Cena spettacolo di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori al Castello di Spessa di Capriva del Friuli - Il Discorso
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Cena spettacolo di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori al Castello di Spessa di Capriva del Friuli Martedì 3 luglio Cena spettacolo di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori al Castello di Spessa di Capriva del Friuli In scena 22 chef, 22 fra vignaioli e distillatori e una quindicina di artigiani del gusto Al Castello di Spessa di Capriva del Friuli, il 3 luglio, appuntamento glam con il sofisticato Dinner Show del cartellone estivo dei Concerti del Gusto 2018 di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, che mettono in scena quanto di più raffinato propone in tavola il Friuli Venezia Giulia. La cena spettacolo sarà allestita in un contesto carico di suggestione, il parco storico che circonda il maniero, ora elegante Resort. Legato a nobili casate e illustri ospiti come Giacomo Casanova, il Castello di Spessa – le cui origini risalgono al 1200 – si trova nel cuore del Collio Goriziano ed è completamente circondato dalle vigne della tenuta, fra cui si snodano le 18 buche del Golf Country Club Castello di Spessa. Nel suo sottosuolo è scavata la più antica e scenografica cantina del Collio, dove invecchiano i pregiati vini della tenuta, che Casanova definì “di qualità eccellente”.
Dopo il benvenuto con golosità di una quindicina di produttori, inizierà per i presenti uno straordinario percorso del gusto in 22 tappe firmate dagli chef dei 21 ristoranti del gruppo, che cucineranno in diretta davanti al pubblico inediti piatti di alta creatività. Attenti alle esigenze alimentari, gli chef proporranno anche piatti per celiaci e vegetariani. Accanto ad ogni chef, altrettanti vignaioli proporranno raffinati abbinamenti fra cibi e vini. In chiusura, ciascun chef presenterà la sua personalissima interpretazione del dolce estivo. Da 18 anni portabandiera delle eccellenze enogastronomiche di questa regione del Nord Est, straordinario melting pot di genti, culture, cibi, il Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori è un affiatatissimo gruppo composto da 62 aziende top-quality: 22 ristoratori che – dal mare Adriatico alle Alpi – sono portabandiera delle molteplici anime della cucina regionale, pensata e rielaborata da ciascuno secondo il proprio personalissimo percorso di ricerca; 22 tra vignaioli e distillatori, 19 fra artigiani del gusto e realtà ad essi collegate. Insieme rappresentano quanto di meglio offre questa terra in fatto di enogastronomia. Il gruppo è pioniere del format, oggi in gran voga, che vede i grandi chef cucinare in contemporanea davanti al pubblico, per raccontare la propria terra attraverso cibi e vini. Il menù della serata è disponibile
su www.friuliviadeisapori.it. La Cena Spettacolo inizia alle 20.00. L’entrata sarà consentita fino alle 21.00. È gradito l’abito elegante. Il costo è di 60 €. In caso di maltempo, la cena si terrà il 4 luglio. Informazioni: Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori Tel 0432 538752 – info@friuliviadeisapori.it – www.friuliviadeisapori.it FRIULI VENEZIA GIULIA VIA DEI SAPORI www.friuliviadeisapori.it I Ristoranti: Ai Fiori di Trieste, Al Gallo di Pordenone, Al Grop di Tavagnacco, Al Lido di Muggia, Al Paradiso di Paradiso, Al Ponte di Gradisca d’Isonzo, All’Androna di Grado, Campiello di S. Giovanni al Natisone, Carnia di Venzone, Costantini di Tarcento, Da Nandodi Mortegliano, Da Toni di Gradiscutta, Ilija Tarvisio, Là di Moret di Udine, La Primula di S. Quirino, La Subida di Cormòns, La Taverna di Colloredo di M.Albano, La Torre di Spilimbergo, Lokanda Devetak di San Michele del Carso, Mondschein di Sappada,Sale e Pepe di Stregna, Vitello d’Oro di Udine. Al percorso gastronomico di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori si affiancano anche vignaioli e distillerie, eccellenze nel settore agroalimentare e artigiani del gusto: insieme, il
gruppo è il portabandiera di quanto di meglio offre a tavola il Friuli Venezia Giulia. I vignaioli e i distillatori eccellenti: Bastianich, Castello di Spessa, Dario Coos, Di Lenardo, Edi Keber, Ermacora, Eugenio Collavini, Forchir, Gradis’ciutta, Jermann, La Viarte, Livio Felluga, Livon, Marco Felluga, Petrussa, Ronco delle Betulle, Sirch, Venica&Venica, Villa Parens, Vistorta, Zidarich, Nonino Distillatori in Friuli dal 1897. Gli artigiani del gusto: l’Aceto di Sirk; le confetture e i salumi dell’azienda agricola Devetak Sara; i salumi d’oca e i prodotti di Jolanda de Colò di Palmanova; il prosciutto al cartoccio di Dentesano; il prosciutto crudo di San Daniele di DOK Dall’Ava; le golosità a base di trota di FriulTrota di San Daniele; i formaggi e i prodotti della Latteria di Cividale; i tartufi di Muzzana Amatori Tartufi; i pani del Forno di Rizzo di Tarcento; i dolci della Pasticceria Simeoni di Udine; la Gelateria Scian di Cordenons; la Gubana Maria Vittoria di Dall’Ava Bakery; le farine e il baccalà del Mulino Zoratto di Codroipo; il caffè di Oro Caffè di Udine. Le realtà ad essi collegate: le affettatrici artigianali Mirco Snaidero di Mels; Lis Lavanderia per tovaglie di qualità; Globus noleggio attrezzature per catering; GP Eventi di Gerry Paredes; Agenzia viaggi turismo enogastronomico Cividin di Trieste.
