STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
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FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO ONLUS - FONDAZIONE TEATRO DI PISA STAGIONE TEATRALE 2017/18 Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo sabato 21 ottobre 2017 ore 21 e domenica 22 ottobre ore 17 Franco Branciaroli MEDEA di Euripide traduzione di Umberto Albini regia Luca Ronconi ripresa da Daniele Salvo scene Francesco Calcagnini riprese da Antonella Conte costumi Jacques Reynaud ripresi da Gianluca Sbicca luci Sergio Rossi riprese da Cesare Agoni con (da confermare): Antonio Zanoletti, Alfonso Veneroso, Tommaso Cardarelli, Livio Remuzzi, Elena Polic Greco, Elisabetta Scarano, Serena Mattace Raso, Arianna di Stefano, Francesca Maria, Odette Piscitelli e Alessandra Salamida, Raffaele Bisegna e Matteo Bisegna produzione CTB Centro Teatrale Bresciano - Teatro de Gli Incamminati - Piccolo Teatro di Milano Teatro d'Europa durata: 2 h circa senza intervallo Un doveroso omaggio a Luca Ronconi, scomparso nel 2015, da uno degli artisti che ha lavorato con lui più a lungo, e che fu il protagonista di questa Medea firmata dal grande Maestro, e un’occasione imperdibile di rivedere una delle pietre miliari della storia registica e interpretativa del secondo Novecento. Le letture in chiave psicologica di Medea portano a considerare questo personaggio come il prototipo dell'eroina combattuta tra il rancore per il proprio uomo e l'amore per i propri figli, e le analisi sociologiche tendono a trasformare la principessa della Colchide in una sorta di precorritrice del movimento femminista: in realtà Medea è il prototipo della minaccia impersonata da uno straniero, che approda in una terra che si vanta di avere il primato della civiltà. “Medea – leggiamo nelle note di regia di Ronconi – è una 'minaccia', che incombe imminente anche sul pubblico”. Per questo suo essere una creatura misteriosa e mostruosa può anche essere interpretata da un uomo. La sua non è una tragedia della femminilità, ma della diversità. “Io non interpreto una donna – ricorda Branciaroli – sono nei panni di un uomo che recita una parte femminile, è molto diverso. Medea è un mito: rappresenta la ferocia della forza distruttrice. Rimettiamoci nei panni del pubblico greco: vedendo la tragedia, saprà che arriverà ad Atene una forza che si accanisce sulle nuove generazioni, i suoi figli: 'Medea dallo sguardo di toro', come viene definita all'inizio. Lei è una smisurata, dotata di un potere sinistro. Che usa la femminilità come maschera, per commettere una serie mostruosa di delitti: non è un caso che la prima a cadere sia una donna, la regina, la nuova sposa di Giasone”. «[…] Contrariamente a una certa tradizione che tende a rappresentare la tragedia greca in chiave statica e monolitica, in questo caso ci troviamo di fronte ad una regia moderna e dinamica, in cui la gestione degli attori, ma soprattutto del coro, sempre concretamente partecipe dell’azione, legge la vicenda in chiave contemporanea. Molto bravo Daniele Salvo a recuperare nella recitazione il capillare lavoro sul testo tipico dello stile di Ronconi. […] Franco Branciaroli fa ampio sfoggio della sua grande estensione vocale per trasmettere il dolore e la ferocia della maga della Colchide. […] Uno spettacolo intenso, di grande potenza visiva e emotiva, dimostrandosi forse ancora più attuale di quanto lo era al suo debutto.» Davide Cornacchione, Teatro.it
sabato 4 novembre 2017 ore 21 e domenica 5 novembre ore 17 Alessandro Benvenuti L’AVARO di Molière, adattamento e regia Ugo Chiti con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Paolo Ciotti, Desirée Noferini. produzione Arca Azzurra Teatro durata: 2 h 15’ intervallo compreso Un L’Avaro di Molière, adattato e diretto da Ugo Chiti, è amaro e irresistibilmente comico, un’opera di bruciante modernità, con protagonista Alessandro Benvenuti. Questa commedia riesce a essere un classico immortale e nello stesso tempo a raccontarci il presente senza bisogno di trasposizioni o forzate interpretazioni. “Il nostro Avaro occhieggia a Balzac – scrive Ugo Chiti - senza dimenticare la commedia dell’arte intrecciando ulteriormente le trame amorose in un’affettuosa allusione a Marivaux. Conta-minazioni a parte, Arpagone resta personaggio centrale assoluto mantenendo quelle caratteristiche che da sempre hanno determinato la sua fortuna teatrale, si accentuano alcune implicazioni psicologiche, si allungano ombre paranoiche, emergono paure e considerazioni che sono più rimandi al contemporaneo. La ‘parola’ è usata in maniera diretta, spogliata di ogni parvenza aggraziata, vista in funzione di una ritmica tesa ad evidenziare l’aggressività come la ‘ferocia’ più sotterranea della vicenda”. «[…] Nella solida e perfetta compagnia dell'Arca Azzurra, perno ritmico, comico, non privo di risvolti di avida ferocia, Benvenuti-Arpagone finirà solo e spaiato nella letizia generale del dopo agnizione, o meglio abbracciato a quella cassetta di soldi perduta e ritrovata, suo vero e unico amore. Pensiero ligure - lo spettacolo era a Borgio Verezzi - ma non solo, e molto contemporaneo: non è che di questi tempi, visto quello che fanno le banche, avrà avuto ragione lui a sotterrare la cassetta in giardino?» Rita Cirio, L’Espresso
