TEATRO NUOVO GIOVANNI DA - UDINE 15 nov. -20.45 DIO RIDE Nish Koshe - Il Discorso

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TEATRO NUOVO GIOVANNI DA - UDINE 15 nov. -20.45 DIO RIDE Nish Koshe - Il Discorso
TEATRO NUOVO GIOVANNI DA
UDINE 15 nov. -20.45 DIO RIDE
Nish Koshe
Una zattera in forma di piccola scena approdava in teatro
ventisei anni fa. Trasportava sei vagabondi, cinque musicanti
e un narratore di nome Simkha Rabinovich. A chi sentiva il
desiderio di ascoltare, Simkha raccontava storie di una gente
esiliata, cantava le canzoni di quel popolo che illuminò e
diede gloria alla diaspora. I musicanti lo accompagnavano con
i loro strumenti e con lui rievocavano le melodie che quel
mondo – fatto di comunità grandi, piccole e piccolissime –
aveva creato per vivere le feste, le celebrazioni e i riti di
passaggio.

Dopo aver toccato tante destinazioni e aver riscosso un
successo straordinario, Moni Ovadia e i suoi compagni di
avventura saranno al Teatro Nuovo Giovanni da Udine venerdì 15
novembre con Dio ride. Nish koshe, un nuovo spettacolo
ispirato alla tradizione del cabaret yiddish fatto di canzoni,
musiche, piccole letture e tanto umorismo, dove l’ebraicità è
raccontata in modo originalissimo attraverso il paradosso e
soprattutto il sorriso.

Dopo lo storico spettacolo Oylem Goylem che proprio lo scorso
anno ha toccato il 25mo anniversario, con Dio ride. Nish
koshe (il sottotitolo significa in yiddish “così così”), Moni
Ovadia intraprende dunque un nuovo viaggio umoristico -
paradossale nei grandi temi della spiritualità ebraica che ci
permette di guardare in modo nuovo la realtà, le sue
contraddizioni e anche di arginare le sue derive: perché, come
ha detto lo stesso Ovadia, “L’umorismo è uno strumento
poderoso per spiazzare il potere, le regole rigide,
l’ossificazione del pensiero”. Dio ride. Nish Koshe è uno
TEATRO NUOVO GIOVANNI DA - UDINE 15 nov. -20.45 DIO RIDE Nish Koshe - Il Discorso
spettacolo lirico e civile, dove l’umorismo e la saggia
leggerezza si rivelano essere le uniche possibili risposte
dell’intelligenza alle avversità e al male del mondo.
Conflitti, intolleranza, nuovi muri come quello che divide
Israele da Gaza allontanano gli uomini oggi più che mai e oggi
più che mai è necessario dare voce al bisogno di memoria, di
giustizia e di pace. Come scrive il Talmud, “Dio ride per
essersi intromesso nelle cose degli uomini”. Ma può ancora
farlo di fronte a tanta stoltezza? Così così.

Salomone “Moni” Ovadia nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946,
da una famiglia ebraico-sefardita. Dopo gli studi universitari
e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua
carriera d’artista come ricercatore, cantante e interprete di
musica etnica e popolare di vari paesi. Nel 1984 comincia il
suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in
collaborazione con artisti della scena internazionale, come
Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via
proponendo se stesso come ideatore, regista, attore e
capocomico di un “teatro musicale” assolutamente peculiare, in
cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di
straordinario intrattenitore, oratore e umorista. Filo
conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima
produzione discografica e libraria è la tradizione composita e
sfaccettata, il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del
popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante,
quell’immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati
da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del
Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria
per il futuro.

Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal
martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. L’acquisto dei
biglietti       è      possibile        anche      online
su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti
vivaticket e alla Libreria Feltrinelli di Udine (Via
TEATRO NUOVO GIOVANNI DA - UDINE 15 nov. -20.45 DIO RIDE Nish Koshe - Il Discorso
Canciani), il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00.        La
biglietteria di via Trento venerdì 15 novembre sarà attiva
anche a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio degli
spettacoli.       Per     info:     tel.      0432     248418
e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per
i possessori della G-Teatrocard.

TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

venerdì 15 novembre 2019 – ore 20.45

DIO RIDE

Nish Koshe

di e con Moni Ovadia

con le musiche dal vivo della Moni Ovadia Stage
Orchestra: Maurizio Dehò, Luca Garlaschelli, Albert Florian
Mihai, Paolo Rocca, Marian Serban

luci Cesare Agoni, Sergio Martinelli

scene, costumi ed elaborazione immagini Elisa Savi

progetto audio Mauro Pagiaro

regia Moni Ovadia

produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, Corvino Produzioni
I      migliori     artisti
internazionali      rendono
omaggio all’Arte Europea
Torna il consueto appuntamento veneziano Padiglione Europa,
mostra d’arte dedicata ai migliori talenti del panorama
contemporaneo europeo. In un contesto di primissimo livello
come il Palazzo Albrizzi Capello, che ospita attualmente i tre
padiglioni della 58. Biennale di Venezia: Guatemala, Grenada e
Repubblica Dominicana, si svolgerà la rassegna, dal 13 al 19
novembre 2019, presso la sede della Biblioteca del Teatro
Contemporaneo Europeo. La ricerca artistica in scena spazia da
generi astratti e concettuali a rappresentazioni figurative,
arricchite da sculture e fotografie. Nelle opere informali
sono presenti fervidi cromatismi atti a evidenziare le
iridescenti e cangianti personalità degli autori in un
concerto di espressività, dove, mediante il colore, viene
espresso il messaggio e la peculiare essenza di ogni
composizione. In stretto contatto con questa vocazione
intangibile, si manifesta la pittura figurativa, testimone nel
Padiglione, atta ad indagare, con un’intima poetica, la
dimensione spazio-temporale attraverso visioni surreali ed
espedienti illusori. I soggetti dei dipinti sono
principalmente    raffigurazioni     emblematiche,    simboli
dell’umanità, inserite in contesti sia paesaggistici che
onirici. Ospite d’onore della mostra sarà Simone Pieralice,
tra i curatori del Padiglione della Repubblica Dominicana alla
Biennale di Venezia.

L’esposizione avrà opere di Alessandra Dieffe (Alessandra Di
Francesco), Amelia Mutti, Anna Poerio, Anna Reber, Aristide
Gattavecchia, Chiara Quaglia, Cor Fafiani, Emanuela Minaldi,
Emel Vardar, Enoch Entronauta (Giovanni Sechi), Gertrud Welz,
Hans Johansson, Jacqueline Domin, Libero (Antonio Pamato),
Luisa Jacobacci, Marco Cùttica, Maria Luisa Imperiali, Mario
Pepe, Mary Nunziata, Maurizio Carpanelli, Nicola Costanzo, DRO
(Ornella De Rosa), Paola Pagnozzi, Petra Mattes, Piero
Carozzi, Rocco Iannelli, Sabrina Bertolelli

Cantine Aperte a San Martino:
esperienze    e   visite   in
cantina hanno conquistato un
vasto       pubblico       di
appassionati
La stagione delle degustazioni autunnali si è aperta nel
migliore dei modi: enoturisti e appassionati hanno
approfittato di Cantine Aperte a San Martino per vivere
esperienze indimenticabili nelle cantine e nei luoghi di
produzione, assaporare rinomati prodotti tipici locali
esaltati dai raffinati vini in abbinamento, conoscere
appassionati vignaioli con i loro racconti sul vino e
sull’indissolubile legame con il territorio.
La manifestazione, organizzata annualmente dal Movimento
Turismo del Vino FVG con il sostegno della Regione Friuli
Venezia Giulia, ha visto

ha visto la partecipazione di 37 aziende vitivinicole
regionali che, tra sabato 9 e domenica 10, hanno accolto gli
enoturisti facendo loro conoscere le nuove annate, le
selezioni e le eccellenze della loro produzione.

Cantine Aperte a San Martino è stata l’occasione anche per
celebrare il sempre apprezzato connubio tra vino e cibo con
diverse modalità. Con l’iniziativa “ A Tavola con il
Vignaiolo”, i numerosi appassionati hanno apprezzato gli
originali menù gourmet pensati per l’occasione, mentre con il
Piatto Cantine Aperte a San Martinohanno assaporato delle
pietanze create ad hoc per l’evento accompagnate sempre da un
calice di vino.

Oltre alle visite guidate, sono state molto apprezzate anche
le numerose esperienze organizzate nelle cantine – dedicate
alla natura, all’arte, alla storia e alle tradizioni – che
hanno registrato una partecipazione entusiastica anche da
parte di molti giovani.

