MANUEL BONFADINI È MATTATORE IN CLASSE AL RALLY COLLI SCALIGERI - Il Discorso
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MANUEL BONFADINI È MATTATORE IN CLASSE AL RALLY COLLI SCALIGERI Il pilota di Monselice, sulle strade scaligere, sigla un netto successo in K10, alla guida della nuova Peugeot 106 gruppo A griffata Xmotors. Monselice (Pd), 19 Marzo 2018 – Debutto migliore non poteva desiderare Manuel Bonfadini che, nel recente weekend, si è reso autore di una prestazione di primo piano, al rientro dopo un lungo periodo di inattività, alla guida della Peugeot 106 gruppo A nata in Assoclub Motorsport. Per il pilota di Monselice, neo portacolori della scuderia Xmotors, una cristallina affermazione in classe K10 al Rally Day dei Colli Scaligeri, con un distacco di quaranta secondi inflitto al primo degli inseguitori. La terza edizione dell’evento organizzato da Aeffe Sport e
Comunicazione sarà sicuramente ricordata per l’incertezza del meteo, con una prima tornata mattutina vissuta su fondo a tratti umido e in altri asciutto, mentre il sole cercava di farsi spazio tra le fitte nuvole che ricoprivano il cielo, ed una seconda con la pioggia a farla da padrone. Per il monselicense un risultato per certi versi inaspettato, quello maturato con al proprio fianco Valentina Gentilini alle note, condito da un’ottima ottava piazza nella generale di gruppo A. “È stato bellissimo tornare al volante” – racconta Bonfadini – “una delle cose più belle che mi siano accadute in questi ultimi anni. Ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno permesso di rientrare, soprattutto i miei ragazzi di Assoclub Motorsport che mi han seguito, passo passo, nella creazione di questa vettura sino all’assistenza di Domenica in campo gara. Grazie anche alla scuderia Xmotors, specialmente al presidente Francesco Stefan. Siamo contenti di aver dato inizio a questa collaborazione con una vittoria e speriamo ne arrivino presto delle altre.” Bonfadini parte per la prima “Valsquaranto” abbastanza abbottonato, sia per il fondo viscido nel sottobosco sia per cercare di prendere le misure alla nuova vettura ed al tempo stesso controllare che tutto funzioni per il verso giusto. In poco più di sei chilometri l’equipaggio di Xmotors stacca Merzari, secondo, di 11”5 e Zantedeschi, terzo, di 18”6. Sulla successiva “Caio” Bonfadini prova a spingere ma, complice un paio di fuori programma, perde la testa della classe, seppur per soli 5”2. “Dopo il buon avvio abbiamo aumentato il ritmo sulla seconda” – sottolinea Bonfadini – “ma, verso metà speciale, ci siamo girati sullo sporco ed abbiamo dovuto fare manovra. Poi, sul finale, un mio calo di concentrazione mi ha fatto inspiegabilmente alzare il piede prima di transitare sulla
fotocellula del fine prova. Morale della favola? Persi una trentina di secondi.” A “San Cassiano” Bonfadini vince la prova e riprende il comando delle operazioni in classe, con 6”4 su Merzari, per affrontare poi la seconda tornata, sotto la pioggia, siglando tutti e tre i tratti cronometrati in programma. Un risultato di sicuro prestigio, quello centrato al ritorno al volante, con alcuni tempi interessanti che lo han visto anche a ridosso della top ten, lasciano intravvedere un futuro promettente. BONFADINI PORTA XMOTORS AL SUCCESSO SCALIGERO Apertura con il botto per la scuderia di Montebelluna che vede il neo acquisto, Manuel Bonfadini, autentico dominatore della classe K10 al Rally Day dei Colli Scaligeri. Montebelluna (Tv), 21 Marzo 2018 – Meglio di così non poteva desiderare il presidente di Xmotors, Francesco Stefan, per la prima uscita del nuovo arrivato nella famiglia trevigiana. Alla terza edizione del Rally Day dei Colli Scaligeri Manuel Bonfadini, in coppia con Valentina Gentilini, ha letteralmente dominato la classe K10, infliggendo un distacco di 39”9 sul secondo e di 1’32”5 al terzo classificato, alla guida della sempreverde Peugeot 106 gruppo A.
