves                                Può spiegarci come funzionano le
                                     è la start-up catalana fondata da tre gio-        unità di produzione dell’energia?
                                     vani imprenditori seguendo un’idea all’ap-             Le nostre unità ricavano energia sfrut-
                                     parenza semplice: sfruttare il potenziale         tando il noto principio fisico delle colonne
                                     delle onde marine come fonte energetica           d’acqua oscillanti. Catturano cioè i mo-
                                     pulita, economica e inesauribile. Il proget-      vimenti verticali delle onde marine. Ogni
                                     to è partito nel 2007 con un investimen-          unità è formata da una camera di ingresso
                                     to iniziale di circa 100.000 euro, coperti        delle onde marine collegata a una turbi-
                                     quasi interamente da capitale privato,            na tramite un collettore. La produzione
                                     con l’eccezione di un contributo da parte         di energia avviene in due fasi: nella prima
                                     dell’Agenzia per la Competitività della Ge-       fase le onde marine entrano nella came-
                                     neralità della Catalogna. L’investimento è        ra e comprimono l’aria che essa contiene,
                                     servito a realizzare uno studio di fattibilità,   spingendola verso l’alto nel collettore. L’a-
                                     nella forma di un piccolo impianto nel por-       ria così compressa passa attraverso la tur-
                                     to di Sant Feliu de Guíxols, vicino a Girona.     bina mettendola in moto. Nella seconda
                                     Lo studio, durato quattro anni e condotto         fase, l’onda si ritira creando un vuoto d’a-
                                     su impianti di diverse dimensioni in con-         ria sopra di sé. Quella esterna è risucchiata
                                     tinuo monitoraggio, si è concluso con ri-         all’interno della camera d’ingresso, e passa
                                     sultati molto promettenti. La tecnologia          di nuovo attraverso la turbina generando
                                     per la produzione di energia ondomotrice,         altra energia. In questo modo, una oscilla-
                                     cioè derivata dal moto delle onde, è stata        zione ondosa continua si trasforma in un
                                     brevettata, e nel 2011 il progetto è entra-       movimento ininterrotto delle turbine.
                                     to nella fase commerciale. Due impianti di
                                     vaste dimensioni sono attualmente in fase             Quanto costa l’installazione di una
                                     di progettazione.                                 di queste unità, e quanta energia è in
                                                                                       grado di produrre?
                                          “L’energia dei moti marini - spiega              Ogni unità occupa circa 10 metri di
                                     Xavier Tous, il giovanissimo CEO di questa        fronte ondoso, è composta da una strut-
                                     azienda - è da anni oggetto di attenzione         tura in cemento e da una turbina in ac-
                                     per il suo grandissimo potenziale. Tuttavia,      ciaio. Il costo complessivo di impianto è
                                     diversamente da quanto avviene per l’e-           intorno ai 300.000 euro per unità. Le in-
                                     olico e per il solare, il potenziale è larga-     stallazioni sono modulari, cioè è possibile
                                     mente inesplorato, fatti salvi alcuni casi di     installare più unità l’una di fianco all’al-
                                     sfruttamento del moto delle maree, delle          tra. Ogni turbina sviluppa una potenza
                                     correnti e del gradiente termico. Gli esperi-     massima di 18,5 kW. Questo significa
                                     menti con l’energia delle onde sono rare e        che in un anno da soli 10 metri di fron-
                                     più recenti. Sea Electric Waves si è inserita     te ondoso si possono produrre in media
                                     in questo gap, studiando le possibilità di        40.000 kWh, l’equivalente del consumo
                                     sviluppo tecnologico che esso offre.”             annuale di 40 famiglie.

                                                             toscana energia box       19
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                                                                  Sea Electric Waves
                                                                   Paese                                                       Catalogna, Spagna
                                                                   Anno di creazione                                                           2007
                                                                   Fondatori                                                         Xavier Tous
                                                                                                 33 anni, Master in Business Administration, CEO
                                                                                                                                 Guillermo Pastor
                                                                                                       36 anni, esperto in Environmental Business
                                                                                                                            José Antonio Pacheco
Foto: Sea Electric Waves

                                                                                                                                34 anni,Ingegnere

                                                                   Impiegati                                                                        6
                                                                   Investimento iniziale                                        circa 100.000 euro

                            Dalle onde
                                  si potrebbe
                           potenzialmente ricavare
                            il 40% del fabbisogno
                             energetico mondiale.
                                Questo aprirebbe
                           opportunità per i paesi
                               costieri