Cantine Aperte a San Martino è un evento che sta riscuotendo
un crescente successo e sta diventando sempre di più un
appuntamento autunnale di richiamo per il turismo da fuori
regione, particolarmente dall’Austria, dal Veneto e
dall’Emilia Romagna, attratti anche dai suggestivi scorci di
questa stagione

IL VOLO DEL JAZZ INCROCIA GLI
OCCHI     DELL’AFRICA     GLI
ADRENALICI K.O.G. & ZONGO
BRIGADE martedì 12 novembre a
Cinemazero
Terzo appuntamento per la quindicesima edizione del Volo del
Jazz, dopo i concerti del sassofonista Bill Evans, che ha
presentato il suo nuovo progetto Spy Killers! e del batterista
londinese Moses Boyd. Un’iniezione di carica ed energia che
raggiunge il culmine martedì 12 novembre, alle 21, al
Cinemazero di Pordenone, dove la rassegna di Controtempo
incrocia le rotte de Gli Occhi dell’Africa, con il concerto di
K.O.G. & Zongo Brigade, formazione di otto elementi capitanata
dalla voce e dalle percussioni del ghanese Kweku Sackey, in
arte K.O.G. Al suo fianco il rapper giamaicano Franz Von e
altri sei musicisti: Matthew Aplin alle tastiere, Theo Gosse
Owen Burns al basso, Matias Reed alla chitarra, Stuart Wilson
alla tromba eHarry Fowler al sax.

La band, che ha portato il suo live show sui palchi più
importanti di Europa tra cui il Glastonbury, il Reading e il
Leeds Festival, sa stupire il pubblico a colpi di afrobeat,
soul, funk, rock e reggae, per una musica meticcia, ricca di
colori e sfumature timbriche. Le più importanti riviste di
settore li acclamano come un progetto rivoluzionario che pone
musica e tradizioni dell’Africa occidentale sotto la lente di
ingrandimento.

L’album uscito quest’anno, dal titolo “Wahala Wahala”, affonda
le radici nelle storie d’Africa e parla di amore, pace,
istanze sociali. Con uno sfondo di inconfondibili ritmi
africani che includono ottoni elettrici, percussioni fragorose
e chitarra tagliente, “Wahala Wahala” prende possesso del
corpo mentre le parole eccitano la mente. Razzismo, rifiuto,
disuguaglianza, esilio: l’argomento è sempre serio, ma la
consegna è irresistibilmente ottimista e ritmata, garantita
per far muovere i piedi, perché in ogni dolore c’è anche
gioia. “Un album che mette in luce la forza e la resistenza di
noi in quanto umani. Un viaggio personale e la testimonianza
degli ostacoli che abbiamo affrontato quando ci siamo spostati
da mondi diversi e di come abbiamo superato le difficoltà
attraverso la libertà dell’arte e della musica, e una solida
connessione con le nostre radici e cultura”, afferma K.O.G.

Il concerto è il primo degli appuntamenti con i quali Il Volo
del Jazz intreccia Gli occhi dell’Africa, rassegna dedicata al
cinema e alla cultura africana, condividendone gli obiettivi,
ovvero valorizzare la ricchezza di cui sono portatori popoli e
culture diverse.L’altro concerto nell’ambito de Gli occhi
dell’Africa è quello del 30 novembre conl’afrobeat di Seun
Kuti & Egypt 80.

Il Volo del Jazz è promosso da Controtempo con Città di Sacile
– Assessorato alla Cultura, con il sostegno di Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali, Regione Autonoma Friuli-
Venezia Giulia e Fondazione Friuli, special partner Fazioli
eCinemazero con la rassegna Gli occhi dell’Africa, in
collaborazione con la Diocesi di Concordia Pordenone.

BIGLIETTI E PREVENDITE

Biglietti

Info +39 3474421717 / ticket@controtempo

I biglietti degli eventi a Cinemazero sono acquistabili su
www.cinemazero.it e ticket@controtempo.org

IL PROGRAMMA COMPLETO DE IL VOLO DEL JAZZ È SU CONTROTEMPO.ORG

ANATHEMA : Teatro della Corte
Osoppo: La somma di due…un
lavoro ben costruito ma che
il     pubblico                             accoglie
tiepidamente.
Lo spettacolo, tratto     dall’opera omonima di Lidia Ravera,
racconta la storia del    rapporto fra due sorelle, Angelica e
Carlotta, separate come   i genitori. Due sorelle adolescenti,
Angelica e Carlotta,      vengono separate dal divorzio dei
genitori.

