MANUEL BONFADINI È MATTATORE IN CLASSE AL RALLY COLLI SCALIGERI - Il Discorso

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MANUEL BONFADINI È MATTATORE IN CLASSE AL RALLY COLLI SCALIGERI - Il Discorso
MANUEL BONFADINI È MATTATORE
IN CLASSE AL RALLY COLLI
SCALIGERI
 Il pilota di Monselice, sulle strade scaligere,
 sigla un netto successo in K10, alla guida della
   nuova Peugeot 106 gruppo A griffata Xmotors.

Monselice (Pd), 19 Marzo 2018 – Debutto migliore non poteva
desiderare Manuel Bonfadini che, nel recente weekend, si è
reso autore di una prestazione di primo piano, al rientro dopo
un lungo periodo di inattività, alla guida della Peugeot 106
gruppo A nata in Assoclub Motorsport.

Per il pilota di Monselice, neo portacolori della scuderia
Xmotors, una cristallina affermazione in classe K10 al Rally
Day dei Colli Scaligeri, con un distacco di
quaranta secondi inflitto al primo degli
inseguitori.

La terza edizione dell’evento organizzato da Aeffe Sport e
MANUEL BONFADINI È MATTATORE IN CLASSE AL RALLY COLLI SCALIGERI - Il Discorso
Comunicazione sarà sicuramente ricordata per l’incertezza del
meteo, con una prima tornata mattutina vissuta su fondo a
tratti umido e in altri asciutto, mentre il sole cercava di
farsi spazio tra le fitte nuvole che ricoprivano il cielo, ed
una seconda con la pioggia a farla da padrone.

Per il monselicense un risultato per certi versi inaspettato,
quello maturato con al proprio fianco Valentina Gentilini alle
note, condito da un’ottima ottava piazza nella generale di
gruppo A.

“È stato bellissimo tornare al volante” – racconta Bonfadini
– “una delle cose più belle che mi siano accadute in questi
ultimi anni. Ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno
permesso di rientrare, soprattutto i miei ragazzi di Assoclub
Motorsport che mi han seguito, passo passo, nella creazione di
questa vettura sino all’assistenza di Domenica in campo gara.
Grazie anche alla scuderia Xmotors, specialmente al presidente
Francesco Stefan. Siamo contenti di aver dato inizio a questa
collaborazione con una vittoria e speriamo ne arrivino presto
delle altre.”

Bonfadini parte per la prima “Valsquaranto” abbastanza
abbottonato, sia per il fondo viscido nel sottobosco sia per
cercare di prendere le misure alla nuova vettura ed al tempo
stesso controllare che tutto funzioni per il verso giusto.

In poco più di sei chilometri l’equipaggio di Xmotors stacca
Merzari, secondo, di 11”5 e Zantedeschi, terzo, di 18”6.

Sulla successiva “Caio” Bonfadini prova a spingere ma,
complice un paio di fuori programma, perde la testa della
classe, seppur per soli 5”2.

“Dopo il buon avvio abbiamo aumentato il ritmo sulla
seconda” – sottolinea Bonfadini – “ma, verso metà speciale, ci
siamo girati sullo sporco ed abbiamo dovuto fare manovra. Poi,
sul finale, un mio calo di concentrazione mi ha fatto
inspiegabilmente alzare il piede prima di transitare sulla
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fotocellula del fine prova. Morale della favola? Persi una
trentina di secondi.”

A “San Cassiano” Bonfadini vince la prova e riprende il
comando delle operazioni in classe, con 6”4 su Merzari, per
affrontare poi la seconda tornata, sotto la pioggia, siglando
tutti e tre i tratti cronometrati in programma.

Un risultato di sicuro prestigio, quello centrato al ritorno
al volante, con alcuni tempi interessanti che lo han visto
anche a ridosso della top ten, lasciano intravvedere un futuro
promettente.

     BONFADINI PORTA XMOTORS AL SUCCESSO
                  SCALIGERO

Apertura con il botto per la scuderia di Montebelluna che vede
il neo acquisto, Manuel Bonfadini, autentico dominatore della
         classe K10 al Rally Day dei Colli Scaligeri.

Montebelluna (Tv), 21 Marzo 2018 – Meglio di così non poteva
desiderare il presidente di Xmotors, Francesco Stefan, per la
prima uscita del nuovo arrivato nella famiglia trevigiana.

Alla terza edizione del Rally Day dei Colli Scaligeri Manuel
Bonfadini, in coppia con Valentina Gentilini, ha letteralmente
dominato la classe K10, infliggendo un distacco di 39”9 sul
secondo e di 1’32”5 al terzo classificato, alla guida della
sempreverde Peugeot 106 gruppo A.
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Prima vittoria in bacheca per la scuderia di Montebelluna che
inizia nel migliore dei modi la stagione agonistica 2018.