INCANTATI DAL GUSTO DELLA MACROREGIONE PIU’ BELLA AL MONDO 8° MEETING ENOGASTRONOMICO DI ALTA CUCINA DELL’ALPE ADRIA – 4 NAZIONI CON I SUOI 15 CAMPIONI E 16 DONNE TRA CUCINA E TAVOLA. Una kermesse che ogni anno sorprende con personaggi del mondo del cibo e del vino, con chef, piatti, vini e prodotti che raccontano un territorio unico. Così è andato l’ottavo meeting enogastronomico di alta cucina di Club Magnar Ben Best Gourmet a Jesolo a Terrazza Mare Marcandole, un luogo incantevole rilanciato alla grande dalle famiglie Rorato e Bardella, attraversato dal Sile, accarezzato dall’Adriatico, illuminato dal faro. Maurizio Potocnik, fondatore della Guida Magnar Ben Best Gourmet ha guidato la manifestazione con amorevole ritmo tra le parole e i racconti di personaggi come Mateja Gravner figlia di Josko padre dei vini naturali, l’effervescenza con stile del 91 enne “pioniere” dei vini friulani Marco Felluga, ed ancora tanti eccellenti premiati giunti da Trento, da Brescia, dalla Slovenia, dalla Croazia, dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia. Maurizio Potocnik organizzatore soddisfatto dice < mettere assieme tanta bontà e cultura del territorio è una grande sfida, ma ne vale la pena, vale la pena promuovere questa macroregione che ha tanto da raccontare in fatto di cultura, turismo, arte, paesaggio, cucina e agricoltura, io non riesco proprio a trovare dei territori che possano competere con questo nel mondo>. Dopo la cerimonia degli Awards Best of Alpe Adria che ha visto sfilare 15 campioni come Gravner (Gravner), Marco Felluga (Russiz Superiore), Tino Vettorello (Tre Panoce), Leandro Luppi (Vecchia Malcesine), Carlo Nappo (Podere dell’Angelo),
Tadej Gasparin (Pikol), Michele Vallotti (Trattoria La Madia), Gabriele Gallieni (Re della Busa-Hotel Palace), Fabiana Mihajlovic (Konoba Buscina), Ivan e Sandro Uanetto (Trattoria Da Nando), Stefano Miozzo (Al Borgo 1964) , Claudio e Lorenzo Roncaccioli (FuoriModena), Flavia Kavcic (Pri Lojzetu – Villa Zemono), Mario Suban (Antica Trattoria da Suban), l’evento è proseguito con il ricco Buffet curato da Marcandole con la degustazione del Prosecco Superiore di Astoria, Partner dell’evento assieme ad Aja (Associazione Jesolana Albergatori) e Bianco Treviso Concessionaria Lexus. Alle 21 ancora emozioni con una “grande classica” di Club Magnar Ben Editore: La Gran Cena di Gala 2018”, quest’anno dedicata al mondo femminile in cucina ed in tavola, un percorso raffinato e gustoso tra mare, orti e terra partito con il “Bellini in the sunset” realizzato con il succo di pesca bio di Marisa Saggio (Zolla14 Organic Farm Project) ed il Casa Vittorino – Prosecco Docg Superiore Rive di Refrontolo Docg Millesimato Brut (Astoria Wines) promosso dalla bella e giovane Giorgia Polegato, a seguire la giovanissima chef Valeria Pierfederici di Terrazza Mare Marcandole con ricciola-anguria-lampone e salse bio di Erica Fontana (Fontana Bio), piatto abbinato elegantemente al Metodo Classico Trè Volti Brut di Angela Maculan (Maculan). Sorprende per gusto e morbidezza il tradizionale guazzetto dell’osteria realizzato dall’osteria Arcadia con Arcadia e Pamela e le cozze Dop di Scardovari (speciali), con crostone di pane di casa all’olio istriano Trasparenza Marina Mate di Aleksandra Vekic, (da una sponda all’altra dell’ alto Adriatico), piatto abbinato con successo al Metodo Classico Rosè de Noirs Dosage Zero Millesimo 2014 rappresentato da Elisabetta Puiatti (Villa Parens).
