STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel

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STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO ONLUS - FONDAZIONE TEATRO DI PISA
                                   STAGIONE TEATRALE 2017/18
                                  Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo

sabato 21 ottobre 2017 ore 21 e domenica 22 ottobre ore 17
Franco Branciaroli
MEDEA
di Euripide
traduzione di Umberto Albini
regia Luca Ronconi ripresa da Daniele Salvo
scene Francesco Calcagnini riprese da Antonella Conte
costumi Jacques Reynaud ripresi da Gianluca Sbicca
luci Sergio Rossi riprese da Cesare Agoni
con (da confermare): Antonio Zanoletti, Alfonso Veneroso, Tommaso Cardarelli, Livio
Remuzzi, Elena Polic Greco, Elisabetta Scarano, Serena Mattace Raso, Arianna di Stefano,
Francesca Maria, Odette Piscitelli e Alessandra Salamida, Raffaele Bisegna e Matteo Bisegna
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano - Teatro de Gli Incamminati - Piccolo Teatro di Milano Teatro
d'Europa
durata: 2 h circa senza intervallo
                                                          Un doveroso omaggio a Luca Ronconi, scomparso
                                                          nel 2015, da uno degli artisti che ha lavorato con lui
                                                          più a lungo, e che fu il protagonista di questa
                                                          Medea firmata dal grande Maestro, e un’occasione
                                                          imperdibile di rivedere una delle pietre miliari della
                                                          storia registica e interpretativa del secondo
                                                          Novecento.
                                                          Le letture in chiave psicologica di Medea portano a
                                                          considerare questo personaggio come il prototipo
                                                          dell'eroina combattuta tra il rancore per il proprio
                                                          uomo e l'amore per i propri figli, e le analisi
                                                          sociologiche tendono a trasformare la principessa
                                                          della Colchide in una sorta di precorritrice del
movimento femminista: in realtà Medea è il prototipo della minaccia impersonata da uno straniero, che
approda in una terra che si vanta di avere il primato della civiltà. “Medea – leggiamo nelle note di regia di
Ronconi – è una 'minaccia', che incombe imminente anche sul pubblico”. Per questo suo essere una
creatura misteriosa e mostruosa può anche essere interpretata da un uomo. La sua non è una tragedia
della femminilità, ma della diversità. “Io non interpreto una donna – ricorda Branciaroli – sono nei panni di
un uomo che recita una parte femminile, è molto diverso. Medea è un mito: rappresenta la ferocia della
forza distruttrice. Rimettiamoci nei panni del pubblico greco: vedendo la tragedia, saprà che arriverà ad
Atene una forza che si accanisce sulle nuove generazioni, i suoi figli: 'Medea dallo sguardo di toro', come
viene definita all'inizio. Lei è una smisurata, dotata di un potere sinistro. Che usa la femminilità come
maschera, per commettere una serie mostruosa di delitti: non è un caso che la prima a cadere sia una
donna, la regina, la nuova sposa di Giasone”.
«[…] Contrariamente a una certa tradizione che tende a rappresentare la tragedia greca in chiave statica e
monolitica, in questo caso ci troviamo di fronte ad una regia moderna e dinamica, in cui la gestione degli
attori, ma soprattutto del coro, sempre concretamente partecipe dell’azione, legge la vicenda in chiave
contemporanea. Molto bravo Daniele Salvo a recuperare nella recitazione il capillare lavoro sul testo tipico
dello stile di Ronconi. […] Franco Branciaroli fa ampio sfoggio della sua grande estensione vocale per
trasmettere il dolore e la ferocia della maga della Colchide. […] Uno spettacolo intenso, di grande potenza
visiva e emotiva, dimostrandosi forse ancora più attuale di quanto lo era al suo debutto.» Davide
Cornacchione, Teatro.it
STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
sabato 4 novembre 2017 ore 21 e domenica 5 novembre ore 17
Alessandro Benvenuti
L’AVARO
di Molière, adattamento e regia Ugo Chiti
con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele
Giaffreda, Paolo Ciotti, Desirée Noferini.
produzione Arca Azzurra Teatro
durata: 2 h 15’ intervallo compreso
                                                        Un L’Avaro di Molière, adattato e diretto da Ugo
                                                        Chiti, è amaro e irresistibilmente comico, un’opera
                                                        di bruciante modernità, con protagonista
                                                        Alessandro Benvenuti.
                                                        Questa commedia riesce a essere un classico
                                                        immortale e nello stesso tempo a raccontarci il
                                                        presente senza bisogno di trasposizioni o forzate
                                                        interpretazioni. “Il nostro Avaro occhieggia a
                                                        Balzac – scrive Ugo Chiti - senza dimenticare la
                                                        commedia dell’arte intrecciando ulteriormente le
                                                        trame amorose in un’affettuosa allusione a
                                                        Marivaux. Conta-minazioni a parte, Arpagone
                                                        resta personaggio centrale assoluto mantenendo
quelle caratteristiche che da sempre hanno determinato la sua fortuna teatrale, si accentuano alcune
implicazioni psicologiche, si allungano ombre paranoiche, emergono paure e considerazioni che sono più