“Non potevamo sperare niente di più” – racconta Stefan
(presidente di Xmotors) – “e siamo davvero molto soddisfatti
che il connubio con l’amico Manuel abbia fruttato giù una
vittoria, alla prima uscita con Xmotors. Come si dice di
solito? Chi ben comincia è a metà dell’opera quindi direi che
siamo partiti sicuramente con il piede giusto. Siamo certi
che, assieme, potremo toglierci tante belle soddisfazioni
perchè le qualità di Manuel, in versione pilota, sono
innegabili così come quelle professionali quando segue le
nostre vetture, dal lato tecnico, tramite la sua struttura
Assoclub Motorsport.”

Una vettura totalmente nuova, così come la navigatrice, ed un
lungo periodo di assenza forzata, per impegni lavorativi, non
hanno spaventato il pilota di Monselice che, pronti via, ha
centrato il miglior tempo sulla “Valsquaranto”, staccando di
11”5 Merzari e di 18”6 Zantedeschi.
Se calcoliamo che la prima prova speciale era lunga poco più
di sei chilometri è ben presto chiaro come il passo del neo
portacolori di Xmotors fosse nettamente superiore alla
concorrenza.

Con un piccolo fuori programma, un testacoda, Bonfadini prova
ad aggiungere ulteriore pepe alla giornata andando a perdere
la leadership provvisoria di classe, a favore di Merzari.

Un fuoco di paglia con il patavino che, dalla successiva “San
Cassiano”, andrà a segnare il miglior tempo in tutti e quattro
i tratti cronometrati rimanenti.

Tanta la gioia per Bonfadini, Gentilini e per tutto il team
Xmotors, con il supporto tecnico in gara di Assoclub
Motorsport, sulla pedana di arrivo in centro a Montorio,
nonostante la pioggia abbia tentato di rovinar loro la festa,
cadendo copiosa per tutto il pomeriggio.

Ora il ghiaccio è stato rotto nel migliore dei modi quindi
aspettiamo il driver monselicense alle prossime uscite con
l’intento di continuare questo trend, partito sicuramente con
il piede giusto.

“Siamo tanto felici quanto sorpresi” – racconta Bonfadini
– “perchè non ci aspettavamo di certo di essere competitivi a
questo livello già dalla prima uscita. La gara era corta e
molto insidiosa, specialmente il secondo giro corso sotto la
pioggia. Ci siamo comportati molto bene e di questo devo
ringraziare, prima di tutti, i ragazzi di Assoclub Motorsport
perchè mi hanno dato una mano importante, sia nella
preparazione della vettura che in campo gara. Grazie a
Valentina che è stata impeccabile e grazie al patron Stefan
che mi ha accolto a braccia aperte.”
Novara Bambini in guerra, non
per gioco: Bruno Maida in
Negroni.          L’l’autore
presenterà “L’infanzia nelle
guerre del Novecento”
Il 22 marzo 2018 la Biblioteca Civica Negroni ospiterà il
quarto giovedì letterario del mese organizzato dall’Istituto
Storico della Resistenza di Novara, “La guerra dei bambini e
delle loro madri”, dedicato a L’infanzia nelle guerre del
Novecento (Einaudi) di Bruno Maida, previsto per le ore 18.
Benché rimangano le vittime principali, i bambini diventano al
contempo veri e propri attori dei conflitti armati. È un
processo progressivo e differenziato a livello mondiale sul
piano dei tempi, della geografia, delle dimensioni e delle
caratteristiche stesse delle guerre, da quelle di massa della
prima metà del Novecento a quelle locali, fino ai conflitti
asimmetrici post-novecenteschi. Bruno Maida intende raccontare
quelle vicende, ponendo una particolare attenzione ad alcuni
temi specifici: la legislazione internazionale per la
protezione dei bambini nelle guerre, che si è però
accompagnata a un loro crescente coinvolgimento; il trauma e
la resilienza, attraverso i quali i bambini si rivelano non
semplici soggetti passivi bensì persone capaci di profonda
rielaborazione e adattamento; i linguaggi per raccontare
quelle esperienze, dalle parole ai giochi ai disegni.
Nei disegni di guerra fatti dai bambini le strade sono molto
rare e non collegano mai due luoghi. Tutto si riduce a un
punto dove c’è il corpo senza vita di qualcuno oppure un
veicolo brucia. Metafora di una vita sospesa, l’assenza di
strade rinvia alla responsabilità degli adulti che devono
costruirle e aiutare i bambini a ritrovarle. La guerra è una
frattura profonda nella vita di chi ne faccia esperienza,
condiziona i comportamenti successivi, sedimenta le memorie
che si radicano nell’identità. Lo è ancora di più per
l’infanzia per la quale, nella stratificazione delle diverse
età che la compongono, la guerra coincide con il tempo della
formazione, della definizione di se stessa, della costruzione
di un proprio sguardo sul mondo. Che siano stati mobilitati,
resi protagonisti passivi o attivi della violenza, colpiti da
traumi e perdite, rimasti soli oppure, al contrario,
attraversino il tempo della guerra protetti e non invasi dagli
effetti più laceranti, i bambini sono stati in ogni caso
sempre coinvolti e condizionati dai conflitti armati del
Novecento e gettati sulla scena fino a trasformarsi, nella
seconda metà del secolo, in veri e propri combattenti. E ciò è
accaduto all’interno di un paradosso: all’affermarsi e al
diffondersi di un sistema di protezioni nazionali e
internazionali per i civili nei contesti di guerra, con
un’attenzione specifica nei confronti dei bambini, è
corrisposto un progressivo e crescente coinvolgimento diretto
e indiretto dell’infanzia.
Bruno Maida è ricercatore di Storia contemporanea presso il
Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino.