Ancora emozioni a tavola con la chef padovana Silvia Moro del Ristorante Aldo Moro di Montagnana che ha presentato il “raviolo inverso”, intenso e raffinato, rifinito con 21 erbette abbinato superbamente al Rosa Bruna Rosato di Raboso Spumante Metodo Classico di Cecchetto rappresentato da Cristina Garetto. Gabriella Cottali e Sara Devetak della storica Locanda Devetak hanno ben rappresentato il territorio del Carso italiano ai confini con la Slovenia con il petto di faraona e i lardo profumato con le erbe coltivate nell’orto di casa dalla figlia Sara, abbinato al Friulano Amandum 2016 di Dai Moras rappresentato da Elisabetta Lupi. Hanno chiuso la serata tra sorprese, dolcezze e bellezza la “padrona di casa ”Roberta Rorato con il un “pink dessert” servito piacevolmente con uno rinfrescante short drink, il “Casta Rosa” delle Distillerie Castagner rappresentato da Giulia Castagner, un prodotto innovativo che promuove la grappa per il settore mixology. L’evento esclusivo realizzato Da Club Magnar Ben Editore in collaborazione con Terrazza Mare Marcandole, Aja-Associazione Jesolana Albergatori, Bianco-Concessionaria Lexus e Astoria Wines. Partner Ufficiale della guida Magnar Ben Best Gourmet 2018: Eat’s – Milano-Conegliano
MusiCarnia e Pro Loco Tolmezzo presentano BANDABARDO’ “l’Improbabile Tour” a Pra’ Castello Live sab 29 giugno h 21:30 (ingresso libero Con i suoi oltre 1500 concerti e compiuti i 25 anni di attività la Bandabardò può definirisi a pieno titolo una delle live band più vitali in Italia e la sua tournée estiva, “L’Improbabile Tour”, fa sosta in Carnia venerdì 29 giugno, con inizio alle 21.30 e ad ingresso libero, aprono le danze, alle 20.30, i Barison Square. Il concerto rientra nel cartellone della rassegna MusiCarnia 2018 a cura Euritmica ed è inserito nel programma della manifestazione Pra’ Castello Live, organizzata dalla Pro Loco di Tolmezzo con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale. Se mi rilasso collasso, recita il titolo di una delle hit della band e i sette musicisti, Enrico “Erriquez” Greppi, voce, chitarra; Alessando M. “Finaz” Finazzo, chitarra; Andrea “Orla” Orlandini, chitarra; Marco “Don” Bachi, contrabbasso; Alessandro Nutini, batteria; Federico “Pacio” Pacini, fisarmonica e tastiere e Ramon Jose Caraballos, percussioni devono aver preso alla lettera questa affermazione, visto il il loro incessante movimento tra concerti e decine di dischi pubblicati! In effetti, più che concerti i loro sono veri e
propri happening, feste straripanti d’affetto dove il pubblico partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, senza perdersi un solo verso, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere persino la Banda stessa! Gli ultimi anni hanno visto estendersi a macchia d’olio la cartina geografica della Bandabardò, impegnata in lunghe tournée anche all’estero: Francia, Germania, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Slovenia e persino Chiapas e Canada. L’apertura, l’energia e la curiosità del gruppo lo hanno portato a collaborare con innumerevoli artisti, sia in studio che sul palco: Daniele Silvestri, Max Gazzè, Paola Turci, Stefano Bollani, Patty Pravo, Francesco Magnelli, i Modena City Ramblers, Litfiba, Sergio Cammariere, Marina Rei, Raiz, Bobo Rondelli, Lina Sastri, Marco Calliari, Tonino Carotone ed infine anche il grande Goran Bregovic. Il programma di Pra’ Castello Live prevede anche, sabato 30 giugno a partire dalle 20:30 e sempre ad ingresso libero, i concerti dei gruppi Ce Scip, Cinque Uomini Sulla Cassa Del Morto e Carry-All. I chioschi enogastronomici aprono alle ore 18. Info: www.euritmica.it e www.prolocotolmezzo.it venerdì 6 luglio a