rimandi al contemporaneo. La ‘parola’ è usata in maniera diretta, spogliata di ogni parvenza aggraziata,
vista in funzione di una ritmica tesa ad evidenziare l’aggressività come la ‘ferocia’ più sotterranea della
vicenda”.
«[…] Nella solida e perfetta compagnia dell'Arca Azzurra, perno ritmico, comico, non privo di risvolti di avida
ferocia, Benvenuti-Arpagone finirà solo e spaiato nella letizia generale del dopo agnizione, o meglio
abbracciato a quella cassetta di soldi perduta e ritrovata, suo vero e unico amore. Pensiero ligure - lo
spettacolo era a Borgio Verezzi - ma non solo, e molto contemporaneo: non è che di questi tempi, visto
quello che fanno le banche, avrà avuto ragione lui a sotterrare la cassetta in giardino?» Rita Cirio,
L’Espresso
STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
sabato 16 dicembre 2017 ore 21 e domenica 17 dicembre ore 17
Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi
NUDI E CRUDI
una storia di Alan Bennett, tradotta e adattata per la scena da Edoardo Erba
con Nicola Sorrenti
regia Serena Sinigaglia
scene Maria Spazzi, costumi Erika Carretta, colonna sonora Sandra Zoccolàn, luci Alessandro
Verazzi
produzione a.ArtistiAssociati
durata: 1 h 50’ più l’intervallo
                                                      Che succederebbe se, tornando a casa dopo una
                                                      serata a teatro, trovaste il vostro appartamento
                                                      completamente vuoto, svaligiato da ladri? Ai
                                                      signori Ransome - due impeccabili coniugi inglesi -
                                                      capita proprio questo e la loro vita tranquilla e
                                                      ripetitiva viene completamente sconvolta. Però la
                                                      reazione dei due è diversa: lui si incupisce e si
                                                      arrabbia sempre più, lei prova un senso di sollievo
                                                      e quasi di liberazione. E mentre il gioco dei
                                                      caratteri, esasperato da visite inattese, diventa
                                                      sempre più esilarante, il mistero del furto trova
                                                      un'imprevista soluzione. Tratta dal romanzo di
                                                      successo di Alan Bennett, Nudi e crudi è una
commedia spumeggiante, piena di umorismo e ironia, un ritratto impietoso e indimenticabile della vita di
una coppia di mezza età. Diverte senza ricalcare vecchi schemi e rivela più di ogni altra opera il genio
comico di Alan Bennett.
«[…] Le due ore di spettacolo sono divertimento assicurato, luminoso, mai banale, british ma
raccomandabile anche a chi è abituato ai comici italiani. Non è un testo comico, questo di Bennett, è alto
umorismo. Nude e crude, e cucite quasi addosso, le parti dei due protagonisti. Incarnata da Maria Amelia
Monti, la signora Ransome è una donnina middle class, mentalità aperta e vita schiacciata dal marito,
l’avvocato Ransome, di Paolo Calabresi, che ha la stoffa dei conservatori avari di sé e dei propri affetti. Lei
arieggia le tante donne inventate da Franca Valeri. Lui ricorda i borghesi piccoli piccoli di Aroldo Tieri. Le
antiche punture di spillo di coppia di Rina Morelli e Paolo Stoppa sono un'eco che resta nell’aria» Roberto
Canziani, Il Piccolo
STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
sabato 20 gennaio 2018 ore 21 e domenica 21 gennaio ore 17
Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere
IL PADRE
di Florian Zeller
regia Piero Maccarinelli
e con David Sebasti e con Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo, Alessandro Parise
produzione Goldenart
durata: 1 h 40’ senza intervallo
                                                             Andrea è un uomo molto attivo, nonostante la sua
                                                             età, ma mostra i primi segni di una malattia che
                                                             potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer.
                                                             Anna, sua figlia, che è molto legata a lui, cerca
                                                             solo il suo benessere e la sua sicurezza. Ma
                                                             l’inesorabile avanzare della malattia la spinge a
                                                             proporgli di stabilirsi nel grande appartamento
                                                             che condivide con il marito. Lei crede che sia la
                                                             soluzione migliore per il padre che ha tanto amato
                                                             e con cui ha condiviso le gioie della vita. Ma le
                                                             cose non vanno del tutto come previsto: l’uomo si
                                                             rivela essere un personaggio fantastico, colorato,
                                                             che non è affatto deciso a rinunciare alla sua
indipendenza... La sua progressiva degenerazione getta nella costernazione i familiari, ma la sapiente penna
di Zeller – uno dei più brillanti commediografi contempornei – sa affrontare con leggerezza mai
superficiale, con sorriso e ironia, delicatezza e intelligenza un tema delicato come la malattia, portandoci a
vivere empaticamente le contraddizioni in cui il nostro protagonista incappa e coinvolgendoci con grande
emozione in un percorso dolorosamente poetico.
«[…] Una storia di grande intensità e poesia in cui Zeller, per smorzare un po’ la drammaticità del testo,
riesce a inserire ironici tocchi d’alleggerimento (come la gag dell’orologio, o l’improvvisato tip-tap di Andrea
per far colpo sulla nuova badante) mai inopportuni, affidati per lo più a un Alessandro Haber in stato di
grazia e autore di una prova semplicemente magistrale nel difficile ruolo di Andrea, un personaggio cui dà