                             MARZO

Giovedì 22 marzo ore 18
La guerra dei bambini e delle loro madri
Bruno Maida presenta L’infanzia nelle guerre del Novecento
(Einaudi)
con l’autore e Giovanni Cerutti. A cura dell’Istituto Storico
Fornara.

Giovedì 29 marzo ore 18
Una chiacchierata all’ombra della siepe
Book Talk a cura di Federica Rossi
su Harper Lee, Il buio oltre la siepe (Feltrinelli)

Tutti i giorni di apertura
della Sezione Novarese
bookcrossing
il martedì e il giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
il venerdì dalle 15 alle 18
il sabato dalle 10 alle 12
scambio libero e gratuito di libri
a cura dei volontari della biblioteca

SABATO 24 E DOMENICA 25 MARZO
MODENA     BUK     FESTIVAL,
L’OMAGGIO    ALLA   CICLISTA
ALFONSINA STRADA
Un omaggio all’unica donna che abbia mai corso il Giro
d’Italia su due ruote: Alfonsina Strada – classe 1891, nata
Alfonsa Rosa Maria – in gara nel 1924 per la maglia rosa
insieme ai ciclisti uomini. L’iniziativa è di Modena Buk
Festival 2018: nell’ambito delle iniziative promosse con
l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, infatti, Buk
ospiterà sabato 24 e domenica 25 marzo nel cuore di Modena, in
Largo San Giorgio, una mostra – installazione a cura della
fotografa olandese Ilona Kamps, visitabile gratuitamente.
Alfonsina Strada, emiliana, è annoverata fra le pioniere della
parificazione tra sport maschile e femminile, e fu la prima
donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e
il Giro d’Italia. Nel 1917, in piena Grande Guerra, Alfonsina
si presentò alla redazione della Gazzetta, il quotidiano
organizzatore, per chiedere di iscriversi al Giro di
Lombardia. Nessun regolamento glielo impediva ― essendo tra
l’altro tesserata come dilettante di seconda categoria ―
e
così Armando Cougnet, patron delle corse, accettò
l’iscrizione; era la prima volta che l’emiliana partecipava a
una corsa su strada sfidando atleti di sesso maschile.
L’omaggio alla valorosa ciclista di Castelfranco Emilia La
storia dell’incontro tra la fotografa Ilona Kamps e Alfonsina
Strada inizia presso il Santuario della Madonna del Ghisallo.
Lì, in quel luogo di pellegrinaggio per i ciclisti, Ilona nota
una lapide sul muro, accanto alla bicicletta di Gino Bartali:
‘Bicicletta di Alfonsina Strada, prima donna al Giro d’Italia
anno 1924’. Una donna come Alfonsina Strada nasce ogni cento
anni: una personalità rara, una pioniera. Aveva quello che
serviva per raccogliere il guanto di sfida prima e per
iscriversi al durissimo Giro d’Italia del 1924. La sua
perseveranza le consentì di vincere e di vivere la sua vita da
ciclista professionista. Morì nel 1959, praticamente
dimenticata.
La storia di Alfonsina è una storia potente, piena di
drammaticità, che può essere raccontata in molti modi.
Riguarda il coraggio individuale, la forza delle donne, il
significato dello sport, il dramma ciclistico, ha aspetti
artistici, storici, sociali, è interessante dal punto di vista
della storia dello sport, della fotografia, del genere, del
femminismo. Il designer di mostre Jaap Bardet e la fotografa
Ilona Kamps hanno sviluppato un modulo espositivo leggero e
pop-up, capace di offrire un’esperienza dinamica della storia
della vita di Alfonsina. Un’unità espositiva trasformabile che
può portare il racconto su Alfonsina in luoghi diversi, in
modi diversi e da prospettive diverse. Alfonsina ottiene così
lo spazio per incontrare il visitatore a grandezza naturale e
può raccontare la sua storia in tutta la sua versatilità.
Fotografia / poesia / storia / letteratura sono combinate in
un’unica forma narrativa. Una poesia introduce il visitatore
alla storia di Alfonsina, seguita da una serie collegata di
immagini in bianco e nero. Lo spettatore tramite la sua
esperienza visiva entra letteralmente nella vita di Alfonsina.
Alla fine si trovano i contributi si sei scrittori che
riflettono sulla vita di Alfonsina Strada. L’obiettivo è una
massima esperienza con un design minimale. Le fotografie
richiedono un grande formato e la proiezione offre
un’esperienza cinematografica dinamica, è un ibrido tra
un’installazione e un’esibizione, un concetto flessibile nel
quale l’esistenza di Alfonsina acquista carattere nello
spazio, e dentro al quale la sua storia prende vita.