Montebelluna “Il Circolo virtuoso” pordenonelegge a Montebelluna Il legame fra cultura e impresa come volano di sviluppo per il territorio: venerdì 6 luglio a Montebelluna “Il Circolo virtuoso” l’evento promosso da InfiniteArea, in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it. Interventi di Patrizio Bof, Presidente e fondatore di InfiniteArea, Michela Zin Direttore Fondazione Pordenonelegge.it, Gian Mario Villalta, Direttore artistico di pordenonelegge, Antonio Scuderi Fondatore e CEO di Capitale Cultura Group, Roberto Masiero architetto IUAV Venezia e autore del libro “La società circolare”, Chiara Mio Presidente Crédit Agricole FriulAdria e docente all’Università Ca’ Foscari, Francesca Sfoggia, curatrice Fondazione Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva. Un’ideale anteprima dell’edizione 2018 di pordenonelegge, in programma dal 19 al 23 settembre: per declinare in chiave di attualità economica, di innovazione e di responsabilità sociale di impresa i temi di un festival che fa della cultura il motore per la crescita social. L’accesso è libero previa iscrizione, inviando una mail a events@infinitearea.it o registrandosi su circolovirtuoso.eventbrite.it Per info tel 0422.1916503, infinitearea.com/eventi
Dal 29 giugno Fra sassi, terre e acque, la mostra di Sergio Vaccher sui magredi Inaugurazione venerdì 29 giugno alle 18.30 al Museo Civico di Storia Naturale Silvia Zenari per la mostra fotografica di Sergio Vaccher organizzata da Società Panorama col patrocinio del Comune di Pordenone. La presentazione sarà a cura del naturalista Mauro Caldana, allietata dalle poesie originali “in folpo” di Aldo Polesel e arricchita dal video “giorno dopo giorno fra sassi terre e acque”. Le immagini proposte da Sergio Vaccher nella mostra “Tra sassi, terre e acque”, scattate con passione e competenza, mostrano numerosi e spettacolari contenuti naturalistici dei “magredi di Pordenone”, presenti intorno ai fiumi Cellina e Meduna. Luoghi coi quali l’Italia aderisce al progetto comunitario “Natura 2000”, volto alla conservazione della biodiversità.
I magredi sono praterie di tipo steppico, fino all’ultimo dopoguerra molto vasti, occupando ampie zone dell’alta pianura friulana. Con l’agricoltura intensiva si sono notevolmente ridotti, mentre un’area viene utilizzata come poligono militare. Essi ci offrono paesaggi affascinanti e valenze naturalistiche tra le più importanti dell’Italia settentrionale. Molti animali dei magredi, dagli insetti ai mammiferi, dai rettili agli uccelli, ma anche una vasta varietà di piante, visti in
dettaglio dall’obiettivo di Sergio Vaccher, esibiscono colori, forme, comportamenti e adattamenti di grande fascino. La mostra sarà aperta dal 29 giugno al 29 luglio da mercoledì a domenica dalle 15 alle 19, con ingresso gratuito. In allegato alcuni scatti di Sergio Vaccher DE CHIRICO | DE PISIS LA MENTE ALTROVE > 15 luglio – 31 ottobre 2018 > Musei
Civici di Palazzo San Francesco, Domodossola (VB) La mostra De Chirico De Pisis. La mente altrove segna l’inizio di un nuovo corso per i Musei Civici di Domodossola con la nomina di Antonio D’Amico a Conservatore delle Raccolte d’arte del Comune. D’Amico cura una esposizione innovativa, che pone i grandi maestri De Chirico e De Pisis per la prima volta a confronto con le nature Vita silente morte del Seicento Napoletano. Inoltre dopo essere stata ammirata nei più grandi musei internazionali dal MoMa al Metropolitan, la mostra espone anche la celebre Natura morta del 1942 che Giorgio Morandi taglia davanti a Carlo Ludovico Ragghianti, un’opera rara e preziosa che testimonia l’amicizia dell’artista con il famoso critico.