                                                                                                                                                        ••
                                  foto:                             Un impianto di questo genere può          installazioni di mare aperto, perché sono
                                                               essere installato ovunque?                     facilmente raggiungibili dalla terraferma.
                                  •                                 Ci sono alcuni requisiti tecnici neces-   Un altro grande vantaggio degli impian-
                                  L’installazione              sari perché un sito sia adatto a un impian-    ti da noi progettati rispetto agli impianti
                                  sperimentale a  Sant Feliu   to di produzione di energia ondomotrice.       off-shore è inoltre che non richiedono la
                                  de   Guixols, Catalogna      Il fondale deve essere a più di quattro me-    dispendiosa posa di cavi sottomarini per
                                  ••                           tri di profondità, e la potenza media svi-     il trasporto dell’energia verso la rete di
                                  I tre fondatori              luppata naturalmente dalle onde deve es-       distribuzione.
                                                               sere di almeno 10 kW per metro di fronte
                                                               ondoso. Questo non avviene ovunque, e              Ci sono impianti già in fase di rea-
                                                               nel Mediterraneo i tratti di costa più ripa-   lizzazione?
                                                               rati non sono adatti. È poi necessario fare        Sea Electric Waves ha iniziato la pro-
                                                               una valutazione dell’impatto ambientale,       gettazione di un insieme di unità su 300
                                                               anche se questo si limita all’estetica per-    metri di fronte ondoso sulle barriere fran-
                                                               ché i materiali utilizzati (cemento e accia-   giflutti del porto di La Coruña, nel Nord-
                                                               io) non rilasciano sostanze chimiche in        Ovest della Spagna, e di un altro impian-
                                                               mare. In prossimità di infrastrutture por-     to di vaste dimensioni in Sud America. È
                                                               tuali le modifiche apportate al paesaggio      stato calcolato che dall’energia delle onde
                                                               sono minime. Le unità vengono infatti          costiere si potrebbe ricavare il 40% del
                                                               installate in modo ottimale sulle dighe ar-    fabbisogno energetico mondiale, molto
                                                               tificiali che proteggono i porti dalla furia   più che dalle fonti energetiche marine at-
                                                               del mare. Queste strutture offrono diversi     tualmente più note, come le maree. Que-
                                                               vantaggi: oltre ad essere esposte a moto       sta tecnologia, applicata nei siti adatti,
                                                               ondoso potente e continuo, non richie-         può aprire grandi opportunità energetiche
                                                               dono gli alti costi di manutenzione delle      a tutti i paesi costieri.

                                                         20
foto:
 Principali centrali di energia ondomotrice
                                                                                         •••
 in Europa (WEP, Wave Energy Parks)                                                      Schema di una unità
                                                                                         di produzione
                    Anno             Potenza         Costo         Tecnologia
                   di inizio        installata       totale                              di energia ondomotrice
                                      (MW)

UK, Islay            2000               0,5            n.d.          Colonna
                  (operativo)                                        d’acqua
                                                                     oscillante

UK, Orkney           2010               2,4         5 milioni         Pelamis

                                                                                                                                              •
                                                                                                                                              ••
                                                      Euro

UK, Siadar            2011              4,0        37 milioni        Colonna
                (in costruzione)                     Euro            d’acqua
                                                                     oscillante

Spagna,              2009               0,3        6,4 milioni       Colonna
Mutriku                                               Euro           d’acqua
                                                                     oscillante

Portogallo,      2008 (chiuso          2,25            n.d.           Pelamis
Aguçadoura       per problemi
                   tecnici)

Italia          Progetti privati allo studio a Castiglioncello (LI) e Lavagna (GE)

                                              Gli impianti     non richiedono
                         la dispendiosa posa di cavi sottomarini per il trasporto dell’energia