Prima vittoria in bacheca per la scuderia di Montebelluna che inizia nel migliore dei modi la stagione agonistica 2018. “Non potevamo sperare niente di più” – racconta Stefan (presidente di Xmotors) – “e siamo davvero molto soddisfatti che il connubio con l’amico Manuel abbia fruttato giù una vittoria, alla prima uscita con Xmotors. Come si dice di solito? Chi ben comincia è a metà dell’opera quindi direi che siamo partiti sicuramente con il piede giusto. Siamo certi che, assieme, potremo toglierci tante belle soddisfazioni perchè le qualità di Manuel, in versione pilota, sono innegabili così come quelle professionali quando segue le nostre vetture, dal lato tecnico, tramite la sua struttura Assoclub Motorsport.” Una vettura totalmente nuova, così come la navigatrice, ed un lungo periodo di assenza forzata, per impegni lavorativi, non hanno spaventato il pilota di Monselice che, pronti via, ha centrato il miglior tempo sulla “Valsquaranto”, staccando di 11”5 Merzari e di 18”6 Zantedeschi.
Se calcoliamo che la prima prova speciale era lunga poco più di sei chilometri è ben presto chiaro come il passo del neo portacolori di Xmotors fosse nettamente superiore alla concorrenza. Con un piccolo fuori programma, un testacoda, Bonfadini prova ad aggiungere ulteriore pepe alla giornata andando a perdere la leadership provvisoria di classe, a favore di Merzari. Un fuoco di paglia con il patavino che, dalla successiva “San Cassiano”, andrà a segnare il miglior tempo in tutti e quattro i tratti cronometrati rimanenti. Tanta la gioia per Bonfadini, Gentilini e per tutto il team Xmotors, con il supporto tecnico in gara di Assoclub Motorsport, sulla pedana di arrivo in centro a Montorio, nonostante la pioggia abbia tentato di rovinar loro la festa, cadendo copiosa per tutto il pomeriggio. Ora il ghiaccio è stato rotto nel migliore dei modi quindi aspettiamo il driver monselicense alle prossime uscite con l’intento di continuare questo trend, partito sicuramente con il piede giusto. “Siamo tanto felici quanto sorpresi” – racconta Bonfadini – “perchè non ci aspettavamo di certo di essere competitivi a questo livello già dalla prima uscita. La gara era corta e molto insidiosa, specialmente il secondo giro corso sotto la pioggia. Ci siamo comportati molto bene e di questo devo ringraziare, prima di tutti, i ragazzi di Assoclub Motorsport perchè mi hanno dato una mano importante, sia nella preparazione della vettura che in campo gara. Grazie a Valentina che è stata impeccabile e grazie al patron Stefan che mi ha accolto a braccia aperte.”
Novara Bambini in guerra, non per gioco: Bruno Maida in Negroni. L’l’autore presenterà “L’infanzia nelle guerre del Novecento” Il 22 marzo 2018 la Biblioteca Civica Negroni ospiterà il quarto giovedì letterario del mese organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza di Novara, “La guerra dei bambini e delle loro madri”, dedicato a L’infanzia nelle guerre del Novecento (Einaudi) di Bruno Maida, previsto per le ore 18. Benché rimangano le vittime principali, i bambini diventano al contempo veri e propri attori dei conflitti armati. È un processo progressivo e differenziato a livello mondiale sul piano dei tempi, della geografia, delle dimensioni e delle caratteristiche stesse delle guerre, da quelle di massa della prima metà del Novecento a quelle locali, fino ai conflitti asimmetrici post-novecenteschi. Bruno Maida intende raccontare quelle vicende, ponendo una particolare attenzione ad alcuni temi specifici: la legislazione internazionale per la protezione dei bambini nelle guerre, che si è però accompagnata a un loro crescente coinvolgimento; il trauma e la resilienza, attraverso i quali i bambini si rivelano non semplici soggetti passivi bensì persone capaci di profonda rielaborazione e adattamento; i linguaggi per raccontare quelle esperienze, dalle parole ai giochi ai disegni. Nei disegni di guerra fatti dai bambini le strade sono molto rare e non collegano mai due luoghi. Tutto si riduce a un punto dove c’è il corpo senza vita di qualcuno oppure un veicolo brucia. Metafora di una vita sospesa, l’assenza di strade rinvia alla responsabilità degli adulti che devono costruirle e aiutare i bambini a ritrovarle. La guerra è una
