VR DAYS LA REALTÀ VIRTUALE - DELLE DONNE AL TSFF di - Il Discorso
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VR DAYS LA REALTÀ VIRTUALE DELLE DONNE AL TSFF di TRIESTE Da tre anni a questa parte il Trieste Film Festival è impegnato ad esplorare le nuove tecnologie in ambito cinematografico e anche in questa trentesima edizione Alpe Adria Cinema promuove il progetto TSFF goes Virtual – VR Days. «La tecnologia ha sempre visto nomi maschili tra le file degli inventori, dei creatori e successivamente dei CEO e amministratori delle grandi aziende tecnologiche» ci racconta il responsabile della sezione VR del TSFF Antonio Giacomin «Poi arrivano i nuovi media immersivi che mettono lo spettatore in un ruolo diverso, lo immergono in un ambiente nel quale entra e diventa il centro dell’attenzione/azione. E con il nuovo medium espressivo della realtà virtuale tutto ciò viene sperimentato con nuovi contenuti e con nuove modalità di interazione tra storia e spettatore. La narrazione è ancora alla ricerca di un protocollo, di una serie di regole e sensibilità per un nuovo modo di raccontare il mondo e molte donne si sono cimentate in questo nuovo metodo, non solo per immagini, ma soprattutto per esperienze.» In questa terza edizione dei VR Days, promossa da Alpe Adria Cinema e sostenuta da proESOF 2020,vogliamo discutere e capire il ruolo delle donne nei media immersivi, esplorare nuove tecnologie e nuove modalità di storytelling in un panel con Stefania Casini, regista e produttrice, Sara Tirelli, artista visiva e filmmaker e Alessia Sonaglioni dell’European Women’s Audiovisual Network. L’incontro a ingresso libero dal titolo “Donne E Storytelling Nella Realtà Virtuale” si tiene sabato 18 alle ore 17:00 al Cafè Rossetti ed è moderato da Agnese Pietrobon, psicologa e ricercatrice delle tecnologie immersive.
Mentre per un’esperienza “fisica”, da sabato 18 a martedì 21 dalle 11:00 alle 19:00 nel foyer del Politeama Rossetti sarà possibile ‘immergersi’ in tre esperienze in VR. La prima è Mare Nostrum. The Nightmare (Stefania Casini, I, 2019, col., 11’), in cui coraggio, speranza, nostalgia, paura, sofferenza, spaesamento scandiscono il viaggio di un giovane migrante di 13 anni. Una live action, un’esperienza a 360° in realtà virtuale che farà provare un turbinio di emozioni, accompagnati da un sound 3D che consentirà di vivere la tragedia in modo molto emotivo. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria www.marenostrum.eventbrite.it. La seconda s’intitola Medusa Act Ii (Sara Tirelli, I – S, 2018, col., 9’) ed è un cortometraggio a 360° sulla crisi contemporanea dell’identità europea e sulle conseguenze che hanno i grandi flussi di migranti sulla fortezza Europa. Mette in discussione il regresso e la perdita di memoria di una cultura. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria www.medusavrexperience.eventbrite.it La terza è parte del progetto Esterno / Giorno di Casa del Cinema di Trieste e si intitola Set Reali E Visite Virtuali e porta lo spettatore ad immergersi nei set dei più celebri film e serie TV girati in Friuli Venezia Giulia senza doversi muovere. Accompagnati dalla voce dei protagonisti si potrà vivere un’esperienza completamente nuova grazie alla realtà virtuale. L’esperienza è stata realizzata da Antonio Giacomin, immersive video & VR specialist e si potrà fare da sabato 18 a martedì 21 dalle 11:00 alle 19:00 al costo di €15,00 con prenotazione obbligatoria su www.set-reali-visite-virtuali.eventbrite.it Ma ci sarà anche una quarta importante esperienza la cui postazione viene allestita da sabato 18 a martedì 21 dalle
11:00 alle 19:00 presso l’Hotel DoubleTree by Hilton Trieste e si intitola The Key (Céline Tricart, USA, 2019, col., 20’, v.o inglese), un’esperienza interattiva che mescola teatro immersivo e realtà virtuale. Il partecipante prende parte a un viaggio, esplorando dei sogni nei quali deve affrontare sfide e decisioni difficili, compresa l’esperienza della perdita. Il pubblico sperimenterà un viaggio metaforico dal pericolo alla salvezza. The Key è il vincitore del Gran Premio della Giuria per la migliore opera VR immersiva all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. A ingresso libero con prenotazione obbligatoriawww.thekeyvrexperience.eventbrite.it. dal corrispondente Teatro Miela Lunedì 20 gennaio ore20.33 Pupkin Kabarett Prima puntata dell’anno per il Pupkin Kabarett che cade proprio il 20.1.2020. Quindi se i nostri comici daranno anche questa volta i numeri forse non sarà solo una metafora e potrebbe venirne fuori anche qualcosa di buono da giocare sulla ruota di Venezia. La compagnia più strampalata del Nord Est salirà sul palco piena di buoni propositi che verranno subito smentiti appena il primo di loro aprirà bocca. I temi trattati saranno come a ogni inizio anno: oroscopo, previsioni sulla cronaca locale, nazionale ed internazionale e sui rapporti matrimoniali e di coppia.