sabato 16 dicembre 2017 ore 21 e domenica 17 dicembre ore 17 Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi NUDI E CRUDI una storia di Alan Bennett, tradotta e adattata per la scena da Edoardo Erba con Nicola Sorrenti regia Serena Sinigaglia scene Maria Spazzi, costumi Erika Carretta, colonna sonora Sandra Zoccolàn, luci Alessandro Verazzi produzione a.ArtistiAssociati durata: 1 h 50’ più l’intervallo Che succederebbe se, tornando a casa dopo una serata a teatro, trovaste il vostro appartamento completamente vuoto, svaligiato da ladri? Ai signori Ransome - due impeccabili coniugi inglesi - capita proprio questo e la loro vita tranquilla e ripetitiva viene completamente sconvolta. Però la reazione dei due è diversa: lui si incupisce e si arrabbia sempre più, lei prova un senso di sollievo e quasi di liberazione. E mentre il gioco dei caratteri, esasperato da visite inattese, diventa sempre più esilarante, il mistero del furto trova un'imprevista soluzione. Tratta dal romanzo di successo di Alan Bennett, Nudi e crudi è una commedia spumeggiante, piena di umorismo e ironia, un ritratto impietoso e indimenticabile della vita di una coppia di mezza età. Diverte senza ricalcare vecchi schemi e rivela più di ogni altra opera il genio comico di Alan Bennett. «[…] Le due ore di spettacolo sono divertimento assicurato, luminoso, mai banale, british ma raccomandabile anche a chi è abituato ai comici italiani. Non è un testo comico, questo di Bennett, è alto umorismo. Nude e crude, e cucite quasi addosso, le parti dei due protagonisti. Incarnata da Maria Amelia Monti, la signora Ransome è una donnina middle class, mentalità aperta e vita schiacciata dal marito, l’avvocato Ransome, di Paolo Calabresi, che ha la stoffa dei conservatori avari di sé e dei propri affetti. Lei arieggia le tante donne inventate da Franca Valeri. Lui ricorda i borghesi piccoli piccoli di Aroldo Tieri. Le antiche punture di spillo di coppia di Rina Morelli e Paolo Stoppa sono un'eco che resta nell’aria» Roberto Canziani, Il Piccolo
sabato 20 gennaio 2018 ore 21 e domenica 21 gennaio ore 17 Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere IL PADRE di Florian Zeller regia Piero Maccarinelli e con David Sebasti e con Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo, Alessandro Parise produzione Goldenart durata: 1 h 40’ senza intervallo Andrea è un uomo molto attivo, nonostante la sua età, ma mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer. Anna, sua figlia, che è molto legata a lui, cerca solo il suo benessere e la sua sicurezza. Ma l’inesorabile avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il marito. Lei crede che sia la soluzione migliore per il padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le gioie della vita. Ma le cose non vanno del tutto come previsto: l’uomo si rivela essere un personaggio fantastico, colorato, che non è affatto deciso a rinunciare alla sua indipendenza... La sua progressiva degenerazione getta nella costernazione i familiari, ma la sapiente penna di Zeller – uno dei più brillanti commediografi contempornei – sa affrontare con leggerezza mai superficiale, con sorriso e ironia, delicatezza e intelligenza un tema delicato come la malattia, portandoci a vivere empaticamente le contraddizioni in cui il nostro protagonista incappa e coinvolgendoci con grande emozione in un percorso dolorosamente poetico. «[…] Una storia di grande intensità e poesia in cui Zeller, per smorzare un po’ la drammaticità del testo, riesce a inserire ironici tocchi d’alleggerimento (come la gag dell’orologio, o l’improvvisato tip-tap di Andrea per far colpo sulla nuova badante) mai inopportuni, affidati per lo più a un Alessandro Haber in stato di grazia e autore di una prova semplicemente magistrale nel difficile ruolo di Andrea, un personaggio cui dà vita con profonda umanità e verosimiglianza, suscitando emozione e commozione; molto bene anche Lucrezia Lante Della Rovere nei panni della figlia Anna[…].» Francesco Vignaroli, Corriere dello Spettacolo.