                                                                                                                                                   PRIMOPIANO
                                     verso la rete  di distribuzione

Le tecnologie per sfruttare la forza del mare
         L’energia ondomotrice è ricavata convertendo l’e-                      sta dall’erosione; oppure a boe off-shore, minimizzando
         nergia cinetica del moto ondoso in elettricità. La sua                 l’impatto ambientale ma con maggiori costi di installazio-
         intensità non dipende né dal ciclo giorno-notte, né                    ne e manutenzione.
         da quello delle stagioni. Esistono diverse tecnologie
         di conversione dell’energia cinetica in energia elet-
                                                                                Generatori basati sull’ampiezza dell’onda
         trica, che differiscono per adeguatezza alla confor-
         mazione della costa e del fondale, per impatto am-                     (Pelamis)
         bientale, per i costi di installazione e manutenzione.                 Sfruttano sia i movimenti orizzontali che quelli verticali
                                                                                dell’acqua. Le onde muovono sistemi di pistoni collegati
                                                                                a generatori elettrici. Richiedono in genere strutture mol-
         Generatori a salto idrico                                              to ingombranti e costose ma sono molto efficienti del
         Indicati dove le onde raggiungono un’altezza notevole
                                                                                punto di vista energetico.
         grazie alla “focalizzazione” ottenuta, ad esempio, nel
         passaggio attraverso un canale che si restringe (come un
         ‘insenatura tra le rocce). Si sfruttano le onde per riempire           Generatori basati sul principio
         un bacino idrico a quota superiore al livello del mare, che            di Archimede
         può essere sfruttato come succede negli impianti idroe-                Una camera d’aria sommersa ancorata al fondale è sog-
         lettrici montani.                                                      getta a cicli di compressione e decompressione dovuti alla
                                                                                continua variazione della colonna d’acqua sovrastante, e
         Generatori a colonna d’acqua oscillante                                il movimento oscillatorio che ne deriva viene convertito in
         Sfruttano i movimenti verticali dell’acqua dall’alto verso             energia. Questo tipo di impianto ha il vantaggio di essere
         il basso e viceversa. Possono essere ancorati alla linea di            completamente sommerso, ma richiede fondali di almeno
         costa, con il vantaggio aggiuntivo di proteggere la co-                80-90 metri e onde di almeno 5 metri di ampiezza.

                                                                             toscana energia box         21
Intervista al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

                                                                   La green
                                                                      economy è
                                                                         il nostro volano
Tendenze • Novità • Decisioni • Progetti ENERGIETOSCANE

                                                                             di crescita                                                                   DI Angela Feo

                                                                                              L’obiettivo della Regione è far partire una filiera produttiva, tecnologica
                                                                                          e finanziaria per creare occupazione nuova e qualificata

                                                                                                                                         Sviluppo                   sostenibile,
                                                                                          •

                                                                                                                                   ambiente, territorio, rinnovamento. Sono
                                                                                                                                   queste le parole chiave usate dal Presi-
                                                                                                                                   dente della Regione Toscana Enrico Rossi
                                                                                                                                   per spiegare le linee guida del Program-
                                                                                                                                   ma Regionale di Sviluppo 2011-2015. Un
                                                                                                                                   programma ambizioso per una regione,
                                                                                                                                   la Toscana, che vuole essere in linea con
                                                                                                                                   gli obiettivi posti dall’UE, che prevedono
                                                                                                                                   per il 2020 la riduzione delle emissioni di
                                                                                                                                   gas serra del 20%, il miglioramento del
                                                                                                                                   risparmio energetico del 20%, un incre-
                                                                                                                                   mento fino al 20% dell’energia prodotta
                                                                                                                                   da fonti rinnovabili.

                                                                                                                                       “Nel Programma - spiega Rossi - ab-
                                                                                                                                   biamo voluto dare un significato nuovo
                                                          foto:                                                                    a quello che è un obiettivo storico della
                                                                                                                                   nostra regione: lo sviluppo sostenibile,
                                                          •                                                                        uno sviluppo che, coniugandosi con le
                                                          Enrico Rossi, Presidente                                                 necessarie tutele dell’ambiente, del terri-
                                                          della Regione Toscana                                                    torio, delle risorse, sia strumento e motore
                                                          ••                                                                       di un rinnovamento qualitativo del nostro
                                                          Pale eoliche                                                             sistema produttivo. Le politiche ambientali
                                                          sull’ Appennino Toscano                                                  devono diventare un volano di crescita”.

                                                                                     22
Presidente, qual è lo stato dell’ar-        tamente professionalizzate, che operano
te del settore della green economy in            nella produzione del microeolico, o nel
Toscana? Quali sono le iniziative poli-          fotovoltaico ad alta integrazione o anche
tiche che la Regione sta mettendo in
campo per stimolarne la crescita?
                                                 nell’efficienza energetica. Gli strumenti in-
                                                 centivanti che abbiamo messo in campo                “Abbiamo
     La Toscana presenta già adesso degli        da tempo sono mirati non solo ad aumen-
                                                                                                         messo in campo
elementi di forza nelle eccellenze nella         tare il numero degli impianti installati ma a
green economy sia a livello di grandi im-        creare ed irrobustire delle vere filiere eco-            incentivi mirati
prese che di PMI. Enel Green Power, ha un        nomiche. Abbiamo inoltre, come Regione
rilievo internazionale anche grazie alla ge-     Toscana, dato vita al Distretto Tecnologico
                                                                                                      a creare ed irrobustire
stione degli impianti geotermoelettrici sto-     dell’Energia - DTE - che vanta oltre 300                delle vere filiere
                                                                                                  economiche”
ricamente presenti nelle aree di Larderello      imprese aderenti.
e dell’Amiata. Power One spa, con sede a
Terranuova Bracciolini, è la seconda multi-          Quali sono le funzioni e gli obiet-
nazionale mondiale nella produzione di in-       tivi del DTE?
verter per il fotovoltaico. General Electric,        Il DTE ha il compito di favorire l’affer-
attraverso la Nuovo Pignone, ha a Firenze        marsi di una “rete” per lo sviluppo di filie-
la sede di importanti attività nell’oil & gas.   re della green economy. In questo senso
A queste si aggiungono piccole realtà, al-       la nostra Regione è stata leader nel pro-