Nel percorso espositivo anche un’inedita ambientazione metafisica, che mette in dialogo una poltrona originale dipinta da De Pisis con gli arredi provenienti dalle collezioni di Palazzo Silva a Domodossola, regalando un’atmosfera sospesa ed evocativa. Il Comune di Domodossola, in collaborazione con la Fondazione Ruminelli e l’Associazione Musei dell’Ossola, presenta un affascinante percorso espositivo all’interno della duecentesca chiesa-museo di Palazzo San Francesco. All’ombra degli affreschi che raccontano storie provenienti da epoche lontane, visibili sulle volte delle campate laterali, dialogano tra loro i dipinti di Giorgio De Chirico (Volo 1888 – Roma 1978) e di Filippo De Pisis (Ferrara 1896 – Brugherio 1956), due tra i più grandi protagonisti dell’arte del Novecento. L’origine della via lattea De Chirico De Pisis. La mente altrove è l’invito a entrare in
contatto con il mondo figurativo e onirico di circa 35 opere, provenienti da prestigiose collezioni private italiane ed estere, realizzate da entrambi gli artisti nell’arco della loro vita e proposte in un particolare allestimento che in una delle due cappelle della chiesa in Palazzo San Francesco sfocerà in un’ambientazione metafisica, silente, evocativa: una poltrona dipinta da De Pisis attende l’artista, là, dentro una stanza dove ogni cosa è immobile, dagli arredi provenienti dalle collezioni di Palazzo Silva a Domodossola, genesi suggestiva per la creazione pittorica, alla visione di una natura morta che conquista la realtà e se ne appropria. Come ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Daniele Folino, “la mostra segna anche l’inizio di una nuova era per la vita dei Musei Civici di Domodossola, intrapresa con la nomina di Conservatore delle nostre raccolte d’arte di Antonio D’Amico, figura giovane e dinamica ma di consolidata esperienza, col quale abbiamo intrapreso il lavoro di riallestimento dei piani superiori di Palazzo San Francesco che confidiamo di aprire entro la fine del 2019, per restituire alla città, al territorio del VCO e a quanti vorranno venire a Domodossola tutte le intriganti e variegate collezioni che giacciono nei depositi da oltre trent’anni”. La mostra sviscera il tema della mente altrove, del sogno, tema cardine anche della seconda edizione di Domosofia che si terrà a Domodossola nella terza decade del mese di settembre. Attraverso il linguaggio della metafisica, di cui De Chirico e De Pisis sono assoluti protagonisti, si potrà assistere alla suggestione che pittura e poesia si scambiano all’infinito le parti in un gioco armonico d’amorosi sensi. Infatti, afferma De Pisis, “la metafisica (poesia in altre parole) che si sprigiona da un’opera d’arte, non si riferisce solo alle forme più o meno astratte in cui essa è composta, ma allo spirito che la informa. […] La metafisica è fatta spesso più di semplicità, chiarezza, sonorità e palpito che di ricerca e di aridità”.
In mostra, nella selezione curata dal nuovo Conservatore dei Musei Civici Antonio D’Amico, si potranno ammirare tele che raffigurano i temi consueti del loro repertorio: le nature morte, animate per De Pisis e inanimate in De Chirico, le vedute cittadine, in cui si scorgono a volte piccoli o grandi personaggi che vivono nel silenzio dello spazio, e i ritratti – in cui grazie allo strumento pittorico, i due artisti comunicano una personalissima percezione del tempo, inteso come un eterno presente e guardano la realtà che li circonda con uno sguardo intimo e psicologico, scoprendo che ogni cosa possiede un’anima e un preciso racconto da mostrare. De Chirico e De Pisis si astraggono dalla realtà e si lasciano trascinare dal sogno e dal ricordo di luoghi e immagini, infatti ogni composizione smaschera le loro passioni e contiene idee, pensieri e, soprattutto, l’essenza nascosta della natura che i due artisti scrutano per restituire allo spettatore le sensazioni provate dinanzi ad essa.