La musica colta della niente band in trio supersonico accompagnerà la serata. Spettacolo consigliato a tutti quelli che vogliono partecipare ad una serata di cabaret strampalato e mai scontato. Ospiti a sorpresa, incredibili ma veri!!!!! Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00 oppure su vivaticket. Ricordiamo che nel quest’anno nel trentennale del Teatro Miela la riduzione giovani è estesa agli under 30. A.F.
ROCK OPERA il 30 marzo a Trieste il concerto evento con i più grandi successi del rock arrangiati per orchestra e coro TRIESTE, Politeama Rossetti 30 MARZO 2020, ore 20:30 Biglietti in vendita dalle ore 10:00 di giovedì 16 gennaio alle biglietterie del Teatro Rossetti, online su Ticketone.it, Vivaticket.it e nei punti vendita Dai Led Zeppelin ai Pink Floyd, passando per i Deep Purple, i Queen, i Rolling Stones, gli AC/DC e tantissimi altri mostri sacri della storia mondiale della musica rock che rivivono in chiave sinfonica in “ROCK OPERA”. Un concerto evento dove l’atmosfera e la potenza delle canzoni originali si fondono con il suono maestoso di un grande ensemble, impreziosito dalle eccezionali voci dei solisti, con più di 50 elementi sul palco tra orchestra, coro, big band e solisti.
Dopo aver riempito i principali teatri nei Balcani, a grande richiesta la straordinaria produzione dell’Orchestra e Del Coro del Teatro Nazionale dell’Opera di Novi Sad – diretti dal Maestro Fedor Vrtacnik – arriva in Italia per un unico imperdibile concerto: il 30 marzo al Politeama Rossetti di Trieste, organizzato da VignaPR e AND Production, in collaborazione con il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. I biglietti saranno in vendita dalle ore 10:00 di giovedì 16 gennaio alle biglietterie del teatro, online su Ticketone.it e Vivaticket.it e nei punti vendita autorizzati.
Nel programma di “ROCK OPERA” ci sono davvero tutte le grandi hit, che hanno caratterizzato la storia del rock e che sono in grado di emozionare e coinvolgere il pubblico di tutte le età: da “Stairway to heaven” dei Led Zeppelin ad “Another brick in the wall” dei Pink Floyd, passando per “Smoke on the water” dei Deep Purple, “I can’t get no satisfaction” dei Rolling Stones e “Highway to Hell” degli AC/DC. E ancora, dall’epopea Queen ci saranno “Somebody to Love”, “We will rock you”, “We are the champions” e “Bohemian Rhapsody”… L’Orchestra viene dunque riportata al suo ruolo storico, suonando brani amatissimi dal pubblico! IL MALINTESO al Teatro San Giovanni Trieste dal 17 gennaio A sessant’anni dal tragico incidente automobilistico (4 gennaio 1960) che costò la vita al Premio Nobel per la letteratura Albert Camus, la compagnia Petit Soleil porta in scena il suo capolavoro teatrale: Il Malinteso.