frattura profonda nella vita di chi ne faccia esperienza, condiziona i comportamenti successivi, sedimenta le memorie che si radicano nell’identità. Lo è ancora di più per l’infanzia per la quale, nella stratificazione delle diverse età che la compongono, la guerra coincide con il tempo della formazione, della definizione di se stessa, della costruzione di un proprio sguardo sul mondo. Che siano stati mobilitati, resi protagonisti passivi o attivi della violenza, colpiti da traumi e perdite, rimasti soli oppure, al contrario, attraversino il tempo della guerra protetti e non invasi dagli effetti più laceranti, i bambini sono stati in ogni caso sempre coinvolti e condizionati dai conflitti armati del Novecento e gettati sulla scena fino a trasformarsi, nella seconda metà del secolo, in veri e propri combattenti. E ciò è accaduto all’interno di un paradosso: all’affermarsi e al diffondersi di un sistema di protezioni nazionali e internazionali per i civili nei contesti di guerra, con un’attenzione specifica nei confronti dei bambini, è corrisposto un progressivo e crescente coinvolgimento diretto e indiretto dell’infanzia. Bruno Maida è ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino. MARZO Giovedì 22 marzo ore 18 La guerra dei bambini e delle loro madri Bruno Maida presenta L’infanzia nelle guerre del Novecento (Einaudi) con l’autore e Giovanni Cerutti. A cura dell’Istituto Storico Fornara. Giovedì 29 marzo ore 18 Una chiacchierata all’ombra della siepe Book Talk a cura di Federica Rossi su Harper Lee, Il buio oltre la siepe (Feltrinelli) Tutti i giorni di apertura
della Sezione Novarese bookcrossing il martedì e il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 il venerdì dalle 15 alle 18 il sabato dalle 10 alle 12 scambio libero e gratuito di libri a cura dei volontari della biblioteca SABATO 24 E DOMENICA 25 MARZO MODENA BUK FESTIVAL, L’OMAGGIO ALLA CICLISTA ALFONSINA STRADA Un omaggio all’unica donna che abbia mai corso il Giro d’Italia su due ruote: Alfonsina Strada – classe 1891, nata Alfonsa Rosa Maria – in gara nel 1924 per la maglia rosa insieme ai ciclisti uomini. L’iniziativa è di Modena Buk Festival 2018: nell’ambito delle iniziative promosse con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, infatti, Buk ospiterà sabato 24 e domenica 25 marzo nel cuore di Modena, in Largo San Giorgio, una mostra – installazione a cura della fotografa olandese Ilona Kamps, visitabile gratuitamente. Alfonsina Strada, emiliana, è annoverata fra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile, e fu la prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia. Nel 1917, in piena Grande Guerra, Alfonsina si presentò alla redazione della Gazzetta, il quotidiano organizzatore, per chiedere di iscriversi al Giro di Lombardia. Nessun regolamento glielo impediva ― essendo tra l’altro tesserata come dilettante di seconda categoria ―
e così Armando Cougnet, patron delle corse, accettò l’iscrizione; era la prima volta che l’emiliana partecipava a una corsa su strada sfidando atleti di sesso maschile. L’omaggio alla valorosa ciclista di Castelfranco Emilia La storia dell’incontro tra la fotografa Ilona Kamps e Alfonsina Strada inizia presso il Santuario della Madonna del Ghisallo. Lì, in quel luogo di pellegrinaggio per i ciclisti, Ilona nota una lapide sul muro, accanto alla bicicletta di Gino Bartali: ‘Bicicletta di Alfonsina Strada, prima donna al Giro d’Italia anno 1924’. Una donna come Alfonsina Strada nasce ogni cento anni: una personalità rara, una pioniera. Aveva quello che serviva per raccogliere il guanto di sfida prima e per iscriversi al durissimo Giro d’Italia del 1924. La sua perseveranza le consentì di vincere e di vivere la sua vita da ciclista professionista. Morì nel 1959, praticamente dimenticata. La storia di Alfonsina è una storia potente, piena di drammaticità, che può essere raccontata in molti modi. Riguarda il coraggio individuale, la forza delle donne, il significato dello sport, il dramma ciclistico, ha aspetti artistici, storici, sociali, è interessante dal punto di vista
della storia dello sport, della fotografia, del genere, del femminismo. Il designer di mostre Jaap Bardet e la fotografa Ilona Kamps hanno sviluppato un modulo espositivo leggero e pop-up, capace di offrire un’esperienza dinamica della storia della vita di Alfonsina. Un’unità espositiva trasformabile che può portare il racconto su Alfonsina in luoghi diversi, in modi diversi e da prospettive diverse. Alfonsina ottiene così lo spazio per incontrare il visitatore a grandezza naturale e può raccontare la sua storia in tutta la sua versatilità. Fotografia / poesia / storia / letteratura sono combinate in un’unica forma narrativa. Una poesia introduce il visitatore alla storia di Alfonsina, seguita da una serie collegata di immagini in bianco e nero. Lo spettatore tramite la sua esperienza visiva entra letteralmente nella vita di Alfonsina. Alla fine si trovano i contributi si sei scrittori che riflettono sulla vita di Alfonsina Strada. L’obiettivo è una massima esperienza con un design minimale. Le fotografie richiedono un grande formato e la proiezione offre un’esperienza cinematografica dinamica, è un ibrido tra un’installazione e un’esibizione, un concetto flessibile nel quale l’esistenza di Alfonsina acquista carattere nello spazio, e dentro al quale la sua storia prende vita. SUNSET BOULEVARD in prima nazionale da mercoledì 21 marzo al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Anche l’Italia celebra il più grande compositore di musical contemporaneo, Andrew Lloyd Webber, che il 22 marzo festeggia