Marina Massironi

Una con la madre, l’altra con il padre in un’altra città. Si
mancano, si accusano, si scrivono, si rincorrono per non
perdersi. Perché le sorelle sono quelle che ti aiutano a
misurare la strada, a comunicare con il resto del mondo, sono
un complice o un ostacolo per diventare quello che sei, sono
‘l’altro’ che ti spinge al confronto con te stesso e con la
vita.
Lidia Ravera disegna con linguaggio fresco, ironico e
fortemente critico, quel legame naturale eppure misterioso che
unisce due esseri umani dalla nascita, collocandolo nella
confusione esistenziale e sentimentale di un mondo sempre più
segnato dalla mancanza di rapporti reali, e ci spinge a
indagare il nostro profondo e umano bisogno di “sorellanza”.
Molto intimistico, scarno di colpi di scena e poca verve delle
protagoniste creano uno spettacolo abbastanza coerente con le
problematiche proposte, ma a volte lento e stancante dal punto
dei tempi scenici, meglio Nicoletta Fabbri che Marina
Massironi, ma nel complesso un lavoro sopra la sufficienza
dove a volte traspira il Pathos del legame forte ed
indissolubile che unisce due sorelle anche se

                                           Nicoletta Fabbri

costrette a separarsi per una causa non certo scelta da loro.
Mi sono meravigliato perché tutti, in sala, ridevano. Ridevo
malinconicamente anche io, delle fantasiose iperboli dietro
cui la piccola Angelica occulta un dolore che non riesce a
nominare. Una buona trasposizione teatrale del testo di Lidia
Ravera, ma forse rappresentato con troppo intimismo dalle due
attrici. Il pubblico segue ed applaude al calar del sipario ma
ci appare con non grande calore, forse per il tema molto
scevro da istanti di grande teatralità e la monotonia dei
dialoghi attraverso lettere tra le due sorelle rende il
parterre non completamente entusiasta.

tratto dal romanzo                         (edizioni Bompiani)

adattamento di Marina Massironi e Nicoletta Fabbri
con Marina Massironi e Nicoletta Fabbri
regia di Elisabetta Ratti
scene Maria Spazzi
costumi Narguess Hatami
assistente alla regia Chiara Senesi
assistente scenografa Francesca Guarnone
tecnico di scena Martina Ciavatta
foto Marina Alessi
produzione Pickford – Nidodiragno/CMC

                                                    Enrico Liotti

                                   enrico.liotti@ildiscorso.it

                                           RIPRODUZIONE RISERVATA

C’era una volta… Fabrizio De
André – Roma
      Ciclo di incontri ideato da Chinaski e realizzato
   dall’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi

          Le canzoni che De André non ha scritto

Ultima tappa per C’era una volta… Fabrizio De André, il ciclo
d’incontri ideato da Chinaski Edizioni, realizzato in
collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e
Audiovisivi, e dedicato a scoprire il grande Faber: l’11
novembre alle 17,00 – presso l’Auditorium dell’Istituto (Via
Caetani 32) si parlerà di Le canzoni che de André non ha
scritto. Al tavolo dei relatori, introdotti dalla
Direttrice Sabina Magrini, ci saranno due cantautori e poeti
che hanno messo entrambi, a diverso titolo, il racconto e la
narrazione ironica ed icastica della vita e delle persone al
centro delle proprie canzoni: Max Arduini      e Giovanni Del
Grillo. a condurli una domanda ed una suggestione: Fernanda
Pivano, amica di Faber e da sempre portavoce della non-
violenza, commentò l’attentato alle Torri Gemelle
dichiarandosi “perdente e sconfitta”. È il primo dei grandi
eventi della storia contemporanea che De André non ha visto:
come avrebbe raccontato il presente, e i cambiamenti sociali e
politici che stiamo vivendo?

Ricordiamo che C’era una volta… Fabrizio De André è un ciclo
di sei incontri pensato per sviscerare le molteplici facce del
grande genovese a cui Chinaski, attraverso la bella penna di
Sara Boero, ha dedicato un bel volume, Fabrizio De André e i
pellegrini sulla cattiva strada.

           Ingresso libero fino a esaurimento posti

RAF TOZZI “Live Teatri 2020”
Venerdì 10 aprile ore 21.00 –
TRIESTE, Politeama Rossetti
Biglietti disponibili online su TicketOne.it dalle 10.00 di
mercoledì 13 novembre e in tutti i punti vendita dalle 10.00
di lunedì 18 novembre. Info e punti vendita su www.azalea.it

Dopo il tour nei palasport di tutta Italia e l’evento che li
ha visti protagonisti lo scorso settembre all’Arena di
Verona, Raf e Umberto Tozzi, due fra i cantautori più amati da
pubblico, proseguono il loro viaggio musicale tornando a
esibirsi a grande richiesta insieme in un imperdibile tour
teatrale, che prenderà il via a marzo 2020. Alle date già
annunciate le due leggende della musica italiana aggiungono
oggi un nuovo imperdibile concerto in programma il
prossimo venerdì 10 aprile 2020 (inizio ore 21.00)
al Politeama Rossetti di Trieste. I biglietti per questo nuovo
importate appuntamento musicale in Friuli Venezia Giulia,
organizzato da Zenit srl, in collaborazione con Regione Friuli
Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Politeama Rossetti e Friends
and     Partners,       saranno      disponibili       online
su TicketOne.it dalle 10.00 di mercoledì 13 novembre e in
tutti i punti vendita del circuito dalle 10.00 di lunedì 18
novembre. Info e punti vendita su www.azalea.it . Radio
Italia è la radio ufficiale del tour.