Venerdì 17/ sabato 18 gennaio, ore 20.30 Domenica 19 gennaio, 0re 17.30 Con: Aldo Vivoda, Margherita Cipriano, Mariarosaria Acconcia, Sara Cechet Woodcock, Guido D’Ascenzo / Pianoforte dal vivo di Alessandro Mandarini / Trucchi di Dorina Forti / Tecnica di Maurizio Silvestri / Regia di Aldo Vivoda e Giovanni Boni / Produzione Petit Soleil. Foto di scena realizzate da Giovanni Spano NUOVO TEATRO COMUNALE DI GRADISCA D’ISONZO ‘Popone e il granello di polvere’ per lo SpazioRagazzi Domenica 19 gennaio alle 16 NUOVO TEATRO COMUNALE DI GRADISCA D’ISONZO ‘Popone e il granello di polvere’ per lo SpazioRagazzi Domenica 19 gennaio alle 16 – Un appuntamento per l’intera famiglia
‘Popone e il granello di polvere, una storia meravigliosa’. A dieci anni dal suo debutto, a.ArtistiAssociati riallestisce la fiaba dell’elefante più amato dai bambini: il grosso e sensibile Popone. Si tratta di una favola che con un linguaggio nuovo e contemporaneo conquista le nuove generazioni, fornendo un pretesto per una riflessione su temi importanti come la tolleranza, la tutela delle minoranze, il rispetto e la perseveranza. L’appuntamento per tutta la famiglia è fissato per domenica 19 gennaio 2020, alle 16, al Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo. Lo spettacolo, scritto da Chiara Cardinali, vedrà in scena Enrico Cavallero, Serena Finatti (che firma anche le musiche) e Chiara Cardinali. Lo spettacolo narra di un grande e grosso elefante di nome Popone che, mentre ciondola spensierato nella giungla,
incontra un popolo talmente piccolo da abitare su di un granello di polvere. I nuovi minuscoli amici hanno bisogno dell’aiuto del tenero elefante, sono alla ricerca di un posto sicuro dove vivere, senza la continua paura di essere schiacciati. Popone li aiuterà pur incontrando mille difficoltà, prima su tutte la resistenza degli amici di sempre, che non riuscendo a vedere nulla sul granello, lo credono pazzo e decidono di rubarglielo per dispetto. Popone, rimasto solo e scoraggiato, verrà sostenuto dai suoi piccoli amici e insieme riusciranno a sconfiggere l’intolleranza e l’indifferenza che li circonda. La giungla diventerà un posto sicuro in cui si potrà vivere tutti insieme nel rispetto delle diversità. Il teatro aprirà un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. PROPRIETA’ E ATTO di WILL ENO al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dal 14 gennaio Sono chiamato ad una prova molto difficile, in cui sento le parole rotolare come un domino e con la consapevolezza di non poterne perdere per strada nessuna» ha dichiarato Francesco Mandelli in una recente intervista ad ADNKronos, raccontando il suo impegno in “Proprietà e atto” di Will Eno, che giunge in scena alla Sala Bartoli dal 14 al 19 gennaio. Lo spettacolo, scritto da uno dei più intriganti e riconosciuti drammaturghi contemporanei è parte del cartellone Altri Percorsi dello Stabile regionale. «Mi emoziona questo testo – ha proseguito il protagonista – perché accorcia le distanze tra persone di mondi diversi,
perché ognuno di noi inciampa, si perde o si riconosce negli stati d’animo e nelle esperienze che racconta questo strano protagonista. Eppure in questo cupo apparente c’è solo luce e voglia di lasciarsi sorprendere dalla vita e dall’amore». Non stupisce troppo la scelta di Mandelli di addentrarsi nell’affascinante universo drammaturgico di Will Eno: l’artista, infatti, ha sempre mostrato un piglio eclettico e curioso, incapace di accontentarsi a lungo di “comodi” successi. È infatti un celebre volto di MTV e di film apprezzati, regista, sceneggiatore, ma anche musicista, conduttore televisivo e scrittore recentemente del bel romanzo “Mia figlia è un’astronave”… Interpretare un monologo come “Proprietà e atto” rappresenta per lui una sfida che sente affine al momento che sta vivendo e che contemporaneamente gli permette di crescere e di provarsi con qualcosa di diverso da ciò che fino ad ora ha affrontato: non la comicità ma il sarcasmo, una scrittura precisa che non ammette improvvisazioni, e che spesso si abbandona alla poesia, un rapporto con il pubblico particolare… gli spettatori sono costantemente interlocutori del suo monologare. Will Eno è un autore impegnativo e Francesco Mandelli, guidato dal preparato regista Leonardo Lidi, si muove con competenza nella sua prosa. Una prosa che al Rossetti ha già ottenuto applausi, nel 2011, nel “Thom Pain” con Elio Germano, il testo che fece del suo autore un finalista al Premio Pulitzer. Assieme proprio a “Thom Pain” e a “Lady Gray”, “Proprietà e atto” compone e completa una riflessione che l’autore statunitense, rappresentante eccellente del teatro minimale americano, costruisce sul tema dell’esistenza e del valore del tempo nelle nostre vite. L’esistenza qui è vista come stato di esilio permanente, tanto che il regista spiega: «La drammaturgia di “Proprietà e atto”consente un viaggio indagatore all’interno della figura e del termine “straniero”. Partendo dalla etimologia della parola, con lo stesso meccanismo grammaticale del protagonista, Will Eno permette una riflessione sullo stato d’animo di chi si definisce extra, ex, strano, ed estraneo, dipingendo un agente alieno piombato