PROGETTO SPECIALE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA giovedì 25 gennaio 2018 ore 10, matinée scuole e universitari Associazione MB e Piero Nissim IL SILENZIO DEGLI EROI SEMPLICI La storia di Giorgio Nissim, Don Arturo Paoli, Gino Bartali e di altri protagonisti della Resistenza Civile in Toscana testo, musica, regia Piero Nissim con Marco Rossi, Piero Nissim, David Domilici, Maria Bruno, Matteo Micheli, Costantino Buttitta, Daniela Bertini, Riccardo Sati durata: …. Nel 1943, a Lucca, a Pisa, a Firenze e in altre zone della Toscana un gruppo di uomini generosi, agendo nella clandestinità e nel rischio costante della loro vita, con la loro azione di Resistenza civile riuscirono a salvare centinaia di perseguitati dal nazifascismo. Li guidava Giorgio Nissim, ebreo pisano in quegli anni sfollato a Lucca. Con lui, in una organizzazione "improvvisata" quanto efficente, c'erano tanti altri "eroi semplici", silenziosi e dallo spirito solidale: Don Arturo Paoli del Convento degli Oblati di Lucca (poi missionario in America Latina), Gino Bartali, il grande campione che durante gli allenamenti faceva il "postino" e recapitava i documenti falsi in giro per la Toscana. C'era Nando Martini (futuro Sindaco di Lucca dopo la guerra) e la sua famiglia e tanti altri, uomini e donne, persone semplici e coraggiose, che non si fecero mai vanto del loro altruismo. Piero Nissim, figlio di Giorgio, porta in teatro questa storia esemplare e finora poco nota, contribuendo a ritessere una pagina importante della nostra storia contemporanea. Con lui in scena un gruppo di giovani attori toscani scelti dopo un apposito "casting"; nei ruoli femminili Daniela Bertini; alle percussioni il fantasista Iivornese David Domilici, già collaboratore di Piero Nissim in altre performance; ospiti speciali: il Prof. Marco Rossi, noto cardiologo all’Ospedale di Pisa ma anche attivo appassionato di teatro sui temi della Legalità e dell'impegno civile, qui nel ruolo del Narratore, e la soprano Maria Bruno che affiancherà Piero Nissim al canto.
sabato 27 gennaio 2018 ore 21 e domenica 28 gennaio ore 17 Compagnia Pippo Delbono VANGELO di Pippo Delbono con Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Alma Prica, Pepe Robledo, Grazia Spinella, Nina Violić, Safi Zakria, Mirta Zečević immagini, film Pippo Delbono musiche originali digitali per orchestra e coro polifonico Enzo Avitabile produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione/Compagnia Pippo Delbono/Hrvatsko Narodno Kazalište/Théâtre de Vidy Lausanne/Maison de la Culture d'Amiens-Centre de Création et de Production/Théâtre de Liège durata: 1 h 40’ Anche questa volta è dall’esperienza personale che parte la ricerca di Pippo Delbono. Inizia a filmare i posti visti durante i suoi viaggi (frontiere, carceri, muri, ospedali), a fotografare le persone incontrate (immigrati arrivati dall’Africa e dal Medio Oriente, zingari che abitano in luoghi di totale degrado, persone che hanno vissuto la tragedia della guerra). Vangelo è una fusione tra arte e vita, un lavoro corale degli attori della Compagnia Delbono e di quelli del Teatro Nazionale Croato di Zagabria, dove la musica di Enzo Avitabvile e le immagini del film girato dallo stesso Delbono guidano il pubblico dentro quelle voci, quei suoni, quegli echi, quei silenzi, ma anche quella forza vitale, quell’inspiegabile gioia trovata nei luoghi deputati del dolore. «[…] Sua madre, fervente cattolica, non si rassegnava ad accettare l’allontanamento del figlio dalla religione e gli chiese, anche in punto di morte, di creare uno spettacolo dedicato al Vangelo per trasmettere un messaggio d’amore agli spettatori. Pippo Delbono quindi realizza il desiderio della madre, ma seguendo il suo estro: camminando, correndo, danzando tra platea e palcoscenico, offre una sua interpretazione della religione […].Vuole infatti indagare dentro se stesso, ricercare nella sua memoria di bambino e di chierichetto le frasi e i passi del Vangelo che ancora oggi ritiene significative per dare voce agli ultimi, alle persone che soffrono, a cui l’attore e regista si sente così vicino da aver sempre costituito la sua compagnia con emarginati che possano esprimere il suo messaggio teatrale, il suo Vangelo dell’amore. » Albarosa Camaldo, Famiglia Cristiana