SUNSET BOULEVARD in prima
nazionale da mercoledì 21
marzo al Teatro Stabile del
Friuli Venezia Giulia
Anche l’Italia celebra il più grande compositore di musical
contemporaneo, Andrew Lloyd Webber, che il 22 marzo festeggia
il 70esimo compleanno.
Lo fa – il 21 marzo a Trieste – con la prima esecuzione
italiana (nell’edizione originale inglese dell’UK Tour e in
esclusiva nazionale) del musical “SUNSET BOULEVARD”, uno dei
suoi grandi capolavori assieme a “Cats”, “Evita”,“Jesus Christ
Superstar”…
Titoli che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha
ospitato in questi anni, spesso in edizione originale, e con
successo: non è dunque un caso che sia proprio Trieste ad
augurare “Happy Birthday, Sir Andrew Lloyd Webber!”

E non è un caso che sia stato scelto “Sunset Boulevard”:
intervistato dalla BBC nel 2013, infatti, lo stesso Webber ha
dichiarato che si tratta probabilmente della sua composizione
più completa «Libretto, musica e trama – ha detto – si
intrecciano alla perfezione, in modo diverso e unico rispetto
a tutti gli altri musical che ho scritto» e a conferma di ciò,
nella nuova raccolta celebrativa di CD “Unmasked”– uscita il
16 marzo scorso con le hit dei suoi show – Webber ha incluso
ben 5 brani tratti da “Sunset Boulevard”.
Allo stesso tempo, questo capolavoro arricchisce il
significativo percorso dello Stabile regionale che da anni,
nel cartellone Musical, intreccia alle migliori creazioni
“made in Italy”, ricercate proposte internazionali rendendosi
vetrina di importanti produzioni originali, vere chicche per
il pubblico.

“Sunset Boulevard” tratto dall’omonimo film di Billy Wilder
(“Il viale del tramonto” in Italia) arriva al Politeama
Rossetti dal 21 al 25 marzo e sarà una delle rarissime
possibilità di applaudirlo: fuori dall’Inghilterra lo si vedrà
solo a Trieste e Amsterdam.

Orchestra dal vivo (con i suoi 16 elementi, una delle maggiori
che si muovano in tournée), cast davvero stellare (20
interpreti) capeggiato da una star del calibro di Ria Jones
che proprio nel ruolo di Norma Desmond ha incantato il
pubblico del West End sostituendo Glenn Close (ammalata per
qualche replica, nel 2016, nell’edizione-evento del musical
data a Londra) meritando unanimi lodi di critica e pubblico,
questo “Sunset Boulevard” è un appuntamento di assoluto
spessore.

“Sunset Boulevard” farà sentire la platea del Politeama
Rossetti nel cuore del West End: è infatti assai elevato il
livello artistico dell’allestimento, a partire proprio da Ria
Jones nel complesso ruolo di Norma Desmond, la diva del muto
incapace di adattarsi alla novità del sonoro, dimenticata
dallo starsystem e ossessivamente aggrappata all’amore per il
giovane sceneggiatore Joe Gillis, che sarà interpretato
dall’affascinante e talentuoso Danny Mac. A lui –
costantemente in scena – si richiede una prova davvero
intensa, poiché attraverso una serie di flashback accompagna
il pubblico lungo la storia di questa “stella al tramonto”.

Se l’universo di Norma Desmond è quello degli studios della
Paramount, ecco che il regista Nikolai Foster concepisce una
messinscena che ne esprime l’essenza: 5 Tir e 45 persone
servono a realizzare al Rossetti una scenografia che evoca in
ogni dettaglio uno studio cinematografico (dall’automobile che
si muove in scena, all’uso dei riflettori, ai “segni” sul
pavimento). Nel dare vita ai molti personaggi, gli attori
cambiano molti bellissimi costumi (realizzati meticolosamente
a mano) e preziose parrucche.

Ma soprattutto la colonna sonora di “Sunset Boulevard” è una
collezione di brani straordinari che le più importanti voci
internazionali si sono contese: è celebre la versione di “As
If We Never Said Goodbye” di Barbra Streisand, ma il pubblico
riconoscerà di certo arie emozionanti come “Sunset Boulevard”,
“With One Look”, “The Greatest Star Of All” e “The Perfect
Year”.