sul palcoscenico per ricordarci la nostra inadeguatezza». In effetti, in una scena chiara ed essenziale (una sedia, rari oggetti) il protagonista Mandelli si pone davanti agli spettatori ed inizia a rivolgere loro le proprie riflessioni: racconta chi è, tratteggia il luogo da cui proviene fra stranezze e ironia, e appare visionario e stralunato. Si muove fra distacco e confidenza, fra distanza e introspezione, incarnando alla perfezione il disagio e la malinconia di chi si sente esule, estraneo: e il discorso non è meramente politico, ma universale, intimo, profondo. Perciò alla fine è condiviso e sentito dalla platea: ognuno, in quello strano protagonista, trova un piccolo frammento di sé. Lo spettacolo replica alle ore 19.30 martedì e venerdì; di mercoledì, giovedì e sabato le repliche si succedono alle ore 21 e domenica 19 gennaio va in scena l’unica pomeridiana alle ore 17. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511. il 14 gennaio al Politeama Rossetti “Gershwin Suite/Schubert Frames” Nessuno al pari di Franz Schubert ha saputo tessere nella musica sentimenti ed emozioni che continuano a vibrare nell’animo umano: l’amore, la speranza, la malinconia…Vive di queste increspature interiori la coreografia che Enrico Morelli ha creato per la MM Contemporary Dance Company e che, assieme alla seconda parte – “Gershwin Suite” coreografata da
Michele Merola – compone la serata che l’ottima compagnia italiana propone al Politeama Rossetti martedì 14 gennaio alle ore 20.30. Lo spettacolo va in scena nell’ambito del cartellone Danza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Quello della MM Contemporary Dance Company alla sala Assicurazioni Generali è un ritorno gradito: vi è infatti già stata applaudita nel 2017 con “La sagra della primavera” e “Bolero” e nel 2018 ne “Le Silfidi” e “Pulcinella”. Ad aprire la nuova esibizione, sarà “Schubert Frames” declinata sul romanticismo delle partiture del compositore viennese, vissuto fra il 1797 e il 1828: la coreografia non si assume ambizioni descrittive, e sceglie invece di abbandonarsi completamente all’ispirazione musicale. Si crea così un’evocazione astratta delle emozioni che l’uomo contemporaneo vive nel profondo, sullo sfondo di un’epoca stanca, torbida, disincantata, in cui si ritrova ancora e sempre assetato d’amore, di senso per la propria esistenza, di speranza di felicità. I danzatori tratteggiano itinerari di solitudini e di anime affini attraverso immagini poetiche, che esprimono la fragilità, la tenerezza di ognuno davanti ai sentimenti più potenti, quelli che fanno cambiare, crescere, aprire all’amore. Il linguaggio coreografico di Morelli si nutre dell’inesauribile varietà della musica di Schubert fino a diventare un tutt’uno con la sua appassionata mutevolezza. I nove danzatori della compagnia passeranno poi al lavoro di Michele Merola, loro direttore artistico e coreografo principale, che invita il pubblico – con un salto di due secoli – ad entrare nel mondo di due artisti statunitensi, che sono vere icone del Novecento: George Gershwin e il pittore
Edward Hopper. “Gershwin Suite” si sviluppa partendo dai più amati brani del compositore – non mancheranno “Summertime” e “Rhapsody in Blue” – collegati in una composizione nuova da Stefano Corrias. L’ispirazione visuale invece arriva dalle suggestioni di quadri di Hopper, come “New York Movie”, “Soir Bleu” o “People in the Sun”. Il realismo di questo pittore, il suo modo di “inquadrare” come se guardasse la realtà già attraverso il filtro del cinema, suggeriscono a Merola una chiave per indagare nell’intimità di situazioni anche della vita quotidiana: ecco allora la delicatezza sussurrata degli assoli e di tanti passi a due, a cui si alternano momenti d’assieme che esprimono tutta la voglia di vivere e di riscatto che abita la brillante musica di Gershwin. “Gershwin Suite” ci propone allora un universo coreografico che riesce a trascolorare fra intimità e dinamismo, entusiasmo e seduzione, sullo sfondo di una scenografia molto mutevole, come un set cinematografico. Schubert e Gershwin: un accostamento ardito, ma riuscito grazie alla robusta preparazione tecnica della compagnia e all’intensità interpretativa dei danzatori e attraverso i linguaggi efficaci, magnetici di Morelli e Merola, due fra i più interessanti e quotati coreografi dell’attuale panorama della danza italiana. La MM Contemporary Dance Company è diretta dal coreografo Michele Merola, fondata nel 1999 con l’intento di promuovere progetti e workshop per favorire scambi e alleanze fra artisti italiani ed internazionali, testimoni e portavoce della cultura e della danza contemporanea.