Natura morta con ostriche e grappolo d’uva Nel panorama contemporaneo recente delle esposizioni dedicate all’arte di questi due protagonisti del Novecento, la mostra di Domodossola aggiunge un significativo tassello inedito e propone un suggestivo dialogo tra le nature morte di De Chirico e De Pisis e quelle napoletane del Seicento di Giuseppe Recco e di Giovanni Battista Ruoppolo, opere che hanno ispirato De Pisis e non solo, tanto è vero che De Chirico in visita al Prado nel 1929 scrive alla sua Cornelia e gli confessa che “la vista della pittura antica, le opere dei geni passati mi ha di nuovo esaltato”. Il medesimo sentimento proverà lo spettatore soffermandosi a vedere capolavori tra loro lontani nel tempo ma che sprigionano un afflato emotivo di affinità. Per la prima volta infatti, a Domodossola, si potranno vedere due straordinarie nature morte di De Pisis contenenti ostriche, affiancate a una grande natura morta con pesci, tra cui le ostriche, eseguita negli anni Trenta del Seicento da Giovanni Battista Ruoppolo, artista napoletano e maestro nel genere della natura morta caravaggesca. Inoltre, un vaso con fiori di montagna, realizzato da De Pisis ad acquarello su carta, con una forte attenzione alla botanica verrà affiancato a una deliziosa quanto realistica tela con un vaso di fiori dipinto da Giuseppe Recco a Napoli, qualche anno dopo la morte di Caravaggio. A coronare questo percorso un capolavoro silente di Giorgio Morandi che completa la visione metafisica, intendendo l’arte uno strumento per conoscere sé stessi e per vedere il mondo in cui viviamo con la mente altrove. Domodossola potenzia con questa mostra la sua proposta artistica e culturale come ricorda il Sindaco, Lucio Pizzi: “Quanti arriveranno a Domodossola per la prima volta, potranno scoprire un territorio ricco di storia e cultura, con una consolidata tradizione che guarda alle Alpi e si apre al
dialogo con i paesi vicini, come ad esempio la Svizzera con cui si ha da sempre un privilegiato rapporto di scambio anche culturale. Testimonianza recente di questo connubio l’esposizione del Bacio di Rodin che la generosità dell’ing. Léonard Gianadda ci ha regalato proprio a Palazzo San Francesco, dove adesso arrivano le opere di De Chirico e De Pisis”. Il 24 Giugno La Mitteleuropa Orchestra in concerto a Bologna al Festival del Cinema Ritrovato 2018 con “Rosita” di Ernst Lubitsch Domenica 24 Giugno, alle ore 22, nella suggestiva Piazza Maggiore di Bologna, il leggendario capolavoro del muto Rosita (1923) di Ernst Lubitsch sarà protagonista alla 32ma edizione del famoso Festival “Il Cinema Ritrovato” con l’accompagnamento musicale dal vivo della Mitteleuropa Orchestra, diretta nell’occasione da Gillian Anderson, dal suo arrangiamento della partitura originale del film, famoso per essere l’unica collaborazione tra due giganti del cinema muto, il regista Ernst Lubitsch e la diva Mary Pickford. Rosita è ambientato in una Spagna mitica dove un Re lascivo (Holbrook Blinn) ha posato i suoi occhi su una cantante di strada popolare ma provocatoria (Mary Pickford), la quale però è innamorata di un bel nobiluomo (George Walsh, fratello del celebre regista Raoul Walsh), che la ha salvata dalle guardie
del re furioso venendo imprigionato in una segreta. In seguito ai successi dei suoi kolossal storici tedeschi (Madame Dubarry, Anna Bolena), Ernst Lubitsch venne invitato a Hollywood da Mary Pickford perché la dirigesse in quello che sarebbe diventato il suo primo ruolo adulto, una cantante di strada di Siviglia che attrae il lusinghiero ma sconveniente interesse del re di Spagna (Holbrook Blinn). Il risultato è la miscela assolutamente incantevole fra i film che Lubitsch aveva fatto in Germania e il suo interesse emergente per la commedia romantica agrodolce. Alla sua prima uscita il film fu, sotto tutti gli aspetti, un grande successo critico e commerciale. Ma negli anni successivi la Pickford lo ostacolò per ragioni che ancora rimangono misteriose, e permise che il film venisse distrutto (fece comunque preservare il quarto rullo, per ragioni non meno misteriose). Rosita scomparve dalla circolazione finché negli anni ’60 una copia in nitrato fu scoperta negli archivi russi e rimpatriata per opera del Museom of Modern Art. Un negativo di sicurezza fu realizzato dalla copia in nitrato, ma nessun lavoro ulteriore venne fatto, a causa dei costi e della difficoltà di ricreare le didascalie inglesi. Fortunatamente una copia di tutto lo script, che includeva tutte le didascalie, era sopravvissuta nella collezione dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Usando come modello i titoli del quarto rullo preservato dalla Pickford, vennero realizzati nuove didascalie che ricalcavano gli originali. Lavorando con questi nuovi materiali, il MoMA ha ricreato questa pellicola leggendaria, ma severamente danneggiata, nella forma più vicina possibile alla prima edizione. La musicologa Gillian Anderson ha ricostruito la partitura originale del film operando sugli spartiti recuperati alla Biblioteca del Congresso di Washington. Il Festival del Cinema Ritrovato è una storica rassegna cinematografica dedicata alle pellicole restaurate e riproposte al pubblico. Una suggestiva macchina del tempo per
esplorare tre secoli di cinema nazionale e internazionale attraverso la proiezione di opere inedite o molto amate, in una versione restaurata ed unica. Durante la 32.ma edizione del Festival, promosso dalla Cineteca di Bologna, da sabato 23 giugno all’1 luglio, saranno proiettati oltre 500 film, dallo schermo gigante di piazza Maggiore, a piccole sale del centro che presenteranno film mai visti, pellicole restaurate, perle scovate grazie alla collaborazione di collezionisti e fondazioni. C.L. 15 CAMPIONI DEL GUSTO E 16 DONNE TRA CUCINA E TAVOLA PER LA MACROREGIONE EUROPEA DELL’ALPE ADRIA. CLUB MAGNAR BEN – BEST GOURMET – JESOLO – 8° MEETING ENOGASTRONOMICO DI ALTA CUCINA D’ITALIA, AUSTRIA, SLOVENIA E CROAZIA. Giovedì 21 giugno a Jesolo presso Terrazza Mare dalle ore 17.30 alle ore 24.00 saranno di scena il meglio in fatto di cucina, vini e prodotti della macroregione europea dell’Alpe Adria che si estende tra l’Italia nord-nord est, l’Austria, la Slovenia la regione istriana della Croazia. Lo staff giornalistico guidato dall’editore Maurizio Potocnik al completo con ben16 giornalisti ed esperti collaboratori, darà via alla cerimonia di consegna degli Awards Best of Alpe Adria 2018 della Guida Magnar Ben BEST GOURMET, arrivata alla 22° edizione.