“Sunset Boulevard” – La storia
La produzione originale del musical nel West End, con la regia
di Trevor Nunn e le coreografie di Bob Avian, ha debuttato il
12 luglio 1993 all’Adelphi Theatre. Fra il pubblico c’era
Billy Wilder che apprezzò l’operazione e la protagonista
(Patti LuPone). Nei quattro anni di repliche il ruolo di Norma
Desmond è stato di straordinarie interpreti: Betty Buckley,
Elaine Paige, Petula Clark, Rita Moreno. “Sunset Boulevard”,
infine, chiuse il 5 aprile 1997, dopo 1530 repliche.
La prima rappresentazione negli Stati Uniti avvenne allo
Shubert Theatre di Los Angeles il 9 dicembre 1993 con Glenn
Close nel ruolo di Norma. Fu un successo immediato. Nel 1994
lo spettacolo fu prodotto a Broadway, nuovamente con Glenn
Close: i biglietti andarono esauriti in tempi da record. Il
musical vinse 7 Tony Awards compreso quello come miglior
attrice protagonista.

Alcuni numeri dell’edizione 2017-18
L’edizione di “Sunset Boulevard” che toccherà il Politeama
Rossetti di Trieste e il Koninklijk Theater Carré di Amsterdam
dal 28 marzo all’8 aprile 2018 ha numeri rilevanti.
• lo spettacolo viaggia su 5 TIR
• tra artisti, tecnici e personale locale in ciascuna
settimana di tenitura su una piazza lo spettacolo vede
impiegate oltre 100 persone. Per ciascuno spostamento da un
teatro all’altro sono necessarie 45 persone.
• i costumi dello spettacolo sono stati tutti realizzati a
mano.
• ci sono oltre 10 chilometri di cavi sul palcoscenico.
• tutte le parrucche sono state realizzate a mano, ciascuna ha
un costo di oltre 2.000 euro. Ogni ​​ giorno è prevista la
presenza di 3 persone per l’acconciatura e la manutenzione.
• il pavimento dello spettacolo ha le posizioni ben segnate
per dare l’idea che si tratti del pavimento di un set
cinematografico.
• tutti gli oggetti di scena sono stati realizzati con l’idea
di esser parte di uno studio cinematografico (per esempio
l’automobile è completa solo dal lato necessario per la
cinepresa).
• anche le luci richiamano quelle di un set cinematografico
degli anni Trenta.
• l’orchestra (16 elementi più il direttore) è la più grande
attualmente in tour per un musical (è più grande di quella di
“Wicked” “Shrek” e “Miss Saigon”) e più grande anche di quelle
in alcuni musical residenti nel West End. Al politeama
Rossetti sarà aperta la buca per l’orchestra per ospitarla.
• le orchestrazioni sono quelle utilizzate per la produzione
dell’English National Opera scritte per 46 strumenti.
• gli attori in scena sono 20 e alcuni interpretano diversi
personaggi.
• i protagonisti hanno il doppio microfono, nel caso in cui vi
siano problemi durante lo show con uno dei due microfoni.

Ria Jones
Nel 1991 Andrew Lloyd Webber la scelse per il ruolo principale
nel workshop in cui fu presentato “Sunset Boulevard”. Lo
scorso anno Ria Jones ha cantato nel ruolo di Norma Desmond al
London Coliseum in sostituzione di Glenn Close che rinunciò ad
alcune recite per un’indisposizione. Una sostituzione
difficile, che però fu accolta da ottime recensioni e standing
ovation. Dunque ora, 26 anni dopo, è lei la star di “Sunset
Boulevard”, un titolo che corona un’eccellente carriera, in
cui figurano i ruoli principali di molti musical fra cui le
edizioni del West End di “Cats”, “Les Misérables” e “Joseph
and the Amazing Technicolor Dreamcoat”.

Danny Mac
Recentemente ha partecipato sulla BBC1 a “Strictly Come
Dancing” con notevole successo personale, giungendo alla
finale. Ha interpretato Gabey in “On The Town” al Regent’s
Park Open Air Theatre ed è stato molto apprezzato per le sue
interpretazioni in “Wicked” e “Legally Blonde”.

“Sunset Boulevard” – I biglietti
I biglietti ancora disponibili si possono acquistare nei
consueti punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia, dal circuito vivaticket, su www.eventim.si per gli
spettatori che acquistano dalla Slovenia, o entrando dal sito
del teatro www.ilrossetti.it.