Il 29 novembre esce “Due, la nostra storia”, l’album dal vivo
di Raf e Umberto Tozzi, contenente le registrazioni dei brani
eseguiti live durante il tour nei palasport della primavera
2019. Un doppio CD composto da 25 tracce con tutti i più
grandi successi e i medley più emozionanti. Due repertori
indimenticabili, rivisitati a due voci, uniti all’atmosfera
intima dei teatri, che si scalderà grazie a una scaletta
straordinaria, in cui non potranno mancare i loro grandi
successi, da “Gloria” a “Self Control”, da “Si può dare di
più” a “Cosa resterà degli anni 80”, da “Infinito” a “Ti amo”,
ma anche “Ti pretendo”, “Gli altri siamo noi”, “Il battito
animale”, “Immensamente”, il loro ultimo brano a due “Come una
danza” e molti altri, tra cui la super hit, “Gente di Mare”.
Lo scorso 30 novembre hanno pubblicato l’omonimo album “Raf
Tozzi”, contenente 34 tracce, con tutti i successi del duo a
cui si sono aggiunte due bonus track del brano “Gente di
Mare”, l’originale in versione rimasterizzata e una seconda in
veste speciale “GENTE DI MARE – New Version 2018”. Il brano è
stato cantato da Raf e Umberto Tozzi nel 1987
all’Eurofestival, classificandosi al terzo posto ed è rimasto
per 27 settimane nelle classifiche italiane.

La loro avventura a due è iniziata nel 2017 quando, all’Arena
di Verona, Raf e Umberto Tozzi si sono ritrovati
all’anfiteatro in occasione del concerto-evento di Tozzi “40
Anni Che Ti Amo”, e travolti dall’entusiasmo hanno deciso di
tornare a collaborare, di cantare insieme, di condividere lo
stesso palco. A distanza di due anni, i due artisti hanno
intrapreso la scorsa primavera un tour nei palasport di tutta
Italia, che si è concluso il 25 settembre con uno speciale
concerto evento all’Arena di Verona.

TEATRO COMUNALE DI CORMONS
‘Un   tram   che  si   chiama
desiderio’ Martedì 12 nov. in
prima regionale
Un’altra serata a teatro, un’altra prima regionale: al
Comunale di Cormòns è atteso per martedì 12 novembre, alle 21,
‘Un tram che si chiama desiderio’ di Tennessee Williams (nella
traduzione di Masolino D’Amico) con Mariangela D’Abbraccio e
Daniele Pecci, che calcheranno il palco assieme a Angela
Ciaburri, Stefano Scandaletti, Gabriele Anagni, Erika Puddu e
Massimo Odierna, guidati dalla regia del grande Pier Luigi
Pizzi. Lo spettacolo sarà corredato dalle musiche di Matteo
D’Amico. La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su
cui girovagava da studente, che il giovanissimo Tenessee
Williams si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato
oscuro del sogno americano. Questa storia divenne il
capolavoro di Williams un testo amato, odiato, comunque
conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e
del cinema che ancora oggi si continua a leggere e a vedere
rappresentato con interesse ed emozione: Una storia in tre
atti che alzava il velo sulla macchina oppressiva della
famiglia, dell’anima ipocrita dei pregiudizi, la feroce
stupidità delle paure morali. Il dramma, premio Pulitzer nel
’47, mette per la prima volta l’America allo specchio su cose
come l’omosessualità, sesso, disagio mentale, famiglia come
luogo non proprio raccomandabile, maschilismo, femminilità
maltrattata, ipocrisia sociale. Col tempo è diventato veicolo
di altre ragioni, sociologiche, ideologiche. Il testo è
ambientato nella New Orleans degli anni ’40 e narra la storia
di Blanche che dopo che la casa di famiglia è stata pignorata
si trasferisce dalla sorella Stella sposata con un uomo rozzo
e volgare di origine polacca Stanley. Blanche è alcolizzata,
vedova di un marito omosessuale, e cercherà, fallendo, di
ricostruire un rapporto salvifico con Mitch, amico di Stanley.
Ma il violento conflitto che si innesca fra lei e Stanley, la
porterà alla pazzia, già latente in lei.