il 70esimo compleanno. Lo fa – il 21 marzo a Trieste – con la prima esecuzione italiana (nell’edizione originale inglese dell’UK Tour e in esclusiva nazionale) del musical “SUNSET BOULEVARD”, uno dei suoi grandi capolavori assieme a “Cats”, “Evita”,“Jesus Christ Superstar”… Titoli che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha ospitato in questi anni, spesso in edizione originale, e con successo: non è dunque un caso che sia proprio Trieste ad augurare “Happy Birthday, Sir Andrew Lloyd Webber!” E non è un caso che sia stato scelto “Sunset Boulevard”: intervistato dalla BBC nel 2013, infatti, lo stesso Webber ha dichiarato che si tratta probabilmente della sua composizione più completa «Libretto, musica e trama – ha detto – si intrecciano alla perfezione, in modo diverso e unico rispetto a tutti gli altri musical che ho scritto» e a conferma di ciò, nella nuova raccolta celebrativa di CD “Unmasked”– uscita il 16 marzo scorso con le hit dei suoi show – Webber ha incluso ben 5 brani tratti da “Sunset Boulevard”. Allo stesso tempo, questo capolavoro arricchisce il significativo percorso dello Stabile regionale che da anni, nel cartellone Musical, intreccia alle migliori creazioni “made in Italy”, ricercate proposte internazionali rendendosi vetrina di importanti produzioni originali, vere chicche per il pubblico. “Sunset Boulevard” tratto dall’omonimo film di Billy Wilder (“Il viale del tramonto” in Italia) arriva al Politeama Rossetti dal 21 al 25 marzo e sarà una delle rarissime possibilità di applaudirlo: fuori dall’Inghilterra lo si vedrà solo a Trieste e Amsterdam. Orchestra dal vivo (con i suoi 16 elementi, una delle maggiori che si muovano in tournée), cast davvero stellare (20 interpreti) capeggiato da una star del calibro di Ria Jones che proprio nel ruolo di Norma Desmond ha incantato il pubblico del West End sostituendo Glenn Close (ammalata per
qualche replica, nel 2016, nell’edizione-evento del musical data a Londra) meritando unanimi lodi di critica e pubblico, questo “Sunset Boulevard” è un appuntamento di assoluto spessore. “Sunset Boulevard” farà sentire la platea del Politeama Rossetti nel cuore del West End: è infatti assai elevato il livello artistico dell’allestimento, a partire proprio da Ria Jones nel complesso ruolo di Norma Desmond, la diva del muto incapace di adattarsi alla novità del sonoro, dimenticata dallo starsystem e ossessivamente aggrappata all’amore per il giovane sceneggiatore Joe Gillis, che sarà interpretato dall’affascinante e talentuoso Danny Mac. A lui – costantemente in scena – si richiede una prova davvero intensa, poiché attraverso una serie di flashback accompagna il pubblico lungo la storia di questa “stella al tramonto”. Se l’universo di Norma Desmond è quello degli studios della Paramount, ecco che il regista Nikolai Foster concepisce una messinscena che ne esprime l’essenza: 5 Tir e 45 persone servono a realizzare al Rossetti una scenografia che evoca in ogni dettaglio uno studio cinematografico (dall’automobile che si muove in scena, all’uso dei riflettori, ai “segni” sul pavimento). Nel dare vita ai molti personaggi, gli attori cambiano molti bellissimi costumi (realizzati meticolosamente a mano) e preziose parrucche. Ma soprattutto la colonna sonora di “Sunset Boulevard” è una collezione di brani straordinari che le più importanti voci internazionali si sono contese: è celebre la versione di “As If We Never Said Goodbye” di Barbra Streisand, ma il pubblico riconoscerà di certo arie emozionanti come “Sunset Boulevard”, “With One Look”, “The Greatest Star Of All” e “The Perfect Year”. “Sunset Boulevard” – La storia La produzione originale del musical nel West End, con la regia di Trevor Nunn e le coreografie di Bob Avian, ha debuttato il