Il calendario delle recite

mer   21/3   ​ore   20.30
gio   22/3   ​ore   20.30
ven   23/3   ​ore   20.30
sab   24/3   ​ore   16.00
sab   24/3   ​ore   20.30
dom   25/3   ​ore   16.00

Adamo e Deva: Vito e Claudia
Penoni a San Daniele del
Friuli AUDITORIUM ALLA FRATTA
venerdì 21 marzo – ore 20.45
La comicità stralunata di Vito e la versatilità di Claudia
Penoni sono le fondamenta su cui poggia Adamo e Deva, commedia
che chiuderà mercoledì 21 marzo alle 20.45 all’Auditorium Alla
Fratta la stagione teatrale di San Daniele del Friuli,
promossa da Comune ed ERT.

In Adamo e Deva Francesco Freyrie e Andrea Zalone, gli autori,
affrontano con ironia e divertito laicismo il tema più
scottante di questi anni: la paura del diverso, la dittatura
degli integralismi, lo scontro tra gli estremismi e la
confusione tra fede e tifo da stadio. Sotto la sapiente regia
di Daniele Sala, Vito e Claudia Penoni portano in scena due
nuove ed esilaranti maschere della commedia all’italiana: i
“fondamentalisti occidentali”.
Adamo è un avvocato che gestisce i lasciti e le donazioni che
i fedeli fanno alla Curia di Roma: se stai per morire, non hai
eredi e vuoi lasciare tutto alla Chiesa guadagnandoti il
Paradiso, chiami lui. Come tutti i sabati sera Adamo sta
aspettando l’arrivo dei suoi amici.
Ha cucinato, ha apparecchiato con cura la tavola, ha
scaraffato il vino… quando suonano alla porta. Entra Deva, una
donna vestita con un abbigliamento leggermente inquietante e
una valigia in mano. Adamo tenta di dire qualcosa ma Deva si
scusa di essere arrivata prima degli altri… quindi in silenzio
si siede a tavola.
Chi è la donna misteriosa? E perché gli altri commensali non
arrivano? Quella che doveva essere una rassicurante serata tra
amici si trasforma in un’epica e sgangherata apocalisse, dove
niente sarà uguale a prima. Adamo e Deva saranno pronti ad
abitare il
nuovo mondo che si presenta inaspettatamente ai loro occhi?

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it, chiamando la
Biblioteca di Guarneriana (0432 946567).

“Le parole per dirlo” ciclo
di incontri dal 26 marzo al 5
giugno libreria Ubik Trieste
“Le parole per dirlo”“Le parole per dirlo” è un ciclo di
incontri formativi sul mondo dell’infanzia dedicato alle
famiglie e agli educatori.La libreria Ubik di Trieste ha
deciso di rispondere alle richieste di genitori, nonni e
insegnanti o rendo un luogo di incontro e cercando
professionisti diversi. che potessero aiutare a trovare “le
parole per dirlo” in più ambiti.     Abbiamo voluto unire le
competenze
di esperti in vari campi e ci siamo avvalsi della
professionalità di una biologa nutrizionista, una
drammaterapista, un formatore nell’area socio-educativa,
socio-sanitaria e organizzativa, un’igienista dentale,
un’ostetrica e una psicologa.           Abbiamo scelto, in
collaborazione
con i professionisti, una serie di date che, seguendo le tappe
di crescita dei bambini, trattino argomenti di grande
interesse. Gli incontri prevedono, in qualche caso,
un’iscrizione in libreria e un minimo di partecipanti.

Venerdì 23 marzo, ore 20.45 –
Ex Chiesa San Michele IL
PUNTO ALTO DELLA FELICITÀ di
Mauro Daltin
     Venerdì 23 marzo, ore 20.45 – Ex Chiesa San Michele
                      Largo Porta Udine
                      GEMONA DEL FRIULI
                   presentazione del libro

IL PUNTO ALTO DELLA FELICITÀ
di Mauro Daltin

Dialoga con l’autore Renzo Brollo
Accompagnamento musicale Renzo Stefanutti
Evento organizzato con il Patrocinio del Comune di Gemona e
con la collaborazione della PRO GLEMONA
“Il vento si fermò, l’aquila tornò al nido ad accudire i
piccoli, la marmotta non fischiò per un bel pezzo, perché la
natura si accorge quando capitano questi pensieri nella testa
di un bambino che sta perdendo un frammento della sua infanzia
in cima a una montagna. E la montagna fa silenzio, calma i
rumori, acquieta i cuori.”