La regia dello spettacolo è affidata ad un grande maestro di
fama internazionale: Pier Luigi Pizzi, fondatore con Giorgio
De Lullo, Romolo Valli e Rossella Falk della “Compagnia dei
giovani”. Regista, scenografo costumista ha dedicato le sue
immense doti di creatività e sensibilità al servizio di
spettacoli teatrali sia di prosa che di lirica, con lavori che
hanno segnato il percorso e l’evoluzione della storia del
Teatro. Ogni suo spettacolo porta il segno dell’eccezionalità.
Il ruolo di Blanche Du Bois è affidato a Mariangela
D’Abbraccio, grande interprete del nostro teatro, reduce dai
successi di Filumena Marturano per la regia di Liliana Cavani.
Il ruolo di Stanley Kowalski, che fu di Marlon Brando, è
affidato a Daniele Pecci.

Prevendite biglietti lunedì e venerdì dalle 17 alle 19 e
un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

E. L.

PICCOLIPALCHI 2019/2020 |
Presentato    il   cartellone
della rassegna teatrale per i
bambini e le famiglie
Il cartellone di Piccolipalchi, la rassegna dedicata alle
famiglie dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia
Giulia che quest’anno giunge all’edizione numero 14, prenderà
il via sabato 9 novembre al Museo Etnografico di Udine con lo
spettacolo La donna che cammina. L’intera rassegna 2019/2020 è
stata presentata ufficialmente al pubblico e alla stampa
stamattina, giovedì 7 novembre, nella sede della Fondazione
Friuli di Udine.

A fare gli onori di casa Giuseppe Morandini, presidente della
Fondazione Friuli,

ente che da molti anni sostiene la rassegna Piccolipalchi
valorizzando l’attività artistica e teatrale del nostro
territorio con una particolare attenzione per l’infanzia. Per
l’ERT sono intervenuti il presidente Sergio Cuzzi, il
direttore Renato Manzoni e le curatrici della rassegna Silvia
Colle e Lucia Vinzi. Piccolipalchi è organizzata con il
sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e grazie alla
collaborazione e al contributo dei Comuni aderenti e delle
associazioni locali quali il CIT – Centro Iniziative Teatrali
di Latisana, la Comunità collinare del Friuli, il Centro
culturale L’Ottagono di Codroipo e, per il primo spettacolo in
cartellone, i Civici Musei di Udine.

Il cartellone 2019/2020 si compone di 21 appuntamenti. Come
detto, la rassegna inizierà da Udine e toccherà le piazze di
Codroipo, Colloredo di Monte Albano, Latisana, Monfalcone,
Muggia (la new entry di questa stagione), San Daniele del
Friuli, San Vito al Tagliamento e Tolmezzo.
Anche quest’anno, quindi, elemento cardine dell’offerta,
assieme alla qualità certificata dall’ERT, è la capillarità
che, grazie anche all’approdo per la prima volta nella
provincia di Trieste, offre la possibilità alle famiglie di
tutto il territorio regionale di accedere agli spettacoli
della rassegna. Come accade nella prosa per adulti, l’ERT ha
voluto proporre un cartellone multidisciplinare dove, oltre
alla prosa, viene riservato uno spazio importante a danza e
musica.

Entrando nel dettaglio del cartellone, sarà proprio la danza
ad aprire ufficialmente la stagione 2019/2020. Grazie alla
collaborazione con la Compagnia Arearea, nella città di Udine
graviterà l’offerta dedicata alla danza che prende il nome di
Paesaggi. L’apertura, come detto, è programmata per sabato 9
novembre al Museo Etnografico – grazie alla collaborazione con
i Civici Musei di Udine – con La donna che cammina de La
Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna, uno spettacolo che
coniuga danza e arte figurativa. Due le repliche previste, una
alle 15.30 e una alle 16.30. La rassegna Paesaggi proseguirà
presso Lo Studio in via Fabio di Maniago, sede della Compagnia
Arearea, con altri quattro appuntamenti: domenica 17 novembre
con Morfeo della compagnia
                             udinese, domenica 24 novembre
                             con La prima volta che ho fatto
                             bù (Onda Teatro / Zerogrammi di
                             Torino), domenica 15 dicembre
                             con                  Neverland
                             (Versiliadanza/Elsinor    Teatro
                             Stabile di Innovazione di
Firenze) e, infine, domenica 19 gennaio con Il Cenacolo,
prodotto e interpretato da Arearea. La rassegna dedicata
all’arte coreutica offre spettacoli per bambini a partire dai
3 anni.