Il repertorio della compagnia, che ha sede a Reggio Emilia, è ricco grazie ai lavori di Merola stessoe alle creazioni firmate da coreografi europei ed italiani come Mats Ek, Gustavo Ramirez Sansano, Karl Alfred Schreiner, Emanuele Soavi, Enrico Morelli. Nel 2010 la MM Contemporary Dance Company ha vinto il prestigioso Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente e oggi, è, a tutti gli effetti, una realtà di eccellenza della danza italiana, con una consolidata attività di spettacoli su tutto il territorio nazionale. Da alcuni anni ha conquistato un mercato internazionale esibendosi in paesi europei ed extraeuropei (fra gli altri in Corea, Colombia, Canada, Germania, Russia, Marocco). Nel 2017 la MM Contemporary Dance Company ha vinto il Premio Europaindanza 2017 – Premio al Merito alla coreografia, per lo spettacolo “Bolero”. Allo Stabile regionale lo spettacolo va in scena alla Sala Assicurazioni Generali alle ore 20.30 solo il 14 gennaio. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511. “GERSHWIN SUITE/SCHUBERT FRAMES” coreografie di Michele Merola ed Enrico Morelli danzano Emiliana Campo, Dylan Di Nola, Lorenzo Fiorito, Federica Lamonaca, Fabiana Lonardo, Annalisa Perricone, Martina Piacentino, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa produzione MM Contemporary Dance Company coproduzione Teatro Ristori di Verona con il sostegno di Ministero per i Beni e le
Attività Culturali; Regione Emilia-Romagna; Teatro Asioli di Correggio; ASD Progetto Danza – Reggio Emilia; Partner tecnico: Pro Music PRIMA PARTE SCHUBERT FRAMES coreografia Enrico Morelli musica Franz Schubert disegno luci Cristina Spelti costumi Carlotta Montanari interpreti MM Contemporary Dance Company (9 danzatori) SECONDA PARTE GERSHWIN SUITE concept Michele Merola e Cristina Spelti coreografia Michele Merola musica George Gershwin, Stefano Corrias disegno luci e ideazione scenografie Cristina Spelti realizzazione scenografie Alice De Lorenzi costumi Carlotta Montanari adattamento musiche e recomposing Stefano Corrias assistente alla coreografia Paolo Lauri interpreti MM Contemporary Dance Company (9 danzatori
Presentato il 31. TRIESTE FILM FESTIVAL, 17-23 GENNAIO TRIESTE 30+1: dopo i festeggiamenti – speriamo non troppo autocelebrativi – del trentennale dell’anno scorso, il Trieste Film Festival, diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, si tuffa in un nuovo decennio, facendo tesoro della propria storia (iniziata alla vigilia della caduta del Muro di Berlino) ma allo stesso tempo rimettendosi in gioco con la freschezza di una nuova prima volta. Il giro di boa è compiuto, adesso si continua a nuotare “sincronizzando” – proprio come fanno le campionesse della Triestina Nuoto nella sigla firmata da Thanos Anastopoulos – le anime del festival, tra omaggi e scommesse, azzardo e memoria. Mai così numerosi come quest’anno, i “maestri” si affacciano sin dall’apertura, affidata all’anteprima italiana del nuovo film di un autentico mito della storia del cinema, Terrence Malick: girato interamente in Europa, LA VITA NASCOSTA – HIDDEN LIFE (presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, e nelle nostre sale dal 9 aprile distribuito da The Walt Disney Company Italia) racconta la storia vera di Franz Jägerstätter, un contadino austriaco che – richiamato alle
armi durante la Seconda guerra mondiale – rifiutò di giurare fedeltà a Hitler, e per questo fu condannato a morte nell’agosto del 1943. “Un film – spiegano i direttori artistici del TsFF – che ci riguarda da vicino, non solo in senso geografico, e che dopo alcune opere molto intime riporta l’autore di La sottile linea rossa a misurarsi con la Storia del Novecento”. A chiudere il festival sarà invece Corneliu Porumboiu, uno dei nomi più eccentrici emersi dalle file del cosiddetto “nuovo cinema rumeno”: ambientato tra Bucarest e le Canarie – più precisamente La Gomera, l’isola che in originale dà il titolo al film – il suo FISCHIA! (prossimamente nelle sale italiane con Valmyn) è un noir insolito e sorprendente, che reinventa tutti gli archetipi del genere (il poliziotto corrotto, la femme fatale irresistibile) con un gusto e un umorismo personalissimi. Non deve stupire, quindi, il calore con cui il film è stato accolto dalla critica internazionale