sabato 10 febbraio 2018 ore 21 e domenica 11 febbraio ore 17 Claudio Bisio FATHER AND SON di Michele Serra (ispirato ai suoi libri Gli Sdraiati e Breviario comico) regia Giorgio Gallione e con Laura Masotto violino, Marco Bianchi chitarra produzione Teatro dell’Archivolto durata: 1 h 25’ senza intervallo Il rapporto padre/figlio radiografato senza pudori e con un linguaggio in continua oscillazione tra l’ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico. Una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti di libertà e di autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo- padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto. Da questa assenza di rapporto nasce un racconto beffardo e tenerissimo, un monologo interiore (ovviamente del padre, verboso e invadente quanto il figlio è muto e assente) a tratti spudoratamente sincero. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole. In “Father and son” inventiva sfrenata, comicità, brutalità, moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che permettono a Claudio Bisio di confrontarsi con un testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica al tempo stesso. « […] per Claudio Bisio un vero e proprio successo personale. Non c’è da stupirsi: spesso obnubilati dalla debordante notorietà televisiva del Nostro, ci dimentichiamo che Bisio è un attore completo, comico e drammatico allo stesso tempo, come hanno dimostrato molti suoi film e altri suoi lavori teatrali. Di più: questo spettacolo – che deriva da due libri di Michele Serra, maestro del genere e penna avvelenata della “Repubblica”, “Gli sdraiati” e “Breviario comico” -, sembra fatto su misura per le qualità di questo attore che cattura il suo pubblico più con un’ironia beffarda che con una comicità a fior di pelle e che, soprattutto, non è mai qualunquista. […] Sul palco dunque c’è qualcosa che aldilà del riso, del divertimento un poco riguarda, pur con sfumature diverse, tutti gli spettatori visto che il numerosissimo pubblico presente comprende ogni fascia di età. In questo caso, dunque, il successo di Bisio (e di Serra) è totale. » Mariagrazia Gregori, Del Teatro
sabato 24 febbraio 2018 ore 21 e domenica 25 febbraio ore 17 La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo QUESTI FANTASMI! di Eduardo De Filippo con Gianfelice Imparato, Carolina Rosi e Massimo De Matteo, Paola Fulciniti, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Viola Forestiero, Giovanni Allocca, Gianni Cannavacciuolo, Carmen Annibale regia Marco Tullio Giordana scene e luci Gianni Carluccio costumi Francesca Livia Sartori musiche Andrea Farri produzione Elledieffe s.r.l. Compagnia di Teatro di Luca De Filippo durata: 1 h 55’ intervallo compreso Un altro dei grandi capolavori di Eduardo per la Elledieffe “che continua, nel rigoroso segno di Luca, a rappresentare e proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale italiana”, come ricorda Carlina Rosi. Questi fantasmi!, che debuttò il 7 gennaio 1946 al Teatro Eliseo e fu fra le prime commedie di De Filippo a essere rappresentata anche all'estero, ha sempre registrato un successo assoluto, ascrivibile allo straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comicità e tragedia, propone uno dei temi centrali della drammaturgia eduardiana: quello della vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze. L’attualità di un testo come Questi fantasmi! , sottolinea Marco Tullio Giordana, “è per me addirittura sconcertante. […] Il tipo incarnato da Pasquale Lojacono […] con la sua inconcludenza, l’arte di arrangiarsi, la disinvoltura morale, l’opportunismo, i sogni ingenui e le meschinità, non è molto diverso dai connazionali d’oggi. La grandezza di Eduardo sta nel non ergersi a giudice, nel non sentirsi migliore di lui, di loro. Non condanna né assolve, semplicemente rappresenta quel mondo senza sconti e senza