vita con profonda umanità e verosimiglianza, suscitando emozione e commozione; molto bene anche
Lucrezia Lante Della Rovere nei panni della figlia Anna[…].» Francesco Vignaroli, Corriere dello Spettacolo.
STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
PROGETTO SPECIALE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
giovedì 25 gennaio 2018 ore 10, matinée scuole e universitari
Associazione MB e Piero Nissim
IL SILENZIO DEGLI EROI SEMPLICI
La storia di Giorgio Nissim, Don Arturo Paoli, Gino Bartali e di altri protagonisti della Resistenza
Civile in Toscana
testo, musica, regia Piero Nissim
con Marco Rossi, Piero Nissim, David Domilici, Maria Bruno, Matteo Micheli, Costantino Buttitta,
Daniela Bertini, Riccardo Sati
durata: ….
                                                            Nel 1943, a Lucca, a Pisa, a Firenze e in altre zone
                                                            della Toscana un gruppo di uomini generosi,
                                                            agendo nella clandestinità e nel rischio costante
                                                            della loro vita, con la loro azione di Resistenza
                                                            civile riuscirono a salvare centinaia di perseguitati
                                                            dal nazifascismo. Li guidava Giorgio Nissim, ebreo
                                                            pisano in quegli anni sfollato a Lucca. Con lui, in
                                                            una organizzazione "improvvisata" quanto
                                                            efficente, c'erano tanti altri "eroi semplici",
                                                            silenziosi e dallo spirito solidale: Don Arturo Paoli
                                                            del Convento degli Oblati di Lucca (poi missionario
                                                            in America Latina), Gino Bartali, il grande
                                                            campione che durante gli allenamenti faceva il
"postino" e recapitava i documenti falsi in giro per la Toscana. C'era Nando Martini (futuro Sindaco di Lucca
dopo la guerra) e la sua famiglia e tanti altri, uomini e donne, persone semplici e coraggiose, che non si
fecero mai vanto del loro altruismo. Piero Nissim, figlio di Giorgio, porta in teatro questa storia esemplare e
finora poco nota, contribuendo a ritessere una pagina importante della nostra storia contemporanea. Con
lui in scena un gruppo di giovani attori toscani scelti dopo un apposito "casting"; nei ruoli femminili Daniela
Bertini; alle percussioni il fantasista Iivornese David Domilici, già collaboratore di Piero Nissim in altre
performance; ospiti speciali: il Prof. Marco Rossi, noto cardiologo all’Ospedale di Pisa ma anche attivo
appassionato di teatro sui temi della Legalità e dell'impegno civile, qui nel ruolo del Narratore, e la soprano
Maria Bruno che affiancherà Piero Nissim al canto.
STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
sabato 27 gennaio 2018 ore 21 e domenica 28 gennaio ore 17
Compagnia Pippo Delbono
VANGELO
di Pippo Delbono
con Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario
Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Alma Prica, Pepe Robledo, Grazia Spinella, Nina Violić,
Safi Zakria, Mirta Zečević
immagini, film Pippo Delbono musiche originali digitali per orchestra e coro polifonico Enzo
Avitabile
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione/Compagnia Pippo Delbono/Hrvatsko Narodno
Kazalište/Théâtre de Vidy Lausanne/Maison de la Culture d'Amiens-Centre de Création et de
Production/Théâtre de Liège
durata: 1 h 40’
                                                            Anche questa volta è dall’esperienza personale
                                                            che parte la ricerca di Pippo Delbono. Inizia a
                                                            filmare i posti visti durante i suoi viaggi (frontiere,
                                                            carceri, muri, ospedali), a fotografare le persone
                                                            incontrate (immigrati arrivati dall’Africa e dal
                                                            Medio Oriente, zingari che abitano in luoghi di
                                                            totale degrado, persone che hanno vissuto la
                                                            tragedia della guerra). Vangelo è una fusione tra
                                                            arte e vita, un lavoro corale degli attori della
                                                            Compagnia Delbono e di quelli del Teatro
                                                            Nazionale Croato di Zagabria, dove la musica di
                                                            Enzo Avitabvile e le immagini del film girato dallo
                                                            stesso Delbono guidano il pubblico dentro quelle
voci, quei suoni, quegli echi, quei silenzi, ma anche quella forza vitale, quell’inspiegabile gioia trovata nei
luoghi deputati del dolore.
«[…] Sua madre, fervente cattolica, non si rassegnava ad accettare l’allontanamento del figlio dalla
religione e gli chiese, anche in punto di morte, di creare uno spettacolo dedicato al Vangelo per trasmettere
un messaggio d’amore agli spettatori. Pippo Delbono quindi realizza il desiderio della madre, ma seguendo
il suo estro: camminando, correndo, danzando tra platea e palcoscenico, offre una sua interpretazione della
religione […].Vuole infatti indagare dentro se stesso, ricercare nella sua memoria di bambino e di
chierichetto le frasi e i passi del Vangelo che ancora oggi ritiene significative per dare voce agli ultimi, alle
persone che soffrono, a cui l’attore e regista si sente così vicino da aver sempre costituito la sua compagnia
con emarginati che possano esprimere il suo messaggio teatrale, il suo Vangelo dell’amore. » Albarosa
Camaldo, Famiglia Cristiana
STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
sabato 10 febbraio 2018 ore 21 e domenica 11 febbraio ore 17
Claudio Bisio
FATHER AND SON
di Michele Serra (ispirato ai suoi libri Gli Sdraiati e Breviario comico)
regia Giorgio Gallione
e con Laura Masotto violino, Marco Bianchi chitarra
produzione Teatro dell’Archivolto
durata: 1 h 25’ senza intervallo
                                                          Il rapporto padre/figlio radiografato senza pudori
                                                          e con un linguaggio in continua oscillazione tra
                                                          l’ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico.
                                                          Una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul
                                                          futuro dei nostri figli, sui concetti di libertà e di
                                                          autorità, che rivela in filigrana una società
                                                          spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa,
                                                          verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-
                                                          padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di
                                                          figli che preferiscono nascondersi nelle proprie
                                                          felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e
                                                          protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando
                                                          o disprezzando il confronto. Da questa assenza di
rapporto nasce un racconto beffardo e tenerissimo, un monologo interiore (ovviamente del padre, verboso
e invadente quanto il figlio è muto e assente) a tratti spudoratamente sincero. La forza satirica di Serra si
alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole. In “Father and son”
inventiva sfrenata, comicità, brutalità, moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che
permettono a Claudio Bisio di confrontarsi con un testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica
al tempo stesso.
« […] per Claudio Bisio un vero e proprio successo personale. Non c’è da stupirsi: spesso obnubilati dalla
debordante notorietà televisiva del Nostro, ci dimentichiamo che Bisio è un attore completo, comico e
drammatico allo stesso tempo, come hanno dimostrato molti suoi film e altri suoi lavori teatrali. Di più:
questo spettacolo – che deriva da due libri di Michele Serra, maestro del genere e penna avvelenata della
“Repubblica”, “Gli sdraiati” e “Breviario comico” -, sembra fatto su misura per le qualità di questo attore
che cattura il suo pubblico più con un’ironia beffarda che con una comicità a fior di pelle e che, soprattutto,
non è mai qualunquista. […] Sul palco dunque c’è qualcosa che aldilà del riso, del divertimento un poco
riguarda, pur con sfumature diverse, tutti gli spettatori visto che il numerosissimo pubblico presente
comprende ogni fascia di età. In questo caso, dunque, il successo di Bisio (e di Serra) è totale. » Mariagrazia
Gregori, Del Teatro
STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
sabato 24 febbraio 2018 ore 21 e domenica 25 febbraio ore 17
La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
QUESTI FANTASMI!
di Eduardo De Filippo
con Gianfelice Imparato, Carolina Rosi e Massimo De Matteo, Paola Fulciniti, Federica Altamura,
Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Viola Forestiero, Giovanni Allocca, Gianni Cannavacciuolo, Carmen
Annibale
regia Marco Tullio Giordana
scene e luci Gianni Carluccio costumi Francesca Livia Sartori musiche Andrea Farri
produzione Elledieffe s.r.l. Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
durata: 1 h 55’ intervallo compreso
                                                          Un altro dei grandi capolavori di Eduardo per la
                                                          Elledieffe “che continua, nel rigoroso segno di
                                                          Luca, a rappresentare e proteggere l’immenso
                                                          patrimonio culturale di una delle più antiche
                                                          famiglie della tradizione teatrale italiana”, come
                                                          ricorda Carlina Rosi. Questi fantasmi!, che debuttò
                                                          il 7 gennaio 1946 al Teatro Eliseo e fu fra le prime
                                                          commedie di De Filippo a essere rappresentata
                                                          anche all'estero, ha sempre registrato un successo
                                                          assoluto, ascrivibile allo straordinario meccanismo
                                                          di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comicità
                                                          e tragedia, propone uno dei temi centrali della
                                                          drammaturgia eduardiana: quello della vita messa
fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle
circostanze. L’attualità di un testo come Questi fantasmi! , sottolinea Marco Tullio Giordana, “è per me
addirittura sconcertante. […] Il tipo incarnato da Pasquale Lojacono […] con la sua inconcludenza, l’arte di
arrangiarsi, la disinvoltura morale, l’opportunismo, i sogni ingenui e le meschinità, non è molto diverso dai
connazionali d’oggi. La grandezza di Eduardo sta nel non ergersi a giudice, nel non sentirsi migliore di lui, di
loro. Non condanna né assolve, semplicemente rappresenta quel mondo senza sconti e senza stizza. Il suo
sguardo non teme la compassione, rifiuta la rigidità del moralista”.
« […] Giordana sembra affrontare l’impresa con una lucidità non disgiunta dall’affettuosità. Nella scena
grigio-sporca di Gianni Carluccio, procede per piccole invenzioni, per brevi tocchi d’artista, concentrandosi