                                                                                                                                  Foto: istockphoto
                                                                                                                                •••

                                                                        toscana energia box      23
•

                                “È importante
                          favorire un coordinamento tra i comuni
                           perchè le gare di distribuzione del gas
                         assicurino le migliori condizioni di servizio
                               cittadino-utente”
                          per il
Foto: istockphoto

                    24
foto:
•
Interno di una torre
di raffreddamento

muovere il cluster nazionale delle energie       le funzioni amministrative. Poiché la geo-
rinnovabili nel recente bando MIUR sulla         termia è considerata parte delle “miniere”
ricerca. Ma non basta. Stiamo lavorando          si sarebbe presentato un contrasto con il
per fare del DTE il vero cuore pulsante di       precedente decreto legislativo 22/2010
una proposta Toscana sulla green economy         di riforma del settore geotermico, che
come risposta alla crisi e come modello di       stabilisce che “le risorse geotermiche di
sviluppo, incentrato sulla sostenibilità am-     interesse nazionale sono patrimonio in-
bientale. L’obiettivo è quello di creare una     disponibile dello Stato mentre quelle di
filiera non solo produttiva, ma anche tec-       interesse locale sono patrimonio indispo-
nologica e finanziaria, attraverso la strut-     nibile regionale”. Quindi lo Stato, una vol-
turazione di un rapporto costante tra uni-       ta destinate le risorse locali alla Regione,
versità ed imprese e tra sistema finanziario     avrebbe, paradossalmente, passato alle
ed imprese, per creare occupazione nuova,        province quelle nazionali. Con la legge
giovane e qualificata. In quest’ottica l’azio-   n. 134 del 7 agosto 2012, sembra che lo
ne di coordinamento del distretto ha favo-       Stato abbia recepito le nostre osservazio-
rito, ad esempio, la presentazione di ben        ni, prevedendo di trasferire le miniere (e le
14 progetti congiunti università-impresa in      risorse geotermiche) alle Regioni.
risposta all’ultimo bando regionale per la
ricerca e sviluppo sperimentale.                       La fusione di Fiorentinagas e To-
                                                 scana Gas ha portato alla nascita di
    La geotermia rappresenta un’im-              Toscana Energia, che oggi è una re-
portante risorsa energetica per la To-           altà affermata a livello nazionale. Si
scana. Qual è il quadro normativo at-            stanno per svolgere le gare per l’af-
tuale e come si dovrebbe migliorare              fidamento della distribuzione del gas
per ottimizzare lo sfruttamento di que-          in bacini sovra-comunali. In questo
sta risorsa?                                     scenario, come vedrebbe la formazio-
    Questo per noi è un punto importan-          ne di un’unica società regionale delle
te: la geotermia è prevalentemente una           reti di distribuzione del gas attraverso
risorsa del sottosuolo della nostra Regio-       nuove fusioni tra gli attuali operatori?
ne. Il know-how presente e la storia della             I processi di fusione realizzati nel set-
produzione geotermoelettrica dimostrano          tore del gas in Toscana sono rilevanti. Ma
che vi sono, in Toscana, le condizioni per       il sistema delle gare disegnato a livello go-
                                                                                                   ENERGIETOSCANE

combinare sviluppo della produzione elet-        vernativo non favorisce, a nostro parere,
trica e tutela ambientale, passando per il       le fusioni, e non c’è dubbio che la dimen-
potenziamento delle attività di ricerca. Oc-     sione media attuale degli attori toscani
corre perciò un quadro normativo chiaro.         è ancora inferiore rispetto ai colossi del
    Negli ultimi anni le norme statali sulla     nord-Italia. Le realtà più interessanti tutta-
risorsa geotermica si sono moltiplicate in       via sono quelle che operano su più servizi
maniera talvolta contraddittoria. La pri-        locali. Quello che a noi interessa partico-
ma formulazione del decreto legislativo          larmente, in questa fase, è favorire un
n. 85/2010 in materia di federalismo de-         coordinamento tra i comuni per svolgere
maniale prevedeva addirittura il passaggio       gare rivolte ad assicurare le condizioni di
delle miniere dal demanio statale al dema-       servizio con il miglior rapporto qualità-
nio provinciale, lasciando però alle Regioni     costo per il cittadino-utente.

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