stizza. Il suo sguardo non teme la compassione, rifiuta la rigidità del moralista”. « […] Giordana sembra affrontare l’impresa con una lucidità non disgiunta dall’affettuosità. Nella scena grigio-sporca di Gianni Carluccio, procede per piccole invenzioni, per brevi tocchi d’artista, concentrandosi poi, come è giusto, sul disegno dei personaggi e sulla loro orchestrazione. Ne scaturisce una esecuzione incantevole e in qualche tratto superba, dominata da Gianfelice Imparato, che fa di Pasquale Lojacono una figura indimenticabile […] Lasciamo per ultima Carolina Rosi, la cui Maria ha qui un peso diverso da quello attribuitole da Eduardo. Nella commedia la sua presenza è indefinita, incerta tra l’andare e il restare. Qui non è soltanto una donna dal carattere ben formulato, ma con una persuasiva forzatura diventa la padrona del proprio destino. […] Anticipando i tempi, sceglie di essere una donna libera. E’ la quadratura del cerchio, oltre che una delle molteplici ragioni per cui questo spettacolo diventa imperdibile. » Osvaldo Guerrieri, La Stampa
sabato 17 marzo 2018 ore 21 e domenica 18 marzo ore 17 Asia Argento e Filippo Dini ROSALIND FRANKLIN IL SEGRETO DELLA VITA di Anna Ziegler e con Giulio Della Monica, Dario Iubatti, Alessandro Tedeschi, Paolo Zuccari regia Filippo Dini scene Laura Benzi costumi Andrea Viotti luci Pasquale Mari musiche Arturo Annecchino dramaturg Nicoletta Robello Bracciforti produzione Teatro Eliseo La grande Storia (la scoperta della struttura del DNA) e il piccolo straordinario racconto degli ultimi anni di vita della scienziata Rosalind Franklin. Così spiega Filippo Dini: “Ci troviamo di fronte ad uno degli avvenimenti più sconvolgenti e controversi nella storia del pensiero e delle conoscenze scientifiche. Tutta l’umanità si inchina e si compiace in un unico trionfale applauso nei confronti dei grandi scienziati che sono riusciti a decifrare ciò che era definito ‘il segreto della vita’. La vicenda, tuttavia, fu tutt’altro che epica e nobile. I personaggi coinvolti in questa scoperta furono molti, tutti scienziati autorevoli che collaborarono in diverse fasi alla stessa ricerca, ma che furono vittime e carnefici, a seconda delle alterne fortune, delle reciproche invidie e desideri di riscatto personali. Tutti lottarono per avere un personale posto di rilievo nella Storia, ognuno con le proprie capacità e le proprie motivazioni, talvolta anche nobili, ma sempre e comunque a discapito del sesto personaggio di questa storia, dell’unica donna di questa favola; una donna meravigliosa e detestabile, una persona limpida e contradditoria, ambiziosa e vigliacca, una donna fuori dalle umane catalogazioni e impossibile da raccontare: Rosalind Franklin. Il suo merito fu quello di fotografare un campione di DNA con una tecnica delicatissima e complessa che sfruttava la diffrazione a raggi X. In particolare, la fotografia numero 51 riuscì ad immortalare in modo più nitido la X della doppia elica del DNA. Un grande dono che Rosalind fece alla scienza, all’umanità e a se stessa. L’ambiziosissimo James Watson, con la complicità del suo collega Francis Crick, sfruttò la fotografia per costruire un modellino del DNA, passando alla storia come il vero responsabile della grande scoperta, vincendo anche il Nobel, nove anni dopo, quando ormai la povera Rosalind era già prematuramente scomparsa all’età di 37 anni. Nel corso della pièce, i personaggi saltano continuamente da un presente, che non è definito, ad un passato, che è quello del ricordo, quello delle scene, in cui la vicenda della scoperta del DNA si interseca con la storia di Rosalind. Le scene, quindi, si alternano con i commenti e le dissertazioni dei personaggi al presente, in un continuo susseguirsi di immagini che risultano distorte, non verosimili o non coerenti a giudizio della nostra logica educata, ma che inevitabilmente contribuiscono ad arricchire e a comporre quel film, o quel sogno, che lentamente si srotola sereno e perfettamente compiuto nella nostra mente”. « […]Tra i tanti pregi, non solo teatrali, che questo spettacolo ha, c'è anche quello di restituire alla dottoressa Rosalind Franklin quel titolo accademico - PhD. - che il mondo scientifico maschile inglese (ma se avesse vissuto altrove poco sarebbe cambiato) si è ostinato in vita a negarle .