Sono 15 i campioni del gusto del 2018 tra ristoranti di cucina creativa, tradizionale, cucine d’hotel, trattorie, konobe, carte vini al ristorante, aziende vinicole, vini d’annata e produttori di nicchia nel settore del food e dell’agricoltura, compreso un award dedicato alla miglior “sala di ristorante”, ritenuta importantissima per la qualità globale di un pranzo o una cena. L’evento, unico nel suo genere, sia per la formidabile location jesolana fronte faro (ora rilanciata alla grande del team delle famiglie Bardella/Rorato), sia per gli altissimi contenuti cultural-territoriali e per la visione dei valori enogastronomici di un territorio unico al mondo, rappresenta un percorso di ricerca che dura da 22 anni, rivolto alla promozione della qualità a tavola partendo dall’agricoltura per arrivare all’ospitalita. Dopo la cerimonia delle premiazioni ed il brindisi/buffet con i vincitori, l’evento proseguirà con la Gran Cena di Gala dell’Alpe Adria, da sempre tra le cene/evento più innovative in questo territorio che quest’anno prevede la spettacolare partecipazione di più di 15 donne tra cucina, vini e prodotti. THE PINK NIGHT inizierà al calar del sol, quando il cielo sopra la laguna si tingerà di rosa, un emozionante percorso tra Adriatico, orti, vigneti e Alpi, tra Istria, Slovenia, Italia e Austria, 16 donne saranno protagoniste indiscusse del gusto della macroregione europea, incominciando dal “Bellini in the sunset” con il succo di pesca bio di Marisa Saggio di Zolla14 Organic Farm Project e il Casa Vittorino – Prosecco Docg Superiore Rive di Refrontolo Docg Millesimato Brut di Astoria Wines con Giorgia Polegato, a seguire la giovanissima chef Valeria Pierfederici di Terrazza Mare Marcandole con un piatto abbinato alle composte bio di Erica Fontana di Fontana Bio e al Metodo Classico Trè Volti Brut di Angela Maculan cantina Maculan. Sarà poi il turno poi di una famosa trattoria del delta Po’, l’osteria Arcadia con Arcadia e Pamela e le cozze Dop di Scardovari abbinate all’olio istriano Trasparenza
Marina Mate di Aleksandra Vekic e al Metodo Classico Rosè de Noirs Dosage Zero Millesimo 2014 di Elisabetta Puiatti della maison Villa Parens. Ancora emozioni a tavola con la chef padovana Silvia Moro del Ristorante Aldo Moro di Montagnana abbinata a Cristina Garetto ed il suo Rosa Bruna Rosato di Raboso Spumante Metodo Classico di Cecchetto Giorgio. Sarà poi il turno di Gabriella Cottali e Sara Devetak della storica Locanda Devetak che rappresenteranno il cortile e l’orto del Carso abbinate a Elisabetta Lupi ed il Friulano Amandum 2016 di Dai Moras. Chiuderanno la serata tra sorprese, dolcezze e bellezza la “padrona di casa” Roberta Rorato con il un “pink dessert” abbinato al “Casta Rosa” di Giulia Castagner delle Distillerie Castagner. L’evento esclusivo, realizzato da Club Magnar Ben Editore in collaborazione con Terrazza Mare Marcandole, Aja-Associazione Jesolana Albergatori, Bianco Treviso -Concessionaria Lexus e Astoria Wines, vedrà la prima parte con cerimonia degli awards e buffet aperta al pubblico, mentre The Pink Night – Gran Cena di Gala dell’Alpe Adria esclusivamente su invito. LIGNANO, INCONTRI CON L’AUTORE E CON IL VINO: GIOVEDI’ 21 GIUGNO APPUNTAMENTO AL KURSAAL CON