poi, come è giusto, sul disegno dei personaggi e sulla loro orchestrazione. Ne scaturisce una esecuzione
incantevole e in qualche tratto superba, dominata da Gianfelice Imparato, che fa di Pasquale Lojacono una
figura indimenticabile […] Lasciamo per ultima Carolina Rosi, la cui Maria ha qui un peso diverso da quello
attribuitole da Eduardo. Nella commedia la sua presenza è indefinita, incerta tra l’andare e il restare. Qui
non è soltanto una donna dal carattere ben formulato, ma con una persuasiva forzatura diventa la padrona
del proprio destino. […] Anticipando i tempi, sceglie di essere una donna libera. E’ la quadratura del cerchio,
oltre che una delle molteplici ragioni per cui questo spettacolo diventa imperdibile. » Osvaldo Guerrieri, La
Stampa
STAGIONE TEATRALE 2017/18 - Pisa, Teatro Verdi, 21 ottobre/18 marzo - ARCA Enel
sabato 17 marzo 2018 ore 21 e domenica 18 marzo ore 17
Asia Argento e Filippo Dini
ROSALIND FRANKLIN
IL SEGRETO DELLA VITA
di Anna Ziegler
e con Giulio Della Monica, Dario Iubatti, Alessandro Tedeschi, Paolo Zuccari
regia Filippo Dini
scene Laura Benzi costumi Andrea Viotti luci Pasquale Mari musiche Arturo Annecchino
dramaturg Nicoletta Robello Bracciforti
produzione Teatro Eliseo
                                                             La grande Storia (la scoperta della struttura del
                                                             DNA) e il piccolo straordinario racconto degli
                                                             ultimi anni di vita della scienziata Rosalind
                                                             Franklin. Così spiega Filippo Dini: “Ci troviamo di
                                                             fronte ad uno degli avvenimenti più sconvolgenti e
                                                             controversi nella storia del pensiero e delle
                                                             conoscenze scientifiche. Tutta l’umanità si inchina
                                                             e si compiace in un unico trionfale applauso nei
                                                             confronti dei grandi scienziati che sono riusciti a
                                                             decifrare ciò che era definito ‘il segreto della vita’.
                                                             La vicenda, tuttavia, fu tutt’altro che epica e
                                                             nobile. I personaggi coinvolti in questa scoperta
                                                             furono molti, tutti scienziati autorevoli che
collaborarono in diverse fasi alla stessa ricerca, ma che furono vittime e carnefici, a seconda delle alterne
fortune, delle reciproche invidie e desideri di riscatto personali. Tutti lottarono per avere un personale posto
di rilievo nella Storia, ognuno con le proprie capacità e le proprie motivazioni, talvolta anche nobili, ma
sempre e comunque a discapito del sesto personaggio di questa storia, dell’unica donna di questa favola;
una donna meravigliosa e detestabile, una persona limpida e contradditoria, ambiziosa e vigliacca, una
donna fuori dalle umane catalogazioni e impossibile da raccontare: Rosalind Franklin. Il suo merito fu quello
di fotografare un campione di DNA con una tecnica delicatissima e complessa che sfruttava la diffrazione a
raggi X. In particolare, la fotografia numero 51 riuscì ad immortalare in modo più nitido la X della doppia
elica del DNA. Un grande dono che Rosalind fece alla scienza, all’umanità e a se stessa. L’ambiziosissimo
James Watson, con la complicità del suo collega Francis Crick, sfruttò la fotografia per costruire un
modellino del DNA, passando alla storia come il vero responsabile della grande scoperta, vincendo anche il
Nobel, nove anni dopo, quando ormai la povera Rosalind era già prematuramente scomparsa all’età di 37
anni. Nel corso della pièce, i personaggi saltano continuamente da un presente, che non è definito, ad un
passato, che è quello del ricordo, quello delle scene, in cui la vicenda della scoperta del DNA si interseca con
la storia di Rosalind. Le scene, quindi, si alternano con i commenti e le dissertazioni dei personaggi al
presente, in un continuo susseguirsi di immagini che risultano distorte, non verosimili o non coerenti a
giudizio della nostra logica educata, ma che inevitabilmente contribuiscono ad arricchire e a comporre quel
film, o quel sogno, che lentamente si srotola sereno e perfettamente compiuto nella nostra mente”.
« […]Tra i tanti pregi, non solo teatrali, che questo spettacolo ha, c'è anche quello di restituire alla
dottoressa Rosalind Franklin quel titolo accademico - PhD. - che il mondo scientifico maschile inglese (ma se
avesse vissuto altrove poco sarebbe cambiato) si è ostinato in vita a negarle .[…] ’Rosalind Franklin - Il
segreto della vita' è la trasposizione italiana di 'Photograph 51' della drammaturga americana Anna Ziegler,
originariamente messo in scena nel West End con Nicole Kidman. Nell'adattamento italiano - con l'ottima
regia dello stesso Filippo Dini - si fa un ampio uso scenico di proiezioni e innesti visivi che riescono
efficacemente a trasferire le atmosfere quasi cinematografiche sulle tavole di un palcoscenico […]
Mantenendo un perfetto controllo scenico degli avvenimenti e rigore accademico (senza per questo non
essere mai poco avvincente e coinvolgente), il racconto si dipana con estrema qualità, visiva ed
interpretativa, restituendo alla figura femminile, rea solo di essere stata innamorata del proprio lavoro, se
non i "crediti" della "sua" scoperta scientifica, almeno quelli di un lungo e prolungato applauso, al termine
dello spettacolo.» Luciano Lattanzi, Media & Sipario
ABBONAMENTI
Riconferme e Promozionali Circoli e Associazioni in rapporto organizzato con il Teatro di Pisa: fino a
martedì 19 settembre, presso le loro sedi
Riconferma Abbonati: da martedì 19 a martedì 26 settembre presso il Botteghino del Teatro (anche
telefonicamente)
Nuovi abbonamenti Cartellone, Cinque e TanDem: da sabato 30 settembre a sabato 7 ottobre (da martedì
3 ottobre anche telefonicamente)