La montagna è anche nello sguardo di chi cammina, nel ritmo
del passo, nei respiri dei tuoi compagni che si mescolano. La
montagna è salita e discesa, simbolo perfetto dell’evoluzione
di una vita. Sono i piedi e il fiato di Pietro che viaggiano
lungo il sentiero impervio della sua esistenza. I momenti più
importanti della vita di Pietro sono segnati da quattro ascese
ad altrettante montagne. Salite dove il fantasma della
felicità appare e scompare, vicino ma inafferrabile. C’è il
Monte Dolada, in Alpago, in provincia di Belluno, spartiacque
tra l’infanzia e l’adolescenza, dove lui, bambino di nove
anni, intuisce il significato della morte e dell’amore. C’è il
passo Vršič, in Val Trenta in Slovenia, dove Pietro,
trentenne, in compagnia di un amico e del fantasma di Julius
Kugy, impara che le certezze possono sciogliersi come neve al
sole. C’è il monte Canin, fra Friuli e Slovenia, in cui il
protagonista, camminando con il padre, capisce il senso del
tempo, e l’impossibilità di tornare indietro. E infine c’è il
Montasio, nelle Alpi Giulie, una salita sospirata dalla
finestra di un piccolo borgo di dieci abitanti e mai compiuta.
Perché il silenzio si è portato via tutti i sogni.
Massimo    Lopez   e   Tullio
Solenghi domani 20 mar. a
Cividale e dopodomani 21 mar.
aCordenons
Due vecchi amici si ritrovano dopo quindici anni sul palco,
accompagnati da una band jazz, per divertirsi assieme al
pubblico con una carrellata di voci, imitazioni, sketch,
performance musicali e improvvisazioni. I due amici sono
Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Il Massimo Lopez e Tullio
Solenghi Show approda anche nel circuito ERT per due date:
domani, martedì 20 marzo, al Teatro Adelaide Ristori di
Cividale e mercoledì 21 marzo all’Auditorium Aldo Moro di
Cordenons. Entrambe le serate avranno inizio alle 21 e avranno
per protagonisti sul palco anche i musicisti della Jazz
Company, diretti dal Maestro Gabriele Comeglio.

La scintilla che ha riportato assieme sul palco due terzi del
                    Trio – i momenti più emozionanti dello
                    spettacolo sono quelli dedicati al terzo
                    mancante, la compianta Anna Marchesini – è
                    scoccata durante il programma televisivo
                    Tale e Quale Show di Carlo Conti, in cui
                    Lopez e Solenghi vestirono i panni di
                    Simon e Garfunkel.
                    “In sede di scrittura e composizione del
                    tutto, l’idea dominante è stata quella di
                    riappropriarci dello stile che ci ha
                    contraddistinto fin dall’esordio col Trio,
                    coniugandolo su nuovi contenuti –
raccontano i due – ne è così scaturito un racconto scenico
senza un apparente filo conduttore, un po’ a scatole cinesi,
dove una semplice frase o una singola intonazione possono
agevolare la scena successiva”.
Sul palco ci sarà un nuovo incontro tra papa Bergoglio (Lopez)
e papa Ratzinger (Solenghi) in un esilarante siparietto di
vita domestica, e non mancheranno i duetti musicali di Gino
Paoli e Ornella Vanoni e di Dean Martin e Frank Sinatra.
In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie
volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia
spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di
fabbrica”.

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando il
Teatro Ristori di Cividale (0432 710350) e il Centro Culturale
Aldo Moro di Cordenons (0434 932725).

LA SUPER STAR MONDIALE STEVEN
TYLER, FRONT MAN DEI MITICI
AEROSMITH, È IL TERZO GRANDE
NOME DELLA RASSEGNA “LIVE IN
TRIESTE”
STEVEN TYLER

        18 luglio 2018 – Ore 21.30

     TRIESTE, Piazza Unità d’Italia

                  LIVE IN TRIESTE

Biglietti acquistabili su Ticketone
   e Ticketmaster e sui circuiti
esteri Oeticket e Eventim a partire
dalle 10.00 di mercoledì 21 marzo.
  Tutte le informazioni e i punti
      vendita su www.azalea.it
La città di Trieste si conferma in questo 2018 fra le grandi
capitali europee dei concerti internazionali. Dopo gli annunci
dei primi due grandi live dell’estate con protagonisti i
fenomeni metal Iron Maiden e il visionario mito new wave David
Byrne, arriva, dopo i rumors dei giorni scorsi, l’ufficialità
anche per il terzo grande nome del calendario di “Live in
Trieste”, rassegna che a luglio richiamerà in città decine di
migliaia di persone. A salire sul palco della meravigliosa
Piazza Unità d’Italia, fra le piazze più belle del mondo, sarà
la super star mondiale Steven Tyler, icona rock globale e voce
che si annovera come una delle più importanti della storia
della musica. Il front man degli Aerosmith si esibirà a
Trieste assieme alla band The Loving Mary, in quella che sarà
l’unica data italiana nel Nordest e di tutta l’Europa dell’Est
dell’artista, il prossimo 18 luglio. Ad aprire il concerto il
duo country The Sisterhood Band (formato da Ruby Stewart,
figlia di Rod Stewart e da Alyssa Bonagura).