l’anno scorso a Cannes, e l’attesa per la masterclass aperta al pubblico che Porumboiu terrà a Trieste. Nucleo centrale del programma si confermano i tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, cortometraggi e documentari: a decretare i vincitori, ancora una volta, sarà il pubblico del festival. Undici i film, tutti in anteprima italiana, che compongono il Concorso internazionale lungometraggi. La (im)mobilità sociale dell’Europa di oggi, fatta di migranti economici che attraversano il continente, è tra i temi centrali: dalla Brexit vissuta sulla propria pelle dai protagonisti bulgari di KOT W SCIANIE (Un gatto nel muro / Cat in the Wall) di Mina Mileva e Vesela Kazakova, già in concorso a Locarno, a NECH JE
SVETLO (Che sia fatta luce / Let There Be Light) di Marko Škop, dove un muratore slovacco di ritorno a casa dalla Germania scopre l’affiliazione del figlio ad un gruppo paramilitare; e ancora l’OLEG di Juris Kursietis, macellaio lettone che a Bruxelles cerca un buon salario e trova la criminalità polacca; altrove la prospettiva è più intima, persino “spietatamente” intima, come dimostra IVANA CEA GROAZNICĂ (Ivana la Terribile / Ivana the Terrible) in cui la regista e attrice Ivana Mladenović mette in scena – e in gioco – le proprie vere fragilità, e i sentimenti sono al centro anche dell’emozionante trittico amoroso del serbo ASIMETRIJA (Asimmetria / Asymmetry) di Maša Nešković, del viaggio di un padre e un figlio in lutto nel bulgaro BASHTATA (Il padre / The Father) di Kristina Grozeva e Petar Valchanov, del matrimonio giunto (forse) al capolinea in MONȘTRI. (Mostri. / Monsters.) del rumeno Marius Olteanu, dell’amore clandestino raccontato dalla russa Larisa Sadilova in ODNAŽDY V TRUBČEVSKE (C’era una volta a Trubčevsk / Once in Trubchevsk), del dolore vissuto da un intero villaggio per la scomparsa di OROSLAN, girato dallo sloveno Matjaž Ivanišin. Per finire, due grandi ritratti femminili: LILLIAN dell’austriaco Andreas Horvath, il lungo viaggio di un’emigrante bloccata a New York per tornare in Russia, un road movie – liberamente ispirato alla straordinaria storia vera di Lillian Alling – che si fa cronaca di una lenta sparizione; e ZANA di Antoneta Kastrati, che nel Kosovo di oggi riflette sui traumi della guerra e su una società patriarcale che ancora condiziona pesantemente la libertà delle donne. Molte anche le proposte Fuori concorso, spesso all’insegna del genere: due “polar”, il crepuscolare HEIDI di Cătălin Mitulescu, l’ultimo caso di un agente alla vigilia della pensione che nella periferia di Bucarest deve trovare due
prostitute disposte a testimoniare in un caso di mafia, e il corale V KRAG (La ronda / Rounds) di Stephan Komandarev, che intreccia le storie di tre squadre di polizia di pattuglia nella notte di Sofia. Due commedie: l’italiano PARADISE UNA NUOVA VITA di Davide Del Degan (presto nelle sale distribuito da Fandango), dove un errore burocratico riunisce tra le nevi del Friuli, con esiti inattesi e paradossali, un testimone di giustizia sotto protezione e il killer di mafia contro cui ha testimoniato; e la prima “commedia zombie” balcanica, POSLJEDNJI SRBIN U HRVATSKOJ (L’ultimo serbo in Croazia / The Last Serb in Croatia) di Predrag Ličina; infine, due opere prime: ZGODBE IZ KOSTANJEVIH GOZDOV (Storie dai boschi di castagne / Stories from the Chestnut Woods) di Gregor Božič, che mescola suggestioni letterarie (Cechov e le fiabe della Slavia veneta) e fascinazione per luoghi dimenticati (le Valli del Natisone, al confine tra l’Italia e l’odierna Slovenia), e MOI DUMKI TICHI (I miei pensieri sono silenziosi / My Thoughts Are Silent) dell’ucraino Antonio Lukič, che si muove tra dramma e commedia per raccontare l’ultima chance del giovane Vadym di lasciarsi alle spalle tutto e trasferirsi in Canada. E.L. Ritorna la Rassegna L’ENERGIA DEI LUOGHI 5° Edizione – 2° Parte – dal 12 gennaio al 29