TIPOLOGIE DI ABBONAMENTO
Cartellone tutti gli 8 spettacoli in programma
Cinque Medea, Nudi e crudi, Il padre, Questi fantasmi!, Rosalind Franklyn
TanDem (3 Prosa + 3 Danza) L’Avaro, Vangelo, Father and Son – Offline, Petruska, Empty Floor

TURNI DI ABBONAMENTO
Turno A: per ogni spettacolo, la prima recita in calendario
Turno B: per ogni spettacolo, la seconda recita in calendario
TanDem: per i tre spettacoli del cartellone teatrale, la prima recita in calendario

ORARIO DEGLI SPETTACOLI
Le rappresentazioni iniziano alle ore 21, la domenica alle ore 17.

PREZZI ABBONAMENTO CARTELLONE (8 spettacoli)
Platea, posto palco centrale I e II ord. € 210,00; ridotto € 189,00; soci Coop € 178,50; giovani e dipendenti
Toscana Aeroporti € 105,00
Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 175,00; ridotto € 157,50; soci Coop € 147,00;
giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 87,50
Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 133,00; ridotto € 119,00; soci Coop € 112,00;
giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 66,50

PREZZI ABBONAMENTO CINQUE (5 spettacoli)
Platea, posto palco centrale I e II ord. € 120,00; ridotto € 108,00; soci Coop € 102,00; giovani e dipendenti
Toscana Aeroporti € 60,00
Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 100,00; ridotto € 90,00; soci Coop € 84,00;
giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 50,00
Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 76,00; ridotto € 68,00; soci Coop € 64,00;
giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 38,00

PREZZI ABBONAMENTO TANDEM (3 prosa + 3 danza)
Platea, posto palco centrale I e II ord. € 125,00
ridotto € 112,50; soci Coop € 106,00; giovani, dipendenti Toscana Aeroporti e scuole di danza € 62,50
Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 112,50; ridotto € 101,00; soci Coop € 95,00;
giovani, dipendenti Toscana Aeroporti e scuole di danza € 56,00
Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 97,50; ridotto € 87,50; soci Coop € 82,50;
giovani, dipendenti Toscana Aeroporti e scuole di danza € 49,00