[…] ’Rosalind Franklin - Il segreto della vita' è la trasposizione italiana di 'Photograph 51' della drammaturga americana Anna Ziegler, originariamente messo in scena nel West End con Nicole Kidman. Nell'adattamento italiano - con l'ottima regia dello stesso Filippo Dini - si fa un ampio uso scenico di proiezioni e innesti visivi che riescono efficacemente a trasferire le atmosfere quasi cinematografiche sulle tavole di un palcoscenico […] Mantenendo un perfetto controllo scenico degli avvenimenti e rigore accademico (senza per questo non essere mai poco avvincente e coinvolgente), il racconto si dipana con estrema qualità, visiva ed interpretativa, restituendo alla figura femminile, rea solo di essere stata innamorata del proprio lavoro, se non i "crediti" della "sua" scoperta scientifica, almeno quelli di un lungo e prolungato applauso, al termine dello spettacolo.» Luciano Lattanzi, Media & Sipario
ABBONAMENTI Riconferme e Promozionali Circoli e Associazioni in rapporto organizzato con il Teatro di Pisa: fino a martedì 19 settembre, presso le loro sedi Riconferma Abbonati: da martedì 19 a martedì 26 settembre presso il Botteghino del Teatro (anche telefonicamente) Nuovi abbonamenti Cartellone, Cinque e TanDem: da sabato 30 settembre a sabato 7 ottobre (da martedì 3 ottobre anche telefonicamente) TIPOLOGIE DI ABBONAMENTO Cartellone tutti gli 8 spettacoli in programma Cinque Medea, Nudi e crudi, Il padre, Questi fantasmi!, Rosalind Franklyn TanDem (3 Prosa + 3 Danza) L’Avaro, Vangelo, Father and Son – Offline, Petruska, Empty Floor TURNI DI ABBONAMENTO Turno A: per ogni spettacolo, la prima recita in calendario Turno B: per ogni spettacolo, la seconda recita in calendario TanDem: per i tre spettacoli del cartellone teatrale, la prima recita in calendario ORARIO DEGLI SPETTACOLI Le rappresentazioni iniziano alle ore 21, la domenica alle ore 17. PREZZI ABBONAMENTO CARTELLONE (8 spettacoli) Platea, posto palco centrale I e II ord. € 210,00; ridotto € 189,00; soci Coop € 178,50; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 105,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 175,00; ridotto € 157,50; soci Coop € 147,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 87,50 Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 133,00; ridotto € 119,00; soci Coop € 112,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 66,50 PREZZI ABBONAMENTO CINQUE (5 spettacoli) Platea, posto palco centrale I e II ord. € 120,00; ridotto € 108,00; soci Coop € 102,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 60,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 100,00; ridotto € 90,00; soci Coop € 84,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 50,00 Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 76,00; ridotto € 68,00; soci Coop € 64,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 38,00 PREZZI ABBONAMENTO TANDEM (3 prosa + 3 danza) Platea, posto palco centrale I e II ord. € 125,00 ridotto € 112,50; soci Coop € 106,00; giovani, dipendenti Toscana Aeroporti e scuole di danza € 62,50 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 112,50; ridotto € 101,00; soci Coop € 95,00; giovani, dipendenti Toscana Aeroporti e scuole di danza € 56,00 Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 97,50; ridotto € 87,50; soci Coop € 82,50; giovani, dipendenti Toscana Aeroporti e scuole di danza € 49,00 AGEVOLAZIONI riservate agli Abbonati (dietro esibizione del proprio abbonamento al Botteghino): - riduzione per la Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore (analogamente gli abbonati alla Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore usufruiscono della riduzione su abbonamenti e biglietti della Stagione Lirica, Stagione Teatrale e Rassegna di Danza) - permesso di ingresso giornaliero alla ZTL per l’accesso agli spettacoli concesso dall’Amministrazione Comunale al Teatro, in numero di 10, riservato esclusivamente agli spettatori ultrasettantenni, che verrà rilasciato secondo l’ordine di arrivo delle richieste, con precedenza agli abbonati. Le richieste vanno