febbraio 2020 organizzata dall’associazione culturale CASA C.A.V.E di Visogliano Prende il via dal Comune di Duino Aurisina (Ts), domenica 12 gennaio 2020, la seconda parte della Rassegna “L’Energia dei Luoghi” – 5° edizione” con importanti appuntamenti organizzati dall’associazione culturale CASA C.A.V.E di Visogliano, nei mesi di gennaio e febbraio, a Visogliano, Ceroglie, Sistiana, Cervignano del Friuli e a Gorizia con la grande mostra internazionale “EVVI UN’ALTRA PROSPETTIVA…“, ideata da Massimo Premuda e co-curata con Eva Comuzzi. La Rassegna si conclude sabato 29 febbraio, a Duino, con il Seminario NUOVE DIMENSIONI, aperto a tutti, a cura della fisica Marina Cobal, con importanti presenze internazionali del mondo dell’arte e della scienza. Il primo appuntamento della Rassegna “L’Energia dei Luoghi” è previsto domenica 12 gennaio 2020, allo StudioMima di Visogliano n.1 con la sezione SUONI E VISIONI. Alle ore 18.00, è in programma l’inaugurazione mostra fotografica “La terra vista dalla terra – Lookdownart” del danese Steffen A. Andersen, un artista che pone particolare attenzione alla luce e alla composizione delle forme e dei colori, ricercando sentimenti di meraviglia, mistero e fiaba in una nuova fotografia impressionista. La mostra – visitabile sino al 19/01/2020 – dalle 18.00 alle 20.00 sarà accompagnata dall’intervento musicale della pianista Beatrice Zonta, una grande prova di sensibilità e abilità sull’antico Pokorni, pianoforte viennese, di fine
Ottocento. Alle ore 19.00, seguirà l’incontro ”La scienza di Leonardo Da Vinci: Platone all’incontrario” con il violoncellista Riccardo Pes e il fisico Fabrizio Cocetti, ricercatore dell’Istituto E. Fermi di Roma e presso il CERN di Ginevra. L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione PianoFVG, nell’ambito del Progetto “Quaderni Leonardiani”. La lectio musicalis coniugherà la Musica, considerata da Leonardo sorella minore della Pittura, con il sapere della Scienza e della Filosofia. L’incontro sarà accompagnato dall’installazione “Dodecafonia per il pianeta – Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza” di Fabiola Faidiga e Madia Cotimboe sarà proiettato il video “Osserva” a cura di Federica Pagnucco, Sara Beinat, Matteo Sabbadini. Presso lo Studio Mima, continuerà in settimana il programma di “SUONI E VISIONI”, a cura di Beatrice Zonta, con i seguenti appuntamenti, sempre alle ore 19.00: Mercoledì 15 gennaio, “Giovani pianisti” esibizione di alcuni allievi dell’istituto musicale Glasbena matica. Venerdì 17 gennaio,”Musica d’operetta e non solo…” con il soprano Daria Ivana Vitez. Domenica 19 gennaio,“Artquiz“ indovinelli sull’arte e la cultura. Canto libero: una serata a Trieste con la magia della musica di Mogol & Battisti
(photo by smartphone -credits Dario Furlan) Canto libero, lo spettacolo omaggio alle canzoni di Mogol & Battisti è ritornato a Trieste sabato scorso nell’ambito del “Teatri Tour 2019-2020” ed è stato accolto da un Politeama Rossetti gremito all’inverosimile e desideroso di godere di una serata all’insegna della musica che ha accompagnato parte della nostra esistenza: le canzoni, o meglio, le poesie scritte da Mogol e magnificamente interpretate da Lucio Battisti; canzoni create dal sodalizio artistico più creativo della nostra nazione (Mogol & Battisti, appunto) che nella riproposizione di Canto libero acquistano una magia particolare. Chiariamo subito che Canto libero non è uno spettacolo di una cover band che cerca di riproporre fedelmente i brani del binomio Mogol & Battisti ma piuttosto un gruppo di musicisti – 10 elementi, capitanati da Fabio “Red” Rosso – che con degli arrangiamenti personali intendono dare un’impronta esclusiva alle canzoni di Battisti senza stravolgerle ma, anzi, esaltarne il sound originariamente alla base delle loro linee melodiche. I brani di Battisti vengono quindi rinnovati e proposti sotto una nuova veste, riarrangiati con influenze marcatamente rock, blues ed anche soul, influenze che si possono riscontrare con un ascolto attento dei brani originali
di Lucio Battisti – un innovatore ed un precursore per quanto riguarda gli stili musicali ed i generi interpretati – e che vengono qui esaltate da un’esecuzione intensa e prorompente. Fabio “Red” Rosso Accade quindi che ai concerti di Canto libero, anche per i più appassionati, a volte non sia semplice individuare dalle prime note il brano che la band inizia a suonare, per poi sorprendersi nel riconoscerlo alcuni accordi dopo ed apprezzarne l’arrangiamento. I brani di Battisti acquisiscono così una freschezza ed un dinamismo coinvolgenti pur se eseguiti con strumentazione prevalentemente dell’epoca.