12 luglio 1993 all’Adelphi Theatre. Fra il pubblico c’era Billy Wilder che apprezzò l’operazione e la protagonista (Patti LuPone). Nei quattro anni di repliche il ruolo di Norma Desmond è stato di straordinarie interpreti: Betty Buckley, Elaine Paige, Petula Clark, Rita Moreno. “Sunset Boulevard”, infine, chiuse il 5 aprile 1997, dopo 1530 repliche. La prima rappresentazione negli Stati Uniti avvenne allo Shubert Theatre di Los Angeles il 9 dicembre 1993 con Glenn Close nel ruolo di Norma. Fu un successo immediato. Nel 1994 lo spettacolo fu prodotto a Broadway, nuovamente con Glenn Close: i biglietti andarono esauriti in tempi da record. Il musical vinse 7 Tony Awards compreso quello come miglior attrice protagonista. Alcuni numeri dell’edizione 2017-18 L’edizione di “Sunset Boulevard” che toccherà il Politeama Rossetti di Trieste e il Koninklijk Theater Carré di Amsterdam dal 28 marzo all’8 aprile 2018 ha numeri rilevanti. • lo spettacolo viaggia su 5 TIR • tra artisti, tecnici e personale locale in ciascuna settimana di tenitura su una piazza lo spettacolo vede impiegate oltre 100 persone. Per ciascuno spostamento da un teatro all’altro sono necessarie 45 persone. • i costumi dello spettacolo sono stati tutti realizzati a mano. • ci sono oltre 10 chilometri di cavi sul palcoscenico. • tutte le parrucche sono state realizzate a mano, ciascuna ha un costo di oltre 2.000 euro. Ogni giorno è prevista la presenza di 3 persone per l’acconciatura e la manutenzione. • il pavimento dello spettacolo ha le posizioni ben segnate per dare l’idea che si tratti del pavimento di un set cinematografico. • tutti gli oggetti di scena sono stati realizzati con l’idea di esser parte di uno studio cinematografico (per esempio l’automobile è completa solo dal lato necessario per la cinepresa). • anche le luci richiamano quelle di un set cinematografico
degli anni Trenta. • l’orchestra (16 elementi più il direttore) è la più grande attualmente in tour per un musical (è più grande di quella di “Wicked” “Shrek” e “Miss Saigon”) e più grande anche di quelle in alcuni musical residenti nel West End. Al politeama Rossetti sarà aperta la buca per l’orchestra per ospitarla. • le orchestrazioni sono quelle utilizzate per la produzione dell’English National Opera scritte per 46 strumenti. • gli attori in scena sono 20 e alcuni interpretano diversi personaggi. • i protagonisti hanno il doppio microfono, nel caso in cui vi siano problemi durante lo show con uno dei due microfoni. Ria Jones Nel 1991 Andrew Lloyd Webber la scelse per il ruolo principale nel workshop in cui fu presentato “Sunset Boulevard”. Lo scorso anno Ria Jones ha cantato nel ruolo di Norma Desmond al London Coliseum in sostituzione di Glenn Close che rinunciò ad alcune recite per un’indisposizione. Una sostituzione difficile, che però fu accolta da ottime recensioni e standing ovation. Dunque ora, 26 anni dopo, è lei la star di “Sunset Boulevard”, un titolo che corona un’eccellente carriera, in cui figurano i ruoli principali di molti musical fra cui le edizioni del West End di “Cats”, “Les Misérables” e “Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat”. Danny Mac Recentemente ha partecipato sulla BBC1 a “Strictly Come Dancing” con notevole successo personale, giungendo alla finale. Ha interpretato Gabey in “On The Town” al Regent’s Park Open Air Theatre ed è stato molto apprezzato per le sue interpretazioni in “Wicked” e “Legally Blonde”. “Sunset Boulevard” – I biglietti I biglietti ancora disponibili si possono acquistare nei consueti punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, dal circuito vivaticket, su www.eventim.si per gli spettatori che acquistano dalla Slovenia, o entrando dal sito
del teatro www.ilrossetti.it. Il calendario delle recite mer 21/3 ore 20.30 gio 22/3 ore 20.30 ven 23/3 ore 20.30 sab 24/3 ore 16.00 sab 24/3 ore 20.30 dom 25/3 ore 16.00 Adamo e Deva: Vito e Claudia Penoni a San Daniele del Friuli AUDITORIUM ALLA FRATTA venerdì 21 marzo – ore 20.45 La comicità stralunata di Vito e la versatilità di Claudia Penoni sono le fondamenta su cui poggia Adamo e Deva, commedia che chiuderà mercoledì 21 marzo alle 20.45 all’Auditorium Alla Fratta la stagione teatrale di San Daniele del Friuli, promossa da Comune ed ERT. In Adamo e Deva Francesco Freyrie e Andrea Zalone, gli autori, affrontano con ironia e divertito laicismo il tema più scottante di questi anni: la paura del diverso, la dittatura degli integralismi, lo scontro tra gli estremismi e la confusione tra fede e tifo da stadio. Sotto la sapiente regia di Daniele Sala, Vito e Claudia Penoni portano in scena due nuove ed esilaranti maschere della commedia all’italiana: i “fondamentalisti occidentali”.