AGEVOLAZIONI riservate agli Abbonati (dietro esibizione del proprio abbonamento al Botteghino):
- riduzione per la Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore (analogamente gli abbonati alla
Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore usufruiscono della riduzione su abbonamenti e
biglietti della Stagione Lirica, Stagione Teatrale e Rassegna di Danza)
- permesso di ingresso giornaliero alla ZTL per l’accesso agli spettacoli concesso dall’Amministrazione
Comunale al Teatro, in numero di 10, riservato esclusivamente agli spettatori ultrasettantenni, che verrà
rilasciato secondo l’ordine di arrivo delle richieste, con precedenza agli abbonati. Le richieste vanno
compilate sull’apposito modulo e riconsegnate unitamente a copia del documento identificativo.
Ricordiamo che il permesso si riferisce ad una singola entrata nella zona ZTL prima dell’inizio di ciascun
spettacolo. Per il parcheggio, lo spettatore dovrà acquistare al Botteghino del teatro gli appositi tagliandi
(tariffa Pisamo 6,50 Euro)
- diritto di prelazione per la conferma del proprio abbonamento alla Stagione Teatrale 2018/19
- associazioni e gruppi in rapporto organizzato con il Teatro potranno usufruire, ogni dieci abbonamenti
sottoscritti, dell'undicesimo abbonamento in omaggio

BIGLIETTI
Prelazione per Abbonati Lirica: venerdì 13 ottobre (compresa la 2^ galleria per Medea e L’Avaro)
Prevendita per tutte le rappresentazioni in programma (compresa la 2^ galleria per Medea e L’Avaro), da
sabato 14 ottobre (da martedì 17 ottobre anche telefonicamente e nel circuito Vivaticket).

BIGLIETTI 2^ GALLERIA
Per i titoli successivi a L’Avaro: dal 15 di ogni mese (se cade di domenica o lunedì, dal martedì seguente)
per gli spettacoli in programma nel mese successivo, dopo la prelazione riservata alla Scuole.

PREZZI BIGLIETTI
Platea, posto palco centrale I e II ord. € 30,00; ridotto € 27,00; soci Coop € 25,50; giovani e dipendenti
Toscana Aeroporti € 15,00
Posto palco centrale III ord. e posto palco laterale I e II ord. € 25,00; ridotto € 22,50; soci Coop € 21,00;
giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 12,50
Posto 1^ galleria numerata e posto palco laterale III ord. € 19,00; ridotto € 17,00; soci Coop € 16,00;
giovani e dipendenti Toscana Aeroporti € 9,50
Posto 2^ galleria numerata e posti d’ascolto* € 10,00; Teen Agers, Student Card, Disco € 7,50
posti d’ascolto: le seconde file dei palchi n° 2, 3, 4, 21, 22, 23 di tutti gli ordini
-Matinée posto unico € 8,00

RIDUZIONI E PROMOZIONI
Riduzione: Hanno la riduzione del 10% (sul prezzo intero) Over 65; Militari in servizio; Soci ARCI, ACLI,
ENDAS e categorie di legge; Soci Associazioni Amici della Lirica; Soci Associazioni e Circoli in rapporto
organizzato con il Teatro di Pisa (l’elenco è pubblicato sul sito del teatro); Abbonati alla Stagione dei
Concerti della Normale; Controradio Club; Radio Toscana Classica Card; Associazione Stampa Toscana; FAI-
Fondo Ambiente Italiano; TCI-Touring Club Italiano, abbonati e dipendenti CTT NORD (CPT, ATL, CLAP
VAIBUS); La Feltrinelli-Carta Più e Carta Multipiù
Promozione Toscana Aeroporti: come da convenzione, hanno diritto alla promozione (sconto del 50% sul
prezzo intero) i dipendenti di Toscana Aeroporti
Promozione Coop: come da convenzione, hanno diritto alla promozione Coop (sconto del 15% sul prezzo
intero) i soci della COOP-Unicoop Firenze.
Promozioni giovani: i titolari di Yorickard, di StudentCard, gli studenti dell’Università degli Studi di Pisa e
tutti i giovani sotto i 26 anni usufruiscono dei biglietti ridotti del 50% sul prezzo intero (2^ galleria esclusa). I
gruppi scolastici organizzati in rapporto con l’Area Comunicazione del Teatro usufruiscono dello sconto
scuole in 2^ galleria e, negli altri ordini di posto, della riduzione del 50% sul prezzo intero.
Riduzione 1000 punti Coop: per un accordo fra Unicoop Firenze e la Fondazione Toscana Spettacolo, i
possessori di carta socio COOP-Unicoop Firenze possono utilizzare i punti accumulati sulla carta socio per
acquistare i biglietti degli spettacoli teatrali organizzati da Fondazione Toscana Spettacolo nei teatri del
circuito Fts che partecipano alla promozione. Con 1000 punti, al box informazioni del supermercato,
verranno scaricati dalla tessera i 1000 punti e verrà consegnato un buono valido per il ritiro del biglietto.
Ciascun buono dà diritto a un posto tra quelli che sono liberi da abbonamenti e biglietti precedentemente
acquistati. Prima di acquisire il buono dovrà essere verificata presso il teatro la disponibilità di posti liberi.
Almeno sette giorni prima della data dell’evento dovranno contattare il teatro presso cui si svolgerà lo
spettacolo scelto comunicando nome, cognome, recapito telefonico e numero di serie del buono. Il buono
sarà valido solo per la data dello spettacolo prenotata. Lo spettatore dovrà presentarsi alla biglietteria del
teatro almeno trenta minuti prima dell’inizio dello spettacolo e convertire il tagliando con un titolo
d’ingresso da 10 euro (ridotto punti COOP).