I biglietti per questo nuovo grande evento musicale in Friuli
Venezia Giulia, organizzato da Zenit Srl, con la
collaborazione di Comune di Trieste, Regione Friuli Venezia
Giulia, Agenzia PromoTurismoFVG e Live Nation, saranno in
vendita a partire dalle 10.00 di mercoledì 21 marzo su
Ticketone e Ticketmaster e sui circuiti esteri Oeticket e
Eventim. Tutte    le   informazioni   e   i   punti   vendita   su
www.azalea.it                                                    .
Steven Tyler, inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, è un
mostro sacro della musica mondiale con oltre 150 milioni di
dischi venduti. Ha vinto numerosi Grammy Awards, American
Music Awards e Billboard Music Awards. Il disco di debutto
come artista solista, intitolato “We’re All Somebody From
Nowhere”, è stato pubblicato nel 2016 e ha raggiunto la prima
posizione nella Billboard Top Country Albums Chart negli Stati
Uniti e in Canada.

Steven Tyler, frontman degli Aerosmith e icona della musica
rock mondiale, è universalmente riconosciuto per la sua voce
graffiante e potente, autentico marchio di fabbrica della star
americana. Nasce a Yonkers (Stato di New York) nel 1946 in una
famiglia dove la musica è la protagonista. Fin da subito
questa diventa la sua unica passione, che lo spinge a suonare
in diversi gruppi rock e ad esibirsi nei locali di Westchester
County, dove la sua famiglia si trasferisce durante la sua
adolescenza. Con la sua prima band, i Maniacs Up In Sunapee,
il successo non arriva. Bisogna aspettare il 1970 quando,
assieme a due amici, tra cui il chitarrista Joe Perry, formerà
gli Areosmith, gruppo che in pochi anni scalerà le vette delle
classifiche mondiali. Sono moltissimi gli album e le canzoni
che hanno fatto la storia di questa band, permettendo a Tyler
di vendere decine di milioni di copie in tutto il mondo.
Dischi come “Toys in the Attic” (1975), con le bellissime
“Walk this Way” e “Sweet Emotion”, “Permanent Vacation” (1987)
con i singoli “Rad Doll” e “Angel”, “Get a Grip” (1993) che
include le super hit “Crazy”, “Livin’ on the Edge” e “Cryin’”
– il loro più eclatante successo commerciale – sono solo
alcuni dei meravigliosi lavori della vastissima discografia
che la band ha pubblicato. Tra le canzoni che rimarranno nella
storia anche la colonna sonora del film Armageddon, “I Don’t
Want To Miss A Thing”, composta dallo stesso Steven Tyler in
collaborazione con la figlia Lyv Tyler. Nel 2003 esce “Walk
This Way: The Autobiography of Aerosmith”, autobiografia che
ripercorre le vicende fondamentali del carismatico Steven
Tyler. Nel 2015, agli International Music Awards, il cantante
è stato riconosciuto come “l’icona musicale più imponente di
tutti i tempi”, mentre si è classificato terzo nella
classifica Hit Parade tra i “cento migliori vocalist metal di
tutti i tempi”. La setlist dei nuovi concerti, tra cui quello
di Trieste, comprenderà tutte le più grandi hit di Steven
Tyler, così come alcuni brani tratti dal suo ultimo album come
solista, “We’re All Somebody From Somewhere”. Il tour partirà
a giugno e toccherà le principali città del mondo, facendo
tappa a New York, Madrid e Londra (fra le altre).

Con l’odierno annuncio si arricchisce così il calendario della
rassegna Live in Trieste. Fra i grandi appuntamenti del
programma troviamo gli Iron Maiden, che porteranno in Piazza
Unità l’unica data nel Nordest del loro nuovo tour europeo dal
titolo “Legacy of the Beast”, il prossimo 17 luglio, e il
concerto del fondatore dei Talking Heads e mito della new wave
David Byrne, sul palco il 21 luglio. Biglietti in vendita,
info su www.azalea.it .

                                                 Dario   Furlan

Alla Mondadori di Salerno,
mercoledì   21   marzo   alle
18.30, “Il leone e la sirena”
romanzo d’esordio di Arturo
Panaccione
Un amore all’ombra delle BR, alla Mondadori di Salerno
mercoledì 21 marzo alle 18,30, il romanzo di esordio di Arturo
Panaccione, Il leone e la sirena
Mercoledì 21 marzo, alle ore 18.30, alla libreria Mondadori,
Corso Vittorio Emanuele 56 di Salerno, si terrà la
presentazione del primo romanzo di Arturo Panaccione, Il leone
e la sirena (Oèdipus, 2018). Insieme all’autore, la
giornalista Claudia Bonasi, la regista Giustina Laurenzi e
l’editore Francesco G. Forte.

Un incontro, un altro e un altro ancora. Amsterdam, Napoli,
Roma, Acciaroli. Sono le tappe cruciali della storia di Anna e
Alberto, un passato complicato alle spalle, una passione
ostinata che non conosce ostacoli.
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