Adamo è un avvocato che gestisce i lasciti e le donazioni che i fedeli fanno alla Curia di Roma: se stai per morire, non hai eredi e vuoi lasciare tutto alla Chiesa guadagnandoti il Paradiso, chiami lui. Come tutti i sabati sera Adamo sta aspettando l’arrivo dei suoi amici. Ha cucinato, ha apparecchiato con cura la tavola, ha scaraffato il vino… quando suonano alla porta. Entra Deva, una donna vestita con un abbigliamento leggermente inquietante e una valigia in mano. Adamo tenta di dire qualcosa ma Deva si scusa di essere arrivata prima degli altri… quindi in silenzio si siede a tavola. Chi è la donna misteriosa? E perché gli altri commensali non arrivano? Quella che doveva essere una rassicurante serata tra amici si trasforma in un’epica e sgangherata apocalisse, dove niente sarà uguale a prima. Adamo e Deva saranno pronti ad abitare il nuovo mondo che si presenta inaspettatamente ai loro occhi? Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it, chiamando la Biblioteca di Guarneriana (0432 946567). “Le parole per dirlo” ciclo di incontri dal 26 marzo al 5 giugno libreria Ubik Trieste “Le parole per dirlo”“Le parole per dirlo” è un ciclo di incontri formativi sul mondo dell’infanzia dedicato alle famiglie e agli educatori.La libreria Ubik di Trieste ha deciso di rispondere alle richieste di genitori, nonni e insegnanti o rendo un luogo di incontro e cercando professionisti diversi. che potessero aiutare a trovare “le
parole per dirlo” in più ambiti. Abbiamo voluto unire le competenze di esperti in vari campi e ci siamo avvalsi della professionalità di una biologa nutrizionista, una drammaterapista, un formatore nell’area socio-educativa, socio-sanitaria e organizzativa, un’igienista dentale, un’ostetrica e una psicologa. Abbiamo scelto, in collaborazione con i professionisti, una serie di date che, seguendo le tappe di crescita dei bambini, trattino argomenti di grande interesse. Gli incontri prevedono, in qualche caso, un’iscrizione in libreria e un minimo di partecipanti. Venerdì 23 marzo, ore 20.45 – Ex Chiesa San Michele IL PUNTO ALTO DELLA FELICITÀ di Mauro Daltin Venerdì 23 marzo, ore 20.45 – Ex Chiesa San Michele Largo Porta Udine GEMONA DEL FRIULI presentazione del libro IL PUNTO ALTO DELLA FELICITÀ di Mauro Daltin Dialoga con l’autore Renzo Brollo Accompagnamento musicale Renzo Stefanutti
Evento organizzato con il Patrocinio del Comune di Gemona e con la collaborazione della PRO GLEMONA “Il vento si fermò, l’aquila tornò al nido ad accudire i piccoli, la marmotta non fischiò per un bel pezzo, perché la natura si accorge quando capitano questi pensieri nella testa di un bambino che sta perdendo un frammento della sua infanzia in cima a una montagna. E la montagna fa silenzio, calma i rumori, acquieta i cuori.” La montagna è anche nello sguardo di chi cammina, nel ritmo del passo, nei respiri dei tuoi compagni che si mescolano. La montagna è salita e discesa, simbolo perfetto dell’evoluzione di una vita. Sono i piedi e il fiato di Pietro che viaggiano lungo il sentiero impervio della sua esistenza. I momenti più importanti della vita di Pietro sono segnati da quattro ascese ad altrettante montagne. Salite dove il fantasma della felicità appare e scompare, vicino ma inafferrabile. C’è il Monte Dolada, in Alpago, in provincia di Belluno, spartiacque tra l’infanzia e l’adolescenza, dove lui, bambino di nove anni, intuisce il significato della morte e dell’amore. C’è il passo Vršič, in Val Trenta in Slovenia, dove Pietro, trentenne, in compagnia di un amico e del fantasma di Julius Kugy, impara che le certezze possono sciogliersi come neve al sole. C’è il monte Canin, fra Friuli e Slovenia, in cui il protagonista, camminando con il padre, capisce il senso del tempo, e l’impossibilità di tornare indietro. E infine c’è il Montasio, nelle Alpi Giulie, una salita sospirata dalla finestra di un piccolo borgo di dieci abitanti e mai compiuta. Perché il silenzio si è portato via tutti i sogni.