FRANCESCA DELLA TOFFOLA Giovedì 21 giugno gli “Incontri con l’Autore e con il vino” di Lignano Pineta, si spostano al Centro Kursaal, sempre alle 18.30, con il vincitore del Premio Hemingway 2018 nella sezione fotografia Francesca Della Toffola, autrice del volume Accerchiati Incanti (Punto Marte). Nel passaggio epocale dalle impronte chimico-fisiche a quelle elettroniche la fotografia offre sorprendenti e magiche possibilità di visualizzazione, non solo della realtà corporea ma del pensiero e dei sogni. L’autrice dialogherà con Italo Zannier. Francesca Della Toffola L’appuntamento è organizzato in collaborazione con Il Premio Hemingway 2018. Il vino che accompagnerà la serata, raccontato dal tecnologo alimentare Giovanni Munisso, sarà la Malvasia 2015 dell’Azienda Agricola Le Due Torri di Corno di Rosazzo (UD). Un vino dal colore giallo dorato con riflessi verdi. Naso intenso e fine di nettarine e albicocche mature, di grande persistenza. Il Sapore è pieno di frutta matura con deciso finale minerale. Coltivato in terreni argillosi posti a un’altezza di 100 metri sul livello del mare. La Malvasia Le due Torri ha un affinamento sur lies 12 mesi in botte di rovere da 500 litri e in bottiglia per 6 mesi. Gli Incontri con l’autore e con il vino sono organizzati
dall’Associazione Culturale Lignano nel Terzo Millennio e curati da Alberto Garlini e Giovanni Munisso; la manifestazione e le iniziative collegate hanno il sostegno di Città di Lignano Sabbiadoro Assessorato alla Cultura ed ERSA – Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, Regione FVG, Banca di Cividale Scpa, Società Lignano Pineta, Porto turistico Marina UnoResort, Hotel Ristorante President Lignano, FrigoMEC, Marina Punta Verde, Ma.In.Cart., Nuova Saldotermica, VDE Viol, Dersut Caffè, Dante Nosella, O.T. Ombrellificio Toscano, Prestige – Defense & Security,Panificio Pasticceria Gobatto, Koki, Lignano Banda Larga, Acqua Pradis, Legnolandia, Viva Radio, Consorzio DOC FVG. CARLO LIOTTI Anteprima Reggio Film Festival: tre corti da New York in arrivoa Reggio Emilia Le opere di tre registi americani, anche docenti di una prestigiosa università specializzata in Visual e Performing Arts, saranno proiettate alla presenza degli autori. Ancora attenzione internazionale su Reggio Emilia, grazie all’operato del Reggio Film Festival. Dopo il grande successo della call per partecipare all’edizione numero 17, che avrà luogo dal 10 al 19 novembre e che ha visto la partecipazione di ben 1.665 cortometraggi da tutto il mondo, tre registi statunitensi hanno proposto il loro lavoro alla squadra di esperti guidata da Alessandro Scillitani per una visione in anteprima dell’autorevole
manifestazione: è questa la genesi di Tre corti da New York, in programma giovedì 21 giugno a partire dalle ore 20.30 presso la Libreria Strand Punto Einaudi di Reggio Emilia. «Sarà un’ottima opportunità per vedere film in compagnia dei loro autori, peraltro docenti in una prestigiosa scuola di cinema Alessandro Scillitani newyorkese, la Syracuse University – College of Visual and Performing Arts» spiega Alessandro Scillitani «Sarà, inoltre, l’occasione per discutere di cinema indipendente, delle possibilità e anche delle difficoltà che si incontrano nel diffondere le proprie opere».
Nella serata saranno proiettati i cortometraggi House Unbound di Donato Rossi (USA-Italia, 2018), storia di due sorelle si incontrano dopo lungo tempo, e discutono del loro rapporto
dopo la morte della madre; Writer’s Block di Alex Mendez Giner (USA-Messico, 2017), nel quale una scrittrice immersa nel cuore del suo processo creativo riceve una serie di pacchi anonimi dal contenuto inquietante e One Block at a Time di Owen Shapiro e Pedro Cuperman (USA, 2016), che si configura come «un’esplorazione della struttura di un progetto narrativo». La Libreria Strand Punto Einaudi si trova in via Emilia San Pietro 22 a Reggio Emilia. L’ingresso alla serata è libero. Info: http://www.reggiofilmfestival.it/.
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