La serata triestina è stata aperta con uno dei tanti bellissimi brani di Battisti: Amarsi un po’, e immaginiamo che chi ha assistito allo spettacolo per la prima volta sia rimasto un attimo disorientato dalla timbrica del vocalist Fabio Rosso che nulla ha a che vedere con quella di Lucio Battisti (almeno nell’esecuzione di questo brano) per poi ricredersi ed approvarne pienamente l’interpretazione. Fabio è il “trascinatore” della band ma soprattutto del pubblico, con il suo carisma riesce a pilotarlo per fargli fare quello che – ma sopratutto il pubblico – vuole: divertirsi e cantare sulle note della musica meravigliosa di Lucio Battisti.
Fabio Rosso, leader della band e trascinatore del pubblico Sono stati proposti molti brani dell’enorme produzione di Lucio (20 solo gli album pubblicati da studio, senza contare il resto, ndr), da Con il nastro rosa a Il nostro caro angelo, da E penso a te a Si, viaggiare, passando per Fiori rosa, fiori di pesco e Nessun dolore (con tutto il teatro in piedi a ballare) e tanti altri ancora per oltre due ore di splendida musica ed emozioni culminate in quello che Fabio Rosso ha definito (e come dargli torto?) il più bel brano di Lucio Battisti: La canzone del sole, uno struggente e poetico ricordo delle infatuazioni giovanili e dei loro risvolti.
Notevoli le prestazioni della band sul palco, oltre a Fabio “Red” Rosso alla voce, avevamo Giovanni Vianelli al pianoforte e alla direzione musicale, Emanuele “Graffo” Grafitti e Luigi Di Campo alle chitarre, Alessandro Sala al basso, Jimmy Bolco alla batteria e Marco Vattovani alle percussioni, Luca Piccolo alle tastiere e, per finire, le splendide voci delle coriste Joy Jenkins e Michela Grilli esibitesi con maestria anche singolarmente.
Michela Grilli e Joy Jenkins (photo by smartphone – credits Dario Furlan) La serata è stata anche allietata da un fuori programma: il compleanno di Fabio Rosso ricordato da alcuni spettatori in
sala che hanno srotolato uno striscione di auguri e celebrato da tutto il pubblico che per una volta si è reso interprete di un brano nei confronti del cantante della band (tanti auguri, ovviamente) fra lo stupore e l’emozione. (photo by smartphone – credits Dario Furlan) C’è stato anche spazio per la solidarietà con l’intervento di Bruna Scaggiante della sezione della LILT (Lega italiana per la Lotta contro i Tumori) di Trieste che ha ricordato l’impegno di Canto libero nei confronti dell’associazione ed ha esortato il pubblico in sala ad una maggiore attenzione verso le persone meno fortunate. Sulle note di Arrivederci a questa sera si è chiuso un concerto con un tuffo nel passato indimenticato e indimenticabile delle canzoni di Mogol & Battisti ma con l’attualità delle interpretazioni di Canto libero.
(credits Francesco Chiot) Queste le prossime date del tour: GENNAIO 2020 • giov 09: VERONA, Teatro Nuovo • ven 10: VERONA, Teatro Nuovo • sab 11: PESCARA, Teatro Massimo FEBBRAIO 2020 • ven 21: BELLUNO, Teatro Comunale • sab 22: CREMONA, Teatro Ponchielli • giov 27: BIELLA, Teatro Odeon • ven 28: SONDRIO, Teatro Sociale MARZO 2020 • ven 06: PADOVA, Multisala PIO X • sab 07: ANCONA, Teatro delle Muse • dom 08: PORDENONE, Teatro Verdi • ven 27: LECCO (CO), Teatro Cenacolo Francescano • sab 28: ALESSANDRIA, Teatro Alessandrino APRILE 2020
• ven 03: BERGAMO, Teatro Colognola • sab 04: PINEROLO (TO), Teatro Sociale • giov 16: MODENA, Teatro Storchi • ven 17: SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP), PalaRiviera MAGGIO 2020 • giov 07: UDINE, Teatro Giovanni da Udine Servizio Dario Furlan, foto Francesco Chiot/Dario Furlan
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