Massimo Lopez e Tullio Solenghi domani 20 mar. a Cividale e dopodomani 21 mar. aCordenons Due vecchi amici si ritrovano dopo quindici anni sul palco, accompagnati da una band jazz, per divertirsi assieme al pubblico con una carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali e improvvisazioni. I due amici sono Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Il Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show approda anche nel circuito ERT per due date: domani, martedì 20 marzo, al Teatro Adelaide Ristori di Cividale e mercoledì 21 marzo all’Auditorium Aldo Moro di Cordenons. Entrambe le serate avranno inizio alle 21 e avranno per protagonisti sul palco anche i musicisti della Jazz Company, diretti dal Maestro Gabriele Comeglio. La scintilla che ha riportato assieme sul palco due terzi del Trio – i momenti più emozionanti dello spettacolo sono quelli dedicati al terzo mancante, la compianta Anna Marchesini – è scoccata durante il programma televisivo Tale e Quale Show di Carlo Conti, in cui Lopez e Solenghi vestirono i panni di Simon e Garfunkel. “In sede di scrittura e composizione del tutto, l’idea dominante è stata quella di riappropriarci dello stile che ci ha contraddistinto fin dall’esordio col Trio, coniugandolo su nuovi contenuti – raccontano i due – ne è così scaturito un racconto scenico senza un apparente filo conduttore, un po’ a scatole cinesi, dove una semplice frase o una singola intonazione possono agevolare la scena successiva”.
Sul palco ci sarà un nuovo incontro tra papa Bergoglio (Lopez) e papa Ratzinger (Solenghi) in un esilarante siparietto di vita domestica, e non mancheranno i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni e di Dean Martin e Frank Sinatra. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”. Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando il Teatro Ristori di Cividale (0432 710350) e il Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons (0434 932725). LA SUPER STAR MONDIALE STEVEN TYLER, FRONT MAN DEI MITICI AEROSMITH, È IL TERZO GRANDE NOME DELLA RASSEGNA “LIVE IN TRIESTE”
STEVEN TYLER 18 luglio 2018 – Ore 21.30 TRIESTE, Piazza Unità d’Italia LIVE IN TRIESTE Biglietti acquistabili su Ticketone e Ticketmaster e sui circuiti esteri Oeticket e Eventim a partire dalle 10.00 di mercoledì 21 marzo. Tutte le informazioni e i punti vendita su www.azalea.it La città di Trieste si conferma in questo 2018 fra le grandi capitali europee dei concerti internazionali. Dopo gli annunci dei primi due grandi live dell’estate con protagonisti i fenomeni metal Iron Maiden e il visionario mito new wave David Byrne, arriva, dopo i rumors dei giorni scorsi, l’ufficialità anche per il terzo grande nome del calendario di “Live in Trieste”, rassegna che a luglio richiamerà in città decine di migliaia di persone. A salire sul palco della meravigliosa Piazza Unità d’Italia, fra le piazze più belle del mondo, sarà la super star mondiale Steven Tyler, icona rock globale e voce
che si annovera come una delle più importanti della storia della musica. Il front man degli Aerosmith si esibirà a Trieste assieme alla band The Loving Mary, in quella che sarà l’unica data italiana nel Nordest e di tutta l’Europa dell’Est dell’artista, il prossimo 18 luglio. Ad aprire il concerto il duo country The Sisterhood Band (formato da Ruby Stewart, figlia di Rod Stewart e da Alyssa Bonagura). I biglietti per questo nuovo grande evento musicale in Friuli Venezia Giulia, organizzato da Zenit Srl, con la collaborazione di Comune di Trieste, Regione Friuli Venezia Giulia, Agenzia PromoTurismoFVG e Live Nation, saranno in vendita a partire dalle 10.00 di mercoledì 21 marzo su Ticketone e Ticketmaster e sui circuiti esteri Oeticket e Eventim. Tutte le informazioni e i punti vendita su www.azalea.it .