compilate sull’apposito modulo e riconsegnate unitamente a copia del documento identificativo. Ricordiamo che il permesso si riferisce ad una singola entrata nella zona ZTL prima dell’inizio di ciascun spettacolo. Per il parcheggio, lo spettatore dovrà acquistare al Botteghino del teatro gli appositi tagliandi (tariffa Pisamo 6,50 Euro) - diritto di prelazione per la conferma del proprio abbonamento alla Stagione Teatrale 2018/19 - associazioni e gruppi in rapporto organizzato con il Teatro potranno usufruire, ogni dieci abbonamenti sottoscritti, dell'undicesimo abbonamento in omaggio BIGLIETTI Prelazione per Abbonati Lirica: venerdì 13 ottobre (compresa la 2^ galleria per Medea e L’Avaro) Prevendita per tutte le rappresentazioni in programma (compresa la 2^ galleria per Medea e L’Avaro), da sabato 14 ottobre (da martedì 17 ottobre anche telefonicamente e nel circuito Vivaticket). BIGLIETTI 2^ GALLERIA Per i titoli successivi a L’Avaro: dal 15 di ogni mese (se cade di domenica o lunedì, dal martedì seguente) per gli spettacoli in programma nel mese successivo, dopo la prelazione riservata alla Scuole. PREZZI BIGLIETTI Platea, posto palco centrale I e II ord. € 30,00; ridotto € 27,00; soci Coop € 25,50; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 15,00 Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 25,00; ridotto € 22,50; soci Coop € 21,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 12,50 Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 19,00; ridotto € 17,00; soci Coop € 16,00; giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 9,50 Posto 2^ galleria numerata e posti d’ascolto* € 10,00; Teen Agers, Student Card, Disco € 7,50 posti d’ascolto: le seconde file dei palchi n° 2, 3, 4, 21, 22, 23 di tutti gli ordini -Matinée posto unico € 8,00 RIDUZIONI E PROMOZIONI Riduzione: Hanno la riduzione del 10% (sul prezzo intero) Over 65; Militari in servizio; Soci ARCI, ACLI, ENDAS e categorie di legge; Soci Associazioni Amici della Lirica; Soci Associazioni e Circoli in rapporto organizzato con il Teatro di Pisa (l’elenco è pubblicato sul sito del teatro); Abbonati alla Stagione dei Concerti della Normale; Controradio Club; Radio Toscana Classica Card; Associazione Stampa Toscana; FAI- Fondo Ambiente Italiano; TCI-Touring Club Italiano, abbonati e dipendenti CTT NORD (CPT, ATL, CLAP VAIBUS); La Feltrinelli-Carta Più e Carta Multipiù Promozione Toscana Aeroporti: come da convenzione, hanno diritto alla promozione (sconto del 50% sul prezzo intero) i dipendenti di Toscana Aeroporti Promozione Coop: come da convenzione, hanno diritto alla promozione Coop (sconto del 15% sul prezzo intero) i soci della COOP-Unicoop Firenze. Promozioni giovani: i titolari di Yorickard, di StudentCard, gli studenti dell’Università degli Studi di Pisa e tutti i giovani sotto i 26 anni usufruiscono dei biglietti ridotti del 50% sul prezzo intero (2^ galleria esclusa). I gruppi scolastici organizzati in rapporto con l’Area Comunicazione del Teatro usufruiscono dello sconto scuole in 2^ galleria e, negli altri ordini di posto, della riduzione del 50% sul prezzo intero. Riduzione 1000 punti Coop: per un accordo fra Unicoop Firenze e la Fondazione Toscana Spettacolo, i possessori di carta socio COOP-Unicoop Firenze possono utilizzare i punti accumulati sulla carta socio per acquistare i biglietti degli spettacoli teatrali organizzati da Fondazione Toscana Spettacolo nei teatri del circuito Fts che partecipano alla promozione. Con 1000 punti, al box informazioni del supermercato, verranno scaricati dalla tessera i 1000 punti e verrà consegnato un buono valido per il ritiro del biglietto. Ciascun buono dà diritto a un posto tra quelli che sono liberi da abbonamenti e biglietti precedentemente acquistati. Prima di acquisire il buono dovrà essere verificata presso il teatro la disponibilità di posti liberi. Almeno sette giorni prima della data dell’evento dovranno contattare il teatro presso cui si svolgerà lo spettacolo scelto comunicando nome, cognome, recapito telefonico e numero di serie del buono. Il buono sarà valido solo per la data dello spettacolo prenotata. Lo spettatore dovrà presentarsi alla biglietteria del