Domenica 10 novembre inizierà anche Piccolissimipalchi, il
fiore all’occhiello dell’intera rassegna. L’accogliente spazio
dell’Ottagono di Codroipo ospita per il terzo anno consecutivo
gli spettacoli dedicati anche a bambini di pochi mesi. Il
primo appuntamento avrà per protagonista la Compagnia TPO di
Prato con Mini (pensato per la
fascia 2-4 anni), seguiranno
domenica 8 dicembre Libra della
Compagnia If Prana di Viareggio
(3-6 anni), domenica 12 gennaio
Pam Pam della formazione italo-
brasiliana Quarteto Gordon, un
concerto vocale per piccoli
dagli 0 ai 3 anni, e infine domenica 2 febbraio La barca e la
luna de La Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna (3-6 anni).

La terza e ultima rassegna tematica, quella dedicata alla
Musica, sarà itinerante e toccherà le piazze di Colloredo di
Monte Albano (grazie alla collaborazione con la Comunità
Collinare del Friuli), San Daniele del Friuli e San Vito al
Tagliamento. Tre pomeriggi con veri e proprio concerti per i
più piccoli. Il primo, domenica 26 gennaio nella cornice del
Castello di Colloredo, sarà un omaggio alla musica jazz di
Duke Ellington: Music is my mistress Small Ensemble. Domenica
16 febbraio all’Auditorium Alla Fratta di San Daniele toccherà
al Centro Spettacolo Network di Cuneo con Concert Jouet, un
concerto comico che strizza l’occhio anche alla clownerie. La
prestigiosa Orchestra da Camera Ferruccio Busoni di Trieste
salirà sul palco dell’Antico Teatro Arrigoni di San Vito al
Tagliamento domenica 16 febbraio con Eine Kleine Kinemusik, la
musica da film pensata per bambini a partire dai 6 anni.

Oltre alle tre rassegne a tema, Piccolipalchi mantiene anche
la sua vocazione territoriale con alcuni teatri del Circuito
ERT che ospiteranno due o più spettacoli di prestigiose e
premiate compagnie nazionali e regionali. Il Teatro Comunale
di Monfalcone aprirà il sipario sui suoi Piccolipalchi
domenica 8 dicembre con Belle Bestie, viaggio semi-serio tra
piccoli animali, uno spettacolo di Giovanna Pezzetta, Leo
Virgili e Stefano Gion Fattori che si avvale dei testi di
Chiara Carminati, mentre sabato 11 gennaio andrà in scena una
doppia replica di Pam Pam, il concerto vocale per piccolissimi
del Quarteto Gordon programmato anche all’Ottagono di
Codroipo. Il Teatro Luigi Candoni di Tolmezzo, invece,
inizierà l’attività di Piccolipalchi domenica 15 dicembre con
Casca il mondo casca la terra di Oltreilponte Teatro (Torino),
uno spettacolo di teatro di narrazione con canzoni dal vivo
che verranno eseguite assieme al pubblico, mentre domenica 19
gennaio toccherà al Teatro Città Murata di Como con Pinochhio
Pinochio, un’originale rilettura del capolavoro di Collodi.
L’ultimo dei tre spettacoli in programma al Candoni avrà per
protagonisti i ferraresi Teatro Perdavvero/Accadema Perduta
Romagna Teatri con Enrichetta dal ciuffo, tratto dalla fiaba
di Charles Perrault. Il Teatro Odeon di Latisana ospiterà due
appuntamenti: il primo, sabato 18 gennaio, è con Pinochhio
Pinochio, mentre il secondo, sabato 15 gennaio è con Concert
Jouet. Infine, il nuovo ingresso nella famiglia Piccolipalchi,
quello del Teatro Verdi di Muggia. Nella cittadina rivierasca
andranno in scena domenica 29 dicembre Zuppa di Sasso
dell’Accademia Perduta Romagna Teatri di Ravenna, uno
spettacolo di teatro d’attore e narrazione in cui gli oggetti
di scena prendono vita, e sabato 25 gennaio Haná e Momò dei
leccesi Principio Attivo Teatro, ispirato dall’opera Favola
d’amore di Hermann Hesse, un lavoro che parla del valore
dell’incontro e dello scambio.

Tutto il programma di Piccolipalchi è consultabile al sito
www.ertfvg.it nella sezione dedicata dove è possibile trovare
anche le informazioni su prezzi e orari di inizio degli
spettacoli. Per ulteriori informazioni contattare lo
0432.224211 o scrivere a info@ertfvg.it.