ALTRE PROMOZIONI
Promozione DSU Toscana Pisa
Tutti gli studenti delle Università della Toscana (compresi dottorandi, specializzandi e studenti stranieri del
Progetto Socrates, senza limiti di età) potranno prenotare i biglietti con una ulteriore riduzione del 50% del
costo del biglietto ridotto Giovani scaricando i coupon dall'apposita pagina del sito www.dsu.toscana.it
secondo date e modalità prestabilite. I coupon dovranno essere convertiti in biglietti presso la Biglietteria
del Teatro Verdi di Pisa secondo le indicazioni previste sul coupon stesso.
SiCard Live
Presentando la propria tessera SiCard Live e acquistando un biglietto intero delle stagioni del Teatro Verdi,
il cliente riceverà un voucher del valore di € 3 utile a sostenere la propria Società Sportiva convenzionata.
Modalità: SiCard è una Società che promuove iniziative sportive e spettacoli attraverso tessere. Il progetto
è nato come una forma alternativa di finanziamento per le società sportive e coinvolge esercizi
commerciali. Il singolo può sostenere la propria Società Sportiva, o una Ass.ne Onlus, o una Scuola,
effettuando acquisti presso gli esercizi convenzionati, e ricevendo un voucher di vario importo quale
contributo. Dalla Stagione 2015-2016 nel progetto è inserito anche il Teatro di Pisa. Info e modalità sul sito
www.sicardlive.org

BOTTEGHINO
Orario ordinario (da martedì 12 settembre): dal martedì al sabato ore 16-19; il mercoledì, venerdì e sabato
anche ore 11-13. Nelle festività infrasettimanali il Botteghino è chiuso, salvo diversa indicazione. Nelle
serate di spettacolo e nelle pomeridiane domenicali, la vendita dei biglietti avrà luogo anche a partire da
un'ora prima l'orario di inizio dello spettacolo (per la sola rappresentazione in programma). Attenzione:
Non si accettano assegni di c/c. Si accettano carte bancomat e carte di credito Visa, Carta Sì, American
Express, Master Card.

BIGLIETTERIA TELEFONICA TEL. 050 941188
Orario ordinario (da martedì 12 settembre): fino al 31 marzo 2018: dal martedì al sabato ore 14 – 16; dal 3
aprile 2018: il martedì e il giovedì ore 14 – 16. Attenzione: il servizio consente la scelta dei posti sull'intera
pianta e con le diverse tipologie di prezzo (intero, ridotti, promozionali) e non prevede commissioni
aggiuntive. Il pagamento è con carta di credito. Nelle festività infrasettimanali il servizio non avrà luogo.

PUNTO VENDITA BIGLIETTI AL PORTO DI MARINA DI PISA
Con la stessa decorrenza del servizio telefonico e del circuito Vivaticket – Best Union, i biglietti per i nostri
spettacoli sono in vendita anche presso il Porto di Marina di Pisa, uffici della Vecchia Dogana, dal lunedì al
sabato ore 8.30-13 e ore 14.30-17.30 (con commissione di diritto di prevendita)

CIRCUITO VIVATICKET- BEST UNION
Oltre ai servizi forniti direttamente dal Teatro di Pisa, i biglietti per gli spettacoli possono essere acquistati,
esclusivamente a prezzo intero, presso i seguenti servizi del circuito Vivaticket, canale ufficiale di
prevendita del Teatro di Pisa, e unico autorizzato.
-Prevendita ON-LINE via internet, con carta credito sui siti www.teatrodipisa.pi.it e www.vivaticket.it e dal
link nell'homepage del sito del teatro; visualizzazione della pianta e dei posti aggiornata in tempo reale;
scelta manuale oppure best-seat..
-Prevendita presso i PUNTI-VENDITA Vivaticket: Circa 400 in tutta Italia, oltre 20 in Toscana. L'elenco
completo è consultabile nella colonna 'punti vendita' del sito Vivaticket

INFORMAZIONI
Fondazione Teatro di Pisa, Via Palestro 40, 56127 Pisa, tel 050-941111, www.teatrodipisa.pi.it
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