teatro almeno trenta minuti prima dell’inizio dello spettacolo e convertire il tagliando con un titolo d’ingresso da 10 euro (ridotto punti COOP). ALTRE PROMOZIONI Promozione DSU Toscana Pisa Tutti gli studenti delle Università della Toscana (compresi dottorandi, specializzandi e studenti stranieri del Progetto Socrates, senza limiti di età) potranno prenotare i biglietti con una ulteriore riduzione del 50% del costo del biglietto ridotto Giovani scaricando i coupon dall'apposita pagina del sito www.dsu.toscana.it secondo date e modalità prestabilite. I coupon dovranno essere convertiti in biglietti presso la Biglietteria del Teatro Verdi di Pisa secondo le indicazioni previste sul coupon stesso. SiCard Live Presentando la propria tessera SiCard Live e acquistando un biglietto intero delle stagioni del Teatro Verdi, il cliente riceverà un voucher del valore di € 3 utile a sostenere la propria Società Sportiva convenzionata. Modalità: SiCard è una Società che promuove iniziative sportive e spettacoli attraverso tessere. Il progetto è nato come una forma alternativa di finanziamento per le società sportive e coinvolge esercizi commerciali. Il singolo può sostenere la propria Società Sportiva, o una Ass.ne Onlus, o una Scuola, effettuando acquisti presso gli esercizi convenzionati, e ricevendo un voucher di vario importo quale contributo. Dalla Stagione 2015-2016 nel progetto è inserito anche il Teatro di Pisa. Info e modalità sul sito www.sicardlive.org BOTTEGHINO Orario ordinario (da martedì 12 settembre): dal martedì al sabato ore 16-19; il mercoledì, venerdì e sabato anche ore 11-13. Nelle festività infrasettimanali il Botteghino è chiuso, salvo diversa indicazione. Nelle serate di spettacolo e nelle pomeridiane domenicali, la vendita dei biglietti avrà luogo anche a partire da un'ora prima l'orario di inizio dello spettacolo (per la sola rappresentazione in programma). Attenzione: Non si accettano assegni di c/c. Si accettano carte bancomat e carte di credito Visa, Carta Sì, American Express, Master Card. BIGLIETTERIA TELEFONICA TEL. 050 941188 Orario ordinario (da martedì 12 settembre): fino al 31 marzo 2018: dal martedì al sabato ore 14 – 16; dal 3 aprile 2018: il martedì e il giovedì ore 14 – 16. Attenzione: il servizio consente la scelta dei posti sull'intera pianta e con le diverse tipologie di prezzo (intero, ridotti, promozionali) e non prevede commissioni aggiuntive. Il pagamento è con carta di credito. Nelle festività infrasettimanali il servizio non avrà luogo. PUNTO VENDITA BIGLIETTI AL PORTO DI MARINA DI PISA Con la stessa decorrenza del servizio telefonico e del circuito Vivaticket – Best Union, i biglietti per i nostri spettacoli sono in vendita anche presso il Porto di Marina di Pisa, uffici della Vecchia Dogana, dal lunedì al sabato ore 8.30-13 e ore 14.30-17.30 (con commissione di diritto di prevendita) CIRCUITO VIVATICKET- BEST UNION Oltre ai servizi forniti direttamente dal Teatro di Pisa, i biglietti per gli spettacoli possono essere acquistati, esclusivamente a prezzo intero, presso i seguenti servizi del circuito Vivaticket, canale ufficiale di prevendita del Teatro di Pisa, e unico autorizzato. -Prevendita ON-LINE via internet, con carta credito sui siti www.teatrodipisa.pi.it e www.vivaticket.it e dal link nell'homepage del sito del teatro; visualizzazione della pianta e dei posti aggiornata in tempo reale; scelta manuale oppure best-seat.. -Prevendita presso i PUNTI-VENDITA Vivaticket: Circa 400 in tutta Italia, oltre 20 in Toscana. L'elenco completo è consultabile nella colonna 'punti vendita' del sito Vivaticket INFORMAZIONI Fondazione Teatro di Pisa, Via Palestro 40, 56127 Pisa, tel 050-941111, www.teatrodipisa.pi.it
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