La redazione

PREVIDENZA   E   PROVVIDENZA
Martedì 12 novembre, alle ore
17.30, POLITEAMA ROSSETTI
TRIESTE
Martedì 12 novembre, alle ore 17.30, il Teatro Politeama
Rossetti di Trieste ospiterà “Previdenza e Provvidenza”, un
suggestivo appuntamento culturale promosso dal “Cortile dei
Gentili“, dipartimento del Pontificio Consiglio della Cultura
per il dialogo tra credenti e non credenti, e organizzato in
collaborazione con Assicurazioni Generali.

L’incontro si propone di aprire una riflessione
multidisciplinare sul significato e sulla storia della
Previdenza e della Provvidenza, ponendo in dialogo esponenti
del mondo laico e cattolico, chiamati a confrontarsi
sull’attualità socio-economica, ma anche sull’aspetto etico-
spirituale del tema.

Sul palco del Teatro interverranno il Card. Gianfranco Ravasi,
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il Prof.
Massimo Bray, Direttore Generale dell’Istituto della
Enciclopedia Italiana Treccani, la Prof.ssa Paola Severino,
Vicepresidente dell’Università LUISS Guido Carli, il dott.
Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Assicurazioni
Generali e il Dott. Marco Sesana, Country Manager & CEO di
Generali Italia e Global Business Lines. La conversazione,
moderata da Antonio Polito, Vicedirettore del Corriere della
Sera, si completerà con l’intervento di Simone Bemporad,
Direttore Comunicazione e Public Affairs di Assicurazioni
Generali che introdurrà l’iniziativa The Human Safety Net, la
fondazione del Gruppo che ha l’obiettivo di generare un
impatto di lungo termine nella vita delle persone più
vulnerabili, affinchè possano esprimere il loro potenziale,
migliorando le comunità in cui vivono.

Ad arricchire la conversazione ci sarà una performance
teatrale dell’attore Giovanni Scifoni, che metterà in scena
alcuni dei passi più significativi de “I promessi sposi” di
Alessandro Manzoni e de “I Miserabili” di Victor Hugo.

«“Previdenza” e “provvidenza” – commenta il Card. Ravasi –
nella loro radice etimologica contengono entrambe il verbo
“vedere”: la “pre-videnza”, tuttavia, rimanda a un “prima”
temporale, alla prudenza, alla lungimiranza, a una
pianificazione futura. La “pro-vvidenza”, invece, evoca la
benevolenza, un atto gratuito a favore dell’uomo, donato per
amore. Sono, in un certo senso, parole tra loro sorelle, che
nella società contemporanea rimandano però a due universi
differenti, quello della fede e della trascendenza, e quello
legislativo, socio-economico e politico. A Trieste
affronteremo entrambe le dimensioni, da un punto di vista
laico e cattolico, nel vero spirito del “Cortile dei Gentili”:
ci interrogheremo sul significato di “bene comune”, sul
confine tra bisogni materiali e bisogni spirituali e sulle
principali sfide economiche e culturali del nostro tempo.”

L’evento è gratuito, aperto al pubblico e alla stampa, fino ad
esaurimento posti. Per partecipare è necessario ritirare il
proprio biglietto presso il botteghino del Teatro, dal martedì
al sabato, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.

Dipartimento del Pontificio Consiglio della Cultura, nato su
iniziativa del Cardinale Gianfranco Ravasi, il “Cortile dei
Gentili” dal 2011 si è affermato come spazio aperto al
pluralismo delle idee, per promuovere e stimolare il dialogo
costruttivo tra credenti e non credenti; con questo obiettivo,
dunque, il “Cortile” affronta e approfondisce ogni anno grandi
tematiche e problematiche di attualità – come l’etica, la
legalità, la scienza, la fede, l’arte e le nuove tecnologie –
attraverso eventi, incontri, dibattiti, ricerche e occasioni
di condivisione tra voci e personalità di spicco delle culture
laiche e cattoliche, con l’obiettivo di superare la diffidenza
tra due mondi apparentemente inconciliabili.

Generali e
         ̀ un Gruppo assicurativo indipendente, italiano e con
una forte presenza internazionale. Nato a Trieste nel 1831, è
presente in 50 paesi del mondo ed è leader in Italia, vanta
una posizione di leadership nei Paesi dell’Europa Occidentale
e una presenza sempre più significativa nei mercati
dell’Europa centro-orientale e in quelli asiatici. L’ambizione
di Generali è quella di essere il partner a vita dei propri
clienti, offrendo soluzioni innovative e personalizzate grazie
a una rete distributiva senza pari. e una vastissima gamma di
soluzioni assicurative allo scopo di prevenire i rischi e,
soprattutto, aiutare a pianificare il futuro con maggiore
fiducia.

E.L.
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