Steven Tyler, inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, è un mostro sacro della musica mondiale con oltre 150 milioni di dischi venduti. Ha vinto numerosi Grammy Awards, American Music Awards e Billboard Music Awards. Il disco di debutto come artista solista, intitolato “We’re All Somebody From Nowhere”, è stato pubblicato nel 2016 e ha raggiunto la prima posizione nella Billboard Top Country Albums Chart negli Stati Uniti e in Canada. Steven Tyler, frontman degli Aerosmith e icona della musica rock mondiale, è universalmente riconosciuto per la sua voce
graffiante e potente, autentico marchio di fabbrica della star americana. Nasce a Yonkers (Stato di New York) nel 1946 in una famiglia dove la musica è la protagonista. Fin da subito questa diventa la sua unica passione, che lo spinge a suonare in diversi gruppi rock e ad esibirsi nei locali di Westchester County, dove la sua famiglia si trasferisce durante la sua adolescenza. Con la sua prima band, i Maniacs Up In Sunapee, il successo non arriva. Bisogna aspettare il 1970 quando, assieme a due amici, tra cui il chitarrista Joe Perry, formerà gli Areosmith, gruppo che in pochi anni scalerà le vette delle classifiche mondiali. Sono moltissimi gli album e le canzoni che hanno fatto la storia di questa band, permettendo a Tyler di vendere decine di milioni di copie in tutto il mondo. Dischi come “Toys in the Attic” (1975), con le bellissime “Walk this Way” e “Sweet Emotion”, “Permanent Vacation” (1987) con i singoli “Rad Doll” e “Angel”, “Get a Grip” (1993) che include le super hit “Crazy”, “Livin’ on the Edge” e “Cryin’” – il loro più eclatante successo commerciale – sono solo alcuni dei meravigliosi lavori della vastissima discografia che la band ha pubblicato. Tra le canzoni che rimarranno nella storia anche la colonna sonora del film Armageddon, “I Don’t Want To Miss A Thing”, composta dallo stesso Steven Tyler in collaborazione con la figlia Lyv Tyler. Nel 2003 esce “Walk This Way: The Autobiography of Aerosmith”, autobiografia che ripercorre le vicende fondamentali del carismatico Steven Tyler. Nel 2015, agli International Music Awards, il cantante è stato riconosciuto come “l’icona musicale più imponente di tutti i tempi”, mentre si è classificato terzo nella classifica Hit Parade tra i “cento migliori vocalist metal di tutti i tempi”. La setlist dei nuovi concerti, tra cui quello di Trieste, comprenderà tutte le più grandi hit di Steven Tyler, così come alcuni brani tratti dal suo ultimo album come solista, “We’re All Somebody From Somewhere”. Il tour partirà a giugno e toccherà le principali città del mondo, facendo tappa a New York, Madrid e Londra (fra le altre). Con l’odierno annuncio si arricchisce così il calendario della
rassegna Live in Trieste. Fra i grandi appuntamenti del programma troviamo gli Iron Maiden, che porteranno in Piazza Unità l’unica data nel Nordest del loro nuovo tour europeo dal titolo “Legacy of the Beast”, il prossimo 17 luglio, e il concerto del fondatore dei Talking Heads e mito della new wave David Byrne, sul palco il 21 luglio. Biglietti in vendita, info su www.azalea.it . Dario Furlan Alla Mondadori di Salerno, mercoledì 21 marzo alle 18.30, “Il leone e la sirena” romanzo d’esordio di Arturo Panaccione Un amore all’ombra delle BR, alla Mondadori di Salerno mercoledì 21 marzo alle 18,30, il romanzo di esordio di Arturo Panaccione, Il leone e la sirena Mercoledì 21 marzo, alle ore 18.30, alla libreria Mondadori, Corso Vittorio Emanuele 56 di Salerno, si terrà la presentazione del primo romanzo di Arturo Panaccione, Il leone e la sirena (Oèdipus, 2018). Insieme all’autore, la giornalista Claudia Bonasi, la regista Giustina Laurenzi e l’editore Francesco G. Forte. Un incontro, un altro e un altro ancora. Amsterdam, Napoli, Roma, Acciaroli. Sono le tappe cruciali della storia di Anna e Alberto, un passato complicato alle spalle, una passione ostinata che non conosce ostacoli.
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